altro cemento in arrivo la guida ai pesci cinghiali urbani il

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altro cemento in arrivo la guida ai pesci cinghiali urbani il
n. 150 ottobre 2009 distribuzione gratuita
il mensile del vivere naturale
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Articolazioni:
l’importanza dello
Zolfo
MSM e MQC sono in vendita
nelle erboristerie, farmacie
e negozi specializzati
utto nasce nelle profondità dell’oceano, dove il
plancton – l’insieme delle piante e degli animaletti
microscopici di cui si cibano i pesci più grandi –
rilascia composti solforosi. Questi poi evaporano
salendo nell’alta atmosfera terrestre, dove l’energia
solare e l’ozono li trasformano in composti solubili
– come il metil-sulfenil-metano, più noto come MSM –
cosicché possono ricadere sulla terra con la pioggia. Le piante, che assorbono la pioggia con le loro
radici, concentrano l’MSM che diventa allora
disponibile nella catena alimentare degli esseri
viventi. Infine l’MSM e gli altri composti sulfurei
generati dalla pianta vengono rimineralizzati e
ritrasportati al mare dove il ciclo dello zolfo ricomincia.
L’MSM è normalmente presente nel nostro corpo, lo
assorbiamo mangiando verdura e frutta fresche,
carne, pesce e cereali, tenendo presente, però, che
nella cottura degli alimenti buona parte dell’MSM
viene dispersa.
All’organismo l’MSM serve per formare cellule che
siano sane. L'MSM è fondamentale per il benessere
delle articolazioni. L'MSM risulta inoltre in grado di
contrastare le manifestazioni tipiche scatenate da
fattori esterni come le sostanze allergizzanti. Ha anche
proprietà ristrutturanti della pelle, delle unghie e dei
capelli. Si è notato che l’MSM ammorbidisce le cicatrici. Insomma: rende la pelle soffice e flessibile; riduce
rughe e screpolature; rinforza e favorisce la crescita di
unghie e capelli. Già questo primo gruppo di proprietà
benefiche fa capire che è importante mantenere un
livello adeguato di MSM nell’organismo.
Vengono poi anche altre proprietà molto utili, per
esempio, l’MSM viene utilizzato per il controllo
dell’iperacidità e per quello della stipsi, con ottimi
risultati documentati.
Per questi evidenti benefici Natural Point ha scelto
di includere l’MSM nella propria linea di integratori
naturali, presentandolo sia singolarmente (solo
MSM) sia in una formulazione che contiene MSM,
coenzima Q10(*) e vitamina C (MQC), che
possono potenziare gli effetti dell’MSM.
Nella sua forma più pura, quella cristallina, l’MSM
è inodore e quasi insapore e non ha alcuna
controindicazione né tossicità. Non presenta
nemmeno problemi di dosaggio: un eventuale
eccesso di MSM, viene eliminato dall’organismo
attraverso la pelle, senza odore.
Perciò quando ci sono problemi alle articolazioni
o di sensibilità ai fattori allergizzanti esterni,
l’integrazione dell’alimentazione con MSM può
portare a dei miglioramenti. Così come per mantenere in forma pelle, unghie e capelli, o riportare
flessibilità alla cute consumata dal tempo e dal sole,
l’MSM dà un importante sostegno.
(*) Il Q10 è un antiossidante naturale.
Natural Point srl - via P. Mariani, 4 - 20128 Milano - tel. 02.27007247 - www.naturalpoint.it
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editoriale
La disperazione degli umili
Poteva crollare il palazzo e andarci di mezzo magari anche chi
non c’entra.
Le bombe non sono certo il modo giusto per affrontare i
problemi, né qualunque atto di violenza lo è, in generale, mai.
Ciò detto, però, una riflessione sul gesto del signor Antonio
Castriotta, che si è fatto saltare in aria nel parcheggio
sotterraneo di un palazzo in costruzione in via delle Linfe a
Trieste, nel tentativo (forse) di distruggerlo, si imporrebbe. A
tutti, pubblici amministratori in primis.
Appare evidente, infatti, che la causa scatenante di quanto
accaduto sia stata la frustrazione di Castriotta per essersi
visto sconfiggere in una battaglia contro l’”ecomostro”, nella
quale aveva pure le sue ottime ragioni. Ragioni peraltro
riconosciutegli anche nella battaglia legale che aveva intentato
e che si è conclusa con una vittoria morale, ma con un nulla di
fatto sostanziale.
Così come nulla aveva ottenuto dai colloqui con politici e
funzionari comunali. Non può certo valere da giustificazione il
fatto che i casi analoghi sono tanti, a Trieste (e altrove): semmai
è un’aggravante.
Dovrebbe essere infatti chiaro a tutti che è un crimine contro il
buon senso - oltre che contro la corretta gestione della città, la
buona urbanistica, la qualità della vita in generale - permettere
di costruire palazzi di sei o sette piani in un contesto urbanistico
ed ambientale fatto di casette uni o bifamiliari a uno o al
massimo due piani, costruite spesso (come in questo caso)
con le proprie mani e con i sacrifici di tutta una vita. Questo
prevede però il piano regolatore vigente, approvato nel ’97. Un
piano, com’è noto, attento agli interessi dei costruttori e degli
speculatori, non certo a quelli dei comuni cittadini. Specie se
umili come il signor Castriotta.
Tant’è vero che quel piano non è mai stato neppure illustrato
alla popolazione: tanto meno la si è coinvolta nella fase di
redazione. E le critiche che sono poi arrivate da più parti,
sono state accolte con un’alzata di spalle dagli amministratori
comunali. Dal ’97 ad oggi, malgrado solleciti e proteste
crescenti, nessuno ha pensato di rivedere almeno le previsioni
più assurde e così il cemento è dilagato, seppellendo prati,
giardini, le speranze ed i sacrifici di tanti.
Ora si è finalmente avviato, con molte incertezze ma sempre
senza coinvolgere la cittadinanza, l’iter di un nuovo piano
regolatore a Trieste: saprà evitare che si ripropongano situazioni
come quella di via delle Linfe? O assisteremo ad altri gesti
disperati di persone umili e vilipese?
Dario Predonzan
Nelle foto la casa del sig. Castriotta (a due piani, di colore giallo)
ed il palazzo di sei piani in costruzione a ridosso
Errata corrige
Nel numero di settembre di Konrad l’articolo “Il Rinascimento verde” porta erroneamente in calce il nome di Luca Zaia, mentre
l’autore è Graziano Ganzit.
Sullo stesso numero, il codice IBAN per i versamenti on-line, indicato alla pag. XI dell’inserto sul rigassificatore (sotto il titolo “Per
sostenere la lotta”) è incompleto. Il codice corretto è: IT 64 I076 0102 2000 0001 2559 340
Sempre nell’inserto sul rigassificatore, alla pagina XII manca la scritta: “Inserzione a pagamento”
Ce ne scusiamo con i lettori.
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3 Konrad giugno 2009
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appello ai volonterosi
la vignetta di Colucci
Come abbiamo documentato nell’inserto pubblicato sullo scorso numero di ”Konrad”, gli studi ambientali – e l’intera procedura di
valutazione - per il rigassificatore di Trieste-Zaule sono stati “addomesticati”. È uno scandalo.
Il decreto VIA del Governo può però ancora essere annullato con un ricorso al TAR, a patto che si riesca a mobilitare risorse umane e
a raccogliere fondi per le azioni legali (che costano molto, alcune decine di migliaia di euro).
Chi condivide questo obiettivo può contribuire finanziariamente, con donazioni sul c.c.p. n. 12559340 intestato a:
Legambiente Trieste - Circolo verdazzurro, via Donizetti 5/a, 34133 Trieste Per versamenti on-line il codice IBAN è: IT 64 I076 0102 2000 0001 2559 340
specificando sempre la causale: “Donazione pro spese azioni legali contro rigassificatore Trieste-Zaule”.
Va ricordato che le donazioni ad associazioni riconosciute come ONLUS (qual è Legambiente) sono oneri per i quali è riconosciuta la
detrazione d’imposta del 19% in sede di dichiarazione dei redditi (quadro E, Sezione I del modello 730).
Occorre naturalmente anche la collaborazione di volontari per tutte le azioni utili allo scopo, ad es. distribuzione del numero speciale
di “Konrad” con l’inserto sul rigassificatore in banchetti informativi, ecc.
Chi è disponibile si rivolga a: Carlo Franzosini (cell. 335 5208766, e-mail: [email protected])
...il naturale
a portata di frequenza...
ogni primo giovedì del mese le
interviste con gli autori e i protagonisti del mensile Konrad dalle 10 alle
10.30 su Radio Fragola 104.5 - 104.8,
in streaming su radiofragola.com
Conducono Antonello Dinapoli e
Agnese Ermacora.
Erich Reinhart, opere fotografiche
Rimarrà aperta fino al 9 ottobre presso gli spazi della Casa della Musica di via dei Capitelli 3, a Trieste la mostra “Erich
Reinhart, opere fotografiche”, curata da Adriano Perini ed organizzata da PHOTO-IMAGO, Centro per l’Archiviazione
e la Divulgazione dell’Immagine Fotografica, in collaborazione con la ScuolaDiMusica55 di Trieste, La rassegna
si compone di una ventina di immagini a colori che ERICH REINHART ha colto, nel corso di vari anni, sulla scena
musicale ritraendo con la stessa intensità gruppi e band del rock, blues, jazz, soul e folk.
L’uso sapiente delle tecniche di ripresa, assieme alla capacità di vivere emozionalmente i suoni, conferiscono alle sue
immagini un’intensità ed un’armonia non facilmente riscontrabili presso altri autori.
Il mosso calibrato secondo i ritmi della musica, i colori che ne interpretano le note, caldi se dolci, freddi, duri ed acidi
se vibrati od urlati, le inquadrature talvolta quasi intime, altre volte epiche, sono gli strumenti espressivi della sua
arte fotografica.
La musica. La vera grande passione della sua vita, incontra la fotografia alla fine degli anni ’80 e questo connubio
inossidabile proseguirà senza interruzioni sino alla sua morte, caratterizzando la sua visione fotografica e la sua vena
creativa.
Non è assolutamente casuale la scelta dello spazio espositivo che, a Trieste ove egli operò più assiduamente,
rappresenta quel modo di fare musica che più gli era naturalmente vicino.
La mostra, voluta da Bruna Lipaine vuole anche essere un omaggio di colei che, più di ogni altra persona, gli volle e
gli vuole bene.
4 Konrad ottobre 2009
konrad n. 150
ottobre 2009
Questo giornale è stato realizzato da un gruppo di esseri umani non infallibili,
che cercano di scoprire cosa è successo nel mondo, spesso interrogando
altre persone che a volte sono riluttanti a parlare, a volte oppongono un
deciso ostruzionismo e in altre occasioni parlano troppo.
I costi di Konrad sono interamente ricoperti dagli annunci e dalle inserzioni
esplicitamente pubblicitarie. Ma la sua uscita sarebbe impossibile se tutta la
redazione (direttore compreso) non collaborasse gratuitamente.
8
SOMMARIO
6 Altro cemento in arrivo
7 Sul piano regolatore di
Trieste
8 La guida ai pesci
9 Cinghiali urbani
10 Libri
Pedalando
11 L’aereo compie un secolo
12 Cinema
13 Teatri di confine
14 Il signoraggio
Konrad
Mensile di informazione
di Naturalcubo s.n.c.
Redatto dall’Associazione Konrad
via Corti 2a - 34123 Trieste
Fax 1782090961
[email protected] - www.konradnews.it
Aut. Trib. di Udine n. 485
del 5/9/80 Aut. fil. di Trieste
15
15 A cosa serve la TARSU
16 Episodi nella carriera
di un cronista
Direttore editoriale: Roberto Valerio
Direttore responsabile: Dario Predonzan
Pubblicità:
Alex Cibin
cell. 340 4000934
[email protected]
17 Antartide
18 Shalom
Per una Trieste più bella
18
31 Turismo solidale
32 Arriva l’autunno
33 Friuli Doc
34 Passeggiate musicale
YouTube
Grafica e stampa:
Tip. Villaggio del Fanciullo - Opicina
Trieste - [email protected]
35 La soffitta di “Mimi”
36 Cinofilia
Stampato su carta riciclata
38 Fumetti
40 Orienteering
41 Giù le mani
dal nostro riso!
Ipnosi nello sport
42 Appuntamenti di ottobre
Puoi scaricare Konrad in formato
pdf dal sito: www.konradnews.it
5 Konrad giugno 2009
Hanno collaborato:
Massimo Amodeo, Roberto Barocchi,
Claudio Bisiani, Nadia e Giacomo Bo,
Nicola Bressi, Davide Casali, Michele
Colucci, Luciano Comida, Marco
Costantini, Stefano Crisafulli, Sergio
Franco, Graziano Ganzit, Laura Genoni,
Alessandro Giadrossi, Fulvio Pacor,
Giuliano Prandini, Erik Prassel, Francesco
Strano, Giovanni Tius, Gianni Ursini,
Federica Veos
33
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inviare alla redazione.
altro cemento in arrivo
Il “piano casa” del Friuli Venezia Giulia
Il contesto
L’economia è in crisi? Il PIL diminuisce?
La ricetta del Governo è cementificare,
un po’ come nel secondo dopoguerra,
quando la ricostruzione contribuì certo
ad avviare il “miracolo economico”, ma al
prezzo di una devastazione selvaggia di
città e paesaggi.
Devastazione che, a ben vedere, da allora
è continuata ed è stata anche occasione
di arricchimento (e riciclaggio di denaro
sporco) per ogni sorta di organizzazione
malavitosa.
Del resto, le fortune “imprenditoriali”
dell’attuale premier proprio dall’edilizia
(Milano 2) sono cominciate…
Due le linee guida del nuovo assalto al
territorio: le Grandi Opere (TAV, ma soprattutto un diluvio di nuove autostrade,
oltre al Ponte sullo Stretto di Messina) e il
“piano casa”.
Da un lato soldi pubblici (ma anche privati, da recuperare - con gli interessi - tramite i pedaggi) per riempire l’Italia di nuove
infrastrutture – poco importa se utili o
no – dall’altro eliminazione di vincoli e
regole, lacci e lacciuoli all’edilizia privata,
affinché ripartano gli investimenti nel settore. Unico obiettivo: rilanciare il mitico
PIL, non certo rendere più sostenibile il
sistema dei trasporti, né dare una casa a
chi non ce l’ha e non se la può permettere
nelle attuali condizioni di mercato.
Del “piano casa” si parlò molto agli inizi
del 2009, quando sembrava imminente
un decreto-legge del Governo. Insorsero
le Regioni, in apparenza preoccupate per
gli effetti che il piano (con le deroghe
ai piani regolatori e alle norme di tutela
del paesaggio, per la gioia di speculatori
grandi e piccini) avrebbe comportato sul
territorio. In realtà, ciò che premeva era
la difesa delle “competenze” legislative e
burocratiche. Il paventato decreto-legge,
così, non è mai stato emanato, ma in
compenso le Regioni hanno concordato
un’intesa col Governo, che riprende tutti
i contenuti principali del “piano casa”
annunciato. Dopo di che, ogni Regione si
è data da fare per dotarsi di una propria legge in materia, senza sostanziali
differenze tra Giunte di centro-destra e di
centro-sinistra. Così di piani casa finiremo
per averne venti, uno diverso dall’altro: è
il federalismo, bellezza!
6 Konrad ottobre 2009
Il disegno di legge del Friuli Venezia
Giulia
Poteva il Friuli Venezia Giulia, un tempo
(molto lontano) avanguardia d’Italia nella
pianificazione del territorio, fare eccezione? Certo che no: ecco quindi la Giunta
Tondo partorire il disegno di legge n. 80
sul “Codice dell’edilizia”, che recepisce
anche i contenuti dell’intesa GovernoRegioni sul “piano casa”.
Nella nostra Regione, secondo i dati di
Assoedilizia, sono 41 mila le abitazioni
inutilizzate (la nostra Regione, insieme al
resto del Nordest, detiene il record nazionale in questo campo). Nel solo Comune
di Trieste, le abitazioni inutilizzate sono
7.419 e 51.449 quelle sottoutilizzate.
La popolazione residente, in effetti, è
stabile da decenni intorno a 1.200.000
abitanti in Regione, mentre in alcuni
Comuni – Trieste in primis – da decenni è
in diminuzione.
Eppure il Friuli Venezia Giulia continua a
cementificare: nel 2000 il 6,73 per cento
del territorio regionale era costituito da
“aree artificiali” (cioè urbanizzate), superato solo dal Veneto (7,66 per cento) e
dalla Lombardia (10,44), mentre la media
nazionale è pari al 4,73 per cento.
Una tendenza che si accentua: tra il 1990
e il 2000, l’estensione delle aree agricole
(le principali vittime dell’urbanizzazione)
si è ridotta in misura molto maggiore – in
proporzione al territorio complessivo
– rispetto al Veneto e alla Lombardia,
dove però almeno l’estensione delle aree
boschive e seminaturali è aumentata (sia
pure di poco), mentre in Friuli Venezia
Giulia è diminuita.
Il paradosso è che, malgrado l’alluvione di cemento e l’enorme spreco del
patrimonio edificato esistente, le persone
in difficoltà aumentano. Sono 5 mila,
per esempio, le domande di alloggi
sovvenzionati giacenti all’ATER di Trieste,
segno che il mercato lasciato a sé stesso,
produce consumo di suolo e degrado del
paesaggio, ma non risolve il problema
abitativo.
Un “piano casa” degno di questo nome
dovrebbe quindi semmai densificare (in
modo controllato) l’edificato, puntando
alla riqualificazione delle aree urbane
dismesse e degradate, oltre a promuovere gli opportuni incentivi, affinché
il patrimonio edilizio inutilizzato non
rimanga tale. Il tutto all’interno di piani
regolatori costruiti democraticamente,
avendo come obiettivo anche il blocco
del consumo del suolo (agricolo e naturale), la tutela del paesaggio e della qualità
della vita.
Il disegno di legge della Giunta regionale
sceglie invece la strada della deroga generalizzata e selvaggia ai piani regolatori,
delle procedure sbrigative per l’approvazione di opere pubbliche comunali (scavalcando di fatto anche vincoli paesaggistici, architettonici ed ambientali), degli
aumenti fino al 35 per cento per le cubature degli edifici residenziali al di fuori dei
centri storici, mentre all’interno di questi
sono ammessi comunque ampliamenti
fino a 200 metri cubi per ciascun edificio
o unità immobiliare.
La “foglia di fico” è rappresentata dal fatto
che gli ampliamenti dovrebbero essere
finalizzati al miglioramento della qualità
energetica degli edifici stessi, che però
non si prevede sia certificata da nessuno,
neppure secondo quanto previsto dal
regolamento VEA (il protocollo per la va-
lutazione energetica ed ambientale degli
edifici) ormai adottato dalla Regione!
Le conseguenze
Naturalmente, l’aumento indiscriminato
- e casuale, perché deciderà il “mercato” – delle volumetrie residenziali (ma
l’assessore Seganti vorrebbe estenderlo
anche agli edifici commerciali, turistici,
artigianali, ecc.), anche in contesti già
congestionati o di particolare pregio ambientale, finirebbe per aggiungere carichi
insediativi in contesti assolutamente
incapaci di sopportarli, con ovvio e drammatico peggioramento della qualità della
vita per i residenti: si pensi a certe zone
periferiche di Trieste, dove già attualmente la densità dei condomini è intollerabile,
in aree prive di adeguata viabilità, di aree
verdi, perfino di fognature…
Altre Regioni hanno previsto che l’applicazione delle deroghe ai piani regolatori
sia facoltativa, lasciando ai Comuni il potere di decidere. Il nuovo piano regolatore
di Trieste, ad esempio, che taglia di oltre 2
milioni di metri cubi le volumetrie edificabili rispetto a quello precedente, è motivo
di grande vanto per il sindaco Dipiazza: la
legge regionale sul “piano casa” vanificherebbe questo risultato. Il guaio è che il
sindaco pare non rendersene conto…
L’alleanza per il cemento
Una dettagliata analisi critica del disegno
di legge n. 80 è stata illustrata a metà
settembre dalle principali associazioni
ambientaliste (WWF, Legambiente, Italia
Nostra e LIPU), nel corso di un’audizione
presso la IV Commissione del Consiglio
regionale. L’iter del provvedimento si
annuncia comunque spedito: secondo
quanto dichiarato dall’assessore Seganti
e da vari esponenti della maggioranza,
l’approvazione finale dovrebbe arrivare al
massimo entro la fine di ottobre.
In teoria potrebbero essere apportate
modifiche migliorative al testo della
Giunta, ma l’esito delle audizioni tenutesi
finora non è incoraggiante: l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani),
l’Istituto Nazionale di Urbanistica, le
organizzazioni agricole e gli ordini professionali (architetti, ingegneri, ecc.) si sono
soffermati su dettagli tecnici, senza contestare l’impianto complessivo e le norme
più pericolose del disegno di legge.
L’assalto cementizio al territorio può contare insomma su molti complici.
Dario Predonzan
il testo del disegno di legge n. 80 è scaricabile dal sito www.consiglio.regione.fvg.
it, sezione “iter delle leggi”
il testo integrale del parere di WWF,
Legambiente, Italia Nostra e LIPU sul disegno di legge n. 80 è disponibile nel sito
www.wwf.it/friuliveneziagiulia (sezione
“documenti”)
sul piano regolatore
di trieste
il WWf spiega ai soci come presentare le osservazioni
“Tempi civili sono quelli di circolazione di
idee e di espansione del discorso umano:
nel confronto i veri valori si affermano e
i non valori decadono. Là dove la maglia
delle discriminazioni politiche, degli
interessi costituiti, della presunzione tecnica
si stringe si ha l’asfissia delle iniziative
economiche quanto di quelle culturali e
l’urbanistica, inevitabilmente, ne rispecchia
fedele il miserevole quadro”.
Così scrisse Aurelia Gruber Benco, esattamente cinquant’anni fa, nell’agosto
del 1959, mentre si stava progettando il
nuovo piano regolatore di Trieste.
Quella frase sintetizza in modo perfetto
anche gli elementi più negativi del nuovo
piano, adottato ad agosto di quest’anno
dal Consiglio comunale e che a metà
ottobre sarà reso pubblico per essere
sottoposto alle osservazioni dei cittadini.
Il piano regolatore che il sindaco Dipiazza
ha portato in Consiglio comunale è uno
strumento urbanistico in controtendenza
rispetto al passato ed in particolare rispetto al piano di espansione edilizia che
la Giunta Illy aveva fatto approvare nel
1997. Le associazioni ambientaliste hanno
dato il giusto merito a Dipiazza di questa
positiva scelta, fortemente contrastata
anche all’interno della sua maggioranza.
Questo strumento di regolazione del
territorio ha, tuttavia, sofferto la carenza
di un dibattito, nel corso della sua redazione, sulle scelte da operare per la città.
Nessun confronto e coinvolgimento dei
cittadini vi è stato, in netto contrasto con
i principi amministrativi che impongono
la massima partecipazione nell’adozione
delle scelte urbanistiche. L’incomprensibile secretazione del piano (più formale
che sostanziale), che si è intesa imporre
persino in sede di discussione consiliare,
si è risolta in mera discriminazione politica rispetto a qualsiasi ipotesi di modifica
proposta dagli esponenti estranei alla
maggioranza.
Ciò non ha impedito che ai gruppi di potere legati al settore delle costruzioni, alle
singole imprese e agli ordini professionali
(in difesa dell’equiparazione: massimo
indice di fabbricabilità eguale maggiore
profitto), di cercare fino all’ultimo di
condizionare la scelta del primo cittadino.
Eppure Ernesto Nathan Rogers avvertì
– parlando proprio della futura pianificazione triestina – che “le case sono in ultima
analisi prodotti di consumo. Fare case, se
rende la vita più agevole, o dispone i cittadini ad affrontare più serenamente il lavoro
(giova ricordare come i problemi del
traffico urbano all’inizio nel 1962, quando
quell’intervento fu scritto, non fossero
quelli di oggi - NdR) non produce per sé
stesso nessun vantaggio economico. Il valore di una città non è dato dalla megalomania; è dato dal suo peso specifico, rapporto
tra la consistenza economico-sociale e la
misura della sua forma”.
Ora spetterà ai cittadini esprimersi. La
partecipazione alle scelte urbanistiche
è infatti un diritto per ogni cittadino.
La presentazione delle osservazioni
sul piano regolatore costituisce quindi
il momento fondamentale, nel quale
manifestare il proprio dissenso rispetto
alle scelte operate dalla rappresentanza
politica.
Trascorsi i trenta giorni a disposizione per
presentare le osservazioni, diverrà molto
difficile contestare la destinazione urbanistica prevista dal piano regolatore.
Un esempio molto semplice. Se un terreno prossimo alla vostra abitazione, che da
tempo immemorabile è stato coltivato e
con il nuovo piano è stato reso edificabile, quasi certamente a breve ospiterà
un’altra casa e molto più probabilmente
un fabbricato di più piani oppure anche
un grande complesso commerciale o
industriale. L’impatto che ne conseguirà,
in termini di vivibilità dell’ambiente nel
quale andrà ad inserirsi, sarà evidente,
con l’effetto di una diffusa perdita di valore immobiliare dell’attuale edificato.
Il valore di quel terreno, invece, salirà
alle stelle (oltre dieci o venti volte) e il
suo proprietario ben volentieri coglierà
l’occasione, sacrificandone l’attuale destinazione o vendendolo per ricavarne un
insperato guadagno.
Attraverso la lettura del piano è, quindi,
per chiunque possibile prevedere le future trasformazioni e, attraverso le osservazioni, contrastare le scelte che urtano con
la vocazione ambientale, paesaggistica e
idrogeologica del territorio.
Una volta approvato il piano regolatore
quelle trasformazioni non potranno più
essere validamente contrastate, quanto
meno sino all’adozione di una futura
variante.
Per aiutare i cittadini alla comprensione,
non sempre agevole, del piano regolatore
che è stato adottato, il WWF di Trieste
– grazie alla collaborazione di alcuni
professionisti - aiuterà gratuitamente i
propri soci dando loro tutte le indicazioni necessarie per la formulazione delle
osservazioni. E’ sufficiente prenotare un
appuntamento con una mail inviata all’indirizzo di posta elettronica dell’Associazione [email protected] o scrivere a: WWF
Trieste, via Rittmeyer 6, 34132 Trieste,
indicando il proprio recapito.
alessandro giadrossi
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ad un’offerta omologata, non sempre la più
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lontane ed impoverite, ignorando il degrado
sociale ed ambientale che l’allevamento e
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I criteri utilizzati per individuare i 3 livelli di guardia
(verde, giallo e rosso) derivano dalla combinazione di:
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(stato degli stock naturali)
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(trasformazione)
Sai che pesci
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Il WWF per il mare
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proteggere la biodiversità marina:
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vuole acquistare prodotti della pesca secondo
i principi della sostenibilità ambientale.
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Sì, sostengo la campagna in difesa del mare
del WWF Italia Onlus:
Guida al consumo
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prodotti del mare
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la biodiversità del mare si protegge anche in pescheria
Il Programma Mare del WWF Italia si prefigge di proteggere la
biodiversità marina contrastando la pesca illegale, supportando/vigilando la gestione efficace delle aree marine protette e
promuovendo il consumo sostenibile di pesce con campagne di
informazione.
verso certi prodotti può contribuire a modificare le tendenze che
oramai ci portano ad un’offerta omologata, a trascurare il valore
del prodotto locale stagionale, di quello ormai dimenticato che
viene rigettato a mare, di tecniche di pesca selettive tipiche
della pesca tradizionale, ma anche a dimenticare la provenienza
da zone di pesca lontane ed impoverite, il degrado sociale ed
ambientale provocato da certe specie allevate in aree vulnerabili
dal miraggio dello sviluppo ad ogni costo, senza contare altri fattori che accompagnano sempre più spesso nuovi prodotti ittici,
immessi sul mercato con lo slogan “grossi quantitativi costanti
tutto l’anno”.
I criteri che segnano diversi livelli di attenzione possono riassumersi nei seguenti:
Caratteristiche delle specie (stato degli stock)
Distanza delle zone di pesca (costi energetici)
Caratteristiche del prelievo (selettività attrezzo)
Impatto sul territorio di origine (trasformazione)
Lista verde
La lista verde della guida comprende le specie che soddisfano
gran parte dei criteri ritenuti compatibili con la salvaguardia
degli stock e con un prelievo sostenibile. Il consumatore attento
alla disponibilità dello stesso prodotto, dovrà comunque
considerare quello sottoposto alla pressione minore o pescato
con attrezzi più selettivi. La specie allevata, in questa categoria
risponde a criteri basati sull’impiego di mangimi naturali, ricavati
da prodotti secondari della pesca, con impatto ambientale degli
impianti basso o nullo, qualità certificata della filiera.
Fresco pescato del
golfo di trieste
È proprio nella convinzione che il consumatore possa avere un
ruolo determinante nel cambiare il volto della pesca, che va
inserita la logica sottesa alle liste delle specie presentate nella
guida tascabile “Sai che pesci pigliare?” (riprodotta in calce a
questa pagina).
Questa lista intende stabilire non tanto delle preclusioni al consumo di certe specie, quanto suggerire dei criteri generali con
cui il consumatore può valutare da sé la compatibilità dell’offerta
che lo circonda. I prodotti locali, quelli surgelati, quelli che si
possono ordinare al ristorante, si rivelano degli strumenti con cui
misurare gli equilibri che regolano il mercato dei prodotti ittici.
Un consumatore attento diventa quindi colui che orientandosi
Lista gialla
Qui vengono inserite le specie che potrebbero presentare degli
importanti fattori di impatto, che le rendono particolarmente
vulnerabili o vulnerabile il loro prelievo. Gli aspetti evidenziati si
riferiscono a ciò che un consumatore attento dovrebbe verificare
nella disponibilità di prodotto del suo territorio.
Lista rossa
La lista si riferisce a quelle specie che un consumatore attento
dovrebbe evitare, considerando molto determinante anche un
consumo minimo che può incidere sullo stato degli stock, ma
anche le possibili implicazioni legate alla reperibilità del prodotto, costi energetici, costi ambientali.
marco Costantini
Via libera
Presta attenzione
Fermati
acciuga / alice FP Engraulis encrasicolus Mediterraneo (Italia)
cefalo / cefalo labbrone FP Mugil cephalus / Chelon labrosus Mediterraneo (It)
cozza / mitilo FA Mytilus galloprovincialis Mediterraneo (Italia)
leccia FP Lichia amia
Mediterraneo (Italia)
merluzzetto / cappellano FP Trisopterus minutus capelanus Mediterraneo (Italia)
merluzzo del Pacifico S Gadus macrocephalus Pacifico
ostrica FA Ostrea edulis
Mediterraneo (Italia)
palamita FP Sarda sarda
Mediterraneo (Italia)
pannocchia / canocchia (di nassa) FP Squilla mantis Mediterraneo (It)
pollack S Pollachius pollachius
Atlantico
pollack dell’Alaska S Theragra chalcogramma Pacifico Settentr.
rombo chiodato FA Psetta maxima Mediterraneo / Atlantico
sgombro FP Scomber scombrus
Mediterraneo
sugarello FP Trachurus trachurus
Mediterraneo (Italia)
totano FP Illex coindetii
Mediterraneo (Italia)
trota iridea FA Oncorhynchus mykiss
Italia
astice (di nassa) FP Homarus gammarus
Mediterraneo (Italia)
gamberetto boreale FP Pandalus borealis Atlantico Sett. / Pacifico Sett.
mazzancolla FA Penaeus spp.
