4. Vivi o vivacchi soltanto? Preghiera prima della meditazione Dio
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4. Vivi o vivacchi soltanto? Preghiera prima della meditazione Dio
4. Vivi o vivacchi soltanto? Preghiera prima della meditazione Dio Padre, che le parole della Sacra Scrittura risveglino in me il desiderio della Misericordia che vuoi riversare su di me. O, Cristo, Tu hai detto che dove sono due o tre riuniti nel Tuo nome, Tu sei in mezzo a loro. Concedimi di sperimentare la Tua presenza nella nostra comunità. Spirito Santo, apri le mie orecchie affinché sentano ciò che dice il Padre, illumina il mio spirito affinché possa capire gli atti di Cristo e infiamma il mio cuore con la Tua Presenza Divina affinché la Parola possa farsi carne anche nella mia vita. Amen. Frammento della Sacra Scrittura “Anche voi eravate morti per le vostre colpe e i vostri peccati, nei quali un tempo viveste alla maniera di questo mondo, seguendo il principe delle potenze dell'aria, quello spirito che ora opera negli uomini ribelli. Nel numero di quei ribelli, del resto, siamo vissuti anche tutti noi, un tempo, con i desideri della nostra carne, seguendo le voglie della carne e i desideri cattivi; ed eravamo per natura meritevoli d'ira, come gli altri. Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amati, da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo: per grazia infatti siete stati salvati. Con lui ci ha anche risuscitati e ci ha fatti sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù. Per questa grazia infatti siete salvi mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha predisposto perché noi le praticassimo.” Efesini 2, 1-10 Meditazione Si può essere un “morto vivente” anche se si ha una salute di ferro, il corpo di un campione sportivo e un brillante senso dell'umorismo. La vita non è solo una questione di cervello e di cuore. Secondo il pensiero biblico la vita è una relazione, la più importante di tutte: quella con Dio, il Creatore della vita. Quindi, a cosa serve decorare la propria macchina se non si ha la benzina, a cosa serve una bella lampada se non si ha l'elettricità per accenderla? Allo stesso modo la vita umana è vuota se viene vissuta senza un legame con Dio. L'Autore della Lettera ci parla esattamente di questo modo di vivere, di questo vivacchiare, nel quale ciò che ci guida sono solo i desideri e capricci, troppo spesso sciocchi e peccaminosi...E anche se ci sembra di riuscire a governare noi stessi, in realtà seguiamo i suggerimenti di uno spirito maligno, chiamato qui “il principe delle potenze dell'aria” (mentre noi abbiamo adottato l'idea che gli spiriti maligni dimorino sotto terra, secondo gli antichi la loro dimora doveva essere una delle sfere attorno alla Terra, dalla quale potevano osservare meglio gli uomini). Le persone che vivono nel peccato quindi sono morte nella più importante forma di vita, la vita nella grazia. Ma Dio trova una medicina meravigliosa per la nostra morte, anche se noi stessi pecchiamo, violando i Suoi Comandamenti e rompendo così il legame che abbiamo con Lui. Per farci uscire dalla spirale del peccato, il Figlio di Dio scende nella realtà della morte, perché noi da soli non potremmo liberarci da essa. Questo è espresso perfettamente nelle icone che rappresentano Cristo nell'Ade, che tiene il polso (il punto del corpo nel quale si sente meglio il battito cardiaco!) di Adamo ed Eva. Ognuno di noi è Adamo ed Eva e Gesù ci dice: “Ho fatto di tutto perché tu possa vivere!”. E non ha fatto questo per i nostri meriti, come la figlia di Jair e il giovane di Naim non avevano fatto nulla per meritare di tornare in vita. La vita è un dono gratuito di Dio; siamo così incapaci di meritare il fatto di essere nati, che neanche la nostra miglior opera buona non basterebbe a meritare di ricevere di nuovo il dono della grazia, una volta perduto. La nostra vita nella grazia ha un solo prezzo: il Sangue di Cristo. Noi viviamo se siamo uniti a Lui, se il Suo Sangue ci purifica ed è la nostra bevanda. Il Battesimo non è solo un'”iscrizione alla Chiesa”. Il Battesimo è l'esperienza descritta nell'immagine di Adamo ed Eva nell'Ade: Gesù entra nella morte per riportare noi che siamo morti nel peccato alla vita, ma a una vita completamente diversa, che è l'inizio del gustare la beatitudine con Dio in paradiso. Poiché siamo uniti in Cristo, siamo parte del Suo Mistico Corpo! Questo è il motivo per cui l'Autore ha osato scrivere che Dio “ci ha fatti sedere nei cieli”, anche se viviamo sulla terra: Cristo, la nostra Testa, è là. Se salgo le scale e la mia testa è già all'altezza del piano più in alto, in poco tempo tutto il mio corpo sarà lì. Cristo, la nostra Testa, è in paradiso. Là c'è un posto per ognuno di noi. Domande proposte per la riflessione 1. Sto vivendo oggi, o solo vivacchiando? Perché? 2. Che uso sto facendo della mia libertà? 3. Sono capace di ricevere la misericordia e la redenzione che mi sono offerte da Dio o cerco con ogni mezzo di guadagnarmele? Cosa mi ostacola dal ricevere questi doni? 4. Qual è il mio approccio alle mie opere buone? Sono soltanto un motivo di orgoglio e un tentativo di “comprare” Dio? 5. Come interpreto la frase: “Per questa grazia siete salvi mediante la fede”? Riflessione personale Preghiera di conclusione Sii lodato, Signore, per tutto ciò che sarà il frutto della nostra preghiera. Sii lodato attraverso le persone alle quali porteremo la Buona Novella della Tua Misericordia Infinita. Sii lodato da tutti quelli che si preparano alla GMG. Dio Misericordioso, sostienici durante il cammino della nostra vita, rivolti sempre verso Te. Concedici di godere della dolcezza del Tuo perdono già in questa vita e, attravverso questa preghiera, dacci un assaggio del nostro futuro incontro con Te in Cielo. Per Cristo nostro Signore. Amen. Traduzione: Francesca Berardo