articolo - Fiamma Tricolore / Bergamo
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Anno 10 - Numero 116 - E 1,00 Quotidiano d’informazione - giovedì 18 maggio 2006 6 0 5 1 8 9 7 71594 114084 BERGAMO BERGAMO CRIMINALITA’ I bar della città nel mirino dei ladri Falsi furti di auto per truffare le assicurazioni Blitz a Ciserano Fermati 7 clandestini Caffetteria del Parco Milù di via Mazzini e «Alla Posta» Maxi operazione della Finanza arresti e denunce I poliziotti hanno setacciato i condomini della zona Quattro Torri w Servizi alle pagine 12 e 13 w Servizio a pagina 11 w Servizio a pagina 11 Calciopoli. Un’altra partita dell’Atalanta, quella con il Milan dello scorso anno, nell’indagine della Procura di Roma Ecco perchè Nesta non fu espulso Makinwa:«Ricordoilfallo,unagrossaingiustiziaarbitrale» BERGAMO - Altre indiscrezioni, altre partite dubbie sotto inchiesta. Questa volta, a finire nel mirino dei giudici della Procura di Roma, che indagano sulla Gea, è l’anticipo della 27ma giornata di serie A del 5 marzo scorso: Atalanta-Milan, terminata 1-2. Inchiesta. Dopo i fattacci di domenica Calcio Dilettanti è allarme violenza wServizi alle pagine 4 e 5 GAZZANIGA - Ieri in via Cesare Battisti Altro schianto in moto Grave ragazzo di Gandino w Servizi a pagina 15 BERGAMO - Federconsumatori avverte w Servizi alle pagine 26 e 27 Demolizione dell’auto vecchia maxi multa senza il certificato Atalanta. Da ieri è Direttore amministrativo w Servizio a pagina 14 Giacobazzi ha firmato BERGAMO - Interpellanza della Lega Lavori in Borgo Palazzo «Sbagliato chiudere tutto» ZINGONIA - L’affare è concluso. Cesare Gia- cobazzi è il nuovo direttore amministrativo dell’Atalanta. Ieri mattina, infatti, lo stesso manager modenese ha ufficialmente legato il suo nome alla società nerazzurra, firmando un contratto, si sussurra triennale, con il club di Ivan Ruggeri. w Servizio a pagina 17 w Servizio a pagina 6 ELEZIONI - Speciale il voto a Treviglio Confronto tra candidati La Borghi lascia il palco Nella foto il fallo di Nesta su Makinwa: il difensore era l’ultimo uomo ma non venne espulso da Bertini Mercato Dilettanti. Avanzini torna a S.Paolo d’Argon Trevigliese a Lucchetti Frigeni alla Pontirolese Si muove il mercato dilettantistico: Ivano Lucchetti, titolare della Blufarm, è interessato alla Trevigliese. Mister Vecchi (Mapello) è corteggiato dal Montichiari per guidare gli allievi nazionali. Merelli (Gandinese) è vicino alla Primavera del Pergo. Pedretti e Perico (Mapello) sono vicini al Lemine. Parecchie squadre del professionismo sono interessate a Luzzana, giovane centrocampista in forza alla Colognese. w Servizi alle pagine 24 e 25 w Servizi alle pagine 8 e 9 2 Giornale di Bergamo / Politica Giovedì 18 m Il nuovo governo. Ironico l’ex ministro della Giustizia Castelli: «Che ne sa Di Pietro di cemento armato?» CdL: «Già pronti a farli cadere» Il nuovo governo/2. Sei ministri donna guidate dalla Turco I numeri dell’esecutivo: nove i Ds Amato all’Interno, Difesa a Parisi ROMA - Sei ministri donna ma solo una, Livia Turco, in un dicastero che conta, le altre tutte senza portafoglio. Due vicepremier, come ampiamente annunciato: Massimo D'Alema, che ha anche la delega agli Esteri, e Francesco Rutelli (Beni Culturali), che assicureranno il sostegno forte dei due partiti maggiori della coalizione, Ds e Margherita. E, per il resto, tutto - o quasi - come previsto: nove incarichi alla Quercia, sette alla Margherita (due a prodiani), uno rispettivamente a Udeur, Rosa nel pugno, Prc, Verdi, Italia dei valori e Pdci. E infine, tre personalità di alto profilo, che possono essere considerate in "quota Prodi": Tommaso Padoa Schioppa all'Economia, Giuliano Amato agli Interni, Paolo De Castro alle Politiche agricole. Sono queste, le linee fondamentali della lista dei venticinque ministri - uno in più rispetto all'ultimo governo Berlusconi. Un elenco con pochissime sorprese per scongiurare il rischio di un "appoggio esterno", annunciato nei giorni scorsi da Clemente Mastella e Oliviero Diliberto - e con il rientro in corsa di Rosy Bindi, data invece come possibile uscente nel totoministri della ultime ore. E allora scorriamo la lista dell'esecutivo. La Quercia ottiene - come da copione - Livia Turco alla Sanità, Fabio Mussi all'Università e Ricerca, Cesare Damiano al Lavoro, Pierluigi Bersani alle ex Attività produttive (che diventano il ministero dello Sviluppo economico). Ci sono poi incarichi senza portafoglio - per i quali Prodi finora ha indicato solo i nomi, non le deleghe - per Giovanna Melandri (probabilmente Politiche giovanili e sport), che è il ministro più giovane, Luigi Nicolais (Funzione pubblica), Barbara Pollastrini (Pari opportunità), Vannino Chiti (rapporti col Parlamento e Riforme). Quanto alla Margherita, oltre a Rutelli ottiene Giuseppe Fioroni all'Istruzione, il prodiano di ferro Arturo Parisi alla Difesa, Paolo Gentiloni alle Comunicazioni. E in più, senza portafoglio, Linda Lanzillotta (probabilmente agli Affari regionali), Rosy Bindi (Famiglia), il prodiano Giulio Santagata (Attuazione del programma). Infine, gli altri. Con Clemente Mastella che la spunta su Emma Bonino: volevano entrambi la Difesa, non la ottengono. Ma mentre il leader Udeur si consola con una poltrona pesante come quella alla Giustizia, l'esponente della Rosa del pugno deve accontentarsi di un ministero senza portafoglio (quasi certamente Politiche comunitarie). Il numero uno dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, ottiene come previsto l'Ambiente; il Prc garantisce la sua partecipazione all'esecutivo con le Politiche sociali a Paolo Ferrero; il Pdci porta a casa i Trasporti (Alessandro Bianchi); Antonio Di Pietro va alle Infrastrutture. Casini: «Mai un esecutivo così rosso» MILANO - «Davanti a un Pae- se spaccato a metà come una mela, come mai capitato prima, ecco che arriva un governo che non è mai stato così a sinistra». E' il commento del leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, nella giornata del giuramento del governo di Romano Prodi. Il leader centrista Casini, sottolineando che la sua critica «non è rivolta alle persone, delle quali taccio per rispetto», ha poi aggiunto di sperare che si riesca «a parlare dei problemi del Paese e della politica, come sto facendo io. Speriamo, ma sono davvero molto preoccupato». Reazioni - Ma le critiche arrivano un po' da tutto il centrodestra, soprattutto dalla Lega. Soddisfazione e finora nessun malumore dal centrosinistra, dopo che anche i Comunisti italiani sono stati accontentati (Alessandro Bianchi, «arruolato» all'ultimo, era stato indicato da loro). Schifani: giurano anche ministri fantasmi? - «Oggi giurano anche i ministri di dicasteri inesistenti? Non mi risulta che, secondo le norme attuali, esista un ministero dell'Istruzione distinto da quello dell'Università e Ricerca. Non mi risulta che esista un ministero della Solidarietà sociale distinto da quello del Lavoro e, cosa ancora più grave, un ministero delle Infrastrutture distinto da quello dei Trasporti». Maroni: pronti a far cadere Prodi subito - «Faremo una opposizione dura e senza sconti a per far cadere Prodi in breve tempo. Renderemo la vita impossibile a questo governicchio. Rifiuteremo qualsiasi accordo sulle presidenze delle commissioni. Ne parleremo con gli alleati, ma non possiamo barattare una opposizione morbida in cambio di alcune presidenze. E' un giorno triste, perché viene smantellato il ministero del Wel- fare e si torna al vecchio e polveroso ministero». Castelli: che ne sa Di Pietro di cemento armato? «Di Pietro ha già avuto modo di dimostrare la sua somma incompetenza nel 1996 sotto il governo Prodi. Chi sa adesso cosa combinerà? E poi cosa ne sa lui di cemen- to armato?». Calderoli: «Un ministro al giorno... » - «Prodi ci ha messo così tanto a formare la squadra perché in tasca non aveva un solo foglio con la lista dei ministri, ma ne aveva molti. A destra aveva la Treccani e a sinistra il manuale Cancelli...». IL NUOVO GOVERNO - La squadra di Prodi ha giurato ieri. Oggi la fiducia al Senato Il nuovo governo/3. Alfonso Gianni farà il sottosegretario. Il suo posto andrà al bergamasco di Rifondazione Comunista Locatelli a Montecitorio tra due settimane BERGAMO - Alfonso Gianni farà il sottosegretario alla Programmazione economica per Rifondazione Comunista, il suo compagno di partito, il bergamasco Ezio Locatelli dovrebbe così trovare posto in parlamento: «Gianni darà le dimissioni dalla Camera, bisogna aspettare i tempi tecnici». Tempi che potrebbero essere allungati dall’eventuale ostruzionismo della Cdl, ma Locatelli dovrebbe davvero sedere a Montecitorio tra due, tre settimane. Il segretario regionale Prc è soddisfatto della composizione della squadra di governo che comprende l’esponente del suo partito Paolo Ferrero: «Lo conosco molto bene - dice Locatelli - anche perché abbiamo fatto lo stesso percorso politico. Entrambi infatti veniamo da Democrazia Proletaria e siamo confluiti in Rifondazione. E’ una persona preparatissima, da undici anni nella segreteria del partito ed è stato persino in lizza per succedere a Bertinotti prima che venisse scelto Giordano. Io sono certo che sarà in grado di fare un ottimo lavoro». Il ministero assegnato a Rifondazione è quello della Solidarietà sociale, Welfare. Locatelli spiega cosa ci si aspetta da lui: «Primo obiettivo sarà quello di abolire e superare la legge Bossi-Fini. In generale credo che Ferrero lavorerà per ridare sicurezza sociale all’Italia. Nel nostro paese il li- RIFONDAZIONE - Ezio Locatelli vello del servizio sociale si è sempre più abbassato ed è andato verso una mercificazione». In Rifondazione serpeggia però una certa delusione, di cui si è parlato in questi giorni a più riprese, per la mancata assegnazione del ministero del Lavoro, che è stato scorporato da quello del Welfare e assegnato al diessino Damiano. In generale il terzo partito della coalizione, che ha superato al Senato il 7% ottiene un solo dicastero esattamente come i piccoli partiti in difficoltà a superare il 2%: «E’ vero, il ministero del Lavoro l’avremmo voluto - ammette Locatelli - Su quel tema il nostro partito ha sempre avuto una sensibilità particolare. Probabilmente ci sono state pressioni esterne. Nel complesso Ds e Margherita hanno preteso e ottenuto molto e Rifondazione è sottodimensionata rispetto al risultato elettorale». In qualche modo il partito di Bertinotti ha pagato l’elezione del proprio leader alla Presidenza della Camera: «E’ sicuramente così - dice Locatelli, che però sottolinea il lato positivo di questo baratto - Bisogna dire che l’elezione di Bertinotti presidente della Camera ha un peso politico molto alto anche per il nostro partito. Solo un anno fa nessuno si sarebbe potuto immaginare che il nostro leader sarebbe arrivato ad una posizione istituzionale del genere». (sim.b.) FOTO DI GRUPPO - Per il nuovo governo italiano maggio 2006 Giornale di Bergamo 3 / Politica Primo piano. Il Professore e i ministri del nuovo governo davanti al Presidente della Repubblica Napolitano Il giuramento del governo Prodi Oggi e lunedì la fiducia alle Camere ROMA - Il governo Prodi ha giurato. Uno dopo l'altro, i ministri del nuovo esecutivo hanno letto la formula di rito davanti al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Dopo il giuramento e la foto di gruppo, Prodi si è diretto a Palazzo Chigi. Ad atten- derlo c'era il Presidente del Consiglio uscente Silvio Berlusconi per la cerimonia dello scambio delle consegne. Ultimato questo rito, si è riunito il primo Consiglio dei ministri del governo Prodi. Berlusconi, da parte sua, ha ringraziato tutti, augurando «buon lavoro con il nuovo Presidente del consiglio». L'ex premier ha così lasciato Palazzo Chigi, salutato dagli applausi dei dipendenti. La giornata - Il d-day del nuovo governo è arrivato. Completo blu abbottonato, volto sorridente, il presidente del Consiglio incaricato si è fatto largo tra la folla di giornalisti che lo attendevano all'uscita dell'Unione in Piazza Santi Apostoli e, con un rapido gesto della mano, ha tirato fuori un foglietto bianco. Un gesto esplicito per indicare che di lì a pochi minuti avrebbe presentato la lista dei ministri del suo governo al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Prodi si è recato al Quirinale insieme a Enrico Letta, sottosegretario in pectore alla presidenza del Consiglio. Fiducia oggi al Senato e lunedì alla Camera - «Il presidente del Consiglio ha sciolto la riserva e accettato l'incarico. Il giuramento dei nuovi ministri avverà alle ore 16.30 al Quirinale». Lo ha annunciato il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra. Il nuovo governo Prodi sarà oggi al Senato, verso le 12, per chiedere la fiducia dal Parlamento. Lunedì prossimo invece sarà la volta della Camera dei Deputati. Lo ha detto il presidente del Consiglio Romano Prodi al Quirinale. Prodi: «Squadra coesa». Napolitano: «Soddisfatto» - Dopo aver letto la lista dei ministri, Prodi ha sottolineato che si tratta «di una squadra molto coesa, più omogenea di qualsiasi descrizione che ne veniva fatta in precedenza. È una squadra - ha concluso - non un insieme di individui, fatta per durare l'intera legislatura». Anche il presidente della Repubblica, che non si fermato con i giornalisti, si è detto «soddisfatto. Poi - ha aggiunto Giorgio Napolitano - giudicherete voi e naturalmente il parlamento». Sciolto l'«ingorgo» istituzionale che ha visto la nomina dei presidenti delle Camere e l'elezione e l'insediamento del capo dello Stato, a più di un mese dalle elezioni del 9 e 10 aprile per Romano Prodi è così arrivato il momento della presentazione del suo governo. L'elenco è stato ultimato nella notte, nel corso di un ultimo confronto fra i partiti della maggioranza sulla distribuzione delle deleghe. E il Professore, dopo il tira e molla degli ultimi giorni che ha visto protagonisti prima Ds e Margherita e poi anche le forze minori dell'alleanza, ha finalmente sciolto la riserva. Vertice sui viceministri - Il leader del centrosinistra ha tenuto ieri mattina un ultimo vertice dell'Ulivo in piazza Santi Apostoli convocato per definire la lista dei viceministri e dei sottosegretari del nuovo governo. Una pratica «collaterale» ma non secondaria, che ha consentito agli stati maggiori della coalizione di distribuire incarichi e deleghe per compensare le forze politiche rimaste deluse dalla trattativa per l'assegnazione dei ministeri. Primo piano/2. «Meno donne del previsto, ma autorevoli» I neoministri bocciano la destra «Non si farà il ponte sullo Stretto» - «Sarà un ministero accogliente». Fresca di nomina, la neoministra per la Salute, Livia Turco, dice che è «prematuro dare indicazioni» su cosa cambierà a Lungotevere dei Cenci, ma assicura che il suo sarà «un ministero che lavora con i cittadini, con i medici, le associazioni, le Regioni, il volontariato». Quella illustrata da Prodi, secondo Turco, è «una buona squadra di governo». Le donne sono «meno di quante ne aveva promesse, ma comunque più di quelle del governo Berlusconi. E poi tutte molto autorevoli, che daranno un grande contributo al governo, anche al di là dei singoli incarichi». Bindi - Sulla presenza delle donne nel governo Prodi è meno soddisfatta ROMA NUOVO PREMIER - Prodi Rosy Bindi (neo ministro della Famiglia). «Sono poche, sì - ammette rammaricata - ma la cosa più grave è che, eccetto la Turco, sono tutte senza portafoglio». Bianchi - Alessandro Bianchi (indipendente ma in quota Pdci) sarà il nuovo ministro dei Trasporti. «Mi è stata chiesta la disponibilità nel tardo pomeriggio di ieri (martedì ndr) commenta - e ho avuto la conferma solo a notte fonda». Dovrà affrontare questioni difficili, e lo sa bene. «Sulla Tav in Val di Susa non conosco nei dettagli i progetti, ma sono convinto che bisogna cercarne uno condiviso dalla popolazione». Posizione netta riguardo al Ponte sullo Stretto: «Sono assolutamente contrario». Pecoraro Scanio - Con il governo di centrosinistra l’Italia sarà «un Paese che mette al centro i temi dell’ambiente ma che cerca anche di rendere i cittadini italiani più ambientalisti». Questo l’impegno di Alfonso Pecoraro Scanio, ministro dell’Ambiente. «Il rilancio dell’economia si farà con opere utili e non con progetti faraonici come il Ponte sullo Stretto». Damiano - Tra i nodi che il governo Prodi dovrà affrontare c'è anche quello riguardante il mercato del lavoro. «Non siamo per l'abrogazione della legge Biagi - ha subito chiarito il ministro del Lavoro, Cesare Damiano - Personalmente non sono neanche per il completamento: la legislazione sul lavoro va riscritta». Primo piano/3. La nomina di Linda Lanzillotta al Ministero porta la bergamasca a Roma: «Ora serve la massima calma» Reduzzi in odore di ripescaggio: «Aspetto» - Ancora cauta, Giuliana Reduzzi non vuole dare per scontata il proprio ripescaggio alla Camera. Eppure la nomina di Linda Lanzillotta al Ministero degli Affari Regionali è un passo in avanti decisivo, perché l’esponente romana della Margherita dovrebbe rinunciare al proprio seggio a Montecitorio, lasciandolo proprio alla Reduzzi, prima dei non eletti nella Circoscrizione Lombardia 2: «Ancora non si può dire che il ministro rinunci al seggio - dice l’esponente della Margherita - Certo, la nomina era nell’aria e potrebbe portarmi in Parlamento ma bisogna attendere prima di poterlo dire con certezza». Lo stesso Romano Prodi ha commentato la lista dei propri ministri dicendo che avrebbe voluto una maggiore presenza femminile: «Di certo ce ne sono di più di quante non ce ne fossero nei precedenti governi dice la Reduzzi, che poi ammette - In effetti però le donne avrebbero potuto essere maggiormente valorizzate, dando loro la responsa- BERGAMO bilità di ministeri più importanti. Perché in questo modo si evita l’impressione che alle donne vengano assegnati solo ruoli di serie B. Comunque qualche presenza importante c’è, come quella di Rosi Bindi, pur inserita in un Ministero senza portafoglio». Nel complesso secondo la deputata uscente, quella di Prodi è una squadra valida: «Rispetto alle previsioni degli ultimi tempi mi sembra che sia un gruppo ancora più soddisfacente. Mi sembra che il Presidente del Consiglio sia riuscito a mettere insieme persone tutte molto competenti». Mentre un po’ di preoccupazione negli ultimi giorni riguardava la presenza o meno nell’esecutivo di Enrico Letta: «Mi sono stupita vedendo che non gli sarebbe stato assegnato alcun ministero. Poi però ho capito che sarebbe diventato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e mi sembra una scelta molto buona. Sono contenta che Enrico prenda il posto dello zio Gianni». In effetti l’enfant prodige del centrosinistra italiano occuperà a Palazzo Chigi la stessa posizione di consigliere che aveva Gianni Letta con Berlusconi. C’è invece una donna uscita piuttosto delusa da questi giorni di consultazioni, Emma Bonino: «Ma io credo che comunque le sia stato dato un ministero che potrà valorizzare la sua buona conoscenza della realtà europea» commenta la Reduzzi. A lei ora tocca attendere l’ufficialità della rinuncia della Lanzillotta al Parlamento. Poi potrà tornare a concentrarsi sulle Comunali di Ponte San Pietro, con un’Onorevole in più da spendere nella lotta con Pozzi. (sim.b.) MARGHERITA - Giuliana Reduzzi 4 Giornale di Bergamo / Cronaca Giovedì 18 m Calciopoli. Dopo Siena e Brescia, si scopre che un altro match sarebbe stato fischiato contro i nerazzurri Nesta graziato: s’indaga su Bertini Atalanta-Milan tra le gare sospette - Altre indiscrezioni, altre partite dubbie nel mirino degli inquirenti. Stando a fonti vicine alla procura di Roma si sarebbe allungata ulteriormente la lista delle partite prese in considerazione nell’ambito dell’inchiesta sulla Gea World. Dopo Siena-Atalanta e Brescia-Atalanta della passata stagione, con conseguente sfogo del portiere nerazzurro Alex Calderoni al nostro quotidiano, questa volta a finire nel mirino dei giudici è l’anticipo della 27ma giornata di serie A del 5 marzo scorso: Atalanta-Milan, terminata 1-2. «Concorrenza illecita», questa è l’accusa principale rivolta dalla procura di Roma alla società di procuratori calcistici presieduta da Alessandro Moggi, la Gea. Una concorrenza sleale che sarebbe stata svolta anche con influenze importanti nell’ambiente arbitrale, che coinvolgeva alcuni insospettabili fischietti per modificare l’andamento delle partite. Dopo Siena-Atalanta, diretta dall’arbitro Farina, e la più chiaccherata Brescia-Atalanta, con la giacchetta nera De Santis protagonista del doppio rigore concesso a Di Biagio, adesso è il turno di Atalanta-Milan. Un match discusso da molte moviole televisive di quei giorni, in particolare per alcuni episodi decisivi, anche per il risultato finale, decretati dal fischietto Paolo Bertini. Lo stesso che, attualmente, è iscritto nel registro degli indagati e automaticamente sospeso dall’Aia fino a quando la sua posizione non sarà chiarita. A quanto pare pure Atalanta-Milan ha destato sospetti ai giudici romani, che ieri pomeriggio si sono incontrati con i colleghi delle procure di Napoli, Parma e Torino. Gli episodi chiave di quella sconfitta nerazzurra, in particolare, furono due. Due errori che portarono l’Atalanta alla retrocessione, in un periodo in cui il gruppo di Delio Rossi stava andando a mille, facendo sperare l’intera Bergamo in una salvezza straordinaria. Eccoli nel dettaglio. Al 14’st, ancora sul risultato di 0-0, Ayodele Makinwa, su assist di Antonino Bernardini, s’invola a rete in solitaria. A tentare di fermarlo ci pensa Alessandro Nesta, che con un fallo da dietro atterra il nigeriano. L’arbitro Bertini fischia, ma invece di espelle- schio finale, Pirlo su respinta di Calderoni, insacca di testa al 94’. Bertini convalida e fischia la fine dell’incontro, con i giocatori dell’Atalanta increduli visto che il recupero doveva essere di 3’. Le trasmissioni televisive, però, dimostrarono che il gol arrivò esattamente al 93’ e 32’’. Insomma, un’inezia che è però costata cara alla Dea. Una partita e soprattutto una conduzione da parte del fischietto Paolo Bertini che suscitò molti dubbi, tifosi e addetti ai lavori compresi, su cui indagherà pure la procura di Roma. La stessa che dovrà dare risposte chiare sul reale coinvolgimento di Paolo Bertini nel mondo Gea. Solo così si saprà realmente se Atalanta-Milan fu condizionata da fattori esterni. Luca Bilotta BERGAMO CONFRONTO CHIAVE - Tra Nesta e l’allora nerazzurro Makinwa re Nesta per fallo da ultimo uomo, assegna un fallo per il Milan. Una decisione che suscitò le ire degli spettatori presenti, con polemiche accese pure in televisione. Da lì il Milan passa in vantaggio al 27’ con Ambrosini, raggiunto da Makinwa al 28’. Proprio sull’1-1 e in pieno recupero ecco arrivare la beffa: mentre gli spettatori e i giocatori atalantini aspettano con ansia il triplice fi- Calciopoli/2. Tutti gli episodi di una stagione sospetta Brescia, Calderoni para un rigore L’arbitro De Santis lo fa ribattere 27ª Giornata Atalanta-Milan 1-2 5 marzo 2005 Arbitro: Bertini 14’st - Makinwa, lanciato a rete, viene atterrato da Nesta. Bertini fischia un fallo inesistente nei confronti del nigeriano, una trattenuta che - se realmente commessa - doveva essere fischiata subito senza far proseguire l’azione. A regolamento, invece, Nesta doveva essere espulso essendo l’ultimo uomo della difesa rossonera. 94’st - Su colpo di testa di Inzaghi, Calderoni respinge coi pugni. Pirlo da pochi passi di testa segna il 2-1. Il Milan vince la partita, ma il gol arriva a tempo oramai scaduto. I minuti di recupero erano solamente 3. 31ª Giornata Brescia-Atalanta (1-0) 17 aprile 2005 Arbitro: De Santis 48’st - Rivalta atterra fallosamente Vonlanthen in area di rigore e viene espulso per somma di ammonizioni. Nulla da eccepire, anche se la severità di De Santis è forse esagerata. Il contatto c’è stato, ma l’olandese accentua la caduta. Il cartellino gial- L’ARBITRO - Bertini lo precedentemente inflitto a Rivalta - anche qui discutibilmente -, con il secondo giallo per il rigore, porta all’inevitabile espulsione. 49’st - Di Biagio s’incarica del tiro dal dischetto, parte una corta rincorsa e tira. Calderoni para e manda la sfera in angolo. Solo a palla in out De Santis fischia e ordina la ripetizione del penalty. Due i dubbi: come mai De Santis ha atteso così tanto prima di far ripetere il rigore? Inoltre la rincorsa di Di Biagio è breve, giocatori in area non avevano il tempo materiale per entrare. Infatti le moviole dimostreranno che il rigore non andava ripetuto. L’Atalanta perde 1-0. 38ª Giornata Siena-Atalanta 2-1 29 maggio 2005 Arbitro: Farina 43’ st - Choutos colpisce un palo dopo un’azione insistita dell’Atalanta. Farina, però, prima che la sfera ritorni in mano ai giocatori nerazzurri fischia un fallo - non si capisce tutt’ora il perchè - a favore del Siena. Nei pressi del pallone c’erano altri giocatori dell’Atalanta, segnando avrebbero fatto retrocedere i toscani. (Lu.Bil.) 14’ st - Makinwa steso da Nesta: l’arbitro «non vede» BERGAMO - Tre partite nel mirino, tre gare che potevano salvare l’Atalanta dalla retrocessione in cadetteria. Se si prendessero in considerazione tutti i torti arbitrali del precedente campionato di massima serie, riassegnandoli ai rispettivi proprietari, la classifica che ne verrebbe fuori sarebbe straordinaria. In particolare, da considerare, ci sarebbero le tre sfide di Siena, Brescia e al Comunale col Milan. Incontri capaci d’incidere sul bilancio stagionale dell’Atalanta, che senza l’influenza di Luciano Moggi e la Gea avrebbe chiuso la stagione a quota 40 punti, anziché i reali 35. Già, 5 punti di differenza che avrebbero salvato il gruppo di Delio Rossi: in pratica un punto col Brescia (incontro che senza il rigore a Di Biagio sarebbe terminato sullo 0-0), idem col Milan (consideriamo l’1-1 senza il gol di Pirlo) e tre a Siena nell’ultima di campionato (l’Atalanta ha giocato senza mordente, vista la retrocessione subita nella sfida precedente). Con l’Atalanta a quota 40 pun- Calciopoli/3. Classifica 2004-’05 riveduta e corretta Senza torti Dea in A ti, la bassa classifica avrebbe visto retrocedere il Chievo a 38 e il duo Fiorentina-Messina a quota 40 punti, penalizzati dalla classifica avulsa. Insomma, senza Moggi la Dea sarebbe rimasta in serie A. A vincere il campionato sarebbe stato il Milan con 81 punti, davanti a Juventus (73), Inter (72) e Udinese (68). Esattamente le stesse squadre andate poi in Champions. Così doveva andare a finire la scorsa stagione senza l’influenza della Gea e di Luciano Moggi, un semplice procedimento ottenuto annullando i gol che i media - stampa e tv - a grandissima maggioranza non hanno assegnato e tramutando in gol i rigori non dati e univer- salmente da assegnare. Classifica 2004/2005: Juventus 86; Milan 79; Inter 72; Udinese 62; Sampdoria 61; Palermo 53; Messina 48; Roma e Livorno 45; Reggina, Lecce, Cagliari e Lazio 44; Siena e Chievo 43; Fiorentina 42; Parma, Bologna 42; Brescia 41; Atalanta 35. Classifica 2004/2005 senza torti arbitrali: Milan 81; Juventus 73; Inter 72; Udinese 68; Sampdoria 61; Palermo 60; Sampdoria 61; Palermo 60; Roma 51; Bologna 50; Lecce 48, Cagliari 46; Parma 45, Lazio 44; Reggina 43; Siena 41, Atalanta, Livorno, Brescia, Messina e Fiorentina 40; Chievo 38. (Lu.Bil.) maggio 2006 Giornale di Bergamo 5 / Cronaca Lo scandalo. L’attaccante ricorda Atalanta-Milan: «L’arbitro Bertini disse che l’irregolarità l’avevo fatta io» Makinwa: «Una decisione assurda» «Nesta? Un fallo da cartellino rosso» BERGAMO - Atalanta-Milan, 5 marzo 2005, arbitro Bertini: Alessandro Nesta atterra Makinwa lanciato a rete con un fallo apparso nettissimo a tutti da dietro. L’arbitro non fischia nulla, alla fine l’Atalanta perderà 2 a 1. Il fallo di Nesta Stephen Makinwa se lo ricorda come fosse ieri. D’altra parte quella partita era importante per tutti e l’attaccante nigeriano con l’azione incriminata avrebbe potuto portare in vantaggio l’Atalanta. Oggi Makinwa è un giocatore del Palermo, reduce da una stagione non proprio esaltante e racconta le sensazioni di quel momento. Cosa è successo al 14’ del secondo tempo di quell’Atalanta-Milan? «Ricordo solo che quello era sicuramente fallo e Nesta andava espulso perché era un fallo da ultimo uomo». E invece è andata in tutt’altro modo... «Sì, l’arbitro non ha fischiato nemmeno il fallo e, anzi, mi ha detto che ero stato io a iniziare l’azione in modo irregolare. Io gli ho detto che era una cosa assurda, anche perché se avessi fatto fallo per primo lui avrebbe dovuto fischiare contro di me. Invece non ha fischiato proprio niente». Quella partita l’ha poi vinta il Milan con un gol molto contestato perché Pirlo l’ha segnato dopo la fine dei minuti di recupero. Ricordi qualcosa di par- ticolarmente strano nell’arbitraggio e nell’andamento della gara in generale? «Ricordo le proteste per il gol di Pirlo. Ma penso solo che quella fosse una partita molto delicata perché il Milan si giocava molto nella corsa scudetto in quella partita. Altro non saprei dire, il pensiero in quell’occasione è stato che anche l’arbitro può commettere errori tecnici». Ma ciò che sta emergendo in questi giorni può cambiare la lettura di fatti come quelli. Tu sei sor- preso? «Episodi come quello possono succedere non solo alla Juve e non solo in Serie A. Si è sempre detto che un giocatore più conosciuto o una grande squadra avessero un trattamento diverso da quello di giocatori poco noti o di squadre piccole. In effetti può accadere che se un giocatore famoso fa un fallo magari l’arbitro fa finta di niente». Dunque tu sei per la tesi della sudditanza psicologica, in buona fede? «Sostanzialmente sì». Simone Bianco IN AZIONE - Makinwa DELUSIONE NERAZZURRA - Dopo Atalanta-Milan della stagione 2004-2005 Lo scandalo/2. L’ex nerazzurro: «Atalanta, Samp: noi che non facevamo parte del sistema» Sala: «Mi sento preso in giro» BERGAMO - Quel giorno Lui- gi Sala, oggi sampdoriano, era in tribuna, squalificato, ma ha un ricordo nitido: «Di quell’Atalanta-Milan ricordo soprattutto il fatto che noi avevamo giocato una bellissima partita e alla fine avevamo perso. Sicuramente qualche decisione non proprio a nostro favore ci può anche essere stato. Però non trarrei conclusioni particolari da quegli episodi. Anche perché oggi tutte quelle cose vengono esaminate da chi di dovere». Sala, da calciatore di esperienza, non nasconde che nel mondo del calcio la difficoltà ad ottenere giustizia per le squadre piccole c’è sempre stata: «E’ una cosa sotto gli occhi di tutti, normalmente un atteggiamento un po’ diverso da parte degli arbitri c’è sempre stato. Certo, adesso che emergono tutte queste cose dalle inchieste giudiziarie uno ci ripensa e rivede tutte le cose poco chiare che sono successe negli anni». Loscandalo/3. A Roma due amiche sono scortate afar shopping e dal dentista Moggi si sceglieva i poliziotti EX PADRONE DEL CALCIO - Luciano Moggi ROMA - Scorte di polizia a disposizione di Luciano Moggi. E non solo per lui: persino per due sue collaboratrici. La «missione»: accompagnarle a fare shopping e dal dentista a Roma. È quanto emerge dalle conversazioni intercettate dal Nucleo operativo dei carabinieri di Roma nell'ambito dell'inchiesta sul calcio della procura di Napoli. Le conversazioni, si legge nel verbale dei militari dell'Arma dedicato alle collusioni con la questura di Torino e di Roma, «evidenziano come il Moggi disponga, tramite i suoi collaboratori Nello De Nicola (responsabile settore giovanile della Juventus) e "Armandino" (Armando Aubry), di servizi di accompagnamento espletati a favore suo e dei suoi amici da Basili Fabio (poliziotto in servizio alla questura di Roma, indagato), servizi che hanno l' evidente finalità di velocizzare gli spostamenti nella capitale». Il 29 marzo del 2005, in assenza di Basili, sono altri due poliziotti, Gigi Vitelli (della Digos di Roma, anche lui tra gli indagati dalla procura di Napoli) e un altro, si legge nel verbale, a rendersi «disponibili non solo a scortare il Moggi, ma anche due sue collaboratrici che devono fare degli acquisti in alcuni negozi al centro di Roma e poi debbono raggiungere la Rai per un appuntamento con il direttore Maurizio Del Noce». Ma Sala ha un approccio ancora tutto sommato positivo rispetto all’ambiente del pallone: «Io resto un romantico e quello che mi auguro è di non avere vissuto in questi dieci anni di calcio nella falsità totale. Spero che i risultati, nel bene e nel male, siano stati soltanto frutto di quello che succedeva in campo. Bisogna ammettere però che quanto sta succedendo in questi giorni propone uno scenario poco bello, i brutti pensieri vengono». Dalle intercettazioni di Luciano Moggi emerge lo scarso feeling dell’ex dg della Juventus con la Sampdoria, squadra in cui oggi Sala gioca: «Questo è un ambiente molto sano - dice l’ex atalantino in cui una società molto corretta non ha mai cercato di speculare sul mercato o di fare operazioni poco chiare. In questo momento chi ha agito così si sente per forza di cose un po’ preso in giro, però si ha anche la possibilità di guardare al futuro con più tranquillità». (sim.b.) 6 Giornale di Bergamo / Primo piano Giovedì 18 m Moggiopoli. Racconto shock dell’ex presidente del Napoli Giorgio Corbelli: «Coni e Figc non fecero nulla» «Denunciai, insabbiarono tutto» «Stagione 2001 da annullare» MILANO - «Oggi mi viene da sorridere quando ve- Moggiopoli/2. «Il dopo? Non mi occupo della Juve» La rabbia di Montezemolo «Ma giudici provvidenziali» PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA - Montezemolo ROMA - Prima prova il drib- bling. «Se dovessi dire quello che penso direi delle cose molto gravi e, allora, preferisco in questo momento tacere». Poi affonda il tackle: l'intervento della magistratura nello scandalo del calcio «è paradossale e per certi aspetti salutare». I giudici e il calcio - Luca Cordero di Montezemolo interviene per la prima volta sulla bufera che sta mandando all'aria il mondo del pallone, con pesanti ripercussioni anche sulla «sua» Juventus. «Com'è avvenuto questa estate con le vicende bancarie, anche nelle vicende sportive - ha spiegato il presidente di Confindustria a margine di un convegno della Luiss a Roma - è provvidenziale l'intervento della magistratura. Non mi piacciono le intercettazioni ma l'intervento della magistratura ha scoperchiato anche in questo caso un qualche cosa che evidentemente chi era preposto a far rispettare le regole non era riuscito a gestire e questo è un fatto negativo per il Paese». Secondo Montezemolo, mai come oggi «sono necessarie regole certe - ha concluso - e perseguire chi non le rispetta. Se non ci sono bisogna metterle». La Juve e il dopo - No comment sulla Juve. Avete già individuato il sostituto di Luciano Moggi? Risposta secca di Montezemolo: «Non mi occupo di Juventus». do le dichiarazioni o le trasmissioni con Carraro e con gli altri che hanno garantito l'illegalità in questi anni»: parole di Giorgio Corbelli, ex presidente del Napoli stagione 2000/2001, intervistato da radio RTL 102.5. La denuncia su Carraro - «Io ho denunciato il presidente Franco Carraro alla procura della Repubblica di Napoli - ha proseguito Corbelli - e per questo sono stato multato per ben 320 milioni di lire. Ero stato dal presidente del Coni Gianni Petrucci nel 2001 e feci pesantissime denuncie, ma Petrucci mi ha mandato da quel generale Pappa che oggi svolge le indagini per conto della Federcalcio e ho denunciato a lui fatti gravissimi relativi al campionato di calcio non regolare». «Purtroppo quelli erano gli anni degli insabbiamenti, perché non ho mai più saputo niente di quelle inchieste». Alla domanda se ciò che si diceva su Moggi, e cioè che se non si era suo amico non si andava da nessuna parte, fosse vero Corbelli ha risposto: «Questo è vero, lo sapevano tutti. Io mi sento di appoggiare la frase che ho letto settimana scorsa del presidente del Brescia, Gino Corioni, che diceva: Chiunque è o sia stato nel mondo del calcio non può dire che non sapeva». L'accusa a Baldini - Ma Corbelli ne ha anche per Franco Baldini, indicato come possibile prossimo direttore generale della Juventus: «Quando sento parlare di Baldini come il nuovo - ha affermato Corbelli -, vorrei ricordare che l'ex direttore sportivo della Roma fece fare il passaporto falso di Recoba. C'è stato un campionato falso nel 2000/2001, quello dei giocatori schierati con tutti i passaporti falsi, un campionato che andava annullato e che invece tutti quanti hanno accettato supinamente come campionato regolare. Baldini, che aveva indicato la tipografia dove fare il passaporto falso di Recoba, venne deplorato o condannato ad una pena lieve». L’attacco dei Gaucci - «Sia io che mio padre siamo stati