Da 41 partite c`è sempre «Solo fortuna. E fatica
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Da 41 partite c`è sempre «Solo fortuna. E fatica
SABATO 23 GIUGNO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT RUGBY TEST MATCH Zanni d’acciaio Da 41 partite c’è sempre «Solo fortuna. E fatica» Stasera a Houston con gli Usa l’Italia chiude il tour americano Il flanker: «Cerchiamo di imporre il gioco e limitiamo gli errori» ANDREA BUONGIOVANNI Una sfida agli Stati Uniti per chiudere il trittico nelle Americhe e l’intera stagione. La Nazionale, stasera, al Bbva Stadium di Houston, in Texas (alle 19.30 locali, le 2.30 della notte italiana: arbitra il francese Garces), va a caccia di risposte e di una vittoria che, dopo il k.o. in Argentina e il successo in Canada, renderebbe sufficiente il bilancio del tour. Il c.t. Jacques Brunel, come da obiettivo del viaggio oltreoceano, insiste con la linea verde: dopo i numerosi esordienti delle scorse settimane, stavolta tocca al 21enne milanese Luca Morisi debuttare da titolare (come primo centro), in una linea arretrata giovanissima. I motivi Il match, sulla carta, è meno insidioso di quello di sette giorni fa a Toronto. Lo dicono il ranking Irb (l’Italia è 12a, il Canada 13˚ e gli Stati Uniti 17i), lo scontro diretto tra le due Nazionali nordamericane di due settimane fa, vinto in casa dai Canucks e i tre precedenti, tutti a favore degli azzurri. Ma in partite del genere, si sa, i rischi sono sempre elevati. A confermarlo, il confronto nella Coppa del Mondo neozelandese di nove mesi fa: gli azzurri quella sera, a Nelson, avevano un imperativo: vincere, realizzando quattro mete, per continuare a coltivare il sogno dell’approdo ai quarti iridati prima della sfida all’Irlanda. La missione venne compiuta (27-10), ma non senza fatica. Le Aquile, rispetto ad allora, pericolose soprattutto al largo, cambiano solo sei quindicesimi della formazione titolare (confermando sei giocatori su sette tra estremo, trequarti e mediani). Il XV tricolore, invece, propone ben dieci novità. Tra i cinque «di ritorno», insieme a McLean, Benvenuti, Mauro Bergamasco e Castrogiovanni («promosso» capitano per gli infortuni di Parisse e Bortolami), c’è Alessandro Zanni. E, in qualche modo, non potrebbe essere diversamente. Recordman Il 28enne udinese oggi conquista il 66˚ caps e disputa la 41a partita consecutiva in azzurro, inamovibile dal novembre 2008. «Nessuno è insostituibile — sostiene il flanker del Benetton Treviso — e io non ho meriti particolari. Se non la fortuna di non essermi mai gravemente infortunato. Per il resto fatico in palestra come tutti e presto attenzione al lavoro di prevenzione. Banalizzo: faccio vita da atleta...». Zanni, ormai un veterano, ha idee chiare circa l’impegno di stasera. «Non potremo prescindere dal risultato — ammette — ma dovremo vincere cercando di imporre il nostro gioco e commettendo meno errori di quelli dei due precedenti incontri. Di certo c’è che questa esperienza, vista in prospettiva, risulterà molto utile: tanti giovani hanno avuto modo di mettersi in mostra e la base si è allargata. In loro ho apprezzato la capacità di gestire le emozioni, lo spirito di adattamento e di sacrificio. Quanto a me, la stagione è stata lunga: ma firmerei per averne altre così. Ora sono un po’ sulle ginocchia. Voglio chiudere al meglio e poi godermi tre-quattro settimane di vacanze con Francesca e la nostra Greta, tra Lignano Sabbiadoro e, forse, la Spagna». Alessandro Zanni, 28 anni, è terza linea del Benetton Treviso e della Nazionale FAMA La Storia Il sostegno per L’Aquila dei tifosi Atalanta Mai era accaduto prima: una tifoseria organizzata acquisisce una quota di una società sportiva. Ovvero i tifosi dell’Atalanta, rispondendo all’appello del sindaco Massimo Cialente, hanno rilevato una quota da 5000 euro dell’Aquila Rugby. Tra la storica società della palla ovale e la curva nord dell’Atalanta c’è un rapporto di solidarietà nato subito dopo quel 6 aprile 2009, il giorno del terremoto che ha devastato il capoluogo abruzzese e ha portato via, tra gli altri, il pilone neroverde Ciccio Sebastiani. Dondi I fari intanto, stasera, come spesso, saranno soprattutto sulla mediana, col ritorno di Bocchino all’apertura (al quale spetterà anche il compito dalla piazzola) e Gori numero 9. La decisione del presidente Dondi di non ricandidarsi alla presidenza Fir è rimbalzata fino in Texas. «Ma noi — dice Zanni — per ora siamo solo concentrati sulla partita». © RIPRODUZIONE RISERVATA QUI AZZURRI Centro l’ex Parma Emerick Morisi, esordio da titolare STATI UNITI: Wyles; Paterson, Emerick, A. Suniula, Hume; R. Suniula, Petri; Clever, Lavalla, Mokate; Doyle, Stanfill; Fry, Biller, Pittman. All. Tolkin. A disposizione: Asbun, MacDonald, Liufau, Durutalo, Timoteo, Holder, Hawley. ITALIA: McLean; Venditti, Quartaroli, Morisi, Benvenuti; Bocchino, Gori; Barbieri, Ma. Bergamasco, Zanni; Furno, A. Pavanello; Castrogiovanni, Festuccia, Al. De