Asia Sud-Orientale
melù / potassolo FP Micromesistius poutassou Mediterraneo (Italia)
merlano / molo FP Merlangius merlangius Mediterraneo (Italia)
ombrina boccadoro FA Argyrosomus regius
Mediterraneo
orata FA Sparus aurata
Mediterraneo (Italia)
pangasio FA Pangasius hyphothalmus acque dolci Asia Sud-Orientale
persico a filetti FA Tilapia spp. acque dolci Asia Sud-Orientale
salmone FA Salmo salar / Oncorhynchus spp.
Atlantico / Pacifico
sardina FP Sardina pilchardus
Mediterraneo (Italia)
seppia FP Sepia officinalis, Sepia (Sepiola) spp. Mediterraneo (Italia)
sogliola FP Solea vulgaris
Mediterraneo (Italia)
spigola / branzino FA Dicentrarchus labrax Mediterraneo (Italia)
triglia FP Mullus spp.
Mediterraneo (Italia)
vongola filippina FA Tapes philippinarum Mediterraneo (Italia)
anguilla FA Anguilla anguilla
Mediterraneo /Atlantico
bianchetto FP Sardina pilchardus (giovanile) Mediterraneo (Italia)
capasanta FP Pecten jacobaeus
Mediterraneo / Atlantico
cernia FP Epinephelus spp.
Mediterraneo / Atlantico
halibut della Groenlandia S Reinhardtius hippoglossoides Atlantico settentr.
merluzzo bianco FP-S Gadus morhua Atlantico settentrionale
nasello FP Merluccius merluccius
Mediterraneo / Atlantico
occhialone FP Pagellus bogaraveo
Mediterraneo (Italia)
platessa FP-S Pleuronectes platessa
Atlantico
pesce specchio S Hoplostethus spp.
Atlantico / Pacifico
pesce spada FP Xiphias gladius
Mediterraneo
rana pescatrice / coda di rospo FP-S Lophius piscatorius, L. budegassa Mediterraneo / Atlantico
razze FP Raya spp.
Mediterraneo / Atlantico
squali FP-S Lamna nasus, Prionace glauca, Squalus spp. Mediterraneo / Atlantico
tonno alalunga FP Thunnus alalunga
Mediterraneo
tonno rosso FP Thunnus thynnus
Mediterraneo / Atlantico
Cognome : ............................................................
attenzione a: taglia di vendita, stagionalità, selettività dell’attrezzo di pesca,
impatto ambientale e garanzie sanitarie degli allevamenti di provenienza
attenzione a: sovrapesca, riduzione della disponibilità (stock), rigetti in
mare (by-catch), attrezzi di pesca non selettivi, sotto taglia minima
Ai sensi del D.lgs 196/03, Codice in materia di Protezione dei Dati Personali, con la presente cartolina autorizzo il
WWF Italia al trattamento dei miei dati personali. I miei dati
personali verranno trattati elettronicamente, esclusivamente per le finalità associative e non saranno comunicati ad
altri soggetti. Potrò ottenere tutte le informazioni necessarie
scrivendo al Responsabile al trattamento dei dati personali
presso WWF Italia Onlus, via Po 25/C - 00198 Roma.
MSC Marine Stewardship Council:
provenienza da pesca e filiera certificata
Sig.ra ❏
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....................................................................
CAP :........................ Città : ................................
Provincia .............................................................
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Via Po 25/c - 00198 Roma
Oppure contatta la segreteria soci allo
06.84497500
✁
FP: Fresco Pescato • FA: Fresco Allevato • S: Surgelato
Lista verde: prelievo sostenibile, pesca selettiva, disponibilità degli stock. Specie allevate con mangimi naturali, allevamento con impatto basso o nullo, filiera certificata
8Lista
Konrad
ottobre
2009ne potrebbe aumentare la vulnerabilità e il prelievo potrebbe aumentare l’impatto sull’ambiente
gialla:
il consumo
Lista rossa: disponibilità in natura molto limitata, reperibilità con costi energetici ed ambientali molto elevati
Sig. ❏
cinghiali urbani
Da due anni a Trieste si parla di cinghiali. Sono intervenuti cittadini,
cacciatori, politici, veterinari, astrofisici, contadini, guardiacaccia,
animalisti e ambientalisti. Konrad ha chiesto il parere di uno zoologo.
Ciò che penso sui cinghiali triestini non pretende di essere al di
sopra delle parti. Anzi, sta in tutto e per tutto da una parte sola:
quella della Biologia della Conservazione. Si tratta di una scienza
che studia la biodiversità allo scopo di evitare l’estinzione di specie,
habitat e ecosistemi. Perciò elabora gestioni basate su principi di
scienza, ragione, logica e etica, in modo da far conciliare al meglio
uomo e natura (per saperne di più cercare “conservation biology” su
Wikipedia). Le risposte che seguono, vorrebbero arrivare a questo.
I cinghiali a Trieste sono naturali?
Il cinghiale (Sus scrofa) è un
mammifero ungulato che
viveva in gran parte d’Europa,
quindi anche attorno a Trieste.
Dalla fine del XVIII secolo, con
i disboscamenti e la diffusione
delle armi da fuoco, la specie
venne estinta in tutto il Friuli
Venezia Giulia e in gran parte
della Slovenia. Dopo il secondo
conflitto mondiale, l’abbandono
delle campagne, il benessere e
una mutata coscienza venatoria
hanno ridato impulso all’incremento della specie. I cinghiali
presenti oggi nella Venezia
Giulia discendono dai cinghiali
sloveni superstiti (incrociati con
soggetti immessi da, almeno,
Croazia, Ungheria, Boemia e
Germania) e da un nucleo di cinghiali appenninici (probabilmente
incrociati con maiali domestici) introdotti a fine anni ’80 presso Padriciano. In poche parole, l’uomo ha estinto il cinghiale triestino “patocco” e lo ha sostituito con un cinghiale decisamente “multietnico”.
Il ruolo nell’ecosistema non cambierebbe molto. Il problema è che,
tra la sparizione e la ricomparsa, è l’ecosistema ad essere cambiato,
molto più di quanto siano cambiati i cinghiali. Nella città di Trieste
i suini selvatici sono quindi naturali, se pensiamo che nessuno ce li
ha fatti entrare a forza; lo sono molto meno se pensiamo che la città
è un ambiente totalmente artificiale.
I cinghiali vivono a Trieste perchè non hanno altri posti dove
andare?
Il cinghiale vive a Trieste solo perché gli conviene. Certamente è
vero che la città, espandendosi, ha tolto spazio al cinghiale, ma
lo ha tolto pure a cervi, tassi, ramarri, lucciole e capinere. Perché
allora, anche queste specie non invadono le città? Semplice. Perchè
non hanno saputo adattarsi alle modificazioni indotte dall’uomo, e
così se ne restano in ambienti ancora sufficientemente naturali. Il
cinghiale, al contrario ha molti assi nella manica (... o setola?):
1) è onnivoro (ma veramente onnivoro: dalle ghiande ai topolini, dai
maggiolini agli spinaci, dai funghi ai pesci);
2) è opportunista (non è particolarmente adattato a nessun
ambiente o stile di vita, tuttavia sa approfittare al meglio delle occasioni che gli si presentano e vi si adegua rapidamente, spostandosi
anche di decine di km in poche notti);
3) è oculatamente prolifico (con poco cibo, solo le femmine capobranco si riproducono, partorendo tre cuccioli in primavera; con
molto da mangiare, ogni femmina può partorire sino a otto cuccioli
sia in primavera sia in autunno, col risultato che una popolazione di
cinghiale può quasi triplicare da un anno all’altro);
4) è intelligente (esplora, sperimenta, ricorda e le esperienze accumulate sono trasmesse culturalmente ai cuccioli e ai membri del
branco; caso raro negli animali, i maschi solitari si accompagnano
talvolta a un maschio giovane, a cui fanno scuola di vita);
5) grazie all’uomo ha ora una grande diversità genetica (il che lo
rende capace, “pescando” nel proprio DNA, di esprimere individui
resistenti ai più vari fattori di rischio).
Perché un animale così dovrebbe rimanere solamente in
Carso? Lì ci sono meno cibo, molta competizione e molti cacciatori
(soprattutto umani, ma subito oltre confine lupo e lince svolgono il
loro ruolo). Di fatto in provincia di Trieste la densità di cinghiali aumenta progressivamente dal cuore del Carso alla periferia urbana;
esattamente l’opposto di ciò che accade con la gran parte delle altre
specie selvatiche.
I cinghiali a Trieste sono troppi?
Vi sono diversi concetti di “troppo”. Uno è quello prettamente soggettivo: per alcuni il solo sapere che un cinghiale potrebbe aggirarsi
per il bosco è già troppo, mentre per altri non è un problema ospitare 20 suini selvatici sulla soglia di casa. Questione di gusti.
Dal punto di vista scientifico invece, “troppo” vuol dire andare oltre
la capacità portante di un ecosistema. In altre parole, una specie
diventa troppo abbondante quando comincia a mettere a rischio la
sopravvivenza di altre specie, alterando l’ecosistema.
La presenza di alcuni cinghiali in un bosco è sicuramente positiva.
Essi infatti contribuiscono significativamente all’aerazione e alla fertilizzazione del terreno, alla germinazione di alcuni tipi di semi e alla
diffusione delle spore di alcuni funghi (tra cui i tartufi). I suini selvatici sono poi un’importante risorsa per alcuni predatori, soprattutto
per il lupo. Attorno a Trieste, però, lupi e linci sono stati sterminati
e il loro ritorno non è ancora avvenuto. Volpi e sciacalli riescono a
sottrarre qualche cucciolo ogni tanto, ma le scrofe fanno buona
guardia. L’unico predatore del cinghiale è quindi l’Homo sapiens.
L’H. sapiens però non si è comportato in modo troppo avveduto,
sino ad ora. I cacciatori hanno infatti recentemente provveduto a far
aumentare il cinghiale, programmando un numero di abbattimenti
inferiore a quanti ne sarebbero stati necessari per contenere la
specie e comunque abbattendo, annualmente, un numero di suini
inferiore ai pur pochi programmati. Nel contempo, sino a pochi
anni fa, le Riserve di caccia alimentavano artificialmente il cinghiale,
con quintali di cereali generosamente distribuiti. Questo tipo di
gestione venatoria (positivamente applicata in altre zone d’Europa)
non ha tenuto conto che cinghiali semi-domestici, senza predatori
e con molte aree coltivate su un piccolo territorio, potevano dare
dei problemi. Soprattutto la gestione squisitamente venatoria non
ha considerato la presenza sul territorio di una città, abitata in gran
parte da Homo sapiens urbanizzati e da tempo privi di contatti con
la vita selvatica. Molti cittadini, alla comparsa dei cinghiali attorno
a Trieste, hanno quindi reagito con un comportamento imprevisto:
hanno iniziato a nutrirli!
Nicola Bressi
(continua)
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9 Konrad ottobre 2009
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La convinzione che la creatività e l’arte conducano le persone ad uscire dai meandri dell’autoesclusione e della passività
ha spinto la pittrice triestina Donatella Bartoli a scrivere il suo :” Come fiamma a lungo covata.” Racconto di una donna dai
fornelli al sacro fuoco dell’Arte; Luglio Editore, 2009.
Il libro presentato a maggio a Trieste e a giugno a san Daniele presso l’Associazione “ Sono donna scelgo donna” è rivolto in
modo specifico alle donne ma non esclude affatto lettori maschili di mentalità flessibile e recettiva, perchè se nel campo
lavorativo e civile alcuni obiettivi paritari sembrano stati accolti è nel campo interiore e mentale che le donne devono
ancora scrollarsi da dosso il peso di una cultura patriarcale che le vuole relegate a certi determinati ruoli subalterni, la vera
parità non deve infatti escludere la libertà di esplorare nuovi campi estetici, filosofici e mentali.
Maggiori info su www.donatellabartoli.com
Pedalando
“ Come fiamma
a lungo covata”
Luglio Editore,
pagg.110,
euro 10,00
10 Konrad ottobre 2009
“Storie d’arte e di passione nella Trieste di carta”
di Piero Spirito
(...) Donatella Bartoli è pittrice nota e affermata, e in queste pagine racconta la sua
personale vicenda artistica, in un “ memoir” che ha il senso di una riflessione intorno ad
un’idea di creatività come motore delle cose, capacità di dare un senso al mondo. Non
un’autobiografia vera e propria, dunque, ma il racconto di una strada intrapresa prima
seguendo un istinto, poi in un accumulo di lavoro e consapevolezza. La storia in sé è
simile a tante altre: una donna presa tra impegni di lavoro e familiari, obblighi domestici, ecc.
d’improvviso si riscopre: “ Mi ricordai di me stessa, di esistere, di non essere solamente una funzione
ma una persona e che forse mi ero cacciata in un volontario esilio di doveri (...) Il tempo e la vita
scorrevano e io non me ne volevo render conto, mi ero stupidamente cacciata in una trappola di
opacità e tristezza”. Esperienza comune a tanti - a tutti -, cui ciascuno eagisce come può e sa. Per
Donatella Bartoli la riscoperta dell’antica passione per la pittura è stata l’inizio di un tragitto non
sempre facile che l’ha portata a ritrovare un equilibrio attraverso rappresentazioni pittoriche del
proprio mondo. (...)
Oggetti che girano
Come dicevamo la meccanica di una bicicletta ha molto del
magico o, se non altro, ha dei componenti che fanno molto di
più di quello che dovrebbero. Quando si osserva una bicicletta, il
particolare che per primo spicca ma che molto spesso si tralascia
sono le ruote. Qui non starò a spiegare l’importanza della ruota,
la sua evoluzione: si può trovare ovunque. Semplicemente, le
ruote, per come sono costruite, sono la più grande fortuna e
disgrazia della bicicletta; fortuna per la leggerezza, resistenza,
comfort, grazie ad alcuni oggetti, mentre la
disgrazia è come questi semplici oggetti si
possano danneggiare facilmente.
La ricetta è fatta di tre ingredienti: i cuscinetti
dei mozzi, i raggi ed i cerchi.
Partiamo dai primi. Se ci pensate attentamente, prima dei cuscinetti a sfera, le ruote
giravano sull’asse solamente grazie al grasso:
temperature elevate, assorbimenti di energia
mostruosi e incidenti incresciosi puntellavano la vita di chi ci stava attorno o ci doveva
lavorare.
Semplicemente frapponendo poche sfere
metalliche su di una sede ha permesso un
rotolamento incredibile con sforzo minimo.
Di questo gli automobilisti, che sono forniti
di un motore che vince qualunque resistenza, non sono assolutamente consci. Ma tutti
coloro che hanno avuto bici con mozzi laschi
o bloccati, si rendono conto della differenza.
L’altro oggetto miracoloso è il raggio: forse il
manufatto più pazzesco, pesa pochi grammi ed è fatto in acciaio.
Ma quando viene incrociato con altri fratelli, e teso nella maniera
giusta da un signore che ha già costruito un’infinità di ruote, raggiunge una resistenza tale da poter sopportare circa 500 volte il
proprio peso. Un piccolo oggetto insignificante può sostenere
non solo un ciccione su una mulattiera, ma anche la spinta sui
pedali, le frenate e le spinte laterali.
Questo non sarebbe possibile se non ci fosse il cerchione: sottile
e leggero di alluminio, a tenerlo in mano non gli si darebbero
cinque centesimi. Quando però a cinquanta chilometri orari, in
una giornata umida, il solito automobilista distratto girerà senza
freccia, la vostra vita dipenderà probabilmente dalla ruota.
Questo meccanismo quasi perfetto, fatto di cuscinetti, raggi e
cerchi, non è invincibile. Il primo nemico è il proprietario stesso
della bicicletta. Capace di prendere una sfilza di marciapiedi
in sequenza, e poi di non tener presente che ogni tanto i raggi
della ruota vanno fatti tendere da chi di dovere. Questo va ad
incidere sulla durata della ruota: non sta più insieme o non c’è
modo di rimetterla diritta. La gente tende a comportarsi come se
le biciclette avessero cerchioni in lega delle auto, ma non è così
e, come ogni altra parte del velocipede, ha bisogno di amore e
manutenzione.
Un altro nemico sono i vandali che sembrano prediligere le
biciclette come oggetto verso cui rivolgere le proprie attenzioni. Cari debosciati: perché invece di prendere a calci delicate
ruote che non si possono difendere, non andate a sfidare mezzi
più protetti? Probabilmente perché da noi la bicicletta porta a
divertirsi e a vivere in maniera più rilassata e ironica, e questo è
insopportabile per rabbiosi frustrati.
Cosa si può fare? Per le bici più economiche le ruote si cambiano
in blocco, se un cambio di raggi e una centratura non salvano
tutto. Prima di questo però, un meccanico tenta di raddrizzare
le ruote più morbide, in un modo poco ortodosso che qui non
posso spiegare perché inorridirebbe grandi e piccini.
Vi posso solo dire di stare lontani dai crateri e ricordarvi che i
primi ammortizzatori salvacerchi sono le vostre ginocchia che
si piegano assorbendo gli urti. E prima che diventino un otto
dell’infinito, portate a tirare i raggi!
Massimo Amodeo
redazionale a cura dell'inserzionista
Libri
Racconto di una donna...
trasporti e ambiente
l’aereo compie
un secolo
In questa rubrica abbiamo parlato di trasporto terrestre, sia automobilistico
che ferroviario, di mobilità urbana, di alternative al trasporto individuale, di
trasporto marittimo e fluviale, di inquinamento atmosferico ed acustico ecc.
Ma non una riga sul più moderno mezzo di trasporto, l’aereo, forse per il
motivo che esso non è così presente nella vita di ogni giorno di ognuno
di noi. In qualche modo l’aereo è ancora abbastanza lontano dalla nostra
quotidianità. Certamente il numero delle persone che viaggiano in aereo
è in continuo aumento. E attualmente in Italia conta parecchi milioni di
viaggiatori sia sulle linee nazionali che internazionali. Un solo numero: nel
gennaio-maggio 2009 in tutti gli aeroporti
nazionali sono transitati la bellezza di quasi 20 milioni di passeggeri sulle
linee interne e 27 milioni circa di viaggiatori su quelle internazionali (fonte:
Assaeroporti), malgrado la crisi economica.
Si può ricordare che nel 2009 l’aereo ha festeggiato, in Italia, il suo primo
secolo di vita. Ed è tuttavia interessante osservare che già alla fine dell’Ottocento vi furono i primi tentativi di volo. Nel 1877 l’ingegnere milanese Enrico Forlanini costruiva un elicottero messo in moto da un piccolo motore a
vapore di sua invenzione: ai giardini pubblici di Milano l’elicottero si sollevò
fino a 13 metri dal suolo, senza passeggero. Questa remota esperienza
rappresentò il primo volo di una macchina più pesante dell’aria, che si sia
sollevata da terra con mezzi propri e abbia effettivamente volato. Dovevano passare alcuni decenni prima che l’elicottero, come noi lo conosciamo,
diventasse una realtà quotidiana.
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ottimizzare le prestazioni.
11 Konrad ottobre 2009
Vi furono poi altri pionieri del volo, come i dimenticati Otto Lilienthal e
Clement Ader. Lilienthal moriva il 9 agosto 1896 in uno dei suoi tentativi di
volo con un apparecchio di sua invenzione, che per volare doveva slanciarsi
dall’alto di una collina. Ader, con un velivolo munito di un motore a vapore,
falliva il suo esperimento con la caduta a terra del suo apparecchio. Era il 14
ottobre 1889. Finalmente arriviamo ai famosi fratelli Wright (fabbricanti di
biciclette!), Wilbur e
Orville che, continuando gli studi di un ingegnere di Chicago, Ottaviano
Chanute, costruirono una macchina in grado di volare, con un motore a
scoppio a 6 cilindri, da loro stessi costruito, della potenza di 16HP. Questo
primo aeroplano compì nel 1903 un volo di 260 metri, della durata di 59 secondi contro un vento di 9 metri al secondo! Ma già nel 1908 Wilbur Wright
vinse una coppa Michelin con un volo durato un’ora e mezza, coprendo
una distanza di 66 km. Nel medesimo anno ripeteva l’impresa, superando la
precedente durata e distanza, rispettivamente con due ore e mezza su un
percorso di 124 chilometri.
Arriviamo all’Italia: nel 1908 a Torino l’ingegner Faccioli costruiva un suo
aeroplano, il primo fabbricato in Italia, col quale effettuava nel gennaio
1909 (e siamo al secolo!) un volo a 20 metri di altezza, troncato da un guasto all’apparecchio. Ma già nell’aprile del medesimo 1909 a cura del Club
Aviatori di Roma aveva inizio sul campo di Centocelle la prima scuola piloti
di aeroplano con un apparecchio Wright, istruttore uno dei fratelli inventori,
venuto in Italia ad effettuare esperienze di volo. Primi allievi, com’era naturale all’epoca, due ufficiali di carriera, Calderara e Savoia i loro nomi.
Ho voluto fare questo breve ed incompleto excursus storico (con notizie
desunte dall’Enciclopedia Treccani alla voce aeronautica) affinché si possa
misurare l’enorme progresso realizzato dall’aviazione civile nel corso di un
secolo, quando attualmente il volo è alla portata di tutti. Anche se la paura
di volare è ancora presente in molti, dimentichi del fatto che assai più giustificata sarebbe la paura di muoversi con l’auto o la moto, o anche, come ci
racconta la cronaca di ogni giorno, con le proprie gambe.
Sergio Franco
Rendere le nostre abitazioni efficienti energeticamente vuol dire consumare meno energia
a parità di confort, quindi risparmiare! È possibile ottenere questi risultati senza sacrifici,
mantenendo lo stesso benessere nelle abitazioni, o addirittura migliorandolo. Oggi l’uso
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Cinema
Le Ombre Rosse, Videocracy e Il Grande Sogno
Tre film a confronto
Protagonista de Le Ombre Rosse di Francesco
Maselli è il Centro sociale “Cambiare il mondo”: periferia romana, personaggi scolpiti con
più amore che verità, buoni e un po’ troppo
idealizzati ma va bene così. Nel Centro si fa
cultura e politica, si ospitano i senza tetto.
Intorno, il degrado. Il Centro vivacchia alla meno
peggio finchè non cerca di attirare l’attenzione
dei media e alcuni intellettuali di sinistra non
cercano (per aiutarlo o per normalizzarlo?) di
“dargli una mano”. Senza capire il disinteressato
impegno di quel gruppo di giovani che vorrebbero veramente “cambiare il mondo”. Finirà mai
il confronto/scontro riforme/rivoluzione, che
oltre un secolo ha travagliato la sinistra? Alla
fine, mentre gli intellettuali e i politicanti (ridotti
a ombre rosse) assisteranno allibiti alla vittoria
delle destre nelle elezioni della primavera 2008,
il Centro sociale verrà chiuso. Il film è dedicato
a Sandro Curzi, grande figura del giornalismo
italiano: fu lui, poco prima di morire, a consigliare un sottofinale più ottimista: qualche ragazzo
mette mano alla costruzione di una nuova sede.
La speranza sarà l’ultima a morire. Ma non ne
lascia molte il documentario Videocracy, presentato alla Mostra di Venezia. Secondo il regista Erik Gandini, tutto cominciò una sera del ‘76,
quando una piccolissima tivù locale trasmise un
quiz dove i telespettatori, da casa, rispondevano
alle domande in studio: a ogni risposta corretta
una donna mascherata si toglieva un indumento. Quello spettacolo in bianco e nero fu l’inizio
della rivoluzione che avrebbe alterato l’intero
sistema politico italiano, cambiando i valori e
divenendo strumento di governo per la nazione: in una videocrazia la chiave del potere è il
possesso dell’immagine. Da tre decenni, in Italia
un uomo controlla la televisione: all’inizio come
imprenditore, poi come politico, sempre più
imponendo il proprio paradigma culturale: oggi
l’80% della popolazione italiana ha la televisione come prima fonte di informazione e come
messaggio che ripete: “divertitevi, consumate e
dimenticate la dura realtà del momento”. Il regista italiano Gandini
vive in Svezia e in Videocracy ritorna al suo paese di nascita per
osservare le conseguenze del flusso ininterrotto di immagini
colorate, parolacce, musica e ragazze semi-nude che ballano,
la tivù che ha s/formato gli italiani e le loro coscienze. Un film
divertentissimo e impressionante, che fa dire: “non è possibile che
ci siamo ridotti per davvero così”. Non a caso sia RAI che Mediaset
si sono rifiutate di trasmettere gli spot del documentario (buon
Cucina vegetariana
e prodotti biologici
Cena giapponese
venerdì 30 ottobre
prenotate!
333 1070983
12 Konrad ottobre 2009
gusto e correttezza, dicono), in realtà per pressioni politiche e videocratiche. A proposito dello
strapotere televisivo: Il grande sogno di Michele
Placido m’ha stancato ancor prima di averlo visto.
Dopo essermi sorbito decine di volte il trailer, in
televisione e al cinema, senza contare le scene
presentate su YouTube e i vari spot della casa di
produzione Medusa (proprietario Silvio Berlusconi), mi sembrava di sapere il film a memoria. E poi
le polemiche alla Mostra di Venezia tra Placido e
i giornalisti, le offese del ministro Brunetta all’attore-regista finite in querela… sinceramente mi
sembrano solo espedienti per aumentare l’incasso.
E quando sono andato a vedere il film in sala mi
sono accorto che, noi spettatori, le scene principali
le potevamo recitare in coro con gli attori: perché
erano state tutte già trasmesse negli interminabili
spot e spottoni tv. Il vero ‘68 si vede poco e m’è
parso solo una scusa per confezionare un polpettone autobiografico sentimental-lacrimogeno che
saltabecca (male) tra le lotte studentesche e gli
incontri sessuali di Riccardo Scamarcio e Jasmine
Trinca tutti e due belli, abbronzati e palestrati. L’occupazione dell’università La Sapienza, gli scontri
polizia/studenti, la guerra del VietNam, l’eccidio di
Avola vengono mostrati in maniera frammentaria
attraverso immagini documentarie che spezzano
la narrazione per appartenere a un’altra pellicola.
Grande spazio viene dedicato alla morte di Che
Guevara, ma nemmeno una parola sull’invasione sovietica della Cecoslovacchia. Molti slogan
studenteschi in primo piano, bandiere rosse,
striscioni a non finire, ma nemmeno da lontano
una bandiera con la falce e martello. Gli scontri
politici fra le varie forze parlamentari, che pure
nel 1968 erano particolarmente feroci, nel film
non esistono. Niente simboli del PCI, DC, MSI e PSI
che si vedevano ogni giorno per le strade viene
mostrato, neanche per sbaglio, eppure il 19 maggio 1968 ci furono importanti elezioni politiche. Il
film si perde nelle vicende private di una famiglia
borghese preoccupata per i figli scapestrati che
vogliono fare i rivoluzionari e così si rovinano
la vita. E poi c’è l’altra storia: il poliziotto pugliese che vuol far
l’attore. Per qualche scena la grande attrice Laura Morante
risolleva le sorti del film, ma presto tutto ripiomba nel solito plot
lacrimevole e nostalgico che sinceramente mi ha stancato assai.
I polpettoni si mangiano a casa degli amici ma non entrano nella
Storia del cinema.
Gianni Ursini
Teatri di confine
Una scena tratta dal
musical “Thriller”
Il Rossetti
a quota 55
Cinquantacinque spettacoli e ben otto musical. Alla presentazione della nuova
stagione del Rossetti il direttore Antonio Calenda snocciola con l’ausilio di
uno schermo quello che ci aspetta, teatralmente parlando, al Politeama per il
cartellone 2009/2010. Spiccano gli otto musical, tra i quali Thriller, omaggio a
Michael Jackson per la regia di Gary Lloyd (3-8 novembre), Chicago (9-13 dicembre) e West Side story (15-25 aprile). Del resto Calenda ammette che senza
il musical il Rossetti non potrebbe sostenere i costi di una stagione così rigogliosa, anche a causa dei tagli alla cultura che il governo attuale sta compiendo
in nome dell’ignoranza. Ma torniamo al cartellone per evidenziare tre spettacoli classici di sicuro interesse: un Edipo Re diretto dallo stesso Calenda, con un
polimorfo Franco Branciaroli (6-11 ottobre),
Zio Vanja di Cechov, per la regia di Gabriele
Vacis, con Eugenio Allegri (19-24 gennaio)
e la goldoniana Trilogia della villeggiatura
con il grande Toni Servillo (23-28 marzo). A
questi si aggiungono lavori più recenti e di
notevole impatto come Il dio della carneficina
(9-14 febbraio) di Yasmina Reza, con Silvio
Orlando e Anna Bonaiuto, Orson Welles roast
con Giuseppe Battiston (19-24 gennaio) e
Copenhagen di Michael Frayn (5-9 maggio).
Eppure non convince il richiamo del direttore
a un divertimento che tenga desta l’attenzione sulla realtà: pare invece che quest’anno
alcune scelte vadano proprio in direzione
opposta. Ci sono infatti, nel pur numeroso
carnet, delle parti importanti che si assottigliano progressivamente. La danza contemporanea, ad esempio, è rappresentata solo
dalle coreografie di Mauro Bigonzetti e per il
resto è estromessa dal programma: perché Tango Metropolis (14 e 15 novembre), Le Ballets Trockadero de Monte Carlo (16 e 17 marzo), il Balletto Nazionale
della Georgia (20 e 21 marzo) e il flamenco dei 7 Hermanos (3 e 4 maggio) sono
dei grandi carrozzoni, magari affascinanti, ma non hanno nulla a che vedere
con ciò che di nuovo si sviluppa in Italia e in Europa in questo campo. Si sente
anche la mancanza di un teatro civile, che gli anni scorsi pur era presente,
mentre l’Italia regredisce sempre più dal punto di vista culturale e sociale.
Forse si avvicinano a questo tipo di teatro Il Signore del cane nero, biografia di
Enrico Mattei da parte di Laura Curino (23-28 marzo), e Stravaganza di Misculin
su testo di Dacia Maraini (10-22 nov.), ma è un po’ poco.
Stefano Crisafulli
Gli altri teatri a
Trieste e in regione
13 Konrad ottobre 2009
Brutte notizie per il Teatro sloveno: a causa di una grave crisi finanziaria
sarebbero a rischio non solo la prossima stagione, ma anche i posti di lavoro.
Quando questo articolo verrà pubblicato, probabilmente sapremo quale sarà
l’esito di una serie di incontri per tentare di salvare il salvabile. Incrociando le
dita, passiamo alla Contrada. Al Teatro Bobbio ci sarà un vero e proprio Remitur
(9-25 ottobre) con Ariella Reggio, per la regia di Macedonio: una rivisitazione
di una celebre commedia di Aristofane nella quale Lisistrata e le donne greche
si mettono in sciopero (uno sciopero particolare...) per costringere gli uomini a
non fare più guerre. Spicca inoltre la presenza di Paolo Poli con i suoi Sillabari
(19-28 febbraio).