gli unici a fare una denuncia contro tutto il sistema già nel 2004 in tempi non sospetti, al termine di una stagione in cui il Perugia è stato fatto retrocedere per tutti i torti arbitrali subiti durante la stagione di A 2003-2004». Lo ha dichiarato, ai microfoni della Rai, l'ex presidente del Perugia Alessandro Gaucci, che da lunedì non è più in carcere. «C'erano anche i nomi delle persone coinvolte in questo scandalo - ha detto ancora - e di conseguenza anche le persone che sono venute alla luce solo adesso grazie alle intercettazioni telefoni». Mentre i due fratelli Gaucci sono tornati in libertà, papà Luciano è ancora ufficialmente latitante a Santo Domingo. OGGI IN PROCURA - Il ct azzurro Marcello Lippi Comune.Borgo Palazzo. GuglielmoRedondi: «Ci vogliono turni anche nelleore serali» Politica. Convegno «boicottato» dagli antifascisti Lavori a rilento, l’ira della Lega La Fiamma si riorganizza ma trova i cancelli incatenati Comune/2. «Un’intera seduta dedicata al futuro della casa di riposo» Casa delle Libertà unita per il Gleno «Un Consiglio per chiarire i progetti» BERGAMO - Il confronto sul Gleno crea problemi interni alla maggioranza di centrosinistra ma ora anche l’opposizione mette in evidenza un tema tra i più caldi nell’agenda politica bergamasca. Con un atto formale i consiglieri comunali del centrodestra bergamasco richiedono al sindaco una seduta straordinaria del Consiglio appositamente destinata al tema della casa di riposo. Una seduta che dovrebbe tenersi entro il mese di giugno: «Ci si augura che in questa riunione finalmente vengano dissipate le perduranti incertezze e l’Amministrazione Comunale assuma precisi e definitivi impegni». Questo l’auspicio espresso nel comunicato firmato congiuntamente da tutte le forze dell’opposizione. La richiesta di chiarimento è su alcuni punti molto precisi. Primo fra tutti l’attuale livello dei servizi erogati agli ospiti della casa di riposo, sul quale è sta- to sollevato più di un dubbio anche da esponenti della maggioranza. Maurizio Morgano, di Rifondazione Comunista, ha per esempio nei mesi scorsi fatto una relazione inquietante sullo stato delle strutture. Altre richieste del centrodestra riguardano chiarimenti sulle prospettive del servizio e sul bilancio del 2005. Ma naturalmente il grosso nodo da sciogliere è quello della nuova struttura di cui Bergamo si doterà nei prossimi anni. Intanto il centrodestra vuole capire come le modifiche al Pian Regolatore potranno valorizzare le aree da dismettere e vendere. In relazione a questo si potrà quindi avere un’idea più precisa sulle risorse da mettere in campo per la costruzione del nuovo Gleno. Senza considerare la più che realistica ipotesi che la maggioranza si spacchi sulla scelta della collocazione della nuova casa di riposo. (sim.b.) BERGAMO - La Lega Nord cittadina si mobilita alla ricerca di una soluzione al blocco di via Borgo Palazzo. Una interpellanza indirizzata al sindaco chiede perché non siano stati previsti lavori in diverse fasi, lasciando libera la circolazione nei punti in cui ancora non erano partiti gli interventi. Invece la via è stata chiusa e il traffico, dapprima consentito solo ai residenti, poi l’assessore ai lavori pubblici Carlo Fornoni ha deciso di aprire al "traffico locale", comprensivo anche dei clienti delle attività commerciali. Una decisione che non soddisfa il consigliere comunale del Carroccio Guglielmo Redondi, secondo il quale il problema fondamentale è quello dei tempi dell’opera: «La cosa che noi, dando voce ad abitanti e commercianti della zona, chiediamo è soprattutto di portare avanti i lavori con più velocità. In casi del genere l’impresa dovrebbe far lavorare gli operai su più turni, magari fino alle dieci di sera, sabato compreso». Così, almeno per il momento, non è e Redondi si fa portavoce di un malessere diffuso fra residenti e commercianti di quella porzione di Borgo Palazzo: «Abbiamo fatto un giro insieme ai nostri consiglieri circoscrizionali e abbiamo verificato che in quel quartiere chi ci vive e chi ha un’attività sta attraversando momenti di grande difficoltà. Le lamentele sono parecchie e questo perché le cose non sono state fatte nei modi dovuti». Considerato che questa situazione dovrebbe protrarsi fino a settembre, comprensibile la preoccupazione dei residenti: «Per questo la nostra richiesta fondamentalmente è quella di velocizzare i lavori - spiega Redondi - E poi si sarebbe dovuto operare in quattro tranches diverse, non con una chiusura totale della via. Dipende dall’impresa, ma dipende anche dall’amministrazione che dovrebbe fare pressione su quest’ultima». (sim.b.) - La Fiamma Tricolore si è riunita ieri per serrare le fila bergamasche in un convegno provinciale. Ma i militanti al loro arrivo hanno trovato la sorpresa: i cancelli della sede della Seconda Circoscrizione in cui si doveva svolgere l’incontro erano stati chiusi con due lucchetti poco prima da due ragazzi. I Vigili del Fuoco sono intervenuti tanciando le catene, poco dopo nella nostra redazione è arrivata una rivendicazione firmata antifascisti e antifasciste locali che lega il raid con la detenzione dei bergamaschi autori della devastazione in Corso Buenos Aires a Milano lo scorso marzo. «Ci siamo abituati, queste persone dimostrano anche poca fantasia, avrei preferito che venissero qui di fronte con cartelli per esprimere le loro idee» è stato il commento del segretario regionale della Fiamma Dario Frattini, che poi è passato ad illustrare la situazione del partito in Lombardia e a Bergamo: «In tutta la Regione ma soprattutto in questa provincia siamoin crescita. Con la Casa delle Libertà la collaborazione continua, per esempio alle comunali di Milano, ma non siamo vincolati». E’ momento di bilanci e di progetti per la federazione bergamasca, guidata da Flavio Longaretti: «Oggi abbiamo in tutto una ventina di iscritti, entro fine anno puntiamo a farli diventare cinquanta. Abbiamo lavorato per trovare nuovi militanti e sostenitori e per recupereare quelli dispersi negli ultimi anni». Sul piano politico Longaretti analizza la situazione bergamasca: «Molto c’è da fare in materia di sicurezza, di trasporti, di rilancio del turismo, soprattutto nelle valli. L’immigrazione è un fenomeno inarrestabile che va però gestito con leggi più dure, applicate rigorosamente. Da un lato Bergamo accoglie un flusso migratorio forse esageratamente pesante per un territorio di queste dimensioni, dall’altro bisogna colpire anche gli italiani che speculano sulla debolezza degli immigrati, ad esempio con affitti in nero a prezzi esorbitanti». (sim.b.) BERGAMO maggio 2006 Giornale di Bergamo 7 / Primo piano Calciopoli. Bianconeri nel mirino della Procura. Telefonata tra Moggi e Pagnozzi per l’uso di un farmaco In casa Juventus un guaio tira l’altro Intercettazioni: Napoli apre il fronte sul doping ROMA - Spunta anche un filone doping nell'inchiesta della procura di Napoli. Il filone riguarda due storie diverse, ma che hanno in comune ancora la Juventus. La prima fa riferimento al processo alla Juventus per frode sportiva e alla sentenza di condanna di primo grado del giudice Giuseppe Casalbore, che condannò a 22 mesi il dottor Riccardo Agricola, assolto poi in appello. La seconda invece è relativa alle esenzioni terapeutiche concesse dal Coni ai calciatori bianconeri nel novembre del 2004. Questo filone spiega perché martedì i carabinieri hanno acquisito, in un'ispezione effettuata al Foro Italico, il verbale della riunione del Coni che si tenne il 2 marzo 2005 sulle motivazioni della condanna del medico della Juve, e la documentazione relativa alle esenzioni e conservata presso il coordinamento antidoping negli uffici all'interno dello stadio Olimpico. Nelle migliaia di pagine raccolte dai pm napoletani Giuseppe Narducci e Filippo Beatrice ci sono diverse intercettazioni in merito a quei due casi, una è registrata il 2 marzo 2005: il Coni si riunisce per discutere cosa fare dopo aver letto le motivazioni della condanna di Agricola (il 23 maggio forse si svolgerà il processo e la procura antidoping del Coni chiederà 2 anni di squalifica nonostante l'assoluzione) e dei provvedimenti da prendere (finirà con la richiesta di un parere al Tas). Alle ore 21.53 il vice presidente della Figc Innocenzo Mazzini chiama Luciano Moggi per raccontargli com'è andata e per esaltare le posizioni tenute dal presidente del Coni Gianni Pe- trucci e dall'allora presidente federale Franco Carraro, non sfavorevoli ovviamente alla Juventus: «... è stato bravo Carraro, devo dire che è stato bravo Petrucci (...) e insomma, comunque mi sembra che è andato bene dai!...». La seconda è del 17 novembre del 2004, e i protagonisti sono Moggi e il segretario generale del Coni Lello Pagnozzi (il colloquio è stato riportato lunedì sera durante la trasmissione «Ballarò» su Rai Tre). La Juve ha un problema con un calciatore, che sarebbe dovuto andare in nazionale e giocare l'amichevole tra Italia e Finlandia a Messina, che ha assunto un farmaco soggetto a restrizione d'uso e per il quale, come spiega Agricola a Moggi in un'altra telefonata, c'è bisogno di una nuova notifica giustificativa, che la Juve non ha presentato. L'uomo «ad hoc» è Marco Arpino, del coordinamento antidoping del Coni. Ma Moggi, per sanare la faccenda, si rivolge direttamente a Pagnozzi, numero due dello sport italiano. Quest'ultimo, ieri a tarda sera, ha dichiarato di «non aver compiuto alcuna azione né di essere intervenuto presso alcuno per tutelare chicchessia, come facilmente accertabile». Il lavoro dei pm e dei carabinieri lunedì è proseguito anche sul filone principale. A via In Selci, sono stati interrogati, come persone informate sui fatti, Galliani, Ancelotti, Mancini e Collina. Il presidente della Lega ha spiegato la natura dei rapporti tra Milan e Juve. Ancelotti non avrebbe ricordato di aver detto a Meani, collaboratore del Milan, che quando era allenatore della Juventus il nome degli arbitri si conosceva in anteprima. Mancini ha dovuto rispondere sul suo vecchio sodalizio con la Gea, specificando che la scelta fu dovuta al rapporto d'amicizia con la famiglia Geronzi. Collina infine ha parlato per 4 ore. In procura è stata invece sentita dai pm Palamara e Palaia Rosella Sensi, a.d. della Roma, in merito alla cessione di Emerson alla Juve e alla vicenda dei diritti tv. Oggi potrebbe toccare al c.t. Marcello Lippi. A Torino la procura potrebbe riaprire l'inchiesta ripartendo però del 2002. Calciopoli/2. «Intercettazioni fino al giugno 2005» Ilpmdi Napoli:«Nessuna indagine sulcampionatoappenaconcluso» - «Dalle indagini di Napoli non emergono elementi per potere allo stato investigare sul campionato 2005 -2006». Lo ha detto il procuratore aggiunto di Napoli, Franco Roberti, ROMA EX PRESIDENTE DELLA FIGC - Franco Carraro coordinatore della Dda di Napoli. Le intercettazioni, ha spiegato, si sono concluse nel giugno del 2005. «Siamo quasi al termine delle nostre indagini - ha aggiunto Roberti - Siamo consapevoli della duplice esigenza: da un lato di terminare l'indagine penale in tempi brevi, e dall'altro di mettere a disposizione della Figc e dell'Ufficio Indagine il materiale perché possa procedere la giustizia sportiva con i tempi ristretti che le sono assegnati». Milan - Per quanto riguarda le registrazioni i che hanno scoperchiato il pentolone dello scandalo sul calcio, Roberti ha spiegato che «c'è ancora una parte da valutare, ma la parte più sostanziale e rilevante penalmente è stata sicuramente già esplorata e valutata». Secondo il procuratore aggiunto di Napoli, inoltre «la posizione del Milan è la stessa che è stata rappresentata nei giorni scorsi». Interrogatori - Il disegno accusatorio della Procura di Napoli combacia con l'esito dei primi interrogatori? «Si ha risposto Roberti stando agli atti di indagine compiuti negli ultimi giorni». Il caso. Proposta bipartisan: l’assessore segue l’idea lanciata da Lega e Alleanza Nazionale. Ma la maggioranza nicchia Stadio, Rustico preme per chiamarlo Bortolotti BERGAMO - «Lo stadio lo intitolerei ai presidenti Bortolotti domani stesso». Fabio Rustico, assessore allo Sport del Comune di Bergamo ed ex giocatore atalantino, non intende mollare sulla questione stadio malgrado da più parti - ma soprattutto dai consiglieri del suo stesso gruppo, la lista Bruni - arrivi un secco no alla proposta di cambiare nome al vecchio stadio Comunale, oggi denominato "Atleti azzurri d’Italia". Una proposta lanciata da Daniele Belotti, appoggiata da Franco Tentorio e Alessandra Gallone di An e cavalcata dallo stesso Rustico che aveva dichiarato ufficialmente più di un anno fa che si sarebe impegnato per questa causa. Ma probabilmente nemmeno lui si aspettava che a mettergli i bastoni tra le ruote fossero gli esponenti proprio della maggioranza con la Lista Bruni in testa, la Margherita e l’Aratro. Con l’eccezione di un consigliere di Forza Italia - Gianfranco Baraldi - che, quando era assessore allo Sport, decise di intitolarlo agli atleti azzurri. Rustico però non si scompone e si dice fiducioso: «Sarà un tema che verrà affrontato molto presto - spiega - anche perchè finora siamo stati impe- gnati con le verifiche di giunta e non c’è stato tempo di parlare dell’intitolazione dello stadio. Io porterò il problema all’attenzione del Consiglio perchè sono convinto che si tratti di un’ottima idea anche nella prospettiva dei festeggiamenti per il centenario della società nerazzurra». Questione di tempo insomma anche se rustico stesso ammette che ci sono parere diversi: «Non tutti sono d’accordo - dice - mi rendo conto che questo argomento può dividere perchè ognuno ha la sua idea sul nome. Credo che a questo punto saranno i consiglieri comunali a dover decidere, io non cambio la mia posizione e continuerò ad impegnarmi in questo senso ma ora il tutto è in mano al consiglio comunale non dipende più dalla giunta». In realtà gli stessi consiglieri promotori dell’iniziativa non sembrano intenzionati a discutere - ed eventualmente litigare - su una questione così delicata, anche per rispetto alla memoria dei due compianti presidenti dell’Atalanta. A questo punto o si troverà una soluzione a livello di capigruppo oppure Lega e An sceglieranno altre strade. Di certo ritireranno l’ordine del giorno per non vederlo respinto e per evitare una gaffe alla maggioranza. Di certo si dovrà vedere la posizione dei Ds che attraverso i suoi segretari di partito, quello cittadino e quello provinciale, si erano schierati apertamente a favore del cambio di nome e all’intitolazione ai Bortolotti. Il secondo passo da parte delle minoranze potrebbe essere una mobilitazione a livello di opinione pubblica vista la stima e la riconoscenza che tutti i tifosi e tanti bergamaschi nutrono nei confronti dei due presidenti scomparsi. (a.s.) Stadio/2. Richiesto un incontro col sindaco Bruni Si muovono i tifosi BERGAMO - C’è già aria di mobilitazione a Bergamo per cambiare il nome allo stadio. Ieri tutta la tifoseria atalantina dal club Amici alla curva nord - ha chiesto ufficialmen- EX CALCIATORE NERAZZURRO - Fabio Rustico te un colloquio con il sindaco di Bergamo Roberto Bruni per capire le intenzioni della giunta. Ma non sono mancate le reazioni dei proposiztori dell’ordine del giorno che si è arenato l’altra sera nel corso della conferenza dei capigruppo: «Si sta buttando un’occasione unica - ha detto Daniele Belotti, il primo a lanciare l’idea - perchè la promozione in serie A e la festa per il centenario rappresentano il momento ideale per dedicare questo stadio a chi ha dato tanto all’Atalanta». Continua, però, Belotti adesso con toni polemici: «Ora però ci dicano i veri motivi per cui non vogliono intitolarlo ai Bortolotti e se ne assumano laresponsabilità davanti a tutti i bergamaschi. E poi mi chiedo: ma Rustico e i segretari dei Ds che fanno parte della maggioranza e che avevano tanto cavalcato questa iniziativa dove sono?». (a.s.) 8 Giornale di Bergamo / Cronaca di città e provincia Giovedì 18 m Treviglio al voto. Dal Centrosinistra al Centrodestra: «Al via la seconda fase del nostro programma» Zordan cambia polo, non le idee Ambienteerecuperodelcentroipuntichiavedelsindaco - La prima azione politica del sindaco uscente Giorgio Zordan, in caso di rielezione, sarà la riqualificazione di piazza Garibaldi e del palazzo denominato "Ex Upim". Lo ha detto a chiare lettere il sindaco parlando del centro storico trevigliese: «C’è un movimento, anche se lento, di recupero del nostro centro storico - ha spiegato Zordan - sono diverse le iniziative in corso di realizzazione e la riqualificazione sta andando avanti. Il Comune, da parte sua, contribuirà con la sistemazione dell’ex Upim. Non siamo riusciti a farlo nei primi cinque anni di governo, ma è sempre sta- TREVIGLIO Zordan/2. «Alleanza che è un punto di riferimento» Treviglio si conferma laboratorio Il Centrodestra con i Pensionati - A sostegno del sindaco uscente Giorgio Zordan scendono in campo le segreterie provinciali dei partiti di centrodestra, le stesse che lo avevano osteggiato cinque anni fa. Nei giorni scorsi l’incontro tra Zordan e i segretari per analizzare la situazione e programmare la campagna elettorle in vista delle prossime elezioni amministrative del 28 e 29 maggio. «Nel corso dell’incontro - è scritto in una nota congiunta delle segreterie di Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega e Udc - sono state ribadite le ragioni e le moticazioni politico-amministrative che hanno determinato la candidatura di Giorgio Zordan con il sostegno delle forze politiche del centrodestra e l’ulteriore appoggio del- TREVIGLIO la lista Pensionati e la civica "Nuova Treviglio"». I segretari per queste amministrative puntano sulla compattezza della coalizione e sulle nuove alleanze che coinvolgono anche una lista civica (la lista di Zordan) e, in controtendenza con la politica nazionale, il partito dei Pensionati. «L’alleanza costituisce - scrivono i segretari - un importante e chiaro punto di riferimento per gli elettori nel segno della continuità programmatica per la città di Treviglio che ha ora la possibilità di esprimere, senza più alcuna confusione o malinteso, un sindaco e una maggioranza solida e coesa che possa ben governare nei prossimi cinque anni nell’interesse dei trevigliesi e delle loro legittime aspettative». IL SINDACO - Zordan to nei nostri piani. Nel prossimo quinquennio si procederà alla seconda fase del nostro programma che ne prevede la sistemazione definitiva con la realizzazione del progetto Grassi». E’ il progetto che aveva vinto il concorso internazionale bandito all’epoca del governo Minuti per dare un nuovo volto a piazza Garibaldi. Tra gli altri punti del programma Zordan ha dato rilevanza al problema dell’ambiente. Con lui Treviglio ha istituito per la prima volta la circolazione a targhe alterne infrasettimanali e il blocco del traffico festivo. Non solo, ma Zordan rispetto ai sindaci bergamaschi, ha dato il via alle cosidette domeniche ecologiche che prevedevano la chiusura del centro e della circonvallazione interna della città per l’intera giornata una domenica al mese: «Un provvedimento - ha detto il sindaco - istituito per abituare i trevigliesi a lasciare l’auto nel garage e a raggiungere il centro a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici. La formazione culturale dei cittadini in questo senso è importante. Per questo bisogna abituarli ad utilizzare le biciclette e l’impegno dell’amministrazione sarà quello di aumentare le piste ciclebili per garantire la sicurezza stradale. Ma d’altra parte non possiamo ignorare il problema dei parcheggi per chi invece viene da fuori per motivi di studio o di lavoro». (a.s.) LA SFIDANTE - Ariella Borghi è sostenuta dal Centrosinistra Treviglio al voto/3. «Un piano di edilizia economica popolare» Il decalogo di Minuti TREVIGLIO - Schematico ed effi- EX SINDACO - Luigi Minuti, storico primo cittadino di Treviglio Economia. Dopo l’incontro di ieri con i sindacati Cooperativa Co.A.B. di Lallio cassa integrazione prorogata LALLIO - Cassa integrazione prorogata di altre tredici settimane in casa della Co.A.B. di Lallio, cooperativa agricola bergamasca che fa parte del Gruppo Amadori. Ha dato quindi gli esiti sperati dai lavoratori l’incontro tra i vertici dell’azienda e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. Ricordiamo che l’impresa di macellazio- ne di pollame attraversa una crisi legata alla psicosi per l’influenza aviaria, problema che ha messo in ginocchio l’intero settore. Alla Co.A.B. il lavoro continua quindi senza nessuna interruzioni. In giugno, precisamente il 7, i rappresentanti dei 162 dipendenti dell’azienda, incontreranno ancora i vertici. cace come sempre l’ex sindaco Luigi Minuti, candidato sindaco proposto da due liste civiche, ha presentato il suo programma sotto forma di decalogo. Dieci punti per andare dritto al cuore delle maggiori tematiche che investono il territorio trevigliese. Lo stesso che Minuti ha governato, ottenendo ampi consensi, per 13 anni consecutivi. L’ex sindaco ha ribadito l’importanza dell’adozionedi un piano territoriale di coordinamento d’area che preveda un raccordo con gli altri comuni limitrofi. Sarà questa la base per redigere il poi il piano di governo del territorio di Treviglio: «Sarà poi fondamentale - ha detto Minuti - l’adozione di un piano di edilizia economica popolare. C’è una grande necessità a Treviglio, non può esserci soltanto edilizia privata ma anchepublica perchè è questa larichiesta più consistente chearriva proprio dalla città». Per il settore dell’urbanistica Minuti proprone la sua ricetta per lo sviluppo della città: «E’ importante recuperare i volumi esistenti e adottare una politica che tenga conto della dimensione futura della città che è in grado di arrivare fino a trenta mila abitanti. Ovviamente di pari passo ci deve essere la tutela dell’ambiente e delle aree verdi attraverso l’adesione al Parco di interesse sovracomunale e al Parco dell’Adda». (a.s.) maggio 2006 Giornale di Bergamo 9 / Cronaca di città e provincia Treviglio al voto/2. La candidata del Centrosinistra come Berlusconi dall’Annunziata: lasciato il confronto Ariella Borghi, programma già visto Interrotta due volte: «Me ne vado» TREVIGLIO - Dei cinque candidati per la poltrona di primo cittadino è l’unica esponente femminile e ha dimostrato, al primo confronto con gli avversari, di avere carattere. Ariella Borghi, candidata del centrosinistra, non ha esitato l’altra sera a lasciare il palco su cui sedeva insieme agli altri quattro candidati. Il motivo? Non le hanno dato il tempo di parlare interrompendola due volte durante il suo discorso. «Non ci sto e me ne vado» ha detto agli organizzatori del dibattito (la Libera associazione architetti di Treviglio) che invece hanno ribattuto: «Queste sono regole, abbiamo deciso di dare dei tempi limitati per consentire ai candidati di rispondere alle domande del pubblico». Ma lei non ha voluto sentire ragioni e ha lasciato il tavolo. Il suo programma lo ha illustrato, nella stessa serata, alla cittadinanza in una riunione successiva, organizzata dall’Ulivo, che ha visto anche la presenza dell’ex ministro Edo Ronchi oltre che del coordinatore regionale della Margherita Chicco Crippa. E proprio i temi legati all’ambiente e allo sviluppo della città sono stati quelli su cui ha puntato la candidata della coalizione di centrosinistra. Ariella Borghi, che è stata anche consigliere provinciale, non ha mancato di attaccare la Provincia e la precedente amministrazione comunale: « La Provincia, che per sua natura dovrebbe fungere da trait d’union tra la progettualità territoriale e le amministrazioni locali, in questi anni non ha rivelato capacità di mediazione politica e, quando l’ha esercitata, non si è quasi mai rivelata all’altezza dei suoi compiti. Un esempio? Il piano cave provinciale, il piano di coordinamento territoriale o più banalmente il contenimento dei livelli dell’inquinamento dell’aria». Dall’altra non è mancata la stoccata al Comune «che non ha fatto valere le sue ragioni in sede provinciale e non ha saputo fare sistema con i comuni vicini. Inoltre non si è mobilitato perchè venisse considerato "area critica" della Regione Lombardia». Correlato all’ambiente il problema delle infrastrutture attese sul territorio: Brebemi, Alta capacità ferroviaria, interporto. «Tutti sappiamo quali sono le trasformazioni infrastrutturali che ci attendono - ha spiegato la Borghi - e questi non possono che venire ricondotti ad una programmazione integrata di sistemi di viabilità, di trasporto, di insediamenti produttivi. Le grandi opere non possono essere gestite solo in termini di iniziative settoriali ad alta specializzazione, ma come progetti integrati di territorio». E la Brebemi, di cui non si conoscono ancora i tempi concreti di realizzo, potrebbe diventare un momento importante di verifica di questa ipotetica capacità di governo: «In attesa dell’autostrada - dice - bisogna partire da subito con interventi di decongestionamento del traffico come la riqualificazione delle strade esistenti, un sistema tangenziale di Treviglio, il rilancio del trasporto pubblico». Ma la programmazione territoriale deve servire non solo a governare le grandi opere ma a dare un’identità alla città: «Treviglio deve diventare un polo urbano staccato da Milano e da Bergamo, dobbiamo pensare ad un’idea aggiornata di città che comprenda e coinvolga il suo circondario, che diventi un laboratorio capace di generare esperienze e qualità. Serve perciò un piano di governo del territorio aperto alla partecipazione di tutti gli interlocutori locali e di tutte le esperienze professionali, di categoria, associative, elaborato all’interno degli uffici comunali con un Ufficio di Piano ad esso destinato che ridisegni e riprogetti il nostro territorio». (a.s.) LA SEQUENZA - Ariella Borghi si alza dal tavolo E POI SE NE VA - La candidata: «Non ci sto e me ne vado» Treviglio al voto/4. Avvocato, candidato di una lista civica, con un progetto ambizioso: «La nostra città sul modello di Crema» Pignatelli, applausi anche dagli avversari Treviglio al voto/5. Il candidato: «Non ci sono stati rapporti con l’ente provinciale» Sala Danna: «In questi anni siamo diventati l’ultima ruota del carro della Bergamasca» - Al primo posto viabilità e parcheggi ma soprattutto una programmazione del territorio, quella che è mancata finora a Treviglio. Parte da qui la campagna elettorale di Alfredo Sala Danna candidato della lista civica «Vivere per Treviglio». Il suo programma è all’insegna della concretezza e si sviluppa in particolare sul fronte delle opere pubbliche governate però da una politica del territorio: «Voglio migliorare la viabilità - ha TREVIGLIO detto Sala Danna durante il confronto con gli altri candidati - e lo sviluppo del territorio. Del resto basta guardare cosa è stato fatto finora. Abbiamo costruito il Pip 1 (l’area artgianale), il Pip 2, il centro commerciale, la multisala e il palazzetto dello sport masenza fare alcun piano per la viabilità. La città non ha una tangenzialeesterna che porti fuori il traffico dal centro abitato». Sotto accusa, per Sala Danna, anche i rapporti con la Provinciadi Berga- mo. E infatti rivolto a Zordan ha detto: «Non ci sono stati rapporti con l’ente provinciale - ha spiegato - erano stati organizzati degli incontri ma Treviglio non è mai stata presente. Così diventiamo, come su suol dire, l’ultima ruota del carro». Sala Danna è intervenuto anche sull’Ambiente, tema molto sentito tra i trevigliesi, ribadendo l’importanza dell’adesione da parte del Comune al Parco di interesse sovracomunale. (a.s.) OUTSIDER - Gianluca Pignatelli TREVIGLIO - Alla fine del confronto ha ricevuto i complimenti anche degli avversari. Gianluca Pignatelli, avvocato, candidato della lista "Treviglio Libera" e consigliere comunale di Forza Italia, il più giovane candidato alla poltrona di sindaco ha sfoderato competenze da veterano della politica centrando il suo intervento sullo sviluppo della città: «Siamo di fronte ad uno spartiacque - ha esordito Pignatelli - o condurre Treviglio, come si sta facendo ora, verso uno sviluppo alla Pioltello, diventando un Comune di periferia dell’hinterland milanese, oppure verso uno sviluppo alla Crema o alla Lodi ovvero sviluppandoci in modo equilibrato conservando la nostra identità». Pignatelli analizza l’operato della giunta Zordan e dice: «Si è costruito tanto e male, ma i danni non solo irreversibili. E’ fondamentale però che nei prossimi cinque anni si volti pagina. C’è necessità di cambiare anche perchè finoraabbiamo assistito ad una sorta di assalto alla diligenza in materia di opere pubbliche. Pensiamo ai progetti Ex Sai e Triade». Da qui la sua ricetta: «Treviglio deve crescere - ha continuato - gli esempi della periferia di Milano li conosciamo benissimo, il modello di sviluppo che propone la mia lista ci porta invece verso Crema». (a.s.) 10 Giornale di Bergamo / Cronaca di città e provincia Giovedì 18 maggio 2006 Tribunale. Proponeva l’acquisto a rate di prodotti dell’Abruzzo, poi gli interessi salivano a dismisura Usura con i prodotti tipici: due anni Imprenditoredi Mozzanica prestavadenaro atassi del 200% MOZZANICA - Ha patteggiato 2 Diciottenne a Cisano Cade dalla bici, frattura interna all’orecchio CISANO BERGAMASCO - E’ caduto dalla bicicletta mentre si recava al lavoro. Il giovane ha battuto la testa sull’asfalto. E’ stato soccorso dai medici del 118 e accompagnato con l’eliambulanza agli Ospedali Riuniti di Bergamo con una sospetta microfrattura interna all’orecchio. L’incidente si è verificato alle 13.30 di ieri a Cisano Bergamasco all’angolo tra via Mazzini e via Volpana. Il ragazzo, 18 anni, ha urtato con la ruota della bicicletta lo spigolo del marciapiede, ha perso l’equilibrio ed è caduto a terra. Subito è stato lanciato l’allarme: da Orio al Serio si è alzato l’elisoccorso arrivato a Cisano pochi minuti dopo. Il diciottenne è stato medicato sul posto e poi trasportato ai Riuniti a Bergamo. anni di reclusione G.D.C., imprenditore di Mozzanica, 52 anni, accusato di usura e abusivismo finanziario. Lo ha stabilito ieri mattina il giudice delle udienze preliminari Patrizia Ingrascì in base ai 44 capi di imputazione formulati dall’accusa, mossa dal pubblico ministero Paolo Salvatore. Le indagini sul conto dell’attività usuraia dell’uomo, difeso dall’avvocato Marco Zambelli, erano partite da un volantino. L’imprenditore adescava clienti proponendo l’acquisto a rate di prodotti tipici provenienti dall’Abruzzo. Nel giro di poco tempo però l’olio, il vino e la pasta di semola acquistati dalle vittime diventavano sempre più cari, arrivando a superare di gran lunga i tassi di interesse legali. Il cinquantaduenne si giustificava attribuendo il rincaro agli aumenti dei prezzi dei prodotti sul posto. La proposta dell’imprenditore non si limitava a cibi e bevande doc, ma nei suoi volantini venivano offerti anche prestiti di denaro. Chi usufruiva di questa concessione temporanea di denaro, si ritrovava a pagare un tasso di interesse che a volte superava il 200 per cento. A dare il via a tutta l’operazione, condotta dalle Fiamme gialle Rumena scarcerata «Non potevo uscire dall’Italia, ho una bimba di due mesi» ROMANO DI LOMBARDIA - «Co- Imprenditore di Mozzanica condannato a due anni per usura e abusivismo finanziario di Bergamo, un volantino infilato nella cassetta delle lettere dell’abitazione di un finanziere. Insospettito dal fatto che il depliant sembrava stampato in casa e il recapito indicato era un numero di cellulare, i Baschi verdi cominciarono ad inda- gare e risalirono all’imprenditore di Mozzanica, scoprendo che l’uomo aveva effettuato 49 prestiti a tasso usuraio a 24 persone. Il pm aveva chiesto al giudice delle indagini preliminari Alberto Viti di emettere un’ordinanza di custodia cautela- re nei confronti dell’imprenditore che, arrestato il 14 dicembre scorso, aveva trascorso un periodo in carcere per poi passare agli arresti domiciliari a Mozzanica. Oggi è sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel suo paese. (ma.be.) me potevo andarmene dall’Italia? Ho una bambina di appena due mesi, nata in questo Paese». E’ questa la risposta che D.T.G., rumena di 22 anni, ha dato ieri al giudice Gaetano Buonfrate che, durante il processo per direttissima, le ha chiesto il motivo per il quale non ha abbandonato l’Italia entro 5 giorni dal decreto di espulsione emesso a suo carico dal questore di Milano l’8 aprile 2006. La ragazza è stata arrestata a Romano di Lombardia dai carabinieri della locale stazione martedì pomeriggio verso le 14.30. Portata in caserma per accertamenti, è emerso il decreto e la rumena è stata arrestata per aver violato la Bossi-Fini. Ieri a processo il suo arresto è stato convalidato, è stata disposta la scarcerazione e rilasciato il nullaosta all’espulsione. Il suo processo è stato rinviato al prossimo 7 giugno. (ma.be.) Giovedì 18 maggio 2006 Giornale di Bergamo 11 / Cronaca di città e provincia Controlli a tappeto. Poliziotti e Asl negli appartamenti alle «Quattro torri» e in viale Monaco Blitz a Ciserano, fermati 7 clandestini ZINGONIA - Il blitz è scattato all’alba, quando decine di agenti sono intervenuti nella zona attorno Zingonia, zona nota da tempo per lo stato di degrado in cui versa e per i frequenti episodi di microcriminalità, legati soprattutto allo spaccio di sostanze stupefacenti. Alle 6 gli agenti della squadra Mobile della questura di Bergamo, con gli uomini del Reparto prevenzione crimine e i tecnici dell’Asl hanno fatto irruzione nella zona nota come «Le Quattro Torri», poco distante dal Grand Hotel. Con il supporto di un’unità cinofila gli agenti hanno ispezionato i cortili e i giardini condominiali ol- Blitz anticlandestini della polizia a Zingonia e Ciserano tre che decine di garage. In un secondo momento i controlli si sono spostati in viale Monaco a Ciserano dove sono state perquisite altre decine di abitazioni. Ma i controlli si sono estesi anche alle persone, residenti e passanti: in tutto gli agenti hanno fermato e identificato circa 300 cittadini, la maggior parte stranieri, soprattutto nordafricani, in parte anche italiani. Al termine del blitz, intorno alle 11, di tutte le persone identificate, 7 extracomunitari sono stati accompagnati in questura perchè non in regola con il permesso di soggiorno. In serata sono stati tutti accompagnati nei centri di accoglienza. Maxi operazione della Finanza. Coinvolti proprietari, locatari, professionisti e agenti: altri 15 a piede libero Truffe alle assicurazioni con auto in leasing Denunciavanofalsifurtierivendevanolevetture:3arresti BERGAMO - Truffavano le agenzie di assicurazione denunciando «falsi» furti di auto di lusso per poi intascare i soldi del risarcimento e della successiva vendita in nero del veicolo. Mercedes, Volkswagen, Porsche, Alfa Romeo e Audi, auto che in realtà venivano portate all’estero e messe in vendita sul mercato nero. Così proprietari di veicoli, locatari, professionisti e agenti assicurativi avevano messo in piedi un’attività che in un anno ha fruttato all’organizzazione criminale un utile di circa due milioni di euro per 100 veicoli venduti illecitamente. L’organizzazione è stata smantellata nei giorni scorsi dal Nucleo Provinciale di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bergamo. L’operazione, denominata «Full Optional», ha così portato all’arresto di tre persone, per loro l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa a danno delle compagnie di assicurazione, alla ricettazione di autovettura e alla simulazione di furto. Le ordinanze di custodia cautelare richieste dal pubblico ministero Maria Cristina Rota sono state emesse dal gip Giovanni Petillo nella giornata di martedì. Al momento si trovano nel carcere di via Gleno G.N. di Buccinasco, provincia di Milano e B.G. di Fiorano al Serio, quest’ultimo agente assicurativo. Sono invece stati disposti gli arresti domiciliari per C.G. di Lovere. Le persone denunciate sono state 15. Si tratta di B.G. di Bergamo, B.S. di Bergamo, P.C. di Lovere, S.V. di Buccinasco, F.B. di Costa Volpino e F.U.F. di Ossimo che erano gli incaricati di collocare le auto sul mercato nero. I locatari o proprietari delle auto di cui veniva simulato il furto sono invece A.A. di Milano, S.S. di Berbenno, T.M. di Roma, A.T. di Ponte San Pietro, A.S. di Bagnolo Mella, B.S. di Sestri Levante, F.G. di Vertova, I.A. di Parre e T.F. di Almè. Le indagini, coordinate dal comandante provinciale, il colonnello Maurizio d’Andrea e dirette dal comandante del nucleo proviciale di Polizia Tributaria, il tenente colonnello Nicola Sanfilippo, sono iniziate da una denuncia da parte di un’agenzia assicurativa per alcuni sospetti nei confronti di un loro cliente