Gare d`Ambito - Arthur D. Little
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Gare d`Ambito - Arthur D. Little
Utilities Viewpoint Ottobre 2014 Gare d’Atem - Semaforo “quasi” verde? A gara i primi due lotti: numeri in gioco, contesto competitivo, possibili scenari di gara A oltre due anni di distanza dall’entrata in vigore del Decreto Criteri pubblicato in GU a febbraio 2012, l’avvio delle gare gas sembra ormai prossimo. La spinta governativa e il completamento del quadro normativo e tariffario fanno presumere effettivamente vicino tale momento e sia le Stazioni appaltanti sia gli operatori si stanno preparando a gestire tale evento. Le prime gare e il completamento del quadro normativo Con i primi due lotti verranno assegnati 50 ambiti per un totale RAB stimato pari a 6,2 Mld€, equamente distribuiti tra I e II lotto in termini di numero ma non di RAB che risulta concentrata nel I lotto (Figura 1). A guidare in termini di ammontare di RAB messa a gara (oltre il 60% del totale) sono, in ordine, le seguenti regioni: n il Lazio con 1,6 Mld€ relativi esclusivamente alla gara dell’Atem di Roma (valore che include il comune di Roma, la cui gara è stata aggiudicata nel 2012); n la Lombardia con 1,2 Mld€ su 14 Atem con valore mediamente pari a 60 M€ di RAB fatta eccezione per i 3 Atem di Milano (che valgono complessivamente 0,5 Mld€); gestore entrante. Per il primo infatti la base di calcolo del vincolo dei ricavi sarà rappresentata dalla RAB mentre per il secondo dal VIR; la base imponibile per il calcolo dello sconto tariffario sarà invece il delta VIR-RAB dell’Atem, ovvero la medesima per entrambi. Rimangono da chiarire alcuni aspetti, importanti per valutare la redditività complessiva della concessione per gli operatori, relativi al trattamento del VIR da riconoscere (sia nel caso di nuovo gestore che nel caso di vittoria del gestore uscente) al termine della concessione, quali in particolare: la rivalutazione del VIR e l’impatto della valorizzazione degli investimenti a costi standard e l'identificazione dei perimetri societari. Figura 1: Rab I e II Lotto: numeriche e distribuzione geografica >1,0 >0,3 # <0,3 4,1 Inoltre, in 33 Atem dei 50 del I e II Lotto è presente un operatore dominante (con una quota di mercato superiore al 50% in termini di Pdr). In relazione agli adempimenti normativi, ad oggi, 25 ambiti su 25 per il primo lotto e 20 su 25 per il secondo hanno nominato la Stazione Appaltante e provveduto ad avviare le attività propedeutiche alle gare. Il termine ultimo per la pubblicazione del bando è previsto per l’11 marzo e 11 giugno 2015 per il primo Lotto e l’11 luglio 2015 e l’11 ottobre 2015 per le gare del secondo lotto. La recente delibera dell’AEEGSI 367 del 2014 ha completato il quadro normativo di riferimento relativamente alla regolazione tariffaria prevedendo, tra le altre, un trattamento asimmetrico tra gestore uscente e ATEM a gara (#) RAB a gara (Mld€) n il Piemonte con 1,0 Mld€ e 9 gare, di cui le due principali sono Torino 1 e 2 che insieme valgono 0,6 Mld/€. 2 2,2 14 3 7 9 5 4 3 1 1 1 Lotto 1 Lotto 2 25/25* 20/25 RAB (Mld€) x ATEM che hanno nominato la SA * Considera Trento 2 e 3 Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati MSE e AEEGSI Utilities Viewpoint Il contesto competititvo Il 57% della RAB messa a gara è detenuta dai primi 2 operatori del mercato, Italgas e 2i Rete Gas, il cui presidio è esteso su scala nazionale, seppur con un diverso grado di concentrazione nelle regioni del I e II lotto: Figura 3: Principali operatori in termini di RAB totale (100%) del I e II Lotto 14% n Italgas: presente in 27 Atem dei 50 a gara nei primi due lotti e con una RAB concentrata per oltre il 60% sull’Atem di Roma (comprensivo della concessione sul comune di Roma aggiudicata nel 2012). 