articolo - Fiamma Tricolore / Bergamo

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articolo - Fiamma Tricolore / Bergamo
Anno 10 - Numero 116 - E 1,00
Quotidiano d’informazione - giovedì 18 maggio 2006
6 0 5 1 8
9 7 71594 114084
BERGAMO
BERGAMO
CRIMINALITA’
I bar
della città
nel mirino
dei ladri
Falsi furti
di auto
per truffare le
assicurazioni
Blitz
a Ciserano
Fermati
7 clandestini
Caffetteria del Parco
Milù di via Mazzini
e «Alla Posta»
Maxi operazione
della Finanza
arresti e denunce
I poliziotti hanno
setacciato i condomini
della zona Quattro Torri
w Servizi alle pagine 12 e 13
w Servizio a pagina 11
w Servizio a pagina 11
Calciopoli. Un’altra partita dell’Atalanta, quella con il Milan dello scorso anno, nell’indagine della Procura di Roma
Ecco perchè Nesta non fu espulso
Makinwa:«Ricordoilfallo,unagrossaingiustiziaarbitrale»
BERGAMO - Altre indiscrezioni, altre partite
dubbie sotto inchiesta. Questa volta, a finire nel mirino dei giudici della Procura di
Roma, che indagano sulla Gea, è l’anticipo
della 27ma giornata di serie A del 5 marzo
scorso: Atalanta-Milan, terminata 1-2.
Inchiesta. Dopo i fattacci di domenica
Calcio Dilettanti
è allarme violenza
wServizi alle pagine 4 e 5
GAZZANIGA - Ieri in via Cesare Battisti
Altro schianto in moto
Grave ragazzo di Gandino
w Servizi a pagina 15
BERGAMO - Federconsumatori avverte
w Servizi alle pagine 26 e 27
Demolizione dell’auto vecchia
maxi multa senza il certificato
Atalanta. Da ieri è Direttore amministrativo
w Servizio a pagina 14
Giacobazzi ha firmato
BERGAMO - Interpellanza della Lega
Lavori in Borgo Palazzo
«Sbagliato chiudere tutto»
ZINGONIA - L’affare è concluso. Cesare Gia-
cobazzi è il nuovo direttore amministrativo dell’Atalanta. Ieri mattina, infatti, lo
stesso manager modenese ha ufficialmente legato il suo nome alla società nerazzurra, firmando un contratto, si sussurra
triennale, con il club di Ivan Ruggeri.
w Servizio a pagina 17
w Servizio a pagina 6
ELEZIONI - Speciale il voto a Treviglio
Confronto tra candidati
La Borghi lascia il palco
Nella foto il fallo di Nesta su Makinwa: il difensore era l’ultimo uomo ma non venne espulso da Bertini
Mercato Dilettanti. Avanzini torna a S.Paolo d’Argon
Trevigliese a Lucchetti
Frigeni alla Pontirolese
Si muove il mercato dilettantistico: Ivano Lucchetti, titolare della Blufarm,
è interessato alla Trevigliese. Mister Vecchi (Mapello) è corteggiato dal
Montichiari per guidare
gli allievi nazionali. Merelli (Gandinese) è vicino
alla Primavera del Pergo.
Pedretti e Perico (Mapello) sono vicini al Lemine.
Parecchie squadre del
professionismo sono interessate a Luzzana, giovane centrocampista in forza alla Colognese.
w Servizi alle pagine 24 e 25
w Servizi alle pagine 8 e 9
2
Giornale di Bergamo
/ Politica
Giovedì 18 m
Il nuovo governo. Ironico l’ex ministro della Giustizia Castelli: «Che ne sa Di Pietro di cemento armato?»
CdL: «Già pronti a farli cadere»
Il nuovo governo/2. Sei ministri donna guidate dalla Turco
I numeri dell’esecutivo: nove i Ds
Amato all’Interno, Difesa a Parisi
ROMA - Sei ministri donna
ma solo una, Livia Turco,
in un dicastero che conta,
le altre tutte senza portafoglio. Due vicepremier, come ampiamente annunciato: Massimo D'Alema, che
ha anche la delega agli
Esteri, e Francesco Rutelli
(Beni Culturali), che assicureranno il sostegno forte dei due partiti maggiori
della coalizione, Ds e Margherita. E, per il resto, tutto - o quasi - come previsto:
nove incarichi alla Quercia, sette alla Margherita
(due a prodiani), uno rispettivamente a Udeur,
Rosa nel pugno, Prc, Verdi, Italia dei valori e Pdci.
E infine, tre personalità di
alto profilo, che possono
essere considerate in "quota Prodi": Tommaso Padoa
Schioppa all'Economia,
Giuliano Amato agli Interni, Paolo De Castro alle Politiche agricole. Sono queste, le linee fondamentali
della lista dei venticinque
ministri - uno in più rispetto all'ultimo governo Berlusconi. Un elenco con pochissime sorprese per scongiurare il rischio di un "appoggio esterno", annunciato nei giorni scorsi da Clemente Mastella e Oliviero
Diliberto - e con il rientro
in corsa di Rosy Bindi, data invece come possibile
uscente nel totoministri
della ultime ore. E allora
scorriamo la lista dell'esecutivo. La Quercia ottiene
- come da copione - Livia
Turco alla Sanità, Fabio
Mussi all'Università e Ricerca, Cesare Damiano al
Lavoro, Pierluigi Bersani
alle ex Attività produttive
(che diventano il ministero dello Sviluppo economico). Ci sono poi incarichi
senza portafoglio - per i
quali Prodi finora ha indicato solo i nomi, non le deleghe - per Giovanna Melandri (probabilmente Politiche giovanili e sport),
che è il ministro più giovane, Luigi Nicolais (Funzione pubblica), Barbara Pollastrini (Pari opportunità), Vannino Chiti (rapporti col Parlamento e Riforme). Quanto alla Margherita, oltre a Rutelli ottiene
Giuseppe Fioroni all'Istruzione, il prodiano di ferro
Arturo Parisi alla Difesa,
Paolo Gentiloni alle Comunicazioni. E in più, senza
portafoglio, Linda Lanzillotta (probabilmente agli
Affari regionali), Rosy Bindi (Famiglia), il prodiano
Giulio Santagata (Attuazione del programma). Infine, gli altri. Con Clemente
Mastella che la spunta su
Emma Bonino: volevano
entrambi la Difesa, non la
ottengono. Ma mentre il
leader Udeur si consola
con una poltrona pesante
come quella alla Giustizia,
l'esponente della Rosa del
pugno deve accontentarsi
di un ministero senza portafoglio (quasi certamente
Politiche comunitarie). Il
numero uno dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, ottiene come previsto l'Ambiente; il Prc garantisce la
sua partecipazione all'esecutivo con le Politiche sociali a Paolo Ferrero; il
Pdci porta a casa i Trasporti (Alessandro Bianchi);
Antonio Di Pietro va alle
Infrastrutture.
Casini: «Mai un esecutivo così rosso»
MILANO - «Davanti a un Pae-
se spaccato a metà come
una mela, come mai capitato prima, ecco che arriva un
governo che non è mai stato
così a sinistra». E' il commento del leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, nella giornata del giuramento del governo di
Romano Prodi. Il leader
centrista Casini, sottolineando che la sua critica
«non è rivolta alle persone,
delle quali taccio per rispetto», ha poi aggiunto di sperare che si riesca «a parlare dei problemi del Paese e
della politica, come sto facendo io. Speriamo, ma sono davvero molto preoccupato».
Reazioni - Ma le critiche
arrivano un po' da tutto il
centrodestra, soprattutto
dalla Lega.
Soddisfazione e finora
nessun malumore dal centrosinistra, dopo che anche i Comunisti italiani sono stati accontentati (Alessandro Bianchi, «arruolato» all'ultimo, era stato indicato da loro).
Schifani: giurano anche
ministri fantasmi? - «Oggi
giurano anche i ministri di
dicasteri inesistenti? Non
mi risulta che, secondo le
norme attuali, esista un ministero dell'Istruzione distinto da quello dell'Università e Ricerca. Non mi risulta che esista un ministero
della Solidarietà sociale distinto da quello del Lavoro
e, cosa ancora più grave, un
ministero delle Infrastrutture distinto da quello dei Trasporti».
Maroni: pronti a far cadere Prodi subito - «Faremo una opposizione dura e
senza sconti a per far cadere
Prodi in breve tempo. Renderemo la vita impossibile
a questo governicchio. Rifiuteremo qualsiasi accordo
sulle presidenze delle commissioni. Ne parleremo con
gli alleati, ma non possiamo barattare una opposizione morbida in cambio di alcune presidenze. E' un giorno triste, perché viene smantellato il ministero del Wel-
fare e si torna al vecchio e
polveroso ministero».
Castelli: che ne sa Di Pietro di cemento armato? «Di Pietro ha già avuto modo di dimostrare la sua somma incompetenza nel 1996
sotto il governo Prodi. Chi
sa adesso cosa combinerà?
E poi cosa ne sa lui di cemen-
to armato?».
Calderoli: «Un ministro
al giorno... » - «Prodi ci ha
messo così tanto a formare
la squadra perché in tasca
non aveva un solo foglio con
la lista dei ministri, ma ne
aveva molti. A destra aveva
la Treccani e a sinistra il
manuale Cancelli...».
IL NUOVO GOVERNO - La squadra di Prodi ha giurato ieri. Oggi la fiducia al Senato
Il nuovo governo/3. Alfonso Gianni farà il sottosegretario. Il suo posto andrà al bergamasco di Rifondazione Comunista
Locatelli a Montecitorio tra due settimane
BERGAMO - Alfonso Gianni
farà il sottosegretario alla
Programmazione economica per Rifondazione Comunista, il suo compagno
di partito, il bergamasco
Ezio Locatelli dovrebbe
così trovare posto in parlamento: «Gianni darà le dimissioni dalla Camera, bisogna aspettare i tempi tecnici». Tempi che potrebbero
essere allungati dall’eventuale ostruzionismo della
Cdl, ma Locatelli dovrebbe davvero sedere a Montecitorio tra due, tre settimane.
Il segretario regionale
Prc è soddisfatto della
composizione della squadra di governo che comprende l’esponente del
suo partito Paolo Ferrero:
«Lo conosco molto bene - dice Locatelli - anche perché
abbiamo fatto lo stesso percorso politico. Entrambi infatti veniamo da Democrazia Proletaria e siamo confluiti in Rifondazione. E’
una persona preparatissima, da undici anni nella segreteria del partito ed è stato persino in lizza per succedere a Bertinotti prima che
venisse scelto Giordano. Io
sono certo che sarà in grado
di fare un ottimo lavoro». Il
ministero assegnato a Rifondazione è quello della
Solidarietà sociale, Welfare. Locatelli spiega cosa ci
si aspetta da lui: «Primo
obiettivo sarà quello di abolire e superare la legge Bossi-Fini. In generale credo
che Ferrero lavorerà per ridare sicurezza sociale all’Italia. Nel nostro paese il li-
RIFONDAZIONE - Ezio Locatelli
vello del servizio sociale si è
sempre più abbassato ed è
andato verso una mercificazione».
In Rifondazione serpeggia però una certa delusione, di cui si è parlato in
questi giorni a più riprese,
per la mancata assegnazione del ministero del Lavoro, che è stato scorporato
da quello del Welfare e assegnato al diessino Damiano. In generale il terzo partito della coalizione, che
ha superato al Senato il
7% ottiene un solo dicastero esattamente come i piccoli partiti in difficoltà a
superare il 2%: «E’ vero, il
ministero
del
Lavoro
l’avremmo voluto - ammette Locatelli - Su quel tema
il nostro partito ha sempre
avuto una sensibilità particolare. Probabilmente ci sono state pressioni esterne.
Nel complesso Ds e Margherita hanno preteso e ottenuto molto e Rifondazione è
sottodimensionata rispetto
al risultato elettorale». In
qualche modo il partito di
Bertinotti ha pagato l’elezione del proprio leader alla Presidenza della Camera: «E’ sicuramente così - dice Locatelli, che però sottolinea il lato positivo di
questo baratto - Bisogna dire che l’elezione di Bertinotti presidente della Camera
ha un peso politico molto alto anche per il nostro partito. Solo un anno fa nessuno
si sarebbe potuto immaginare che il nostro leader sarebbe arrivato ad una posizione istituzionale del genere».
(sim.b.)
FOTO DI GRUPPO - Per il nuovo governo italiano
maggio 2006
Giornale di Bergamo
3
/ Politica
Primo piano. Il Professore e i ministri del nuovo governo davanti al Presidente della Repubblica Napolitano
Il giuramento del governo Prodi
Oggi e lunedì la fiducia alle Camere
ROMA - Il
governo Prodi ha
giurato. Uno dopo l'altro,
i ministri del nuovo esecutivo hanno letto la formula di rito davanti al presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano. Dopo
il giuramento e la foto di
gruppo, Prodi si è diretto
a Palazzo Chigi. Ad atten-
derlo c'era il Presidente
del Consiglio uscente Silvio Berlusconi per la cerimonia dello scambio delle consegne.
Ultimato questo rito, si
è riunito il primo Consiglio dei ministri del governo Prodi. Berlusconi, da
parte sua, ha ringraziato
tutti, augurando «buon lavoro con il nuovo Presidente del consiglio».
L'ex premier ha così lasciato Palazzo Chigi, salutato dagli applausi dei dipendenti.
La giornata - Il d-day del
nuovo governo è arrivato.
Completo blu abbottonato, volto sorridente, il presidente del Consiglio incaricato si è fatto largo tra la
folla di giornalisti che lo
attendevano all'uscita dell'Unione in Piazza Santi
Apostoli e, con un rapido
gesto della mano, ha tirato fuori un foglietto bianco. Un gesto esplicito per
indicare che di lì a pochi
minuti avrebbe presentato la lista dei ministri del
suo governo al Presidente
della Repubblica, Giorgio
Napolitano. Prodi si è recato al Quirinale insieme
a Enrico Letta, sottosegretario in pectore alla presidenza del Consiglio.
Fiducia oggi al Senato e
lunedì alla Camera - «Il
presidente del Consiglio ha
sciolto la riserva e accettato
l'incarico. Il giuramento
dei nuovi ministri avverà
alle ore 16.30 al Quirinale». Lo ha annunciato il segretario generale della
Presidenza della Repubblica, Donato Marra. Il
nuovo governo Prodi sarà
oggi al Senato, verso le 12,
per chiedere la fiducia
dal Parlamento. Lunedì
prossimo invece sarà la
volta della Camera dei Deputati. Lo ha detto il presidente del Consiglio Romano Prodi al Quirinale.
Prodi: «Squadra coesa». Napolitano: «Soddisfatto» - Dopo aver letto
la lista dei ministri, Prodi
ha sottolineato che si tratta «di una squadra molto
coesa, più omogenea di
qualsiasi descrizione che ne
veniva fatta in precedenza.
È una squadra - ha concluso - non un insieme di individui, fatta per durare l'intera legislatura». Anche il
presidente della Repubblica, che non si fermato
con i giornalisti, si è detto
«soddisfatto. Poi - ha aggiunto Giorgio Napolitano - giudicherete voi e naturalmente il parlamento».
Sciolto l'«ingorgo» istituzionale che ha visto la nomina dei presidenti delle
Camere e l'elezione e l'insediamento del capo dello Stato, a più di un mese
dalle elezioni del 9 e 10
aprile per Romano Prodi
è così arrivato il momento
della presentazione del
suo governo. L'elenco è
stato ultimato nella notte,
nel corso di un ultimo confronto fra i partiti della
maggioranza sulla distribuzione delle deleghe. E
il Professore, dopo il tira e
molla degli ultimi giorni
che ha visto protagonisti
prima Ds e Margherita e
poi anche le forze minori
dell'alleanza, ha finalmente sciolto la riserva.
Vertice sui viceministri
- Il leader del centrosinistra ha tenuto ieri mattina un ultimo vertice dell'Ulivo in piazza Santi
Apostoli convocato per definire la lista dei viceministri e dei sottosegretari
del nuovo governo.
Una pratica «collaterale» ma non secondaria,
che ha consentito agli stati maggiori della coalizione di distribuire incarichi
e deleghe per compensare le forze politiche rimaste deluse dalla trattativa
per l'assegnazione dei ministeri.
Primo piano/2. «Meno donne del previsto, ma autorevoli»
I neoministri bocciano la destra
«Non si farà il ponte sullo Stretto»
- «Sarà un ministero
accogliente». Fresca di nomina, la neoministra per la
Salute, Livia Turco, dice
che è «prematuro dare indicazioni» su cosa cambierà
a Lungotevere dei Cenci,
ma assicura che il suo sarà
«un ministero che lavora
con i cittadini, con i medici,
le associazioni, le Regioni, il
volontariato». Quella illustrata da Prodi, secondo
Turco, è «una buona squadra di governo». Le donne
sono «meno di quante ne
aveva promesse, ma comunque più di quelle del governo
Berlusconi. E poi tutte molto autorevoli, che daranno
un grande contributo al governo, anche al di là dei singoli incarichi».
Bindi - Sulla presenza
delle donne nel governo
Prodi è meno soddisfatta
ROMA
NUOVO PREMIER - Prodi
Rosy Bindi (neo ministro
della Famiglia). «Sono poche, sì - ammette rammaricata - ma la cosa più grave è
che, eccetto la Turco, sono
tutte senza portafoglio».
Bianchi - Alessandro
Bianchi (indipendente ma
in quota Pdci) sarà il nuovo
ministro dei Trasporti.
«Mi è stata chiesta la disponibilità nel tardo pomeriggio di ieri (martedì ndr) commenta - e ho avuto la
conferma solo a notte fonda». Dovrà affrontare questioni difficili, e lo sa bene.
«Sulla Tav in Val di Susa
non conosco nei dettagli i
progetti, ma sono convinto
che bisogna cercarne uno
condiviso dalla popolazione». Posizione netta riguardo al Ponte sullo Stretto:
«Sono assolutamente contrario».
Pecoraro Scanio - Con il
governo di centrosinistra
l’Italia sarà «un Paese che
mette al centro i temi dell’ambiente ma che cerca anche di rendere i cittadini italiani più ambientalisti».
Questo l’impegno di Alfonso Pecoraro Scanio, ministro dell’Ambiente. «Il rilancio dell’economia si farà
con opere utili e non con progetti faraonici come il Ponte
sullo Stretto».
Damiano - Tra i nodi che
il governo Prodi dovrà affrontare c'è anche quello riguardante il mercato del lavoro. «Non siamo per l'abrogazione della legge Biagi - ha
subito chiarito il ministro
del Lavoro, Cesare Damiano - Personalmente non sono
neanche per il completamento: la legislazione sul lavoro
va riscritta».
Primo piano/3. La nomina di Linda Lanzillotta al Ministero porta la bergamasca a Roma: «Ora serve la massima calma»
Reduzzi in odore di ripescaggio: «Aspetto»
- Ancora cauta,
Giuliana Reduzzi non vuole dare per scontata il proprio ripescaggio alla Camera. Eppure la nomina
di Linda Lanzillotta al Ministero degli Affari Regionali è un passo in avanti
decisivo, perché l’esponente romana della Margherita dovrebbe rinunciare al proprio seggio a
Montecitorio, lasciandolo
proprio alla Reduzzi, prima dei non eletti nella Circoscrizione Lombardia 2:
«Ancora non si può dire che
il ministro rinunci al seggio
- dice l’esponente della
Margherita - Certo, la nomina era nell’aria e potrebbe
portarmi in Parlamento
ma bisogna attendere prima di poterlo dire con certezza».
Lo stesso Romano Prodi
ha commentato la lista dei
propri ministri dicendo
che avrebbe voluto una
maggiore presenza femminile: «Di certo ce ne sono di
più di quante non ce ne fossero nei precedenti governi dice la Reduzzi, che poi
ammette - In effetti però le
donne avrebbero potuto essere maggiormente valorizzate, dando loro la responsa-
BERGAMO
bilità di ministeri più importanti. Perché in questo
modo si evita l’impressione
che alle donne vengano assegnati solo ruoli di serie B.
Comunque qualche presenza importante c’è, come
quella di Rosi Bindi, pur inserita in un Ministero senza
portafoglio». Nel complesso secondo la deputata
uscente, quella di Prodi è
una squadra valida: «Rispetto alle previsioni degli
ultimi tempi mi sembra che
sia un gruppo ancora più
soddisfacente. Mi sembra
che il Presidente del Consiglio sia riuscito a mettere insieme persone tutte molto
competenti». Mentre un
po’ di preoccupazione negli ultimi giorni riguardava la presenza o meno nell’esecutivo di Enrico Letta: «Mi sono stupita vedendo che non gli sarebbe stato
assegnato alcun ministero.
Poi però ho capito che sarebbe diventato sottosegretario
alla Presidenza del Consiglio e mi sembra una scelta
molto buona. Sono contenta che Enrico prenda il posto dello zio Gianni». In effetti l’enfant prodige del
centrosinistra italiano occuperà a Palazzo Chigi la
stessa posizione di consigliere che aveva Gianni
Letta con Berlusconi. C’è
invece una donna uscita
piuttosto delusa da questi
giorni di consultazioni,
Emma Bonino: «Ma io credo che comunque le sia stato dato un ministero che potrà valorizzare la sua buona conoscenza della realtà
europea» commenta la Reduzzi.
A lei ora tocca attendere l’ufficialità della rinuncia della Lanzillotta al Parlamento. Poi potrà tornare a concentrarsi sulle Comunali di Ponte San Pietro, con un’Onorevole in
più da spendere nella lotta con Pozzi.
(sim.b.)
MARGHERITA - Giuliana Reduzzi
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Giornale di Bergamo
/ Cronaca
Giovedì 18 m
Calciopoli. Dopo Siena e Brescia, si scopre che un altro match sarebbe stato fischiato contro i nerazzurri
Nesta graziato: s’indaga su Bertini
Atalanta-Milan tra le gare sospette
- Altre indiscrezioni, altre partite dubbie nel
mirino degli inquirenti. Stando a fonti vicine alla procura
di Roma si sarebbe allungata ulteriormente la lista delle partite prese in considerazione nell’ambito dell’inchiesta sulla Gea World. Dopo
Siena-Atalanta
e
Brescia-Atalanta della passata
stagione, con conseguente
sfogo del portiere nerazzurro Alex Calderoni al nostro
quotidiano, questa volta a finire nel mirino dei giudici è
l’anticipo della 27ma giornata di serie A del 5 marzo scorso: Atalanta-Milan, terminata 1-2.
«Concorrenza illecita»,
questa è l’accusa principale
rivolta dalla procura di Roma alla società di procuratori calcistici presieduta da
Alessandro Moggi, la Gea.
Una concorrenza sleale che
sarebbe stata svolta anche
con influenze importanti nell’ambiente arbitrale, che
coinvolgeva alcuni insospettabili fischietti per modificare l’andamento delle partite. Dopo Siena-Atalanta, diretta dall’arbitro Farina, e la
più
chiaccherata
Brescia-Atalanta, con la giacchetta nera De Santis protagonista del doppio rigore
concesso a Di Biagio, adesso
è il turno di Atalanta-Milan.
Un match discusso da molte
moviole televisive di quei
giorni, in particolare per alcuni episodi decisivi, anche
per il risultato finale, decretati dal fischietto Paolo Bertini. Lo stesso che, attualmente, è iscritto nel registro
degli indagati e automaticamente sospeso dall’Aia fino
a quando la sua posizione
non sarà chiarita.
A quanto pare pure Atalanta-Milan ha destato sospetti
ai giudici romani, che ieri pomeriggio si sono incontrati
con i colleghi delle procure
di Napoli, Parma e Torino.
Gli episodi chiave di quella
sconfitta nerazzurra, in particolare, furono due. Due errori che portarono l’Atalanta
alla retrocessione, in un periodo in cui il gruppo di Delio
Rossi stava andando a mille,
facendo sperare l’intera Bergamo in una salvezza straordinaria. Eccoli nel dettaglio.
Al 14’st, ancora sul risultato
di 0-0, Ayodele Makinwa, su
assist di Antonino Bernardini, s’invola a rete in solitaria.
A tentare di fermarlo ci pensa Alessandro Nesta, che con
un fallo da dietro atterra il
nigeriano. L’arbitro Bertini
fischia, ma invece di espelle-
schio finale, Pirlo su respinta di Calderoni, insacca di testa al 94’. Bertini convalida e
fischia la fine dell’incontro,
con i giocatori dell’Atalanta
increduli visto che il recupero doveva essere di 3’. Le trasmissioni televisive, però, dimostrarono che il gol arrivò
esattamente al 93’ e 32’’. Insomma, un’inezia che è però
costata cara alla Dea. Una
partita e soprattutto una conduzione da parte del fischietto Paolo Bertini che suscitò
molti dubbi, tifosi e addetti
ai lavori compresi, su cui indagherà pure la procura di
Roma. La stessa che dovrà
dare risposte chiare sul reale coinvolgimento di Paolo
Bertini nel mondo Gea. Solo
così si saprà realmente se
Atalanta-Milan fu condizionata da fattori esterni.
Luca Bilotta
BERGAMO
CONFRONTO CHIAVE - Tra Nesta e l’allora nerazzurro Makinwa
re Nesta per fallo da ultimo
uomo, assegna un fallo per il
Milan. Una decisione che suscitò le ire degli spettatori
presenti, con polemiche accese pure in televisione. Da
lì il Milan passa in vantaggio
al 27’ con Ambrosini, raggiunto da Makinwa al 28’.
Proprio sull’1-1 e in pieno recupero ecco arrivare la beffa: mentre gli spettatori e i
giocatori atalantini aspettano con ansia il triplice fi-
Calciopoli/2. Tutti gli episodi di una stagione sospetta
Brescia, Calderoni para un rigore
L’arbitro De Santis lo fa ribattere
27ª Giornata
Atalanta-Milan 1-2
5 marzo 2005
Arbitro: Bertini
14’st - Makinwa, lanciato a rete, viene atterrato da Nesta. Bertini fischia un fallo
inesistente nei confronti del nigeriano,
una trattenuta che - se realmente commessa - doveva essere fischiata subito senza
far proseguire l’azione. A regolamento, invece, Nesta doveva essere espulso essendo
l’ultimo uomo della difesa rossonera.
94’st - Su colpo di testa di Inzaghi, Calderoni respinge coi pugni. Pirlo da pochi passi di testa segna il 2-1. Il Milan vince la partita, ma il gol arriva a tempo oramai scaduto. I minuti di recupero erano solamente 3.
31ª Giornata
Brescia-Atalanta (1-0)
17 aprile 2005
Arbitro: De Santis
48’st - Rivalta atterra fallosamente Vonlanthen in area di rigore e viene espulso
per somma di ammonizioni. Nulla da eccepire, anche se la severità di De Santis è forse esagerata. Il contatto c’è stato, ma l’olandese accentua la caduta. Il cartellino gial-
L’ARBITRO - Bertini
lo precedentemente inflitto a Rivalta - anche qui discutibilmente -, con il secondo
giallo per il rigore, porta all’inevitabile
espulsione.
49’st - Di Biagio s’incarica del tiro dal dischetto, parte una corta rincorsa e tira. Calderoni para e manda la sfera in angolo. Solo a palla in out De Santis fischia e ordina
la ripetizione del penalty. Due i dubbi: come mai De Santis ha atteso così tanto prima di far ripetere il rigore? Inoltre la rincorsa di Di Biagio è breve, giocatori in area
non avevano il tempo materiale per entrare. Infatti le moviole dimostreranno che il
rigore non andava ripetuto. L’Atalanta
perde 1-0.
38ª Giornata
Siena-Atalanta 2-1
29 maggio 2005
Arbitro: Farina
43’ st - Choutos colpisce un palo dopo
un’azione insistita dell’Atalanta. Farina,
però, prima che la sfera ritorni in mano ai
giocatori nerazzurri fischia un fallo - non si
capisce tutt’ora il perchè - a favore del Siena. Nei pressi del pallone c’erano altri giocatori dell’Atalanta, segnando avrebbero
fatto retrocedere i toscani.
(Lu.Bil.)
14’ st - Makinwa steso da Nesta: l’arbitro «non vede»
BERGAMO - Tre partite nel mirino, tre
gare che potevano salvare l’Atalanta
dalla retrocessione in cadetteria. Se si
prendessero in considerazione tutti i
torti arbitrali del precedente campionato di massima serie, riassegnandoli
ai rispettivi proprietari, la classifica
che ne verrebbe fuori sarebbe straordinaria. In particolare, da considerare,
ci sarebbero le tre sfide di Siena, Brescia e al Comunale col Milan. Incontri
capaci d’incidere sul bilancio stagionale dell’Atalanta, che senza l’influenza
di Luciano Moggi e la Gea avrebbe
chiuso la stagione a quota 40 punti,
anziché i reali 35. Già, 5 punti di differenza che avrebbero salvato il gruppo
di Delio Rossi: in pratica un punto col
Brescia (incontro che senza il rigore a
Di Biagio sarebbe terminato sullo
0-0), idem col Milan (consideriamo
l’1-1 senza il gol di Pirlo) e tre a Siena
nell’ultima di campionato (l’Atalanta ha giocato senza mordente, vista la
retrocessione subita nella sfida precedente). Con l’Atalanta a quota 40 pun-
Calciopoli/3. Classifica 2004-’05 riveduta e corretta
Senza torti Dea in A
ti, la bassa classifica avrebbe visto retrocedere il Chievo a 38 e il duo Fiorentina-Messina a quota 40 punti, penalizzati dalla classifica avulsa. Insomma, senza Moggi la Dea sarebbe rimasta in serie A. A vincere il campionato
sarebbe stato il Milan con 81 punti, davanti a Juventus (73), Inter (72) e Udinese (68). Esattamente le stesse squadre andate poi in Champions. Così doveva andare a finire la scorsa stagione
senza l’influenza della Gea e di Luciano Moggi, un semplice procedimento
ottenuto annullando i gol che i media
- stampa e tv - a grandissima maggioranza non hanno assegnato e tramutando in gol i rigori non dati e univer-
salmente da assegnare.
Classifica 2004/2005: Juventus 86;
Milan 79; Inter 72; Udinese 62; Sampdoria 61; Palermo 53; Messina 48;
Roma e Livorno 45; Reggina, Lecce,
Cagliari e Lazio 44; Siena e Chievo
43; Fiorentina 42; Parma, Bologna
42; Brescia 41; Atalanta 35.
Classifica 2004/2005 senza torti arbitrali: Milan 81; Juventus 73; Inter
72; Udinese 68; Sampdoria 61; Palermo 60; Sampdoria 61; Palermo 60;
Roma 51; Bologna 50; Lecce 48, Cagliari 46; Parma 45, Lazio 44; Reggina 43; Siena 41, Atalanta, Livorno,
Brescia, Messina e Fiorentina 40;
Chievo 38.
(Lu.Bil.)
maggio 2006
Giornale di Bergamo
5
/ Cronaca
Lo scandalo. L’attaccante ricorda Atalanta-Milan: «L’arbitro Bertini disse che l’irregolarità l’avevo fatta io»
Makinwa: «Una decisione assurda»
«Nesta? Un fallo da cartellino rosso»
BERGAMO - Atalanta-Milan,
5 marzo 2005, arbitro Bertini: Alessandro Nesta atterra Makinwa lanciato a
rete con un fallo apparso
nettissimo a tutti da dietro. L’arbitro non fischia
nulla, alla fine l’Atalanta
perderà 2 a 1. Il fallo di Nesta Stephen Makinwa se
lo ricorda come fosse ieri.
D’altra parte quella partita era importante per tutti
e l’attaccante nigeriano
con l’azione incriminata
avrebbe potuto portare in
vantaggio l’Atalanta. Oggi Makinwa è un giocatore
del Palermo, reduce da
una stagione non proprio
esaltante e racconta le sensazioni di quel momento.
Cosa è successo al 14’
del secondo tempo di quell’Atalanta-Milan? «Ricordo solo che quello era sicuramente fallo e Nesta andava
espulso perché era un fallo
da ultimo uomo».
