altro cemento in arrivo la guida ai pesci cinghiali urbani il
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n. 150 ottobre 2009 distribuzione gratuita il mensile del vivere naturale altro cemento in arrivo la guida ai pesci cinghiali urbani il signoraggio a cosa serve la tarsu appuntamenti di ottobre erich reinhart opere fotografiche Articolazioni: l’importanza dello Zolfo MSM e MQC sono in vendita nelle erboristerie, farmacie e negozi specializzati utto nasce nelle profondità dell’oceano, dove il plancton – l’insieme delle piante e degli animaletti microscopici di cui si cibano i pesci più grandi – rilascia composti solforosi. Questi poi evaporano salendo nell’alta atmosfera terrestre, dove l’energia solare e l’ozono li trasformano in composti solubili – come il metil-sulfenil-metano, più noto come MSM – cosicché possono ricadere sulla terra con la pioggia. Le piante, che assorbono la pioggia con le loro radici, concentrano l’MSM che diventa allora disponibile nella catena alimentare degli esseri viventi. Infine l’MSM e gli altri composti sulfurei generati dalla pianta vengono rimineralizzati e ritrasportati al mare dove il ciclo dello zolfo ricomincia. L’MSM è normalmente presente nel nostro corpo, lo assorbiamo mangiando verdura e frutta fresche, carne, pesce e cereali, tenendo presente, però, che nella cottura degli alimenti buona parte dell’MSM viene dispersa. All’organismo l’MSM serve per formare cellule che siano sane. L'MSM è fondamentale per il benessere delle articolazioni. L'MSM risulta inoltre in grado di contrastare le manifestazioni tipiche scatenate da fattori esterni come le sostanze allergizzanti. Ha anche proprietà ristrutturanti della pelle, delle unghie e dei capelli. Si è notato che l’MSM ammorbidisce le cicatrici. Insomma: rende la pelle soffice e flessibile; riduce rughe e screpolature; rinforza e favorisce la crescita di unghie e capelli. Già questo primo gruppo di proprietà benefiche fa capire che è importante mantenere un livello adeguato di MSM nell’organismo. Vengono poi anche altre proprietà molto utili, per esempio, l’MSM viene utilizzato per il controllo dell’iperacidità e per quello della stipsi, con ottimi risultati documentati. Per questi evidenti benefici Natural Point ha scelto di includere l’MSM nella propria linea di integratori naturali, presentandolo sia singolarmente (solo MSM) sia in una formulazione che contiene MSM, coenzima Q10(*) e vitamina C (MQC), che possono potenziare gli effetti dell’MSM. Nella sua forma più pura, quella cristallina, l’MSM è inodore e quasi insapore e non ha alcuna controindicazione né tossicità. Non presenta nemmeno problemi di dosaggio: un eventuale eccesso di MSM, viene eliminato dall’organismo attraverso la pelle, senza odore. Perciò quando ci sono problemi alle articolazioni o di sensibilità ai fattori allergizzanti esterni, l’integrazione dell’alimentazione con MSM può portare a dei miglioramenti. Così come per mantenere in forma pelle, unghie e capelli, o riportare flessibilità alla cute consumata dal tempo e dal sole, l’MSM dà un importante sostegno. (*) Il Q10 è un antiossidante naturale. Natural Point srl - via P. Mariani, 4 - 20128 Milano - tel. 02.27007247 - www.naturalpoint.it ortolande and sign.n n.net et MSM MQC [email protected] editoriale La disperazione degli umili Poteva crollare il palazzo e andarci di mezzo magari anche chi non c’entra. Le bombe non sono certo il modo giusto per affrontare i problemi, né qualunque atto di violenza lo è, in generale, mai. Ciò detto, però, una riflessione sul gesto del signor Antonio Castriotta, che si è fatto saltare in aria nel parcheggio sotterraneo di un palazzo in costruzione in via delle Linfe a Trieste, nel tentativo (forse) di distruggerlo, si imporrebbe. A tutti, pubblici amministratori in primis. Appare evidente, infatti, che la causa scatenante di quanto accaduto sia stata la frustrazione di Castriotta per essersi visto sconfiggere in una battaglia contro l’”ecomostro”, nella quale aveva pure le sue ottime ragioni. Ragioni peraltro riconosciutegli anche nella battaglia legale che aveva intentato e che si è conclusa con una vittoria morale, ma con un nulla di fatto sostanziale. Così come nulla aveva ottenuto dai colloqui con politici e funzionari comunali. Non può certo valere da giustificazione il fatto che i casi analoghi sono tanti, a Trieste (e altrove): semmai è un’aggravante. Dovrebbe essere infatti chiaro a tutti che è un crimine contro il buon senso - oltre che contro la corretta gestione della città, la buona urbanistica, la qualità della vita in generale - permettere di costruire palazzi di sei o sette piani in un contesto urbanistico ed ambientale fatto di casette uni o bifamiliari a uno o al massimo due piani, costruite spesso (come in questo caso) con le proprie mani e con i sacrifici di tutta una vita. Questo prevede però il piano regolatore vigente, approvato nel ’97. Un piano, com’è noto, attento agli interessi dei costruttori e degli speculatori, non certo a quelli dei comuni cittadini. Specie se umili come il signor Castriotta. Tant’è vero che quel piano non è mai stato neppure illustrato alla popolazione: tanto meno la si è coinvolta nella fase di redazione. E le critiche che sono poi arrivate da più parti, sono state accolte con un’alzata di spalle dagli amministratori comunali. Dal ’97 ad oggi, malgrado solleciti e proteste crescenti, nessuno ha pensato di rivedere almeno le previsioni più assurde e così il cemento è dilagato, seppellendo prati, giardini, le speranze ed i sacrifici di tanti. Ora si è finalmente avviato, con molte incertezze ma sempre senza coinvolgere la cittadinanza, l’iter di un nuovo piano regolatore a Trieste: saprà evitare che si ripropongano situazioni come quella di via delle Linfe? O assisteremo ad altri gesti disperati di persone umili e vilipese? Dario Predonzan Nelle foto la casa del sig. Castriotta (a due piani, di colore giallo) ed il palazzo di sei piani in costruzione a ridosso Errata corrige Nel numero di settembre di Konrad l’articolo “Il Rinascimento verde” porta erroneamente in calce il nome di Luca Zaia, mentre l’autore è Graziano Ganzit. Sullo stesso numero, il codice IBAN per i versamenti on-line, indicato alla pag. XI dell’inserto sul rigassificatore (sotto il titolo “Per sostenere la lotta”) è incompleto. Il codice corretto è: IT 64 I076 0102 2000 0001 2559 340 Sempre nell’inserto sul rigassificatore, alla pagina XII manca la scritta: “Inserzione a pagamento” Ce ne scusiamo con i lettori. libreria minerva Via san nicolò 20 - Trieste 3 Konrad giugno 2009 tel. 040-369340 [email protected] www.libreria-minerva.it appello ai volonterosi la vignetta di Colucci Come abbiamo documentato nell’inserto pubblicato sullo scorso numero di ”Konrad”, gli studi ambientali – e l’intera procedura di valutazione - per il rigassificatore di Trieste-Zaule sono stati “addomesticati”. È uno scandalo. Il decreto VIA del Governo può però ancora essere annullato con un ricorso al TAR, a patto che si riesca a mobilitare risorse umane e a raccogliere fondi per le azioni legali (che costano molto, alcune decine di migliaia di euro). Chi condivide questo obiettivo può contribuire finanziariamente, con donazioni sul c.c.p. n. 12559340 intestato a: Legambiente Trieste - Circolo verdazzurro, via Donizetti 5/a, 34133 Trieste Per versamenti on-line il codice IBAN è: IT 64 I076 0102 2000 0001 2559 340 specificando sempre la causale: “Donazione pro spese azioni legali contro rigassificatore Trieste-Zaule”. Va ricordato che le donazioni ad associazioni riconosciute come ONLUS (qual è Legambiente) sono oneri per i quali è riconosciuta la detrazione d’imposta del 19% in sede di dichiarazione dei redditi (quadro E, Sezione I del modello 730). Occorre naturalmente anche la collaborazione di volontari per tutte le azioni utili allo scopo, ad es. distribuzione del numero speciale di “Konrad” con l’inserto sul rigassificatore in banchetti informativi, ecc. Chi è disponibile si rivolga a: Carlo Franzosini (cell. 335 5208766, e-mail: [email protected]) ...il naturale a portata di frequenza... ogni primo giovedì del mese le interviste con gli autori e i protagonisti del mensile Konrad dalle 10 alle 10.30 su Radio Fragola 104.5 - 104.8, in streaming su radiofragola.com Conducono Antonello Dinapoli e Agnese Ermacora. Erich Reinhart, opere fotografiche Rimarrà aperta fino al 9 ottobre presso gli spazi della Casa della Musica di via dei Capitelli 3, a Trieste la mostra “Erich Reinhart, opere fotografiche”, curata da Adriano Perini ed organizzata da PHOTO-IMAGO, Centro per l’Archiviazione e la Divulgazione dell’Immagine Fotografica, in collaborazione con la ScuolaDiMusica55 di Trieste, La rassegna si compone di una ventina di immagini a colori che ERICH REINHART ha colto, nel corso di vari anni, sulla scena musicale ritraendo con la stessa intensità gruppi e band del rock, blues, jazz, soul e folk. L’uso sapiente delle tecniche di ripresa, assieme alla capacità di vivere emozionalmente i suoni, conferiscono alle sue immagini un’intensità ed un’armonia non facilmente riscontrabili presso altri autori. Il mosso calibrato secondo i ritmi della musica, i colori che ne interpretano le note, caldi se dolci, freddi, duri ed acidi se vibrati od urlati, le inquadrature talvolta quasi intime, altre volte epiche, sono gli strumenti espressivi della sua arte fotografica. La musica. La vera grande passione della sua vita, incontra la fotografia alla fine degli anni ’80 e questo connubio inossidabile proseguirà senza interruzioni sino alla sua morte, caratterizzando la sua visione fotografica e la sua vena creativa. Non è assolutamente casuale la scelta dello spazio espositivo che, a Trieste ove egli operò più assiduamente, rappresenta quel modo di fare musica che più gli era naturalmente vicino. La mostra, voluta da Bruna Lipaine vuole anche essere un omaggio di colei che, più di ogni altra persona, gli volle e gli vuole bene. 4 Konrad ottobre 2009 konrad n. 150 ottobre 2009 Questo giornale è stato realizzato da un gruppo di esseri umani non infallibili, che cercano di scoprire cosa è successo nel mondo, spesso interrogando altre persone che a volte sono riluttanti a parlare, a volte oppongono un deciso ostruzionismo e in altre occasioni parlano troppo. I costi di Konrad sono interamente ricoperti dagli annunci e dalle inserzioni esplicitamente pubblicitarie. Ma la sua uscita sarebbe impossibile se tutta la redazione (direttore compreso) non collaborasse gratuitamente. 8 SOMMARIO 6 Altro cemento in arrivo 7 Sul piano regolatore di Trieste 8 La guida ai pesci 9 Cinghiali urbani 10 Libri Pedalando 11 L’aereo compie un secolo 12 Cinema 13 Teatri di confine 14 Il signoraggio Konrad Mensile di informazione di Naturalcubo s.n.c. Redatto dall’Associazione Konrad via Corti 2a - 34123 Trieste Fax 1782090961 [email protected] - www.konradnews.it Aut. Trib. di Udine n. 485 del 5/9/80 Aut. fil. di Trieste 15 15 A cosa serve la TARSU 16 Episodi nella carriera di un cronista Direttore editoriale: Roberto Valerio Direttore responsabile: Dario Predonzan Pubblicità: Alex Cibin cell. 340 4000934 [email protected] 17 Antartide 18 Shalom Per una Trieste più bella 18 31 Turismo solidale 32 Arriva l’autunno 33 Friuli Doc 34 Passeggiate musicale YouTube Grafica e stampa: Tip. Villaggio del Fanciullo - Opicina Trieste - [email protected] 35 La soffitta di “Mimi” 36 Cinofilia Stampato su carta riciclata 38 Fumetti 40 Orienteering 41 Giù le mani dal nostro riso! Ipnosi nello sport 42 Appuntamenti di ottobre Puoi scaricare Konrad in formato pdf dal sito: www.konradnews.it 5 Konrad giugno 2009 Hanno collaborato: Massimo Amodeo, Roberto Barocchi, Claudio Bisiani, Nadia e Giacomo Bo, Nicola Bressi, Davide Casali, Michele Colucci, Luciano Comida, Marco Costantini, Stefano Crisafulli, Sergio Franco, Graziano Ganzit, Laura Genoni, Alessandro Giadrossi, Fulvio Pacor, Giuliano Prandini, Erik Prassel, Francesco Strano, Giovanni Tius, Gianni Ursini, Federica Veos 33 Konrad non è responsabile della mancata pubblicazione degli annunci o di eventuali inesattezze. Konrad inoltre non si assume la responsabilità dei contenuti degli annunci e degli spazi pubblicitari. Il rinvenimento del giornale in luoghi non autorizzati non è di responsabilità dell’editore. è vietata la riproduzione e l’utilizzazione esterna del materiale qui pubblicato, salvo espressa autorizzazione scritta dell’Editore. Informativa sulla legge che tutela la privacy. In conformità della legge 675/96 sarà nostra cura inserire nell’archivio informatico della redazione i dati personali forniti, garantendone la massima riservatezza e utilizzandoli unicamente per l’invio del giornale. Ai sensi dell’art. 13 della legge 675/96 i dati potranno essere cancellati dietro semplice richiesta da inviare alla redazione. altro cemento in arrivo Il “piano casa” del Friuli Venezia Giulia Il contesto L’economia è in crisi? Il PIL diminuisce? La ricetta del Governo è cementificare, un po’ come nel secondo dopoguerra, quando la ricostruzione contribuì certo ad avviare il “miracolo economico”, ma al prezzo di una devastazione selvaggia di città e paesaggi. Devastazione che, a ben vedere, da allora è continuata ed è stata anche occasione di arricchimento (e riciclaggio di denaro sporco) per ogni sorta di organizzazione malavitosa. Del resto, le fortune “imprenditoriali” dell’attuale premier proprio dall’edilizia (Milano 2) sono cominciate… Due le linee guida del nuovo assalto al territorio: le Grandi Opere (TAV, ma soprattutto un diluvio di nuove autostrade, oltre al Ponte sullo Stretto di Messina) e il “piano casa”. Da un lato soldi pubblici (ma anche privati, da recuperare - con gli interessi - tramite i pedaggi) per riempire l’Italia di nuove infrastrutture – poco importa se utili o no – dall’altro eliminazione di vincoli e regole, lacci e lacciuoli all’edilizia privata, affinché ripartano gli investimenti nel settore. Unico obiettivo: rilanciare il mitico PIL, non certo rendere più sostenibile il sistema dei trasporti, né dare una casa a chi non ce l’ha e non se la può permettere nelle attuali condizioni di mercato. Del “piano casa” si parlò molto agli inizi del 2009, quando sembrava imminente un decreto-legge del Governo. Insorsero le Regioni, in apparenza preoccupate per gli effetti che il piano (con le deroghe ai piani regolatori e alle norme di tutela del paesaggio, per la gioia di speculatori grandi e piccini) avrebbe comportato sul territorio. In realtà, ciò che premeva era la difesa delle “competenze” legislative e burocratiche. Il paventato decreto-legge, così, non è mai stato emanato, ma in compenso le Regioni hanno concordato un’intesa col Governo, che riprende tutti i contenuti principali del “piano casa” annunciato. Dopo di che, ogni Regione si è data da fare per dotarsi di una propria legge in materia, senza sostanziali differenze tra Giunte di centro-destra e di centro-sinistra. Così di piani casa finiremo per averne venti, uno diverso dall’altro: è il federalismo, bellezza! 6 Konrad ottobre 2009 Il disegno di legge del Friuli Venezia Giulia Poteva il Friuli Venezia Giulia, un tempo (molto lontano) avanguardia d’Italia nella pianificazione del territorio, fare eccezione? Certo che no: ecco quindi la Giunta Tondo partorire il disegno di legge n. 80 sul “Codice dell’edilizia”, che recepisce anche i contenuti dell’intesa GovernoRegioni sul “piano casa”. Nella nostra Regione, secondo i dati di Assoedilizia, sono 41 mila le abitazioni inutilizzate (la nostra Regione, insieme al resto del Nordest, detiene il record nazionale in questo campo). Nel solo Comune di Trieste, le abitazioni inutilizzate sono 7.419 e 51.449 quelle sottoutilizzate. La popolazione residente, in effetti, è stabile da decenni intorno a 1.200.000 abitanti in Regione, mentre in alcuni Comuni – Trieste in primis – da decenni è in diminuzione. Eppure il Friuli Venezia Giulia continua a cementificare: nel 2000 il 6,73 per cento del territorio regionale era costituito da “aree artificiali” (cioè urbanizzate), superato solo dal Veneto (7,66 per cento) e dalla Lombardia (10,44), mentre la media nazionale è pari al 4,73 per cento. Una tendenza che si accentua: tra il 1990 e il 2000, l’estensione delle aree agricole (le principali vittime dell’urbanizzazione) si è ridotta in misura molto maggiore – in proporzione al territorio complessivo – rispetto al Veneto e alla Lombardia, dove però almeno l’estensione delle aree boschive e seminaturali è aumentata (sia pure di poco), mentre in Friuli Venezia Giulia è diminuita. Il paradosso è che, malgrado l’alluvione di cemento e l’enorme spreco del patrimonio edificato esistente, le persone in difficoltà aumentano. Sono 5 mila, per esempio, le domande di alloggi sovvenzionati giacenti all’ATER di Trieste, segno che il mercato lasciato a sé stesso, produce consumo di suolo e degrado del paesaggio, ma non risolve il problema abitativo. Un “piano casa” degno di questo nome dovrebbe quindi semmai densificare (in modo controllato) l’edificato, puntando alla riqualificazione delle aree urbane dismesse e degradate, oltre a promuovere gli opportuni incentivi, affinché il patrimonio edilizio inutilizzato non rimanga tale. Il tutto all’interno di piani regolatori costruiti democraticamente, avendo come obiettivo anche il blocco del consumo del suolo (agricolo e naturale), la tutela del paesaggio e della qualità della vita. Il disegno di legge della Giunta regionale sceglie invece la strada della deroga generalizzata e selvaggia ai piani regolatori, delle procedure sbrigative per l’approvazione di opere pubbliche comunali (scavalcando di fatto anche vincoli paesaggistici, architettonici ed ambientali), degli aumenti fino al 35 per cento per le cubature degli edifici residenziali al di fuori dei centri storici, mentre all’interno di questi sono ammessi comunque ampliamenti fino a 200 metri cubi per ciascun edificio o unità immobiliare. La “foglia di fico” è rappresentata dal fatto che gli ampliamenti dovrebbero essere finalizzati al miglioramento della qualità energetica degli edifici stessi, che però non si prevede sia certificata da nessuno, neppure secondo quanto previsto dal regolamento VEA (il protocollo per la va- lutazione energetica ed ambientale degli edifici) ormai adottato dalla Regione! Le conseguenze Naturalmente, l’aumento indiscriminato - e casuale, perché deciderà il “mercato” – delle volumetrie residenziali (ma l’assessore Seganti vorrebbe estenderlo anche agli edifici commerciali, turistici, artigianali, ecc.), anche in contesti già congestionati o di particolare pregio ambientale, finirebbe per aggiungere carichi insediativi in contesti assolutamente incapaci di sopportarli, con ovvio e drammatico peggioramento della qualità della vita per i residenti: si pensi a certe zone periferiche di Trieste, dove già attualmente la densità dei condomini è intollerabile, in aree prive di adeguata viabilità, di aree verdi, perfino di fognature… Altre Regioni hanno previsto che l’applicazione delle deroghe ai piani regolatori sia facoltativa, lasciando ai Comuni il potere di decidere. Il nuovo piano regolatore di Trieste, ad esempio, che taglia di oltre 2 milioni di metri cubi le volumetrie edificabili rispetto a quello precedente, è motivo di grande vanto per il sindaco Dipiazza: la legge regionale sul “piano casa” vanificherebbe questo risultato. Il guaio è che il sindaco pare non rendersene conto… L’alleanza per il cemento Una dettagliata analisi critica del disegno di legge n. 80 è stata illustrata a metà settembre dalle principali associazioni ambientaliste (WWF, Legambiente, Italia Nostra e LIPU), nel corso di un’audizione presso la IV Commissione del Consiglio regionale. L’iter del provvedimento si annuncia comunque spedito: secondo quanto dichiarato dall’assessore Seganti e da vari esponenti della maggioranza, l’approvazione finale dovrebbe arrivare al massimo entro la fine di ottobre. In teoria potrebbero essere apportate modifiche migliorative al testo della Giunta, ma l’esito delle audizioni tenutesi finora non è incoraggiante: l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), l’Istituto Nazionale di Urbanistica, le organizzazioni agricole e gli ordini professionali (architetti, ingegneri, ecc.) si sono soffermati su dettagli tecnici, senza contestare l’impianto complessivo e le norme più pericolose del disegno di legge. L’assalto cementizio al territorio può contare insomma su molti complici. Dario Predonzan il testo del disegno di legge n. 80 è scaricabile dal sito www.consiglio.regione.fvg. it, sezione “iter delle leggi” il testo integrale del parere di WWF, Legambiente, Italia Nostra e LIPU sul disegno di legge n. 80 è disponibile nel sito www.wwf.it/friuliveneziagiulia (sezione “documenti”) sul piano regolatore di trieste il WWf spiega ai soci come presentare le osservazioni “Tempi civili sono quelli di circolazione di idee e di espansione del discorso umano: nel confronto i veri valori si affermano e i non valori decadono. Là dove la maglia delle discriminazioni politiche, degli interessi costituiti, della presunzione tecnica si stringe si ha l’asfissia delle iniziative economiche quanto di quelle culturali e l’urbanistica, inevitabilmente, ne rispecchia fedele il miserevole quadro”. Così scrisse Aurelia Gruber Benco, esattamente cinquant’anni fa, nell’agosto del 1959, mentre si stava progettando il nuovo piano regolatore di Trieste. Quella frase sintetizza in modo perfetto anche gli elementi più negativi del nuovo piano, adottato ad agosto di quest’anno dal Consiglio comunale e che a metà ottobre sarà reso pubblico per essere sottoposto alle osservazioni dei cittadini. Il piano regolatore che il sindaco Dipiazza ha portato in Consiglio comunale è uno strumento urbanistico in controtendenza rispetto al passato ed in particolare rispetto al piano di espansione edilizia che la Giunta Illy aveva fatto approvare nel 1997. Le associazioni ambientaliste hanno dato il giusto merito a Dipiazza di questa positiva scelta, fortemente contrastata anche all’interno della sua maggioranza. Questo strumento di regolazione del territorio ha, tuttavia, sofferto la carenza di un dibattito, nel corso della sua redazione, sulle scelte da operare per la città. Nessun confronto e coinvolgimento dei cittadini vi è stato, in netto contrasto con i principi amministrativi che impongono la massima partecipazione nell’adozione delle scelte urbanistiche. L’incomprensibile secretazione del piano (più formale che sostanziale), che si è intesa imporre persino in sede di discussione consiliare, si è risolta in mera discriminazione politica rispetto a qualsiasi ipotesi di modifica proposta dagli esponenti estranei alla maggioranza. Ciò non ha impedito che ai gruppi di potere legati al settore delle costruzioni, alle singole imprese e agli ordini professionali (in difesa dell’equiparazione: massimo indice di fabbricabilità eguale maggiore profitto), di cercare fino all’ultimo di condizionare la scelta del primo cittadino. Eppure Ernesto Nathan Rogers avvertì – parlando proprio della futura pianificazione triestina – che “le case sono in ultima analisi prodotti di consumo. Fare case, se rende la vita più agevole, o dispone i cittadini ad affrontare più serenamente il lavoro (giova ricordare come i problemi del traffico urbano all’inizio nel 1962, quando quell’intervento fu scritto, non fossero quelli di oggi - NdR) non produce per sé stesso nessun vantaggio economico. Il valore di una città non è dato dalla megalomania; è dato dal suo peso specifico, rapporto tra la consistenza economico-sociale e la misura della sua forma”. Ora spetterà ai cittadini esprimersi. La partecipazione alle scelte urbanistiche è infatti un diritto per ogni cittadino. La presentazione delle osservazioni sul piano regolatore costituisce quindi il momento fondamentale, nel quale manifestare il proprio dissenso rispetto alle scelte operate dalla rappresentanza politica. Trascorsi i trenta giorni a disposizione per presentare le osservazioni, diverrà molto difficile contestare la destinazione urbanistica prevista dal piano regolatore. Un esempio molto semplice. Se un terreno prossimo alla vostra abitazione, che da tempo immemorabile è stato coltivato e con il nuovo piano è stato reso edificabile, quasi certamente a breve ospiterà un’altra casa e molto più probabilmente un fabbricato di più piani oppure anche un grande complesso commerciale o industriale. L’impatto che ne conseguirà, in termini di vivibilità dell’ambiente nel quale andrà ad inserirsi, sarà evidente, con l’effetto di una diffusa perdita di valore immobiliare dell’attuale edificato. Il valore di quel terreno, invece, salirà alle stelle (oltre dieci o venti volte) e il suo proprietario ben volentieri coglierà l’occasione, sacrificandone l’attuale destinazione o vendendolo per ricavarne un insperato guadagno. Attraverso la lettura del piano è, quindi, per chiunque possibile prevedere le future trasformazioni e, attraverso le osservazioni, contrastare le scelte che urtano con la vocazione ambientale, paesaggistica e idrogeologica del territorio. Una volta approvato il piano regolatore quelle trasformazioni non potranno più essere validamente contrastate, quanto meno sino all’adozione di una futura variante. Per aiutare i cittadini alla comprensione, non sempre agevole, del piano regolatore che è stato adottato, il WWF di Trieste – grazie alla collaborazione di alcuni professionisti - aiuterà gratuitamente i propri soci dando loro tutte le indicazioni necessarie per la formulazione delle osservazioni. E’ sufficiente prenotare un appuntamento con una mail inviata all’indirizzo di posta elettronica dell’Associazione [email protected] o scrivere a: WWF Trieste, via Rittmeyer 6, 34132 Trieste, indicando il proprio recapito. alessandro giadrossi SOSTIENI IL WWF Perchè questa guida I criteri di scelta ❏ 15€ ❏ 30€ ❏ 45€ ❏ Altro importo...........€ ❏ Iscrizione Socio Adulto per 1 anno 30 € TOTALE : .......…. € La preferenza di ciascuno può contribuire a modificare l’attuale tendenza del mercato ad un’offerta omologata, non sempre la più adeguata, che trascura il valore del prodotto locale stagionale, dimentica le tecniche di pesca selettive e si rivolge verso zone di pesca lontane ed impoverite, ignorando il degrado sociale ed ambientale che l’allevamento e lo sfruttamento di certe specie provocano in aree vulnerabili. ❏ Barra questa casella se vuoi rendere annuale la tua donazione Versamento con: ❏ Carta di Credito Tipo di carta ............................................................ n°............................................................................. ❏ Assegno non trasferibile intestato a “WWF Italia Onlus” da inviare in allegato Campagna SFGA ✁ Scadenza mm/aa ....................................................... © Ezequiel NAVÍO / WWF-Canon Intestata a .................................................................. I criteri utilizzati per individuare i 3 livelli di guardia (verde, giallo e rosso) derivano dalla combinazione di: • disponibilità delle specie (stato degli stock naturali) • provenienza dalle zone di pesca (costo energetico) • caratteristiche del prelievo (selettività degli attrezzi da pesca) • impatto sul territorio di origine (trasformazione) Sai che pesci pigliare Il WWF per il mare Il programma Mare del WWF Italia si prefigge di proteggere la biodiversità marina: 1. Contrastando la pesca illegale 2. Promuovendo l’efficacia di gestione delle aree marine protette 3. Incoraggiando il consumo consapevole di prodotti del mare con campagne di informazione come questa Per ulteriori approfondimenti visita il sito www.wwf.it © M. San Felix Questa guida si propone come uno strumento pratico ed intuitivo per il consumatore che vuole acquistare prodotti della pesca secondo i principi della sostenibilità ambientale. ? Sì, sostengo la campagna in difesa del mare del WWF Italia Onlus: Guida al consumo consapevole dei prodotti del mare la guida ai pesci la biodiversità del mare si protegge anche in pescheria Il Programma Mare del WWF Italia si prefigge di proteggere la biodiversità marina contrastando la pesca illegale, supportando/vigilando la gestione efficace delle aree marine protette e promuovendo il consumo sostenibile di pesce con campagne di informazione. verso certi prodotti può contribuire a modificare le tendenze che oramai ci portano ad un’offerta omologata, a trascurare il valore del prodotto locale stagionale, di quello ormai dimenticato che viene rigettato a mare, di tecniche di pesca selettive tipiche della pesca tradizionale, ma anche a dimenticare la provenienza da zone di pesca lontane ed impoverite, il degrado sociale ed ambientale provocato da certe specie allevate in aree vulnerabili dal miraggio dello sviluppo ad ogni costo, senza contare altri fattori che accompagnano sempre più spesso nuovi prodotti ittici, immessi sul mercato con lo slogan “grossi quantitativi costanti tutto l’anno”. I criteri che segnano diversi livelli di attenzione possono riassumersi nei seguenti: Caratteristiche delle specie (stato degli stock) Distanza delle zone di pesca (costi energetici) Caratteristiche del prelievo (selettività attrezzo) Impatto sul territorio di origine (trasformazione) Lista verde La lista verde della guida comprende le specie che soddisfano gran parte dei criteri ritenuti compatibili con la salvaguardia degli stock e con un prelievo sostenibile. Il consumatore attento alla disponibilità dello stesso prodotto, dovrà comunque considerare quello sottoposto alla pressione minore o pescato con attrezzi più selettivi. La specie allevata, in questa categoria risponde a criteri basati sull’impiego di mangimi naturali, ricavati da prodotti secondari della pesca, con impatto ambientale degli impianti basso o nullo, qualità certificata della filiera. Fresco pescato del golfo di trieste È proprio nella convinzione che il consumatore possa avere un ruolo determinante nel cambiare il volto della pesca, che va inserita la logica sottesa alle liste delle specie presentate nella guida tascabile “Sai che pesci pigliare?” (riprodotta in calce a questa pagina). Questa lista intende stabilire non tanto delle preclusioni al consumo di certe specie, quanto suggerire dei criteri generali con cui il consumatore può valutare da sé la compatibilità dell’offerta che lo circonda. I prodotti locali, quelli surgelati, quelli che si possono ordinare al ristorante, si rivelano degli strumenti con cui misurare gli equilibri che regolano il mercato dei prodotti ittici. Un consumatore attento diventa quindi colui che orientandosi Lista gialla Qui vengono inserite le specie che potrebbero presentare degli importanti fattori di impatto, che le rendono particolarmente vulnerabili o vulnerabile il loro prelievo. Gli aspetti evidenziati si riferiscono a ciò che un consumatore attento dovrebbe verificare nella disponibilità di prodotto del suo territorio. Lista rossa La lista si riferisce a quelle specie che un consumatore attento dovrebbe evitare, considerando molto determinante anche un consumo minimo che può incidere sullo stato degli stock, ma anche le possibili implicazioni legate alla reperibilità del prodotto, costi energetici, costi ambientali. marco Costantini Via libera Presta attenzione Fermati acciuga / alice FP Engraulis encrasicolus Mediterraneo (Italia) cefalo / cefalo labbrone FP Mugil cephalus / Chelon labrosus Mediterraneo (It) cozza / mitilo FA Mytilus galloprovincialis Mediterraneo (Italia) leccia FP Lichia amia Mediterraneo (Italia) merluzzetto / cappellano FP Trisopterus minutus capelanus Mediterraneo (Italia) merluzzo del Pacifico S Gadus macrocephalus Pacifico ostrica FA Ostrea edulis Mediterraneo (Italia) palamita FP Sarda sarda Mediterraneo (Italia) pannocchia / canocchia (di nassa) FP Squilla mantis Mediterraneo (It) pollack S Pollachius pollachius Atlantico pollack dell’Alaska S Theragra chalcogramma Pacifico Settentr. rombo chiodato FA Psetta maxima Mediterraneo / Atlantico sgombro FP Scomber scombrus Mediterraneo sugarello FP Trachurus trachurus Mediterraneo (Italia) totano FP Illex coindetii Mediterraneo (Italia) trota iridea FA Oncorhynchus mykiss Italia astice (di nassa) FP Homarus gammarus Mediterraneo (Italia) gamberetto boreale FP Pandalus borealis Atlantico Sett. / Pacifico Sett. mazzancolla FA Penaeus spp. Asia Sud-Orientale melù / potassolo FP Micromesistius poutassou Mediterraneo (Italia) merlano / molo FP Merlangius merlangius Mediterraneo (Italia) ombrina boccadoro FA Argyrosomus regius Mediterraneo orata FA Sparus aurata Mediterraneo (Italia) pangasio FA Pangasius hyphothalmus acque dolci Asia Sud-Orientale persico a filetti FA Tilapia spp. acque dolci Asia Sud-Orientale salmone FA Salmo salar / Oncorhynchus spp. Atlantico / Pacifico sardina FP Sardina pilchardus Mediterraneo (Italia) seppia FP Sepia officinalis, Sepia (Sepiola) spp. Mediterraneo (Italia) sogliola FP Solea vulgaris Mediterraneo (Italia) spigola / branzino FA Dicentrarchus labrax Mediterraneo (Italia) triglia FP Mullus spp. Mediterraneo (Italia) vongola filippina FA Tapes philippinarum Mediterraneo (Italia) anguilla FA Anguilla anguilla Mediterraneo /Atlantico bianchetto FP Sardina pilchardus (giovanile) Mediterraneo (Italia) capasanta FP Pecten jacobaeus Mediterraneo / Atlantico cernia FP Epinephelus spp. Mediterraneo / Atlantico halibut della Groenlandia S Reinhardtius hippoglossoides Atlantico settentr. merluzzo bianco FP-S Gadus morhua Atlantico settentrionale nasello FP Merluccius merluccius Mediterraneo / Atlantico occhialone FP Pagellus bogaraveo Mediterraneo (Italia) platessa FP-S Pleuronectes platessa Atlantico pesce specchio S Hoplostethus spp. Atlantico / Pacifico pesce spada FP Xiphias gladius Mediterraneo rana pescatrice / coda di rospo FP-S Lophius piscatorius, L. budegassa Mediterraneo / Atlantico razze FP Raya spp. Mediterraneo / Atlantico squali FP-S Lamna nasus, Prionace glauca, Squalus spp. Mediterraneo / Atlantico tonno alalunga FP Thunnus alalunga Mediterraneo tonno rosso FP Thunnus thynnus Mediterraneo / Atlantico Cognome : ............................................................ attenzione a: taglia di vendita, stagionalità, selettività dell’attrezzo di pesca, impatto ambientale e garanzie sanitarie degli allevamenti di provenienza attenzione a: sovrapesca, riduzione della disponibilità (stock), rigetti in mare (by-catch), attrezzi di pesca non selettivi, sotto taglia minima Ai sensi del D.lgs 196/03, Codice in materia di Protezione dei Dati Personali, con la presente cartolina autorizzo il WWF Italia al trattamento dei miei dati personali. I miei dati personali verranno trattati elettronicamente, esclusivamente per le finalità associative e non saranno comunicati ad altri soggetti. Potrò ottenere tutte le informazioni necessarie scrivendo al Responsabile al trattamento dei dati personali presso WWF Italia Onlus, via Po 25/C - 00198 Roma. MSC Marine Stewardship Council: provenienza da pesca e filiera certificata Sig.ra ❏ Nome : .................................................................. Indirizzo : ............................................................... .................................................................... CAP :........................ Città : ................................ Provincia ............................................................. Luogo e data di nascita ........................................ Cell./Tel. : .............................................................. e-mail : ................................................................ Data : ..................... Firma: .................................. Compila il coupon ed invialo in busta affrancata a WWF Italia Onlus Via Po 25/c - 00198 Roma Oppure contatta la segreteria soci allo 06.84497500 ✁ FP: Fresco Pescato • FA: Fresco Allevato • S: Surgelato Lista verde: prelievo sostenibile, pesca selettiva, disponibilità degli stock. Specie allevate con mangimi naturali, allevamento con impatto basso o nullo, filiera certificata 8Lista Konrad ottobre 2009ne potrebbe aumentare la vulnerabilità e il prelievo potrebbe aumentare l’impatto sull’ambiente gialla: il consumo Lista rossa: disponibilità in natura molto limitata, reperibilità con costi energetici ed ambientali molto elevati Sig. ❏ cinghiali urbani Da due anni a Trieste si parla di cinghiali. Sono intervenuti cittadini, cacciatori, politici, veterinari, astrofisici, contadini, guardiacaccia, animalisti e ambientalisti. Konrad ha chiesto il parere di uno zoologo. Ciò che penso sui cinghiali triestini non pretende di essere al di sopra delle parti. Anzi, sta in tutto e per tutto da una parte sola: quella della Biologia della Conservazione. Si tratta di una scienza che studia la biodiversità allo scopo di evitare l’estinzione di specie, habitat e ecosistemi. Perciò elabora gestioni basate su principi di scienza, ragione, logica e etica, in modo da far conciliare al meglio uomo e natura (per saperne di più cercare “conservation biology” su Wikipedia). Le risposte che seguono, vorrebbero arrivare a questo. I cinghiali a Trieste sono naturali? Il cinghiale (Sus scrofa) è un mammifero ungulato che viveva in gran parte d’Europa, quindi anche attorno a Trieste. Dalla fine del XVIII secolo, con i disboscamenti e la diffusione delle armi da fuoco, la specie venne estinta in tutto il Friuli Venezia Giulia e in gran parte della Slovenia. Dopo il secondo conflitto mondiale, l’abbandono delle campagne, il benessere e una mutata coscienza venatoria hanno ridato impulso all’incremento della specie. I cinghiali presenti oggi nella Venezia Giulia discendono dai cinghiali sloveni superstiti (incrociati con soggetti immessi da, almeno, Croazia, Ungheria, Boemia e Germania) e da un nucleo di cinghiali appenninici (probabilmente incrociati con maiali domestici) introdotti a fine anni ’80 presso Padriciano. In poche parole, l’uomo ha estinto il cinghiale triestino “patocco” e lo ha sostituito con un cinghiale decisamente “multietnico”. Il ruolo nell’ecosistema non cambierebbe molto. Il problema è che, tra la sparizione e la ricomparsa, è l’ecosistema ad essere cambiato, molto più di quanto siano cambiati i cinghiali. Nella città di Trieste i suini selvatici sono quindi naturali, se pensiamo che nessuno ce li ha fatti entrare a forza; lo sono molto meno se pensiamo che la città è un ambiente totalmente artificiale. I cinghiali vivono a Trieste perchè non hanno altri posti dove andare? Il cinghiale vive a Trieste solo perché gli conviene. Certamente è vero che la città, espandendosi, ha tolto spazio al cinghiale, ma lo ha tolto pure a cervi, tassi, ramarri, lucciole e capinere. Perché allora, anche queste specie non invadono le città? Semplice. Perchè non hanno saputo adattarsi alle modificazioni indotte dall’uomo, e così se ne restano in ambienti ancora sufficientemente naturali. Il cinghiale, al contrario ha molti assi nella manica (... o setola?): 1) è onnivoro (ma veramente onnivoro: dalle ghiande ai topolini, dai maggiolini agli spinaci, dai funghi ai pesci); 2) è opportunista (non è particolarmente adattato a nessun ambiente o stile di vita, tuttavia sa approfittare al meglio delle occasioni che gli si presentano e vi si adegua rapidamente, spostandosi anche di decine di km in poche notti); 3) è oculatamente prolifico (con poco cibo, solo le femmine capobranco si riproducono, partorendo tre cuccioli in primavera; con molto da mangiare, ogni femmina può partorire sino a otto cuccioli sia in primavera sia in autunno, col risultato che una popolazione di cinghiale può quasi triplicare da un anno all’altro); 4) è intelligente (esplora, sperimenta, ricorda e le esperienze accumulate sono trasmesse culturalmente ai cuccioli e ai membri del branco; caso raro negli animali, i maschi solitari si accompagnano talvolta a un maschio giovane, a cui fanno scuola di vita); 5) grazie all’uomo ha ora una grande diversità genetica (il che lo rende capace, “pescando” nel proprio DNA, di esprimere individui resistenti ai più vari fattori di rischio). Perché un animale così dovrebbe rimanere solamente in Carso? Lì ci sono meno cibo, molta competizione e molti cacciatori (soprattutto umani, ma subito oltre confine lupo e lince svolgono il loro ruolo). Di fatto in provincia di Trieste la densità di cinghiali aumenta progressivamente dal cuore del Carso alla periferia urbana; esattamente l’opposto di ciò che accade con la gran parte delle altre specie selvatiche. I cinghiali a Trieste sono troppi? Vi sono diversi concetti di “troppo”. Uno è quello prettamente soggettivo: per alcuni il solo sapere che un cinghiale potrebbe aggirarsi per il bosco è già troppo, mentre per altri non è un problema ospitare 20 suini selvatici sulla soglia di casa. Questione di gusti. Dal punto di vista scientifico invece, “troppo” vuol dire andare oltre la capacità portante di un ecosistema. In altre parole, una specie diventa troppo abbondante quando comincia a mettere a rischio la sopravvivenza di altre specie, alterando l’ecosistema. La presenza di alcuni cinghiali in un bosco è sicuramente positiva. Essi infatti contribuiscono significativamente all’aerazione e alla fertilizzazione del terreno, alla germinazione di alcuni tipi di semi e alla diffusione delle spore di alcuni funghi (tra cui i tartufi). I suini selvatici sono poi un’importante risorsa per alcuni predatori, soprattutto per il lupo. Attorno a Trieste, però, lupi e linci sono stati sterminati e il loro ritorno non è ancora avvenuto. Volpi e sciacalli riescono a sottrarre qualche cucciolo ogni tanto, ma le scrofe fanno buona guardia. L’unico predatore del cinghiale è quindi l’Homo sapiens. L’H. sapiens però non si è comportato in modo troppo avveduto, sino ad ora. I cacciatori hanno infatti recentemente provveduto a far aumentare il cinghiale, programmando un numero di abbattimenti inferiore a quanti ne sarebbero stati necessari per contenere la specie e comunque abbattendo, annualmente, un numero di suini inferiore ai pur pochi programmati. Nel contempo, sino a pochi anni fa, le Riserve di caccia alimentavano artificialmente il cinghiale, con quintali di cereali generosamente distribuiti. Questo tipo di gestione venatoria (positivamente applicata in altre zone d’Europa) non ha tenuto conto che cinghiali semi-domestici, senza predatori e con molte aree coltivate su un piccolo territorio, potevano dare dei problemi. Soprattutto la gestione squisitamente venatoria non ha considerato la presenza sul territorio di una città, abitata in gran parte da Homo sapiens urbanizzati e da tempo privi di contatti con la vita selvatica. Molti cittadini, alla comparsa dei cinghiali attorno a Trieste, hanno quindi reagito con un comportamento imprevisto: hanno iniziato a nutrirli! Nicola Bressi (continua) Commenta l’Articolo! [email protected] ESERCIZIO FARMACEUTICO dott. Marco Esposito FARMACI SENZA OBBLIGO DI RICETTA OMEOPATIA - ERBORISTERIA ARTICOLI SANITARI Misurazione della pressione, glicemia e colesterolo. Convenzionato A.S.S. per alimenti per celiaci Trieste - via Giulia, 61/a - tel 040 5708329 9 Konrad ottobre 2009 Via del Pane Bianco, 16/A - Trieste - 040 8323711 Lunedì-Venerdì: 9-18 Sabato: 9-12 solo su appuntamento con parcheggio privato La convinzione che la creatività e l’arte conducano le persone ad uscire dai meandri dell’autoesclusione e della passività ha spinto la pittrice triestina Donatella Bartoli a scrivere il suo :” Come fiamma a lungo covata.” Racconto di una donna dai fornelli al sacro fuoco dell’Arte; Luglio Editore, 2009. Il libro presentato a maggio a Trieste e a giugno a san Daniele presso l’Associazione “ Sono donna scelgo donna” è rivolto in modo specifico alle donne ma non esclude affatto lettori maschili di mentalità flessibile e recettiva, perchè se nel campo lavorativo e civile alcuni obiettivi paritari sembrano stati accolti è nel campo interiore e mentale che le donne devono ancora scrollarsi da dosso il peso di una cultura patriarcale che le vuole relegate a certi determinati ruoli subalterni, la vera parità non deve infatti escludere la libertà di esplorare nuovi campi estetici, filosofici e mentali. Maggiori info su www.donatellabartoli.com Pedalando “ Come fiamma a lungo covata” Luglio Editore, pagg.110, euro 10,00 10 Konrad ottobre 2009 “Storie d’arte e di passione nella Trieste di carta” di Piero Spirito (...) Donatella Bartoli è pittrice nota e affermata, e in queste pagine racconta la sua personale vicenda artistica, in un “ memoir” che ha il senso di una riflessione intorno ad un’idea di creatività come motore delle cose, capacità di dare un senso al mondo. Non un’autobiografia vera e propria, dunque, ma il racconto di una strada intrapresa prima seguendo un istinto, poi in un accumulo di lavoro e consapevolezza. La storia in sé è simile a tante altre: una donna presa tra impegni di lavoro e familiari, obblighi domestici, ecc. d’improvviso si riscopre: “ Mi ricordai di me stessa, di esistere, di non essere solamente una funzione ma una persona e che forse mi ero cacciata in un volontario esilio di doveri (...) Il tempo e la vita scorrevano e io non me ne volevo render conto, mi ero stupidamente cacciata in una trappola di opacità e tristezza”. Esperienza comune a tanti - a tutti -, cui ciascuno eagisce come può e sa. Per Donatella Bartoli la riscoperta dell’antica passione per la pittura è stata l’inizio di un tragitto non sempre facile che l’ha portata a ritrovare un equilibrio attraverso rappresentazioni pittoriche del proprio mondo. (...) Oggetti che girano Come dicevamo la meccanica di una bicicletta ha molto del magico o, se non altro, ha dei componenti che fanno molto di più di quello che dovrebbero. Quando si osserva una bicicletta, il particolare che per primo spicca ma che molto spesso si tralascia sono le ruote. Qui non starò a spiegare l’importanza della ruota, la sua evoluzione: si può trovare ovunque. Semplicemente, le ruote, per come sono costruite, sono la più grande fortuna e disgrazia della bicicletta; fortuna per la leggerezza, resistenza, comfort, grazie ad alcuni oggetti, mentre la disgrazia è come questi semplici oggetti si possano danneggiare facilmente. La ricetta è fatta di tre ingredienti: i cuscinetti dei mozzi, i raggi ed i cerchi. Partiamo dai primi. Se ci pensate attentamente, prima dei cuscinetti a sfera, le ruote giravano sull’asse solamente grazie al grasso: temperature elevate, assorbimenti di energia mostruosi e incidenti incresciosi puntellavano la vita di chi ci stava attorno o ci doveva lavorare. Semplicemente frapponendo poche sfere metalliche su di una sede ha permesso un rotolamento incredibile con sforzo minimo. Di questo gli automobilisti, che sono forniti di un motore che vince qualunque resistenza, non sono assolutamente consci. Ma tutti coloro che hanno avuto bici con mozzi laschi o bloccati, si rendono conto della differenza. L’altro oggetto miracoloso è il raggio: forse il manufatto più pazzesco, pesa pochi grammi ed è fatto in acciaio. Ma quando viene incrociato con altri fratelli, e teso nella maniera giusta da un signore che ha già costruito un’infinità di ruote, raggiunge una resistenza tale da poter sopportare circa 500 volte il proprio peso. Un piccolo oggetto insignificante può sostenere non solo un ciccione su una mulattiera, ma anche la spinta sui pedali, le frenate e le spinte laterali. Questo non sarebbe possibile se non ci fosse il cerchione: sottile e leggero di alluminio, a tenerlo in mano non gli si darebbero cinque centesimi. Quando però a cinquanta chilometri orari, in una giornata umida, il solito automobilista distratto girerà senza freccia, la vostra vita dipenderà probabilmente dalla ruota. Questo meccanismo quasi perfetto, fatto di cuscinetti, raggi e cerchi, non è invincibile. Il primo nemico è il proprietario stesso della bicicletta. Capace di prendere una sfilza di marciapiedi in sequenza, e poi di non tener presente che ogni tanto i raggi della ruota vanno fatti tendere da chi di dovere. Questo va ad incidere sulla durata della ruota: non sta più insieme o non c’è modo di rimetterla diritta. La gente tende a comportarsi come se le biciclette avessero cerchioni in lega delle auto, ma non è così e, come ogni altra parte del velocipede, ha bisogno di amore e manutenzione. Un altro nemico sono i vandali che sembrano prediligere le biciclette come oggetto verso cui rivolgere le proprie attenzioni. Cari debosciati: perché invece di prendere a calci delicate ruote che non si possono difendere, non andate a sfidare mezzi più protetti? Probabilmente perché da noi la bicicletta porta a divertirsi e a vivere in maniera più rilassata e ironica, e questo è insopportabile per rabbiosi frustrati. Cosa si può fare? Per le bici più economiche le ruote si cambiano in blocco, se un cambio di raggi e una centratura non salvano tutto. Prima di questo però, un meccanico tenta di raddrizzare le ruote più morbide, in un modo poco ortodosso che qui non posso spiegare perché inorridirebbe grandi e piccini. Vi posso solo dire di stare lontani dai crateri e ricordarvi che i primi ammortizzatori salvacerchi sono le vostre ginocchia che si piegano assorbendo gli urti. E prima che diventino un otto dell’infinito, portate a tirare i raggi! Massimo Amodeo redazionale a cura dell'inserzionista Libri Racconto di una donna... trasporti e ambiente l’aereo compie un secolo In questa rubrica abbiamo parlato di trasporto terrestre, sia automobilistico che ferroviario, di mobilità urbana, di alternative al trasporto individuale, di trasporto marittimo e fluviale, di inquinamento atmosferico ed acustico ecc. Ma non una riga sul più moderno mezzo di trasporto, l’aereo, forse per il motivo che esso non è così presente nella vita di ogni giorno di ognuno di noi. In qualche modo l’aereo è ancora abbastanza lontano dalla nostra quotidianità. Certamente il numero delle persone che viaggiano in aereo è in continuo aumento. E attualmente in Italia conta parecchi milioni di viaggiatori sia sulle linee nazionali che internazionali. Un solo numero: nel gennaio-maggio 2009 in tutti gli aeroporti nazionali sono transitati la bellezza di quasi 20 milioni di passeggeri sulle linee interne e 27 milioni circa di viaggiatori su quelle internazionali (fonte: Assaeroporti), malgrado la crisi economica. Si può ricordare che nel 2009 l’aereo ha festeggiato, in Italia, il suo primo secolo di vita. Ed è tuttavia interessante osservare che già alla fine dell’Ottocento vi furono i primi tentativi di volo. Nel 1877 l’ingegnere milanese Enrico Forlanini costruiva un elicottero messo in moto da un piccolo motore a vapore di sua invenzione: ai giardini pubblici di Milano l’elicottero si sollevò fino a 13 metri dal suolo, senza passeggero. Questa remota esperienza rappresentò il primo volo di una macchina più pesante dell’aria, che si sia sollevata da terra con mezzi propri e abbia effettivamente volato. Dovevano passare alcuni decenni prima che l’elicottero, come noi lo conosciamo, diventasse una realtà quotidiana. Cerchi informazioni sul risparmio energetico? Adesso c’è l’ECOSPORTELLO! Punto informativo gratuito della Provincia di Trieste progettato e realizzato da Legambiente. Presso l’ECOSPORTELLO riceverai informazioni sugli aspetti normativi e sulle agevolazioni fiscali e tariffarie in materia di isolamento termico, sui finanziamenti bancari, sugli impianti solari fotovoltaici e termici e sul risparmio energetico attraverso l’impiego di apparecchiature a elevata tecnologia che possano garantire una riduzione dei consumi e nel contempo ottimizzare le prestazioni. 11 Konrad ottobre 2009 Vi furono poi altri pionieri del volo, come i dimenticati Otto Lilienthal e Clement Ader. Lilienthal moriva il 9 agosto 1896 in uno dei suoi tentativi di volo con un apparecchio di sua invenzione, che per volare doveva slanciarsi dall’alto di una collina. Ader, con un velivolo munito di un motore a vapore, falliva il suo esperimento con la caduta a terra del suo apparecchio. Era il 14 ottobre 1889. Finalmente arriviamo ai famosi fratelli Wright (fabbricanti di biciclette!), Wilbur e Orville che, continuando gli studi di un ingegnere di Chicago, Ottaviano Chanute, costruirono una macchina in grado di volare, con un motore a scoppio a 6 cilindri, da loro stessi costruito, della potenza di 16HP. Questo primo aeroplano compì nel 1903 un volo di 260 metri, della durata di 59 secondi contro un vento di 9 metri al secondo! Ma già nel 1908 Wilbur Wright vinse una coppa Michelin con un volo durato un’ora e mezza, coprendo una distanza di 66 km. Nel medesimo anno ripeteva l’impresa, superando la precedente durata e distanza, rispettivamente con due ore e mezza su un percorso di 124 chilometri. Arriviamo all’Italia: nel 1908 a Torino l’ingegner Faccioli costruiva un suo aeroplano, il primo fabbricato in Italia, col quale effettuava nel gennaio 1909 (e siamo al secolo!) un volo a 20 metri di altezza, troncato da un guasto all’apparecchio. Ma già nell’aprile del medesimo 1909 a cura del Club Aviatori di Roma aveva inizio sul campo di Centocelle la prima scuola piloti di aeroplano con un apparecchio Wright, istruttore uno dei fratelli inventori, venuto in Italia ad effettuare esperienze di volo. Primi allievi, com’era naturale all’epoca, due ufficiali di carriera, Calderara e Savoia i loro nomi. Ho voluto fare questo breve ed incompleto excursus storico (con notizie desunte dall’Enciclopedia Treccani alla voce aeronautica) affinché si possa misurare l’enorme progresso realizzato dall’aviazione civile nel corso di un secolo, quando attualmente il volo è alla portata di tutti. Anche se la paura di volare è ancora presente in molti, dimentichi del fatto che assai più giustificata sarebbe la paura di muoversi con l’auto o la moto, o anche, come ci racconta la cronaca di ogni giorno, con le proprie gambe. Sergio Franco Rendere le nostre abitazioni efficienti energeticamente vuol dire consumare meno energia a parità di confort, quindi risparmiare! È possibile ottenere questi risultati senza sacrifici, mantenendo lo stesso benessere nelle abitazioni, o addirittura migliorandolo. Oggi l’uso dell’energia negli edifici rappresenta circa il 40% della domanda finale di energia. È dunque inevitabile che a scelte energetiche attente corrispondano un risparmio in bolletta e un maggior benessere sociale. ORARIO: martedì dalle 10.00 alle 12.00 venerdì dalle 17.00 alle 19.00 A TRIESTE IN VIA DONIZETTI, 5/A telefono: 366-5239111 fax: 040-9890553 e-mail: [email protected] www.legambientetrieste.it/Ecosportello.htm CIRCOLO VERDEAZZURRO - TRIESTE Servizio realizzato in collaborazione con Banca Popolare Etica e Arci Nuova Associazione Trieste Cinema Le Ombre Rosse, Videocracy e Il Grande Sogno Tre film a confronto Protagonista de Le Ombre Rosse di Francesco Maselli è il Centro sociale “Cambiare il mondo”: periferia romana, personaggi scolpiti con più amore che verità, buoni e un po’ troppo idealizzati ma va bene così. Nel Centro si fa cultura e politica, si ospitano i senza tetto. Intorno, il degrado. Il Centro vivacchia alla meno peggio finchè non cerca di attirare l’attenzione dei media e alcuni intellettuali di sinistra non cercano (per aiutarlo o per normalizzarlo?) di “dargli una mano”. Senza capire il disinteressato impegno di quel gruppo di giovani che vorrebbero veramente “cambiare il mondo”. Finirà mai il confronto/scontro riforme/rivoluzione, che oltre un secolo ha travagliato la sinistra? Alla fine, mentre gli intellettuali e i politicanti (ridotti a ombre rosse) assisteranno allibiti alla vittoria delle destre nelle elezioni della primavera 2008, il Centro sociale verrà chiuso. Il film è dedicato a Sandro Curzi, grande figura del giornalismo italiano: fu lui, poco prima di morire, a consigliare un sottofinale più ottimista: qualche ragazzo mette mano alla costruzione di una nuova sede. La speranza sarà l’ultima a morire. Ma non ne lascia molte il documentario Videocracy, presentato alla Mostra di Venezia. Secondo il regista Erik Gandini, tutto cominciò una sera del ‘76, quando una piccolissima tivù locale trasmise un quiz dove i telespettatori, da casa, rispondevano alle domande in studio: a ogni risposta corretta una donna mascherata si toglieva un indumento. Quello spettacolo in bianco e nero fu l’inizio della rivoluzione che avrebbe alterato l’intero sistema politico italiano, cambiando i valori e divenendo strumento di governo per la nazione: in una videocrazia la chiave del potere è il possesso dell’immagine. Da tre decenni, in Italia un uomo controlla la televisione: all’inizio come imprenditore, poi come politico, sempre più imponendo il proprio paradigma culturale: oggi l’80% della popolazione italiana ha la televisione come prima fonte di informazione e come messaggio che ripete: “divertitevi, consumate e dimenticate la dura realtà del momento”. Il regista italiano Gandini vive in Svezia e in Videocracy ritorna al suo paese di nascita per osservare le conseguenze del flusso ininterrotto di immagini colorate, parolacce, musica e ragazze semi-nude che ballano, la tivù che ha s/formato gli italiani e le loro coscienze. Un film divertentissimo e impressionante, che fa dire: “non è possibile che ci siamo ridotti per davvero così”. Non a caso sia RAI che Mediaset si sono rifiutate di trasmettere gli spot del documentario (buon Cucina vegetariana e prodotti biologici Cena giapponese venerdì 30 ottobre prenotate! 