che in un arco di tempo inferiore a un anno aveva denunciato il furto di più di tre auto di lusso. L’agenzia si era quindi rivolta alla Guardia di Fi- nanza. Dopo un anno di intercettazioni telefoniche e controlli sul territorio i militari sono arrivati a scoprire cosa si nascondesse dietro a quelle denunce. I diversi soggetti appartenenti all’organizzazione acquistavano in leasing, grazie ad alcuni complici, auto- vetture di grossa cilindrata. Si parla di auto come la Slk e la fuoristrada M3 della Mercedes, la jeep X5 della Bmw, Porsche, Alfa Romeo e Audi A6. I locatari pagavano solo poche rate e dopo qualche settimana quelle stesse auto passavano nelle mani degli altri componenti del gruppo criminale e venivano esportate, riciclate e vendute sul mercato nero internazionale, soprattutto in Spagna, Marocco, Bielorussia e Romania. Una volta svolte le «pratiche» per la sistemazione delle auto i locatari denunciavano in Italia i Finisce in carcere marocchino preso per Bossi-Fini falsi furti frodando le relative compagnie di assicurazione. Lo stesso facevano i singoli proprietari delle auto, in accordo con l’organizzazione. Questi simulavano il furto del mezzo per poi conseguire il risarcimento del danno dalla compagnia assicurativa che era naturalmente all’oscuro di tutto. Ogni risarcimento si aggirava dai 5.000 ai 10.000 euro. Chi faceva parte di questo sistema di frode sapeva benissimo cosa fare, sapeva ad esempio che alla denuncia del furto all’assicurazione dovevano essere allegate le chiavi del veicolo, chiavi che venivano rigorosamente doppiate per non perdere il risarcimento. Non solo, i movimenti fra estero e Italia erano accordati nel dettaglio perchè uno sgarro poteva far saltare tutto. Così è stato in un caso. Uno dei componenti, infatti, aveva denunciato in anticipo sui tempi stabiliti il furto dei veicolo. L’auto nel frattempo era stata portata in Spagna ma non era ancora riciclata e al momento di un controllo è risultata rubata. L’uomo è stato quindi fermato dalla polizia spagnola. A seguire, dopo un anno, sono arrivati i tre arresti e le 15 denunce. Fra i tre arrestati è presente l’unico agente assicurativo dell’organizzazione che ben conosceva i passi da fare per frodare al meglio le agenzie. «Per queste indagini - ha spiegato il procuratore capo del Tribunale di Bergamo Adriano Galizzi - sono state fondamentali le intercettazioni telefoniche ma anche il lavoro sul territorio da parte della guardia di finanza. Ogni telefonata andava ascoltata in contemporanea per poi intervenire tempestivamente e trovare l’auto». Le vetture vendute all’estero sono state complessivamente 100, per un valore superiore ai cinque milioni di euro, mentre l’organizzazione ha conseguito un utile di oltre due milioni di euro. I soldi dei proventi confluivano in parte in banche della Repubblica di San Marino, su conti intestati anche a prestanome. Non si escludono ulteriori sviluppi futuri per quanto riguarda le indagini. Laura Di Teodoro Voleva verificare i carichi pendenti dei soci: denunciato Sul clandestino un ordine Investigatore privato finge diaggravamentopena di essere un poliziotto ZINGONIA - Lo hanno trovato insieme a un connazionale vicino alla fontana del missile, tra Zingonia e Dalmine. Quando i due hanno visto la pattuglia dei carabinieri della locale stazione avvicinarsi, si sono divisi e sono fuggiti. I militari hanno rincorso A.L., marocchino di 34 anni, senza fissa dimora e lo hanno visto accucciarsi dietro un cespuglio per nascondersi. Scesi dall’auto di servizio, lo hanno sorpreso, lo hanno bloccato e perquisito, trovandogli addosso 6 grammi di hashish. Portato in caserma perché privo di documenti è emerso che sul suo conto pendeva un decreto di espulsione emesso dal questore di Reggio Emilia il 27 maggio del 2003. Non solo: il marocchino era stato arrestato nel 2004 per reati legati allo spaccio di droga ed era stato portato nel carcere dell’Ucciardone a Palermo, dove aveva trascorso 27 giorni. Il giudice siciliano aveva accolto la richiesta del difensore e gli aveva concesso gli arresti domiciliari ma A.L., non appena uscito dal carcere, ha fatto perdere completamente le sue tracce. Così, oltre al decreto di espulsione, sul suo conto pendeva un ordine di aggravamento della pena e ieri, dopo il processo per direttissima, il marocchino è stato portato nel carcere di via Gleno. Il giudice Gaetano Buonfrate, che lo ha processato solo per la Bossi-Fini in quanto i carabinieri lo avevano solamente denunciato a piede libero per la detenzione dell’hashish, ha convalidato il suo arresto e ha rilasciato il nullaosta all’espulsione. Il processo del trentaduenne è stato rinviato al prossimo 24 maggio. (ma.be.) Viola i domiciliari palestinese rinchiusoincella BERGAMO - Un ragazzo palestinese residente a Bergamo è stato condotto in carcere dopo che gli sono stati revocati gli arresti domiciliari. Il trentaduenne era sottoposto alla misura cautelare dei domiciliari, in attesa di giudizio con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Date tuttavia le continue violazioni alla misura, nella giornata di ieri i carabinieri del nucleo operativo e radiomobilie di Bergamo lo hanno condotto in carcere. BERGAMO - «Sono un dipendente del ministero degli Interni, guido le auto blu. Devo controllare i carichi pendenti di alcune persone, dove devo andare?». Alle 12.10 di ieri al palazzo di giustizia di piazza Dante si è presentato G.L., nato in Sardegna 33 anni fa ma residente ad Alzano Lombardo, mostrando alle guardie giurate della Fidelitas una placca con lo stemma del ministero. I due addetti alla sorveglianza però, hanno notato qualcosa di strano. Sotto la placca, acquistabile da chiunque in una normale armeria, c’era un tesserino con riportati i dati dell’uomo, ma il documento era privo di valore. Quando una delle due guardie gli ha chiesto: «Ma lei è un poliziotto?», il trentatreenne è sbiancato in volto e ha cominciato ad agitarsi, balbettando qualche spiegazione. Solamente i membri delle forze dell’ordine possono dichiararsi dipendenti del ministero dell’Interno, così gli addetti alla sorveglianza hanno chiamato la polizia. Nel frattempo il sardo cercava di spiegare che, volendo aprire un’agenzia investigativa, si era finto un autista di auto blu per controllare i carichi pendenti di alcune persone che, secondo il suo racconto, volevano unirsi a lui nel progetto. I poliziotti lo hanno accompagnato in questura dove è stato denunciato per usurpazione di titolo. (ma.be.) 12 Giornale di Bergamo / Cronaca di città e provincia Giovedì 18 m Raffica di furti in città. Alla «Caffetteria del Parco» del Villaggio Sposi E’ mancato all’affetto dei suoi cari Ci ha lasciato la nostra cara Pietro Agnelli Pierina Belingheri in Belingheri dianni 82 Ne danno il triste annuncio il figlio Giuseppe con Margherita, la nuora Loris, le sorelle, i cognati, le cognate, le nipoti Cristina, Ilenia con Gerardo, i pronipoti Dennis, Chiara e parenti tutti. I funerali avranno luogo oggi, giovedì 18 maggio alle ore 16 partendo dall’abitazione di via Papa Giovanni XXIII 13, per la Parrocchiale di Costa di Mezzate. Si ringraziano anticipatamente quanti interverranno alla cerimonia. Costa di Mezzate, 18 maggio 2006. Onoranze Funebri «Pedrini» - Grassobbio - Tel. 035.52 51 29 di anni 84 Ne danno il triste annuncio il marito Pierì, i dieci figli con le rispettive famiglie e parenti tutti. I funerali si svolgeranno domani, venerdì 19 c.m. alle ore 10.30, nella Chiesa Parrocchiale di Borgo Santa Caterina, partendo dall'abitazione in via Borgo Santa Caterina 88. I familiari ringraziano anticipatamente coloro che parteciperanno alla liturgia di commiato. Bergamo, 18 maggio 2006. Onoranze Funebri Bonomelli & Amigoni - Torre Boldone Tel. 035.94.11.77 Serenamente è mancato Ci ha lasciato Luigi Ghirardelli (Gino) di anni 91 I funerali si svolgeranno oggi, giovedì 18 maggio alle ore 15 partendo dall’abitazione in via Raffaello Sanzio 29, per la Parrocchiale di Almè. Si ringraziano anticipatamente quanti interverranno alla cerimonia. Almè, 18 maggio 2006. Anna Maria Todaro ved. Gaini di anni 69 Lo annunciano Renzo, le figlie Consuelo con Alberto, Paolo ed Edoardo, Ester con Stefano, Dionisio e Maddalena, i cognati, le cognate, i nipoti e parenti tutti. Si ringrazia tutto il personale medico ed infermieristico del reparto di Medicina delle Cliniche Gavazzeni per le cure prestate. La cerimonia funebre si svolgerà venerdì 19 maggio alle ore 15 partendo dall'abitazione n via Bergamo 10, per la Parrocchiale di Berzo San Fermo. I familiari ringraziano anticipatamente quanti parteciperanno alla cerimonia. Berzo San Fermo, 18 maggio 2006. Onoranze Funebri «Salvatore Monieri» - Borgo di Terzo - Tel. 035.42.58.101 Ci ha lasciato Carolina Cefis ved. Leidi di anni 96 La cerimonia funebre si svolgerà oggi, giovedì 18 maggio alle ore 9, nella Parrocchiale di S. Antonio di Padova, partendo dall’abitazione di via Zucca 56 alle ore 8.45 circa. Bergamo, 18 maggio 2006. Ci ha lasciato Zaccaria Gambarelli di anni 67 I funerali avranno luogo oggi, giovedì 18 maggio alle ore 15 partendo dall’abitazione di via Matteotti 26, per la Parrocchiale. Si ringraziano anticipatamente quanti interverranno alla cerimonia. Albino, 18 maggio 2006. E’ mancato all’affetto dei suoi cari Antonio Lorenzi di anni 84 I funerali avranno luogo oggi, giovedì 18 maggio alle ore 15, partendo dall’abitazione in via Giovanni XXIII 25, per la Parrocchiale di Albano Sant’Alessandro. Si ringraziano anticipatamente quanti interverranno alla cerimonia. Lovere - Albano S. Alessandro, 18 maggio 2006. Ci ha lasciato la nostra Elisabetta Morandi ved. Mazzocchi (Annetta) Ci ha lasciato la nostra cara di anni 76 Anna Maria Vicini in Presti I funerali si svolgeranno a Fiumenero oggi, giovedì 18 maggio partendo dall’abitazione in via Dante 25 alle ore 15.30. Si ringraziano anticipatamente quanti interverranno alla cerimonia. Fiumenero di Valbondione, 18 maggio 2006. di anni 57 I funerali si svolgeranno a Foresto Sparso oggi, giovedì 18 maggio alle ore 16 partendo dall’abitazione in via Anetti 4. Foresto Sparso, 18 maggio 2006. Due colpi in tre settimane «Forse sono gli stessi autori» - Due furti in me- hanno portato via i pochi no di tre settimane. E’ il spiccioli che c’erano nella triste bilancio con cui de- cassetta, circa 100 euro». ve fare i conti la «Caffette- Dopo aver preso il misero ria del Parco» di via Pro- bottino si sono dati alla fumessi Sposi a Bergamo. ga. «Non sono riusciti nemL’ultimo colpo è stato mes- meno a toccare il registratoso a segno nella notte fra re di cassa. Non ci sono almartedì e ieri e ha frutta- larmi quindi devono essere to ai ladri un bottino di po- stati disturbati da qualche co più di 100 euro contro i passante». Il titolare si è 1.200 della volta scorsa. accorto di quanto era suc«A differenza di tre settima- cesso solo ieri mattina al ne fa - commenta il titola- momento dell’apertura re Salvatore Iovine - i la- del bar. Il locale si trova vicino alla dri si sono libanca San mitati a Paolo, forscassinare Il proprietario: «Hanno nita di un siuna sola stema di vislot machiscassinato una slot deosorvene invece machine, non hanno glianza che due. Non hanno toccato l’altra nè la cassa esterno che potrebbe toccato il reSono stati disturbati» aver ripregistratore di so qualcosa cassa». di quanto Per entrare hanno forzato la serra- successo. Il titolare ha detura della porta d’ingres- nunciato il fatto ai carabiso. «L’ultima volta invece nieri di Bergamo. L’ultimo furto era stato erano entrati dalla finestrella in alto - prosegue il messo a segno meno di tre titolare -. Dopo il furto ho settimane fa. La dinamica messo una griglia ma pur- era stata la stessa. Erano troppo non è bastata». entrati passando da una fiQuando si sono trovati al- nestrella, avevano forzato due macchinette e il regil’interno del locale hanno stratore di cassa ed erano preso di mira una macchi- riusciti a scappare con un netta slot machine. «Ce bottino molto più ricco rin’erano due. Probabilmen- spetto a quello di ieri, cirte sono stati disturbati e ca 1.200 euro. Non si escluhanno dovuto fare tutte le de che gli autori dei due cose di fretta. Hanno scassi- colpi possano essere gli nato una macchinetta e stessi. (l.d.t) BERGAMO La «Caffetteria del Parco» al Villaggio degli Sposi Raffica di furti in città/3. Al bar «Alla Posta» «Hanno scassinato due slot machine» BERGAMO - Hanno forzato la clair d’ingresso del bar e sono riusciti a mettere a segno un furto che ha fruttato un bottino di qualche centinaio di euro, rubati dai cassetti delle due slot machine del locale. Nel mirino dei ladri è finito il bar caffetteria «Alla Posta», di via Brigata Bergamo. I ladri sono entrati in azione nella notte fra mercoledì e ieri. «Non si sa a che ora precisa sia successo - spiega il titolare, Umberto Gubian -. Non c’è l’allarme e nessuno sembra aver sentito nulla». I ladri sono riusciti ad entrare passando dalla porta d’ingresso principale. «Utilizzando un leverino hanno forzato la saracinesca smuovendola dal binario di passaggio. Hanno creato un piccolo varco per poter aprire la porta ed entrare». Una volta all’interno hanno preso di mira le due slot machine presenti nel bar. Le hanno scassinate e hanno portato via qualche centinaio di euro. Dal registratore di cassa hanno rubato poco meno di 10 euro di fondo cassa. Si tratta del primo furto ai danni del bar. «Sono arrivato alle 6.20 stamattina (ieri ndr) e ho visto cosa era successo». L’uomo ha denunciato il fatto agli agenti della Questura. (l.d.t.) Il bar caffetteria «Alla Posta» di via Brigata Bergamo Incidente. Fra via Don Giovanni Bosco e via Ozanam mentre attraversava con la madre Bimba investita sulle strisce - Una bambina di sei anni è stata investita ieri mattina all’intersezione fra via Don Giovanni Bosco e via Ozanam. La piccola, di origine nordafricana, ha riportato un lieve trauma facciale. Le sue condizione fortunatamente non sono gravi. L’incidente è avvenuto ieri mattina, attorno alle 8.30. La piccola stava camminando con sua BERGAMO madre. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la bambina sarebbe stata investita da un’auto mentre attraversava sulle strisce pedonali. Fortunatamente l’impatto non è stato violento. La bambina è caduta a terra sbattendo il volto sull’asfalto. Sul posto è subito intervenuta una pattuglia della Polizia Locale di Bergamo per i rilievi del caso mentre la piccola è stata portata dai familiari al Pronto Soccorso delle Cliniche Humanitas Gavazzeni dove le è stato diagnosticato un lieve trauma facciale che ha interessato in particolar modo i denti. La bambina è stata quindi portata agli Ospedali Riuniti di Bergamo per ulteriori controlli nel reparto odonotoiatrico. maggio 2006 Giornale di Bergamo 13 / Cronaca di città e provincia Raffica di furti in città/2. Nella notte al «Milù» di via Mazzini: forzata la saracinesca con un piede di porco Ladri golosi al bar, bottino di mille euro Letitolari:«Hannopresosoldi,caramelleebottigliedivino» BERGAMO - Ladri golosi in azione al «Bar Milù» di via Mazzini. Ladri che sono riusciti a scappare con bottino di poco meno di 1.000 euro trovati nelle macchinette da gioco e nel fondo cassa, caramelle e bottiglie di vino. Nella fuga hanno lasciato per strada il registratore di cassa e la macchinetta. E’ successo nella notte fra martedì e ieri. Nel mirino, questa volta, è finito il «Bar Milù». I ladri sono entrati passando dall’entrata principale, quella che si affaccia su via Mazzini. «Siamo arrivate stamattina (ieri ndr) e abbiamo trovato la saracinesca alzata a metà e la porta forzata - raccontano le due titolari Luisa e Miriam -. Il locale era tutto sottosopra». Secondo una prima ricostruzione dei fatti, i malviventi sarebbero entrati passando dalla porta principale. Utilizzando un arnese da scasso hanno forzato la saracinesca e sono riusciti a sollevarla. «Forse con un piede di porco - spiegano le titolari - hanno forzato la porta d’ingresso e sono riusciti ad entrare senza essere visti e sentiti da nessuno». Una volta all’interno hanno avuto campo libero e hanno preso di mira tutto quello che è capitato loro sotto mano. «Nel bar c’erano una macchinetta da gioco, il registratore di cassa e una sorta di Canta Tu. Hanno letteralmente preso tutto e hanno portato le cose all’esterno, forse per paura di essere scoperti. Nella cassa c’erano circa 700 euro di fondo cassa, nelle macchinette circa 200 euro». I ladri non si sono però accontentati di cassa e macchinette e hanno fatto incetta anche di bevande e dolciumi. «Hanno portato via tutte le confezioni di caramelle che erano esposte, i liquori e i vini vicino al bancone». Dopo aver preso tutto sono usciti e all’esterno del locale hanno forzato e aperto il registratore di cassa e la slot machine. «Questa mattina (ieri ndr) i muratori hanno trovato il registratore di cassa nel cantiere proprio dietro al bar, mentre la macchinetta da gioco è stata ritrovata direttamente sulla strada. Non riusciamo ancora a capire come sia potuta finire la cassa nel cantiere visto che i catenacci sono rimasti chiusi». Le due titolari si sono accorte di quanto è successo ieri mattina, poco prima delle 7. Hanno denunciato il fatto agli agenti della Questura. Si tratta del primo furto messo a segno al bar di via Mazzini, dall’apertura di ottobre. (l.d.t.) La porta d’ingresso del bar «Milù» forzata dai ladri Furto in abitazione. La notte scorsa in una villetta di via Fermi a Calcio. I ladri sono entrati dal locale caldaia Sfondano il cancello, in fuga con la Bmw Il padrone di casa: «Ho sentito il botto e li ho visti scappare» CALCIO - Furto nella notte in un’abitazione di Calcio. I ladri sono riusciti a rubare poco meno di un centinaio di euro e una Bmw 530 che si trovava nel garage della villetta. I ladri sono entrati in azione in via Enrico Fermi al civico 5. «Stavo dormendo con mia moglie al primo piano racconta il proprietario, Costantino Bergamaschi -. I malviventi sono entrati passando dal locale caldaie». Il tutto sarebbe successo attorno alle 3.30. I ladri hanno forzato una finestrella e sono riusciti ad entrare nell’abitazione. «Dal locale caldaia sono saliti nel mio appartamento, hanno preso il portafogli e le chiavi della mia auto». Dopo aver preso quanto hanno trovato nell’abitazione di Cremaschi, hanno passato al setaccio anche l’appartamento della madre: «Sono entrati nell’altra casa e hanno portato via cinquanta euro che hanno trovato nel portafogli della badante». Ultima tappa del colpo è stato il garage dove si trovava parcheggiata la Bmw 530 di proprietà di Bergama- I carabinieri di Treviglio sono intervenuti a Calcio Vandali. Parcheggiate nella concessionaria «International garage» di via Sant’Ambrogio Sassi sulle auto, 7 danneggiate - Hanno lanciato sassi contro le auto parcheggiate all’interno del piazzale del concessionario, danneggiandone sette. E’ successo nella notte fra martedì e ieri ai danni della concessionaria «International garage» di via Sant’Ambrogio 25 al Villaggio degli Sposi. «E’ stato un vero e BERGAMO proprio atto di vandalismo - racconta il titolare -. Qualcuno si è divertito a lanciare sassi dall’esterno della recinzione contro le auto che erano parcheggiate sotto il gazebo». Prima di entrare in azione con i sassi, i vandali hanno disattivato i lampioni della luce per agire indisturbati. «Hanno giocato a tiro a segno con le auto - prosegue l’uomo -. Sono riusciti a colpire e danneggiare la carrozzeria di sette auto, due erano nuove, le altre usate». Il danno complessivo si aggira sui tremila euro. Del fatto sono stati avvisati i carabinieri di Bergamo. schi. «Hanno preso la macchina e sono scappati - racconta il proprietario -. Per aprire il cancello hanno utilizzato una loro auto. L’hanno usata come ariete e sono riusciti ad uscire con la Bmw. Ho sentito il botto, mi sono affacciato e ho visto due persone sulla strada che parlavano non in italiano e altri darsi alla fuga con la mia auto». L’uomo ha subito lanciato l’allarme al 112, intervenuto sul posto con una pattuglia dei carabinieri di Treviglio. Dei malviventi però si è persa ogni traccia. (l.d.t.) 14 Giornale di Bergamo / Cronaca di città e provincia Giovedì 18 maggio 2006 Federconsumatori. Controlli della Polizia provinciale, Dolci: «Meglio pagare e poi rivalersi sulle officine» Demolizione dell’auto, maxi multe Senoncisifarilasciareilcertificatosirischiano1.700euro BERGAMO - Federconsumatori lancia l’allarme: «Quando andate a rottamare l’auto chiedete sempre il certificato di autodemolizione». Altrimenti, aggiungiamo noi, in caso di controlli da parte della Polizia provinciale, la sanzione a vostro carico ammonta a 1700 euro. Ieri, a seguito di alcune segnalazioni pervenute alla sede di Federconsumatori, si è tenuta una conferenza stampa alla Cgil per chiarire alcuni importanti aspetti del problema. Il presidente dell’associazione in difesa dei consumatori, Umberto Dolci, ha raccontato dei casi in cui il proprietario dell’auto portata a rottamare non si è fatto rilasciare il certificato di demolizione dall’officina e, a distanza di mesi, a seguito dei controlli della Polizia provinciale, si è trovato nella posizione di trasgressore perchè non ha potuto dimostrare l’avvenuta rottamazione della propria auto. Il «trasgressore» era in possesso solo del certificato di cessazione della circolazione. In questo caso il proprietario deve dimostrare che l’auto viene utilizzata solo su suolo privato e che è funzionante. Proprio per la mancanza di questi elementi è scattata la sanzione di 1.700 euro da parte degli agenti della Polizia provinciale. «Lo smaltimento delle auto è una faccenda seria in materia ambientale - ha dichiarato durante la conferenza stampa il presidente Dolci - Noi consigliamo di richiedere sempre il certificato di demolizione all’officina a cui si chiede di demolire la propria auto, altrimenti in caso di controlli si rischia di dovere pagare multe salatissime. Ci sono stati segnalati diversi casi in Bergamasca e la Polizia provinciale continua con i controlli proprio per capire cosa sia successo in realtà. Inoltre consiglio, in caso di sanzioni, di pagare la multa e in seguito andare per vie legali». Oltre al danno anche la beffa per i proprietari delle auto, ignari di correre un rischio così grande dopo aver lasciato in tutta tranquillità l’auto da rottamare all’officina di «fiducia». Angelo Minicozzi Domani i funerali dell’operaio morto a Pisogne «CiaoBrembo,nonsai il vuoto che ci hai lasciato» Umberto Dolci avverte: senza certificato di demolizione dell’auto si rischiano maxi multe Federconsumatori/2. Non basta il certificato di «Annotata cessazione della circolazione» Ecco la procedura che bisogna rispettare BERGAMO - Demolitori di auto, tremate. A seguito di controlli sulle autocertificazioni rese dai privati, che attestavano che il veicolo circolava su luogo privato, ne è nato l’atto dovuto da parte della Polizia provinciale di constatare la veridicità delle autocertificazioni e di emettere le sanzioni a carico dei trasgressori. I veicoli coinvolti sono più di 400 in tutta la provincia e la possibilità che ce ne siano altri nella stessa situazione è alta. Per non incappare in simili problemi, il proprietario dell’auto da rottamare si deve fare assolutamen- te consegnare dall’officina incaricata il certificato dell’avvenuta demolizione. Nel caso in cui, dopo aver consegnato l’auto all’officina (ritenendo che la stessa abbia proceduto con la demolizione), riceveste dal Pra o dall’Aci un certificato che riporta «Annotata cessazione della circolazione. Ritiro su area privata», dovete sapere che in caso di controlli da parte della Polizia provinciale dovete avere l’auto su superfici di vostra proprietà e dimostrare che è funzionante. Altrimenti è prevista una sanzione di 1.700 euro. An.Min. CASTRO - «Ciao Brembo ci hai lasciato e non sai il vuoto che c’è nel non poterti più rivedere. Non è possibile, non ci crediamo». Il foglio con la scritta, riparato da una busta di plastica, è appiccicato ai mazzi di fiori deposti all’ingresso della «Palini Vernici». E’ l’ultimo abbraccio degli amici a Davide Brembilla, il giovane perito nell’incendio che si è sviluppato alla ditta di Pisogne lunedì mattina, incendio in cui sono rimaste ustionate, fortunatamente in modo non grave, altre tre persone. Dentro il cortile dell’azienda un gruppo di operai tiene lontani i curiosi, ma il pensiero corre continuamente all’amico scomparso e non manca chi rivede la scena dello scoppio, il rogo e tutto quanto ne è seguito. Nel pomeriggio di ieri, in Municipio a Pisogne, si è svolta un’altra assemblea dei lavoratori ai quali è stato comunicato che il sindacato ha richiesto la cassa integrazione, in attesa che venga ricostruito quanto l’incendio ha divorato. La fabbrica sembra non essere sotto sequestro e si sente dire che la proprietà vorrebbe far ripartire quanto prima le lavorazioni. «Non vogliamo si facciano passi più lunghi della gamba commenta Albertinelli, portavoce del sindacato - ora è tempo di salutare il nostro amico e poi si dovrà subito parlare di sicurezza». La salma di Davide Brembilla è tornata ieri sera nella casa di Castro dove il giovane viveva con la sua compagna. I funerali si svolgeranno domani pomeriggio alle 15.30 nella Parrocchiale. La Polizia intercomunale dei Colli lo ha intercettato a Gorlago Sono andati in fumo 500 quintali di materiale, salvi gli animali Indiano fermato per un controllo Caravaggio, incendio in cascina halapatente falsa:denunciato brucia deposito di fieno e farina GORLAGO - E’ stato sorpreso mentre viaggiava per Gorlago in possesso di una patente di guida falsa: agli agenti l’uomo ha detto di aver acquistato il documento qualche mese fa a Milano al costo di 1.500 euro. L’uomo è stato denunciato, sono in corso inoltre le indagini per cercare di risalire all’organizzazione che gestisce il traffico di permessi di guida falsi. Ieri mattina, intorno alle 11.30 gli agenti della Polizia del Consorzio intercomunale dei Colli erano impegnati in alcuni controlli quando hanno fer«L’ho comprata a mato per acMilano per 1.500 euro» certamenti Punto Sono in corso indagini una che transiin via degli agenti per risalire tava Bonetti. Alall’organizzazione la guida del mezzo c’era L.H., indiano di 39 anni di Cologne, in provincia di Brescia, che ha esibito agli agenti una patente risultata fasulla. L’uomo ha subito ammesso le sue responsabilità dicendo anche di aver acquistato il documento a Milano. Dai controlli successivi è inoltre risultato che la vettura era priva di assicurazione. L.H. è stato denunciato per falso e l’auto posta sotto sequestro. Anche il proprietario della vettura, anche lui indiano di Cologne, è stato denunciato: per lui l’accusa è di incauto affidamento del proprio mezzo. CARAVAGGIO - I vigili del fuo- Paura a Piario, formata una nuova arnia Sciame di 25 mila api vicino alle scuole: allarme PIARIO - Attimi di paura nella mattinata di ieri a Piario a causa di uno sciame di migliaia di api che si era depositato su una siepe poco distante dalle scuole. La zona si trova anche vicina alla sede del Comune e dell'ufficio postale. E’ accaduto intorno alle 10.30, quando alcuni passanti hanno visto lo sciame e hanno lanciato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Clusone che hanno circoscritto la zona in cui si era depositato la sciame. Per fare allontanare gli insetti, sono stati poi chiamati degli apicoltori esperti, giunti con speciali protezioni. Nel frattempo i bambini che si trovavano a scuola, a fine lezione, sono stati fatti uscire da una porta sul retro. Una volta individuata l’ape regina, gli apicoltori l’hanno catturata e deposta in un’arnia dove è stata raggiunta dal resto dello sciame non appena calato il buio. Secondo gli apicoltori si sarebbe trattato di circa 25 mila api che avrebbero costituito mezzo sciame, uscito da un’arnia che non è ancora stata identificata. co di Treviglio sono intervenuti ieri pomeriggio in una cascina di Masano, frazione di Caravaggio, per un incendio che si stava propagando da un deposito di fieno. E’ successo intorno alle 13 in via Cascina Valdicelle di Sotto: le fiamme si sono sviluppate all’interno di un capannone in cui erano depositati 400 quintali di fieno e altri 100 di farina. Alla vista delle fiamme, i proprietari del cascinale hanno subito provveduto a lanciare l’allarme: da Treviglio sono giunte pochi minuti dopo due squadre dei volontari dei vigili del fuoco che dopo aver domato l’incendio hanno portato all’esterno del capannone il fieno bruciato, continuando a bagnarlo fino a quando, intorno alle 17, è stato possibile accertare che non ci fosse più alcun focolaio. L’incendio è rimasto circoscritto al deposito di fieno e farina: nessuna conseguenza per gli animali, che si trovavano in un’altra parte della cascina. Oggi l’inaugurazione dell’intersezione e del rondò Due nuove opere stradali a Ponte Nossa e alla Cupola L’intersezione a Ponte Nossa tra l’ex statale e le provinciali Due opere stradali vengono inaugurate oggi in Val Seriana. La prima è a Ponte Nossa alle 9,30 e la seconda alla "Cupola", tra Nembro e Albino, un'ora più tardi. Per Ponte Nossa si tratta dell'adeguamento e messa in sicurezza delle intersezioni tra la ex-Strada Statale n. 671 della Val Seriana e le Provinciali n. 46 e 47 in Comune di Ponte Nossa. Il costo complessivo è di un milione e mezzo di euro. Alla Cupola è stata portata a compimento la nuova rotatoria che servirà per collegare l'attuale Strada Provinciale alla futura variante di fondovalle che l'Anas sta realizzando. Per quest'opera l'importo complessivo è di 1 milione 475 mila euro. Al taglio dei nastri interverranno il presidente della Provincia, Valerio Bettoni e l'assessore alla Viabilità, Valter Milesi. Giovedì 18 maggio 2006 Giornale di Bergamo 15 / Cronaca di città e provincia Strade pericolose. Gazzaniga. Il pauroso incidente si è verificato nella tarda serata di ieri in via Cesare Battisti Altro schianto in moto, grave giovane Ventiduenne di Gandino ricoverato agli Ospedali Riuniti GAZZANIGA - Si è schiantato con la sua moto contro una vettura che si immetteva sulla strada. L’impatto è stato violentissimo e il ragazzo alla guida della motocicletta, W.B. 22 anni di Gandino, è stato sbalzato dalla sella finendo una decina di metri oltre il punto d’impatto. Il giovane si trova ricoverato agli Ospedali Riuniti di Bergamo: è fuori pericolo. La sua prognosi è di quaranta giorni per via delle fratture multiple riportate. Ancora un gravissimo incidente stradale ha insanguinato le strade della Bergamasca, di nuovo a restare coinvolto è stato un giovane motociclista. Dopo lo schianto verificatosi lune- Rapinatore marocchino in piazzale Alpini Pugni a un connazionale per il cellulare: arrestato BERGAMO - E’ stato arrestato pochi istanti dopo aver picchiato violentemente un connazionale con l’unico scopo di sottrargli il telefono cellulare. L’aggressore, un marocchino nei cui confronti già pendeva un ordine di carcerazione, è stato fermato poco distante del Piazzale degli Alpini: per lui si sono spalancate le porte del carcere di via Gleno. Erano le 14 di martedì quando al centralino della questura è arrivata la segnalazione di una lite molto violenta al Piazzale degli Alpini. Sul posto è giunta la Volante che ha trovato un marocchino di 25 anni, regolare, a terra con il viso tumefatto e sanguinante. Il ragazzo ha raccontato agli agenti di essere stato aggredito da un connazionale di cui ha fornito una descrizione piuttosto dettagliata, che gli aveva sottratto il cellulare. Il malvivente gli aveva sferrato dei pugni in faccia, poi lo aveva spinto con forza contro un palo della luce. Subito gli agenti si sono messi sulle tracce del malvivente che è stato rintracciato a una distanza di poche centinaia di metri. L’uomo è stato fermato e perquisito: in tasca aveva il cellulare del ragazzo aggredito. Il rapinatore è stato identificato: si tratta di L.A., marocchino di 29 anni sposato con un’italiana di Torino, nei cui confronti già pendeva un ordine di carcerazione per lesioni e violazione della legge Bossi-Fini sull’immigrazione. (v.m.) PAUROSO SCHIANTO - Nella tarda serata di ieri a Gazzaniga, in via Cesare Battisti (foto agenzia Pasinetti) dì pomeriggio ad Azzano San Paolo, schianto in cui ha perso la vita Stefano Passera 39 di Bergamo, un altro incidente si è verificato nella serata di ieri in provincia di Bergamo. W.B. percorreva via Cesare Battisti a Gazzaniga in direzione di Bergamo a bordo di una moto Kawasaki quando, da una laterale si è immessa una vettura Mercedes che procedeva nella stessa direzione di marcia. Ma non appena la vettura ha imboccato via Battisti si è verificato lo scontro: W.B. è stato sbalzato dalla sella ed è finito sull’asfalto privo di sensi. Subito il conducente della Mercedes, rimasto illeso, si è fermato per capire cosa fosse accaduto. La macchina dei soccorsi si è messa subito in modo: sul posto è giunta l’ambulanza del 118 con cui il ventiduenne è stato trasportato in codice rosso da massima urgenza ai Riuniti. A Gazzaniga sono giunti anche gli agenti della polizia locale del Consorzio Valseriana che hanno chiuso il tratto di strada per permettere ai medici di soccorrere il ragazzo e per poi ricostruire la dinamica di quanto successo. Sul posto anche i vigili del fuoco di Gazzaniga che hanno provveduto a ripulire la carreggiata dalle lamiere. La situazione è tornata alla normalità solo intorno alle 22. Tribunale. Mala gestione di beni e denaro, alla sbarra anche l’ex assessore Milesi Duemarocchinieun’italianacon 220grammi In cucina hashish Camerata Cornello, ex sindaco a giudizio Accusato di abuso d’ufficio, peculatoe falso in attopubblico e coca: 3 in cella - Comparirà davanti al giudice il prossimo 22 novembre Gianfranco Lazzarini, ex sindaco di Camerata Cornello accusato di abuso d’ufficio, peculato e falso in atto pubblico. Insieme a lui verrà processato anche Luigi Milesi, all’epoca dei fatti assessore, anche lui accusato di abuso d’ufficio. Lo ha stabilito ieri il giudice delle indagini preliminari Patrizia Ingrascì, che invece ha prosciolto A.G., accusato di aver materialmente scritto una delle delibere che gli inquirenti ritengono falsa. I fatti risalgono agli anni 2003-2004, quando Lazzarini era sindaco del paese. La sua gestione della cosa pubblica però, aveva insospettito alcuni membri della minoranza, che avevano presentato un esposto alla Procura. Episodi di mala gestione del denaro e dei beni comunali, tra cui le assunzioni di persone in nero nella struttura dell'Ostello dei Tasso, di proprietà dell’amministrazione. Lì sarebbero state assunte sia sua figlia che quella del coimputato Milesi, senza BERGAMO - Tre persone, due CAMERATA CORNELLO BREMBATE SOPRA, CERVO MUORE CONTRO UN CANCELLO BREMBATE SOPRA - Un cervo è morto dopo aver sbattuto il capo contro un cancello automatico a Brembate Sopra. E’ successo nel pomeriggio di ieri in via Marconi, al confine con Ponte San Pietro, quando un cervo maschio di un anno ha sbattuto il capo contro le sbarre di un cancello automatico, rimanendone prigioniero e morendo sul colpo. Sul posto sono giunti gli uomini della Polizia provinciale: si aspetta il certificato medico veterinario per accertarne la commestibilità e indire una successiva asta pubblica. In mattinata invece il corpo di un capriolo è stato recuperato dai vigili del fuoco di Clusone a Colzate, dove l’animale, una femmina di un anno, è annegata in un canale idroelettrico. che nessuno dei due si astenesse durante la votazione della delibera. Un’altra accusa mossa dal pm Paolo Salvatore all’ex primo cittadino è di aver regalato a privati, senza nulla chiedere in cambio, una serie di arredi dello stesso Ostello che, secondo gli inquirenti, il Comu- ne aveva da poco pagato 100 milioni di vecchie lire. Altri episodi contestati sono l'aver assegnato degli alloggi popolari di proprietà del Comune senza rispettare le apposite regolamentazioni. In più avrebbe ingiustamente assegnato come ufficio un locale accessorio degli stes- si alloggi popolari. Anche sul profilo dei pagamenti ai dipendenti gli inquirenti avrebbero rilevato irregolarità: vengono contestati pagamenti di straordinari in nero, premi di produzioni assegnati per esempio come buoni pasto e non in busta paga. (ma.be) marocchini, F.M. di 30 e E.K.A. di 31 anni, e la moglie italiana di quest’ultimo, M.V. di 20 anni, sono state arrestate ieri notte con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti: nella loro abitazione sono stati trovati quasi due etti di hashish e 25 grammi di cocaina. Erano le 2 di notte quando una Volante della questura ha notato, in via Tasso, due persone che alla vista degli agenti hanno ingoiato un involucro. I due sono stati