E invece è andata in tutt’altro modo... «Sì, l’arbitro non ha fischiato nemmeno il fallo e, anzi, mi ha detto che ero stato io a iniziare
l’azione in modo irregolare.
Io gli ho detto che era una cosa assurda, anche perché se
avessi fatto fallo per primo
lui avrebbe dovuto fischiare contro di me. Invece non
ha fischiato proprio niente».
Quella partita l’ha poi
vinta il Milan con un gol
molto contestato perché
Pirlo l’ha segnato dopo la
fine dei minuti di recupero. Ricordi qualcosa di par-
ticolarmente strano nell’arbitraggio e nell’andamento della gara in generale? «Ricordo le proteste
per il gol di Pirlo. Ma penso
solo che quella fosse una partita molto delicata perché il
Milan si giocava molto nella corsa scudetto in quella
partita. Altro non saprei dire, il pensiero in quell’occasione è stato che anche l’arbitro può commettere errori
tecnici».
Ma ciò che sta emergendo in questi giorni può
cambiare la lettura di fatti come quelli. Tu sei sor-
preso? «Episodi come quello possono succedere non solo alla Juve e non solo in Serie A. Si è sempre detto che
un giocatore più conosciuto
o una grande squadra avessero un trattamento diverso
da quello di giocatori poco
noti o di squadre piccole. In
effetti può accadere che se
un giocatore famoso fa un
fallo magari l’arbitro fa finta di niente».
Dunque tu sei per la tesi
della sudditanza psicologica, in buona fede? «Sostanzialmente sì».
Simone Bianco
IN AZIONE - Makinwa
DELUSIONE NERAZZURRA - Dopo Atalanta-Milan della stagione 2004-2005
Lo scandalo/2. L’ex nerazzurro: «Atalanta, Samp: noi che non facevamo parte del sistema»
Sala: «Mi sento preso in giro»
BERGAMO - Quel giorno Lui-
gi Sala, oggi sampdoriano, era in tribuna, squalificato, ma ha un ricordo
nitido: «Di quell’Atalanta-Milan ricordo soprattutto il fatto che noi avevamo
giocato una bellissima partita e alla fine avevamo
perso. Sicuramente qualche decisione non proprio a
nostro favore ci può anche
essere stato. Però non trarrei conclusioni particolari
da quegli episodi. Anche
perché oggi tutte quelle cose vengono esaminate da
chi di dovere». Sala, da calciatore di esperienza,
non nasconde che nel
mondo del calcio la difficoltà ad ottenere giustizia per le squadre piccole
c’è sempre stata: «E’ una
cosa sotto gli occhi di tutti,
normalmente un atteggiamento un po’ diverso da
parte degli arbitri c’è sempre stato. Certo, adesso che
emergono tutte queste cose
dalle inchieste giudiziarie
uno ci ripensa e rivede tutte le cose poco chiare che sono successe negli anni».
Loscandalo/3. A Roma due amiche sono scortate afar shopping e dal dentista
Moggi si sceglieva i poliziotti
EX PADRONE DEL CALCIO - Luciano Moggi
ROMA - Scorte di polizia a disposizione
di Luciano Moggi. E non solo per lui:
persino per due sue collaboratrici.
La «missione»: accompagnarle a fare
shopping e dal dentista a Roma. È
quanto emerge dalle conversazioni
intercettate dal Nucleo operativo dei
carabinieri di Roma nell'ambito dell'inchiesta sul calcio della procura di
Napoli. Le conversazioni, si legge nel
verbale dei militari dell'Arma dedicato alle collusioni con la questura di
Torino e di Roma, «evidenziano come
il Moggi disponga, tramite i suoi collaboratori Nello De Nicola (responsabile
settore giovanile della Juventus) e "Armandino" (Armando Aubry), di servizi
di accompagnamento espletati a favore
suo e dei suoi amici da Basili Fabio (poliziotto in servizio alla questura di Roma, indagato), servizi che hanno l' evidente finalità di velocizzare gli spostamenti nella capitale». Il 29 marzo del
2005, in assenza di Basili, sono altri
due poliziotti, Gigi Vitelli (della
Digos di Roma, anche lui tra gli indagati dalla procura di Napoli) e un altro, si legge nel verbale, a rendersi
«disponibili non solo a scortare il Moggi, ma anche due sue collaboratrici che
devono fare degli acquisti in alcuni negozi al centro di Roma e poi debbono
raggiungere la Rai per un appuntamento con il direttore Maurizio Del Noce».
Ma Sala ha un approccio
ancora tutto sommato positivo rispetto all’ambiente del pallone: «Io resto
un romantico e quello che
mi auguro è di non avere
vissuto in questi dieci anni
di calcio nella falsità totale. Spero che i risultati, nel
bene e nel male, siano stati
soltanto frutto di quello
che succedeva in campo.
Bisogna ammettere però
che quanto sta succedendo
in questi giorni propone
uno scenario poco bello, i
brutti pensieri vengono».
Dalle intercettazioni di
Luciano Moggi emerge lo
scarso feeling dell’ex dg
della Juventus con la
Sampdoria, squadra in
cui oggi Sala gioca: «Questo è un ambiente molto sano - dice l’ex atalantino in cui una società molto
corretta non ha mai cercato di speculare sul mercato
o di fare operazioni poco
chiare. In questo momento
chi ha agito così si sente
per forza di cose un po’ preso in giro, però si ha anche
la possibilità di guardare
al futuro con più tranquillità».
(sim.b.)
6
Giornale di Bergamo
/ Primo piano
Giovedì 18 m
Moggiopoli. Racconto shock dell’ex presidente del Napoli Giorgio Corbelli: «Coni e Figc non fecero nulla»
«Denunciai, insabbiarono tutto»
«Stagione 2001 da annullare»
MILANO - «Oggi mi viene da sorridere quando ve-
Moggiopoli/2. «Il dopo? Non mi occupo della Juve»
La rabbia di Montezemolo
«Ma giudici provvidenziali»
PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA - Montezemolo
ROMA - Prima prova il drib-
bling. «Se dovessi dire quello che penso direi delle cose
molto gravi e, allora, preferisco in questo momento tacere». Poi affonda il tackle:
l'intervento della magistratura nello scandalo
del calcio «è paradossale e
per certi aspetti salutare».
I giudici e il calcio - Luca
Cordero di Montezemolo
interviene per la prima
volta sulla bufera che sta
mandando all'aria il mondo del pallone, con pesanti ripercussioni anche sulla «sua» Juventus. «Com'è
avvenuto questa estate con
le vicende bancarie, anche
nelle vicende sportive - ha
spiegato il presidente di
Confindustria a margine
di un convegno della Luiss
a Roma - è provvidenziale
l'intervento della magistratura. Non mi piacciono le intercettazioni ma l'intervento della magistratura ha scoperchiato anche in questo
caso un qualche cosa che evidentemente chi era preposto a far rispettare le regole
non era riuscito a gestire e
questo è un fatto negativo
per il Paese». Secondo Montezemolo, mai come oggi
«sono necessarie regole certe - ha concluso - e perseguire chi non le rispetta. Se non
ci sono bisogna metterle».
La Juve e il dopo - No
comment sulla Juve. Avete già individuato il sostituto di Luciano Moggi? Risposta secca di Montezemolo: «Non mi occupo di Juventus».
do le dichiarazioni o le trasmissioni con Carraro e con gli altri che hanno garantito l'illegalità in questi anni»: parole di Giorgio Corbelli,
ex presidente del Napoli stagione
2000/2001, intervistato da radio RTL 102.5.
La denuncia su Carraro - «Io ho denunciato
il presidente Franco Carraro alla procura della
Repubblica di Napoli - ha proseguito Corbelli
- e per questo sono stato multato per ben 320
milioni di lire. Ero stato dal presidente del Coni Gianni Petrucci nel 2001 e feci pesantissime
denuncie, ma Petrucci mi ha mandato da quel
generale Pappa che oggi svolge le indagini per
conto della Federcalcio e ho denunciato a lui
fatti gravissimi relativi al campionato di calcio non regolare». «Purtroppo quelli erano gli
anni degli insabbiamenti, perché non ho mai
più saputo niente di quelle inchieste». Alla domanda se ciò che si diceva su Moggi, e cioè
che se non si era suo amico non si andava da
nessuna parte, fosse vero Corbelli ha risposto: «Questo è vero, lo sapevano tutti. Io mi sento di appoggiare la frase che ho letto settimana
scorsa del presidente del Brescia, Gino Corioni,
che diceva: Chiunque è o sia stato nel mondo
del calcio non può dire che non sapeva».
L'accusa a Baldini - Ma Corbelli ne ha anche per Franco Baldini, indicato come possibile prossimo direttore generale della Juventus: «Quando sento parlare di Baldini come il nuovo - ha affermato Corbelli -, vorrei ricordare che l'ex direttore sportivo della Roma
fece fare il passaporto falso di Recoba. C'è stato
un campionato falso nel 2000/2001, quello dei
giocatori schierati con tutti i passaporti falsi,
un campionato che andava annullato e che invece tutti quanti hanno accettato supinamente come campionato regolare. Baldini, che aveva indicato la tipografia dove fare il passaporto falso di Recoba, venne deplorato o condannato ad una pena lieve».
L’attacco dei Gaucci - «Sia io che mio padre
siamo stati gli unici a fare una denuncia contro tutto il sistema già nel 2004 in tempi non sospetti, al termine di una stagione in cui il Perugia è stato fatto retrocedere per tutti i torti arbitrali subiti durante la stagione di A
2003-2004». Lo ha dichiarato, ai microfoni
della Rai, l'ex presidente del Perugia Alessandro Gaucci, che da lunedì non è più in carcere. «C'erano anche i nomi delle persone coinvolte in questo scandalo - ha detto ancora - e di
conseguenza anche le persone che sono venute
alla luce solo adesso grazie alle intercettazioni
telefoni». Mentre i due fratelli Gaucci sono
tornati in libertà, papà Luciano è ancora ufficialmente latitante a Santo Domingo.
OGGI IN PROCURA - Il ct azzurro Marcello Lippi
Comune.Borgo Palazzo. GuglielmoRedondi: «Ci vogliono turni anche nelleore serali»
Politica. Convegno «boicottato» dagli antifascisti
Lavori a rilento, l’ira della Lega
La Fiamma si riorganizza
ma trova i cancelli incatenati
Comune/2. «Un’intera seduta dedicata al futuro della casa di riposo»
Casa delle Libertà unita per il Gleno
«Un Consiglio per chiarire i progetti»
BERGAMO - Il confronto sul Gleno
crea problemi interni alla maggioranza di centrosinistra ma
ora anche l’opposizione mette
in evidenza un tema tra i più caldi nell’agenda politica bergamasca. Con un atto formale i
consiglieri comunali del centrodestra bergamasco richiedono
al sindaco una seduta straordinaria del Consiglio appositamente destinata al tema della
casa di riposo. Una seduta che
dovrebbe tenersi entro il mese
di giugno: «Ci si augura che in
questa riunione finalmente vengano dissipate le perduranti incertezze e l’Amministrazione Comunale assuma precisi e definitivi
impegni». Questo l’auspicio
espresso nel comunicato firmato congiuntamente da tutte le
forze dell’opposizione.
La richiesta di chiarimento è
su alcuni punti molto precisi.
Primo fra tutti l’attuale livello
dei servizi erogati agli ospiti della casa di riposo, sul quale è sta-
to sollevato più di un dubbio anche da esponenti della maggioranza. Maurizio Morgano, di Rifondazione Comunista, ha per
esempio nei mesi scorsi fatto
una relazione inquietante sullo
stato delle strutture. Altre richieste del centrodestra riguardano chiarimenti sulle prospettive del servizio e sul bilancio
del 2005. Ma naturalmente il
grosso nodo da sciogliere è quello della nuova struttura di cui
Bergamo si doterà nei prossimi
anni. Intanto il centrodestra
vuole capire come le modifiche
al Pian Regolatore potranno valorizzare le aree da dismettere
e vendere. In relazione a questo
si potrà quindi avere un’idea
più precisa sulle risorse da mettere in campo per la costruzione del nuovo Gleno. Senza considerare la più che realistica ipotesi che la maggioranza si spacchi sulla scelta della collocazione della nuova casa di riposo.
(sim.b.)
BERGAMO - La Lega Nord cittadina si mobilita
alla ricerca di una soluzione al blocco di via
Borgo Palazzo. Una interpellanza indirizzata
al sindaco chiede perché non siano stati previsti lavori in diverse fasi, lasciando libera la circolazione nei punti in cui ancora non erano
partiti gli interventi. Invece la via è stata chiusa e il traffico, dapprima consentito solo ai residenti, poi l’assessore ai lavori pubblici Carlo Fornoni ha deciso di aprire al "traffico locale", comprensivo anche dei clienti delle attività commerciali. Una decisione che non soddisfa il consigliere comunale del Carroccio Guglielmo Redondi, secondo il quale il problema fondamentale è quello dei tempi dell’opera: «La cosa che noi, dando voce ad abitanti e
commercianti della zona, chiediamo è soprattutto di portare avanti i lavori con più velocità. In
casi del genere l’impresa dovrebbe far lavorare
gli operai su più turni, magari fino alle dieci di sera, sabato compreso». Così, almeno per il momento, non è e Redondi si fa portavoce di un
malessere diffuso fra residenti e commercianti di quella porzione di Borgo Palazzo: «Abbiamo fatto un giro insieme ai nostri consiglieri circoscrizionali e abbiamo verificato che in quel
quartiere chi ci vive e chi ha un’attività sta attraversando momenti di grande difficoltà. Le lamentele sono parecchie e questo perché le cose
non sono state fatte nei modi dovuti». Considerato che questa situazione dovrebbe protrarsi
fino a settembre, comprensibile la preoccupazione dei residenti: «Per questo la nostra richiesta fondamentalmente è quella di velocizzare i
lavori - spiega Redondi - E poi si sarebbe dovuto
operare in quattro tranches diverse, non con una
chiusura totale della via. Dipende dall’impresa,
ma dipende anche dall’amministrazione che dovrebbe fare pressione su quest’ultima». (sim.b.)
- La Fiamma Tricolore si è riunita ieri per
serrare le fila bergamasche in un convegno provinciale. Ma i militanti al loro arrivo hanno trovato la
sorpresa: i cancelli della sede della Seconda Circoscrizione in cui si doveva svolgere l’incontro erano
stati chiusi con due lucchetti poco prima da due ragazzi. I Vigili del Fuoco sono intervenuti tanciando
le catene, poco dopo nella nostra redazione è arrivata una rivendicazione firmata antifascisti e antifasciste locali che lega il raid con la detenzione dei bergamaschi autori della devastazione in Corso Buenos
Aires a Milano lo scorso marzo. «Ci siamo abituati,
queste persone dimostrano anche poca fantasia, avrei
preferito che venissero qui di fronte con cartelli per
esprimere le loro idee» è stato il commento del segretario regionale della Fiamma Dario Frattini, che poi
è passato ad illustrare la situazione del partito in
Lombardia e a Bergamo: «In tutta la Regione ma soprattutto in questa provincia siamoin crescita. Con la
Casa delle Libertà la collaborazione continua, per esempio alle comunali di Milano, ma non siamo vincolati».
E’ momento di bilanci e di progetti per la federazione bergamasca, guidata da Flavio Longaretti: «Oggi
abbiamo in tutto una ventina di iscritti, entro fine anno puntiamo a farli diventare cinquanta. Abbiamo lavorato per trovare nuovi militanti e sostenitori e per recupereare quelli dispersi negli ultimi anni». Sul piano
politico Longaretti analizza la situazione bergamasca: «Molto c’è da fare in materia di sicurezza, di trasporti, di rilancio del turismo, soprattutto nelle valli.
L’immigrazione è un fenomeno inarrestabile che va però gestito con leggi più dure, applicate rigorosamente.
Da un lato Bergamo accoglie un flusso migratorio forse
esageratamente pesante per un territorio di queste dimensioni, dall’altro bisogna colpire anche gli italiani
che speculano sulla debolezza degli immigrati, ad esempio con affitti in nero a prezzi esorbitanti». (sim.b.)
BERGAMO
maggio 2006
Giornale di Bergamo
7
/ Primo piano
Calciopoli. Bianconeri nel mirino della Procura. Telefonata tra Moggi e Pagnozzi per l’uso di un farmaco
In casa Juventus un guaio tira l’altro
Intercettazioni: Napoli apre il fronte sul doping
ROMA - Spunta anche un filone doping nell'inchiesta della procura di Napoli. Il filone riguarda due storie diverse, ma che hanno in comune
ancora la Juventus. La prima fa riferimento al processo alla Juventus per frode
sportiva e alla sentenza di
condanna di primo grado
del giudice Giuseppe Casalbore, che condannò a 22 mesi il dottor Riccardo Agricola, assolto poi in appello. La
seconda invece è relativa alle esenzioni terapeutiche
concesse dal Coni ai calciatori bianconeri nel novembre del 2004. Questo filone
spiega perché martedì i carabinieri hanno acquisito,
in un'ispezione effettuata al
Foro Italico, il verbale della
riunione del Coni che si tenne il 2 marzo 2005 sulle motivazioni della condanna del
medico della Juve, e la documentazione relativa alle
esenzioni e conservata presso il coordinamento antidoping negli uffici all'interno
dello stadio Olimpico.
Nelle migliaia di pagine
raccolte dai pm napoletani
Giuseppe Narducci e Filippo Beatrice ci sono diverse
intercettazioni in merito a
quei due casi, una è registrata il 2 marzo 2005: il Coni si
riunisce per discutere cosa
fare dopo aver letto le motivazioni della condanna di
Agricola (il 23 maggio forse
si svolgerà il processo e la
procura antidoping del Coni chiederà 2 anni di squalifica nonostante l'assoluzione) e dei provvedimenti da
prendere (finirà con la richiesta di un parere al Tas).
Alle ore 21.53 il vice presidente della Figc Innocenzo
Mazzini chiama Luciano
Moggi per raccontargli com'è andata e per esaltare le
posizioni tenute dal presidente del Coni Gianni Pe-
trucci e dall'allora presidente federale Franco Carraro,
non sfavorevoli ovviamente
alla Juventus: «... è stato bravo Carraro, devo dire che è stato bravo Petrucci (...) e insomma, comunque mi sembra
che è andato bene dai!...».
La seconda è del 17 novembre del 2004, e i protagonisti sono Moggi e il segretario generale del Coni Lello
Pagnozzi (il colloquio è stato riportato lunedì sera durante la trasmissione «Ballarò» su Rai Tre). La Juve ha
un problema con un calciatore, che sarebbe dovuto andare in nazionale e giocare
l'amichevole tra Italia e Finlandia a Messina, che ha assunto un farmaco soggetto a
restrizione d'uso e per il quale, come spiega Agricola a
Moggi in un'altra telefonata, c'è bisogno di una nuova
notifica giustificativa, che
la Juve non ha presentato.
L'uomo «ad hoc» è Marco
Arpino, del coordinamento
antidoping del Coni. Ma
Moggi, per sanare la faccenda, si rivolge direttamente a
Pagnozzi, numero due dello
sport italiano. Quest'ultimo, ieri a tarda sera, ha dichiarato di «non aver compiuto alcuna azione né di essere intervenuto presso alcuno
per tutelare chicchessia, come
facilmente accertabile».
Il lavoro dei pm e dei carabinieri lunedì è proseguito
anche sul filone principale.
A via In Selci, sono stati interrogati, come persone informate sui fatti, Galliani,
Ancelotti, Mancini e Collina. Il presidente della Lega
ha spiegato la natura dei
rapporti tra Milan e Juve.
Ancelotti non avrebbe ricordato di aver detto a Meani,
collaboratore del Milan,
che quando era allenatore
della Juventus il nome degli
arbitri si conosceva in anteprima.
Mancini ha dovuto rispondere sul suo vecchio sodalizio con la Gea, specificando
che la scelta fu dovuta al
rapporto d'amicizia con la
famiglia Geronzi. Collina infine ha parlato per 4 ore. In
procura è stata invece sentita dai pm Palamara e Palaia
Rosella Sensi, a.d. della Roma, in merito alla cessione
di Emerson alla Juve e alla
vicenda dei diritti tv. Oggi
potrebbe toccare al c.t. Marcello Lippi. A Torino la procura potrebbe riaprire l'inchiesta ripartendo però del
2002.
Calciopoli/2. «Intercettazioni fino al giugno 2005»
Ilpmdi Napoli:«Nessuna indagine
sulcampionatoappenaconcluso»
- «Dalle indagini
di Napoli non emergono
elementi per potere allo
stato investigare sul
campionato
2005
-2006».
Lo ha detto il procuratore aggiunto di Napoli, Franco Roberti,
ROMA
EX PRESIDENTE DELLA FIGC - Franco Carraro
coordinatore
della
Dda di Napoli. Le intercettazioni, ha spiegato, si sono concluse nel
giugno del 2005. «Siamo quasi al termine delle nostre indagini - ha
aggiunto Roberti - Siamo consapevoli della duplice esigenza: da un lato di terminare l'indagine penale in tempi brevi, e dall'altro di mettere a disposizione della Figc e dell'Ufficio Indagine il materiale perché
possa procedere la giustizia sportiva con i tempi
ristretti che le sono assegnati».
Milan - Per quanto riguarda le registrazioni
i che hanno scoperchiato il pentolone dello
scandalo sul calcio, Roberti ha spiegato che
«c'è ancora una parte
da valutare, ma la parte
più sostanziale e rilevante penalmente è stata sicuramente già esplorata
e valutata». Secondo il
procuratore aggiunto
di Napoli, inoltre «la
posizione del Milan è la
stessa che è stata rappresentata nei giorni scorsi».
Interrogatori - Il disegno accusatorio della
Procura di Napoli combacia con l'esito dei primi interrogatori? «Si ha risposto Roberti stando agli atti di indagine compiuti negli ultimi giorni».
Il caso. Proposta bipartisan: l’assessore segue l’idea lanciata da Lega e Alleanza Nazionale. Ma la maggioranza nicchia
Stadio, Rustico preme per chiamarlo Bortolotti
BERGAMO - «Lo stadio lo intitolerei ai presidenti Bortolotti domani stesso». Fabio Rustico, assessore allo Sport del Comune di
Bergamo ed ex giocatore atalantino, non intende mollare
sulla questione stadio malgrado da più parti - ma soprattutto
dai consiglieri del suo stesso
gruppo, la lista Bruni - arrivi un
secco no alla proposta di cambiare nome al vecchio stadio
Comunale, oggi denominato
"Atleti azzurri d’Italia". Una
proposta lanciata da Daniele
Belotti, appoggiata da Franco
Tentorio e Alessandra Gallone
di An e cavalcata dallo stesso
Rustico che aveva dichiarato
ufficialmente più di un anno fa
che si sarebe impegnato per
questa causa. Ma probabilmente nemmeno lui si aspettava
che a mettergli i bastoni tra le
ruote fossero gli esponenti proprio della maggioranza con la
Lista Bruni in testa, la Margherita e l’Aratro. Con l’eccezione
di un consigliere di Forza Italia
- Gianfranco Baraldi - che,
quando era assessore allo
Sport, decise di intitolarlo agli
atleti azzurri. Rustico però non
si scompone e si dice fiducioso:
«Sarà un tema che verrà affrontato molto presto - spiega - anche
perchè finora siamo stati impe-
gnati con le verifiche di giunta e
non c’è stato tempo di parlare dell’intitolazione dello stadio. Io porterò il problema all’attenzione
del Consiglio perchè sono convinto che si tratti di un’ottima idea
anche nella prospettiva dei festeggiamenti per il centenario della
società nerazzurra». Questione
di tempo insomma anche se rustico stesso ammette che ci sono parere diversi: «Non tutti sono d’accordo - dice - mi rendo conto che questo argomento può dividere perchè ognuno ha la sua
idea sul nome. Credo che a questo
punto saranno i consiglieri comunali a dover decidere, io non cambio la mia posizione e continuerò
ad impegnarmi in questo senso
ma ora il tutto è in mano al consiglio comunale non dipende più
dalla giunta». In realtà gli stessi consiglieri promotori dell’iniziativa non sembrano intenzionati a discutere - ed eventualmente litigare - su una questione così delicata, anche per rispetto alla memoria dei due
compianti presidenti dell’Atalanta. A questo punto o si troverà una soluzione a livello di capigruppo oppure Lega e An sceglieranno altre strade. Di certo
ritireranno l’ordine del giorno
per non vederlo respinto e per
evitare una gaffe alla maggioranza. Di certo si dovrà vedere
la posizione dei Ds che attraverso i suoi segretari di partito,
quello cittadino e quello provinciale, si erano schierati
apertamente a favore del cambio di nome e all’intitolazione
ai Bortolotti. Il secondo passo
da parte delle minoranze potrebbe essere una mobilitazione a livello di opinione pubblica vista la stima e la riconoscenza che tutti i tifosi e tanti bergamaschi nutrono nei confronti
dei due presidenti scomparsi.
(a.s.)
Stadio/2. Richiesto un incontro col sindaco Bruni
Si muovono i tifosi
BERGAMO - C’è già aria di mobilitazione a Bergamo per cambiare il nome allo stadio. Ieri
tutta la tifoseria atalantina dal club Amici alla curva
nord - ha chiesto ufficialmen-
EX CALCIATORE NERAZZURRO - Fabio Rustico
te un colloquio con il sindaco
di Bergamo Roberto Bruni
per capire le intenzioni della
giunta. Ma non sono mancate
le reazioni dei proposiztori
dell’ordine del giorno che si è
arenato l’altra sera nel corso
della conferenza dei capigruppo: «Si sta buttando un’occasione unica - ha detto Daniele Belotti, il primo a lanciare l’idea
- perchè la promozione in serie
A e la festa per il centenario rappresentano il momento ideale
per dedicare questo stadio a chi
ha dato tanto all’Atalanta».
Continua, però, Belotti adesso con toni polemici: «Ora però ci dicano i veri motivi per cui
non vogliono intitolarlo ai Bortolotti e se ne assumano laresponsabilità davanti a tutti i
bergamaschi. E poi mi chiedo:
ma Rustico e i segretari dei Ds
che fanno parte della maggioranza e che avevano tanto cavalcato questa iniziativa dove
sono?».
(a.s.)
8
Giornale di Bergamo
/ Cronaca di città e provincia
Giovedì 18 m
Treviglio al voto. Dal Centrosinistra al Centrodestra: «Al via la seconda fase del nostro programma»
Zordan cambia polo, non le idee
Ambienteerecuperodelcentroipuntichiavedelsindaco
- La prima azione
politica del sindaco uscente Giorgio Zordan, in caso
di rielezione, sarà la riqualificazione di piazza Garibaldi e del palazzo denominato "Ex Upim". Lo ha
detto a chiare lettere il sindaco parlando del centro
storico trevigliese: «C’è un
movimento, anche se lento,
di recupero del nostro centro storico - ha spiegato Zordan - sono diverse le iniziative in corso di realizzazione e
la riqualificazione sta andando avanti. Il Comune,
da parte sua, contribuirà
con la sistemazione dell’ex
Upim. Non siamo riusciti a
farlo nei primi cinque anni
di governo, ma è sempre sta-
TREVIGLIO
Zordan/2. «Alleanza che è un punto di riferimento»
Treviglio si conferma laboratorio
Il Centrodestra con i Pensionati
- A sostegno
del sindaco uscente
Giorgio Zordan scendono in campo le segreterie provinciali dei partiti di centrodestra, le
stesse che lo avevano
osteggiato cinque anni
fa. Nei giorni scorsi l’incontro tra Zordan e i segretari per analizzare
la situazione e programmare la campagna elettorle in vista delle prossime elezioni amministrative del 28 e 29 maggio. «Nel corso dell’incontro - è scritto in una
nota congiunta delle segreterie di Forza Italia,
Alleanza Nazionale, Lega e Udc - sono state ribadite le ragioni e le moticazioni politico-amministrative che hanno determinato la candidatura di Giorgio Zordan con
il sostegno delle forze politiche del centrodestra e
l’ulteriore appoggio del-
TREVIGLIO
la lista Pensionati e la civica "Nuova Treviglio"». I segretari per
queste amministrative
puntano sulla compattezza della coalizione e
sulle nuove alleanze
che coinvolgono anche
una lista civica (la lista
di Zordan) e, in controtendenza con la politica nazionale, il partito
dei Pensionati. «L’alleanza costituisce - scrivono i segretari - un importante e chiaro punto di riferimento per gli elettori
nel segno della continuità programmatica per la
città di Treviglio che ha
ora la possibilità di esprimere, senza più alcuna
confusione o malinteso,
un sindaco e una maggioranza solida e coesa che
possa ben governare nei
prossimi cinque anni nell’interesse dei trevigliesi
e delle loro legittime
aspettative».
IL SINDACO - Zordan
to nei nostri piani. Nel prossimo quinquennio si procederà alla seconda fase del nostro programma che ne prevede la sistemazione definitiva con la realizzazione del
progetto Grassi». E’ il progetto che aveva vinto il
concorso internazionale
bandito all’epoca del governo Minuti per dare un
nuovo volto a piazza Garibaldi. Tra gli altri punti
del programma Zordan ha
dato rilevanza al problema dell’ambiente. Con lui
Treviglio ha istituito per
la prima volta la circolazione a targhe alterne infrasettimanali e il blocco del
traffico festivo. Non solo,
ma Zordan rispetto ai sindaci bergamaschi, ha dato
il via alle cosidette domeniche ecologiche che prevedevano la chiusura del
centro e della circonvallazione interna della città
per l’intera giornata una
domenica al mese: «Un
provvedimento - ha detto il
sindaco - istituito per abituare i trevigliesi a lasciare
l’auto nel garage e a raggiungere il centro a piedi, in
bicicletta o con i mezzi pubblici. La formazione culturale dei cittadini in questo
senso è importante. Per questo bisogna abituarli ad utilizzare le biciclette e l’impegno dell’amministrazione
sarà quello di aumentare le
piste ciclebili per garantire
la sicurezza stradale. Ma
d’altra parte non possiamo
ignorare il problema dei parcheggi per chi invece viene
da fuori per motivi di studio o di lavoro».
(a.s.)
LA SFIDANTE - Ariella Borghi è sostenuta dal Centrosinistra
Treviglio al voto/3. «Un piano di edilizia economica popolare»
Il decalogo di Minuti
TREVIGLIO - Schematico ed effi-
EX SINDACO - Luigi Minuti, storico primo cittadino di Treviglio
Economia. Dopo l’incontro di ieri con i sindacati
Cooperativa Co.A.B. di Lallio
cassa integrazione prorogata
LALLIO - Cassa integrazione prorogata di altre tredici settimane in casa della Co.A.B. di Lallio, cooperativa agricola bergamasca che fa parte del Gruppo Amadori. Ha dato
quindi gli esiti sperati dai
lavoratori l’incontro tra i
vertici dell’azienda e i
rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. Ricordiamo che
l’impresa di macellazio-
ne di pollame attraversa
una crisi legata alla psicosi per l’influenza aviaria,
problema che ha messo
in ginocchio l’intero settore. Alla Co.A.B. il lavoro
continua quindi senza
nessuna interruzioni. In
giugno, precisamente il
7, i rappresentanti dei
162 dipendenti dell’azienda, incontreranno ancora
i vertici.
cace come sempre l’ex sindaco Luigi Minuti, candidato
sindaco proposto da due liste civiche, ha presentato il
suo programma sotto forma
di decalogo. Dieci punti per
andare dritto al cuore delle
maggiori tematiche che investono il territorio trevigliese. Lo stesso che Minuti ha
governato, ottenendo ampi
consensi, per 13 anni consecutivi. L’ex sindaco ha ribadito l’importanza dell’adozionedi un piano territoriale
di coordinamento d’area che
preveda un raccordo con gli
altri comuni limitrofi. Sarà
questa la base per redigere
il poi il piano di governo del
territorio di Treviglio: «Sarà
poi fondamentale - ha detto
Minuti - l’adozione di un piano di edilizia economica popolare. C’è una grande necessità
a Treviglio, non può esserci soltanto edilizia privata ma anchepublica perchè è questa larichiesta più consistente chearriva proprio dalla città». Per
il settore dell’urbanistica Minuti proprone la sua ricetta
per lo sviluppo della città: «E’
importante recuperare i volumi esistenti e adottare una politica che tenga conto della dimensione futura della città
che è in grado di arrivare fino
a trenta mila abitanti. Ovviamente di pari passo ci deve essere la tutela dell’ambiente e
delle aree verdi attraverso
l’adesione al Parco di interesse
sovracomunale e al Parco dell’Adda».
