Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti di Salerno

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Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti di Salerno
FEDERAZIONE ORDINI DEI
FARMACISTI
Rassegna Stampa del 09/09/2015
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INDICE
IN PRIMO PIANO
08/09/2015 IlFarmacistaOnline.it 10:56
Farma Lavoro. In 4 mesi 40mila utenti hanno visitato il portale. 277 inserzioni
pubblicate
6
08/09/2015 IlFarmacistaOnline.it 10:50
Riforma Enpaf. Mazzoni (Sifo): "No all'iscrizione obbligatoria alla cassa previdenziale
e alla doppia contribuzione per la pensione"
7
SANITÀ NAZIONALE
09/09/2015 Corriere della Sera - Nazionale
Quando il dottore è digitale e ci curiamo con lo smartphone
9
09/09/2015 Il Sole 24 Ore
Ddl liberalizzazioni, il governo frena sui farmaci di «fascia C»
11
09/09/2015 Il Sole 24 Ore
Farmaci, un quarto della spesa «torna» allo Stato
13
09/09/2015 Il Sole 24 Ore
Il business del biologico balza oltre quota 3,8 miliardi
14
09/09/2015 La Stampa - Nazionale
"Pronti a digitalizzare la Sanità ma le Regioni si diano da fare"
15
09/09/2015 Il Messaggero - Nazionale
Concorrenza, giù i costi delle telefonate all'assistenza clienti
17
09/09/2015 Il Messaggero - Nazionale
Sorin, via all'aggregazione con il colosso Cyberonics l'Ambiente non si oppone
18
09/09/2015 Il Messaggero - Nazionale
Falsi fisioterapisti, giù le mani
19
09/09/2015 Il Messaggero - Nazionale
Sla, dopo le secchiate arrivano tarallucci e vino
21
09/09/2015 Il Messaggero - Nazionale
Prostata, gli uomini a lezione di prevenzione
22
09/09/2015 Il Messaggero - Nazionale
Il diabete ora si cura col bisturi
23
09/09/2015 Il Giornale - Nazionale
Vaccini antiserpente a rischio esaurimento
24
09/09/2015 Il Giornale - Nazionale
Nuove terapie salvavita dalla ricerca farmaceutica
25
09/09/2015 Il Giornale - Nazionale
Il chirurgo ora sa navigare
26
09/09/2015 Il Giornale - Nazionale
Ricercatori identificano una molecola che può condizionare lo sviluppo genico
27
09/09/2015 Il Giornale - Nazionale
Ogni anno si eseguono un milione di artroprotesi di ginocchio
28
09/09/2015 Libero - Nazionale
Sono italiani i bimbi più obesi di tutta Europa
29
09/09/2015 F
LE 6 MIGLIORI NOTIZIE DELLA SETTIMANA
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VITA IN FARMACIA
09/09/2015 La Repubblica - Napoli
L'urlo della Sanità "Vogliamo vivere non lasciateci soli via i camorristi"
32
09/09/2015 La Repubblica - Palermo
Il lavoro a un anno dalla laurea camici bianchi ok, flop di lettere
34
09/09/2015 La Repubblica - Genova
Sanità, cercasi ricetta contro le fughe dei pazienti
36
09/09/2015 La Stampa - Cuneo
Ladro in farmacia "tradito" dalla video-sorveglianza
37
09/09/2015 Il Messaggero - Umbria
Farmacie comunali nuovo piano con tagli
38
PROFESSIONI
09/09/2015 Il Sole 24 Ore
Tagli alla Sanità, partita da 3,3 miliardi
40
09/09/2015 Oggi
Vuoi vedere che il vero Viagra è correre?
42
PERSONAGGI
09/09/2015 QN - La Nazione - Umbria Terni
Avviata la consegna gratuita dei medicinali
46
09/09/2015 Corriere Adriatico - Ascoli
Funzionano i farmaci a domicilio
47
09/09/2015 L' Adige
Zorer Paperone dei manager pubblici
48
08/09/2015 IlFarmacistaOnline.it 11:18
Farmaci. Federfarma: "In un mese e mezzo consegnati medicinali al domicilio di
2mila cittadini"
51
08/09/2015 QS - QuotidianoSanita.it
Farmaci. Federfarma: "In un mese e mezzo consegnati medicinali al domicilio di
2mila cittadini"
52
08/09/2015 Virgilio.it 11:02
Farmaci: Federfarma, 2.000 consegne a domicilio in 40 giorni
53
08/09/2015 AGI 14:00
Farmaci: Federfarma, consegna a domicilio servizio apprezzato
54
IN PRIMO PIANO
2 articoli
08/09/2015 10:56
Sito Web
IlFarmacistaOnline.it
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Farma Lavoro. In 4 mesi 40mila utenti hanno visitato il portale. 277
inserzioni pubblicate
Ecco il report con i numeri del Portale dedicato all'orientamento e alle offerte di lavoro per laureati in
Farmacia e CTF. Su 64 inserzioni state archiviate e riscontrate (azione non obbligatoria) in 15 casi il
candidato è stato individuato grazie a Farma Lavoro. IL REPORT
08 SET - Da aprile 40.989 utenti unici, 108.754 sessioni e 637.581 pagine viste. Questi alcuni numeri
sull'andamento del portale Farma Lavoro nato da un'iniziativa della Fofi e partito lo scorso aprile. Al 7
settembre risultano 4.212 registrazioni al portale mente le inserzioni pubblicate da
farmacie/parafarmacie/aziende sono state 277, di queste sono state archiviate e riscontrate (azione non
obbligatoria) 64 inserzioni: in 15 di queste il candidato è stato individuato grazie a Farma Lavoro. Le città
dalle quali proviene il maggior traffico sono: Milano (23,4%), Roma (11,69%) e Torino (4,7%), mentre la
durata media delle sessioni dei diversi utenti è di circa 4 minuti.
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08/09/2015 10:50
Sito Web
IlFarmacistaOnline.it
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Riforma Enpaf. Mazzoni (Sifo): "No all'iscrizione obbligatoria alla cassa
previdenziale e alla doppia contribuzione per la pensione"
I farmacisti ospedalieri hanno già una forma contribuiva obbligatoria, quella dell'Inps, ma sono costretti a
pagare anche la quota annuale dell'Enpaf di 4.375 euro. Devono quindi essere liberi di scegliere se iscriversi
o meno all'Enpaf. E lo stesso trattamento deve valere per i farmacisti assunti con contratto atipico
08 SET - "No all'iscrizione obbligatoria alla cassa previdenziale, no alla doppia contribuzione per la pensione
e no al pagamento dell'intera quota annuale per i precari. I farmacisti delle aziende sanitarie aderenti a Sifo
(Società italiana di farmacia ospedaliera) oggi prendono posizione in vista della riforma della cassa
previdenziale, l'Enpaf". È quanto ha dichiarato il tesoriere, Isidoro Mazzoni, che, sostanzialmente, concorda
con quanto esposto da Conasfa nei giorni scorsi. "I farmacisti ospedalieri - ha dichiarato Mazzoni - hanno già
una forma contribuiva obbligatoria, quella dell'Inps, e tuttavia sono costretti a pagare, per intero, anche la
quota annuale prevista da Enpaf (4.375 euro). Questo accade senza alcuna possibilità di deroga o di scelta,
dato che l'iscrizione all'Enpaf è obbligatoria per poter esercitare la professione. Sifo, quindi, da tempo chiede
di cambiare e aggiornare la normativa. Chi ha già una forma contributiva obbligatoria, come i farmacisti
ospedalieri, deve poter scegliere se iscriversi o meno ad Enpaf e, nel caso lo faccia, deve avere le stesse
possibilità dei farmacisti dipendenti, ovvero le riduzioni dell'85, 50 o 33% sulla quota, con scelta
assolutamente discrezionale". E lo stesso secondo Mazzoni dovrebbe valere per "i molti farmacisti assunti
con contratto atipico dal Servizio sanitario nazionale, obbligati anch'essi a pagare per intero la quota annuale.
Fatto che accade anche se, per esempio, questi atipici lavorano pochi mesi all'anno e anche se guadagnano
poche migliaia di euro". La richiesta di Sifo, pure in questo caso, è di permettere ai precari di decidere se
iscriversi a Enpaf e, in caso positivo, di usufruire delle riduzioni. Resta poi, il tema di come, eventualmente,
recuperare le quote già versate all'Enpaf per riversarle nelle casse dell'Inps. "Di questo si è già discusso al
tavolo promosso dalla Fofi con Enpaf e le organizzazioni sindacali rappresentative dei farmacisti, al quale,
però - conclude ricorda Mazzoni - siamo stati chiamati solo una volta nell'autunno dell'anno scorso".
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 09/09/2015
7
SANITÀ NAZIONALE
18 articoli
09/09/2015
Pag. 41
diffusione:619980
tiratura:779916
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CorriereInnovazione
Quando il dottore è digitale e ci curiamo con lo smartphone
I medici di famiglia: un valore aggiunto, ma il rapporto diretto è necessario
Massimiliano Del Barba
Fonendoscopio, sfigmomanometro, martelletto, ortoscopio, termometro. E poi, certo, un ricettario e il timbro.
Quanto pesa la borsa del medico? Più o meno 130 grammi, come uno smartphone. Almeno da quando il
digitale è entrato a piè pari nel mondo della sanità. In missione speciale per conto di malati, convalescenti e
anziani ma, soprattutto, di quei direttori di cliniche, ospedali e case di riposo alla ricerca di una strategia che
tagli i bilanci mantenendo la qualità del servizio.
Rileva l'Ocse che in Italia gli investimenti in sanità hanno subìto dall'inizio della crisi a oggi una costante
erosione, trascinandone la percentuale sul Pil al di sotto della media delle economie mature. Se la parola
d'ordine è «razionalizzazione», l'arma per centrarla è allora la telemedicina . «Il 10% di ciò che spendiamo in
sanità è speso male. E con la telemedicina si potrebbero risparmiare dai tre ai quattro miliardi all'anno»
sostiene Paolo Colli Franzone, presidente dell'Osservatorio Netics per l'Ict nella Pa e direttore scientifico della
prima edizione del Forum della Sanità digitale che si tiene a Roma da domani fino a sabato. «Ripensiamo
alcuni processi di erogazione dei servizi in chiave digitale»dice Colli.
E qualcosa, in effetti, si muove. Ad esempio la Provincia autonoma di Trento si è dotata di una piattaforma
digitale molto avanzata per gestire le cartelle cliniche, mentre il focus sul med-tech dell'incubatore del
Politecnico di Torino si è rivelato un vero e proprio vivaio di startup (oggi ne ospita sette). La sfida è
tecnologica, ancor prima che culturale, e sta tutta nel passaggio da pc a smartphone. Saranno le app a
salvare il nostro welfare? «Sono un valore aggiunto - ragiona Paolo Misericordia, responsabile Ict della
Fimmg, la federazione dei medici di famiglia - ma solo se filtrate dalla presenza di un medico». Di certo sono
intuitive, economiche e intergenerazionali. «Sono il veicolo di una nuova alleanza fra medico e paziente»
riassume Gian Franco Gensini, presidente della Società italiana di Telemedicina. Come Curami, che
permette di inviare ai pazienti una serie di notifiche su modalità, dosi e orari per l'assunzione dei farmaci,
facilitando il dialogo con il medico, il quale ha sempre sullo smartphone la scheda clinica e un feedback dei
comportamenti dei propri assistiti. La parola magica, in questo caso, è «aderenza terapeutica»: più il medico
è informato sullo stato di salute dell'assistito e più il paziente rispetta la cura assegnatagli più velocemente
guarirà, con meno spesa per il servizio pubblico. Linea su cui si muove anche Takes2Care, ultima nata della
famiglia di CheckApp: la terapia va sullo smartphone avviando un'interazione in real time tra medico e
paziente inimmaginabile nel mondo analogico. E linea da cui è partito un giovane ingegnere lucano, Luigi
Battista, che ha ideato Pd Watch, un orologio dal cuore hi-tech capace di monitorare il tremore dei pazienti
affetti dal Parkinson. Bloomia, invece, è un portapillole intelligente inventato da un 22enne dopo aver visto la
nonna dimenticarsi per l'ennesima volta di prendere le medicine. Sarà sul mercato dall'anno prossimo e
permetterà al medico di sincronizzare la loro erogazione.
C'è infine il capitolo forse più tabù dell'healthcare. E cioè la sfera sessuale. Che c'è di meglio di una app,
interattiva ma discreta, per confessare i propri problemi a letto? Si chiama Advisex e si candida a diventare il
William Masters della sanità digitale.
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© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL DOTTOR FUTURO Risparmio di costi 30% L'andamento della spesa sanitaria pro capite in Italia Malattie
cardiovascolarI Malattie respiratorie Controllo anziani Controllo diabete Malattie renali Altre patologie 63%
36% 22% 19% 5% 14% 16% 11% 11% 11% 10% 9% 8,8% 8,5% 7,5% 5% Come usare la telemedicina
secondo i pazienti La spesa sanitaria Pubblica e privata in percentuale sul Pil ITALIA MEDIA OCSE +0,1% 0,9% +0,5% +0,7% -3% -3,5% -0,4% +1,1% +1% +1% Fonte: Ocse 2015 Fonte: Medi-Pragma 2015 Pparra
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/09/2015
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Pag. 41
diffusione:619980
tiratura:779916
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Perché investire nella telemedicina Risparmio di tempo 50% Maggior sensibilizzazione 20%
Chi sono
Paolo Colli Franzone, nella foto in alto ,
è il presidente dell'Osservato-rio Netics per l'Ict nella Pa
ed è il direttore scientifico del Forum della Sanità digitale che si apre domani
a Roma. Gian Franco Gensini, in basso , insegna a Firenze ed è
il presidente della Società italiana di Telemedicina
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/09/2015
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09/09/2015
Pag. 9
diffusione:334076
tiratura:405061
Ddl liberalizzazioni, il governo frena sui farmaci di «fascia C»
«Più flessibilità sulle società di capitali per gli avvocati e sugli obblighi di bonifica per gli impianti di
distribuzione carburante»
Carmine Fotina
commenta Vicari. Modifiche in arrivo anche per il capitolo carburanti. Via libera ieri, con parere favorevole del
governo, a un emendamento che interviene sull'articolo in base al quale ai nuovi entranti non può essere
richiesto l'obbligo del cosiddetto "terzo carburante" (Gpl, metano o idrogeno). Con la correzione alla Camera,
si rinvia a un decreto del Mise previo parere dell'Antitrust e d'intesa con la Conferenza delle Regioni. Vicari
preannuncia un ulteriore intervento. «Nel caso di impianti incompatibili resterà l'obbligo della messa in
sicurezza in caso di smantellamento, ma l'obbligo della bonifica scatterà solo al momento dell'utilizzo
dell'area allo scopo di favorire un ammodernamento della rete e la riduzione di costi e inefficienze». Il
sottosegretario completa il quadro con alcune novità per gli avvocati sulle quali il governo appare favorevole.
«Scatterà l'obbligo di preventivo anche in assenza di richiesta esplicita del cliente. Ci sarà più spazio alle
società di capitali anche negli studi multidisciplinari, che reputiamo uno strumento proconcorrenza. Gli
avvocati potranno inoltre aderire a più di una società senza vincoli legati al domicilio professionale». Intanto
un emendamento M5S interviene su banche e società di credito, che dovranno offrire i servizi telefonici di
assistenza al cliente a un prezzo che non potrà superare la tariffa urbana (pena una sanzionee un indennizzo
al cliente). L'esigenza ora è chiudere in tempi stretti. «Entro domani le commissioni alla Camera dovrebbero
concludere le votazioni» dice Vicari. «L'obiettivo - sottolinea Andrea Martella, relatore del provvedimento
insieme a Silvia Fregolent - è fare arrivare rapidamente il testo in Aula» per poi trasmetterlo al Senato. E il
ministro dello Sviluppo Federica Guidi «confida di portarea casa il testo definitivo, senza stravolgimenti, entro
la fine dell'anno». pServe uno sprint per portare al traguardo la legge annuale per la concorrenza: i tempi
lunghi dell'esame parlamentare potrebbero non piacere alla Commissione europea che, tra le riforme
suggerite all'Italia, ha incluso liberalizzazioni rapide. Ieri l'esame del provvedimento è ripreso alla Camera
affidato alle commissioni Finanze e Attività produttive, per il governo a seguire i lavori è il sottosegretario
Simona Vicari. Assicurazioni, notai, energia sonoi grandi capitoli già affrontati; farmacie, poste, banche,
avvocati, carburanti i temi rimasti in sospeso dopo la pausa estiva. Il sottosegretario Vicari preannuncia una
linea rigorosa del governo, non disposto a stravolgimenti. Ad esempio sulle farmacie la strada resta quella
dell'ingresso dei soci di capitali. Solo una piccola modifica in vista: passerà l'incompatibilità per i medici e i
soggetti attivi in altri ambiti della filiera. Sulla liberalizzazione dei farmaci di fascia C con ricetta, già oggetto di
scontro interno al governo, resta confermata la scelta di non modificare l'impianto del Ddl che non prevede la
deregulation. Ma non è una questione politica, ribatte Vicari. «Sull'attuale distribuzione dei farmaci si sono già
pronunciate positivamente la Corte costituzionale e la Corte di Giustizia Ue - dice -. Oltretutto nonè opportuno
intervenire in questo momento in un settore che solo adesso sta iniziando a vedere gli effetti di una
precedente liberalizzazione, avviata dal governo Monti nel 2012». Anche il Pd, con il deputato e responsabile
sanità, Federico Gelli, alza le barricate: «Sarebbero a rischio sicurezza dei cittadini e sopravvivenza delle
farmacie». Solo una piccola modifica in vista, poi, per quanto riguarda le società di capitali nelle farmacie:
passerà l'incompatibilità peri mediciei soggetti attivi in altri ambiti della filiera. Dalle farmacie alle poste. Vicari
sottolinea la portata pro concorrenziale della liberalizzazione della notifica degli atti giudiziari e delle multe.