fermati e perquisiti: addosso in tutto avevano 500 euro e alcune cartine. A quel punto è scattata la perquisizione nell’abitazione di via Borgo Palazzo dove i due marocchini vivono con la moglie italiana del trentunenne. In casa, gli agenti hanno trovato 195 grammi di hascisc nascosti sotto il mobile della cucina, un involucro di cellophane con 25 grammi di cocaina e 700 euro. I tre sono stati arrestati con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e condotti nel carcere di via Gleno. I figli della coppia, di un anno e di tre anni, sono stati affidati ai parenti. Rogo in ditta lo spengono i dipendenti - Intervento dei vigili del fuoco di Bergamo ieri pomeriggio alla ditta «Sabo Foam srl» di via Caravaggi a Levate. Intorno alle 14 infatti il personale dell’azienda ha provveduto ad avvertire i soccorsi perchè alcuni scarti di lavorazione depositati in una vasca di contenimento all’esterno della ditta avevano preso fuoco. In attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco, il personale dell’azienda, che si occupa proprio della produzione di liquidi schiumogeni antincendio, aveva già provveduto a spegnere le fiamme: quando i pompieri sono giunti sul posto hanno svolto tutti gli accertamenti del caso per fare luce sulle possibili cause. LEVATE 16 Giornale di Bergamo / Cronaca di città e provincia Giovedì 18 maggio 2006 I sindacati. La suddivisione organizzativa dei compiti non soddisfa: «E’ solo un pretesto per prendere tempo» «Poste, col nuovo piano servizio peggiore» Laini: serve un incontro con l’amministratore delegato - «Prevedo un peggioramento del servizio postale. Ci sarà un conflitto di competenze. Questo nuovo piano organizzativo non credo che porterà a un miglioramento». A dichiararlo è Carmelo Ilardo della segreteria provinciale della Slc Cgil, dopo l’incontro di ieri mattina tra il Prefetto, Cono Federico e le responsabili delle poste di Bergamo, Margherita Manzo e Perla Gobbi, nel quale si è discusso della situazione Poste e della nuova organizzazione interna che dovrebbe apportare dei miglioramenti al servizio: una divisione dei compiti. «Noi sindacati non vogliamo sparare sulla croce rossa, non è il nostro intento se l’azienda Poste decidesse di incontrarci - spiega Ilardo - Finora però non hanno mai accettato di aprire un tavolo di lavoro con noi presenti. In questo modo possono raccontare tutto ciò che vogliono senza avere qualcuno che ribatta. Apprezziamo molto l’impegno del Prefetto, che si è esposto varie volte in prima persona per trovare una soluzione al problema disservizi e aprire un tavolo di confronto che prevedesse la nostra presenza. Purtroppo non si è mai verificato ma non è colpa del Prefetto, voglio ribadire. La colpa è di Poste italiane che con questo nuoBERGAMO L’incontro. Manzo: stiamo cercando di risolvere i problemi Ilprefetto:«Disponibileadaprire un tavolo di lavoro con tutte le parti» Il prefetto ha incontrato ieri mattina le responsabili delle Poste di Bergamo vo piano organizzativo crede di migliorare il servizio. Secondo il mio giudizio vuole soltanto prendere tempo e disorientare ancora di più i clienti. A proposito di clienti, credo che Poste italiane dovrebbe tutelare maggiormente la sua prima fonte di guadagno che sono proprio i cittadini». Grande rammarico e perplessità anche da parte del segretario provinciale della Cgil, Maurizio Laini: «Trovo che senza un incontro con l’amministratore delegato di Poste italiane e senza un progetto serio che riesca a risolvere la situazione non cambi nulla dichiara Laini - Sono molto preoccupato e perplesso per i continui disservizi che si registrano e sulla volontà di Poste italiane di arginare il problema. Prima che io cambi questo mio giudizio, Poste italiane dovrà fare qualcosa di concreto. E’ il mio stato d’animo dopo il susseguirsi di eventi non proprio piacevoli». Angelo Minicozzi BERGAMO - «La mia preoccupazione è quella di ridare serenità alla provincia». Cono Federico, il prefetto di Bergamo, desidera fortemente che la situazione che si è verificata in varie zone della bergamasca a causa dei disservizi postali possa rientrare. Ieri mattina, dopo l’incontro avuto con i responsabili delle Poste di Bergamo, il prefetto ha espresso ai giornalisti le proprie impressioni e richieste. «Prendo atto che la situazione nella quale siamo non è delle migliori - ha dichiarato Federico - Dobbiamo uscire subito da questa condizione. Ho dato la mia disponibilità all’amministratore delegato di Poste italiane, Sarmi, per aprire un tavolo di lavoro con tutte le parti interessate per trovare una soluzione ai problemi. Questa è un’iniziativa spontanea del prefetto, perchè non amo vivere acute fasi di contrapposizione». La presenza delle responsa- bili delle Poste di Bergamo ha fatto emergere l’intenzione di cercare al più presto una soluzione migliorativa al servizio attraverso un nuovo piano organizzativo interno a Poste italiane. Si tratta di una suddivisione dei compiti: da una parte la gestione dei rapporti con il pubblico agli sportelli, dall’altra la gestione della consegna della posta. «La mia azienda sta lavorando per risolvere il problema - ha dichiarato durante la conferenza stampa Margherita Manzo, responsabile della filiale 1 di Bergamo - Siamo sempre stati per le famiglie e le piccole imprese e questi momenti vanno presi come un’occasione di crescita. Il nuovo piano riguarda la suddivisione delle competenze all’interno delle filiali e il nostro intento è quello di poter migliorare il servizio attraverso questa suddivisione che entrerà in vigore nei prossimi giorni». An.Min. L’iniziativa. Per le vacanze effettuate a giugno Cartad’identità elettronica.Ilsindaco chiedela revocadell’affidamentodelservizioallePoste Tariffe scontate «AiComunilagestionedellaCie» in dodici alberghi Bruni: è un costo troppo elevato per il cittadino BERGAMO - Sono 12 gli alberghi bergamaschi che hanno aderito al progetto «In vacanza a giugno», promosso da Federalberghi e ora presenti sul sito www.vacanzevacanze.it. I 12 alberghi sono: Carona di Carona, Europa di Clusone, Alpino di Colere, Parigi 2 di Dalmine, K2 di Gaverina Terme, Milano di Piazzatorre, Bigio di San Pellegrino, Rosalpina e Giardinetto di Serina, Hotel Pegaso di Stezzano, Della Salute di Taleggio, Maxim di Treviolo. www.vacanzevacanze.it è il portale realizzato da Federalberghi che raccoglie tutti gli alberghi italiani che, aderendo al progetto «In vacanza a giugno», offrono tariffe scontate almeno del 10% ai turisti che decidono di effettuare un soggiorno in bassa stagione. Il nuovo portale contiene 538 indirizzi suddivisi per regione, località (mare, lago, montagna, città d'arte, terme, capoluoghi), categoria e tipo di trattamento (bed & breakfast, mezza pensione o pensione completa). Il ricco database permette di effettuare ricerche mirate indicando richieste particolari, dalla possibilità di portare animali all'animazione, dal tipo di cucina ai servizi speciali. Di ogni albergo vengono presentate le fotografie, le caratteristiche, le speciali tariffe proposte per il mese di giugno. Il sito offre inoltre la possibilità di compilare direttamente on line un modulo, non vincolante ai fini della prenotazione e premette di verificare la disponibilità di date e sistemazioni. «L'iniziativa promossa da Federalberghi - commenta il presidente dell'Associazione albergatori di Bergamo, Giovanni Zambonelli - offre anche ai nostri alberghi la possibilità di competere ad armi pari sul piano della promozione con le altre destinazioni che si affacciano sul mercato delle vacanze estive. Al settore alberghiero - precisa non mancano di certo qualità, servizi e professionalità, manca invece una promozione complessiva e forte. La creazione di tali circuiti - conclude Zambonelli - da un lato consente ai clienti di conoscere e valutare un'ampia gamma di strutture, prezzi, servizi e località, dall'altro è uno stimolo per gli operatori a predisporre offerte che sempre meglio soddisfino il consumatore». BERGAMO - Lo scorso 9 maggio, il Ministro dell'Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro dell'Interno, ha emanato il decreto che determina il costo della Carta d'Identità Elettronica, CIE, e le relative modalità di riscossione. L'importo è fissato a 30,50 euro per ogni Carta d'Identità Elettronica emessa. Tali risorse sono destinate alla copertura dei costi per l'infrastruttura hardware e software necessari alla produzione e rilascio delle CIE. Infatti il sistema di riscossione previsto dal decreto conferisce alla società Poste Italiane S.p.A. la gestione di tale servizio, per il quale è previsto un compenso pari a 50 centesimi per il pagamento del bollettino. L'Anci, a nome di tutti i Comuni italiani, ha espresso il totale dissenso su questo provvedimento e il sindaco Roberto Bruni, presidente della Commissione Innovazione Anci, rafforza la posizione chiedendo la revoca del provvedimento che conferisce alle Poste Italiane la gestione della Carta d'Identità Elettronica. «Si tratta di un provvedimento che svilisce il ruolo dei Comuni che, fino a pro- va contraria, sono ancora titolari della funzione anagrafica; inoltre, sono totalmente ignorati i servizi innovativi di eGovernment per i quali i Comuni sperimentatori hanno investito in termini organizzativi e di risorse commenta il sindaco Bruni - Si tratta poi di un costo decisamente alto per il cittadino. Mi auguro quindi che il nuovo Governo intervenga per revocare questo provvedimento e apporti invece delle correzioni migliorative per evitare l'affossamento del progetto della Carta d'identità elettronica». Il sindaco chiede la revoca della gestione della Cie alle Poste Domani fino alle 6, dalle 9.15 alle 12.30 e dalle 16 a fine servizio Sciopero dei trasporti BERGAMO - Domani i dipendenti delle aziende di trasporto pubblico locale della Lombardia si fermano per 24 ore. Lo sciopero, proclamato a livello nazionale dalle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, segue quelli di otto ore del 6 marzo e del 28 aprile. Al centro della protesta, la vertenza per il rinnovo del biennio economico del contratto collettivo per il 2006 e il 2007. A Berga- mo i lavoratori incroceranno le braccia da inizio servizio alle 6, dalle 9.15 alle 12.30 e dalle 16 a fine servizio. A Milano Atm dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio. Autostradale: dalle 8.30 alle 13 e dalle 16 a fine servizio, le Ferrovie Nord: da inizio servizio alle 6 - dalle 9 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio. Autolinee: dalle 8.45 alle 15 - dalle 18 a fine servizio. Giovedì 18 maggio 2006 17 Mercato. Si parla di 2,5 milioni per il riscatto definitivo del bomber messinese Floccari, una questione di giorni - E’ tutto fatto, almeno così sembra. Mentre Rolando Bianchi ha oramai detto addio ai colori nerazzurri (a breve la Reggina riscatterà in toto il giocatore) per Sergio Floccari a Bergamo è solo questioni di giorni. I numerosi contatti tra Atalanta e Messina hanno già avuto un esito positivo: 2,5 milioni di euro per il riscatto definitivo dell’attaccante ex Rimini. Due trattative che, come già anticipato nei giorni scorsi, verranno portate a termine di pari passo, ma la consueta stretta di mano ufficiosa fra i due club è già stata fatta. Sergio Floccari, quindi, sarà il terzo terminale offensivo della Dea dopo Zampagna e Ventola - il cui rinnovo pare vicinissimo, anche se Roma e Sampdoria si sarebbero già interessate - e potrebbe essere il primo acquisto dell’Atalanta per la prossima stagione. Già perché, stando a fonti milanesi, non dovrebbero essere Massimo Donati e Samuele Dalla Bona i primi tesserati per la stagione sportiva 2006/2007 dei nerazzurri. Entrambi, di proprietà del Milan, potrebbero anche essere ceduti altrove: la trattativa riguardante i due centrocampisti, portata avanti dal dimissionario Roberto Zanzi, ha subito un brusco stop. A quanto pare l’ex diggì aveva inserito nell’affare un’opzione - o addirittura la comproprietà - per Michele Canini, oramai prossimo alla cessione al Palermo. Con il giovane del vivaio fuori dai giochi, il Milan si sarebbe tirato indietro almeno in parte: con Dalla Bona non dovrebbero esserci problemi, se non l’alto ingaggio, per Massimo Donati invece potrebbe arrivare un clamoroso dietrofront. Non a caso sull’ex Vava-boy si sarebbe buttata a capofitto la Reggina. Comunque sia la questione verrà analizzata con più calma nei prossimi giorni, quando verrà reso noto il nome del prossimo direttore tecnico nerazzurro. Intanto l’Atalanta avrebbe fatto un pensierino a Cristiano Doni e Domenico Morfeo, colpi in tipico stile «Centenario». Sul fronte Riccardo Montolivo, invece, le indicazioni che arrivano da Firenze appaiono contrastanti. Mentre si sussurra di un possibile ritorno a Bergamo del gioiellino di Caravaggio, in compagnia di Brivio, dal club viola arrivano dichiarazioni distensive. A quanto pare il diesse Pantaleo Corvino avrebbe mostrato grande interesse per l’eventuale rinnovo del duo di giocatori, consegnando su di un piatto d’argento il difensore - uomo Colantuono - Marco Di Loreto. Insieme a lui potrebbe arrivare un altro fedele scudiero del tecnico romano: Gennaro Del Vecchio. Quest’ultimo, terminata l’esperienza in prestito a Lecce, tornerà alla Sampdoria. Il club ligure vorrebbe tenerselo per il prossimo campionato, ma non è detto che l’Atalanta riesca a spuntarla. Luca Bilotta BERGAMO Soncin & Ventola coppia per Pescara ZINGONIA - Seduta di allenamento pomeridiana nella gior- Sergio Floccari, 24 anni, 3 gol in A: per il bomber sembra tutto fatto tra Atalanta e Messina nata di ieri per i nerazzurri guidati da mister Stefano Colantuono. Tutti i giocatori hanno preso parte all’allenamento tranne Marino Defendi (impegnato con l’Under 21 per la preparazione all’Europeo di categoria) e Simone Loria (operato settimana scorsa al crociato anteriore del ginocchio destro). Hanno invece proseguito con il lavoro differenziato i due infortunati Daniele Capelli (tendinite al ginocchio) e Luis Fernando Centi (problemi muscolari): entrambi salteranno sicuramente la trasferta di Pescara. Oggi e domani la squadra si allenerà nel pomeriggio (sempre alle 15) e nella serata di domani ci sarà il trasferimento nel Pescarese per il lungo ritiro. Sabato mattina la rifinitura in terra abruzzese e domenica pomeriggio alle 15 l’ultima gara esterna stagionale. Sul fronte formazione, il tecnico sembra intenzionato a modificare nuovamente l’assetto tattico della squadra, schierando un 4-4-2 che lascerà spazio a Soncin e Ventola in attacco per fare rifiatare Zampagna e per permettere al pugliese di giocare dopo l’esclusione di sabato scorso. (Breso) Tutti gli uomini di Ruggeri. Ex Ad del Bologna, affianca Rino Fratus AlbinoLeffe Giacobazzi a Zingonia, è fatta Sarà direttore amministrativo Teani out pronto Colombo ZINGONIA - L’affare è concluso. ALBINO - Cattive notizie dal fronte infermeria dell’AlbinoLeffe. Teani continua a lamentare dolori alla coscia infortunata e sta lavorando seguendo un piano di recupero che non gli consentirà di essere in campo domenica pomeriggio nell’importante confronto casalingo con il Crotone. Oltre a Teani continua l’assenza di Gori che sta sempre lavorando presso l’istituto Isokinetic di Milano. E’ invece rientrato a pieno regime Russo. Vista l’assenza di Teani, come esterno destro di difesa domenica vedremo ancora in campo Riccardo Colombo. A centrocampo mister Mondonico può contare su Madonna che potrebbe essere in campo dal primo minuto come a Vicenza. Come centrali dovrebbe eserci Del Prato e un posto se lo giocano Poloni e Previtali. Davanti la coppia d’attacco potrebbe essere formata da Joelson Testini anche se non è da escludere l’impiego di Russo. Oggi alle 15.30 amichevole a Calcinate. (d.r.) Cesare Giacobazzi è il nuovo direttore amministrativo dell’Atalanta. Ieri mattina, infatti, lo stesso manager modenese ha ufficialmente legato il suo nome alla società nerazzurra, firmando un contratto, si sussurra triennale, con il club di Ivan Ruggeri. In realtà l’ex amministratore delegato del Bologna aveva già accettato l’incarico al termine della settimana scorsa, in un confronto faccia a faccia con l’attuale numero uno nerazzurro. Prima del match contro l’Arezzo, infatti, i due si erano incontrati per mettere tutto nero su bianco. Accordo che è poi stato ufficializzato nella mattinata di ieri. Cesare Gacobazzi, quindi, è a tutti gli effetti in funzione a Zingonia. Fino a lunedì prenderà visione della contabilità del club in compagnia dell’amministratore delegato Isidoro Fratus, poi inizierà a lavorare a pieno regime. Non a caso la sua presentazione ufficiale è prevista per l’inizio della settimana prossima. Per Giacobazzi i compiti da portare a termine saranno molti: dalla contabilità alla gestione generale del club, settore giovanile incluso per quanto riguarda gli aspetti economici. Su di lui graveranno, inoltre, gli oneri d’interloquire con le istituzioni del calcio: Figc e Lega in particolare. Compiti finora ricoperti da Roberto Zanzi, direttore generale dimissionario. Per Giacobazzi, comunque, non è una novità: in passato, infatti, il quarantenne manager modenese ha lavorato sia per l’industria alimentare, che produce caramelle (fra cui le famose «Die- Cesare Giacobazzi, nuovo direttore amministrativo della Dea torelle»), dell’ex patron felsineo Giuseppe Gazzoni Frascara sia per il Bologna Fc. Una lunga gavetta che ha portato i suoi frutti, almeno fino al 2005. Con l’inizio di questa stagione sportiva, infatti, il nuovo proprietario del Bologna Alfredo Cazzola l’ha liquidato con una sontuosa buonauscita (si vocifera pari a 200 mila euro), annullando il Con il Modena la curva a 6 euro BERGAMO - Da oggi sono in vendita i tagliandi per l’ultima partita di campionato con il Modena, domenica 28 alle 15, quando l’Atalanta festeggerà la fine del campionato vinto con tre giornate d’anticipo. I biglietti sono disponibili nei punti autorizzati Lottomatica, alla biglietteria dello stadio (tutti i giorni, tranne domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18), alla sede del Creberg e al Club Amici di via Novelli in città. Questi i prezzi: poltroncina 45 euro; tribuna centrale 28 (ridotto 14); tribuna laterale 20 (10); parterre 8 (5); centrale Creberg 16 (8); laterale Creberg 10 (6); parterre Creberg 8 (5); distinti 7 (4); settore ospiti 10; curva Pisani e curva Sud 6 (3). (Breso) contratto in scadenza nel 2007. Uomo schivo e grande lavoratore, in molti anni a Bologna come amministratore delegato ha rilasciato pochissime interviste: alle telecamere - si sussurra - preferisce la calcolatrice. Con Giacobazzi, inoltre, è previsto un altro innesto a livello dirigenziale. Un direttore tecnico che possa affiancare l’attuale ds Lele Messina. Per la sua nomina, comunque, ci vorrà ancora una settimana. Attualmente il nome più gettonato è quello di Guido Angelozzi del Lecce. Proprio la sua candidatura, caldeggiata da Stefano Colantuono con cui ha vissuto quattro anni fra Sambenedettese e Catania, sarebbe a buon punto. Il ds vorrebbe però prima disimpegnarsi dall’accordo in essere con la propria squadra, prima di accettare l’incarico a Bergamo. Per questo si dovrà attendere il ritorno da Londra del presidente Semeraro. Una settimana ancora, poi si svelerà il nome del nuovo direttore tecnico. In lizza, comunque, restano Nicola Salerno, Doriano Tosi e Luciano Passirani. (Lu.Bil.) Gli appuntamenti sportivi di oggi 12:25 Rai 3 Si Gira-89 Giro d'Italia 15:10 Rai 3 11 Tappa-89 Giro d'Italia 13:00 Italia 1 Studio Sport 18:10 Rai 2 TG Sport 13:30 SportItalia Si solo calcio 20:05 Rai 3 TGiro-89 Giro d'Italia 18 Giornale di Bergamo Giovedì 18 maggio 2006 Giovedì 18 maggio 2006 ZINGONIA - Con l’Arezzo ha gustato la sua prima panchina stagionale, ma è stata un’esclusione dal gusto molto dolce. Alex Calderoni è infatti contento di aver permesso al collega Andrea Ivan di mettersi in mostra, trovando il tempo per festeggiare in panchina questa promozione da record. Dopo la gioia per l’ambito traguardo, però, Alex trova spazio anche per un pizzico di delusione legata alla partenza del conterraneo Zanzi, il direttore dimissionario con cui ha subito trovato l’accordo nell’inverno scorso per il prolungamento del suo contratto fino a giugno 2008. Sabato è tornato in panchina. Che emozione le ha fatto seguire la partita da lì? «E’ stata una festa: ho saltato con la Curva, ci siamo fatti i gavettoni... Avevo già parlato con il mister e mi è sembrato giusto lasciare spazio ad Andrea che ha giocato poco, ma che ha vissuto tutta la stagione con la stessa tensione di chi va in campo. E poi sono molto contento della sua prestazione: ha anche parato il rigore. Per noi portieri c’è molto feeling tra chi va in campo e chi resta in panca: sembra quasi di essere lì con il joystick a muovere il compagno». Ma se non si fosse interrotta la sua imbattibilità a Catanzaro, in porta con l’Arezzo sarebbe andato lei? «No, avevamo già concordato questo turnover in caso di promozione anticipata. E poi era praticamente impossibile battere il record storico che è intorno ai 1270 minuti. Adesso spero solo di fare almeno uno spezzone nell’ultima partita in casa con il Modena». Un bilancio di questa stagione con Ivan? «Ci siamo trovati benissimo. Ma anche con Taibi ho sempre lavorato bene. In un certo momento della stagione ritenevo giusto che lui rifiatasse un po’, visto che era sommerso dalle critiche. Per me doveva essere solo una cosa temporanea, per farlo riposare mentalmente, poi gli avrei ceduto di nuovo il posto. Alla fine Delio Rossi ha deciso di dare fiducia solo a me e così, un po’ per la tensione che avevo io, un po’ per quella che aveva lui, è nato dell’astio e ci siamo allontanati. Giornale di Bergamo 19 / Sport Numeri uno. «Con Taibi era nato dell’astio. Zanzi ha fatto bellissime cose» Alex primo sponsor di Ivan «Hadato molto, Ruggeri ne deve prendere atto» PRESA RAPIDA - Alex Calderoni, 30 anni a fine mese; sullo sfondo Zampagna (dex) e Rivalta (foto Pasinetti) Numeri uno/2. Calciopoli vista da Calderoni: «Quello di scommettere è un vizio di Gigi, spero che smetta» «Buffon? L’ho visto nervoso, forse sapeva cosa lo aspettava» ZINGONIA - Il caos che sta sconvolendo il mondo del cal- cio non può lasciare indifferente l’estremo difensore atalantino. «Prima non si pensava alla malafede degli arbitri - spiega il "27" nerazzurro - perché anche loro possono sbagliare, però con quello che è saltato fuori è normale avere dubbi. E se tutto ciò dovesse risultare vero, noi che siamo retrocessi e le altre squadre che hanno visto sfumare l’Europa ci sentiamo penalizzati. Però non mi sembra giusto che paghi la Juventus e i suoi giocatori: loro hanno lavorato da professionisti e non hanno colpe. Deve pagare chi ha sbagliato. E’ ovvio che in una situazione dubbia l’arbitro favorisca loro perché la sudditanza psicologica c’è. Ma se tutto è fatto in buonafede non ci sono problemi. Però è anche vero che quello che si legge in questi giorni non l’abbiamo tirato fuori noi, ma quattro procure. Bisogna azzerare tutto e ripartire da capo per ridare credibilità a questo sport». E il collega Buffon, coinvolto nelle scommesse? «Non credo che abbia scommesso su partite del nostro campionato, anche se per noi calciatori professionisti è vietato pure scommettere su due tartarughe e quindi ha commesso un illecito. Quest’anno l’ho visto nervoso: probabilmente sapeva che tutto era sul punto di esplodere. E’ un suo vizio e spero che smetta perché è il miglior portiere in Italia e c’è bisogno di lui». (Breso) Ma anche ora, quando ci siamo rivisti, ci siamo salutati senza nessun rancore». Con Ivan, invece, nessun astio? «No, lui non si è mai lamentato. Quando è stato chiamato in causa ha sempre fatto il suo dovere e lì mi ci sono un po’ rivisto. La società deve prendere atto di quello che lui ha dato. Poi, ovviamente, farà le sue scelte. Sia per quanto riguarda lui, sia per quanto riguarda me». Ruggeri, però, ha detto di non essere alla ricerca di portieri. «Certo, non credo che si possano lamentare. Per quanto riguarda Ivan, però, credo che temporeggino per vedere come si risolverà la questione legata a Taibi che ha ancora un anno di contratto con un ingaggio alto». Tornando al campionato, sperava di finire con questo anticipo? «Così presto, no. Questo campionato è molto duro, ma noi sapevamo di avere una buona squadra, in grado di lottare per le prime posizioni. E infatti siamo partiti molto bene. E’ arrivato quindi quel brutto periodo, dove subivamo tanti gol, molti dei quali al 90’, soprattutto in trasferta. Questo è stato un po’ un segnale, ma la consapevolezza di arrivare tra le prime quattro posizioni c’era. Di certo non ci aspettavamo il girone d’andata del Mantova e questo ci ha un po’ spiazzato. Ma da gennaio, con l’arrivo di Zampagna e le partenze degli scontenti, tutto è andato per il verso migliore». E così la serie A è arrivata a tre giornate dal termine. Ma in tutto questo c’è una nota negativa, le dimissioni del dg Zanzi. «Purtroppo si è creata questa situazione e già da novembre si leggeva sui giornali che l’Atalanta era alla ricerca di un allenatore. Sono cose che darebbero fastidio a chiunque, per questo capiamo l’allenatore. Comunque Zanzi ha fatto delle bellissime cose qui e il suo contributo nella costruzione della squadra è stato forte. La cosa migliore sarebbe stata arrivare a una riappacificazione perché penso che Colantuono meriti una riconferma e lo stesso si può dire di Zanzi che ha dimostrato ottime doti anche come manager». Marco Bresolin 20 Giornale di Bergamo / Sport Giovedì 18 m Champions.Spogliatoi.L’ingleseWenger:«Madobbiamoaccettarel’espulsionediLehmann» «Il gol partita era in fuorigioco» Albo d’oro 1955/1956 Real Madrid 1956/1957 Real Madrid 1957/1958 Real Madrid 1958/1959 Real Madrid 1959/1960 Real Madrid 1960/1961 Benfica 1961/1962 Benfica 1962/1963 MILAN 1963/1964 INTER 1964/1965 INTER 1965/1966 Real Madrid 1966/1967 Celtic 1967/1968 Manchester United 1968/1969 MILAN 1969/1970 Feyenoord 1970/1971 Ajax 1971/1972 Ajax 1972/1973 Ajax 1973/1974 Bayern Monaco 1974/1975 Bayern Monaco 1975/1976 Bayern Monaco 1976/1977 Liverpool 1977/1978 Liverpool 1978/1979 Nottingham F. 1979/1980 Nottingham F. 1980/1981 Liverpool 1981/1982 Aston Villa 1982/1983 Amburgo 1983/1984 Liverpool 1984/1985 JUVENTUS 1985/1986 St. Bucarest 1986/1987 Porto 1987/1988 Psv Eindhoven 1988/1989 MILAN 1989/1990 MILAN 1990/1991 Stella Rossa 1991/1992 Barcellona 1992/1993 Ol. Marsiglia 1993/1994 MILAN 1994/1995 Ajax 1995/1996 JUVENTUS 1996/1997 Bor. Dortmund 1997/1998 Real Madrid 1998/1999 Manchester United 1999/2000 Real Madrid 2000/2001 Bayern Monaco 2001/2002 Real Madrid 2002/2003 MILAN 2003/2004 Porto 2004/2005 Liverpool 2005/2006 Barcellona Henry e Ronaldinho faccia a faccia prima del fischio d’inizio, sotto Campbell esulta dopo l’1-0 inglese PARIGI - Delusione, ovviamente, in casa Arsenal al termine della partita. I commenti dei Gunners sono incentrati soprattutto sull’episodio che ha dato una prima svolta alla gara, l’espulsione di Jens Lehmann al 18’ del primo tempo. «C'era la possibilità del vantaggio e, ripensando poi a come è andata la partita, forse era meglio subire il gol e restare in undici contro undici», dice il diretto interessato. «Sono deluso, la squadra ha giocato una buona partita - ha aggiunto l'ex estremo del Milan - e forse anche il secondo gol del Barcellona era irregolare». Amareggiato l’allenatore Arsene Wenger, che concorda con il portiere, ma comunque non contesta l’operato del direttore di gara: «Quello che avremmo preferito noi conta poco, conta invece la decisio- ne dell'arbitro e bisogna accettarla. Quando però si sbagliano dei gol e si è con un uomo in meno - prosegue il tecnico dell'Arsenal - è difficile vincere. E la sconfitta è ancora più dolorosa da accettare se si pensa che il secondo gol del Barcellona era in fuorigioco». La Dea ha un «Angelo custode» Cena di solidarietà allo stadio Wenger, infine, ammette che i suoi hanno accusato un calo fisico nel finale: «Avrei voluto fare dei cambi, molti giocatori erano stanchi ma non sapevo se la gara sarebbe andata ai supplementari. E così nel finale abbiamo pagato la stanchezza». Etòo (Barcellona), eletto miglior giocatore della finale Basket. Bluorobica campione provinciale nella categoria U14 Giovani, tutti i risultati Under 18 maschile regionale Girone Giallo: Verdello-Cappuccinese 67-63 Girone Marrone: Grassobbio-Dalmine 39-67; Olimpia-Giemme 71-66. Classifica: Dalmine punti 6; Olimpia punti 4; Giemme, Grassobbio punti 0. Girone Rosso: Almennese-Almè 79-83. Classifica: Brembate Sopra, Almè punti 4; The Dream punti 2; Almennese, Capriate punti 0. Girone Verde: Excelsior-Gorle A 85-70; Gorle A-Casnigo 75-39. Classifica: Gorle B punti 6; Gorle A, Excelsior punti 4; Azzanese punti 2; Casnigo punti 0. Under 16 maschile regionale BERGAMO - L’Atalanta festeggia la serie A con un occhio alla solidarietà. Martedì sera si è svolta una cena benefica allo stadio per celebrare la promozione nella massima serie e per rinsaldare il legame tra la società nerazzurra e l’istituto «Angelo custode» di Predore, a cui vanno i proventi delle vendite della rivista ufficiale nerazzurra. Il tutto condito dagli ottimi prodotti tipici bergamaschi di Agripromo. Presenti alcuni gioca- tori e dirigenti dell’Atalanta, il tecnico Stefano Colantuono, il presidente del Club Amici Marino Lazzarini e tanti esponenti del mondo politico, giornalistico e imprenditoriale della nostra provincia. Al termine della cena sono state messe all’asta le magliette dei giocatori e alcuni prodotti di Agripromo: il ricavato è stato devoluto all’«Angelo Custode». Nella foto Pasinetti alcuni dei partecipanti vip. (Breso) Girone Giallo: Bottanuco-Calusco 34-101. Classifica: Treviglio punti 4; Calusco, Olimpia punti 2; Bottanuco punti 0. Girone Lilla: Basket 86-Stezzano 98-64; Visconti-Pontirolo 59-54. Classifica: Basket 86 punti 6; Visconti punti 4; Stezzano punti 2; Pontirolo punti 0. Girone Marrone: Madone-Cisano 65-28. Classifica: Madone punti 6; Bonate punti 2; Cisano, Brembate Sopra punti 0. Girone Rosso: Gorle-Boccaleone 83-51. Classifica: Boccaleone, Pedrengo, Gorle punti 2. Girone Verde: Endine-Costa Volpino 62-88; Villongo-Calcinatese 70-48; Villongo-Costa Volpino 62-75; Calcinatese-Endine 90-69. Classifica: Costa Volpino punti 6; Calcinatese, Villongo punti 2, Endine punti 0. Under 14 maschile regionale Semifinali: Bluorobica-Mozzo 74-40; Lussana-Excelsior 63-52. Finale 3˚ posto: Excelsior-Mozzo 102-55. Finale 1˚ posto: Bluorobica-Lussana 77-35. Girone Giallo: Almè-San Pellegrino 90-42 Classifica: Almè punti 4; Excelsior, San Pellegrino punti 0. Girone Rosso: Treviolo-Casnigo 34-29 Classifica: Colognola, Boccaleone B, Treviolo punti 2; Casnigo punti 0. Girone Verde: Olimpia-Gorle 56-45 Classifica: Martinengo punti 4; Olimpia punti 2; Gorle punti 0. Under 13 maschile regionale Girone Giallo: Olimpia-Martinengo 96-24. Classifica: Olimpia punti 4; Clusone punti 2; Martinengo, Costa Volpino punti 0. Girone Lilla: Capriate-Terno 51-43. Classifica: Bottanuco, Capriate punti 2; Calusco, Terno punti 0. Girone Marrone: Endine-Colognola 33-30. Classifica: Endine punti 4, Colognola punti 2; Calcinatese, Pedrengo punti 0. Girone Turchese: Cappuccinese-Mafalda 54-49 Classifica: Cappuccinese punti 4; Treviglio, Mafalda punti 0. Aquilotti maschile regionale Girone A (3ªritorno): Interbasket B-Alzano 20-17. Classifica: Treviglio punti 14; Visconti punti 6; Interbasket A, Boccaleone, Interbasket B punti 4; Alzano punti 0. Girone B (7ª andata): Dalmine-Basket 86 31-38; San Pellegrino-Desenzanese 21-54, Lussana-Almè XX. Classifica: Desenzanese, Basket 86 punti 6; Lussana punti 4; San Pellegrino, Verdello, Almè, Dalmine punti 2. maggio 2006 Giornale di Bergamo 21 / Sport Champions League. I catalani battono in rimonta l’Arsenal, decide Belletti Barcellona sul tetto d’Europa Barcellona - Arsenal 2-1 Barcellona (4-3-3): Valdes 6,5; Oleguer 4 (26'st Belletti 6), Puyol 6, Marquez 6, Van Bronckhorst 6; Van Bommel 5.5 (15'st Larsson 6), Edmilson 5,5 (1'st Iniesta 6,5), Deco 6; July 6, Etòo 6, Ronaldinho 6. Allenatore: Rijkaard 6. Arsenal (4-5-1): Lehmann 5,5 ; Eboue 6,5, Toure 6,5, Campbell 6,5, Cole 6; Hleb 6 (39'st Reyes sv), Fabregas 6 (29'st Flamini 6), Gilberto Silva 6, Ljungberg 6,5 Pires sv (20'pt Almunia 6,5); Henry 7. Allenatore: Venger 6,5. Arbitro: Hauge (Norvegia) 5. Reti: 37'pt Campbell, 31'st Etòo, 35'st Belletti. Note: serata piovosa, terreno in ottime condizioni, spettatori 80.000, angoli 1-0 per il Barcellona. Ammoniti Eboue, Henry, Oleguer, Larsson. Espulso Lehmann al 18' pt . Recupero: 4'; 3'. PARIGI - Il Barcellona di Frankie Rijkaard ha vinto la seconda Champions, ma facendo notevole fatica contro un Arsenal in dieci per oltre un'ora. Gli inglesi, stremati, alla fine hanno ceduto. La squadra di Arsene Venger era andata in vantaggio con un colpo di testa di Campbell su magistrale punizione di Henry, che inizialmente aveva sfiorato il gol. Il Barcellona ha saputo aspettare: prima ha preso un palo con Etòo, poi nella ripresa con i cambi azzeccati di Iniesta Belletti e Larsson ha avuto la meglio per l'appannamento degli inglesi. Etòo e Belletti hanno dato il colpo di grazia ai londinesi, encomiabili per il loro impegno e la generosità dimostrata. Non è stata una gran serata per Ronaldinho, ma l'importante era vincere, per il Barcellona che ha vinto scudetto e Champions. Dopo un inizio travolgente dell'Arsenal (Henry ha tirato su Valdez al 3'; il portiere gli ha respinto una gran botta al 4'), è capitato l'episodio che ha condizionato decisamente la finale. Il Barcellona, che per la verità con Etòo a sinistra e Ronaldinho centrale non aveva impressionato positivamente all'inizio, ha cercato di prendere in mano la partita. Così al 17' Ronaldinho ha messo in movimento centralmente Etòo che ha superato Lehmann: il portiere lo ha abbattuto forse all'interno dell'area; comunque July ha insaccato. L'arbitro norvegese Hauge, a nostro avviso poco mobile e preciso, ha fischiato la punizione dal limite annullando il gol di July e mostrando il rosso al portiere. Il direttore di gara ha danneggiato il Barcellona privandolo di un gol e, se vogliamo, anche l'Arsenal rimasto in dieci. E però bisogna dire che con un uomo in meno (Pires ha lasciato il posto al secondo portiere Almunia) gli inglesi han fatto abbastanza bene: si sono ridistribuiti bene in campo col sacrificio di Henry pronto a dar manforte ai suoi e han fronteggiato la situazione. Rijkaard ha cambiato di posizione Ronaldinho (a sinistra con Etòo centrale) e il Barcellona ha cominciato a prender quota. Dopo una punizione del brasiliano di poco a lato, però, su una punizione magistrate di Henry da destra, Campbell ha preceduto l'immobile Oleguer, mettendo la palla di testa all'angolo alto alla destra di Valdes. Insomma, la squadra di Venger, in dieci, è andata in vantaggio sorprendendo la statica difesa catalana. Comunque gli azulgrana non sono stati fortunati al 47' quando Etòo al limite ha ricevuto da Ronaldinho, ha lasciato di stucco Campbell, si è girato e di sinistro ha sparato sul palo alla destra di Almunia che ha toccato la pal- Fredrik Ljungberg contrastato da Oleguer Presas la. Emozioni, episodi discussi, nervi a fior di pelle: una finale di Champions ricca di episodi importanti, insomma, a Saint Denis. Con l'ingresso di Iniesta all'inizio della ripresa, Rijkaard ha tentato di dare maggior spinta al Barcellona: i tiri di Deco (3'), dello stesso Iniesta (8'), Ronaldinho (13') hanno sancito la superiorità territoriale della squadra di Rijkaard. Per l'Arsenal, che ha tirato indietro Gilberto Silva, difesa e contropiede, quando è stato possibile. Per esempio al 18' con Hleb (fuori). Con l'ingresso di Larsson, il Barcellona ha tentato il tutto per tutto. Ronaldinho ha sbagliato qualche giocata, ha sbagliato qualche tiro, l'Arsenal ha resistito e Henry al 20' ha scartato Puyol e Marquez; poi non è riuscito a concludere. Ljunberg al 22' da sinistra ha creato un notevole pericolo per Valdez che ha deviato. Insomma, inglesi forse più pericolosi del lento e prevedibile Barcellona: Henry avrebbe potuto chiudere la partita in contropiede al 25', ma ha tirato su Valdes. Molto stanco nel finale. La grande giocata di Larsson che al 32' ha dato una palla d'oro a Etòo che, da sinistra, ha cambiato la gara, insaccando rasoterra fra palo e portiere. Arsenal a terra fisicamente e moralmente e Belletti al 36', su passaggio di Larsson, da destra ha insaccato fra le gambe di Almunia rasoterra. Insomma: il Barcellona ha vinto per stanchezza dell'avversario senza aver dominato. Ma così va il calcio. Franco Zuccalà Slitterà il termine del 5 giugno. Per ora niente nomi nel tabellone di Champions L’Italiasale altredicesimoposto, il Messicoal quarto Coppe, italiane in stand by Ranking Fifa, podio invariato Il Brasile resta al comando PARIGI - Non c'è nessuno della Federcalcio a Parigi. Roberto Bettega è rimasto a Torino. Il terremoto italiano ha stravolto anche i piani dell'Uefa. Si doveva discutere di una Champions con il tabellone tennistico, su proposta Milan, e invece il problema è «quali» saranno i club italiani nelle prossime Coppe. Sarà l'Esecutivo (martedì a Glasgow) a decidere: una volta ricevute comunicazioni dal commissario Rossi, studierà un piano di scadenze per le iscrizioni degli 8 club azzurri. Che però non potranno mai rispettare la data prevista del 5 giugno. Non è da escludere che, fino all'ultimo giorno utile, nei tabelloni di Champions saranno indicate «Italia-1» o «Italia-2», magari perdendo il diritto alla testa di serie. E che, vista l'emergenza, si consenta di non partecipare all'Intertoto, troppo ravvicinato (15 luglio in campo), per non creare guai. Ma lo stesso non sarà facile. Pensate al Chievo: se resta in Uefa gioca il 15 settembre, se è promosso ai preliminari di Champions anti- ZURIGO - Brasile in testa con 827 punti, Repubblica Ceca seconda con 772 e Olanda terza a quota 768. Non cambia il podio del ranking Fifa. Secondo la Federcalcio mondiale sono sempre i brasiliani i numeri 1 del mondo, davanti ai cechi che l'Italia affronterà ai Mondiali di Germania nell'ultima gara del girone E. Sempre terza l'Olanda: nessuna novità rilevante, dunque, rispetto alla classifica di un mese fa. L'Itlia, 14esima ad aprile, guadagna una posizione e si assesta al 13esimo posto, con 728 punti, scavalcando la Turchia. Tornando nelle zone alte della classifca, al 4˚ posto sale il Messico, che guadagna due posizioni scavalcando la Spagna e gli Stati Uniti (avversari degli azzurri nel girone E dei Mondiali), quinte a pari merito con 576 punti. Completano la top ten Portogallo, Francia, Argentina e Inghilterra. Tra le prime 50 nazionali del mondo anche il Ghana. Gli africani, avversari degli azzurri ai Mondiali, guadagnano due posizioni Lars-Christer Olsson, direttore generale della Uefa cipa all'8 agosto. Come s'imposta la preparazione? Il dg Uefa, Lars-Christer Olsson, allarga le braccia: «Se si sono dimessi Carraro, Giraudo, Moggi e gli arbitri dev'essere successo qualcosa di grave. Non posso fare commenti perché aspetto i giudizi. Ma la lezione è che va rivisto il sistema di controlli. Anche di Uefa e Fifa. Su Pairetto abbiamo provveduto immediatamente. E, se da Napoli arrivassero informazioni su partite di coppe, agiremmo subito». Nelle commissioni è rimasto soltanto Umberto Gandini, direttore organizzativo Milan. L'idea delle teste di serie tipo tennis (dai quarti di Champions), discussa martedì, sarà esaminata dall'Esecutivo. Ma ora l'impressione è che l'Uefa non sia troppo interessata a cambiare formula. Nei corridoi s'è invece parlato di Italia. Carraro si dimetterà dall'Esecutivo Uefa a questo punto? E cosa succederà alla candidatura per l'Euro 2012? A Nyon saranno elastici con la nuova federazione — la fase finale di fatto era già assegnata —, ma la struttura di via Allegri dovrà lavorare indipendentemente dagli altri settori. Perché i tempi sono stretti. Mai così attento a «non» parlare di Juve, Michel Platini, candidato alla presidenza Uefa contro lo svedese Johansson, s'è dilungato sulla Champions del futuro: «Da quando avevo pensato a un tabellone a eliminazione diretta, con 256 squadre, ho cambiato idea. Preferisco la formula a gruppi, anche se interverrei nelle qualificazioni. Quattro squadre per alcune nazioni (adesso Spagna, Italia e Inghilterra, ndr) mi sembrano troppe». Oggi si parlerà anche del «Rapporto indipendente» sullo stato del calcio realizzato con Fifa e Unione europea: l'obiettivo è farsi riconoscere una «specificità» dello sport, dato che il Trattato Ue non c'è più, per resistere agli attacchi del G-14. Ronaldinho, bandiera carioca e si assestano al 48˚ posto. Intanto la Fifa ha annunciato che dopo i Mondiali, appena tre giorni dopo la finale, verrà diramata una nuova classifica che si baserà su un sistema di calcolo più semplice che non prenderà in esame gli ultimi 8 anni, ma gli ultimi 4 di ogni nazionale. Il nuovo sistema verrà presentato ufficialmente dalla Fifa nella settimana che precederà la finale dei Mondiali, in programma il 9 luglio a Berlino. 