10% 1% 3% n 2i Rete Gas: presente in 33 dei 50 Atem a gara e con una RAB abbastanza frammentata (quota dei primi 3 Atem pari al 30%). Nel corso degli anni essi hanno messo in atto strategie diverse: di consolidamento per il primo e di crescita esterna per il secondo (tra le principali acquisizioni, Enel rete gas nel 2009, E.On rete gas e G6 Rete Gas nel 2011). La quota rimanente è coperta per il 29% da operatori che servono più di 100 mila Pdr, tra i quali le municipalizzate di livello nazionale come Hera, Iren, Estra, Toscana Energia e A2A, che, nella maggior parte dei casi, sembrano intenzionate a competere principalmente negli ambiti in cui sono già presenti e adottare quindi una strategia di consolidamento sui territori serviti. A completare il quadro (14% della RAB), vi sono 77 operatori con un numero di Pdr gestiti che varia da poche centinaia a 100 mila, pubblici e privati, che in molti casi concentrano la loro presenza in un unico Atem e in altri risultano invece presenti con pochi Pdr. Tra questi, quelli di dimensioni maggiori (>50 kPdr) avranno più chance di poter scegliere la propria strategia, tra: n tentare di vincere da soli le gare negli Atem più frammentati dove hanno una posizione dominante; Figura 2: Suddivisione RAB (100%) del I e II lotto per cluster di operatore Piccolissimi (17*) Piccoli (50*) 46% 2% 4% 10% 11% Italgas* 2ì Rete Gas Hera Estra A2A Toscana Energia Altri operatori > di 100 kPdr (16) Iren Altri operatori < di 100 kPdr (77) * Include AES Torino Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati MSE e AEEGSI n avviare un processo di aggregazione con altri operatori, al fine di raggiungere importanti economie di scala e dare vita a player più grandi in grado di competere su scala nazionale; trovare partner finanziari (es. fondi infrastrutturali) con i n quali partecipare alle gare (in questo caso è importante avere comunque una dimensione tale da risultare «interessanti» per tali tipologie di investitori). Gli operatori più piccoli invece, a meno di JV per mantenere lo status quo dell’Atem (previa verifica delle tematiche di Antitrust) avranno nella maggior parte dei casi come unica opzione l’uscita dal business, incassando il VIR e valutando l’opportunità di investirlo in altri/nuovi settori soprattutto nel caso di piccole società multiutilities. Un ruolo importantissimo per la scelta della strategia sarà giocato ovviamente dalla disponibilità di risorse finanziarie adeguate che dovranno essere reperite sul mercato. 0% Queste prime gare serviranno anche a valutare il livello competizione che ci sarà soprattutto negli Atem più frammentati dove non è presente un operatore dominante e quanto i grandi operatori si spingeranno oltre i territori già presidiati. Medi (10*) 9% 5% Grandi (18*) 14% 71% Molto Grandi (5*) PDR gestiti a livello nazionale - Classificazione AEEGSI (#): - Piccolissimi <5k - Piccoli <50k - Medi <100k - Grandi <500k - Molto Grandi >500k * Numero Operatori Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati MSE e AEEGSI 2 Gare d’Atem - Semaforo “quasi” verde? Quello che è certo è che già da questa prima tornata il panorama della distribuzione gas, e in generale delle utilities presenti nel mercato, potrebbe cambiare radicalmente, attraverso la sostanziale riduzione del numero di operatori, la comparsa di nuovi soggetti di più grandi dimensioni e il consolidamento dei grandi operatori. Utilities Viewpoint Figura 4: Analisi degli impatti sull’IRR di possibili scenari di gara Nota metodologica Risultati dell’analisi – Riduzione dell’IRR Assunzioni degli scenari Scenario base Operatore Concorrenti dello stesso Atem QM Quota di mercato calcolata sulla base della RAB 2014 Proprietà % di proprietà delle reti dei concorrenti Operatore QM % Prop. Coeff. VIR/RAB A 70% 80% 1,1 0,6 0,4 0,2 Coeff. VIR/RAB B A1 Sconto tariffario 0-100% 0-50% 0,17% 0,11% 0,0 Sconto tariffario Sconto su prest. Canone concess. Operatore QM % Prop. Coeff. VIR/RAB A 70% 80% 2,0 0,6 TEE Addiz. 