Andiamo quindi a Monfalcone, che propone, tra gli spettacoli di punta, il nuovo
lavoro di Moni Ovadia su Shylock, interpretato da Shel Shapiro. Ci sarà poi un
Tartufo di Molière nella versione di Carlo Cecchi (presente anche al Rossetti e al
Giovanni da Udine) e le due iene Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, con La Passione secondo Luca e Paolo (in replica al Rossetti). Al Giovanni da Udine emergono,
nel cartellone della prosa, Il Birraio di Preston di Camilleri, per la regia di Giuseppe Dipasquale (3-6 febbraio) e Platonov di Cechov diretto da Nanni Garella, con
Alessandro Haber. Ma è la danza a far suo lo spettacolo più interessante: si tratta
della coreografia Serenade/The proposition di Bill T. Jones (19 marzo).
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Psicologia con Donatella De Colle
Venerdì 9 ottobre alle ore 17
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Odontoiatria con Luciana Alessio Bean
Martedì 13 e 27 ottobre alle ore 11
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Mercoledì 21 ottobre alle ore 18.15
Omeopatia con Silene Piscanec
Sabato 24 ottobre alle ore 10.30
Veterinaria con Silvia Pussini
il signoraggio
Il grande inganno che rende schiava l’umanità
Il debito unico sistema di vita?
Intervista a Valerio Raiola del P.RI.M.IT. (Programma per la Riforma Monetaria Italiana)
Buongiorno, di che cosa vi occupate, lei
e la sua associazione?
Il P.RI.M.IT è un’associazione senza scopo
di lucro che si propone di informare i cittadini su che cosa è oggi il sistema bancario
e su come questo detenga il controllo sulle
nazioni e sui cittadini tramite il debito, la
produzione e gestione della moneta.
Come perseguite i vostri obiettivi?
Organizziamo conferenze, manifestazioni
e fiere delle verità per promuovere l’informazione dei cittadini. Volantinaggi...
Che cosa sta alla base del sistema
bancario?
La base di questo sistema è la moneta
a debito: cioè la moneta quando viene
creata è di proprietà della Banca Centrale
Europea che tramite le banche centrali
nazionali, come la Banca d’Italia, la presta
alle banche commerciali.
Questo porta a un paradosso: “le banconote vanno restituite alla scadenza del
prestito alle banche centrali, maggiorate
dell’interesse, rendendole di fatto dei titoli
di debito.”
Che cosa comporta questo meccanismo
di emissione per i cittadini?
Dal momento che la moneta viene prestata, rende impossibile ripagare il debito
contratto costringendo governi e cittadini
a chiedere nuovi prestiti.
Faccio un esempio: supponiamo che que-
sti 100 € siano la massa monetaria totale
prodotta e che la banca centrale li presta;
al termine del prestito si devono restituire
maggiorate degli interessi annuali, quindi
già dopo il primo anno dobbiamo alla
banca 103 euro supponendo l’interesse
al 3%..
Questo denaro non esiste, non è mai stato
creato. Dovremmo quindi richiedere un
ulteriore prestito per pagare gli interessi
e cosi via. Da qui deriva buona parte del
debito pubblico.
Questo mi sembra scioccante, ma è una
cosa legale?
Il meccanismo di emissione è stato definito “consuetudine dalla magistratura” a
seguito di una denuncia alla Banca d’Italia
e pertanto non illegale.
Voi parlate anche di signoraggio, che
cos’è?
Il signoraggio è la differenza tra il valore
intrinseco della moneta, la carta per intenderci nel caso delle banconote, e quello
nominale (che c’è scritto sopra), 100€ per
esempio. Questa differenza va in tasca a
chi emette la moneta.
Se non sbaglio la BCE ha come azioniste
le banche centrali di ogni Stato, quindi
com’è possibile che gli Stati acconsentano?
C’è da dire che molte banche centrali,
come la Banca d’Italia, sono società private, indipendenti dallo Stato e a scopo di
lucro; comunque, anche se statali usano lo
stesso metodo di emissione della moneta.
Come si è originato questo sistema?
Questo sistema risale a tre secoli fa con la
creazione della prima banca centrale, si è
evoluto dalla pratica della riserva frazionaria delle banche commerciali.
Che cos’è la riserva frazionaria?
E’ il sistema di generazione di nuova moneta delle banche commerciali.
Per legge alle banche è concesso di poter
concedere prestiti tenendo in riserva solo
una piccola percentuale del capitale a loro
disposizione.
Faccio un esempio: una persona deposita
in banca i soliti 100 €, la banca per fare un
prestito, deve tenere in riserva all’incir-
ca il 3% quindi può prestare 97 €. Ora,
quando fanno questo non vi segnano sul
vostro conto che vi tolgono il vostri 97
€ ma rimangono come disponibili i 100
€ iniziali. Così complessivamente sembra
che ci siano in “circolazione” 197 €. Questo
meccanismo può ripetersi fino a che i
100 € sono tutti tenuti come riserva nelle
banche, creando apparentemente 33 volte
la cifra iniziale, rendendola il principale
responsabile dell’inflazione. Naturalmente,
se si vanno a ritirare contemporaneamente i soldi, ce ne sono solamente 100
disponibili e la banca crolla.
Ma com’è possibile che non si abbiano
informazioni su questi fatti, sui giornali
non c’è niente?
No di solito niente, tranne qualche eccezione. Forse vi ricorderete che tempo fa il
ministro Tremonti propose di far stampare
le monete da 1 e 2 euro in carta. Vedete le
monete metalliche a differenza di quelle
cartacee, vengono prodotte dalla Zecca di
Stato senza generare debito. Su di esse è
impresso R.I. che sta per Repubblica Italiana e non BCE come sulle banconote. Ora
l’allora governatore della B.C.E. Duisenberg fece presente che in questo modo lui
(Tremonti, inteso come Stato) perderebbe
il diritto al signoraggio su quelle monete
e aggiunse: ”come ministro dell’economia
non so se sarebbe contento.”
Questo è uno dei pochi casi in cui l’argomento è venuto fuori.
Dove possono i cittadini interessati
all’argomento trovare più informazioni?
Spiegazioni e informazioni sull’argomento
si trovano in rete su www.signoraggio.
com o sul forum dell’associazione www.
primit.it.
Vorrei invitare tutti a ricercare informazioni
su questi argomenti e verificarli personalmente. Provvedendo a informare a loro
volta i loro amici e conoscenti.
Erik Prassel
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14 Konrad ottobre 2009
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A cosa serve la TARSU
Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza considera la TARSU (Tassa per l’Asporto dei Rifiuti Solidi Urbani) una tassa da imporre
ai cittadini da lui amministrati per finanziare a piè di lista gli
investimenti per l’inceneritore di Via Errera gestito dalla società ACEGAS-APS S.p.A., quotata in Borsa, controllata da una
holding costituita dai comuni di Trieste e di Padova.
A tale scopo la giunta comunale, con la delibera 9/2007
recentemente cassata dal Decreto del Presidente della Repubblica del 23.6.2009 che ha accolto il ricorso straordinario
presentato da 11 cittadini, aveva aumentato la TARSU triestina
del 23,7%, portandola a uno dei massimi livelli tra tutti i
comuni d’Italia.
Tabelle, tratte dal
bilancio 2008 di
ACEGAS-APS S.p.A.
L’ACEGAS-APS, affidataria del servizio, afferma testualmente
sul suo sito web: “Nel territorio dei tre comuni serviti, sono
posizionati 5.667 contenitori per Rifiuti Solidi Urbani,
per un volume di oltre 9.062 mc, il cui svuotamento viene
assicurato con 46 giri di raccolta e oltre un centinaio di
addetti, con frequenza minima di sei giorni su sette e con
orari definiti in maniera da diminuire, per quanto possibile,
gli impatti sulla viabilità cittadina. Il lavaggio e la disinfezione degli stessi avviene 6 volte all’anno, con maggiore frequenza d’estate, per mezzo di appositi automezzi di recente
acquisizione. La raccolta viene svolta in tutte le giornate
feriali. In caso di doppia festività il servizio viene interrotto
solamente un giorno. Sono inoltre operativi due percorsi di
asporto aggiuntivo festivi che garantiscono lo svuotamento
di 320 contenitori e uno pomeridiano di 91 cassonetti del
centro cittadino, caratterizzati da una quantità di rifiuti
conferiti da parte dell’utenza superiore alla loro volumetria. AcegasAps esegue la pulizia del suolo pubblico (strade
e piazze) sul territorio triestino con interventi manuali e
meccanizzati. Il servizio prevede anche il diserbo dei cigli
stradali, articolato in almeno tre interventi effettuati nei
mesi di aprile, luglio e settembre.” Quanto di tutto ciò corrisponde a realtà è sotto gli occhi di tutti, tranne di quelli che
non vogliono vedere.
Raccolte differenziate
Trieste centro storico, domenica mattina
Se l’Italia fosse un paese normale, la lettura di questi dati, tratti
da fonti ufficiali, da parte di un magistrato inquirente residente
a Trieste e suo malgrado contribuente per la TARSU, in base alla
tariffa approvata dalla giunta comunale a partire dal 2007,
potrebbe sollevare la giusta e necessaria curiosità in merito alla
gestione delle risorse pubbliche. Però l’Italia non è un paese
normale.
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Tolmezzo – c/o Comunità di Rinascita - Via G.Bonanni 15 - tel 0433 40461
15 Konrad ottobre 2009
Episodi nella carriera
di un cronista
Fatti strani e inquietanti riferiti da Tullio Mayer, ex giornalista della
sede RAI di Trieste (si veda anche l’intervista apparsa sul numero di settembre di “Konrad”)
Nella sua carriera si sarà imbattuto in
molti episodi curiosi e misteriosi: ce ne
può raccontare qualcuno?
Tra quelli più curiosi (e al contempo
misteriosi) ce n’è uno che mi è capitato
extra-lavoro, nell’estate del 1969. Ero in
Immagini post
terremoto a Gemona
(foto di Tullio Mayer)
16 Konrad ottobre 2009
ferie all’Aprica e feci una scappata a Saint
Moritz, non molto distante. Parcheggio
l’auto in centro, accanto alla sede di una
prestigiosa banca svizzera. Davanti a
me, una grossa BMW, dalla quale vedo
scendere l’allora presidente del Consiglio,
Mariano Rumor, all’epoca leader della cosiddetta corrente dorotea della DC. Aveva
in mano una grossa borsa ed era accompagnato da due collaboratori. Il terzetto
scomparve rapidamente nel caveau della
banca. Qualche giorno dopo, ne riferii alla
redazione milanese dell’”Avanti!”, ma la
cosa non ebbe seguito.
Mi rimase sempre il dubbio se Rumor (che
fu anche più volte ministro dell’Interno)
stesse andando ad eseguire operazioni
su qualche conto corrente personale,
oppure su quello della corrente dorotea – Tangentopoli era molto di là da
venire – ovvero della DC tout court, o
magari fosse venuto a depositare al sicuro
documenti riservati sulla futura strategia
della tensione, posto che pochi mesi
dopo ci fu l’attentato di piazza Fontana a
Milano. Rumor morì d’infarto una ventina
d’anni più tardi, poco dopo aver ricevuto
un mandato di comparizione dal giudice
Felice Casson, che indagava sulla strage
di Peteano e su “Gladio”.
Qualche caso legato alle nostre terre?
Per esempio, pochi minuti dopo la prima
tremenda scossa di terremoto in Friuli, la
sera del 6 maggio 1976, fummo mobilitati
con altri colleghi della sede regionale
della RAI di Trieste, per dare man forte
ai colleghi della sede staccata di Udine.
Organizzammo un’edizione straordinaria del GR verso le 22 (la scossa si era
verificata alle 21,05). Durante la trasmissione arrivò in redazione la telefonata
di un funzionario del Centro regionale
controspionaggio, che dipendeva dal SID
(il servizio segreto militare): accertato che
si trattava di un terremoto, il funzionario
chiese se il sisma non avesse per caso
fatto esplodere qualcuna delle mine atomiche, o anche convenzionali, collocate
sotto i ponti, nei dossi e nelle gallerie
delle principali strade di accesso al Friuli
da Trieste, da Gorizia o dall’Austria, mine
che – com’è stato ammesso anche ufficialmente parecchi anni dopo - erano state
collocate in vista di un possibile attacco
da parte del Patto di Varsavia.
Trieste è stata (e forse è ancora) anche
un crocevia di trame internazionali,
come vari autori hanno documentato.
Però forse non tutto è stato raccontato:
cosa le risulta?
Posso citare un episodio che mi è accaduto personalmente, una trentina d’anni fa.
In una giornata festiva, credo a Ferragosto, davanti alla sede RAI di Trieste mi
fermò un signore straniero, che mi pose
alcune domande alquanto “strane”: come
si facesse a partecipare ad una trasmissione radiofonica o TV, se fosse possibile
introdursi dall’esterno in una trasmissione
e così via.
Alle mie risposte evasive, non insisté e se
ne andò.
Perplesso, andai a riferire l’episodio alla
DIGOS, di cui conoscevo per ragioni di
lavoro alcuni funzionari. Molto interessati,
mi mostrarono due foto segnaletiche di
un uomo, coprendone il nome con un
foglio. Lo riconobbi senza alcun dubbio e
riuscii anche a sbirciare (non visto) sotto il
foglio: il nome era quello di Ilich Ramírez
Sánchez, più noto col soprannome di
“Carlos”, il più famoso (e ricercato, almeno
in teoria) terrorista internazionale di
quegli anni.
Rimasi sconcertato e lo sono ancora, per
il fatto che un simile personaggio potesse
circolare liberamente in Italia.
D’altra parte è nota la politica quanto
meno ambigua seguita in quel periodo
(e dopo), dai Governi italiani, specie in
relazione al terrorismo mediorientale,
anche se ormai Carlos é – per fortuna
– in carcere in Francia. Ricorda altri
episodi curiosi ed inquietanti?
Uno dei più strani mi capitò il 9 maggio
del 1978. Sentii alla radio del ritrovamento del cadavere dell’on. Aldo Moro, assassinato dalle Brigate Rosse, e decisi di fare
subito un giro in auto per le vie di Trieste,
per vedere quali reazioni suscitasse – a
caldo – la notizia.
In Largo Santorio, era passata un’ora e
mezza dall’edizione straordinaria del
GR nazionale, incrociai un gruppo di
attacchini-attivisti democristiani, che stavano affiggendo sui muri grandi manifesti
listati a lutto per la morte del Presidente
della DC.
Mi fermai, sorpreso da tanta tempestività,
e chiesi ad uno di loro come avessero
fatto in così poco tempo a stampare e
distribuire un manifesto del genere (che
poi vidi essere stampato a cura dell’ufficio
stampa e propaganda della DC nazionale). Mi risposero che i manifesti erano
arrivati da Roma già due settimane prima.
“Avevate pronta anche la versione con la
gioia ed il sollievo in caso di liberazione
dell’on. Moro?” Risposta: “No, quelli non ci
sono mai arrivati.”
Qualcosa di più recente?
Era già in pensione e lessi della visita che
l’allora on. Tondo – nell’ambito delle funzioni ispettive sulle condizioni carcerarie
che spettano ad ogni parlamentare - fece
in carcere a Bruno Contrada, l’ex dirigente
del SISDE (il servizio segreto che dipendeva dal Ministero dell’Interno), condannato
in via definitiva a 10 anni di carcere per
concorso esterno in associazione mafiosa
(cioè, tra l’altro, per aver favorito la latitanza di vari boss mafiosi, compreso Totò Riina). La visita avvenne nel dicembre 2007.
Nello stesso periodo anche l’on. Stefania
Craxi visitò Contrada, il quale poco dopo
ottenne gli arresti domiciliari per motivi
di salute e fu scarcerato.
Qualche settimana dopo la visita a Contrada, Tondo fu “incoronato” candidato
presidente del Friuli Venezia Giulia, mentre Stefania Craxi, dopo la vittoria del centro – destra alle elezioni dell’aprile 2008,
diventò sottosegretario agli affari esteri.
Solo coincidenze, forse, ma mi chiedo
perché, tra tanti detenuti nelle carceri
italiane, Tondo abbia voluto incontrare
proprio Contrada.
Dario Predonzan
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comunità concordia
Sono trascorsi ormai dieci mesi dal mio
arrivo a Concordia e mi sembra a questo
punto giunto il momento di affrontare
forse l’argomento più delicato di questa
mia avventura, più complesso dei tanti
mesi di isolamento, più difficile delle uscite di notte e più intenso di qualsiasi alba
o tramonto: la convivenza forzata con
undici persone che inizialmente estranee
diventano gli unici compagni, amici, confidenti e le uniche forme di vita presenti
nel raggio di migliaia di chilometri per un
anno intero.
Shackleton 1915
DC5 2009
In ogni “winter over” vissuto qui alla base
italo–francese di Concordia, il primo
problema è inevitabilmente trovare un
equilibrio tra gli esponenti di due nazioni
da sempre simili e vicine ma anche
profondamente diverse. La coabitazione
tra italiani e francesi, come negli anni
passati, non è una cosa semplice: per
fortuna, quest’anno, la notevole disparità
numerica (3 italiani e 9 francesi), non facilitante certo i rapporti, viene lievemente
compensata dalla presenza di un ragazzo
italo-francese e di uno franco-inglese.
Notevoli sono le difformità di cultura e
soprattutto di educazione: la voglia di
comunicare mediterranea che dovrebbe accomunarci, si scontra invece con
una riservatezza nordica inspiegabile e,
letteralmente, fuori luogo; frequentemente infatti ci ritroviamo la sera a parlare di
noi e delle nostre esperienze ed aspirazioni solo tra italiani, mentre i francesi
preferiscono molto spesso stare nelle loro
stanze. La nostra innata grande curiosità
si rivolge anche verso l’ambiente che ci
circonda che sembra lasciare invece quasi
indifferenti gli altri. Questo è forse ciò che
mi ha maggiormente stupito; sicuramente, come donna, ho maggiore sensibilità
e attrazione verso il paesaggio stupendo
che mi circonda, ma faccio veramente
fatica a capire lo scarso interesse e la poca
voglia d’esplorare degli altri: non saranno
venuti in Antartide con la paura del freddo e del buio tanto da stare rintanati nella
base? Eppure già nel 1840 proprio un
francese, Jules Sébastien Dumont d’Urville, approdò nella terra che oggi porta
il nome di sua moglie, Terra d’Adelie, a
pochi metri dalla attuale base di Dumont
d’Urville (DDU), a lui appunto intitolata
e attiva dal 1956! Questa lunga presenza
sul territorio e le molte isole australi di
proprietà francese T.A.A.F (Terres Australes et Antarctiques Françaises) fanno sì
che l’Antartide sia in un certo senso più di
casa in Francia che in Italia (presente sul
territorio da solo 25 anni) e forse questa
“abitudine” stimola meno il desiderio di
conoscenza. O forse invece in noi italiani
ci sono ancora i geni della curiosità di
Marco Polo, Colombo o Vespucci?
Così, i punti d’unione e gli argomenti di
conversazione sono pochi e diventano
ancora meno in una realtà dove la tecnologia la fa da padrona; tutti ormai dispongono di un portatile con il quale chiudersi
in camera per scrivere e-mail o vedere un
film in completa solitudine. Probabilmente ai tempi di Amundsen e Scott lo stare
insieme era l’unico modo per passare
il tempo e le precarie condizioni di vita
stimolavano affiatamento e coesione.
Sembrerà assurdo ma possono passare
anche diversi giorni senza scambiare una
parola, a parte i pragmatici buongiorno,
buonasera e buon appetito, con alcuni
dei compagni. Proprio lo stare in continuo
contatto l’un con l’altro in uno spazio
ristretto rende più evidenti particolari
che possono non piacere e che magari
in uno spazio più ampio non si sarebbero neppure notati. Così, sin da subito si
delineano le affinità e ovviamente le antipatie, e mentre fuori ogni giorno è diverso dall’altro, dentro spesso le situazioni
sembrano bloccate, immutabili, e i giudizi
formulati all’inizio non cambiano!
A Concordia il tempo si è di fatto fermato
anche per quanto riguarda la condizione
femminile; siamo 2 ragazze con 10 ragazzi
in una base che, in un certo senso, non è
stata neanche pensata per una presenza
femminile (sino allo scorso anno non c’era
un bagno a noi dedicato e si utilizzavano
dei secchielli per i propri bisogni fisiologici)! Ci è stato poi chiesto di lasciare a casa
i trucchi, gli accessori (borse e scarpe con
il tacco) e le gonne; capo d’abbigliamento
che da queste parti non è tassativamente
vietato indossare ma viene fortemente
sconsigliato, come se una donna fosse
tale solo indossando una gonna?!
Forse il tempo qui si è fermato o per lo
meno scorre più lentamente; nonostante
sia passato più di un secolo da quando i
primi esploratori si sono addentrati nel
continente antartico, i principali argomenti di conversazione a Concordia sono
rimasti quelli che si possono ritrovare nei
loro diari, ovvero il cibo e le donne!
Le attenzioni rivolte a me ed alla ragazza
francese sono aumentate con il passare
dei mesi, al pari dei discorsi riguardo la
donna ideale o meglio la donna che i
ragazzi vorrebbero incontrare una volta
finita questa esperienza. È necessario imparare a dosare sapientemente la propria
femminilità, essere gentile con tutti ma
non eccessivamente, trovare un equilibrio
che, per quanto delicato, deve essere
stabile, tra le battute e gli scherzi accettabili e quelli che non lo sono; si deve ben
pesare il tempo che si trascorre con ogni
ragazzo del gruppo, perché anche un solo
sguardo di troppo potrebbe alimentare
gelosie o tensioni.
In un ambiente chiuso ed isolato come
questo, in cui abbiamo ormai trascorso
dieci mesi, molto spesso si fa troppa
attenzione al comportamento degli altri e
le critiche non tardano mai ad arrivare! E’
come nei cortili delle case di una volta in
cui le comari, non sapendo come passare
il tempo (non c’era ancora la televisione!)
si controllavano a vicenda e ti controllavano continuamente. Qui l’ambiente è ancora più ristretto e nella lotta quotidiana
tra “virtù” e “vizi”, questi ultimi non hanno
difficoltà a prevalere. Si fanno processi
alle intenzioni ingigantendo situazioni
che non meritano tanto.
Queste considerazioni molto critiche,
ma reali, sono però bilanciate da tutto il
resto che mi circonda, dal mio impegno
scientifico e dal mondo magico dell’Antartide che, insieme alla luce ogni giorno
più presente, mi aiutano a guardare al
traguardo sempre più vicino.
Laura Genoni
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[email protected]
shalom
Ain, XV lettera dell’alfabeto
La lettera Ain rappresenta visione e percezione,
il suo valore numerico è 70.
La lettera ‘ain’ è associata alla rettificazione del
senso dell’ira. Ain significa occhio, sorgente, il
simbolo della visione superiore che ci viene in
aiuto per spegnere le fiamme dell’ira.
Questa lettera viene associata dal Sefer Yetzirà
al senso dell’ira, alla sefirà di Khokmà (saggezza) e al segno del capricorno. Infatti tale segno, per controllare
la sua tendenza ad essere irascibile, ha bisogno di mantenere
il contatto con l’emanazione divina della Saggezza e con la sua
capacità intrinseca di autoannullamento. Solo attraverso questo
processo è possibile entrare in contatto spirituale con Aiyn,
l’occhio della coscienza superiore, ed elevarsi oltre il nostro livello
puramente materiale. Dai saggi ci vengono delle regole per
evitare l’ira e forse noi tutti dovremmo seguirle di più: per esempio fare un gesto umoristico che sconcerta l’interlocutore assai
più che una nostra esplosione di rabbia; il fatto di essere allegri
dà il messaggio al nostro inconscio che la situazione non è così
pericolosa, che ci si può rilassare. La parola AIN (occhio) fa sì che
la lettera AIN significhi percezione e visione. Tra tutti gli organi,
l’occhio è quello che rivela all’uomo più di tutti. E i Saggi dicono:
“l’udito non è comparabile alla vista” (Mechiltà, Esodo 19:9)
La parola AIN (correlata a MAAYAN - fonte) significa anche
sorgente di acqua (Genesi 16:7). Esattamente come una sorgente
porta l’acqua dalle profondità della terra alla luce del sole, così
l’occhio porta la percezione del mondo nella mente dell’uomo.
(Rav Hirsh, Genesi 3:5)
L’organo della vista rappresenta tutto l’essere dell’uomo (Nedarim 64b). Così come ogni uomo è un OLAM KATAN (mondo
in miniatura), in confronto all’universo (More Nevuchim 1:72),
l’occhio è il microcosmo dell’universo. (Tanna Shmuel Akatan).
L’occhio è il mondo: il bianco rappresenta l’oceano, l’iride la terra,
la pupilla è Gerusalemme e l’immagine che vede chi osserva è il
Tempio. (Derech Erez Zuta).
Nella calligrafia della Torah, la AIN è formata da una YOD allungata ed una ZAIN. (Beit Yossef ). La ghematria delle due lettere è
17, così come il valore di TOV (bene). Questo insegna che si deve
sempre guardare la gente con AIN TOVA’ (buon occhio), e giudicare gli altri favorevolmente, come dice il Salmo: “Possa tu vedere
il bene di Gerusalemme” (Salmi 128:5)
Anche questa puntata è finita. Spero che sia stato tutto chiaro.
Aspetto vostri suggerimenti e domande. A presto e Shalom!
Davide Casali
Per una Trieste più bella
Le attività del club triestebella.it
Trieste è bella per il mare, per
il Carso che col suo ciglione le
fa da splendida cornice, per
la sua struttura urbana antica,
meno per l’architettura moderna. È città ancora vivibile
rispetto ad altre, anche se
potrebbe essere migliore.
Un gruppo di persone vuole
operare per rendere Trieste
più bella e per far conoscere le
sue bellezze. Abbiamo un sito
internet: www.triestebella.it in
cui segnaliamo le cose brutte
della città e anche alcune
belle, abbiamo fatto delle
Ecco come è ridotto il bell’atrio di
villa Cosulich in salita alla Madonna
di Gretta. Finalmente il Comune ha
deciso di metterla in vendita con la
speranza che qualcuno la restauri
La bella fabbrica Sadoch progettata
dall’architetto Boico, in parte
sventrata. Avrebbe potuto diventare
la degna sede della facoltà di
Architettura, che invece è stata
trasferita a Gorizia.
18 Konrad ottobre 2009
passeggiate architettoniche nella città per
farne conoscere alcune particolarità: le
piazze rinnovate, il Porto Vecchio, i maggiori edifici liberty. Abbiamo scritto lettere
per segnalare le cose che non vanno.
Nel nostro sito abbiamo segnalato
brutture quali:
edifici comunali in rovina (villa Cosulich, la
chiesetta di S. Rocco in Cavana, la casa del
cappellano in villa Revoltella); la rovina del
più bell’edificio di architettura moderna
di Trieste (l’ex fabbrica Sadoch in viale
Ippodromo); le talianate (senza la i iniziale)
dei triestini; brutti casotti in città; una
singolare protezione esoterica al palazzo
della Camera di Commercio; le feroci
potature degli alberi cittadini; un caso di
cementificazione in Costiera (comunicatoci dal WWF); troppi semafori all’Obelisco
(e il Comune non usa ancora i moderni e
risparmiosi semafori a led); un parcheggio
non finito; vari altri casi di degrado.
Le cose belle segnalate: gli eleganti e
moderni stalli per biciclette collocati in
centro (devono essere sfuggiti al nostro
Sindaco, a cui piacciono le cose in stile),
alcune simpatiche sculture collocate
in centro, la bella emeroteca in piazza
Hortis, le colonnine in acciaio con cartelli
esplicativi davanti ai palazzi del centro,
l’avvio, a nostro parere troppo lento, della
realizzazione delle rotatorie in alcuni
incroci al posto degli antipatici semafori. E
ancora la pagina dei contributi (Le piazze
rinnovate di Trieste, A Trieste l’architettura
moderna no se pol) e quella delle foto della
nostra città.
Ora vorremmo condurre una campagna
contro il proliferare del terribile ailanto.
Chi vuole partecipare, venendo agli
incontri del club o segnalando qualcosa di
brutto o di bello, può mandare una mail a
[email protected]. L’iscrizione è gratuita.
Purtroppo non abbiamo modo di restare
in contatto con chi non dispone di un
collegamento internet, perché gestire rapporti epistolari o cartacei sarebbe troppo
gravoso.
Roberto Barocchi
Associazione
ENOSIS
corsi di
YOGA Integrale
Per raggiungere un perfetto equilibrio tra mente e corpo
I lenti movimenti chiamati asana, associati ad una respirazione ampia
e controllata conducono ad uno stato di completo benessere,
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Lunedì alle ore 20
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Martedì alle ore 20,15
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colonna vertebrale
Mal di schiena,
il test per trovare la cura giusta
Dura 20 minuti e rivela se c’è una sofferenza nervosa.
«Attendibile come la risonanza magnetica»
Come farlo. Qualche manovra con un ago
o un diapason da neurologo; movimenti “test” particolari.
Di cosa si tratta?
È un test low-tech, a bassa tecnologia, ma
per alcuni aspetti è meglio della risonanza magnetica: si chiama StEP e serve per
distinguere i diversi tipi di mal di schiena.
Bastano alcune domande specifiche al
paziente (e qualche manovra con un ago
o con un diapason da neurologo) per
capire se il dolore è «normale» o se invece
c’è anche una sofferenza dei nervi, tipo
sciatica. «Quando il dolore è acuto e improvviso è facile capire la causa principale
del dolore- commenta il Dott. Francesco
Zarattini, Direttore del Centro Rieducazione Colonna Vertebrale di Trieste. Le
cose si complicano quando la lombalgia
diventa cronica: in questi casi è indispensabile distinguere i vari sottotipi di dolore
perché la terapia cambia».
Ecco allora che un team americano,
guidato da Joachim Scholz del Massachussets General Hospital di Boston, in
collaborazione con l’Addenbroke’ s Hospital di Cambridge, ha messo a punto un
test non solo semplice, ma anche rapido
(dura circa 15 minuti) che ogni specialista
può utilizzare, con risultati attendibilissimi (come dimostra il loro lavoro appena
pubblicato su Plos Medicine) e a costi
molto limitati rispetto a quelli di indagini
high tech, come la risonanza magnetica.
A volte, infatti, questi esami sofisticati
(in alcuni casi necessari) possono essere
fuorvianti: possono mostrare, per esempio, la degenerazione dei dischi intervertebrali, l’artrosi, la degenerazione tipica
dell’età, ed altre condizioni piuttosto
comuni, che in alcuni casi, però, non sono
responsabili di quel dolore specifico.