333 1070983 12 Konrad ottobre 2009 gusto e correttezza, dicono), in realtà per pressioni politiche e videocratiche. A proposito dello strapotere televisivo: Il grande sogno di Michele Placido m’ha stancato ancor prima di averlo visto. Dopo essermi sorbito decine di volte il trailer, in televisione e al cinema, senza contare le scene presentate su YouTube e i vari spot della casa di produzione Medusa (proprietario Silvio Berlusconi), mi sembrava di sapere il film a memoria. E poi le polemiche alla Mostra di Venezia tra Placido e i giornalisti, le offese del ministro Brunetta all’attore-regista finite in querela… sinceramente mi sembrano solo espedienti per aumentare l’incasso. E quando sono andato a vedere il film in sala mi sono accorto che, noi spettatori, le scene principali le potevamo recitare in coro con gli attori: perché erano state tutte già trasmesse negli interminabili spot e spottoni tv. Il vero ‘68 si vede poco e m’è parso solo una scusa per confezionare un polpettone autobiografico sentimental-lacrimogeno che saltabecca (male) tra le lotte studentesche e gli incontri sessuali di Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca tutti e due belli, abbronzati e palestrati. L’occupazione dell’università La Sapienza, gli scontri polizia/studenti, la guerra del VietNam, l’eccidio di Avola vengono mostrati in maniera frammentaria attraverso immagini documentarie che spezzano la narrazione per appartenere a un’altra pellicola. Grande spazio viene dedicato alla morte di Che Guevara, ma nemmeno una parola sull’invasione sovietica della Cecoslovacchia. Molti slogan studenteschi in primo piano, bandiere rosse, striscioni a non finire, ma nemmeno da lontano una bandiera con la falce e martello. Gli scontri politici fra le varie forze parlamentari, che pure nel 1968 erano particolarmente feroci, nel film non esistono. Niente simboli del PCI, DC, MSI e PSI che si vedevano ogni giorno per le strade viene mostrato, neanche per sbaglio, eppure il 19 maggio 1968 ci furono importanti elezioni politiche. Il film si perde nelle vicende private di una famiglia borghese preoccupata per i figli scapestrati che vogliono fare i rivoluzionari e così si rovinano la vita. E poi c’è l’altra storia: il poliziotto pugliese che vuol far l’attore. Per qualche scena la grande attrice Laura Morante risolleva le sorti del film, ma presto tutto ripiomba nel solito plot lacrimevole e nostalgico che sinceramente mi ha stancato assai. I polpettoni si mangiano a casa degli amici ma non entrano nella Storia del cinema. Gianni Ursini Teatri di confine Una scena tratta dal musical “Thriller” Il Rossetti a quota 55 Cinquantacinque spettacoli e ben otto musical. Alla presentazione della nuova stagione del Rossetti il direttore Antonio Calenda snocciola con l’ausilio di uno schermo quello che ci aspetta, teatralmente parlando, al Politeama per il cartellone 2009/2010. Spiccano gli otto musical, tra i quali Thriller, omaggio a Michael Jackson per la regia di Gary Lloyd (3-8 novembre), Chicago (9-13 dicembre) e West Side story (15-25 aprile). Del resto Calenda ammette che senza il musical il Rossetti non potrebbe sostenere i costi di una stagione così rigogliosa, anche a causa dei tagli alla cultura che il governo attuale sta compiendo in nome dell’ignoranza. Ma torniamo al cartellone per evidenziare tre spettacoli classici di sicuro interesse: un Edipo Re diretto dallo stesso Calenda, con un polimorfo Franco Branciaroli (6-11 ottobre), Zio Vanja di Cechov, per la regia di Gabriele Vacis, con Eugenio Allegri (19-24 gennaio) e la goldoniana Trilogia della villeggiatura con il grande Toni Servillo (23-28 marzo). A questi si aggiungono lavori più recenti e di notevole impatto come Il dio della carneficina (9-14 febbraio) di Yasmina Reza, con Silvio Orlando e Anna Bonaiuto, Orson Welles roast con Giuseppe Battiston (19-24 gennaio) e Copenhagen di Michael Frayn (5-9 maggio). Eppure non convince il richiamo del direttore a un divertimento che tenga desta l’attenzione sulla realtà: pare invece che quest’anno alcune scelte vadano proprio in direzione opposta. Ci sono infatti, nel pur numeroso carnet, delle parti importanti che si assottigliano progressivamente. La danza contemporanea, ad esempio, è rappresentata solo dalle coreografie di Mauro Bigonzetti e per il resto è estromessa dal programma: perché Tango Metropolis (14 e 15 novembre), Le Ballets Trockadero de Monte Carlo (16 e 17 marzo), il Balletto Nazionale della Georgia (20 e 21 marzo) e il flamenco dei 7 Hermanos (3 e 4 maggio) sono dei grandi carrozzoni, magari affascinanti, ma non hanno nulla a che vedere con ciò che di nuovo si sviluppa in Italia e in Europa in questo campo. Si sente anche la mancanza di un teatro civile, che gli anni scorsi pur era presente, mentre l’Italia regredisce sempre più dal punto di vista culturale e sociale. Forse si avvicinano a questo tipo di teatro Il Signore del cane nero, biografia di Enrico Mattei da parte di Laura Curino (23-28 marzo), e Stravaganza di Misculin su testo di Dacia Maraini (10-22 nov.), ma è un po’ poco. Stefano Crisafulli Gli altri teatri a Trieste e in regione 13 Konrad ottobre 2009 Brutte notizie per il Teatro sloveno: a causa di una grave crisi finanziaria sarebbero a rischio non solo la prossima stagione, ma anche i posti di lavoro. Quando questo articolo verrà pubblicato, probabilmente sapremo quale sarà l’esito di una serie di incontri per tentare di salvare il salvabile. Incrociando le dita, passiamo alla Contrada. Al Teatro Bobbio ci sarà un vero e proprio Remitur (9-25 ottobre) con Ariella Reggio, per la regia di Macedonio: una rivisitazione di una celebre commedia di Aristofane nella quale Lisistrata e le donne greche si mettono in sciopero (uno sciopero particolare...) per costringere gli uomini a non fare più guerre. Spicca inoltre la presenza di Paolo Poli con i suoi Sillabari (19-28 febbraio). Andiamo quindi a Monfalcone, che propone, tra gli spettacoli di punta, il nuovo lavoro di Moni Ovadia su Shylock, interpretato da Shel Shapiro. Ci sarà poi un Tartufo di Molière nella versione di Carlo Cecchi (presente anche al Rossetti e al Giovanni da Udine) e le due iene Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, con La Passione secondo Luca e Paolo (in replica al Rossetti). Al Giovanni da Udine emergono, nel cartellone della prosa, Il Birraio di Preston di Camilleri, per la regia di Giuseppe Dipasquale (3-6 febbraio) e Platonov di Cechov diretto da Nanni Garella, con Alessandro Haber. Ma è la danza a far suo lo spettacolo più interessante: si tratta della coreografia Serenade/The proposition di Bill T. Jones (19 marzo). S.C. Fa r m a c i a Alla Borsa Trieste - Piazza della Borsa, 12 tel. 040 367967 www.farmaciaallaborsa.it ipnosi ericksoniana Venerdì 2, 9, 16, 23 ottobre alle ore 19 Ciclo di 4 incontri a cura del dott. F. Strano psicologo psicoterapeuta, a carattere pratico dimostrativo che vogliono dare la possibilità di sperimentare il proprio inconscio attraverso la terapia dell’ipnosi. l’esperto risponde Sabato 3 e 31 ottobre alle ore 10.30 Erboristeria con Walter Pansini Lunedì 5 e 19 ottobre alle ore 10.30 Psicologia con Donatella De Colle Venerdì 9 ottobre alle ore 17 Ginecologia con Luisa Azzaroni Sabato 10 ottobre alle ore 11 Odontoiatria con Luciana Alessio Bean Martedì 13 e 27 ottobre alle ore 11 Cosmetologia con Doriella Benussi Mercoledì 21 ottobre alle ore 18.15 Omeopatia con Silene Piscanec Sabato 24 ottobre alle ore 10.30 Veterinaria con Silvia Pussini il signoraggio Il grande inganno che rende schiava l’umanità Il debito unico sistema di vita? Intervista a Valerio Raiola del P.RI.M.IT. (Programma per la Riforma Monetaria Italiana) Buongiorno, di che cosa vi occupate, lei e la sua associazione? Il P.RI.M.IT è un’associazione senza scopo di lucro che si propone di informare i cittadini su che cosa è oggi il sistema bancario e su come questo detenga il controllo sulle nazioni e sui cittadini tramite il debito, la produzione e gestione della moneta. Come perseguite i vostri obiettivi? Organizziamo conferenze, manifestazioni e fiere delle verità per promuovere l’informazione dei cittadini. Volantinaggi... Che cosa sta alla base del sistema bancario? La base di questo sistema è la moneta a debito: cioè la moneta quando viene creata è di proprietà della Banca Centrale Europea che tramite le banche centrali nazionali, come la Banca d’Italia, la presta alle banche commerciali. Questo porta a un paradosso: “le banconote vanno restituite alla scadenza del prestito alle banche centrali, maggiorate dell’interesse, rendendole di fatto dei titoli di debito.” Che cosa comporta questo meccanismo di emissione per i cittadini? Dal momento che la moneta viene prestata, rende impossibile ripagare il debito contratto costringendo governi e cittadini a chiedere nuovi prestiti. Faccio un esempio: supponiamo che que- sti 100 € siano la massa monetaria totale prodotta e che la banca centrale li presta; al termine del prestito si devono restituire maggiorate degli interessi annuali, quindi già dopo il primo anno dobbiamo alla banca 103 euro supponendo l’interesse al 3%.. Questo denaro non esiste, non è mai stato creato. Dovremmo quindi richiedere un ulteriore prestito per pagare gli interessi e cosi via. Da qui deriva buona parte del debito pubblico. Questo mi sembra scioccante, ma è una cosa legale? Il meccanismo di emissione è stato definito “consuetudine dalla magistratura” a seguito di una denuncia alla Banca d’Italia e pertanto non illegale. Voi parlate anche di signoraggio, che cos’è? Il signoraggio è la differenza tra il valore intrinseco della moneta, la carta per intenderci nel caso delle banconote, e quello nominale (che c’è scritto sopra), 100€ per esempio. Questa differenza va in tasca a chi emette la moneta. Se non sbaglio la BCE ha come azioniste le banche centrali di ogni Stato, quindi com’è possibile che gli Stati acconsentano? C’è da dire che molte banche centrali, come la Banca d’Italia, sono società private, indipendenti dallo Stato e a scopo di lucro; comunque, anche se statali usano lo stesso metodo di emissione della moneta. Come si è originato questo sistema? Questo sistema risale a tre secoli fa con la creazione della prima banca centrale, si è evoluto dalla pratica della riserva frazionaria delle banche commerciali. Che cos’è la riserva frazionaria? E’ il sistema di generazione di nuova moneta delle banche commerciali. Per legge alle banche è concesso di poter concedere prestiti tenendo in riserva solo una piccola percentuale del capitale a loro disposizione. Faccio un esempio: una persona deposita in banca i soliti 100 €, la banca per fare un prestito, deve tenere in riserva all’incir- ca il 3% quindi può prestare 97 €. Ora, quando fanno questo non vi segnano sul vostro conto che vi tolgono il vostri 97 € ma rimangono come disponibili i 100 € iniziali. Così complessivamente sembra che ci siano in “circolazione” 197 €. Questo meccanismo può ripetersi fino a che i 100 € sono tutti tenuti come riserva nelle banche, creando apparentemente 33 volte la cifra iniziale, rendendola il principale responsabile dell’inflazione. Naturalmente, se si vanno a ritirare contemporaneamente i soldi, ce ne sono solamente 100 disponibili e la banca crolla. Ma com’è possibile che non si abbiano informazioni su questi fatti, sui giornali non c’è niente? No di solito niente, tranne qualche eccezione. Forse vi ricorderete che tempo fa il ministro Tremonti propose di far stampare le monete da 1 e 2 euro in carta. Vedete le monete metalliche a differenza di quelle cartacee, vengono prodotte dalla Zecca di Stato senza generare debito. Su di esse è impresso R.I. che sta per Repubblica Italiana e non BCE come sulle banconote. Ora l’allora governatore della B.C.E. Duisenberg fece presente che in questo modo lui (Tremonti, inteso come Stato) perderebbe il diritto al signoraggio su quelle monete e aggiunse: ”come ministro dell’economia non so se sarebbe contento.” Questo è uno dei pochi casi in cui l’argomento è venuto fuori. Dove possono i cittadini interessati all’argomento trovare più informazioni? Spiegazioni e informazioni sull’argomento si trovano in rete su www.signoraggio. com o sul forum dell’associazione www. primit.it. Vorrei invitare tutti a ricercare informazioni su questi argomenti e verificarli personalmente. Provvedendo a informare a loro volta i loro amici e conoscenti. Erik Prassel Commenta l’Articolo! [email protected] realizzazione e se r v izio a Auto ll’umanità Associazione Culturale Sraddha Lo Yoga della Tradizione Incontri di Yoga Informazioni dalle ore 13 alle 14: tel. 040 362024 www.yogatrieste.it [email protected] 14 Konrad ottobre 2009 Meditazione - Ser vizio so ciale i Y Corsi d oga e cucina v e g e t ariana Cene indiane per benefic en z a Ananda Marga Organizzazione Umanitaria Cordenons PN - Piazza San Pietro 10 Tel. 0434 931364 - Cell. 348 9035858 www.apnu.net Robin Hood A cosa serve la TARSU Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza considera la TARSU (Tassa per l’Asporto dei Rifiuti Solidi Urbani) una tassa da imporre ai cittadini da lui amministrati per finanziare a piè di lista gli investimenti per l’inceneritore di Via Errera gestito dalla società ACEGAS-APS S.p.A., quotata in Borsa, controllata da una holding costituita dai comuni di Trieste e di Padova. A tale scopo la giunta comunale, con la delibera 9/2007 recentemente cassata dal Decreto del Presidente della Repubblica del 23.6.2009 che ha accolto il ricorso straordinario presentato da 11 cittadini, aveva aumentato la TARSU triestina del 23,7%, portandola a uno dei massimi livelli tra tutti i comuni d’Italia. Tabelle, tratte dal bilancio 2008 di ACEGAS-APS S.p.A. L’ACEGAS-APS, affidataria del servizio, afferma testualmente sul suo sito web: “Nel territorio dei tre comuni serviti, sono posizionati 5.667 contenitori per Rifiuti Solidi Urbani, per un volume di oltre 9.062 mc, il cui svuotamento viene assicurato con 46 giri di raccolta e oltre un centinaio di addetti, con frequenza minima di sei giorni su sette e con orari definiti in maniera da diminuire, per quanto possibile, gli impatti sulla viabilità cittadina. Il lavaggio e la disinfezione degli stessi avviene 6 volte all’anno, con maggiore frequenza d’estate, per mezzo di appositi automezzi di recente acquisizione. La raccolta viene svolta in tutte le giornate feriali. In caso di doppia festività il servizio viene interrotto solamente un giorno. Sono inoltre operativi due percorsi di asporto aggiuntivo festivi che garantiscono lo svuotamento di 320 contenitori e uno pomeridiano di 91 cassonetti del centro cittadino, caratterizzati da una quantità di rifiuti conferiti da parte dell’utenza superiore alla loro volumetria. AcegasAps esegue la pulizia del suolo pubblico (strade e piazze) sul territorio triestino con interventi manuali e meccanizzati. Il servizio prevede anche il diserbo dei cigli stradali, articolato in almeno tre interventi effettuati nei mesi di aprile, luglio e settembre.” Quanto di tutto ciò corrisponde a realtà è sotto gli occhi di tutti, tranne di quelli che non vogliono vedere. Raccolte differenziate Trieste centro storico, domenica mattina Se l’Italia fosse un paese normale, la lettura di questi dati, tratti da fonti ufficiali, da parte di un magistrato inquirente residente a Trieste e suo malgrado contribuente per la TARSU, in base alla tariffa approvata dalla giunta comunale a partire dal 2007, potrebbe sollevare la giusta e necessaria curiosità in merito alla gestione delle risorse pubbliche. Però l’Italia non è un paese normale. Banca Etica nella regione Friuli Venezia Giulia Promotori finanziari Alice Pesiri - Via Donizetti 5/A, Trieste - tel. 040 638472 - 347 2690400 - [email protected] Dario Francescutto - Via S.Francesco 37 - Udine - tel. 0432 500744 - [email protected] Punti informativi Gorizia – Referente Rita Calligaris (Staranzano) tel. 348 7722120 - [email protected] Pordenone – c/o “L’altra metà”, Via della Motta - tel. 0434 524228 - [email protected] Trieste – Via Donizetti 5/A - tel. 040 638472 - [email protected] - www.bancaetica.org/trieste Udine – Via San Francesco, 37 - tel. 0432 500744 - www.bancaetica.org/udine Tolmezzo – c/o Comunità di Rinascita - Via G.Bonanni 15 - tel 0433 40461 15 Konrad ottobre 2009 Episodi nella carriera di un cronista Fatti strani e inquietanti riferiti da Tullio Mayer, ex giornalista della sede RAI di Trieste (si veda anche l’intervista apparsa sul numero di settembre di “Konrad”) Nella sua carriera si sarà imbattuto in molti episodi curiosi e misteriosi: ce ne può raccontare qualcuno? Tra quelli più curiosi (e al contempo misteriosi) ce n’è uno che mi è capitato extra-lavoro, nell’estate del 1969. Ero in Immagini post terremoto a Gemona (foto di Tullio Mayer) 16 Konrad ottobre 2009 ferie all’Aprica e feci una scappata a Saint Moritz, non molto distante. Parcheggio l’auto in centro, accanto alla sede di una prestigiosa banca svizzera. Davanti a me, una grossa BMW, dalla quale vedo scendere l’allora presidente del Consiglio, Mariano Rumor, all’epoca leader della cosiddetta corrente dorotea della DC. Aveva in mano una grossa borsa ed era accompagnato da due collaboratori. Il terzetto scomparve rapidamente nel caveau della banca. Qualche giorno dopo, ne riferii alla redazione milanese dell’”Avanti!”, ma la cosa non ebbe seguito. Mi rimase sempre il dubbio se Rumor (che fu anche più volte ministro dell’Interno) stesse andando ad eseguire operazioni su qualche conto corrente personale, oppure su quello della corrente dorotea – Tangentopoli era molto di là da venire – ovvero della DC tout court, o magari fosse venuto a depositare al sicuro documenti riservati sulla futura strategia della tensione, posto che pochi mesi dopo ci fu l’attentato di piazza Fontana a Milano. Rumor morì d’infarto una ventina d’anni più tardi, poco dopo aver ricevuto un mandato di comparizione dal giudice Felice Casson, che indagava sulla strage di Peteano e su “Gladio”. Qualche caso legato alle nostre terre? Per esempio, pochi minuti dopo la prima tremenda scossa di terremoto in Friuli, la sera del 6 maggio 1976, fummo mobilitati con altri colleghi della sede regionale della RAI di Trieste, per dare man forte ai colleghi della sede staccata di Udine. Organizzammo un’edizione straordinaria del GR verso le 22 (la scossa si era verificata alle 21,05). Durante la trasmissione arrivò in redazione la telefonata di un funzionario del Centro regionale controspionaggio, che dipendeva dal SID (il servizio segreto militare): accertato che si trattava di un terremoto, il funzionario chiese se il sisma non avesse per caso fatto esplodere qualcuna delle mine atomiche, o anche convenzionali, collocate sotto i ponti, nei dossi e nelle gallerie delle principali strade di accesso al Friuli da Trieste, da Gorizia o dall’Austria, mine che – com’è stato ammesso anche ufficialmente parecchi anni dopo - erano state collocate in vista di un possibile attacco da parte del Patto di Varsavia. Trieste è stata (e forse è ancora) anche un crocevia di trame internazionali, come vari autori hanno documentato. Però forse non tutto è stato raccontato: cosa le risulta? Posso citare un episodio che mi è accaduto personalmente, una trentina d’anni fa. In una giornata festiva, credo a Ferragosto, davanti alla sede RAI di Trieste mi fermò un signore straniero, che mi pose alcune domande alquanto “strane”: come si facesse a partecipare ad una trasmissione radiofonica o TV, se fosse possibile introdursi dall’esterno in una trasmissione e così via. Alle mie risposte evasive, non insisté e se ne andò. Perplesso, andai a riferire l’episodio alla DIGOS, di cui conoscevo per ragioni di lavoro alcuni funzionari. Molto interessati, mi mostrarono due foto segnaletiche di un uomo, coprendone il nome con un foglio. Lo riconobbi senza alcun dubbio e riuscii anche a sbirciare (non visto) sotto il foglio: il nome era quello di Ilich Ramírez Sánchez, più noto col soprannome di “Carlos”, il più famoso (e ricercato, almeno in teoria) terrorista internazionale di quegli anni. Rimasi sconcertato e lo sono ancora, per il fatto che un simile personaggio potesse circolare liberamente in Italia. D’altra parte è nota la politica quanto meno ambigua seguita in quel periodo (e dopo), dai Governi italiani, specie in relazione al terrorismo mediorientale, anche se ormai Carlos é – per fortuna – in carcere in Francia. Ricorda altri episodi curiosi ed inquietanti? Uno dei più strani mi capitò il 9 maggio del 1978. Sentii alla radio del ritrovamento del cadavere dell’on. Aldo Moro, assassinato dalle Brigate Rosse, e decisi di fare subito un giro in auto per le vie di Trieste, per vedere quali reazioni suscitasse – a caldo – la notizia. In Largo Santorio, era passata un’ora e mezza dall’edizione straordinaria del GR nazionale, incrociai un gruppo di attacchini-attivisti democristiani, che stavano affiggendo sui muri grandi manifesti listati a lutto per la morte del Presidente della DC. Mi fermai, sorpreso da tanta tempestività, e chiesi ad uno di loro come avessero fatto in così poco tempo a stampare e distribuire un manifesto del genere (che poi vidi essere stampato a cura dell’ufficio stampa e propaganda della DC nazionale). Mi risposero che i manifesti erano arrivati da Roma già due settimane prima. “Avevate pronta anche la versione con la gioia ed il sollievo in caso di liberazione dell’on. Moro?” Risposta: “No, quelli non ci sono mai arrivati.” Qualcosa di più recente? Era già in pensione e lessi della visita che l’allora on. Tondo – nell’ambito delle funzioni ispettive sulle condizioni carcerarie che spettano ad ogni parlamentare - fece in carcere a Bruno Contrada, l’ex dirigente del SISDE (il servizio segreto che dipendeva dal Ministero dell’Interno), condannato in via definitiva a 10 anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa (cioè, tra l’altro, per aver favorito la latitanza di vari boss mafiosi, compreso Totò Riina). La visita avvenne nel dicembre 2007. Nello stesso periodo anche l’on. Stefania Craxi visitò Contrada, il quale poco dopo ottenne gli arresti domiciliari per motivi di salute e fu scarcerato. Qualche settimana dopo la visita a Contrada, Tondo fu “incoronato” candidato presidente del Friuli Venezia Giulia, mentre Stefania Craxi, dopo la vittoria del centro – destra alle elezioni dell’aprile 2008, diventò sottosegretario agli affari esteri. Solo coincidenze, forse, ma mi chiedo perché, tra tanti detenuti nelle carceri italiane, Tondo abbia voluto incontrare proprio Contrada. Dario Predonzan Commenta l’Articolo! [email protected] comunità concordia Sono trascorsi ormai dieci mesi dal mio arrivo a Concordia e mi sembra a questo punto giunto il momento di affrontare forse l’argomento più delicato di questa mia avventura, più complesso dei tanti mesi di isolamento, più difficile delle uscite di notte e più intenso di qualsiasi alba o tramonto: la convivenza forzata con undici persone che inizialmente estranee diventano gli unici compagni, amici, confidenti e le uniche forme di vita presenti nel raggio di migliaia di chilometri per un anno intero. Shackleton 1915 DC5 2009 In ogni “winter over” vissuto qui alla base italo–francese di Concordia, il primo problema è inevitabilmente trovare un equilibrio tra gli esponenti di due nazioni da sempre simili e vicine ma anche profondamente diverse. La coabitazione tra italiani e francesi, come negli anni passati, non è una cosa semplice: per fortuna, quest’anno, la notevole disparità numerica (3 italiani e 9 francesi), non facilitante certo i rapporti, viene lievemente compensata dalla presenza di un ragazzo italo-francese e di uno franco-inglese. Notevoli sono le difformità di cultura e soprattutto di educazione: la voglia di comunicare mediterranea che dovrebbe accomunarci, si scontra invece con una riservatezza nordica inspiegabile e, letteralmente, fuori luogo; frequentemente infatti ci ritroviamo la sera a parlare di noi e delle nostre esperienze ed aspirazioni solo tra italiani, mentre i francesi preferiscono molto spesso stare nelle loro stanze. La nostra innata grande curiosità si rivolge anche verso l’ambiente che ci circonda che sembra lasciare invece quasi indifferenti gli altri. Questo è forse ciò che mi ha maggiormente stupito; sicuramente, come donna, ho maggiore sensibilità e attrazione verso il paesaggio stupendo che mi circonda, ma faccio veramente fatica a capire lo scarso interesse e la poca voglia d’esplorare degli altri: non saranno venuti in Antartide con la paura del freddo e del buio tanto da stare rintanati nella base? Eppure già nel 1840 proprio un francese, Jules Sébastien Dumont d’Urville, approdò nella terra che oggi porta il nome di sua moglie, Terra d’Adelie, a pochi metri dalla attuale base di Dumont d’Urville (DDU), a lui appunto intitolata e attiva dal 1956! Questa lunga presenza sul territorio e le molte isole australi di proprietà francese T.A.A.F (Terres Australes et Antarctiques Françaises) fanno sì che l’Antartide sia in un certo senso più di casa in Francia che in Italia (presente sul territorio da solo 25 anni) e forse questa “abitudine” stimola meno il desiderio di conoscenza. O forse invece in noi italiani ci sono ancora i geni della curiosità di Marco Polo, Colombo o Vespucci? Così, i punti d’unione e gli argomenti di conversazione sono pochi e diventano ancora meno in una realtà dove la tecnologia la fa da padrona; tutti ormai dispongono di un portatile con il quale chiudersi in camera per scrivere e-mail o vedere un film in completa solitudine. Probabilmente ai tempi di Amundsen e Scott lo stare insieme era l’unico modo per passare il tempo e le precarie condizioni di vita stimolavano affiatamento e coesione. Sembrerà assurdo ma possono passare anche diversi giorni senza scambiare una parola, a parte i pragmatici buongiorno, buonasera e buon appetito, con alcuni dei compagni. Proprio lo stare in continuo contatto l’un con l’altro in uno spazio ristretto rende più evidenti particolari che possono non piacere e che magari in uno spazio più ampio non si sarebbero neppure notati. Così, sin da subito si delineano le affinità e ovviamente le antipatie, e mentre fuori ogni giorno è diverso dall’altro, dentro spesso le situazioni sembrano bloccate, immutabili, e i giudizi formulati all’inizio non cambiano! A Concordia il tempo si è di fatto fermato anche per quanto riguarda la condizione femminile; siamo 2 ragazze con 10 ragazzi in una base che, in un certo senso, non è stata neanche pensata per una presenza femminile (sino allo scorso anno non c’era un bagno a noi dedicato e si utilizzavano dei secchielli per i propri bisogni fisiologici)! Ci è stato poi chiesto di lasciare a casa i trucchi, gli accessori (borse e scarpe con il tacco) e le gonne; capo d’abbigliamento che da queste parti non è tassativamente vietato indossare ma viene fortemente sconsigliato, come se una donna fosse tale solo indossando una gonna?! Forse il tempo qui si è fermato o per lo meno scorre più lentamente; nonostante sia passato più di un secolo da quando i primi esploratori si sono addentrati nel continente antartico, i principali argomenti di conversazione a Concordia sono rimasti quelli che si possono ritrovare nei loro diari, ovvero il cibo e le donne! Le attenzioni rivolte a me ed alla ragazza francese sono aumentate con il passare dei mesi, al pari dei discorsi riguardo la donna ideale o meglio la donna che i ragazzi vorrebbero incontrare una volta finita questa esperienza. È necessario imparare a dosare sapientemente la propria femminilità, essere gentile con tutti ma non eccessivamente, trovare un equilibrio che, per quanto delicato, deve essere stabile, tra le battute e gli scherzi accettabili e quelli che non lo sono; si deve ben pesare il tempo che si trascorre con ogni ragazzo del gruppo, perché anche un solo sguardo di troppo potrebbe alimentare gelosie o tensioni. In un ambiente chiuso ed isolato come questo, in cui abbiamo ormai trascorso dieci mesi, molto spesso si fa troppa attenzione al comportamento degli altri e le critiche non tardano mai ad arrivare! E’ come nei cortili delle case di una volta in cui le comari, non sapendo come passare il tempo (non c’era ancora la televisione!) si controllavano a vicenda e ti controllavano continuamente. Qui l’ambiente è ancora più ristretto e nella lotta quotidiana tra “virtù” e “vizi”, questi ultimi non hanno difficoltà a prevalere. Si fanno processi alle intenzioni ingigantendo situazioni che non meritano tanto. Queste considerazioni molto critiche, ma reali, sono però bilanciate da tutto il resto che mi circonda, dal mio impegno scientifico e dal mondo magico dell’Antartide che, insieme alla luce ogni giorno più presente, mi aiutano a guardare al traguardo sempre più vicino. Laura Genoni Commenta l’Articolo! [email protected] shalom Ain, XV lettera dell’alfabeto La lettera Ain rappresenta visione e percezione, il suo valore numerico è 70. La lettera ‘ain’ è associata alla rettificazione del senso dell’ira. Ain significa occhio, sorgente, il simbolo della visione superiore che ci viene in aiuto per spegnere le fiamme dell’ira. Questa lettera viene associata dal Sefer Yetzirà al senso dell’ira, alla sefirà di Khokmà (saggezza) e al segno del capricorno. Infatti tale segno, per controllare la sua tendenza ad essere irascibile, ha bisogno di mantenere il contatto con l’emanazione divina della Saggezza e con la sua capacità intrinseca di autoannullamento. Solo attraverso questo processo è possibile entrare in contatto spirituale con Aiyn, l’occhio della coscienza superiore, ed elevarsi oltre il nostro livello puramente materiale. Dai saggi ci vengono delle regole per evitare l’ira e forse noi tutti dovremmo seguirle di più: per esempio fare un gesto umoristico che sconcerta l’interlocutore assai più che una nostra esplosione di rabbia; il fatto di essere allegri dà il messaggio al nostro inconscio che la situazione non è così pericolosa, che ci si può rilassare. La parola AIN (occhio) fa sì che la lettera AIN significhi percezione e visione. Tra tutti gli organi, l’occhio è quello che rivela all’uomo più di tutti. E i Saggi dicono: “l’udito non è comparabile alla vista” (Mechiltà, Esodo 19:9) La parola AIN (correlata a MAAYAN - fonte) significa anche sorgente di acqua (Genesi 16:7). Esattamente come una sorgente porta l’acqua dalle profondità della terra alla luce del sole, così l’occhio porta la percezione del mondo nella mente dell’uomo. (Rav Hirsh, Genesi 3:5) L’organo della vista rappresenta tutto l’essere dell’uomo (Nedarim 64b). Così come ogni uomo è un OLAM KATAN (mondo in miniatura), in confronto all’universo (More Nevuchim 1:72), l’occhio è il microcosmo dell’universo. (Tanna Shmuel Akatan). L’occhio è il mondo: il bianco rappresenta l’oceano, l’iride la terra, la pupilla è Gerusalemme e l’immagine che vede chi osserva è il Tempio. (Derech Erez Zuta). Nella calligrafia della Torah, la AIN è formata da una YOD allungata ed una ZAIN. (Beit Yossef ). La ghematria delle due lettere è 17, così come il valore di TOV (bene). Questo insegna che si deve sempre guardare la gente con AIN TOVA’ (buon occhio), e giudicare gli altri favorevolmente, come dice il Salmo: “Possa tu vedere il bene di Gerusalemme” (Salmi 128:5) Anche questa puntata è finita. Spero che sia stato tutto chiaro. Aspetto vostri suggerimenti e domande. A presto e Shalom! Davide Casali Per una Trieste più bella Le attività del club triestebella.it Trieste è bella per il mare, per il Carso che col suo ciglione le fa da splendida cornice, per la sua struttura urbana antica, meno per l’architettura moderna. È città ancora vivibile rispetto ad altre, anche se potrebbe essere migliore. Un gruppo di persone vuole operare per rendere Trieste più bella e per far conoscere le sue bellezze. Abbiamo un sito internet: www.triestebella.it in cui segnaliamo le cose brutte della città e anche alcune belle, abbiamo fatto delle Ecco come è ridotto il bell’atrio di villa Cosulich in salita alla Madonna di Gretta. Finalmente il Comune ha deciso di metterla in vendita con la speranza che qualcuno la restauri La bella fabbrica Sadoch progettata dall’architetto Boico, in parte sventrata. Avrebbe potuto diventare la degna sede della facoltà di Architettura, che invece è stata trasferita a Gorizia. 