Intervista a Claudia Pandolfi
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Intervista a Claudia Pandolfi
45 L’ECO DI BERGAMO GIOVEDÌ 1 AGOSTO 2013 Spettacoli [email protected] www.ecodibergamo.it A A novembre un film su Gianni Versace Per il primo ciak bisognerà aspettare novembre, intanto la Ares Film ha acquisito i diritti della biografia di Gianni Versace, scritta da Tony Di Corcia, per un film. a «Bellas Mariposas» «I giorni della vendemmia» L’attrice Eva Mendes in una scena del film «Holy Motors» di Leos Carax Il bello del cinema si scopre al Capitol nelle sere d’estate Il capolavoro di Leos Carax «Holy Motors» «Bellas Mariposas» e «I giorni della vendemmia» «Springsteen and I» e «Vogliamo vivere!» ANDREA FRAMBROSI a Basterebbe la sequenza, magnifica, di Denis Lavant che, a capo di una banda di fisarmonicisti, procede spedito al ritmo indiavolato della musica, o quella, altrettanto spiazzante, della visita notturna al cimitero del Père Lachaise, che sembra uscita da un Van Gogh lisergico o, ancora, la sequenza onirica dentro ai vecchi magazzini «La samaritane» di Parigi, dove Kylie Minogue canta una struggente «Can’t Get You Out of My Head», per fare di «Holy Motors» di Leos Carax il film dell’anno. Palma d’oro mancata al Festival di Cannes del 2012, «Holy Motors» è stato salutato dalla critica transalpina come il grande ritorno di Leos Carax, genio incompreso (dopo il disastro di «Gli amanti del Pont-Neuf») del cinema francese. Il film arriva finalmente sugli schermi (dopo l’anteprima a Bergamo Film Meeting dello scorso marzo) grazie alla bella e ricchissima rassegna che il cinema Capitol Multisala (dal lunedì al sabato alle 21,30, di domenica anche proiezioni pomeridiane, via Tasso 41 a Bergamo, info: www.freecinema.eu, tel: 035.248330) propone nelle sue tre sale da oggi alla fine del mese di agosto. Un’occasione per scoprire film in anteprima, recuperare se- conde visioni, incontrare autori e attori che presenteranno i loro film. Primo film in programma, oggi, domani e dopodomani, «Io e te» di Bernardo Bertolucci, Tratto dal racconto di Niccolò Ammaniti, è la storia del rapporto tra Lorenzo, adolescente problematico, e la sorellastra Olivia, con problemi di tossicodipendenza, che, incontrandosi in circostanze eccezionali (Lorenzo si è nascosto nella cantina di casa per non partecipare alla settimana bianca con la scuola), scopriranno di volersi bene aiutandosi a vicenda a superare le rispettive crisi esistenziali. Parlavamo di «Holy Motors», il film di Leos Carax – la giornata folle e avven- turosa di Monsieur Oscar, uno ria di Elia, un ragazzo che vive specialista del travestimento che con i genitori e la nonna, la cui videve indossare e vivere le perso- ta viene letteralmente sconvolta nalità di una decina di personag- dall’arrivo della bella e disinvolgi diversi – che è una delle ante- ta Emilia che, mentre prepara la prime della rassegna, che vede in tesi di laurea, aiuta nei campi per cartellone anche altri titoli inte- la vendemmia. Vincitore di nuressanti. merosi premi, il film è stato saA cominciare da due titoli ita- lutato come uno dei migliori liani salutati dalla critica come esordi del cinema italiano. Tra gli due veri e propri avvenimenti. interpreti anche l’attore bergaParliamo di «Bellas Mariposas» masco Maurizio Tabani nel ruodi Salvatore Mereu e lo del padre. Da se«I giorni della vengnalare anche, oltre a demmia» dell’esore desiderio» di Ricca «Paura diente Marco Righi. Il Stanley Kubrick, il rassegna. film del coreano Hong primo è tratto dal libro dello scrittore sar«In Another Proiezioni San-soo do Sergio Azteni e Country», una spiazsino a fine zante commedia con racconta una giornata nella vita di CateriHuppert in agosto Isabelle na detta Cate e della un ruolo inedito. Il resua migliore amica, sto del fitto calendario Luna. Sono loro le due «belle far- si divide tra riprese di film della falle» del titolo e vivono