La causa di quest’ultimo va ricercata altrove. In altre situazioni, una valutazione non
accurata del tipo di dolore può indirizzare
verso trattamenti non adeguati compreso
l’intervento chirurgico. Ad esempio, dallo
studio si evince che quando è presente
questa componente neuropatica i farmaci
antinfiammatori non steroidei, che sono
efficaci nella semplice lombalgia, non bastano. Così come ci vogliono trattamenti
fisioterapici decompressivi specifici. Con
questa nuova batteria di test, che valuta
diverse caratteristiche del dolore, si potrà
ottenere una specie di «carta d’identità» di quest’ultimo, specifica per ogni
paziente.
20 Konrad ottobre 2009
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«A noi fisioterapisti» - continua il dott.
Marco Segina, fisioterapista del centro
rieducazione colonna vertebrale - servirà
anche per valutare meglio l’effetto dei
trattamenti ed indirizzare il paziente verso quello più indicato, o alla visita medica
specialistica se il caso lo richiede. In più
del 90% dei casi infatti una fisioterapia
specifica e mirata è sufficiente a risolvere
il problema acuto. Se poi a questi è abbinata una corretta educazione al paziente
è probabile che questo non ne soffrirà più
o che comunque si ridurrà drasticamente
l’incidenza dei nuovi episodi.
Non è un caso che gli americani, così
come tutta la comunità scientifica, si
stiano preoccupando del mal di schiena:
questo disturbo ha scavalcato le malattie
cardiovascolari come prima voce della
spesa sanitaria negli Stati Uniti. E lo stesso
vale per l’Europa. La situazione è ancora
più complicata in Italia, dove il dolore
cronico è spesso trascurato dai medici e
le strutture dedicate sono poche, come
ha appena denunciato un Libro Bianco
dell’Associazione italiana per la cura
della malattia dolore. «Il dolore cronico
soprattutto lombare - dice Paolo Notaro,
presidente dell’Associazione e neurologo
all’ Ospedale Niguarda di Milano - è una
delle principali cause di perdita di giornate lavorative. Con costi indiretti elevatissimi, oltre a quelli diretti delle terapie».
Tale affermazione rafforza il fatto che una
valutazione funzionale specifica sia indispensabile allo specialista ad identificare
sia la causa che il trattamento più adatto
al singolo paziente.
studio completo visionabile su Plos Medicine (peer-reviewed open access journal
of medicine)
http://www.plosmedicine.org/article/
info:doi/10.1371/journal.pmed.1000047
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un sostegno:
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Nasce a Trieste
il Centro Benessere Taoista
per la famiglia
La salute è un risultato che si ottiene attraverso la conoscenza e la cura del proprio corpo e della propria mente, oltre alla
corretta interazione tra uomo e natura. Il
Centro Benessere Taoista nasce per la famiglia; è un luogo dove ci sono spazi per
tutti. Per bambini con lo yoga adatto a
loro, per genitori con il Tao Yoga Posturale, con non solo esercizi ma approfondimenti inerenti all’interrelazione corpo
energia, per nonni/bisnonni con il Tao
Curativo, con esercizi di coordinamento
di facile esecuzione, formule antiche e
moderne per raggiungere e mantenere il
proprio benessere.
Il Centro Taoista dona la consapevolezza
che il benessere di ognuno di noi dipende
dalla responsabilità verso se stessi e verso
gli altri, senza escludere il principio che
ogni nostra azione, seppur piccola, condiziona lo stato di salute del pianeta.
Nel Centro Taoista trovi anche il Massaggio Tradizionale Cinese, come terapia o
prevenzione per varie patologie; il Massaggio Energetico, come rilassante e anti
stress; la Pranoterapia Taoista, per stimolare tutto il corpo, mantenere l’equilibrio
dell’energia e favorire un funzionamento
più efficace degli organi.
Tutto ciò in un ambiante confortevole, luminoso, tranquillo e nel contesto del centro cittadino.
Orario Corsi
Lunedì
Tao Yoga Posturale
19.00 / 20.00
Lunedì
Tao Curativo per la terza età
09.30 / 10.30
Martedì e Giovedì
Tao Yoga Posturale
19.00 / 20.00
Giovedì
Tao Yoga Posturale
13.00 / 14.00 - 18.00 / 19.00
Giovedì
Yoga Bambini
16.00 / 17.00
Bencich Anita
massaggio
tradizionale cinese
cell. 339 3204963
cell. 339.3204963
Via Torrebianca, 43 - 34122 Trieste - fax 040 638323
Via Coroneo,
1 ◾ 34133 Trieste
◾ tel. e fax 040.638323
www.bencichanita.it
- [email protected]
web: www.bencichanita.it ◾ mail: [email protected]
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associazione di promozione sociale
IL MUTAMENTO
presidente: Dr Mario Franchi
sede legale: Via Gallici, 15 (Cassacco di Tricesimo - UD)
sede eventi: Via Canova, 13 (Feletto Umberto – UD)
telefono: 0432 734244 - cellulare: 335 5977306
www.ilmutamento.it - [email protected]
L’associazione di promozione sociale IL MUTAMENTO promuove e diffonde la visione fenomenologica, sistemica e
transpersonale della realtà e delle relazioni umane e fa soprattutto riferimento all’approccio dello psicoterapeuta tedesco BERT HELLINGER, a cui lui stesso ha dato il nome di rappresentazione delle COSTELLAZIONI FAMILIARI.
CONFERENZE FORMATIVE AD INGRESSO LIBERO (ore 20,30 – 22,30)
“Nel Mondo…” portare nella quotidianità la nostra ricchezza.
Nel mondo con le cose che sappiamo, con quelle che scopriremo e anche con tutto ciò che non sapremo mai, ma che
continueremo consapevolmente o inconsapevolmente a cercare nel corso di questo misterioso e affascinante viaggio.
Le conferenze di quest’anno vogliono essere un invito a calarsi nel mondo, esercitando la nostra generosità nel darci alla
vita così come siamo, prendendo dalla vita ciò che essa ci offre, così com’è, giorno per giorno.
In questo modo il lavoro interiore non rischierà di diventare una sterile speculazione filosofica, ma si arricchirà di tutti
gli stimoli derivati dall’esperienza.
COSTELLAZIONI FAMILIARI: SERATE ESPERIENZIALI (ore 20,30 – 22,30)
Nel corso delle serate esperienziali, verranno messe in scena le rappresentazioni delle Costellazioni Familiari personali,
su richiesta di singoli partecipanti che siano interessati a sperimentare personalmente la forza trasformativa di questa
metodologia. Altre persone potranno essere chiamate, se d’accordo, a rappresentare i componenti del sistema familiare
del richiedente. Tutti i partecipanti, comunque, beneficeranno del “campo cosciente” che si genera all’atto della rappresentazione, individuando in questa, immagini risolutive anche per le proprie tematiche personali.
SEMINARI ESPERIENZIALI (ore 9,30 – 13,00/14,30 – 17,30)
Ciò che caratterizza i gruppi esperienziali è l’intensità e la profondità del lavoro tematico, che si svolge nell’arco di
un’intera giornata. Tutto il lavoro, sia di gruppo che individuale, beneficia dell’integrazione della metodologia delle COSTELLAZIONI FAMILIARI con altre tecniche di autoanalisi, consapevolezza e autoguarigione olistica, sia a mediazione
corporea che energetica. I temi che saranno trattati negli incontri previsti quest’anno sono:
La Forza degli Archetipi: Essere Cercatori; Amato o amante?; La metamorfosi del Distruttore; Il Creatore in noi
Amare è sempre possibile: L’Amore vissuto; L’Amore difficile; L’Amore negato; L’Amore sognato
SCUOLA TRIENNALE DI COUNSELING (10/2009 – 06/2012)
La Scuola, ad indirizzo sistemico/transpersonale, è certificata dalla F.A.I.P. - Federazione delle Associazioni Italiane di
Psicoterapia e dalla F.A.I.C. - Federazione delle Associazioni Italiane di Counseling.
Il Counseling è una relazione d’aiuto che muove dall’analisi dei problemi del cliente, si propone di costruire una nuova
visione di tali problemi e di attuare un piano di azione per realizzare le finalità desiderate dal cliente: prendere decisioni,
migliorare relazioni, sviluppare la consapevolezza, gestire emozioni e sentimenti, superare conflitti.
Il Counselor è la figura professionale in grado di favorire la soluzione di disagi esistenziali di origine psichica che non
comportino tuttavia una ristrutturazione profonda della personalità. Impegno del corso (da ottobre a giugno di ogni anno):
360 ore di formazione teorica in aula più 340 ore di formazione pratica/esperienziale e counseling individuale
COUNSELING INDIVIDUALE (su appuntamento)
L’incontro individuale unisce le peculiari potenzialità del colloquio di Counseling all’opportunità di mettere in scena, con
una elaborazione della stessa tecnica delle Costellazioni Familiari, problematiche personali che, per il loro grado di intimità, difficilmente potrebbero essere condivise in un gruppo allargato. In tal caso il Conduttore, con l’ausilio di oggetti/
rappresentanti, guiderà il Cliente attraverso le sensazioni generate dalla Costellazione Familiare messa in scena.
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Yoga & Ayurveda della scuola Joytinat
Scuola ispirata agli insegnamenti del Maestro Swami Joythimayananda
JOYTINAT
www.joytinat.it
www.diabasi.it
Joytinat Yoga & Cultura
La scuola Joytinat di Udine è nata nel 1997. Propone corsi annuali di Yoga applicato all’Ayurveda . Lo scopo principale rimane
quello di preservare l’insegnamento dello Yoga tradizionale dagli insegnamenti del Maestro Joythimayananda.
Vi si apprendono nozioni di Yoga e di cultura indiana. E’ un sito che incoraggia la crescita personale, la ricerca di una propria
identità e attitudine in seno al gruppo. Organizza ed onora con Cerimoniali le principali festività e ricorrenze del calendario
induista inerenti lo Yoga e l’Ayurveda.
il progetto Joytinat Yoga
Divulgare la pratica dello Yoga e i principi dell’Ayurveda. Avviare alla formazione nuovi
insegnanti Yoga. Promuovere attività culturali inerenti le discipline Yoga/Ayurveda:
conferenze, interventi dei Maestri, incontri di musica indiana, canti devozionali, cucina
indiana ed ayurvedica, serate di proiezione audiovisivi, lezioni tematiche con relatori
esterni, interagire con le istituzioni presenti sul territorio e atre scuole di Yoga.
L’insegnante
Formatasi alla scuola Joytinat-International College of Ayurveda, affiliata alla Ayurveda
Academy di Pune. Allieva e collaboratrice del Maestro Swami Joythimayananda, considerato un’Autorità a livello mondiale nei campi Yoga e Ayurveda. Operatrice ayurvedica e insegnante Yoga, responsabile per la zona di Udine della scuola Joytinat.
UDINE - V.le Tricesimo, 103 - Tel. 0432 470057
JOYTINAT TRIESTE
JOYTINAT
Scuola di Yoga Ayurveda
Master Biennale
OPERATORE YOGA
PER LA SCUOLA
Inizio: 16/17 gennaio 2010
Scuola di Formazione
OPERATORE IN
MASSAGGIO E AYURVEDA
Inizio: 7/8 novembre 2009
Percorso triennale professionale e culturale
Tradizione della Scuola di Swami Joythimayananda,
collegata all’Ayurveda Open University
Docenti dell’Università di Bologna, esperti
nel campo della Pedagogia, Psicologia,
Scienza della Formazione e Comunicazione ed
Insegnanti di Yoga per bambini ed adolescenti.
Rivolto a insegnanti di yoga, insegnanti di ,scuola,
educatori, laureati e laureandi, fisioterapisti,
operatori comunità, operatori sociali.
Organizzato da Istituto Yoga Educational,
con il patrocinio della Federazione Italiana
Yoga, del Comune di Bologna, della Facoltà di
Scienze della Formazione di Bologna e del
Comitato Italiano per l’Unicef.
CORSI DI YOGA
Mattino mar. e gio. 7.15 / 8.45
Pomeriggio lun. e gio. 18.00 / 19.30
mer. 18.00 / 20.00 Yoga pre-parto
Sera lun. 20.15 / 21.45, mar. e gio. 20.30
TRATTAMENTI AYURVEDICI
PERSONALIZZATI
OM SHANTI SHANTI SHANTI
Associazione culturale e Sport Dilettantistico Joytinat Yoga Ayurveda No Profit - Affiliata UISP e CONI
Segreteria: lunedì, mercoledì e venerdì ore 18.00-20.00 - tel. 040 3220384 - cell. 339 1293329
Sede corsi: via Felice Venezian 20 - 34124 Trieste - www.joytinat-trieste.org - [email protected]
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Il Centro Yoga Satyananda Satyananda
Trieste è stato fondato nel 1984 da Swami
Shivaroopananda, formatasi e diplomata
col metodo Satyananda Yoga presso la
B.S.Y. (India).
Nel Centro Yoga Satyananda Trieste
operano anche altri insegnanti (karma
yogis) formati con lo stesso metodo.
I corsi vertono su quattro tecniche
principali: asana (posture), pranayama
(tecniche respiratorie), yoga nidra (rilassamento) e meditazione.
Periodicamente, si organizzano anche
seminari di approfondimento sul ruolo di
sostegno dello yoga nei vari campi sociali,
sui mantra (canti), sulla psicologia e sulla
filosofia dello yoga e su altri temi inerenti;
questi sono condotti dagli insegnanti del
Centro e da personalità qualificate e famose nel campo dello yoga.
Oltre a corsi tenuti in centri di salute
mentale, residenze per anziani, scuole
superiori e nel centro di cura della sclerosi
multipla, il Centro Yoga Satyananda partecipa attivamente alle attività benefiche
promosse da Shivananda Math di Rikhia
(India).
- inserzione a pagamento -
Mattino
ore 9.30 - 11.00 Martedì e Giovedì
Pomeriggio
ore 13.15 – 14.35 Giovedì
ore 18.00 - 19.30 Da Lunedì a Venerdì
Sera
ore 20.00 - 21.30 Da Martedì a Giovedì
Seminari
Con frequenza bimestrale
Tecniche Arti Orientali
Associazione Sportiva Dilettantistica
Tecniche e pratiche della tradizione cinese per vivere meglio
Nel 1995 a Udine nasce l’associazione Tecniche Arti Orientali per volere di Mario Antoldi
e altri amici interessati alla cultura la filosofia e alla pratica delle arti marziali cinesi.
La sede della associazione T.A.O. è in via
Cormor Alto, 218 a Udine, è una “Fucina” dedicata alle arti marziali nella quale studiare,
sperimentare, provare e riprovare, allenarsi.
Dove poter ospitare ricercatori e scambiarsi
esperienze, condividendone la pratica e arricchendo il proprio bagaglio di conoscenza.
Promuovere la continuità degli insegnamenti tradizionali delle antiche scuole marziali,
per una migliore crescita culturale, sociale e
spirituale dell’individuo.
A Udine da ottobre a giugno corsi di YI QUAN
e TAIJI QUAN insegnante Mario ANtoldi
YI QUAN
Sintesi dell’essenza di varie forme di combattimento, non prevede tecniche rigidamente
codificate.
Praticando l’YI QUAN si ritrova la primordiale
naturalezza del movimento “risvegliando” le
capacità innate di reazione e istintive.
(per gli orari visitare il sito www.t-a-o.it)
TAIJI QUAN
Una fra le più importanti branche delle arti
marziali cinesi, è il risultato della fusione di
diverse discipline. Basato sul pensiero filosofico taoista della complementarietà degli op-
posti e il continuo mutamento generando la
tendenza a ristabilire sempre nuovi equilibri.
(per gli orari visitare il sito www.t-a-o.it)
inoltre corsi a Gorizia,
Il lunedì dalle 18.30 alle 20.00 C/O palestra
scuole elementari Pecorini in loc Stracis info
3288043529
Maniago (PN)
Sabato dalle 9.00 alle 11 C/O palestra della
piscina comunale info Sabrina 339 8560699
oppure 0427 701002
San Vito al Tagliamento (PN)
Venerdi dalle 18.45 alle 20.00 centro benessere EMMEDUE via freschi 8 tel.0434876524
Tel. 0432 478149 - Cell. 338 5074523 - www.t-a-o.it - [email protected]
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Associazione S.D.
Satya
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da Yoga Co
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soc zi one
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Satyananda Yoga Cormons
DI¿OLDWDD
Satyananda Ashram Italia www.satyanandaitalia.net
e alla U.I.S.P. (unione italiana sport per tutti)
ed è iscritta al registro nazionale del C.O.N.I.
Segue il metodo Satyananda come sviluppato dalla Bihar Yoga Bharati
(Università di Studi Avanzati nella Scienza dello Yoga)
L’Associazione si ispira agli insegnamenti come trasmessi da Paramahamsa Satyananda Saraswati e dal suo
successore Swami Niranjanananda Saraswati, fondatore della Bihar Yoga Bharati, Università di Studi Avanzati
nella Scienza dello Yoga, con sede a Munger (India) e collabora all’istituzione caritatevole Sivananda Math
fondata nel 1984 da Paramahamsa Satyananda Saraswati a sostegno dei villaggi nel distretto di Rikhia (India).
Nella ex-scuola elementare di Brazzano a Cormòns (GO) in Via Collio 4 si svolgono i corsi regolari di yoga;
seguono una progressione armonica permettendo agli allievi di assimilare gli effetti in modo graduale e
FRQVLFXUH]]DXQSDVVRDOODYROWDUHQGHQGROR\RJDDFFHVVLELOHHEHQH¿FRSHUWXWWLJLRYDQLHDQ]LDQL
forti e deboli, idonei e non. L’Associazione propone seminari, conferenze, incontri periodici, mantra e kirtan.
CORSI TRIMESTRALI Dal 1°ottobre al 21 dicembre 2009 e dal 11 gennaio al 27 maggio 2010 Lunedì e/o Giovedì dalle
ore 19.45 alle ore 21.30 I corsi trimestrali forniscono le conoscenze e le tecniche di base per praticare yoga autonomamente
a casa propria, preparando le basi per proseguire poi la formazione in eventuali corsi successivi.
CORSO ANNUALE Dal 1°ottobre 2009 al 27 maggio 2010 Lunedì e/o Giovedì dalle ore 19.45 alle ore 21.30 Il corso
propone la conoscenza ed esperienza delle principali pratiche dello yoga; è strutturato secondo un programma didattico
SURJUHVVLYRLQFOXGHOHVSLHJD]LRQLULJXDUGDQWLLGLIIHUHQWLEHQH¿FLHOHHYHQWXDOLFRQWURLQGLFD]LRQLGHOOHSUDWLFKHLQVHJQDWH
,1)250$=,21, &2081,&$=,21, Associazione S.D. “Satyananda Yoga Cormons”
Via Verdi 13 - 34072 Gradisca d’Isonzo (GO) Tel./Fax 0481 960172 - Cell. 333 2153106
E-mail: [email protected] www.satyanandaitalia.net/corsiyoga_cormons.htm
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Centro Trattamento e Formazione di Tecnica
Craniosacrale Biodinamica
Anche a Trieste, si può beneficiare di questo trattamento che mira
all’attivazione delle più profonde capacità di autoguarigione del corpo
attraverso l’ascolto e la stimolazione dei ritmi biologici con l’ausilio di
una tecnica manuale dolce e mai invasiva.
Consultando l’Associazione Regionale BCS, Biodinamica Cranio Sacrale,
si potrà ricevere questo trattamento da operatori altamente qualificati sia in città che nel triveneto, inoltre, questa struttura è in grado di
offrire un percorso completo di Formazione in tecnica Craniosacrale
con metodo biodinamico.
Allo scopo di creare nuove sinergie e favorire in tal modo un proficuo
scambio di personale altamente qualificato e continuamente aggiornato, codesta Associazione, insieme ad altri cinque centri di formazione
in Italia, ha co-fondato l’APCS, Associazione Professionale Scuole di
Craniosacrale.
Nata dalla tradizione osteopatica, la tecnica Biodinamica Cranio Sacrale
ha subìto in questi anni una notevole evoluzione tanto da configurarsi
come una specializzazione per operatori nel campo della salute.
La formazione alla BCS di Trieste offre inoltre la possibilità di praticare
un tirocinio presso una struttura pubblica già alla fine del 1°anno,
(pratica che si è rivelata estremamente preziosa sia per l’allievo, che
ha potuto affinare le sue qualità percettive, sia per l’utente che, alla
luce dei risultati raggiunti, vedi grafico, ha espresso la volontà di poter
estendere tale trattamento). Alla fine del 2°anno, avvicinandosi alla
qualifica di operatore , si ha anche la possibilità di confrontarsi con un
tirocinio specializzato.
Ambedue riconosciuti dalla struttura con il rilascio di un certificato e
le ore praticate vengono sommate al monte ore personale di formazione, come richiesto della comunità europea.
Corsi mirati, sono infine previsti per tutti coloro che già operano nel
campo della salute e che desiderano avvicinarsi a questa tecnica per
affinare le loro qualità percettive.
La sede della BCS è in via San Lazzaro 7 mentre i corsi di formazione
si svolgono in una confortevole struttura ad Aurisina, che si è rivelata
particolarmente adatta all’apprendimento degli esercizi esperienziali .
Il presidente della BCS, Dott.ssa Leonarda Majaron è lieta di presentare
la formazione e i campi di applicazione di tale tecnica:
informazioni e prenotazioni: [email protected] tel: 347 6910549
www.bcstrieste.it - www.craniosacrale.it
dott. Majaron Leonarda
Bilanciamento craniosacrale - Cromopuntura
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Via San Lazzaro, 7 - Trieste
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la grafologia scienza o arte?
è tendenza ancor oggi diffusa quella di accomunare la grafologia (un
po’ per assonanza, un po’ per ignoranza) all’astrologia, alla cartomanzia, o alla chiromanzia nell’accezione più negativa di questi termini e
considerarla quindi come una disciplina dell’occulto.
Il grafologo viene spesso interpellato con curiosità rispetto ai suoi
poteri magici di lettura e trattato con la diffidenza che si ripone in chi è
ritenuto in grado di leggere il futuro.
Più raramente si associa la grafologia alla psicologia o alla neurofisiologia e alle discipline scientifiche, con tutto l’alone di positiva accoglienza della quale esse godono nella collettività. E’ proprio questo
il vero territorio di appartenenza della Grafologia che, come scienza
umana, non ha nulla da invidiare alle altre consorelle scienze; anzi:
procedendo in un’ottica interdisciplinare di collaborazione, da un lato
non esita a far uso delle conoscenze scientifiche e tecniche più aggiornate, dall’altro fornisce lei stessa un prezioso complemento di indagine
agli altri campi di ricerca. Ovvero al giorno d’oggi sarebbe impensabile
analizzare una grafia per trarne delle deduzioni sullo scrivente senza
tener conto per esempio delle teorie psicanalitiche o neurolinguistiche;
come potrebbe viceversa risultare assurdo non servirsi della grafologia per rilevare dati di tipo sociologico, psichiatrico o, in ambito più
concreto, il rilevamento delle attitudini a una mansione nella selezione
del personale.
Il grafologo non predice nulla, ma decifra nella grafia il passato dello
scrivente, svelando le premesse che hanno portato una persona
ad essere com’è in quel determinato momento, descrivendone le
dinamiche interne non sempre note alla persona stessa o a chi abbia
richiesto l’esame della grafia.
Il percorso che si intraprende grazie al grafologo è un cammino di conoscenza di sé e degli altri che ovviamente non tutti sono disposti ad
affrontare. Una volta resi coscienti della propria natura, al di là di ogni
possibile suggerimento, sarà il libero arbitrio individuale a compiere le
scelte future.
A livello pratico il grafologo opera servendosi delle proprie conoscenze
teoriche (acquisite con l’apprendimento rigoroso e perlomeno triennale
di un metodo o più metodi di esame delle grafie) che portano a risultati
verificabili oggettivamente; ma soprattutto si rapporta di volta in volta
con la persona che ha vergato la scrittura. Questo confronto obbligato
- che non avviene quasi mai alla presenza fisica dell’interessato - gli
impone una sorta di inevitabile coinvolgimento per stabilire un dialogo
con la grafia esaminata, ed è quindi per lui occasione continua di
rimettersi in gioco a favore di un’ eventuale crescita e maturazione
personale.
Decodificando i gesti simbolici che stanno dietro ai segni tracciati sul
foglio di carta, il grafologo esperto crea una persona viva descritta nei
dettagli più sfumati e reconditi del suo carattere. Una persona in tutta
la sua unicità e non solo nella sua appartenenza a uno standard tipolo-
gico di riferimento; quanto c’è di buono e di negativo in lei nel gioco di
forze, debolezze e compensazioni che la caratterizzano e ne fanno un
essere sociale ricco di preziose sfaccettature.
Il lavoro del grafologo sulla grafia è simile a quello del traduttore che
sceglie fra una gamma di possibili significati quello più consono al
testo che traduce; solo che qui non si guarda al significato, ma al
tracciato grafico, all’insieme della pagina, ai rapporti fra scritto e non
scritto... e con una certa intuizione, si ricombinano gli elementi che si
sono prima analizzati con precisione tecnica. Questo delicato passaggio creativo si compie ogni volta in modo diverso, perché dietro ogni
scrittura sta un individuo diverso. Ed è proprio lui che orienta, anzi ispira lo stile esplicativo da adottare nei suoi confronti. Il grafologo assolve
il compito di trasmettere, verbalmente o per iscritto, quanto riscontrato
caso per caso nelle scritture, nella maniera che ritiene migliore per
essere efficace e “illuminare” la strada alle persone. In questo senso
egli è un artista.
La scuola di grafologia A.G.I. Trieste (Associazione Grafologica Italiana
sezione di Trieste), organizza un corso formativo triennale con approfondimenti psicologici, che consente l’accesso all’esame nazionale
AGP (Associazione Grafologi Professionisti). La scuola è aperta anche
a chiunque desideri soddisfare interessi e curiosità personali, senza
volerne fare una professione.
E’ previsto un “Corso di avviamento alla Grafologia“ della durata di due
mesi che permette a tutti i nuovi iscritti digiuni della materia, di farsi
un’idea più chiara ed esauriente sull’argomento e di decidere l’eventuale prosecuzione.
Per divulgare la conoscenza della grafologia la scuola ha predisposto
delle conferenze introduttive aperte al pubblico nei seguenti giorni ed
orari: mercoledì 23 Settembre: “Che cosa ci può rivelare la scrittura“,
giovedì 1 ottobre: “I principali aspetti temperamentali dalla scrittura”,
giovedì 8 ottobre “Gli elementi base della Grafologia e i suoi settori di
applicazione“. Tutte le conferenze saranno tenute alle ore 18, presso
il Circolo della Stampa in Corso Italia 13. Per maggiori informazioni o
variazioni sul programma, consultare il sito www.grafologiatrieste.it
- inserzione a pagamento -
AGI Associazione Grafologica Italiana
Sezione provinciale di Trieste
Corsi di Grafologia
Informazioni su
www.grafologiatrieste.it
Tel 040 364904
Turismo solidale, eco
sostenibile e responsabile
“A casa d’altri devi rispettare le regole
degli altri”. Ararad Khatchikian, istruttore
di sleddog/mushing (lo sport delle slitte
trainate da cani), ricorda gli insegnamenti
della madre una volta giunti a Gorizia,
profughi dalla guerra civile in Sudan,
dove era nato.
Ararad Khatchikian
31 Konrad ottobre 2009
Ararad (in armeno antico “dove nasce il
sole”) è venuto a Trieste per partecipare
ad un incontro al caffè “Audace”, il 10
settembre, su “Turismo Solidale, Eco
Sostenibile, Responsabile” organizzato
dal mensile “Social News” e dall’associazione “@uxilia Onlus”, con il patrocinio del
Segretariato Sociale RAI.
Dopo l’introduzione di un viaggiatore di
turismo responsabile andato in Armenia
alla ricerca dell’identità di quel popolo,
Ararad racconta del padre armeno, i cui
famigliari scamparono ai massacri di turchi e curdi, della madre esule da Abbazia,
della vita a Khartoum, dei lunghi anni a
Gorizia prima di ottenere la cittadinanza
italiana.
Quello del giovane Ararad è stato un “turismo responsabile” fatto di spostamenti
in autostop in Europa, mai in albergo, a
casa di chi gli offriva ospitalità, esibendosi
come “busker” (suonando per strada), a
contatto con la gente, a ricercare i vecchi
con i loro racconti di storie antiche,
dimenticate. Ora andrà finalmente in
Armenia, dove non è mai stato, a cercare
le radici della sua famiglia e a realizzare
un sogno: l’attraversamento in slitta con
i suoi cani del “confine dell’odio”, chiuso
da ottant’anni, tra Armenia e Turchia, partendo da Yerevan per arrivare all’Ararat,
il monte sacro degli armeni, in territorio
turco. Vuole portare un messaggio di
pace e di fratellanza, unire simbolicamente due paesi divisi dalle violenze del passato. Conclude mostrando una fotografia
di atleti, l’uno vicino all’altro, con le rispettive bandiere, armena e turca, durante
i Campionati Mondiali Juniores di Sci di
Fondo a Fusine. E’ il simbolo dell’incontro,
del riavvicinamento tra i due popoli che
animerà la sua nuova avventura. (sito di
Ararad: www.ararad.it/)
Sull’insegnamento della madre di Ararad,
sul comportarsi all’estero come ospiti, sul
rispetto per le persone nei paesi che si
visitano, ritorna l’Associazione Italiana
di Turismo Responsabile (AITR).
Quella del turismo è la seconda industria, dopo il petrolio; coinvolge un
miliardo di persone all’anno, che per
l’80% provengono dai paesi del Nord del
mondo. Il rapporto con i paesi visitati è
neo-coloniale: i tour operator sono del
Nord; le compagnie aeree, gli alberghi
sono di proprietà occidentale; lunghi
tratti di spiagge sono privatizzati; gli
abitanti sono confinati a ruoli subordinati
(camerieri, addetti alle pulizie). Il turismo
arricchisce il Nord, non questi paesi. E vicino ai centri più frequentati sono diffusi
la droga, la prostituzione anche minorile,
la criminalità.
I viaggi di turismo responsabile sono
rispettosi delle tradizioni locali e dell’ambiente, evitano l’esotismo artificiale di
tanti villaggi-vacanze avulsi dalle culture
locali, incoraggiano il protagonismo
comunitario. E realizzano una ricaduta
economica per le comunità ospitanti,
utilizzando le strutture fornite dai locali e
contribuendo, con una parte delle quote
per il viaggio, ai progetti di sviluppo nel
paese che si visita.
I viaggi sono consultabili nel sito dell’AITR
(www.aitr.org/site/index.php) con proposte per l’estero, ma anche per l’Italia, in
gruppo o individualmente.
Ape Giramondo è impegnata nell’educazione ambientale e nel turismo sostenibile. Viene valorizzato e fatto conoscere il
territorio della nostra regione negli aspetti naturalistici, nelle tradizioni, mirando a
preservare la sua integrità originale.
Il sito www.apegiramondo.it/ita/index.
htm presenta i progetti (Isola della Cona,
territorio comunale di Pradamano, Valli
del Natisone) e le altre iniziative dell’associazione.
L’Albergo Diffuso dell’Altopiano di
Lauco (www.albergodiffusolauco.it/)
si inserisce nel turismo sostenibile ed
ha aderito all’AITR. Non si è costruito un
villaggio turistico, è stata evitata la speculazione edilizia. E’ stata mantenuta invece
la qualità dell’ambiente, l’autenticità della
zona, sono stati recuperati gli edifici in
disuso utilizzando materiali del luogo.