(a.s.)
maggio 2006
Giornale di Bergamo
9
/ Cronaca di città e provincia
Treviglio al voto/2. La candidata del Centrosinistra come Berlusconi dall’Annunziata: lasciato il confronto
Ariella Borghi, programma già visto
Interrotta due volte: «Me ne vado»
TREVIGLIO - Dei cinque candidati per
la poltrona di primo cittadino è
l’unica esponente femminile e ha
dimostrato, al primo confronto con
gli avversari, di avere carattere.
Ariella Borghi, candidata del centrosinistra, non ha esitato l’altra sera a lasciare il palco su cui sedeva
insieme agli altri quattro candidati. Il motivo? Non le hanno dato il
tempo di parlare interrompendola
due volte durante il suo discorso.
«Non ci sto e me ne vado» ha detto
agli organizzatori del dibattito (la
Libera associazione architetti di
Treviglio) che invece hanno ribattuto: «Queste sono regole, abbiamo
deciso di dare dei tempi limitati per
consentire ai candidati di rispondere
alle domande del pubblico». Ma lei
non ha voluto sentire ragioni e ha
lasciato il tavolo. Il suo programma lo ha illustrato, nella stessa serata, alla cittadinanza in una riunione successiva, organizzata dall’Ulivo, che ha visto anche la presenza dell’ex ministro Edo Ronchi
oltre che del coordinatore regionale della Margherita Chicco Crippa.
E proprio i temi legati all’ambiente e allo sviluppo della città sono
stati quelli su cui ha puntato la candidata della coalizione di centrosinistra. Ariella Borghi, che è stata
anche consigliere provinciale, non
ha mancato di attaccare la Provincia e la precedente amministrazione comunale: « La Provincia, che
per sua natura dovrebbe fungere
da trait d’union tra la progettualità territoriale e le amministrazioni
locali, in questi anni non ha rivelato capacità di mediazione politica
e, quando l’ha esercitata, non si è
quasi mai rivelata all’altezza dei
suoi compiti. Un esempio? Il piano
cave provinciale, il piano di coordinamento territoriale o più banalmente il contenimento dei livelli
dell’inquinamento dell’aria». Dall’altra non è mancata la stoccata al
Comune «che non ha fatto valere le
sue ragioni in sede provinciale e non
ha saputo fare sistema con i comuni
vicini. Inoltre non si è mobilitato perchè venisse considerato "area critica" della Regione Lombardia». Correlato all’ambiente il problema
delle infrastrutture attese sul territorio: Brebemi, Alta capacità ferroviaria, interporto. «Tutti sappiamo
quali sono le trasformazioni infrastrutturali che ci attendono - ha spiegato la Borghi - e questi non possono
che venire ricondotti ad una programmazione integrata di sistemi di
viabilità, di trasporto, di insediamenti produttivi. Le grandi opere
non possono essere gestite solo in termini di iniziative settoriali ad alta
specializzazione, ma come progetti
integrati di territorio». E la Brebemi, di cui non si conoscono ancora i
tempi concreti di realizzo, potrebbe diventare un momento importante di verifica di questa ipotetica capacità di governo: «In attesa
dell’autostrada - dice - bisogna partire da subito con interventi di decongestionamento del traffico come la riqualificazione delle strade esistenti,
un sistema tangenziale di Treviglio,
il rilancio del trasporto pubblico».
Ma la programmazione territoriale deve servire non solo a governare le grandi opere ma a dare
un’identità alla città: «Treviglio deve diventare un polo urbano staccato da Milano e da Bergamo, dobbiamo pensare ad un’idea aggiornata di
città che comprenda e coinvolga il
suo circondario, che diventi un laboratorio capace di generare esperienze
e qualità. Serve perciò un piano di governo del territorio aperto alla partecipazione di tutti gli interlocutori locali e di tutte le esperienze professionali, di categoria, associative, elaborato all’interno degli uffici comunali
con un Ufficio di Piano ad esso destinato che ridisegni e riprogetti il nostro territorio».
(a.s.)
LA SEQUENZA - Ariella Borghi si alza dal tavolo
E POI SE NE VA - La candidata: «Non ci sto e me ne vado»
Treviglio al voto/4. Avvocato, candidato di una lista civica, con un progetto ambizioso: «La nostra città sul modello di Crema»
Pignatelli, applausi anche dagli avversari
Treviglio al voto/5. Il candidato: «Non ci sono stati rapporti con l’ente provinciale»
Sala Danna: «In questi anni siamo diventati
l’ultima ruota del carro della Bergamasca»
- Al primo posto viabilità e parcheggi ma soprattutto una
programmazione
del
territorio, quella che è
mancata finora a Treviglio. Parte da qui la campagna elettorale di Alfredo Sala Danna candidato della lista civica
«Vivere per Treviglio». Il
suo programma è all’insegna della concretezza
e si sviluppa in particolare sul fronte delle opere pubbliche governate
però da una politica del
territorio: «Voglio migliorare la viabilità - ha
TREVIGLIO
detto Sala Danna durante il confronto con gli altri candidati - e lo sviluppo del territorio. Del resto basta guardare cosa è
stato fatto finora. Abbiamo costruito il Pip 1
(l’area artgianale), il Pip
2, il centro commerciale,
la multisala e il palazzetto dello sport masenza fare alcun piano per la viabilità. La città non ha
una tangenzialeesterna
che porti fuori il traffico
dal centro abitato». Sotto accusa, per Sala Danna, anche i rapporti con
la Provinciadi Berga-
mo. E infatti rivolto a
Zordan ha detto: «Non
ci sono stati rapporti con
l’ente provinciale - ha
spiegato - erano stati organizzati degli incontri
ma Treviglio non è mai
stata presente. Così diventiamo, come su suol
dire, l’ultima ruota del
carro». Sala Danna è intervenuto anche sull’Ambiente, tema molto
sentito tra i trevigliesi,
ribadendo l’importanza
dell’adesione da parte
del Comune al Parco di
interesse sovracomunale.
(a.s.)
OUTSIDER - Gianluca Pignatelli
TREVIGLIO - Alla fine del confronto ha ricevuto i complimenti anche degli avversari. Gianluca Pignatelli, avvocato, candidato della lista "Treviglio Libera" e consigliere comunale di Forza Italia, il più
giovane candidato alla poltrona di sindaco ha sfoderato competenze da veterano
della politica centrando il suo intervento
sullo sviluppo della città: «Siamo di fronte ad uno spartiacque - ha esordito Pignatelli - o condurre Treviglio, come si sta facendo ora, verso uno sviluppo alla Pioltello,
diventando un Comune di periferia dell’hinterland milanese, oppure verso uno sviluppo alla Crema o alla Lodi ovvero sviluppandoci in modo equilibrato conservando
la nostra identità». Pignatelli analizza
l’operato della giunta Zordan e dice: «Si
è costruito tanto e male, ma i danni non solo irreversibili. E’ fondamentale però che
nei prossimi cinque anni si volti pagina.
C’è necessità di cambiare anche perchè finoraabbiamo assistito ad una sorta di assalto
alla diligenza in materia di opere pubbliche. Pensiamo ai progetti Ex Sai e Triade».
Da qui la sua ricetta: «Treviglio deve crescere - ha continuato - gli esempi della periferia di Milano li conosciamo benissimo, il
modello di sviluppo che propone la mia lista ci porta invece verso Crema».
(a.s.)
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Giornale di Bergamo
/ Cronaca di città e provincia
Giovedì 18 maggio 2006
Tribunale. Proponeva l’acquisto a rate di prodotti dell’Abruzzo, poi gli interessi salivano a dismisura
Usura con i prodotti tipici: due anni
Imprenditoredi Mozzanica prestavadenaro atassi del 200%
MOZZANICA - Ha patteggiato 2
Diciottenne a Cisano
Cade dalla bici,
frattura interna
all’orecchio
CISANO BERGAMASCO - E’
caduto dalla bicicletta
mentre si recava al lavoro. Il giovane ha battuto la testa sull’asfalto. E’ stato soccorso
dai medici del 118 e accompagnato
con
l’eliambulanza
agli
Ospedali Riuniti di
Bergamo con una sospetta microfrattura
interna all’orecchio.
L’incidente si è verificato alle 13.30 di ieri a
Cisano Bergamasco all’angolo tra via Mazzini e via Volpana. Il ragazzo, 18 anni, ha urtato con la ruota della bicicletta lo spigolo del
marciapiede, ha perso
l’equilibrio ed è caduto a terra. Subito è stato lanciato l’allarme:
da Orio al Serio si è alzato l’elisoccorso arrivato a Cisano pochi minuti dopo. Il diciottenne è stato medicato sul
posto e poi trasportato
ai Riuniti a Bergamo.
anni di reclusione G.D.C.,
imprenditore di Mozzanica,
52 anni, accusato di usura e
abusivismo finanziario. Lo
ha stabilito ieri mattina il
giudice delle udienze preliminari Patrizia Ingrascì in
base ai 44 capi di imputazione formulati dall’accusa,
mossa dal pubblico ministero Paolo Salvatore. Le indagini sul conto dell’attività
usuraia dell’uomo, difeso
dall’avvocato Marco Zambelli, erano partite da un volantino.
L’imprenditore
adescava clienti proponendo l’acquisto a rate di prodotti tipici provenienti dall’Abruzzo. Nel giro di poco
tempo però l’olio, il vino e
la pasta di semola acquistati dalle vittime diventavano sempre più cari, arrivando a superare di gran lunga
i tassi di interesse legali. Il
cinquantaduenne si giustificava attribuendo il rincaro
agli aumenti dei prezzi dei
prodotti sul posto. La proposta dell’imprenditore non si
limitava a cibi e bevande
doc, ma nei suoi volantini
venivano offerti anche prestiti di denaro. Chi usufruiva di questa concessione
temporanea di denaro, si ritrovava a pagare un tasso di
interesse che a volte superava il 200 per cento. A dare il
via a tutta l’operazione, condotta dalle Fiamme gialle
Rumena scarcerata
«Non potevo uscire
dall’Italia, ho una
bimba di due mesi»
ROMANO DI LOMBARDIA - «Co-
Imprenditore di Mozzanica condannato a due anni per usura e abusivismo finanziario
di Bergamo, un volantino infilato nella cassetta delle
lettere dell’abitazione di
un finanziere. Insospettito
dal fatto che il depliant sembrava stampato in casa e il
recapito indicato era un numero di cellulare, i Baschi
verdi cominciarono ad inda-
gare e risalirono all’imprenditore di Mozzanica, scoprendo che l’uomo aveva effettuato 49 prestiti a tasso
usuraio a 24 persone. Il pm
aveva chiesto al giudice delle indagini preliminari Alberto Viti di emettere un’ordinanza di custodia cautela-
re nei confronti dell’imprenditore che, arrestato il
14 dicembre scorso, aveva
trascorso un periodo in carcere per poi passare agli arresti domiciliari a Mozzanica. Oggi è sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora
nel suo paese.
(ma.be.)
me potevo andarmene dall’Italia? Ho una bambina
di appena due mesi, nata
in questo Paese». E’ questa la risposta che D.T.G.,
rumena di 22 anni, ha dato ieri al giudice Gaetano
Buonfrate che, durante il
processo per direttissima, le ha chiesto il motivo per il quale non ha abbandonato l’Italia entro
5 giorni dal decreto di
espulsione emesso a suo
carico dal questore di Milano l’8 aprile 2006. La ragazza è stata arrestata a
Romano di Lombardia
dai carabinieri della locale stazione martedì pomeriggio verso le 14.30. Portata in caserma per accertamenti, è emerso il decreto e la rumena è stata
arrestata per aver violato la Bossi-Fini. Ieri a processo il suo arresto è stato convalidato, è stata disposta la scarcerazione e
rilasciato il nullaosta all’espulsione. Il suo processo è stato rinviato al
prossimo 7 giugno.
(ma.be.)
Giovedì 18 maggio 2006
Giornale di Bergamo
11
/ Cronaca di città e provincia
Controlli a tappeto. Poliziotti e Asl negli appartamenti alle «Quattro torri» e in viale Monaco
Blitz a Ciserano, fermati 7 clandestini
ZINGONIA - Il blitz è scattato all’alba,
quando decine di agenti sono intervenuti nella zona attorno Zingonia, zona nota da tempo per lo stato di degrado in cui versa e per i
frequenti episodi di microcriminalità, legati soprattutto allo spaccio
di sostanze stupefacenti.
Alle 6 gli agenti della squadra
Mobile della questura di Bergamo, con gli uomini del Reparto prevenzione crimine e i tecnici dell’Asl hanno fatto irruzione nella zona nota come «Le Quattro Torri»,
poco distante dal Grand Hotel.
Con il supporto di un’unità cinofila gli agenti hanno ispezionato i
cortili e i giardini condominiali ol-
Blitz anticlandestini della polizia a Zingonia e Ciserano
tre che decine di garage. In un secondo momento i controlli si sono
spostati in viale Monaco a Ciserano dove sono state perquisite altre
decine di abitazioni. Ma i controlli
si sono estesi anche alle persone,
residenti e passanti: in tutto gli
agenti hanno fermato e identificato circa 300 cittadini, la maggior
parte stranieri, soprattutto nordafricani, in parte anche italiani. Al
termine del blitz, intorno alle 11,
di tutte le persone identificate, 7
extracomunitari sono stati accompagnati in questura perchè non in
regola con il permesso di soggiorno. In serata sono stati tutti accompagnati nei centri di accoglienza.
Maxi operazione della Finanza. Coinvolti proprietari, locatari, professionisti e agenti: altri 15 a piede libero
Truffe alle assicurazioni con auto in leasing
Denunciavanofalsifurtierivendevanolevetture:3arresti
BERGAMO - Truffavano le agenzie di assicurazione denunciando «falsi» furti di auto di
lusso per poi intascare i soldi
del risarcimento e della successiva vendita in nero del veicolo. Mercedes, Volkswagen, Porsche, Alfa Romeo e
Audi, auto che in realtà venivano portate all’estero e messe in vendita sul mercato nero. Così proprietari di veicoli,
locatari, professionisti e agenti assicurativi avevano messo
in piedi un’attività che in un
anno ha fruttato all’organizzazione criminale un utile di circa due milioni di euro per 100
veicoli venduti illecitamente.
L’organizzazione è stata smantellata nei giorni scorsi dal
Nucleo Provinciale di Polizia
Tributaria della Guardia di Finanza di Bergamo. L’operazione, denominata «Full Optional», ha così portato all’arresto di tre persone, per loro
l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa a danno delle compagnie di
assicurazione, alla ricettazione di autovettura e alla simulazione di furto. Le ordinanze
di custodia cautelare richieste dal pubblico ministero Maria Cristina Rota sono state
emesse dal gip Giovanni Petillo nella giornata di martedì.
Al momento si trovano nel
carcere di via Gleno G.N. di
Buccinasco, provincia di Milano e B.G. di Fiorano al Serio,
quest’ultimo agente assicurativo. Sono invece stati disposti gli arresti domiciliari per
C.G. di Lovere. Le persone denunciate sono state 15. Si tratta di B.G. di Bergamo, B.S. di
Bergamo, P.C. di Lovere, S.V.
di Buccinasco, F.B. di Costa
Volpino e F.U.F. di Ossimo
che erano gli incaricati di collocare le auto sul mercato nero. I locatari o proprietari delle auto di cui veniva simulato
il furto sono invece A.A. di Milano, S.S. di Berbenno, T.M.
di Roma, A.T. di Ponte San
Pietro, A.S. di Bagnolo Mella,
B.S. di Sestri Levante, F.G. di
Vertova, I.A. di Parre e T.F. di
Almè. Le indagini, coordinate dal comandante provinciale, il colonnello Maurizio
d’Andrea e dirette dal comandante del nucleo proviciale di
Polizia Tributaria, il tenente
colonnello Nicola Sanfilippo,
sono iniziate da una denuncia
da parte di un’agenzia assicurativa per alcuni sospetti nei
confronti di un loro cliente
che in un arco di tempo inferiore a un anno aveva denunciato il furto di più di tre auto
di lusso. L’agenzia si era quindi rivolta alla Guardia di Fi-
nanza. Dopo un anno di intercettazioni telefoniche e controlli sul territorio i militari
sono arrivati a scoprire cosa
si nascondesse dietro a quelle
denunce. I diversi soggetti appartenenti all’organizzazione
acquistavano in leasing, grazie ad alcuni complici, auto-
vetture di grossa cilindrata.
Si parla di auto come la Slk e
la fuoristrada M3 della Mercedes, la jeep X5 della Bmw,
Porsche, Alfa Romeo e Audi
A6. I locatari pagavano solo
poche rate e dopo qualche settimana quelle stesse auto passavano nelle mani degli altri
componenti del gruppo criminale e venivano esportate, riciclate e vendute sul mercato
nero internazionale, soprattutto in Spagna, Marocco, Bielorussia e Romania. Una volta svolte le «pratiche» per la
sistemazione delle auto i locatari denunciavano in Italia i
Finisce in carcere marocchino preso per Bossi-Fini
falsi furti frodando le relative
compagnie di assicurazione.
Lo stesso facevano i singoli
proprietari delle auto, in accordo con l’organizzazione.
Questi simulavano il furto del
mezzo per poi conseguire il risarcimento del danno dalla
compagnia assicurativa che
era naturalmente all’oscuro
di tutto. Ogni risarcimento si
aggirava dai 5.000 ai 10.000
euro. Chi faceva parte di questo sistema di frode sapeva benissimo cosa fare, sapeva ad
esempio che alla denuncia
del furto all’assicurazione dovevano essere allegate le chiavi del veicolo, chiavi che venivano rigorosamente doppiate
per non perdere il risarcimento. Non solo, i movimenti fra
estero e Italia erano accordati nel dettaglio perchè uno
sgarro poteva far saltare tutto. Così è stato in un caso. Uno
dei componenti, infatti, aveva denunciato in anticipo sui
tempi stabiliti il furto dei veicolo. L’auto nel frattempo era
stata portata in Spagna ma
non era ancora riciclata e al
momento di un controllo è risultata rubata. L’uomo è stato
quindi fermato dalla polizia
spagnola. A seguire, dopo un
anno, sono arrivati i tre arresti e le 15 denunce. Fra i tre arrestati è presente l’unico
agente assicurativo dell’organizzazione che ben conosceva
i passi da fare per frodare al
meglio le agenzie. «Per queste
indagini - ha spiegato il procuratore capo del Tribunale di
Bergamo Adriano Galizzi - sono state fondamentali le intercettazioni telefoniche ma anche il lavoro sul territorio da
parte della guardia di finanza.
Ogni telefonata andava ascoltata in contemporanea per poi intervenire tempestivamente e
trovare l’auto». Le vetture
vendute all’estero sono state
complessivamente 100, per
un valore superiore ai cinque
milioni di euro, mentre l’organizzazione ha conseguito un
utile di oltre due milioni di euro. I soldi dei proventi confluivano in parte in banche della
Repubblica di San Marino, su
conti intestati anche a prestanome. Non si escludono ulteriori sviluppi futuri per quanto riguarda le indagini.
Laura Di Teodoro
Voleva verificare i carichi pendenti dei soci: denunciato
Sul clandestino un ordine Investigatore privato finge
diaggravamentopena di essere un poliziotto
ZINGONIA - Lo hanno trovato insieme a un connazionale vicino alla
fontana del missile, tra Zingonia e Dalmine. Quando i due hanno visto la pattuglia dei carabinieri della locale stazione avvicinarsi, si sono divisi e sono fuggiti. I militari hanno rincorso A.L.,
marocchino di 34 anni, senza fissa dimora e lo hanno visto accucciarsi dietro un cespuglio per nascondersi. Scesi dall’auto di servizio, lo hanno sorpreso, lo hanno bloccato e perquisito, trovandogli addosso 6 grammi di hashish. Portato in caserma perché
privo di documenti è emerso che sul suo conto pendeva un decreto di espulsione emesso dal questore di Reggio Emilia il 27
maggio del 2003. Non solo: il marocchino era stato arrestato nel
2004 per reati legati allo spaccio di droga ed era stato portato
nel carcere dell’Ucciardone a Palermo, dove aveva trascorso 27
giorni. Il giudice siciliano aveva accolto la richiesta del difensore e gli aveva concesso gli arresti domiciliari ma A.L., non appena uscito dal carcere, ha fatto perdere completamente le sue
tracce. Così, oltre al decreto di espulsione, sul suo conto pendeva un ordine di aggravamento della pena e ieri, dopo il processo
per direttissima, il marocchino è stato portato nel carcere di via
Gleno. Il giudice Gaetano Buonfrate, che lo ha processato solo
per la Bossi-Fini in quanto i carabinieri lo avevano solamente
denunciato a piede libero per la detenzione dell’hashish, ha convalidato il suo arresto e ha rilasciato il nullaosta all’espulsione.
Il processo del trentaduenne è stato rinviato al prossimo 24 maggio.
(ma.be.)
Viola i domiciliari
palestinese
rinchiusoincella
BERGAMO - Un
ragazzo palestinese residente a Bergamo è stato condotto in
carcere dopo che gli sono
stati revocati gli arresti
domiciliari. Il trentaduenne era sottoposto alla misura cautelare dei
domiciliari, in attesa di
giudizio con l’accusa di
spaccio di sostanze stupefacenti. Date tuttavia le
continue violazioni alla
misura, nella giornata di
ieri i carabinieri del nucleo operativo e radiomobilie di Bergamo lo hanno condotto in carcere.
BERGAMO - «Sono un dipendente del ministero degli Interni, guido le auto blu. Devo controllare i
carichi pendenti di alcune persone, dove devo andare?». Alle 12.10 di ieri al palazzo di giustizia
di piazza Dante si è presentato G.L., nato in
Sardegna 33 anni fa ma residente ad Alzano
Lombardo, mostrando alle guardie giurate della Fidelitas una placca con lo stemma del ministero. I due addetti alla sorveglianza però, hanno notato qualcosa di strano. Sotto la placca,
acquistabile da chiunque in una normale armeria, c’era un tesserino con riportati i dati
dell’uomo, ma il documento era privo di valore. Quando una delle due guardie gli ha chiesto: «Ma lei è un poliziotto?», il trentatreenne è
sbiancato in volto e ha cominciato ad agitarsi,
balbettando qualche spiegazione. Solamente i
membri delle forze dell’ordine possono dichiararsi dipendenti del ministero dell’Interno, così gli addetti alla sorveglianza hanno chiamato
la polizia. Nel frattempo il sardo cercava di
spiegare che, volendo aprire un’agenzia investigativa, si era finto un autista di auto blu per
controllare i carichi pendenti di alcune persone che, secondo il suo racconto, volevano unirsi a lui nel progetto. I poliziotti lo hanno accompagnato in questura dove è stato denunciato
per usurpazione di titolo.
(ma.be.)
12
Giornale di Bergamo
/ Cronaca di città e provincia
Giovedì 18 m
Raffica di furti in città. Alla «Caffetteria del Parco» del Villaggio Sposi
E’ mancato all’affetto dei
suoi cari
Ci ha lasciato la nostra cara
Pietro Agnelli
Pierina Belingheri
in Belingheri
dianni 82
Ne danno il triste annuncio il
figlio Giuseppe con Margherita,
la nuora Loris, le sorelle, i
cognati, le cognate, le nipoti
Cristina, Ilenia con Gerardo, i
pronipoti Dennis, Chiara e
parenti tutti.
I funerali avranno luogo oggi,
giovedì 18 maggio alle ore 16
partendo dall’abitazione di via
Papa Giovanni XXIII 13, per la
Parrocchiale di Costa di Mezzate.
Si ringraziano anticipatamente quanti interverranno alla cerimonia.
Costa di Mezzate, 18 maggio
2006.
Onoranze Funebri «Pedrini»
- Grassobbio - Tel. 035.52 51 29
di anni 84
Ne danno il triste annuncio il
marito Pierì, i dieci figli con le
rispettive famiglie e parenti tutti.
I funerali si svolgeranno
domani, venerdì 19 c.m. alle ore
10.30, nella Chiesa Parrocchiale
di Borgo Santa Caterina, partendo dall'abitazione in via Borgo
Santa Caterina 88.
I familiari ringraziano anticipatamente coloro che parteciperanno alla liturgia di commiato.
Bergamo, 18 maggio 2006.
Onoranze Funebri Bonomelli
& Amigoni - Torre Boldone Tel. 035.94.11.77
Serenamente è mancato
Ci ha lasciato
Luigi Ghirardelli
(Gino)
di anni 91
I funerali si svolgeranno oggi,
giovedì 18 maggio alle ore 15
partendo dall’abitazione in via
Raffaello Sanzio 29, per la Parrocchiale di Almè.
Si ringraziano anticipatamente quanti interverranno alla cerimonia.
Almè, 18 maggio 2006.
Anna Maria Todaro
ved. Gaini
di anni 69
Lo annunciano Renzo, le
figlie Consuelo con Alberto,
Paolo ed Edoardo, Ester con
Stefano, Dionisio e Maddalena,
i cognati, le cognate, i nipoti e
parenti tutti.
Si ringrazia tutto il personale
medico ed infermieristico del
reparto di Medicina delle Cliniche Gavazzeni per le cure prestate.
La cerimonia funebre si svolgerà venerdì 19 maggio alle ore
15 partendo dall'abitazione n via
Bergamo 10, per la Parrocchiale
di Berzo San Fermo.
I familiari ringraziano anticipatamente quanti parteciperanno alla cerimonia.
Berzo San Fermo, 18 maggio
2006.
Onoranze Funebri «Salvatore
Monieri» - Borgo di Terzo - Tel.
035.42.58.101
Ci ha lasciato
Carolina Cefis
ved. Leidi
di anni 96
La cerimonia funebre si svolgerà oggi, giovedì 18 maggio
alle ore 9, nella Parrocchiale di
S. Antonio di Padova, partendo
dall’abitazione di via Zucca 56
alle ore 8.45 circa.
Bergamo, 18 maggio 2006.
Ci ha lasciato
Zaccaria Gambarelli
di anni 67
I funerali avranno luogo oggi,
giovedì 18 maggio alle ore 15
partendo dall’abitazione di via
Matteotti 26, per la Parrocchiale.
Si ringraziano anticipatamente quanti interverranno alla cerimonia.
Albino, 18 maggio 2006.
E’ mancato all’affetto dei
suoi cari
Antonio Lorenzi
di anni 84
I funerali avranno luogo oggi,
giovedì 18 maggio alle ore 15,
partendo dall’abitazione in via
Giovanni XXIII 25, per la Parrocchiale di Albano Sant’Alessandro.
Si ringraziano anticipatamente quanti interverranno alla cerimonia.
Lovere - Albano S. Alessandro, 18 maggio 2006.
Ci ha lasciato la nostra
Elisabetta Morandi
ved. Mazzocchi
(Annetta)
Ci ha lasciato la nostra cara
di anni 76
Anna Maria Vicini
in Presti
I funerali si svolgeranno a
Fiumenero oggi, giovedì 18
maggio partendo dall’abitazione in via Dante 25 alle ore
15.30.
Si ringraziano anticipatamente quanti interverranno alla cerimonia.
Fiumenero di Valbondione,
18 maggio 2006.
di anni 57
I funerali si svolgeranno a
Foresto Sparso oggi, giovedì 18
maggio alle ore 16 partendo dall’abitazione in via Anetti 4.
Foresto Sparso, 18 maggio
2006.
Due colpi in tre settimane
«Forse sono gli stessi autori»
- Due furti in me- hanno portato via i pochi
no di tre settimane. E’ il spiccioli che c’erano nella
triste bilancio con cui de- cassetta, circa 100 euro».
ve fare i conti la «Caffette- Dopo aver preso il misero
ria del Parco» di via Pro- bottino si sono dati alla fumessi Sposi a Bergamo. ga. «Non sono riusciti nemL’ultimo colpo è stato mes- meno a toccare il registratoso a segno nella notte fra re di cassa. Non ci sono almartedì e ieri e ha frutta- larmi quindi devono essere
to ai ladri un bottino di po- stati disturbati da qualche
co più di 100 euro contro i passante». Il titolare si è
1.200 della volta scorsa. accorto di quanto era suc«A differenza di tre settima- cesso solo ieri mattina al
ne fa - commenta il titola- momento dell’apertura
re Salvatore Iovine - i la- del bar. Il locale si trova vicino
alla
dri si sono libanca San
mitati
a
Paolo, forscassinare
Il proprietario: «Hanno
nita di un siuna
sola
stema di vislot machiscassinato una slot
deosorvene invece
machine, non hanno
glianza
che
due.
Non hanno toccato l’altra nè la cassa esterno che
potrebbe
toccato il reSono stati disturbati»
aver ripregistratore di
so qualcosa
cassa».
di quanto
Per entrare hanno forzato la serra- successo. Il titolare ha detura della porta d’ingres- nunciato il fatto ai carabiso. «L’ultima volta invece nieri di Bergamo.
L’ultimo furto era stato
erano entrati dalla finestrella in alto - prosegue il messo a segno meno di tre
titolare -. Dopo il furto ho settimane fa. La dinamica
messo una griglia ma pur- era stata la stessa. Erano
troppo non è bastata». entrati passando da una fiQuando si sono trovati al- nestrella, avevano forzato
due macchinette e il regil’interno del locale hanno stratore di cassa ed erano
preso di mira una macchi- riusciti a scappare con un
netta slot machine. «Ce bottino molto più ricco rin’erano due. Probabilmen- spetto a quello di ieri, cirte sono stati disturbati e ca 1.200 euro. Non si escluhanno dovuto fare tutte le de che gli autori dei due
cose di fretta. Hanno scassi- colpi possano essere gli
nato una macchinetta e stessi.
(l.d.t)
BERGAMO
La «Caffetteria del Parco» al Villaggio degli Sposi
Raffica di furti in città/3. Al bar «Alla Posta»
«Hanno scassinato
due slot machine»
BERGAMO - Hanno forzato la clair d’ingresso del bar e sono riusciti a mettere a segno un furto che ha fruttato un
bottino di qualche centinaio di euro, rubati dai cassetti
delle due slot machine del locale. Nel mirino dei ladri è
finito il bar caffetteria «Alla Posta», di via Brigata Bergamo. I ladri sono entrati in azione nella notte fra mercoledì e ieri. «Non si sa a che ora precisa sia successo - spiega il titolare, Umberto Gubian -. Non c’è l’allarme e nessuno sembra aver sentito nulla». I ladri sono riusciti ad entrare passando dalla porta d’ingresso principale. «Utilizzando un leverino hanno forzato la saracinesca smuovendola dal binario di passaggio. Hanno creato un piccolo
varco per poter aprire la porta ed entrare». Una volta all’interno hanno preso di mira le due slot machine presenti nel bar. Le hanno scassinate e hanno portato via
qualche centinaio di euro. Dal registratore di cassa hanno rubato poco meno di 10 euro di fondo cassa. Si tratta
del primo furto ai danni del bar. «Sono arrivato alle 6.20
stamattina (ieri ndr) e ho visto cosa era successo». L’uomo
ha denunciato il fatto agli agenti della Questura. (l.d.t.)
Il bar caffetteria «Alla Posta» di via Brigata Bergamo
Incidente. Fra via Don Giovanni Bosco e via Ozanam mentre attraversava con la madre
Bimba investita sulle strisce
- Una bambina di sei anni è
stata investita ieri mattina all’intersezione fra via Don Giovanni Bosco e via
Ozanam. La piccola, di origine nordafricana, ha riportato un lieve trauma
facciale. Le sue condizione fortunatamente non sono gravi. L’incidente è avvenuto ieri mattina, attorno alle 8.30.