L'attuale formulazione del Ddl prevede l'abolizione della riserva delle Poste a partire dal 10 giugno 2016, ma
si profila un rinvio al 31 dicembre 2017. «Siamo convinti di poter coniugare le esigenze della concorrenza con
quelle della quotazione in Borsa di Poste»
Le novità
AVVOCATI
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/09/2015
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Concorrenza. Poste, rinvio su multe e atti giudiziari
09/09/2015
Pag. 9
diffusione:334076
tiratura:405061
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/09/2015
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POSTE
FARMACI
CARBURANTI Non sembrano aprirsi spiragli sulla liberalizzazione dei farmaci di fascia C con ricetta. Solo
una modifica in vista per quanto riguarda le società di capitali nelle farmacie: passerà l'incompatibilità per i
medici e i soggetti attivi in altri ambiti della filiera. Via libera ieri, con l'ok del governo, a un emendamento che
interviene sull'articolo in base al quale ai nuovi entranti non può essere richiesto l'obbligo del cosiddetto "terzo
carburante" (Gpl, metano o idrogeno). Si rinvia a un decreto Mise d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni. Si
profila uno slittamento al 31 dicembre 2017 della liberalizzazione della notifica degli atti giudiziari e delle
multe. L'attuale formulazione del disegno di legge prevede l'abolizione della riserva delle Poste dal 10 giugno
2016. In arrivo novità per gli avvocati sulle quali il governo appare favorevole. Scatterà l'obbligo di preventivo
anche in assenza di richiesta esplicita del cliente. Ci sarà più spazio alle società di capitali anche negli studi
multidisciplinari.
09/09/2015
Pag. 9
diffusione:334076
tiratura:405061
Farmaci , un quarto della spesa «torna» allo Stato
Ritorni da sperimentazioni cliniche, versamenti Iva, contributi delle aziende (payback e rimborsi condizionati)
Rosanna Magnano
pSi fa presto a dire spesa farmaceutica. L'impatto dei farmaci sulle finanze pubbliche può essere letto anche
da un'altra prospettiva. Tenendo conto per esempio dei "mancati costi" per il Ssn (cost avoidance) generati su
più fronti dall'industria farmaceutica. Un "tesoretto" che potrebbe arrivare al 2430% della spesa pubblica lorda
di settore. Come dire che per ogni euro di spesa farmaceutica, quasi 24 centesimi ritornerebbero indietro allo
Stato. I risparmi possono arrivare dalle sperimentazioni cliniche, dal versamento dell'Iva, dagli sconti
obbligatori che le aziende sono chiamate ad effettuare e dai risparmi che derivano dall'accesso ai generici e
ai bio- similari. La chiave di lettura è suggerita dal rapporto "Un caso di studio sulla valutazione degli impatti
generati dalle aziende farmaceutiche in una prospettiva pubblica", redatto dal Centro studi Crea Sanità
dell'Università di Roma Tor Vergata sulla base del case study di Novartis Italia. Il gruppo svizzero è uno dei
big della farmaceutica mondiale (43,6 mld di fatturato nel 2014), presente in 140 Paesi, con le sedi italiane di
Ciba e Sandoz. «Nella valutazione delle politiche pubbliche - spiega il presidente del Crea Sanità, Federico
Spandonaro - non sempre è adeguatamente considerato che gli interventi tesi al contenimento della spesa
sanitaria, nello specifico farmaceutica, hanno effetti netti inferiori a quelli che in prima battuta sono attesi: vuoi
per effetto del minor gettito fiscale che generano, vuoi per le regole per la governance del settore, a partire
dal pay back». Considerazioni che possono far riflettere in una fase di crisi economica che vede tutti gli Stati
con un forte sistema di welfare, impegnati in politiche di cinghia stretta sugli oneri legati alla sanità. Come la
revisione del Prontuario farmaceutico, in corso proprio in queste settima- ne al'Aifa, da cui si attende una
sforbiciata sui prezzi di rimborso a carico del Ssn. Ecco così il caso studiato dal Crea. Per acquistare prodotti
Novartis (brand e generici) il nostro Ssn ha speso 1,2 mld nel 2014, il 7% della spesa farmaceutica lorda. Ma,
intanto, lo Stato ha incassato un ritorno economico di quasi 300 mln: tra compartecipazioni dei cittadini (117
mln), contributi dell'azienda (payback e "rimborsi condizionati" per 50,7 mln), Iva sui farmaci (168 mln), Iva
detraibile (2,2 mln)e imposte correnti (73,5 mln).A ciò si aggiungono risparmi per circa 72 mln (quasi 180
negli ultimi 3 anni) per l'impegno dell'azienda nelle sperimentazioni cliniche condotte nelle strutture pubbliche,
dal mo- mento che parte dei costi assistenziali relativi ai pazienti arruolati nei trials sono a car ico dell'industria.
Più oltre 184 mln di possibili economie permesse dall'offerta di farmaci equivalenti e biosimilari. Insomma,
conclude lo studio, «l'impatto effettivo netto sulla finanza pubblica risulta essere del 24-30% inferiore (a
seconda delle voci che si ritiene di voler considerare) a quello desumibile dall'analisi della spesa pubblica
lorda, senza considerare eventuali "meriti" che si ritenga siano attribuibili all'industria per la produzione di
farmaci off patent. L'effetto finanziario è complessivamente rilevante e l'elaborazione condotta sottolinea
come, nella formulazione e valutazione delle politiche sanitarie, sia importante tenere conto dei rischi di
sovrastima dei benefici delle politiche di contenimento della spesa».
Il caso Novartis Italia Fonte: Crea Sanità Iva indetraibile Imposte correnti Novartis Saldo netto per la finanza
pubblica Contributi azienda Compartecipazioni % sulla spesa farmaceutica lorda SSN Iva su farmaci (stima)
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/09/2015
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Risparmi sanitari . Studio del Crea sugli acquisti dei prodotti Novartis: il Sistema sanitario versa 1,2 miliardi e
recupera 300 milioni
09/09/2015
Pag. 13
diffusione:334076
tiratura:405061
Il business del biologico balza oltre quota 3,8 miliardi
In sei anni le esportazioni sono aumentate del 330% Il comparto conta 55mila operatori: biologico più del
10% delle aree coltivabili
Natascia Ronchetti
pNon si ferma la corsa all'estero del biofood made in Italy. Con oltre 1,4 miliardi di fatturato, le imprese bio in
sei anni, a partire dal 2008, hanno visto crescere le esportazioni di oltre il 330%. Un ritmo vertiginoso che,
alla vigilia dell'apertura di Sana, il salone internazionale dedicato al mondo dell'agroalimentare biologico e del
naturale (nei padiglioni di BolognaFiere, dal 12 al 15 settembre) conferma la leadership italiana in Europa,
con il 10,8% delle superfici agricole dedicate, in costante aumento dal 2011, quando gli ettari sfioravano gli
1,1 milioni di euro: oggi sono quasi 1,4. Il settore vale adesso, con più di 55mila operatori, tra aziende
agricole e industria della trasformazione, più di 3,8 miliardi. E il tumultuoso sviluppo all'estero, senza battute
d'arresto, si accompagna a una crescita anche sul mercato italiano, seppure con numeri più modesti: un
balzo di poco superiore al 90%, sempre rispetto al 2008e senza frenate, con la grande distribuzione
organizzata che la fa da padrone, con 855 milioni di euro, seguita dai negozi specializzati (761) e dai negozi
tradizionali (191). Dati che arrivano dall'Osservatorio sull'agroalimentare di Nomisma, in occasione di una
edizione boom del salone, con un aumen- to del 25% degli espositori, arrivati a quota 700, e la conferma che
l'appeal esercitato oltreconfine dalle imprese italiane non scema. «Il bio made in Italy ha ottime performancespiega Silvia Zucconi, coordinatrice dell'area agroalimentare di Nomisma - soprattutto perché è in grado di
offrire qualità, innovazione, garanzie aggiuntive: prima fra tutte la tracciabilità». I buyers internazionali,
provenienti da 21 Pae- si, sono quasi raddoppiati, gli incontri b2b con gli espositori saranno oltre 4mila. La
forza dell'agroalimentare biologico è dimostrata anche dall'indagine con la quale Nomisma ha messo sotto la
lente di ingrandimento 150 imprese che con il bio sviluppano quasi un miliardo di fatturato, circa il 50% del
totale dei ricavi. La loro propensione alle esportazioni è decisamente più alta rispetto all'agroalimentare nel
suo complesso. Esportano per il 24%, contro un totale Italia del 18. Valea dire che ben l'80 del- le imprese bio
è presente sui mercati internazionali. Con l'edizione 2015, il salone porta a Bologna il confronto
internazionale sull'alimentazione, sul cibo e sulla sostenibilità direttamente dal padiglione del biologicoe del
naturale del Parco della biodiversità dell'Expo, realizzato dal gruppo fieristico emiliano. Le delegazioni
straniere provengono dall'Europa Occidentale e Orientale, ma anche da Australia, Cina, Giappone, Stati
Uniti. La conferma del prestigio internazionale. Anche grazie ai progetti realizzati in collaborazione con il
ministero dello Sviluppo economico, con l'Ice, la Regione Emilia-Romagna, Unioncamere e FederBio: tra
questi il piano di promozione del settore agroalimentare biologico e cosmetico e naturale in Corea del Sud. La
partnership con l'Expo ha consentito, secondo il presidente di BolognaFiere Duccio Campagnoli, «di
sottolineare il ruolo strategico che questo comparto riveste in Italia e all'estero e di mettere al centro del
grande dibattito internazionale l'agricoltura sostenibile e la produzione biologica e naturale. In questa quattro
giorni verranno perfezionatii contributi che confluiranno nella Carta di Milano, il documento che Expo lascia
alle nuove generazioni».
TOTALE EXPORT
Il mercato del bio
1.420
2.460
855 761 191 123 315 215Gdo Altri canali Food service TOTALE ITALIA Negozi tradizionali Farmacie/
erboristerie/ parafarmacie Valori in milioni di euro Negozi specializzati in prodotti Bio
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/09/2015
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Coltivazioni. A Bologna apre i battenti la rassegna Sana
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"Pronti a digitalizzare la Sanità ma le Regioni si diano da fare"
Il ministro Lorenzin : i 7 miliardi di risparmi vanno reinvestiti in cure
PAOLO RUSSO
Fascicolo sanitario e ricetta elettronici. Un solo linguaggio informatico per incrociare i dati di asl e ospedali per
scoprire chi lavora bene e chi no. Il Piano "Sanità 2.0" per risparmiare 7 miliardi e offrire cure migliori c'è già,
assicura il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Che non esclude di fare a meno delle sanzioni per i medici
c h e p re s c r i vo n o i n m o d o «inappropriato» e che dice di avere Renzi dalla sua parte nella battaglia per
tagliare gli sprechi reinvestendo i soldi in sanità . Lo studio pubblicato ieri dal nostro giornale stima che la
digitalizzazione della sanità potrebbe far risparmiare 6,9 miliardi. Allora nuovi tagli sono possibili... «Neanche
per idea. La sanità la sua spending review l'ha già fatta con la manovra da 2,3 miliardi appena varata. Ma nel
2016 abbiamo 3 miliardi in più per il fondo sanitario che servono a finanziare cose come i nuovi e costosissimi
farmaci biologici anti-cancro, l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, l'innovazione tecnologica
degli ospedali, l'assunzione di medici che oggi non lavorano in sicurezza per via dei turni massacranti». E
l'Economia è d'accordo? «Renzi mi ha assicurato che i risparmi resteranno nella sanità». Ma
informatizzandola meglio si potrebbero veramente recuperare quasi 7 miliardi? «E' anche la nostra stima.
Quello della digitalizzazione è un capitolo strategico del Patto per la salute che abbiamo sottoscritto con le
Regioni. Consentendo ad Asl e ospedali di parlare lo stesso linguaggio informatico, potremmo incrociare i dati
per sapere dove le cose non vanno e intervenire. A giugno abbiamo inviato alla Conferenza delle Regioni tutti
gli atti necessari a far partire quella che giudico una vera rivoluzione. Attendiamo ancora un parere...».
Dovremo attendere molto anche per veder funzionare in tutta Italia i fascicoli sanitari elettronici? «Il decreto
che ne definisce le funzioni c'è già e le Regioni hanno presentato i piani attuativi. E' un passo avanti da
gigante. Col fascicolo elettronico ogni cittadino avrà la propria storia sanitaria aggiornata. Questo significa
poter dare la giusta risposta diagnostica e terapeutica a ciascun assistito in qualunque presidio sanitario si
presenti. Magari evitando anche di replicare accertamenti appena fatti». Quindi tagliare anche le prestazioni
inappropriate. Cosa che lei sta per fare con decreto. «Il decreto sarà pronto a giorni, dopo che avremo
consultato medici e associazioni scientifiche. Alcune precisazioni sono necessarie: nessun cittadino sarà
privato di analisi ed esami salvavita, necessari, utili. I limiti alla rimborsabilità riguarderanno solo 180
prestazioni su oltre 1.700. Un governatore mi ha mostrato una cartella con cinque identiche batterie di analisi
in un mese per lo stesso paziente. È una cosa accettabile? E comunque non vogliamo punire nessuno. Solo
offrire ai medici un supporto per prescrivere al meglio, sulla base delle evidenze scientifiche». Intanto però
volete sanzionarli se non prescrivono come devono... «Le sanzioni riguardano solo il salario accessorio e le
hanno volute le Regioni, che ne chiedevano anche di più pesanti. Non è detto che alla fine restino e
comunque non scatteranno quando il medico motiverà il perché di una prescrizione apparentemente
inappropriata». Le prescrizioni inappropriate sono anche figlie di quella medicina difensiva adottata dai medici
minacciati dalle sempre più frequenti cause sanitarie. Come contrasterete il fenomeno? «Il documento redatto
dalla mia commissione di esperti propone l'obbligo di tentare la via della conciliazione prima di andare in
causa e una fattispecie specifica di lesioni e omicidio colposo per i medici, perché un conto è uccidere
qualcuno guidando in stato di ebbrezza, un altro commettere un errore nel tentativo di salvargli la vita. L'idea
è anche quella di ribaltare l'onere della prova che oggi, caso più unico che raro, è a carico del medico che si
difende. La relazione è ora a disposizione del Parlamento e ascolteremo i suggerimenti che verranno. Poi
vareremo un provvedimento collegato alla legge di stabilità per far lavorare i medici più serenamente, senza
scalfire il diritto del cittadino ad ottenere giustizia». ROMA
Ieri su La Stampa L'analisi pubblicata ieri dello studio sull'impatto della tecnologia nella Sanità: grazie a
telemedicina, fascicolo sanitario e ricetta elettronici si risparmierebbero 6,9 miliardi.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/09/2015
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intervista
09/09/2015
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miliardi Il risparmio previsto con l'avvio del Piano «Sanità 2.0»
180 rimborsi I limiti alla rimborsabilità riguarderanno 180 prestazioni su oltre 1700
Foto: ALESSANDRO DI MEO/ANSA
Foto: Beatrice Lorenzin Ministro della Salute con Letta (aprile 2013) è stata confermata da Renzi (febbraio
2014)
09/09/2015
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Concorrenza, giù i costi delle telefonate all'assistenza clienti
R O M A Il disegno di legge sulla concorrenza, dopo la pausa per le ferie estiva, ha ripreso il suo iter
parlamentare alla Camera. Obiettivo: arrivare in Aula il 23 settembre ed essere approvato definitivamente (da
entrambi i rami del Parlamento) entro fine anno. Si alle «migliorie» - ha detto il ministro dello Sviluppo
Economico, Federica Guidi ma «vigileremo» affinché il provvedimento non «sia snaturato». Intanto la
giornata di ieri mette a segno due proposte di modifica che - se confermate dall'Aula, dopo il sì di ieri delle
commissioni Finanze e Attività Produttive riunite - potrebbero rendere "giustizia" ad alcune fasce di
consumatori: quelli che si rivolgono telefonicamente all'assistenza clienti di banche e società di carte di
credito; i viaggiatori di treni in ritardo. Nel primo caso è stato dato via libera ad un emendamento dei
Cinquestelle che mette un tetto ai costi delle telefonate da cellulare a banche e società che gestiscono carte
di credito: non dovranno superare la tariffa ordinaria urbana. «Se così non fosse, sarà irrogata una sanzione
di diecimila euro agli operatori e un indennizzo di 100 euro al cliente» hanno spiegato i deputati M5S. Con
l'altro emendamento (proposto dai relatori Andrea Martella e Silvia Fregolent,) si istituisce la Carta dei servizi
per i passeggeri di linea di treni e autobus. SIT-IN A MONTECITORIO La norma prevede l'obbligo per gli
operatori del settore di rendere noti all'utente del servizio - prima della conclusione del viaggio - i criteri e le
regole per ricevere il rimborso e gli indennizzi in caso di ritardi. Rinviato a stamane invece il voto sull'articolo
relativo ai distributori di carburante. Ministro e associazioni di categorie hanno infatti raggiunto un punto di
intesa (che sarà proposto in un emendamento dei relatori) che - come ha spiegato Martella - dà il via a «un
protocollo di ristrutturazione, bonifica e chiusura di impianti». Intanto ieri è iniziato anche il primo giorno di sitin davanti Montecitorio da parte dei parafarmacisti. Protestano contro l'articolo 32 del ddl che regola la
propietà delle farmacie. «È uno schiaffo alla concorrenza stessa e facilita la creazione di oligopoli» dice
Davide Gullotta, presidente Fnpi (Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane). L'articolo prevede
l'introduzione del capitale nella proprietà, ovvero la possibilità che le farmacie vengano acquisite anche da
non laureati in materia. «In futuro potrebbero essere le stesse grandi case farmaceutiche internazionali a
detenerle, indirizzando il cliente verso un tipo di prodotto o facendo cartello, a tutto svantaggio dei
consumatori» continua Gullotta. Sarebbe - conclude - «la fine dell'esperienza positiva delle parafarmacie
come presidio sanitario».