Gli alloggi, con cucina attrezzata, dispon-
gono di cento posti letto in 23 residenze
già esistenti che offrono un’ospitalità
casalinga.
www.albergodiffusolauco.it/
Di seguito il Consorzio Tutela del
Formaggio Montasio ha illustrato la
produzione nel caseificio della malga
Montasio, ad un’altezza di circa 1500 metri, delle prime forme di “Montasio Dop di
montagna”.
Turismo responsabile viene proposto
anche dalla Riserva Naturale Marina di
Miramare (www.riservamarinamiramare.
it/), con attività subacquee lungo percorsi
sommersi sostenibili, perché all’interno
di un’ area marina protetta. Le visite sono
guidate da personale interno; vengono
spiegate le distanze da tenere dagli organismi marini, la loro natura, le modalità di
osservazione.
La relazione di una disabile visiva si è
espressa a favore di percorsi tattili, mentre il rappresentante della azienda Macro
Systems, ha sostenuto la validità degli
applicativi utilizzati nei sistemi informativi
a raggi infrarossi e d’orientamento per
disabili sensoriali.
In controtendenza rispetto alla cementificazione di tante parti del paese, alle
speculazioni edilizie, al consumo del
territorio, l’associazione Errastrana
(errastrana-erra.blogspot.com/) nata
per tutelare e difendere l’ambiente, ha
proposto l’esempio di un rifugio temporaneo, ecologico costruito con materiali
naturali, il “Sasso”, nella zona di San Martino del Carso.
Lo stesso giorno il web informa che “Annaviva”, associazione sorta per tener viva
la memoria di Anna Politkovskaja, la giornalista uccisa per le sue denunce delle
violazioni in Cecenia e nella Federazione
Russa, è andata a Mosca per partecipare
insieme alla famiglia di Anna ad una
breve commemorazione nel cimitero di
Troekurovo, dove la donna e’ sepolta.
La delegazione ha poi incontrato i
responsabili di Memorial, la principale associazione che si occupa dei Diritti Umani
nella Federazione Russa e la redazione
della Novaja Gazeta, giornale moscovita
dell’opposizione che negli ultimi anni ha
perso molti giornalisti. Nel pomeriggio i
militanti di “Annaviva” hanno seguito da
vicino il “rally delle opposizioni”, vietato
dalle autorità cittadine. Nei paesi, dove
gravi sono le violazioni come nella
Federazione Russa, il turismo diventa
responsabile con gli incontri con i giornalisti indipendenti ed i difensori dei Diritti
Umani. (www.annaviva.com/turismoresponsabile-a-mosca)
Giuliano Prandini
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alimentazione
Arriva l’Autunno
Rinforziamo il nostro sistema immunitario con il giusto cibo
Con i primi freddi autunnali è facile che
la salute ne risenta. Di giorno la temperatura ancora apprezzabile e il ricordo del
caldo estivo ci fanno abbassare la guardia
e non prestiamo attenzione al freddo
pungente della sera e della mattina.
Un colpo di freddo abbassa immediatamente le difese immunitarie ed è facile ritrovarsi con l’influenza, un mal di schiena
o il raffreddore.
Come già più volte abbiamo detto in
precedenza, l’alimentazione moderna ha
perso la sua caratteristica fondamentale
di seguire l’evoluzione delle stagioni a
favore di un cibo pressoché identico tutto
l’anno, con la conseguenza di non poter
più acquisire tutti i benefici che madre
natura mette di volta in volta nei cibi a
seconda della stagione e del clima. Non
a caso, infatti, d’estate abbondano cibi
come la frutta ricchi di acqua (per favorire
l’abbassamento della temperatura corporea) mentre d’inverno i cibi sono più ricchi
di proteine e grassi (per favorire il grasso
corporeo come protezione dal freddo).
Le stagioni di mezzo, ossia l’autunno e la
primavera, sono considerate di passaggio e servono appunto per prepararsi ai
grandi caldi o ai freddi estremi.
Nel nostro caso, l’autunno si caratterizza
per una graduale e costante diminuzione della temperatura, della luce e del
calore, un aumento dell’umidità, una
riduzione dei cicli vitali della natura che ci
circonda. Sarebbe saggio quindi seguire
questo movimento con un’alimentazione
adeguata che tenga conto di tali caratteristiche. Così facendo, daremo modo al
nostro corpo di adeguarsi al meglio al
cambiamento e di giungere pronto per il
lungo inverno che ci aspetta.
In linea generale, man mano che la
temperatura diminuisce, aumenta la
necessità ed il piacere di cibi caldi. Ecco
che le preferenze andranno verso quei
cibi che si consumano cotti mentre quelli
crudi saranno sempre meno richiesti.
Un primo punto cardine sono i cereali.
Solitamente abituati a mangiare solo
pasta e riso (in verità più estivi), esistono
anche molte altre varietà interessanti. Ad
esempio, l’avena, ricca di proteine, di sali
minerali e di grassi, è un tipico cereale
invernale perché produce più calore mentre viene digerito. Di sapore leggermente
dolciastro, è indicata per la preparazione di dolci e creme, ma è pure ottima
nelle minestre. Anche il grano saraceno
andrebbe riscoperto come cereale (e non
solo nei pizzoccheri). Il miglio - oggi usato
quasi esclusivamente come alimento
per animali - è un ottimo cereale ricco di
proteine e di grassi. Tutti questi apportano calore nel corpo e aiutano a contrastare l’abbassamento della temperatura
esterna.
Altro punto fondamentale sono le
verdure. Piano piano abbandoniamo le
zucchine, i cetrioli, i pomodori, l’insalata… ricchi di acqua e quindi utili per
sopportare meglio il caldo estivo ma
controproducenti per il freddo autunnale.
Diamo la preferenza alle zucche, ai cavoli,
alle patate, alle carote, al radicchio, meno
acquosi e più ricchi di sali minerali.
Per quanto riguarda la frutta vale un
discorso simile. Finisce il tempo per le
pesche, i meloni, l’anguria e ritroviamo le
mele, le pere, l’uva. In linea generale, più
fa freddo meno frutta bisognerebbe mangiare, perché qualunque frutto raffredda
il corpo, ad eccezione delle castagne che
sono straordinarie e che andrebbero consumate come piatto principale del pasto.
Un discorso a parte meritano i frutti
oleaginosi (spesso chiamati impropria-
mente frutta secca), come noci, mandorle,
nocciole, pinoli, anacardi, arachidi, semi di
zucca, semi di girasole ecc. Questi piccoli
frutti sono ricchi di lipidi straordinari e di
ottime proteine e sali minerali, producono calore e per queste ragioni sono
espressamente indicati per l’alimentazione invernale.
Quando le giornate si accorciano e le
sere arrivano sempre prima, una buona
minestra calda di legumi è perfetta! Sono
una buona fonte di amidi e proteine e, se
abbinati con i cereali, possono sostituire
le proteine di origine animale.
Anche i prodotti di origine animale, come
la carne, le uova e i formaggi, saranno
via via maggiormente consumati, perché
forniscono più calore, sono più grassi e
maggiormente proteici. Attenzione però
a non esagerare, perché questi prodotti
hanno molte controindicazioni per la
salute.
Un discorso specifico meritano la vitamina C e i probiotici. La prima è un potente
antiossidante, antivirale, antibatterico,
antibiotico, quindi è fondamentale per
rinforzare il sistema immunitario contro
le infezioni del periodo invernale. E’
presente soprattutto negli agrumi, nei
kiwi, nei melograni, nelle mele, nei cavoli.
I probiotici sono batteri che rinforzano
la flora intestinale – e quindi di nuovo
sono utili contro le infezioni. Li troviamo
soprattutto nei prodotti fermentati, come
lo yogurt, i crauti, il pane di pasta acida, le
verdure fermentate. Tutti questi alimenti
andrebbero però preparati in casa perché
più ricchi di batteri rispetto a quelli
industriali.
Mangiando seguendo queste indicazioni
si rispetterà l’andamento della natura,
la quale ha una propria saggezza che
sostiene la vita in modo molto semplice,
con il cibo che – come una madre - essa ci
prepara ogni giorno.
Nadia e Giacomo Bo
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L’orchestra suona mentre l’agricoltura affonda
con mega stand dell’ERSA (Ente Regionale dello Sviluppo Agricolo), Facoltà di
Agraria ed Organizzazioni Professionali in
prima linea a mostrare quanto a loro sta
a cuore l’agricoltura friulana. Domenica sera si sbaracca e lunedì mattina si
ricomincia con la solita litania dei prezzi
agricoli in picchiata, latte che conviene
buttare nei fossi (previa autorizzazione
delle A.S.S. locali), bilanci in rosso profondo, burocrazia sadica, direttiva nitrati… e
mi fermo.
Proprio perché ci sono problemi peggiori
che incombono sui miei colleghi agricoli,
che loro ignorano, e che, presumo, ignorano anche i capi politici e accademici
responsabili dell’agricoltura. Essi sono la
debolezza delle piante e la devitalizzazione dei semi che stanno arrivando ad
un punto critico in quanto alcuni semi
non si conservano neanche un anno
per l’altro e le piante hanno sempre più
bisogno di trattamenti. Pensate che sulle
viti, che coprono il 4% della superficie
agricola, si riversa il 60% dei fitofarmaci
prodotti dall’industria chimica. E’ una
situazione così critica che nella zona Doc
di Valdobbiadene, produttrice del famoso
Prosecco, le Autorità locali hanno decretato l’allarme rosso per l’inquinamento dei
terreni dovuto a pesticidi e diserbanti. Da
noi non è meglio al punto che se dovessero scoperchiare la pentola, con controlli
sui residui del vino, li troverebbero così
alti da non poter essere immessi sul
mercato. Va da sé che con tutti questi trattamenti non si può nemmeno immaginare di ottenere succo d’uva, che sarebbe
un alimento di altissimo pregio per tutti,
in quanto residui non abbattibili e quindi
molto pericolosi. E anche lì ci sarebbe la
via dei fossi! Dunque vendemmia ottima
con cantine piene e prezzi in caduta
libera. Questo trascina anche il mercato
delle barbatelle (piantine di vite) dove
Rauscedo è leader mondiale con il 40%
della produzione ma con una crisi che se
non si sblocca li vedrà nel 2010 fermi.
Quanto ai semi va ancora peggio in quanto non solo li dobbiamo importare, grazie
al monopolio delle multinazionali del
settore, li paghiamo cari e se non li semini
subito il prossimo anno sono pattume in
quanto non germinano più.
Ma coraggio che c’è “FRIULI DOC” ad
effondere profumi e sapori tali da coprire,
almeno per quattro giorni, la puzza e i
miasmi che si alzano da un settore gravemente ammalato e che trascina in questa
deriva la nostra intera società. Non è un
mistero che la Sanità Regionale ci costi
Per una spesa di stagione...
FRUTTA: Mele tardive, pere, prugne, fichi, uva fragola
(bianca o rossa), caki (a fine mese)
VERDURA: Aglio,bietole costa,carote, cavolfiore,
cavolo cappuccio, cicoria da taglio, cime di rapa, cipolle,
fagioli freschi, lattuga da cespo, patate, pomodori, prezzemolo, radicchio da cespo, radicchio grumolo verde, ravanelli,
rucola, spinaci, zucche, zucchine.
quasi il 70% del nostro bilancio ed allora,
se siamo un popolo di ammalati, chi ci sta
lentamente uccidendo?
Che non sia il caso di portare sul banco
degli imputati ciò che mangiamo e l’agricoltura che produce questi prodotti? Intanto, questo sì, qualcuno può continuare
a far festa. Sono quanti sull’agricoltura
ci “campano”, alla grande, e con l’autorevolezza che deriva dai loro stipendi
(da 130.000 Euro/anno in su ) dirigono
la baracca e regalano questi momenti
di gaudio, a quanti cercano di “vivere” di
agricoltura con la magnanimità con la
quale Cadorna pagava il bordello ai fanti
che il giorno dopo avrebbero alimentato i
suoi deliri di gloria. Caporetto è vicina ed
una “rivolta culturale” sarebbe necessaria
ma la “Sindrome di Stoccolma”, per il sistema chimico-industriale, che attanaglia
i miei colleghi è ancora troppo forte per
immaginare un cambiamento cosciente.
Ma noi agricoltori biologici terremo duro
convinti che, dopo questi tempi, arriverà
anche il nostro da dove, a chi riconciliatosi con Nostra Madre Terra rispettando
le Sue Leggi, potremo indicare la via di
una agricoltura nuova, ecocompatibile,
innovativa in modo da continuare ad
essere uomini gratificati, liberi, terapeuti
professanti l’attività più alta dell’uomo
che è l’agricoltura.
Per questo continuiamo ostinatamente
a sopravvivere e, più per dovere che per
dispetto, organizziamo anche quest’anno
le “Biofattorie aperte” ed il 3° Corso di
Agricoltura Biodinamica ed Omeodinamica da Sabato 10 Ottobre qui a
Beano.
Se siete interessati potete chiedere informazioni in APROBIO al n° 0432 820165 o
al mio n° di cell. 329 4921354 ( che non è
quello di Zaia!)
Graziano Ganzit
Toni lamponi
Festa grande a Udine per la consueta kermesse dell’agroalimentare friulano. Quattro giorni di musica, mangiare e bere… a
tutta birra. Quest’anno un po’ sottotono,
per via dei Caduti di Kabul, resta pur sempre un evento da grandissimi numeri per
espositori, presenze, eventi che dovrebbero incorniciare l’anno agricolo e dare il
via alle feste agricole autunnali. Trombe e
lustrini a gogò nel salotto buono di Udine
gelateria
Campo Belvedere
PASSEGGIATE MUSICALI
Una originale manifestazione musicale “en plein air” a Miramare
Si sono appena concluse le Passeggiate Musicali nel Parco di
Miramare giunte alla XXIV edizione, parte integrante della nostra
tradizione musicale di Trieste e della Regione. Nonostante la
grave crisi dei contributi al mondo musicale, l’edizione 2009, è
tornata ad essere ricca di interessanti programmi musicali.
Nella prima passeggiata (5 e 6 settembre) il Coro dei “Lions Sin-
A Miramare, il Maestro
Severino Zannerini
dirige le “passeggiate”
A pesca su
ger”, che già dal 2006 partecipa, ha offerto un vario e divertente
programma di brani e canzoni nello stile scanzonato, brillante,
scenografico che contraddistingue questo Coro: da una deliziosa
“Luna rossa” napoletana (solista Vittorio Ghezzi), e dal “Pescatore”
di De Andrè, eseguite nella cornice dei “Laghetto dei cigni”, alla
ballata in stile francese “Il Re fa rullare i tamburi (Solisti Stelio
Rosolini e Piero Prato) e un vivo, reale e drammatico “Don Raffaè”
con Settimo Aiello e Giulio Zanazzo “mattatori” della popolare
canzone eseguite al Castelletto. E che piacere, dopo una impegnativa passeggiata in salita, giungere al Prato al lago dei fior
di loto, sedersi anche in terra e ascoltare, solo con qualche alito
di vento, ma in santa pace (con qualche scoiattolo e uccellino...
di troppo), “Lilì Marlen”, “O surdato nammurato” e la corposa
“Samarcanda” di Vecchioni (recitante Nicoletta Neri), pochi passi
vicino ci attende il “Laghetto dei fior di loto”. Appena una breve
sosta per ascoltarsi e godersi la poesia di Andrè “Le nuvole”
dalla bella voce di Lietta Carrer, seguita dallo Spiritual “Nobody
know...” (solisti Maria Neglia e Piero Prato). Ma c’è una sorpresa,
“Minaturu” di Modugno una rara e giovanile canzone eseguita in
maniera verista. Qui i “Lions Singers” devono cantare, respirare,
simulare, ansimare, gridare, imitare le mine ed entrare dentro il
dramma che si consuma nella miniera siciliana, con la voce di
Giulio Zanazzo. Sono le ore 18, il vento è calato, un bellissimo
tramonto ci aspetta al Porticciolo... luogo e momento ideale per
“Pensieri e Parole” di Battisti, “Africa” di Celentano, con l’accompagnamento dei chitarristi Lino Schepis e Franco Ban, seguito
da “L’Italiano” di Cotugno e un tuffo di Toscana... “Il valzer della
povera gente” di O. Spadaro, che Grazia Milos con Giulio Zanazzo
cantano e ballano con trasporto imitati da tutto il coro.
Nella seconda passeggiata (12 e 13 settembre) ... con Vivaldi
e Bach, quale confronto ravvicinato tra due Miti della “grande
musica”; il tema del contendere: Il violino. I due giovani ma già
affermati violinisti Davide Albanese e Paola Beziza, solisti dell’intero programma, hanno eseguito nel pomeriggio, l’integrale
dei concerti che J.S Bach ha dedicato allo strumento “principe”
dell’Orchestra, mentre del “prete rosso” i 2 concerti più famosi ed
eseguiti dalla raccolta dell’Estro Armonico. Come da tradizione si
inizia alle ore 15,30 dal Laghetto dei cigni, e durante l’esecuzione
della Sinfonia “Alla rustica” vivaldiana si odono dei tuoni sull’altopiano... ma nessuno ci fa caso, dopo l’esecuzione del breve
ma brillante Concerto in la magg. per 2 violini, trasferimento al
Castelletto, c’è Bach che aspetta... i tuoni diminuiscono... pochi
ci fanno caso... e nel primo tempo del Concerto in la min di Bach
“nello stile italiano” a più di un ascoltatore viene sicuramente
il dubbio di un errore nel programma stampato tanto tanto da
domandarsi: è Bach o Vivaldi. Ma nel secondo movimento l’atmosfera cambia rapidamente, e non ci sono più dubbi... è Bach!!
Le ultime quattro battute del lungo adagio, celebri per le varie
interpretazioni date da vari musicologi (”tutta la terra gira sull’arco del violino”) e il ballo finale (Giga), dove il brillante ballerino
solista (il violino), concludono la partitura musicale, ricca di passi
tenici di impervia difficoltà, ma ben interpretato con sicurezza
e padronanza da Davide Albanese. Il tempo di arrivare al Prato
al lago dei fior di loto, dove nelle precedenti edizioni delle Passeggiate dal 1999 al 2006 sono state eseguite un numero Opere
Mozartiane in forma scenica: “Don Giovanni”, “Nozze di Figaro”,
“Così fan tutte” ,“Flauto Magico”, “ Ratto dal Serraglio” e il Rossiniano “Signor Bruschino”. E in questo luogo perfettamente acustico
il celebre Concerto in la minore per 2 violini vivaldiano, con il
famoso “tema della finestra veneziana”, si spande per l’intero Parco, ma senza minimamente disturbare scoiattoli, uccellini, pesci...
intanto i tuoni sono spariti del tutto. Due passi nel verde vicino e
al Lago dei fior di loto e ritorna Bach.... concerto in mi magg. La
Trinità musicale, espressa nel bellissimo e lunghissimo adagio,
preceduto da un possente Allegro iniziale e concluso dall’Allegro
finale hanno messo in bella evidenza le qualità musicale della
bravissima solista Paola Beziza. Porticciolo, ore 18, gran finale
con il Concerto in re minore per 2 violini, l’unico scritto da Bach,
con un “eterno e dolce adagio”, anticipato dall’allegro e fugato
primo tempo, e seguito da un veloce e finale, hanno concluso la
brillante e impegnativa composizione. Brava e puntuale la “Giocosa”. Da segnalare i violini: Laura Perich, Anna Feruglio, Anna
Del Bon, Emanuela Colagrossi, Sabina Licen, Valentina Russo,
le viole: Eugeno Bernes e Franco Anth, la violoncellista Anna
Stankevich, e il bravo contrabbassista Mitsugu Harada. Sopra
tutta l’Orchestra i due violini solisti, Davide Albanese e Paola
Beziza, trascinatori e conduttori delle Passeggiate Musicali 2009.
Pubblico numeroso e felice, per la gioia di ascoltar musica nella
serenità della splendida natura del Parco.
Rino Zand
WILCO
http://www.youtube.com/watch?v=JxDJTWee-zY
Gli Wilco dalle atmosfere mutevoli: chitarre tirate (Nels Cline è solista formidabile),
ballate strappacuore, riff ribollenti, abbandoni psichedelici, impasti americanissimi
attenti alle influenze Kinks Beatles Beach Boys, la voce nervosa e sensibile del leader
Jeff Tweedy (per cui ho grande empatia: come me soffre d’emicrania ed è finito in
clinica a disintossicarsi dai farmaci).
Qui, in uno dei pezzi più carichi di suspense: “Impossible Germany”.
Luciano Comida
34 Konrad ottobre 2009
La soffitta di “Mimi”
Cosa può trovare un giovane soprano
nella soffitta della zia...
Bene, guardiamo cosa c’è, c’ero stata anni fa da piccola! Non c’è molta luce, ma in
compenso tanta polvere... al diavolo le allergie... entriamo in soffitta, ... ecco qui i soliti
spartiti, Hanon, Czerny, Gastaldon, Bach, con le copertine di carta aggiunte per farli
durare di più... che fatica le scale... non solo quelle di casa... Allora aggiungevo con la
biro i numeri delle dita che spesso cambiavo e allora... il quarto o quinto dito? Che
pasticci e che libri rovinati! Andiamo oltre: vecchi giornali, un paralume rotto e in un
angolo un astuccio di violino... boh! ...guardo ancora, ...
mi avevano detto due amici
del Tartini che bisogna
cercare tra il taglio delle
due effe, sotto il ponticello,
all’interno, un’etichetta...
e se c’è scritto Stradivari...
sì Stradivari, sarebbe stata
una fortuna! Ma... non vedo
nulla... ma no! La luce
non funziona, accendo il
cellulare e con la luce del
display illumino sempre più
da vicino lo strumento e
leggo... “Antonius Stradivarius Cremonensis - Faciebat
Anno 17...”ma... un tuffo al cuore... ma sono ricca, altro che canto e solfeggi, me la
godo diversamente la vita! Ma dove vado a farlo vedere? Sto zitta con la zia, ci sono i
cugini - cosa può venir fuori - ma al mio Edoardo lo devo pur dire, tra noi non ci sono
segreti, anzi per la verità ce ne sono tanti... ma lasciamo stare!!!!
Il cellulare si spegne... esco... infilo l’astuccio dentro una borsa che trovo lì alla rinfusa
e corro! Sì ma dove? Penso e ripenso... chiamo Edoardo... occupato! Richiamo... risponde... sottovoce gli accenno alla cosa, lui è incredulo, ma borbotta... si va a Padova!!! Lì
c’è un famoso Liutaio... sì, a Padova senza perdere tempo, a Padova! Arriviamo al Lisert
in un batter d’occhio, si vola! E dopo un bel viaggio arriviamo. Ci apre un anziano e
silenzioso signore, occhiali, poca luce nella stanza, tanti strumenti completi o pezzi,
antichi, moderni, buon odore di vernice, di colla, resine, ecc. insomma un ambiente diverso dai soliti, ne rimango affascinata. “Trieste... bella!! Trieste... Ah la guerra,
ricordo ancora quelle giornate, le ragazze... “le mule”...” esclama mentre lentamente
apre la custodia del violino della zia... io e Edoardo non gli rispondiamo... aspettiamo
e guardiamo i suoi occhi. Lui apre l’astuccio senza la minima emozione, meccanicamente senza guardarci... e quasi senza osservare lo strumento esclama: Stradivari!! un
altro Stradivari!!: Mi gela il sangue... guardo Edo... che non muove un muscolo... “Cara
signorina - aggiunge il Liutaio - lei ha un bel Stradivari, ma bello bello!!... solo che... è
falso!!... sì falso!!” Poi guardandomi dritto negli occhi aggiunge: “L’etichetta non vuol
dire niente o quasi. Stradivari produsse un modello personale che poi divenne il modello per tutte le fabbriche di strumenti del mondo... come appunto il suo... pensi che
spesso era anche scritta la parola “modello Stradivari”, ma spesso la parola “modello”
veniva cancellata da qualche falsario... peccato che abbia fatto un lungo viaggio fino
a Padova per sentirsi dire questo... ma è la verità. Comunque non se la prenda più di
tanto, lo strumento suona sicuramente bene, avrà circa 60-70 anni e lo tenga bene,
qualcuno prima o poi lo suonerà”. Nella bottega del liutaio cala il silenzio... e il viaggio
di ritorno inizia senza una parola, poi... un bel sorriso di Edoardo e una carezza mi
addolciscono il sogno sfumato. ”Ma sì - aggiungo - lasciamo stare, in fondo abbiamo
fatto un viaggetto assieme... ma... basta che non lo sappia la zia, mi raccomando!”
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sono il baricentro dell’attenzione (il letto si
adegua alle persone e non al contrario).
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concessionario
cinofilia
maschio o femmina
Ecco un punto dolente perché spesso
sopravalutato o sottovalutato e quindi
causa di grandi ansie, possibile origine di
problematiche inerenti la convivenza.
Innanzitutto bisogna valutare il contesto
nel quale verrà inserito il cucciolo ovvero,
se vi sono già altri cani dello stesso sesso,
madre e soprattutto, l’ingresso nella
sua nuova casa. Molto utile sarà portare
all’allevatore uno straccio. L’accorgimento
da adottare sarà quello di impregnare
l’oggetto con l’odore della madre, il canovaccio diventerà un oggetto transizionale
che consentirà al cucciolo di non subire
un trauma ancor più forte di quello che
già avrà.
Nei momenti di silenzio e soprattutto in
nostra assenza, l’odore darà sicurezza,
concretezza, informazioni utili nel prevenire un primo stato d’ansia d’abbandono.
Il giorno che prendiamo il cucciolo dovremo porre molta attenzione al viaggio che
dovremo affrontare infatti, se si tratterà di
pochi chilometri non dovremo preoccuparci più di tanto, unica accortezza,
sarà utile sistemarlo nella parte anteriore
della macchina per evitare una comune
sofferenza al mezzo di trasporto. Se invece saremo costretti ad un lungo viaggio
allora vi suggerisco un trasportino rigido,
situazione logistica che offre al cucciolo
CHiEDi aLL’ESPErto
[email protected]
A che età posso addestrare il mio cane?
Quando possibile si deve educare il cane fin da subito, dai due mesi in poi. Non
dimentichiamo che una cosa è educare il cane ovvero, inserire il cane in un
contesto sociale che non gli appartiene un’altra è addestrarlo, renderlo destro ad
esibire determinate abilità. Se si interviene su di un cane che non è cucciolo non è
assolutamente vero che si tratta di un percorso inutile, ci vorrà solo più tempo rispetto
ad un cane scevro di esperienza ed informazioni.
di quale razza e come essi siano predisposti verso i cuccioli.
Successivamente si dovrà tener conto
se si tratta del primo cane, la gestione
di un cane maschio, soprattutto se di
media/grossa taglia sarà certamente più
impegnativa rispetto ad una femmina che
nella maggior parte dei casi, risulta più
gestibile.
Detto ciò non pensiamo che se acquistiamo/adottiamo una femmina abbiano la
strada spianata anzi, se saremo fortunati,
sarà solamente un po’ meno in salita.
Molti ritengono che gestire una femmina
nel periodo dell’estro condizioni troppo la
loro vita quindi scelgono un maschio che
però, dovrà esser gestito ogni volta che
incontrerà una cagna in quel periodo…
non lo ritengo un parametro di scelta
adeguato, altri dovranno esser i motivi,
determinati da ciò che vorremo fare con il
cane, la convivenza con altri cani limitrofi
al giardino ad esempio, la presenza di
bambini in casa, chi sarà deputato alla
gestione di esso.
Si avvicina il momento del distacco dalla
36 Konrad giugno 2009
NEGOZIO PER ANIMALI
molta sicurezza anche perché impedisce
la visione di ciò che lo circonda.
Soste frequenti saranno d’obbligo, a
meno che il cucciolo non si rilassi a tal
punto da addormentarsi. Durante il
periodo invernale una temperatura mite
e non tropicale andrà bene mentre, per
il periodo estivo, potremo sicuramente
utilizzare il climatizzatore stando però
attendi a non esporre il cane alle correnti
d’aria dirette.
Ciò che raccomando sempre è di non
essere compassionevoli, premurosi si
ma non da trasmettere insicurezza, il
cane ha bisogno di un leader, non di una
crocerossina!
Finalmente a casa… se ci sono dei
bambini dobbiamo tutelare il cane quindi
avremo ben istruito i cuccioli d’uomo a
dare un semplice saluto e nulla più infatti,
per le giornate a seguire il quadrupede
avrà la necessità di esplorare serenamente il nuovo ambiente senza ricevere
pulsioni negative. Con questo non voglio
impedire ai bambini l’interazione con
il cane anzi, il tutto però dovrà esser
costantemente vigilato dai genitori.
Per l’alimentazione attenetevi a quanto
vi dice l’allevatore e comunque sappiate
che i primi tre/quattro mesi il cane mangerà almeno tre volte al giorno per poi
stabilizzarsi sulle due volte.
Ricordate lo straccio? Il suo posto sarà
nella cuccia che avrete preparato e sistemato nel luogo definitivo senza averla
riempita di palline, pupazzetti che suonano o finti ossi da rosicchiare. Al limite un
gioco che sarà a sua disposizione e con
il quale nessun individuo avrà a che fare.
Di questo ne parleremo nel capitolo che
dedicheremo all’attività ludica.
La cuccia sarà confortevole e nei pressi
di essa la ciotola d’acqua a misura del
cucciolo e non, come spesso accade,
una vera e propria piscina perché il cane
diventerà grande e volete risparmiare,
potreste incorrere nel rischio di indurre
il cucciolo a giocare con l’acqua rischiando, soprattutto per le razze d’acqua, di
trovare al vostro rientro a casa un vero e
proprio disastro.
Succede alle volte che il cucciolo le prime
notti mantenga delle abitudini apprese
presso l’allevamento e quindi non dorma
per tutto il tempo, cercate fin che potete
di ignorarlo però è giusto sapere che al
suo risveglio farà sicuramente pipì. A
questo punto vi suggerisco di stare con le
orecchie tirate e se rimane all’interno della cuccia non fatevi vedere attenti verso
lui, in caso vada in giro allora sollevatelo
da terra e portatelo in giardino perché la
pipì è assicurata.
A proposito delle evacuazioni, dovete sapere che dopo mangiato, appena sveglio
ed anche a seguito di grandi emozioni
dovute ad esempio ad una fase di gioco
concitato oppure al rientro a casa del
proprietario, il cucciolo non esiterà più di
tanto a seguire l’istinto fisiologico. Dovremo esser in grado di riconoscere i segnali
che precedono l’evacuazione anticipando
il tutto ed evitandoci inutili e soprattutto
controproducenti arrabbiature.
