sul Maiale - Marinai d`Italia

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sul Maiale - Marinai d`Italia
Testimonianze
Finalmente la verità
sul Maiale
di Mario Rossetto
oglio raccontare la versione esatta
dell’origine del nome “maiale” attribuito al S.L.C. il mezzo d’assalto
più famoso della Seconda Guerra Mondiale. L’ho trovata, sbagliata, nel numero
di settembre/ottobre 2009 della nostra Rivista. Nell’articolo che ricorda il centenario della nascita di Teseo Tesei, mitico ed
eroico inventore del “Siluro a lenta corsa”
si racconta che Tesei, al termine di una
esercitazione, avrebbe detto al suo secondo “Prendi, ormeggia tu il maiale”.
La versione esatta dell’episodio è la seguente, ma devo premettere che io sono
stato a Bocca del Serchio per alcuni mesi all’inizio del 1941, in addestramento
come pilota. Voglio anche aggiungere, a
titolo di cronaca, che ero stato chiamato
a far parte dei “Mezzi d’Assalto”, su segnalazione dei miei compagni di corso
Marceglia e Visentini, e che dovetti lasciare il Reparto “perchè soffrivo il mal
di mare”. Passai ai Sommergibili dove il
mal di mare evidentemente non mi dette
più fastidio.
A Bocca del Serchio, dove c’erano, in
quel periodo, Tesei, Marceglia, Martellotta, De la Penne, Visentini, Catalano
Vesco ed altri, seppi come era nato il nomignolo. Un giorno, al termine della consueta esercitazione, il S.L.C. venne rimorchiato alla banchinetta per essere
alzato con la gru e riportato in officina
per la solita manutenzione.
Quel giorno nel fiume c’era una corrente
molto forte ed il marinaio addetto all’operazione non riusciva ad agganciare il
mezzo alla gru; dopo alcuni tentativi, spazientito, lo prese a calci urlandogli alcuni
improperi, tra cui l’ormai famoso “maiale” (il marinaio era elbano come Tesei). I
presenti scoppiarono a ridere e l’episodio arrivò subito anche alle orecchie di
Tesei, che effettivamente lo adottò, ritenendo giustamente che, se se ne fosse
parlato in presenza di estranei, nessuno
avrebbe potuto capire di che cosa si
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Marinai d’Italia
Da : “Mario Rossetto” <[email protected]>
A : <[email protected]>
Oggetto : errata-corrige “maiale”
Data : Sat, 14 Nov 2009 17:25:46 +0100
L’SLC conservato
nel museo Navale
della Marina Militare
alla Spezia
All’attenzione del Direttore, Ammiraglio Giovanni Vignati e, per conoscenza, all’attenzione dell’Ammiraglio Pagnottella, Presidente Nazionale ANMI. Da tempo mi sto occupando di tanti errori, imprecisioni, e anche castronerie che trovo su libri, riviste, giornali e altre pubblicazioni; ho già compilato un lungo elenco di “Errata-Corrige”, ma vedo che lo devo continuamente aggiornare. Sono convinto che gli errori (riportati anche
dai cosiddetti ricercatori storici) sono dovuti al fatto che gli autori non si siano documentati presso i protagonisti degli episodi raccontati, né presso chi ne ha avuto conoscenza diretta, e che tanti scrittori abbiano attinto le informazioni da chi, sbagliando,
le aveva propalate per primo.
Cordiali saluti, Mario Rossetto
stesse parlando. Ed ora, per concludere,
voglio riportare uno degli errori più cospicui che ho trovato sui libri.
Si tratta proprio della vicenda dell’origine
del nome “maiale” che ho trovato su alcuni libri dove si dice che tale nome nacque
per caso, durante un allenamento. Me lo
confermò Durand de la Penne. “Una sera” raccontò” Tesei andò fuori per esercitarsi a scavalcare un’ostruzione, creata al
largo, sul genere di quelle che c’erano ad
Alessandria e a Gibilterra. Siccome per
superare l’ostacolo bisognava scalare la
rete, disse al secondo di “legare il maiale”................ .......da quel momento l’apparecchio diventè il “maiale”...... Dico subito
che non è possibile che Durand de la Penne abbia raccontato ciò.
Prima di tutto perché non è vero, e poi
perchè davanti a Bocca del Serchio non
c’era alcuna ostruzione creata al largo.
Per le esercitazioni sulle ostruzioni si andava alla Spezia, assai vicina, dove c’era
anche la possibilità di esercitarsi sullo
scafo della vecchia San Marco, la nave
bersaglio ormai da tempo ormeggiata al
Varignano. Una rete installata al largo
davanti alla foce del Serchio e, ovviamente, con un paio di boe alle estremità
per tenerla tesa, avrebbe costituito un
bell’impiccio alla navigazione! Voglio aggiungere ancora una ultima osservazione: Tesei era troppo signore e non l’ho
mai sentito dare in escandescenze e
usare parole “volgari”.
n