La piccola stava camminando con sua
BERGAMO
madre. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la bambina sarebbe stata
investita da un’auto mentre attraversava sulle strisce pedonali. Fortunatamente l’impatto non è stato violento.
La bambina è caduta a terra sbattendo
il volto sull’asfalto. Sul posto è subito
intervenuta una pattuglia della Polizia Locale di Bergamo per i rilievi del
caso mentre la piccola è stata portata
dai familiari al Pronto Soccorso delle
Cliniche Humanitas Gavazzeni dove
le è stato diagnosticato un lieve trauma facciale che ha interessato in particolar modo i denti. La bambina è stata
quindi portata agli Ospedali Riuniti di
Bergamo per ulteriori controlli nel reparto odonotoiatrico.
maggio 2006
Giornale di Bergamo
13
/ Cronaca di città e provincia
Raffica di furti in città/2. Nella notte al «Milù» di via Mazzini: forzata la saracinesca con un piede di porco
Ladri golosi al bar, bottino di mille euro
Letitolari:«Hannopresosoldi,caramelleebottigliedivino»
BERGAMO - Ladri golosi in
azione al «Bar Milù» di
via Mazzini. Ladri che sono riusciti a scappare con
bottino di poco meno di
1.000 euro trovati nelle
macchinette da gioco e
nel fondo cassa, caramelle
e bottiglie di vino. Nella
fuga hanno lasciato per
strada il registratore di
cassa e la macchinetta.
E’ successo nella notte
fra martedì e ieri. Nel mirino, questa volta, è finito il
«Bar Milù». I ladri sono entrati passando dall’entrata principale, quella che si
affaccia su via Mazzini.
«Siamo arrivate stamattina (ieri ndr) e abbiamo trovato la saracinesca alzata a
metà e la porta forzata - raccontano le due titolari Luisa e Miriam -. Il locale era
tutto sottosopra». Secondo
una prima ricostruzione
dei fatti, i malviventi sarebbero entrati passando
dalla porta principale. Utilizzando un arnese da scasso hanno forzato la saracinesca e sono riusciti a sollevarla. «Forse con un piede di porco - spiegano le titolari - hanno forzato la porta d’ingresso e sono riusciti
ad entrare senza essere visti
e sentiti da nessuno». Una
volta all’interno hanno
avuto campo libero e hanno preso di mira tutto quello che è capitato loro sotto
mano. «Nel bar c’erano
una macchinetta da gioco,
il registratore di cassa e una
sorta di Canta Tu. Hanno
letteralmente preso tutto e
hanno portato le cose all’esterno, forse per paura di
essere scoperti. Nella cassa
c’erano circa 700 euro di
fondo cassa, nelle macchinette circa 200 euro». I ladri non si sono però accontentati di cassa e macchinette e hanno fatto incetta anche di bevande e dolciumi. «Hanno portato via
tutte le confezioni di caramelle che erano esposte, i liquori e i vini vicino al bancone». Dopo aver preso tutto sono usciti e all’esterno
del locale hanno forzato e
aperto il registratore di
cassa e la slot machine.
«Questa mattina (ieri ndr)
i muratori hanno trovato il
registratore di cassa nel cantiere proprio dietro al bar,
mentre la macchinetta da
gioco è stata ritrovata direttamente sulla strada. Non
riusciamo ancora a capire
come sia potuta finire la cassa nel cantiere visto che i catenacci sono rimasti chiusi». Le due titolari si sono
accorte di quanto è successo ieri mattina, poco prima delle 7. Hanno denunciato il fatto agli agenti
della Questura. Si tratta
del primo furto messo a segno al bar di via Mazzini,
dall’apertura di ottobre.
(l.d.t.)
La porta d’ingresso del bar «Milù» forzata dai ladri
Furto in abitazione. La notte scorsa in una villetta di via Fermi a Calcio. I ladri sono entrati dal locale caldaia
Sfondano il cancello, in fuga con la Bmw
Il padrone di casa: «Ho sentito il botto e li ho visti scappare»
CALCIO - Furto nella notte
in un’abitazione di Calcio.
I ladri sono riusciti a rubare poco meno di un centinaio di euro e una Bmw
530 che si trovava nel garage della villetta. I ladri
sono entrati in azione in
via Enrico Fermi al civico
5. «Stavo dormendo con
mia moglie al primo piano racconta il proprietario,
Costantino Bergamaschi
-. I malviventi sono entrati
passando dal locale caldaie». Il tutto sarebbe successo attorno alle 3.30. I ladri hanno forzato una finestrella e sono riusciti ad
entrare nell’abitazione.
«Dal locale caldaia sono saliti nel mio appartamento,
hanno preso il portafogli e
le chiavi della mia auto».
Dopo aver preso quanto
hanno trovato nell’abitazione di Cremaschi, hanno passato al setaccio anche l’appartamento della
madre: «Sono entrati nell’altra casa e hanno portato
via cinquanta euro che hanno trovato nel portafogli
della badante». Ultima
tappa del colpo è stato il
garage dove si trovava
parcheggiata la Bmw 530
di proprietà di Bergama-
I carabinieri di Treviglio sono intervenuti a Calcio
Vandali. Parcheggiate nella concessionaria «International garage» di via Sant’Ambrogio
Sassi sulle auto, 7 danneggiate
- Hanno lanciato sassi
contro le auto parcheggiate all’interno del piazzale del concessionario, danneggiandone sette.
E’ successo nella notte fra martedì e ieri ai danni della concessionaria «International garage» di
via Sant’Ambrogio 25 al Villaggio degli Sposi. «E’ stato un vero e
BERGAMO
proprio atto di vandalismo - racconta il titolare -. Qualcuno si è divertito a lanciare sassi dall’esterno
della recinzione contro le auto che
erano parcheggiate sotto il gazebo». Prima di entrare in azione
con i sassi, i vandali hanno disattivato i lampioni della luce per agire indisturbati. «Hanno giocato a
tiro a segno con le auto - prosegue
l’uomo -. Sono riusciti a colpire e
danneggiare la carrozzeria di sette
auto, due erano nuove, le altre usate».
Il danno complessivo si aggira
sui tremila euro. Del fatto sono
stati avvisati i carabinieri di Bergamo.
schi. «Hanno preso la macchina e sono scappati - racconta il proprietario -. Per
aprire il cancello hanno utilizzato una loro auto.
L’hanno usata come ariete
e sono riusciti ad uscire con
la Bmw. Ho sentito il botto,
mi sono affacciato e ho visto due persone sulla strada
che parlavano non in italiano e altri darsi alla fuga con
la mia auto». L’uomo ha
subito lanciato l’allarme
al 112, intervenuto sul posto con una pattuglia dei
carabinieri di Treviglio.
Dei malviventi però si è
persa ogni traccia. (l.d.t.)
14
Giornale di Bergamo
/ Cronaca di città e provincia
Giovedì 18 maggio 2006
Federconsumatori. Controlli della Polizia provinciale, Dolci: «Meglio pagare e poi rivalersi sulle officine»
Demolizione dell’auto, maxi multe
Senoncisifarilasciareilcertificatosirischiano1.700euro
BERGAMO - Federconsumatori lancia l’allarme: «Quando andate a rottamare l’auto chiedete sempre il certificato di autodemolizione». Altrimenti, aggiungiamo
noi, in caso di controlli da parte della Polizia provinciale, la sanzione a vostro carico ammonta a 1700 euro. Ieri, a seguito
di alcune segnalazioni pervenute alla sede di Federconsumatori, si è tenuta una
conferenza stampa alla Cgil per chiarire
alcuni importanti aspetti del problema.
Il presidente dell’associazione in difesa
dei consumatori, Umberto Dolci, ha raccontato dei casi in cui il proprietario dell’auto portata a rottamare non si è fatto
rilasciare il certificato di demolizione
dall’officina e, a distanza di mesi, a seguito dei controlli della Polizia provinciale,
si è trovato nella posizione di trasgressore perchè non ha potuto dimostrare l’avvenuta rottamazione della propria auto.
Il «trasgressore» era in possesso solo del
certificato di cessazione della circolazione. In questo caso il proprietario deve dimostrare che l’auto viene utilizzata solo
su suolo privato e che è funzionante. Proprio per la mancanza di questi elementi
è scattata la sanzione di 1.700 euro da
parte degli agenti della Polizia provinciale. «Lo smaltimento delle auto è una
faccenda seria in materia ambientale - ha
dichiarato durante la conferenza stampa il presidente Dolci - Noi consigliamo di
richiedere sempre il certificato di demolizione all’officina a cui si chiede di demolire
la propria auto, altrimenti in caso di controlli si rischia di dovere pagare multe salatissime. Ci sono stati segnalati diversi casi
in Bergamasca e la Polizia provinciale continua con i controlli proprio per capire cosa
sia successo in realtà. Inoltre consiglio, in
caso di sanzioni, di pagare la multa e in seguito andare per vie legali». Oltre al danno anche la beffa per i proprietari delle
auto, ignari di correre un rischio così
grande dopo aver lasciato in tutta tranquillità l’auto da rottamare all’officina
di «fiducia».
Angelo Minicozzi
Domani i funerali dell’operaio morto a Pisogne
«CiaoBrembo,nonsai
il vuoto che ci hai lasciato»
Umberto Dolci avverte: senza certificato di demolizione dell’auto si rischiano maxi multe
Federconsumatori/2. Non basta il certificato di «Annotata cessazione della circolazione»
Ecco la procedura che bisogna rispettare
BERGAMO - Demolitori di auto, tremate.
A seguito di controlli sulle autocertificazioni rese dai privati, che attestavano che il veicolo circolava su luogo privato, ne è nato l’atto dovuto da parte
della Polizia provinciale di constatare
la veridicità delle autocertificazioni e
di emettere le sanzioni a carico dei trasgressori. I veicoli coinvolti sono più di
400 in tutta la provincia e la possibilità
che ce ne siano altri nella stessa situazione è alta. Per non incappare in simili problemi, il proprietario dell’auto
da rottamare si deve fare assolutamen-
te consegnare dall’officina incaricata
il certificato dell’avvenuta demolizione. Nel caso in cui, dopo aver consegnato l’auto all’officina (ritenendo che la
stessa abbia proceduto con la demolizione), riceveste dal Pra o dall’Aci un
certificato che riporta «Annotata cessazione della circolazione. Ritiro su area
privata», dovete sapere che in caso di
controlli da parte della Polizia provinciale dovete avere l’auto su superfici
di vostra proprietà e dimostrare che è
funzionante. Altrimenti è prevista una
sanzione di 1.700 euro.
An.Min.
CASTRO - «Ciao Brembo ci hai lasciato e
non sai il vuoto che c’è nel non poterti
più rivedere. Non è possibile, non ci crediamo». Il foglio con la scritta, riparato da una busta di plastica, è appiccicato ai mazzi di fiori deposti all’ingresso della «Palini Vernici». E’ l’ultimo
abbraccio degli amici a Davide Brembilla, il giovane perito nell’incendio
che si è sviluppato alla ditta di Pisogne lunedì mattina, incendio in cui sono rimaste ustionate, fortunatamente
in modo non grave, altre tre persone.
Dentro il cortile dell’azienda un
gruppo di operai tiene lontani i curiosi, ma il pensiero corre continuamente all’amico scomparso e non manca
chi rivede la scena dello scoppio, il rogo e tutto quanto ne è seguito. Nel pomeriggio di ieri, in Municipio a Pisogne, si è svolta un’altra assemblea dei
lavoratori ai quali è stato comunicato
che il sindacato ha richiesto la cassa
integrazione, in attesa che venga ricostruito quanto l’incendio ha divorato.
La fabbrica sembra non essere sotto
sequestro e si sente dire che la proprietà vorrebbe far ripartire quanto
prima le lavorazioni. «Non vogliamo si
facciano passi più lunghi della gamba commenta Albertinelli, portavoce del
sindacato - ora è tempo di salutare il nostro amico e poi si dovrà subito parlare
di sicurezza».
La salma di Davide Brembilla è tornata ieri sera nella casa di Castro dove il giovane viveva con la sua compagna. I funerali si svolgeranno domani
pomeriggio alle 15.30 nella Parrocchiale.
La Polizia intercomunale dei Colli lo ha intercettato a Gorlago Sono andati in fumo 500 quintali di materiale, salvi gli animali
Indiano fermato per un controllo Caravaggio, incendio in cascina
halapatente falsa:denunciato brucia deposito di fieno e farina
GORLAGO - E’ stato sorpreso mentre viaggiava per Gorlago in possesso di una patente di guida falsa: agli agenti l’uomo ha
detto di aver acquistato il documento
qualche mese fa a Milano al costo di
1.500 euro. L’uomo è stato denunciato,
sono in corso inoltre le indagini per cercare di risalire all’organizzazione che gestisce il traffico di permessi di guida falsi.
Ieri mattina, intorno alle 11.30 gli agenti della Polizia del Consorzio intercomunale dei Colli erano impegnati in alcuni
controlli
quando
hanno fer«L’ho comprata a
mato per acMilano per 1.500 euro» certamenti
Punto
Sono in corso indagini una
che transiin via
degli agenti per risalire tava
Bonetti. Alall’organizzazione
la guida del
mezzo c’era
L.H., indiano di 39 anni di Cologne, in provincia di
Brescia, che ha esibito agli agenti una patente risultata fasulla. L’uomo ha subito
ammesso le sue responsabilità dicendo
anche di aver acquistato il documento a
Milano. Dai controlli successivi è inoltre
risultato che la vettura era priva di assicurazione. L.H. è stato denunciato per
falso e l’auto posta sotto sequestro. Anche il proprietario della vettura, anche
lui indiano di Cologne, è stato denunciato: per lui l’accusa è di incauto affidamento del proprio mezzo.
CARAVAGGIO - I vigili del fuo-
Paura a Piario, formata una nuova arnia
Sciame di 25 mila api
vicino alle scuole: allarme
PIARIO - Attimi di paura nella mattinata
di ieri a Piario a causa di uno sciame di
migliaia di api che si era depositato su
una siepe poco distante dalle scuole.
La zona si trova anche vicina alla sede
del Comune e dell'ufficio postale. E’
accaduto intorno alle 10.30, quando alcuni passanti hanno visto lo sciame e
hanno lanciato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Clusone che hanno circoscritto la zona in
cui si era depositato la sciame. Per fare allontanare gli insetti, sono stati poi
chiamati degli apicoltori esperti, giunti con speciali protezioni. Nel frattempo i bambini che si trovavano a scuola,
a fine lezione, sono stati fatti uscire da
una porta sul retro. Una volta individuata l’ape regina, gli apicoltori l’hanno catturata e deposta in un’arnia dove è stata raggiunta dal resto dello sciame non appena calato il buio. Secondo
gli apicoltori si sarebbe trattato di circa 25 mila api che avrebbero costituito
mezzo sciame, uscito da un’arnia che
non è ancora stata identificata.
co di Treviglio sono intervenuti ieri pomeriggio in
una cascina di Masano, frazione di Caravaggio, per
un incendio che si stava
propagando da un deposito di fieno. E’ successo intorno alle 13 in via Cascina Valdicelle di Sotto: le
fiamme si sono sviluppate
all’interno di un capannone in cui erano depositati
400 quintali di fieno e altri 100 di farina. Alla vista
delle fiamme, i proprietari del cascinale hanno subito provveduto a lanciare l’allarme: da Treviglio
sono giunte pochi minuti
dopo due squadre dei volontari dei vigili del fuoco
che dopo aver domato l’incendio hanno portato all’esterno del capannone il
fieno bruciato, continuando a bagnarlo fino a quando, intorno alle 17, è stato
possibile accertare che
non ci fosse più alcun focolaio. L’incendio è rimasto
circoscritto al deposito di
fieno e farina: nessuna
conseguenza per gli animali, che si trovavano in
un’altra parte della cascina.
Oggi l’inaugurazione dell’intersezione e del rondò
Due nuove opere stradali
a Ponte Nossa e alla Cupola
L’intersezione a Ponte Nossa tra l’ex statale e le provinciali
Due opere stradali vengono inaugurate oggi in Val Seriana. La prima è a Ponte Nossa alle 9,30 e la seconda alla "Cupola", tra Nembro e Albino, un'ora più tardi. Per
Ponte Nossa si tratta dell'adeguamento e messa in sicurezza delle intersezioni tra la ex-Strada Statale n. 671
della Val Seriana e le Provinciali n. 46 e 47 in Comune
di Ponte Nossa. Il costo complessivo è di un milione e
mezzo di euro. Alla Cupola è stata portata a compimento la nuova rotatoria che servirà per collegare l'attuale
Strada Provinciale alla futura variante di fondovalle
che l'Anas sta realizzando. Per quest'opera l'importo
complessivo è di 1 milione 475 mila euro. Al taglio dei
nastri interverranno il presidente della Provincia, Valerio Bettoni e l'assessore alla Viabilità, Valter Milesi.
Giovedì 18 maggio 2006
Giornale di Bergamo
15
/ Cronaca di città e provincia
Strade pericolose. Gazzaniga. Il pauroso incidente si è verificato nella tarda serata di ieri in via Cesare Battisti
Altro schianto in moto, grave giovane
Ventiduenne di Gandino ricoverato agli Ospedali Riuniti
GAZZANIGA - Si è schiantato
con la sua moto contro una
vettura che si immetteva
sulla strada. L’impatto è
stato violentissimo e il ragazzo alla guida della motocicletta, W.B. 22 anni di
Gandino, è stato sbalzato
dalla sella finendo una decina di metri oltre il punto
d’impatto. Il giovane si trova ricoverato agli Ospedali Riuniti di Bergamo: è
fuori pericolo. La sua prognosi è di quaranta giorni
per via delle fratture multiple riportate.
Ancora un gravissimo incidente stradale ha insanguinato le strade della Bergamasca, di nuovo a restare coinvolto è stato un giovane motociclista. Dopo lo
schianto verificatosi lune-
Rapinatore marocchino in piazzale Alpini
Pugni a un connazionale
per il cellulare: arrestato
BERGAMO - E’ stato arrestato pochi
istanti dopo aver picchiato violentemente un connazionale con l’unico
scopo di sottrargli il telefono cellulare. L’aggressore, un marocchino nei
cui confronti già pendeva un ordine
di carcerazione, è stato fermato poco
distante del Piazzale degli Alpini:
per lui si sono spalancate le porte del
carcere di via Gleno. Erano le 14 di
martedì quando al centralino della
questura è arrivata la segnalazione
di una lite molto violenta al Piazzale
degli Alpini. Sul posto è giunta la Volante che ha trovato un marocchino
di 25 anni, regolare, a terra con il viso
tumefatto e sanguinante. Il ragazzo
ha raccontato agli agenti di essere
stato aggredito da un connazionale di
cui ha fornito una descrizione piuttosto dettagliata, che gli aveva sottratto il cellulare. Il malvivente gli aveva
sferrato dei pugni in faccia, poi lo aveva spinto con forza contro un palo della luce. Subito gli agenti si sono messi
sulle tracce del malvivente che è stato rintracciato a una distanza di poche centinaia di metri. L’uomo è stato fermato e perquisito: in tasca aveva il cellulare del ragazzo aggredito.
Il rapinatore è stato identificato: si
tratta di L.A., marocchino di 29 anni
sposato con un’italiana di Torino, nei
cui confronti già pendeva un ordine
di carcerazione per lesioni e violazione della legge Bossi-Fini sull’immigrazione.
(v.m.)
PAUROSO SCHIANTO - Nella tarda serata di ieri a Gazzaniga, in via Cesare Battisti
(foto agenzia Pasinetti)
dì pomeriggio ad Azzano
San Paolo, schianto in cui
ha perso la vita Stefano
Passera 39 di Bergamo, un
altro incidente si è verificato nella serata di ieri in
provincia di Bergamo.
W.B. percorreva via Cesare Battisti a Gazzaniga in
direzione di Bergamo a
bordo di una moto Kawasaki quando, da una laterale si è immessa una vettura Mercedes che procedeva nella stessa direzione
di marcia. Ma non appena
la vettura ha imboccato
via Battisti si è verificato
lo scontro: W.B. è stato
sbalzato dalla sella ed è finito sull’asfalto privo di
sensi. Subito il conducente della Mercedes, rimasto illeso, si è fermato per
capire cosa fosse accaduto. La macchina dei soccorsi si è messa subito in modo: sul posto è giunta l’ambulanza del 118 con cui il
ventiduenne è stato trasportato in codice rosso da
massima urgenza ai Riuniti. A Gazzaniga sono giunti anche gli agenti della polizia locale del Consorzio
Valseriana che hanno
chiuso il tratto di strada
per permettere ai medici
di soccorrere il ragazzo e
per poi ricostruire la dinamica di quanto successo.
Sul posto anche i vigili del
fuoco di Gazzaniga che
hanno provveduto a ripulire la carreggiata dalle lamiere. La situazione è tornata alla normalità solo intorno alle 22.
Tribunale. Mala gestione di beni e denaro, alla sbarra anche l’ex assessore Milesi Duemarocchinieun’italianacon 220grammi
In
cucina
hashish
Camerata Cornello, ex sindaco a giudizio
Accusato di abuso d’ufficio, peculatoe falso in attopubblico e coca: 3 in cella
- Comparirà davanti al giudice
il prossimo 22 novembre
Gianfranco Lazzarini, ex
sindaco di Camerata Cornello accusato di abuso
d’ufficio, peculato e falso
in atto pubblico. Insieme
a lui verrà processato anche Luigi Milesi, all’epoca dei fatti assessore, anche lui accusato di abuso
d’ufficio. Lo ha stabilito
ieri il giudice delle indagini preliminari Patrizia Ingrascì, che invece ha prosciolto A.G., accusato di
aver materialmente scritto una delle delibere che
gli inquirenti ritengono
falsa.
I fatti risalgono agli anni 2003-2004, quando Lazzarini era sindaco del paese. La sua gestione della
cosa pubblica però, aveva
insospettito alcuni membri della minoranza, che
avevano presentato un
esposto alla Procura. Episodi di mala gestione del
denaro e dei beni comunali, tra cui le assunzioni di
persone in nero nella
struttura dell'Ostello dei
Tasso, di proprietà dell’amministrazione. Lì sarebbero state assunte sia
sua figlia che quella del
coimputato Milesi, senza
BERGAMO - Tre persone, due
CAMERATA CORNELLO
BREMBATE SOPRA, CERVO MUORE CONTRO UN CANCELLO
BREMBATE SOPRA - Un cervo è morto dopo aver sbattuto il capo contro un cancello automatico a
Brembate Sopra. E’ successo nel pomeriggio di ieri in via Marconi, al confine con Ponte San Pietro,
quando un cervo maschio di un anno ha sbattuto il capo contro le sbarre di un cancello automatico,
rimanendone prigioniero e morendo sul colpo. Sul posto sono giunti gli uomini della Polizia provinciale: si aspetta il certificato medico veterinario per accertarne la commestibilità e indire una successiva asta pubblica. In mattinata invece il corpo di un capriolo è stato recuperato dai vigili del fuoco
di Clusone a Colzate, dove l’animale, una femmina di un anno, è annegata in un canale idroelettrico.
che nessuno dei due si
astenesse durante la votazione della delibera.
Un’altra accusa mossa dal
pm Paolo Salvatore all’ex
primo cittadino è di aver
regalato a privati, senza
nulla chiedere in cambio,
una serie di arredi dello
stesso Ostello che, secondo gli inquirenti, il Comu-
ne aveva da poco pagato
100 milioni di vecchie lire. Altri episodi contestati sono l'aver assegnato degli alloggi popolari di proprietà del Comune senza
rispettare le apposite regolamentazioni. In più
avrebbe ingiustamente assegnato come ufficio un locale accessorio degli stes-
si alloggi popolari. Anche
sul profilo dei pagamenti
ai dipendenti gli inquirenti avrebbero rilevato irregolarità: vengono contestati pagamenti di straordinari in nero, premi di
produzioni assegnati per
esempio come buoni pasto e non in busta paga.
(ma.be)
marocchini, F.M. di 30 e
E.K.A. di 31 anni, e la moglie italiana di quest’ultimo, M.V. di 20 anni, sono
state arrestate ieri notte
con l’accusa di detenzione
a fini di spaccio di sostanze stupefacenti: nella loro
abitazione sono stati trovati quasi due etti di hashish
e 25 grammi di cocaina.
Erano le 2 di notte quando
una Volante della questura ha notato, in via Tasso,
due persone che alla vista
degli agenti hanno ingoiato un involucro. I due sono
stati fermati e perquisiti:
addosso in tutto avevano
500 euro e alcune cartine.
A quel punto è scattata la
perquisizione nell’abitazione di via Borgo Palazzo
dove i due marocchini vivono con la moglie italiana del trentunenne. In casa, gli agenti hanno trovato 195 grammi di hascisc
nascosti sotto il mobile
della cucina, un involucro
di cellophane con 25 grammi di cocaina e 700 euro. I
tre sono stati arrestati con
l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze
stupefacenti e condotti
nel carcere di via Gleno. I
figli della coppia, di un anno e di tre anni, sono stati
affidati ai parenti.
Rogo in ditta
lo spengono
i dipendenti
- Intervento dei
vigili del fuoco di Bergamo ieri pomeriggio
alla ditta «Sabo Foam
srl» di via Caravaggi a
Levate. Intorno alle 14
infatti il personale dell’azienda ha provveduto ad avvertire i soccorsi perchè alcuni scarti
di lavorazione depositati in una vasca di contenimento all’esterno
della ditta avevano
preso fuoco. In attesa
dell’arrivo dei vigili
del fuoco, il personale
dell’azienda, che si occupa proprio della produzione di liquidi
schiumogeni antincendio, aveva già provveduto a spegnere le
fiamme: quando i pompieri sono giunti sul posto hanno svolto tutti
gli accertamenti del
caso per fare luce sulle possibili cause.
LEVATE
16
Giornale di Bergamo
/ Cronaca di città e provincia
Giovedì 18 maggio 2006
I sindacati. La suddivisione organizzativa dei compiti non soddisfa: «E’ solo un pretesto per prendere tempo»
«Poste, col nuovo piano servizio peggiore»
Laini: serve un incontro con l’amministratore delegato
- «Prevedo un peggioramento del servizio postale. Ci sarà un conflitto di
competenze. Questo nuovo
piano organizzativo non credo che porterà a un miglioramento». A dichiararlo è
Carmelo Ilardo della segreteria provinciale della
Slc Cgil, dopo l’incontro di
ieri mattina tra il Prefetto, Cono Federico e le responsabili delle poste di
Bergamo,
Margherita
Manzo e Perla Gobbi, nel
quale si è discusso della situazione Poste e della nuova organizzazione interna
che dovrebbe apportare
dei miglioramenti al servizio: una divisione dei compiti. «Noi sindacati non vogliamo sparare sulla croce
rossa, non è il nostro intento se l’azienda Poste decidesse di incontrarci - spiega
Ilardo - Finora però non
hanno mai accettato di aprire un tavolo di lavoro con
noi presenti. In questo modo possono raccontare tutto
ciò che vogliono senza avere
qualcuno che ribatta. Apprezziamo molto l’impegno
del Prefetto, che si è esposto
varie volte in prima persona per trovare una soluzione al problema disservizi e
aprire un tavolo di confronto che prevedesse la nostra
presenza. Purtroppo non si
è mai verificato ma non è
colpa del Prefetto, voglio ribadire. La colpa è di Poste
italiane che con questo nuoBERGAMO
L’incontro. Manzo: stiamo cercando di risolvere i problemi
Ilprefetto:«Disponibileadaprire
un tavolo di lavoro con tutte le parti»
Il prefetto ha incontrato ieri mattina le responsabili delle Poste di Bergamo
vo piano organizzativo crede di migliorare il servizio.
Secondo il mio giudizio vuole soltanto prendere tempo e
disorientare ancora di più i
clienti. A proposito di clienti, credo che Poste italiane
dovrebbe tutelare maggiormente la sua prima fonte di
guadagno che sono proprio i
cittadini».
Grande rammarico e
perplessità anche da parte del segretario provinciale della Cgil, Maurizio
Laini: «Trovo che senza un
incontro con l’amministratore delegato di Poste italiane e senza un progetto serio
che riesca a risolvere la situazione non cambi nulla dichiara Laini - Sono molto
preoccupato e perplesso per
i continui disservizi che si
registrano e sulla volontà di
Poste italiane di arginare il
problema. Prima che io
cambi questo mio giudizio,
Poste italiane dovrà fare
qualcosa di concreto. E’ il
mio stato d’animo dopo il
susseguirsi di eventi non
proprio piacevoli».
Angelo Minicozzi
BERGAMO - «La mia preoccupazione è quella di ridare serenità alla provincia». Cono Federico, il
prefetto di Bergamo, desidera fortemente che la
situazione che si è verificata in varie zone della
bergamasca a causa dei
disservizi postali possa
rientrare. Ieri mattina,
dopo l’incontro avuto
con i responsabili delle
Poste di Bergamo, il prefetto ha espresso ai giornalisti le proprie impressioni e richieste. «Prendo atto che la situazione
nella quale siamo non è
delle migliori - ha dichiarato Federico - Dobbiamo uscire subito da questa condizione. Ho dato la
mia disponibilità all’amministratore delegato di
Poste italiane, Sarmi, per
aprire un tavolo di lavoro
con tutte le parti interessate per trovare una soluzione ai problemi. Questa
è un’iniziativa spontanea
del prefetto, perchè non
amo vivere acute fasi di
contrapposizione».
La
presenza delle responsa-
bili delle Poste di Bergamo ha fatto emergere
l’intenzione di cercare
al più presto una soluzione migliorativa al servizio attraverso un nuovo
piano organizzativo interno a Poste italiane. Si
tratta di una suddivisione dei compiti: da una
parte la gestione dei rapporti con il pubblico agli
sportelli, dall’altra la gestione della consegna
della posta. «La mia
azienda sta lavorando per
risolvere il problema - ha
dichiarato durante la
conferenza stampa Margherita Manzo, responsabile della filiale 1 di
Bergamo - Siamo sempre
stati per le famiglie e le
piccole imprese e questi
momenti vanno presi come un’occasione di crescita. Il nuovo piano riguarda la suddivisione delle
competenze all’interno
delle filiali e il nostro intento è quello di poter migliorare il servizio attraverso questa suddivisione
che entrerà in vigore nei
prossimi giorni».
An.Min.
L’iniziativa. Per le vacanze effettuate a giugno Cartad’identità elettronica.Ilsindaco chiedela revocadell’affidamentodelservizioallePoste
Tariffe scontate «AiComunilagestionedellaCie»
in dodici alberghi Bruni: è un costo troppo elevato per il cittadino
BERGAMO - Sono 12 gli alberghi bergamaschi che hanno aderito al progetto «In
vacanza a giugno», promosso da Federalberghi e
ora presenti sul sito
www.vacanzevacanze.it. I
12 alberghi sono: Carona
di Carona, Europa di Clusone, Alpino di Colere, Parigi 2 di Dalmine, K2 di Gaverina Terme, Milano di
Piazzatorre, Bigio di San
Pellegrino, Rosalpina e
Giardinetto di Serina, Hotel Pegaso di Stezzano,
Della Salute di Taleggio,
Maxim di Treviolo.
www.vacanzevacanze.it
è il portale realizzato da
Federalberghi che raccoglie tutti gli alberghi italiani che, aderendo al progetto «In vacanza a giugno»,
offrono tariffe scontate almeno del 10% ai turisti
che decidono di effettuare un soggiorno in bassa
stagione.
Il nuovo portale contiene 538 indirizzi suddivisi
per regione, località (mare, lago, montagna, città
d'arte, terme, capoluoghi), categoria e tipo di
trattamento (bed & breakfast, mezza pensione o
pensione completa). Il ricco database permette di
effettuare ricerche mirate indicando richieste particolari, dalla possibilità
di portare animali all'animazione, dal tipo di cucina ai servizi speciali. Di
ogni albergo vengono presentate le fotografie, le caratteristiche, le speciali tariffe proposte per il mese
di giugno. Il sito offre inoltre la possibilità di compilare direttamente on line
un modulo, non vincolante ai fini della prenotazione e premette di verificare la disponibilità di date
e sistemazioni.