Con questo capitolo inizia concretamente
un percorso della nostra vita che sicuramente ci cambierà e soprattutto aprirà
la nostra mente perché siamo arrivati
finalmente dove questa rubrica desidera
condurvi… cambiare il punto di vista per
vedere, sentire ed ascoltare il più verosimilmente possibile come il nostro fedele
amico a quattro zampe.
giovanni tius
Associazione Cinofila “TOUCH PET”
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Nessun prezzo può pagare una simile gioia
La campagna in favore delle adozioni dei cani rinchiusi nei canili,
iniziata il 18 marzo 2006 con la “Prima Giornata dell’Adozione” è
continuata incessantemente sino ad oggi. Lo scopo non è solo
quello di dare la possibilità di iniziare una nuova vita a questi
poveri animali, vittime dell’egoismo e dell’inciviltà, ma anche
quello di far conoscere la triste realtà dei canili.
I comuni, infatti, per far fronte al problema
del randagismo, invece di dotarsi di strutture pubbliche aperte ai volontari, preferiscono appaltare ai privati la gestione degli
animali, pagando un contributo giornaliero
I cani non si comprano!
che può arrivare sino a 7 euro a cane. Un
Vuoi un amico a quattro zampe?
giro d’affari enorme, se si pensa che talvolta
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i privati convenzionati sono allo stesso temassociazione il Capofonte – tel.040 571623 po allevatori di varie razze canine. Sorgono,
[email protected] – www.ilcapofonte.it
così, strutture disposte ad accogliere quanti
più cani possibili, dove l’orario d’apertura
al pubblico è ridotto e le adozioni vengono rese difficili. Accade
allora che, mentre gli “animalisti” si preoccupano di indire
campagne di sterilizzazione di massa dei randagi e dei meticci
rinchiusi nei canili, nessuno dice una parola sugli allevatori che
imperversano con le loro “fattrici” supersfruttate, a riempire le
piazze ed i negozi di splendidi e puliti cuccioletti profumati,
possibilmente “toy” (vanno molto di moda: la sola parola fa rabbrividire!) come può competere un povero sfortunato trovatello
che si trova rinchiuso dietro a quelle pesanti sbarre, senza aver
commesso alcun reato?
Non è più il tempo di credere alle favole che ci vengono raccontate; anche il canile più moderno rimane sempre un luogo di
detenzione e dobbiamo renderci conto che esso non può essere
la dimora definitiva di un cane. Ci sono almeno tre validi motivi
per non acquistare un cucciolo:
innanzitutto, perché i cani non sono oggetti che si comprano a
seconda delle mode; perché ci sono tantissimi cani di razza che
vengono abbandonati nei canili e con un po’ di pazienza si può
trovare un amico a quattro zampe adatto alle proprie esigenze;
perché non è giusto incrementare con incauti acquisti l’importazione di cuccioli o, in alternativa, rimpinguare le tasche degli
allevatori locali.
Per rendere chiara la situazione in regione voglio ricordare
alcuni dati: al canile convenzionato di S.Pietro al Natisone, con
annesso allevamento di varie razze, si trovano rinchiusi 300 cani
abbandonati; al canile Made in Friuli di Porpetto, con annesso
allevamento di razze canine, si trovano rinchiusi oltre 250 cani di
cui 20 provenienti da Trieste... La lista, purtroppo, è molto lunga!
Ma che cosa si prova quando si entra in un canile assistenziale? Il
sentimento più ricorrente è quello del disagio e dell’impotenza
davanti a centinaia di occhi che ti scrutano, sguardi pieni di paura, di rabbia, di solitudine, di disperazione, consumati nell’attesa
lancinante di veder tornare il fedele amico che li ha abbandonati. Gli sguardi più amichevoli giungono da quei cani che non
hanno ancora perso la fiducia nell’uomo e che sperano con il
loro comportamento di farsi notare e di uscire da quell’incubo.
In questi anni, mi sono resa conto che un cane adottato da un
canile ha sempre una marcia in più degli altri, se accolto con dolcezza e rispetto saprà dimostrare in ogni momento della vita la
riconoscenza verso colui che lo ha tolto dal canile, in certi casi la
gratitudine che questi animali sono capaci di dare, diviene addirittura commovente, sopratutto se hanno trascorso tanto tempo
della loro vita rinchiusi. Perché rinunciare ad una simile gioia?
Mariagrazia Beinat
Presidente dell’Associazione di volontariato “Il Capofonte” Onlus
Mi chiamo Charlie e questa
lettera mi aiuta a scriverla l’amico (non mi piace la parola “padrone”) Luciano. Intanto, se volete, la mia
faccia (“muso” è un’altra parola che non mi piace) potete vederla giù in basso (Nella foto più piccola c’è Nick). Anni? Forse ne ho undici o dodici, ma non vi racconto
tutta la mia vita, né con chi ho vissuto fino al sei luglio luglio 2002, né perché quel giorno mi hanno abbandonato. Vi dico solo che, quando mi sono ritrovato in
mezzo alle auto in via Cumano a Trieste, ero schiantato di strazio e di paura. Non esito a confessarvi che,
mentre correvo di qua e di là, con rispetto parlando mi sono pisciato addosso. Ma poi ho avuto una gran
botta di fortuna: invece di finire spiaccicato come una polpetta sotto i camion sono arrivati i vigili urbani
che m’hanno imbragato e portato al canile Gilros.
Là sono stato (non tanto malaccio) qualche giorno. Intanto mi avevano fotografato per mandare la mia
scheda segnaletica al Piccolo, sperando che qualcuno mi adottasse. Io non ci contavo troppo: avevo già
il cuore spappolato e non volevo disintegrarlo del tutto. Invece, un paio di mattine dopo, capita in canile
la signora Tatjana, mai conosciuta prima. E cercava me, proprio me: aveva visto la mia foto sul giornale e
le ero piaciuto molto: “eri così bruttarello” m’ha detto un giorno. Le sono corso incontro e l’ho annusata,
sapeva di buono. M’ha portato a casa sua e di Luciano, c’era anche un altro cane di nome Nick. Tutto
sommato è un buon compagno, così come i gatti e le gatte che vivono con noi.
Abbiamo vissuto sette anni da pacchia per tutti quanti noi, cani, umani (e gattacci). E spero che ce ne
saranno anche altri, di anni così. Scrivo questa lettera a Konrad per spezzare una lancia (però…che
stupide espressioni che usate voi umani!) in favore delle adozioni. Insomma: se volete un cane, fate un
giro in canile. Magari vi capita la fortuna di trovare (e gratis, per di più) uno come me.
Charlie
CHIEDI ALL’ESPERTO
[email protected]
Ma dove siete?
“Finalmente te vedo i oceti !” E’ un’esclamazione che sento spesso dopo aver toelettato un cane ed aver “ripulito” il
muso dall’eccesso di pelo che lo ricopriva. Altrettanto spesso arriva la richiesta di non scoprire la zona attorno agli
occhi o almeno di lasciare una frangia perché altrimenti il sole potrebbe nuocere al povero cagnolino. Nel primo caso
il cane si può considerare abbastanza fortunato: per qualche mese potrà incontrare lo sguardo del suo amico e fare
addirittura qualche corsa senza temere di andare a sbattere contro un albero. Si, perché, facciamo fatica a crederlo,
ma se noi non riusciamo a scorgere gli occhi del nostro cane, sarà difficile che lui riesca a vedere noi. Forse, negando
al nostro cane la possibilità di vedere, stiamo negando qualcosa a noi stessi… In più, spesso il pelo si appoggia sugli
Considerando che le case sono riscaldate, se
occhi, irritandoli. Questo, a lungo andare, può causare problemi molto seri, per non parlare del continuo fastidio dal
la gattina non è abituata ad uscire all’aperto
quale il cane non può in alcun modo liberarsi essendo sprovvisto di mani con cui spostare i “capelli”. In alcune razze
direi che non ci dovrebbe essere nessun
(terrier, schnauzer, bassotti), grazie alla particolare tessitura del mantello ed alla struttura del muso, la frangia non
problema. Sarà sufficiente coprirla durante il
provoca alcun fastidio e non c’è lacrimazione perché il pelo non tocca mai gli occhi. In quelle razze, invece, che hanno
trasporto dalla toelettatura a casa.
lo “stop” (angolo tra canna nasale e occhi) molto pronunciato ed un mantello riccio o ondulato, può darsi che il pelo
E’ possibile però tosare soltanto la pancia ed
cresca in direzione opposta, proprio verso i globi oculari irritandoli. Per ovviare a questo inconveniente ci sono due
il petto; questo, oltre a togliere i nodi, renderà
possibilità: raccogliere con un elastico morbido il pelo sopra gli occhi stando ben attenti a non tirare troppo il “codino”
più agevole la spazzolatura del pelo che
e pettinare con cura quello sottostante verso il basso, oppure tagliare regolarmente il pelo davanti agli occhi tenendo
rimane e la gattina rimarrà ben coperta.
anche la frangia molto corta. Molti, pensando al proprio cane, dicono: “la natura lo ha creato così”. In realtà, possiamo
cominciare a prendere coscienza che la maggior parte delle razze è stata selezionata dall’uomo per finalità estetiche e
che, in natura, troviamo lupi, volpi e sciacalli che pur avendo un pelo folto e fluente, hanno muso, piedi e zona genitale liberi.
Federica Veos
37 Konrad giugno 2009
La mia gattina persiana ha un pelo che
tende a formare nodi soprattutto sulla
pancia dove non mi è facile spazzolarla.
D’estate la faccio tosare, ma adesso
arriverà la stagione invernale e ho paura
che prenda freddo. Cosa mi consiglia?
fumetti
Storie di Storia a immagini e parole
Intervista a Mario Cerne, papà della Twilight Comics
Mario Cerne, sceneggiatore triestino da
molti anni protagonista nel panorama
fumettistico locale, è il gradito ospite di
questo mese su Seconda Stella a Destra. Fondatore nel 1997 della Twilight
Comics,realtà editoriale indipendente e
autentica “palestra d’ardimento” per tanti
giovani disegnatori, Cerne ha firmato
numerose pubblicazioni, in particolare
volumi storici illustrati sulla Prima Guerra
Mondiale. Fra i titoli più noti, “Fratelli in
armi”, dato alle stampe nel 2005, e
“Gli ultimi fuochi”, uscito quest’anno
Nome: Mario
in libreria e nelle fumetterie per i tipi
Cognome: Cerne
della Luglio Editore.
Nata a: Trieste
Storia e fumetto: un binomio
Classe: 1963 (...classe di ferro!)
che lei ama particolarmente.
Professione: rilegatore e per
Un binomio spesso difficile, ma
hobby sceneggiatore di fumetti
vincente…
Segni particolari: fanatico di
Dal mio punto di vista lo trovo un
“Daredevil”
binomio stupendo. Pur se costretti
Passioni: arte, cinema e tutta la
a limitare il raggio d’azione della
cultura in genere
fantasia, dovendo rispettare il dato
storico, si riesce a esprimere comunque
la propria opinione. Ricordo le affascinanti “storie di Storia” che leggevo da
bambino, alcune francesi, altre prodotte
nel nostro Paese da grandi interpreti del
fumetto, come Pratt, Buzzelli o D’Antonio. E’ sempre stato un genere particolare, di nicchia, ma di grande interesse e
che impegna moltissimo. Alla Twilight,
ad esempio, per realizzare “Memorie”,
“Fratelli in armi” e “Gli ultimi fuochi” che non sono albi di supereroica, ma
racconti storici in immagini - abbiamo
fatto un lavoro preparatorio di studio
davvero immenso. Perché se si vuole
scrivere e disegnare qualcosa, come nel
nostro caso, sulla Prima Guerra Mondiale, al di là dell’aspetto narrativo, bisogna
necessariamente documentarsi. Lo trovo
rispettoso verso il lettore che pretende
fedeltà e attinenza storica alle situazioni
realmente accadute. E per ultimo, cosa
non di poco conto, si deve stare attenti a
“Gli ultimi fuochi”,
copertina
di Davide Pascutti
nella pagina accanto:
“Gli ultimi fuochi”,
disegno
di Zivorad Misic
38 Konrad giugno 2009
- inserzione a pagamento -
non scivolare nella retorica o nella troppa politica. E’ un po’ come camminare sul
filo di un rasoio: bisogna trovare il giusto
equilibrio.
La Twilight Comics è entrata nel suo
12° anno di vita. Qual è il bilancio
degli ultimi mesi?
Senza dubbio positivo, anche perché
quest’anno si è rivelato molto diverso dai
precedenti. Un anno sempre “di lotta”, ne
siamo abituati, ma ricco di soddisfazioni
e culminato, nei mesi a cavallo fra il 2008
e il 2009, con la prestigiosa collaborazione con il Comune per l’allestimento
della sezione “Fumetti in trincea-Strisce
di Storia” della mostra “Trieste 1918. La
prima redenzione novant’anni dopo”. Un
incarico istituzionale di grande prestigio,
sebbene duro, faticoso e anche un po’
strano per dei fumettisti… Il bilancio finale è stato ottimo, tanto che il materiale
usato per la rassegna, ampliato con altre
tavole e storie inedite, è stato poi raccolto nel volume “Gli ultimi fuochi”, uscito
pochi mesi fa. Inoltre, per la prima volta
in assoluto, la Twilight è stata pubblicata
da un altro editore locale. L’albo, a livello
grafico, è forse uno dei nostri migliori
lavori sul dramma della Grande Guerra,
disegnato a più mani, con trame intense
e di forte impatto emotivo.
Il 2009 è stato un anno di svolta anche
per altre attività collaterali…
…che ci hanno inorgoglito e dato grandi
soddisfazioni. Siamo stati chiamati,
infatti, a tenere dei corsi di fumetto in
alcune scuole elementari e medie di
Trieste. L’esperienza è stata coinvolgente
e gratificante. Il rapporto con gli studenti
è stato bellissimo, come bellissimo è stato vedere il loro interesse e la passione
per l’argomento. Tante volte si parla in
termini negativi delle nuove generazioni,
dipingendole come svogliate o disinteressate. I corsi che abbiamo tenuto hanno dimostrato l’esatto contrario. I ragazzi
erano visibilmente attratti non solo dal
fumetto tout court, ma da come esso
veniva di fatto realizzato: dalla trama al
disegno, dalla creazione di un personaggio alla sceneggiatura della storia.
Un’esperienza, ripeto, esaltante che mi
auguro di ripetere quanto prima.
è soddisfatto della visibilità che la
sua casa editrice offre a tanti giovani
disegnatori, non solo triestini?
Molto. La Twilight è stata ed è un vero
trampolino di lancio per tanti fumettisti
di talento. Ne cito uno su tutti: Davide
Pascutti, di Udine, che si sta affermando come uno fra i migliori giovani
disegnatori in Italia. E poi tutti gli altri
che - nonostante la difficoltà dell’autoproduzione, il settore di nicchia e una
città un po’ refrattaria a questo tipo di
messaggio culturale -, hanno dimostrato
capacità e doti straordinarie. Inoltre, al
di là dell’aspetto professionale, mi piace
sottolineare come la nostra casa editrice
sia formata da un gruppo di veri amici
che amano ritrovarsi, anche a distanza di
anni, come in una grande famiglia.
Quante sono, ad oggi, le pubblicazioni targate Twilight e cosa avete in
programma per il futuro?
Sono circa una ventina, che in quasi
dodici anni non sono affatto poche.
Siamo partiti da generi come il fantasy,
il noir e la fantascienza, per passare poi
alle storie di guerra, come “Fratelli in
armi”, che si svilupperà in un secondo
albo, anche se non so dire con certezza
quando uscirà. Svolgendo questa attività per puro hobby, non abbiamo dei
limiti temporali di realizzazione, ma ci
adeguiamo ai “nostri tempi”, quelli della
Twilight, mettendoci però sempre tanto
impegno e tanta passione. Per il futuro,
inoltre, vorrei pubblicare un volume
fantasy con protagonista l’Errante, disegnato a più mani in modo da mettere
a confronto stili anche molto diversi tra
loro. Credo sia un’operazione stimolante, nonostante qualche purista possa
storcere il naso. E per finire, in fondo al
cassetto, resta nascosto il più grande
sogno della mia vita: scrivere una storia
di “Daredevil”, fumetto che amo fin da
quando ero bambino. Ma ripeto, questo
è solo un sogno…
Claudio Bisiani
Riciclo e manualità d’artista
La bigiotteria colorata e fantasiosa di Roberta Capitanio
Orecchini, anelli, collane e braccialetti realizzati con i più svariati
materiali di riciclo. La bigiotteria colorata e fantasiosa di Roberta
Capitanio stupisce per l’ampia tipologia di oggetti usati, lavorati
con l’ingegno e la passione di chi ha l’artigianato nel sangue.
Intrecci e fusioni di tappi, bottoni, plettri, sassi, conchiglie che si
trasformano magicamente in gioielli e bijoux, esempi straordinari della più classica “arte povera”. Roberta Capitanio, di origini
beneventane, dopo aver conseguito il diploma al Liceo scientifico
“Oberdan”, sta frequentando il biennio di specializzazione alla
facoltà di Architettura dell’Università di Trieste. Fin da piccola ha
coltivato l’amore per l’arte e l’artigianato, tanto da non riuscire a
far passare nemmeno un giorno senza manipolare qualcosa, per
mettere assieme, sperimentare e dar vita a nuove creazioni.
A quando risalgono i suoi primi lavori artigianali?
Nome: Roberta
Ho iniziato circa cinque anni fa, partendo da semplici
Cognome: Capitanio
orecchini di perline. Poi, rovistando in casa, ho trovato
Nata a: Benevento
tanti altri oggetti che hanno stimolato la mia fantasia:
Classe: 1985
Professione: studentessa in pausa soprattutto bottoni, dal momento che provengo da una
famiglia - mia nonna era sarta e mia madre adora cucire
e artigiana da sempre
- che ha sempre avuto la passione per il lavoro artistico e
Segni particolari: densamente
manuale. Così ho provato a lavorare su diversi materiali:
abitata da bigiotteria varia e da
bottoni, appunto, e poi sassi, lana, tappi, conchiglie o altri
bottoni…
oggetti di riciclo che mi capitavano sotto mano, da cui
Passioni: creare qualsiasi cosa,
nascevano gioielli, orecchini, anelli…
con qualsiasi cosa
Dove svolge la sua attività?
Lavoro a casa, in una stanza che condivido con mia sorella. Il
fatto curioso è che la parte occupata da lei è ordinata e pulita,
mentre la mia è straripante di cianfrusaglie e materiale di ogni
genere che utilizzo per i miei lavori.
Quali materiali usa di solito e ce n’è uno preferito?
39 Konrad giugno 2009
- inserzione a pagamento -
Decisamente i bottoni: li amo alla follia. Ma
poi anche tappi, lattine, sassi e perfino le
calze di nailon e i collant. Uso materiali il
cui costo è praticamente nullo, ma l’effetto
finale che si riesce a ottenere mi piace
moltissimo e dà risultati estetici davvero
sorprendenti.
Da cosa trae ispirazione? Dal materiale
che ha a disposizione o da un’idea astratta?
In realtà è il materiale che ispira le mie creazioni. Dal materiale, dalle sue caratteristiche e qualità, nasce l’idea di un certo
manufatto. I miei lavori non riguardano comunque solo la
bigiotteria. Adesso, ad esempio, sto realizzando dei cappellini e
in passato mi sono inventata un po’ di tutto: biglietti di auguri
per compleanni, composizioni floreali o altre lavorazioni strane
di vario genere, usando scatole, ferro, legno. Insomma, utilizzo e
trasformo qualsiasi materiale mi trovo sottomano.
Qui da Maurizio, su Seconda Stella a Destra, sono esposti
degli orecchini molto particolari…
Sono orecchini realizzati con plettri, in modo che si intonino con
l’ambiente e il settore musicale del negozio. E poi ce ne sono
altri fatti invece con bottoni e filo di ferro, che sono tutti pezzi
unici. Non faccio mai copie e non amo ripetere il medesimo
soggetto, ma cerco di creare bijoux sempre nuovi e diversi l’uno
dall’altro, perfino in una stessa coppia di orecchini.
Un’ampia carrellata dei lavori artigianali di Roberta Capitanio è
visibile sul sito internet www.myspace.com/robertacapitanio. Per
ulteriori domande o informazioni si può scrivere all’indirizzo e-mail
[email protected].
Claudio Bisiani
orienteering
Lo sport dei boschi aiuta anche la città
ORIRI
nascere …. in armonia
Progetto per una nascita serena
e una genitorialità consapevole
Studio Integrato THERAPEIA
Trieste - Viale XX Settembre, 24
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40 Konrad giugno 2009
All’inizio tendeva a giustificare i genitori, forse erano solo un po’ distratti. Ma
dopo la terza volta che fu abbandonato
nei boschi, Pollicino dovette rassegnarsi all’evidenza: mamma e papà volevano disfarsi di lui. Decise dunque di non
farsi cogliere impreparato e inventò
l’orienteering, che sarebbe stato di
grande aiuto per tanti, da Cappuccetto
Rosso a Robin Hood.
Questa è la versione non autorizzata.
Ufficialmente l’orienteering, chiamato
anche lo sport dei boschi, nasce in
Norvegia sul finire dell’ ‘800 e si diffonde rapidamente nei paesi del nord
Europa, in particolare nella penisola
scandinava, dove diviene una disciplina
praticata da moltissimi appassionati,
seguita dai mezzi di informazione più
del calcio, insegnata a scuola fin dalle
elementari. In Italia arriva con notevole
ritardo, intorno agli anni ‘70; oggi è
presente in tutte le Regioni, anche se il
centro delle attività resta il Trentino.
E’ uno sport dal basso impatto ambientale e dal grande valore didattico,
aperto davvero a tutti e adatto a tutte
le età: in ogni paese dove l’orienteering
è diffuso, agonisti di altissimo livello
sportivo corrono accanto a famiglie più
inclini all’escursionismo.
Il campo di gara ideale è il bosco, ma
si corre anche in altri ambienti, come le
campagne, i parchi cittadini o i centri
storici.
Come si svolge una gara? Ad ogni
atleta viene consegnata una speciale
carta per orienteering molto dettagliata e a scala ridotta, su cui è tracciato un
percorso diverso per ciascuna categoria, con dei punti di controllo (lanterne)
dove l’atleta dovrà segnare il proprio
passaggio attraverso un dispositivo
elettronico, con sequenza obbligata,
completando il percorso nel più breve
tempo possibile. L’attrezzatura sportiva
minima si limita a un buon paio di
scarpe e una bussola. Il successo della
prestazione sportiva è affidato a un delicato equilibrio tra muscoli e cervello,
allenamento fisico e mentale. Perché
si tratta pur sempre di una corsa, ma
può capitare che vinca chi ha compiuto la migliore scelta di percorso, non
necessariamente il più veloce. Quel che
conta è dunque orientarsi, osservare
il terreno, leggere la carta e prendere
decisioni, con la maggiore rapidità
possibile.
Per queste sue caratteristiche l’orienteering viene considerato uno degli
sport di maggior contenuto educativo
interdisciplinare: uso della bussola,
lettura di rappresentazioni simboliche,
topografia, osservazione degli ambienti naturali , della flora, dell’aspetto
geologico e delle altimetrie (i cambi
di vegetazione, la presenza di grossi
massi o pietraie, le linee di livello sono
elementi fondamentali della carta di
orientamento), capacità di mantenere
il controllo mentale sotto sforzo fisico
e di dosare lo sforzo per non intaccare
la lucidità fino al termine della gara,
ecc. Ma soprattutto insegna fin dalla
prima infanzia a non perdersi, oppure
a riorientarsi dopo essersi persi, senza
panico da Pollicino. In tutto il mondo
viene insegnato e praticato nelle scuole, in Italia l’insegnamento è affidato
alla buona volontà di alcuni (pochi)
insegnanti di educazione fisica.
Qualcosa però si muove dalle nostre
parti. La caduta dei confini ha aperto
straordinarie possibilità per questo
sport e per chi vuole apprezzare le
zone boschive del Carso nella loro
continuità territoriale; lo scorso inverno
una serie di gare promozionali sull’altipiano (come la corsa transfrontaliera
di Gropada brez meja- senza confini ) ha
avvicinato nuovi praticanti e ha contribuito a fare del Friuli Venezia Giulia la
regione con il maggior incremento di
iscritti alla Federazione nazionale sport
orientamento (Fiso).
Il 14 novembre Trieste ospiterà un
appuntamento importante: si svolgerà nel Parco di San Giovanni l’ultima
gara del Trofeo nazionale centri
storici dopo Firenze, Bologna, Parma
e Bassano. Saranno centinaia gli atleti,
provenienti da tutta Italia, dall’Austria
e dalla Slovenia, che correranno per i
viali e i sentieri del complesso dell’ex
ospedale psichiatrico. La carta e’ stata
realizzata nel 2008, per celebrare i
cento anni dell’Ospedale psichiatrico e
i 30 anni della legge Basaglia con una
gara promozionale che ha contribuito
alla scoperta di questo straordinario
spazio urbano: anche molti triestini che
credevano di conoscere il Parco sono
rimasti sorpresi dalla complessità e
dalla bellezza architettonica del complesso. Ed è proprio questo il valore
di una carta da orienteering: aiutare a
scoprire o riscoprire il proprio territorio,
conoscerlo più a fondo, e dotare così la
comunità di un formidabile strumento
di difesa del paesaggio.
Fulvio Pacor
www.origaja.it
Giù le mani dal nostro riso!
È ora di agire! C’è una minaccia imminente per la sicurezza
alimentare.
Il riso è il più importante alimento base al mondo: più di metà
della popolazione mondiale mangia riso ogni giorno. Viene
coltivato da oltre 10.000 anni e in 113 paesi. Oggi, però, questo
alimento è minacciato dall’ingegneria genetica che continua a
insinuarsi nel nostro cibo di maggior valore.
Oggi, il riso geneticamente modificato (Ogm) esiste solo nei
campi sperimentali. Questa situazione, però, potrebbe cambiare
molto presto: le aziende agro-chimiche e alcuni governi stanno
cercando di commercializzarlo. L’agricoltura sostenibile è la
soluzione più sicura per la crisi alimentare e per affrontare i
cambiamenti climatici. Affari rischiosi
La Bayer, gigante tedesco
della chimica, sta tentando di
vendere a diversi paesi una
varietà di riso Ogm resistente a
un erbicida - per la coltivazione
a livello commerciale. Il riso
convenzionale e biologico
rischia di essere contaminato
dagli Ogm e controllato da
multinazionali e governi.
Il riso prodotto da Bayer
(chiamato LL62) è stato modificato geneticamente per resistere
alle forti dosi di erbicida irrorato nelle risaie per eliminare diverse
varietà di erbe infestanti. Ogni utilizzo di riso Ogm, incrementerà
di conseguenza le vendite del proprio comparto chimico. Se da
un lato tutto ciò rappresenta uno scenario roseo per gli azionisti
della Bayer, dall’altro mette a rischio agricoltori, consumatori e
ambiente.
Il riso Ogm della Bayer è, dal punto di vista nutrizionale,
differente rispetto al riso naturale. Potrebbe, inoltre, causare la
diffusione di erbe “super-infestanti”, trasferendo il suo nuovo
gene alle varietà selvatiche infestanti.
Commercianti e produttori di riso rifiutano il riso Ogm, per i
forti rischi a livello economico che comporta. L’industria del riso
ha perso circa 1,2 miliardi di dollari nel 2006, quando un’altra
varietà di riso della Bayer ha contaminato le riserve alimentari
mondiali.
Firmiamo on line la petizione! Verrà consegnata a metà ottobre
a Bruxelles. Dobbiamo impegnarci al massimo per raccogliere
quante più adesioni possibile.
http://www.greenpeace.org/italy/campagne/ogm/risotto-agliogm-no-grazie
www.greenpeace.org/italy/
Greenpeace Gruppo Locale Trieste
email: [email protected]
Ipnosi: un’alternativa al doping nello sport
“E voglio che tu scelga un momento nel passato in cui
eri… e la mia voce ti accompagnerà. E la mia voce si
muterà in quella di… e voglio che ti ritrovi…”
Milton Erickson
La prestazione atletica, quale risultato di un’interazione
corpo-mente, è anche funzione di una terza dimensione, una
“qualità emergente” rappresentata da un insieme di sensazioni
e percezioni piacevoli che guidano verso l’eccellenza della
prestazione attivando un autodialogo del tipo: “Questa è la
mia gara!”, “Sento di essere il migliore!”, “Vincerò!” e il risultato
sembra così scontato e logico, da non esserci spazio per altre
possibili soluzioni. Solo dopo, quando corpo e mente ritornano
alla “quotidianità” si comprende quanti e di che entità sono stati i
passaggi che hanno costruito la vittoria.
Ormai non solo le prestazioni degli atleti di vertice ma anche
quelle degli amatori sono al centro di uno studio dettagliato fino
all’ossessione. Sono i dettagli a fare la differenza! Naturalmente
mi riferisco alle prestazioni “pulite” dove non c’è spazio per
alcuna forma di inganno, quale il doping.
Le attenzioni verso l’allenamento fisico vanno nella direzione
del gesto atletico perfetto ed economico e per questo non
poche sono le tecnologie disponibili. Naturalmente anche per
l’allenamento mentale si dispone di strumenti specifici. Uno
di questi è l’ipnosi, che offre molteplici possibilità anche nella
direzione della prestazione sportiva. Se per Freud il sogno è “la
via regia per l’inconscio”, per Milton Erickson lo stato ipnotico
è una particolare veglia attentiva ottenuta interrompendo
uno “schema”, ovvero agendo sulle continue previsioni degli
eventi che costantemente facciamo; il soggetto ora, con l’aiuto
dell’ipnotista, può inserire nuovi elementi per migliorare le sue
doti. Bisogna dire che oggi quando si parla di ipnosi è scontato
riferirsi al modello ericksoniano sia che si tratti di pratica
terapeutica, sia che si tratti di applicazione in altri campi, quale
può essere lo sport.
Milton Erickson, psichiatra americano, che ha vissuto i suoi
ottant’anni a partire dal 1900, ha ridimensionato tutte le visioni
magiche che l’uomo aveva saputo inventare e ha dato nuova
luce all’ipnosi scientifica, nata a partire dalla seconda metà del
’700. La sua personale modalità terapeutica è in parte frutto
degli svantaggi che madre natura gli ha elargito, ma il suo genio
41 Konrad ottobre 2009
ha saputo vedere con altri occhi la realtà, per regalarci oggi una
modalità d’intervento, ad ampio raggio, veramente raffinata.
L’ipnosi ericksoniana pone la persona nello scalino più alto
del podio della propria vita creando uno “stato di coscienza
ipnotico” dove il soggetto è vigile e attento e dove l’ipnotista,
sensibile ai “minimi dettagli”, guida verso la costruzione di una
nuova realtà più funzionale ai bisogni della persona stessa.
Dunque, se la prestazione sportiva d’eccellenza per realizzarsi
ha bisogno di una tranquillità psicologica, questa va ricercata in
tutte le direzioni, nella sfera privata dell’atleta, in quella sportiva,
in quella relativa alla gestione dei pensieri, dei giudizi, delle idee,
delle relazioni, delle emozioni e, perché no, anche in quella della
superstizione; comportamento questo molto presente negli
sportivi, più di quanto si possa pensare. Queste variabili vanno,
inoltre, considerate in tutte le loro possibili interazioni, secondo
una logica circolare, così da guidare l’atleta nel suo labirinto
psicologico, verso l’unica direzione possibile, quella che porta
alla sua prestazione migliore. Condizione questa, necessaria ma
non sufficiente, per vincere una competizione.