0,59% B 30% 13 5 5 5 7,69% 10,00% 1,00% 4,00% RCA + QA del Delta VIR-RAB % sconto sull’€/pdr di contributi di allacciamento e prestazioni accessorie 5% di RCA + QA dis e mis Costo unitario per TEE pari a 108 € 1,1 80% 0,19% 0,13% 0,17% 0,10% 0,08% 0,03% 0,0 Sconto tariffario Sconto su prest. Canone concess. TEE Addiz. Modifica Coeff. VIR/RAB «B» - Scenario 3 0-20% Valore per 1 punto 0,24% 0,2 A6 Punteggio Quantificazione impatto sulla redditività 0,12% 0,05% Modifica Coeff. VIR/RAB «A» - Scenario 2 Canone Investimenti concessione in TEE 0-5% 0,13% 0,06% 0,4 CRITERI AGGIUDICAZIONE OFFERTA ECONOMICA A5 A2 Sconto su prestazioni di servizi 1,1 80% Rapporto tra valore di rimborso e RAB di proprietà Criteri economici (asse X) Range criterio 30% 0,20% 0,10% Operatore QM % Prop. Coeff. VIR/RAB A 70% 80% 1,1 0,6 0,4 0,23% 0,2 0,18% 0,16% 0,08% 0,05% B 30% 80% 2,0 0,11% 0,12% 0,11% 0,0 Sconto tariffario Sconto su prest. Canone concess. TEE Addiz. Modifica %Prop. «B» - Scenario 4 Impatto sull’IRR (asse Y) n Costo in termini di riduzione di IRR per 1 punto di offerta economica. n In tutti gli scenari viene valutato l’impatto «stand alone» di 1 punto di offerta economica, ponendo gli altri criteri a zero. n In tutti gli scenari si tiene conto del costo opportunità della rete già gestita dall’operatore (per la quale quindi non si prevede cashout). Fonte: Analisi Arthur D. Little Possibili scenari di gara Operatore QM % Prop. Coeff. VIR/RAB A 70% 80% 1,1 0,4 0,27% 0,13% 0,05% B 30% 50% 1,1 0,23% 0,20% 0,2 0,05% 0,12% Operatore A ? La prima componente (flussi di cassa ricorrenti) è impattata principalmente dalla marginalità attesa della concessione e dall’offerta economica effettuata in sede di gara mentre la componente patrimoniale («una tantum») è legata a variabili industriali che saranno disponibili a tutti i concorrenti solo in sede di gara (RAB dei gestori presenti nell’Atem , Delta VIRRAB, % proprietà della rete). Arthur D Little ha effettuato un’analisi, basata su propri modelli di stima, per quantificare l’impatto sull’IRR di progetto delle differenti variabili sopracitate (Coeff VIR-RAB, % proprietà, quota di mercato) su diversi possibili scenari di gara. A tal fine, abbiamo sviluppato un modello quantitativo di valutazione dell’investimento in un Atem «tipo» di dimensioni medio-grandi (circa 200 mila Pdr) e con marginalità media (Ebitda) del 50% (nello scenario base - Figura 4). 0,11% 0,0 Sconto tariffario Sconto su prest. Canone concess. L’IRR delle concessioni di distribuzione gas può essere scomposto in due componenti: una reddituale (flussi della concessione) ed una patrimoniale (cash-out fine piano al netto del cash-in per l’acquisto della rete degli altri operatori). 3 Gare d’Atem - Semaforo “quasi” verde? 0,6 TEE Addiz. Operatore B Nello scenario base, per l’operatore A lo sconto tariffario appare il criterio meno costoso per acquisire punteggio nell’offerta economica; viceversa all’incrementarsi del coefficiente VIR-RAB (sia proprio che dell’operatore B) tale sconto diventa più costoso degli altri criteri (TEE, canone, % sconto su prestazioni). Anche la % di proprietà delle reti gioca un ruolo rilevante: nello scenario 4 infatti il costo del canone diventa il parametro più costoso mentre lo sconto tariffario il più conveniente (diminuendo la base imponibile su cui è calcolato). Il confronto tra l’impatto sull’IRR dei criteri di gara tra operatore A e B è riconducibile invece: n ai differenti IRR dei due concorrenti, a parità di altre condizioni: 1) l’impatto sull’IRR di ciascun criterio è maggiore al crescere dell’IRR complessivo, 2) l’IRR è positivamente correlato alla QM perché il modello include nel calcolo di tale indicatore il costo opportunità della rete già di proprietà; alla regolazione asimmetrica prevista dalla delibera n 367/2014 per