Foto: Il ministro Federica Guidi
Foto: ISTITUITA LA CARTA DEI SERVIZI A TUTELA DEI PASSEGGERI DI TRENI E AUTOBUS: PIÙ
TRASPARENZA PER I RIMBORSI
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LE MISURE
09/09/2015
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Sorin, via all'aggregazione con il colosso Cyberonics l'Ambiente non si
oppone
R. Ec.
M I L A N O Sorin e Cyberonics comunicano che non è stato presentato reclamo entro il termine prescritto nei
confronti della decisione emessa dal Tribunale di Milano che ha respinto l'opposizione all'integrazione tra
Sorin e Cyberonics (nella società LivaNova) presentata dall'avvocatura dello Stato in nome e per conto del
ministero dell'Ambiente, il quale chiede l'indennizzo di 3,4 miliardi a copertura di presunti danni ambientali
provocati dall'ex controllante di Sorin, vale a dire la Snia. Decorso il termine per l'opposizione dei creditori,
Sorin ha quindi soddisfatto un' ulteriore condizione verso il completamento dell'operazione. A seguito di tali
sviluppi, Andre-Michel Ballester, ad di Sorin, ha detto: «Rimaniamo impegnati a completare l'operazione il più
rapidamente possibile, e continuiamo ad essere confidenti sul futuro di LivaNova». Il 20 agosto Cyberonics
ha convocato l'assemblea straordinaria per il 22 settembre, al fine di deliberare sull'aggregazione. Le due
società attualmente prevedono che l'integrazione, il cui completamento è soggetto all'approvazione dei soci di
Cyberonics e ad altre condizioni tipiche, si perfezioni entro la fine del 2015. La fusione è finalizzata a creare
una nuova realtà globale con una capitalizzazione aggregata non lontana da 3 miliardi di dollari. UN MILIONE
DI PAZIENTI Quotata al Nasdaq, Cyberonics Inc è una società operante nel settore dei dispositivi medicali,
specializzata principalmente nel settore della neuromodulazione. L'azienda sviluppa e commercializza il
sistema Vns Therapy, un dispositivo per la terapia di stimolazione del nervo vago approvato dalla Fda per il
trattamento dell'epilessia refrattaria e della depressione resistente al trattamento. Il sistema VNS Therapy si
avvale di un dispositivo medicale impiantato chirurgicamente che trasmette segnali elettrici pulsati al nervo
vago. Cyberonics ha inoltre ottenuto il marchio CE per Vitariatm, il sistema in grado di offrire una terapia di
regolazione autonoma per l'insufficienza cardiaca cronica. A sua volta Sorin, quotata a Pazza Affari, è una
multinazionale leader nel trattamento di patologie cardiovascolari. La società sviluppa, produce e
commercializza tecnologie medicali per il settore cardiochirurgico e per il trattamento dei disturbi del ritmo
cardiaco. Con oltre 3.900 dipendenti, è specializzata in due aree terapeutiche principali: la cardiochirurgia
(dispositivi cardiopolmonari per la circolazione extracorporea e prodotti per la sostituzione di valvole
cardiache) e la gestione del ritmo cardiaco (pacemaker, defibrillatori impiantabili e sistemi di monitoraggio
non invasivi per la diagnosi e la somministrazione di terapie antiaritmiche). Ogni anno, oltre 1 milione di
pazienti vengono trattati con i dispositivi Sorin in più di 80 Paesi del mondo. Il primo semestre si è chiuso con
ricavi per 405 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto al 2014.
Foto: DECORSI I TERMINI PER CONTESTARE LA DECISIONE DEL TRIBUNALE NASCE UN GRUPPO
CHE VALE 3 MILIARDI
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L'OPERAZIONE
09/09/2015
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Falsi fisioterapisti, giù le mani
NONOSTANTE LE SANZIONI PREVISTE I TRUFFATORI PROLIFERANO E IL MAL DI SCHIENA RISCHIA
DI AGGRAVARSI
Carla Massi
In Italia lavorano 50mila fisioterapisti diplomati. E 100mila abusivi. Una simile situazione fa sì che sia molto
facile cadere in mani inesperte e capaci di creare altri problemi oltre quelli che il paziente ha già. Problemi
spesso sconosciuti che si trasformano anche in ricoveri ospedalieri. L'elenco dei danni è drammaticamente
lungo, le vittime, spesso, si ritrovano con effetti invalidanti e con l'impossibilità di essere risarciti. Perché si
sono affidati a persone che non avevano il titolo per definirsi fisioterapisti. Un sottobosco truffaldino che
prospera e genera un mercato assai redditizio. Anche se per il codice penale il reato di esercizio abusivo
della professione dovrebbe essere punito, oltre con una multa, anche con la reclusione fino a sei mesi. Se
l'accusa si trasforma in reato di lesioni personali colpose la reclusione potrebbe salire a due anni. Basta un
trattamento sbagliato al collo, come è accaduto, a provocare l'occlusione dell'arteria vertebrale e costringere
al ricovero in un reparto di neurochirurgia. Si tratta del restringimento di una o più aree del canale vertebrale
all'origine di crampi, dolore, intorpidimento delle gambe, schiena, spalle, braccia. Un mal di schiena,
denunciano i fisioterapisti "veri", nelle mani degli abusivi può trasformarsi in una semiparalisi. Una
manipolazione cervicale può provocare un ictus, un danno al cervello causato dall'interruzione del flusso
sanguigno. I sintomi dell'ictus si possono presentare anche a distanza di giorni o settimane dalla manovra
che ha causato il danno a una delle arterie. LA MANIPOLAZIONE Condizioni che non sempre possono
essere affrontate e riparate. Come, anni fa, è successo a Flora Virgillito, una donna sulla trentina che ha
fondato l'Anvar, l'Associazione nazionale vittime dell'abusivismo in riabilitazione
(http://abusivismoinriabilitazione.it). Una manipolazione cervicale fatta da un truffatore le ha causato guai
vertebrali irreversibili: varie operazioni, nove mesi di gesso, 75% di invalidità, dolori perenni. Per far
conoscere questa situazione ed evitare truffe, l'Associazione italiana fisioterapisti ha deciso di organizzare
una settimana di informazioni, la campagna "Giù le mani" fino all'11 settembre. Sabato sarà il "FisioDay", una
giornata di apertura straordinaria degli studi fisioterapici dove sarà possibile, su prenotazione, avere un
consulto gratuito (www.aifi.net oppure al numero verde 800.03.60.77). L'assenza in Italia di un ordine
professionale che certifichi la qualità del fisioterapista «purtroppo richiede per il paziente uno sforzo in più,
individuare il vero laureato con competenze specialistiche adeguate al suo problema», ricorda Mauro
Tavarnelli presidente dell'associazione. Nel Lazio i fisioterapisti titolati sono seimila. «Purtroppo stiamo
assistendo al dilagare di luoghi incongrui dove si esercitano trattamenti di fisioterapia che per legge possono
essere svolti solo in strutture sanitarie o in studi professionali - spiega Concetta De Marinis, presidente di Aifi
Lazio (www.aifilazio.net) - Lavoriamo per frenare la tendenza a praticare la fisioterapia in luoghi come
palestre e centri sportivi, centri benessere e negozi di estetica assolutamente inadatti. Va ricordato che il
fisioterapista non si occupa solo di esiti di traumi, infortuni e riabilitazione. Ma anche di disturbi del movimento
in seguito a lesioni e malattie del sistema nervoso, riabilitazione successiva a malattie respiratorie,
cardiovascolari e infarti. O l'applicazione di protesi dopo un'amputazione». IL MAL DI TESTA Ma si parla
anche di cefalea. Come dimostra uno studio multicentrico su oltre cento pazienti presentato in questi giorni al
congresso dei Fisioterapisti Aifi-Sifir a Lecce. «La fisioterapia rende possibile un'importante riduzione del mal
di testa - spiega James Dunning, fisioterapista americano docente dell'università dell'Alabama che ha
coordinato lo studio - E anche le sue conseguenze come la disabilità, la frequenza, l'intensità e la durata
dell'attacco». La ricerca ha analizzato due differenti tecniche fisioterapiche. Entrambe possono ridurre non
solo l'intensità del dolore, ma anche dimezzare la frequenza delle crisi nell'arco dei tre mesi successivi al
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L'associazione italiana degli specialisti della riabilitazione lancia l'allarme e organizza una campagna di
informazione: gli abusivi sono 100mila, il doppio dei diplomati, e rischiano di provocare danni irreversibili ai
pazienti, ictus compreso Sabato il FisioDay con consulti gratuiti. Una ricerca intanto svela che alcune
tecniche possono ridurre anche la cefalea I TRATTAMENTI
09/09/2015
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trattamento e la loro durata.
Come evitare truffe e lesioni Chiedere sempre il rilascio della ricevuta fiscale, senza Iva in caso di libero
professionista Controllare che durante la visita il fisioterapista richieda di vedere la documentazione clinica
Verificare il titolo di studio (laurea) e l'eventuale iscrizione del fisioterapista all'Aifi Verificare che il titolo di
studio sia stato rilasciato in Italia o riconosciuto dal ministero della Salute
Foto: Consulti gratuiti sabato al numero verde 800.036.077
09/09/2015
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Sla, dopo le secchiate arrivano tarallucci e vino
V. V.
L'anno scorso le secchiate d'acqua gelata in testa, quest'anno tarallucci e vino. Torna la raccolta fondi
promossa da Aisla, l'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica: fino al 14 settembre è attivo il numero
45502 per contribuire e il 20 settembre in 150 piazze sarà celebrata la giornata nazionale. Il titolo è "Un
contributo versato con gusto": con un'offerta di dieci euro si riceverà una bottiglia di Barbera d'Asti docg o una
confezione di tarallucci napoletani (www.aisla.it). Con l'Ice Bucket Challenge (le secchiate d'acqua) sono stati
raccolti 2,4 milioni di euro nel 2014. I fondi saranno utilizzati per finanziare la ricerca (in Italia i malati sono
seimila) e aiutare le famiglie. Verrà realizzata la prima Biobanca nazionale dedicata alla ricerca sulla Sla, e
700mila euro andranno all'Operazione Sollievo, il progetto che si propone di migliorare la qualità della vita dei
malati attraverso aiuti concreti alle famiglie. Nell'ultimo anno abbiamo dato assistenza a duemila persone e
finanziato 15 progetti di ricerca». L'anno scorso il Centro di ascolto (www.centroascolto@aisla. it, 0243986673) ha sostenuto oltre 1500 malati e le loro famiglie. La giornata mondiale contro la Sla è nata per
ricordare il 18 settembre 2006, giorno in cui i malati scesero in piazza a Roma per chiedere garanzie sul
diritto alla cura.
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L'INIZIATIVA
09/09/2015
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Prostata, gli uomini a lezione di prevenzione
A CAPRI UNA SERATA PER LA FONDAZIONE PROSUD ONLUS DI VINCENZO MIRONE CONTROLLARE
IL PSA UNA VOLTA ALL'ANNO
R.M.
Capri, la sfida di parlare di cancro e ricerca durante una serata all'insegna del ballo e del divertimento.
Ovvero "Caprinsieme per la ricerca" l'evento di fine estate allo Yachting club di Marina Grande. Obiettivo:
aiutare la Fondazione Prosud onlus presieduta da Vincenzo Mirone, ordinario di Urologia all'università
Federico II di Napoli e sostenuta da Domenico Monda, odontoiatra napoletano promotore di iniziative di
beneficenza. "Lezione" di prevenzione. Prima di tutto parlano i numeri: nel 2014, in Italia, sono stati
diagnosticati circa 366.000 nuovi casi di tumore maligno (circa 1000 al giorno). Tra gli uomini prevale il
cancro alla prostata, tra le donne quello al seno. Una differenza, i maschi non si proteggono (prevenendo le
malattie) mentre le donne sì. LO SCREENING «Fanno il test del psa - spiega Vincenzo Mirone - ma poi non
vanno dall'urologo. Per paura ed il rifiuto di altri controlli più intimi. Assistiamo ad un aumento di casi tra i 45 e
i 50 anni. Almeno una volta l'anno l'uomo deve controllare il psa totale, libero e frazionato. Va ricordato che
se c'è una familiarità per cancro della prostata o della mammella i controlli devono anticipati a 45 anni. Gli
uomini dovrebbero imparare dalle proprie compagne il valore della prevenzione». La maggior parte dei
carcinomi della prostata sono diagnosticati prima dello sviluppo dei sintomi attraverso lo screening con il
dosaggio del psa, la visita, l'ecografia e biopsia sotto al guida ecografica. Nella fase iniziale, ricordano gli
specialisti, il carcinoma della prostata è in genere asintomatico. I PROGRESSI «Solo con il progredire della
malattia compaiono i primi sintomi - aggiunge Mirone - che sono la diminuzione della potenza del getto
urinario, ematuria e bruciore. Dove le reticenze del maschio non permettono di arrivare, scienza e tecnologia
vengono in aiuto. La buona notizia è che la sopravvivenza negli ultimi venti anni è quintuplicata, grazie alla
radicalità ed alla precisione delle tecniche chirurgiche, alla radioterapia per i pazienti che non possono
sottoporsi all'intervento, ma soprattutto grazie ai progressi della terapia per le forme metastatiche».
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L'EVENTO
09/09/2015
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Il diabete ora si cura col bisturi
STUDIO ITALO-INGLESE SU 50 PAZIENTI METÀ DEI QUALI CURATI CON BYPASS GASTRICO O
DIVERSIONE BILIOPANCREATICA
Ester Maria Lorido
Come il bisturi diventa la cura per il diabete. Una piccola rivoluzione nella terapia del tipo 2. La chirurgia,
comunemente utilizzata per le persone obese, risulta essere più efficace della terapia convenzionale. Anche
a lungo termine, come dimostra un nuovo studio italo-britannico nato dalla collaborazione dell'università
Cattolica Policlinico Gemelli di Roma con il King's College di Londra. Pubblicata sulla rivista scientifica "The
Lancet" è la prima a documentare i risultati a cinque anni dall'intervento chirurgico in uno studio randomizzato
specificamente rivolto a comparare questo nuovo approccio terapeutico con la terapia medica convenzionale.
IL GRUPPO Lo studio è stato eseguito su un gruppo di 60 pazienti diabetici fra i 30 e i 60 anni. Una parte è
stata sottoposta alle cure convenzionali (dieta, sport, farmaci, insulina) un'altra parte a due tipi di chirurgia
gastrointestinale (il bypass gastrico o la diversione biliopancreatica). Il primo consiste nella riduzione dello
stomaco e nel bypass in un tratto dell'intestino, mentre la diversione biliopancreatica richiede la rimozione di
circa metà dello stomaco e un bypass intestinale di maggiore lunghezza. IL CONFRONTO Il 50 per cento dei
pazienti sottoposti a chirurgia ha mantenuto una remissione della malattia a 5 anni, mentre nessun paziente
in terapia convenzionale ha ottenuto remissione. I diabetici sottoposti a intervento hanno livelli di glicemia
inferiore e hanno avuto bisogno di un minor numero di farmaci anti-diabetici. Il loro rischio cardiovascolare si
è rivelato circa la metà di quello dei pazienti in terapia convenzionale. I pazienti chirurgici hanno inoltre
riportato indici di qualità di vita migliori rispetto agli altri. Non si è osservata alcuna mortalità da chirurgia nè
complicanze chirurgiche maggiori nel lungo termine. COSTI-BENEFICI La capacità della chirurgia di garantire
un controllo glicemico «dimostra come questo nuovo approccio terapeutico al diabete possa avere vantaggi
anche sotto il profilo del rapporto costo-beneficio», sostiene Francesco Rubino, direttore della cattedra di
Chirurgia bariatrica e metabolica del King's College di Londra e senior author dello studio. «E' indubbio che la
chirurgia metabolica è in grado di causare una drammatica riduzione del rischio cardiovascolare associato al
diabete» spiega Geltrude Mingrone, direttore dell'unità complessa di Patologie dell'obesità del Policlinico
Gemelli. L'argomento sarà al centro della consensus conference 'Diabetes Surgery Summit' che si terrà a
Londra il 28-30 settembre, nel corso del terzo Congresso mondiale sulle terapie interventistiche per il diabete.