Nelle sedute ipnotiche “la mia voce ti accompagnerà…” e
guiderà l’atleta ad orientare le sue risorse verso la miglior
funzionalità, attraverso un percorso emozionale che scavalca
qualsiasi controllo cognitivo. A questo proposito, non è mai
ripetuto abbastanza che la persona in trance è ancora più vigile
e attenta rispetto ad una condizione di normale veglia:: qualsiasi
incoerenza interromperebbe immediatamente la trance.
Dunque se l’ipnosi è una leva che agisce sulle emozioni,
è facile comprendere la sua potenza a livello terapeuticosportivo, dove l’uomo deve fondersi con l’atleta per riempire
ogni spazio e sentirsi protagonista. Ecco allora che durante la
trance è possibile vicariare, da qualsiasi altra sfera dell’atleta,
stati d’eccellenza da trasferire in ambito sportivo, come è
anche possibile acquisire abilità di un altro atleta sfruttando
le caratteristiche di particolari “neuroni specchio”, che recenti
scoperte di neuroscienze hanno dimostrato essere nel cervello
della scimmia e molto probabilmente anche in quello dell’uomo.
Dunque è possibile far passare le emozioni, precursori di una
prestazione, da una parte all’altra proprio come un liquido passa
da un vaso all’altro comunicante. Come diceva Oscar Wilde, “Tutti
i grandi avvenimenti avvengono nella nostra mente”
Francesco Strano
Appuntamenti di ottobre
su www.konradnews.it i vostri annunci di novembre entro il 22 ottobre
Trieste
1 giovedì
ingresso libero
Tuina, shiatsu, qigong e yoga
Possibilità di prove gratuite sui corsi professionali di
shiatsu e tuina, e ai corsi di base di qigong e tuina. Info
040 3223500, 333 4691092, www.shiatsuilgiardino.it
1 e 8 giovedì
ingresso libero
Conferenze di grafologia
L’ A.G.I. Trieste, Associazione Grafologica Italiana
sezione di Trieste organizza le seguenti conferenze:
giovedì 1 ottobre: “ I principali aspetti temperamentali
dalla scrittura”, giovedì 8 ottobre “ Gli elementi base
della Grafologia e i suoi settori di applicazione “. Tutte
le conferenze saranno tenute alle ore 18, presso il
Circolo della Stampa in Corso Italia 13. Per maggiori
informazioni o variazioni sul programma, consultare il
sito www.grafologiatrieste.it
1 e 14 giovedì e mercoledì
Scuola del Vedere-Accademia di BelleArti
Questo mese si attivano i nostri Laboratori artistici
di: Disegno, Pittura, ArteBambini, Nudo. Info 347
8554008, www.scuoladelvedere.it, via Ciamician 9.
2 venerdì
ingresso libero
Actis junior - pomeriggio di gioco
Presentazione dei laboratori creativi ActisJunior per
bambini e ragazzi: dalle 17 la sede di via Corti 3 A
dell’Associazione Culturale Teatro Immagine Suono
di Trieste sarà aperta per un pomeriggio di gioco
e animazione con gli insegnanti di teatro, danza,
psicomotricità, biodanza, psicoespressività e si potrà
fare amicizia con i simpatici pupazzi del corso burattini
& Co. Info 040 3480225, [email protected]
3 e 4 sabato e domenica
Tarocchi i livello. gli arcani maggiori
Torna un serio professionista come Ernesto Fazioli,
autore di una decina di libri esoterici. Da sabato sera
letture tra i partecipanti. Euro 150 dispense incluse.
Info 040 3721479, www.newagecenter.it
3 e 31 sabato
Seminario sulla biografia
Questo corso dà i primi importanti strumenti per
conoscere le leggi del destino. M°Giovanni Peccarisio,
parte conoscitiva; Maddalena Peccarisio, euritmia. Soc.
Antroposofica, via Beccaria 6. Info 334 9090316, info@
gruppoantroposofico.it
4 e 18 domenica
Euritmia come parola visibile
L’Ass.Agricoltura Biodinamica organizza due incontri di
Euritmia di gruppo e curativa individuale. Opicina via di
Prosecco 109, ore 10-12. Info 333 7864810.
5 lunedì
Meditazione Kundalini Osho
Scuotersi, danzare per poi raggiungere il proprio
“centro”. Vieni a provare! Ogni lunedì dal 5 ottobre
alle ore 20 Studio Massaggi, Via Marconi 34. Info 392
4795035, Maurizio, 349 8720915 Laura.
5 lunedì
Delfino blu
Individuazione e chiaroveggenza: riconoscersi e
percepire il corpo causale. Prima giornata di incontri
periodici con Boris Caris alle ore 19 al Multistudio in via
Zanetti 1. Info 349 6185335, 040 634813.
5 lunedì
Corso di danze irlandesi
Corso di danze irlandesi organizza il Robin Hood Folk
Country Club c/o Ricreatorio Padovan dal 5 ottobre
ogni lunedì dalle 20.45 alle 22.45. Info 366 2502400,
[email protected]
5 lunedì
Oltre la donna
Un cammino attraverso l’esistenza della cultura antica
Andina per capire e scoprire un modo diverso ma più
autentico di essere Donna. Presentazione degli incontri
appresi dall’insegnamento del prof. H. H. Mamani alle
ore 20.30 all’Ass. Culturale La Giostra Arcobaleno in
via S. Francesco 34. Info 335 6499025 Anna.
5 e 26 lunedì
ingresso libero
Meditazione di luce per la terra
Un invito di cuore a tutti, e a chi si chiede il perchè dei
cambiamenti in atto, dove stiamo andando, perchè
siamo qui ora? Meditazione di Luce per il Passaggio
della Terra e dell’ Umanità, guidata da Arleen, in
connessione con altri gruppi e rete di luce del pianeta;
l’ incontro sarà introdotto da una breve spiegazione
a titolo informativo, e dopo la meditazione seguirà un
aggiornamento sulla situazione attuale del passaggio
di frequenza e cambiamento di coscienza della Terra.
Partecipazione libera. Ogni lunedì alle 20.30, presso
Assoc. LAM-Il Sentiero, p.zza Benco 4. Info 347
2154583, [email protected]
6 martedì
Danza Orientale
Inizio Corsi di Danza Orientale Martedì 6 alle 20.30
Corso base; Mercoledì 7 alle 19 Base-intermedio,
alle 20,30 intermedio-avanzato. Studio Massaggi, via
Marconi 14 I° piano, Ass. Ombellyki. Info 333 4573184.
6 martedì
ingresso libero
L’uomo e il cane
Storia di un incontro antico. Conferenza a cura del
Girlos con Massimo Visintin e Costantino Di Iorio,
addestratori esperti in psicologia canina alle ore 17.45
Farmacia Alla Borsa piazza Della Borsa 12.
Info 040 367967, www.farmaciaallaborsa.it
6 martedì
ingresso libero
Rilassamento e visualizzazioni
Tecniche di rilassamento corporeo e visualizzazione
guidata, per incontrare la parte più profonda e saggia di
noi. Presentazione ore 17-18 presso la palestra Piscina
Acquamarina. Info 347 9574723.
6 martedì
ingresso libero
Psicogenealogia - le radici dell’anima
Le nostre difficoltà riflettono, in genere, conflitti
non risolti all’interno della nostra storia familiare.
Interrompere queste dinamiche ci porta a riconquistare
la nostra libertà individuale e la pienezza dell’esistenza,
svincolata dai fardelli invisibili del passato. Presso
“L’Incontro”, via San Francesco 34, ore 20.30.
Info 347 9775427 Giorgio Berdon.
7 mercoledì
ingresso libero
Mal di schiena? l’esperto risponde!
Incontro aperto al pubblico dalle ore 17.30 con il Dott.
Ft. Francesco Zarattini; in Via Genova 21 presso
Poliambulatorio Fisiosan (Centro Rieducazione
Colonna Vertebrale). Domande e Risposte sui problemi
della zona lombare: Indicazioni alle principali terapie
mediche e metodiche fisioterapiche; i concetti RAM®
e DBC®. Massimo 15 partecipanti. Info e prenotazioni
040 3478678, [email protected], www.crcv.it
7 e 22 merc. e giov.
ingresso libero
Laboratorio di Musicoterapia
Suonare insieme in modo libero per esprimersi, farsi
ascoltare ed ascoltare. A cura della dott.ssa Donatella
De Colle, psicologa e musicoterapeuta, ore 20 studio
Therapeia in viale XX Settembre 24. Info 331 9077565.
8 giovedì
Delfino blu
Integrazione con Eneagramma: personalità, enneatipo,
integrazione, PNL. Seminario con Boris Caris alle ore
19 in via Ponchielli 3. Info 349 6185335, 040 634813.
8 giovedì
ingresso libero
S.O.S. cervello
Campagna sociale di psicofarmaco-vigilanza. Incontro
di presentazione dell’iniziativa,condotto dal dr Marco
Bertali. Dalle 18.45 alle 20.15.Banca Etica, via
Donizetti 5/a. Info www.sos-cervello.it
8 giovedì
ingresso libero
Punto vegetariani
Incontro mensile per la promozione della scelta
vegetariana. Conducono dr.ssa Susanna Beira e dr
Marco Bertali, medici delegati di zona dell’Associazione
Vegetariana Italiana e soci della Lega anti-vivisezione.
Dalle 17 alle 18.30. Banca Etica, via Donizetti 5/a
8 giovedì
ingresso libero
Vomito e diarrea nel cane
Sintomi comuni a differenti patologie. Conferenza con
la Dottoressa Silvia Pussini veterinaria alle ore 17.45
Farmacia Alla Borsa piazza Della Borsa 12. Info 040
367967, www.farmaciaallaborsa.it
8 giovedì
ingresso libero
Psicogenealogia - le radici dell’anima
Le nostre difficoltà riflettono, in genere, conflitti
non risolti all’interno della nostra storia familiare.
Interrompere queste dinamiche ci porta a riconquistare
la nostra libertà individuale e la pienezza dell’esistenza,
svincolata dai fardelli invisibili del passato. Presso la
libreria New Age, via Nordio 4/c, ore 17.30. Info 347
9775427 Giorgio Berdon.
9 venerdì
ingresso libero
10 sabato
ingresso libero
L’esodo del sapere dell’aquarius
Centro Culturale di Yoga Jñanakanda, ore 19.30 via
Mazzini 30 Trieste. Info 333 4236902.
Laboratorio d’arte... la via del cuore
Presentazione dei corsi di Pittura e disegno sensibile,
di ceramica, mosaico, intaglio e incisione del legno
e di cucito, alle ore 19 all’Associazione Reiki... la via
del cuore in Via Marconi 14. Sono aperte le iscrizioni.
Info 333 3462198, [email protected],
[email protected]
10-11 sabato e domenica
La parola che crea e risana
“Forze di futuro dal cuore alla laringe”. Seminario di
Arte della Parola terapeutica con Francesca Ghelfi:
attrice, regista, terapeuta. Soc. Antroposofica,
via Beccaria 6. Info 334 9090316, info@
gruppoantroposofico.it
11 domenica
Jing tao® essenza in movimento
Jing Tao® “essenza in movimento” alle ore 10 alle
ore 12 esercizi base di Qi Gong per il tuo benessere
quotidiano. Il costo è di 30 euro. Il corso è a numero
chiuso. Trainer Sonia Rizzi. Info ed iscrizioni 040
382045, 338 7592945, www.jingtao.it
12 lunedì
ingresso libero
13 martedì
ingresso libero
13 martedì
ingresso libero
13 martedì
ingresso libero
13 martedì
ingresso libero
13 martedì
ingresso libero
14 mercoledì
ingresso libero
14 mercoledì
ingresso libero
Progetto uomo
Un programma per la conoscenza e lo sviluppo di se
stessi attraverso l’approfondimento esperienziale degli
elementi indispensabili che caratterizzano l’uomo:
corpo, mente, emozioni. Presentazione del percorso in
3 incontri all’Ass. Espande, ore 20.30, v. Coroneo 15.
Info 380 7385996, www.trieste.espande.it
Elaborazione del lutto
La Società Antroposofica organizza un incontro con
il gruppo di sostegno per l’elaborazione del lutto,
seguendo i testi di R.Steiner ”Morte sulla terra e vita
nel cosmo” in via Mazzini 30, I p - ore 18.15-19.45.
Info 339 7809778, [email protected],
www.rudolfsteiner.it
Nutripuntura
Un approccio psicosomatico. Conferenza con il
dottor Fabio Burigana, medico chirurgo alle re 17.45
Farmacia Alla Borsa piazza Della Borsa 12. Info 040
367967, www.farmaciaallaborsa.it
Prevenire con pratiche di Yoga Ayurveda
Secondo incontro di accompagnamento alla
prevenzione con la conoscenza e le pratiche di yoga e
ayurveda. In particolare praticheremo automassaggio
ai sensi e parleremo di alimentazione.
Alle ore 18.30 al Joytinat Yoga Ayurveda via Venezian
20 - www.joytinat-trieste.org
Conferenze a l’Arnia
Come si può vivere il teatro attraverso il corpo e le
emozioni. Incontro con Francesca Varsori e Maurizia
Savron alle ore 18 all’Arnia in piazza Goldoni 5.
Seguirà la presentazione del ciclo di conferenze e un
brindisi. Info 040 660805.
Crea con l’arte digitale
Scuola Arte Sintesi UNINT Magna Fraternitas
Universalis ore 19.30 via Mazzini 30 5 p. Info 040
774586, 333 4784293.
Ayurveda Maharishi - scienza della vita
Conferenza con la dott.ssa Graziella Bensi, laurea
in farmacia, esperta di scienza vedica, docente
responsabile formazione medici nella diagnosi del
polso e panchakarma alle ore 17.30 al circolo delle
Generali sala conferenze al 6° piano in piazza Duca
degli Abruzzi 1. Info 347 4915948.
Mal di collo? L’esperto risponde!
Incontro aperto al pubblico con il Dott. Ft. Francesco
Zarattini; dalle ore 17.30 in Via Genova 21 presso
Poliambulatorio Fisiosan (Centro Rieducazione
Colonna Vertebrale). Domande e Risposte sui
problemi della zona cervicale e dorsale: Indicazioni alle
principali terapie mediche e metodiche fisioterapiche; i
concetti RAM® e DBC®. Massimo 15 partecipanti. Info
e prenotazioni 040 3478678, [email protected], www.crcv.it
15 giovedì
Bagni di Gong
Il Gong è lo strumento più risonante conosciuto per il
suo straordinario potere di trasformazione. Ore 19-22,
prima ora esperienziale di biomusica con Massimo
Piazza. www.gongmaster.it Info Claudia 347 3319227,
[email protected]
15 giovedì
Perchè proprio quel cane?
Cani e gatti ci aiutano a mettere in scena noi stessi,
capirci, superare i nostri limiti. Un incontro con
Federica Veos per comprendere meglio il rapporto con
i nostri amorevoli sostenitori. Ore 17, alla Bautique,
Rotonda del Boschetto2. Info 340 7342794.
15 giovedì
ingresso libero
15 giovedì
ingresso libero
Il contatto fisico
è un aspetto importante nella nostra relazione con gli
altri. Privarcene è senza conseguenze? Conferenza
con la Dottoressa Barbara Toros, psicologa e
psicoterapeuta e Tiziana Roselli, terapista ayurvedica
alle ore 17.45 Farmacia Alla Borsa piazza Della Borsa
12. Info 040 367967, www.farmaciaallaborsa.it
Sul benessere nella società moderna
Ass. Aquile di Cristalle Nord Est alle ore 19.30 presso
Kineo via Madonna del Mare 10/b. conferenza
divulgativa sui pilastri del benessere: alimentazione,
pensiero, ambiente ed equilibrio.
16 venerdì
Mediterraneo folk club
Il gruppo istriano Vruja in concerto per la 9.a edizione
di Finestre del Mediterraneo alle ore 20.30 alla Casa
della Musica in via Capitelli 3. Ingresso € 3.
16-18 da venerdì a domenica
Danza Butoh con Pierpaolo Koss
www.pierpaolokoss.com Uno dei principali maestri
occidentali di Danza Butoh. Stage per danzatori, attori,
performer e principianti. Info Chris 348 7104030,
[email protected], www.daydreamingproject.com
17 sabato
ingresso libero
La creatività del bambino attraverso il colore
Laboratorio gratuito presso la Scuola Arte Sintesi per
bambini della Fond. ELIC. ore 16 - 17.30. Via Mazzini
30 5° p. Info 040 774586, 333 4784293.
17 e 18 sabato e domenica
Inochi ® a.r.t.
Tecnologia per la ricerca della consapevolezza.
Sistema per la ricerca e l’utilizzo delle proprie capacità
per individuare e realizzare la propria missione nella
vita. Relatore Maurizio Battistella. Info 040 382045,
338 7592945, www.inochi.it
18 domenica
La sorgente della felicità
Si diceva che quando si arriva a sentire in sé la
fonte della vita essa si trasforma in noi in felicità, in
un appagamento indescrivibile, poichè nulla ha a
che vedere con il piacere transitorio. Seminario Self
con Sauro Tronconi. Info 380 7385996, www.trieste.
espande.it.
18 domenica
Energia universale
Desideri nella vita, equilibrio, chiarezza, autostima,
amore, benessere? seminario Livello Base a Trieste
all’Associazione Rosa Bianca in via San Francesco 38
I Piano. Info 338 2788674 Loredana.
19 lunedì
ingresso libero
Magic ring
Gianni Pizzati (Scuola di Shiatsu di Trieste) introduce
“Magic Ring” 10 incontri per un totale di 150 ore.
Questo corso riassume 30 anni di esperienza nelle
discipline energetiche; l’obbiettivo è di trasmettere e
far vivere la parte essenziale dei contenuti delle tante
discipline utili alla salute.
Oltre la professionalità recuperare la Passione per
quei gesti e quei pensieri che fanno di un trattamento
un Incontro importante sia per l’operatore che per chi
riceve Dalla Trance al Craniosacrale dallo Shiatsu al
rapporto con le Forze della Natura... un percorso utile
per chi vuole approcciare questo mondo e per chi
vuole perfezionare la propria capacità di cura. Lunedì
19 alle ore 20.30 all’Ass. Cult. B&B in via Diaz 10. Info
328 2487818.
19 lunedì
ingresso libero
20 martedì
ingresso libero
20 martedì
ingresso libero
Il mal di schiena
Incontro tenuto dalla dott.ssa Giulia Ghietti alle ore
20.30 presso la Grotta di Cristallo in via Mazzini
30 III p. Info 3396908654 www.lagrottadicristallo.
ilcannocchiale.it
Alimentazione salutistica
Regole restrittive da subire o libera scelta attraverso
un percorso di consapevolezza? Conferenza con la
dottoressa Silene Piscanec medico, terapia olistica alle
ore 17.45 Farmacia Alla Borsa piazza Della Borsa 12.
Info 040 367967, www.farmaciaallaborsa.it
L’influenza suina
L’influenza suina: paura inutile ma vaccino pericoloso.
Conferenza con Walter Pansini, erborista alle ore 18
presso l’Arnia in piazza Goldoni 5. Info 040 660805.
20-24 da mar. a sab.
ingresso libero
In viaggio per ricordare Anna...
Straordinaria mostra di foto d’epoca, reportage di
viaggio nella Cina e nell’Egitto degli anni 30. L’evento
è voluto e creato da Mauro Pitacco in ricordo di
Annamaria Venier scomparsa nell’aprile del 2008.
Il ricavo della vendita delle foto sarà interamente
devoluto alla Fondazione Lucchetta Ota D’Angelo.
Mauro invita tutti, numerosi, amici e conoscenti
all’inaugurazione alle ore 17 nella sede della mostra al
New Age Center in via Nordio 4c. Info 040 3721479,
Mauro 392 6069069.
21 mercoledì
ingresso libero
Conservare la salute con metodi naturali
La salute, bene prezioso, silenzioso e discreto!
Presentazione del programma del corso di 1.liv.,
che vuole offrire gli elementi base per acquisire gli
strumenti di autoguarigione, alle alle ore 17.30 all’Aps
Krut in via Cicerone 8b. Info 040 360072.
21 mercoledì
ingresso libero
Mal di schiena e attività fisica...
... è sempre indicata? Come, quando, e perché farla!
Incontro aperto al pubblico dalle ore 17.30 con il Dott.
Ft. Marco Segina; in via Genova 21 Poliambulatorio
Fisiosan. Domande e Risposte sull’attività fisica più
idonea da svolgere con il mal di schiena..Pilates?
Yoga? Pesi? quale scegliere? Il rinforzo muscolare
DBC® nelle instabilità e nelle rachialgie croniche o
ricorrenti. Massimo 15 partecipanti. Info e prenotazioni
040 3478678, [email protected], www.crcv.it
22 giovedì
ingresso libero
Rimedi dell’ipersensibilità in omeopati
Differenze tra rimedi minerali, vegetali e animali.
Conferenza con il dottor Maurizio Cannarozzo, medico
omeopata e psicoterapeuta, alle ore 17.45 Farmacia
Alla Borsa piazza Della Borsa 12. Info 040 367967,
www.farmaciaallaborsa.it
22 giovedì
ingresso libero
23 venerdì
ingresso libero
Laboratori di Musicoterapia
Suonare insieme in modo libero per esprimersi, farsi
ascoltare ed ascoltare. A cura della dott.ssa Donatella
De Colle, psicologa e musicoterapeuta, ore 20 studio
Therapeia in viale XX Settembre 24. Info 331 9077565.
Difficoltà scolastiche?
Aiutiamo i nostri figli con il metodo Tomatis, incontro
gratuito su prenotazione con il dott. Pillinini presso
Piazza Ospedale 2, ore 18.30 (II piano, scala A). Info
333 3215490.
23 venerdì
ingresso libero
2012 anno di luce, la via del cuore
4° parte: Cosa accadrà nel 2012? I grossi cambiamenti
a livello individuale, sociale e planetario, segnali del
risveglio di coscienza e spirituale, del passaggio di
frequenza, già in atto; questa meravigliosa opportunità
di ascensione in 4° e 5° dimensione per la Terra e
l’Umanità, attesa con gioia in seno alla Fratellanza
Galattica di Luce. Messaggi di condivisione per vivere
al meglio questi momenti di trasformazione interiore e
nel quotidiano. Tema di approfondimento: Dalle Stelle
alle origini dell’ Umanità, civiltà precedenti e i popoli
della Terra Cava Interiore. Conferenza a cura di Arleen,
alle ore 20.15, presso Assoc. LAM-Il Sentiero, p.zza
Benco 4. Info 347 2154583, [email protected]
23 venerdì
ingresso libero
Dall’Hatha Yoga all’Advaita
Serata di dialogo e scambio di opinioni con Luciano
Scarazzato alle 20.30 presso l’Institute of Yogic
Culture, in via San Francesco 34. Info 040 635718.
24 sabato - 1 domenica
Cine latino americano al Teatro Miela
Si terrà a Trieste al teatro Miela dal 24 ottobre al
1° novembre, il XXIV Festival del Cinema Latino
Americano. Verranno proiettati oltre 160 tra film e
documentari sulla realtà artistica, culturale e sociale
dell’America latina. Oltre ai numerosi film recentissimi
in concorso, a Trieste saranno presentate varie
retrospettive. Tra queste una sul regista brasiliano
Rogério Sganzerla (1946-2004), ed un’altra dedicata
al bicentenario dell’indipendenza dell’America Latina
dalla Spagna, con una trilogia sul tema del regista
venezuelano Diego Rísquez. Sarà inoltre possibile
visionare delle pellicole provenienti dai maggiori
festival europei, produzioni spagnole sulla cultura
ispanica, opere sulla presenza ebraica, e sezioni
dedicate alle nuove tecnologie, alle scuole di cinema,
alla musica latina e alla documentaristica.
24 e 25 sabato e domenica
Delfino blu
Medicina olistica: prima sessione. Psicodramma,
Costellazioni familiari, GDR e AT (con diploma).
Seminario ore 9.30-18.30 al Multistudio in via Zanetti 1.
Info 349 6185335, 040 634813.
26 lunedì
ingresso libero
27 martedì
ingresso libero
27 martedì
ingresso libero
27 martedì
ingresso libero
Reiki-do
Una via consapevole per l’evoluzione e non un mezzo
di guarigione. Presentazione seminario del 14-15/11
con Sauro Tronconi allievo del Rev. Hizuguchi e terzo
Sensei in linea diretta dal 1932. Ass. Espande, ore
20:30, v. Coroneo 15. Info 380 7385996, www.reiki-do.it.
Psicologia, sport e integratori
Incontro con il dottor David Daris, psicologo alle ore
17.45 Farmacia Alla Borsa piazza della Borsa 12.
Info 040 367967, www.farmaciaallaborsa.it
Allattare:il contatto più dolce che c’é
Incontro informativo e di condivisione dell’esperienza
dell’allattamento al seno insieme alla dott.Antonella
Chiurco, IBCLC-Consulente Professionale in
allattamento materno, dalle 16 alle 18, presso lo Studio
Therapeia di v.le XX Settembre 24,2°p.
Info 338 9058904.
Ha un senso la medicina naturale oggi?
Qual’è il senso della medicina naturale in un mondo
sempre meno naturale? - Conversazione e riflessioni a
cura di Giorgio Minca. Ore 18 presso L’arnia di piazza
Goldoni 5. Info 040 660805.
29 giovedì
Mediterraneo folk club
La scansonata compagnia calabrase Banda Pilusa si
esibisce per Finestre del Mediterraneo 9.a edizione
alle ore 20.30 alla Casa della Musica in via Capitelli 3.
Ingresso € 3
30 venerdì
ingresso libero
30 venerdì
ingresso libero
Terapie essene e lettura dell’aura
Presentazione delle Terapie energetiche Essene di
Luce e Suono e lettura dell’Aura, un valido aiuto a tutte
le problematiche, le disarmonie, i disagi del corpo e
dell’anima, secondo gli insegnamenti di Anne e Daniel
Merois-Givaudan; Conferenza a cura di Arleen, allieva
diretta della scuola di terapeuti di Anne Givaudan e
del dott. Antoine Achram; alle 20.15, presso Assoc.
LAM-Il Sentiero, p.zza Benco 4. Info 347 2154583,
[email protected]
I cinque tibetani Ass. Sinergie
I cinque tibetani “la fonte della giovinezza” - liberi
incontri mensili serata dedicata all’apprendimento degli
esercizi detti ”cinque riti”. Conduce Gianni Speranza
alle ore 20 Ass. Sinergie via Lazzaretto Vecchio 9. Per
motivi di spazio prenotare con SMS al 339 1998074 o
email [email protected]
31 sabato
Il tuo fuoco interiore, la tua verità
Un seminario con camminata sui carboni ardenti per
connetterti in modo giocoso e profondo con la tua luce
interiore, la tua verità, e risplendere nella tua unicità e
bellezza! Serata di presentazione venerdì 23.10.09 ore
19.30 al Caffe S.Marco, Via Battisti 18. Info Marion 348
4469159, [email protected]
Incontri con Legambiente
Puoi trovarci ogni mercoledì dalle 18 alle 20 nella
sede di via Donizetti, 5/a (presso il punto informativo
dei soci di Trieste della Banca Popolare Etica).
Circolo Verdeazzurro di Legambiente Trieste. Info
040 577013, 366 3430369, fax 040 9890553, info@
legambientetrieste.it - Segui le nostre iniziative su
www.legambientetrieste.it
Appuntamenti di ottobre
su www.konradnews.it i vostri annunci di novembre entro il 22 ottobre
Trieste
Artlight: il canto, il suono, la voce
L’uso del suono e della voce quale mezzo riequilibrante
del benessere psicofisico; Rilevamento del proprio
suono fondamentale o tonica individuale; Effetti e uso
consapevole delle scale e intervalli musicali; Risonanza
corporea e organi interni; Gestualità, voce e corpo; Canti,
stili, espressione; Armonizzazione dei Chakra e dei corpi
sottili; I suoni creatori di luce, forme e colori; Il Canto
Armonico e Overtones. Lezioni individuali, frequenze e
orari personalizzati; a richiesta si organizzano laboratori
e seminari di gruppo. Info ArtLight 347 2154583,
040417119, [email protected]
Il Linguaggio dei Tarocchi
Con lo studio degli Arcani analizzeremo assieme, le
immagini, i numeri e il loro significato, percorrendo così
le tappe obbligatorie di ogni esistenza. Info consulti e
corsi 347 1098771.
Corsi di Sloveno
Sono aperte le iscrizioni ai corsi di vari livelli sia gratuiti
che a pagamento. Il primo gruppo di corsi avrà inizio
nel mese di ottobre. Info 040 761470, 338 2118453
presso la segreteria della Scuola di Sloveno dell’Ente
Italiano per la conoscenza della lingua e della cultura
Slovena di v. Valdirivo 30, dalle 17 alle 19.
Associazione Enosis.
Yoga Integrale
Lezioni di Yoga Integrale secondo la Tradizione Antica.
Lunedì alle ore 20, martedì ore 13.15, mercoledì ore
20, giovedì ore 19. Lezione di prova gratuita. Presso il
centro Yoga & Ayurveda, via Filzi 6. Info 340 2768293,
347 0149218, 328 4717996, www.associazione-enosis.it
Jing Tao®
Essenza in movimento
Proseguono i corsi di Jing Tao® “esercizi
per il benessere” Chiama per sapere i vari
orari disponibili... e vieni a provare la prima lezione è
gratuita! Trainer Sonia Rizzi ideatrice e fondatrice del
metodo. Info 040 382045, 338 7592945, www.jingtao.it
Lungo la via
Sabato 3 ottobre alle ore 17 presso il Centro Didattico
Naturalistico di Basovizza, sarà inaugurata la mostra
“Lungo la via”, acquerelli di fiori spontanei e da
giardino, dell’artista Ilaria Petrussa. La presentazione
sarà a cura di Giancarlo Pauletto. La mostra sarà
visitabile fino al 30 novembre dal lunedì al venerdì
dalle 9 alle 13 e dalle 9 alle 17 domenica 4 ottobre e
domenica 1 novembre, in occasione della tradizionale
apertura del CDN nella prima domenica del mese.
Società antroposofica di Trieste
Ogni martedì 20-21.30 studio sul testo di R. Steiner
“Apocalisse ed agire sacerdotale”.Ogni sabato 17.3019 studio sul testo “Lo sviluppo occulto dell’uomo nelle
sue quattro parti costitutive” di R.Steiner. Le attività
sono gratuite presso la sede via Mazzini 30, I p. Info
3397809778, [email protected], www.
rudolfsteiner.it
Ass. Agricoltura Biodinamica
Ogni mercoledì 20-21.30 incontro con la Sezione di
Biodinamica di Trieste e Gorizia sul testo di W.Cloos
“L’anima della terra nell’alchimia delle stagioni” e
“L’eterico” di E. Marti presso la sede via Mazzini 30, I
p. Info 333 7864810.
Danza del ventre - nuovi corsi
A La Noce via Artisti 7/A. Base mar 19-20.15 gio 20.4021.55 ven 18.30-19.45, intemedio mar 20.40-21.55 gio
19-20.15.Tecnica cultura spiritualità danza del velo.
