l`impresa al femminile in italia e in europa
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l`impresa al femminile in italia e in europa
“L’IMPRESA AL FEMMINILE IN ITALIA E IN EUROPA” Un confronto internazionale sui dati dell’imprenditoria femminile Settembre 2014 QUELLA VOGLIA TUTTA ITALIANA DI FARE IMPRESA AL FEMMINILE (NONOSTANTE IL CONTESTO) L’Italia è tra i Paesi dove rimane elevata la propensione per l’autoimpiego, anche in concomitanza con la crisi economica. In particolare l’incidenza sia delle lavoratrici autonome che delle donne imprenditrici è nettamente più elevata della media dei paesi OCSE. In Italia gli effetti della congiuntura economica sfavorevole e dei mutamenti strutturali della struttura occupazionale si sono fatti indubbiamente sentire anche sul versante del lavoro autonomo femminile (con una riduzione delle incidenze percentuali), anche se in maniera non particolarmente difforme rispetto agli altri paesi. Incidenza e diffusione del lavoro autonomo in Italia e nei paesi OCSE 2004-2012 (val. %) 2004 20,0 15,0 15,0 10,0 10,0 5,0 5,0 0,0 2012 20,0 0,0 media OCSE Italia imprenditrici 2,4 4,3 imprenditrici 2,2 3,8 lavoratrici in proprio 8,2 14,3 lavoratrici in proprio 7,9 12,4 media OCSE Italia Fonte: elaborazione Fondazione R.ETE. Imprese Italia su dati OECD “L’IMPRESA AL FEMMINILE IN ITALIA E IN EUROPA” Pagina 1 Per la componente femminile della forza lavoro, ben 4 donne su 10 esprimono una chiara preferenza per il lavoro autonomo e a carattere indipendente (a fronte di una media europea del 33%), con un leggero calo (-2,4%) – molto meno marcato rispetto agli altri paesi (-6,6%) – tra il 2009 e il 2012. Permane in ogni caso un divario, misurabile intorno ai 7 punti percentuali, rispetto agli uomini, seppure per questi ultimi sembra aver prevalso un forte effetto di scoraggiamento all’iniziativa imprenditoriale negli anni immediatamente susseguenti la prima ondata di crisi (2009-2012). Tutto questo in un contesto che, almeno per l’Italia, sicuramente non favorisce il lavoro indipendente, tantomeno quello femminile: l’ultimo dato (riferito al 2012) mostra come venga percepita tutt’altro che semplice la possibilità di mettersi in proprio nell’arco del prossimo quinquennio, dal momento che appena una donna su quattro (24,2%) lo ritiene fattibile, dato questo contesto esterno sfavorevole all’iniziativa. Tra l’altro sulla facilità di mettersi in proprio esiste un gap sia con riferimento all’appartenenza di genere (le donne sono sempre più sfavorite, con una dinamica tra l’altro in peggioramento nel tempo) che al paese di riferimento, con l’Italia che sconta uno strutturale ritardo rispetto alla media dei paesi UE. “L’IMPRESA AL FEMMINILE IN ITALIA E IN EUROPA” Pagina 2 Preferenza* per il lavoro autonomo a seconda del genere, anni 2009 e 2012 (val. %) * % di coloro che dichiarano che preferirebbero, potendo scegliere tra lavoro dipendente e lavoro autonomo, il lavoro autonomo Fonte: elaborazione Fondazione R.ETE. Imprese Italia su dati OECD “L’IMPRESA AL FEMMINILE IN ITALIA E IN EUROPA” Pagina 3 Fattibilità* del lavoro autonomo a seconda del genere, anni 2009 e 2012 (val. %) * % di persone che dichiarano che, al di là delle proprie preferenze, sarà semplice per loro diventare lavoratrici/ori autonome/i nei prossimi 5 anni Fonte: elaborazione Fondazione R.ETE. Imprese Italia su dati OECD “L’IMPRESA AL FEMMINILE IN ITALIA E IN EUROPA” Pagina 4 Anche le possibilità di guadagno dall’intrapresa in un’iniziativa imprenditoriale sono inferiori quando si considera la componente femminile dell’offerta di lavoro: il gap di genere è diffuso in tutti i paesi OCSE, seppur con un’intensità quasi mai pari al nostro paese, dove le lavoratrici autonome guadagnano in media il 57% in meno dei colleghi uomini nello stesso settore (un divario tra le altre cose in netta crescita rispetto a cinque anni prima). Divario di retribuzione* nel lavoro autonomo tra uomini e donne - 2006 e 2011 (val. %) 2006 62,4 2011 62,1 59,0 57,0 53,1 48,1 48,7 43,4 43,0 38,0 46,3 42,1 43,7 41,1 36,9 36,3 33,8 30,4 Poland Portugal Italy Spain Germany United States United Kingdom OECD average 42,2 40,7 France 30,2 29,2 44,9 29,0 Greece Netherlands Belgium * Il divario retributivo è definito come il rapporto tra la differenza del reddito medio di maschi e femmine autonomi/e e il reddito medio dei lavoratori autonomi maschi Fonte: elaborazione Fondazione R.ETE. Imprese Italia su dati OECD “L’IMPRESA AL FEMMINILE IN ITALIA E IN EUROPA” Pagina 5