22 Giornale di Bergamo / Sport Giovedì 18 maggio 2006 Lo studio. Il 73,3% degli italiani fra i 14 e i 64 anni segue gli azzurri con passione Nazionale con 28 milioni di tifosi La Nazionale di calcio partirà per i Mondiali di Germania 2006 con il supporto di 28,7 milioni di tifosi, pari al 73,3% degli italiani fra i 14 e i 64 anni. Il dato è contenuto nel report «Germania 2006: i risvolti economici e organizzativi dei Mondiali di Calcio» di StageUp. Gli Azzurri, guidati da Marcello Lippi, sono un vero e proprio testimonial della nazione e sinonimo di sport: ben il 93,6% degli italiani interessati allo sport segue con una certa regolarità la Nazionale di calcio mentre sono 18,9 milioni gli italiani che la seguono con continuità. I dati scaricabili dal nuovo portale StageUp.com, il primo portale di sport business, e on-line con una rinnovata release. Per l'occasione sarà possibile, previa registrazione, scaricare gratuitamente il report «Germania 2006: i risvolti economici e organizzativi dei Mondiali di Calcio» che contiene un approfondimento sulle potenzialità di comunicazione della Nazionale italiana di calcio. SFEGATATI - I tifosi della nazionale di calcio italiana secondo lo studio di StageUp.com Mondiali ’06. Tedeschi già in allerta La partita Italia-Usa a rischio terrorismo Il Bka, l'ufficio criminale federale tedesco, ritiene che siano 21 le partite a rischio attentati dei prossimi Mondiali. È quanto ha riportato ieri il settimanale «Stern», che ha citato una fonte confidenziale all'interno del Bka. Il pericolo di un attacco da parte degli integralisti islamici è molto forte sia in occasione del match d'apertura tra Germania e Costa Rica, sia per la finalissima del 9 luglio. Ma la Bka tiene gli occhi aperti anche sugli incontri che vedono in scena gli Stati Uniti, avversari dell'Italia, ma anche l'Inghilterra, la Spagna, la Polonia e l'Australia, tutte nazioni che (come del resto l’Italia) hanno supportato l'intervento americano in Iraq. Germania 2006. Tra i tanti spiccano le stelle Stam, Seedorf e Samuel I protagonisti. L’argentino: «In Germania in piena forma» Il dream team degli assenti Tutti pazzi per il nuovo Messi(a) Accanto alle 32 squadre che dal 9 giugno si affronteranno per conquistare i Mondiali, ce n'è un'altra che non scenderà mai in campo, ma che non ha niente da invidiare a quelle che hanno raggiunto la fase finale. Si tratta della "Nazionale degli assenti", formata da quei giocatori che non sono stati convocati per scelta tecnica. Tanti i nomi illustri: dagli interisti J.Zanetti, Samuel e Veron ai milanisti Stam e Seedorf. Il 15 maggio i ct delle 32 Nazionali impegnate a Germania 2006 hanno dovuto consegnare le liste con i nominativi dei 23 convocati. Liste che rimarranno tali a meno di infortuni dell'ultima ora (sempre in agguato): in quel caso è possibile chiamare dei sostituti fino al giorno prima del debutto. Come accade ogni quattro anni (due se consideriamo anche gli Europei), alcune scelte dei vari tecnici hanno suscitato clamore e "teste illustri" sono state immolate sull'altare dei campionati del mondo. Ne viene fuori una rosa molto competitiva, con punte di diamante alcuni protagonisti del nostro campionato. Ci travestiamo da tecnici e mettiamo in campo un collaudato 4-4-2. In porta la preferenza va per il brasiliano Marcos, titolare della Seleçao ai Mondiali di Corea e Giappone del 2002. Gli altri due portieri della rosa sono il giovane Victor Valdes, estremo difensore del Barcellona, e il veterano portoghese Vitor Baia, un'istituzione nel suo paese. In difesa trovano posto nel quartetto titolare due interisti: Javier Zanetti e Walter Samuel. Il ct argentino Pekerman li ha clamorosamente esclusi, a vantaggio di Coloccini, Ayala (che i tifosi del Milan non scorderanno mai) e del compagno interista Burdisso. Una scelta che farà sicuramente discutere. Completano il quartetto, il francese della Roma Philippe Mexes e Christian Panucci: i due romanisti hanno fatto un campionato eccezionale, ma Domenech e Lippi li hanno snobbati senza pensarci troppo su. Completano la rosa dei sette difensori gli olandesi Bouma e Stam e lo spagnolo Helguera, caduto in disgrazia con il Real Madrid. Il centrocampo che schieriamo è un inno alla fantasia: i francesi Pires e Giuly sulle fasce, mentre i due centrali che hanno il compito di guidare il gioco sono i "cugini" Juan Sebastian Veron e Clarence Seedorf. In panchina il "Pittbull" Edgar Davids, lo spagnolo Baraja del Valencia, il regista portoghese del Milan Manuel Rui Costa e il baby a stelle e striscie Adu, che il ct Arena ha de- ciso di lasciare in Usa. Le punte titolari sono Antonio Cassano, il miglior azzurro a Euro 2004, caduto in disgrazia con il passaggio al Real Madrid, e il bomber del Bayern Monaco Roy Makaay. Completano il reparto il capocannoniere d'Olanda Huntelaar, lo spagnolo Morientes e il tedesco (nato in Brasile) Kuraniy, bocciato a sorpresa da Jurgen Klinsmann. Una rosa competitiva, che difficilmente avrebbe potuto vincere, ma sicuramente avrebbe fatto la sua bella figura. Assenti/2. L’interista: «Escluso e senza sapere neppure il perché» La grande amarezza di Javier Zanetti «Sinceramente sono dispiaciuto perchè ci tenevo a partecipare al mio terzo Mondiale». Nonostante la tanta amarezza per la mancata convocazione, Javier Zanetti si conferma un «gentleman» e anche in questa occasione evita di alzare i toni. Anzi. «Sono tranquillo - aggiunge il capitano dell'Inter - ho fatto di tutto per esserci. Le decisioni di Pekerman non mi riguardano, non so se siano calcistiche o extracalcistiche. Ha convocato i suoi uomini e ora la cosa più importante per chi è rimasto a casa è sostenere chi andrà in Germania». Zanetti racconta di aver saputo della sua esclusione dallo stesso ct argentino «poco prima che diramasse la lista. Mi ha detto che non avrei fatto parte della nazionale ma senza darmi alcuna motivazione». L'esterno nerazzurro, però, dice di sentirsi ancora «un giocatore della nazionale argentina perchè la Seleccion appartiene a tutti, e mi hanno fatto piacere le manifestazioni d'affetto della gente nel mio paese». Oltre a Zanetti, c'è un altro giocatore dell'Inter che, a sorpresa, non è stato chiamato: Walter Samuel. «Non ho ancora parlato con lui - risponde - non so come l'abbia presa. Sono contento per gli altri (Burdisso, Cambiasso, Cruz, ndr), soprattutto per Julio che potrà prendersi una rivincita dopo la mancata convocazione agli ultimi mondiali». «Brasile fortissimo, ma ci siamo anche noi» Lionel Messi è una delle star più attese dei Mondiali di Germania. Il fuoriclasse argentino, a 18 anni, giocherà il suo primo Mondiale e parla delle sue aspettative e delle grandi favorite della kermesse iridata al via il 9 giugno. Messi ha recuperato da un infortunio muscolare, rimediato con il Barcellona nel match di Champions League contro il Chelsea, che ha rischiato di fargli saltare l'appuntamento con il Mondiale. «Sto già molto meglio, per cui i timori sono ingiustificati. Non vedo l'ora di giocare la prima partita dei Mondiali, sono pronto», ha dichiarato il giovane talento argentino. «Ho seguito scrupolosamente il programma di recupero e non credo ci saranno complicazioni di sorta», assicura Messi per la gioia del ct della Seleccion, Josè Pekerman, che a furor di popolo lo ha isnerito nella lista dei convocati. L'anno scorso ha vinto il Mondiale under 20 partendo dalla panchina, adesso sogna di ripetersi in Germania, magari da titolare, anche se Messi tiene i piedi per terra. «È successo tutto così in fretta, ma per fortuna la mia famiglia mi è sempre stata vicina. Il trionfo ai Mondiale Under 20 in Olanda, l'ingresso nella prima squadra del Barcellona, il calore dei tifosi... Ancora stento a crederci», spiega Messi, pupillo di un certo Diego Armando Maradona che lo ha indicato come suo erede. «È fantastico - spiega Messi sapere che la gente crede in te, specialmente se si tratta di una leggenda come Diego, ma non mi sono montato la testa, anzi, la cosa mi spinge a fare sempre meglio». Intanto le quotazioni di Messi continuano a salire sia in campo che fuori, in Argentina in quasi tutti i manifesti che pubblicizzano il Mondiale campeggia la stella del Barcellona. «Non riesco a capacitarmi dell'affetto ricevuto dal pubblico argentino, soprattutto a Rosario, la mia città - spiega Messi -. Ero lì per completare una parte della riabilitazione e sono stato accolto come un re. Farò del mio meglio per sdebitarmi». Il sogno di Messi è quello che nell'86, quando Lionel non era ancora nato, realizzò Maradona vincendo i Mondiali messicani. «L'Argentina ha grandi giocatori e un grande gruppo e può fare mol- La nuova stella argentina Lionel Messi to bene in Germania - spiega il fuoriclasse del Barcellona -. Naturalmente il nostro sogno è vincere il titolo, ma dobbiamo fare un passo alla volta». Anche per Messi il Brasile è il grande favorito per il titolo iridato. «I brasiliani sono di un altro pianeta, sono sicuramente i superfavoriti, ma ai Mondiali tutto può succedere. Nel 2002 i favoriti eravamo noi e siamo stati eliminati al primo turno. Il fatto che il Brasile parta favorito non significa che abbia già il titolo in tasca». La stella dei verdeoro è il suo amico e compagno di squadra Ronaldinho. «Siamo molto uniti, è sempre stato gentile con me e mi ha aiutato a integrarmi nella squadra, specialmente all'inizio - spiega Messi -. È stato uno di quelli che mi hanno fatto sentire parte di un gruppo e per questo gli sarò sempre grato». Messi scommette anche sul compagno di nazionale Juan Roman Riquelme che ai Mondiali spera di cancellare il ricordo dell'errore dal dischetto nella semifinale di Champions League. «Roman è un giocatore incredibile, famoso in tutto il mondo. Non c'è niente che io possa dire di lui che la gente non sappia già. Ha classe, visione di gioco e sa anche fare gol. Per noi è fondamentale», spiega Messi che poi, riguardo al suo ruolo nella Seleccion di Pekerman, dice: «l'unica cosa che mi interessa è recuperare la condizione migliore e dare il mio contributo alla squadra». Giovedì 18 maggio 2006 Giornale di Bergamo 23 / Sport Mercato. L’agente dello svedese: «Soluzione gradita». Favalli rossonero Milan, Ibra per sostituire Sheva E se Zlatan Ibrahimovic fosse il sostituto di Shevchenko al Milan? Un clamoroso affare di mercato potrebbe profilarsi nelle prossime settimane, con la Juventus nei guai e con il rischio che la società bianconera venga retrocessa in B, l'attaccante svedese potrebbe finire alla corte di Carlo Ancelotti. A sostenerlo è il procuratore di Ibrahimovic, Mino Raiola. «In una situazione normale, se non ci fosse il rischio di conseguenze destabilizzanti come in questo momento, la Juventus non venderebbe mai Zlatan e Zlatan non andrebbe mai via dalla Juventus - spiega Raiola -. Ma ora bisogna attendere il corso degli eventi, capire cosa accadrà. In questo momento non si può certo parlare di rinnovo contrattuale. La mia speranza e il mio augurio è che si possa prolungare l'attuale accordo, il che significherebbe che si sono risolti i problemi che ci sono oggi, ma intanto la Juventus deve ancora stabilire chi prenderà in mano le redini del club. Non voglio emettere giudizi perchè con la società torinese ho ottimi rapporti, ma è chiaro che se fossero costretti a vendere Ibrahimovic, in Italia poche altre società potrebbero permettersi un giocatore del suo livello e fra queste c'è sicuramente il Milan, soprattutto se parte Shevchenko». «Andare al Milan - continua Raiola - sarebbe una soluzione gradita al giocatore, essendo il Milan una delle società più prestigiose al mondo e, particolare non da poco, una delle poche che possono permettersi l'ingaggio di Zlatan. Tanto più che Braida è da sempre un convinto estimatore del mio assistito e aveva raccolto informazioni sul suo conto ancora prima che andasse alla Juventus». Altre - Vucinic, Oddo, Marchionni, Gallas e Di Natale, questi gli uomini-mercato del momento, a parlare sono i loro procuratori, ma anche dirigenti come il direttore generale del Milan, Ariedo Braida, che conferma: «Gallas e Oddo sono due giocatori che se si creassero i presupposti giusti potrebbero far parte della rosa del Milan nella prossima stagione». Il dg del Lecce, Carlo Regalia, parla invece di Mirko Vucinic, talentuoso attaccante che la società salentina lascerà partire nella prossima stagione. «Abbiamo fissato il prezzo di Vucinic a 12 milioni di euro - spiega Regalia -. Roma e Inter sono le società che hanno manifestato maggiore interesse, ma non si è ancora aperta una vera trattativa. Ha chiesto informazioni anche il Milan». Carpeggiani, agente dell'attaccante dell'Udinese, Antonio Di Natale, ha invece ammesso: «in questo momento Roma e Sampdoria sono molto interessate al suo acquisto. Per il suo cartellino l'Udinese chiede circa 6 milioni di euro». Ancora Carpeggiani, questa volta, però, su un altro dei suoi assistiti, il neoacquisto della Juve, Marco Marchionni. «Le vicende in cui è coinvolta la Juventus non mettono in discussione il futuro bianconero di Marchionni - assicura il procuratore -. Quando è stato formalizzato l'accordo, i dirigenti juventini avevano potere di firma». Zlatan Ibrahimovic, attaccante della Juventus e pezzo pregiato di mercato a causa della crisi bianconera Juve. Il piano cessioni. In caso di B rosa da stravolgere: Del Piero potrebbe partire in prestito Via Buffon, Trezeguet e Vieira Cessioni per Buffon, Trezeguet e Vieira. Nedved, Cannavaro e Thuram ancora bianconeri (e magari ceduti in prestito), così come Alessandro Del Piero, che dovrebbe tornare come bandiera della nuova Juve. Ma il punto è: dove e come ripartirà la nuova Juve? La retrocessione per lo scandalo intercettazioni è probabile e la società è costretta a studiare un piano di cessioni. Ora tuttavia il vertice ancora non c'è: il cda si riunisce il 19 maggio. Dovrà trovare nuovi dirigenti. Ma anche intanto studiare i contratti dei giocatori, degli sponsor, delle tv. In caso di clausole rescissorie per la retrocessione, anche sul parco giocatori si potrebbero avere dei problemi. In caso un giocatore possa andarsene a costo zero o quasi, il problema economico diventerebbe serio. In ogni caso le ipotesi che circolano sono molte: l'unica cosa certa è che se dovesse scendere in serie B, la società bianconera dovrebbe vendere molti dei suoi pezzi pregiati. Il problema principale è rappresentato dalle spese, oltre che dalla volontà dei giocatori di non scendere nel purgatorio della serie cadetta. Il club si troverebbe già a dover rinegoziare i contratti per i diritti televisi- vi, oltre che con gli sponsor. Difficile pensare che possa accollarsi tutti gli stipendi milionari dei suoi fuoriclasse. Contratti - Peserebbero soprattutto i contratti di Vieira e Buffon, che scadono nel 2010 e sono onerosi (entrambi percepiscono un ingaggio di circa 4 milioni di euro netti l'anno), e quelli di Thuram, Trezeguet, Nedved, Del Piero, Ibrahimovic, Cannavaro, relativi a una fascia economica che va da un minimo di 2 milioni a un massimo di 4,5 (appunto Del Piero). Poi ci sono le scadenze più ravvicinate (Camoranesi nel 2007) e quelle medie (Emerson e Mutu, 2009). Un bel rompicapo, perché la squadra - sempre nell'ipotesi di una sanzione da parte della giustizia sportiva - deve rimanere competitiva, dando per scontato il ritorno immediato in A. Nello stesso tempo deve liberarsi della zavorra senza indebolirsi troppo, pensando alla stagione successiva. Del Piero - Un orientamento potrebbe essere quello di liberarsi dell'ingaggio di Del Piero, lasciandolo libero di andare in prestito almeno il prossimo anno. Per Nedved, Cannavaro e Thuram, tutti avanti con gli anni e quindi con scarse prospettive di mercato, il fu- Inter. Il giovane portiere coinvolto in un incidente stradale turo sarebbe ancora bianconero, mentre l'altro pezzo da novanta da poter mettere in vendita subito è Patrick Vieira, che qualche buona richiesta ce l'ha ancora. Anche Buffon andrebbe via, ma sul portiere pesa il rischio di una eventuale squalifica che la vicenda del calcio scommesse potrebbe causargli. Le punte - Detto di Ibrahimovic, la vera incognita è Trezeguet, il cui contratto è in scadenza nel 2008, ma il francese ha adeguato economicamente il contratto un anno e mezzo fa e guadagna circa 3,5 milioni di euro. Trezeguet è stufo di non vincere nulla in Europa, sa che quella attuale è l'ultima occasione per riprovarci con un club che sicuramente la giocherà. Gli esperti dell'Ifil stanno analizzando febbrilmente i contratti per capire se possa esistere qualche clausola rescissoria magari consensuale. Capello - Infine c'è il nodo Capello, con i suoi tre milioni di euro di ingaggio per un altro anno: il tecnico ha assicurato che rimarrà sulla panchina bianconera. Difficile però credere che mantenga la promessa in caso di retrocessione. Condizioni gravi per Cordaz Un albergo svizzero lancia l’asta «Dormite nel letto di Ronaldinho» Il portiere dell'Inter Alex Cordaz, quest'anno in prestito all'Acireale (C1 girone B) dove gioca titolare, è rimasto ferito in un incidente stradale avvenuto la notte scorsa nel siracusano. Nello scontro della sua auto con un autocarro fermo sulla carreggiata è morta la fidanzata del giocatore, Moira Sesto, 30 anni, di Lentini. Cordaz è ricoverato all'ospedale di Lentini in gravi, ma non disperate condizioni. Nell'impatto tra la sua auto, una Bmw Cooper, con un autocarro fermo sulla carreggiata è deceduta la fidanzata del portiere Moira Sesto di 30 anni di Lentini. Il giocatore è attualmente ricoverato nell'ospedale del centro siracusano e dalle prime indicazioni le sue condizioni di salute sarebbero abba- Un albergo svizzero di Zurigo ha fatto partire una singolare iniziativa: mettere all'asta, su un noto sito web, una notte da trascorrere nello stesso letto dove sono transitati poche ore prima i calciatori brasiliani in ritiro per il Mondiale. La data prevista è quella del 3 giugno e finora l'offerta più alta è stata di 415 dollari per la suite di Ronaldinho mentre sono solo 51 i dollari per quella di Kakà. Non solo è la favorita numero uno per la conquista del Mondiale, ma il Brasile è un vero e proprio business. E dopo il successo della maglia della nazionale verdeoro preferita dal 57,9 per cento delle donne tedesche, c'è una singolare iniziativa promossa da stanza gravi, anche se Cordaz non sarebbe in pericolo di vita. Sempre secondo le prime fonti, l'auto del giocatore nell'impatto è andata completamente distrutta a causa dello scontro violento a tal punto che si è reso necessario sul posto l'intervento dei vigili del fuoco. I rilievi sono stati compiuti dalla polizia stradale coordinati dal procuratore della Repubblica di Siracusa, Maurizio Musco, che avrebbe indagato come atto dovuto per omicidio colposo l'autista dell' autocarro, G. L., un camionista di 43 anni originario della provincia di Ragusa. Le indagini sono ancora in corso. Il tratto della strada statale Catania-Ragusa interessato dall'incidente è stata chiusa dalle 2.30 alle 6 di stamattina. un hotel svizzero: è possibile dormire per una notte nella stanza di Ronaldinho. Ben s'intenda non con l'asso brasiliano incluso, ma l'asta prevede la possibilità di dormire in una delle stanze dell'albergo che la nazionale di Parreira utilizzerà nel ritiro pre mondiale in Svizzera. Dal 3 giugno sarà possibile soggiornare nelle tante agognate camere, ma solo il vincitore dell'asta potrà realizzare questo singolare desiderio. Al momento, come ovvio, spopolano le offerte per la stanza di Ronaldinho per cui un utente è arrivato a proporre, al momento, 415 dollari, mentre non gode di particolare apprezzamento Kakà per la cui stanza sono stati offerti "solo" 51 dollari. Nel frattempo il Milan ha ufficializzato l'ingaggio di Giuseppe Favalli. Il club rossonero, con un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito internet, ha comunicato «di aver sottoscritto un contratto con il calciatore Giuseppe Favalli fino al 30 giugno 2008». Favalli arriva dall'Inter dove ha giocato nelle ultime due stagioni. Classe 1972, il difensore ha militato per 5 stagioni nella Cremonese, poi per 12 anni è stato bandiera della Lazio prima di trasferirsi all'Inter. Ora una nuova avventura al Milan con cui ha firmato un biennale. Altra Milano: il Werder Brema ha ingaggiato Pierre Wome. L'esterno camerunense, 27 anni, arriva a parametro zero dall'Inter e ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2008. In Italia Wome ha giocato anche con le maglie di Bologna, Roma, Lucchese, Vicenza e Brescia. Estero - Il 25enne attaccante bulgaro Dimitar Berbatov giocherà nella prossima stagione nel Tottenham. La società di White Hart Lane ha versato 16 milioni di euro al Bayer Leverkusen e per ufficializzare il suo ingaggio deve ottenere il permesso di lavoro per il giocatore. Berbatov era legato al Bayer fino al 2009 ma una clausola nel suo contratto gli consentiva di liberarsi per almeno 15 milioni di euro. «Non è stato ancora confermato, ma mi è stato detto che il Chelsea mi vuole». Per la prima volta Roberto Carlos esce allo scoperto e in un'intervista al quotidiano spagnolo «Marca» conferma l'interesse della società di Stamford Bridge. «Ho detto loro che devono parlare con il Real Madrid, che il club deve eleggere il presidente e che io ho ancora un contratto - continua il 33enne esterno brasiliano - Non so cosa accadrà con le elezioni e ho bisogno di sapere se il nuovo presidente e il nuovo tecnico mi vorranno ancora. Sarebbe doloroso lasciare il Real dopo tanti anni». Al posto di Roberto Carlos, dal Chelsea, arriverebbe Asier Del Horno. «Non so niente di questa trattativa ha replicato l'ex giocatore dell'Athletic Bilbao - È comunque un onore che un club come il Real sia interessato a me, a chiunque piacerebbe giocare lì». Dopo aver annunciato l'ingaggio di Nihat dalla Real Sociedad, il presidente del Villarreal, Fernando Roig, ha pronto un altro colpo: Robert Pires. «Arriverà la prossima settimana - ha dichiarato alla tv spagnola Canal Nou - Dopo la finale di Champions League sarà libero e verrà qui per la presentazione». L'esterno francese dell'Arsenal, in scadenza di contratto, avrebbe firmato un biennale. Mircea Lucescu allenerà lo Shakthar Donetsk fino al 2009. L'ex tecnico di Brescia e Inter, dopo aver vinto il titolo ucraino nello spareggio contro la Dinamo Kiev, ha ottenuto un prolungamento per altri due anni al contratto che era in scadenza al termine della prossima stagione. Lucescu è arrivato allo Shakhtar nel maggio 2004, vincendo due campionati. 24 Giornale di Bergamo / Sport Giovedì 18 maggio 2006 Mercato dilettanti. Grandi manovre. Lucchetti interessato alla Trevigliese Vecchi corteggiato dal Montichiari Gli spareggi di fine anno non hanno ancora emesso i loro verdetti. Ma il calcio mercato del dilettantismo è già iniziato. Si apre il periodo in cui mettere a frutto le doti dei rabdomanti, i cercatori nati di talenti, i direttori sportivi. Ma non hanno gli indumenti di Vasco de Gama, bensì i telefonini cuciti alle orecchie. E neanche a dirlo, tutto si addensa in un vortice. Il tecnico che in questa stagione ha trascinato il Mapello alla conquista dell’Eccellenza, Stefano Vecchi, è stato contattato da una società professionistica, il Montichiari. Indosserebbe i panni di allenatore degli Allievi Nazionali e in tal caso metterebbe una pietra sopra il doppio ruolo allenatore-calciatore. Le scarpette verrebbero appese a chiodi che questa volta non sono claustrofobici. Marco Merelli, «il ragazzo con dinamite nei polpacci» che in questa stagione ha indossato la maglia della Gandinese passa a difendere i pali della Primavera Pergocrema. Lo stesso destino che in un primo momento pareva di Alessandro Salvi. Ma anche il Mapello, formazione neo promossa in Eccellenza, si è interessata al centrocampista in forza al Trealbe. Per quanto riguarda le sorti della Trevigliese è possibile che la società passi nelle mani di Ivano Lucchetti, titolare della Blu Farm, con particolare occhio al settore giovanile. In questo caso verrebbero ridisegnate le mire della prima squadra, con un programma serio, ma studiato per un campionato tranquillo. Certo la situazione è ancora in alto mare, ragion per cui verrebbe a cadere la pista che voleva il direttore sportivo Rolando Lorenzi alla Trevigliese. Sempre più insistenti invece le voci che pronosticano un ritorno del diesse alla Colognese. A proposito di Colognese, va sottolineata la stagione straordinaria del centrocampista Luzzana, classe 87. Quest’anno ha giocato praticamente tutte le partite ricoprendo tutti i ruoli immaginabili del centrocampo. Occhi non solo su Buelli (Bergamo Cenate), dunque. Per quanto riguarda la Pontirolese, invece, appena promossa nel campionato di Eccellenza, continua il filo diretto fra la società biancoamaranto e il settore giovanile dell’AlbinoLeffe. Ma i neopromossi puntano su un attaccante classe ’83 che in questa stagione ha indossato la maglia dell’Almè, in Prima categoria. Parliamo dell’ex Brignanese Diego Frigeni. Insomma, la Pontirolese vuole togliersi lo sfizio di essere bocca di fuoco anche in Eccellenza. Nel frattempo viene corteggiato da diverse formazioni il difensore centrale con il mirino sul collo del piede, Danilo Carsana. (l.p.) Mercato dilettanti/2. Per l’Arcene ipotesi Monzani Lemine su Pedretti e Perico A San Paolo ritorna Avanzini Antenne drizzate anche in Promozione e Prima categoria. Due giocatori che in questa stagione hanno indossato la maglia del Mapello, nella fattispecie Fabrizio Pedretti (centrocampista centrale) e Andrea Perico (attaccante), sono vicinissimi al Lemine. Il Curno affronta i play-out utili a mantenere la salvezza nella categoria di Promozione. Se ottenesse la permanenza, allora sulla panchina biancazzurra rimarrà l’attuale tecnico, Enrico Leoni. In caso contrario prenderà il suo posto l’ex allenatore del Ciserano, Mario Livio Sporchia. Emilio Monzani, ex allenatore dell’Isola, è prossimo a una nuova panchina, quella dell’Arcene. Per quanto riguarda il San Paolo d’Argon, società appena retrocessa in Prima, ma che giocherà comunque in Promozione rilevando i diritti del Cenate Colle dei Pasta, è in arrivo Stefano Avanzini, in forza al Pedrengo in questa stagione. Il suo è un ritorno. Ma il nuovo tecnico, Giovanni Astori, ex Ponte San Pietro, vuole giocatori che vengono dall’Eccellenza. In particolare almeno tre pedine dell’Isola, Maurizio Terletti (difensore centrale), Carlo Mar- Avanzini tornerà al San Paolo chesi (difensore centrale) e Andrea Quaglia (centrocampista). Un trio a cui si aggiungono due dei suoi giocatori, Marco Rama e Stefano Panfilo, rispettivamente portiere e attaccante del Ponte San Pietro. Nel frattempo il diesse dell’Ardens Cene, Gianandrea Bortolotti, è vicino al Pedrengo. Per quanto riguarda l’allenatore seriano, Mario Astolfi, il suo ruolo è confermato anche per la prossima stagione. Andrea Villa, il tecnico che quest’anno ha allenato il Brusaporto, nella prossima stagione (come già anticipato) guiderà lo Scanzorosciate. In compenso la società ha contattato il tecnico ex Roncello, Cingarlini, insieme a Luciano Bordogna, secondo di Ciulli al Bergamo Cenate Sant’Alessandro. (l.p.) Stefano Vecchi ha condotto il Mapello alla vittoria del girone C di Promozione Eccellenza. Confermato il centrocampista: «Avremmo potuto fare di più, ma il girone era molto duro» Ponte San Pietro riparte da Fumarolo Gli ingegneri del Ponte si stanno adoperando per costruire la formazione che calcherà il terreno del Matteo Legler nella prossima stagione. Ma sono importanti anche le conferme. Come quella del ventiseienne centrocampista centrale Bernardino Fumarolo, che in questa stagione ha diretto la mediana dei Blues in compagnia di un altro pilastro come Luca Locatelli. La massima categoria toccata da Fumarolo parla di serie C/2, ossia professionismo, nel Varese Calcio. Due le reti segnate durante il campionato d’Eccellenza appena concluso, una contro l’Usmate e una a Osio Sotto contro la Voluntas. Per intenderci sassate violentissime. Lo abbiamo intervistato. Fumarolo, il suo bilancio sulla stagione appena conclusa dal Ponte San Pietro. «Che dire, sicuramente avremmo potuto far meglio, ottenere qualche punto in più. Ma in fin dei conti è stato un campionato molto livellato, equilibrato. Non è un caso che due formazioni blasonate come Isola e Usmate siano finite ai play-out. Vedendo la sorte di queste squadre dico che la salvezza diretta tutto sommato è stata importante». Sia lei che suo fratello, Domenico, avete giocato nel settore giovanile dell’Atalanta. «Sì, io solo per un anno, mio fratello invece per almeno dieci. Ora gioca in serie D». Chi è più bravo fra voi due? «Beh, direi mio fratello. L’anno Calcio Csi. Val.Fer Credaro, stagione d’oro Il «Blues» Bernardino Fumarolo prossimo potrebbe giocare nel professionismo». E dove? «Lo vogliono Pisa e Prato». Il suo ex mister, Giovanni Astori, allenerà il San Paolo d’Argon nella prossima stagione. «Sono contento per lui e mi fa piacere. E’ un buon allenatore e gli auguro di togliersi le sue soddisfazioni. Ha scelto un’altra società seria». La Voluntas Osio ha vinto gli spareggi play-off. «Sì, contro di noi mi è sembrata una buona formazione specie a centrocampo e in attacco. Anche se, ad essere onesto, non mi sembra che abbiano una difesa infallibile. Ma in ogni caso va dato merito alla squadra di Osio Sotto che ha raggiunto un traguardo importante. Nelle nostre categorie, secondo me, sono gli attaccanti che fanno la differenza e alla Voluntas non mancano». (p.l.c.) La Val.Fer Credaro (nella foto), alla prima partecipazione al campionato Csi a sette, ha vinto il torneo con due giornate di anticipo. Un traguardo che inizialmente sembrava irraggiungibile, ma l’impegno e la serietà di tutti hanno consentito di superare le difficoltà che si sono presentate. Grandi meriti vanno riconosciuti ai calciatori e allo staff che hanno dimostrato impegno per l’intera durata del campionato, oltre allo sponsor Val. Fer srl, rappresentato da Giuseppe Valsecchi che ha sostenuto economicamente la squadra. Società - Presidente: Pierluigi Pinetti. Vice presidente: Stefano Luigi Signorelli. Segretario: Luca Longaretti. Calciatori: Stefano Luigi Signorelli, Dario Panza, Omar Bortolotti, Cristian Perletti, Cristian Fabio Polini, Francesco Loda, Sebastian Bresciani, Marco Ravelli, Matteo Compagnoni, Daniele Belotti, Vittorio Dossi, Roberto Belotti, Stefano Valsecchi, Emiliano Bona, Daniele Corali, Diego Plebani. Staff Allenatori: Eraldo Panza, Luisito Belotti. Collaboratori: Simone Bessi, Giovanni Bessi, Gian Franco Belotti, Marco Gafforelli. (gio.tal.) Giovedì 18 maggio 2006 Giornale di Bergamo 25 / Sport Squalifica record. L’Uso ha presentato preannuncio di ricorso: «Falsità sul referto» Guerini: «Deve emergere la verità» Gianfranco Guerini, presidente dell’Uso Calcio Ieri mattina l'Uso Calcio ha presentato il preannuncio di ricorso alla squalifica (di un anno, ricordiamo), del suo presidente, Gianfranco Guerini. Il referto del commissario di campo presenta, secondo il sodalizio biancogranata, delle gravi inesattezze che danneggiano gravemente sia la figura della società, sia dello stesso presidente Guerini, accusato di aver «colpito con una manata» l'arbitro dell'incontro Uso Calcio-Orbassano (prima gara play-off, 2-3), Lo Castro di Catania. Non ci sta proprio il presidente biancogranata, trattato come un comune delinquente: «Sono sbalordito, non so cosa pensare. Non riesco a immaginare nulla. A inizio gara ho rimproverato un mio dirigente perché alcuni ragazzi stavano svolgendo riscaldamento in campo. Sul referto il commissario ha scritto di un battibecco con la società ospite. Non è vero. Questa è un'altra delle cose che non tollero». Questo ricorso potrebbe portare a qualcosa di utile? «Ieri mattina abbiamo presentato il preannuncio di ricorso e nelle prossime ore vedremo di muoverci ancora. Erano presenti alcuni agenti delle forze dell'ordine, organi di stampa, gente comune: gente che testimonierà per la verità. Vogliamo solo che esca la verità, questa volta non lasceremo perdere». Perché, secondo lei, arbitro e commissario avrebbero riportato così gravi inesattezze nei loro referti? «Perché penso che abbiano capito di aver sbagliato troppo in gara. Il vero problema sta nel fatto che non esiste alcun tipo di dialogo con la categoria arbitri. In qualsiasi