Marchi. All. Brunel. A disposizione: Giazzon, Rizzo, Favaro, D’Apice, Tebaldi, Burton, Sgarbi. Tifo incrociato «È motivo di orgoglio per noi aiutare l’Aquila Rugby — afferma Galimberti, capo degli ultras dell’Atalanta che si sentono aquilani a tutti gli effetti —. Il nostro spirito di solidarietà non si limita a L’Aquila: a luglio andremo nelle zone terremotate, in particolare in quei paesi del mantovano esclusi dalla copertura mediatica, e a loro devolveremo i fondi raccolti durante la festa della Dea». Soddisfazione e un pizzico di stupore per Cialente: «Bellissimo gesto. Avete iniziato con l’essere tifosi — dice il sindaco agli ultras bergamaschi — e oggi siete diventati soci. A Bergamo avete un tifoso in più». «Spero un giorno di poter ricambiare tanta solidarietà — dice Romano Marinelli, presidente dell’Aquila Rugby —. Fisicamente questo nuovo socio arriva da lontano, ma in realtà la curva Nord ci è sempre stata molto vicina». E ha aggiunto un contributo importante per il progetto di tenere L’Aquila nell’elite del rugby italiano, come le compete secondo tradizione. © RIPRODUZIONE RISERVATA Taccuino L’Irlanda ci riprova contro gli All Blacks Si concludono oggi le tre serie tra le grandi dell’Emisfero Sud e le squadre del Sei Nazioni. Alle 7 italia ne, a Sydney, Australia Galles, alle 9.35, a Hamilton, Nuova Zelanda Ir landa e alle 17, a Port Elizabeth, Su dafrica Inghilterra. Le Nazionali pa drone di casa, vincitrici delle prime due sfide, hanno già chiuso i conti. Tutto in diretta su Sky Sport 2. Si giocano anche Samoa Scozia (ad Apia), Figi Tonga (a Lautoka), Cana da Georgia (a Vancouver) e Argen tina Francia (a Tucuman). Red Bull mette le ali… anche ai piloti della Formula Re nault 2.0 ALPS. Tre sono le giovani promesse dello Junior Team quest’anno al via della serie targata Fast Lane Promo tion. All’internazionalità e all’elevato livello del campionato riservato alle monoposto 2 litri, si è aggiunta anche la pre senza di un “marchio” leader in F.1. Il tutto nel contesto di una filiera che punta a lanciare verso l’alto dei veri talenti, come già in passato era successo nella Formula Renault 2.0 Italia, autentica fucina di campioni e ora il primo passo ver so le categorie superiori. ENRICO GIANCARLI L’AQUILA QUI EAGLES GLI ALTRI TEST MATCH F.RENAULT 2.0 ALPS E RED BULL JUNIOR TEAM PER I FUTURI TALENTI MONDIALE UNDER 20 Sudafrica campione Italia retrocessa I Baby Blacks abdicano dopo quat tro successi consecutivi: ieri a Cit tà del Capo il Sudafrica padrone di casa ha vinto la finale 22 16. L’Ita lia, sconfitta dalle Figi 19 17 (6 10) per l’11˚ posto (meta di Bisegni e Maistri e 7 punti al piede di Apper ley), retrocede nel Trophy, che nel 2013 si giocherà in Georgia. Finale 3˚ posto: Galles Argentina 25 17. Finale 5˚ posto: Irlanda Francia 18 7. Finale 7˚ posto: Inghilter ra Australia 17 13. Finale 9˚ posto: Scozia Samoa 62 28. Jaime Alguersuari e Daniel Ricciardo ieri. Oggi Alex Al bon, Daniil Kvyat e Stefan Wackerbauer (nella foto), “testi monial” in pista di un programma ambizioso che si prefigge di portare fino ai vertici dell’automobilismo chi ha piede e testa… Un progetto che il Red Bull Junior Team ha legato nel 2012 anche alla Formula Renault 2.0 ALPS. Un calendario di appuntamenti che fa tappa su alcune del le più selettive piste europee (incluso il circuito cittadino di Pau), insieme alla presenza di team blasonati e a una macchi na organizzativa che mai nulla lascia al caso, conferiscono un valore aggiunto alla categoria. A KVYAT DUE VITTORIE… ALBON È IL PIÙ GIOVANE Inizia Daniil Kvyat: due vittorie a Monza, nel weekend di apertura della stagione 2012 della Formula Renault 2.0 ALPS. Il russo, classe ’94, ha apposto la doppia firma sul circuito brianzolo dove si era “presentato” ottenendo in qua lifica il terzo migliore responso. Ma a Pau e Imola il giova ne pilota della Koiranen Motorsport ha raccolto “soltanto” un settimo e un quarto posto. Terzo in classifica, dietro ai due transalpini Norman Nato e Paul Loup Chatin, su un trac ciato affascinante e difficile come quello di Spa Francor champs, che questo fine settimana ospita il quarto round del la serie, Kvyat cercherà di ritornare sul podio. E sul podio, a Imola, ci era finito per la prima volta anche il suo compagno di squadra Stefan Wackerbauer. Il 17enne pilota tedesco pun ta in alto, dopo essersi messo in evidenza sul “toboga” di Pau, dove in Gara 1 aveva conquistato un ottavo posto, ed avere chiuso terzo sul circuito del Santerno. Il più giovane? È Alex Albon (nella foto), 16 anni compiu ti a marzo, doppia nazionalità britannica e tailandese, porta colori del team Epic Racing. Per lui un inizio di stagione tut to in crescita, culminato con tre risultati consecutivi nella “top 10” ed un sesto piazzamento messo a segno sempre a Imola in Gara 2. www.renaultsportitalia.it a cura di RCS MediaGroup Pubblicità 43