Lezione di prova gratuita. Info 339 5732712.
Corso di Tai Ji Quan stile Chen
Corso di Tai Ji Quan. Lunedì 20.30-22 e venerdì 2122.30 presso la palestra della scuola Gianni Rodari in
via Pagano 8/10. Martedì e venerdi 18-19 in via Svevo
15 presso la scuola Lovisato. Prima lezione gratuita.
Info Giuliana 349 1532743.
Fiori di Bach
La floriterapia, tra gli approcci naturali al benessere, è
ormai uno dei metodi più sperimentati ed efficaci. Per
conoscere e gestire meglio le proprie emozioni iscriviti
al corso: 1a lezione il 4 novembre alle ore 16. Info 040
360072 Aps KRUT, via Cicerone 8b Ts.
Reiki II livello
Per chi vuole approfondire questa tecnica orientale
semplice ed efficace e recuperare la propria vitalità,
autodeterminazione ed equilibrio energetico. Corso
di Reiki 2. liv. il 7 e 8 novembre. Info 040 360072
Aps KRUT, via Cicerone 8b. Necessario colloquio di
preparazione al corso!
Leviedelblu:
attività-iniziative
17/10 Giornata aperta: trattamenti dimostrativi
gratuiti di cranio-sacrale shiatsu massaggio olistico
riflessologia. Con voi dalle 9 alle 20 Reiki: incontri serali
al martedì per operatori e non Meditazione: percorsi
di rilassamento per entrare in contatto profondo
Costellazioni di riallineamento con Giuliana Strauss I
piedi: “Riscoprire il benessere dalle radici” 4 incontri al
sabato dal 24/10 al 14/11. Shiatsu: riprende “Approccio
allo shiatsu” ogni giovedì sera. Info 320 1431175.
Sensitiva
Dotata di capacità medianiche ti mette in contatto
con la tua parte non risolta offrendoti una chiave per
ritrovare la serenità. Aiuto psicologico. Off.libera. Lina.
Info 347 7498114.
Associazione Culturale Mamaya
Aperte le iscrizioni ai corsi di djembe principianti intermedi e tamburi bassi principianti.
Info ed iscrizioni: 349 5720522, 328 0219963, info@
mamaya.it, www.mamaya.it
Il canto della voce
Voce, vocalità e canto conducono ad una conoscenza
più importante di noi stessi e ad un benessere
psicofisico generale. Il corso sarà tenuto da Antonella
Grusovin. Info 392 9964632.
Associazione Officine Artistiche
Sono aperte le iscrizioni ai corsi di danza africana,
danza sui tamburi bassi e laboratorio bimestrale di
teatro danza. 24-25 ottobre stage di danza yoruba. Info
338 9861752, www.officineartistiche.it
Studio massaggi
via Marconi 14. 2 ottobre 19 30 presentazione corsi e
attività: iscrizioni massaggio olistico entro 30 ottobre:
24-25 corso hot stone massagge e riflessologia
plantare. Lunedì 5 inizio corso meditazione kundalini
per tutti i lunedì alle ore 20.
Danza irlandese
Riprende il corso per giovani e adulti! Prima lezione
gratuita. Info su luogo, data, orari e modalità
d’iscrizione: Associazione Bardi a Nord 346 3243140
(Tatiana), [email protected]
Depressione e
società contemporanea
Jonas Trieste Onlus invita alla conferenza di Francesca
Perini dal titolo: Depressione e società contemporanea
che si terrà martedi 13 ottobre alle ore 18 presso il
Bar-Libreria Knulp, via Madonna del mare 7 Trieste.
Ingresso libero.
L’incontro! il nostro salone è per te
Hai qualcosa da dire o da fare, ma non hai lo spazio
a disposizione? Bene, l’Incontro affitta il suo grande
salone per le tue conferenze e i tuoi corsi! Info 347
2637990, Giacomo De Giosa via San Francesco 34.
Gorizia
1 giovedì
ingresso libero
Satyananda Yoga Cormons
Presentazione del corso alla scuola di Brazzano
Cormons Via Collio 4 lunedi e/o giovedì 19,45 - 21,30.
Info 333 2153106, [email protected],
www.satyanandaitalia.net/corsiyoga_cormons.htm
1-18 da giovedì a domenica
Seminari di Shiatsu
Associazione culturale SoleLuna - Scuola di
formazione Shiatsu - L’associazione organizza: - corsi
professionali di Shiatsu con inizio giovedì 1 - seminari
monotematici di aggiornamento per operatori shiatsu
(I Canali Tendino-Muscolari, I Canali Luo, I Canali
Divergenti e Disarmonie dell’apparato digestivo) con
inizio sabato 17 Sede degli incontri: presso la sede
dell’associazione a Ronchi dei Legionari (GO). Info 339
8435858 Boldrin Donatella, [email protected], www.riyue.it
6 martedì
ingresso libero
13 martedì
ingresso libero
14 mercoledì
ingresso libero
16 e 23 venerdì
ingresso libero
19 lunedì
ingresso libero
Classi d’esercizi di bioenergetica
All’Associazione Spazio di Via Marega 26 a Lucinico
alle 20,30 presentazione delle classi di bioenergetica
condotte da Claudia Marega diplomata SIAB Società
Italiana di analisi bioenergetica. Info 346 4717858.
Amico autunno
Lavoreremo sulle energie dei chakras e dei rimedi
base omeopatici per farci amico l’autunno rinunciando
ai tipici malanni di stagione. Presentazione del corso
alle ore 20 in via 7 Giugno 8 a Ronchi dei Legionari
all’Associazione Delfino Blu. Info Sandro 334 6728109,
Sara 347 9650702.
Psicogenealogia - le radici dell’anima
Le nostre difficoltà riflettono, in genere, conflitti
non risolti all’interno della nostra storia familiare.
Interrompere queste dinamiche ci porta a riconquistare
la nostra libertà individuale e la pienezza dell’esistenza,
svincolata dai fardelli invisibili del passato.
Associazione Ad Maiora, c/o “Aule”, via IX agosto 4,
ore 20.30. Info 347 9775427 Giorgio Berdon.
Presentazione corsi di Shiatsu
La trentennale Scuola di Shiatsu Irte propone
presentazioni gratuite dei corsi amatoriali e
professionali nella sede di Gorizia. A Lucinico, in via
Marega 26 vi aspettiamo nei venerdi 16 e 23 ottobre
dalle 20,30 alle 21,30. Oppure tutti i giovedì di ottobre
dalle 20,30 alle 21,30 a Buttrio, via Div.Julia 5/3. Info
329 2157501, [email protected]
Presentazione del libro Salute Naturale
Incontro con gli autori Nadia e Giacomo Bo per parlare
di salute, di alimentazione e di stile di vita. Ore 17.30
nella Sala conferenze della Fondazione Cassa di
Risparmio in via Carducci 2. Info 0432 728071.
Satya Istituto di Yoga
Gorizia. Corsi di Yoga Hatha Raja il lunedì dalle
ore 9 alle 10.30 e il martedì dalle ore 17.30 alle 19.
Inizio martedì 6 ottobre. Corso di qi gong (ginnastica
tradizionale cinese) il giovedì dalle ore 17.30 alle
18.30, presso la Palestra Spazio via Marega 26
Lucinico. Inizio giovedì 8 ottobre. Info 0481 32990.
Ronchi dei Legionari. Corsi di Yoga Hatha Raja ogni
lunedì e mercoledì dalle ore 18 alle 19.30 e dalle ore 20
alle 21.30 ed ogni giovedì mattina dalle ore 9.30 alle 11,
presso la Palestra Corpo Libero in via Roma 15. Inizio
lunedì 5 ottobre. Info 0481 777737, Anna 0481 32990.
Inizio corso settimanale di biodanza®
Il 6/10 a Cormons (solo x donne) e il 7/10 a Gradisca.
Biodanza è riscoprire il sapore di toccare la vita con
gioia, leggerezza, fluidità e armonia. 1° lezione gratuita.
Info e prenotazioni 333 7229821 e prova.
Amico autunno
Lavoreremo sulle energie dei chakras e dei rimedi
base omeopatici per farci amico l’autunno rinunciando
ai tipici malanni di stagione. Particolare attenzione
verrà posta sulla sinergia tra i 7 principali chakras e le
energie vibrazionali che determinati rimedi omeopatici
hanno in comune. Il corso si terrà nelle date 15-22-29
ottobre e 5 novembre ore 20-22 in via 7 Giugno 8 a
Ronchi dei Legionari all’Associazione Delfino Blu. Sono
previste 4 serate per un costo complessivo di € 60,00,
serata singola € 20,00. Serata di presentazione 13/10
ore 20. Info Sandro 334 6728109, Sara 347 9650702.
Pordenone
10 sabato
Giornata di Costellazioni Familiari
Per lavorare su se stessi con questo straordinario
metodo psicoterapeutico di risoluzione delle dinamiche
familiari e dei problemi di vita. Negozio Gaia,
via S. Giuliano 35. Info Giacomo Bo, 0432 728071.
10 sabato
ingresso libero
Conferenza Giorgio Bongiovanni
Conferenza e filmati con Giorgio Bongiovanni
stigmatizzato, a cura dell’Ass. Culturale Il Sicomoro,
alle ore 20.30 al Centro Anziani di Porcia, in via delle
Risorgive 3. Info Domenico 392 9801905,
www.ilsicomoro.com
13-15 martedì - giovedì
Corsi di massaggio olistico
A Pordenone e Udine al Centro Olos iniziano i corsi
serali di massaggio base, igienico e olistico con finalità
sia amatoriali che professionali. Non servono prerequisiti. Info 334 9161209, www.centrolos.it
13 e 27 martedì
ingresso libero
18 domenica
ingresso libero
Salute - benessere - crescita personale
Ispirazione e consigli per migliorare la qualità della vita
a 360°, con un concetto semplice ed effettivo.
Incontro ore 20. Info e iscrizioni ore 17-19,
349 4106099, 0434 1775178.
Meditiamo insieme a Casarsa
Un giorno da dedicare a se stessi per rilassarsi. Tutti
possono partecipare, anche chi non ha precedenti
esperienze nelle meditazioni attive. Contributo pranzo
€25,00. Info e prenotazioni 334 9161209,
www.centrolos.it
24 sabato
Tantra counselling individuali e coppie
Per una sessualità sana e consapevole, maggiore
autostima e benessere, relazioni appaganti e per
sviluppare il proprio potenziale! Info: 334 9161209,
www.centrolos.it - www.tantralife.com
25 domenica
Incontriamoci nel Tantra a Sacile
Il Tantra è l’arte di vivere e di amare. Giornata
esperienziale per entrare in contatto con la nostra
energia vitale e migliorare la qualità della vita.
Info 334 9161209, www.centrolos.it
Riequilibrio energetico dei chakra
Si effettua il riequilibrio energetico dei chakra. Libera
offerta. Info e appuntamenti 333 4597146.
Sono aperte le iscrizioni al nuovo Corso di Shiatsu della
Scuola Il Soffio di Pordenone, riconosciuta da ASSI
Associazione Scuole Shiatsu Italiane. Info 347 5102713,
338 9075470, [email protected], www.ilsoffio.net
2 venerdì
ingresso libero
Theta Healing
Conferenza di Theta Healing a cura di Graziella
Barbato e il dott. Marcello Graglia master di theta
healing conseguito negli Stati Uniti, ore 20,30 presso la
sede dell’Associazione “Tra Cielo e Terra” via Cividale
547. Info 349 8901350.
2 venerdì
Giornata di Costellazioni Familiari
Per sperimentare su se stessi questo straordinario
metodo di risoluzione delle dinamiche familiari e dei
problemi di vita. Beano di Codroipo (Ud). Info Giacomo
Bo 0432 728071, www.lecostellazionifamiliari.net
3 sabato
ingresso libero
The Reconnection-la guarigione spontanea
Nuovo metodo di guarigione mai raggiunta fino ad
ora. Essa riconnette l’individuo al reticolo universale
(le stringhe) ricollocandolo nel circuito di scambio di
Energia Luce e Informazione. Un’esperienza che ha
cambiato la vita a migliaia di persone. Conferenza alle
ore 18, con la dr Ph. D Silvia Albicocchi e la dr Ph.D
Anna Calvia c/o La Bioteca, via Villa Glori 41 Udine.
Info 331 2855185, 333 2308950, 333 8932888.
5 lunedì
Classi bioenergetica
A ottobre partono i corsi di Bioenergetica: uno spazio
dove fermarsi, ascoltarsi, esprimersi attraverso la
respirazione, il movimento, e l’espressione a cura di
Claudia Marenga. Info 349 8901350, Associazione
Tra Cielo e Terra.
5 lunedì
ingresso libero
La via del tantra
Cos’è e cosa non è il Tantra? Come e perché
funziona? Conferenza con Balàk Sabina Chiarion per
dipanare dubbi e perplessità su quest’antico metodo
olistico alle ore 20,30 alla Bioteca in via Villa Glori 43.
Info 334 9161209, www.centrolos.it
6 martedì
ingresso libero
Serata aperta di costellazioni familiari
Invito rivolto a tutti per conoscere questo metodo
psicoterapeutico famoso in tutto il mondo per la sua
efficacia nel risolvere i problemi di vita. Alle ore 20.30
all’Ass.ne Waira in via San Rocco 2.
Info Giacomo Bo, 0432 728071.
6 martedì
Corso professionale
di Shiatsu
Udine
3 sabato
ingresso libero
Il vantaggio dell’alimento biointegrale
...per l’alimentazione del bambino. Conferenza con
Serena De Prophetis, insegnante di cucina naturale
alle ore 20.30 alla Bioteca in via Villa Glori 43.
The Reconection ®
Yoga
Dalle ore 19 alle 20 presso l’ass.ne “Tra Cielo e Terra”
Udine via Cividale 547 riprende il corso di Yoga a cura
del maestro Federico Ferrin. Info 349 8901350.
6 martedì
I segreti per stare bene
Ogni Martedì dalle 20.30 alle 21.30, un Segreto per
Stare Bene verrà giocosamente svelato, sperimentato
e condiviso in gruppo. Corso in 8 lezioni a tema, a cura
di Aditi. Info 349 2828221, Assoc.TraCieloeTerra.
7 mercoledì
ingresso libero
7 mercoledì
ingresso libero
Rebirthing - il potere del respiro
Eccezionale tecnica di respirazione per sciogliere
tensioni, stressi, blocchi energetici, traumi passati, e
liberare l’energia vitale creativa. Alle ore 20.30 alla
Bioteca in via Villa Glori 41. Info Giacomo Bo, 0432
728071.
Psicosomatica radioestesia corpi sottili
Un’indagine integrata dell’intero sistema corpomente-anima che permette di comprendere gli aspetti
emozionali, i condizionamenti, i conflitti e le ricadute
psicosomatiche che l’essere umano incontra nel suo
percorso di vita. L’incontro sostituisce quello previsto
e non svolto il 30 settembre. Con Valter Maestra alle
ore 20.30 presso la sede dell’Ass. Waira-aiar in via S.
Rocco 2/a. Info Valter 329 2303459.
8 giovedì
ingresso libero
8 giovedì
ingresso libero
Reiki
Conferenza di presentazione sul metodo di guarigione
naturale del Reiki a cura delle master Monica Paoluzzi
e Liliana Del Fabbro, alle ore 20.45 presso la sede
dell’ass.ne “Tra Cielo e Terra” a Udine in via Cividale
547. Info 349 8901350.
Che cosa è la geobiologia?
A volte dormiamo sopra una falda acquifera e pur
conducendo una vita corretta ci alziamo sempre
stanchi. Come utilizzare la radioestesia in geobiologia
e in altri campi stimolando la naturale intuizione
presente in noi. Conferenza con Valter Maestra alle
ore 20.30 presso la sede dell’Ass. Waira-aiar in via S.
Rocco 2/a. Info Valter 329 2303459.
8 e 22 giovedì
Serate Diksha a Udine
Serate di meditazione, condivisione e trasmissione
della oneness diksha, ore 20,30. Circolo Colibrì, via
Petrarca 10, [email protected].
è gradito sms di conferma al 339 2414528.
9 venerdì
ingresso libero
9 venerdì
ingresso libero
12 lunedì
ingresso libero
14 mercoledì
ingresso libero
Apriamoci al sentire attraverso il cuore
Conferenza esperienziale: il Reiki oltre le parole come
introduzione al Seminario di attivazione al primo livello
del 24-25 Ottobre, a cura di L. Orso (Reiki Master).
Ore 20.45 all’Ass. Gem in via Canova 13 a Feletto
U.(UD). Info 0432 574002, www.nutrivita.it
Lavorare fa bene o male alla salute?
Produzione e creatività all’ombra della civiltà
industriale. Conferenza con il dr. Renato Pilutti,
docente di etica e antropologia filosofica,
alle ore 20.30 alla Bioteca in via Villa Glori 43.
Classi d’esercizi di bioenergetica
Presso l’Associazione Tra cielo e terra di Via Cividale
547 a San Gottardo Udine inizio delle classi di
bioenergetica condotte da Claudia Marega diplomata
SIAB Società italiana di analisi bioenergetica.
Info 349 8901350.
Destino o karma
Ciò che chiamiamo destino è una programmazione
dovuta agli adattamenti biologici derivanti dai nostri
conflitti e da quelli che sono stati messi in memoria
dai nostri avi. Ognuno scoprirà la struttura della sua
personalità individuando i propri conflitti ripetuti ed il
modo personale di vivere al meglio ed in sintonia con
le memorie che gli sono state trasmesse.
Conferenza con Roberto Di Luch alle ore 20.30 presso
la sede dell’Ass. Waira-aiar in via San Rocco 2/a.
Info Roberto 320 4643415.
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operatore qualificato da Eric Pearl in
RECONNECTION® e
RECONNECTIVE HEALING®
la Guarigione sei tu!!
è nuovo, è diverso, è reale... oltre a tutto
quello che finora hai letto, pensato, sognato!
Le linee assiatonali è arrivata a noi una nuova
frequenza vibratoria che ci permette di
attuare quel salto di coscienza
annunciato da più parti.
Ora è possibile riconnettersi a questa frequenza
in un modo straordinariamente veloce e semplice
per ripristinare le funzioni del corpo umano.
Conferenza
mercoledì 7 ottobre - ore 18
New Age Center
v. Nordio 4/c – Trieste tel. 040 3721479
dott. Marinella Starace – farmacista, naturopata
tel. 347 8453670, www.marinellastarace.com
[email protected]
Il Fiore dell’arte
di sanare
del dott. Dario Blasich
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tel. 0481 475545
appuntamenti di ottobre
su www.konradnews.it i vostri annunci di novembre entro il 22 ottobre
udine
15 giovedì
ingresso libero
Che cosa è la geobiologia?
A volte dormiamo sopra una falda acquifera e pur
conducendo una vita corretta ci alziamo sempre stanchi.
Come utilizzare la radioestesia in geobiologia e in altri
campi stimolando la naturale intuizione presente in noi.
Conferenza con Valter Maestra alle ore 20.30 presso la
Bioteca, in via Villa Glori 41. Info Valter 329 2303459.
16 venerdì
Corso di geobiologia
A volte dormiamo in luoghi sbagliati e ci alziamo sempre
stanchi. Come individuare questi punti? Inizio corso alle ore
20.30 presso la sede dell’Ass. Waira-aiar in via S. Rocco
2/a. Le prime tre lezioni sono in comune con il corso “Il
grande mistero della vita”. Info Valter 329 2303459.
16 venerdì
Il grande mistero della vita
Inizio del corso, durante il quale con tecniche
radioestesiche ed extrasensoriali Valter Maestra e
Cristian Rossi effettueranno un’indagine integrata
dell’intero sistema corpo-mente-anima. Primo incontro
alle ore 20.30 presso la sede dell’ass. Waira, via S.
Rocco 2/a. Info Valter 329 2303459.
16 venerdì
ingresso libero
Risveglio nella gioia del sé
Queste serate saranno un percorso che si snoderà
durante l’anno (ma che possono essere anche a sé stanti)
in cui verranno proposte di volta in volta temi e strumenti
diversi (Ilahinoor, Diksha, Meditazione dinamica, Danza)
per stimolare ed esplorare da canali diversi la propria
crescita e la propria dimensione spirituale, aprendo il
cuore alla…GIOIA. Conduce Loredana Cassan, insegnate
Yoga, Diksha Giver, operatrice P.M.T./F.A.A Ore 20.30.
Presso Ass. GEM, via Canova 13 - Feletto U. (UD). Info
0432 574002, www.nutrivita.it
16 venerdì
ingresso libero
Conoscere se stessi e il prossimo
Conoscere se stessi e il prossimo attraverso l’analisi
della scrittura manuale. Conferenza con Carlo Chinaglia,
grafologo, alle 20.30 alla Bioteca in via Villa Glori 43.
17 sabato
Corso di cromoterapia 1° livello
I significati del colore come diagnosi e cura. Presso
il Centro EtoBioPsicologia, via XXIV Maggio 21 a
Cervignano. Docente dr. Cristiana Scoppetta. Info e
prenotazioni 349 8606782, www.etobiopsicologia.it
17 e 18 sabato e domenica
Medicina Spagyrica
A ottobre riprende la scuola di medicina ed erboristeria
spagyrica di primo e secondo anno. Disponibili ancora
alcuni posti. Info 349 8901350, “Tra Cielo e Terra”.
18 domenica
Destino o Karma
In questo seminario ognuno scoprirà la struttura della
sua personalità individuando i propri conflitti ripetuti
ed il modo personale di vivere al meglio ed in sintonia
con le memorie che gli sono state trasmesse. Cinque
incontri con Roberto Di Luch con inizio alle ore 9.00
presso la sede dell’Ass. Waira-aiar in via San Rocco
2/a. Info Roberto 320 4643415.
21 mercoledì
Corso di Rebirthing
Inizia un nuovo ciclo di incontri con questa eccezionale
tecnica di respirazione che scioglie stress, tensioni,
blocchi emotivi, traumi passati. Alle ore 20.30 alla Bioteca
in via Villa Glori 41. Info Giacomo Bo 0432 728071.
22 giovedì
ingresso libero
Serata aperta di Costellazioni Familiari
Vieni a sperimentare in prima persona questo
eccezionale strumento per far emergere e risolvere le
dinamiche familiari che bloccano la vita e il successo.
Alle ore 20.30 all’Ass.ne Waira in via S. Rocco 2.
Info Giacomo Bo 0432 728071.
23 venerdì
ingresso libero
Il seme dell’Inka
Le tecniche della tradizione andina sono semplici e per
nulla intellettuali. Come aprire l’aura ad una cascata
di energia fine e come “digerire” le energie pesanti
sono alcuni degli esempi praticabili con facilità in ogni
momento. Conferenza con Valter Maestra e Adriano
Pittin alle ore 20.30 presso la sede dell’Ass. Waira-aiar
in via S. Rocco 2/a. Info Valter 329 2303459.
23 venerdì
ingresso libero
Andropausa e menopausa
Piante, minerali, alimenti che sostengono la produzione
ormonale in questa fase della vita. Con Ilaria Forte
– Medico esperto in omeopatia, omotossicologia,
naturopatia e Giuliana Cossettini – Naturopata. Ore
20.30. Presso Ass. GEM, via Canova 13 - Feletto
U.(UD). Info 0432 574002, www.nutrivita.it
23 venerdì
Tantra counselling individuali e coppie
Per una sessualità sana e consapevole, maggiore
autostima e benessere, relazioni appaganti e per
sviluppare il proprio potenziale! Info: 334 9161209,
www.centrolos.it - www.tantralife.com
23 venerdì
ingresso libero
Dalla consapevolezza di sè alla fiducia
Dalla consapevolezza di sè alla fiducia, il percorso
interiore di crescita. Conferenza con Silva Fornera,
insegnante, alle ore 20.30 alla Bioteca in via Villa Glori 43.
23-25 da venerdì a domenica
Quanti siamo
Seminario tenuto dal dott. Igor Sibaldi sulle 12 funzioni
superiori della psiche come conoscerle ed utilizzarle.
Presentazione venerdì 23 ottobre ore 20,30 presso
l’ass.ne “Tra Cielo e Terra” Udine via Cividale 547 e
seminario 24 25 ottobre. Info 349 8901350.
24 e 25 sabato e domenica
Corso 1° liv le 5 leggi biologiche Hamer
Le cause delle malattie secondo la Nuova Medicina.
Centro EtoBioPsicologia via XXIV Maggio 21
Cervignano. Docenti Dr. C. Scoppetta e Dr. A. Spreafichi.
Info/costi 349 8606782, www.etobiopsicologia.it
25 domenica
Energia universale
Desideri nella vita, equilibrio, chiarezza, autostima, amore,
benessere? Seminario Livello Base a Pasian di Prato in
via Colloredo 154. Info 0432 699548 [email protected]
30 venerdì
ingresso libero
Presentazione p.m.t. e f.a.a.
Si tratta di una tecnologia che trasmuta le memorie
stabilite dall’anima, ne velocizza il processo mirando al
nucleo dei vari blocchi e aiutando la risoluzione degli
schemi ripetitivi, responsabili di disturbi fisici, difficoltà
relazionali, professionali o economiche. Con Loredana
Cassan, insegnate Yoga, Diksha Giver, operatrice
P.M.T./F.A.A Ore 20.30. Presso Ass. GEM, via Canova
13 - Feletto U.(UD). Info 0432 574002, www.nutrivita.it
30 venerdì
ingresso libero
Il mito ed il sacro nelle religioni
Il corpo e l’anima: Il mito ed il sacro nelle religioni.
Conferenza con il dr. Stefano De Prophetis, esperto
antropologia delle religioni, alle ore 20.30 alla Bioteca
in via Villa Glori 43.
31 sabato
ingresso libero
Incontro Ilahinoor
Vieni a provare Ilahinoor “luce divina”, energia della
tradizione sufi, porta luce nelle cellule e radica.
Alle ore 16.30 al Circolo Colibri in via Petrarca 10.
Info 339 2414528.
31-1/11 sabato e domenica
Seminario di Costellazioni Familiari
Un corso di 2 giorni per coloro che desiderano fare un
lavoro approfondito per risolvere le dinamiche familiari
passate che impediscono il successo nella vita. Ass.ne
Waira, via S. Rocco 2. Info Giacomo Bo - 0432 728071.
Collaborazioni professionali cercansi
Avviato centro di terapie nel campo del benessere,
massaggi, discipline olistiche e naturali, salute psicofisica e percorsi di crescita personale/aziendale in
zona Udine cerca liberi professionisti/collaboratori nel
settore. Info 347 6052140.
A TRIESTE martedì 6 ottobre Video G. Bongiovanni, vita extraterrestre
Video con Giorgio Bongiovanni,stimmatizzato: “Vita extraterrestre e messaggi dal
cielo”- ore 17,30 New age center - via Nordio Info 348 2282093.
Corso di agricoltura biodinamica
In novembre. Iscrizioni entro 28 ottobre. Altri corsi:
Euritmia, Pedagogia, Pittura. Seminario: Rapporto di
coppia. Conferenza 15/10 “Significato della paura nel
presente”. Info 331 4580638, www.parsifaludine.it,
Assoc. Cult. Parsifal, via Baldasseria Media 101.
Inizio corso settimanale di biodanza®
Il 5/10 a Manzano (UD). Biodanza® è riscoprire il
sapore di toccare la vita con gioia, leggerezza, fluidità e
armonia. Non serve saper danzare. 1° lezione gratuita.
Vieni a provare. Info e prenotazioni 333 7229821.
Corso Yoga
della Scuola
Joytinat
JOYTINAT
Sono aperte le iscrizioni al 1°livello del Corso Yoga
della scuola Joytinat. Le lezioni si articolano nei giorni
di lunedì e giovedì dalle ore 19 alle ore 20.30. Info
Gianna 340 2233994, mail [email protected]
A scuola di Shiatsu
Gli insegnanti della Scuola di Shiatsu I.R.T.E. per la
Regione FVG presenteranno gratuitamente i corsi di
Shiatsu amatoriali e formativi dell’Istituto di Ricerche e
Terapie Energetiche i giovedì 1-8-15-22 e 29 ottobre
alle 20.30 a Buttrio in via Div. Julia 5/3. Per informazioni
sui corsi nella sede di Gorizia: Cristian Rossi, tel. 329
2157501 o [email protected]; per i corsi nella sede
di Udine: Jeanne Mouget, tel. 338 9774586, 0432 231035
o [email protected]. Nelle serate di presentazione
i partecipanti potranno fare una breve esperienza di
shiatsu, sia come riceventi che come praticanti
Corso di musicoterapia preventiva
Corso di formazione in tecniche di musicoterapia e
creatività musicale in ambito educativo e preventivo.
14/15 novembre e 12/13 dicembre al Centro
ArteMusica di Campoformido. Info 320 8974581,
www.centroartemusica.it
Concorso fotografico internazionale
L´Ass. Cult. Kreattività ha pubblicato sul sito
www.kreattivita.it il bando del concorso fotografico
gratuito internazionale: “Calendario Kreattività 2010”.
Info 340 8076016 dalle 20 alle 21.
Ritrovare il proprio potere
Gruppi di potenziamento e condivisione per superare
difficoltà personali e relazionali. Le iscrizioni sono
sempre aperte ed è possibile scegliere la frequenza
quindicinnale (martedì sera) o mensile (sabato
mattina). Info ASPIC FVG 0432 547168.
fuori regione
11 domenica
Bibione terme: tantra in acqua calda
Incontri esperienziali per apprendere semplici ed efficaci
tecniche di rilassamento, meditazione e benessere.
Tutti possono partecipare. Non servono pre-requisiti nè
capacità natatorie. Info 334 9161209, www.centrolos.it
24 e 25 sabato e domenica
Elementi costitutivi dell’uomo
Corso di Scienza dello Spirito in senso antroposofico
dal titolo: elementi costitutivi dell’uomo e risveglio
sensoriale. Il seminario comprende sia una parte
conoscitiva che una parte artistica. Scuola di
Naturopatia Hermes ad indirizzo antroposofico. Sede
del seminario: Padova, costo euro 200+IVA. Info 347
4126505, www.naturopatia-hermes.it
escursioni
11 domenica
Yoga e natura
Camminata in Istria con osservazioni naturalistiche e
semplici pratiche yoga, con Franco Salvi dell’Institute
of Yogic Culture. Info e adesioni (per l’organizzazione!)
040 635718, [email protected]
25 domenica
Yoga e natura
Escursione “non banale” in Slovenia con Franco Salvi
dell’Institute of Yogic Culture. Informazioni e adesioni
(gradite per poter organizzare meglio la giornata!) 040
635718, [email protected]
A TRIESTE mercoledì 7 ottobre Video Giorgio Bongiovanni stimmatizzato: vita, opere, messaggio di Giorgio Bongiovanni, stigmatizzato.- Un Arca anche
a Trieste? Ore 20,15. “La rosa Bianca” via S. Francesco 38, III P. Info 348 2282093.
Tel. (+39) 0444.230119
[email protected]
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5 ottobre 2009
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orario: da martedì a sabato 10-13 e 15.30-19.30
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