05 TeLaB - plasmodium [modalità compatibilità]
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05 TeLaB - plasmodium [modalità compatibilità]
Plasmodium spp Phylum: Apicomplexa Classe: Sporozoea Presenza di un complesso apicale (attività lisosomiale di rhoptries e micronemi) e di un complesso pellicolare (citoscheletro) Ciclo biologico caratterizzato dall’alternanza di generazione: sporogonia (fase sessuata) e shizogonia (fase asessuata) Assenza di forme mobili. Unica eccezione: microgametocita (monoflagellato) A localizzazione intestinale (Cryptosporidium, Isospora) o in grado di invadere tessuti profondi e sangue (Plasmodium, Toxoplasma) Cos’è la Malaria ? Malaria (XVII secolo: "mal "mal aria", aria", “aria cattiva” in seguito alla credenza che la malattia venisse trasmessa dalle paludi e dai suoi effluvi maleodoranti) Causata da parassiti (Genere Plasmodium) appartenenti al Phylum Apicomplexa, Classe Sporozoea: Delle oltre 150 specie in grado di parassitare numerosi Vertebrati, solo 4 risultano patogene per l’uomo: complesso apicale alternanza di sporogonia e shizogonia assenza di forme mobili (tranne per microgametocita) Plasmodium falciparum, Plasmodium vivax, Plasmodium ovale, Plasmodium malaria La forma clinicamente più grave di malaria è quella causata da Plasmodium falciparum Epidemiologia I parassiti sono probabilmente comparsi nel Continente Africano e sono quindi stati trasportati nel Nuovo Mondo dai primi esploratori trans trans--Pacifico Pacifico.. Fossili di zanzara datano ad oltre 30 millioni di anni fa la comparsa sulla Terra del vettore per la malaria. Storicamente,, la Malaria: Storicamente ha contribuito alla caduta degli Imperi Greco e Romano ha rappresentato il maggiore problema sanitario durante la Guerra Civile negli USA (25% dei ricoverati era ammalato di Malaria) e la Seconda Guerra Mondiale (500.000 soldati Americani erano affetti da Malaria) Attualmente, la Malaria rappresenta la malattia infettiva Attualmente, più grave nelle aree tropicali e subtropicali: subtropicali: nel Mondo, Mondo, ogni anno si registrano 150 milioni di nuovi casi principale causa di mortalità nel Mondo:>1 Mondo:>1 milione di decessi/anno decessi/anno Distribuzione geografica Presente in oltre 100 Paesi Endemica in Asia, Africa, America Centrale, Sud America In Europa, la Malaria è stata ufficialmente eradicata, sebbene i recenti flussi migratori abbiano fatto registrare i cosiddetti casi di “importazione” (Italia: 176 casi nel 1980, 900 casi nel 1998) Ciclo vitale (1 di 2) Durante il pasto ematico, una zanzara (Anopheles) femmina inocula sporozoiti nell’ospite umano (1). Gli sporozoiti infettano le cellule epatiche (2) e maturano in schizonti (3), che lisano rilasciando i merozoiti (4). Dopo l’iniziale replicazione nel fegato (fase schizogonica eso-eritrocitaria [A]), il parassita va incontro a moltiplicazione asessuata nell’eritrocita (schizogonia eritrocitaria [B]). I merozoiti infettano i globuli rossi (5). La forma immatura (“ad anello”) dei trofozoiti matura a schizonti, la cui rottura rilascia i merozoiti (6). Alcuni parassiti differenziano in stadi sessuali intra-eritrocitari (gametociti) (7). La fase ematica dei parassiti è responsabile delle manifestazioni cliniche della malattia. Ciclo vitale (2 di 2) I gametociti, maschio (microgametocita) e femmina (macrogametocita), vengono assunti dalla zanzara Anopheles durante il pasto ematico (8). La moltiplicazione dei parassiti nel vettore è nota come ciclo sporogonico (C). Nello stomaco della zanzara, i microgameti fecondano i macrogameti dando vita agli zigoti (9). Questi diventando mobili ed allungandosi (oocinete) (10) invadono la parete dell’intestino medio della zanzara, dove si differenziano in oocisti (11). Le oocisti si accrescono e lisandosi rilasciano sporozoiti (12), che migrano verso le ghiandole salivari della zanzara. L’inoculazione degli sporozoiti in un nuovo ospite umano perpetua il ciclo biologico della malaria (1). Vettore Zanzara (Anopheles spp.) femmina (ematofaga) distribuzione mondiale numerose specie (> 300): A. gambiae, A. funestus (Africa tropicale) A. culicifacies, A. minimus, A. maculatus (Asia) A. acquasalis, A. darlingi (America