«L'iniziativa promossa
da Federalberghi - commenta il presidente dell'Associazione albergatori di
Bergamo, Giovanni Zambonelli - offre anche ai nostri alberghi la possibilità
di competere ad armi pari
sul piano della promozione
con le altre destinazioni che
si affacciano sul mercato
delle vacanze estive. Al settore alberghiero - precisa non mancano di certo qualità, servizi e professionalità,
manca invece una promozione complessiva e forte.
La creazione di tali circuiti
- conclude Zambonelli - da
un lato consente ai clienti
di conoscere e valutare
un'ampia gamma di strutture, prezzi, servizi e località, dall'altro è uno stimolo
per gli operatori a predisporre offerte che sempre meglio
soddisfino il consumatore».
BERGAMO - Lo scorso 9 maggio, il Ministro dell'Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro dell'Interno, ha emanato il decreto che determina il costo della Carta d'Identità
Elettronica, CIE, e le relative modalità di riscossione.
L'importo è fissato a
30,50 euro per ogni Carta
d'Identità
Elettronica
emessa. Tali risorse sono
destinate alla copertura
dei costi per l'infrastruttura hardware e software necessari alla produzione e
rilascio delle CIE. Infatti il
sistema di riscossione previsto dal decreto conferisce alla società Poste Italiane S.p.A. la gestione di
tale servizio, per il quale è
previsto un compenso pari
a 50 centesimi per il pagamento del bollettino.
L'Anci, a nome di tutti i
Comuni italiani, ha espresso il totale dissenso su questo provvedimento e il sindaco Roberto Bruni, presidente della Commissione
Innovazione Anci, rafforza la posizione chiedendo
la revoca del provvedimento che conferisce alle Poste Italiane la gestione della Carta d'Identità Elettronica.
«Si tratta di un provvedimento che svilisce il ruolo
dei Comuni che, fino a pro-
va contraria, sono ancora titolari della funzione anagrafica; inoltre, sono totalmente ignorati i servizi innovativi di eGovernment per i quali i Comuni sperimentatori
hanno investito in termini
organizzativi e di risorse commenta il sindaco Bruni - Si tratta poi di un costo
decisamente alto per il cittadino. Mi auguro quindi che
il nuovo Governo intervenga per revocare questo provvedimento e apporti invece
delle correzioni migliorative per evitare l'affossamento del progetto della Carta
d'identità elettronica».
Il sindaco chiede la revoca della gestione della Cie alle Poste
Domani fino alle 6, dalle 9.15 alle 12.30 e dalle 16 a fine servizio
Sciopero dei trasporti
BERGAMO - Domani i dipendenti delle
aziende di trasporto pubblico locale
della Lombardia si fermano per 24
ore. Lo sciopero, proclamato a livello nazionale dalle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, segue quelli di otto ore del 6 marzo e del 28 aprile. Al centro della protesta, la vertenza per il rinnovo del
biennio economico del contratto collettivo per il 2006 e il 2007. A Berga-
mo i lavoratori incroceranno le braccia da inizio servizio alle 6, dalle 9.15
alle 12.30 e dalle 16 a fine servizio. A
Milano Atm dalle 8.45 alle 15 e dalle
18 a fine servizio. Autostradale: dalle 8.30 alle 13 e dalle 16 a fine servizio, le Ferrovie Nord: da inizio servizio alle 6 - dalle 9 alle 16.30 e dalle
19.30 a fine servizio. Autolinee: dalle 8.45 alle 15 - dalle 18 a fine servizio.
Giovedì 18 maggio 2006
17
Mercato. Si parla di 2,5 milioni per il riscatto definitivo del bomber messinese
Floccari, una questione di giorni
- E’ tutto fatto, almeno così sembra. Mentre
Rolando Bianchi ha oramai
detto addio ai colori nerazzurri (a breve la Reggina riscatterà in toto il giocatore)
per Sergio Floccari a Bergamo è solo questioni di giorni. I numerosi contatti tra
Atalanta e Messina hanno
già avuto un esito positivo:
2,5 milioni di euro per il riscatto definitivo dell’attaccante ex Rimini. Due trattative che, come già anticipato nei giorni scorsi, verranno portate a termine di pari
passo, ma la consueta stretta di mano ufficiosa fra i
due club è già stata fatta.
Sergio Floccari, quindi, sarà il terzo terminale offensivo della Dea dopo Zampagna e Ventola - il cui rinnovo pare vicinissimo, anche
se Roma e Sampdoria si sarebbero già interessate - e
potrebbe essere il primo acquisto dell’Atalanta per la
prossima stagione. Già perché, stando a fonti milanesi, non dovrebbero essere
Massimo Donati e Samuele
Dalla Bona i primi tesserati
per la stagione sportiva
2006/2007 dei nerazzurri.
Entrambi, di proprietà del
Milan, potrebbero anche essere ceduti altrove: la trattativa riguardante i due centrocampisti, portata avanti
dal dimissionario Roberto
Zanzi, ha subito un brusco
stop. A quanto pare l’ex diggì aveva inserito nell’affare
un’opzione - o addirittura la
comproprietà - per Michele
Canini, oramai prossimo alla cessione al Palermo. Con
il giovane del vivaio fuori
dai giochi, il Milan si sarebbe tirato indietro almeno in
parte: con Dalla Bona non
dovrebbero esserci problemi, se non l’alto ingaggio,
per Massimo Donati invece
potrebbe arrivare un clamoroso dietrofront. Non a caso
sull’ex Vava-boy si sarebbe
buttata a capofitto la Reggina. Comunque sia la questione verrà analizzata con
più calma nei prossimi giorni, quando verrà reso noto
il nome del prossimo direttore tecnico nerazzurro. Intanto l’Atalanta avrebbe
fatto un pensierino a Cristiano Doni e Domenico
Morfeo, colpi in tipico stile
«Centenario».
Sul fronte Riccardo Montolivo, invece, le indicazioni che arrivano da Firenze
appaiono contrastanti. Mentre si sussurra di un possibile ritorno a Bergamo del gioiellino di Caravaggio, in
compagnia di Brivio, dal
club viola arrivano dichiarazioni distensive. A quanto
pare il diesse Pantaleo Corvino avrebbe mostrato grande interesse per l’eventuale rinnovo del duo di giocatori, consegnando su di un
piatto d’argento il difensore - uomo Colantuono - Marco Di Loreto. Insieme a lui
potrebbe arrivare un altro
fedele scudiero del tecnico
romano: Gennaro Del Vecchio. Quest’ultimo, terminata l’esperienza in prestito a
Lecce, tornerà alla Sampdoria. Il club ligure vorrebbe
tenerselo per il prossimo
campionato, ma non è detto
che l’Atalanta riesca a spuntarla.
Luca Bilotta
BERGAMO
Soncin & Ventola
coppia per Pescara
ZINGONIA - Seduta di allenamento pomeridiana nella gior-
Sergio Floccari, 24 anni, 3 gol in A: per il bomber sembra tutto fatto tra Atalanta e Messina
nata di ieri per i nerazzurri guidati da mister Stefano Colantuono. Tutti i giocatori hanno preso parte all’allenamento tranne Marino Defendi (impegnato con l’Under
21 per la preparazione all’Europeo di categoria) e Simone Loria (operato settimana scorsa al crociato anteriore
del ginocchio destro). Hanno invece proseguito con il lavoro differenziato i due infortunati Daniele Capelli (tendinite al ginocchio) e Luis Fernando Centi (problemi muscolari): entrambi salteranno sicuramente la trasferta di
Pescara. Oggi e domani la squadra si allenerà nel pomeriggio (sempre alle 15) e nella serata di domani ci sarà il
trasferimento nel Pescarese per il lungo ritiro. Sabato
mattina la rifinitura in terra abruzzese e domenica pomeriggio alle 15 l’ultima gara esterna stagionale. Sul fronte
formazione, il tecnico sembra intenzionato a modificare
nuovamente l’assetto tattico della squadra, schierando
un 4-4-2 che lascerà spazio a Soncin e Ventola in attacco
per fare rifiatare Zampagna e per permettere al pugliese
di giocare dopo l’esclusione di sabato scorso.
(Breso)
Tutti gli uomini di Ruggeri. Ex Ad del Bologna, affianca Rino Fratus
AlbinoLeffe
Giacobazzi a Zingonia, è fatta
Sarà direttore amministrativo
Teani out
pronto
Colombo
ZINGONIA - L’affare è concluso.
ALBINO - Cattive notizie dal
fronte infermeria dell’AlbinoLeffe. Teani continua
a lamentare dolori alla coscia infortunata e sta lavorando seguendo un piano
di recupero che non gli consentirà di essere in campo
domenica pomeriggio nell’importante confronto casalingo con il Crotone. Oltre a Teani continua l’assenza di Gori che sta sempre lavorando presso l’istituto Isokinetic di Milano.
E’ invece rientrato a pieno
regime Russo.
Vista l’assenza di Teani,
come esterno destro di difesa domenica vedremo ancora in campo Riccardo Colombo. A centrocampo mister Mondonico può contare su Madonna che potrebbe essere in campo dal primo minuto come a Vicenza. Come centrali dovrebbe eserci Del Prato e un posto se lo giocano Poloni e
Previtali. Davanti la coppia d’attacco potrebbe essere formata da Joelson Testini anche se non è da
escludere l’impiego di Russo. Oggi alle 15.30 amichevole a Calcinate.
(d.r.)
Cesare Giacobazzi è il nuovo
direttore amministrativo dell’Atalanta. Ieri mattina, infatti, lo stesso manager modenese ha ufficialmente legato il
suo nome alla società nerazzurra, firmando un contratto,
si sussurra triennale, con il
club di Ivan Ruggeri. In realtà l’ex amministratore delegato del Bologna aveva già accettato l’incarico al termine
della settimana scorsa, in un
confronto faccia a faccia con
l’attuale numero uno nerazzurro. Prima del match contro l’Arezzo, infatti, i due si
erano incontrati per mettere
tutto nero su bianco. Accordo
che è poi stato ufficializzato
nella mattinata di ieri. Cesare Gacobazzi, quindi, è a tutti
gli effetti in funzione a Zingonia. Fino a lunedì prenderà visione della contabilità del
club in compagnia dell’amministratore delegato Isidoro
Fratus, poi inizierà a lavorare a pieno regime. Non a caso
la sua presentazione ufficiale
è prevista per l’inizio della
settimana prossima. Per Giacobazzi i compiti da portare a
termine saranno molti: dalla
contabilità alla gestione generale del club, settore giovanile incluso per quanto riguarda gli aspetti economici.
Su di lui graveranno, inoltre,
gli oneri d’interloquire con le
istituzioni del calcio: Figc e
Lega in particolare. Compiti
finora ricoperti da Roberto
Zanzi, direttore generale dimissionario. Per Giacobazzi,
comunque, non è una novità:
in passato, infatti, il quarantenne manager modenese ha
lavorato sia per l’industria
alimentare, che produce caramelle (fra cui le famose «Die-
Cesare Giacobazzi, nuovo direttore amministrativo della Dea
torelle»), dell’ex patron felsineo Giuseppe Gazzoni Frascara sia per il Bologna Fc. Una
lunga gavetta che ha portato
i suoi frutti, almeno fino al
2005. Con l’inizio di questa
stagione sportiva, infatti, il
nuovo proprietario del Bologna Alfredo Cazzola l’ha liquidato con una sontuosa buonauscita (si vocifera pari a
200 mila euro), annullando il
Con il Modena la curva a 6 euro
BERGAMO - Da oggi sono in vendita i tagliandi per l’ultima partita di campionato con il Modena, domenica 28 alle 15, quando
l’Atalanta festeggerà la fine del campionato vinto con tre
giornate d’anticipo. I biglietti sono disponibili nei punti autorizzati Lottomatica, alla biglietteria dello stadio (tutti i giorni, tranne domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18), alla sede del Creberg e al Club Amici di via Novelli in città. Questi i
prezzi: poltroncina 45 euro; tribuna centrale 28 (ridotto 14);
tribuna laterale 20 (10); parterre 8 (5); centrale Creberg 16
(8); laterale Creberg 10 (6); parterre Creberg 8 (5); distinti 7
(4); settore ospiti 10; curva Pisani e curva Sud 6 (3). (Breso)
contratto in scadenza nel
2007. Uomo schivo e grande
lavoratore, in molti anni a Bologna come amministratore
delegato ha rilasciato pochissime interviste: alle telecamere - si sussurra - preferisce
la calcolatrice. Con Giacobazzi, inoltre, è previsto un altro
innesto a livello dirigenziale.
Un direttore tecnico che possa affiancare l’attuale ds Lele Messina. Per la sua nomina, comunque, ci vorrà ancora una settimana. Attualmente il nome più gettonato è
quello di Guido Angelozzi del
Lecce. Proprio la sua candidatura, caldeggiata da Stefano
Colantuono con cui ha vissuto quattro anni fra Sambenedettese e Catania, sarebbe a
buon punto. Il ds vorrebbe però prima disimpegnarsi dall’accordo in essere con la propria squadra, prima di accettare l’incarico a Bergamo.
Per questo si dovrà attendere
il ritorno da Londra del presidente Semeraro. Una settimana ancora, poi si svelerà il
nome del nuovo direttore tecnico. In lizza, comunque, restano Nicola Salerno, Doriano Tosi e Luciano Passirani.
(Lu.Bil.)
Gli appuntamenti
sportivi di oggi
12:25 Rai 3
Si Gira-89 Giro d'Italia
15:10 Rai 3
11 Tappa-89 Giro d'Italia
13:00 Italia 1
Studio Sport
18:10 Rai 2
TG Sport
13:30 SportItalia
Si solo calcio
20:05 Rai 3
TGiro-89 Giro d'Italia
18
Giornale di Bergamo
Giovedì 18 maggio 2006
Giovedì 18 maggio 2006
ZINGONIA -
Con l’Arezzo ha gustato
la sua prima panchina stagionale,
ma è stata un’esclusione dal gusto molto dolce. Alex Calderoni è
infatti contento di aver permesso
al collega Andrea Ivan di mettersi in mostra, trovando il tempo
per festeggiare in panchina questa promozione da record. Dopo
la gioia per l’ambito traguardo,
però, Alex trova spazio anche per
un pizzico di delusione legata alla
partenza del conterraneo Zanzi,
il direttore dimissionario con cui
ha subito trovato l’accordo nell’inverno scorso per il prolungamento del suo contratto fino a giugno
2008.
Sabato è tornato in panchina.
Che emozione le ha fatto seguire
la partita da lì? «E’ stata una festa: ho saltato con la Curva, ci siamo fatti i gavettoni... Avevo già parlato con il mister e mi è sembrato
giusto lasciare spazio ad Andrea
che ha giocato poco, ma che ha vissuto tutta la stagione con la stessa
tensione di chi va in campo. E poi sono molto contento della sua prestazione: ha anche parato il rigore. Per
noi portieri c’è molto feeling tra chi
va in campo e chi resta in panca:
sembra quasi di essere lì con il joystick a muovere il compagno».
Ma se non si fosse interrotta la
sua imbattibilità a Catanzaro, in
porta con l’Arezzo sarebbe andato lei? «No, avevamo già concordato questo turnover in caso di promozione anticipata. E poi era praticamente impossibile battere il record
storico che è intorno ai 1270 minuti. Adesso spero solo di fare almeno
uno spezzone nell’ultima partita in
casa con il Modena».
Un bilancio di questa stagione
con Ivan? «Ci siamo trovati benissimo. Ma anche con Taibi ho sempre lavorato bene. In un certo momento della stagione ritenevo giusto che lui rifiatasse un po’, visto
che era sommerso dalle critiche. Per
me doveva essere solo una cosa temporanea, per farlo riposare mentalmente, poi gli avrei ceduto di nuovo
il posto. Alla fine Delio Rossi ha deciso di dare fiducia solo a me e così,
un po’ per la tensione che avevo io,
un po’ per quella che aveva lui, è nato dell’astio e ci siamo allontanati.
Giornale di Bergamo
19
/ Sport
Numeri uno. «Con Taibi era nato dell’astio. Zanzi ha fatto bellissime cose»
Alex primo sponsor di Ivan
«Hadato molto, Ruggeri ne deve prendere atto»
PRESA RAPIDA - Alex Calderoni, 30 anni a fine mese; sullo sfondo Zampagna (dex) e Rivalta
(foto Pasinetti)
Numeri uno/2. Calciopoli vista da Calderoni: «Quello di scommettere è un vizio di Gigi, spero che smetta»
«Buffon? L’ho visto nervoso, forse sapeva cosa lo aspettava»
ZINGONIA - Il caos che sta sconvolendo il mondo del cal-
cio non può lasciare indifferente l’estremo difensore
atalantino. «Prima non si pensava alla malafede degli arbitri - spiega il "27" nerazzurro - perché anche loro possono sbagliare, però con quello che è saltato fuori è normale
avere dubbi. E se tutto ciò dovesse risultare vero, noi che
siamo retrocessi e le altre squadre che hanno visto sfumare l’Europa ci sentiamo penalizzati. Però non mi sembra
giusto che paghi la Juventus e i suoi giocatori: loro hanno
lavorato da professionisti e non hanno colpe. Deve pagare
chi ha sbagliato. E’ ovvio che in una situazione dubbia
l’arbitro favorisca loro perché la sudditanza psicologica
c’è. Ma se tutto è fatto in buonafede non ci sono problemi.
Però è anche vero che quello che si legge in questi giorni
non l’abbiamo tirato fuori noi, ma quattro procure. Bisogna azzerare tutto e ripartire da capo per ridare credibilità a questo sport». E il collega Buffon, coinvolto nelle
scommesse? «Non credo che abbia scommesso su partite
del nostro campionato, anche se per noi calciatori professionisti è vietato pure scommettere su due tartarughe e
quindi ha commesso un illecito. Quest’anno l’ho visto nervoso: probabilmente sapeva che tutto era sul punto di
esplodere. E’ un suo vizio e spero che smetta perché è il miglior portiere in Italia e c’è bisogno di lui».
(Breso)
Ma anche ora, quando ci siamo rivisti, ci siamo salutati senza nessun
rancore».
Con Ivan, invece, nessun astio?
«No, lui non si è mai lamentato.
Quando è stato chiamato in causa
ha sempre fatto il suo dovere e lì mi
ci sono un po’ rivisto. La società deve prendere atto di quello che lui ha
dato. Poi, ovviamente, farà le sue
scelte. Sia per quanto riguarda lui,
sia per quanto riguarda me».
Ruggeri, però, ha detto di non
essere alla ricerca di portieri.
«Certo, non credo che si possano lamentare. Per quanto riguarda
Ivan, però, credo che temporeggino
per vedere come si risolverà la questione legata a Taibi che ha ancora
un anno di contratto con un ingaggio alto».
Tornando al campionato, sperava di finire con questo anticipo?
«Così presto, no. Questo campionato è molto duro, ma noi sapevamo
di avere una buona squadra, in grado di lottare per le prime posizioni.
E infatti siamo partiti molto bene.
E’ arrivato quindi quel brutto periodo, dove subivamo tanti gol, molti
dei quali al 90’, soprattutto in trasferta. Questo è stato un po’ un segnale, ma la consapevolezza di arrivare tra le prime quattro posizioni
c’era. Di certo non ci aspettavamo
il girone d’andata del Mantova e
questo ci ha un po’ spiazzato. Ma da
gennaio, con l’arrivo di Zampagna
e le partenze degli scontenti, tutto è
andato per il verso migliore».
E così la serie A è arrivata a tre
giornate dal termine. Ma in tutto
questo c’è una nota negativa, le
dimissioni del dg Zanzi. «Purtroppo si è creata questa situazione e già
da novembre si leggeva sui giornali
che l’Atalanta era alla ricerca di un
allenatore. Sono cose che darebbero
fastidio a chiunque, per questo capiamo l’allenatore. Comunque Zanzi ha fatto delle bellissime cose qui e
il suo contributo nella costruzione
della squadra è stato forte. La cosa
migliore sarebbe stata arrivare a
una riappacificazione perché penso
che Colantuono meriti una riconferma e lo stesso si può dire di Zanzi
che ha dimostrato ottime doti anche come manager».
Marco Bresolin
20
Giornale di Bergamo
/ Sport
Giovedì 18 m
Champions.Spogliatoi.L’ingleseWenger:«Madobbiamoaccettarel’espulsionediLehmann»
«Il gol partita era in fuorigioco»
Albo d’oro
1955/1956 Real Madrid
1956/1957 Real Madrid
1957/1958 Real Madrid
1958/1959 Real Madrid
1959/1960 Real Madrid
1960/1961 Benfica
1961/1962 Benfica
1962/1963 MILAN
1963/1964 INTER
1964/1965 INTER
1965/1966 Real Madrid
1966/1967 Celtic
1967/1968 Manchester
United
1968/1969 MILAN
1969/1970 Feyenoord
1970/1971 Ajax
1971/1972 Ajax
1972/1973 Ajax
1973/1974 Bayern Monaco
1974/1975 Bayern Monaco
1975/1976 Bayern Monaco
1976/1977 Liverpool
1977/1978 Liverpool
1978/1979 Nottingham F.
1979/1980 Nottingham F.
1980/1981 Liverpool
1981/1982 Aston Villa
1982/1983 Amburgo
1983/1984 Liverpool
1984/1985 JUVENTUS
1985/1986 St. Bucarest
1986/1987 Porto
1987/1988 Psv Eindhoven
1988/1989 MILAN
1989/1990 MILAN
1990/1991 Stella Rossa
1991/1992 Barcellona
1992/1993 Ol. Marsiglia
1993/1994 MILAN
1994/1995 Ajax
1995/1996 JUVENTUS
1996/1997 Bor. Dortmund
1997/1998 Real Madrid
1998/1999 Manchester
United
1999/2000 Real Madrid
2000/2001 Bayern Monaco
2001/2002 Real Madrid
2002/2003 MILAN
2003/2004 Porto
2004/2005 Liverpool
2005/2006 Barcellona
Henry e Ronaldinho faccia a faccia prima del fischio d’inizio, sotto Campbell esulta dopo l’1-0 inglese
PARIGI - Delusione, ovviamente, in casa Arsenal al
termine della partita. I
commenti dei Gunners sono incentrati soprattutto
sull’episodio che ha dato
una prima svolta alla gara, l’espulsione di Jens
Lehmann al 18’ del primo
tempo. «C'era la possibilità del vantaggio e, ripensando poi a come è andata la
partita, forse era meglio subire il gol e restare in undici
contro undici», dice il diretto interessato. «Sono
deluso, la squadra ha giocato una buona partita - ha
aggiunto l'ex estremo del
Milan - e forse anche il secondo gol del Barcellona
era irregolare».
Amareggiato l’allenatore Arsene Wenger, che
concorda con il portiere,
ma comunque non contesta l’operato del direttore
di gara: «Quello che avremmo preferito noi conta poco, conta invece la decisio-
ne dell'arbitro e bisogna accettarla. Quando però si
sbagliano dei gol e si è con
un uomo in meno - prosegue il tecnico dell'Arsenal - è difficile vincere. E la
sconfitta è ancora più dolorosa da accettare se si pensa
che il secondo gol del Barcellona era in fuorigioco».
La Dea ha un «Angelo custode»
Cena di solidarietà allo stadio
Wenger, infine, ammette
che i suoi hanno accusato
un calo fisico nel finale:
«Avrei voluto fare dei cambi, molti giocatori erano
stanchi ma non sapevo se la
gara sarebbe andata ai supplementari. E così nel finale abbiamo pagato la stanchezza».
Etòo (Barcellona), eletto miglior giocatore della finale
Basket. Bluorobica campione provinciale nella categoria U14
Giovani, tutti i risultati
Under 18 maschile regionale
Girone Giallo: Verdello-Cappuccinese 67-63
Girone Marrone: Grassobbio-Dalmine 39-67;
Olimpia-Giemme 71-66.
Classifica: Dalmine punti 6; Olimpia punti 4;
Giemme, Grassobbio punti 0.
Girone Rosso: Almennese-Almè 79-83.
Classifica: Brembate Sopra, Almè punti 4; The
Dream punti 2; Almennese, Capriate punti 0.
Girone Verde: Excelsior-Gorle A 85-70; Gorle
A-Casnigo 75-39.
Classifica: Gorle B punti 6; Gorle A, Excelsior
punti 4; Azzanese punti 2; Casnigo punti 0.
Under 16 maschile regionale
BERGAMO - L’Atalanta festeggia la serie A
con un occhio alla solidarietà. Martedì sera
si è svolta una cena benefica allo stadio per
celebrare la promozione nella massima serie e per rinsaldare il legame tra la società
nerazzurra e l’istituto «Angelo custode» di
Predore, a cui vanno i proventi delle vendite della rivista ufficiale nerazzurra. Il tutto
condito dagli ottimi prodotti tipici bergamaschi di Agripromo. Presenti alcuni gioca-
tori e dirigenti dell’Atalanta, il tecnico Stefano Colantuono, il presidente del Club
Amici Marino Lazzarini e tanti esponenti
del mondo politico, giornalistico e imprenditoriale della nostra provincia. Al termine
della cena sono state messe all’asta le magliette dei giocatori e alcuni prodotti di
Agripromo: il ricavato è stato devoluto all’«Angelo Custode». Nella foto Pasinetti alcuni dei partecipanti vip.
(Breso)
Girone Giallo: Bottanuco-Calusco 34-101.
Classifica: Treviglio punti 4; Calusco, Olimpia
punti 2; Bottanuco punti 0.
Girone Lilla: Basket 86-Stezzano 98-64; Visconti-Pontirolo 59-54.
Classifica: Basket 86 punti 6; Visconti punti 4;
Stezzano punti 2; Pontirolo punti 0.
Girone Marrone: Madone-Cisano 65-28.
Classifica: Madone punti 6; Bonate punti 2; Cisano, Brembate Sopra punti 0.
Girone Rosso: Gorle-Boccaleone 83-51.
Classifica: Boccaleone, Pedrengo, Gorle punti
2.
Girone Verde: Endine-Costa Volpino 62-88; Villongo-Calcinatese 70-48; Villongo-Costa Volpino
62-75; Calcinatese-Endine 90-69.
Classifica: Costa Volpino punti 6; Calcinatese,
Villongo punti 2, Endine punti 0.
Under 14 maschile regionale
Semifinali: Bluorobica-Mozzo 74-40; Lussana-Excelsior 63-52.
Finale 3˚ posto: Excelsior-Mozzo 102-55. Finale
1˚ posto: Bluorobica-Lussana 77-35.
Girone Giallo: Almè-San Pellegrino 90-42
Classifica: Almè punti 4; Excelsior, San Pellegrino punti 0.
Girone Rosso: Treviolo-Casnigo 34-29
Classifica: Colognola, Boccaleone B, Treviolo
punti 2; Casnigo punti 0.
Girone Verde: Olimpia-Gorle 56-45
Classifica: Martinengo punti 4; Olimpia punti
2; Gorle punti 0.
Under 13 maschile regionale
Girone Giallo: Olimpia-Martinengo 96-24.
Classifica: Olimpia punti 4; Clusone punti 2;
Martinengo, Costa Volpino punti 0.
Girone Lilla: Capriate-Terno 51-43.
Classifica: Bottanuco, Capriate punti 2; Calusco, Terno punti 0.
Girone Marrone: Endine-Colognola 33-30.
Classifica: Endine punti 4, Colognola punti 2;
Calcinatese, Pedrengo punti 0.
Girone Turchese: Cappuccinese-Mafalda 54-49
Classifica: Cappuccinese punti 4; Treviglio,
Mafalda punti 0.
Aquilotti maschile regionale
Girone A (3ªritorno): Interbasket B-Alzano
20-17.
Classifica: Treviglio punti 14; Visconti punti 6;
Interbasket A, Boccaleone, Interbasket B punti
4; Alzano punti 0.
Girone B (7ª andata): Dalmine-Basket 86 31-38;
San Pellegrino-Desenzanese 21-54, Lussana-Almè XX.
Classifica: Desenzanese, Basket 86 punti 6; Lussana punti 4; San Pellegrino, Verdello, Almè, Dalmine punti 2.
maggio 2006
Giornale di Bergamo
21
/ Sport
Champions League. I catalani battono in rimonta l’Arsenal, decide Belletti
Barcellona sul tetto d’Europa
Barcellona - Arsenal 2-1
Barcellona (4-3-3): Valdes
6,5; Oleguer 4 (26'st Belletti 6), Puyol 6, Marquez
6, Van Bronckhorst 6;
Van Bommel 5.5 (15'st
Larsson 6), Edmilson 5,5
(1'st Iniesta 6,5), Deco 6;
July 6, Etòo 6, Ronaldinho
6.
Allenatore:
Rijkaard 6.
Arsenal (4-5-1): Lehmann
5,5 ; Eboue 6,5, Toure
6,5, Campbell 6,5, Cole 6;
Hleb 6 (39'st Reyes sv),
Fabregas 6 (29'st Flamini
6), Gilberto Silva 6, Ljungberg 6,5 Pires sv (20'pt Almunia 6,5); Henry 7. Allenatore: Venger 6,5.
Arbitro: Hauge (Norvegia)
5.
Reti: 37'pt Campbell, 31'st
Etòo, 35'st Belletti.
Note: serata piovosa, terreno in ottime condizioni,
spettatori 80.000, angoli
1-0 per il Barcellona. Ammoniti Eboue, Henry, Oleguer, Larsson. Espulso
Lehmann al 18' pt . Recupero: 4'; 3'.
PARIGI - Il Barcellona di
Frankie Rijkaard ha vinto la seconda Champions,
ma facendo notevole fatica contro un Arsenal in
dieci per oltre un'ora. Gli
inglesi, stremati, alla fine
hanno ceduto. La squadra di Arsene Venger era
andata in vantaggio con
un colpo di testa di Campbell su magistrale punizione di Henry, che inizialmente aveva sfiorato il
gol. Il Barcellona ha saputo aspettare: prima ha
preso un palo con Etòo,
poi nella ripresa con i
cambi azzeccati di Iniesta
Belletti e Larsson ha avuto la meglio per l'appannamento degli inglesi.
Etòo e Belletti hanno dato il colpo di grazia ai londinesi, encomiabili per il
loro impegno e la generosità dimostrata. Non è stata una gran serata per Ronaldinho, ma l'importante era vincere, per il Barcellona che ha vinto scudetto e Champions. Dopo
un inizio travolgente dell'Arsenal (Henry ha tirato su Valdez al 3'; il portiere gli ha respinto una
gran botta al 4'), è capitato l'episodio che ha condizionato decisamente la finale. Il Barcellona, che
per la verità con Etòo a sinistra e Ronaldinho centrale non aveva impressionato positivamente all'inizio, ha cercato di prendere in mano la partita.
Così al 17' Ronaldinho ha
messo in movimento centralmente Etòo che ha superato Lehmann: il portiere lo ha abbattuto forse all'interno dell'area; comunque July ha insaccato. L'arbitro norvegese
Hauge, a nostro avviso poco mobile e preciso, ha fischiato la punizione dal limite annullando il gol di
July e mostrando il rosso
al portiere. Il direttore di
gara ha danneggiato il
Barcellona privandolo di
un gol e, se vogliamo, anche l'Arsenal rimasto in
dieci. E però bisogna dire
che con un uomo in meno
(Pires ha lasciato il posto
al secondo portiere Almunia) gli inglesi han fatto
abbastanza bene: si sono
ridistribuiti bene in campo col sacrificio di Henry
pronto a dar manforte ai
suoi e han fronteggiato la
situazione.
Rijkaard ha cambiato
di posizione Ronaldinho
(a sinistra con Etòo centrale) e il Barcellona ha
cominciato a prender quota. Dopo una punizione
del brasiliano di poco a lato, però, su una punizione
magistrate di Henry da
destra, Campbell ha preceduto l'immobile Oleguer, mettendo la palla di
testa all'angolo alto alla
destra di Valdes. Insomma, la squadra di Venger,
in dieci, è andata in vantaggio sorprendendo la
statica difesa catalana.