L'evento è organizzato dal King's College London, in collaborazione con le maggiori organizzazioni
diabetologiche del mondo.
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Nell'affrontare il tipo 2 la chirurgia si rivela più efficace dei trattamenti convenzionali LE TERAPIE
09/09/2015
Pag. 16
diffusione:192677
tiratura:292798
Vaccini antiserpente a rischio esaurimento
Allarme di «Medici senza frontiere»: le scorte termineranno nel giugno 2016
I morsi dei serpenti causano 100mila morti l'anno in tutto il mondo. Ma il dato è destinato a crescere in modo
drammatico a causa dell'imminente esaurimento delle scorte di antidoto contro il veleno dei rettili più
pericolosi. L'allarme lo lancia l'associazione Medici Senza Frontiere, secondo cui il conto alla rovescia per la
fine delle scorte di antidoto finirà tra meno di un anno, nel giugno 2016. «Decine di migliaia di persone affermano gli esponenti di Msf in un simposio internazionale a Basilea - continueranno a morire se la
comunità scientifica globale non avvierà azioni serie per garantire la disponibilità di antidoto e trattamento».
Sembra assurdo ma il morso di serpente, malgrado sia tra le prime venti cause di morte al mondo, è
notevolmente trascurato dalla scarsa attenzione della comunità scientifica internazionale, forse anche perché
interessa per lo più Paesi in via di sviluppo. «È necessaria un'attenzione specifica su trattamenti e strumenti
diagnostici adeguati per evitare altri innumerevoli decessi», segnala Msf, che snocciola alcuni dati: «Ogni
anno si stima che cinque milioni di persone vengano morse dai serpenti. Tra loro, circa 100mila non
sopravvivono mentre 400mila restano sfigurati o disabili in modo permanente. Nella sola Africa sub-sahariana
30mila persone muoiono di morso di serpente ogni anno e si stima che 8mila persone subiscano
amputazioni. Quando disponibile, il trattamento antiveleno può costare fino a 250-500 dollari a persona,
l'equivalente di quattro anni di salario nei paesi interessati. Il FAV-Afrique, prodotto dall'azienda farmaceutica
Sanofi, è l'unico antidoto che si è dimostrato sicuro ed efficace per trattare l'avvelenamento da diversi tipi di
serpenti in tutta l'Africa subsahariana. Ci sono pochi antidoti simili in Africa, ma la loro efficacia e sicurezza
non è stata ancora adeguatamente provata. Sanofi ha chiuso la produzione di FAV-Afrique nel 2014 e l'ultimo
stock si esaurirà a giugno 2016». Non ci saranno prodotti sostitutivi disponibili per almeno altri due anni e
questo comporterà un alto numero di decessi e disabilità che si potrebbero evitare. «Ci troviamo di fronte a
una vera e propria emergenza - dice Gabriel Alcoba, esperto di morsi di serpente di MSF. - perché i governi,
le industrie farmaceutiche e gli organi sanitari globali eludono il problema proprio quando abbiamo più
bisogno di loro?».
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Sanità Provocano 100mila morti all'anno
09/09/2015
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Nuove terapie salvavita dalla ricerca farmaceutica
Luisa Romagnoni
Si vive di più e meglio. E questo per merito anche dell'innovazione farmacologica. In soli 20 anni, è stato
ridotto il tasso di mortalità generale della popolazione del 30 per cento ed un calo del 40-50 per cento dei
decessi per problematiche cardiocircolatorie o dell'apparato digerente. Non solo. Molte malattie che fino a
poco tempo fa non davano scampo, oggi sono patologie croniche con le quali si può convivere a lungo. Il
futuro si profila altrettanto incoraggiante. In tutto il mondo, vi sono oltre 7mila nuovi farmaci in sviluppo. Di
questi, quasi 2mila sono destinati al trattamento dei tumori. E sono oltre 900 i medicinali e vaccini biotech allo
studio, con possibili benefici per più di 100 patologie. Uno scenario promettente, che pone però il problema
dei costi elevati delle cure e dei tempi troppo lunghi per l'accesso dei pazienti, alle nuove terapie. Di questo e
di altri aspetti dell'innovazione farmacologica, se n'è parlato nel corso dell'incontro «Concetti e linguaggi
dell'innovazione farmacologica», promosso dal Master di comunicazione scientifica della Sapienza dedicato
alla «La Scienza nella Pratica Giornalistica», con il supporto della Fondazione Msd. «Nell'innovazione stiamo
vivendo una nuova primavera, con farmaci per molte importanti patologie, quali l'epatite C e diverse forme
tumorali», sottolinea il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi. «La Ricerca è sempre più
orientata al biotech e alla medicina personalizzata che non rappresentano solo il futuro, ma anche il presente.
Senza dimenticare che l'innovazione è anche incrementale e permette continui miglioramenti nella qualità
della vita e costanti progressi in termini di efficacia del trattamento, riduzione di effetti collaterali e facilità
d'uso». Tuttavia, la sostenibilità non dovrebbe considerare solo il costo del farmaco, ma anche i risparmi
generati per il Welfare, grazie alle malattie curate o evitate. «I farmaci innovativi in arrivo renderanno sempre
meno sufficienti le leve con cui finora è stata governata la spesa farmaceutica pubblica», afferma Luca Pani,
direttore generale Aifa. Oggi Il 56 % dei pazienti cronici non ha accesso alle terapie innovative.
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TECNOLOGIA
09/09/2015
Pag. 29
diffusione:192677
tiratura:292798
Il chirurgo ora sa navigare
Con l'aiuto di una guida simile a un Gps raggiunge l'area del cervello
Luigi Cucchi
La neurochirurgia sta cambiando. Fino alla fine degli anni Ottanta era semipionieristica, i neurochirurghi
operavano a occhio nudo, erano guidati dalla loro esperienza e dall'intuito. Oggi utilizzano microscopi e
microstrumenti che permettono di essere meno invasivi e più precisi. Dei progressi registrati e delle
prospettive si discute da ieri a Roma dove duemila neurochirurghi partecipano al congresso della
Federazione Mondiale di Neurochirurgia. I Paesi rappresentati sono 105, oltre 250 relatori invitati e 1500 i
contributi scientifici ricevuti. Molte le innovazioni. All'Istituto neurologico Besta di Milano è già stato inaugurato
il campo d'addestramento della neurochirurgia: il Besta NeuroSim Center. Monitor, bracci collegati ad
aspiratori, occhiali 3D che permettono di entrare nella testa del malato prima dell'intervento. Nella sala
operatoria entrano i primi robot. Ne parliamo con Francesco DiMeco, direttore del dipartimento di
neurochirurgia dell'Istituto neurologico Carlo Besta di Milano. Nato a Perugia nel 1962, dopo la laurea (1988)
e il servizio militare in Marina (1988-89) in qualità di addetto al Servizio medico di Emergenza con elicotteri
nell'ambito del dipartimento Alto Tirreno, si è specializzato in neurochirurgia ed ha svolto per circa dieci anni
l'attività di neurochirurgo. Ha poi rivolto il proprio interesse verso la neuro-oncologia chirurgica e a tal fine ha
ottenuto e portato a termine (1997-2000) una fellowship di neuro-oncologia chirurgica (sia di ricerca di base
che clinica) presso il Dipartimento di Neurochirurgia della Johns Hopkins Medical School di Baltimore negli
Stati Uniti. É co-autore del primo studio a livello mondiale che ha portato all'identificazione di cellule tumorali
staminali nei glioblastomi, un tumore devastante del cervello, indicando strategie alternative di trattamento.
«Gli interventi di neurochirurgia sono il frutto della collaborazione multidisciplinare. In sala operatoria - ricorda
il professor DiMeco - sono presenti dieci, dodici persone che controllano sul monitor ogni passo
dell'operazione. Alla Johns Hopkins incontravi premi Nobel nei corridoi. In sala operatoria il neurochirurgo è
coordinatore di un gruppo di professionisti di pari dignità». Le nuove conquiste della neurochirurgia poggiano
sui progressi ottenuti dalla microchirurgia e della chirurgia mininvasiva. «Con la neuronavigazione all'interno
del cervello si è fornito al chirurgo un aiuto fondamentale che oggi può essere guidato durante l'intervento da
una sorta di Gps, un sistema che si avvale delle più avanzate tecniche di imaging. In sala operatoria uso
l'ecografo da qualche anno e non riesco più a farne a meno». Tra protocolli da seguire, lavoro d'équipe,
strumentazione e pratica, la sala operatoria non è la parte più complessa della vita di un neurochirurgo.
Difficili le relazioni con il paziente e con i familiari, che a volte non vogliono che il malato sappia. Negli Usa è
previsto l'Advanced Care Planning: prima dell'intervento, si discute. La cultura della sicurezza deve sempre
essere una priorità. Al Besta si sta attuando il progetto Inpatient Safety on Board: si mutuano le procedure
aereonautiche con l'analisi e la gestione degli errori dovuti alle difficoltà di comunicazione. Della safety culture
fa parte anche un'altra ambizione del Besta: diventare il primo Neurosim in Europa , cioè un centro di
simulazione neurochirurgica per medici». Nel libro «La mia vita per la neurochirurgia», di Francesco DiMeco
e Daniela Condorelli (Vallardi editore) sono raccontate le passioni e le frustrazioni che si rincorrono nella vita
di un medico che affronta tutti i giorni i tumori del cervello.
Foto: DIMECO I progressi del chirurgo del cervello sono stati agevolati dal lavoro in gruppo, dalle metodiche
dell'imaging e dalla crescente robotica
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/09/2015
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medicina INNOVAZIONI All'Istituto neurologico Besta di Milano il primo neurosimulatore
09/09/2015
Pag. 29
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tiratura:292798
Ricercatori identificano una molecola che può condizionare lo sviluppo
genico
DISFUNZIONI Alcune forme tumorali sono determinate proprio dai nostri geni
LC
Il team di ricercatori dell'Istituto Telethon Dulbecco al Dipartimento Scienze e Tecnologie Biologiche Chimiche
e Farmaceutiche (STEBICEF) dell' Università degli Studi di Palermo, ha osservato e spiegato per la prima
volta al mondo il meccanismo che permette alle nostre cellule di riprodursi correttamente, mantenendo intatte
le caratteristiche essenziali del tessuto biologico a cui appartengono. Lo studio, finanziato da Telethon, è
stato pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Plos Genetics. Il team guidato da Davide Corona,
ricercatore rientrato in Italia grazie ad un finanziamento Telethon, dopo le esperienze in Germania e Stati
Uniti, ha scoperto che una specifica molecola genetica, l'RNA non codificante, è il telecomando che
programma le cellule per divenire un tipo particolare di tessuto e svolgere le loro specifiche funzioni. Ogni
cellula del nostro corpo conserva nel suo nucleo tutto il DNA e quindi, quando si duplica, potrebbe generare
qualsiasi tipo di tessuto: una cellula del cuore, ad esempio, potrebbe produrre una cellula del fegato. Ciò,
tuttavia, non accade mai negli organismi sani e tutte le cellule continuano correttamente a svolgere le funzioni
della cellula da cui derivano. Gli scienziati osservano questo fenomeno, ma il merito del team di Palermo è
aver capito e dimostrato che ciò avviene grazie ad una particolare molecola, l'RNA non codificante che,
prodotto dal DNA della cellula madre, comunica alla cellula figlia di accendere specifici geni, sviluppandosi
così con specifiche caratteristiche e funzioni, ovvero quelle corrette per la salute dell'organismo. Il cattivo
funzionamento del meccanismo biologico è alla base di diverse malattie genetiche rare e di alcune forme di
cancro.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/09/2015
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ALL'UNIVERSITÀ DI PALERMO
09/09/2015
Pag. 29
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Ogni anno si eseguono un milione di artroprotesi di ginocchio
Gloria Saccani Jotti
Si è svolto recentemente a Milano un congresso internazionale sullo stato dell'arte nell'artroplastica di anca e
ginocchio. «Oggi - afferma il professor Giuseppe Mineo, presidente del congresso - le protesi sono
personalizzate e sovente vengono disegnate ad hoc con sistemi informatizzati innovativi prima dell'intervento,
sulla base della morfologia del singolo paziente». Al momento il rapporto fra protesi di ginocchio e di anca è
di circa 2 a 1. In Italia si impiantano circa 60mila protesi annue con un rapporto fra protesi di ginocchio e di
anca sempre pari a 2 a 1. Per l'anca la tecnica AMIS (Anterior Minimally Invasive Surgery) consente un
minore trauma chirurgico rispetto ad altre tecniche, in quanto non vi è alcuna resezione dei tessuti muscolari,
il che porta ad un recupero postoperatorio più rapido. Nel congresso si è parlato tra l'altro di interventi di
artroplastica totale d'anca, che sostituiscono porzioni di osso e cartilagine danneggiate, per mezzo di
componenti in metallo e ceramica o polietilene (materiale plastico). I principali benefici di un'artroplastica
totale di successo sono la riduzione del dolore all' anca; il recupero della mobilità persa con minori sforzi; il
miglioramento della qualità di vita del paziente. Inoltre sono stati presentati anche i dati relativi al trattamento
delle infezioni periprotesi del ginocchio; alla tecnica MyKnee, strumento chirurgico che consente di progettare
su misura le protesi al ginocchio; al futuro della penna 3D per la pianificazione degli impianti primari. Oggi
l'artroplastica totale di ginocchio è un intervento molto sicuro per il trattamento dell'artrosi grave. Ogni anno a
livello mondiale ne vengono eseguite all'incirca un milione. Tramite l'artroplastica totale di ginocchio i tessuti
ossei e la cartilagine articolare danneggiati dall'artrosi vengono sostituiti da componenti di metallo e di
plastica. Le superfici del femore e della tibia sono sostituite da componenti metalliche altamente resistenti,
chiamate rispettivamente componente femorale e base tibiale. Tra la componente femorale e la base tibiale
viene impiantato un inserto di materiale plastico, che rimpiazza la funzione della cartilagine, permettendo al
femore ed alla tibia di scorrere l'uno sull'altra. Tutti i materiali utilizzati sono biocompatibili. Ogni anno, a livello
mondiale, vengono eseguite all'incirca un milione di artroplastiche di ginocchio. [email protected]
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/09/2015
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Malati & Malattie
09/09/2015
Pag. 18
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tiratura:224026
Sono italiani i bimbi più obesi di tutta Europa
L'Italia è il Paese europeo col più alto tasso di obesità infantile: il 22% dei bambini è sovrappeso, mentre il
10,6% è obeso. I problemi con la bilancia non risparmiano neppure il 42% degli adulti (il 31% è sovrappeso e
l'11 soffre d'obesità), senza contare che ogni anno vengono spesi circa 9 miliardi di euro per l'obesità e le
malattie correlate. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, entro 15 anni nel mondo sarà sovrappeso
il 70% degli uomini e il 50% delle donne. I numeri sono stati ricordati ieri a Milano, durante un incontro
promosso dall'associazione «Amici obesi onlus» per illustrare alcune soluzioni al problema dei chili di troppo,
fra cui anche il palloncino intragastrico. «Sembra un fenomeno inarrestabile, eppure esistono strumenti e
strategie in grado di arginarlo» ha assicurato Marina Biglia, presidente di Amici obesi onlus. «Se da un lato
l'obesità può essere curata, dall'altro devono essere sviluppati e applicati programmi di prevenzione che
educhino alla corretta alimentazione sin dall'infanzia e che aiutino le persone già in sovrappeso a non
diventare obese». Il sovrappeso, infatti, è una condizione che tende ad aggravarsi con il tempo. Quando non
basta correre ai ripari con la dieta, si può intervenire con soluzioni non chirurgiche in grado di prevenire un
ulteriore aumento del peso ed educare le persone ad alimentarsi meglio.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/09/2015
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DATI DELL'OMS
09/09/2015
Pag. 149 N.37 - 16 settembre 2015
LE 6 MIGLIORI NOTIZIE DELLA SETTIMANA
Livia Zacchetti
O Mandorle, avena e salmone per un rientro più soft Cinque pasti al giorno ricchi di frutta e verdura (meglio
bio) più alcuni cibi con proprietà antidepressive, antiossidanti e rilassanti aiutano a contrastare il calo d'umore
del rientro in città. Li suggerisce Alberto Fiorito, nutrizionista e omeopata. Ecco i magnifici 5. 1. Mandorle.