in un fa- stagione e ottime riproposte cotiscente condominio della peri- me «Springsteen and I», che faferia di Cagliari popolato da sen- ranno la gioia oltre che dei fan za lavoro e drogati, Caterina e del Boss anche dei cinefili. Da seLuna afferrano ciò che di buono gnalare anche il capolavoro di l’aria può portare e trattengono Ernst Lubitsch «To Be or Not To il respiro quando l’aria di buono Be», che è stato, a sorpresa, uno non porta proprio nulla. Nella degli eventi cinematografici deltensione fra caos e disordine, fra la scorsa stagione. E a ragione: la sporcizia del contesto e l’in- mescolando come più nessuno gualcibile pulizia delle due ragaz- ha saputo fare commedia e trazine, si muove un intero quartie- gedia, la satira del nazismo fatta re che sfugge allo stereotipo con in presa diretta – «Vogliamo viorgogliosa determinazione. vere!» (questo era il titolo italia«I giorni della vendemmia» di no) è del 1942 – dimostra che il Marco Righi si ispira, invece, al- potere del cinema, ben prima del l’opera letteraria di Pier Vittorio Tarantino di «Inglourious BaTondelli. Ambientato a metà de- sterds», sconfigge i nazisti. ■ ©RIPRODUZIONE RISERVATA gli anni Ottanta, racconta la sto- «In Another Country» «Springsteen and I» «Vogliamo vivere!» «Paura e desiderio» a Pandolfi fra teatro e fiction «Torno a fare la psicologa» M entre aspettiamo di rivederla al cinema in «Più grande di me», opera prima dell’attore Mauro Meconi, Claudia Pandolfi torna sul palcoscenico con «Parole incatenate», spettacolo spagnolo pluripremiato che arriva per la prima volta in Italia. In autunno sarà di nuovo su Canale 5 nel ruolo della psicologa Claudia Munari per la seconda stagione de «Il tredicesimo apostolo», diretta da Alexis Sweet e accanto a Claudio Gioè che interpreta padre Gabriel Antinori. Mostri, fantasmi ed effetti speciali che comunque la conquistano solo sul set. La prima serie ha raccolto in media più del 21% di share. Un bel risultato... «La stagione d’esordio è stata ben accolta e ci ha dato grandi soddisfazioni, nonostante il progetto fosse rischioso in quanto solitamente si è abituati a ritrovare più "storicità" nei racconti televisivi». In cosa sarà diversa la seconda stagione? «Abbiamo affondato ancora di più nel paranormale, c’è del surreale spinto, ci sono persino dei fantasmi e sul set ho visto persone che volavano attaccate ai cavi. Ogni giorno sembrava di stare su un set diverso ed è stato molto stimolante. Credo poi che sia anche un modo per smascherare il surreale stesso, per svelare un po’ il trucco». Lei quindi non crede in questi fenomeni? Claudia Pandolfi «Io sono una persona molto terrena, credo più al colore della mia pelle che mi dice se sto bene e al dolore della mia pancia che mi dice se sto male. E penso che certi fenomeni nella vita siano dovuti solo all’alterazione della percezione umana. Ma credo anche nella forza delle persone che per la spinta della vita riescono a spostare mondi davvero pesanti». zione troppo rigida». Come attrice quindi preferisce altri ruoli? L’estate la vede impegnata in teatro. «Mi riconosco molto di più in una mamma che soffre nel riconoscere l’amore per suo figlio, il ruolo che ho interpretato nel film di Cristina Comencini "Quando la notte", ma qui entra in gioco una partecipazione emotiva personale. Io non giudico mai i ruoli che interpreto, altrimenti sarei costretta ad effettuare una sele- E da spettatrice che genere preferisce? «Amo i gialli e la suspense, mentre non mi piacciono il fantasy, il surreale e l’horror. Se voglio vedere un film, scelgo sicuramente un altro tipo di storia». «Con Francesco Montanari portiamo in scena, per la prima volta in Italia, "Parole incatenate", un thriller di grande successo dello spagnolo Jordi Galceran, per la regia di Luciano Melchionna. Debutteremo il 27 agosto al Festival di Todi e da novembre partiremo in tournée». ■ Patrizia Simonetti ©RIPRODUZIONE RISERVATA