18 Konrad ottobre 2009 passeggiate architettoniche nella città per farne conoscere alcune particolarità: le piazze rinnovate, il Porto Vecchio, i maggiori edifici liberty. Abbiamo scritto lettere per segnalare le cose che non vanno. Nel nostro sito abbiamo segnalato brutture quali: edifici comunali in rovina (villa Cosulich, la chiesetta di S. Rocco in Cavana, la casa del cappellano in villa Revoltella); la rovina del più bell’edificio di architettura moderna di Trieste (l’ex fabbrica Sadoch in viale Ippodromo); le talianate (senza la i iniziale) dei triestini; brutti casotti in città; una singolare protezione esoterica al palazzo della Camera di Commercio; le feroci potature degli alberi cittadini; un caso di cementificazione in Costiera (comunicatoci dal WWF); troppi semafori all’Obelisco (e il Comune non usa ancora i moderni e risparmiosi semafori a led); un parcheggio non finito; vari altri casi di degrado. Le cose belle segnalate: gli eleganti e moderni stalli per biciclette collocati in centro (devono essere sfuggiti al nostro Sindaco, a cui piacciono le cose in stile), alcune simpatiche sculture collocate in centro, la bella emeroteca in piazza Hortis, le colonnine in acciaio con cartelli esplicativi davanti ai palazzi del centro, l’avvio, a nostro parere troppo lento, della realizzazione delle rotatorie in alcuni incroci al posto degli antipatici semafori. E ancora la pagina dei contributi (Le piazze rinnovate di Trieste, A Trieste l’architettura moderna no se pol) e quella delle foto della nostra città. Ora vorremmo condurre una campagna contro il proliferare del terribile ailanto. Chi vuole partecipare, venendo agli incontri del club o segnalando qualcosa di brutto o di bello, può mandare una mail a [email protected]. L’iscrizione è gratuita. Purtroppo non abbiamo modo di restare in contatto con chi non dispone di un collegamento internet, perché gestire rapporti epistolari o cartacei sarebbe troppo gravoso. Roberto Barocchi Associazione ENOSIS corsi di YOGA Integrale Per raggiungere un perfetto equilibrio tra mente e corpo I lenti movimenti chiamati asana, associati ad una respirazione ampia e controllata conducono ad uno stato di completo benessere, Orari delle lezioni intensa sensazione di vitalità fisica, mente lucida e calma. TRIESTE: Lunedì alle ore 20 Martedì alle ore13,15 Mercoledì alle ore 20 Giovedì alle ore19 TRIESTE - V. Filzi, 6 c/o Centro Yoga e Ayurveda LATISANA - Viale Istria, 13 c/o Formazione Sporting Club LATISANA: Info: tel. 340 27 68 293 tel. 328 47 17 996 Martedì alle ore 20,15 lezione di prova gratuita www.associazione-enosis.it - inserzione a pagamento - colonna vertebrale Mal di schiena, il test per trovare la cura giusta Dura 20 minuti e rivela se c’è una sofferenza nervosa. «Attendibile come la risonanza magnetica» Come farlo. Qualche manovra con un ago o un diapason da neurologo; movimenti “test” particolari. Di cosa si tratta? È un test low-tech, a bassa tecnologia, ma per alcuni aspetti è meglio della risonanza magnetica: si chiama StEP e serve per distinguere i diversi tipi di mal di schiena. Bastano alcune domande specifiche al paziente (e qualche manovra con un ago o con un diapason da neurologo) per capire se il dolore è «normale» o se invece c’è anche una sofferenza dei nervi, tipo sciatica. «Quando il dolore è acuto e improvviso è facile capire la causa principale del dolore- commenta il Dott. Francesco Zarattini, Direttore del Centro Rieducazione Colonna Vertebrale di Trieste. Le cose si complicano quando la lombalgia diventa cronica: in questi casi è indispensabile distinguere i vari sottotipi di dolore perché la terapia cambia». Ecco allora che un team americano, guidato da Joachim Scholz del Massachussets General Hospital di Boston, in collaborazione con l’Addenbroke’ s Hospital di Cambridge, ha messo a punto un test non solo semplice, ma anche rapido (dura circa 15 minuti) che ogni specialista può utilizzare, con risultati attendibilissimi (come dimostra il loro lavoro appena pubblicato su Plos Medicine) e a costi molto limitati rispetto a quelli di indagini high tech, come la risonanza magnetica. A volte, infatti, questi esami sofisticati (in alcuni casi necessari) possono essere fuorvianti: possono mostrare, per esempio, la degenerazione dei dischi intervertebrali, l’artrosi, la degenerazione tipica dell’età, ed altre condizioni piuttosto comuni, che in alcuni casi, però, non sono responsabili di quel dolore specifico. La causa di quest’ultimo va ricercata altrove. In altre situazioni, una valutazione non accurata del tipo di dolore può indirizzare verso trattamenti non adeguati compreso l’intervento chirurgico. Ad esempio, dallo studio si evince che quando è presente questa componente neuropatica i farmaci antinfiammatori non steroidei, che sono efficaci nella semplice lombalgia, non bastano. Così come ci vogliono trattamenti fisioterapici decompressivi specifici. Con questa nuova batteria di test, che valuta diverse caratteristiche del dolore, si potrà ottenere una specie di «carta d’identità» di quest’ultimo, specifica per ogni paziente. 20 Konrad ottobre 2009 - inserzione a pagamento - «A noi fisioterapisti» - continua il dott. Marco Segina, fisioterapista del centro rieducazione colonna vertebrale - servirà anche per valutare meglio l’effetto dei trattamenti ed indirizzare il paziente verso quello più indicato, o alla visita medica specialistica se il caso lo richiede. In più del 90% dei casi infatti una fisioterapia specifica e mirata è sufficiente a risolvere il problema acuto. Se poi a questi è abbinata una corretta educazione al paziente è probabile che questo non ne soffrirà più o che comunque si ridurrà drasticamente l’incidenza dei nuovi episodi. Non è un caso che gli americani, così come tutta la comunità scientifica, si stiano preoccupando del mal di schiena: questo disturbo ha scavalcato le malattie cardiovascolari come prima voce della spesa sanitaria negli Stati Uniti. E lo stesso vale per l’Europa. La situazione è ancora più complicata in Italia, dove il dolore cronico è spesso trascurato dai medici e le strutture dedicate sono poche, come ha appena denunciato un Libro Bianco dell’Associazione italiana per la cura della malattia dolore. «Il dolore cronico soprattutto lombare - dice Paolo Notaro, presidente dell’Associazione e neurologo all’ Ospedale Niguarda di Milano - è una delle principali cause di perdita di giornate lavorative. Con costi indiretti elevatissimi, oltre a quelli diretti delle terapie». Tale affermazione rafforza il fatto che una valutazione funzionale specifica sia indispensabile allo specialista ad identificare sia la causa che il trattamento più adatto al singolo paziente. studio completo visionabile su Plos Medicine (peer-reviewed open access journal of medicine) http://www.plosmedicine.org/article/ info:doi/10.1371/journal.pmed.1000047 - inserzione a pagamento - Per informazioni e per iniziare un sostegno: 348 9035858 [email protected] www.apnu.net - inserzione a pagamento - Nasce a Trieste il Centro Benessere Taoista per la famiglia La salute è un risultato che si ottiene attraverso la conoscenza e la cura del proprio corpo e della propria mente, oltre alla corretta interazione tra uomo e natura. Il Centro Benessere Taoista nasce per la famiglia; è un luogo dove ci sono spazi per tutti. Per bambini con lo yoga adatto a loro, per genitori con il Tao Yoga Posturale, con non solo esercizi ma approfondimenti inerenti all’interrelazione corpo energia, per nonni/bisnonni con il Tao Curativo, con esercizi di coordinamento di facile esecuzione, formule antiche e moderne per raggiungere e mantenere il proprio benessere. Il Centro Taoista dona la consapevolezza che il benessere di ognuno di noi dipende dalla responsabilità verso se stessi e verso gli altri, senza escludere il principio che ogni nostra azione, seppur piccola, condiziona lo stato di salute del pianeta. Nel Centro Taoista trovi anche il Massaggio Tradizionale Cinese, come terapia o prevenzione per varie patologie; il Massaggio Energetico, come rilassante e anti stress; la Pranoterapia Taoista, per stimolare tutto il corpo, mantenere l’equilibrio dell’energia e favorire un funzionamento più efficace degli organi. Tutto ciò in un ambiante confortevole, luminoso, tranquillo e nel contesto del centro cittadino. Orario Corsi Lunedì Tao Yoga Posturale 19.00 / 20.00 Lunedì Tao Curativo per la terza età 09.30 / 10.30 Martedì e Giovedì Tao Yoga Posturale 19.00 / 20.00 Giovedì Tao Yoga Posturale 13.00 / 14.00 - 18.00 / 19.00 Giovedì Yoga Bambini 16.00 / 17.00 Bencich Anita massaggio tradizionale cinese cell. 339 3204963 cell. 339.3204963 Via Torrebianca, 43 - 34122 Trieste - fax 040 638323 Via Coroneo, 1 ◾ 34133 Trieste ◾ tel. e fax 040.638323 www.bencichanita.it - [email protected] web: www.bencichanita.it ◾ mail: [email protected] - inserzione a pagamento - - inserzione a pagamento - associazione di promozione sociale IL MUTAMENTO presidente: Dr Mario Franchi sede legale: Via Gallici, 15 (Cassacco di Tricesimo - UD) sede eventi: Via Canova, 13 (Feletto Umberto – UD) telefono: 0432 734244 - cellulare: 335 5977306 www.ilmutamento.it - [email protected] L’associazione di promozione sociale IL MUTAMENTO promuove e diffonde la visione fenomenologica, sistemica e transpersonale della realtà e delle relazioni umane e fa soprattutto riferimento all’approccio dello psicoterapeuta tedesco BERT HELLINGER, a cui lui stesso ha dato il nome di rappresentazione delle COSTELLAZIONI FAMILIARI. CONFERENZE FORMATIVE AD INGRESSO LIBERO (ore 20,30 – 22,30) “Nel Mondo…” portare nella quotidianità la nostra ricchezza. Nel mondo con le cose che sappiamo, con quelle che scopriremo e anche con tutto ciò che non sapremo mai, ma che continueremo consapevolmente o inconsapevolmente a cercare nel corso di questo misterioso e affascinante viaggio. Le conferenze di quest’anno vogliono essere un invito a calarsi nel mondo, esercitando la nostra generosità nel darci alla vita così come siamo, prendendo dalla vita ciò che essa ci offre, così com’è, giorno per giorno. In questo modo il lavoro interiore non rischierà di diventare una sterile speculazione filosofica, ma si arricchirà di tutti gli stimoli derivati dall’esperienza. COSTELLAZIONI FAMILIARI: SERATE ESPERIENZIALI (ore 20,30 – 22,30) Nel corso delle serate esperienziali, verranno messe in scena le rappresentazioni delle Costellazioni Familiari personali, su richiesta di singoli partecipanti che siano interessati a sperimentare personalmente la forza trasformativa di questa metodologia. Altre persone potranno essere chiamate, se d’accordo, a rappresentare i componenti del sistema familiare del richiedente. Tutti i partecipanti, comunque, beneficeranno del “campo cosciente” che si genera all’atto della rappresentazione, individuando in questa, immagini risolutive anche per le proprie tematiche personali. SEMINARI ESPERIENZIALI (ore 9,30 – 13,00/14,30 – 17,30) Ciò che caratterizza i gruppi esperienziali è l’intensità e la profondità del lavoro tematico, che si svolge nell’arco di un’intera giornata. Tutto il lavoro, sia di gruppo che individuale, beneficia dell’integrazione della metodologia delle COSTELLAZIONI FAMILIARI con altre tecniche di autoanalisi, consapevolezza e autoguarigione olistica, sia a mediazione corporea che energetica. I temi che saranno trattati negli incontri previsti quest’anno sono: La Forza degli Archetipi: Essere Cercatori; Amato o amante?; La metamorfosi del Distruttore; Il Creatore in noi Amare è sempre possibile: L’Amore vissuto; L’Amore difficile; L’Amore negato; L’Amore sognato SCUOLA TRIENNALE DI COUNSELING (10/2009 – 06/2012) La Scuola, ad indirizzo sistemico/transpersonale, è certificata dalla F.A.I.P. - Federazione delle Associazioni Italiane di Psicoterapia e dalla F.A.I.C. - Federazione delle Associazioni Italiane di Counseling. Il Counseling è una relazione d’aiuto che muove dall’analisi dei problemi del cliente, si propone di costruire una nuova visione di tali problemi e di attuare un piano di azione per realizzare le finalità desiderate dal cliente: prendere decisioni, migliorare relazioni, sviluppare la consapevolezza, gestire emozioni e sentimenti, superare conflitti. Il Counselor è la figura professionale in grado di favorire la soluzione di disagi esistenziali di origine psichica che non comportino tuttavia una ristrutturazione profonda della personalità. Impegno del corso (da ottobre a giugno di ogni anno): 360 ore di formazione teorica in aula più 340 ore di formazione pratica/esperienziale e counseling individuale COUNSELING INDIVIDUALE (su appuntamento) L’incontro individuale unisce le peculiari potenzialità del colloquio di Counseling all’opportunità di mettere in scena, con una elaborazione della stessa tecnica delle Costellazioni Familiari, problematiche personali che, per il loro grado di intimità, difficilmente potrebbero essere condivise in un gruppo allargato. In tal caso il Conduttore, con l’ausilio di oggetti/ rappresentanti, guiderà il Cliente attraverso le sensazioni generate dalla Costellazione Familiare messa in scena. - inserzione a pagamento - Yoga & Ayurveda della scuola Joytinat Scuola ispirata agli insegnamenti del Maestro Swami Joythimayananda JOYTINAT www.joytinat.it www.diabasi.it Joytinat Yoga & Cultura La scuola Joytinat di Udine è nata nel 1997. Propone corsi annuali di Yoga applicato all’Ayurveda . Lo scopo principale rimane quello di preservare l’insegnamento dello Yoga tradizionale dagli insegnamenti del Maestro Joythimayananda. Vi si apprendono nozioni di Yoga e di cultura indiana. E’ un sito che incoraggia la crescita personale, la ricerca di una propria identità e attitudine in seno al gruppo. Organizza ed onora con Cerimoniali le principali festività e ricorrenze del calendario induista inerenti lo Yoga e l’Ayurveda. il progetto Joytinat Yoga Divulgare la pratica dello Yoga e i principi dell’Ayurveda. Avviare alla formazione nuovi insegnanti Yoga. Promuovere attività culturali inerenti le discipline Yoga/Ayurveda: conferenze, interventi dei Maestri, incontri di musica indiana, canti devozionali, cucina indiana ed ayurvedica, serate di proiezione audiovisivi, lezioni tematiche con relatori esterni, interagire con le istituzioni presenti sul territorio e atre scuole di Yoga. L’insegnante Formatasi alla scuola Joytinat-International College of Ayurveda, affiliata alla Ayurveda Academy di Pune. Allieva e collaboratrice del Maestro Swami Joythimayananda, considerato un’Autorità a livello mondiale nei campi Yoga e Ayurveda. Operatrice ayurvedica e insegnante Yoga, responsabile per la zona di Udine della scuola Joytinat. UDINE - V.le Tricesimo, 103 - Tel. 0432 470057 JOYTINAT TRIESTE JOYTINAT Scuola di Yoga Ayurveda Master Biennale OPERATORE YOGA PER LA SCUOLA Inizio: 16/17 gennaio 2010 Scuola di Formazione OPERATORE IN MASSAGGIO E AYURVEDA Inizio: 7/8 novembre 2009 Percorso triennale professionale e culturale Tradizione della Scuola di Swami Joythimayananda, collegata all’Ayurveda Open University Docenti dell’Università di Bologna, esperti nel campo della Pedagogia, Psicologia, Scienza della Formazione e Comunicazione ed Insegnanti di Yoga per bambini ed adolescenti. Rivolto a insegnanti di yoga, insegnanti di ,scuola, educatori, laureati e laureandi, fisioterapisti, operatori comunità, operatori sociali. Organizzato da Istituto Yoga Educational, con il patrocinio della Federazione Italiana Yoga, del Comune di Bologna, della Facoltà di Scienze della Formazione di Bologna e del Comitato Italiano per l’Unicef. CORSI DI YOGA Mattino mar. e gio. 7.15 / 8.45 Pomeriggio lun. e gio. 18.00 / 19.30 mer. 18.00 / 20.00 Yoga pre-parto Sera lun. 20.15 / 21.45, mar. e gio. 20.30 TRATTAMENTI AYURVEDICI PERSONALIZZATI OM SHANTI SHANTI SHANTI Associazione culturale e Sport Dilettantistico Joytinat Yoga Ayurveda No Profit - Affiliata UISP e CONI Segreteria: lunedì, mercoledì e venerdì ore 18.00-20.00 - tel. 040 3220384 - cell. 339 1293329 Sede corsi: via Felice Venezian 20 - 34124 Trieste - www.joytinat-trieste.org - [email protected] - inserzione a pagamento - Il Centro Yoga Satyananda Satyananda Trieste è stato fondato nel 1984 da Swami Shivaroopananda, formatasi e diplomata col metodo Satyananda Yoga presso la B.S.Y. (India). Nel Centro Yoga Satyananda Trieste operano anche altri insegnanti (karma yogis) formati con lo stesso metodo. I corsi vertono su quattro tecniche principali: asana (posture), pranayama (tecniche respiratorie), yoga nidra (rilassamento) e meditazione. Periodicamente, si organizzano anche seminari di approfondimento sul ruolo di sostegno dello yoga nei vari campi sociali, sui mantra (canti), sulla psicologia e sulla filosofia dello yoga e su altri temi inerenti; questi sono condotti dagli insegnanti del Centro e da personalità qualificate e famose nel campo dello yoga. Oltre a corsi tenuti in centri di salute mentale, residenze per anziani, scuole superiori e nel centro di cura della sclerosi multipla, il Centro Yoga Satyananda partecipa attivamente alle attività benefiche promosse da Shivananda Math di Rikhia (India). - inserzione a pagamento - Mattino ore 9.30 - 11.00 Martedì e Giovedì Pomeriggio ore 13.15 – 14.35 Giovedì ore 18.00 - 19.30 Da Lunedì a Venerdì Sera ore 20.00 - 21.30 Da Martedì a Giovedì Seminari Con frequenza bimestrale Tecniche Arti Orientali Associazione Sportiva Dilettantistica Tecniche e pratiche della tradizione cinese per vivere meglio Nel 1995 a Udine nasce l’associazione Tecniche Arti Orientali per volere di Mario Antoldi e altri amici interessati alla cultura la filosofia e alla pratica delle arti marziali cinesi. La sede della associazione T.A.O. è in via Cormor Alto, 218 a Udine, è una “Fucina” dedicata alle arti marziali nella quale studiare, sperimentare, provare e riprovare, allenarsi. Dove poter ospitare ricercatori e scambiarsi esperienze, condividendone la pratica e arricchendo il proprio bagaglio di conoscenza. Promuovere la continuità degli insegnamenti tradizionali delle antiche scuole marziali, per una migliore crescita culturale, sociale e spirituale dell’individuo. A Udine da ottobre a giugno corsi di YI QUAN e TAIJI QUAN insegnante Mario ANtoldi YI QUAN Sintesi dell’essenza di varie forme di combattimento, non prevede tecniche rigidamente codificate. Praticando l’YI QUAN si ritrova la primordiale naturalezza del movimento “risvegliando” le capacità innate di reazione e istintive. (per gli orari visitare il sito www.t-a-o.it) TAIJI QUAN Una fra le più importanti branche delle arti marziali cinesi, è il risultato della fusione di diverse discipline. Basato sul pensiero filosofico taoista della complementarietà degli op- posti e il continuo mutamento generando la tendenza a ristabilire sempre nuovi equilibri. (per gli orari visitare il sito www.t-a-o.it) inoltre corsi a Gorizia, Il lunedì dalle 18.30 alle 20.00 C/O palestra scuole elementari Pecorini in loc Stracis info 3288043529 Maniago (PN) Sabato dalle 9.00 alle 11 C/O palestra della piscina comunale info Sabrina 339 8560699 oppure 0427 701002 San Vito al Tagliamento (PN) Venerdi dalle 18.45 alle 20.00 centro benessere EMMEDUE via freschi 8 tel.0434876524 Tel. 0432 478149 - Cell. 338 5074523 - www.t-a-o.it - [email protected] - inserzione a pagamento - Associazione S.D. Satya n as ons rm da Yoga Co an soc zi one ia Satyananda Yoga Cormons DI¿OLDWDD Satyananda Ashram Italia www.satyanandaitalia.net e alla U.I.S.P. (unione italiana sport per tutti) ed è iscritta al registro nazionale del C.O.N.I. Segue il metodo Satyananda come sviluppato dalla Bihar Yoga Bharati (Università di Studi Avanzati nella Scienza dello Yoga) L’Associazione si ispira agli insegnamenti come trasmessi da Paramahamsa Satyananda Saraswati e dal suo successore Swami Niranjanananda Saraswati, fondatore della Bihar Yoga Bharati, Università di Studi Avanzati nella Scienza dello Yoga, con sede a Munger (India) e collabora all’istituzione caritatevole Sivananda Math fondata nel 1984 da Paramahamsa Satyananda Saraswati a sostegno dei villaggi nel distretto di Rikhia (India). Nella ex-scuola elementare di Brazzano a Cormòns (GO) in Via Collio 4 si svolgono i corsi regolari di yoga; seguono una progressione armonica permettendo agli allievi di assimilare gli effetti in modo graduale e FRQVLFXUH]]DXQSDVVRDOODYROWDUHQGHQGROR\RJDDFFHVVLELOHHEHQH¿FRSHUWXWWLJLRYDQLHDQ]LDQL forti e deboli, idonei e non. L’Associazione propone seminari, conferenze, incontri periodici, mantra e kirtan. CORSI TRIMESTRALI Dal 1°ottobre al 21 dicembre 2009 e dal 11 gennaio al 27 maggio 2010 Lunedì e/o Giovedì dalle ore 19.45 alle ore 21.30 I corsi trimestrali forniscono le conoscenze e le tecniche di base per praticare yoga autonomamente a casa propria, preparando le basi per proseguire poi la formazione in eventuali corsi successivi. CORSO ANNUALE Dal 1°ottobre 2009 al 27 maggio 2010 Lunedì e/o Giovedì dalle ore 19.45 alle ore 21.30 Il corso propone la conoscenza ed esperienza delle principali pratiche dello yoga; è strutturato secondo un programma didattico SURJUHVVLYRLQFOXGHOHVSLHJD]LRQLULJXDUGDQWLLGLIIHUHQWLEHQH¿FLHOHHYHQWXDOLFRQWURLQGLFD]LRQLGHOOHSUDWLFKHLQVHJQDWH ,1)250$=,21, &2081,&$=,21, Associazione S.D. “Satyananda Yoga Cormons” Via Verdi 13 - 34072 Gradisca d’Isonzo (GO) Tel./Fax 0481 960172 - Cell. 333 2153106 E-mail: [email protected] www.satyanandaitalia.net/corsiyoga_cormons.htm PUBBL GIORN DINO_ 210_150.indd 1 - inserzione a pagamento - 20/09/2009 15.36.57 Centro Trattamento e Formazione di Tecnica Craniosacrale Biodinamica Anche a Trieste, si può beneficiare di questo trattamento che mira all’attivazione delle più profonde capacità di autoguarigione del corpo attraverso l’ascolto e la stimolazione dei ritmi biologici con l’ausilio di una tecnica manuale dolce e mai invasiva. Consultando l’Associazione Regionale BCS, Biodinamica Cranio Sacrale, si potrà ricevere questo trattamento da operatori altamente qualificati sia in città che nel triveneto, inoltre, questa struttura è in grado di offrire un percorso completo di Formazione in tecnica Craniosacrale con metodo biodinamico. Allo scopo di creare nuove sinergie e favorire in tal modo un proficuo scambio di personale altamente qualificato e continuamente aggiornato, codesta Associazione, insieme ad altri cinque centri di formazione in Italia, ha co-fondato l’APCS, Associazione Professionale Scuole di Craniosacrale. Nata dalla tradizione osteopatica, la tecnica Biodinamica Cranio Sacrale ha subìto in questi anni una notevole evoluzione tanto da configurarsi come una specializzazione per operatori nel campo della salute. La formazione alla BCS di Trieste offre inoltre la possibilità di praticare un tirocinio presso una struttura pubblica già alla fine del 1°anno, (pratica che si è rivelata estremamente preziosa sia per l’allievo, che ha potuto affinare le sue qualità percettive, sia per l’utente che, alla luce dei risultati raggiunti, vedi grafico, ha espresso la volontà di poter estendere tale trattamento). Alla fine del 2°anno, avvicinandosi alla qualifica di operatore , si ha anche la possibilità di confrontarsi con un tirocinio specializzato. Ambedue riconosciuti dalla struttura con il rilascio di un certificato e le ore praticate vengono sommate al monte ore personale di formazione, come richiesto della comunità europea. Corsi mirati, sono infine previsti per tutti coloro che già operano nel campo della salute e che desiderano avvicinarsi a questa tecnica per affinare le loro qualità percettive. La sede della BCS è in via San Lazzaro 7 mentre i corsi di formazione si svolgono in una confortevole struttura ad Aurisina, che si è rivelata particolarmente adatta all’apprendimento degli esercizi esperienziali . Il presidente della BCS, Dott.ssa Leonarda Majaron è lieta di presentare la formazione e i campi di applicazione di tale tecnica: informazioni e prenotazioni: [email protected] tel: 347 6910549 www.bcstrieste.it - www.craniosacrale.it dott. Majaron Leonarda Bilanciamento craniosacrale - Cromopuntura Test intolleranze alimentari - Fiori di Bach Dieta Psicosomatica Associazione Regionale Via San Lazzaro, 7 - Trieste Biodinamica Cranio Sacrale 347 6910549 www.bcstrieste.it Centro Trattamento e Formazione [email protected] la grafologia scienza o arte? è tendenza ancor oggi diffusa quella di accomunare la grafologia (un po’ per assonanza, un po’ per ignoranza) all’astrologia, alla cartomanzia, o alla chiromanzia nell’accezione più negativa di questi termini e considerarla quindi come una disciplina dell’occulto. Il grafologo viene spesso interpellato con curiosità rispetto ai suoi poteri magici di lettura e trattato con la diffidenza che si ripone in chi è ritenuto in grado di leggere il futuro. Più raramente si associa la grafologia alla psicologia o alla neurofisiologia e alle discipline scientifiche, con tutto l’alone di positiva accoglienza della quale esse godono nella collettività. E’ proprio questo il vero territorio di appartenenza della Grafologia che, come scienza umana, non ha nulla da invidiare alle altre consorelle scienze; anzi: procedendo in un’ottica interdisciplinare di collaborazione, da un lato non esita a far uso delle conoscenze scientifiche e tecniche più aggiornate, dall’altro fornisce lei stessa un prezioso complemento di indagine agli altri campi di ricerca. Ovvero al giorno d’oggi sarebbe impensabile analizzare una grafia per trarne delle deduzioni sullo scrivente senza tener conto per esempio delle teorie psicanalitiche o neurolinguistiche; come potrebbe viceversa risultare assurdo non servirsi della grafologia per rilevare dati di tipo sociologico, psichiatrico o, in ambito più concreto, il rilevamento delle attitudini a una mansione nella selezione del personale. Il grafologo non predice nulla, ma decifra nella grafia il passato dello scrivente, svelando le premesse che hanno portato una persona ad essere com’è in quel determinato momento, descrivendone le dinamiche interne non sempre note alla persona stessa o a chi abbia richiesto l’esame della grafia. Il percorso che si intraprende grazie al grafologo è un cammino di conoscenza di sé e degli altri che ovviamente non tutti sono disposti ad affrontare. Una volta resi coscienti della propria natura, al di là di ogni possibile suggerimento, sarà il libero arbitrio individuale a compiere le scelte future. A livello pratico il grafologo opera servendosi delle proprie conoscenze teoriche (acquisite con l’apprendimento rigoroso e perlomeno triennale di un metodo o più metodi di esame delle grafie) che portano a risultati verificabili oggettivamente; ma soprattutto si rapporta di volta in volta con la persona che ha vergato la scrittura. Questo confronto obbligato - che non avviene quasi mai alla presenza fisica dell’interessato - gli impone una sorta di inevitabile coinvolgimento per stabilire un dialogo con la grafia esaminata, ed è quindi per lui occasione continua di rimettersi in gioco a favore di un’ eventuale crescita e maturazione personale. Decodificando i gesti simbolici che stanno dietro ai segni tracciati sul foglio di carta, il grafologo esperto crea una persona viva descritta nei dettagli più sfumati e reconditi del suo carattere. Una persona in tutta la sua unicità e non solo nella sua appartenenza a uno standard tipolo- gico di riferimento; quanto c’è di buono e di negativo in lei nel gioco di forze, debolezze e compensazioni che la caratterizzano e ne fanno un essere sociale ricco di preziose sfaccettature. Il lavoro del grafologo sulla grafia è simile a quello del traduttore che sceglie fra una gamma di possibili significati quello più consono al testo che traduce; solo che qui non si guarda al significato, ma al tracciato grafico, all’insieme della pagina, ai rapporti fra scritto e non scritto... e con una certa intuizione, si ricombinano gli elementi che si sono prima analizzati con precisione tecnica. Questo delicato passaggio creativo si compie ogni volta in modo diverso, perché dietro ogni scrittura sta un individuo diverso. Ed è proprio lui che orienta, anzi ispira lo stile esplicativo da adottare nei suoi confronti. Il grafologo assolve il compito di trasmettere, verbalmente o per iscritto, quanto riscontrato caso per caso nelle scritture, nella maniera che ritiene migliore per essere efficace e “illuminare” la strada alle persone. In questo senso egli è un artista. La scuola di grafologia A.G.I. Trieste (Associazione Grafologica Italiana sezione di Trieste), organizza un corso formativo triennale con approfondimenti psicologici, che consente l’accesso all’esame nazionale AGP (Associazione Grafologi Professionisti). La scuola è aperta anche a chiunque desideri soddisfare interessi e curiosità personali, senza volerne fare una professione. E’ previsto un “Corso di avviamento alla Grafologia“ della durata di due mesi che permette a tutti i nuovi iscritti digiuni della materia, di farsi un’idea più chiara ed esauriente sull’argomento e di decidere l’eventuale prosecuzione. Per divulgare la conoscenza della grafologia la scuola ha predisposto delle conferenze introduttive aperte