Ricche di magnesio, aiutano a proteggere il nostro corpo dalla stanchezza fisica e mentale. 2. Uova. Vitamine
D ed E, zinco e Omega 3 influiscono positivamente sul funzionamento del nostro organismo. 3. Salmone. Il
mix di Omega 3 e vitamina D ne fa un elisir di benessere. 4. Broccoli. Sali minerali e vitamine C, Bl e B2: così
i broccoli rafforzano le difese immunitarie. 5. Avena. Combina fibre, carboidrati e una discreta quantità di
proteine che danno la carica senza appesantirci. O L'sms del sorriso porta il clown in corsia Fino al 4 ottobre
con un sms al 45507 del valore di 2 euro contribuisci a garantire la presenza di due clown professionisti in
ospedale un giorno a settimana per 12 mesi. Dove? Scoprilo su www.dottorsorriso.it. Si va dal Policlinico di
Modena al Federico II di Napoli, dal Niguarda di Milano al Bambino Gesù di Roma. 0 Guardare i pesci fa
bene al cuore Fare snorkeling, ma anche vedere i pesci nuotare in un acquario contribuisce ad abbassare la
pressione e a calmare il battito cardiaco. Lo dice uno studio inglese (Università di Plymouth ed Exeter)
pubblicato su Environment & Behavior. E più numerosi sono i pesci, più è efficace la "terapia". O II sarcasmo
ci rende creative Le battute alla Woody Allen non sono da perdenti. Anzi, il sarcasmo moltiplica per tre la
creatività perché costringe il cervello a elaborare i pensieri in modo inusuale, stimolando il problem solving.
Lo ha dimostrato uno studio condotto da varie Università americane (tra cui Harvard), pubblicato su
Organizational Behavior andHuman Decision Processes. La ricerca ha coinvolto 300 volontari con test pratici
"bizzarri" cui dovevano trovare una soluzione. Il 64 percento delle persone che esprimeva commenti
sarcastici ha completato con originalità il test. Ma anche il 75 percento di chi ascoltava il loro sarcasmo! 0
Dottore, le presto il mio iPod? Con la musica in sala operatoria il chirurgo è al top. La giusta colonna sonora
lo aiuta a concentrarsi meglio e a essere più preciso e veloce del 7 percento rispetto a chi lavora circondato
dal silenzio. Lo ha dimostrato una ricerca dell'Università del Texas condotta su 15 chirurghi plastici. Dunque,
se ha le cuffie puoi stare tranquilla: darà il meglio! 0Oggi i farmaci arrivano a casa Stai malissimo, ma non hai
nessuno a cui chiedere di andare in farmacia. Oppure ti sei rotta una gamba e fare le scale con il gesso è un
problema. Da oggi puoi chiamare il numero verde 800189521 (dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 18.00).
L'operatore ti metterà in contatto con la farmacia più vicina a casa tua che aderisce all'iniziativa. Che ti
chiamerà per consegnarti a casa le medicine di cui hai bisogno. Il servizio è fornito a livello nazionale dalle
farmacie aderenti a Federfarma {www.federfarma. it).
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/09/2015
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Benessere news
VITA IN FARMACIA
5 articoli
09/09/2015
Pag. 2 Ed. Napoli
diffusione:556325
tiratura:710716
L'urlo della Sanità "Vogliamo vivere non lasciateci soli via i camorristi"
In oltre duemila sfilano per il rione Saracinesche giù e drappi neri Un albero di ulivo per Genny Mamme e
bimbi in testa al corteo Padre Loffredo: "Se Gennaro era colpevole io che ho 50 anni lo sono di più"
ANTONIO DI COSTANZO
E' UN PICCOLO striscione, ma dal valore simbolico enorme.
C'è scritto con lo spray rosso "No camorra!".
L'hanno realizzato all'ultimo momento dietro il cortile della basilica su un lenzuolo bianco. Apre il corteo che
attraversa il Rione Sanità.
L'hanno voluto le mamme del quartiere. Quelle che sono stanche di vedere i loro figli cadere sotto i colpi dei
clan. E l'hanno voluto la municipalità guidata da Giuliana Di Sarno per «mettere subito in chiaro il significato
della fiaccolata» e i due coraggiosi parroci Alex Zanotelli e Antonio Loffredo.
Insieme, con intelligenza e pazienza, riescono a incanalare e dare un significato più profondo alla
mobilitazione, un significato non solo emotivo come avvenuto il giorno prima con il corteo organizzato dagli
amici di Gennaro Cesarano, il 17enne ucciso venerdì in piazza Sanità. «E' un fatto storico - dicono nel Rione
- mai si era visto niente del genere». Ad aprire la fiaccolata che si spinge fino ai Vergini i bambini e le
mamme, quelle che stanno tentando tra mille difficoltà in un contesto complicatissimo di seminare il seme del
cambiamento in un angolo di città ferito, scosso dall'omicidio del minore dove i commercianti abbassano le
saracinesche a metà e mettono drappi neri in segno di lutto. «Vogliamo vivere. No Camorra», dicono prima
timidamente e poi sempre con più decisione i manifestanti. «Basta camorra, fuori i camorristi», riecheggia per
le strade della Sanità. Al corteo partecipano oltre 2000 persone. Ci sono anche rappresentanti delle istituzioni
come la deputata Annamaria Carloni, il presidente cittadino del Pd, Elisabetta Gambardella, i consiglieri
comunali Pietro Rinaldi (Sim) e Salvatore Parisi (Sel).
Arriva anche il vicesindaco Raffaele Del Giudice: «Sono qui a rappresentare il Comune». In coda anche un
gruppo di attivisti dei centri sociali. «Aiutateci - grida una donna - non lasciateci soli» e subito parte il coro
«Vivere-Vivere, vigliamo vivere». Resta forte la commozione per la morte di Gennaro: «Vogliamo giustizia scandiscono i dimostranti - Genny era innocente».
Una donna urla il suo appello a chi è ancora a casa: «Scendete, tutte le mamme devono essere qui.
Gennaro poteva essere un figlio di chiunque di noi».
Dice padre Loffredo: «Se Gennaro era colpevole io che ho 50 anni lo sono di più. La camorra può essere
abbattuta e lo dice uno che crede nelle cose solo apparentemente impossibili». Per padre Alex Zanotelli:
«Per la prima volta abbiamo avuto la prima reazione del Rione Sanità, con una bella presenza di persone. È
davvero incredibile quello che è successo oggi, è il segno di una riscossa. Bisogna puntare molto sulle
mamme per scuotere il quartiere e farlo reagire. È il cuore di tutto, anzi il cuore di tutto sono proprio loro: le
mamme». Dure le critiche anche alle istituzioni: «Lo Stato qui dov'è? - chiede la pancia del corteo - siamo
abbandonati da tutti. Senza scuole, asili.
Non abbiamo niente per i nostri figli. Questo è un quartiere malfamato anche perchè lasciato solo dallo Stato,
ma non è giusto continuare in questo modo».
Assunta racconta: «Sono stata fortunata. I miei figli sono riusciti a restare fuori dai guai. Ma chiunque poteva
essere colpito da un proiettile in questo quartiere dove sparano ogni sera. Io sono qui per dire basta alla
camorra, ma anche per dire che lo Stato ci ha abbandonati. Qui non ci sono i turisti da proteggere e quindi
non mandano forze dell'ordine da mettere in strada per garantire la sicurezza».
Il corteo torna in piazza San Vincenzo alla Sanità e lo striscione "No camorra" lascia il posto a quello che da
due giorni portano in giro gli amici del minore morto: "Gennaro vive". I ragazzi con addosso t-shirt con la foto
del ragazzo si raccolgono e recitano il Padre nostro attorno alla pianta di ulivo, sistemata vicino alla chiesa,
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/09/2015
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Allarme criminalità
09/09/2015
Pag. 2 Ed. Napoli
diffusione:556325
tiratura:710716
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/09/2015
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per ricordare il loro amico. Un ragazzo di 17 anni che su Facebook scriveva, proprio poco prima di essere
ucciso: "Non pensare ai troppi problemi, bruciano il cervello. Pensa che ora ci siamo. Domani chissà. G.C.".
Foto: STRISCIONI Lo striscione che dice no alla camorra e ricorda Genny. A destra l'albero piantato in
memoria del ragazzino ucciso al rione Sanità
09/09/2015
Pag. 7 Ed. Palermo
diffusione:556325
tiratura:710716
Il lavoro a un anno dalla laurea camici bianchi ok, flop di lettere
Analisi sull'occupazione a confronto gli atenei di Palermo, Milano e Pisa Regge Farmacia
CLAUDIA BRUNETTO GRAZIA LA PAGLIA
Quanti ragazzi riescono a trovare un'occupazione a un anno dal raggiungimento dell'ambita laurea?
All'Università di Palermo non molti. Questo si evince dall'indagine condotta dall'istituto di ricerca Vulcano
Stella-Cineca nel 2014 ed elaborata dopo avere intervistato i giovani che si sono laureati nel 2013. Il dato più
confortante lo offre la facoltà di Giurisprudenza che nel 2014 vede impennare il numero dei giovani che
hanno trovato un'occupazione subito dopo la laurea triennale, ormai in esaurimento: dal 14% del 2008 si è
passati al 35%. Una percentuale che resta inferiore rispetto a quella dell'Università Statale di Milano e
dell'Università di Pisa, tra le più ricercate dai siciliani che scelgono di studiare fuori. Ed è proprio con questi
due atenei che è stato messo in piedi un confronto. «Ho trovato lavoro con una laurea triennale in Scienze
giuridiche e grazie al Piano giovani sono impiegato nell'amministrazione di una catena dei supermercati
Conad - racconta Francesco Spallina, 29 anni - Ma penso che abbia avuto più valore l'esperienza che ho
maturato rispetto a una laurea breve o di cinque anni».
I medici più fortunati tra quelli delle tre università a confronto sono a Palermo: il 52,7% dei neolaureati trova
un lavoro, a Pisa non vanno oltre il 45%, a Milano si fermano al 44,9%. Nota dolente per Professioni
sanitarie. Rispetto all'82% degli occupati a Milano con la laurea breve, Palermo vede i suoi infermieri e
ostetrici raggiungere un'occupazione intorno al 40%, mentre a Pisa con una triennale lavora il 60%.
Più fortunati i ragazzi di Professioni sanitarie che si specializzano: la loro occupazione raggiunge l'84%, a
Milano e a Pisa il 90%.
«La bassa percentuale di impiego è da attribuire alla mancanza di alcune figure nelle piante organiche degli
ospedali - spiega il presidente della Scuola di medicina di Palermo Francesco Vitale - C'è una mancata
corrispondenza tra alcune figure professionali e il loro reale impiego nel settore pubblico. Per esempio
abbiamo la figura di assistente sanitario che in futuro potrebbe garantire impiego ma per ora no. Poi c'è il
problema dei concorsi di infermieristica: non vengono banditi. L'occupazione crolla».
I dati sui corsi di ingegneria a Palermo non si discostano molto da quelli di Pisa, con il 14% e il 56% degli
occupati rispettivamente per triennali e specialistiche contro il 16% e il 78% di Pisa.
Farmacia salva i suoi specializzati palermitani: lavora il 44% rispetto al 45% di Pisa. Maglia nera dell'ateneo
va alla Scuola delle Scienze umane, ex Facoltà di Lettere. Nei corsi di lettere il 10% lavora subito dopo una
triennale e il 21% con la specialistica. Per il settore linguistico, lavora il 21% con la triennale e il 35% con la
specialistica. Situazione diversa nella Statale di Milano: con una triennale in lettere lavora il 34%, con una in
lingue il 42%. Cifre che salgano a quasi il 60% per chi completa il ciclo dei cinque anni.
«I dati non sono legati alla qualità della formazione, che da noi è altissima - chiarisce Girolamo Cusimano,
presidente della Scuola di Scienze umane - È mutato il contesto lavorativo e la condizione socio-economica
penalizza il Sud. Prima chi si laureava in lettere aveva come sbocco principale quello dell'insegnamento ma
oggi tutto è molto più difficile».
Elena Riccio, 24 anni e prossima alla laurea magistrale in Filologia moderna, è già pronta a fare qualsiasi
lavoro. «Anche con la magistrale è difficile trovare un'occupazione - dice la studentessa - Tolta la strada della
scuola, rimane quella della ricerca altrettanto difficile. Dovrò fare la cameriera per non pesare sulla mia
famiglia».
Per Antonello Velez, coordinatore del corso di laurea magistrale in Lingue moderne e traduzione, il divario
economico fra nord e sud gioca un ruolo fondamentale. «Quelli che hanno una laurea in lingue - dice - vanno
via perchè trovano lavoro al nord. Bisogna migliorare la formazione con le nuove tecnologie e con i doppi titoli
di studio. Quelli con la Francia e Germania stanno funzionando». Ciò che influenza l'occupazione dei giovani
è anche la differenza tra la domanda delle aziende locali e l'offerta. «Secondo i dati del nostro istituto - spiega
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/09/2015
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IL DOSSIER
09/09/2015
Pag. 7 Ed. Palermo
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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/09/2015
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
il direttore di Demopolis Pietro Vento - sono richiesti addetti alle vendite, operai specializzati, tecnici nell'area
sanitaria e della riabilitazione, personale addetto alla ristorazione e alle attività ricettive. Profili, questi ultimi,
ancora più cercati per la ripresa del settore turistico. Ma la domanda di specifiche competenze non è ancora
appagata dagli atenei dell'Isola».
09/09/2015
Pag. 7 Ed. Genova
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tiratura:710716
Sanità , cercasi ricetta contro le fughe dei pazienti
WANDA VALLI
PER qualcuno sarà una sorpresa, ma l'ospedale San Martino conferma di essere un ospedale di livello, con
reparti di eccellenza, che non esporta i suoi malati in altre strutture anzi ne importa qualcuno. In
controtendenza con il resto della Regione. Così dicono le statistiche del ministero della Salute. E i dati,
sempre in arrivo dal ministero, sono chiari: ogni anno, sono 25.000 i liguri protagonisti di "fughe da sanità",
vale a dire pazienti che scelgono strutture fuori regione per farsi curare. Ma, se così stanno le cose, qual è lo
stato della salute, della sanità a Genova e in tutta la Liguria? Si discuterà di questo domani sera alle 18 alla
Festa dell'Unità al dibattito "Salute e sociale, diritti da tutelare" coordinato da Marina Costa, responsabile del
settore per il Pd. Con lei il sottosegretario al Ministero della Salute Vito De Filippo, Gianni Testino,
responsabile del Centro Alcologico regionale, e rappresentanti dei malati e di associazioni di medici.
Mentre si aspetta il debutto della giunta Toti proprio sulla Sanità, debutto che ha al centro un accordo quadro
in più punti con regione Lombardia, il dibattito della Festa servirà a fare il punto sullo stato delle cose. E a
seminare un po' di dubbi, proprio sull'accordo Liguria- Lombardia a cui ha lavorato l'assessore e
vicepresidente Sonia Viale. Per ora Marina Costa ragiona sulla sanità in Liguria, le sue emergenze, le sue
prospettive. Premette: «In momenti di crisi come questi si capisce la fortuna di avere comunque un welfare
pubblico che, con il Servizio sanitario nazionale gestito dalle regioni, permette alla gente di potersi curare. Al
dibattito possiamo discutere con il sottosegretario Vito De Filippo, che è stato anche presidente di regione,
della Basilicata, quindi conosce i molti problemi degli enti sul territorio. Gli chiederemo se davvero tutto il
Sistema sanitario nazionale è a rischio tagli e di che tipo». Perché, ragiona Marina Costa , «se sono tagli agli
sprechi siamo tutti d'accordo e contenti, sui tagli lineari no». Ecco i dati sulle fughe per la salute. Sui 25.000
liguri che ogni anno vanno fuori regione, 8000 scelgono il Piemonte, 7.000 la Lombardia, 6000 la Toscana, gli
altri si suddividono in più realtà. I 25. 000 esuli per "malattia" vengono a costare 60 milioni di euro l'anno alla
Regione. Per risparmiare, c'è un solo mezzo secondo Marina Costa: «Puntare sulle eccellenze per riportare
in Liguria non solo i pazienti ma i medici chiamati in altre realtà».
Per ora la Liguria, terra di anziani, come ormai l'Italia intera, dovrebbe affidarsi sempre più a quella che
Gianni Testino definisce "medicina ecosostenibile". Spiega il professore: «Chiediamo una tassa di scopo su
fumo, alcol e gioco d'azzardo, che vada solo alla Sanità».
Non basta. Serve un'integrazione tra ospedali e territorio, serve dar spazio alla telemedicina, necessaria
soprattutto quando l'intervenire nel minor tempo possibile è fondamentale per chi sta male. Così come è
essenziale poter contare su infermieri preparati e motivati. Comunque servono soldi. Gianni Testino è andato
a guardare il programma del ministro Lorenzin. Adesso rilancia, in versione ligure, «la lotta alla corruzione».
Sul fronte della prevenzione, un tema su cui insiste da anni, ribadisce: «È altrettanto importante contrastare
l'alimentazione scorretta, il fumo, l'alcol, e occuparsi dei ragazzi che non fanno sport se non i pochi che
toccano il livello agonistico». Tornando alla Liguria anziana, le statistiche confermano: nel 2020 il 23 per
cento della popolazione avrà più di 70 anni. Testino sottolinea: «Questo rafforza l'importanza di sapere anche
in quali quartieri vivono, per poter organizzare meglio eventuali team di assistenza».