Comunque gli azulgrana
non sono stati fortunati al
47' quando Etòo al limite
ha ricevuto da Ronaldinho, ha lasciato di stucco Campbell, si è girato e
di sinistro ha sparato sul
palo alla destra di Almunia che ha toccato la pal-
Fredrik Ljungberg contrastato da Oleguer Presas
la. Emozioni, episodi discussi, nervi a fior di pelle: una finale di Champions ricca di episodi importanti, insomma, a Saint Denis.
Con l'ingresso di Iniesta all'inizio della ripresa, Rijkaard ha tentato di
dare maggior spinta al
Barcellona: i tiri di Deco
(3'), dello stesso Iniesta
(8'), Ronaldinho (13') hanno sancito la superiorità
territoriale della squadra
di Rijkaard. Per l'Arsenal, che ha tirato indietro
Gilberto Silva, difesa e
contropiede, quando è
stato possibile. Per esempio al 18' con Hleb (fuori).
Con l'ingresso di Larsson,
il Barcellona ha tentato il
tutto per tutto. Ronaldinho ha sbagliato qualche giocata, ha sbagliato
qualche tiro, l'Arsenal ha
resistito e Henry al 20' ha
scartato Puyol e Marquez; poi non è riuscito a
concludere. Ljunberg al
22' da sinistra ha creato
un notevole pericolo per
Valdez che ha deviato. Insomma, inglesi forse più
pericolosi del lento e prevedibile Barcellona: Henry avrebbe potuto chiudere la partita in contropiede al 25', ma ha tirato su
Valdes. Molto stanco nel
finale. La grande giocata
di Larsson che al 32' ha dato una palla d'oro a Etòo
che, da sinistra, ha cambiato la gara, insaccando
rasoterra fra palo e portiere. Arsenal a terra fisicamente e moralmente e
Belletti al 36', su passaggio di Larsson, da destra
ha insaccato fra le gambe
di Almunia rasoterra. Insomma: il Barcellona ha
vinto per stanchezza dell'avversario senza aver
dominato. Ma così va il
calcio.
Franco Zuccalà
Slitterà il termine del 5 giugno. Per ora niente nomi nel tabellone di Champions
L’Italiasale altredicesimoposto, il Messicoal quarto
Coppe, italiane in stand by
Ranking Fifa, podio invariato
Il Brasile resta al comando
PARIGI - Non c'è nessuno della Federcalcio a Parigi. Roberto Bettega è rimasto a
Torino. Il terremoto italiano ha stravolto anche i piani dell'Uefa. Si doveva discutere di una Champions
con il tabellone tennistico, su proposta Milan, e invece il problema è «quali» saranno i club italiani
nelle prossime Coppe. Sarà l'Esecutivo (martedì a
Glasgow) a decidere: una
volta ricevute comunicazioni dal commissario Rossi, studierà un piano di scadenze per le iscrizioni degli 8 club azzurri. Che però non potranno mai rispettare la data prevista
del 5 giugno.
Non è da escludere che,
fino all'ultimo giorno utile, nei tabelloni di Champions saranno indicate
«Italia-1» o «Italia-2», magari perdendo il diritto alla testa di serie. E che, vista l'emergenza, si consenta di non partecipare all'Intertoto, troppo ravvicinato (15 luglio in campo),
per non creare guai. Ma lo
stesso non sarà facile. Pensate al Chievo: se resta in
Uefa gioca il 15 settembre, se è promosso ai preliminari di Champions anti-
ZURIGO - Brasile in testa con
827 punti, Repubblica Ceca seconda con 772 e Olanda terza a quota 768. Non
cambia il podio del
ranking Fifa. Secondo la
Federcalcio mondiale sono sempre i brasiliani i numeri 1 del mondo, davanti
ai cechi che l'Italia affronterà ai Mondiali di Germania nell'ultima gara del girone E. Sempre terza
l'Olanda: nessuna novità
rilevante, dunque, rispetto alla classifica di un mese fa. L'Itlia, 14esima ad
aprile, guadagna una posizione e si assesta al
13esimo posto, con 728
punti, scavalcando la Turchia. Tornando nelle zone
alte della classifca, al 4˚
posto sale il Messico, che
guadagna due posizioni
scavalcando la Spagna e
gli Stati Uniti (avversari
degli azzurri nel girone E
dei Mondiali), quinte a pari merito con 576 punti.
Completano la top ten Portogallo, Francia, Argentina e Inghilterra.
Tra le prime 50 nazionali del mondo anche il Ghana. Gli africani, avversari
degli azzurri ai Mondiali,
guadagnano due posizioni
Lars-Christer Olsson, direttore generale della Uefa
cipa all'8 agosto. Come
s'imposta la preparazione?
Il dg Uefa, Lars-Christer
Olsson, allarga le braccia:
«Se si sono dimessi Carraro,
Giraudo, Moggi e gli arbitri
dev'essere successo qualcosa
di grave. Non posso fare
commenti perché aspetto i
giudizi. Ma la lezione è che
va rivisto il sistema di controlli. Anche di Uefa e Fifa.
Su Pairetto abbiamo provveduto immediatamente.
E, se da Napoli arrivassero
informazioni su partite di
coppe, agiremmo subito».
Nelle commissioni è rimasto soltanto Umberto
Gandini, direttore organizzativo Milan. L'idea delle
teste di serie tipo tennis
(dai quarti di Champions), discussa martedì,
sarà esaminata dall'Esecutivo. Ma ora l'impressione
è che l'Uefa non sia troppo interessata a cambiare
formula. Nei corridoi s'è
invece parlato di Italia.
Carraro si dimetterà dall'Esecutivo Uefa a questo
punto? E cosa succederà
alla candidatura per l'Euro 2012? A Nyon saranno
elastici con la nuova federazione — la fase finale di
fatto era già assegnata —,
ma la struttura di via Allegri dovrà lavorare indipendentemente dagli altri settori. Perché i tempi sono
stretti.
Mai così attento a «non»
parlare di Juve, Michel
Platini, candidato alla presidenza Uefa contro lo svedese Johansson, s'è dilungato sulla Champions del
futuro: «Da quando avevo
pensato a un tabellone a eliminazione diretta, con 256
squadre, ho cambiato idea.
Preferisco la formula a gruppi, anche se interverrei nelle qualificazioni. Quattro
squadre per alcune nazioni
(adesso Spagna, Italia e Inghilterra, ndr) mi sembrano troppe». Oggi si parlerà
anche del «Rapporto indipendente» sullo stato del
calcio realizzato con Fifa e
Unione europea: l'obiettivo è farsi riconoscere una
«specificità» dello sport,
dato che il Trattato Ue
non c'è più, per resistere
agli attacchi del G-14.
Ronaldinho, bandiera carioca
e si assestano al 48˚ posto.
Intanto la Fifa ha annunciato che dopo i Mondiali,
appena tre giorni dopo la
finale, verrà diramata una
nuova classifica che si baserà su un sistema di calcolo più semplice che non
prenderà in esame gli ultimi 8 anni, ma gli ultimi 4
di ogni nazionale. Il nuovo
sistema verrà presentato
ufficialmente dalla Fifa
nella settimana che precederà la finale dei Mondiali, in programma il 9 luglio
a Berlino.
22
Giornale di Bergamo
/ Sport
Giovedì 18 maggio 2006
Lo studio. Il 73,3% degli italiani fra i 14 e i 64 anni segue gli azzurri con passione
Nazionale con 28 milioni di tifosi
La Nazionale di calcio partirà per
i Mondiali di Germania 2006 con
il supporto di 28,7 milioni di tifosi, pari al 73,3% degli italiani fra i
14 e i 64 anni. Il dato è contenuto
nel report «Germania 2006: i risvolti economici e organizzativi
dei Mondiali di Calcio» di StageUp. Gli Azzurri, guidati da Marcello Lippi, sono un vero e proprio testimonial della nazione e sinonimo di sport: ben il 93,6% degli italiani interessati allo sport
segue con una certa regolarità la
Nazionale di calcio mentre sono
18,9 milioni gli italiani che la seguono con continuità. I dati scaricabili dal nuovo portale StageUp.com, il primo portale di
sport business, e on-line con una
rinnovata release. Per l'occasione sarà possibile, previa registrazione, scaricare gratuitamente il
report «Germania 2006: i risvolti
economici e organizzativi dei
Mondiali di Calcio» che contiene
un approfondimento sulle potenzialità di comunicazione della Nazionale italiana di calcio.
SFEGATATI - I tifosi della nazionale di calcio italiana secondo lo studio di StageUp.com
Mondiali ’06. Tedeschi già in allerta
La partita Italia-Usa
a rischio terrorismo
Il Bka, l'ufficio criminale federale tedesco, ritiene che siano 21 le partite
a rischio attentati dei prossimi Mondiali. È quanto ha riportato ieri il settimanale «Stern», che ha citato una
fonte confidenziale all'interno del
Bka. Il pericolo di un attacco da parte degli integralisti islamici è molto
forte sia in occasione del match
d'apertura tra Germania e Costa Rica, sia per la finalissima del 9 luglio.
Ma la Bka tiene gli occhi aperti anche sugli incontri che vedono in scena gli Stati Uniti, avversari dell'Italia, ma anche l'Inghilterra, la Spagna, la Polonia e l'Australia, tutte nazioni che (come del resto l’Italia) hanno supportato l'intervento americano in Iraq.
Germania 2006. Tra i tanti spiccano le stelle Stam, Seedorf e Samuel
I protagonisti. L’argentino: «In Germania in piena forma»
Il dream team degli assenti
Tutti pazzi per il nuovo Messi(a)
Accanto alle 32 squadre che
dal 9 giugno si affronteranno
per conquistare i Mondiali, ce
n'è un'altra che non scenderà
mai in campo, ma che non ha
niente da invidiare a quelle
che hanno raggiunto la fase finale. Si tratta della "Nazionale
degli assenti", formata da quei
giocatori che non sono stati convocati per scelta tecnica. Tanti
i nomi illustri: dagli interisti
J.Zanetti, Samuel e Veron ai
milanisti Stam e Seedorf.
Il 15 maggio i ct delle 32 Nazionali impegnate a Germania
2006 hanno dovuto consegnare
le liste con i nominativi dei 23
convocati. Liste che rimarranno tali a meno di infortuni dell'ultima ora (sempre in agguato): in quel caso è possibile chiamare dei sostituti fino al giorno
prima del debutto. Come accade ogni quattro anni (due se
consideriamo anche gli Europei), alcune scelte dei vari tecnici hanno suscitato clamore e
"teste illustri" sono state immolate sull'altare dei campionati
del mondo. Ne viene fuori una
rosa molto competitiva, con
punte di diamante alcuni protagonisti del nostro campionato.
Ci travestiamo da tecnici e mettiamo in campo un collaudato
4-4-2. In porta la preferenza va
per il brasiliano Marcos, titolare della Seleçao ai Mondiali di
Corea e Giappone del 2002. Gli
altri due portieri della rosa sono il giovane Victor Valdes,
estremo difensore del Barcellona, e il veterano portoghese Vitor Baia, un'istituzione nel suo
paese. In difesa trovano posto
nel quartetto titolare due interisti: Javier Zanetti e Walter
Samuel. Il ct argentino Pekerman li ha clamorosamente
esclusi, a vantaggio di Coloccini, Ayala (che i tifosi del Milan
non scorderanno mai) e del
compagno interista Burdisso.
Una scelta che farà sicuramente discutere. Completano il
quartetto, il francese della Roma Philippe Mexes e Christian
Panucci: i due romanisti hanno
fatto un campionato eccezionale, ma Domenech e Lippi li hanno snobbati senza pensarci
troppo su. Completano la rosa
dei sette difensori gli olandesi
Bouma e Stam e lo spagnolo
Helguera, caduto in disgrazia
con il Real Madrid.
Il centrocampo che schieriamo è un inno alla fantasia: i
francesi Pires e Giuly sulle fasce, mentre i due centrali che
hanno il compito di guidare il
gioco sono i "cugini" Juan Sebastian Veron e Clarence Seedorf. In panchina il "Pittbull"
Edgar Davids, lo spagnolo Baraja del Valencia, il regista portoghese del Milan Manuel Rui
Costa e il baby a stelle e striscie Adu, che il ct Arena ha de-
ciso di lasciare in Usa. Le punte titolari sono Antonio Cassano, il miglior azzurro a Euro
2004, caduto in disgrazia con il
passaggio al Real Madrid, e il
bomber del Bayern Monaco
Roy Makaay. Completano il reparto il capocannoniere d'Olanda Huntelaar, lo spagnolo Morientes e il tedesco (nato in Brasile) Kuraniy, bocciato a sorpresa da Jurgen Klinsmann. Una
rosa competitiva, che difficilmente avrebbe potuto vincere,
ma sicuramente avrebbe fatto
la sua bella figura.
Assenti/2. L’interista: «Escluso e senza sapere neppure il perché»
La grande amarezza di Javier Zanetti
«Sinceramente sono dispiaciuto perchè ci tenevo a partecipare al mio
terzo Mondiale». Nonostante la tanta amarezza per la mancata convocazione, Javier Zanetti si conferma un «gentleman» e anche in
questa occasione evita di alzare i toni. Anzi. «Sono tranquillo - aggiunge il capitano dell'Inter - ho fatto di tutto per esserci. Le decisioni
di Pekerman non mi riguardano, non so se siano calcistiche o extracalcistiche. Ha convocato i suoi uomini e ora la cosa più importante per
chi è rimasto a casa è sostenere chi andrà in Germania». Zanetti racconta di aver saputo della sua esclusione dallo stesso ct argentino
«poco prima che diramasse la lista. Mi ha detto che non avrei fatto parte della nazionale ma senza darmi alcuna motivazione». L'esterno nerazzurro, però, dice di sentirsi ancora «un giocatore della nazionale
argentina perchè la Seleccion appartiene a tutti, e mi hanno fatto piacere le manifestazioni d'affetto della gente nel mio paese». Oltre a Zanetti, c'è un altro giocatore dell'Inter che, a sorpresa, non è stato
chiamato: Walter Samuel. «Non ho ancora parlato con lui - risponde
- non so come l'abbia presa. Sono contento per gli altri (Burdisso, Cambiasso, Cruz, ndr), soprattutto per Julio che potrà prendersi una rivincita dopo la mancata convocazione agli ultimi mondiali».
«Brasile fortissimo, ma ci siamo anche noi»
Lionel Messi è una delle star più
attese dei Mondiali di Germania.
Il fuoriclasse argentino, a 18 anni, giocherà il suo primo Mondiale e parla delle sue aspettative e
delle grandi favorite della kermesse iridata al via il 9 giugno.
Messi ha recuperato da un infortunio muscolare, rimediato con il
Barcellona nel match di Champions League contro il Chelsea,
che ha rischiato di fargli saltare
l'appuntamento con il Mondiale.
«Sto già molto meglio, per cui i timori sono ingiustificati. Non vedo
l'ora di giocare la prima partita dei
Mondiali, sono pronto», ha dichiarato il giovane talento argentino.
«Ho seguito scrupolosamente il programma di recupero e non credo ci
saranno complicazioni di sorta», assicura Messi per la gioia del ct della Seleccion, Josè Pekerman, che
a furor di popolo lo ha isnerito nella lista dei convocati. L'anno scorso ha vinto il Mondiale under 20
partendo dalla panchina, adesso
sogna di ripetersi in Germania,
magari da titolare, anche se Messi tiene i piedi per terra. «È successo tutto così in fretta, ma per fortuna la mia famiglia mi è sempre stata vicina. Il trionfo ai Mondiale Under 20 in Olanda, l'ingresso nella
prima squadra del Barcellona, il calore dei tifosi... Ancora stento a crederci», spiega Messi, pupillo di un
certo Diego Armando Maradona
che lo ha indicato come suo erede. «È fantastico - spiega Messi sapere che la gente crede in te, specialmente se si tratta di una leggenda come Diego, ma non mi sono
montato la testa, anzi, la cosa mi
spinge a fare sempre meglio». Intanto le quotazioni di Messi continuano a salire sia in campo che fuori,
in Argentina in quasi tutti i manifesti che pubblicizzano il Mondiale campeggia la stella del Barcellona. «Non riesco a capacitarmi dell'affetto ricevuto dal pubblico argentino, soprattutto a Rosario, la
mia città - spiega Messi -. Ero lì per
completare una parte della riabilitazione e sono stato accolto come un
re. Farò del mio meglio per sdebitarmi». Il sogno di Messi è quello
che nell'86, quando Lionel non
era ancora nato, realizzò Maradona vincendo i Mondiali messicani. «L'Argentina ha grandi giocatori e un grande gruppo e può fare mol-
La nuova stella argentina Lionel Messi
to bene in Germania - spiega il fuoriclasse del Barcellona -. Naturalmente il nostro sogno è vincere il titolo, ma dobbiamo fare un passo alla volta». Anche per Messi il Brasile è il grande favorito per il titolo
iridato. «I brasiliani sono di un altro pianeta, sono sicuramente i superfavoriti, ma ai Mondiali tutto
può succedere. Nel 2002 i favoriti
eravamo noi e siamo stati eliminati
al primo turno. Il fatto che il Brasile parta favorito non significa che
abbia già il titolo in tasca». La stella dei verdeoro è il suo amico e
compagno di squadra Ronaldinho. «Siamo molto uniti, è sempre stato gentile con me e mi ha aiutato a integrarmi nella squadra,
specialmente all'inizio - spiega
Messi -. È stato uno di quelli che mi
hanno fatto sentire parte di un
gruppo e per questo gli sarò sempre
grato». Messi scommette anche
sul compagno di nazionale Juan
Roman Riquelme che ai Mondiali
spera di cancellare il ricordo dell'errore dal dischetto nella semifinale di Champions League. «Roman è un giocatore incredibile, famoso in tutto il mondo. Non c'è
niente che io possa dire di lui che la
gente non sappia già. Ha classe, visione di gioco e sa anche fare gol.
Per noi è fondamentale», spiega
Messi che poi, riguardo al suo ruolo nella Seleccion di Pekerman,
dice: «l'unica cosa che mi interessa
è recuperare la condizione migliore
e dare il mio contributo alla squadra».
Giovedì 18 maggio 2006
Giornale di Bergamo
23
/ Sport
Mercato. L’agente dello svedese: «Soluzione gradita». Favalli rossonero
Milan, Ibra per sostituire Sheva
E se Zlatan Ibrahimovic
fosse il sostituto di Shevchenko al Milan? Un clamoroso affare di mercato
potrebbe profilarsi nelle
prossime settimane, con
la Juventus nei guai e con
il rischio che la società
bianconera venga retrocessa in B, l'attaccante svedese potrebbe finire alla
corte di Carlo Ancelotti. A
sostenerlo è il procuratore di Ibrahimovic, Mino
Raiola. «In una situazione
normale, se non ci fosse il rischio di conseguenze destabilizzanti come in questo
momento, la Juventus non
venderebbe mai Zlatan e
Zlatan non andrebbe mai
via dalla Juventus - spiega
Raiola -. Ma ora bisogna attendere il corso degli eventi,
capire cosa accadrà. In questo momento non si può certo parlare di rinnovo contrattuale. La mia speranza
e il mio augurio è che si possa prolungare l'attuale accordo, il che significherebbe
che si sono risolti i problemi
che ci sono oggi, ma intanto
la Juventus deve ancora stabilire chi prenderà in mano
le redini del club. Non voglio emettere giudizi perchè
con la società torinese ho ottimi rapporti, ma è chiaro
che se fossero costretti a vendere Ibrahimovic, in Italia
poche altre società potrebbero permettersi un giocatore
del suo livello e fra queste
c'è sicuramente il Milan, soprattutto se parte Shevchenko». «Andare al Milan - continua Raiola - sarebbe una soluzione gradita
al giocatore, essendo il Milan una delle società più prestigiose al mondo e, particolare non da poco, una delle
poche che possono permettersi l'ingaggio di Zlatan.
Tanto più che Braida è da
sempre un convinto estimatore del mio assistito e aveva raccolto informazioni
sul suo conto ancora prima
che andasse alla Juventus».
Altre - Vucinic, Oddo,
Marchionni, Gallas e Di
Natale, questi gli uomini-mercato del momento,
a parlare sono i loro procuratori, ma anche dirigenti
come il direttore generale
del Milan, Ariedo Braida,
che conferma: «Gallas e
Oddo sono due giocatori che
se si creassero i presupposti
giusti potrebbero far parte
della rosa del Milan nella
prossima stagione». Il dg
del Lecce, Carlo Regalia,
parla invece di Mirko Vucinic, talentuoso attaccante che la società salentina
lascerà partire nella prossima stagione. «Abbiamo
fissato il prezzo di Vucinic a
12 milioni di euro - spiega
Regalia -. Roma e Inter sono le società che hanno manifestato maggiore interesse, ma non si è ancora aperta una vera trattativa. Ha
chiesto informazioni anche
il Milan». Carpeggiani,
agente dell'attaccante dell'Udinese, Antonio Di Natale, ha invece ammesso:
«in questo momento Roma
e Sampdoria sono molto interessate al suo acquisto.
Per il suo cartellino l'Udinese chiede circa 6 milioni di
euro». Ancora Carpeggiani, questa volta, però, su
un altro dei suoi assistiti,
il neoacquisto della Juve,
Marco Marchionni. «Le vicende in cui è coinvolta la
Juventus non mettono in discussione il futuro bianconero di Marchionni - assicura
il procuratore -. Quando è
stato formalizzato l'accordo, i dirigenti juventini avevano potere di firma».
Zlatan Ibrahimovic, attaccante della Juventus e pezzo pregiato di mercato a causa della crisi bianconera
Juve. Il piano cessioni. In caso di B rosa da stravolgere: Del Piero potrebbe partire in prestito
Via Buffon, Trezeguet e Vieira
Cessioni per Buffon, Trezeguet e Vieira. Nedved, Cannavaro e Thuram ancora bianconeri (e magari ceduti in prestito), così come Alessandro Del Piero,
che dovrebbe tornare come bandiera
della nuova Juve. Ma il punto è: dove e
come ripartirà la nuova Juve? La retrocessione per lo scandalo intercettazioni è probabile e la società è costretta a
studiare un piano di cessioni. Ora tuttavia il vertice ancora non c'è: il cda si riunisce il 19 maggio. Dovrà trovare nuovi
dirigenti. Ma anche intanto studiare i
contratti dei giocatori, degli sponsor,
delle tv. In caso di clausole rescissorie
per la retrocessione, anche sul parco
giocatori si potrebbero avere dei problemi. In caso un giocatore possa andarsene a costo zero o quasi, il problema economico diventerebbe serio. In
ogni caso le ipotesi che circolano sono
molte: l'unica cosa certa è che se dovesse scendere in serie B, la società bianconera dovrebbe vendere molti dei suoi
pezzi pregiati. Il problema principale è
rappresentato dalle spese, oltre che
dalla volontà dei giocatori di non scendere nel purgatorio della serie cadetta. Il club si troverebbe già a dover rinegoziare i contratti per i diritti televisi-
vi, oltre che con gli sponsor. Difficile
pensare che possa accollarsi tutti gli
stipendi milionari dei suoi fuoriclasse.
Contratti - Peserebbero soprattutto i
contratti di Vieira e Buffon, che scadono nel 2010 e sono onerosi (entrambi
percepiscono un ingaggio di circa 4 milioni di euro netti l'anno), e quelli di
Thuram, Trezeguet, Nedved, Del Piero, Ibrahimovic, Cannavaro, relativi a
una fascia economica che va da un minimo di 2 milioni a un massimo di 4,5
(appunto Del Piero). Poi ci sono le scadenze più ravvicinate (Camoranesi nel
2007) e quelle medie (Emerson e Mutu, 2009). Un bel rompicapo, perché la
squadra - sempre nell'ipotesi di una
sanzione da parte della giustizia sportiva - deve rimanere competitiva, dando
per scontato il ritorno immediato in A.
Nello stesso tempo deve liberarsi della
zavorra senza indebolirsi troppo, pensando alla stagione successiva.
Del Piero - Un orientamento potrebbe essere quello di liberarsi dell'ingaggio di Del Piero, lasciandolo libero di
andare in prestito almeno il prossimo
anno. Per Nedved, Cannavaro e Thuram, tutti avanti con gli anni e quindi
con scarse prospettive di mercato, il fu-
Inter. Il giovane portiere coinvolto in un incidente stradale
turo sarebbe ancora bianconero, mentre l'altro pezzo da novanta da poter
mettere in vendita subito è Patrick
Vieira, che qualche buona richiesta ce
l'ha ancora. Anche Buffon andrebbe
via, ma sul portiere pesa il rischio di
una eventuale squalifica che la vicenda del calcio scommesse potrebbe causargli.
Le punte - Detto di Ibrahimovic, la vera incognita è Trezeguet, il cui contratto è in scadenza nel 2008, ma il francese ha adeguato economicamente il contratto un anno e mezzo fa e guadagna
circa 3,5 milioni di euro. Trezeguet è
stufo di non vincere nulla in Europa, sa
che quella attuale è l'ultima occasione
per riprovarci con un club che sicuramente la giocherà. Gli esperti dell'Ifil
stanno analizzando febbrilmente i contratti per capire se possa esistere qualche clausola rescissoria magari consensuale.
Capello - Infine c'è il nodo Capello,
con i suoi tre milioni di euro di ingaggio per un altro anno: il tecnico ha assicurato che rimarrà sulla panchina bianconera. Difficile però credere che mantenga la promessa in caso di retrocessione.
Condizioni gravi per Cordaz
Un albergo svizzero lancia l’asta
«Dormite nel letto di Ronaldinho»
Il portiere dell'Inter Alex
Cordaz, quest'anno in prestito all'Acireale (C1 girone B) dove gioca titolare, è
rimasto ferito in un incidente stradale avvenuto
la notte scorsa nel siracusano. Nello scontro della
sua auto con un autocarro
fermo sulla carreggiata è
morta la fidanzata del giocatore, Moira Sesto, 30 anni, di Lentini. Cordaz è ricoverato all'ospedale di
Lentini in gravi, ma non disperate condizioni. Nell'impatto tra la sua auto,
una Bmw Cooper, con un
autocarro fermo sulla carreggiata è deceduta la fidanzata del portiere Moira Sesto di 30 anni di Lentini. Il giocatore è attualmente ricoverato nell'ospedale del centro siracusano e dalle prime indicazioni le sue condizioni
di salute sarebbero abba-
Un albergo svizzero di Zurigo ha fatto partire una
singolare iniziativa: mettere all'asta, su un noto sito
web, una notte da trascorrere nello stesso letto dove sono transitati poche
ore prima i calciatori brasiliani in ritiro per il Mondiale. La data prevista è
quella del 3 giugno e finora l'offerta più alta è stata
di 415 dollari per la suite
di Ronaldinho mentre sono solo 51 i dollari per
quella di Kakà.
Non solo è la favorita numero uno per la conquista
del Mondiale, ma il Brasile è un vero e proprio business. E dopo il successo
della maglia della nazionale verdeoro preferita dal
57,9 per cento delle donne
tedesche, c'è una singolare iniziativa promossa da
stanza gravi, anche se Cordaz non sarebbe in pericolo di vita. Sempre secondo
le prime fonti, l'auto del
giocatore nell'impatto è
andata completamente distrutta a causa dello scontro violento a tal punto
che si è reso necessario sul
posto l'intervento dei vigili del fuoco. I rilievi sono
stati compiuti dalla polizia stradale coordinati dal
procuratore della Repubblica di Siracusa, Maurizio Musco, che avrebbe indagato come atto dovuto
per omicidio colposo l'autista dell' autocarro, G. L.,
un camionista di 43 anni
originario della provincia
di Ragusa. Le indagini sono ancora in corso. Il tratto della strada statale Catania-Ragusa interessato
dall'incidente è stata chiusa dalle 2.30 alle 6 di stamattina.
un hotel svizzero: è possibile dormire per una notte
nella stanza di Ronaldinho. Ben s'intenda non
con l'asso brasiliano incluso, ma l'asta prevede la
possibilità di dormire in
una delle stanze dell'albergo che la nazionale di
Parreira utilizzerà nel ritiro pre mondiale in Svizzera. Dal 3 giugno sarà possibile soggiornare nelle tante agognate camere, ma solo il vincitore dell'asta potrà realizzare questo singolare desiderio. Al momento, come ovvio, spopolano
le offerte per la stanza di
Ronaldinho per cui un
utente è arrivato a proporre, al momento, 415 dollari, mentre non gode di particolare apprezzamento
Kakà per la cui stanza sono stati offerti "solo" 51
dollari.
Nel frattempo il Milan
ha ufficializzato l'ingaggio di Giuseppe Favalli. Il
club rossonero, con un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito internet, ha comunicato «di
aver sottoscritto un contratto con il calciatore Giuseppe
Favalli fino al 30 giugno
2008». Favalli arriva dall'Inter dove ha giocato nelle ultime due stagioni.
Classe 1972, il difensore
ha militato per 5 stagioni
nella Cremonese, poi per
12 anni è stato bandiera
della Lazio prima di trasferirsi all'Inter. Ora una nuova avventura al Milan con
cui ha firmato un biennale. Altra Milano: il Werder
Brema ha ingaggiato Pierre Wome. L'esterno camerunense, 27 anni, arriva a
parametro zero dall'Inter
e ha firmato un contratto
fino al 30 giugno 2008. In
Italia Wome ha giocato anche con le maglie di Bologna, Roma, Lucchese, Vicenza e Brescia.
Estero - Il 25enne attaccante bulgaro Dimitar Berbatov giocherà nella prossima stagione nel Tottenham. La società di White Hart Lane ha versato 16
milioni di euro al Bayer Leverkusen e per ufficializzare il suo ingaggio deve
ottenere il permesso di lavoro per il giocatore. Berbatov era legato al Bayer
fino al 2009 ma una clausola nel suo contratto gli consentiva di liberarsi per almeno 15 milioni di euro.
«Non è stato ancora confermato, ma mi è stato detto che il Chelsea mi vuole».
Per la prima volta Roberto Carlos esce allo scoperto e in un'intervista al quotidiano spagnolo «Marca»
conferma l'interesse della
società di Stamford Bridge. «Ho detto loro che devono parlare con il Real Madrid, che il club deve eleggere il presidente e che io ho
ancora un contratto - continua il 33enne esterno brasiliano - Non so cosa accadrà con le elezioni e ho bisogno di sapere se il nuovo presidente e il nuovo tecnico
mi vorranno ancora. Sarebbe doloroso lasciare il Real
dopo tanti anni». Al posto
di Roberto Carlos, dal
Chelsea,
arriverebbe
Asier Del Horno. «Non so
niente di questa trattativa ha replicato l'ex giocatore
dell'Athletic Bilbao - È comunque un onore che un
club come il Real sia interessato a me, a chiunque piacerebbe giocare lì». Dopo
aver annunciato l'ingaggio di Nihat dalla Real Sociedad, il presidente del
Villarreal,
Fernando
Roig, ha pronto un altro
colpo: Robert Pires. «Arriverà la prossima settimana
- ha dichiarato alla tv spagnola Canal Nou - Dopo la
finale di Champions League sarà libero e verrà qui
per la presentazione».
L'esterno francese dell'Arsenal, in scadenza di contratto, avrebbe firmato un
biennale. Mircea Lucescu
allenerà lo Shakthar Donetsk fino al 2009. L'ex tecnico di Brescia e Inter, dopo aver vinto il titolo ucraino nello spareggio contro
la Dinamo Kiev, ha ottenuto un prolungamento per
altri due anni al contratto
che era in scadenza al termine della prossima stagione. Lucescu è arrivato
allo Shakhtar nel maggio
2004, vincendo due campionati.