al pubblico nei seguenti giorni ed orari: mercoledì 23 Settembre: “Che cosa ci può rivelare la scrittura“, giovedì 1 ottobre: “I principali aspetti temperamentali dalla scrittura”, giovedì 8 ottobre “Gli elementi base della Grafologia e i suoi settori di applicazione“. Tutte le conferenze saranno tenute alle ore 18, presso il Circolo della Stampa in Corso Italia 13. Per maggiori informazioni o variazioni sul programma, consultare il sito www.grafologiatrieste.it - inserzione a pagamento - AGI Associazione Grafologica Italiana Sezione provinciale di Trieste Corsi di Grafologia Informazioni su www.grafologiatrieste.it Tel 040 364904 Turismo solidale, eco sostenibile e responsabile “A casa d’altri devi rispettare le regole degli altri”. Ararad Khatchikian, istruttore di sleddog/mushing (lo sport delle slitte trainate da cani), ricorda gli insegnamenti della madre una volta giunti a Gorizia, profughi dalla guerra civile in Sudan, dove era nato. Ararad Khatchikian 31 Konrad ottobre 2009 Ararad (in armeno antico “dove nasce il sole”) è venuto a Trieste per partecipare ad un incontro al caffè “Audace”, il 10 settembre, su “Turismo Solidale, Eco Sostenibile, Responsabile” organizzato dal mensile “Social News” e dall’associazione “@uxilia Onlus”, con il patrocinio del Segretariato Sociale RAI. Dopo l’introduzione di un viaggiatore di turismo responsabile andato in Armenia alla ricerca dell’identità di quel popolo, Ararad racconta del padre armeno, i cui famigliari scamparono ai massacri di turchi e curdi, della madre esule da Abbazia, della vita a Khartoum, dei lunghi anni a Gorizia prima di ottenere la cittadinanza italiana. Quello del giovane Ararad è stato un “turismo responsabile” fatto di spostamenti in autostop in Europa, mai in albergo, a casa di chi gli offriva ospitalità, esibendosi come “busker” (suonando per strada), a contatto con la gente, a ricercare i vecchi con i loro racconti di storie antiche, dimenticate. Ora andrà finalmente in Armenia, dove non è mai stato, a cercare le radici della sua famiglia e a realizzare un sogno: l’attraversamento in slitta con i suoi cani del “confine dell’odio”, chiuso da ottant’anni, tra Armenia e Turchia, partendo da Yerevan per arrivare all’Ararat, il monte sacro degli armeni, in territorio turco. Vuole portare un messaggio di pace e di fratellanza, unire simbolicamente due paesi divisi dalle violenze del passato. Conclude mostrando una fotografia di atleti, l’uno vicino all’altro, con le rispettive bandiere, armena e turca, durante i Campionati Mondiali Juniores di Sci di Fondo a Fusine. E’ il simbolo dell’incontro, del riavvicinamento tra i due popoli che animerà la sua nuova avventura. (sito di Ararad: www.ararad.it/) Sull’insegnamento della madre di Ararad, sul comportarsi all’estero come ospiti, sul rispetto per le persone nei paesi che si visitano, ritorna l’Associazione Italiana di Turismo Responsabile (AITR). Quella del turismo è la seconda industria, dopo il petrolio; coinvolge un miliardo di persone all’anno, che per l’80% provengono dai paesi del Nord del mondo. Il rapporto con i paesi visitati è neo-coloniale: i tour operator sono del Nord; le compagnie aeree, gli alberghi sono di proprietà occidentale; lunghi tratti di spiagge sono privatizzati; gli abitanti sono confinati a ruoli subordinati (camerieri, addetti alle pulizie). Il turismo arricchisce il Nord, non questi paesi. E vicino ai centri più frequentati sono diffusi la droga, la prostituzione anche minorile, la criminalità. I viaggi di turismo responsabile sono rispettosi delle tradizioni locali e dell’ambiente, evitano l’esotismo artificiale di tanti villaggi-vacanze avulsi dalle culture locali, incoraggiano il protagonismo comunitario. E realizzano una ricaduta economica per le comunità ospitanti, utilizzando le strutture fornite dai locali e contribuendo, con una parte delle quote per il viaggio, ai progetti di sviluppo nel paese che si visita. I viaggi sono consultabili nel sito dell’AITR (www.aitr.org/site/index.php) con proposte per l’estero, ma anche per l’Italia, in gruppo o individualmente. Ape Giramondo è impegnata nell’educazione ambientale e nel turismo sostenibile. Viene valorizzato e fatto conoscere il territorio della nostra regione negli aspetti naturalistici, nelle tradizioni, mirando a preservare la sua integrità originale. Il sito www.apegiramondo.it/ita/index. htm presenta i progetti (Isola della Cona, territorio comunale di Pradamano, Valli del Natisone) e le altre iniziative dell’associazione. L’Albergo Diffuso dell’Altopiano di Lauco (www.albergodiffusolauco.it/) si inserisce nel turismo sostenibile ed ha aderito all’AITR. Non si è costruito un villaggio turistico, è stata evitata la speculazione edilizia. E’ stata mantenuta invece la qualità dell’ambiente, l’autenticità della zona, sono stati recuperati gli edifici in disuso utilizzando materiali del luogo. Gli alloggi, con cucina attrezzata, dispon- gono di cento posti letto in 23 residenze già esistenti che offrono un’ospitalità casalinga. www.albergodiffusolauco.it/ Di seguito il Consorzio Tutela del Formaggio Montasio ha illustrato la produzione nel caseificio della malga Montasio, ad un’altezza di circa 1500 metri, delle prime forme di “Montasio Dop di montagna”. Turismo responsabile viene proposto anche dalla Riserva Naturale Marina di Miramare (www.riservamarinamiramare. it/), con attività subacquee lungo percorsi sommersi sostenibili, perché all’interno di un’ area marina protetta. Le visite sono guidate da personale interno; vengono spiegate le distanze da tenere dagli organismi marini, la loro natura, le modalità di osservazione. La relazione di una disabile visiva si è espressa a favore di percorsi tattili, mentre il rappresentante della azienda Macro Systems, ha sostenuto la validità degli applicativi utilizzati nei sistemi informativi a raggi infrarossi e d’orientamento per disabili sensoriali. In controtendenza rispetto alla cementificazione di tante parti del paese, alle speculazioni edilizie, al consumo del territorio, l’associazione Errastrana (errastrana-erra.blogspot.com/) nata per tutelare e difendere l’ambiente, ha proposto l’esempio di un rifugio temporaneo, ecologico costruito con materiali naturali, il “Sasso”, nella zona di San Martino del Carso. Lo stesso giorno il web informa che “Annaviva”, associazione sorta per tener viva la memoria di Anna Politkovskaja, la giornalista uccisa per le sue denunce delle violazioni in Cecenia e nella Federazione Russa, è andata a Mosca per partecipare insieme alla famiglia di Anna ad una breve commemorazione nel cimitero di Troekurovo, dove la donna e’ sepolta. La delegazione ha poi incontrato i responsabili di Memorial, la principale associazione che si occupa dei Diritti Umani nella Federazione Russa e la redazione della Novaja Gazeta, giornale moscovita dell’opposizione che negli ultimi anni ha perso molti giornalisti. Nel pomeriggio i militanti di “Annaviva” hanno seguito da vicino il “rally delle opposizioni”, vietato dalle autorità cittadine. Nei paesi, dove gravi sono le violazioni come nella Federazione Russa, il turismo diventa responsabile con gli incontri con i giornalisti indipendenti ed i difensori dei Diritti Umani. (www.annaviva.com/turismoresponsabile-a-mosca) Giuliano Prandini testimonial CTA Commenta l’Articolo! [email protected] alimentazione Arriva l’Autunno Rinforziamo il nostro sistema immunitario con il giusto cibo Con i primi freddi autunnali è facile che la salute ne risenta. Di giorno la temperatura ancora apprezzabile e il ricordo del caldo estivo ci fanno abbassare la guardia e non prestiamo attenzione al freddo pungente della sera e della mattina. Un colpo di freddo abbassa immediatamente le difese immunitarie ed è facile ritrovarsi con l’influenza, un mal di schiena o il raffreddore. Come già più volte abbiamo detto in precedenza, l’alimentazione moderna ha perso la sua caratteristica fondamentale di seguire l’evoluzione delle stagioni a favore di un cibo pressoché identico tutto l’anno, con la conseguenza di non poter più acquisire tutti i benefici che madre natura mette di volta in volta nei cibi a seconda della stagione e del clima. Non a caso, infatti, d’estate abbondano cibi come la frutta ricchi di acqua (per favorire l’abbassamento della temperatura corporea) mentre d’inverno i cibi sono più ricchi di proteine e grassi (per favorire il grasso corporeo come protezione dal freddo). Le stagioni di mezzo, ossia l’autunno e la primavera, sono considerate di passaggio e servono appunto per prepararsi ai grandi caldi o ai freddi estremi. Nel nostro caso, l’autunno si caratterizza per una graduale e costante diminuzione della temperatura, della luce e del calore, un aumento dell’umidità, una riduzione dei cicli vitali della natura che ci circonda. Sarebbe saggio quindi seguire questo movimento con un’alimentazione adeguata che tenga conto di tali caratteristiche. Così facendo, daremo modo al nostro corpo di adeguarsi al meglio al cambiamento e di giungere pronto per il lungo inverno che ci aspetta. In linea generale, man mano che la temperatura diminuisce, aumenta la necessità ed il piacere di cibi caldi. Ecco che le preferenze andranno verso quei cibi che si consumano cotti mentre quelli crudi saranno sempre meno richiesti. Un primo punto cardine sono i cereali. Solitamente abituati a mangiare solo pasta e riso (in verità più estivi), esistono anche molte altre varietà interessanti. Ad esempio, l’avena, ricca di proteine, di sali minerali e di grassi, è un tipico cereale invernale perché produce più calore mentre viene digerito. Di sapore leggermente dolciastro, è indicata per la preparazione di dolci e creme, ma è pure ottima nelle minestre. Anche il grano saraceno andrebbe riscoperto come cereale (e non solo nei pizzoccheri). Il miglio - oggi usato quasi esclusivamente come alimento per animali - è un ottimo cereale ricco di proteine e di grassi. Tutti questi apportano calore nel corpo e aiutano a contrastare l’abbassamento della temperatura esterna. Altro punto fondamentale sono le verdure. Piano piano abbandoniamo le zucchine, i cetrioli, i pomodori, l’insalata… ricchi di acqua e quindi utili per sopportare meglio il caldo estivo ma controproducenti per il freddo autunnale. Diamo la preferenza alle zucche, ai cavoli, alle patate, alle carote, al radicchio, meno acquosi e più ricchi di sali minerali. Per quanto riguarda la frutta vale un discorso simile. Finisce il tempo per le pesche, i meloni, l’anguria e ritroviamo le mele, le pere, l’uva. In linea generale, più fa freddo meno frutta bisognerebbe mangiare, perché qualunque frutto raffredda il corpo, ad eccezione delle castagne che sono straordinarie e che andrebbero consumate come piatto principale del pasto. Un discorso a parte meritano i frutti oleaginosi (spesso chiamati impropria- mente frutta secca), come noci, mandorle, nocciole, pinoli, anacardi, arachidi, semi di zucca, semi di girasole ecc. Questi piccoli frutti sono ricchi di lipidi straordinari e di ottime proteine e sali minerali, producono calore e per queste ragioni sono espressamente indicati per l’alimentazione invernale. Quando le giornate si accorciano e le sere arrivano sempre prima, una buona minestra calda di legumi è perfetta! Sono una buona fonte di amidi e proteine e, se abbinati con i cereali, possono sostituire le proteine di origine animale. Anche i prodotti di origine animale, come la carne, le uova e i formaggi, saranno via via maggiormente consumati, perché forniscono più calore, sono più grassi e maggiormente proteici. Attenzione però a non esagerare, perché questi prodotti hanno molte controindicazioni per la salute. Un discorso specifico meritano la vitamina C e i probiotici. La prima è un potente antiossidante, antivirale, antibatterico, antibiotico, quindi è fondamentale per rinforzare il sistema immunitario contro le infezioni del periodo invernale. E’ presente soprattutto negli agrumi, nei kiwi, nei melograni, nelle mele, nei cavoli. I probiotici sono batteri che rinforzano la flora intestinale – e quindi di nuovo sono utili contro le infezioni. Li troviamo soprattutto nei prodotti fermentati, come lo yogurt, i crauti, il pane di pasta acida, le verdure fermentate. Tutti questi alimenti andrebbero però preparati in casa perché più ricchi di batteri rispetto a quelli industriali. Mangiando seguendo queste indicazioni si rispetterà l’andamento della natura, la quale ha una propria saggezza che sostiene la vita in modo molto semplice, con il cibo che – come una madre - essa ci prepara ogni giorno. Nadia e Giacomo Bo www.ricerchedivita.it Commenta l’Articolo! [email protected] solo SCOPRI A EREN Z DI LA FF 32 Konrad ottobre 2009 prodotti biologici e biodinamici di qualità l’albero del pane trieste viale Miramare 27 tel. 040 421128 viale XX Settembre 39 tel. 040 636332 Via San Giuliano, 35 - Pordenone tel./fax: 0434 28043 - [email protected] Friuli Doc Commenta l’Articolo! [email protected] L’orchestra suona mentre l’agricoltura affonda con mega stand dell’ERSA (Ente Regionale dello Sviluppo Agricolo), Facoltà di Agraria ed Organizzazioni Professionali in prima linea a mostrare quanto a loro sta a cuore l’agricoltura friulana. Domenica sera si sbaracca e lunedì mattina si ricomincia con la solita litania dei prezzi agricoli in picchiata, latte che conviene buttare nei fossi (previa autorizzazione delle A.S.S. locali), bilanci in rosso profondo, burocrazia sadica, direttiva nitrati… e mi fermo. Proprio perché ci sono problemi peggiori che incombono sui miei colleghi agricoli, che loro ignorano, e che, presumo, ignorano anche i capi politici e accademici responsabili dell’agricoltura. Essi sono la debolezza delle piante e la devitalizzazione dei semi che stanno arrivando ad un punto critico in quanto alcuni semi non si conservano neanche un anno per l’altro e le piante hanno sempre più bisogno di trattamenti. Pensate che sulle viti, che coprono il 4% della superficie agricola, si riversa il 60% dei fitofarmaci prodotti dall’industria chimica. E’ una situazione così critica che nella zona Doc di Valdobbiadene, produttrice del famoso Prosecco, le Autorità locali hanno decretato l’allarme rosso per l’inquinamento dei terreni dovuto a pesticidi e diserbanti. Da noi non è meglio al punto che se dovessero scoperchiare la pentola, con controlli sui residui del vino, li troverebbero così alti da non poter essere immessi sul mercato. Va da sé che con tutti questi trattamenti non si può nemmeno immaginare di ottenere succo d’uva, che sarebbe un alimento di altissimo pregio per tutti, in quanto residui non abbattibili e quindi molto pericolosi. E anche lì ci sarebbe la via dei fossi! Dunque vendemmia ottima con cantine piene e prezzi in caduta libera. Questo trascina anche il mercato delle barbatelle (piantine di vite) dove Rauscedo è leader mondiale con il 40% della produzione ma con una crisi che se non si sblocca li vedrà nel 2010 fermi. Quanto ai semi va ancora peggio in quanto non solo li dobbiamo importare, grazie al monopolio delle multinazionali del settore, li paghiamo cari e se non li semini subito il prossimo anno sono pattume in quanto non germinano più. Ma coraggio che c’è “FRIULI DOC” ad effondere profumi e sapori tali da coprire, almeno per quattro giorni, la puzza e i miasmi che si alzano da un settore gravemente ammalato e che trascina in questa deriva la nostra intera società. Non è un mistero che la Sanità Regionale ci costi Per una spesa di stagione... FRUTTA: Mele tardive, pere, prugne, fichi, uva fragola (bianca o rossa), caki (a fine mese) VERDURA: Aglio,bietole costa,carote, cavolfiore, cavolo cappuccio, cicoria da taglio, cime di rapa, cipolle, fagioli freschi, lattuga da cespo, patate, pomodori, prezzemolo, radicchio da cespo, radicchio grumolo verde, ravanelli, rucola, spinaci, zucche, zucchine. quasi il 70% del nostro bilancio ed allora, se siamo un popolo di ammalati, chi ci sta lentamente uccidendo? Che non sia il caso di portare sul banco degli imputati ciò che mangiamo e l’agricoltura che produce questi prodotti? Intanto, questo sì, qualcuno può continuare a far festa. Sono quanti sull’agricoltura ci “campano”, alla grande, e con l’autorevolezza che deriva dai loro stipendi (da 130.000 Euro/anno in su ) dirigono la baracca e regalano questi momenti di gaudio, a quanti cercano di “vivere” di agricoltura con la magnanimità con la quale Cadorna pagava il bordello ai fanti che il giorno dopo avrebbero alimentato i suoi deliri di gloria. Caporetto è vicina ed una “rivolta culturale” sarebbe necessaria ma la “Sindrome di Stoccolma”, per il sistema chimico-industriale, che attanaglia i miei colleghi è ancora troppo forte per immaginare un cambiamento cosciente. Ma noi agricoltori biologici terremo duro convinti che, dopo questi tempi, arriverà anche il nostro da dove, a chi riconciliatosi con Nostra Madre Terra rispettando le Sue Leggi, potremo indicare la via di una agricoltura nuova, ecocompatibile, innovativa in modo da continuare ad essere uomini gratificati, liberi, terapeuti professanti l’attività più alta dell’uomo che è l’agricoltura. Per questo continuiamo ostinatamente a sopravvivere e, più per dovere che per dispetto, organizziamo anche quest’anno le “Biofattorie aperte” ed il 3° Corso di Agricoltura Biodinamica ed Omeodinamica da Sabato 10 Ottobre qui a Beano. Se siete interessati potete chiedere informazioni in APROBIO al n° 0432 820165 o al mio n° di cell. 329 4921354 ( che non è quello di Zaia!) Graziano Ganzit Toni lamponi Festa grande a Udine per la consueta kermesse dell’agroalimentare friulano. Quattro giorni di musica, mangiare e bere… a tutta birra. Quest’anno un po’ sottotono, per via dei Caduti di Kabul, resta pur sempre un evento da grandissimi numeri per espositori, presenze, eventi che dovrebbero incorniciare l’anno agricolo e dare il via alle feste agricole autunnali. Trombe e lustrini a gogò nel salotto buono di Udine gelateria Campo Belvedere PASSEGGIATE MUSICALI Una originale manifestazione musicale “en plein air” a Miramare Si sono appena concluse le Passeggiate Musicali nel Parco di Miramare giunte alla XXIV edizione, parte integrante della nostra tradizione musicale di Trieste e della Regione. Nonostante la grave crisi dei contributi al mondo musicale, l’edizione 2009, è tornata ad essere ricca di interessanti programmi musicali. Nella prima passeggiata (5 e 6 settembre) il Coro dei “Lions Sin- A Miramare, il Maestro Severino Zannerini dirige le “passeggiate” A pesca su ger”, che già dal 2006 partecipa, ha offerto un vario e divertente programma di brani e canzoni nello stile scanzonato, brillante, scenografico che contraddistingue questo Coro: da una deliziosa “Luna rossa” napoletana (solista Vittorio Ghezzi), e dal “Pescatore” di De Andrè, eseguite nella cornice dei “Laghetto dei cigni”, alla ballata in stile francese “Il Re fa rullare i tamburi (Solisti Stelio Rosolini e Piero Prato) e un vivo, reale e drammatico “Don Raffaè” con Settimo Aiello e Giulio Zanazzo “mattatori” della popolare canzone eseguite al Castelletto. E che piacere, dopo una impegnativa passeggiata in salita, giungere al Prato al lago dei fior di loto, sedersi anche in terra e ascoltare, solo con qualche alito di vento, ma in santa pace (con qualche scoiattolo e uccellino... di troppo), “Lilì Marlen”, “O surdato nammurato” e la corposa “Samarcanda” di Vecchioni (recitante Nicoletta Neri), pochi passi vicino ci attende il “Laghetto dei fior di loto”. Appena una breve sosta per ascoltarsi e godersi la poesia di Andrè “Le nuvole” dalla bella voce di Lietta Carrer, seguita dallo Spiritual “Nobody know...” (solisti Maria Neglia e Piero Prato). Ma c’è una sorpresa, “Minaturu” di Modugno una rara e giovanile canzone eseguita in maniera verista. Qui i “Lions Singers” devono cantare, respirare, simulare, ansimare, gridare, imitare le mine ed entrare dentro il dramma che si consuma nella miniera siciliana, con la voce di Giulio Zanazzo. Sono le ore 18, il vento è calato, un bellissimo tramonto ci aspetta al Porticciolo... luogo e momento ideale per “Pensieri e Parole” di Battisti, “Africa” di Celentano, con l’accompagnamento dei chitarristi Lino Schepis e Franco Ban, seguito da “L’Italiano” di Cotugno e un tuffo di Toscana... “Il valzer della povera gente” di O. Spadaro, che Grazia Milos con Giulio Zanazzo cantano e ballano con trasporto imitati da tutto il coro. Nella seconda passeggiata (12 e 13 settembre) ... con Vivaldi e Bach, quale confronto ravvicinato tra due Miti della “grande musica”; il tema del contendere: Il violino. I due giovani ma già affermati violinisti Davide Albanese e Paola Beziza, solisti dell’intero programma, hanno eseguito nel pomeriggio, l’integrale dei concerti che J.S Bach ha dedicato allo strumento “principe” dell’Orchestra, mentre del “prete rosso” i 2 concerti più famosi ed eseguiti dalla raccolta dell’Estro Armonico. Come da tradizione si inizia alle ore 15,30 dal Laghetto dei cigni, e durante l’esecuzione della Sinfonia “Alla rustica” vivaldiana si odono dei tuoni sull’altopiano... ma nessuno ci fa caso, dopo l’esecuzione del breve ma brillante Concerto in la magg. per 2 violini, trasferimento al Castelletto, c’è Bach che aspetta... i tuoni diminuiscono... pochi ci fanno caso... e nel primo tempo del Concerto in la min di Bach “nello stile italiano” a più di un ascoltatore viene sicuramente il dubbio di un errore nel programma stampato tanto tanto da domandarsi: è Bach o Vivaldi. Ma nel secondo movimento l’atmosfera cambia rapidamente, e non ci sono più dubbi... è Bach!! Le ultime quattro battute del lungo adagio, celebri per le varie interpretazioni date da vari musicologi (”tutta la terra gira sull’arco del violino”) e il ballo finale (Giga), dove il brillante ballerino solista (il violino), concludono la partitura musicale, ricca di passi tenici di impervia difficoltà, ma ben interpretato con sicurezza e padronanza da Davide Albanese. Il tempo di arrivare al Prato al lago dei fior di loto, dove nelle precedenti edizioni delle Passeggiate dal 1999 al 2006 sono state eseguite un numero Opere Mozartiane in forma scenica: “Don Giovanni”, “Nozze di Figaro”, “Così fan tutte” ,“Flauto Magico”, “ Ratto dal Serraglio” e il Rossiniano “Signor Bruschino”. E in questo luogo perfettamente acustico il celebre Concerto in la minore per 2 violini vivaldiano, con il famoso “tema della finestra veneziana”, si spande per l’intero Parco, ma senza minimamente disturbare scoiattoli, uccellini, pesci... intanto i tuoni sono spariti del tutto. Due passi nel verde vicino e al Lago dei fior di loto e ritorna Bach.... concerto in mi magg. La Trinità musicale, espressa nel bellissimo e lunghissimo adagio, preceduto da un possente Allegro iniziale e concluso dall’Allegro finale hanno messo in bella evidenza le qualità musicale della bravissima solista Paola Beziza. Porticciolo, ore 18, gran finale con il Concerto in re minore per 2 violini, l’unico scritto da Bach, con un “eterno e dolce adagio”, anticipato dall’allegro e fugato primo tempo, e seguito da un veloce e finale, hanno concluso la brillante e impegnativa composizione. Brava e puntuale la “Giocosa”. Da segnalare i violini: Laura Perich, Anna Feruglio, Anna Del Bon, Emanuela Colagrossi, Sabina Licen, Valentina Russo, le viole: Eugeno Bernes e Franco Anth, la violoncellista Anna Stankevich, e il bravo contrabbassista Mitsugu Harada. Sopra tutta l’Orchestra i due violini solisti, Davide Albanese e Paola Beziza, trascinatori e conduttori delle Passeggiate Musicali 2009. Pubblico numeroso e felice, per la gioia di ascoltar musica nella serenità della splendida natura del Parco. Rino Zand WILCO http://www.youtube.com/watch?v=JxDJTWee-zY Gli Wilco dalle atmosfere mutevoli: chitarre tirate (Nels Cline è solista formidabile), ballate strappacuore, riff ribollenti, abbandoni psichedelici, impasti americanissimi attenti alle influenze Kinks Beatles Beach Boys, la voce nervosa e sensibile del leader Jeff Tweedy (per cui ho grande empatia: come me soffre d’emicrania ed è finito in clinica a disintossicarsi dai farmaci). Qui, in uno dei pezzi più carichi di suspense: “Impossible Germany”. Luciano Comida 34 Konrad ottobre 2009 La soffitta di “Mimi” Cosa può trovare un giovane soprano nella soffitta della zia... Bene, guardiamo cosa c’è, c’ero stata anni fa da piccola! Non c’è molta luce, ma in compenso tanta polvere... al diavolo le allergie... entriamo in soffitta, ... ecco qui i soliti spartiti, Hanon, Czerny, Gastaldon, Bach, con le copertine di carta aggiunte per farli durare di più... che fatica le scale... non solo quelle di casa... Allora aggiungevo con la biro i numeri delle dita che spesso cambiavo e allora... il quarto o quinto dito? Che pasticci e che libri rovinati! Andiamo oltre: vecchi giornali, un paralume rotto e in un angolo un astuccio di violino... boh! ...guardo ancora, ... mi avevano detto due amici del Tartini che bisogna cercare tra il taglio delle due effe, sotto il ponticello, all’interno, un’etichetta... e se c’è scritto Stradivari... sì Stradivari, sarebbe stata una fortuna! Ma... non vedo nulla... ma no! La luce non funziona, accendo il cellulare e con la luce del display illumino sempre più da vicino lo strumento e leggo... “Antonius Stradivarius Cremonensis - Faciebat Anno 17...”ma... un tuffo al cuore... ma sono ricca, altro che canto e solfeggi, me la godo diversamente la vita! Ma dove vado a farlo vedere? Sto zitta con la zia, ci sono i cugini - cosa può venir fuori - ma al mio Edoardo lo devo pur dire, tra noi non ci sono segreti, anzi per la verità ce ne sono tanti... ma lasciamo stare!!!! Il cellulare si spegne... esco... infilo l’astuccio dentro una borsa che trovo lì alla rinfusa e corro! Sì ma dove? Penso e ripenso... chiamo Edoardo... occupato! Richiamo... risponde... sottovoce gli accenno alla cosa, lui è incredulo, ma borbotta... si va a Padova!!! Lì c’è un famoso Liutaio... sì, a Padova senza perdere tempo, a Padova! Arriviamo al Lisert in un batter d’occhio, si vola! E dopo un bel viaggio arriviamo. Ci apre un anziano e silenzioso signore, occhiali, poca luce nella stanza, tanti strumenti completi o pezzi, antichi, moderni, buon odore di vernice, di colla, resine, ecc. insomma un ambiente diverso dai soliti, ne rimango affascinata. “Trieste... bella!! Trieste... Ah la guerra, ricordo ancora quelle giornate, le ragazze... “le mule”...” esclama mentre lentamente apre la custodia del violino della zia... io e Edoardo non gli rispondiamo... aspettiamo e guardiamo i suoi occhi. Lui apre l’astuccio senza la minima emozione, meccanicamente senza guardarci... e quasi senza osservare lo strumento esclama: Stradivari!! un altro Stradivari!!: Mi gela il sangue... guardo Edo... che non muove un muscolo... “Cara signorina - aggiunge il Liutaio - lei ha un bel Stradivari, ma bello bello!!... solo che... è falso!!... sì falso!!” Poi guardandomi dritto negli occhi aggiunge: “L’etichetta non vuol dire niente o quasi. Stradivari produsse un modello personale che poi divenne il modello per tutte le fabbriche di strumenti del mondo... come appunto il suo... pensi che spesso era anche scritta la parola “modello Stradivari”, ma spesso la parola “modello” veniva cancellata da qualche falsario... peccato che abbia fatto un lungo viaggio fino a Padova per sentirsi dire questo... ma è la verità. Comunque non se la prenda più di tanto, lo strumento suona sicuramente bene, avrà circa 60-70 anni e lo tenga bene, qualcuno prima o poi lo suonerà”. Nella bottega del liutaio cala il silenzio... e il viaggio di ritorno inizia senza una parola, poi... un bel sorriso di Edoardo e una carezza mi addolciscono il sogno sfumato. ”Ma sì - aggiungo - lasciamo stare, in fondo abbiamo fatto un viaggetto assieme... ma... basta che non lo sappia la zia, mi raccomando!” MIMI In tutti gli sviluppi scientifici le persone sono il baricentro dell’attenzione (il letto si adegua alle persone e non al contrario). Grazie alla sua costruzione brevettata, il molleggio Liforma si adegua alla forma di ogni corpo indipendentemente dal peso e dall’altezza. Materiali gradevoli e naturali creano le nuove sensazioni nido (nest). Le persone devono amare il loro nido (nest) e cautelarlo. Si incassa ad ogni letto. Tutti i materiali sono certificati “lattice naturale al 100%”, indeformabili, anallergici, antibatterici, ecologici, neutri di CO2, riciclabili, di vari spessori. Copri materassi, coperte, trapunte e guanciali in pura lana vergine al 100%, la lana proviene dalla pecora viva, è igienica, autorigenerante e possiede capacità di ripulirsi, lascia circolare l’aria, facile da mantenere. Inoltre tutto il sistema lo puoi provare a casa tua senza impegno per una settimana. Bio arredi, l'arredamento ecologico Ogni bella mattina inizia dalla sera: con il calore del buon letto da bell'idea, oltre all'arredamento biologico eseguito con legni naturali trattati con cera d'api, essenze ricavate dagli agrumi o da olii essenziali, puoi trovare una linea completa di prodotti naturali realizzati secondo metodi artigianali, utilizzando le proprietà curative di ogni materia prima per assicurare un perfetto equilibrio mentecorpo-ambiente nel rispetto del nostrobenessere. concessionario cinofilia maschio o femmina Ecco un punto dolente perché spesso sopravalutato o sottovalutato e quindi causa di grandi ansie, possibile origine di problematiche inerenti la convivenza. Innanzitutto bisogna valutare il contesto nel quale verrà inserito il cucciolo ovvero, se vi sono già altri cani dello stesso sesso, madre e soprattutto, l’ingresso nella sua nuova casa. Molto utile sarà portare all’allevatore uno straccio. L’accorgimento da adottare sarà quello di impregnare l’oggetto con