Foto: L'ASSESSORE Sonia Viale, neo assessore regionale alla Salute e a destra Marina Costa responsabile
Salute per il Pd ligure
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/09/2015
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IL DIBATTITO/ DOMANI ALLA FESTA DELL'UNITÀ DIBATTITO CON IL SOTTOSEGRETARIO ALLA
SALUTE DE FILIPPO E LA RESPONSABILE LIGURE PD MARINA COSTA
09/09/2015
Pag. 49 Ed. Cuneo
diffusione:309253
tiratura:418328
Ladro in farmacia "tradito" dalla video-sorveglianza
L'altra mattina, un operaio di 60 anni, di Racconigi, è entrato in una farmacia del centro, con la scusa di
acquistare dei medicinali. Mentre aspettava che venissero serviti alcuni clienti, è riuscito a sfilare il portafogli
dalla tasca posteriore di un uomo in coda al bancone, allontanandosi poi in fretta. Non è stato però
abbastanza abile, in quanto il derubato se n'è subito accorto e ha avvisato i carabinieri. I militari della
stazione di Racconigi hanno visionato i filmati delle telecamere a circuito chiuso del locale. L'autore del furto è
stato facilmente identificato e poi denunciato. Il portafogli rubato è stato recuperato con tutto il suo contenuto
e restituito al proprietario. [a. m.]
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/09/2015
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racconigi, denunciato operaio
09/09/2015
Pag. 44 Ed. Umbria
diffusione:210842
tiratura:295190
PALAZZO SPADA
La cessione delle farmacie che non hanno profitti, il rilancio immediato e la riorganizzazione del personale.
Sono i punti principali del nuovo programma triennale dell'Asfm votato e approvato dal consiglio comunale
con 17 sì arrivati dalla Maggioranza dopo che era stato presentato prima della fermata estiva dall'assessore
al Bilancio Vittorio Piacenti D'Ubaldi. Un voto che era stato fermato dal tormentato Bilancio di previsione
In soldoni il piano approvato dice sì alla delibera numero 227 della giunta in cui viene approvato il piano
programma e danno «mandato alla direzione competente di trasformare la Asfm in società di capitali».
Il piano nasce dalla riunione del consiglio d'amministrazione delle Farmacie comunali del 25 maggio scorso, a
cui hanno preso parte il presidente Stefano Mustica, i consiglieri Lorenzo Filippetti e Raquel Justine Grifoni.
In sostanza dal piano emerge la volontà di cambiare volto alla società per adeguarsi ai tempi attuali, in cui le
farmacie svolgono un ruolo diverso rispetto a quello di almeno venti anni fa. Quindi rilancio del marchio,
riorganizzazione dei servizi offerti, competizione interna ed esterna, taglio dei rami secchi e nuovi eventi per
attrarre clienti nelle dieci farmacie comunali della città.
Re.Te.
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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/09/2015
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Farmacie comunali nuovo piano con tagli
PROFESSIONI
2 articoli
09/09/2015
Pag. 9
diffusione:334076
tiratura:405061
Tagli alla Sanità, partita da 3,3 miliardi
Il possibile compromesso Potrebbe consistere in una riduzione delle risorse intorno a 1,5-2 miliardi Centrali di
acquisto Verso una stretta delle centrali di acquisto: al massimo una per regione Nel mirino del ministero
dell'Economia l'aumento del Fondo 2016 previsto per Asl e ospedali L'ipotesi di sottoporrea piani di rientro dal
debito tutti gli ospedali in profondo rosso con un percorso di tre-cinque anni e sanzioni in caso di fallimento
Roberto Turno
pTutti lo sanno, ma tutti dicono (ufficialmente) di non saperne niente. Fatto sta che smentite e prese di
posizione di rito che si susseguono da giorni, confermano che la preoccupazione è alta: al ministero della
Salute, nei partiti di maggioranza, tra le regionie le categorie. Il pericoloè di precipitare nello stesso vortice
della manovra 2015: un nuovo taglio al Fondo sanitario (quest'annoè stato di 2 mld) magari mascherato da
«mancato aumento» e da risparmi sugli sprechi senza toccarei servizi. Perché anche con la legge di stabilità
2016 rischia di ballare almeno una parte dell'aumento già in cantiere per legge delle risorse per ospedalie asl.
Un aumento che per il 2016 vale ben 3,3 mld. Potenzialmente a rischio.E che nona casoè tenuto sotto stretta
osservazione da parte dell'Economia a caccia disperata di risparmi. Minori spese che in qualche modo si
sommerebberoa quelle della spending reviewe di tutte le misure in cantiere per far dimagrire i bilanci del Ssn.
Per la sanità, insomma, la partita politica nascosta nelle pieghe della prossima manovra di bilancio è intanto
quella della consistenza della dotazione finanziaria per il 2016. Che a bocce ferme vale oltre 113 mld.E che
difficilmente potrà subire una decurtazione totale dell'aumento di 3,3 mld, anche se via XX Settembre tiene
alto il tiro. Ma che nella partitaa scacchi che si annuncia finoa metà ottobre potrebbe verosimilmente chiudersi
almeno a metà strada, intornoa 1,5-2 mld di taglio. Più tutti gli altri interventi che saliranno sul carro della
manovra per spuntare le unghie alla spesa sanitaria. Con la ministra della Salute che frena, come
ufficialmente fanno da pompieri tuttii partiti di maggioranza e ovviamente le regioni. Salvo ammettere
privatamente che «è vero, il tema c'è, sarà dura. Ma altri tagli sono impossibili. Confidiamo nelle promesse di
Renzi». Promesse che peraltro un anno fa sono rimaste solo sulla carta. Ma sugli scudiè l'intero "capitolo
sanità" della Stabilità. Tra nuove misure allo studio, anche avanzatissimo, e l'ormai prossima applicazione
delle novità del "decreto enti locali" che ha portato tagli da 2,35 mld (che si replicheranno anche nel 2016).
Non mancano del resto le novità dell'ultim'ora. Una di queste potrebbe essere un'ulteriore stretta per le
centrali d'acquisto in sanità, con la prospettiva di arrivare in tempi relativamente brevi ad accorpamenti
macroregionali e intanto al massimoa una per regione. Ma con l'aggiunta immediata dell'individuazione ogni
anno, con un decreto ad hoc, delle categorie merceologiche coinvolte negli acquisti a prezzi bassi: un decreto
che sarebbe ripetuto ogni 12 mesi allungando la lista degli acquisti su cui risparmiare sempre di più.
Interventi, questi, che fanno capo al commissario per la spending review, Yoram Gutgeld, destinati ad essere
meglio definiti in queste settimane. Così come dal "tavolo Gutgeld" è spuntata l'ipotesi di sottoporrea piani di
rientro dal debito- proprio come le regioni sotto tutela e commissariate peri maxi disavanzi- per gli ospedali in
profondo rosso. Due casi, trai tanti, vengono citati: il debito di 100 mln del San Camilloa Roma, e, sempre a
Roma, i 78 mln di perdita del Policlinico di Tor Vergata. Ma praticamente tutti gli ospedali, chi più chi meno,e
non solo al Sud, sono in sofferenza finanziaria. Ecco così l'idea di prevedere dei piani specifici di
azzeramento e di rientro dal rosso in un percorso di 3-5 anni. Con tanto di sanzioni indirette in caso di
fallimento del programma di bonifica dei bilanci: dallo stop alle assunzioni alla tagliola sugli acquisti. Un modo
pesante di metterli in mora definitiva, che difatti è visto con molta cautela nel Governo, e naturalmente dai
sindacati. A entrare nella manovra, se sarà possibile cifrare i risparmi, potrebbe essere la modifica della
responsabilità professionale dei medici, virando l'onere della prova sugli assistiti. Fin qui le new entry. Ma in
cantiere,e con effetto immediato, ci sonoi tagli per beni e servizi. Il decreto in dirittura d'arrivo che eliminerà
180 prestazioni. Per fine mese il nuovo Prontuario dei farmaci che dovrebbe far risparmiare 125 mln
quest'annoe circa 500 mln nel 2016. Tutti risparmi che resteranno in sanità? Il dubbio c'è.E poi, finirà qui? Si
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 09/09/2015
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La ripresa difficile VERSO LA LEGGE DI STABILITÀ
09/09/2015
Pag. 9
diffusione:334076
tiratura:405061
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 09/09/2015
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vedrà. A scanso di equivoci, il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, mette le mani avanti:
«Abbiamo già dato, non ci aspettiamo altri tagli. Il Governo guardi altrove».
Con la definizione della nuova legge di Stabilità per il 2016, per la sanità la partita si gioca attorno alla
dotazione finanziaria per il prossimo anno. Che al momento vale oltre 113 miliardi. Potrebbe rientrare in
discussione l'aumento 2016 già in cantiere per legge delle risorse per ospedali e asl: 3,3 miliardi
L'AUMENTO DELLE RISORSE
I numeri e le misure allo studio
IL FONDO SANITARIO
LA RIDUZIONE
NUOVO PRONTUARIO
3,3
1,5-2
500
miliardi
miliardi
milioni
BENCHMARK REGIONALI
PIANI DI RIENTRO
CENTRALI ACQUISTI IL TAGLIO I RISPARMI 2016 Arrivare in tempi rapidi ad accorpamenti regionali Tra le
misure allo studio per la sanità, non mancano le novità dell'ultim'ora che potrebbero rientrare nel capitolo più
ampio della revisione della spesa pubblica. Una di queste potrebbe essere un'ulteriore stretta per le centrali
d'acquisto in sanità, con la prospettiva di arrivare in tempi relativamente brevi ad accorpamenti
macroregionali e intanto al massimo a una per regione. In arrivo sono poi i tagli previsti dal decreto enti locali
(2,35 miliardi anche nel 2016) Già con la legge di stabilità 2015 il Fondo sanitarioè stato tagliato quest'anno
di2 miliardi. Una nuova riduzione ci potrebbe essere quest'anno attraverso un «mancato aumento»e un
risparmio di sprechi senza toccarei servizi. Difficilmente ci potrà essere un taglio totale dell'aumento di 3,3
miliardi: ci si potrebbe fermarea 1,5-2 miliardi Decreto per individuare gli acquistia prezzi bassi Trai
provvedimenti in cantiere per la sanità, l' immediata individuazione di regioni benchmarke comunque
l'individuazione ogni anno, con un decreto ad hoc, delle categorie merceologiche coinvolte negli acquistia
prezzi bassi: un decreto che sarebbe ripetuto ogni 12 mesi allungando la lista degli acquisti su cui risparmiare
sempre di più. Intervento questo, che fanno capo al commissario per la spending review, Yoram Gutgeld,
destinato ad essere meglio definito in queste settimane con la discussione sulla Stabilità 2016 Oltre alle
misure allo studio per la Stabilità 2016, in cantiere, e con effetto immediato, ci sono i tagli per beni e servizi. Il
decreto in dirittura d'arrivo che eliminerà 180 prestazioni. Per fine mese il nuovo Prontuario dei farmaci che
dovrebbe far risparmiare 125 mln quest'anno e circa 500 mln nel 2016 Misure per ridurre il debito per gli
ospedali in rosso Si sta studiando l'ipotesi di sottoporrea piani di rientro dal debito- proprio come le regioni
sotto tutelae commissariate peri maxi disavanzi- gli ospedali in profondo rosso. Praticamente tutti gli ospedali,
chi più chi meno, e non solo al Sud, sono in sofferenza finanziaria. Da qui l'idea di prevedere dei piani
specifici di azzeramentoe di rientro dal rosso in un percorso di 3-5 anni. Con tanto di sanzioni indirette in caso
di fallimento del programma di bonifica dei bilanci: dallo stop alle assunzioni alla tagliola sugli acquisti.
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Pag. 76 N.38 - 16 settembre 2015
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Vuoi vedere che il vero Viagra è correre?
Massimo Barbieri
secondo uno studio di hArvArd, un runner sessAntenne hA le stesse performAnce sessuAli di un ventenne
che non fA sport. mA sono ben Altri i motivi per cui lA fAticA dellA corsA dà piAcere. ce li svelAno Alcuni
esperti... «Amo l'AtleticA perché È poesiA. se lA notte sogno, sogno di essere un mArAtonetA » Eugenio
Montale e non corri, non puoi capire». «Bisogna farlo, per sapere cosa si prova». «È una sensazione di
benessere che non si può spiegare». Queste, con tutte le variazioni del caso, le risposte fornite dai runner a
parenti e amici che domandano perplessi: «Ma chi te lo fa fare?». Già, che cosa spinge un individuo nel pieno
possesso delle proprie facoltà mentali a correre per chilometri, magari sotto la pioggia o lungo sentieri di
montagna? A rinunciare alle sigarette, a controllare la dieta, a svegliarsi due ore prima la mattina per gli
allenamenti? Quale misteriosa forza lo induce ad allacciarsi le scarpette anche quando ha mal di schiena o
un ginocchio dolorante? Qualcuno considera i runner (sopratutto gli ultra runner, cioè quelli che corrono
distanze superiori ai canonici 42 chilometri della maratona) dei veri eroi. C'è chi li guarda con rispetto, e chi
persino con un po' di invidia. Nella maggior parte dei casi, però, chi corre è ritenuto poco sano di mente. E i
pronostici sono questi: «Una volta che ti sarai levato dalla testa questa fi ssazione, riprenderai a bere, a
fumare e a mangiare come prima». TRA NEOFITI E "MALATI" SONO OLTRE 2 MILIONI Ma i numeri parlano
chiaro: nonostante le previsioni dei detrattori, il popolo dei runner cresce di giorno in giorno. Quanti sono oggi
i podisti in Italia? A rispondere ha provato Daniele Menarini, direttore responsabile della rivista Correre , il
mensile che è considerato un po' la "bibbia" degli appassionati. Secondo le sue indagini, i runner abituali
sarebbero circa 2,2 milioni. Di questi, 100 mila quelli di età inferiore ai 25 anni; quasi 900 mila quelli tra i 25 e
i 40 anni; 800 mila tra i 40 e i 60; e un altro mezzo milione gli "anziani", vale a dire quelli di oltre 60 anni. PER
I GIOVANI L'IMPERATIVO È: «GET FUN» Bisogna poi fare un distinguo: in genere a spingere in strada i più
giovani è la voglia di stare insieme, di divertirsi, di vivere qualcosa di originale. I ragazzi sotto i 28 anni non
sono molto attratti dall'agonismo, dalle lunghe distanze, dallo spirito di sacrifi cio. Tanto è vero che riempiono
soprattutto le cosiddette « fun race », vale a dire le «gare pazze». Che infatti negli ultimi anni si sono
moltiplicate, e ormai il copione - a base di stranezze di ogni tipo - viene replicato nelle diverse città d'Italia. Si
va dalla Fisherman's Friend StrongmanRun (una corsa a ostacoli tra acqua e fango, che riprende gli
allenamenti dei marines) alla Color Run (mentre si corre, si viene spruzzati di vernice colorata); dalla Midnight
Run (che parte a mezzanotte) alla 5.30 Run (cinque chilometri con il via alle cinque e mezza del mattino); alla
Electric Run (si corre e si balla di notte, tra alberi fl uorescenti e giganteschi pupazzi gommosi illuminati).
CHILOMETRO SU CHILOMETRO, FINO AL NIRVANA Tutto diverso, invece, l'approccio alla corsa degli over
30. Per loro infi lare le scarpette da running ha signifi cati che vanno ben oltre il divertimento. Innanzitutto
correre è un toccasana: si bruciano grassi, si eliminano tossine, si allenano il cuore e i muscoli. Di più:
macinando chilometri su chilometri, soli con i propri pensieri, si raggiunge una sorta di nirvana in cui - a detta
di molti - si riescono a elaborare con incredibile facilità soluzioni a problemi che sembravano insormontabili.