tipo d'istituzione, anche la più piccola, anche la più nascosta, la più restrittiva, c'è possibilità di avere dialogo e capire quello che si è commesso. Capire insieme gli errori. L'arbitro di domenica non può credere davvero di essere nel giusto». E ancora: «Non hanno nemmeno avuto il coraggio di chiedere scusa. Per noi è un divertimento, investiamo tempo e passione nel calcio, non è ammissibile che queste persone vengano a portare via qualcosa che fa parte di te con le loro giacchette nere, un fischietto e una matita. Voglio andare fino in fondo a questa faccenda, mi sembra doveroso nei confronti dei miei giocatori. Non possiamo sempre subire e stare zitti. Non possiamo restare a guardare anche questa volta». Cosa pensa di quello che sta accadendo nel mondo del calcio? Crede che anche la categoria dilettanti, in particolare la D che la riguarda da vicino, sia coinvolta? «No, credo che la D non sarà coinvolta ai vertici generali. Punghellini si trova a dover fare i conti con una categoria di mezzo, una sorta di guarnizione tra il dilettantismo e il professionismo: il più delle volte subisce. Il calcio deve cambiare, ha bisogno di rinnovamento, ci vuole una pulizia seria e serena inserendo persone che amano davvero il pallone». Parlando dell'Uso Calcio: giudica positiva la stagione della sua squadra? «Sì, gli unici nei sono stati i fatti di questa domenica, il ripescaggio del Varese e qualche torto arbitrale subito. Nel complesso la squadra ha fatto un buon campionato». Uno degli elementi fondamentali della squadra, Michele Tarallo, non sarà più con voi la prossima stagione. Questa è una perdita importante per voi. «Tarallo è giusto che segua la sua strada. Noi dobbiamo ripartire al massimo per affrontare il prossimo campionato ancora più competitivi. Farò di tutto per tenere Bernardi, Spampatti e gli altri giocatori che quest'anno hanno sposato la nostra causa». Giorgio Burreddu Dilettanti. Lo Scanzo è vicino a Carissoni e Spreafico Sforzatica. La squadra è stata affidata al suo vice, Rota Ildirettoresportivo Lascalatrasloca eda Brusaporto vaa TorreBoldone Esonerato Bertoglio Il direttore sportivo Pasquale Lascala passa da un mister Villa (da Andrea a Stefano) all'altro perché lascia il Brusaporto e passa per la nuova stagione alla Torre. La società del presidente Farnedi (prima categoria), dopo aver confermato mister Stefano Villa sulla panchina ha scelto la Lascala per formare la squadra che vorrebbe ottenere nella prossima stagione un piazzamento play - off. Ecco le prime parole di Lascala a Torre Boldone: «Ringrazio innanzitutto la dirigenza del Brusaporto per questi due anni e mezzo di bellissima collaborazione. Il mio grosso rammarico è per l'obiettivo non raggiunto ma auguro a loro miglior fortuna e un grosso in bocca al lupo Lo Sforzatica (Prima girone D) passa nelle mani del vice allenatore Attilio Rota. L’allenatore Gigi Bertoglio (nella foto) è stato esonerato. Lo Sforzatica si presenta dunque a questi spareggi retrocessione (avversario l’Almè) senza quel mister che a sua volta era subentrato a Quadri. «Ho pagato la mancanza di risultati che qualcuno si attendeva». L’ex Bertoglio analizza questo suo esonero. «Rimango ugualmente un tifoso della squadra augurandogli la permanenza in categoria. Purtroppo non abbiamo raccolto a seconda del seminato anche perché nessuna squadra incontrata ci è stata nettamente superiore. Certo, quando si falliscono determinate occasionissime sotto porta si rischia, come successo, di essere puniti per poi rimanere a mani vuote. Personalmente ho ben poco da rimproverarmi. Quando sono arrivato a stagione in corso ho cercato in primis di ricostruire il gruppo trattando, e motivando, tutti i ragazzi a disposizione. Inoltre ho cambiato anche il modulo di gioco. Non lo nego: questo esonero mi ha lasciato un gran dispiacere perché mi sono tuffato per poter riuscire a raggiungere alti traguardi nella prossima stagione. Per quanto riguarda invece il lavoro qui a Torre Boldone, è iniziato da qualche giorno e cercheremo di rinfozare la squadra per arrivare nei quartieri che contano. C'è grande entusiasmo e speriamo di fare bene». Invece a Brusaporto arriva il direttore sportivo Ruggero Trapletti, che in questi giorni sta sfogliando la margherita per il nuovo mister e si sta buttando a capofitto sul mercato per rinforzare la rosa del presidente Comotti che nel 2006/’07 vuole fare un gran campionato. Allo Scanzo potrebbero approdare il centrocampista Carissoni della Brembatese e l'attaccante Spreafico del Ponteranica. (Adro) in questa esperienza con parecchio entusiasmo». In due stagioni lo Sforzatica ha cambiato quattro allenatori. Da Guido Galimberti si è passati a Giuliano Bertola (abile nel traghettare la squadra a una salvezza paragonabile ad un campionato vinto). In questa stagione la società Sforzatica aveva puntato su Imerio Quadri ma a stagione in corso ha preferito puntare su Gigi Bertoglio. Ai giorno nostri la squadra passa nelle mani di Attilio Rota. La salvezza passa attraverso i play out: avversario l’Almè. (Kono) Colognese ai play-out. Il mister torna sul caso Pedrocchi: «Non sanno far rispettare le regole» Cefis: «Federazione incapace» Accantonata l'idea d'evitare i play-out, la Colognese attende domenica. C'è l'Oggiono da affrontare nella doppia sfida che vale una stagione. Il Tar del Lazio ha ritenuto opportuno lasciare i punti al Como Calcio nonostante le regole siano state bellamente calpestate dai lariani. Punti di vista: ma le leggi non devono essere chiare e prive d'interpretazione? Ecco il parere del tecnico gialloverde Gianni Cefis: «Basta vedere che cosa sta succedendo in A e in B. E' una brutta situazione per il nostro calcio e non c'è da stupirsi se accadono queste cose. Il regolamento nel nostro caso parlava chiaro: il giocatore in questione, Pedrocchi, è stato schierato nonostante le norme lo vietassero. Ha pure preso una squalifica, vorrà pur dire qualcosa questo. Si sono attaccati al fatto che la Colognese si è mossa in ritardo, ma l'irregolarità del Como resta comunque». Ma perché, secondo lei, i punti sono rimasti al Como? «Non lo so. Il fatto certo è che la Federazione ha perso la faccia con questa vicenda. Se non sono capaci di far rispettare le regole allora è giusto che tutti facciano di testa loro. Se non sono capaci di applicare il regolamento significa che qualcosa non va». Parlando della gara con l'Oggiono: com'è l'ambiente in casa Colognese? «Già da una settimana insistevo sul fatto che non ci avrebbero ridato quei punti. Mi ritengo sfortunato in queste cose. Credo che la squadra abbia meritato la salvezza sul campo e per questo sono tutti pronti ad affrontare al meglio questo impegno. Dovremo avere la giusta rabbia». L'Oggiono è un cliente scomodo da affrontare. «E' uno spareggio play-out, difficile. Loro hanno evitato la retrocessione diretta con lo spareggio e per questo andranno a mille. Vengono da una buona partita, nonostante il caldo. Ripeto, la nostra arma è la convinzione di aver guadagnato la salvezza sul campo». Con l'Oggiono, in campionato, avete vinto la gara d'andata (2-0) e perso a tavolino (3-0) il ritorno per un'errata sostituzione. «Quelle due sfide contano davvero poco. Gli spareggi sono un'altra storia. In due gare ci giochiamo la permanenza in serie D. Io e la squadra crediamo nelle nostre potenzialità e nel buon esito di questa partita. Mi auguro che tutto vada per il verso giusto». (gio.bu.) Gianni Cefis, mister della Colognese impegnata ai play-out Serie D. Play-out. «L’Alghero fa paura, ma i ragazzi stanno lavorando bene» Biava: «Il Cenate è carico» L'altro incontro play-out di domenica è Bergamo Cenate-Alghero. La squadra guidata dalla coppia Bonavita-Santucci affronterà proprio la squadra che l'ha condannata agli spareggi nell'ultima giornata di campionato: il destino a volte è proprio beffardo. Vuole assolutamente riscattare il 2 a 0 subito in Sardegna all'ultima di ritorno la squadra del presidente Pietro Biava, che commenta così l'incontro alle porte: «E' un incontro davvero difficile. Una doppia sfida che vogliamo, superfluo dirlo, assolutamente vincere. Siamo consapevoli delle nostre potenzialità an- che se la stagione, probabilmente, non è andata come molti si aspettavano. E' passato. Dobbiamo guardare avanti e alla sfida che ci attende tra poche ore». L'Alghero è la squadra che vi ha condannati a giocare questi spareggi e ora proprio con loro vi giocherete la permanenza in categoria. «Sì, l'Alghero è una squadra molto forte che se è in giornata può fare paura. Che dire? Dobbiamo stare molto attenti e cercare di fare il massimo in avanti per riuscire a segnare almeno un gol. Non è mai semplice affrontare un impegno in Sardegna, soprattutto il ritorno di uno spareggio play-out, abbiamo già sperimentato queste trasferte durante l'arco del campionato: l'ambiente è caldo e il pubblico potrebbe essere l'uomo in più per i nostri avversari ma quello non ci fa paura». Come ha visto i ragazzi in settimana? «Molto bene, sono tutti carichi per la partita di domenica. Il tecnico e tutta la squadra stanno lavorando con grande impegno per raggiungere l'obiettivo di rimanere in categoria. Ripeto, non sarà una cosa semplice ma tutti ci auguriamo che finisca nel migliore dei modi. Per il Cenate, ovviamente». (gio.bu.) 26 Giornale di Bergamo / Sport Giovedì 18 m Primo piano/1. Il portiere Carminati (Clusone): «Nelle gare importanti gli animi si scaldano facilmente» «Risse e scazzottate non sono una novità» MisterAllievi:«ASanGiulianocitiraronotappidibottiglia» Spesso e volentieri i protagonisti diretti, i primi a essere coinvolti in episodi di violenza, sono giocatori e allenatori. Insulti, cori provocatori, lanci di oggetti a bordo campo, per non parlare di sputi e risse a fine partita: alcune volte chiamati in causa in prima persona, altre volte coinvolti marginalmente perché entrati a difendere qualche atleta o qualche compagno di squadra. Giocatori e allenatori diventano attori o semplicemente spettatori involontari di situazioni incresciose, che poco hanno a vedere con quello che è il loro ruolo o con quello che costutiusce il calcio giocato. Abbiamo chiesto a due di loro, da sempre nel mondo del calcio, che cosa ne pensano a riguardo e se hanno vissuto in prima persona questi tipi di episodi. Il giocatore - Luca Carminati è certamente un giocatore d’esperienza e di questi episodi ne ha visti tanti, fuori e dentro al campo. «Nella mia carriera ho assistito a tante situazioni di questo tipo e posso garantire che accadono sia in categorie elevate che all’interno del calcio minore. Da questo punto di vista infatti il calcio assume la stessa identica sembianza, a prescindere dalla realtà della quale si sta parlando: quando in palio c’è una finale o un turno di play off o play out, non c’è santo che tenga: tutti vogliono vincere e per farlo, sono pronti anche a gesti di questo tipo. C’è anche da dire che basta davvero un niente per scatenare il putiferio: spesso queste situazioni nascono da semplici diverbi tra due giocatori, ma ci vuole un attimo per ingigantire la cosa. Per quanto riguarda invece i rapporti con i tifosi è quasi luogo comune che da- In vista del ritorno di play out col Vallecamonica, dopo l’andata di fuoco La Romanese spegne le polemiche Patron Forlani: «Ci scusiamo per la pallonata all’anziano» Gheza,presidentedelVallecamonica «Scontri originati dalla storica rivalità Brescia-Atalanta» Claudio Gheza, patron del Vallecamonica, è sulla stessa lunghezza d’onda di Forlani in merito alla vicenda che ha visto coinvolte le rispettive società domenica scorsa. Volontà unanime, quindi, quella cioè di mettere una pietra sopra sugli spiacevoli episodi che si sono verificati e al contempo di concentrare l’attenzione sul campo da gioco. «Mi dispiace tantissimo per quello che è accaduto la scorsa domenica», racconta Gheza, «perché si sono verificati episodi che non fanno certamente bene al calcio e che hanno a che fare unicamente con la violenza negli stadi. La mia società e quella della Romanese hanno avuto modo di sentirsi telefonicamente in questi giorni, abbiamo ricevuto anche i telegrammi di scuse: in sostanza ci siamo chiariti definitivamente e abbiamo deciso di metterci una pietra sopra». L’unico pensiero quindi, quello comune, va alla gara che attende le due formazioni: «Sarà una partita importantissima perchè sia noi che loro teniamo molto alla categoria e non vogliamo assolutamente perderla. A Romano mi auguro di vedere solo una bella partita, anche perché sono convinto del fatto che gli scontri che ci sono stati non hanno nulla a che vedere con il confronto tra le due realtà calcistiche, quanto ai rapporti tra Atalanta e Brescia che, mi auguro, domenica rimangano fuori dallo scenario della gara stessa». (Mo.Pa) Ci ha pensato Ferdinando Forlani, patron della Romanese, a mette una pietra sulle polemiche in merito alla partita giocata domenica scorsa tra il Vallecamonica e la Romanese, terminata con tafferugli fuori dallo stadio, ma anche con qualche gesto di eccessivo nervosismo in campo. E lo ha fatto non tanto con le parole, quanto con i fatti: ha mandato due raccomandate di scuse, una alla società Vallecamonica e una all’anziano signore colpito da una pallonata, scagliata da un giocatore orange in tribuna al termine della gara. Fra le società sono anche intercorse due telefonate, una da parte del presidente stesso e una da parte del ragazzo autore dello sfortunato gesto. «Mi auguro davvero che si possa mettere la parola fine a questo spiacevole episodio», racconta Forlani, «mi sono preoccupato personalmente di telefonare alla società bresciana e all’anziano colpito dalla pallonata non solo perchè era giusto farlo, ma anche per creare un clima più disteso in vista della sfida di domenica, decisiva per la salvezza di una delle due compagini. Fortunatamente a Romano lo stadio è attrezzato, nel senso che abbiamo a disposizione due tribune separate, cosa che ci permetterà di dividere le due tifoserie, anche se, a prescindere da questo fatto, mi auguro davvero che la gara in programma non abbia niente a che fare con violenza, risse o cose di questo genere». Per Forlani i motivi dei tafferugli non sono infatti da ricondurre alla gara che si giocava a Piancogno domenica scorsa: «I ragazzi coinvolti non si sono scontrati per dei motivi legati al match Vallecamonica-Romanese, quanto in nome dell’eterna disputa tra Atalanta e Brescia. Tutto infatti è riconducibile alle magliette indossate dall’una e dall’altra tifoseria: questa è stata la vera ragione degli scontri». Il pensiero va dunque a domenica: «L’unica cosa che mi aspetto di vedere è una bella sfida tra le due squadre chiamate in causa. Dai miei ragazzi mi aspetto una grande reazione: se dobbiamo retrocedere lo dobbiamo fare a testa alta e questo è possibile solo se i ragazzi danno l’anima. Domenica scorsa non solo non c’erano con le gambe, ma neanche la testa, e la dimostrazione di questo sta nel fatto che i due gol del Vallecamonica sono stati il frutto di due disattenzioni nostre, per la precisione un’autorete e di uno svarione della difesa. La Romanese ha giocato malissimo, permettendo ai nostri avversari di vincere meritatamente». (Mo.Pa) gli spalti arrivino sputi, insulti e cori provocatori. Questo lato del calcio c’è sempre stato e sempre ci sarà, dico solo che la cosa non mi stupisce per niente, basta pensare che non capita solo in campionati che vanno dalla serie D fino ad arrivare alla Terza categoria, ma anche nei tornei estivi». Anche la memoria a lungo termine di Carminati porta alla luce episodi di violenza. «Ricordo la finale tra la Bagnolese e la mia squadra di allora, l’Orsa Iseo, una gara tiratissima, valevole per la vittoria del campionato. Durante e a fine gara ci fu una grandissima rissa, nata da un diverbio a centrocampo tra alcuni giocatori. Altro caso fu quello del derby tra Onore Parre e Clusone: l’andata finì 3-2 a favore dell’Onore, mentre il ritorno 2-1 per noi, con la rete della vittoria firmata al 90’. Ne seguì una rissa negli spogliatoi, con conseguente squalifica di tre giocatori da parte dell’arbitro. Nell’84 poi, quando giocavo nelle giovanili del Leffe, ricordo di un brutto espisodio nel quale si ritrovò coinvolta la prima squadra nella gara di Coppa Italia contro l’Altamura. I tifosi lanciarono bottiglie e altri oggetti contro i giocatori, che furono costretti a scappare letteralmente negli spogliatoi e da lì non uscirono più fino all’arrivo dei Carabinieri». L’allenatore - Mister Claudio Allievi, che calca i campi da gioco da oltre vent’anni anni, sostiene di non aver mai assistito a situazioni che andassero oltre una goliardica scazzottata. «A parte qualche piccola rissa o scazzottata a fine Luca Carminati (Clusone) gara, fortunatamente, non ho mai assistito a episodi di violenza gratuita. Ricordo solo una gara della Trevigliese, quando l’allenavo in Eccellenza, disputata a Mezzo Lombardo, un paese in provincia di San Giuliano Milanese, nella quale i tifosi ospiti si erano dati parecchio da fare. Avevano praticamente passato gli interi novanta minuti a tirarci i tappini delle bottigliette di Coca Cola, ma tutto, alla fine, era andato per il verso giusto perché, a gara conclusa, gli stessi tifosi ci avevano offerto da bere. Altro aneddoto, ad esempio, quello relativo alla partita tra Fornovo e Pontirolese: la partita si è conclusa con una scazzottata tra i giocatori, ma a fine anno il presidente della Pontirolese ha invitato quello del Fornovo a una festa. Come dire, tra amici, la questione è stata risolta a pane e salame». Monica Pagani Calcio Uisp. Entrambe le squadre erano in corsa per lo scudetto, Seven Sons ko 4-3 Brughiera di misura nella sfida di vertice Seven Sons - Sporting Brughiera 3-4 Seven Sons: Cobelli, Padrone M., Ghislotti, Manzoni, Cattaneo, Padrone N., Lorenzi, Pedrinelli. Sporting Brughiera: Alleva, Airoldi, Morganti, Di Renzo, Tarallo, Togni. Reti: 6' Morganti, 15', 31' Cattaneo, 38' Tarallo, 28', 44' Togni, 50' Padrone N.. BERGAMO - Al comunale di Via Diaz è andato in scena il match clou della 7ª giornata di play off fra Seven Sons e Sporting Brughiera, entrambe in corsa per lo scudetto. Partita ricca di occasioni e continui ribaltamenti di fronte: alla fine prevale meritatamente lo Sporting Brughiera grazie ad Alleva, che erge un muro insormontabile, e a Togni, che si conferma il migliore attaccante del campionato. Primo tempo in sostanziale equilibro, dove lo Sporting Brughiera cerca di imporre il proprio gioco, mentre i Seven Sons cercano il contropiede sfruttando la velocità di Padrone. Si va al riposo in parità grazie al gol di Cattaneo che pareggia il momentaneo vantaggio di Morganti. Nella ripresa, dopo i gol di Togni e Cattaneo, lo sporting pare effettuare l'allungo decisivo grazie al missile di Tarallo e a un eurogol di Togni, che con una girata da posizione impossibile infila all'incrocio il gol del momentaneo 4-2. Nel finale i Sevens Sons cercano il tutto per tutto portandosi in avanti, ma la rimonta è stoppata da un grande Alleva, che si oppone da campione in due circostanze. Il gol nel finale di Nicola Padrone arriva troppo tardi per riaprire la partita. Gabriele Calò Togni, bomber dieci e lode Pagelle Seven Sons Cobelli 5,5: in colpevole ritardo sulla grande conclusione di Togni, nulla può sugli altri gol. Padrone M. 5: soffre la grande vena di Togni, a volte è costretto alle maniere forti per fermare l'avversario. Ghislotti 6,5: un mix di qualità e quantità in mezzo al campo, spesso però predica nel deserto. Lorenzi 5,5: fatica a entrare in partita, troppo emarginato dal gioco della sua squadra. Pedrinelli 5,5: le numerose assenze lo costringono a giocare a centrocampo, ruolo che fatica a ricoprire. Con una conclusione dal limite sfiora il gol. Manzoni 6: generoso, si sacrifica in fase difensiva. Cattaneo 6,5: talentuoso, realizza una doppietta confermando di essere una punta di razza. Padrone 6,5: spina nel fianco nella difesa dello Sporting pur peccando, a volte, di scarsa freddezza sottoporta. Pagelle Sporting Brughiera Alleva 7,5: salva il risultato con due interventi prodigiosi, conferma di essere un portiere di grande affidabilità. Airoldi 5,5: spesso in difficoltà contro l'attacco avversario, ricorre sistematicamente al fallo. Scotti 6,5: oltre a difendere bene si dimostra utile come regista arretrato. Di Renzo 5,5: meno efficace del solito, soffre la dinamicità di Ghislotti a centrocampo. Morganti 6,5: oltre al gol che apre le marcature, corre e lotta per tutta la gara. Tarallo 6,5: nella vittoria della sua squadra c'è anche la sua firma, grazie a un gran tiro da fuori area Togni 8: mette in croce la difesa avversaria, quando il pallone arriva dalle sue parti nascono sempre dei pericoli. Il suo secondo gol vale, da solo, il prezzo del biglietto. (g.c.) maggio 2006 Giornale di Bergamo 27 / Sport Primo piano/2. Gli episodi più gravi nella gara Tritium-Como di domenica. Il racconto di mister Mismetti Violenza, piaga anche fra i Dilettanti «In campo bottiglie, aste e persino un tombino» Sistema Moggi, calcio scommesse, violenze negli stadi e chi più ne ha più ne metta. Mai come in questi giorni il palinsesto dei media è completamente incentrato su queste tematiche che, guarda caso, ruotano tutte intorno a un unico filo conduttore, dello cioè del calcio malato. Ma la cosa che fa riflettere è che certe abitudini, vergognose, chiaramente, non fanno parte solo di quella parte del calcio che tutti abbiamo sempre osservato (e sognato, in qualche modo) Polizia e vetri rotti in campo domenica a Trezzo Resta solo una grande delusione, visto l’epilogo della gara tra Tritium e Como di domenica scorsa, e il motivo è presto detto. La squadra di Mismetti meritava di uscire da vincitrice dal campo, ma non con un 3-0 sancito a tavolino causa i disordini, quanto per il 2-0 maturato fino a quel momento e per il bel gioco espresso sul rettangolo verde. C’è inoltre da dire che la gara era ancora aperta a ogni tipo di risultato: la Tritium era sì in vantaggio di due reti, ma il Como aveva tutte le carte in regola per mettere in difficoltà la compagine di casa. «Il Como è e rimane una squadra assolutamente competiva, capace di metterci in difficoltà ogni qual volta si prentava sottoporta. La partita poteva quindi finire anche con un pareggio, il che avrebbe portato ai supplementari, peccato però che i novanta regolamentari siano stati interrotti dalla decisione arbitrale, giudizio del resto inevitabile». I danni ci sono stati e anche molti, come sottolinea il mister che, dalla panchina, ha avuto sotto controllo la situazione dall’inizio alla fine. «I tifosi comaschi erano circa 700-800», racconta Mismetti, «e si sono posizionati proprio dietro le panchine. All’inizio della gara tutto sembrava assolutamente tranquillo, anzi, il clima era disteso e festaiolo, tan- da lontano, la serie A per indenderci, il mondo dei professionisti, ma sembrano essere diventate d’uso comune anche nelle piccole realtà. E’ proprio il caso di dirlo, anche il dilettantismo è stato in parte inquinato da pratiche che nulla hanno a che vedere con il calcio giocato, con la passione e il sano agonismo che hanno sempre rappresentato i punti di forza del calcio minore. In merito le notizie sono fresche: non bisogna andare tanto in là con la memoria per ricorda- t’è vero che io stesso mi sono voltato a guardare la coreografia, assolutamente spettacolare, preparata dagli ultrà ospiti. Salvo quindi qualche lancio di lattine e bottiglie da parte di una strettissima minoranza, solo una decina di persone circa, la situazione era assolutamente sotto controllo». Ma nella ripresa, invece, la degenerazione. «Le pochissime minacce e gli sporadici insulti del primo tempo sono diventati insistenti e molteplici nella ripresa, soprattutto nei confronti di un mio giocatore in panchina, Ottolina, e da lì il delirio. Lo spirito della tifoseria è cambiato, hanno cominciato a picchiare contro la panchina, a lanciare le aste di plastica delle bandiere rotte. Ma l’episodio clou è stato quello successivo: i tifosi hanno aperto l’idrante, scoperchiandolo, hanno preso il tappo, rappresentato da un tombino di circa 20 centimetri di diametro, molto spesso, e lo hanno lanciato sopra la panchina. Fortunatamente il tetto ha retto e il tombino è ribalzato all’indietro. Subito dopo è arrivato il nostro secondo gol che ha scatenato ulteriormente l’ira dei comaschi, che hanno rotto la rete per entrare in campo. A quel punto io e i giocatori scappati dalla panchina e siamo entrati in campo, sono intervenuti i Carabinieri e la Digos e l’arbitro ha sospeso la gara». (Mo.Pa.) re gli episodi di violenza dell’appena passata domenica sportiva, che hanno coinvolto da un lato la Tritium e dall’altra la Romanese. Soffermiamoci sulla spiacevole vicenda che ha visto coinvolta la compagine di serie D, la cui gara è stata sospesa a causa dei disordini creati dai tifosi comaschi, gli stessi che erano stati protagonisti (in negativo) di Bergamo Cenate-Como. E a commentare la vicenda è Eugenio Mismetti, mister dell’undici biancazzurro. Il commento. Anche il Cenate di patron Biava ha avuto problemi coi lariani «Ci vogliono più forze per garantire l’ordine» Coinvolta negli scontri e nei tafferugli con la tifoseria comasca è stata anche la compagine del Bergamo Cenate, che nella gara casalinga del 12 marzo scorso ha avuto non pochi problemi di ordine pubblico da sbrigare. «Purtroppo ci siamo trovati a gestire una serie di incidenti dovuti alla massiccia presenza della tifoseria comasca», racconta Pietro Biava, patron della società, «nati dalla vecchia ruggine esistente nei rapporti tra Atalanta e Como. Da qui i disordini e i danni provocati, ovvero la distruzione dei servizi igienici e il conseguente lancio dei frammenti degli stessi dalla tribuna, oltre che gli episodi di violenza verificatisi fuori dalle mura dello stadio. Mi riferisco alle cinghiate prese da parte di un ragazzo che come unica colpa aveva quella di sfoggiare, sui sedili della sua auto, un cuscinetto da stadio riportante i colori dell’Atalanta». Sdegno a parte, per Biava il vero problema sta all’origine del fattaccio: «A mio parere certi danni potevano tranquillamente essere evitati se avessimo avuto a disposizione una struttura più idonea, capace di far fronte anche a questo tipo di situazione. In questo senso credo infatti che la Federazione dobrebbe farsi sentire maggiormente, dando il suo reale contributo alla causa. Non è possibile far fronte a 1000 tifosi con solo 8 poliziotti o non avere a disposizione una tribuna riservata agli ospiti, soprattutto in casi come questi». Un problema di strutture quindi: «Assolutamente sì. Se il Como, piazza da sempre pretenziosa e allergica alla serie D, deve essere inserita in un girone del campionato Nazional Dilettanti, la Federazione deve anche essere cosciente del fatto che le società ospitanti si troveranno a gestire un nutrito gruppo di ultrà che dovranno essere tenuti a bada. Ci devono essere i mezzi per tenere sotto controllo l’ordine e affrontare o, meglio ancora prevenire, situazioni di questo tipo». Non è la prima volta che Biava s’imbatte in questi tipi di episodi: «Purtroppo mi è già capitato in occasione di Alzano-Varese, quand’ero in forze alla compagine bianconera. Trattandosi di un campionato di serie C, le forze dell’ordine presenti e le strutture erano chiaramente differenti, ma uguali i disordini. Quell’occasione fu comunque particolare perché gli atti di violenza non furono tanto all’interno dello stadio, quanto fuori e si verificarono nelle strade di Alzano: lanci di sassi, vetri rotti e tanto caos». (m.p.) Alzano, «Festa dello sport» coicampionciniFigceCsi Provvedimentidisciplinari.CinquegareadAru(Gorlago),quattroaCaglioni(Ranica) ALZANO LOMBARDO - L’Unione sporti- Provvedimenti disciplinari del Comitato regionale - Campionato - Prima categoria - Società - Ammenda di 26 euro all’Alzano per comportamento offensivo dei propri sostenitori nei confronti dell’arbitro. Calciatori - Una gara a Seghezzi (Clusone),Osio, Calvi (Brembate Sopra), Censi e Frassi (Sovere), Cortesi (Sforzatica), Fioroni (Mozzo9, Caccia (Almè), Mihalache (Forza e Costanza), Cornolti (La Torre). Play Off di Promozione - Calciatori - Una gara a Maffeis (Sarnico). Play out di Eccellenza - Calciatori Una gara a Marchesi (Isola). Provvediemnti disciplinari del Comitato provinciale - Seconda categoria - Società - Ammenda di euro 150 al Fornovo per comportamento ripetutamente e gravemente offensivo e minaccioso nei confronti dell'arbitro da parte dei propri sostenitori e perchè, a fine gara dallo spogliatoio, alcuni propri giocatori non identificati offendevano gravemente lo stesso direttore di gara. Euro 85 al Gorlago per contegno ripetutamente e gravemente offensivo da parte dei propri sostenitori nei confronti dell'arbitro. Euro 15 Pozzuolo per mancanza di tuta da parte dell'assistente di parte. Massaggiatore - Squalifica fino al 31 maggio a Carminati (Fornovo). Calciatori - Squalifica per cinque gare a Aru (Gorlago) perchè dopo il provvedi- va Alzanese, l’Alzano e l’Immacolata, col patroncinio del Comune seriano, hanno organizzato il primo torneo "Festa dello sport" città di Alzano Lombardo. La manifestazione calcistica è riservata a squadre militanti sia nei campionati Figc che Csi. Le partite in programma si svolgono sul glorioso impianto del Carillo Pesenti Pigna. Vi hanno aderito compagini partecipanti ai campionati Esordienti, Giovanissimi e Allievi e ciascuna di queste categorie è divisa in un girone Figc e uno Csi. Il primo torneo "Festa dello sport" si è aperto con la partita (categoria Esordienti Csi) fra Immacolata Alzano e Valle Imagna: nell’occasione si sono imposti i locali per 2-0. Per quanto concerne la categoria Giovanissimi (sempre Csi) il Gorle è prevalso 8-0 sui coetanei dell’Immacolata, mentre gli Allievi del Tribulina Gavarno hanno battuto (4-2) l’Alzanese. L’altroieri hanno esordito le squadre appartenenti al campionato Figc. Nell’ordine sono scese in campo Fiorente-Boccaleone (Esordienti), Alzano-Scanzorosciate (Giovanissimi) e Alzano-Nembrese (Allievi). Ieri sera si è osservato un turno di riposo per permettere a tutti gli interessati di poter vedere la finale di Champions League. Quest’oggi (partendo dalle 18.30) scendono in campo Gorle-Alzanese (Esor- dienti Csi), Boccaleone-Aurora Seriate (Giovanissimi Csi) e Gavarnese-Villese (Allievi Csi), mentre domani sera si conclude la fase semifinale con le rimenti squadre appartenenti alla Figc. Questo il programma della serata. Alzano-Cene (Esordienti), Boccaleone-Fiorente Bergamo (Giovanissimi) e La Torre-Scanzorosciate (Allievi). Nelle serate di lunedì e martedì prossimo avranno luogo le varie finali valevoli per il terzo e quarto posto, giovedì e venerdì spazio alle finalissime. Ecco nel dettaglio le squadre iscritte al 1˚ torneo "Festa dello sport" di Alzano Lombardo. Esordienti Csi: Valle Imagna, Immacolata Alzano, Gorle, Alzanese. Esordienti Figc: Oratorio Boccaleone, Fiorente Bergamo, Alzano, Cene. Giovanissimi Csi: Immacolata, Gorle, Oratorio Boccaleone, Aurora Seriate. Giovanissimi Figc: Alzano, Scanzorosciate, Oratorio Boccaleone, Fiorente Bergamo. Allievi Csi: Alzanese, Tribulina Gavarno, Villese e Gavarnese. Allievi Figc: Alzano, Nembrese, La Torre, Scanzorosciate. Interessati, curiosi e addetti ai lavori non devono far altro che accomodarsi sulla mega tribuna dello stupendo impianto del Carillo Pesenti Pigna. Luciano Bachetti Spinte e insulti agli arbitri mento di espulsione rivolgeva all'arbitro frase gravemente offensiva mettendogli le mani sul petto spingendolo. Quattro gare a Caglioni (Frassati Ranica) perchè dopo il provvedimento di espulsione, a fine gara offendeva gravemente e ripetutamente minacciava l'arbitro assumendo nei confronti dello stesso un contegno minaccioso. Tre gare a Corti (Zogno '98) per frasi gravemente offensive nei confronti dell'arbitro. Squalifica fino al 31 maggio a Donati (Pozzuolese), fino al 24 maggio a D'Aprile (Pozzuolese) e De Marchi (Trucazzanese). Una gara a Lodetti (Dalmine), Esposito,Comelli e Frugoni (Pozzuolese), Polloni (Trucazzanese), Mossi (Barianese), Innocenti (Cologno), Grismondi (Gorlago), Pendezza e Albrici (OnoreParre), Bettoni, Galizzi e Sangiovanni (S.G.Bianco), Colombo (Bg. F.C.), Previtali (Filago), Leoni (N.Chiuduno), Carrara (Amatori '85), Brasi (B.Clusone), Deretti (Or.Cologno), Pezzoli (Casnigo), Carminati (Fornovo), Caglioni e Berbenni (F. Ranica), Signorelli (Cavernago),Bissola e Locatelli (Prezzatese), Poletti (Rovetta), Baroni (S.Pellegrino), Chinelli (V.Petosino), Cattaneo (Ambivere), Mutti (A.Trescore), Salvi (Berbennese), Salazar (Boltiere), Boschini (Bottanuco), Brembilla e Cattaneo (Melzo), Mazzoleni (N. A. Al- menno), Piacentini (Calvenzano), Giambellini (Costa Mezzate), Manenti (Or. Osio St.), Rinaldi (Paladina), Casu (Pradalunghese), Lucerini (Prezzatese). Terza categoria - Società Ammenda di Euro 50 al Loreto, 20 euro al Selvino, Dirigenti Inibizione fino al 31 maggio a Fumagalli (Loreto). Calciatori - Quattro gare a Testa (Uso Zanica). Due gare a Belotti (Adrarese), Birondi (Excelsior), Maffeis (Locate), Medini (Loreto), Terranova (Loreto), Di Giovanni (Pro Lurano). Una gara a Fantoni (Antoniana), Fusi e sala (Suisio), Facoetti (Azzanese), Pedalino (Carvico), Paris (Celadina), Ferri (Or. Ghisalba), Rinaldi (Or. Zandobbio), Carminati (Pagazzanese), Tasca (Real Borgogna), Allieri (S.Leone), Chiari (Celadina), Patriciello (Curnasco), Scaccabarozzi (Interseriatese), Rocchi (Loreto), Baldi (Real Borgogna), Comi (A. Redona), Bombarda (Badalasco), Apicella (Canero Sorisole), Moretti (C. Nuovo 2003), Kaltic (Cortenuovese), Anania (Lavanderio 91), Damiani (Nembrese), D’ Elisiis (Or. Colognola), Spreafico (Or. Stezzano), Barcella (Or. Zandobbio), Rosa (Oriens), Pavan (Osio Sopra), Carminati (Pagazzanese), Di Giovanni (Pro Lurano), Mossoni (Rogno, Zavattiero (Solzese), Galbusera (Sporting Adda), Faccini (Tribulina). 