l’odore della madre, il canovaccio diventerà un oggetto transizionale che consentirà al cucciolo di non subire un trauma ancor più forte di quello che già avrà. Nei momenti di silenzio e soprattutto in nostra assenza, l’odore darà sicurezza, concretezza, informazioni utili nel prevenire un primo stato d’ansia d’abbandono. Il giorno che prendiamo il cucciolo dovremo porre molta attenzione al viaggio che dovremo affrontare infatti, se si tratterà di pochi chilometri non dovremo preoccuparci più di tanto, unica accortezza, sarà utile sistemarlo nella parte anteriore della macchina per evitare una comune sofferenza al mezzo di trasporto. Se invece saremo costretti ad un lungo viaggio allora vi suggerisco un trasportino rigido, situazione logistica che offre al cucciolo CHiEDi aLL’ESPErto [email protected] A che età posso addestrare il mio cane? Quando possibile si deve educare il cane fin da subito, dai due mesi in poi. Non dimentichiamo che una cosa è educare il cane ovvero, inserire il cane in un contesto sociale che non gli appartiene un’altra è addestrarlo, renderlo destro ad esibire determinate abilità. Se si interviene su di un cane che non è cucciolo non è assolutamente vero che si tratta di un percorso inutile, ci vorrà solo più tempo rispetto ad un cane scevro di esperienza ed informazioni. di quale razza e come essi siano predisposti verso i cuccioli. Successivamente si dovrà tener conto se si tratta del primo cane, la gestione di un cane maschio, soprattutto se di media/grossa taglia sarà certamente più impegnativa rispetto ad una femmina che nella maggior parte dei casi, risulta più gestibile. Detto ciò non pensiamo che se acquistiamo/adottiamo una femmina abbiano la strada spianata anzi, se saremo fortunati, sarà solamente un po’ meno in salita. Molti ritengono che gestire una femmina nel periodo dell’estro condizioni troppo la loro vita quindi scelgono un maschio che però, dovrà esser gestito ogni volta che incontrerà una cagna in quel periodo… non lo ritengo un parametro di scelta adeguato, altri dovranno esser i motivi, determinati da ciò che vorremo fare con il cane, la convivenza con altri cani limitrofi al giardino ad esempio, la presenza di bambini in casa, chi sarà deputato alla gestione di esso. Si avvicina il momento del distacco dalla 36 Konrad giugno 2009 NEGOZIO PER ANIMALI molta sicurezza anche perché impedisce la visione di ciò che lo circonda. Soste frequenti saranno d’obbligo, a meno che il cucciolo non si rilassi a tal punto da addormentarsi. Durante il periodo invernale una temperatura mite e non tropicale andrà bene mentre, per il periodo estivo, potremo sicuramente utilizzare il climatizzatore stando però attendi a non esporre il cane alle correnti d’aria dirette. Ciò che raccomando sempre è di non essere compassionevoli, premurosi si ma non da trasmettere insicurezza, il cane ha bisogno di un leader, non di una crocerossina! Finalmente a casa… se ci sono dei bambini dobbiamo tutelare il cane quindi avremo ben istruito i cuccioli d’uomo a dare un semplice saluto e nulla più infatti, per le giornate a seguire il quadrupede avrà la necessità di esplorare serenamente il nuovo ambiente senza ricevere pulsioni negative. Con questo non voglio impedire ai bambini l’interazione con il cane anzi, il tutto però dovrà esser costantemente vigilato dai genitori. Per l’alimentazione attenetevi a quanto vi dice l’allevatore e comunque sappiate che i primi tre/quattro mesi il cane mangerà almeno tre volte al giorno per poi stabilizzarsi sulle due volte. Ricordate lo straccio? Il suo posto sarà nella cuccia che avrete preparato e sistemato nel luogo definitivo senza averla riempita di palline, pupazzetti che suonano o finti ossi da rosicchiare. Al limite un gioco che sarà a sua disposizione e con il quale nessun individuo avrà a che fare. Di questo ne parleremo nel capitolo che dedicheremo all’attività ludica. La cuccia sarà confortevole e nei pressi di essa la ciotola d’acqua a misura del cucciolo e non, come spesso accade, una vera e propria piscina perché il cane diventerà grande e volete risparmiare, potreste incorrere nel rischio di indurre il cucciolo a giocare con l’acqua rischiando, soprattutto per le razze d’acqua, di trovare al vostro rientro a casa un vero e proprio disastro. Succede alle volte che il cucciolo le prime notti mantenga delle abitudini apprese presso l’allevamento e quindi non dorma per tutto il tempo, cercate fin che potete di ignorarlo però è giusto sapere che al suo risveglio farà sicuramente pipì. A questo punto vi suggerisco di stare con le orecchie tirate e se rimane all’interno della cuccia non fatevi vedere attenti verso lui, in caso vada in giro allora sollevatelo da terra e portatelo in giardino perché la pipì è assicurata. A proposito delle evacuazioni, dovete sapere che dopo mangiato, appena sveglio ed anche a seguito di grandi emozioni dovute ad esempio ad una fase di gioco concitato oppure al rientro a casa del proprietario, il cucciolo non esiterà più di tanto a seguire l’istinto fisiologico. Dovremo esser in grado di riconoscere i segnali che precedono l’evacuazione anticipando il tutto ed evitandoci inutili e soprattutto controproducenti arrabbiature. Con questo capitolo inizia concretamente un percorso della nostra vita che sicuramente ci cambierà e soprattutto aprirà la nostra mente perché siamo arrivati finalmente dove questa rubrica desidera condurvi… cambiare il punto di vista per vedere, sentire ed ascoltare il più verosimilmente possibile come il nostro fedele amico a quattro zampe. giovanni tius Associazione Cinofila “TOUCH PET” I PREZZI PIÙ BASSI DI TRIESTE VIALE RAFFAELLO SANZIO 2 APERTI DAL LUNEDÌ AL SABATO TEL. 040 9990060 CONSEGNE A DOMICILIO Nessun prezzo può pagare una simile gioia La campagna in favore delle adozioni dei cani rinchiusi nei canili, iniziata il 18 marzo 2006 con la “Prima Giornata dell’Adozione” è continuata incessantemente sino ad oggi. Lo scopo non è solo quello di dare la possibilità di iniziare una nuova vita a questi poveri animali, vittime dell’egoismo e dell’inciviltà, ma anche quello di far conoscere la triste realtà dei canili. I comuni, infatti, per far fronte al problema del randagismo, invece di dotarsi di strutture pubbliche aperte ai volontari, preferiscono appaltare ai privati la gestione degli animali, pagando un contributo giornaliero I cani non si comprano! che può arrivare sino a 7 euro a cane. Un Vuoi un amico a quattro zampe? giro d’affari enorme, se si pensa che talvolta Adotta un cane abbandonato, rivolgiti a: i privati convenzionati sono allo stesso temassociazione il Capofonte – tel.040 571623 po allevatori di varie razze canine. Sorgono, [email protected] – www.ilcapofonte.it così, strutture disposte ad accogliere quanti più cani possibili, dove l’orario d’apertura al pubblico è ridotto e le adozioni vengono rese difficili. Accade allora che, mentre gli “animalisti” si preoccupano di indire campagne di sterilizzazione di massa dei randagi e dei meticci rinchiusi nei canili, nessuno dice una parola sugli allevatori che imperversano con le loro “fattrici” supersfruttate, a riempire le piazze ed i negozi di splendidi e puliti cuccioletti profumati, possibilmente “toy” (vanno molto di moda: la sola parola fa rabbrividire!) come può competere un povero sfortunato trovatello che si trova rinchiuso dietro a quelle pesanti sbarre, senza aver commesso alcun reato? Non è più il tempo di credere alle favole che ci vengono raccontate; anche il canile più moderno rimane sempre un luogo di detenzione e dobbiamo renderci conto che esso non può essere la dimora definitiva di un cane. Ci sono almeno tre validi motivi per non acquistare un cucciolo: innanzitutto, perché i cani non sono oggetti che si comprano a seconda delle mode; perché ci sono tantissimi cani di razza che vengono abbandonati nei canili e con un po’ di pazienza si può trovare un amico a quattro zampe adatto alle proprie esigenze; perché non è giusto incrementare con incauti acquisti l’importazione di cuccioli o, in alternativa, rimpinguare le tasche degli allevatori locali. Per rendere chiara la situazione in regione voglio ricordare alcuni dati: al canile convenzionato di S.Pietro al Natisone, con annesso allevamento di varie razze, si trovano rinchiusi 300 cani abbandonati; al canile Made in Friuli di Porpetto, con annesso allevamento di razze canine, si trovano rinchiusi oltre 250 cani di cui 20 provenienti da Trieste... La lista, purtroppo, è molto lunga! Ma che cosa si prova quando si entra in un canile assistenziale? Il sentimento più ricorrente è quello del disagio e dell’impotenza davanti a centinaia di occhi che ti scrutano, sguardi pieni di paura, di rabbia, di solitudine, di disperazione, consumati nell’attesa lancinante di veder tornare il fedele amico che li ha abbandonati. Gli sguardi più amichevoli giungono da quei cani che non hanno ancora perso la fiducia nell’uomo e che sperano con il loro comportamento di farsi notare e di uscire da quell’incubo. In questi anni, mi sono resa conto che un cane adottato da un canile ha sempre una marcia in più degli altri, se accolto con dolcezza e rispetto saprà dimostrare in ogni momento della vita la riconoscenza verso colui che lo ha tolto dal canile, in certi casi la gratitudine che questi animali sono capaci di dare, diviene addirittura commovente, sopratutto se hanno trascorso tanto tempo della loro vita rinchiusi. Perché rinunciare ad una simile gioia? Mariagrazia Beinat Presidente dell’Associazione di volontariato “Il Capofonte” Onlus Mi chiamo Charlie e questa lettera mi aiuta a scriverla l’amico (non mi piace la parola “padrone”) Luciano. Intanto, se volete, la mia faccia (“muso” è un’altra parola che non mi piace) potete vederla giù in basso (Nella foto più piccola c’è Nick). Anni? Forse ne ho undici o dodici, ma non vi racconto tutta la mia vita, né con chi ho vissuto fino al sei luglio luglio 2002, né perché quel giorno mi hanno abbandonato. Vi dico solo che, quando mi sono ritrovato in mezzo alle auto in via Cumano a Trieste, ero schiantato di strazio e di paura. Non esito a confessarvi che, mentre correvo di qua e di là, con rispetto parlando mi sono pisciato addosso. Ma poi ho avuto una gran botta di fortuna: invece di finire spiaccicato come una polpetta sotto i camion sono arrivati i vigili urbani che m’hanno imbragato e portato al canile Gilros. Là sono stato (non tanto malaccio) qualche giorno. Intanto mi avevano fotografato per mandare la mia scheda segnaletica al Piccolo, sperando che qualcuno mi adottasse. Io non ci contavo troppo: avevo già il cuore spappolato e non volevo disintegrarlo del tutto. Invece, un paio di mattine dopo, capita in canile la signora Tatjana, mai conosciuta prima. E cercava me, proprio me: aveva visto la mia foto sul giornale e le ero piaciuto molto: “eri così bruttarello” m’ha detto un giorno. Le sono corso incontro e l’ho annusata, sapeva di buono. M’ha portato a casa sua e di Luciano, c’era anche un altro cane di nome Nick. Tutto sommato è un buon compagno, così come i gatti e le gatte che vivono con noi. Abbiamo vissuto sette anni da pacchia per tutti quanti noi, cani, umani (e gattacci). E spero che ce ne saranno anche altri, di anni così. Scrivo questa lettera a Konrad per spezzare una lancia (però…che stupide espressioni che usate voi umani!) in favore delle adozioni. Insomma: se volete un cane, fate un giro in canile. Magari vi capita la fortuna di trovare (e gratis, per di più) uno come me. Charlie CHIEDI ALL’ESPERTO [email protected] Ma dove siete? “Finalmente te vedo i oceti !” E’ un’esclamazione che sento spesso dopo aver toelettato un cane ed aver “ripulito” il muso dall’eccesso di pelo che lo ricopriva. Altrettanto spesso arriva la richiesta di non scoprire la zona attorno agli occhi o almeno di lasciare una frangia perché altrimenti il sole potrebbe nuocere al povero cagnolino. Nel primo caso il cane si può considerare abbastanza fortunato: per qualche mese potrà incontrare lo sguardo del suo amico e fare addirittura qualche corsa senza temere di andare a sbattere contro un albero. Si, perché, facciamo fatica a crederlo, ma se noi non riusciamo a scorgere gli occhi del nostro cane, sarà difficile che lui riesca a vedere noi. Forse, negando al nostro cane la possibilità di vedere, stiamo negando qualcosa a noi stessi… In più, spesso il pelo si appoggia sugli Considerando che le case sono riscaldate, se occhi, irritandoli. Questo, a lungo andare, può causare problemi molto seri, per non parlare del continuo fastidio dal la gattina non è abituata ad uscire all’aperto quale il cane non può in alcun modo liberarsi essendo sprovvisto di mani con cui spostare i “capelli”. In alcune razze direi che non ci dovrebbe essere nessun (terrier, schnauzer, bassotti), grazie alla particolare tessitura del mantello ed alla struttura del muso, la frangia non problema. Sarà sufficiente coprirla durante il provoca alcun fastidio e non c’è lacrimazione perché il pelo non tocca mai gli occhi. In quelle razze, invece, che hanno trasporto dalla toelettatura a casa. lo “stop” (angolo tra canna nasale e occhi) molto pronunciato ed un mantello riccio o ondulato, può darsi che il pelo E’ possibile però tosare soltanto la pancia ed cresca in direzione opposta, proprio verso i globi oculari irritandoli. Per ovviare a questo inconveniente ci sono due il petto; questo, oltre a togliere i nodi, renderà possibilità: raccogliere con un elastico morbido il pelo sopra gli occhi stando ben attenti a non tirare troppo il “codino” più agevole la spazzolatura del pelo che e pettinare con cura quello sottostante verso il basso, oppure tagliare regolarmente il pelo davanti agli occhi tenendo rimane e la gattina rimarrà ben coperta. anche la frangia molto corta. Molti, pensando al proprio cane, dicono: “la natura lo ha creato così”. In realtà, possiamo cominciare a prendere coscienza che la maggior parte delle razze è stata selezionata dall’uomo per finalità estetiche e che, in natura, troviamo lupi, volpi e sciacalli che pur avendo un pelo folto e fluente, hanno muso, piedi e zona genitale liberi. Federica Veos 37 Konrad giugno 2009 La mia gattina persiana ha un pelo che tende a formare nodi soprattutto sulla pancia dove non mi è facile spazzolarla. D’estate la faccio tosare, ma adesso arriverà la stagione invernale e ho paura che prenda freddo. Cosa mi consiglia? fumetti Storie di Storia a immagini e parole Intervista a Mario Cerne, papà della Twilight Comics Mario Cerne, sceneggiatore triestino da molti anni protagonista nel panorama fumettistico locale, è il gradito ospite di questo mese su Seconda Stella a Destra. Fondatore nel 1997 della Twilight Comics,realtà editoriale indipendente e autentica “palestra d’ardimento” per tanti giovani disegnatori, Cerne ha firmato numerose pubblicazioni, in particolare volumi storici illustrati sulla Prima Guerra Mondiale. Fra i titoli più noti, “Fratelli in armi”, dato alle stampe nel 2005, e “Gli ultimi fuochi”, uscito quest’anno Nome: Mario in libreria e nelle fumetterie per i tipi Cognome: Cerne della Luglio Editore. Nata a: Trieste Storia e fumetto: un binomio Classe: 1963 (...classe di ferro!) che lei ama particolarmente. Professione: rilegatore e per Un binomio spesso difficile, ma hobby sceneggiatore di fumetti vincente… Segni particolari: fanatico di Dal mio punto di vista lo trovo un “Daredevil” binomio stupendo. Pur se costretti Passioni: arte, cinema e tutta la a limitare il raggio d’azione della cultura in genere fantasia, dovendo rispettare il dato storico, si riesce a esprimere comunque la propria opinione. Ricordo le affascinanti “storie di Storia” che leggevo da bambino, alcune francesi, altre prodotte nel nostro Paese da grandi interpreti del fumetto, come Pratt, Buzzelli o D’Antonio. E’ sempre stato un genere particolare, di nicchia, ma di grande interesse e che impegna moltissimo. Alla Twilight, ad esempio, per realizzare “Memorie”, “Fratelli in armi” e “Gli ultimi fuochi” che non sono albi di supereroica, ma racconti storici in immagini - abbiamo fatto un lavoro preparatorio di studio davvero immenso. Perché se si vuole scrivere e disegnare qualcosa, come nel nostro caso, sulla Prima Guerra Mondiale, al di là dell’aspetto narrativo, bisogna necessariamente documentarsi. Lo trovo rispettoso verso il lettore che pretende fedeltà e attinenza storica alle situazioni realmente accadute. E per ultimo, cosa non di poco conto, si deve stare attenti a “Gli ultimi fuochi”, copertina di Davide Pascutti nella pagina accanto: “Gli ultimi fuochi”, disegno di Zivorad Misic 38 Konrad giugno 2009 - inserzione a pagamento - non scivolare nella retorica o nella troppa politica. E’ un po’ come camminare sul filo di un rasoio: bisogna trovare il giusto equilibrio. La Twilight Comics è entrata nel suo 12° anno di vita. Qual è il bilancio degli ultimi mesi? Senza dubbio positivo, anche perché quest’anno si è rivelato molto diverso dai precedenti. Un anno sempre “di lotta”, ne siamo abituati, ma ricco di soddisfazioni e culminato, nei mesi a cavallo fra il 2008 e il 2009, con la prestigiosa collaborazione con il Comune per l’allestimento della sezione “Fumetti in trincea-Strisce di Storia” della mostra “Trieste 1918. La prima redenzione novant’anni dopo”. Un incarico istituzionale di grande prestigio, sebbene duro, faticoso e anche un po’ strano per dei fumettisti… Il bilancio finale è stato ottimo, tanto che il materiale usato per la rassegna, ampliato con altre tavole e storie inedite, è stato poi raccolto nel volume “Gli ultimi fuochi”, uscito pochi mesi fa. Inoltre, per la prima volta in assoluto, la Twilight è stata pubblicata da un altro editore locale. L’albo, a livello grafico, è forse uno dei nostri migliori lavori sul dramma della Grande Guerra, disegnato a più mani, con trame intense e di forte impatto emotivo. Il 2009 è stato un anno di svolta anche per altre attività collaterali… …che ci hanno inorgoglito e dato grandi soddisfazioni. Siamo stati chiamati, infatti, a tenere dei corsi di fumetto in alcune scuole elementari e medie di Trieste. L’esperienza è stata coinvolgente e gratificante. Il rapporto con gli studenti è stato bellissimo, come bellissimo è stato vedere il loro interesse e la passione per l’argomento. Tante volte si parla in termini negativi delle nuove generazioni, dipingendole come svogliate o disinteressate. I corsi che abbiamo tenuto hanno dimostrato l’esatto contrario. I ragazzi erano visibilmente attratti non solo dal fumetto tout court, ma da come esso veniva di fatto realizzato: dalla trama al disegno, dalla creazione di un personaggio alla sceneggiatura della storia. Un’esperienza, ripeto, esaltante che mi auguro di ripetere quanto prima. è soddisfatto della visibilità che la sua casa editrice offre a tanti giovani disegnatori, non solo triestini? Molto. La Twilight è stata ed è un vero trampolino di lancio per tanti fumettisti di talento. Ne cito uno su tutti: Davide Pascutti, di Udine, che si sta affermando come uno fra i migliori giovani disegnatori in Italia. E poi tutti gli altri che - nonostante la difficoltà dell’autoproduzione, il settore di nicchia e una città un po’ refrattaria a questo tipo di messaggio culturale -, hanno dimostrato capacità e doti straordinarie. Inoltre, al di là dell’aspetto professionale, mi piace sottolineare come la nostra casa editrice sia formata da un gruppo di veri amici che amano ritrovarsi, anche a distanza di anni, come in una grande famiglia. Quante sono, ad oggi, le pubblicazioni targate Twilight e cosa avete in programma per il futuro? Sono circa una ventina, che in quasi dodici anni non sono affatto poche. Siamo partiti da generi come il fantasy, il noir e la fantascienza, per passare poi alle storie di guerra, come “Fratelli in armi”, che si svilupperà in un secondo albo, anche se non so dire con certezza quando uscirà. Svolgendo questa attività per puro hobby, non abbiamo dei limiti temporali di realizzazione, ma ci adeguiamo ai “nostri tempi”, quelli della Twilight, mettendoci però sempre tanto impegno e tanta passione. Per il futuro, inoltre, vorrei pubblicare un volume fantasy con protagonista l’Errante, disegnato a più mani in modo da mettere a confronto stili anche molto diversi tra loro. Credo sia un’operazione stimolante, nonostante qualche purista possa storcere il naso. E per finire, in fondo al cassetto, resta nascosto il più grande sogno della mia vita: scrivere una storia di “Daredevil”, fumetto che amo fin da quando ero bambino. Ma ripeto, questo è solo un sogno… Claudio Bisiani Riciclo e manualità d’artista La bigiotteria colorata e fantasiosa di Roberta Capitanio Orecchini, anelli, collane e braccialetti realizzati con i più svariati materiali di riciclo. La bigiotteria colorata e fantasiosa di Roberta Capitanio stupisce per l’ampia tipologia di oggetti usati, lavorati con l’ingegno e la passione di chi ha l’artigianato nel sangue. Intrecci e fusioni di tappi, bottoni, plettri, sassi, conchiglie che si trasformano magicamente in gioielli e bijoux, esempi straordinari della più classica “arte povera”. Roberta Capitanio, di origini beneventane, dopo aver conseguito il diploma al Liceo scientifico “Oberdan”, sta frequentando il biennio di specializzazione alla facoltà di Architettura dell’Università di Trieste. Fin da piccola ha coltivato l’amore per l’arte e l’artigianato, tanto da non riuscire a far passare nemmeno un giorno senza manipolare qualcosa, per mettere assieme, sperimentare e dar vita a nuove creazioni. A quando risalgono i suoi primi lavori artigianali? Nome: Roberta Ho iniziato circa cinque anni fa, partendo da semplici Cognome: Capitanio orecchini di perline. Poi, rovistando in casa, ho trovato Nata a: Benevento tanti altri oggetti che hanno stimolato la mia fantasia: Classe: 1985 Professione: studentessa in pausa soprattutto bottoni, dal momento che provengo da una famiglia - mia nonna era sarta e mia madre adora cucire e artigiana da sempre - che ha sempre avuto la passione per il lavoro artistico e Segni particolari: densamente manuale. Così ho provato a lavorare su diversi materiali: abitata da bigiotteria varia e da bottoni, appunto, e poi sassi, lana, tappi, conchiglie o altri bottoni… oggetti di riciclo che mi capitavano sotto mano, da cui Passioni: creare qualsiasi cosa, nascevano gioielli, orecchini, anelli… con qualsiasi cosa Dove svolge la sua attività? Lavoro a casa, in una stanza che condivido con mia sorella. Il fatto curioso è che la parte occupata da lei è ordinata e pulita, mentre la mia è straripante di cianfrusaglie e materiale di ogni genere che utilizzo per i miei lavori. Quali materiali usa di solito e ce n’è uno preferito? 39 Konrad giugno 2009 - inserzione a pagamento - Decisamente i bottoni: li amo alla follia. Ma poi anche tappi, lattine, sassi e perfino le calze di nailon e i collant. Uso materiali il cui costo è praticamente nullo, ma l’effetto finale che si riesce a ottenere mi piace moltissimo e dà risultati estetici davvero sorprendenti. Da cosa trae ispirazione? Dal materiale che ha a disposizione o da un’idea astratta? In realtà è il materiale che ispira le mie creazioni. Dal materiale, dalle sue caratteristiche e qualità, nasce l’idea di un certo manufatto. I miei lavori non riguardano comunque solo la bigiotteria. Adesso, ad esempio, sto realizzando dei cappellini e in passato mi sono inventata un po’ di tutto: biglietti di auguri per compleanni, composizioni floreali o altre lavorazioni strane di vario genere, usando scatole, ferro, legno. Insomma, utilizzo e trasformo qualsiasi materiale mi trovo sottomano. Qui da Maurizio, su Seconda Stella a Destra, sono esposti degli orecchini molto particolari… Sono orecchini realizzati con plettri, in modo che si intonino con l’ambiente e il settore musicale del negozio. E poi ce ne sono altri fatti invece con bottoni e filo di ferro, che sono tutti pezzi unici. Non faccio mai copie e non amo ripetere il medesimo soggetto, ma cerco di creare bijoux sempre nuovi e diversi l’uno dall’altro, perfino in una stessa coppia di orecchini. Un’ampia carrellata dei lavori artigianali di Roberta Capitanio è visibile sul sito internet www.myspace.com/robertacapitanio. Per ulteriori domande o informazioni si può scrivere all’indirizzo e-mail [email protected]. Claudio Bisiani orienteering Lo sport dei boschi aiuta anche la città ORIRI nascere …. in armonia Progetto per una nascita serena e una genitorialità consapevole Studio Integrato THERAPEIA Trieste - Viale XX Settembre, 24 Tel e fax 040/639122 Impianti elettrici a basso inquinamento elettromagnetico - biointerruttori PACIO IMPIANTI ELETTRICI di Michele Paccione Trieste - Via della Guardia, 14A Tel. 040 3481208 - Fax. 040 3472773 - cell. 337 543834 40 Konrad giugno 2009 All’inizio tendeva a giustificare i genitori, forse erano solo un po’ distratti. Ma dopo la terza volta che fu abbandonato nei boschi, Pollicino dovette rassegnarsi all’evidenza: mamma e papà volevano disfarsi di lui. Decise dunque di non farsi cogliere impreparato e inventò l’orienteering, che sarebbe stato di grande aiuto per tanti, da Cappuccetto Rosso a Robin Hood. Questa è la versione non autorizzata. Ufficialmente l’orienteering, chiamato anche lo sport dei boschi, nasce in Norvegia sul finire dell’ ‘800 e si diffonde rapidamente nei paesi del nord Europa, in particolare nella penisola scandinava, dove diviene una disciplina praticata da moltissimi appassionati, seguita dai mezzi di informazione più del calcio, insegnata a scuola fin dalle elementari. In Italia arriva con notevole ritardo, intorno agli anni ‘70; oggi è presente in tutte le Regioni, anche se il centro delle attività resta il Trentino. E’ uno sport dal basso impatto ambientale e dal grande valore didattico, aperto davvero a tutti e adatto a tutte le età: in ogni paese dove l’orienteering è diffuso, agonisti di altissimo livello sportivo corrono accanto a famiglie più inclini all’escursionismo. Il campo di gara ideale è il bosco, ma si corre anche in altri ambienti, come le campagne, i parchi cittadini o i centri storici. Come si svolge una gara? Ad ogni atleta viene consegnata una speciale carta per orienteering molto dettagliata e a scala ridotta, su cui è tracciato un percorso diverso per ciascuna categoria, con dei punti di controllo (lanterne) dove l’atleta dovrà segnare il proprio passaggio attraverso un dispositivo elettronico, con sequenza obbligata, completando il percorso nel più breve tempo possibile. L’attrezzatura sportiva minima si limita a un buon paio di scarpe e una bussola. Il successo della prestazione sportiva è affidato a un delicato equilibrio tra muscoli e cervello, allenamento fisico e mentale. Perché si tratta pur sempre di una corsa, ma può capitare che vinca chi ha compiuto la migliore scelta di percorso, non necessariamente il più veloce. Quel che conta è dunque orientarsi, osservare il terreno, leggere la carta e prendere decisioni, con la maggiore rapidità possibile. Per queste sue caratteristiche l’orienteering viene considerato uno degli sport di maggior contenuto educativo interdisciplinare: uso della bussola, lettura di rappresentazioni simboliche, topografia, osservazione degli ambienti naturali , della flora, dell’aspetto geologico e delle altimetrie (i cambi di vegetazione, la presenza di grossi massi o pietraie, le linee di livello sono elementi fondamentali della carta di orientamento), capacità di mantenere il controllo mentale sotto sforzo fisico e di dosare lo sforzo per non intaccare la lucidità fino al termine della gara, ecc. Ma soprattutto insegna fin dalla prima infanzia a non perdersi, oppure a riorientarsi dopo essersi persi, senza panico da Pollicino. In tutto il mondo viene insegnato e praticato nelle scuole, in Italia l’insegnamento è affidato alla buona volontà di alcuni (pochi) insegnanti di educazione fisica. Qualcosa però si muove dalle nostre parti. La caduta dei confini ha aperto straordinarie possibilità per questo sport e per chi vuole apprezzare le zone boschive del Carso nella loro continuità territoriale; lo scorso inverno una serie di gare promozionali sull’altipiano (come la corsa transfrontaliera di Gropada brez meja- senza confini ) ha avvicinato nuovi praticanti e ha contribuito a fare del Friuli Venezia Giulia la regione con il maggior incremento di iscritti alla Federazione nazionale sport orientamento (Fiso). Il 14 novembre Trieste ospiterà un appuntamento importante: si svolgerà nel Parco di San Giovanni l’ultima gara del Trofeo nazionale centri storici dopo Firenze, Bologna, Parma e Bassano. Saranno centinaia gli atleti, provenienti da tutta Italia, dall’Austria e dalla Slovenia, che correranno per i viali e i sentieri del complesso dell’ex ospedale psichiatrico. La carta e’ stata realizzata nel 2008, per celebrare i cento anni dell’Ospedale psichiatrico e i 30 anni della legge Basaglia con una gara promozionale che ha contribuito alla scoperta di questo straordinario spazio urbano: anche molti triestini che credevano di conoscere il Parco sono rimasti sorpresi dalla complessità e dalla bellezza architettonica del complesso. Ed è proprio questo il valore di una carta da orienteering: aiutare a scoprire o riscoprire il proprio territorio, conoscerlo più a fondo, e dotare così la comunità di un formidabile strumento di difesa del paesaggio. Fulvio Pacor www.origaja.it Giù le mani dal nostro riso! È ora di agire! C’è una minaccia imminente per la sicurezza alimentare. Il riso è il più importante alimento base al mondo: più di metà della popolazione mondiale mangia riso ogni giorno. Viene coltivato da oltre 10.000 anni e in 113 paesi. Oggi, però, questo alimento è minacciato dall’ingegneria genetica che continua a