«La corsa (abbinata allo yoga e alla meditazione) è uno sport che coltivo con amore, il mio giardino segreto,
la medicina contro tutti i mali, e ogni viaggio di lavoro è l'occasione per una gara, una sgambata con le scarpe
da running ai piedi», spiega Nicolas Meletiou , imprenditore di origine greca che ha dato vita a un progetto
ecologico (esosport) per riciclare le sneakers e trasformarle in pavimenti antitrauma per parchi giochi e piste
di atletica leggera. IL FATTORE "E": ENDORFINE Il benessere legato all'attività fi sica non è solo una
sensazione: gli scienziati hanno scoperto infatti che durante la corsa il cervello secerne sostanze chimiche
chiamate endorfi ne. Qualcuno ha parlato addirittura di runner's high , lo sballo del runner: correre sarebbe
insomma una specie di doping... legale! «In realtà il contributo delle endorfi ne al piacere di correre è
modesto in termini quantitativi», mette le mani avanti Pietro Trabucchi , docente all'Università di Verona,
psicologo della squadra olimpica di canottaggio e delle squadre nazionali di ultramaratona. «Si tratta
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REPORTAGE
09/09/2015
Pag. 76 N.38 - 16 settembre 2015
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tiratura:748139
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 09/09/2015
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soprattutto di un piacere psicologico, e riguarda il senso di autoef cacia ("Prima ero un ciccione e non riuscivo
a fare le scale, mentre ora sono magro e corro in salita") e l'immagine di sé. È proprio il senso di auto-ef cacia
che permette di sviluppare abitudini positive dando il via a un circolo virtuoso. Anche se poi è vero che gli
esseri umani non sono fatti a compartimenti stagni, per cui un aumento del senso di auto-ef cacia si traduce
in cambiamenti biochimici, per esempio aumenta la secrezione di dopamina cerebrale». PROVA DI
RESILIENZA Per Trabucchi, quindi, il meccanismo non è così semplice e non necessariamente la corsa crea
dipendenza. Riesce però - questo sì - ad allenare una qualità umana straordinaria, di cui nel corso
dell'evoluzione si stanno perdendo le tracce: la resilienza. Che entra in gioco soprattutto quando la fatica
intensa e gli inevitabili dolori fi sici fanno venire voglia di tornare a casa. Possiamo defi nirla la capacità di
mantenere sempre elevata la motivazione nel raggiungere l'obiettivo, nonostante ostacoli e avversità. Ma
allora mettendo insieme il potere delle endorfi ne, l'auto-ef cacia e la resilienza, non c'è il rischio di esagerare
e spingere il nostro fi sico oltre i limiti? Non c'è il pericolo che la corsa arrivi a fare male? La virtù, come
sempre, sta nel mezzo. In America il dottor Martin Matsumura , co-direttore del Cardiovascular Research
Institute del Lvhn (Lehigh Valley Health Network) di Allentown, ha presentato i risultati di uno studio secondo
cui chi corre per lunghe distanze va incontro agli stessi rischi per la salute di chi è sedentario. «Quello che
ancora non abbiamo capito», ha detto, «è come quantifi care la dose ottimale di corsa». Qualche studioso ci
ha provato. La "soglia di attenzione" sarebbe quella dei 100 chilometri alla settimana: correre più a lungo
abbasserebbe tra l'altro il livello di testosterone. E sarebbe un peccato, visto che, come sostiene una ricerca
dell'Università di Harvard, i runner di età compresa tra i 40 e i 60 anni hanno le stesse performance sessuali
dei ventenni che non praticano sport. Massimo Barbieri (ha collaborato Paola Pignatelli)
r e p o r tAg e p e r c h é i l r u n n i n g è m o lt o p i ù c h e b e n e s s e r e
LA MARATONA DI NEW YORK, LA PIÙ AMBITA Il passaggio degli oltre 43 mila atleti sul ponte di
Verrazzano alla tradizionale Maratona di New York. Ogni anno, in novembre, il numero dei partecipanti
aumenta in modo considerevole.
«HO SEMPRE AMATO CORRERE, È QUALCOSA CHE PUOI FARE DA SOLO, UNICAMENTE GRAZIE
ALLA TUA VOLONTÀ. PUOI ANDARE IN QUALSIASI DIREZIONE, CORRERE LENTO O VELOCE, O
CONTRO VENTO SE NE HAI VOGLIA , SCOPRIRE NUOVI LUOGHI USANDO SOLO LA FORZA DEI TUOI
PIEDI E IL CORAGGIO DEI TUOI POLMONI»
GARE PER TUTTI I GUSTI E PER OGNI DISTANZA Atleti kenyani durante un allenamento in altura sull'Alpe
di Siusi (Bolzano), dove ogni anno in luglio si svolge la tradizionale mezza maratona. A sinistra, dall'alto:
l'ultima edizione di Milano della Midnight Run, 4 Km con partenza a mezzanotte; la Color Run, 5 Km di corsa
goliardica dove si viene spruzzati di vernice colorata durante la gara: nel corso dell'anno ci sono molte
edizioni di questa gara in tutta Italia.
EKIRUN , LA NUOVA STAFFETTA CHE ARRIVA DAL GIAPPONE L'ultima nata in casa Rcs Sport è
l'Ekirun, un ekiden (dal giapponese eki , stazione e den , trasmettere), ovvero una corsa a staffetta su strada
da affrontare in squadre composte da un minimo di 2 a un massimo di 6 runner. Nata nel Paese del Sol
Levante all'inizio del '900, questa storica forma di competizione si prepara a sbarcare in Italia per proporsi da
subito non solo come punto di riferimento per l'atletica di alto livello, ma anche come modello di promozione
della convivenza tra uno stile di vita attivo e il mondo del lavoro. Una gara capace di trasmettere e
coinvolgere tutti in un'atmosfera di sport sano e partecipativo. La competizione si correrà nel pomeriggio di
sabato 26 settembre su un circuito ad anello di 5 km sviluppato intorno al Parco Sempione, con partenza e
arrivo sulla pista dell'Arena Civica, nel centro di Milano. Avrà la lunghezza complessiva di una maratona:
42.195 metri da percorrere in 6 frazioni (tre "lunghe" e tre "corte", alternate: 7,195 km, 5 km, 10 km, 5 km, 10
km, 5 km). Sarà possibile prendere parte alla gara competitiva oppure alla gara non competitiva. Le iscrizioni
sono già aperte sul sito ufficiale www.ekirun.it M.B. ? Sono aperte le iscrizioni per la 16ª edizione della Milano
Marathon: si svolge nella capitale lombarda domenica 3 aprile 2016
09/09/2015
Pag. 76 N.38 - 16 settembre 2015
diffusione:559282
tiratura:748139
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 09/09/2015
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GLI ESPERTI A sinistra, Pietro Trabucchi docente all'Università di Verona, psicologo e autore di molti libri
sulla resilienza. A destra, Martin Matsumura, co-direttore del Cardiovascular Research Institute del Lvhn di
Allentown (USA). ? Sabato 19 settembre a Rovereto (TN), torna la tappa della Fisherman's Friend
StrongmanRun organizzata in Italia da RCS Sport
«SEMBRA SEMPRE IMPOSSIBILE FARCELA . FINCHÉ NON CE LA FAI» Nelson Mandela
ULTRA-TRAIL, LE GARE PIÙ DURE A sinistra, un momento lungo il percorso del Tor Des Geants del 2014,
l'Ultra Trail più duro al mondo: 330 km lungo le 2 alte vie della Valle D'Aosta. La prossima edizione vede la
partenza il 13 settembre da Courmayeur. Sotto, un atleta in prossimità dell'arrivo a Bergamo Alta durante
l'Orobie Ultra Trail, gara di corsa in natura di 140 Km: la prima edizione si è svolta lo scorso agosto.
Marco Olmo
QUATTRO SALTI IN LIBRERIA Sopra, tre libri per chi ama correre: da sinistra, Runner si diventa di Daniele
Barbone, Correre con il branco di Mark Rowlands, Tecniche di resistenza interiore di Pietro Trabucchi.
«NELLA CORSA GLI ULTIMI NON SONO CERTO MENO DEGNI DEI PRIMI. ANZI, PER CERTI ASPETTI
LO SONO ANCHE DI PIÙ. ARRIVANO FINO IN FONDO CORRENDO MOLTE ORE IN PIÙ DI QUELLI
CHE SONO IN TESTA. ARRIVANO FINO IN FONDO ANCHE SE SANNO FIN DALL'INIZIO CHE NON
AVRANNO MAI UNA MEDAGLIA AL COLLO» ? L'ultra-trail è una specialità della corsa in ambiente
naturale con dislivelli positivi (cioè in salita) e chilometraggio elevato
Foto: Jesse Owens
PERSONAGGI
7 articoli
09/09/2015
Pag. 10 Ed. Umbria Terni
diffusione:136993
tiratura:176177
- SANTA MARIA DEGLI ANGELI - SERVIZI ampliati per la farmacia comunale di via Los Angeles che, da
inizio settimana, effettua orario continuato; rimarrà aperta infatti, dalle 9 alle 20, dal lunedì al sabato. Una
scelta per andare incontro alle esigenze della popolazione che, nell'arco della giornata, potrà dunque trovare
aperta la struttura in un più ampio lasso di tempo sia per l'acquisto di medicinali, sia per tutti gli altri servizi
solitamente garantiti dalla farmacia. «FRA QUESTE c'è da sottolineare - spiega il sindac Antonio Lunghi - che
è stata avviato il servizio gratuito di consegna a domicilio dei farmaci. Si tratta di un'attività a favore di soggetti
non deambulanti per patologia cronica o grave che non abbiamo a disposizione persone che possano recarsi
in farmacia». Il servizio gratuito di consegna domiciliare, organizzato da Federfarma, ha avuto il patrocinio
del Ministero della Salute; viene espletato con le modalità fissate da Federfarma ed indicate nelle apposite
locandine esposte in farmacia e sul sito www.federfarma.it , accessibile a tutti i cittadini. Per tale servizio è
attivo il numero verde 800189521, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 18. «A un mese e mezzo dalla sua
attivazione il servizio di consegna a domicilio di farmaci, garantito dalle farmacie in favore di persone
particolarmente fragili, ha dimostrato di funzionare e è apprezzato dai cittadini che cominciano a conoscerlo
e a utilizzarlo» afferma Annarosa Racca, presidente di Federfarma, alla luce dei primi dati a livello nazionale.
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 09/09/2015
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Avviata la consegna gratuita dei medicinali
09/09/2015
Pag. 18 Ed. Ascoli
diffusione:18490
tiratura:24149
Funzionano i farmaci a domicilio
Roma
Sono circa 2.000 i cittadini che hanno potuto avere i farmaci a domicilio, utilizzando il numero verde di
Federfarma, dal 20 luglio ad oggi. "A un mese e mezzo dalla sua attivazione il servizio di consegna a
domicilio di farmaci, garantito dalle farmacie in favore di persone particolarmente fragili, ha dimostrato di
funzionare ed è apprezzato dai cittadini che cominciano a conoscerlo e a utilizzarlo" afferma Annarosa Racca
, presidente di Federfarma, commentando con soddisfazione i primi dati. Al numero verde (800189521, attivo
i giorni feriali, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18) dal 20 luglio a oggi hanno telefonato circa 2.000 cittadini.
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PERSONAGGI - Rassegna Stampa 09/09/2015
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I primi 40 giorni
09/09/2015
Pag. 14
diffusione:26515
tiratura:32211
Zorer Paperone dei manager pubblici
Ma le indennità calano a 1,2 milioni, meno 25% rispetto al 2013 Con 134.000 euro resta il più pagato
Seconda Aida Ruffini, all'epoca presidente dell'Itea che ha guadagnato poco più di 80.000 euro Sul podio
anche Ezio Facchin, terzo, con circa 70.000 euro per il ruolo di Trentino Trasporti
ANGELO CONTE Resta Alessandro Zorer , prima consigliere delegato e poi presidente di Trentino Network il
manager che, anche nel 2014, è risultato il più pagato tra quelli delle società a controllo provinciale. L'anno
scorso, tra le indennità da numero uno operativo della società, fino al 20 maggio, e quelle da presidente dal
22 maggio in poi, Zorer ha assommato in totale circa 134.000 euro di compensi lordi, di cui 126.000 di
indennità e 8.000 per il premio conseguito per i risultati raggiunti. Nel 2013, Zorer aveva guadagnato circa
131.000 euro lordi. A seguire, nel 2014, troviamo Aida Ruffini , all'epoca presidente dell'Itea, la società che si
occupa di edilizia pubblica per la Provincia, che ha guadagnato poco più di 80.000 euro. Sul podio anche
Ezio Facchin , terzo, con circa 70.000 euro per il ruolo di guida di Trentino Trasporti spa e Trentino Esercizio
spa, la società che per conto dell'ente pubblico si occupa di trasporto pubblico su gomma e rotaia. Taglio di
400.000 euro in un anno Nel 2014, tra riduzioni di indennità dovute alle spending review degli ultimi anni, e
alla riduzione del numero delle società che si sono fuse, l'entità complessiva delle indennità versate dalla
Provincia, tramite le spa controllate, ai manager pubblici si sono ridotte. Nel 2013 il totale, tra indennità e
premi contabilizzati dai manager e dai consiglieri era stato di circa 1,61 milioni di euro, l'anno scorso il totale
era sceso a 1,205 milioni di euro. Un taglio del 25% in un anno. Due società in meno L'azione di
semplificazione e riduzione delle società pubbliche nel 2014 ha portato a un taglio di due spa rispetto al 2013.
Due anni fa le società controllate o partecipate dalla Provincia contemplate erano 23, l'anno scorso si erano
ridotte a 21. Durante l'anno, infatti, sono state portate a termine le operazioni che hanno riguardato in
particolare la società Str Brennero trasporto rotaia Spa, controllato da A22, le cui azioni sono state cedute
con la decisione di fine 2013 dalla Provincia stessa. La fusione segnalata riguarda Tecnofin Immobiliare spa
che è stata fusa in Patrimonio del Trentino spa, società che si occupa di immobiliare per conto della
Provincia. Per l'anno in corso, in realtà, torna autonoma Trentino Marketingg spa che nel 2014 risultava
ancora fusa in Trentino Sviluppo spa. Cassa del Trentino, Cerea al top Il consiglio di amministrazione di
Cassa del Trentino vede il presidente Gianfranco Cerea al top con 38.000 euro circa, anche se il più pagato
resta il direttore generale Lorenzo Bertoli che arriva a 43.000 euro solo per l'indennità di carica cui va
sommato il reddito da dirigente provinciale. Giuseppe Zadra , già direttore generale dell'Associazione
bancaria italiana, ottiene 15.000 euro in totale. Tosi e Boschini over 60.000 euro Tra i manager provinciali che
portano a casa oltre 60.000 euro lordi annui troviamo, tra gli altri, anche Flavio Tosi che nel 2014 ha ricoperto
il ruolo di consigliere delegato e presidente di Trentino Sviluppo per un totale di circa 64.000 euro lordi e
Paolo Boschini , presidente di Informatica Trentina, che arriva a 61.500 euro lordi in totale. Società della
Regione, A22 al top Se si passa alle società della Regione e agli incarichi decisi dall'ente, al top troviamo per
il 2015 l'A22 con una indennità lorda annua di 140.000 euro per Walter Pardatscher, amministratore delegato,
e 100.000 euro per il presidente Paolo Duiella. Terza Laura Costa, presidente del Pensplan Centrum, con
90.000 euro.
DUIELLA
TOSI
FACCHIN Flavio Tosi , che nel 2014 ha ricoperto il ruolo di consigliere delegato e presidente di Trentino
Sviluppo, ha portato a casa una indennità complessiva di circa 64.000 euro lordi. L'ex presidente degli
Artigiani è imprenditore nel settore degli infissi. Tra i manager pubblici che hanno superato nel 2014 il limite di
60.000 euro lordi c''è anche Paolo Boschini , presidente di Informatica Trentina, che arriva a 61.500 euro lordi
in totale. Alberto Rella, presidente di Trentino Riscossioni, ha preso 33.000 euro. Paolo Duiella , presidente di
A22, nel 2015 prenderà una indennità lorda di 100.000 euro oltre a 300 euro a seduta del consiglio di
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amministrazione.Walter Pardatscher salirà a 140.000 euro oltre ai 300 euro per consiglio. I compensi dei
manager di nomina della Provincia nel 2014 I compensi annui dei manager di nomina della Regione
(situazione al primo semestre 2015) TRENTINO MARKETING SPA - fusa con Trentino Sviluppo SpA La
società è stata incorporata da Trentino Sviluppo SpA a far data dal 01/01/2012 TECNOFIN TRENTINA SPA
Mauro GIACOMINI TRENTINO NETWORK SRL Roberto LAZZARIS Cristiana ANGELI Alessandro ZORER
Alessandro ZORER Alessandro ZORER Andrea BERTUOLO Manuela SERAGLIO TRENTINO NGN SRL
Azioni PAT cedute a Telecom nel febbraio 2014 Sergio BETTOTTI Elio SALVADORI Anna Caterina DAL
PIAZ Paolo SIMONETTI Fulvio RIGOTTI TRENTINO RISCOSSIONI SRL Alberto RELLA Sergio ANESI
Sandro TRENTO Maurizio POSTAL Maria Letizia PALTRINIERI TSM - TRENTINO SCHOOL OF
MANAGEMENT S.c.a r.l. Paola BORZ Giovanni ANICHINI Enrico BRAMERINI TRENTINO SVILUPPO SPA
Diego LANER Antonietta TOMASULO Flavio TOSI Flavio TOSI Giovanna FLOR Fulvio RIGOTTI TRENTINO
TRASPORTI SPA Monica BAGGIA Ezio FACCHIN Marco CATTANI Edoardo ARNOLDI Lucia SIMEONI Sara
TOMASELLI TRENTINO TRASPORTI ESERCIZIO SPA Monica BAGGIA Marco CATTANI Ezio FACCHIN
Franco SEBASTIANI Sandro PANCHER Rosanna PARISI TRENTO FIERE SPA Battista POLONIOLI TFB TUNNEL FERROVIARIO DEL BRENNERO Raffaele DE COL Luciano MARTORANO AEROPORTO G.