Latina) A. maculipennis, A. artroparvus (Europa) Fase esoeso-eritrocitaria In P. vivax e P. ovale parte degli sporozoiti entra, in sede epatica, in una fase dormiente (ipnozoiti) responsabile, a distanza di settimane od anni, di forme recidivanti della malattia (strategia di sopravvivenza ?) Fase eritrocitaria Merozoite P.falciparum Micro Trofozoite in maturazione Macro GAMETOCITOGENESI (RBC): Microgametociti (maschili) Macrogametociti (femminili) Schizonte Ciclo sporogonico (1 di 2) P. falciparum Micro- Macro- PASSAGGIO NEL VETTORE Liberazione dei gametociti nello stomaco del vettore MATURAZIONE DEI GAMETOCITI Exflagellazione del microgametocita (4 (4--8 microgameti mononucleati). Maturazione del macrogametocita a macrogamete. FECONDAZIONE Formazione dello zigote Differenziazione in oocinete Ciclo sporogonico Formazione (in sede intestinale) di oocisti contenente fino a 10.000 sporozoiti Migrazione “salivare” degli sporozoiti via emocele (2 di 2) Sindromi cliniche Il quadro clinico può variare in dipendenza della specie infettante, dal livello di parassitemia e dallo stato immune del paziente: P. falciparum (Malaria terzana maligna): maligna): 7 7--10 gg incubazione, sintomi similsimil-influenzali, nause, vomito, diarrea, brividi ed accessi febbrili periodici (ogni 48h); può evolvere verso forme gravi, potenzialmente letali con coinvolgimento del SNC (emorragia cerebrale, coma - malaria cerebrale), grave insufficienza renale, grave anemia. P. ovale, P. vivax (Malaria terzana benigna): benigna): incubazione 10 10--15 gg, accessi febbrili con periodicità simile alla forma maligna, sebbene con quadro clinico molto più sfumato. Possibilità di recidive. P. malariae (Malaria quartana): quartana): incubazione 1818-40 gg, accessi febbrili periodici (ogni 72h); forme croniche latenti pauciparassitemiche Diagnosi di laboratorio Osservazione microscopica diretta Striscio sottile/spesso di sangue (prelevato in concomitanza con il rialzo febbrile) colorato con May--GrunwaldMay Grunwald-Giemsa trofozoite “ad anello” (più trofozoiti/eritrocita in P. falciparum) falciparum) schizonte gametocita (a semiluna in P. falciparum) falciparum) merozoite (raramente) Possibilità di falsi negativi: Possibile alterazione morfologica secondaria a terapia od impropria conservazione del campione “Overlapping” morfologico tra P. vivax e P. ovale (1 di 3) Diagnosi di laboratorio (2 di 3) Tecniche molecolari (PCR) •Lane •Lane •Lane •Lane •Lane elevata sensibilità possibilità di speciazione S: 1: 2: 3: 4: Molecular base pair standard (50-bp ladder). The red arrow shows the diagnostic band for P. The red arrow shows the diagnostic band for P. The red arrow shows the diagnostic band for P. The red arrow shows the diagnostic band for P. vivax (120 bp). malariae (144 bp). falciparum (205 bp). ovale (800 bp). Diagnosi di laboratorio Tecniche sierologiche Immunofluorescenza indiretta (IFA) Non adatta per diagnosi fase acuta Adatta per: (3 di 3) screening donatori ematici testare pazienti con febbre sospetti per malaria ma con microscopia negativa testare un paziente recentemente trattato per malaria ma con diagnosi incerta Possibilità di speciare, sebbene esista crosscrossreattività tra Plasmodium spp. spp. e Babesia spp. Tecniche biochimiche/immunologiche Antigene della fase ematica (histidine rich proteinprotein-2, HRP--2) associato a parassiti della malaria HRP (soprattutto P. falciparum e P. vivax) vivax) Plasmodium--associata lattatoPlasmodium lattato-deidrogenasi (pLDH), (immunoenzimatica o mediante determinazione della attività enzimatica) Terapia Clorochina (farmaco di elezione), Primachina, Meflochina, Doxiciclina, o Malarone Somministrazione in caso di viaggi in aree endemiche Comparsa di resistenza in alcuni Paesi: Utilizzati in schemi terapeutici “combinatori” Farmaci “alternativi”: derivati dell’artemisinina (sesquiterpene poli--R, estratto da pianta cinese) efficaci verso P. falciparum poli scarsa tox, utilizzabili in pediatria perchè somministrabili per via suppositoria Non esiste uno schema di vaccinazione efficace Sperimentazioni vaccinali con vaccini antianti-sporozoite ed antianti-merozoite Difficoltà dovute alla “plasticità” della componente antigenica del plasmodio