Descrizione Tecnica

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Descrizione Tecnica
Descrizione Tecnica
DigitalSign Core®
Per integrare firme elettroniche e
digitali nelle applicazioni web
Con DigitalSign Core è possibile:



Integrare la firma digitale nelle proprie
applicazioni, in ogni modalità e formato
Sviluppare
procedure
di
firma
automatica, di verifica, di marcatura
temporale in contesti web-based
Interfacciare
dispositivi
di
firma
personali (smartcard) e servizi di firma
remota (HSM)
Una libreria in tecnologia Java al
servizio della software house che
ricerca un prodotto stato dell’arte,
potente, completo, affidabile
Dall’esperienza sul campo di DigitalSign – il
prodotto di firma digitale di riferimento, usato da
decine di migliaia di utenti e adottato da molte
software house per le applicazioni veramente
professionali – e dal know-how maturato in
sofisticati progetti chiavi in mano, CompEd ha fatto
nascere DigitalSign Core.
Si tratta di una libreria rivolta alle software house
che hanno in produzione un proprio sistema
(gestionale, documentale, ERP, workflow, …) e
desiderano integrarvi in profondità i servizi
necessari
per
firmare,
verificare,
marcare
temporalmente senza condizionamenti.
Anche in questo nuovo prodotto i clienti di CompEd
trovano caratteristiche di assoluta completezza, di
facilità
d’uso,
di
esemplare
efficacia
di
presentazione, di estrema flessibilità. Senza
trascurare un’interpretazione rigorosa delle norme,
degli standard, dei principi di sicurezza.
DigitalSign Core – Descrizione Generale (14/11/2013)
La libreria DigitalSign Core consente di realizzare
applicazioni multi-tier e fault tolerant, adatte al
deployment su cluster.
Essendo realizzata interamente in Java la libreria è
compatibile con Windows, OSX e Linux.
1.
1.1
Funzionalità
Sottoscrizione di documenti
DigitalSign Core permette di generare documenti
firmati in formato standard CAdES (evoluzione dello
standard PKCS#7), partendo da qualunque
documento digitale.
Se il documento originale è in formato PDF o PDF/A
è possibile apporre le firme anche in modalità
PAdES, naturalmente con il del pieno controllo sulle
caratteristiche del campo firma aggiunto.
La libreria consente ovviamente di interagire anche
con documenti già firmati, per aggiungere nuove
firme.
Oltre alla Firma Elettronica Qualificata DigitalSign
Core può produrre qualunque tipo di firma digitale
come descritta dalle nuove Regole Tecniche ed in
particolare la firma elettronica avanzata basata sulle
Carte Nazionali dei Servizi e sul relativo certificato
di autenticazione.
DigitalSign Core produce documenti conformi alle
Regole Tecniche del DPCM 30/03/2009 ed alla
Deliberazione CNIPA 45/2009, nonché alle
prescrizioni prorogate con la Determinazione
Commissariale DigitPA 69/2010.
I contenuti delle nuove Regole Tecniche,
attualmente in attesa di essere pubblicate in
Gazzetta Ufficiale, sono già recepiti.
1.2
Funzionalità sul client e sul server
Nell’implementazione di un processo di firma i
progettisti possono trovarsi di fronte a problemi da
risolvere con diversi approcci, in funzione
dell’architettura dei propri sistemi, delle tipologie di
documenti, degli strumenti di firma da interfacciare.
Con DigitalSign Core è possibile:
1/3

realizzare tutte le funzioni di firma sul client,
ossia sulla stazione di lavoro dell’utente,
usando smartcard locali o un servizio di
Firma Remota

realizzare tutte le funzioni di firma sul
server, usando un servizio di Firma Remota

realizzare la maggior parte delle funzioni sul
server, demandando al client solo le
interazioni con la smartcard locale
Per rendere possibili tutte queste alternative
DigitalSign Core comprende una applet scaricabile
on-the-fly da parte dei client: l’applet può interagire
con l’ambiente locale, in particolare con la
smartcard, scambiando dati con il server.
Ovviamente sono possibili anche soluzioni “ibride”,
spostando il baricentro più sul server o sul client in
funzione delle esigenze specifiche, sfruttando la
granularità delle funzioni di DigitalSign Core.
1.3
Marcatura Temporale
Gli addetti ai lavori sanno bene che per assicurare il
massimo valore probatorio di un documento firmato
occorre essere in grado di collocare nel tempo
l’istante della firma, per prevenire ogni possibile
contestazione sul fatto che la firma sia avvenuta
prima o dopo la scadenza o la revoca del certificato
di sottoscrizione.
E notoriamente la Marca Temporale è l’oggetto più
fisiologico per ottenere un tale risultato a livello di
un singolo documento.
Anche questo strumento può essere gestito in modo
flessibile da DigitalSign Core.
Innanzitutto è possibile associare la marca
temporale direttamente alla firma (in modalità
CAdES-T e PAdES-T):

