Pro Loco e Promozione Turistica nel Territorio della BAT

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Pro Loco e Promozione Turistica nel Territorio della BAT
La mia tesi di laurea in geografia “Pro Loco e Promozione Turistica nel Territorio della BAT” vuole mettere
in primo piano una parte di Puglia ancora poco conosciuta e valorizzata dal punto di vista turistico-culturale,
rappresentato dalla provincia di Barletta-Andria-Trani, nata nel 2009, dopo anni di lotte econquiste.
La tesi si sviluppa seguendo quattro capitoli principali, i quali, a loro volta, si ramificano in paragrafi e
sottoparagrafi. Il primo capitolo tratta le risorse naturali del territorio, dall’area murgiana, compresa
all’interno del parco nazionale dell’alta murgia- in cui rientra lo splendido Castel del Monte, patrimonio
UNESCO- alla cimosa costiera con i suoi porti, mettendo in evidenza anche una realtà maggiormente
dinamica e di storica vocazione imprenditoriale e commerciale, grazie alla presenza del mare; fino alle
unicità del basso tavoliere di Puglia, il suo litorale, caratterizzato da un’alta componente argillosa dei fondali,
permettendo la preistorica formazione dei bacini di sale, oggi saline di Margherita di Savoia, le più grandi in
Europa, Riserva Naturale dello Stato (D.M. 10.10.1977) e Zona Umida di valore internazionale (D.M.
30.05.1979); in ultimo, il paesaggio fluviale ofantino, le sue caratteristiche morfologiche, i progetti di
salvaguardia e la valorizzazione della foce, da cui è nato il Parco Regionale del Fiume Ofanto, un fiume
tanto caro ai pugliesi nonché cerniera aggregante dello stesso territorio della BAT, un tempo confine delle
Provincie di Bari e di Foggia.
Il capitolo II mette in primo piano le risorse storico-artistiche. Il primo paragrafo ripercorre i centri storici,
mentre il secondo si suddivide in sottoparagrafi che distinguono le varie aree archeologiche seguendo un
criterio cronologico. In ultimo il sottoparagrafo sui siti di archeologia industriale. Il terzo paragrafo elenca,
non senza analizzarli nel dettaglio, i vari edifici religiosi, dalle bellissime cattedrali, capolavori di architettura
romanica (e non solo) distinguibili anche grazie alla luminosa pietra bianca tipica del territorio, alle chiese
madri, fino a importantissime basiliche, come quella del Santo Sepolcro a Barletta. Il “tacco d’Italia” ha visto
il succedersi di grandi re e imperatori, come Federico II di Svevia, cui i pugliesi sono tanto affezionati, e per
tale ragione ho dedicato il quarto paragrafo (comprensivo di sottoparagrafi) ai tanti castelli, torri e opere di
fortificazione, determinanti per la nascita di molte civitas, delineandone la stessa espansione e il loro
sviluppo socio-economico nel tempo. Il quinto paragrafo è dedicato ai musei e ai teatri, dunque pinacoteche
e mostre temporanee, musei civici e antiquarium dei siti archeologici. Il secondo capitolo si conclude con il
sesto paragrafo dedicato ai palazzi storici, di cui siamo ricchissimi.
Il III capitolo è incentrato su un tema tanto caro alle Pro Loco, ossia quello delle tradizioni, folklore e risorse
enogastronomiche, volani di crescita e di sviluppo territoriale tanto attuali, in cui le Pro Loco credono da
sempre, anticipando molte delle odierne offerte turistiche. Il capitolo parte con un viaggio nelle tradizioni
religiose, con tre sottoparagrafi incentrati sulle leggende, i culti e le feste patronali e poi, a parte, le tradizioni
e gli eventi legati alla Pasqua e al Natale, la cui ricchezza è talmente evidente che ho pensato bene di
focalizzarli in due sottoparagrafi loro dedicati. Il secondo paragrafo invece si sofferma sulle leggende,
tradizioni storiche e manifestazioni culturali e folcloristiche del territorio, tra cui ritroviamo
l’importantissima Disfida di Barletta.