gestore uscente (VRT calcolato sulla RAB) e gestore entrante (VRT calcolato su VIR). Utilities Viewpoint Considerazioni finali sulle analisi presentate L’analisi svolta ci consente di effettuare alcune considerazioni con riferimento alle strategie preparatorie alle future, forse ormai prossime, gare gas: Contatti Saverio Caldani Managing Partner +39 06 68 88 23 00 +39 335 69 88 760 [email protected] 1) al crescere del coefficiente VIR-RAB se da una parte si alzano le barriere all'ingresso, dall'altro il criterio dello sconto tariffario diventa un parametro più oneroso per tutti gli operatori che partecipano alla gara. 2) Il «mix ottimale» di offerta economica deve essere cercato valutando tutti i diversi aspetti citati, calati sul singolo operatore, ma anche tenendo in considerazione il livello atteso di concorrenza nella gara e la strategicità dell’Atem per ciascuno dei partecipanti. Partner +39 06 68 88 23 00 +39 335 68 93 903 [email protected] 3) L’asimmetria informativa tra gestori uscenti ed entranti può svolgere un ruolo rilevante in questo primo round di gare che può essere però mitigato dai gestori entranti attraverso lo sviluppo di scenari differenziati per la valutazione dell’investimento. Katia Valtorta La roadmap degli operatori Molti operatori stanno basando gran parte della loro strategia futura sulle prossime gare e altri potranno volerlo fare una volta verificato l’effettivo livello di competizione e di attrattività delle prime che saranno svolte. Tali gare assorbiranno molte delle risorse di queste aziende e quindi è necessario prepararsi con adeguato anticipo, avviando una serie di attività che riteniamo particolarmente importanti, quali: n valutare preliminarmente non solo la propria redditività e capacità competitiva sull’Atem, ma anche quella dei potenziali concorrenti, questo soprattutto per evitare di effettuare offerte economiche «inutilmente aggressive». n Valutare gli impatti sulla redditività della concessione dei dati che devono essere comunicati alla SA (personale, dati sugli impianti, etc). Andrea Romboli Principal +39 02 67 376 1 +39 335 12 08 077 [email protected] Irene Macchiarelli Manager +39 06 68 88 23 00 +39 334 62 09 644 [email protected] Co-autori Chiara Loreti, Leonardo Rosetto, Vincenzo Ippolito. Arthur D. Little Fondata nel 1886 a Cambridge (Massachusetts, USA) da Arthur Dehon Little, professore presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT), Arthur D. Little è la più antica società di consulenza al mondo. Sin da quando fu fondata, più di 120 anni fa, Arthur D. Little è caratterizzata dalla passione per le soluzioni innovative in grado di portare a risultati reali e consistenti. n Stimare con quanta più precisione possibile i parametri ad oggi non noti degli altri operatori (coefficiente VIR-RAB, quota di mercato, % proprietà) e la concorrenza attesa nella gara, per scegliere le gare «giuste» a cui partecipare. Oggi siamo ampiamente riconosciuti come leader nelle “smart innovations” – aiutiamo i nostri clienti ad innovare e a controllare la crescente complessità delle loro operazioni. n Bilanciare adeguatamente i capex che potrebbero essere inseriti nel piano di sviluppo, valutandone attentamente i ritorni nel corso della concessione. Arthur D. Little si caratterizza per uno stile di relazione con il cliente fortemente collaborativo, per risorse selezionate e ad alto potenziale e per l'impegno alla qualità del delivery. n Identificare una strategia di copertura dei fabbisogni finanziari che si stima di dover coprire per la partecipazione alle gare d’ambito e quindi il livello di «leva» accettabile. E' presente in Italia con 2 uffici, uno a Milano ed uno a Roma, e conta circa 80 consulenti. n Preparare l’organizzazione interna (personale e sistemi) alla partecipazione alle gare. Copyright © Arthur D. Little 2014. All rights reserved. www.adl.com