sfruttando tale funzionalità – se prevista –
da parte del servizio di Firma Remota che
ritorna la firma già corredata di una Marca
Temporale;

collegando il sistema, lato server, con un
servizio
di
Marcatura
Temporale
centralizzato;

lasciando che sia il client ad interagire con il
servizio
di
Marcatura
Temporale
configurato.
DigitalSign Core – Descrizione Generale (14/11/2013)
Inoltre è possibile apporre una marca temporale al
documento già firmato (verosimilmente solo con un
riferimento temporale leggero, di tipo SigningTime)
e produrre un documento con marca detached
oppure in formato .tsd (RFC 5544), previa verifica
della validità di tutte le firme contenute.
1.4
Verifica di firme e marche temporali
La verifica della validità di un documento firmato è
una attività di grande importanza.
Oltre all’ovvia circostanza in cui occorre verificare
un documento proveniente da una controparte,
prima di dar corso ad un processo decisionale o
produttivo
conseguente
al
contenuto,
è
fondamentale anche verificare la correttezza di ogni
documento firmato dai propri utenti e processi: la
scoperta tardiva di una o più firme invalidate da un
certificato scaduto o da un errore tecnico ha sempre
pesanti ricadute.
DigitalSign Core offre funzioni di verifica molto
sofisticate, per verificare la validità globale di un
intero documento marcato temporalmente, oppure
di una singola firma o di un certificato.
Oltre alla semplice funzionalità booleana di verifica
(valido/non valido) è possibile ottenere un report
XML con tutti i dettagli del documento, delle firme di
ogni oggetto correlato, nello stile a cui ci ha abituati
DigitalSign. Il report può essere usato facilmente
per la presentazione all’utente, integrando la
visualizzazione del documento.
Per ottenere il massimo livello di attendibilità le
funzioni di verifica dovrebbero essere implementate
sul server, dove è possibile il massimo controllo
della configurazione (in particolare sull’attendibilità
ristretta ai certificatori accreditati piuttosto che su
liste di CA aggiuntive).
Qualora i documenti risiedessero sul client e la loro
dimensione (o la riservatezza dei contenuti)
sconsigliasse il trasferimento al server è possibile
suddividere il processo tra client e server: il client
estrae gli oggetti da verificare e li trasmette al
server, dove avviene la verifica di attendibilità e
validità dei certificati.
Naturalmente DigitalSign Core può verificare
documenti corredati di firma elettroniche qualificati
conformi a tutte le edizioni delle regole tecniche di
AIPA/CNIPA/DigitPA promulgate nel tempo.
Quindi i formati .p7m e .pdf (PAdES), come pure
.tsd, .m7m, .p7x
Pienamente supportata è anche la verifica alla data,
che tiene conto delle prescrizioni di legge in
relazione alla durata di validità delle marche
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temporali e dell’attendibilità delle CRL.
DigitalSign Core richiede un runtime java 1.6.
2.
Può essere eseguito negli ambienti Windows, OSX,
Linux.
Licensing
DigitalSign Core è offerto alle software house
nell’ambito della CompEd Developer License, con le
stesse modalità in cui è disponibile DigitalSign
Professional: esistono diversi tagli in funzione del
numero massimo di utenze che generano firme, con
una regolamentazione del numero minimo di
sottoscrittori per server.
3.
Ambienti operativi
DigitalSign Core – Descrizione Generale (14/11/2013)
Ove sia necessario interagire con dispositivi locali
(smartcard, lettori) è necessario verificare la
disponibilità di componenti di interfaccia tra
l’ambiente prescelto e i dispositivi a disposizione.
Per le implementazioni fault tolerant la libreria
supporta
opzionalmente
lo
storage
delle
configurazioni, del caching CRL e di tutti i parametri
di funzionamento tramite condivisione con JDBC,
usando ANSI SQL, compatibile con tutti i più
importanti ambienti database.
3/3