insinuarsi nel nostro cibo di maggior valore. Oggi, il riso geneticamente modificato (Ogm) esiste solo nei campi sperimentali. Questa situazione, però, potrebbe cambiare molto presto: le aziende agro-chimiche e alcuni governi stanno cercando di commercializzarlo. L’agricoltura sostenibile è la soluzione più sicura per la crisi alimentare e per affrontare i cambiamenti climatici. Affari rischiosi La Bayer, gigante tedesco della chimica, sta tentando di vendere a diversi paesi una varietà di riso Ogm resistente a un erbicida - per la coltivazione a livello commerciale. Il riso convenzionale e biologico rischia di essere contaminato dagli Ogm e controllato da multinazionali e governi. Il riso prodotto da Bayer (chiamato LL62) è stato modificato geneticamente per resistere alle forti dosi di erbicida irrorato nelle risaie per eliminare diverse varietà di erbe infestanti. Ogni utilizzo di riso Ogm, incrementerà di conseguenza le vendite del proprio comparto chimico. Se da un lato tutto ciò rappresenta uno scenario roseo per gli azionisti della Bayer, dall’altro mette a rischio agricoltori, consumatori e ambiente. Il riso Ogm della Bayer è, dal punto di vista nutrizionale, differente rispetto al riso naturale. Potrebbe, inoltre, causare la diffusione di erbe “super-infestanti”, trasferendo il suo nuovo gene alle varietà selvatiche infestanti. Commercianti e produttori di riso rifiutano il riso Ogm, per i forti rischi a livello economico che comporta. L’industria del riso ha perso circa 1,2 miliardi di dollari nel 2006, quando un’altra varietà di riso della Bayer ha contaminato le riserve alimentari mondiali. Firmiamo on line la petizione! Verrà consegnata a metà ottobre a Bruxelles. Dobbiamo impegnarci al massimo per raccogliere quante più adesioni possibile. http://www.greenpeace.org/italy/campagne/ogm/risotto-agliogm-no-grazie www.greenpeace.org/italy/ Greenpeace Gruppo Locale Trieste email: [email protected] Ipnosi: un’alternativa al doping nello sport “E voglio che tu scelga un momento nel passato in cui eri… e la mia voce ti accompagnerà. E la mia voce si muterà in quella di… e voglio che ti ritrovi…” Milton Erickson La prestazione atletica, quale risultato di un’interazione corpo-mente, è anche funzione di una terza dimensione, una “qualità emergente” rappresentata da un insieme di sensazioni e percezioni piacevoli che guidano verso l’eccellenza della prestazione attivando un autodialogo del tipo: “Questa è la mia gara!”, “Sento di essere il migliore!”, “Vincerò!” e il risultato sembra così scontato e logico, da non esserci spazio per altre possibili soluzioni. Solo dopo, quando corpo e mente ritornano alla “quotidianità” si comprende quanti e di che entità sono stati i passaggi che hanno costruito la vittoria. Ormai non solo le prestazioni degli atleti di vertice ma anche quelle degli amatori sono al centro di uno studio dettagliato fino all’ossessione. Sono i dettagli a fare la differenza! Naturalmente mi riferisco alle prestazioni “pulite” dove non c’è spazio per alcuna forma di inganno, quale il doping. Le attenzioni verso l’allenamento fisico vanno nella direzione del gesto atletico perfetto ed economico e per questo non poche sono le tecnologie disponibili. Naturalmente anche per l’allenamento mentale si dispone di strumenti specifici. Uno di questi è l’ipnosi, che offre molteplici possibilità anche nella direzione della prestazione sportiva. Se per Freud il sogno è “la via regia per l’inconscio”, per Milton Erickson lo stato ipnotico è una particolare veglia attentiva ottenuta interrompendo uno “schema”, ovvero agendo sulle continue previsioni degli eventi che costantemente facciamo; il soggetto ora, con l’aiuto dell’ipnotista, può inserire nuovi elementi per migliorare le sue doti. Bisogna dire che oggi quando si parla di ipnosi è scontato riferirsi al modello ericksoniano sia che si tratti di pratica terapeutica, sia che si tratti di applicazione in altri campi, quale può essere lo sport. Milton Erickson, psichiatra americano, che ha vissuto i suoi ottant’anni a partire dal 1900, ha ridimensionato tutte le visioni magiche che l’uomo aveva saputo inventare e ha dato nuova luce all’ipnosi scientifica, nata a partire dalla seconda metà del ’700. La sua personale modalità terapeutica è in parte frutto degli svantaggi che madre natura gli ha elargito, ma il suo genio 41 Konrad ottobre 2009 ha saputo vedere con altri occhi la realtà, per regalarci oggi una modalità d’intervento, ad ampio raggio, veramente raffinata. L’ipnosi ericksoniana pone la persona nello scalino più alto del podio della propria vita creando uno “stato di coscienza ipnotico” dove il soggetto è vigile e attento e dove l’ipnotista, sensibile ai “minimi dettagli”, guida verso la costruzione di una nuova realtà più funzionale ai bisogni della persona stessa. Dunque, se la prestazione sportiva d’eccellenza per realizzarsi ha bisogno di una tranquillità psicologica, questa va ricercata in tutte le direzioni, nella sfera privata dell’atleta, in quella sportiva, in quella relativa alla gestione dei pensieri, dei giudizi, delle idee, delle relazioni, delle emozioni e, perché no, anche in quella della superstizione; comportamento questo molto presente negli sportivi, più di quanto si possa pensare. Queste variabili vanno, inoltre, considerate in tutte le loro possibili interazioni, secondo una logica circolare, così da guidare l’atleta nel suo labirinto psicologico, verso l’unica direzione possibile, quella che porta alla sua prestazione migliore. Condizione questa, necessaria ma non sufficiente, per vincere una competizione. Nelle sedute ipnotiche “la mia voce ti accompagnerà…” e guiderà l’atleta ad orientare le sue risorse verso la miglior funzionalità, attraverso un percorso emozionale che scavalca qualsiasi controllo cognitivo. A questo proposito, non è mai ripetuto abbastanza che la persona in trance è ancora più vigile e attenta rispetto ad una condizione di normale veglia:: qualsiasi incoerenza interromperebbe immediatamente la trance. Dunque se l’ipnosi è una leva che agisce sulle emozioni, è facile comprendere la sua potenza a livello terapeuticosportivo, dove l’uomo deve fondersi con l’atleta per riempire ogni spazio e sentirsi protagonista. Ecco allora che durante la trance è possibile vicariare, da qualsiasi altra sfera dell’atleta, stati d’eccellenza da trasferire in ambito sportivo, come è anche possibile acquisire abilità di un altro atleta sfruttando le caratteristiche di particolari “neuroni specchio”, che recenti scoperte di neuroscienze hanno dimostrato essere nel cervello della scimmia e molto probabilmente anche in quello dell’uomo. Dunque è possibile far passare le emozioni, precursori di una prestazione, da una parte all’altra proprio come un liquido passa da un vaso all’altro comunicante. Come diceva Oscar Wilde, “Tutti i grandi avvenimenti avvengono nella nostra mente” Francesco Strano Appuntamenti di ottobre su www.konradnews.it i vostri annunci di novembre entro il 22 ottobre Trieste 1 giovedì ingresso libero Tuina, shiatsu, qigong e yoga Possibilità di prove gratuite sui corsi professionali di shiatsu e tuina, e ai corsi di base di qigong e tuina. Info 040 3223500, 333 4691092, www.shiatsuilgiardino.it 1 e 8 giovedì ingresso libero Conferenze di grafologia L’ A.G.I. Trieste, Associazione Grafologica Italiana sezione di Trieste organizza le seguenti conferenze: giovedì 1 ottobre: “ I principali aspetti temperamentali dalla scrittura”, giovedì 8 ottobre “ Gli elementi base della Grafologia e i suoi settori di applicazione “. Tutte le conferenze saranno tenute alle ore 18, presso il Circolo della Stampa in Corso Italia 13. Per maggiori informazioni o variazioni sul programma, consultare il sito www.grafologiatrieste.it 1 e 14 giovedì e mercoledì Scuola del Vedere-Accademia di BelleArti Questo mese si attivano i nostri Laboratori artistici di: Disegno, Pittura, ArteBambini, Nudo. Info 347 8554008, www.scuoladelvedere.it, via Ciamician 9. 2 venerdì ingresso libero Actis junior - pomeriggio di gioco Presentazione dei laboratori creativi ActisJunior per bambini e ragazzi: dalle 17 la sede di via Corti 3 A dell’Associazione Culturale Teatro Immagine Suono di Trieste sarà aperta per un pomeriggio di gioco e animazione con gli insegnanti di teatro, danza, psicomotricità, biodanza, psicoespressività e si potrà fare amicizia con i simpatici pupazzi del corso burattini & Co. Info 040 3480225, [email protected] 3 e 4 sabato e domenica Tarocchi i livello. gli arcani maggiori Torna un serio professionista come Ernesto Fazioli, autore di una decina di libri esoterici. Da sabato sera letture tra i partecipanti. Euro 150 dispense incluse. Info 040 3721479, www.newagecenter.it 3 e 31 sabato Seminario sulla biografia Questo corso dà i primi importanti strumenti per conoscere le leggi del destino. M°Giovanni Peccarisio, parte conoscitiva; Maddalena Peccarisio, euritmia. Soc. Antroposofica, via Beccaria 6. Info 334 9090316, info@ gruppoantroposofico.it 4 e 18 domenica Euritmia come parola visibile L’Ass.Agricoltura Biodinamica organizza due incontri di Euritmia di gruppo e curativa individuale. Opicina via di Prosecco 109, ore 10-12. Info 333 7864810. 5 lunedì Meditazione Kundalini Osho Scuotersi, danzare per poi raggiungere il proprio “centro”. Vieni a provare! Ogni lunedì dal 5 ottobre alle ore 20 Studio Massaggi, Via Marconi 34. Info 392 4795035, Maurizio, 349 8720915 Laura. 5 lunedì Delfino blu Individuazione e chiaroveggenza: riconoscersi e percepire il corpo causale. Prima giornata di incontri periodici con Boris Caris alle ore 19 al Multistudio in via Zanetti 1. Info 349 6185335, 040 634813. 5 lunedì Corso di danze irlandesi Corso di danze irlandesi organizza il Robin Hood Folk Country Club c/o Ricreatorio Padovan dal 5 ottobre ogni lunedì dalle 20.45 alle 22.45. Info 366 2502400, [email protected] 5 lunedì Oltre la donna Un cammino attraverso l’esistenza della cultura antica Andina per capire e scoprire un modo diverso ma più autentico di essere Donna. Presentazione degli incontri appresi dall’insegnamento del prof. H. H. Mamani alle ore 20.30 all’Ass. Culturale La Giostra Arcobaleno in via S. Francesco 34. Info 335 6499025 Anna. 5 e 26 lunedì ingresso libero Meditazione di luce per la terra Un invito di cuore a tutti, e a chi si chiede il perchè dei cambiamenti in atto, dove stiamo andando, perchè siamo qui ora? Meditazione di Luce per il Passaggio della Terra e dell’ Umanità, guidata da Arleen, in connessione con altri gruppi e rete di luce del pianeta; l’ incontro sarà introdotto da una breve spiegazione a titolo informativo, e dopo la meditazione seguirà un aggiornamento sulla situazione attuale del passaggio di frequenza e cambiamento di coscienza della Terra. Partecipazione libera. Ogni lunedì alle 20.30, presso Assoc. LAM-Il Sentiero, p.zza Benco 4. Info 347 2154583, [email protected] 6 martedì Danza Orientale Inizio Corsi di Danza Orientale Martedì 6 alle 20.30 Corso base; Mercoledì 7 alle 19 Base-intermedio, alle 20,30 intermedio-avanzato. Studio Massaggi, via Marconi 14 I° piano, Ass. Ombellyki. Info 333 4573184. 6 martedì ingresso libero L’uomo e il cane Storia di un incontro antico. Conferenza a cura del Girlos con Massimo Visintin e Costantino Di Iorio, addestratori esperti in psicologia canina alle ore 17.45 Farmacia Alla Borsa piazza Della Borsa 12. Info 040 367967, www.farmaciaallaborsa.it 6 martedì ingresso libero Rilassamento e visualizzazioni Tecniche di rilassamento corporeo e visualizzazione guidata, per incontrare la parte più profonda e saggia di noi. Presentazione ore 17-18 presso la palestra Piscina Acquamarina. Info 347 9574723. 6 martedì ingresso libero Psicogenealogia - le radici dell’anima Le nostre difficoltà riflettono, in genere, conflitti non risolti all’interno della nostra storia familiare. Interrompere queste dinamiche ci porta a riconquistare la nostra libertà individuale e la pienezza dell’esistenza, svincolata dai fardelli invisibili del passato. Presso “L’Incontro”, via San Francesco 34, ore 20.30. Info 347 9775427 Giorgio Berdon. 7 mercoledì ingresso libero Mal di schiena? l’esperto risponde! Incontro aperto al pubblico dalle ore 17.30 con il Dott. Ft. Francesco Zarattini; in Via Genova 21 presso Poliambulatorio Fisiosan (Centro Rieducazione Colonna Vertebrale). Domande e Risposte sui problemi della zona lombare: Indicazioni alle principali terapie mediche e metodiche fisioterapiche; i concetti RAM® e DBC®. Massimo 15 partecipanti. Info e prenotazioni 040 3478678, [email protected], www.crcv.it 7 e 22 merc. e giov. ingresso libero Laboratorio di Musicoterapia Suonare insieme in modo libero per esprimersi, farsi ascoltare ed ascoltare. A cura della dott.ssa Donatella De Colle, psicologa e musicoterapeuta, ore 20 studio Therapeia in viale XX Settembre 24. Info 331 9077565. 8 giovedì Delfino blu Integrazione con Eneagramma: personalità, enneatipo, integrazione, PNL. Seminario con Boris Caris alle ore 19 in via Ponchielli 3. Info 349 6185335, 040 634813. 8 giovedì ingresso libero S.O.S. cervello Campagna sociale di psicofarmaco-vigilanza. Incontro di presentazione dell’iniziativa,condotto dal dr Marco Bertali. Dalle 18.45 alle 20.15.Banca Etica, via Donizetti 5/a. Info www.sos-cervello.it 8 giovedì ingresso libero Punto vegetariani Incontro mensile per la promozione della scelta vegetariana. Conducono dr.ssa Susanna Beira e dr Marco Bertali, medici delegati di zona dell’Associazione Vegetariana Italiana e soci della Lega anti-vivisezione. Dalle 17 alle 18.30. Banca Etica, via Donizetti 5/a 8 giovedì ingresso libero Vomito e diarrea nel cane Sintomi comuni a differenti patologie. Conferenza con la Dottoressa Silvia Pussini veterinaria alle ore 17.45 Farmacia Alla Borsa piazza Della Borsa 12. Info 040 367967, www.farmaciaallaborsa.it 8 giovedì ingresso libero Psicogenealogia - le radici dell’anima Le nostre difficoltà riflettono, in genere, conflitti non risolti all’interno della nostra storia familiare. Interrompere queste dinamiche ci porta a riconquistare la nostra libertà individuale e la pienezza dell’esistenza, svincolata dai fardelli invisibili del passato. Presso la libreria New Age, via Nordio 4/c, ore 17.30. Info 347 9775427 Giorgio Berdon. 9 venerdì ingresso libero 10 sabato ingresso libero L’esodo del sapere dell’aquarius Centro Culturale di Yoga Jñanakanda, ore 19.30 via Mazzini 30 Trieste. Info 333 4236902. Laboratorio d’arte... la via del cuore Presentazione dei corsi di Pittura e disegno sensibile, di ceramica, mosaico, intaglio e incisione del legno e di cucito, alle ore 19 all’Associazione Reiki... la via del cuore in Via Marconi 14. Sono aperte le iscrizioni. Info 333 3462198, [email protected], [email protected] 10-11 sabato e domenica La parola che crea e risana “Forze di futuro dal cuore alla laringe”. Seminario di Arte della Parola terapeutica con Francesca Ghelfi: attrice, regista, terapeuta. Soc. Antroposofica, via Beccaria 6. Info 334 9090316, info@ gruppoantroposofico.it 11 domenica Jing tao® essenza in movimento Jing Tao® “essenza in movimento” alle ore 10 alle ore 12 esercizi base di Qi Gong per il tuo benessere quotidiano. Il costo è di 30 euro. Il corso è a numero chiuso. Trainer Sonia Rizzi. Info ed iscrizioni 040 382045, 338 7592945, www.jingtao.it 12 lunedì ingresso libero 13 martedì ingresso libero 13 martedì ingresso libero 13 martedì ingresso libero 13 martedì ingresso libero 13 martedì ingresso libero 14 mercoledì ingresso libero 14 mercoledì ingresso libero Progetto uomo Un programma per la conoscenza e lo sviluppo di se stessi attraverso l’approfondimento esperienziale degli elementi indispensabili che caratterizzano l’uomo: corpo, mente, emozioni. Presentazione del percorso in 3 incontri all’Ass. Espande, ore 20.30, v. Coroneo 15. Info 380 7385996, www.trieste.espande.it Elaborazione del lutto La Società Antroposofica organizza un incontro con il gruppo di sostegno per l’elaborazione del lutto, seguendo i testi di R.Steiner ”Morte sulla terra e vita nel cosmo” in via Mazzini 30, I p - ore 18.15-19.45. Info 339 7809778, [email protected], www.rudolfsteiner.it Nutripuntura Un approccio psicosomatico. Conferenza con il dottor Fabio Burigana, medico chirurgo alle re 17.45 Farmacia Alla Borsa piazza Della Borsa 12. Info 040 367967, www.farmaciaallaborsa.it Prevenire con pratiche di Yoga Ayurveda Secondo incontro di accompagnamento alla prevenzione con la conoscenza e le pratiche di yoga e ayurveda. In particolare praticheremo automassaggio ai sensi e parleremo di alimentazione. Alle ore 18.30 al Joytinat Yoga Ayurveda via Venezian 20 - www.joytinat-trieste.org Conferenze a l’Arnia Come si può vivere il teatro attraverso il corpo e le emozioni. Incontro con Francesca Varsori e Maurizia Savron alle ore 18 all’Arnia in piazza Goldoni 5. Seguirà la presentazione del ciclo di conferenze e un brindisi. Info 040 660805. Crea con l’arte digitale Scuola Arte Sintesi UNINT Magna Fraternitas Universalis ore 19.30 via Mazzini 30 5 p. Info 040 774586, 333 4784293. Ayurveda Maharishi - scienza della vita Conferenza con la dott.ssa Graziella Bensi, laurea in farmacia, esperta di scienza vedica, docente responsabile formazione medici nella diagnosi del polso e panchakarma alle ore 17.30 al circolo delle Generali sala conferenze al 6° piano in piazza Duca degli Abruzzi 1. Info 347 4915948. Mal di collo? L’esperto risponde! Incontro aperto al pubblico con il Dott. Ft. Francesco Zarattini; dalle ore 17.30 in Via Genova 21 presso Poliambulatorio Fisiosan (Centro Rieducazione Colonna Vertebrale). Domande e Risposte sui problemi della zona cervicale e dorsale: Indicazioni alle principali terapie mediche e metodiche fisioterapiche; i concetti RAM® e DBC®. Massimo 15 partecipanti. Info e prenotazioni 040 3478678, [email protected], www.crcv.it 15 giovedì Bagni di Gong Il Gong è lo strumento più risonante conosciuto per il suo straordinario potere di trasformazione. Ore 19-22, prima ora esperienziale di biomusica con Massimo Piazza. www.gongmaster.it Info Claudia 347 3319227, [email protected] 15 giovedì Perchè proprio quel cane? Cani e gatti ci aiutano a mettere in scena noi stessi, capirci, superare i nostri limiti. Un incontro con Federica Veos per comprendere meglio il rapporto con i nostri amorevoli sostenitori. Ore 17, alla Bautique, Rotonda del Boschetto2. Info 340 7342794. 15 giovedì ingresso libero 15 giovedì ingresso libero Il contatto fisico è un aspetto importante nella nostra relazione con gli altri. Privarcene è senza conseguenze? Conferenza con la Dottoressa Barbara Toros, psicologa e psicoterapeuta e Tiziana Roselli, terapista ayurvedica alle ore 17.45 Farmacia Alla Borsa piazza Della Borsa 12. Info 040 367967, www.farmaciaallaborsa.it Sul benessere nella società moderna Ass. Aquile di Cristalle Nord Est alle ore 19.30 presso Kineo via Madonna del Mare 10/b. conferenza divulgativa sui pilastri del benessere: alimentazione, pensiero, ambiente ed equilibrio. 16 venerdì Mediterraneo folk club Il gruppo istriano Vruja in concerto per la 9.a edizione di Finestre del Mediterraneo alle ore 20.30 alla Casa della Musica in via Capitelli 3. Ingresso € 3. 16-18 da venerdì a domenica Danza Butoh con Pierpaolo Koss www.pierpaolokoss.com Uno dei principali maestri occidentali di Danza Butoh. Stage per danzatori, attori, performer e principianti. Info Chris 348 7104030, [email protected], www.daydreamingproject.com 17 sabato ingresso libero La creatività del bambino attraverso il colore Laboratorio gratuito presso la Scuola Arte Sintesi per bambini della Fond. ELIC. ore 16 - 17.30. Via Mazzini 30 5° p. Info 040 774586, 333 4784293. 17 e 18 sabato e domenica Inochi ® a.r.t. Tecnologia per la ricerca della consapevolezza. Sistema per la ricerca e l’utilizzo delle proprie capacità per individuare e realizzare la propria missione nella vita. Relatore Maurizio Battistella. Info 040 382045, 338 7592945, www.inochi.it 18 domenica La sorgente della felicità Si diceva che quando si arriva a sentire in sé la fonte della vita essa si trasforma in noi in felicità, in un appagamento indescrivibile, poichè nulla ha a che vedere con il piacere transitorio. Seminario Self con Sauro Tronconi. Info 380 7385996, www.trieste. espande.it. 18 domenica Energia universale Desideri nella vita, equilibrio, chiarezza, autostima, amore, benessere? seminario Livello Base a Trieste all’Associazione Rosa Bianca in via San Francesco 38 I Piano. Info 338 2788674 Loredana. 19 lunedì ingresso libero Magic ring Gianni Pizzati (Scuola di Shiatsu di Trieste) introduce “Magic Ring” 10 incontri per un totale di 150 ore. Questo corso riassume 30 anni di esperienza nelle discipline energetiche; l’obbiettivo è di trasmettere e far vivere la parte essenziale dei contenuti delle tante discipline utili alla salute. Oltre la professionalità recuperare la Passione per quei gesti e quei pensieri che fanno di un trattamento un Incontro importante sia per l’operatore che per chi riceve Dalla Trance al Craniosacrale dallo Shiatsu al rapporto con le Forze della Natura... un percorso utile per chi vuole approcciare questo mondo e per chi vuole perfezionare la propria capacità di cura. Lunedì 19 alle ore 20.30 all’Ass. Cult. B&B in via Diaz 10. Info 328 2487818. 19 lunedì ingresso libero 20 martedì ingresso libero 20 martedì ingresso libero Il mal di schiena Incontro tenuto dalla dott.ssa Giulia Ghietti alle ore 20.30 presso la Grotta di Cristallo in via Mazzini 30 III p. Info 3396908654 www.lagrottadicristallo. ilcannocchiale.it Alimentazione salutistica Regole restrittive da subire o libera scelta attraverso un percorso di consapevolezza? Conferenza con la dottoressa Silene Piscanec medico, terapia olistica alle ore 17.45 Farmacia Alla Borsa piazza Della Borsa 12. Info 040 367967, www.farmaciaallaborsa.it L’influenza suina L’influenza suina: paura inutile ma vaccino pericoloso. Conferenza con Walter Pansini, erborista alle ore 18 presso l’Arnia in piazza Goldoni 5. Info 040 660805. 20-24 da mar. a sab. ingresso libero In viaggio per ricordare Anna... Straordinaria mostra di foto d’epoca, reportage di viaggio nella Cina e nell’Egitto degli anni 30. L’evento è voluto e creato da Mauro Pitacco in ricordo di Annamaria Venier scomparsa nell’aprile del 2008. Il ricavo della vendita delle foto sarà interamente devoluto alla Fondazione Lucchetta Ota D’Angelo. Mauro invita tutti, numerosi, amici e conoscenti all’inaugurazione alle ore 17 nella sede della mostra al New Age Center in via Nordio 4c. Info 040 3721479, Mauro 392 6069069. 21 mercoledì ingresso libero Conservare la salute con metodi naturali La salute, bene prezioso, silenzioso e discreto! Presentazione del programma del corso di 1.liv., che vuole offrire gli elementi base per acquisire gli strumenti di autoguarigione, alle alle ore 17.30 all’Aps Krut in via Cicerone 8b. Info 040 360072. 21 mercoledì ingresso libero Mal di schiena e attività fisica... ... è sempre indicata? Come, quando, e perché farla! Incontro aperto al pubblico dalle ore 17.30 con il Dott. Ft. Marco Segina; in via Genova 21 Poliambulatorio Fisiosan. Domande e Risposte sull’attività fisica più idonea da svolgere con il mal di schiena..Pilates? Yoga? Pesi? quale scegliere? Il rinforzo muscolare DBC® nelle instabilità e nelle rachialgie croniche o ricorrenti. Massimo 15 partecipanti. Info e prenotazioni 040 3478678, [email protected], www.crcv.it 22 giovedì ingresso libero Rimedi dell’ipersensibilità in omeopati Differenze tra rimedi minerali, vegetali e animali. Conferenza con il dottor Maurizio Cannarozzo, medico omeopata e psicoterapeuta, alle ore 17.45 Farmacia Alla Borsa piazza Della Borsa 12. Info 040 367967, www.farmaciaallaborsa.it 22 giovedì ingresso libero 23 venerdì ingresso libero Laboratori di Musicoterapia Suonare insieme in modo libero per esprimersi, farsi ascoltare ed ascoltare. A cura della dott.ssa Donatella De Colle, psicologa e musicoterapeuta, ore 20 studio Therapeia in viale XX Settembre 24. Info 331 9077565. Difficoltà scolastiche? Aiutiamo i nostri figli con il metodo Tomatis, incontro gratuito su prenotazione con il dott. Pillinini presso Piazza Ospedale 2, ore 18.30 (II piano, scala A). Info 333 3215490. 23 venerdì ingresso libero 2012 anno di luce, la via del cuore 4° parte: Cosa accadrà nel 2012? I grossi cambiamenti a livello individuale, sociale e planetario, segnali del risveglio di coscienza e spirituale, del passaggio di frequenza, già in atto; questa meravigliosa opportunità di ascensione in 4° e 5° dimensione per la Terra e l’Umanità, attesa con gioia in seno alla Fratellanza Galattica di Luce. Messaggi di condivisione per vivere al meglio questi momenti di trasformazione interiore e nel quotidiano. Tema di approfondimento: Dalle Stelle alle origini dell’ Umanità, civiltà precedenti e i popoli della Terra Cava Interiore. Conferenza a cura di Arleen, alle ore 20.15, presso Assoc. LAM-Il Sentiero, p.zza Benco 4. Info 347 2154583, [email protected] 23 venerdì ingresso libero Dall’Hatha Yoga all’Advaita Serata di dialogo e scambio di opinioni con Luciano Scarazzato alle 20.30 presso l’Institute of Yogic Culture, in via San Francesco 34. Info 040 635718. 24 sabato - 1 domenica Cine latino americano al Teatro Miela Si terrà a Trieste al teatro Miela dal 24 ottobre al 1° novembre, il XXIV Festival del Cinema Latino Americano. Verranno proiettati oltre 160 tra film e documentari sulla realtà artistica, culturale e sociale dell’America latina. Oltre ai numerosi film recentissimi in concorso, a Trieste saranno presentate varie retrospettive. Tra queste una sul regista brasiliano Rogério Sganzerla (1946-2004), ed un’altra dedicata al bicentenario dell’indipendenza dell’America Latina dalla Spagna, con una trilogia sul tema del regista venezuelano Diego Rísquez. Sarà inoltre possibile visionare delle pellicole provenienti dai maggiori festival europei, produzioni spagnole sulla cultura ispanica, opere sulla presenza ebraica, e sezioni dedicate alle nuove tecnologie, alle scuole di cinema, alla musica latina e alla documentaristica. 24 e 25 sabato e domenica Delfino blu Medicina olistica: prima sessione. Psicodramma, Costellazioni familiari, GDR e AT (con diploma). Seminario ore 9.30-18.30 al Multistudio in via Zanetti 1. Info 349 6185335, 040 634813. 26 lunedì ingresso libero 27 martedì ingresso libero 27 martedì ingresso libero 27 martedì ingresso libero Reiki-do Una via consapevole per l’evoluzione e non un mezzo di guarigione. Presentazione seminario del 14-15/11 con Sauro Tronconi allievo del Rev. Hizuguchi e terzo Sensei in linea diretta dal 1932. Ass. Espande, ore 20:30, v. Coroneo 15. Info 380 7385996, www.reiki-do.it. Psicologia, sport e integratori Incontro con il dottor David Daris, psicologo alle ore 17.45 Farmacia Alla Borsa piazza della Borsa 12. Info 040 367967, www.farmaciaallaborsa.it Allattare:il contatto più dolce che c’é Incontro informativo e di condivisione dell’esperienza dell’allattamento al seno insieme alla dott.Antonella Chiurco, IBCLC-Consulente Professionale in allattamento materno, dalle 16 alle 18, presso lo Studio Therapeia di v.le XX Settembre 24,2°p. Info 338 9058904. Ha un senso la medicina naturale oggi? Qual’è il senso della medicina naturale in un mondo sempre meno naturale? - Conversazione e riflessioni a cura di Giorgio Minca. Ore 18 presso L’arnia di piazza Goldoni 5. Info 040 660805. 