24
Giornale di Bergamo
/ Sport
Giovedì 18 maggio 2006
Mercato dilettanti. Grandi manovre. Lucchetti interessato alla Trevigliese
Vecchi corteggiato dal Montichiari
Gli spareggi di fine anno
non hanno ancora emesso
i loro verdetti. Ma il calcio
mercato del dilettantismo
è già iniziato. Si apre il periodo in cui mettere a frutto le doti dei rabdomanti, i
cercatori nati di talenti, i
direttori sportivi. Ma non
hanno gli indumenti di Vasco de Gama, bensì i telefonini cuciti alle orecchie. E
neanche a dirlo, tutto si addensa in un vortice. Il tecnico che in questa stagione ha trascinato il Mapello alla conquista dell’Eccellenza, Stefano Vecchi,
è stato contattato da una
società professionistica, il
Montichiari. Indosserebbe i panni di allenatore degli Allievi Nazionali e in
tal caso metterebbe una
pietra sopra il doppio ruolo allenatore-calciatore.
Le scarpette verrebbero
appese a chiodi che questa volta non sono claustrofobici. Marco Merelli, «il
ragazzo con dinamite nei
polpacci» che in questa
stagione ha indossato la
maglia della Gandinese
passa a difendere i pali
della Primavera Pergocrema. Lo stesso destino che
in un primo momento pareva di Alessandro Salvi.
Ma anche il Mapello, formazione neo promossa in
Eccellenza, si è interessata al centrocampista in forza al Trealbe. Per quanto
riguarda le sorti della Trevigliese è possibile che la
società passi nelle mani di
Ivano Lucchetti, titolare
della Blu Farm, con particolare occhio al settore
giovanile. In questo caso
verrebbero ridisegnate le
mire della prima squadra,
con un programma serio,
ma studiato per un campionato tranquillo. Certo
la situazione è ancora in alto mare, ragion per cui verrebbe a cadere la pista
che voleva il direttore
sportivo Rolando Lorenzi
alla Trevigliese. Sempre
più insistenti invece le voci che pronosticano un ritorno del diesse alla Colognese. A proposito di Colognese, va sottolineata la
stagione straordinaria del
centrocampista Luzzana,
classe 87. Quest’anno ha
giocato praticamente tutte le partite ricoprendo
tutti i ruoli immaginabili
del centrocampo. Occhi
non solo su Buelli (Bergamo Cenate), dunque. Per
quanto riguarda la Pontirolese, invece, appena promossa nel campionato di
Eccellenza, continua il filo diretto fra la società
biancoamaranto e il settore giovanile dell’AlbinoLeffe. Ma i neopromossi
puntano su un attaccante
classe ’83 che in questa stagione ha indossato la maglia dell’Almè, in Prima
categoria. Parliamo dell’ex Brignanese Diego Frigeni. Insomma, la Pontirolese vuole togliersi lo sfizio di essere bocca di fuoco anche in Eccellenza.
Nel frattempo viene corteggiato da diverse formazioni il difensore centrale
con il mirino sul collo del
piede, Danilo Carsana.
(l.p.)
Mercato dilettanti/2. Per l’Arcene ipotesi Monzani
Lemine su Pedretti e Perico
A San Paolo ritorna Avanzini
Antenne drizzate anche in
Promozione e Prima categoria. Due giocatori che in
questa stagione hanno indossato la maglia del Mapello, nella fattispecie Fabrizio Pedretti (centrocampista centrale) e Andrea Perico (attaccante),
sono vicinissimi al Lemine. Il Curno affronta i
play-out utili a mantenere
la salvezza nella categoria
di Promozione. Se ottenesse la permanenza, allora
sulla panchina biancazzurra rimarrà l’attuale tecnico, Enrico Leoni. In caso
contrario prenderà il suo
posto l’ex allenatore del
Ciserano, Mario Livio
Sporchia. Emilio Monzani, ex allenatore dell’Isola, è prossimo a una nuova
panchina, quella dell’Arcene. Per quanto riguarda
il San Paolo d’Argon, società appena retrocessa in
Prima, ma che giocherà comunque in Promozione rilevando i diritti del Cenate Colle dei Pasta, è in arrivo Stefano Avanzini, in forza al Pedrengo in questa
stagione. Il suo è un ritorno. Ma il nuovo tecnico,
Giovanni Astori, ex Ponte
San Pietro, vuole giocatori che vengono dall’Eccellenza. In particolare almeno tre pedine dell’Isola,
Maurizio Terletti (difensore centrale), Carlo Mar-
Avanzini tornerà al San Paolo
chesi (difensore centrale)
e Andrea Quaglia (centrocampista). Un trio a cui si
aggiungono due dei suoi
giocatori, Marco Rama e
Stefano Panfilo, rispettivamente portiere e attaccante del Ponte San Pietro. Nel frattempo il diesse dell’Ardens Cene, Gianandrea Bortolotti, è vicino al Pedrengo. Per quanto riguarda l’allenatore seriano, Mario Astolfi, il suo
ruolo è confermato anche
per la prossima stagione.
Andrea Villa, il tecnico
che quest’anno ha allenato il Brusaporto, nella prossima stagione (come già
anticipato) guiderà lo
Scanzorosciate. In compenso la società ha contattato il tecnico ex Roncello,
Cingarlini, insieme a Luciano Bordogna, secondo
di Ciulli al Bergamo Cenate Sant’Alessandro.
(l.p.)
Stefano Vecchi ha condotto il Mapello alla vittoria del girone C di Promozione
Eccellenza. Confermato il centrocampista: «Avremmo potuto fare di più, ma il girone era molto duro»
Ponte San Pietro riparte da Fumarolo
Gli ingegneri del Ponte si stanno
adoperando per costruire la formazione che calcherà il terreno
del Matteo Legler nella prossima
stagione. Ma sono importanti anche le conferme. Come quella del
ventiseienne centrocampista centrale Bernardino Fumarolo, che
in questa stagione ha diretto la
mediana dei Blues in compagnia
di un altro pilastro come Luca Locatelli. La massima categoria toccata da Fumarolo parla di serie
C/2, ossia professionismo, nel Varese Calcio. Due le reti segnate
durante il campionato d’Eccellenza appena concluso, una contro
l’Usmate e una a Osio Sotto contro la Voluntas. Per intenderci
sassate violentissime. Lo abbiamo intervistato.
Fumarolo, il suo bilancio sulla
stagione appena conclusa dal
Ponte San Pietro.
«Che dire, sicuramente avremmo
potuto far meglio, ottenere qualche
punto in più. Ma in fin dei conti è
stato un campionato molto livellato, equilibrato. Non è un caso che
due formazioni blasonate come Isola e Usmate siano finite ai play-out.
Vedendo la sorte di queste squadre
dico che la salvezza diretta tutto
sommato è stata importante».
Sia lei che suo fratello, Domenico, avete giocato nel settore giovanile dell’Atalanta.
«Sì, io solo per un anno, mio fratello invece per almeno dieci. Ora
gioca in serie D».
Chi è più bravo fra voi due?
«Beh, direi mio fratello. L’anno
Calcio Csi. Val.Fer Credaro, stagione d’oro
Il «Blues» Bernardino Fumarolo
prossimo potrebbe giocare nel professionismo».
E dove?
«Lo vogliono Pisa e Prato».
Il suo ex mister, Giovanni Astori, allenerà il San Paolo d’Argon
nella prossima stagione.
«Sono contento per lui e mi fa piacere. E’ un buon allenatore e gli auguro di togliersi le sue soddisfazioni. Ha scelto un’altra società seria».
La Voluntas Osio ha vinto gli
spareggi play-off.
«Sì, contro di noi mi è sembrata
una buona formazione specie a centrocampo e in attacco. Anche se, ad
essere onesto, non mi sembra che abbiano una difesa infallibile. Ma in
ogni caso va dato merito alla squadra di Osio Sotto che ha raggiunto
un traguardo importante. Nelle nostre categorie, secondo me, sono gli
attaccanti che fanno la differenza e
alla Voluntas non mancano».
(p.l.c.)
La Val.Fer Credaro (nella foto), alla prima partecipazione al campionato Csi a sette, ha vinto il torneo con due giornate di anticipo. Un traguardo che inizialmente sembrava irraggiungibile, ma l’impegno e la
serietà di tutti hanno consentito di superare le difficoltà che si sono
presentate. Grandi meriti vanno riconosciuti ai calciatori e allo staff
che hanno dimostrato impegno per l’intera durata del campionato, oltre allo sponsor Val. Fer srl, rappresentato da Giuseppe Valsecchi che
ha sostenuto economicamente la squadra.
Società - Presidente: Pierluigi Pinetti. Vice presidente: Stefano Luigi Signorelli. Segretario: Luca Longaretti. Calciatori: Stefano Luigi Signorelli, Dario Panza, Omar Bortolotti, Cristian Perletti, Cristian Fabio Polini, Francesco Loda, Sebastian Bresciani, Marco Ravelli, Matteo Compagnoni, Daniele Belotti, Vittorio Dossi, Roberto Belotti, Stefano Valsecchi, Emiliano Bona, Daniele Corali, Diego Plebani. Staff Allenatori: Eraldo Panza, Luisito Belotti. Collaboratori: Simone Bessi,
Giovanni Bessi, Gian Franco Belotti, Marco Gafforelli.
(gio.tal.)
Giovedì 18 maggio 2006
Giornale di Bergamo
25
/ Sport
Squalifica record. L’Uso ha presentato preannuncio di ricorso: «Falsità sul referto»
Guerini: «Deve emergere la verità»
Gianfranco Guerini, presidente dell’Uso Calcio
Ieri mattina l'Uso Calcio ha presentato il
preannuncio di ricorso alla squalifica (di un
anno, ricordiamo), del suo presidente, Gianfranco Guerini. Il referto del commissario di
campo presenta, secondo il sodalizio biancogranata, delle gravi inesattezze che danneggiano gravemente sia la figura della società,
sia dello stesso presidente Guerini, accusato di aver «colpito con una manata» l'arbitro dell'incontro Uso Calcio-Orbassano (prima gara play-off, 2-3), Lo Castro di Catania.
Non ci sta proprio il presidente biancogranata, trattato come un comune delinquente:
«Sono sbalordito, non so cosa pensare. Non riesco a immaginare nulla. A inizio gara ho rimproverato un mio dirigente perché alcuni ragazzi stavano svolgendo riscaldamento in campo. Sul referto il commissario ha scritto di un
battibecco con la società ospite. Non è vero.
Questa è un'altra delle cose che non tollero».
Questo ricorso potrebbe portare a qualcosa di utile?
«Ieri mattina abbiamo presentato il preannuncio di ricorso e nelle prossime ore vedremo
di muoverci ancora. Erano presenti alcuni
agenti delle forze dell'ordine, organi di stampa,
gente comune: gente che testimonierà per la verità. Vogliamo solo che esca la verità, questa
volta non lasceremo perdere».
Perché, secondo lei, arbitro e commissario avrebbero riportato così gravi inesattezze nei loro referti?
«Perché penso che abbiano capito di aver sbagliato troppo in gara. Il vero problema sta nel
fatto che non esiste alcun tipo di dialogo con la
categoria arbitri. In qualsiasi tipo d'istituzione, anche la più piccola, anche la più nascosta,
la più restrittiva, c'è possibilità di avere dialogo e capire quello che si è commesso. Capire insieme gli errori. L'arbitro di domenica non può
credere davvero di essere nel giusto».
E ancora: «Non hanno nemmeno avuto il coraggio di chiedere scusa. Per noi è un divertimento, investiamo tempo e passione nel calcio,
non è ammissibile che queste persone vengano
a portare via qualcosa che fa parte di te con le
loro giacchette nere, un fischietto e una matita. Voglio andare fino in fondo a questa faccenda, mi sembra doveroso nei confronti dei miei
giocatori. Non possiamo sempre subire e stare
zitti. Non possiamo restare a guardare anche
questa volta».
Cosa pensa di quello che sta accadendo
nel mondo del calcio? Crede che anche la categoria dilettanti, in particolare la D che la
riguarda da vicino, sia coinvolta?
«No, credo che la D non sarà coinvolta ai vertici generali. Punghellini si trova a dover fare i
conti con una categoria di mezzo, una sorta di
guarnizione tra il dilettantismo e il professionismo: il più delle volte subisce. Il calcio deve
cambiare, ha bisogno di rinnovamento, ci vuole una pulizia seria e serena inserendo persone
che amano davvero il pallone».
Parlando dell'Uso Calcio: giudica positiva
la stagione della sua squadra?
«Sì, gli unici nei sono stati i fatti di questa domenica, il ripescaggio del Varese e qualche torto arbitrale subito. Nel complesso la squadra
ha fatto un buon campionato».
Uno degli elementi fondamentali della
squadra, Michele Tarallo, non sarà più con
voi la prossima stagione. Questa è una perdita importante per voi.
«Tarallo è giusto che segua la sua strada. Noi
dobbiamo ripartire al massimo per affrontare
il prossimo campionato ancora più competitivi. Farò di tutto per tenere Bernardi, Spampatti e gli altri giocatori che quest'anno hanno sposato la nostra causa».
Giorgio Burreddu
Dilettanti. Lo Scanzo è vicino a Carissoni e Spreafico
Sforzatica. La squadra è stata affidata al suo vice, Rota
Ildirettoresportivo Lascalatrasloca
eda Brusaporto vaa TorreBoldone
Esonerato Bertoglio
Il direttore sportivo Pasquale Lascala passa da
un mister Villa (da Andrea a Stefano) all'altro
perché lascia il Brusaporto e passa per la nuova stagione alla Torre.
La società del presidente Farnedi (prima categoria), dopo aver confermato mister Stefano Villa sulla panchina ha scelto la Lascala per formare la squadra che vorrebbe ottenere nella prossima stagione un piazzamento play - off. Ecco le
prime parole di Lascala
a Torre Boldone: «Ringrazio innanzitutto la dirigenza del Brusaporto
per questi due anni e mezzo di bellissima collaborazione. Il mio grosso rammarico è per l'obiettivo
non raggiunto ma auguro
a loro miglior fortuna e
un grosso in bocca al lupo
Lo Sforzatica (Prima girone D) passa nelle mani del vice allenatore Attilio Rota. L’allenatore Gigi Bertoglio (nella foto) è stato esonerato. Lo
Sforzatica si presenta dunque a questi spareggi retrocessione (avversario l’Almè) senza quel mister che a
sua volta era subentrato a Quadri.
«Ho pagato la mancanza di risultati
che qualcuno si attendeva». L’ex Bertoglio analizza questo suo esonero.
«Rimango ugualmente un tifoso della
squadra augurandogli la permanenza
in categoria. Purtroppo non abbiamo
raccolto a seconda del seminato anche
perché nessuna squadra incontrata ci
è stata nettamente superiore. Certo,
quando si falliscono determinate occasionissime sotto porta si rischia, come
successo, di essere puniti per poi rimanere a mani vuote. Personalmente ho
ben poco da rimproverarmi. Quando
sono arrivato a stagione in corso ho
cercato in primis di ricostruire il gruppo trattando, e motivando, tutti i ragazzi a disposizione. Inoltre ho cambiato anche il modulo di gioco. Non lo
nego: questo esonero mi ha lasciato un
gran dispiacere perché mi sono tuffato
per poter riuscire a raggiungere alti traguardi
nella prossima stagione.
Per quanto riguarda invece il lavoro qui a Torre Boldone, è iniziato da qualche giorno e cercheremo di
rinfozare la squadra per
arrivare nei quartieri che
contano. C'è grande entusiasmo e speriamo di fare
bene». Invece a Brusaporto arriva il direttore
sportivo
Ruggero
Trapletti, che in questi
giorni sta sfogliando la
margherita per il nuovo
mister e si sta buttando
a capofitto sul mercato
per rinforzare la rosa del
presidente Comotti che
nel 2006/’07 vuole fare
un gran campionato. Allo Scanzo potrebbero approdare il centrocampista Carissoni della Brembatese e l'attaccante
Spreafico del Ponteranica.
(Adro)
in questa esperienza con parecchio entusiasmo». In due stagioni lo Sforzatica ha cambiato quattro allenatori.
Da Guido Galimberti si è passati a
Giuliano Bertola (abile nel traghettare la squadra a una salvezza paragonabile ad un campionato vinto).
In questa stagione la società Sforzatica aveva puntato su Imerio Quadri
ma a stagione in corso ha preferito
puntare su Gigi Bertoglio. Ai giorno
nostri la squadra passa nelle mani
di Attilio Rota. La salvezza passa attraverso i play out: avversario l’Almè.
(Kono)
Colognese ai play-out. Il mister torna sul caso Pedrocchi: «Non sanno far rispettare le regole»
Cefis: «Federazione incapace»
Accantonata l'idea d'evitare i
play-out, la Colognese attende domenica. C'è l'Oggiono
da affrontare nella doppia sfida che vale una stagione. Il
Tar del Lazio ha ritenuto opportuno lasciare i punti al Como Calcio nonostante le regole siano state bellamente calpestate dai lariani. Punti di vista: ma le leggi non devono essere chiare e prive d'interpretazione? Ecco il parere del tecnico gialloverde Gianni Cefis:
«Basta vedere che cosa sta succedendo in A e in B. E' una brutta situazione per il nostro calcio
e non c'è da stupirsi se accadono
queste cose. Il regolamento nel
nostro caso parlava chiaro: il
giocatore in questione, Pedrocchi, è stato schierato nonostante le norme lo vietassero. Ha pure preso una squalifica, vorrà
pur dire qualcosa questo. Si sono attaccati al fatto che la Colognese si è mossa in ritardo, ma
l'irregolarità del Como resta comunque».
Ma perché, secondo lei, i
punti sono rimasti al Como?
«Non lo so. Il fatto certo è che
la Federazione ha perso la faccia con questa vicenda. Se non
sono capaci di far rispettare le
regole allora è giusto che tutti
facciano di testa loro. Se non sono capaci di applicare il regolamento significa che qualcosa
non va».
Parlando della gara con
l'Oggiono: com'è l'ambiente
in casa Colognese?
«Già da una settimana insistevo sul fatto che non ci avrebbero ridato quei punti. Mi ritengo sfortunato in queste cose. Credo che la squadra abbia meritato la salvezza sul campo e per
questo sono tutti pronti ad affrontare al meglio questo impegno. Dovremo avere la giusta
rabbia».
L'Oggiono è un cliente scomodo da affrontare.
«E' uno spareggio play-out,
difficile. Loro hanno evitato la
retrocessione diretta con lo spareggio e per questo andranno a
mille. Vengono da una buona
partita, nonostante il caldo. Ripeto, la nostra arma è la convinzione di aver guadagnato la salvezza sul campo».
Con l'Oggiono, in campionato, avete vinto la gara d'andata (2-0) e perso a tavolino (3-0)
il ritorno per un'errata sostituzione.
«Quelle due sfide contano davvero poco. Gli spareggi sono
un'altra storia. In due gare ci
giochiamo la permanenza in serie D. Io e la squadra crediamo
nelle nostre potenzialità e nel
buon esito di questa partita. Mi
auguro che tutto vada per il verso giusto».
(gio.bu.)
Gianni Cefis, mister della Colognese impegnata ai play-out
Serie D. Play-out. «L’Alghero fa paura, ma i ragazzi stanno lavorando bene»
Biava: «Il Cenate è carico»
L'altro incontro play-out di
domenica è Bergamo Cenate-Alghero. La squadra guidata dalla coppia Bonavita-Santucci affronterà proprio la squadra che l'ha
condannata agli spareggi
nell'ultima giornata di
campionato: il destino a
volte è proprio beffardo.
Vuole assolutamente riscattare il 2 a 0 subito in
Sardegna all'ultima di ritorno la squadra del presidente Pietro Biava, che
commenta così l'incontro
alle porte: «E' un incontro
davvero difficile. Una doppia sfida che vogliamo, superfluo dirlo, assolutamente
vincere. Siamo consapevoli
delle nostre potenzialità an-
che se la stagione, probabilmente, non è andata come
molti si aspettavano. E' passato. Dobbiamo guardare
avanti e alla sfida che ci attende tra poche ore».
L'Alghero è la squadra
che vi ha condannati a giocare questi spareggi e ora
proprio con loro vi giocherete la permanenza in categoria.
«Sì, l'Alghero è una squadra molto forte che se è in
giornata può fare paura.
Che dire? Dobbiamo stare
molto attenti e cercare di fare il massimo in avanti per
riuscire a segnare almeno un
gol. Non è mai semplice affrontare un impegno in Sardegna, soprattutto il ritorno
di uno spareggio play-out,
abbiamo già sperimentato
queste trasferte durante l'arco del campionato: l'ambiente è caldo e il pubblico potrebbe essere l'uomo in più per i
nostri avversari ma quello
non ci fa paura».
Come ha visto i ragazzi in
settimana?
«Molto bene, sono tutti carichi per la partita di domenica. Il tecnico e tutta la
squadra stanno lavorando
con grande impegno per raggiungere l'obiettivo di rimanere in categoria. Ripeto,
non sarà una cosa semplice
ma tutti ci auguriamo che finisca nel migliore dei modi.
Per il Cenate, ovviamente».
(gio.bu.)
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Giornale di Bergamo
/ Sport
Giovedì 18 m
Primo piano/1. Il portiere Carminati (Clusone): «Nelle gare importanti gli animi si scaldano facilmente»
«Risse e scazzottate non sono una novità»
MisterAllievi:«ASanGiulianocitiraronotappidibottiglia»
Spesso e volentieri i protagonisti diretti, i primi a
essere coinvolti in episodi
di violenza, sono giocatori
e allenatori. Insulti, cori
provocatori, lanci di oggetti a bordo campo, per non
parlare di sputi e risse a fine partita: alcune volte
chiamati in causa in prima
persona, altre volte coinvolti marginalmente perché entrati a difendere
qualche atleta o qualche
compagno di squadra. Giocatori e allenatori diventano attori o semplicemente
spettatori involontari di situazioni incresciose, che
poco hanno a vedere con
quello che è il loro ruolo o
con quello che costutiusce
il calcio giocato. Abbiamo
chiesto a due di loro, da
sempre nel mondo del calcio, che cosa ne pensano a
riguardo e se hanno vissuto in prima persona questi
tipi di episodi.
Il giocatore - Luca Carminati è certamente un giocatore d’esperienza e di questi episodi ne ha visti tanti,
fuori e dentro al campo.
«Nella mia carriera ho assistito a tante situazioni di
questo tipo e posso garantire
che accadono sia in categorie elevate che all’interno
del calcio minore. Da questo
punto di vista infatti il calcio assume la stessa identica
sembianza, a prescindere
dalla realtà della quale si
sta parlando: quando in palio c’è una finale o un turno
di play off o play out, non c’è
santo che tenga: tutti vogliono vincere e per farlo, sono
pronti anche a gesti di questo tipo. C’è anche da dire
che basta davvero un niente
per scatenare il putiferio:
spesso queste situazioni nascono da semplici diverbi tra
due giocatori, ma ci vuole
un attimo per ingigantire la
cosa. Per quanto riguarda invece i rapporti con i tifosi è
quasi luogo comune che da-
In vista del ritorno di play out col Vallecamonica, dopo l’andata di fuoco
La Romanese spegne le polemiche
Patron Forlani: «Ci scusiamo per la pallonata all’anziano»
Gheza,presidentedelVallecamonica
«Scontri originati
dalla storica rivalità
Brescia-Atalanta»
Claudio Gheza, patron del Vallecamonica, è sulla stessa lunghezza d’onda di Forlani in merito alla vicenda che ha visto coinvolte le rispettive società
domenica scorsa. Volontà unanime, quindi, quella cioè di mettere una pietra sopra
sugli spiacevoli episodi che si sono verificati e al contempo di concentrare l’attenzione
sul campo da gioco.
«Mi dispiace tantissimo per quello che è accaduto la scorsa domenica», racconta Gheza,
«perché si sono verificati episodi che non fanno
certamente bene al calcio e che hanno a che fare unicamente con la
violenza negli stadi. La
mia società e quella della Romanese hanno
avuto modo di sentirsi
telefonicamente in questi giorni, abbiamo ricevuto anche i telegrammi di scuse: in sostanza
ci siamo chiariti definitivamente e abbiamo
deciso di metterci una
pietra sopra». L’unico
pensiero quindi, quello comune, va alla gara che attende le due
formazioni: «Sarà una
partita importantissima perchè sia noi che loro teniamo molto alla
categoria e non vogliamo assolutamente perderla. A Romano mi auguro di vedere solo una
bella partita, anche perché sono convinto del
fatto che gli scontri che
ci sono stati non hanno
nulla a che vedere con il
confronto tra le due realtà calcistiche, quanto ai
rapporti tra Atalanta e
Brescia che, mi auguro,
domenica rimangano
fuori dallo scenario della gara stessa».
(Mo.Pa)
Ci ha pensato Ferdinando Forlani, patron della Romanese, a mette una pietra sulle polemiche in merito alla
partita giocata domenica scorsa tra il Vallecamonica e
la Romanese, terminata con tafferugli fuori dallo stadio, ma anche con qualche gesto di eccessivo nervosismo in campo. E lo ha fatto non tanto con le parole,
quanto con i fatti: ha mandato due raccomandate di scuse, una alla società Vallecamonica e una all’anziano signore colpito da una pallonata, scagliata da un giocatore orange in tribuna al termine della gara. Fra le società
sono anche intercorse due telefonate, una da parte del
presidente stesso e una da parte del ragazzo autore dello sfortunato gesto.
«Mi auguro davvero che si possa mettere la parola fine a
questo spiacevole episodio», racconta Forlani, «mi sono
preoccupato personalmente di telefonare alla società bresciana e all’anziano colpito dalla pallonata non solo perchè
era giusto farlo, ma anche per creare un clima più disteso
in vista della
sfida di domenica, decisiva per
la salvezza di
una delle due
compagini. Fortunatamente a
Romano lo stadio è attrezzato, nel senso
che abbiamo a
disposizione
due tribune separate,
cosa
che ci permetterà di dividere
le due tifoserie,
anche se, a prescindere da questo fatto, mi auguro davvero
che la gara in
programma
non abbia niente a che fare
con violenza,
risse o cose di
questo
genere». Per Forlani i motivi dei
tafferugli non
sono infatti da
ricondurre alla gara che si giocava a Piancogno domenica scorsa: «I ragazzi coinvolti non si sono scontrati per dei
motivi legati al match Vallecamonica-Romanese, quanto
in nome dell’eterna disputa tra Atalanta e Brescia. Tutto
infatti è riconducibile alle magliette indossate dall’una e
dall’altra tifoseria: questa è stata la vera ragione degli scontri». Il pensiero va dunque a domenica: «L’unica cosa
che mi aspetto di vedere è una bella sfida tra le due squadre
chiamate in causa. Dai miei ragazzi mi aspetto una grande
reazione: se dobbiamo retrocedere lo dobbiamo fare a testa
alta e questo è possibile solo se i ragazzi danno l’anima. Domenica scorsa non solo non c’erano con le gambe, ma neanche la testa, e la dimostrazione di questo sta nel fatto che i
due gol del Vallecamonica sono stati il frutto di due disattenzioni nostre, per la precisione un’autorete e di uno svarione della difesa. La Romanese ha giocato malissimo, permettendo ai nostri avversari di vincere meritatamente».
(Mo.Pa)
gli spalti arrivino sputi, insulti e cori provocatori. Questo lato del calcio c’è sempre
stato e sempre ci sarà, dico
solo che la cosa non mi stupisce per niente, basta pensare
che non capita solo in campionati che vanno dalla serie D fino ad arrivare alla
Terza categoria, ma anche
nei tornei estivi». Anche la
memoria a lungo termine
di Carminati porta alla luce episodi di violenza. «Ricordo la finale tra la Bagnolese e la mia squadra di allora, l’Orsa Iseo, una gara tiratissima, valevole per la vittoria del campionato. Durante e a fine gara ci fu una grandissima rissa, nata da un diverbio a centrocampo tra alcuni giocatori. Altro caso fu
quello del derby tra Onore
Parre e Clusone: l’andata finì 3-2 a favore dell’Onore,
mentre il ritorno 2-1 per noi,
con la rete della vittoria firmata al 90’. Ne seguì una rissa negli spogliatoi, con conseguente squalifica di tre giocatori da parte dell’arbitro.
Nell’84 poi, quando giocavo
nelle giovanili del Leffe, ricordo di un brutto espisodio
nel quale si ritrovò coinvolta la prima squadra nella gara di Coppa Italia contro l’Altamura. I tifosi lanciarono
bottiglie e altri oggetti contro i giocatori, che furono costretti a scappare letteralmente negli spogliatoi e da lì
non uscirono più fino all’arrivo dei Carabinieri».
L’allenatore - Mister
Claudio Allievi, che calca i
campi da gioco da oltre
vent’anni anni, sostiene di
non aver mai assistito a situazioni che andassero oltre una goliardica scazzottata. «A parte qualche piccola rissa o scazzottata a fine
Luca Carminati (Clusone)
gara, fortunatamente, non
ho mai assistito a episodi di
violenza gratuita. Ricordo
solo una gara della Trevigliese, quando l’allenavo in Eccellenza, disputata a Mezzo
Lombardo, un paese in provincia di San Giuliano Milanese, nella quale i tifosi ospiti si erano dati parecchio da
fare. Avevano praticamente
passato gli interi novanta
minuti a tirarci i tappini delle bottigliette di Coca Cola,
ma tutto, alla fine, era andato per il verso giusto perché,
a gara conclusa, gli stessi tifosi ci avevano offerto da bere. Altro aneddoto, ad esempio, quello relativo alla partita tra Fornovo e Pontirolese: la partita si è conclusa
con una scazzottata tra i giocatori, ma a fine anno il presidente della Pontirolese ha
invitato quello del Fornovo
a una festa. Come dire, tra
amici, la questione è stata risolta a pane e salame».
Monica Pagani
Calcio Uisp. Entrambe le squadre erano in corsa per lo scudetto, Seven Sons ko 4-3
Brughiera di misura nella sfida di vertice
Seven Sons - Sporting Brughiera 3-4
Seven Sons: Cobelli, Padrone M., Ghislotti, Manzoni, Cattaneo, Padrone
N., Lorenzi, Pedrinelli.
Sporting Brughiera: Alleva, Airoldi,
Morganti, Di Renzo, Tarallo, Togni.
Reti: 6' Morganti, 15', 31' Cattaneo, 38'
Tarallo, 28', 44' Togni, 50' Padrone
N..
BERGAMO - Al comunale di Via Diaz è
andato in scena il match clou della
7ª giornata di play off fra Seven
Sons e Sporting Brughiera, entrambe in corsa per lo scudetto. Partita
ricca di occasioni e continui ribaltamenti di fronte: alla fine prevale
meritatamente lo Sporting Brughiera grazie ad Alleva, che erge un muro insormontabile, e a Togni, che si
conferma il migliore attaccante del
campionato. Primo tempo in sostanziale equilibro, dove lo Sporting
Brughiera cerca di imporre il proprio gioco, mentre i Seven Sons cercano il contropiede sfruttando la velocità di Padrone. Si va al riposo in
parità grazie al gol di Cattaneo che
pareggia il momentaneo vantaggio
di Morganti. Nella ripresa, dopo i
gol di Togni e Cattaneo, lo sporting
pare effettuare l'allungo decisivo
grazie al missile di Tarallo e a un eurogol di Togni, che con una girata
da posizione impossibile infila all'incrocio il gol del momentaneo
4-2. Nel finale i Sevens Sons cercano il tutto per tutto portandosi in
avanti, ma la rimonta è stoppata da
un grande Alleva, che si oppone da
campione in due circostanze. Il gol
nel finale di Nicola Padrone arriva
troppo tardi per riaprire la partita.
Gabriele Calò
Togni, bomber dieci e lode
Pagelle Seven Sons
Cobelli 5,5: in colpevole ritardo sulla grande conclusione di Togni, nulla può sugli altri gol.
Padrone M. 5: soffre la grande vena di Togni, a volte è costretto alle maniere forti per fermare l'avversario.
Ghislotti 6,5: un mix di qualità e quantità in mezzo
al campo, spesso però predica nel deserto.
Lorenzi 5,5: fatica a entrare in partita, troppo
emarginato dal gioco della sua squadra.
Pedrinelli 5,5: le numerose assenze lo costringono
a giocare a centrocampo, ruolo che fatica a ricoprire. Con una conclusione dal limite sfiora il gol.
Manzoni 6: generoso, si sacrifica in fase difensiva.
Cattaneo 6,5: talentuoso, realizza una doppietta
confermando di essere una punta di razza.
