Tuffi [Gli Sport - Tuffi]

Transcript

Tuffi [Gli Sport - Tuffi]
[Gli Sport - Tuffi]
Tuffi
Le origini
In un bassorilievo proveniente dagli
scavi di Ninive e risalente a 5.000
anni fa è possibile vedere un gruppo
di guerrieri Assiri che si lancia in
acqua per sfuggire ai nemici. È datato
invece 600 a.C. l’affresco etrusco che,
a Tarquinia, rappresenta una figura
maschile che, in posizione tesa, si
lancia in mare da una sorta di colonna
(una roccia o forse una piattaforma
artificiale). In epoca moderna le prime
scuole di tuffi nascono in Germania
(con i cosiddetti “salinatori di Halle”)
e in Svezia, mentre in America sono
numerose le testimonianze relative ai
tuffatori delle Hawaii e di Acapulco, in
Messico.
A condizionare l’attività tuffistica
all’epoca sono le strutture: ci si tuffa
da ponti o da alte scogliere, mentre
le prime strutture dedicate sono
impalcature provvisorie in legno, sulle
quali si sale attraverso scale a pioli.
Nel XIX secolo molto spesso i migliori
tuffatori provengono dalla ginnastica,
si sviluppano così vere e proprie gare
e il primo campionato nazionale di
tuffi si svolge nel 1893 in Germania.
In quello stesso anno a Londra viene
eretta la prima impalcatura inglese
dedicata ai tuffi all’Highgate Pond:
consiste in una tavola stabile fissata
all’altezza di 15 piedi (4.60 m). La
prima organizzazione internazionale è
l’Amateur Diving Association, fondata
nel 1901. L’attività tuffistica è regolata
dalla Federazione Internazionale di
Nuoto (FINA).
In Italia
I primi tuffi sportivi in Italia avvengono
alla fine del XIX secolo nella vasca
dello stabilimento Bagno di Diana di
Milano, dove si “salta” da trampolini
(da 1.20 e 3.50 m) e terrazze (da 6 m).
Già nel 1896 ci sono testimonianze di
una gara vera e propria, mentre nel
1900 lo stesso Bagno Diana ospita i
primi campionati nazionali di tuffi,
vinti dal milanese Ferdinando Bezzi,
che precede Giovanni Colombo e Luigi
Levati.
Di poco successive sono le prime
esperienze internazionali, con l’azzurro
Carlo Bonfanti che nell’agosto 1905
a Parigi vince una riunione definita
“campionati del mondo”. Lo stesso
Bonfanti e Luigi Capra, ad Atene 1906,
diventano i primi italiani a gareggiare
nei tuffi alle Olimpiadi.
Con il passare degli anni la disciplina si
apre alle donne e il debutto femminile
agli Assoluti risale al 1926.
La storia dei tuffi in Italia è legata
indissolubilmente a due cognomi:
Dibiasi e Cagnotto.
Carlo Dibiasi (1909-1984), bolzanino,
partecipa ai Giochi di Berlino 1936
(finendo 10°) e diventa poi il maestro
del figlio Klaus, destinato a riscrivere i
record olimpici. Klaus Dibiasi sale per
la prima volta sul podio a cinque cerchi
a Tokyo 1964 (argento) e diventa poi
l’unico tuffatore a vincere l’oro nella
stessa specialità (piattaforma) in tre
diverse edizioni consecutive dei Giochi
(Città di Messico 1968; Monaco 1972;
Montreal 1976).
Giorgio (all’anagrafe Franco) Cagnotto
è coetaneo di Klaus Dibiasi e ne
condivide buona parte del percorso
agonistico. Il suo personale medagliere
olimpico è costituito da quattro
medaglie (di cui tre dal trampolino):
due argenti (Monaco 1972 e Montreal
1976) e due bronzi (Monaco 1972 e
Mosca 1980). Solo il tuffatore austriaco
Niki Stajković è riuscito ad essere
presente come lui a cinque edizioni
dei Giochi. A continuare la dinastia dei
Cagnotto contribuisce ora la figlia di
Giorgio, Tania, che, allenata dal padre,
è stata finalista a Sydney 2000 ed Atene
2004.
Primi campionati nazionali:
1900
Prima presenza ai Giochi Olimpici:
1906
Prima medaglia ai Giochi Olimpici:
1964 (piattaforma Klaus Dibiasi argento)
All’Olimpiade
Le gare di tuffi vengono introdotte ai
Giochi di St. Louis 1904 (c’è anche un
tuffo in lungo, in realtà una prova di
nuoto) e da allora sono sempre state
[Gli Sport - Tuffi]
presenti ai Giochi. Il programma, che
oggi prevede piattaforma e trampolino,
è rimasto pressoché immutato dal 1928
al 2000, quando a Sydney sono state
introdotte quattro prove (due maschili
e due femminili) di salti sincronizzati.
Le prime medaglie femminili sono state
assegnate nel 1912 e nel 1936, a Berlino,
Marjorie Gestring vince la prova dal
trampolino non ancora quattordicenne
(a 13 anni e 268 giorni) diventando la
più giovane campionessa olimpica in
una gara individuale, un record tuttora
imbattuto.
I primi tuffatori a vincere sia piattaforma
sia trampolino nella stessa edizione sono
lo statunitense Albert White (Parigi
1924) e la sua connazionale Victoria
Draves (Londra 1948). Meglio riescono
a fare solo Patricia McCormick (1952 e
1956) e Greg Louganis (1984 e 1988),
ripetendo la doppietta in due edizioni
consecutive. La seconda vittoria di
Louganis, unanimemente considerato
il più forte tuffatore di sempre, fu resa
difficoltosa da un incidente occorsogli
nelle qualificazioni del trampolino,
risolto con quattro punti di sutura alla
testa. Sei anni dopo Seul, Louganis
svelerà che all’epoca dell’incidente era
a conoscenza di essere sieropositivo.