28 Giornale di Bergamo / Sport Giovedì 18 maggio 2006 Basket B1 - Playoff. Stasera gara 2 con i siciliani vittoriosi di misura sullo Stretto Mylena, Patti da non rispettare TREVIGLIO - Di misura e all’ultimo secondo. In questo modo Patti si è aggiudicata gara1 nelle semifinali play off contro la Mylena. Una sconfitta che brucia ancora nell’animo trevigliese visto che il +20 del secondo periodo è stato ribaltato a filo di sirena da Gizzi. Il return match si preannuncia tesissimo: in caso di sconfitta biancorossa, Patti raggiunge la finale e per la Mylena significherebbe l’addio al sogno Lega2. «La sconfitta ci ha dato molto fastidio e tagliato un po’ le gambe - dichiara Patrick Nanut - Il nostro obiettivo è vincere e chiudere in bellezza la stagione al PalaTreviglio. La sconfitta di Patti in gara1 all’ultimo secondo dopo aver dominato per l’intero match non è stata digerita del tutto. I siciliani sono alla nostra portata e credo che domani sera (oggi ndr) la vittoria non sia difficile da raggiungere. Come al solito partiamo sfavoriti, però il morale è alto e son sicuro che alla fine vinceremo noi. In caso di sconfitta non credo che si possa essere delusi. Abbiamo conquistato traguardi importanti e tutto sommato è stata una stagione ricca di soddisfazioni». I trevigliesi di soddisfazioni ne vogliono ancora e per la sfida di questa sera i sostenitori biancorossi sperano in un unico risultato: la vittoria. Questa sera al PalaTreviglio a partire dalle 20 e in diretta su Rai Sport Sat la Mylena tenterà di aggiudicarsi gara2 per poi giocarsi l’accesso alle finali in gara3 a Patti. L’incontro sarà diretto da Castellari e Di Toro. Angelo Minicozzi Basket B. Al coach anche la direzione delle giovanili Conferma per la Herod Meneguzzo firma 2 anni VOGLIO VINCERE - Patrick Nanut, 28 anni, terminale offensivo della Mylena BERGAMO - Dopo la retrocessione in serie B2, la Herod Bergamo ha deciso di ricominciare confermando l’allenatore. Nonostante non sia stato raggiunto l’obiettivo primario della salvezza, la società cittadina ha ritenuto soddisfacente l’operato di Meneguzzo ed è riuscita a strapparlo alla concorrenza. E’ stato quindi raggiunto l’accordo con Massimo Meneguzzo e a conferma della volontà societaria di ricostruire un gruppo, l’accordo sottoscritto ha una durata Massimo Meneguzzo biennale e punta a potenziare il progetto delle giovanili. Progetto iniziato con la forte collaborazione tra il Lussana Basket e la Polisportiva la Torre, al quale si vuole dare risalto e continuità affidando a Meneguzzo anche la direzione tecnica di tutto il settore giovanile. La supervisione del coach, che avrà il compito di preparare i programmi tecnici e il loro svoglimento, punta a rafforzare le sinergie preesistenti e a programmare già dalla prossima stagione l’inserimento di giovani nell’organico della serie B, agevolati dalla presenza obbligatoria di cinque under ai sensi del regolamento. Tecnico preparato, a sua volta preparatore di giovani allenatori (tiene attualmente i corsi a Bormio per tutti i livelli di formazione degli allenatori), darà sicuramente una nuova linfa al progetto Lussana/Polisportiva La Torre senza perdere di vista il duplice obiettivo societario, come sempre rivolto ai giovani e al loro inserimento nella prima squadra cittadina di basket. Pallanuoto. Collegiale Le azzurrine a Osio Sotto OSIO SOTTO - La nazionale femminile giovanile di pallanuoto (nate '89 e seguenti) sarà in collegiale a Osio Sotto da domenica a mercoledì e poi si trasferirà ad Angers, in Francia, per partecipare al torneo Quattro Nazioni dal 26 al 28 maggio. Con l’Italia giocheranno le pari età di Francia, Germania e Olanda. Il tecnico federale, Roberto Fiori, ha convocato 14 ragazze (hanno rinunciato per impegni delle rispettive società Elisa Queirolo, Elena Maggi e Arianna Garibotti del Rapallo e Giulia Bartolini della Firenze Pallanuoto): Giulia Fabbri (Bracciano), Ilaria e Martina Savioli (Beauty Star Padova), Sara Dametto (Mestrina), Rosaria Aiello e Giuseppina Ricciardi (Corona Mediterraneo), Federica Tagliaferri (Rasula Alta), Arianna Canepa (Bogliasco), Roberta Bianconi (Camogli), Giulia Emmolo e Giulia Gorlero (Imperia), Livia Fantasia (Serapo Gaeta), Giusi Rendo (Sikla Nuoto), Carolina Marcialis (Nervi). Scherma.Nella categoriaGiovani squadre miste il Creberg si laurea vice campione d’Italia Foppain festa I cinque moschettieri d’argento alPalaCreberg BERGAMO - Vice campioni ita- liani di spada nella categoria Giovani a squadre miste: con questo nuovo titolo sono tornati a casa gli schermidori della Creberg, dopo la trasferta a Reggio Emilia dello scorso fine settimana. La squadra, composta da Elisa Albini, Silvia Rivola, Marco Canevari, Lorenzo Leali e Samuele Rivolta, ha conquistato un prestigioso argento che evidenzia e corona una stagione già pluri iridata, nella quale continue sono state le soddisfazioni. Non c’è che dire, l’anno scorso alla stessa competizione la squadra bergamasca non era riuscita a passare i sedicesimi, fermandosi un po’ troppo presto rispetto alle proprie potenzialità. Quest’anno è cambiato il registro. Dall’inizio alla fine è stata tutta una tirata a favore della Creberg, nonostante gli avversari talvolta temibili. Né la Pompilio Genova, né la squadra di Casale Monferrato (l’anno scorso vice campione italiano nella stessa competizione), né la squadra della Mangiarotti Milano, detentrice del titolo, han- no resistito all’impeto orobico, che si è affermato a suon di stoccate. E neppure in semifinale contro la squadra di Vercelli, superfavorita della gara, è stato possibile mettere un freno a questi schermidori, capaci di entrare nella finalissima per arrendersi solamente agli spadisti pisani, forse semplicemente più abili nel gestire le forze durante la giornata. Un’ottima prova, quindi, che non lascia dubbi sui continui progressi maturati nei sotterranei del Palazzetto e che riguardano un po’ tutti, dato che a Reggio Emilia c’era anche una seconda squadra in pedana: composta da Martina Personeni, Giulia Petillo, Lorenzo Bagini, Raffaello Marzani e Simone Pinna. Anche loro si sono ben piazzati, dimostrando che a qualunque livello, sia azzurrino che non, si può raggiungere una certa considerazione. Beltà e vizio di questo sport. Sara Pagliaroli Domani (ingresso libero) la festa rossoblu Lorenzo Bagini e (in alto) Simone Pinna BERGAMO - Non si spegne l’entusiasmo in casa rossoblu per la conquista del settimo scudetto e per ringraziare il suo pubblico, il Volley Bergamo ha deciso di organizzare una festa aperta a tutti i suoi sostenitori, domani (ore 19,30, ingresso libero) al PalaCreberg di via Pizzo della Presolana a Bergamo. Dal maxischermo si potranno vedere le immagini più belle della stagione e sul palco sfileranno i protagonisti della meravigliosa cavalcata 2005-06. Giovedì 18 maggio 2006 Giornale di Bergamo 29 / Sport Giro 2006. La crono di Pontedera occasione ideale per gli uomini-classifica Per Savoldelli ultima corsa utile PONTEDERA - D’accordo che nel fine settimana ci sono le prime grandi montagne e che i conti si faranno in alta quota, però la cronometro di oggi con partenza e arrivo a Pontedera rischia già di essere decisiva. Nel bene e nel male. Curve quasi assenti, tracciato piatto come una tavola da stiro, 50 chilometri per autentici specialisti. Dopo l’ultima giornata di riposo, l’89esimo Giro d’Italia vivrà così la tanto attesa e temuta crono individuale, un appuntamento decisivo per le sorti della maglia rosa, sulle spalle di un Ivan Basso che, nell’occasione, potrebbe anche incrementare il suo vantaggio in classifica sui più diretti avversari. Il varesino della Csc, leader dopo avere inferto la stilettata a Maielletta, non punta tanto al successo parziale quanto a dare una severa lezione a chi proprio non riesce ad andare in una prova che, tra i corridori, è considerata quasi uno sport a sè. Saranno tre i rilevamenti cronometrici: a Capronia (Km. 14,5), sul Lungomare Galieli di Pisa (Km. 28, dove è anche posto il Traguardo Gazzetta) e a Cascina (Km. 41,3). Gli scalatori sono ovviamente sfavoriti ma, pregustando le cime della verità di questo Giro, non possono incappare in una controprestazione, pena un ritardo in classifica che li vedrebbe fuori dai giochi. Gilberto Simoni e Damiano Cunego, per esempio, hanno il dovere di fare la crono a tutta, senza un attimo di respiro, per non lamentare poi un gap incolmabile su Basso. C’è poi chi, come Danilo Di Luca, può recuperare qualco- FALCO - Paolo Savoldelli (Discovery Channel) 33 anni sa su tutti tranne che sulla maglia rosa, abituata al Tour a crono lunghe e dispendiose. I grandi favoriti, tolto lo stesso Basso, sono l'ucraino Gonchar e l’australiano Rogers, ma anche i tedeschi Schumacher e Ullrich e Paolo Savoldelli, vincitore del prologo di Seraing, hanno qualche asso nella manica. Affrontando la prova alla sua maniera, il Falco di Rovetta potrà certamente recuperare parte dello svantag- gio accumulato nei confronti dei primi quattro in classifica generale, per quanto Basso sia avanti di oltre 2 minuti e mezzo e sembri irraggiungibile. Dopo la tappa di Peschici vinta da Pellizotti, il bergamasco della Discovery Channel è sembrato molto concentrato sulla cronometro di Pontedera: «È una crono da Tour, da specialisti - ha sottolineato Savoldelli, campione in carica - e per fare risultato ci vorrà una condizione eccezio- nale. Andrò a tutta, è il terreno dove si può guadagnare sugli scalatori. Basso? È una tappa che gli si addice, dopo Pontedera avrà un ulteriore vantaggio sugli avversari: il Giro, però, si deciderà negli ultimi due tapponi». Il vento, poi, potrebbe rendere ancora più dura una undicesima tappa che punirà severamente chi non avrà recuperato in pieno dalle fatiche delle prime dieci frazioni del Giro, che fin qui hanno detto «solo» che Basso è un gradino sopra gli altri. Il primo corridore a partire sarà lo spagnolo Andoni Aranaga, alle 11.30. Jan Ullrich, in forte ripresa tanto che in molti lo indicano come favorito, partirà alle 14.46; Michael Rogers, tre volte campione del mondo della specialità, alle 15.18; Gilberto Simoni alle 15.57’30"; Danilo Di Luca alle 16; Sergei Gonchar alle 16.02’30"; Paolo Savoldelli alle 16.05; Damiano Cunego alle 16.10; la maglia rosa Ivan Basso sarà l’ultimo a partire alle 16.15. La giornata di riposo è stata per tutti una giornata di relativa tranquillità impiegata per la ricognizione del percorso. L’impressione generale è che potrebbe esserci vento contrario nella prima parte, favorevole nel finale. Da segnalare tra l’altro che, come ogni anno, il Giro dedica una tappa a Gino Bartali e in questa edizione ha deciso di intitolargli proprio la cronometro di oggi. Infine, brutte notizie per Rebellin che ha trascorso la giornata impegnato nelle visite mediche: gli è stata riscontrata l’incrinatura di una costola. Oggi non partirà. CLASSIFICA GENERALE Classifica generale: 1) Ivan Basso (Csc) in 39h29'40’’; 2) Josè Gutierrez (Phonak) a 1’34’’; 3) Damiano Cunego (Lampre-Fondital) a 1’48’’; 4) Franco Pellizotti a 2'05’’; 5) Paolo Savoldelli a 2'35’’; 6) Serhiy Honchar (Ucr) a 2'43’’; 7) Danilo Di Luca a 2'48’’; 8) Gilberto Simoni a 3'20’’; 9) Giampaolo Caruso a 3'23’’; 10) Tom Danielson (Usa) a 3'31’’; 20) Josè Rujano (Ven) a 5'32’’; 23) Emanuele Sella a 5'50’’; 24) Juan Manuel Garate (Spa) a 5'53’’; 34) Michele Scarponi a 10'06’’; 54) Jan Ullrich (Ger) a 19'14’’; 58) Paolo Bettini a 21'16’’. 30 Giornale di Bergamo / Caccia Giovedì 18 maggio 2006 Notizie dal passo. All’Osservatorio Fein di Arosio si sono presentate anche le Balie nere e i Prispoloni L'Ortolano, rara e piacevole comparsa E’ un piccolo passeriforme della famiglia degli zigoli Un libro sull’avifauna migratoria deiturdidi inUmbria Realizzato nel corso di un triennio grazie all’impegno di molti volontari "Avifauna migratoria - I turdidi" è un volume che prende spunto dai dati relativi al monitoraggio dei grandi turdidi presenti nel territorio dell'Umbria. E’ una prima indagine mirata alla conoscenza dello status regionale nelle diverse stagioni delle specie soggette di prelievo venatorio. Nella ricerca sono stati utilizzati diversi metodi d'indagine appartenenti a importanti attività quali l'inanellamento, la raccolta dei dati di carniere durante la stagione venatoria e il monitoraggio svolto sui valichi attraverso le osservazioni. Il volume è diviso in tre parti corrispondenti a 9 capitoli, con la presenza di schede e relative cartine di nidificazione e svernamento delle cinque specie trattate estratte dall'Atlante ornitologico dell'Umbria di Magrini e Gambaro del 1997. Questo lavoro fresco di stampa traccia una prima documentazione importante sulla presenza di Merlo, Cesena, Tordo bottaccio, Tordo sassello e Tordela, appartenenti alla famiglia dei turdidi, e una base importante su cui sviluppare il proseguimento del lavoro che ci si augura possa continuare su scala regionale ancora per molto tempo, grazie all'interesse e alla passione di tutti gli addeti del settore. Avifauna migratoria - I turdidi. Collana "I quaderni dell'osservatorio" vol.2/2006 Regione Umbria, Assessorato all'ambiente - Servizio programmazione forestale, faunistico - venatoria ed economia montana. Autori vari. Da una raccomandazione dell’Ue Alcune settimana orsono due esemplari maschi di Ortolano "Emberiza hortulana" venivano estratti dalla rete di una delle bresciane che in questo periodo è attivata per la cattura dell'avifauna durante la migrazione prenuziale. Così oltre ai Prispoloni ed alle Balie nere, che si sono presentati rego- Uno splendido esemplare di tordo bottaccio larmente ogni primavera, come da copione, ta Emberizidi. Predilige zone presso l'Osservatorio della Fein, aperte coltivate in pianura ed in anche questa specie è comparsa montagna con macchie di alberi di nuovo, regalando la piacevolis- sparsi dove nidifica. I sessi sono sima sorpresa di poterlo ammira- differenti in quanto il maschio re in abito primaverile. Misurati, presenta una livrea colorata con determinati ed inanellati, i sog- testa grigio cenere ed una gola cogetti sono stati lasciati al loro de- lor giallo chiaro, mentre la femstino naturale con la speranza mina possiede un piumaggio molpossano raggiungere i lidi ripro- to più sommesso con striature dutivi contribuendo così al prose- brune sul groppone e sul petto. guimento della specie considera- Entrambi possiedono zampe e ta in fase di declino numerico in becco rosati ed un anello periocututto il continente europeo per lare di colore bianco giallastro. ragioni legate all'habitat e alle Se agitato emette un breve nuove tecniche agricole. "ciu", mentre il richiamo assomiL'Ortolano è un piccolo passeri- glia ad un metallico "slii" ripetuforme di 16 cm. appartenente al- to più volte. Il canto è variabile e la famiglia degli zigoli denomina- sonoro con la seconda parte costi- tuita da note più basse rispetto alla prima. E' una specie poco frequente e poco numerosa ed è per questo che la sua comparsa ed il suo relativo avvistamento sul territorio lasciano sempre una certa dose di ottimismo sulle sorti di questo simpatico uccelletto. Infatti secondo gli esperti ornitologi è considerata una delle specie a rischio di sopravvivenza. Da parecchi anni in Italia lo si avvista molto raramente su tutto il territorio ed inoltre, essendo una specie molto elusiva e difficile da studiare, non si conosce alla perfezione la sua distribuzione. La sua situazione risulta quindi sempre delicata e osservare o meglio, catturare un esemplare di questa specie risulta molto importante ai fini di studio e conservazione della specie. Studio che avviene da anni presso l'Osservatorio Ornitologico di Arosio della Fein dove i tecnici inanellano pochi esemplari di questo passeriforme ma, ogni volta, rimangono Confermate dagli studi le abitudini migratorie di specie quali Balia nera e Cesena In breve Prova su starne La sezione Anuu Migratoristi Giovanni Tiraboschi di Zogno organizza nella giornata di domenica 28 maggio 2006 una prova su starne liberate senza sparo solo per cani da ferma presso il campo di gara loc. Miragolo S. Marco. La gara avrà inizio alle ore 7,00. Verranno premiati per le categorie libera inglesi dal primo al decimo classificato, per la categoria continentali dal primo al quarto classificato e per la categoria unica Associati ANUU Zogno dal primo al terzo classificato. Per ogni informazione contattare il signor Eugenio Pesenti (tel. 0345/92360) oppure il signor Renato Bettoni (tel. 0345/92108). compiaciuti della comparsa che compie durante l'attività d'inanellamento continua e costante per tutto l'anno attraverso l'attuazione di progetti di studio sull'avifauna patrocinati dall'Infs. Critiche all’Osservatorio Fauna Selvatica Quando l'ambiente Ozzano Emilia, lo Sky-way Project avanza e migliora Ambientalisti francesi entra nel bilancio grazie a una fattiva collaborazione col volontariato attaccano la venatoria Sviluppo sostenibile: che cosa significa per l'impresa? Il tema è sempre più d'attualità, dato che il nesso tra economia e ambiente è sempre più evidente, anche se, a dire il vero, a livello italiano la sensibilità è ancora inferiore a quella di altri Paesi. "Su questo argomento esiste una raccomandazione della Commissione Europea, che non è stata però adeguatamente divulgata e il cui contenuto avrebbe dovuto costituire l'orientamento alle imprese per una più corretta rappresentazione dei costi ambientali entro contabilità e bilancio. Il tema dello sviluppo sostenibile, applicato all'economia d'impresa è la prima tappa di questo lavoro dal titolo La comunicazione ambientale nel bilancio di esercizio. Il testo - disponibile sul sito www.consrag.it - affronta il rapporto tra costi d'investimento e ambiente, distinguendo fra natura e rilevanza ambientale, per poterli esporre correttamente in bilancio. "Ad esempio, un dispositivo acquistato per adeguare un qualsiasi macchinario alla norma di legge, abbattendone le emissioni nocive non ha particolare rilevanza. Al contrario, se il sistema di protezione produce effetti migliorativi rispetto al limite previsto dalla legge, il suo costo sarà considerato di rilevanza ambientale e, pertanto, andrà esposto in bilancio in una voce separata. In questo modo avrà un peso nell'ambito dell'informazione ambientale istituzionale e potrà quindi dare titolo all'impresa per beneficiare di eventuali agevolazioni finanziarie, economiche o tributarie." Un esempio che ci aiuta a comprendere quanto sia necessaria, in ambito ambientale, la multidisciplinarietà, basata sulla collaborazione tra professionisti di aree diverse, dal tecnico che misura i livelli di impatto del sistema produttivo sull'ambiente al commercialista che predispone i bilanci aziendali. Non meno importante sarà anche il contributo del legislatore, cui compete l'onere di armonizzare le norme e rendere coerenti gli interventi in campo ambientale con quelli economici, finanziari e tributari. La 15ma edizione dell'annuale incontro dello Sky-Way Project si è tenuta presso la sede dell'INFS ad Ozzano Emilia, accolti dal dott. Silvano Toso (Direttore Generale dell'Istituto) che ha confermato in modo concreto la più ampia disponibilità per studi di ricerca in comune tra mondo del "camice bianco" e il volontariato della grande squadra di ricercatori sul territorio con i loro dati, le loro osservazioni e le loro proposte attuative che devono essere svolti in modo rigoroso e affidabile a livello scientifico. L'invito, ovviamente, è stato nuovamente accolto dai vertici di ANUU Migratoristi, il Presidente avv. Giovanni Bana e di Federcaccia, il Vice-Presidente avv. Italo Fanton, nonché dal Presidente UCIM, Romualdo Cirò. L'ampia relazione di Ettore Medani, coordinatore del Progetto Sky-Way Project, apertosi il 12 settembre 1992, esordisce con un ricordo dell'ideatore dell'iniziativa, l'ornitologo G.P. Salvini, seguendo con uno studio su 38 specie nell'ambito di quindici anni di ricerche. E' emerso chiaramente che la tendenza delle singole specie è costante con gli inevitabili "cicli" diversificati tra le stesse e, inoltre, che i giudizi forniti dai rilevatori ben corrispondono ai risultati dell'inanellamento effettuato dalle stazioni ornitologiche, confermando le affidabilità dei dati raccolti. Si vedano in proposito la presenza delle Balie nere secondo il loro trend, che si sviluppa nella normalità, e delle Cesene con accentuate fluttuazioni nel passo. E così, in via di esempio, la storia degli ultimi quindici anni del Codirosso, in aumento, del Crociere con i flussi statici al nord (zona di sua presenza), o del Frosone costante negli ultimi due autunni 2004-2005. Carlo Romanelli interviene esplicitando le iniziative attuate con la partecipazione della sua associazione, l'UCIM, su ALIregALI, Bioacustica, Quaglia. Rinaldo Bucchi ri- chiama lo studio degli ultimi dieci anni sul Colombaccio, apprezzato anche a livello comunitario per il metodo standardizzato che utilizza. Giuseppe Micali spiega i 25 anni di studio sulle ali dei Tordi, iniziato nel lontano 1984 con uno "zoccolo duro" di partecipanti che continuano a confermare l'affidabilità della ricerca in campo scientifico dell'ANUU Migratoristi. Francesco Bonomo evidenzia il lavoro svolto il cui rapporto annuale deve essere tenuto in attenta considerazione, proponendo la possibilità di un manuale per tutti i ricercatori. Dino Cardi precisa lo studio delle migrazioni attinenti i flussi interessanti la Toscana e, in particolare, tutto il Centro Italia, che avvengono in forma e modi diversi. Luca Bececco ricorda la necessità di poter inanellare i Colombacci nell'appostamento maremmano in funzione anche per gli studi (nell'ambito del Progetto Migratoria) su questa specie. Giordano Malisan pone alcune domande ai relatori sullo studio delle Ali dei Tordi e sul movimento di Allodole in forma erratica nei primi giorni dell'anno. Giacomo Ghilardi precisa la necessità di riunire le forze per un fine comune nell'ambito delle attività interassociative. Robin Roverati insiste sulla credibilità dei ricercatori che non devono essere solo presi in considerazione quando denunciano danni, ma anche allorchè portano dati concreti della loro ricerca. Massimo Zanardelli porta a conoscenza dell'assemblea circa l'équipe di giovani bresciani, costituitosi recentemente, per meglio evidenziare il loro lavoro svolto sul territorio. Al termine della riunione, conclusa con la relazione del Presidente, avv. Giovanni Bana, è nuovamente intervenuto il Direttore Generale dell'INFS, dott. Silvano Toso, con ampia informativa su alcuni casi trattati in occasione del 15˚ incontro annuale dello Sky-Way Project. L'Osservatorio nazionale della fauna selvatica e degli habitat francese, istituito nel 2002, è sottoposto a un serrato fuoco incrociato da parte delle associazioni animaliste e ambientaliste. Occasione è stata la recente ordinanza del Consiglio di Stato che ha stabilito all'8 febbraio la chiusura della caccia ai Turdidi, nonostante l'Osservatorio, grazie alla nutrita base di studi e indagini condotti sulla migrazione prenuziale di queste specie, avesse consentito di fissare tale data al 20 febbraio. La natura e i suoi abitanti evolvono con il passare del tempo e la messe di dati recenti raccolta e analizzata dall'Osservatorio ha dimostrato la necessità di mantenersi aggiornati e, soprattutto, di evitare di assumere posizioni dogmatiche nella definizione dei periodi di caccia. Qualcuno, invece, sulla scorta della decisione giuridica del Consiglio di Stato, ha chiesto a gran voce la soppressione dell'Osservatorio per presunta inaffidabilità. Gli amici francesi si chiedono allora a chi giovi reclamare un intervento politico tanto drastico quanto immotivato e la risposta è che interessi in particolare a coloro che temono venga rimesso in discussione il loro credo di una stagione venatoria ancorata al periodo 1˚ settembre/31 gennaio, senza alcuna possibilità d'appello. In parole povere, tutto il contrario di quanto vorrebbe una sana ricerca scientifica, come è quella condotta dall'Osservatorio, che continuamente può rimettere in discussione ciò che sembrava assodato. Questa non è altro che l'ennesima dimostrazione di quanto pesi l'ideologia anche nella gestione di una materia tecnica quale è l'attività venatoria. Restiamo in osservazione, auspicando vivamente che, alla fine, trionfino l'equilibrio e la ragionevolezza. Giovedì 18 maggio 2006 31 Nel cartellonedella manifestazioneestiva cisono concerti, crociere confiaccolate ma anche curioseiniziative L’estate di Sarnico ride sulle tasse Perdiecigiornispettacoli,filmefumettisui«Tartassati» SARNICO - Ci saranno spettacoli, concerti, crociere. E non solo: due settimane di manifestazioni legate a un tema ostico e tutt’altro che estivo come le tasse. C’è tutto questo, nel programma dell’estate di Sarnico, annunciato ieri dalla Pro loco del paese sebino. Il programma si aprirà il 17 giugno in piazza Umberto I con un doppio spettacolo. Alle 21 ci sarà la proiezione su schermo gigante della partita dei Mondiali Italia-USA, seguita, alle 23 dal concerto «Trovesi all’Opera» con l'orchestra di fiati e percussioni filarmonica «Mousikè». Sempre in piazza Umberto I il secondo concerto, quello di Mary Black il 22 giugno per la rassegna «Suoni dal Mondo - World Music Festival del Sebino». Grande appuntamento con la tradizione il 15 sul Lungolago Garibaldi con la processione di barche illuminate sul lago e fuochi artificiali. Originariamente, numerosi lumini accesi, venivano fatti scivolare sulle acque del lago per venerare la statua della Madonna «Stella Maris» che ancora oggi si trova nell'omonima chiesetta sulla strada per Predore. L’8 luglio primo appuntamento con gli «Appuntamenti nelle ville Liberty di Sarnico»: nella Villa Surre ci sarà lo spettacolo teatrale «Masques and show» di Franz Cancelli - un viaggio storico fantastico attraverso i secoli dello spettacolo in maschera. Al termine degustazione dei prodotti tipici bergamaschi. In un altro edificio, la Villa Faccanoni (normalmente chiusa al pubblico), il 20 luglio ci sarà il concerto del Rossana Casale quintet dedicato ai brani classici di Billie Holiday. Sempre Villa Faccanoni ospiterà il 22 luglio un grosso nome del folk mondiale: lo scozzese Donovan. Un’iniziativa molto particolare si svolgerà poi dal 27 al 30 luglio: il «Sarnico busker festival», il Festival degli artisti di strada che vedrà la partecipazione di trenta compagnie impegnate in 120 spettacoli. L'edizio- La manifestazione alla 22^ edizione Tutto il meglio del folk in «Andar per musica» - Torna anche quest’estate per la ventiduesima volta «Andar per musica», la rassegna di musiche dal mondo che si svolge da anni nei paesi bergamaschi. La manifestazione sarà ufficialmente presentata domani in provincia alla presenza del cornamusista asturiano Hevia e si svolgerà nei mesi di giugno, luglio e agosto. ma avrà un’anteprima domenica 28 maggio ad Albano Sant’Alessandro con i Lou Dalfin, il gruppo di Sergio Berardo nella sua travolgente rivisitazione della tradizione occitana. Il concerto si svolgerà alle 21 nel piazzale dell'Alpino ad Albano (in caso di maltempo nel Cineteatro dell'Oratorio); l’ingresso sarà libero. La rassegna «Andar per musica» coinvolgerà più di trenta città e paesi della Bergamasca, interesserà un pubblico di Hevia oltre 60.000 persone e vanta uno dei più importanti cartelloni nel suo genere in Europa. Quest'anno ne faranno parte: Hevia, Carlos Nunez, Donovan, Incredible string band, Steeleye span, Lunasa, Mercedes Peon, Karen Matheson Band, Kocani Orkestar e tantissimi altri. Il cartellone esatto sarà reso noto solo domani. La manifestazione è organizzata dalla Provincia di Bergamo con la collaborazione ed il patrocinio di Enti vari. Per informazioni: Frame events, tel 035.732,005, www.frameevents.com. BERGAMO Rossana Casale sarà fra i protagonisti dell’estate di Sarnico ne 2006 porta la firma di Bruno Bozzetto che ha disegnato il logo e ha ottenuto il Patrocinio dell'Unicef con una raccolta benefica a favore dei bambini del Pakistan. L’agosto di Sarnico si aprirà il 4 con il concerto dei Camaleonti. La sera di Ferragosto ci sarà una crociera notturna lungo il lago sulla Motonave Città di Bergamo con animazione, ballo sosta per lo spettacolo pirotecnico di Iseo e spaghettata finale. Il 19 agosto in piazza XX Settembre serata di ballo con l'Orchestra Da stasera a Martinengo una nuova originale mostra C’è il digitale nel monastero - Un monastero del ‘400 e un borgo storico da una parte, quattro artisti digitali e un’installazione dal’altra. Ci sono ingredienti molto diversi tra loro in «Impronte digitali», la manifestazione che si svolgerà da oggi al 21 maggio all’Archivio storico comunale del Monastero di Santa Chiara di Martinengo. Si tratta di una mostra fotografica che è contemporaneamente anche un evento musicale. Le proiezioni delle opere digitali di Pirro, Jacopo Neri, Galliano & Arancio si mescolano alla musica scelta dagli ultimi due artisti, ovviamente grazie al computer. La scelta del luogo è stata presa, spiegano gli organizzatori, «in base all’idea di introdurre un elemento astratto all’interno di un luogo che trasuda storia e che ha un vissuto particolare, senz’altro diverso da ciò che normalmente leghiamo alla tecnologia. In altre parole, suoni e visioni del vivere moderno che prendono vita proprio dove si è già tanto vissuto. Tutto ciò per dimostrare che il computer e il digitale non servono solo per mandare e ricevere mail, per lavorare ogni giorno in ufficio o migliorare le proprie prestazioni artistiche. Il digitale è uno stile di vita, e la sua facilità d’uso apre all’arte nuove prospettive, lascia la creatività libera di spaziare dove prima c’era il marmo, la carta, il pennello». Stasera saranno presenti tutti gli artisti. Oggi e domani dalle 20,30 alle 22,30. Sabato dalle 15 alle 18 e dalle 20,30 alle 22,30. Domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Casadei e danze fino a tarda notte. Il 20 agosto nel centro storico degustazione gastronomica in collaborazione con i ristoratori locali. Dal 26 agosto al 10 ci sarà «Franco Bruna e i tartassati» con il Patrocinio del Museo della satira e la collaborazione di Bruno Bozzetto. Si tratta di una mostra itinerante dedicata alle caricature di Franco Bruna. L'iniziativa, oltre alle mostre fisse nella Pinacoteca «Bellini», nell'auditorium ex-biblioteca e nella Torretta Civica, avrà eventi collaterali come film, incontri e cabaret, tutti sul tema delle tasse, e coinvolgerà tutte le vetrine del centro storico e del lungolago. Il programma è in via di definizione: sicuramente ci saranno due serate di proiezione di film su schermo gigante in Piazza («I Tartassati» con Totò e «Stanza 1717 Ufficio Imposte») e si sta aspettando una risposta di Renato Pozzetto. Tutti gli eventi (tranne la crociera) sono a ingresso libero. Per informazioni: Pro Loco Sarnico, dal martedì al sabato 9-12.30, 15-18. Info: 035.910.900. Il concerto nella chiesa vecchia di Scanzorosciate Con il trio di Giulio Visibelli il jazz suona insieme alla world music MARTINENGO - Terzo appuntamento questa sera con la rassegna musicale «Suonintorno - Note Inconsuete». Andrà in scena il «Gal Trio di Giulio Visibelli», composto dallo stesso Visibelli al sax soprano e ai flauti, da Lorenzo Frizzera alla chitarra e da Arup Kanti Das a tabla e percussioni Il trio, di recente formazione riunisce l’esperienza di tre musicisti che si sono distinte nella congiunzione di Jazz e World Music, in particolare GiuSCANZOROSCIATE lio Visibelli e Arup Kantidas come componenti del trio “Neji” e Lorenzo Frizzera come componente del gruppo “Rythm Factory”. Nel corso del concerto di questa sera, oltre a composizioni originali di Giulio Visibelli e Lorenzo Frizzera, verranno eseguite anche delle rielaborazioni di brani tradizionali di Turchia, Armenia, Macedonia, Pakistan, India, Mongolia, Giappone. Questa sera, ore 21, Chiesa Vecchia di Scanzorosciate, via Martinengo Colleoni. Ingresso gratuito. Stasera nuovo appuntamento con la rassegna teatrale L’handicap sul palcoscenico BERGAMO - «Beffa bagatto»: questo il titolo dello spettacolo che andrà in scena stasera per il cartellone del Festival «Non voglio perdere la maraviglia», dedicato agli intrecci tra teatro e handicap. Lo spettacolo è liberamente tratto dal romanzo «Lo specchio nello specchio» di Michael Ende ed è una produzione di Teatro Prova - Officina Intrecci. La Compagnia Officina Intrecci, nata da un laboratorio teatrale promosso dall'Asl Ufficio Disabili di Bergamo, si è consolidata grazie alla continuità del progetto artistico di Giusi Marchesi del Teatro Prova, promosso e sostenuto dall'Associazione Inoltre. Composta da disabili, da adolescenti, da operatori ed educatori dei Servizi della Città di Bergamo e Provincia, è diventata nel tempo il luogo d'incontro tra teatro, musica e pittura con la disabilità. In particolare ha allestito e filmato Allegre Parvenze e gli spettacoli Tracce Invisibili, La grande Bugia (in forma di studio), Corpi Bugiardi e Beffa Bagatto, presentati nei Festival, nei teatri e nelle scuole del territorio. Il gruppo è formato da utenti ed educatori delle strutture Rsd e Ccd di via Borgo Palazzo (ASL/Coop. A.T.I.), Cdd di via Presolana (Comune di Bergamo), Rsd di Grumello del Monte; allievi e insegnanti dell'Istituto Comprensivo «Petteni» di Redona; volontari del Coordinamento Donne CISL e associazione Nord-Sud; tirocinanti Università di Bergamo; educatori teatrali e attori di Teatro Prova. Stasera, ore 21, Auditorium piazza Libertà, Bergamo. Per informazioni: 035.4243.079. 32 Giornale di Bergamo / Arte Giovedì 18 maggio 2006 Sono in esposizione disegni, incisioni e affiches di Giacomo Manzù I tre volti di un grande I temi sono: donne, Esiodo e amanti LA BANCA DIVENTA GALLERIA D’ARTE BERGAMO - Anche Banca Fideuram comincia a far sentire la propria presenza sul territorio con iniziative culturali che almeno in parte colmano le lacune delle pubbliche istituzioni. E si inizia con una personale del pittore Walter Gadda. Dalla gradevole sala d'attesa, l'esposizione si snoda lungo un breve percorso che, fra spazi aperti al pubblico e uffici, permette di enucleare la personalità artistica dell'autore. Bergamasco da un decennio operante in Francia, Gadda si toglie quasi completamente dal panorama locale, mentre ha coltivato un rapporto privilegiato con l'ambiente parigino, ancora oggi punto di incontro fra le esperienze europee e quelle d'oltreoceano. E' uesto l'elemento che caratterizza la produzione dell'artista, che mentre stende il colore secondo le tecniche antiche e collaudate tipiche della nostra più classica tradizione, dall'altro elabora in modo personale un concettualismo innestato su strutture primarie. Supporti in soffice materiale tecnologico, come lattice su tavola rigida, caratterizzano le composizioni, che puntano soprattutto sull'impatto visivo dei colori primari che dilagano in velature disomogenee, talora interrotte da inserti più o meno imponenti di materiale di recupero: una camera d'aria sul fondo, un cuneo che divide lo spazio di un dittico. Sculture da parete, più che pitture, rese lucenti dal rivestimento in propilene, una sorta di 'impacchettamento' estraniante simile ad un diaframma messo lì a separare lo spettatore da questi oggetti di arte denaturalizzata. Una presa di distanza che se da un lato può essere letto come invito alla conservazione dei valori, dall'altro suona come presa di coscienza rispetto ad una storia che vasempre più allontanandosi dalle norme di natura. (e.mo.) Banca Fideuram, via San Lazzaro 50 Bergamo, fino al 27 maggio, da lunedì a venerdì 8-13 / 15-17. BERGAMO - L'Amministrazione Provinciale, in occasione dell'inaugurazione della nuova Sala Manzù in Passaggio Sora, ha organizzato un'interessante rassegna di disegni, incisioni e affiches del grande maestro, avvalendosi della indispensabile collaborazione dell'Associazione Culturale Giacomo Manzù, gestita a Roma dalla vedova. «Nel segno di Manzù» è il titolo dell'esposizione, che si articola su tre nuclei fondamentali della sua attività grafica: la figura femminile, le storie di Esiodo e la vasta tematica degli amanti. Si potrebbe dire che solo conoscendo a fondo questi prodotti dell'autore è possibile cogliere appieno il Manzù scultore: quello che raccoglie l'esperienza del passato per collocarsi, nel proseguo del suo sentire, in un ambito moderno che si è tenuto sempre lontano dal desiderio di andare oltre il confine, quello che elimina dal prodotto artistico il momento del sentimento. Disegni dal segno a volte tenue a volte graffiante, comunque essenziali a rappresentare i suoi momenti di ricerca e di riflessione, condotta con estremo amore nel pieno rispetto dello spazio e del tempo. Tracce che si riscontrano anche nelle matrici dell'incisione, inni alla vita che gli ha riservato la possibilità di esprimere un bagaglio di sentimenti e di stimoli culturali che egli sente come componenti indispensabili al concepimento del suo prodotto artistico. Una sala della mostra è dedicata ad alcune delle molte affiches che hanno accompagnato le mostre del Maestro in tanti angoli del nostro pianeta: anch'esse strutturate con quella sobrie- Una delle opere di Manzù in mostra tà che è propria di Giacomo Manzù. Parole e immagini quindi che tracciano un percorso di gloria, trattenute dalla magniloquenza per l'innata esigenza dell'autore di non andare al di là del linguaggio dei suoi lavori. Racconti di vita dunque, che si leggono nelle figure femminili indagate con estrema delicatezza. Le illustrazioni per Le opere di Gianfranco Milanesi si rifanno agli esperimenti della pop art le 'storie di Esiodo' parlano di un artista attento a non ignorare i temi positivi della classicità, ma contemporaneamente a ripensare a quella sua giovinezza vissuta a contatto con la terra, dove la 'civiltà contadina' ha espresso il meglio di sé. Infine la lunga sequenza delle acqueforti predisposte per l'edizione de 'Gli Amanti', nelle quali Gia- como Manzù passa in rassegna i diversi momenti dell'Eros con estrema sensibilità, nulla concedendo alla pornografia. Gianni Barachetti Sala Manzù, Passaggio Sora, Bergamo. Fino al 4 giugno. Orari: 16-19,30 da lunedì a venerdì, sabato 10-12,30/16-19,30. Catalogo presente. Al Circolo artistico in mostra i quadri di Francesco Oliva L’angoscia del quotidiano Pitturacomesogno - E' stata inaugurata al Circolo artistico, l'esposizione personale del pittore Francesco Oliva. La mostra, intitolata «Viaggiatori viaggianti da salvare» presenta opere nuove. Il pittore deve la sua formazione agli studi compiuti frequentando gli atelier di artisti come Pino Tomezzoli e Cecco Previstali pur non ispirandosi a un maestro specifico. Nutre grande ammirazione per Max Ernst, Marc Chagall e Picasso. Testimonia anche un particolare interesse per Trento Longaretti. La tematica presente nei dipinti riflette l'esperienza che Oliva compie anche nell'ambito teatrale. D'espressione surrealista, con una stesura cromatica mantenuta entro modulazioni chiare e delicate, la produzione di Oliva presenta personaggi trasognati, raffigurati di profilo, come se stessero eseguendo un percorso, un viaggio attraverso la tela, sullo sfondo di un BERGAMO BERGAMO - Con le opere di Gianfran- co Milanesi la Galleria Casati prosegue la propria attività, incentrata sulla più spiccata essenzialità del discorso artistico contemporaneo. Si tratta di un autore che si esprime con strumenti diversi: dalle lastre fotografiche ai video, a tecniche caratterizzate da una spiccata artigianalità, per rappresentare il nostro vissuto in un grafismo privo di abbellimenti, come sostanzialmente rozza e brutta è spesso la dimensione privata della nostra quotidianità. Si tratta di un filone minimalista che si ricollega alla Pop-Art e trova nel pragmatismo di John Dewey il referente di una intenzionalità rivolta a conferire dignità anche alle cose più semplici o banali. Le quaranta piccole tavole esposte riportano ognuna la sagoma nera e piena di un oggetto d'uso abituale: un paio di occhiali o di scarpe, una tenaglia, una stoviglia, una matita e via dicendo. Realizzati per sottrazione di strati di paraffina e cera su inchiostro nero con effetto quasi grafico, i lavori sono allineati in serie continua a comporre un 'Diario Domestico', che è anche il titolo del- l'esposizione. Ma se la sequenza di utensili e cose sembra sottolineare l'arido susseguirsi di gesti accettati e subiti per abitudine o rassegnazione, l'ironico video fornisce una chiave diversa: uno Charlot di 'Tempi Moderni' in chiave casalinga mette fine alla ripetività del proprio ruolo con l'incendio della casa: un rifiuto di tutti gli schemi e gli obblighi che fra le mura di casa ci rendono schiavi. Elisa Motta Galleria Vanna Casati, via Borgo Palazzo 42, fino al 31 maggio. Orari: lunedì-venerdì 16,30-19,30, sabato 11-12,30/16,30-19,30. cielo irreale. La struttura centrale è costituita dai carri del sogno, della vaghezza e dell'utopia, sui quali possiamo salire anche noi, per salvare il nostro modo di vivere, le nostre fantasie, le nostre aspirazioni. Questi carri rappresentano il mezzo che ci permette di togliere la maschera abituale, di smettere ogni finzione e di sentirci liberi in un mondo magico, etereo, romantico, raffinato, lontano dalle brutture di tutti i giorni e dalle violenze fisiche o mentali. Nei dipinti di Oliva un ruolo importante è esercitato dall'incanto del mondo delle illusioni, delle realtà prodigiose e dei sogni dell'infanzia. Nello sviluppo simbolico del racconto compaiono, infatti, immagini di giochi infantili, come le altalene e i cavalli a dondolo. (g.bar.) Fino al 25 maggio. Orari: da martedì a domenica 10-12 / 16-19, lunedì chiuso. Giovedì 18 maggio 2006 Giornale di Bergamo 33 / Bergamo Live Il comico Dado, diventato popolare grazie a «Zelig», è in scena in questi giorni con il suo nuovo spettacolo Risate rimboccandosi le maniche «Ormai noi comici dobbiamo adottare tempi televisivi» «Alice guarda i gatti e i gatti guardano le alici» è diventato il suo cavallo di battaglia. Ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo in piccoli teatri e televisioni locali, ma da qualche anno è diventato una presenza fissa di «Zelig Circus». Dado (Gabriele Pellegrino all’anagrafe), il cantante comico che snocciola parodie di canzoni famose mentre si arrotola le maniche della camicia e prepara la chitarra per la sua esibizione, ne ha fatta di strada. E mentre lo show presentato da Claudio Bisio si prende una pausa, il comico romano non resta con le mani in mano e torna a dedicarsi al teatro. Dal 2004, infatti, è in tournée con lo spettacolo «Suono, canto, recito… e ballicchio!» sarà in scena fino a domenica 21 maggio al Teatro Ciak - Officine Smeraldo di Milano. Abbiamo colto l'occasione per conoscerlo meglio. Partiamo dalle origini. Come mai hai scelto questo tipo di comicità: c'è qualche personaggio che ti ha ispirato? Diciamo che fin dall'inizio sono sempre stato molto legato al teatro canzone di Giorgio Gaber. Ed è proprio a questo tipo di performance che mi ispiro. Quello che si vede in tv è un repertorio scritto appositamente per la tv, e non è altro che la “tradizione dei centoni” portata ad una sintesi esasperata, conclusa con una mia canzone che eseguo con la stessa sintesi. Quindi sicuramente un mio modello è il buon Dino Verde, ma anche Gino e Michele, che con le “formiche” mi hanno conta- giato nella forma minuta. Il "centone", spieghiamo, è un frammento di una canzone, trasformato in parodia. Prende il nome dai versi centonari, che si usavano nel Medioevo per raccogliere più testi in un solo libro. Praticamente erano le prime compilation! Che tipo di spettacolo è il tuo? Scatta l’ingresso libero alla Galleria d’arte moderna Il titolo dello spettacolo comprende un po' le diverse capacità nelle discipline artistiche che sono richiesta a un artista, principalmente a un attore di musical. Fin dal titolo comincio con l'ammettere la mia difficoltà con il ballo e poi, nel corso dello spettacolo, finisco per andare alla scoperta, attra- verso canzoni e parole, delle difficoltà e degli ostacoli che si incontrano nella vita. Oltre al teatro, hai lavorato e tuttora lavori anche in televisione. Cosa ne pensi della comicità televisiva di oggi? Credo che negli ultimi tempi la comicità abbia deciso di adattarsi ai ritmi televisivi, cercando di sostituire allo zapping frenetico, trasmissioni e sketch molto rapide. I tempi della comicità si fanno sempre più veloci. Ma io già alle scuole elementari quando andavamo in gita, cantavo delle canzoni umoristiche dei “Gufi” al microfono del pullman e gli alunni delle altre classi mi facevano i complimenti… Quindi ho solo continuato allargando la cerchia di quei corridoi. Un consiglio ai nuovi talenti. I consigli sono più bravi a darli i padri spirituali, io posso provare a dare un suggerimento: provate prima con il Grande Fratello. Se non vi prendono allora iniziate a pedalare in piedi, perché la bicicletta all’inizio è senza sellino. Progetti per il futuro? Continuerò con il teatro. A fine giugno, infatti, partirà "3/4 della palazzina tour", una tournée tutta nuova che comprende alcune delle canzoni e delle gag contenute nel libro cd "3/4 della palazzina tua", disponibile da marzo nelle librerie e nelle edicole. (gi.ru) Teatro Ciak, Milano. Biglietti: interi 20 euro platea o 15 balconata; domenica 14 euro; studenti/over 65 15 euro platea, 12 balconata. Per informazioni, Teatro Ciak 02/76110093 o sul sito www.teatrociak.it. Gli spettacoli a S. Paolo d’Argon, Bergamo e Dalmine Spettatori a tavola con Babette e Pirandello insieme a Fossati Il teatro non è sempre met- maggio alla biglietteria tersi in poltrona e vedere del teatro Donizetti (aperattori sul palco. A volte ta dalle 13 alle 21). Il bipuò essere anche sedersi a glietto d’ingresso costa 70 tavola e vedersi serviti di euro, ed è comprensivo deltutto punto dagli attori. E’ la cena completa. Per inforinfatti così che si svolge mazioni: Centro Rezzara «In fondo al mare», lo spet- 035. 243.539; biglietteria tacolo proposto dalla rasse- Donizetti 035. 4160. 602 gna «Desidera» che andrà 4160. 603; www. teatrodoin scena (per così dire) nizetti.it mercoledì 24 maggio nelSempre a proposito di tel'Abbazia di atro, questa seSan Paolo D'Arra a Dalmine gon e giovedì ci sarà un nuo25 maggio a pavo appuntalazzo Moroni, mento con la in Città Alta. nona rassegna Lo spettacolo è «Prime imliberamente pronte… d’attotratto da «Il re». Alle 21 al Pranzo di BabetTeatro Civico te» di Karen di Dalmine anBlixen (da cui drà in scena fu tratto il film «L’uomo dal premio Oscar Palazzo Moroni fiore in bocca» del 1987 con di Luigi PiranStephane Audran). Si trat- dello, regia di Ivan Boffi ta di una cena raffinata e, con Daina Pezzotti, Walter contemporaneamente, di Tiraboschi, Sara Valvassouno spettacolo: settanta ri, Gianluca Belotti; prospettatori attorno a un ta- gettazione sonora e musivolo saranno accompagna- che dal vivo eseguite da ti da Laura Curino alla sco- Michele Locatelli. La reperta delle vicende di Ba- gia dello spettacolo è stato bette e dei sapori del suo studiata con l’intento di meraviglioso pranzo. La re- mantenere integralmente gia di Mirko Artuso, con il testo originale, senza alLaura Curino, Enzo Toma cuna rielaborazione, mete Davide Zaramella. La tendolo in scena nel modo drammaturgia è di France- più realistico possibile. In sco Niccolini. scena ci saranno tre attori, I due spettacoli comince- una danzatrice e musiche ranno alle 20.30. Per en- eseguite dal vivo (si tratta trambe le rappresentazio- di canzoni di Ivano Fossani i biglietti potranno esse- ti) per una diversa lettura re acquistati oggi e il 25 di un capolavoro classico. Le opere di Antonio Cembra Artista a 360 gradi Gamec gratis per 15 giorni per esprimersi Oggi è la «giornata del baratto» fra pittura e satira BERGAMO Un’ottima occasione in arrivo per chi vuole conoscere l’arte senza mettere mano al portafogli. Da oggi e fino al 4 giugno ingresso gratuito alle mostre in corso alla Galleria d’arte moderna e contemporanea di Bergamo. In questo periodo il museo offre una programmazione ricca di spunti di riflessione e un'articolata panoramica dell'arte contemporanea: da una personale dedicata a Giulio Paolini, esponente di punta dell'arte italiana e internazionale, alla prima retrospettiva in uno spazio pubblico italiano dedicata a Mario Finazzi, colto esponente della fotografia italiana tra le due guerre; dal progetto Eldorado, dedicato a giovani artisti internazionali, al giovane curatore Mizuki En- do che con Aesthetics / Dietetics ha vinto la terza edizione del Premio Lorenzo Bonaldi per l'Arte - EnterPrize (le ultime due apriranno il 25 maggio). Il programma si apre oggi con l'iniziativ a «Baratto@GA MeC». Per tutto la giornata di oggi il museo diventerà un luogo di scambio, non solo culturale, in cui i giovani dai 15 ai 30 anni potranno barattare oggetti collegati alla cultura o con un valore estetico. Il periodo si chiude con il weekend del 2 giugno, cogliendo il suggerimento del Comune e della Prefettura ad aprire liberamente i musei nel giorno della Festa della Repubblica. La GAMeC, inoltre, in questa ricorrenza omaggerà i primi 200 visitatori con un Tricolore. Per informazioni: 035. 399.528, www. gamec. it - Antonio Cembra è un artista? Sicuramente è una persona che ha saputo esprimere la sua creatività senza catene, seguendo l’ispirazione e il divertimento. Cembra ha iniziato da giovane disegnando vignette satiriche per alcuni quotidiani e si è accorto di quanto lo divertisse disegnare. Da lì è iniziata la sua storia di disegnatore che lo ha portato a realizzare oltre mille opere. Tutte nel tempo libero, come un hobby. Nell’animo dice di sentirsi «più un comico che un disegnatore» e realizza figure buffe e irreali, personaggi fantasiosi e allegri, molto decorativi. Cavalli, strane automobili e anche i presepi sono fra i suoi soggetti tutti realizzati con una particolare tecnica: dopo la creazione del disegno i riempimenti vengono effettuati elettronicamente con una speciale macchina. Le sue opere con il tempo sono riuscite a conquistare molti ammiratori. Tanto che girando per Bergamo BERGAMO Un’opera di Antonio Cembra ci si può imbattere in diversi Cembra affissi in negozi e ristoranti e a colorare le vetrine del centro. Ma il disegno non è stata l’unica attività del creativo Antonio: nella vita si è dilettato nella realizzazione di cortometraggi e documentari sportivi oppure su tematiche di attualità quali il consumismo e l’inquinamento par- tecipando anche ad alcuni concorsi. Alla fine degli anni sessanta ha anche scritto un libro, «Anonimo mondano», che ha avuto un discreto successo. Era il diario di un "figlio di papà" che durante i tempi della rivoluzione studentesca invece di sfilare nelle strade preferiva svagarsi a Cortina con le amiche. In tutte le sue creazioni traspare sempre un certo tasso di satira: «Penso di avere sempre colto le debolezze del sistema - dice l’artista - Amo l’arte in tutti i sensi ma quello che amo di più è esprimermi liberamente, senza vincoli di commissioni. Mi piace inventare e creare secondo l’ispirazione del momento». Costanza Vismara 34 Giornale di Bergamo SERATA IN TV / Tv Giovedì 18 maggio 2006 21.00 I colori della gioventù RAIUNO Con Andrea di Stefano - Film Tv Italia, 1908-1916. Gli ultimi anni della vita di Umberto Boccioni, pittore, scultore e maggior rappresentante del movimento artistico e letterario del “Futurismo”, Quando i suoi sogni artistici si stanno realizzando, scoppia la 1° Guerra Mondiale; Boccioni parte volontario. Il suo cuore è diviso tra due donne... 21.00 Allarme Rosso RAITRE Con Gene Hackman, Denzel Washington - (‘95) Azione Un leader dell'ultranazionalismo russo, che guida un esercito di ribelli, è riuscito a entrare in possesso di una base atomica. Ciò ha scatenato una crisi internazionale di proporzioni enormi, la più grave da quella avvenuta nell'occasione della Baia dei Porci..... 21.00 Zelig Circus CANALE 5 Con Claudio Bisio, Vanessa Incontrada - Varietà Dopo “Zelig Circus” va in onda in prima serata la prima di tre puntate speciali con il meglio, ma anche il dietro le quinte e alcuni inediti, di questo show. Stasera tocca, fra gli altri, ad Ale e Franz, Antonio Cornacchione, Anna Maria Barbera e a Jovanotti insieme con Marco Ranzani. 21.00 L’ultimo rigore 2 RAIDUE Con Enzo Decaro, Ray Lovelock - Fiction Dopo aver smascherato una storia di doping nel mondo del calcio, l’allenatore Carlo Corsi si dedica soltanto ai dilettanti. il suo amico Massimo Normanni, presidente della Juliana, lo convince a tornare in panchina. Anche Marco, figlio di Corsi, ha abbandonato la carriera calcistica ma.... 21.00 Il migliore RETE 4 Con Mike Bongiorno - Quiz Sono tutti piloti di aereo, professionisti dell’aviazione civile, i protagonisti della puntata di questa sera, ovvero i venti concorrenti che si sfidano in diretta nelle cinque manche di gioco nello studio 7 di Cologno Monzese, in provincia di Milano. La scenografia è di Eugenio Falascone. 21.00 CSI ITALIA 1 Con Paul Guifoyle, Alex Carter - Telefilm 1° episodio. La squadra di Grissom indaga sulla morte di un uomo e il ferimento di una donna, vittime di un incendio. 2° epidosio. Grissom e Greg indagano sullo scontro fra due automobili, avvenuto in una strada a senso unico. Intanto, Warrick aiuta il detective Vartan... GIORNO 6.05 6.10 6.30 6.45 7.00 7.30 8.00 9.00 9.30 10.50 10.55 11.00 11.25 11.30 12.00 13.30 14.10 14.35 16.00 17.00 17.15 18.50 20.00 20.35 Anima Good News Sottocasa TG1 - CCISS Viaggiare informati UnoMattina. Con Luca Giurato, Monica Maggioni. TG1 TG1 L.I.S. Che tempo fa TG1 - Che tempo fa TG1 TG1 Flash TG Parlamento Appuntamento al cinema Occhio alla spesa. Con Alessandro Di Pietro. Che tempo fa TG1 La prova del cuoco. Con Antonella Clerici, Beppe Bigazzi. TG1 Sottocasa Le sorelle McLeod Festa italiana. Con Caterina Balivo. TG1 La vita in diretta. Con Michele Cucuzza. L’eredità. Con Amadeus. TG1 Affari tuoi. Con Antonella Clerici. 6.00 6.05 6.20 6.35 6.40 7.00 9.15 9.45 I colori della gioventù TG1. Notizie dall’Italia e dal Mondo. Porta a Porta. Con Bruno Vespa. TG1 Notte Tg1 Teatro Estrazioni del lotto Appuntamento al cinema Sottovoce. Con Gigi Marzullo. Rai Educational Film: Bed and breakfast Regia di E. Miller, con Roger Moore, Talia Shire (92) - Commedia Telefilm: Don Fiumino 21.00 23.00 23.10 10.00 11.00 13.00 13.30 13.50 14.00 15.55 17.15 18.05 18.10 18.30 18.50 19.00 19.55 20.20 20.30 Il paese di Alice Nonsolosoldi TG2 Medicina 33 (R) Quasi le sette Telefilm: Zorro Random TGR Sopra Tutto Rai Educational. Questo programma si occupa dei processi d'interazione tra le culture di etnie diverse e in particolare del fenomeno dell'integrazione in Italia e dei suoi riflessi nelle comunità di accoglienza. TG2 Piazza Grande. Con Giancarlo Magalli. TG2 Giorno TG2 Costume e Società TG2 Salute L’Italia sul Due. Con Milo Infante, Monica Leofreddi. Al posto tuo. Con Lorena Bianchetti. Amazing Race TG2 Flash L.I.S. Rai TG Sport TG2 TG2 10 Minuti Cartoni animati Cartoni animati Il lotto alle otto TG2 - 20.30 6.00 Rai News 24 Morning News Rai Educational Verba volant Cominciamo bene Animali e Animali. Con Licia Colò. Cominciamo bene Prima. Con Pino Strabioli. Cominciamo bene. Con Fabrizio Frizzi. TG3 - RaiSport Notizie TG3 Meteo 89 Giro d’Italia Si Gira Cominciamo bene Le Storie. Con Corrado Augias. Telefilm: Starsky & Hutch TG Regione - TG Regione Meteo TG3 - TG3 Meteo TGR Leonardo TGR Neapolis 89 Giro d’Italia: Undicesima tappa: Pontedera - Pontedera 89 Giro d’Italia Processo alla Tappa TG3 Meteo TG3 TG Regione TG Regione Meteo 89 Giro d’Italia - TGiro Blob Un posto al sole 8.05 9.05 9.15 9.30 10.15 12.00 12.25 12.45 13.10 14.00 14.20 14.50 15.00 15.10 17.20 18.15 19.00 19.30 20.05 20.20 20.30 6.00 6.10 6.30 6.40 7.00 7.10 7.15 7.50 8.40 9.50 10.50 11.30 11.40 13.30 14.00 15.00 15.55 18.55 19.29 19.35 20.10 MediaShopping Batticuore MediaShopping TG4 - Rassegna Stampa Secondo voi. Con Paolo Del Debbio. Peste e corna e gocce di storia. Con Roberto Gervaso. Tre nipoti e un maggiordomo Telefilm: Hunter Vivere meglio. Con Fabrizio Trecca. Saint Tropez Febbre d’amore TG4 Forum. Con Rita Dalla Chiesa. TG4 Ieri e oggi in Tv Sentieri. Con Scott Bailey, Mandy Bruno, Crystal Chappell, Bradley Cole, Daniel Cosgrove, Justin Deas. Film: Vacanze Romane Regia di William Wyler, con Audrey Hepburn, Gregory Peck (53) - Commedia TG4 Meteo 4 Sipario del TG4 Telefilm: Siska 6.00 7.55 7.58 8.00 8.50 9.05 11.25 12.25 13.00 13.32 13.40 14.15 14.45 16.15 18.40 20.00 20.31 TG5 Prima Pagina Traffico - Meteo 5 Borsa e monete TG5 Mattina Il Diario Tutte le mattine Telefilm: Agente speciale Sue Thomas Vivere TG5 Secondo voi. Con Paolo Del Debbio. Beautiful. Con Drew Tyler Bell, Darlene Conley, LesleyAnne Down, Kayla Ewell, Susan Flannery, Adrienne Frantz, Winsor Harmon, Schae Harrison, Ashley Jones, Sean Kanan, Lorenzo Lamas, Katherine Kelly Lang, Joseph Mascolo, John McCook, Dan McVicar, Ronn Moss. Centovetrine Uomini e Donne. Con Maria De Filippi. Verissimo - Tutti i colori della cronaca. Con Paola Perego. Chi vuol essere milionario. Con Gerry Scotti. TG5 Striscia La Notizia La voce della divergenza 6.42 6.50 7.10 7.25 7.50 8.20 8.30 9.00 11.15 11.20 12.15 12.25 13.00 13.35 13.40 14.05 14.30 15.00 15.55 16.50 17.15 17.30 17.55 18.30 19.05 20.10 Gli orsetti del cuore Maggie e l’incredibile Birba Il laboratorio di Dexter Witch Trollz Picchiarello Grog di Magog Film: Mariti imperfetti Regia di Sam Weisman, con Matthew Modine, Randy Quaid (95) - Commedia MediaShopping Telefilm: V.I.P. Secondo voi. Con Paolo Del Debbio. Studio Aperto Studio Sport Campioni, il sogno Yu - Gi - Oh gx Dragon Ball I Simpson Telefilm: Una mamma per amica Telefilm: Joan of Arcadia Le nuove avventure di Scooby Doo Pokemon Gira il mondo Principessa Stellare Telefilm: Sabrina, vita da strega Studio Aperto Camera Cafè Mercante in fiera. Con Pino Insegno. 6.00 7.00 9.15 9.20 9.30 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 17.00 18.05 19.00 20.00 20.35 TG La7 Omnibus La7. Con Gaia Tortora. Punto TG Due minuti, un libro. Con Alain Elkann. Telefilm: Paradise Documentario Telefilm: Mai dire sì TG La7 Telefilm: Due south Due poliziotti a Chicago Film: L’ultimo viaggio dell’arca di Noè Regia di Charles Jarrott, con Elliott Gould, Rick Schroeder (81) - Commedia. Un aviatore un pò balordo, Noè, accetta di trasportare con un vecchio B29 la giovane missionaria Bernadette... Forza Sette Americàs Cup: Valencia Atlantide - Storie di Uomini e di Mondi. Con Natascha Lusenti. Telefilm: Jarod il Camaleonte Star Trek Voyager TG La7 Otto e Mezzo. Con Giuliano Ferrara, Ritanna Armenni. SERA 21.00 23.10 23.15 0.50 1.15 1.25 1.30 1.35 2.05 2.35 4.15 0.55 1.30 1.40 1.45 1.50 2.00 2.35 2.50 3.05 3.35 4.05 4.10 L’ultimo rigore 2 TG2 Alice e le altre... Il paese delle meraviglie. Con Anna La Rosa. RaiSport Eurogol TG Parlamento Ma le stelle stanno a guardare? Con Alessandra Canale. Meteo 2 Appuntamento al cinema Telefilm: Delitti privati TG2 Salute (R) Il mare di notte L’enciclopedia della satira Scanzonatissima Gli occhi dell’anima I nostri problemi 21.00 23.05 23.10 23.20 23.40 0.30 0.40 0.50 1.15 1.45 2.20 2.25 Film: Allarme Rosso Regia di Tony Scott, con Denzel Washington, Gene Hackman (95) - Guerra TG3. Notizie dall’Italia e dal Mondo. TG Regione TG3 Primo Piano Correva l’anno TG3 TG3 Meteo Appuntamento al cinema 89 Giro d’Italia Giro Notte Rai Educational La musica di Raitre Fuori orario. Cose (mai) viste Rai News 24 21.00 23.40 01.05 0.50 2.15 3.20 4.35 4.55 Il migliore. Con Mike Bongiorno. L’antipatico. Con Maurizio Belpietro. Film: Il giustiziere della notte 5 Regia di Allan A. Goldstein, con Charles Bronson, Lesley-Anne Down (94) - Azione TG4 Music Line Film: La signora gioca bene a scopa? Regia di Giuliano Carnimeo, con Carlo Giuffrè, Edwige Fenech (74) - Commedia Peste e corna e gocce di storia. Con Roberto Gervaso. Vivere meglio. Con Fabrizio Trecca. 15.30 16.00 16.05 17.05 18.05 19.05 19.30 20.00 20.05 20.30 21.00 22.00 22.30 22.35 0.00 0.30 Wake up Pure morning Top 100 School in action Room Raiders TRL - Total Request Live a Genova Driven Flash News Mtv Playground Mtv Playground The MTV Pop Chart School in action Avere Vent’anni Flash News Inuyasha Telefilm: Life as we know it Telefilm: Scrubs, medici ai primi ferri Telefilm: Perfetti, ma non troppo Flash News Italo (Spagnolo) Avere Vent’anni Brand New 7.20 7.30 7.40 9.10 9.20 11.25 11.35 13.50 14.00 15.40 16.10 16.20 Gianni Canova Presenta Cine Lounge Film: Chinese Odissey Regia di Jeffrey Lau, con C. Chang, Roy Cheung (02) - Commedia Loading Extra Film: De-Lovely Regia di Irwin Winkler, con Jonathan Pryce, Kevin Kline (04) - Biografico Loading Extra Film: Oceano di Fuoco Hidalgo Regia di Joe Johnston, con Louise Lombard, Viggo Mortensen (04) - Avventura Cine Lounge Film: Appuntamento da sogno Regia di Robert Luketic, con Kate Bosworth, Nathan Lane (04) - Commedia Speciale - Supersize me Cine Lounge Film: Il fiume del terrore Regia di Jack Sholder, con Jamie Bartlett, Mark Dexter (04) - Drammatico 17.50 18.15 18.25 20.20 20.50 21.00 22.40 1.00 2.40 4.30 Svisti e mai visti TG5 Notte Il Diario (R) Film: Il passo sospeso della cicogna Regia di Theo Angelopoulos, con Jeanne Moreau, Marcello Mastroianni (91) - Drammatico. Un giovane reporter si reca in una cittadina nei pressi della frontiera greca. Tra i tanti profughi in cerca di un futuro migliore il protagonista riconosce un uomo politico scomparso misteriosamente qualche anno prima. Striscia La Notizia La voce della divergenza (R). 21.05 22.55 23.55 1.30 2.00 2.00 2.10 2.20 3.00 3.50 3.55 CINEMA AUTORE CINEMA 1 7.00 10.00 12.30 13.30 14.00 14.30 21.00 0.50 1.20 2.03 Identikit Cine Lounge Film: In amore c’è posto per tutti Regia di P. Salvadori, con Daniel Auteuil, Sandrine Kiberlain (03) - Commedia Sky Cine News Cine Lounge Film: Babbo bastardo Regia di Terry Zwigoff, con B.B. Thornton, Lauren Graham (03) - Commedia Film: Oceano di Fuoco Hidalgo Regia di Joe Johnston, con Louise Lombard, Viggo Mortensen (04) - Avventura Film: Buena vida Regia di Leonardo Di Cesare, con Alicia Palmes, Sofia Da Silva (04) - Commedia Film: Adrenaline - Non ci sono limiti Regia di Roel Reinè, con Daniel Louis Rivas, Georgina Verbaan (03) - Drammatico 14.40 14.50 16.40 16.50 17.00 18.30 19.00 19.10 21.20 21.30 23.20 0.00 Sicurezza Cine Lounge Film: Tickets Regia di Abbas Kiarostami e Ermanno Olmi e Ken Loach, con Carlo Delle Piane, Valeria Bruni Tedeschi (05) - Commedia Loading Extra Cine Lounge Film: L’uomo del treno Regia di Patrice Leconte, con Edith Scob, Jean Rochefort (02) - Drammatico Speciale - Supersize me Cine Lounge Film: La vita che vorrei Regia di Giuseppe Piccioni, con Luigi Lo Cascio, Sandra Ceccarelli (04) - Drammatico Film: Il grande uno rosso Regia di Samuel Fuller, con Lee Marvin, Mark Hamill (80) - Guerra Film: Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera Regia di Kim Ki-Duk, con Kim Young-Min, Seo Jae-Kyeong (03) - Drammatico Sky Cine News Film: Ferro 3 Regia di Kim Ki-Duk, con Jae Hee, Lee Seoung-Yeon (04) - Drammatico Telefilm: C.S.I.: Scena del crimine Telefilm: Prison Break Studio Aperto presenta: Lucignolo Studio Sport MediaShopping Studio Aperto. Notizie dall’Italia e dal Mondo. La giornata (R) Secondo voi. MediaShopping Telefilm: Off Centre Talk Radio Film: Ardena Regia di Luca Barbareschi, con Luca Barbareschi, Lucrezia Lante Della Rovere (97) - Drammatico 21.30 23.30 1.00 1.20 2.20 Sfera. Con Andrea Monti. Markette. Con Piero Chiambretti. Tra le conferme più gradite del programma, senza dubbio, vi è la bellissima Magda Gomes che, proprio grazie al programma del "terribile" Piero, lo scorso anno, ha raggiunto una notevole popolarità. La stessa popolarità che l'ha portata a realizzare uno dei calendari più richiesti ed apprezzati. TG La7 Forza Sette Americàs Cup (R): Valencia Telefilm: Halifax SPORT 1 6.30 8.15 10.00 10.30 12.15 14.00 14.30 16.15 18.00 19.00 19.30 23.00 0.00 0.40 2.25 4.15 Sky Calcio (R): MLS: Dallas-Houston Sky Calcio (R): Liga: Siviglia-Real Madrid Futbol Mundial Sky Calcio (R): Serie A: Palermo-Messina Sky Calcio (R): Serie A: Chievo-Fiorentina Sport Time Sky Calcio (R): Serie A: Reggina-Juventus Sky Calcio (R): Serie A: Cagliari-Inter Sky Speciale: Highbury Sport Time Sky Speciale: Champions League - Finale Zona Champions League Sport Time Sky Calcio (R): Serie A: Lazio-Parma Sky Calcio (R): Liga: Osasuna-Valencia Sky Calcio (R): Scottish FA Cup finale: Hearts-Gretna Ambiente 14.15 16.00 17.30 19.00 19.30 20.00 20.30 20.40 22.00 22.30 Sì, Viaggiare Al Top Incontri Sottorete con la Foppapedretti TG/Meteo/Economia Fattore Bg TG Flash Punto Sport Contagiri TG/Meteo/Economia ?@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@? @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@6K ?@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@? ?J@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@6K ?@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@? ?7@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@6X ?@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@? 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Così Tom Hanks cerca di ammorbidire le polemiche parlando del film più atteso e chiacchierato dell'anno, «Il Codice da Vinci», che ha aperto ieri il Festival di Cannes. La pellicola, secondo l'attore due volte premio Oscar, è inoltre «una grande opportunità per discutere e chiarire alcuni punti della storia del cristianesimo». Il film, accolto tiepidamente dai critici, uscirà domani anche in Italia (con le copie portate da 800 a 910 copie, record assoluto di tutti i tempi). Tratto dal bestseller di Dan Brown e costato 125 milioni di dollari, il kolossal è stato difeso a spada tratta dalla coppia Hanks-Howard. Il primo, pur assicurando che «nessun film può modificare le radici culturali che ognuno porta dentro si sè», ha aggiunto: «Preferisco le persone che si aprono al dubbio piuttosto che quelle che credono troppo. E' difficile rispondere alla domanda se Gesù era sposato, io non c'ero all'epoca». Howard ha aggiunto: «La vita è un mistero e uno dei doni che abbiamo, per chi crede lo abbiamo da Dio, è la mente, la curiosità che può andare in tutte le direzioni purché non vada contro la natura». Per il regista «così come il libro è stato acquistato e letto come fiction la stessa cosa avviene col film e l'unica cosa di cui discutere è se piaccia o no». Il regista si è rifiutato di fare pronostici sull'incasso («Spero che il film diverta per quello che è: un intrattenimento estivo») e ha lanciato un invito ai cattolici: «Se vi va andatelo a vedere sennò parlatene con chi lo ha visto e discutetene, è solo buona fiction e può essere di stimolo. Ognuno trae le sue conclusioni, ma le scelte individuali su cosa credere o non credere, comprese le mie, non sono la cosa più importante. Si può trovare interessante una storia senza che per questo le nostre credenze debbano restarne condizionate». Riguardo le recensioni impietose dei critici, Howard ha detto di non averne letta nessuna e di sperare «che le prossime siano almeno un po' più favorevoli». La battuta più divertente è stata quella dell'inglese Ian Mc Kellen, gay dichiarato, che nel film interpreta il professor Leigh Teabing, grande esperto del santo Graal: «Io ho creduto a tutto quello che c'è scritto nel libro e sono felice di aver contribuito a dimostrare definitivamente, visti i problemi che la Chiesa ha con l' omosessualità, che Cristo non era gay, visto che si è sposato con Maria Maddalena». Cinema in pillole Fbi - Operazione tata L’agente dell'FBI Malcolm Turner assume per la seconda volta le sembianze dell’obesa nonna di colore Big Mama allo scopo di prevenire un disastro per la sicurezza nazionale. Ma salvare il paese diventa il minore dei pensieri per Big Mama, alle prese con la sfida suprema: essere una brava governante/bambinaia. E’ il seguito del film «Big mama» Voto: 5 Cinema Bellucci giurata ma le polemiche non si fermano CODICE STRONCATO - «Fiacco e noioso, pesante e sinistro», così Variety (la bibbia dello spettacolo) si scaglia contro "Il Codice Da Vinci". «Un libro allettante nella sua forma originale è diventato una cosa pesante e sinistra in una trasposizione filmata fin troppo letterale». Non è l'unico critico cui il film non è piaciuto: «Tom Hanks sembrava uno zombie», ha commentato Peter Brunette del Boston Globe. MA LA THAILANDIA PROMUOVE - «Il Codice da Vinci» uscirà senza censura, in Thailandia. Lo ha deciso la commissione per la censura del paese, contravvenendo alla richiesta della Chiesa cattolica. Nelle Filippine, invece, il film è stato consigliato solo agli adulti, ma non è stato classificato "X", la sigla che si usa per i film a luci rosse o di contenuto troppo violento. LA SUORA PROTESTA - A Cannes arriva anche la protesta di Mary Lincoln. La suora inglese ha manifestato il suo dissenso contro «Il codice da Vinci» pregando davanti al Palazzo del cinema con tanto di crocifisso e Vangelo. E L’OPUS DEI INSISTE Nuovo attacco dell'Opus Dei contro «Il Codice Da Vinci». Spiega il responsabile comunicazione della prelatura, Juan Manuel Mora: «Stiamo vivendo una specie di reality show mondiale dove c'è un King Kong che ha in mano la bionda. King Kong è la Sony (distributrice del film, ndr), la bionda sono i cattolici. E all'interno del sistema mediatico la nostra risposta non poteva che avere un taglio professionale. Voi fate marketing e intrattenimento alla 'Grande Fratello'? E noi, sugli stessi temi, facciamo comunicazione e vediamo chi vince. In sè quel che scrive Brown ci interessa assai poco. Ci interessano tanto, invece, le curiosità che egli ha risvegliato su certi argomenti. Se passano le sue idee, che dire romanzate è dir poco, perchè non dovrebbero poter passare anche le nostre?». LA SIGNORA BELLUCCI Monica Bellucci è pronta al ruolo di giurata del Festival: «Il requisito più importante che richiedo da me stessa è l'umiltà del giudizio. Dobbiamo ricordarci che siamo qui al servizio dei Mission: impossibile 3 Ethan Hunt è in procinto di sposarsi, si è innamorato della bella infermiera Julia e si è ritirato dalle azioni per fare soltanto l'istruttore. Quando una sua allieva però viene rapita dal trafficante Owen Davian è costretto a tornare in azione. Voto: 7 Ti va di ballare? Ispirato alla vera storia di Pierre Dulaine, un danzatore di Manhattan che insegnava danza ad un gruppo di ragazzi con problemi con la giustizia. Dopo una prima resistenza i ragazzi vengono contagiati dall’entusiasmo e si spingono oltre ogni aspettativa, mescolando lo stile classico di Dulaine con le più mo- Bergamo ALBA BLOBHOUSE - Via Biava 4 - Tel. 035.576080 ◆ 21 Anche libero va bene (4 euro) CAPITOL MULTISALA - Via Tasso 41 - Tel. 035.248330 ◆ 20.15 - 22.30 Romance and cigarettes (5 euro) ◆ 20.30 - 22.30 Una top model nel mio letto (5 euro) ◆ 20.15 - 22.30 Le particelle elementari (5 euro) CONCA VERDE - Via Mattioli 1 - Tel. 035.320828 ◆ 21 Senza destino-Fateless Tom Hanks e Audrey Tautou davanti ai fotografi della prima DEL BORGO - Piazza Sant’Anna ◆ 21 La terra Costa Volpino MULTI SALA IRIDE -VEGA - Tel. 035.988144 ◆ Riposo Curno UCI CINEMAS- Centro commerciale Tel.199.123321 ◆ 16.10 - 17.30 - 18.20 - 20.30 - 22.45 - L’era glaciale 2 - Il disgelo ◆ 16 - 16.45 - 17.15 - 18.45 - 19.30 - 20 - 21.30 - 22.15 22.45 Mission impossible III ◆ 17.15 - 20 - 22.30 Ti va di ballare? ◆ 17 - 20.10 - 22.25 Fbi operazione tata ◆ 17.40 - 20.10 - 22.40 La casa del diavolo ◆ 20.40 - 22.40 Scary movie 4 ◆ 17.30 - 20 - 22.30 Chiedi alla polvere (3 euro) Wong Kar-Wai con Monica Bellucci Darfo Boario MULTISALA GARDEN - Tel. 035.988144 ◆ 20 - 22.30 La casa del diavolo ◆ 20 - 22.30 Una top model nel mio letto ◆ 20 - 22.30 Mission impossible III Erbusco MULTIPLEX PORTE FRANCHE - Tel. 030-7717645 ◆ 20.10 - 22.10 L’era glaciale 2 - Il disgelo ◆ 20 - 21 - 22.40 Mission impossible III ◆ 20.30 Ti va di ballare? ◆ 22.40 Scary movie 4 ◆ 20.20 - 22.20 Fbi operazione tata ◆ 20.10 - 22.30 La casa del diavolo La protesta della suora film e non per il contrario. E per quanto mi riguarda posso dire che, pur venendo da una forte cultura cinematografica e amando le radici in cui sono cresciuta, penso che un buon film non ha bandiere. Nel mio caso ho avuto sempre la fortuna di lavorare in contesti cinematografici importanti, ma la mia carriera è ancora corta e so che se non avessi fatto questo mestiere fare a tempo pieno quello della spettatrice, perché amo troppo la meravigliosa magia che ogni volta si accende sullo schermo». IL SIGNOR BELLUCCI - Vin- derne tendenze hip-hop, riuscendo a creare un genere molto energizzante e particolarissimo. Voto: 6 Scary movie 4 L’adorabie ma poco perspicace Cindy Campbell e la sua amica egocentrica e ninfomane Brenda - questa volta affiancate dal bello - ma - stupido Tom Ryan. Insieme combatteranno per salvare il mondo da una brutale invasione aliena. Vota: 6 La casa del diavolo Messi in trappola nella loro casa isolata dallo Sceriffo Wydell e da una squadra di uomini armati, la famiglia Firefly si ritrova una mattina con le armi puntate contro, e Otis e Romano cent Cassel, marito di Monica Bellucci, è il primo uomo a fare il "madrino" per la cerimonia di apertura e chiusura: «Fare il componente di giuria significa lavorare molto. Maestro di cerimonia è una botta di adrenalina all'inizio e alla fine. Mi si addice di più». IL PRESIDENTE - «Nella prima riunione - racconta scherzosamente il Presidente di giuria Wong Kar-Wai - abbiamo deciso poche cose: che si possono portare gli occhiali scuri, che cerchiamo aria fresca per il cinema del futuro, che è permesso fumare». sua sorella Baby si danno da fare per fuggire illesi dallo sbarramento di fuoco dei proiettili. Nascosti in un motel isolato, i fratelli ricercati aspettano il momento buono per incontrarsi con il loro fuggiasco padre, Captain Spaulding, ed uccidono chiunque si metta sul loro cammino. Inside man Questa è la storia di uno scontro tra un poliziotto e un ladro. Quest’ultimo è un rapinatore di banche che da molto tempo ha il poliziotto alle calcagna. Dopo aver tentato una rapina perfetta ad una banca, perde il controllo della situazione, e finisce con l’essere costretto a prendere un ostaggio. Voto: 9 MULTISALA IL BORGO - Tel. 0363.903816 ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ 22.35 Scary Movie 4 20 - 21 - 22.30 Mission impossible III 20.20 Ti va di ballare? 20.30 - 22.40 La casa del diavolo 22.40 Firewall-Accesso negato 20.30 - La guerra di Mario Treviglio MULTISALA ARISTON - Tel. 0363.419503 ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ 19.40 - 21.30 - 22.10 Mission impossible III 20.10 - 22.30 L’era glaciale 2 - Il disgelo 20 Romance & cigarettes 22.20 Chiedi alla polvere 20.20 - 22.30 Una top model nel mio letto 21.30 Sweet sixteen Chiedi alla polvere Romance e cigarettes Dal romanzo di John Fante. Nella Los Angeles degli anni Trenta, in piena Grande Depressione, si svolge la difficile storia d’amore tra lo scrittore Arturo Bandini e la cameriera messicana Camilla Lopez. Voto:6 Nick, operaio, costruisce e ripara ponti. È sposato con Kitty Kane, sarta, donna forte e gentile che gli ha dato tre figlie. Il buon Nick, schiavo delle sue passioni, ha preso una sbandata per la giovane Tula, ma Kitty scopre tutto. Nick, attratto dalla bella Tula ma ancora innamorato della moglie, farà di tutto per tornare in famiglia. Voto:7 L’era glaciale 2 - Il disgelo I ghiacci si sciolgono, arriva la primavera e sbocciano gli amori. Manny il mammuth, Sid il bradibo, Danny la tigre e Scrat lo scoiattolo preistorico partono in viaggio quando scoprono che c’ è il pericolo di un’alluvione. Il burbero Manny incontra sulla sua strada Ellie, una bellissima mammuth che ha però un serio problema: crede di essere un opossum perchè è cresciuta insieme a loro. Voto: 7 Una top model nel mio letto Sorpreso da un paparazzo con l'amante famosa top model, un miliardario tenta di evitare un divorzio economicamente disastroso inventando una scusa. Approfittando della presenza nella foto di un ignaro passante racconta alla moglie che la modella era con lui, e manda la ragazza a vivere con il passante. 36 Giornale di Bergamo Giovedì 18 maggio 2006