CAPRONI SPA Davide LEONARDI Paolo TONIOLLI Ruggero GHEZZI Federico RUDARI Lucia
SALVATERRA AEROPORTO VALERIO CATULLO SPA Pierluigi ANGELI Enio MENEGHELLI
AUTOSTRADA DEL BRENNERO SPA Maria Teresa BERNELLI CASSA DEL TRENTINO SPA Gianfranco
CEREA Giuseppe ZADRA Michele ANDREAUS Luisa TRETTER Fabio RAMUS FINEST SPA Flavia ANGELI
INFORMATICA TRENTINA SPA Paolo BOSCHINI Renato DEMATTE' Alessio PAROLARI Caterina GIRARDI
INTERBRENNERO SPA Michele MAISTRI Massimo GARBARI Tiziana FRISANCO ITEA SPA Aida RUFFINI
Salvatore GHIRARDINI Giovanni Paolo BORTOLOTTI Luca GOTTARDI Michela CHIOGNA Fabio MARGONI
MEDIOCREDITO T.A.A. SPA Stefano MENGONI Filippo SARTORI Rita DALLABONA PATRIMONIO DEL
TRENTINO SPA Claudio BORTOLOTTI Lorenzo BERTOLI Paolo NICOLETTI Livia FERRARIO Mariano
TOMASINI Giovanni Paolo BORTOLOTTI Monica DOSSI Mario AGOSTINI Lorenzo OSSANNA Paolina
FURLAN SET DISTRIBUZIONE SPA Debora CONT STR BRENNERO TRASPORTO ROTAIA SPA Le azioni
della società sono state cedute dalla Provincia con deliberazione n. 273 del 2013 TECNOFIN IMMOBILIARE
SPA La società è stata fusa in Patrimonio del Trentino Spa PENSPLAN CENTRUM S.P.A. Laura COSTA
Rainer STEGER Alessandro TONINA AUTOSTRADA DEL BRENNERO S.P.A Paolo DUIELLA Walter
PARDATSCHER Renate AINHAUSER Andrea GIACOMELLI FIERA BOLZANO S.P.A. Reinhard SCHÄFERS
MEDIOCREDITO TRENTINO-ALTO ADIGE S.P.A. Giovanni DIES Hansjörg BERGMEISTER Rita
DALLABONA TRENTO FIERE S.P.A. Armando PEDERZOLLI Amministratore Unico Presidente
Vicepresidente Consigliere Consigliere Vicepresidente Consigliere Consigliere Presidente Vicepresidente
Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Presidente Consigliere Consigliere Consigliere
Vicepresidente Consigliere Consigliere Presidente Vicepresidente Consigliere Vicepresidente Consigliere
Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Presidente Vicepresidente Consigliere Consigliere
Consigliere Presidente Vicepresidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere 12.499,65 4.526,00
2.418,00 309,00 206,00 31.014,00 25.639,34 15.300,00 38.250,00 15.000,00 9.000,00 8.250,00* 9.250,00
2.340,00 61.500,00 7.000,00 7.000,00 7.000,00 9.200,72 2.096,10 6.500,00 80.604,82 26.491,91 8.225,81
12.110,19 20.491,91 20.241,91 13.057,19 7.985,29 7.190,40 20.667,12 12.349,32 6.313,01 6.063,01
6.563,01 34.306,17 12.602,05 7.495,20 6.579,45 7.245,00 5.000,00 da 05/2014 fino 05/2014 fino 05/2014
fino 05/2014 fino 05/2014 fino 10/2014 fino 10/2014 dal 14/07/2014 fino al 15/05/2014 dal 16/05/2014 fino al
12/05/2014 fino al 12/05/2014 fino al 12/05/2014 fino al 12/05/2014 fino al 12/05/2014 fino al 13/05/2014 fino
al 13/05/2014 fino al 13/05/2014 dimesso il 5/12/'14 dal 13/05/2014 Amministratore Unico Presidente
Vicepresidente Consigliere delegato Consigliere delegato Presidente Vicepresidente Consigliere Presidente
Consigliere delegato Consigliere Consigliere Consigliere Presidente Vicepresidente Consigliere Consigliere
Consigliere Vicepresidente Consigliere Consigliere Presidente Consigliere delegato Consigliere delegato
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Presidente Consigliere delegato Consigliere delegato Presidente Vicepresidente Consigliere Consigliere
Vicepresidente Consigliere Presidente Vicepresidente Vicepresidente Presidente Consigliere Consigliere
Presidente Consigliere Consigliere 5.402,96 14.548,39 5.645,16 51.709,68 8.000,00 75.817,20 9.795,70
4.564,52 250,00* 16.083,32 250,00 0 250,00 33.250,00 12.750,00* 11.250,00 6.750,00 6.500,00 9.250,00*
5.250,00 5.250,00 3.427,42 2.056,45 846,77 63.084,68 17.337,56 34.389,40 15.784,95 62.451,61 2.774,20
7.131,72 7.126,34 4.688,17 14.333,00 13.409,00 8.785,00 35.946,00 3.207,00 3.957,00 26.350,00 0 fino al
20 /05/2014 fino al 20 /05/2014 fino al 20 /05/2014 Indennità risultato 2013 dal 22 /05/2014 dal 22 /05/2014
dal 22 /05/2014 fino al 15/01/2014 fino al 15/01/2014 fino al 15/01/2014 dal 11/02/2014 dal 11/02/2014 dal
11/02/2014 fino al 14/01/2014 cons. fino al 14/01/2014 Presid. dal 15/01/2014 su indicazione Comune TN
fino al 14/01/2014 fino al 14/01/2014 dal 15/07/2014 dal 15/07/2014 dal 15/07/2014 fino al 14/07/2014 fino al
14/07/2014 fino al 14/07/2014 fino al 16/05/2014 dal 16/05/2014 Presidente Consigliere Consigliere
Presidente Amm. delegato Consigliere Consigliere 90.000,00 25.000,00 15.000,00 100.000,00 140.000,00
12.000,00 8.120,55 dal 27/04/2015 dal 27/04/2015 dal 27/04/2015 dal 30/04/2013 dal 30/04/2013 dal
30/04/2013 dal 28/04/2014 Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Vice Presidente 250,00 7.750,00
5.000,00 5.000,00 3.500,00 a gettone dal 28/04/2015 dal 20/04/2015 dal 20/04/2015 dal 20/04/2015 dal
6/05/2013
08/09/2015 11:18
Sito Web
IlFarmacistaOnline.it
È questo il primo bilancio tracciato da Federfarma da quando è stato attivato il Numero verde 800189521 per
la consegna gratuita dei farmaci a casa. Lorenzin. "Questa è la prova più evidente che l'iniziativa messa in
campo è molto importante, soprattutto per gli anziani". Racca: "Abbiamo risposto ai bisogni dei cittadini"
08 SET - "A un mese e mezzo dalla sua attivazione il servizio di consegna a domicilio di farmaci, garantito
dalle farmacie in favore di persone particolarmente fragili, ha dimostrato di funzionare e è apprezzato dai
cittadini che cominciano a conoscerlo e a utilizzarlo" . Così ha commentato Annarosa Racca, presidente di
Federfarma, i primi dati emersi dall'attivazione del numero verde (800189521) per la consegna gratuita dei
farmaci la domicilio del cittadino. Dal 20 luglio a oggi hanno telefonato circa 2.000 cittadini che sono stati
messi in contatto con la farmacia più vicina per ottenere il farmaco di cui avevano bisogno. Il servizio - attivo i
giorni feriali, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.00 - è stato richiesto in modo omogeneo nelle
diverse aree del Paese con una leggera prevalenza nel Sud e nelle Isole. I picchi delle chiamate si sono
verificati nella fascia oraria dalle 10 alle 12. "È significativo che, in poco più di un mese, 2000 cittadini hanno
avuto la possibilità di approvvigionarsi di farmaci grazie alla consegna a domicilio" ha commentato il ministro
della Salute, Beatrice Lorenzin. "Questa è la prova più evidente - ha detto - che l'iniziativa messa in campo da
Federfarma è molto importante, soprattutto per gli anziani. Il servizio sanitario è tutto impegnato per dare ai
cittadini efficienza. La farmacia, in questo senso, è spesso uno dei primi presidi per il cittadino, penso
soprattutto ai residenti in piccoli comuni, in montagna o nelle isole. Costruire una sanità capace di
raggiungere tutti è il nostro obiettivo". "Il servizio ha funzionato e ha dato concreta risposta a quei cittadini che
hanno realmente difficoltà a recarsi in farmacia - ha osservato Racca - confermando che la farmacia risponde
alle esigenze della popolazione e che chi può farlo preferisce comunque andare nella farmacia sotto casa
dove ha un colloquio diretto con il farmacista. Grazie alla capillarità della rete delle farmacie, alla
professionalità e alla disponibilità dei farmacisti che in esse operano, i soggetti fragili hanno così potuto
ricevere a casa propria i medicinali di cui hanno bisogno. Proprio per agevolare le persone più in difficoltà il
servizio è stato attivato all'inizio del periodo estivo, quando il caldo e le partenze delle famiglie per le vacanze
rendono i malati ancora più soli e fragili". Per le farmacie il servizio gratuito di consegna costituisce un
ulteriore impegno in favore della collettività che dimostra ancora una volta come la farmacia sia un presidio
sanitario vicino ai cittadini, fortemente impegnato a soddisfare le esigenze della popolazione che invecchia e
ha nuove esigenze sanitarie, con una attenzione particolare alle fasce più deboli. In quest'ottica vanno anche
l'allungamento degli orari di apertura e lo sviluppo di nuovi servizi come le autoanalisi di prima istanza, i
servizi di telemedicina e le campagne educative e di screening, il Cup in farmacia, il pagamento ticket e il
ritiro dei referti, la fornitura di prestazioni di altri operatori sanitari come infermieri o fisioterapisti.
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Farmaci. Federfarma : "In un mese e mezzo consegnati medicinali al
domicilio di 2mila cittadini"
08/09/2015
Sito Web
QS - QuotidianoSanita.it
Farmaci. Federfarma : "In un mese e mezzo consegnati medicinali al
domicilio di 2mila cittadini"
È questo il primo bilancio tracciato da Federfarma da quando è stato attivato il Numero verde 800189521 per
la consegna gratuita dei farmaci a casa. Lorenzin. "Questa è la prova più evidente che l'iniziativa messa in
campo è molto importante, soprattutto per gli anziani". Racca: "Abbiamo risposto ai bisogni dei cittadini"
08 SET - "A un mese e mezzo dalla sua attivazione il servizio di consegna a domicilio di farmaci, garantito
dalle farmacie in favore di persone particolarmente fragili, ha dimostrato di funzionare e è apprezzato dai
cittadini che cominciano a conoscerlo e a utilizzarlo" . Così ha commentato Annarosa Racca, presidente di
Federfarma, i primi dati emersi dall'attivazione del numero verde (800189521) per la consegna gratuita dei
farmaci la domicilio del cittadino. Dal 20 luglio a oggi hanno telefonato circa 2.000 cittadini che sono stati
messi in contatto con la farmacia più vicina per ottenere il farmaco di cui avevano bisogno. Il servizio - attivo i
giorni feriali, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.00 - è stato richiesto in modo omogeneo nelle
diverse aree del Paese con una leggera prevalenza nel Sud e nelle Isole. I picchi delle chiamate si sono
verificati nella fascia oraria dalle 10 alle 12. "È significativo che, in poco più di un mese, 2000 cittadini hanno
avuto la possibilità di approvvigionarsi di farmaci grazie alla consegna a domicilio" ha commentato il ministro
della Salute, Beatrice Lorenzin. "Questa è la prova più evidente - ha detto - che l'iniziativa messa in campo da
Federfarma è molto importante, soprattutto per gli anziani. Il servizio sanitario è tutto impegnato per dare ai
cittadini efficienza. La farmacia, in questo senso, è spesso uno dei primi presidi per il cittadino, penso
soprattutto ai residenti in piccoli comuni, in montagna o nelle isole. Costruire una sanità capace di
raggiungere tutti è il nostro obiettivo".
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Scienza e Farmaci
08/09/2015 11:02
Sito Web
Virgilio.it
(ANSA) - ROMA, 8 SET - Sono circa 2.000 i cittadini che hanno potuto avere i farmaci a domicilio, utilizzando
il numero verde di Federfarma , dal 20 luglio ad oggi. "A un mese e mezzo dalla sua attivazione il servizio di
consegna a domicilio di farmaci, garantito dalle farmacie in favore di...
(ANSA) - ROMA, 8 SET - Sono circa 2.000 i cittadini che hanno potuto avere i farmaci a domicilio, utilizzando
il numero verde di Federfarma, dal 20 luglio ad oggi. "A un mese e mezzo dalla sua attivazione il servizio di
consegna a domicilio di farmaci, garantito dalle farmacie in favore di persone particolarmente fragili, ha
dimostrato di funzionare e è apprezzato dai cittadini che cominciano a conoscerlo e a utilizzarlo" afferma
Annarosa Racca, presidente di Federfarma, commentando con soddisfazione i primi dati. Al numero verde
(800189521, attivo i giorni feriali, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.00) dal 20 luglio a oggi hanno
telefonato circa 2.000 cittadini che sono stati messi in contatto con la farmacia più vicina per ottenere il
farmaco di cui avevano bisogno. Il servizio è stato richiesto in modo omogeneo nelle diverse aree del Paese
con una leggera prevalenza nel Sud e nelle Isole. I picchi delle chiamate si sono verificati nella fascia oraria
dalle 10 alle 12. "E' significativo che, in poco più di un mese, 2000 cittadini hanno avuto la possibilità di
approvvigionarsi di farmaci grazie alla consegna a domicilio", commenta il ministro della Salute Beatrice
Lorenzin. "Questa è la prova più evidente che l'iniziativa messa in campo da Federfarma è molto importante,
soprattutto per gli anziani. Il servizio sanitario è tutto impegnato per dare ai cittadini efficienza. La farmacia, in
questo senso, è spesso uno dei primi presidi per il cittadino, penso soprattutto ai residenti in piccoli comuni, in
montagna o nelle isole. Costruire una sanità capace di raggiungere tutti è il nostro obiettivo". (ANSA).
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PERSONAGGI - Rassegna Stampa 09/09/2015
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Farmaci: Federfarma , 2.000 consegne a domicilio in 40 giorni
08/09/2015 14:00
Sito Web
AGI
Farmaci: Federfarma , consegna a domicilio servizio apprezzato
(AGI) - Roma, 8 set. - "A un mese e mezzo dalla sua attivazione il servizio di consegna a domicilio di farmaci,
garantito dalle farmacie in favore di persone particolarmente fragili, ha dimostrato di funzionare ed e'
apprezzato dai cittadini che cominciano a conoscerlo e a utilizzarlo". E' quanto afferma Annarosa Racca,
presidente di Federfarma, commentando con soddisfazione i primi dati. Al numero verde (800189521, attivo i
giorni feriali, dal lunedi' al venerdi' dalle ore 9 alle ore 18) dal 20 luglio a oggi hanno telefonato circa duemila
cittadini che sono stati messi in contatto con la farmacia piu' vicina per ottenere il farmaco di cui avevano
bisogno. Il servizio e' stato richiesto in modo omogeneo nelle diverse aree del Paese con una leggera
prevalenza nel Sud e nelle Isole. I picchi delle chiamate si sono verificati nella fascia oraria dalle 10 alle 12.
"E' significativo che, in poco piu' di un mese, 2000 cittadini hanno avuto la possibilita' di approvvigionarsi di
farmaci grazie alla consegna a domicilio" commenta il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. "Questa e' la
prova piu' evidente che l'iniziativa messa in campo da Federfarma e' molto importante, soprattutto per gli
anziani. Il servizio sanitario e' tutto impegnato per dare ai cittadini efficienza. La farmacia, in questo senso, e'
spesso uno dei primi presidi per il cittadino, penso soprattutto ai residenti in piccoli comuni, in montagna o
nelle isole. Costruire una sanita' capace di raggiungere tutti e' il nostro obiettivo". "Il servizio ha funzionato e
ha dato concreta risposta a quei cittadini che hanno realmente difficolta' a recarsi in farmacia, confermando
che la farmacia risponde alle esigenze della popolazione e che chi puo' farlo preferisce comunque andare
nella farmacia sotto casa dove ha un colloquio diretto con il farmacista. Grazie alla capillarita' della rete delle
farmacie, alla professionalita' e alla disponibilita' dei farmacisti che in esse operano, i soggetti fragili hanno
cosi' potuto ricevere a casa propria i medicinali di cui hanno bisogno. Proprio per agevolare le persone piu' in
difficolta' il servizio e' stato attivato all'inizio del periodo estivo, quando il caldo e le partenze delle famiglie per
le vacanze rendono i malati ancora piu' soli e fragili" osserva Racca. Per le farmacie il servizio gratuito di
consegna costituisce un ulteriore impegno in favore della collettivita' che dimostra ancora una volta come la
farmacia sia un presidio sanitario vicino ai cittadini, fortemente impegnato a soddisfare le esigenze della
popolazione che invecchia e ha nuove esigenze sanitarie, con una attenzione particolare alle fasce piu'
deboli. In quest'ottica vanno anche l'allungamento degli orari di apertura e lo sviluppo di nuovi servizi come le
autoanalisi di prima istanza, i servizi di telemedicina e le campagne educative e di screening, il Cup in
farmacia, il pagamento ticket e il ritiro dei referti, la fornitura di prestazioni di altri operatori sanitari come
infermieri o fisioterapisti. .
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Salute