29 giovedì Mediterraneo folk club La scansonata compagnia calabrase Banda Pilusa si esibisce per Finestre del Mediterraneo 9.a edizione alle ore 20.30 alla Casa della Musica in via Capitelli 3. Ingresso € 3 30 venerdì ingresso libero 30 venerdì ingresso libero Terapie essene e lettura dell’aura Presentazione delle Terapie energetiche Essene di Luce e Suono e lettura dell’Aura, un valido aiuto a tutte le problematiche, le disarmonie, i disagi del corpo e dell’anima, secondo gli insegnamenti di Anne e Daniel Merois-Givaudan; Conferenza a cura di Arleen, allieva diretta della scuola di terapeuti di Anne Givaudan e del dott. Antoine Achram; alle 20.15, presso Assoc. LAM-Il Sentiero, p.zza Benco 4. Info 347 2154583, [email protected] I cinque tibetani Ass. Sinergie I cinque tibetani “la fonte della giovinezza” - liberi incontri mensili serata dedicata all’apprendimento degli esercizi detti ”cinque riti”. Conduce Gianni Speranza alle ore 20 Ass. Sinergie via Lazzaretto Vecchio 9. Per motivi di spazio prenotare con SMS al 339 1998074 o email [email protected] 31 sabato Il tuo fuoco interiore, la tua verità Un seminario con camminata sui carboni ardenti per connetterti in modo giocoso e profondo con la tua luce interiore, la tua verità, e risplendere nella tua unicità e bellezza! Serata di presentazione venerdì 23.10.09 ore 19.30 al Caffe S.Marco, Via Battisti 18. Info Marion 348 4469159, [email protected] Incontri con Legambiente Puoi trovarci ogni mercoledì dalle 18 alle 20 nella sede di via Donizetti, 5/a (presso il punto informativo dei soci di Trieste della Banca Popolare Etica). Circolo Verdeazzurro di Legambiente Trieste. Info 040 577013, 366 3430369, fax 040 9890553, info@ legambientetrieste.it - Segui le nostre iniziative su www.legambientetrieste.it Appuntamenti di ottobre su www.konradnews.it i vostri annunci di novembre entro il 22 ottobre Trieste Artlight: il canto, il suono, la voce L’uso del suono e della voce quale mezzo riequilibrante del benessere psicofisico; Rilevamento del proprio suono fondamentale o tonica individuale; Effetti e uso consapevole delle scale e intervalli musicali; Risonanza corporea e organi interni; Gestualità, voce e corpo; Canti, stili, espressione; Armonizzazione dei Chakra e dei corpi sottili; I suoni creatori di luce, forme e colori; Il Canto Armonico e Overtones. Lezioni individuali, frequenze e orari personalizzati; a richiesta si organizzano laboratori e seminari di gruppo. Info ArtLight 347 2154583, 040417119, [email protected] Il Linguaggio dei Tarocchi Con lo studio degli Arcani analizzeremo assieme, le immagini, i numeri e il loro significato, percorrendo così le tappe obbligatorie di ogni esistenza. Info consulti e corsi 347 1098771. Corsi di Sloveno Sono aperte le iscrizioni ai corsi di vari livelli sia gratuiti che a pagamento. Il primo gruppo di corsi avrà inizio nel mese di ottobre. Info 040 761470, 338 2118453 presso la segreteria della Scuola di Sloveno dell’Ente Italiano per la conoscenza della lingua e della cultura Slovena di v. Valdirivo 30, dalle 17 alle 19. Associazione Enosis. Yoga Integrale Lezioni di Yoga Integrale secondo la Tradizione Antica. Lunedì alle ore 20, martedì ore 13.15, mercoledì ore 20, giovedì ore 19. Lezione di prova gratuita. Presso il centro Yoga & Ayurveda, via Filzi 6. Info 340 2768293, 347 0149218, 328 4717996, www.associazione-enosis.it Jing Tao® Essenza in movimento Proseguono i corsi di Jing Tao® “esercizi per il benessere” Chiama per sapere i vari orari disponibili... e vieni a provare la prima lezione è gratuita! Trainer Sonia Rizzi ideatrice e fondatrice del metodo. Info 040 382045, 338 7592945, www.jingtao.it Lungo la via Sabato 3 ottobre alle ore 17 presso il Centro Didattico Naturalistico di Basovizza, sarà inaugurata la mostra “Lungo la via”, acquerelli di fiori spontanei e da giardino, dell’artista Ilaria Petrussa. La presentazione sarà a cura di Giancarlo Pauletto. La mostra sarà visitabile fino al 30 novembre dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 9 alle 17 domenica 4 ottobre e domenica 1 novembre, in occasione della tradizionale apertura del CDN nella prima domenica del mese. Società antroposofica di Trieste Ogni martedì 20-21.30 studio sul testo di R. Steiner “Apocalisse ed agire sacerdotale”.Ogni sabato 17.3019 studio sul testo “Lo sviluppo occulto dell’uomo nelle sue quattro parti costitutive” di R.Steiner. Le attività sono gratuite presso la sede via Mazzini 30, I p. Info 3397809778, [email protected], www. rudolfsteiner.it Ass. Agricoltura Biodinamica Ogni mercoledì 20-21.30 incontro con la Sezione di Biodinamica di Trieste e Gorizia sul testo di W.Cloos “L’anima della terra nell’alchimia delle stagioni” e “L’eterico” di E. Marti presso la sede via Mazzini 30, I p. Info 333 7864810. Danza del ventre - nuovi corsi A La Noce via Artisti 7/A. Base mar 19-20.15 gio 20.4021.55 ven 18.30-19.45, intemedio mar 20.40-21.55 gio 19-20.15.Tecnica cultura spiritualità danza del velo. Lezione di prova gratuita. Info 339 5732712. Corso di Tai Ji Quan stile Chen Corso di Tai Ji Quan. Lunedì 20.30-22 e venerdì 2122.30 presso la palestra della scuola Gianni Rodari in via Pagano 8/10. Martedì e venerdi 18-19 in via Svevo 15 presso la scuola Lovisato. Prima lezione gratuita. Info Giuliana 349 1532743. Fiori di Bach La floriterapia, tra gli approcci naturali al benessere, è ormai uno dei metodi più sperimentati ed efficaci. Per conoscere e gestire meglio le proprie emozioni iscriviti al corso: 1a lezione il 4 novembre alle ore 16. Info 040 360072 Aps KRUT, via Cicerone 8b Ts. Reiki II livello Per chi vuole approfondire questa tecnica orientale semplice ed efficace e recuperare la propria vitalità, autodeterminazione ed equilibrio energetico. Corso di Reiki 2. liv. il 7 e 8 novembre. Info 040 360072 Aps KRUT, via Cicerone 8b. Necessario colloquio di preparazione al corso! Leviedelblu: attività-iniziative 17/10 Giornata aperta: trattamenti dimostrativi gratuiti di cranio-sacrale shiatsu massaggio olistico riflessologia. Con voi dalle 9 alle 20 Reiki: incontri serali al martedì per operatori e non Meditazione: percorsi di rilassamento per entrare in contatto profondo Costellazioni di riallineamento con Giuliana Strauss I piedi: “Riscoprire il benessere dalle radici” 4 incontri al sabato dal 24/10 al 14/11. Shiatsu: riprende “Approccio allo shiatsu” ogni giovedì sera. Info 320 1431175. Sensitiva Dotata di capacità medianiche ti mette in contatto con la tua parte non risolta offrendoti una chiave per ritrovare la serenità. Aiuto psicologico. Off.libera. Lina. Info 347 7498114. Associazione Culturale Mamaya Aperte le iscrizioni ai corsi di djembe principianti intermedi e tamburi bassi principianti. Info ed iscrizioni: 349 5720522, 328 0219963, info@ mamaya.it, www.mamaya.it Il canto della voce Voce, vocalità e canto conducono ad una conoscenza più importante di noi stessi e ad un benessere psicofisico generale. Il corso sarà tenuto da Antonella Grusovin. Info 392 9964632. Associazione Officine Artistiche Sono aperte le iscrizioni ai corsi di danza africana, danza sui tamburi bassi e laboratorio bimestrale di teatro danza. 24-25 ottobre stage di danza yoruba. Info 338 9861752, www.officineartistiche.it Studio massaggi via Marconi 14. 2 ottobre 19 30 presentazione corsi e attività: iscrizioni massaggio olistico entro 30 ottobre: 24-25 corso hot stone massagge e riflessologia plantare. Lunedì 5 inizio corso meditazione kundalini per tutti i lunedì alle ore 20. Danza irlandese Riprende il corso per giovani e adulti! Prima lezione gratuita. Info su luogo, data, orari e modalità d’iscrizione: Associazione Bardi a Nord 346 3243140 (Tatiana), [email protected] Depressione e società contemporanea Jonas Trieste Onlus invita alla conferenza di Francesca Perini dal titolo: Depressione e società contemporanea che si terrà martedi 13 ottobre alle ore 18 presso il Bar-Libreria Knulp, via Madonna del mare 7 Trieste. Ingresso libero. L’incontro! il nostro salone è per te Hai qualcosa da dire o da fare, ma non hai lo spazio a disposizione? Bene, l’Incontro affitta il suo grande salone per le tue conferenze e i tuoi corsi! Info 347 2637990, Giacomo De Giosa via San Francesco 34. Gorizia 1 giovedì ingresso libero Satyananda Yoga Cormons Presentazione del corso alla scuola di Brazzano Cormons Via Collio 4 lunedi e/o giovedì 19,45 - 21,30. Info 333 2153106, [email protected], www.satyanandaitalia.net/corsiyoga_cormons.htm 1-18 da giovedì a domenica Seminari di Shiatsu Associazione culturale SoleLuna - Scuola di formazione Shiatsu - L’associazione organizza: - corsi professionali di Shiatsu con inizio giovedì 1 - seminari monotematici di aggiornamento per operatori shiatsu (I Canali Tendino-Muscolari, I Canali Luo, I Canali Divergenti e Disarmonie dell’apparato digestivo) con inizio sabato 17 Sede degli incontri: presso la sede dell’associazione a Ronchi dei Legionari (GO). Info 339 8435858 Boldrin Donatella, [email protected], www.riyue.it 6 martedì ingresso libero 13 martedì ingresso libero 14 mercoledì ingresso libero 16 e 23 venerdì ingresso libero 19 lunedì ingresso libero Classi d’esercizi di bioenergetica All’Associazione Spazio di Via Marega 26 a Lucinico alle 20,30 presentazione delle classi di bioenergetica condotte da Claudia Marega diplomata SIAB Società Italiana di analisi bioenergetica. Info 346 4717858. Amico autunno Lavoreremo sulle energie dei chakras e dei rimedi base omeopatici per farci amico l’autunno rinunciando ai tipici malanni di stagione. Presentazione del corso alle ore 20 in via 7 Giugno 8 a Ronchi dei Legionari all’Associazione Delfino Blu. Info Sandro 334 6728109, Sara 347 9650702. Psicogenealogia - le radici dell’anima Le nostre difficoltà riflettono, in genere, conflitti non risolti all’interno della nostra storia familiare. Interrompere queste dinamiche ci porta a riconquistare la nostra libertà individuale e la pienezza dell’esistenza, svincolata dai fardelli invisibili del passato. Associazione Ad Maiora, c/o “Aule”, via IX agosto 4, ore 20.30. Info 347 9775427 Giorgio Berdon. Presentazione corsi di Shiatsu La trentennale Scuola di Shiatsu Irte propone presentazioni gratuite dei corsi amatoriali e professionali nella sede di Gorizia. A Lucinico, in via Marega 26 vi aspettiamo nei venerdi 16 e 23 ottobre dalle 20,30 alle 21,30. Oppure tutti i giovedì di ottobre dalle 20,30 alle 21,30 a Buttrio, via Div.Julia 5/3. Info 329 2157501, [email protected] Presentazione del libro Salute Naturale Incontro con gli autori Nadia e Giacomo Bo per parlare di salute, di alimentazione e di stile di vita. Ore 17.30 nella Sala conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio in via Carducci 2. Info 0432 728071. Satya Istituto di Yoga Gorizia. Corsi di Yoga Hatha Raja il lunedì dalle ore 9 alle 10.30 e il martedì dalle ore 17.30 alle 19. Inizio martedì 6 ottobre. Corso di qi gong (ginnastica tradizionale cinese) il giovedì dalle ore 17.30 alle 18.30, presso la Palestra Spazio via Marega 26 Lucinico. Inizio giovedì 8 ottobre. Info 0481 32990. Ronchi dei Legionari. Corsi di Yoga Hatha Raja ogni lunedì e mercoledì dalle ore 18 alle 19.30 e dalle ore 20 alle 21.30 ed ogni giovedì mattina dalle ore 9.30 alle 11, presso la Palestra Corpo Libero in via Roma 15. Inizio lunedì 5 ottobre. Info 0481 777737, Anna 0481 32990. Inizio corso settimanale di biodanza® Il 6/10 a Cormons (solo x donne) e il 7/10 a Gradisca. Biodanza è riscoprire il sapore di toccare la vita con gioia, leggerezza, fluidità e armonia. 1° lezione gratuita. Info e prenotazioni 333 7229821 e prova. Amico autunno Lavoreremo sulle energie dei chakras e dei rimedi base omeopatici per farci amico l’autunno rinunciando ai tipici malanni di stagione. Particolare attenzione verrà posta sulla sinergia tra i 7 principali chakras e le energie vibrazionali che determinati rimedi omeopatici hanno in comune. Il corso si terrà nelle date 15-22-29 ottobre e 5 novembre ore 20-22 in via 7 Giugno 8 a Ronchi dei Legionari all’Associazione Delfino Blu. Sono previste 4 serate per un costo complessivo di € 60,00, serata singola € 20,00. Serata di presentazione 13/10 ore 20. Info Sandro 334 6728109, Sara 347 9650702. Pordenone 10 sabato Giornata di Costellazioni Familiari Per lavorare su se stessi con questo straordinario metodo psicoterapeutico di risoluzione delle dinamiche familiari e dei problemi di vita. Negozio Gaia, via S. Giuliano 35. Info Giacomo Bo, 0432 728071. 10 sabato ingresso libero Conferenza Giorgio Bongiovanni Conferenza e filmati con Giorgio Bongiovanni stigmatizzato, a cura dell’Ass. Culturale Il Sicomoro, alle ore 20.30 al Centro Anziani di Porcia, in via delle Risorgive 3. Info Domenico 392 9801905, www.ilsicomoro.com 13-15 martedì - giovedì Corsi di massaggio olistico A Pordenone e Udine al Centro Olos iniziano i corsi serali di massaggio base, igienico e olistico con finalità sia amatoriali che professionali. Non servono prerequisiti. Info 334 9161209, www.centrolos.it 13 e 27 martedì ingresso libero 18 domenica ingresso libero Salute - benessere - crescita personale Ispirazione e consigli per migliorare la qualità della vita a 360°, con un concetto semplice ed effettivo. Incontro ore 20. Info e iscrizioni ore 17-19, 349 4106099, 0434 1775178. Meditiamo insieme a Casarsa Un giorno da dedicare a se stessi per rilassarsi. Tutti possono partecipare, anche chi non ha precedenti esperienze nelle meditazioni attive. Contributo pranzo €25,00. Info e prenotazioni 334 9161209, www.centrolos.it 24 sabato Tantra counselling individuali e coppie Per una sessualità sana e consapevole, maggiore autostima e benessere, relazioni appaganti e per sviluppare il proprio potenziale! Info: 334 9161209, www.centrolos.it - www.tantralife.com 25 domenica Incontriamoci nel Tantra a Sacile Il Tantra è l’arte di vivere e di amare. Giornata esperienziale per entrare in contatto con la nostra energia vitale e migliorare la qualità della vita. Info 334 9161209, www.centrolos.it Riequilibrio energetico dei chakra Si effettua il riequilibrio energetico dei chakra. Libera offerta. Info e appuntamenti 333 4597146. Sono aperte le iscrizioni al nuovo Corso di Shiatsu della Scuola Il Soffio di Pordenone, riconosciuta da ASSI Associazione Scuole Shiatsu Italiane. Info 347 5102713, 338 9075470, [email protected], www.ilsoffio.net 2 venerdì ingresso libero Theta Healing Conferenza di Theta Healing a cura di Graziella Barbato e il dott. Marcello Graglia master di theta healing conseguito negli Stati Uniti, ore 20,30 presso la sede dell’Associazione “Tra Cielo e Terra” via Cividale 547. Info 349 8901350. 2 venerdì Giornata di Costellazioni Familiari Per sperimentare su se stessi questo straordinario metodo di risoluzione delle dinamiche familiari e dei problemi di vita. Beano di Codroipo (Ud). Info Giacomo Bo 0432 728071, www.lecostellazionifamiliari.net 3 sabato ingresso libero The Reconnection-la guarigione spontanea Nuovo metodo di guarigione mai raggiunta fino ad ora. Essa riconnette l’individuo al reticolo universale (le stringhe) ricollocandolo nel circuito di scambio di Energia Luce e Informazione. Un’esperienza che ha cambiato la vita a migliaia di persone. Conferenza alle ore 18, con la dr Ph. D Silvia Albicocchi e la dr Ph.D Anna Calvia c/o La Bioteca, via Villa Glori 41 Udine. Info 331 2855185, 333 2308950, 333 8932888. 5 lunedì Classi bioenergetica A ottobre partono i corsi di Bioenergetica: uno spazio dove fermarsi, ascoltarsi, esprimersi attraverso la respirazione, il movimento, e l’espressione a cura di Claudia Marenga. Info 349 8901350, Associazione Tra Cielo e Terra. 5 lunedì ingresso libero La via del tantra Cos’è e cosa non è il Tantra? Come e perché funziona? Conferenza con Balàk Sabina Chiarion per dipanare dubbi e perplessità su quest’antico metodo olistico alle ore 20,30 alla Bioteca in via Villa Glori 43. Info 334 9161209, www.centrolos.it 6 martedì ingresso libero Serata aperta di costellazioni familiari Invito rivolto a tutti per conoscere questo metodo psicoterapeutico famoso in tutto il mondo per la sua efficacia nel risolvere i problemi di vita. Alle ore 20.30 all’Ass.ne Waira in via San Rocco 2. Info Giacomo Bo, 0432 728071. 6 martedì Corso professionale di Shiatsu Udine 3 sabato ingresso libero Il vantaggio dell’alimento biointegrale ...per l’alimentazione del bambino. Conferenza con Serena De Prophetis, insegnante di cucina naturale alle ore 20.30 alla Bioteca in via Villa Glori 43. The Reconection ® Yoga Dalle ore 19 alle 20 presso l’ass.ne “Tra Cielo e Terra” Udine via Cividale 547 riprende il corso di Yoga a cura del maestro Federico Ferrin. Info 349 8901350. 6 martedì I segreti per stare bene Ogni Martedì dalle 20.30 alle 21.30, un Segreto per Stare Bene verrà giocosamente svelato, sperimentato e condiviso in gruppo. Corso in 8 lezioni a tema, a cura di Aditi. Info 349 2828221, Assoc.TraCieloeTerra. 7 mercoledì ingresso libero 7 mercoledì ingresso libero Rebirthing - il potere del respiro Eccezionale tecnica di respirazione per sciogliere tensioni, stressi, blocchi energetici, traumi passati, e liberare l’energia vitale creativa. Alle ore 20.30 alla Bioteca in via Villa Glori 41. Info Giacomo Bo, 0432 728071. Psicosomatica radioestesia corpi sottili Un’indagine integrata dell’intero sistema corpomente-anima che permette di comprendere gli aspetti emozionali, i condizionamenti, i conflitti e le ricadute psicosomatiche che l’essere umano incontra nel suo percorso di vita. L’incontro sostituisce quello previsto e non svolto il 30 settembre. Con Valter Maestra alle ore 20.30 presso la sede dell’Ass. Waira-aiar in via S. Rocco 2/a. Info Valter 329 2303459. 8 giovedì ingresso libero 8 giovedì ingresso libero Reiki Conferenza di presentazione sul metodo di guarigione naturale del Reiki a cura delle master Monica Paoluzzi e Liliana Del Fabbro, alle ore 20.45 presso la sede dell’ass.ne “Tra Cielo e Terra” a Udine in via Cividale 547. Info 349 8901350. Che cosa è la geobiologia? A volte dormiamo sopra una falda acquifera e pur conducendo una vita corretta ci alziamo sempre stanchi. Come utilizzare la radioestesia in geobiologia e in altri campi stimolando la naturale intuizione presente in noi. Conferenza con Valter Maestra alle ore 20.30 presso la sede dell’Ass. Waira-aiar in via S. Rocco 2/a. Info Valter 329 2303459. 8 e 22 giovedì Serate Diksha a Udine Serate di meditazione, condivisione e trasmissione della oneness diksha, ore 20,30. Circolo Colibrì, via Petrarca 10, [email protected]. è gradito sms di conferma al 339 2414528. 9 venerdì ingresso libero 9 venerdì ingresso libero 12 lunedì ingresso libero 14 mercoledì ingresso libero Apriamoci al sentire attraverso il cuore Conferenza esperienziale: il Reiki oltre le parole come introduzione al Seminario di attivazione al primo livello del 24-25 Ottobre, a cura di L. Orso (Reiki Master). Ore 20.45 all’Ass. Gem in via Canova 13 a Feletto U.(UD). Info 0432 574002, www.nutrivita.it Lavorare fa bene o male alla salute? Produzione e creatività all’ombra della civiltà industriale. Conferenza con il dr. Renato Pilutti, docente di etica e antropologia filosofica, alle ore 20.30 alla Bioteca in via Villa Glori 43. Classi d’esercizi di bioenergetica Presso l’Associazione Tra cielo e terra di Via Cividale 547 a San Gottardo Udine inizio delle classi di bioenergetica condotte da Claudia Marega diplomata SIAB Società italiana di analisi bioenergetica. Info 349 8901350. Destino o karma Ciò che chiamiamo destino è una programmazione dovuta agli adattamenti biologici derivanti dai nostri conflitti e da quelli che sono stati messi in memoria dai nostri avi. Ognuno scoprirà la struttura della sua personalità individuando i propri conflitti ripetuti ed il modo personale di vivere al meglio ed in sintonia con le memorie che gli sono state trasmesse. Conferenza con Roberto Di Luch alle ore 20.30 presso la sede dell’Ass. Waira-aiar in via San Rocco 2/a. Info Roberto 320 4643415. Conosci le migliori marche bio? erboristeria dott. MARINELLA STARACE operatore qualificato da Eric Pearl in RECONNECTION® e RECONNECTIVE HEALING® la Guarigione sei tu!! è nuovo, è diverso, è reale... oltre a tutto quello che finora hai letto, pensato, sognato! Le linee assiatonali è arrivata a noi una nuova frequenza vibratoria che ci permette di attuare quel salto di coscienza annunciato da più parti. Ora è possibile riconnettersi a questa frequenza in un modo straordinariamente veloce e semplice per ripristinare le funzioni del corpo umano. Conferenza mercoledì 7 ottobre - ore 18 New Age Center v. Nordio 4/c – Trieste tel. 040 3721479 dott. Marinella Starace – farmacista, naturopata tel. 347 8453670, www.marinellastarace.com [email protected] Il Fiore dell’arte di sanare del dott. Dario Blasich ERBE SALUTE ED ALTRO Essenze, fiori di Bach, aura-soma, incensi, cristalli, fitocosmesi, miele, alimenti biologici, libri ...le puoi trovare qui o g ni mese in offerta! Ronchi dei Legionari (Go) - via Carducci 21 tel. 0481 475545 appuntamenti di ottobre su www.konradnews.it i vostri annunci di novembre entro il 22 ottobre udine 15 giovedì ingresso libero Che cosa è la geobiologia? A volte dormiamo sopra una falda acquifera e pur conducendo una vita corretta ci alziamo sempre stanchi. Come utilizzare la radioestesia in geobiologia e in altri campi stimolando la naturale intuizione presente in noi. Conferenza con Valter Maestra alle ore 20.30 presso la Bioteca, in via Villa Glori 41. Info Valter 329 2303459. 16 venerdì Corso di geobiologia A volte dormiamo in luoghi sbagliati e ci alziamo sempre stanchi. Come individuare questi punti? Inizio corso alle ore 20.30 presso la sede dell’Ass. Waira-aiar in via S. Rocco 2/a. Le prime tre lezioni sono in comune con il corso “Il grande mistero della vita”. Info Valter 329 2303459. 16 venerdì Il grande mistero della vita Inizio del corso, durante il quale con tecniche radioestesiche ed extrasensoriali Valter Maestra e Cristian Rossi effettueranno un’indagine integrata dell’intero sistema corpo-mente-anima. Primo incontro alle ore 20.30 presso la sede dell’ass. Waira, via S. Rocco 2/a. Info Valter 329 2303459. 16 venerdì ingresso libero Risveglio nella gioia del sé Queste serate saranno un percorso che si snoderà durante l’anno (ma che possono essere anche a sé stanti) in cui verranno proposte di volta in volta temi e strumenti diversi (Ilahinoor, Diksha, Meditazione dinamica, Danza) per stimolare ed esplorare da canali diversi la propria crescita e la propria dimensione spirituale, aprendo il cuore alla…GIOIA. Conduce Loredana Cassan, insegnate Yoga, Diksha Giver, operatrice P.M.T./F.A.A Ore 20.30. Presso Ass. GEM, via Canova 13 - Feletto U. (UD). Info 0432 574002, www.nutrivita.it 16 venerdì ingresso libero Conoscere se stessi e il prossimo Conoscere se stessi e il prossimo attraverso l’analisi della scrittura manuale. Conferenza con Carlo Chinaglia, grafologo, alle 20.30 alla Bioteca in via Villa Glori 43. 17 sabato Corso di cromoterapia 1° livello I significati del colore come diagnosi e cura. Presso il Centro EtoBioPsicologia, via XXIV Maggio 21 a Cervignano. Docente dr. Cristiana Scoppetta. Info e prenotazioni 349 8606782, www.etobiopsicologia.it 17 e 18 sabato e domenica Medicina Spagyrica A ottobre riprende la scuola di medicina ed erboristeria spagyrica di primo e secondo anno. Disponibili ancora alcuni posti. Info 349 8901350, “Tra Cielo e Terra”. 18 domenica Destino o Karma In questo seminario ognuno scoprirà la struttura della sua personalità individuando i propri conflitti ripetuti ed il modo personale di vivere al meglio ed in sintonia con le memorie che gli sono state trasmesse. Cinque incontri con Roberto Di Luch con inizio alle ore 9.00 presso la sede dell’Ass. Waira-aiar in via San Rocco 2/a. Info Roberto 320 4643415. 21 mercoledì Corso di Rebirthing Inizia un nuovo ciclo di incontri con questa eccezionale tecnica di respirazione che scioglie stress, tensioni, blocchi emotivi, traumi passati. Alle ore 20.30 alla Bioteca in via Villa Glori 41. Info Giacomo Bo 0432 728071. 22 giovedì ingresso libero Serata aperta di Costellazioni Familiari Vieni a sperimentare in prima persona questo eccezionale strumento per far emergere e risolvere le dinamiche familiari che bloccano la vita e il successo. Alle ore 20.30 all’Ass.ne Waira in via S. Rocco 2. Info Giacomo Bo 0432 728071. 23 venerdì ingresso libero Il seme dell’Inka Le tecniche della tradizione andina sono semplici e per nulla intellettuali. Come aprire l’aura ad una cascata di energia fine e come “digerire” le energie pesanti sono alcuni degli esempi praticabili con facilità in ogni momento. Conferenza con Valter Maestra e Adriano Pittin alle ore 20.30 presso la sede dell’Ass. Waira-aiar in via S. Rocco 2/a. Info Valter 329 2303459. 23 venerdì ingresso libero Andropausa e menopausa Piante, minerali, alimenti che sostengono la produzione ormonale in questa fase della vita. Con Ilaria Forte – Medico esperto in omeopatia, omotossicologia, naturopatia e Giuliana Cossettini – Naturopata. Ore 20.30. Presso Ass. GEM, via Canova 13 - Feletto U.(UD). Info 0432 574002, www.nutrivita.it 23 venerdì Tantra counselling individuali e coppie Per una sessualità sana e consapevole, maggiore autostima e benessere, relazioni appaganti e per sviluppare il proprio potenziale! Info: 334 9161209, www.centrolos.it - www.tantralife.com 23 venerdì ingresso libero Dalla consapevolezza di sè alla fiducia Dalla consapevolezza di sè alla fiducia, il percorso interiore di crescita. Conferenza con Silva Fornera, insegnante, alle ore 20.30 alla Bioteca in via Villa Glori 43. 23-25 da venerdì a domenica Quanti siamo Seminario tenuto dal dott. Igor Sibaldi sulle 12 funzioni superiori della psiche come conoscerle ed utilizzarle. Presentazione venerdì 23 ottobre ore 20,30 presso l’ass.ne “Tra Cielo e Terra” Udine via Cividale 547 e seminario 24 25 ottobre. Info 349 8901350. 24 e 25 sabato e domenica Corso 1° liv le 5 leggi biologiche Hamer Le cause delle malattie secondo la Nuova Medicina. Centro EtoBioPsicologia via XXIV Maggio 21 Cervignano. Docenti Dr. C. Scoppetta e Dr. A. Spreafichi. Info/costi 349 8606782, www.etobiopsicologia.it 25 domenica Energia universale Desideri nella vita, equilibrio, chiarezza, autostima, amore, benessere? Seminario Livello Base a Pasian di Prato in via Colloredo 154. Info 0432 699548 [email protected] 30 venerdì ingresso libero Presentazione p.m.t. e f.a.a. Si tratta di una tecnologia che trasmuta le memorie stabilite dall’anima, ne velocizza il processo mirando al nucleo dei vari blocchi e aiutando la risoluzione degli schemi ripetitivi, responsabili di disturbi fisici, difficoltà relazionali, professionali o economiche. Con Loredana Cassan, insegnate Yoga, Diksha Giver, operatrice P.M.T./F.A.A Ore 20.30. Presso Ass. GEM, via Canova 13 - Feletto U.(UD). Info 0432 574002, www.nutrivita.it 30 venerdì ingresso libero Il mito ed il sacro nelle religioni Il corpo e l’anima: Il mito ed il sacro nelle religioni. Conferenza con il dr. Stefano De Prophetis, esperto antropologia delle religioni, alle ore 20.30 alla Bioteca in via Villa Glori 43. 31 sabato ingresso libero Incontro Ilahinoor Vieni a provare Ilahinoor “luce divina”, energia della tradizione sufi, porta luce nelle cellule e radica. Alle ore 16.30 al Circolo Colibri in via Petrarca 10. Info 339 2414528. 31-1/11 sabato e domenica Seminario di Costellazioni Familiari Un corso di 2 giorni per coloro che desiderano fare un lavoro approfondito per risolvere le dinamiche familiari passate che impediscono il successo nella vita. Ass.ne Waira, via S. Rocco 2. Info Giacomo Bo - 0432 728071. Collaborazioni professionali cercansi Avviato centro di terapie nel campo del benessere, massaggi, discipline olistiche e naturali, salute psicofisica e percorsi di crescita personale/aziendale in zona Udine cerca liberi professionisti/collaboratori nel settore. Info 347 6052140. A TRIESTE martedì 6 ottobre Video G. Bongiovanni, vita extraterrestre Video con Giorgio Bongiovanni,stimmatizzato: “Vita extraterrestre e messaggi dal cielo”- ore 17,30 New age center - via Nordio Info 348 2282093. Corso di agricoltura biodinamica In novembre. Iscrizioni entro 28 ottobre. Altri corsi: Euritmia, Pedagogia, Pittura. Seminario: Rapporto di coppia. Conferenza 15/10 “Significato della paura nel presente”. Info 331 4580638, www.parsifaludine.it, Assoc. Cult. Parsifal, via Baldasseria Media 101. Inizio corso settimanale di biodanza® Il 5/10 a Manzano (UD). Biodanza® è riscoprire il sapore di toccare la vita con gioia, leggerezza, fluidità e armonia. Non serve saper danzare. 1° lezione gratuita. Vieni a provare. Info e prenotazioni 333 7229821. Corso Yoga della Scuola Joytinat JOYTINAT Sono aperte le iscrizioni al 1°livello del Corso Yoga della scuola Joytinat. Le lezioni si articolano nei giorni di lunedì e giovedì dalle ore 19 alle ore 20.30. Info Gianna 340 2233994, mail [email protected] A scuola di Shiatsu Gli insegnanti della Scuola di Shiatsu I.R.T.E. per la Regione FVG presenteranno gratuitamente i corsi di Shiatsu amatoriali e formativi dell’Istituto di Ricerche e Terapie Energetiche i giovedì 1-8-15-22 e 29 ottobre alle 20.30 a Buttrio in via Div. Julia 5/3. Per informazioni sui corsi nella sede di Gorizia: Cristian Rossi, tel. 329 2157501 o [email protected]; per i corsi nella sede di Udine: Jeanne Mouget, tel. 338 9774586, 0432 231035 o [email protected]. Nelle serate di presentazione i partecipanti potranno fare una breve esperienza di shiatsu, sia come riceventi che come praticanti Corso di musicoterapia preventiva Corso di formazione in tecniche di musicoterapia e creatività musicale in ambito educativo e preventivo. 14/15 novembre e 12/13 dicembre al Centro ArteMusica di Campoformido. Info 320 8974581, www.centroartemusica.it Concorso fotografico internazionale L´Ass. Cult. Kreattività ha pubblicato sul sito www.kreattivita.it il bando del concorso fotografico gratuito internazionale: “Calendario Kreattività 2010”. Info 340 8076016 dalle 20 alle 21. Ritrovare il proprio potere Gruppi di potenziamento e condivisione per superare difficoltà personali e relazionali. Le iscrizioni sono sempre aperte ed è possibile scegliere la frequenza quindicinnale (martedì sera) o mensile (sabato mattina). Info ASPIC FVG 0432 547168. fuori regione 11 domenica Bibione terme: tantra in acqua calda Incontri esperienziali per apprendere semplici ed efficaci tecniche di rilassamento, meditazione e benessere. Tutti possono partecipare. Non servono pre-requisiti nè capacità natatorie. Info 334 9161209, www.centrolos.it 24 e 25 sabato e domenica Elementi costitutivi dell’uomo Corso di Scienza dello Spirito in senso antroposofico dal titolo: elementi costitutivi dell’uomo e risveglio sensoriale. Il seminario comprende sia una parte conoscitiva che una parte artistica. Scuola di Naturopatia Hermes ad indirizzo antroposofico. Sede del seminario: Padova, costo euro 200+IVA. Info 347 4126505, www.naturopatia-hermes.it escursioni 11 domenica Yoga e natura Camminata in Istria con osservazioni naturalistiche e semplici pratiche yoga, con Franco Salvi dell’Institute of Yogic Culture. Info e adesioni (per l’organizzazione!) 040 635718, [email protected] 25 domenica Yoga e natura Escursione “non banale” in Slovenia con Franco Salvi dell’Institute of Yogic Culture. Informazioni e adesioni (gradite per poter organizzare meglio la giornata!) 040 635718, [email protected] A TRIESTE mercoledì 7 ottobre Video Giorgio Bongiovanni stimmatizzato: vita, opere, messaggio di Giorgio Bongiovanni, stigmatizzato.- Un Arca anche a Trieste? Ore 20,15. “La rosa Bianca” via S. Francesco 38, III P. Info 348 2282093. Tel. (+39) 0444.230119 [email protected] 6 a edizione | www.benewellnessexpo.it presenti alla padiglione 7 stand 17 Udine Fiere 26 settembre 5 ottobre 2009 arredare con la natura nat_spaziocorti Trieste, via Corti 2 (vicino a Piazza Venezia) tel. 040 9990006 orario: da martedì a sabato 10-13 e 15.30-19.30 fuori orario su appuntamento [email protected] - www.natdesign.it