L’ultimo delizioso e appagante paragrafo è dedicato alle risorse enogastronomiche, di cui è possibile, tra le
righe, assaporarne il gusto, conoscerne la provenienza, le forme di produzione e la loro storia. Ai vari
prodotti tipici ho legato alcune masserie e aziende agrituristiche che hanno saputo dar vita a importanti
manifestazioni d’interesse (come sagre e fiere), dimostrando come questa parte del turismo possa essere
concreto stimolo di sviluppo socio-economico, e ridando speranza di lavoro ripartendo proprio da ciò che è
nostro. Le Pro Loco hanno anche in questo anticipato i tempi, rendendo il prodotto locale fra i motori
principali delle iniziative a scopo di promozione turistica.
Il IV capitolo è quella più originale e, allo stesso tempo, legato ai primi tre capitoli, perché pone le Pro Loco
al centro del territorio e del suo sviluppo, attraverso la promozione di tutte le risorse sopra accennate. Il
primo paragrafo parte con una doverosa spiegazione di termini di cui- strano a dirsi- molti conoscono ancora
poco il significato, tra cui la stessa “associazione”, e poi, nello specifico, la storia della Pro Loco, il perché e
quando nasce, il suo ruolo nella società e l’evolversi fino alla nascita dell’Unione Nazionale delle Pro Loco
d’Italia. Inoltre, viene dedicata una parte alla storia delle Pro Loco in Puglia, all’UNPLI Puglia, fino alla
creazione dell’UNPLI BAT, di cui faccio parte anch’io.
Questa tesi mi ha permesso di metterci la mia esperienza, il mio vissuto ma anche quello di altri, perché la
cosa più straordinaria delle Pro Loco è proprio il poter tramandare, di generazione in generazione, racconti e
tradizioni dei nostri avi e della gente che ci circonda, facendone oggetto di sviluppo turistico. Le tradizioni
demo-etno-antropologiche, il folclore dunque, la tradizione orale, la cucina tipica, sono ormai parte
integrante di una offerta turistica innovativa e vicina a una domanda in crescita. A proposito di Pro Loco, ho
anche voluto dare maggior enfasi alle tante battaglie vinte dall’Unpli Puglia, ricordando che la Pro Loco può
anche sconfiggere, con l’aiuto dei suoi soci e della popolazione tutta, tristi realtà di malaffare e interessi
legati ai poteri forti, che a volte abbiamo paura di sconfiggere perché siamo dominati dall’omertà. Perché se
sconfiggiamo il malaffare possiamo migliorare il nostro Paese e di conseguenza il suo valore turistico.
Oltre alle battaglie vinte, le manifestazioni di interesse regionale, come la fiera itinerante “Puglia Tipica”:
uno straordinario viaggio dalla Daunia al Salento fra i piatti e i prodotti tipici pugliesi, con la collaborazione
di esperti del settore e di numerose aziende agrituristiche. Fra le iniziative della BAT la brochure “Cuore di
Puglia, Alla Scoperta della Provincia BAT”, realizzata grazie alla collaborazione di aziende locali e, ancora,
l’impegno della Pro Loco andriese per la nascita del villaggio turistico oggi ai piedi di Castel del Monte,
nonché la sua partecipazione economica al recupero di importanti testimonianze d’arte cittadine.
La tesi si conclude con un ricco appendice, in cui ho inserito le ultime ricerche del 2013 (anno in cui ho
discusso la tesi) sui “canti di masserie e di vita contadina a Canosa e nella valle dell’Ofanto” ; un’intervista
al dott. Maresi- responsabile stampa e comunicazione al Parlamento Europeo- circa un nuovo quadro politico
per il turismo europeo, con relativo report estratto dalla Commissione Europea di Bruxelles sul tema, in vista
di Europa 2020, e un’ultima intervista al presidente dell’UNPLI BAT, circa i progetti per il futuro e tutto
quello “raccolto” dal lavoro svolto insieme.
Auspico che questa tesi possa far riflettere su quanto si è fatto nel grande mondo delle Pro Loco, il concreto
contributo delle associazioni culturali e di volontariato nella conservazione e trasmissione del patrimonio
culturale ai fini turistici, ma soprattutto sulle enormi potenzialità del territorio in oggetto. Spero di cuore che
attraverso le mie parole si possa riscoprire un territorio straordinario di Puglia, quella della BAT, nella sua
ricchezza e varietà, ancora immeritatamente poco valorizzato e tutelato.
La nostra terra è la nostra speranza.