Sino a Louganis - che aveva iniziato
a contribuire al medagliere a stelle
e strisce nel 1976 finendo, sedicenne,
secondo nell’ultima gara vinta da
Dibiasi - la supremazia USA nei tuffi
è straordinaria: un monopolio che ora
però è stato messo in crisi dalla Cina,
capace di vincere 5 prove su 8 a Sydney
2000 e 6 su 8 ad Atene 2004.
Medagliere
Stati Uniti
Cina
Svezia
Germania Orientale
Unione Sovietica
Germania
Russia
Italia
Australia
Messico
Canada
Cecoslovacchia
Danimarca
Grecia
Gran Bretagna
CSI*
Egitto
Francia
Austria
Germania Occidentale
Ucraina
Totale (98 gare)
ORO
ARGENTO
BRONZO
TOTALE
47
20
6
5
4
3
3
3
2
1
1
1
1
1
98
40
13
8
3
4
8
4
4
1
4
2
1
2
2
1
1
98
41
5
7
3
6
7
4
2
6
4
4
1
4
1
1
1
1
1
99
128
38
21
11
14
18
11
9
9
9
7
2
2
1
6
3
2
1
1
1
1
295
* Comunità Stati Indipendenti, denominazione degli atleti della disciolta Unione Sovietica nel 1992.
[Gli Sport - Tuffi]
Record
Maggior numero di medaglie, uomini
7
Dmitry Sautin (CSI/RUS - 1992/2004)
Maggior numero di medaglie d’oro, uomini
4
Gregory Louganis (USA - 1984, 1988)
Maggior numero di medaglie, donne
5
Fu Mingxia (CHN - 1992/2000)
Maggior numero di medaglie d’oro, donne
4
4
Fu Mingxia (CHN, 1992-2000)
Pat McCormick (USA, 1952-1956)
Più giovane medagliato
14-010 Nils Skoglund (SWE - 1920)
Più giovane medagliato/oro
16-195 Sun Shuwei (CHN - 1992)
Più anziano medagliato
38-177 Hjalmar Johansson (SWE - 1912)
Più anziano medagliato/oro
34-186 Hjalmar Johansson (SWE - 1908)
Più giovane medagliata
13-084 Dorothy Poynton (USA - 1928)
Più giovane medagliata/oro
13-268 Marjorie Gestring (USA - 1936)
Più anziana medagliata
33-293 Ninel Krutova (URS - 1960)
Più anziana medagliatq/oro
28-033 Maxine “Micki” King (USA - 1972)
LE GARE
Piattaforma 10 m.
Trampolino 3 m.
Tuffi sincronizzati - piattaforma 10 m.
Tuffi sincronizzati - trampolino 3 m.
La piattaforma
(visione dall’alto)
Altezza: 10 m.
Lunghezza: 6 m.
Larghezza: 2 m.
6m
Gli uomini effettuano 6 tuffi, le donne 5. Nessuno dei tuffi può essere ripetuto.
2m
[Gli Sport - Tuffi]
Il trampolino
Altezza: 3 m.
Lunghezza: 4.80 m.
Larghezza: 0.50 m.
Il trampolino è elastico e ricoperto da una superficie
antisdrucciolevole.
La vasca
Profondità: 5 m (la profondità della vasca non deve mai,
in nessun punto, essere inferiore a 1.80 m).
I gruppi di tuffi:
1. Avanti: il corpo è rivolto frontalmente verso l’acqua.
2. Indietro: il corpo è rivolto spalle all’acqua.
3. Rovesciato: il tuffatore parte fronte all’acqua,
rovesciandosi in direzione del trampolino con rotazione
all’indietro.
4. Ritornato: partenza spalle all’acqua con direzione in
avanti e rotazioni in avanti.
5. Avvitamento: il corpo gira, perpendicolarmente rispetto
all’acqua, intorno al proprio asse.
6. Verticale: tuffi dalla verticale (si effettuano solo dalla
piattaforma).
1
AVANTI
2
INDIETRO
Piattaforma (vista laterale)
3 ROVESCIATO
[Gli Sport - Tuffi]
Le posizioni:
Tesa: il corpo non deve essere flesso né alle ginocchia, né ai fianchi. I piedi sono uniti,
con le dita dei piedi flesse verso la pianta.
Carpiata: il corpo è flesso ai fianchi ad almeno 90°, ma le gambe devono essere tenute
tese alle ginocchia, i piedi uniti e le dita dei piedi flesse verso la pianta del piede.
Raggruppata: il corpo è in massima raccolta, compatto, flesso alle ginocchia e ai fianchi,
con le ginocchia e i piedi uniti. Le mani devono essere sulle gambe e i piedi in massima
estensione.
Libera: la posizione del corpo è discrezionale, ma le gambe devono essere unite e le
dita dei piedi in massima estensione in qualsiasi momento.
LA GIURIA
Sette giudici per le prove individuali, nove per le prove sincronizzate (di cui 5 devono
giudicare la sincronizzazione, 2 devono giudicare l’esecuzione di un tuffatore e gli altri
2 l’esecuzione dell’altro). I giudici, senza comunicare tra loro, considerano la tecnica e
l’esecuzione di: posizione di partenza e rincorsa, partenza, fase di volo e entrata in acqua.
Nei tuffi sincronizzati il giudizio viene dato considerando come i due tuffatori eseguono
individualmente i tuffi e come i due tuffatori in coppia sincronizzano la loro prestazione.
4 RITORNATO
5 AVVITAMENTO
6 VERTICALE