Padrone 6,5: spina nel fianco nella difesa dello
Sporting pur peccando, a volte, di scarsa freddezza
sottoporta.
Pagelle Sporting Brughiera
Alleva 7,5: salva il risultato con due interventi prodigiosi, conferma di essere un portiere di grande affidabilità.
Airoldi 5,5: spesso in difficoltà contro l'attacco avversario, ricorre sistematicamente al fallo.
Scotti 6,5: oltre a difendere bene si dimostra utile
come regista arretrato.
Di Renzo 5,5: meno efficace del solito, soffre la dinamicità di Ghislotti a centrocampo.
Morganti 6,5: oltre al gol che apre le marcature,
corre e lotta per tutta la gara.
Tarallo 6,5: nella vittoria della sua squadra c'è anche la sua firma, grazie a un gran tiro da fuori area
Togni 8: mette in croce la difesa avversaria, quando il pallone arriva dalle sue parti nascono sempre
dei pericoli. Il suo secondo gol vale, da solo, il prezzo
del biglietto.
(g.c.)
maggio 2006
Giornale di Bergamo
27
/ Sport
Primo piano/2. Gli episodi più gravi nella gara Tritium-Como di domenica. Il racconto di mister Mismetti
Violenza, piaga anche fra i Dilettanti
«In campo bottiglie, aste e persino un tombino»
Sistema Moggi, calcio scommesse, violenze negli stadi e chi più ne ha più ne metta.
Mai come in questi giorni il palinsesto dei
media è completamente incentrato su queste tematiche che, guarda caso, ruotano tutte intorno a un unico filo conduttore, dello
cioè del calcio malato. Ma la cosa che fa riflettere è che certe abitudini, vergognose,
chiaramente, non fanno parte solo di quella parte del calcio che tutti abbiamo sempre osservato (e sognato, in qualche modo)
Polizia e vetri rotti in campo domenica a Trezzo
Resta solo una grande delusione, visto l’epilogo della gara tra Tritium e Como di domenica scorsa, e il motivo è
presto detto. La squadra di
Mismetti meritava di uscire
da vincitrice dal campo, ma
non con un 3-0 sancito a tavolino causa i disordini, quanto
per il 2-0 maturato fino a quel
momento e per il bel gioco
espresso sul rettangolo verde. C’è inoltre da dire che la
gara era ancora aperta a ogni
tipo di risultato: la Tritium
era sì in vantaggio di due reti,
ma il Como aveva tutte le carte in regola per mettere in difficoltà la compagine di casa.
«Il Como è e rimane una squadra assolutamente competiva,
capace di metterci in difficoltà
ogni qual volta si prentava sottoporta. La partita poteva quindi finire anche con un pareggio,
il che avrebbe portato ai supplementari, peccato però che i novanta regolamentari siano stati interrotti dalla decisione arbitrale, giudizio del resto inevitabile». I danni ci sono stati e anche molti, come sottolinea il
mister che, dalla panchina,
ha avuto sotto controllo la situazione dall’inizio alla fine.
«I tifosi comaschi erano circa
700-800», racconta Mismetti,
«e si sono posizionati proprio
dietro le panchine. All’inizio
della gara tutto sembrava assolutamente tranquillo, anzi, il
clima era disteso e festaiolo, tan-
da lontano, la serie A per indenderci, il
mondo dei professionisti, ma sembrano essere diventate d’uso comune anche nelle
piccole realtà. E’ proprio il caso di dirlo, anche il dilettantismo è stato in parte inquinato da pratiche che nulla hanno a che vedere
con il calcio giocato, con la passione e il sano agonismo che hanno sempre rappresentato i punti di forza del calcio minore. In merito le notizie sono fresche: non bisogna andare tanto in là con la memoria per ricorda-
t’è vero che io stesso mi sono voltato a guardare la coreografia,
assolutamente spettacolare,
preparata dagli ultrà ospiti.
Salvo quindi qualche lancio di
lattine e bottiglie da parte di
una strettissima minoranza, solo una decina di persone circa,
la situazione era assolutamente sotto controllo». Ma nella ripresa, invece, la degenerazione. «Le pochissime minacce e
gli sporadici insulti del primo
tempo sono diventati insistenti
e molteplici nella ripresa, soprattutto nei confronti di un
mio giocatore in panchina, Ottolina, e da lì il delirio. Lo spirito della tifoseria è cambiato,
hanno cominciato a picchiare
contro la panchina, a lanciare
le aste di plastica delle bandiere
rotte. Ma l’episodio clou è stato
quello successivo: i tifosi hanno
aperto l’idrante, scoperchiandolo, hanno preso il tappo, rappresentato da un tombino di circa
20 centimetri di diametro, molto spesso, e lo hanno lanciato sopra la panchina. Fortunatamente il tetto ha retto e il tombino è ribalzato all’indietro. Subito dopo è arrivato il nostro secondo gol che ha scatenato ulteriormente l’ira dei comaschi,
che hanno rotto la rete per entrare in campo. A quel punto io
e i giocatori scappati dalla panchina e siamo entrati in campo, sono intervenuti i Carabinieri e la Digos e l’arbitro ha sospeso la gara».
(Mo.Pa.)
re gli episodi di violenza dell’appena passata domenica sportiva, che hanno coinvolto
da un lato la Tritium e dall’altra la Romanese. Soffermiamoci sulla spiacevole vicenda
che ha visto coinvolta la compagine di serie
D, la cui gara è stata sospesa a causa dei disordini creati dai tifosi comaschi, gli stessi
che erano stati protagonisti (in negativo) di
Bergamo Cenate-Como. E a commentare la
vicenda è Eugenio Mismetti, mister dell’undici biancazzurro.
Il commento. Anche il Cenate di patron Biava ha avuto problemi coi lariani
«Ci vogliono più forze per garantire l’ordine»
Coinvolta negli scontri e nei tafferugli con la tifoseria comasca è
stata anche la compagine del Bergamo Cenate, che nella gara casalinga del 12 marzo scorso ha avuto non pochi problemi di ordine
pubblico da sbrigare. «Purtroppo
ci siamo trovati a gestire una serie
di incidenti dovuti alla massiccia
presenza della tifoseria comasca»,
racconta Pietro Biava, patron della società, «nati dalla vecchia ruggine esistente nei rapporti tra Atalanta e Como. Da qui i disordini e i
danni provocati, ovvero la distruzione dei servizi igienici e il conseguente lancio dei frammenti degli
stessi dalla tribuna, oltre che gli episodi di violenza verificatisi fuori
dalle mura dello stadio. Mi riferisco
alle cinghiate prese da parte di un
ragazzo che come unica colpa aveva quella di sfoggiare, sui sedili della sua auto, un cuscinetto da stadio
riportante i colori dell’Atalanta».
Sdegno a parte, per Biava il vero
problema sta all’origine del fattaccio: «A mio parere certi danni
potevano tranquillamente essere
evitati se avessimo avuto a disposizione una struttura più idonea, capace di far fronte anche a questo tipo di situazione. In questo senso credo infatti che la Federazione dobrebbe farsi sentire maggiormente,
dando il suo reale contributo alla
causa. Non è possibile far fronte a
1000 tifosi con solo 8 poliziotti o
non avere a disposizione una tribuna riservata agli ospiti, soprattutto
in casi come questi». Un problema
di strutture quindi: «Assolutamente sì. Se il Como, piazza da sempre
pretenziosa e allergica alla serie D,
deve essere inserita in un girone del
campionato Nazional Dilettanti,
la Federazione deve anche essere cosciente del fatto che le società ospitanti si troveranno a gestire un nutrito gruppo di ultrà che dovranno
essere tenuti a bada. Ci devono essere i mezzi per tenere sotto controllo
l’ordine e affrontare o, meglio ancora prevenire, situazioni di questo tipo». Non è la prima volta che Biava s’imbatte in questi tipi di episodi: «Purtroppo mi è già capitato
in occasione di Alzano-Varese,
quand’ero in forze alla compagine
bianconera. Trattandosi di un campionato di serie C, le forze dell’ordine presenti e le strutture erano chiaramente differenti, ma uguali i disordini. Quell’occasione fu comunque particolare perché gli atti di
violenza non furono tanto all’interno dello stadio, quanto fuori e si verificarono nelle strade di Alzano:
lanci di sassi, vetri rotti e tanto caos».
(m.p.)
Alzano, «Festa dello sport»
coicampionciniFigceCsi
Provvedimentidisciplinari.CinquegareadAru(Gorlago),quattroaCaglioni(Ranica)
ALZANO LOMBARDO - L’Unione sporti-
Provvedimenti disciplinari
del Comitato regionale - Campionato - Prima categoria - Società - Ammenda di 26 euro all’Alzano per comportamento offensivo dei propri sostenitori
nei confronti dell’arbitro. Calciatori - Una gara a Seghezzi
(Clusone),Osio, Calvi (Brembate Sopra), Censi e Frassi (Sovere), Cortesi (Sforzatica), Fioroni (Mozzo9, Caccia (Almè),
Mihalache (Forza e Costanza),
Cornolti (La Torre). Play Off di
Promozione - Calciatori - Una
gara a Maffeis (Sarnico). Play
out di Eccellenza - Calciatori Una gara a Marchesi (Isola).
Provvediemnti disciplinari
del Comitato provinciale - Seconda categoria - Società - Ammenda di euro 150 al Fornovo
per comportamento ripetutamente e gravemente offensivo
e minaccioso nei confronti dell'arbitro da parte dei propri sostenitori e perchè, a fine gara
dallo spogliatoio, alcuni propri
giocatori non identificati offendevano gravemente lo stesso direttore di gara. Euro 85 al Gorlago per contegno ripetutamente e gravemente offensivo da
parte dei propri sostenitori nei
confronti dell'arbitro. Euro 15
Pozzuolo per mancanza di tuta
da parte dell'assistente di parte. Massaggiatore - Squalifica
fino al 31 maggio a Carminati
(Fornovo). Calciatori - Squalifica per cinque gare a Aru (Gorlago) perchè dopo il provvedi-
va Alzanese, l’Alzano e l’Immacolata, col patroncinio del Comune
seriano, hanno organizzato il primo torneo "Festa dello sport" città di Alzano Lombardo. La manifestazione calcistica è riservata a
squadre militanti sia nei campionati Figc che Csi. Le partite in programma si svolgono sul glorioso
impianto del Carillo Pesenti Pigna. Vi hanno aderito compagini
partecipanti ai campionati Esordienti, Giovanissimi e Allievi e
ciascuna di queste categorie è divisa in un girone Figc e uno Csi. Il
primo torneo "Festa dello sport"
si è aperto con la partita (categoria Esordienti Csi) fra Immacolata Alzano e Valle Imagna: nell’occasione si sono imposti i locali per
2-0. Per quanto concerne la categoria Giovanissimi (sempre Csi)
il Gorle è prevalso 8-0 sui coetanei dell’Immacolata, mentre gli
Allievi del Tribulina Gavarno
hanno battuto (4-2) l’Alzanese.
L’altroieri hanno esordito le squadre appartenenti al campionato
Figc. Nell’ordine sono scese in
campo
Fiorente-Boccaleone
(Esordienti), Alzano-Scanzorosciate (Giovanissimi) e Alzano-Nembrese (Allievi). Ieri sera
si è osservato un turno di riposo
per permettere a tutti gli interessati di poter vedere la finale di
Champions League. Quest’oggi
(partendo dalle 18.30) scendono
in campo Gorle-Alzanese (Esor-
dienti Csi), Boccaleone-Aurora
Seriate (Giovanissimi Csi) e Gavarnese-Villese (Allievi Csi),
mentre domani sera si conclude
la fase semifinale con le rimenti
squadre appartenenti alla Figc.
Questo il programma della serata. Alzano-Cene (Esordienti), Boccaleone-Fiorente Bergamo (Giovanissimi) e La Torre-Scanzorosciate (Allievi).
Nelle serate di lunedì e martedì
prossimo avranno luogo le varie
finali valevoli per il terzo e quarto posto, giovedì e venerdì spazio
alle finalissime.
Ecco nel dettaglio le squadre
iscritte al 1˚ torneo "Festa dello
sport" di Alzano Lombardo.
Esordienti Csi: Valle Imagna,
Immacolata Alzano, Gorle, Alzanese.
Esordienti Figc: Oratorio Boccaleone, Fiorente Bergamo, Alzano,
Cene.
Giovanissimi Csi: Immacolata,
Gorle, Oratorio Boccaleone, Aurora Seriate.
Giovanissimi Figc: Alzano,
Scanzorosciate, Oratorio Boccaleone, Fiorente Bergamo.
Allievi Csi: Alzanese, Tribulina
Gavarno, Villese e Gavarnese.
Allievi Figc: Alzano, Nembrese,
La Torre, Scanzorosciate.
Interessati, curiosi e addetti ai
lavori non devono far altro che accomodarsi sulla mega tribuna dello stupendo impianto del Carillo
Pesenti Pigna.
Luciano Bachetti
Spinte e insulti agli arbitri
mento di espulsione rivolgeva
all'arbitro frase gravemente offensiva mettendogli le mani
sul petto spingendolo. Quattro
gare a Caglioni (Frassati Ranica) perchè dopo il provvedimento di espulsione, a fine gara offendeva gravemente e ripetutamente minacciava l'arbitro assumendo nei confronti
dello stesso un contegno minaccioso. Tre gare a Corti (Zogno
'98) per frasi gravemente offensive nei confronti dell'arbitro.
Squalifica fino al 31 maggio a
Donati (Pozzuolese), fino al 24
maggio a D'Aprile (Pozzuolese) e De Marchi (Trucazzanese). Una gara a Lodetti (Dalmine), Esposito,Comelli e Frugoni (Pozzuolese), Polloni (Trucazzanese), Mossi (Barianese),
Innocenti (Cologno), Grismondi (Gorlago), Pendezza e Albrici (OnoreParre), Bettoni, Galizzi e Sangiovanni (S.G.Bianco),
Colombo (Bg. F.C.), Previtali
(Filago), Leoni (N.Chiuduno),
Carrara (Amatori '85), Brasi
(B.Clusone), Deretti (Or.Cologno), Pezzoli (Casnigo), Carminati (Fornovo), Caglioni e Berbenni (F. Ranica), Signorelli
(Cavernago),Bissola e Locatelli (Prezzatese), Poletti (Rovetta), Baroni (S.Pellegrino), Chinelli (V.Petosino), Cattaneo
(Ambivere), Mutti (A.Trescore), Salvi (Berbennese), Salazar (Boltiere), Boschini (Bottanuco), Brembilla e Cattaneo
(Melzo), Mazzoleni (N. A. Al-
menno), Piacentini (Calvenzano), Giambellini (Costa Mezzate), Manenti (Or. Osio St.), Rinaldi (Paladina), Casu (Pradalunghese), Lucerini (Prezzatese). Terza categoria - Società Ammenda di Euro 50 al Loreto,
20 euro al Selvino, Dirigenti Inibizione fino al 31 maggio a
Fumagalli (Loreto). Calciatori
- Quattro gare a Testa (Uso Zanica). Due gare a Belotti (Adrarese), Birondi (Excelsior), Maffeis (Locate), Medini (Loreto),
Terranova (Loreto), Di Giovanni (Pro Lurano). Una gara a
Fantoni (Antoniana), Fusi e sala (Suisio), Facoetti (Azzanese), Pedalino (Carvico), Paris
(Celadina), Ferri (Or. Ghisalba), Rinaldi (Or. Zandobbio),
Carminati (Pagazzanese), Tasca (Real Borgogna), Allieri
(S.Leone), Chiari (Celadina),
Patriciello (Curnasco), Scaccabarozzi (Interseriatese), Rocchi (Loreto), Baldi (Real Borgogna), Comi (A. Redona), Bombarda (Badalasco), Apicella
(Canero Sorisole), Moretti (C.
Nuovo 2003), Kaltic (Cortenuovese), Anania (Lavanderio 91),
Damiani (Nembrese), D’ Elisiis
(Or. Colognola), Spreafico (Or.
Stezzano), Barcella (Or. Zandobbio), Rosa (Oriens), Pavan
(Osio Sopra), Carminati (Pagazzanese), Di Giovanni (Pro Lurano), Mossoni (Rogno, Zavattiero (Solzese), Galbusera (Sporting Adda), Faccini (Tribulina).
28
Giornale di Bergamo
/ Sport
Giovedì 18 maggio 2006
Basket B1 - Playoff. Stasera gara 2 con i siciliani vittoriosi di misura sullo Stretto
Mylena, Patti da non rispettare
TREVIGLIO - Di misura e all’ultimo secondo. In questo modo Patti si è aggiudicata gara1 nelle semifinali play off contro la Mylena. Una sconfitta che brucia ancora nell’animo trevigliese visto che il +20
del secondo periodo è stato ribaltato a filo di sirena
da Gizzi. Il return match si
preannuncia tesissimo: in
caso di sconfitta biancorossa, Patti raggiunge la finale e per la Mylena significherebbe l’addio al sogno Lega2. «La sconfitta ci
ha dato molto fastidio e tagliato un po’ le gambe - dichiara Patrick Nanut - Il
nostro obiettivo è vincere e
chiudere in bellezza la stagione al PalaTreviglio. La
sconfitta di Patti in gara1
all’ultimo secondo dopo
aver dominato per l’intero
match non è stata digerita
del tutto. I siciliani sono alla nostra portata e credo
che domani sera (oggi ndr)
la vittoria non sia difficile
da raggiungere. Come al solito partiamo sfavoriti, però il morale è alto e son sicuro che alla fine vinceremo
noi. In caso di sconfitta non
credo che si possa essere delusi. Abbiamo conquistato
traguardi importanti e tutto sommato è stata una stagione ricca di soddisfazioni». I trevigliesi di soddisfazioni ne vogliono ancora e per la sfida di questa
sera i sostenitori biancorossi sperano in un unico
risultato: la vittoria. Questa sera al PalaTreviglio a
partire dalle 20 e in diretta su Rai Sport Sat la Mylena tenterà di aggiudicarsi
gara2 per poi giocarsi l’accesso alle finali in gara3 a
Patti. L’incontro sarà diretto da Castellari e Di Toro.
Angelo Minicozzi
Basket B. Al coach anche la direzione delle giovanili
Conferma per la Herod
Meneguzzo firma 2 anni
VOGLIO VINCERE - Patrick Nanut, 28 anni, terminale offensivo della Mylena
BERGAMO - Dopo la retrocessione in serie
B2, la Herod Bergamo ha deciso di ricominciare confermando l’allenatore. Nonostante non sia stato raggiunto l’obiettivo primario della salvezza, la società cittadina ha ritenuto soddisfacente l’operato di Meneguzzo ed è riuscita a strapparlo alla concorrenza. E’ stato
quindi
raggiunto l’accordo con Massimo Meneguzzo e a conferma della volontà societaria di ricostruire un gruppo,
l’accordo sottoscritto
ha
una
durata Massimo Meneguzzo
biennale
e
punta a potenziare il progetto delle giovanili. Progetto
iniziato con la forte collaborazione tra il
Lussana Basket e la Polisportiva la Torre, al quale si vuole dare risalto e continuità affidando a Meneguzzo anche la direzione tecnica di tutto il settore giovanile. La supervisione del coach, che avrà il
compito di preparare i programmi tecnici e il loro svoglimento, punta a rafforzare le sinergie preesistenti e a programmare già dalla prossima stagione l’inserimento di giovani nell’organico della serie B, agevolati dalla presenza obbligatoria di cinque under ai sensi del regolamento. Tecnico preparato, a sua volta
preparatore di giovani allenatori (tiene
attualmente i corsi a Bormio per tutti i livelli di formazione degli allenatori), darà sicuramente una nuova linfa al progetto Lussana/Polisportiva La Torre senza
perdere di vista il duplice obiettivo societario, come sempre rivolto ai giovani e al
loro inserimento nella prima squadra cittadina di basket.
Pallanuoto. Collegiale
Le azzurrine
a Osio Sotto
OSIO SOTTO - La nazionale
femminile giovanile di
pallanuoto (nate '89 e seguenti) sarà in collegiale a Osio Sotto da domenica a mercoledì e poi si
trasferirà ad Angers, in
Francia, per partecipare al torneo Quattro Nazioni dal 26 al 28 maggio. Con l’Italia giocheranno le pari età di Francia, Germania e Olanda.
Il tecnico federale, Roberto Fiori, ha convocato 14 ragazze (hanno rinunciato per impegni
delle rispettive società
Elisa Queirolo, Elena
Maggi e Arianna Garibotti del Rapallo e Giulia Bartolini della Firenze Pallanuoto): Giulia
Fabbri (Bracciano), Ilaria e Martina Savioli (Beauty Star Padova), Sara
Dametto (Mestrina), Rosaria Aiello e Giuseppina Ricciardi (Corona
Mediterraneo), Federica Tagliaferri (Rasula
Alta), Arianna Canepa
(Bogliasco),
Roberta
Bianconi (Camogli), Giulia Emmolo e Giulia Gorlero (Imperia), Livia
Fantasia (Serapo Gaeta), Giusi Rendo (Sikla
Nuoto), Carolina Marcialis (Nervi).
Scherma.Nella categoriaGiovani squadre miste il Creberg si laurea vice campione d’Italia
Foppain festa
I cinque moschettieri d’argento alPalaCreberg
BERGAMO - Vice campioni ita-
liani di spada nella categoria Giovani a squadre miste:
con questo nuovo titolo sono
tornati a casa gli schermidori della Creberg, dopo la trasferta a Reggio Emilia dello
scorso fine settimana. La
squadra, composta da Elisa
Albini, Silvia Rivola, Marco
Canevari, Lorenzo Leali e
Samuele Rivolta, ha conquistato un prestigioso argento
che evidenzia e corona una
stagione già pluri iridata,
nella quale continue sono
state le soddisfazioni. Non
c’è che dire, l’anno scorso alla stessa competizione la
squadra bergamasca non
era riuscita a passare i sedicesimi, fermandosi un po’
troppo presto rispetto alle
proprie potenzialità. Quest’anno è cambiato il registro. Dall’inizio alla fine è
stata tutta una tirata a favore della Creberg, nonostante gli avversari talvolta temibili. Né la Pompilio Genova,
né la squadra di Casale Monferrato (l’anno scorso vice
campione italiano nella stessa competizione), né la squadra della Mangiarotti Milano, detentrice del titolo, han-
no resistito all’impeto orobico, che si è affermato a suon
di stoccate. E neppure in semifinale contro la squadra
di Vercelli, superfavorita
della gara, è stato possibile
mettere un freno a questi
schermidori, capaci di entrare nella finalissima per arrendersi solamente agli spadisti pisani, forse semplicemente più abili nel gestire
le forze durante la giornata.
Un’ottima prova, quindi,
che non lascia dubbi sui continui progressi maturati nei
sotterranei del Palazzetto e
che riguardano un po’ tutti,
dato che a Reggio Emilia
c’era anche una seconda
squadra in pedana: composta da Martina Personeni,
Giulia Petillo, Lorenzo Bagini, Raffaello Marzani e Simone Pinna. Anche loro si
sono ben piazzati, dimostrando che a qualunque livello, sia azzurrino che non,
si può raggiungere una certa considerazione. Beltà e vizio di questo sport.
Sara Pagliaroli
Domani (ingresso libero) la festa rossoblu
Lorenzo Bagini e (in alto) Simone Pinna
BERGAMO - Non si spegne l’entusiasmo in casa
rossoblu per la conquista del settimo scudetto
e per ringraziare il suo pubblico, il Volley Bergamo ha deciso di organizzare una festa aperta a tutti i suoi sostenitori, domani (ore 19,30,
ingresso libero) al PalaCreberg di via Pizzo
della Presolana a Bergamo. Dal maxischermo
si potranno vedere le immagini più belle della stagione e sul palco sfileranno i protagonisti della meravigliosa cavalcata 2005-06.
Giovedì 18 maggio 2006
Giornale di Bergamo
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/ Sport
Giro 2006. La crono di Pontedera occasione ideale per gli uomini-classifica
Per Savoldelli ultima corsa utile
PONTEDERA - D’accordo che nel
fine settimana ci sono le prime grandi montagne e che i
conti si faranno in alta quota,
però la cronometro di oggi
con partenza e arrivo a Pontedera rischia già di essere decisiva. Nel bene e nel male.
Curve quasi assenti, tracciato piatto come una tavola da
stiro, 50 chilometri per autentici specialisti. Dopo l’ultima
giornata di riposo, l’89esimo
Giro d’Italia vivrà così la tanto attesa e temuta crono individuale, un appuntamento
decisivo per le sorti della maglia rosa, sulle spalle di un
Ivan Basso che, nell’occasione, potrebbe anche incrementare il suo vantaggio in
classifica sui più diretti avversari. Il varesino della Csc,
leader dopo avere inferto la
stilettata a Maielletta, non
punta tanto al successo parziale quanto a dare una severa lezione a chi proprio non
riesce ad andare in una prova che, tra i corridori, è considerata quasi uno sport a sè.
Saranno tre i rilevamenti cronometrici: a Capronia (Km.
14,5), sul Lungomare Galieli
di Pisa (Km. 28, dove è anche
posto il Traguardo Gazzetta)
e a Cascina (Km. 41,3). Gli
scalatori sono ovviamente
sfavoriti ma, pregustando le
cime della verità di questo
Giro, non possono incappare
in una controprestazione, pena un ritardo in classifica
che li vedrebbe fuori dai giochi. Gilberto Simoni e Damiano Cunego, per esempio, hanno il dovere di fare la crono a
tutta, senza un attimo di respiro, per non lamentare poi
un gap incolmabile su Basso.
C’è poi chi, come Danilo Di
Luca, può recuperare qualco-
FALCO - Paolo Savoldelli (Discovery Channel) 33 anni
sa su tutti tranne che sulla
maglia rosa, abituata al Tour
a crono lunghe e dispendiose. I grandi favoriti, tolto lo
stesso Basso, sono l'ucraino
Gonchar e l’australiano Rogers, ma anche i tedeschi
Schumacher e Ullrich e Paolo Savoldelli, vincitore del
prologo di Seraing, hanno
qualche asso nella manica.
Affrontando la prova alla
sua maniera, il Falco di Rovetta potrà certamente recuperare parte dello svantag-
gio accumulato nei confronti
dei primi quattro in classifica generale, per quanto Basso sia avanti di oltre 2 minuti
e mezzo e sembri irraggiungibile. Dopo la tappa di Peschici vinta da Pellizotti, il bergamasco della Discovery Channel è sembrato molto concentrato sulla cronometro di
Pontedera: «È una crono da
Tour, da specialisti - ha sottolineato Savoldelli, campione
in carica - e per fare risultato
ci vorrà una condizione eccezio-
nale. Andrò a tutta, è il terreno
dove si può guadagnare sugli
scalatori. Basso? È una tappa
che gli si addice, dopo Pontedera avrà un ulteriore vantaggio
sugli avversari: il Giro, però, si
deciderà negli ultimi due tapponi». Il vento, poi, potrebbe
rendere ancora più dura una
undicesima tappa che punirà
severamente chi non avrà recuperato in pieno dalle fatiche delle prime dieci frazioni del Giro, che fin qui hanno
detto «solo» che Basso è un
gradino sopra gli altri. Il primo corridore a partire sarà lo
spagnolo Andoni Aranaga, alle 11.30. Jan Ullrich, in forte
ripresa tanto che in molti lo
indicano come favorito, partirà alle 14.46; Michael Rogers, tre volte campione del
mondo della specialità, alle
15.18; Gilberto Simoni alle
15.57’30"; Danilo Di Luca alle 16; Sergei Gonchar alle
16.02’30"; Paolo Savoldelli
alle 16.05; Damiano Cunego
alle 16.10; la maglia rosa
Ivan Basso sarà l’ultimo a partire alle 16.15. La giornata di
riposo è stata per tutti una
giornata di relativa tranquillità impiegata per la ricognizione del percorso. L’impressione generale è che potrebbe esserci vento contrario
nella prima parte, favorevole nel finale.
Da segnalare tra l’altro
che, come ogni anno, il Giro
dedica una tappa a Gino Bartali e in questa edizione ha
deciso di intitolargli proprio
la cronometro di oggi. Infine,
brutte notizie per Rebellin
che ha trascorso la giornata
impegnato nelle visite mediche: gli è stata riscontrata
l’incrinatura di una costola.
Oggi non partirà.
CLASSIFICA GENERALE
Classifica generale: 1) Ivan Basso (Csc) in 39h29'40’’; 2)
Josè Gutierrez (Phonak) a 1’34’’; 3) Damiano Cunego
(Lampre-Fondital) a 1’48’’; 4) Franco Pellizotti a 2'05’’;
5) Paolo Savoldelli a 2'35’’; 6) Serhiy Honchar (Ucr) a
2'43’’; 7) Danilo Di Luca a 2'48’’; 8) Gilberto Simoni a
3'20’’; 9) Giampaolo Caruso a 3'23’’; 10) Tom Danielson
(Usa) a 3'31’’; 20) Josè Rujano (Ven) a 5'32’’; 23) Emanuele Sella a 5'50’’; 24) Juan Manuel Garate (Spa) a
5'53’’; 34) Michele Scarponi a 10'06’’; 54) Jan Ullrich
(Ger) a 19'14’’; 58) Paolo Bettini a 21'16’’.
30
Giornale di Bergamo
/ Caccia
Giovedì 18 maggio 2006
Notizie dal passo. All’Osservatorio Fein di Arosio si sono presentate anche le Balie nere e i Prispoloni
L'Ortolano, rara e piacevole comparsa
E’ un piccolo passeriforme della famiglia degli zigoli
Un libro sull’avifauna migratoria
deiturdidi inUmbria
Realizzato nel corso di un triennio grazie
all’impegno di molti volontari "Avifauna
migratoria - I turdidi" è un volume che
prende spunto dai dati relativi al monitoraggio dei grandi turdidi presenti nel territorio dell'Umbria. E’ una prima indagine mirata alla conoscenza dello status regionale nelle diverse stagioni delle specie soggette di prelievo venatorio. Nella
ricerca sono stati utilizzati diversi metodi d'indagine appartenenti a importanti
attività quali l'inanellamento, la raccolta
dei dati di carniere durante la stagione
venatoria e il monitoraggio svolto sui valichi attraverso le osservazioni. Il volume
è diviso in tre parti corrispondenti a 9 capitoli, con la presenza di schede e relative cartine di nidificazione e svernamento delle cinque specie trattate estratte
dall'Atlante ornitologico dell'Umbria di
Magrini e Gambaro del 1997.
Questo lavoro fresco di stampa traccia
una prima documentazione importante
sulla presenza di Merlo, Cesena, Tordo
bottaccio, Tordo sassello e Tordela, appartenenti alla famiglia dei turdidi, e
una base importante su cui sviluppare il
proseguimento del lavoro che ci si augura possa continuare su scala regionale ancora per molto tempo, grazie all'interesse e alla passione di tutti gli addeti del
settore.
Avifauna migratoria - I turdidi. Collana "I quaderni dell'osservatorio"
vol.2/2006 Regione Umbria, Assessorato
all'ambiente - Servizio programmazione
forestale, faunistico - venatoria ed economia montana. Autori vari.
Da una raccomandazione dell’Ue
Alcune settimana orsono
due esemplari
maschi di Ortolano "Emberiza hortulana"
venivano
estratti dalla
rete di una delle bresciane
che in questo
periodo è attivata per la cattura dell'avifauna durante
la migrazione
prenuziale. Così oltre ai Prispoloni ed alle
Balie
nere,
che si sono presentati rego- Uno splendido esemplare di tordo bottaccio
larmente ogni
primavera, come da copione, ta Emberizidi. Predilige zone
presso l'Osservatorio della Fein, aperte coltivate in pianura ed in
anche questa specie è comparsa montagna con macchie di alberi
di nuovo, regalando la piacevolis- sparsi dove nidifica. I sessi sono
sima sorpresa di poterlo ammira- differenti in quanto il maschio
re in abito primaverile. Misurati, presenta una livrea colorata con
determinati ed inanellati, i sog- testa grigio cenere ed una gola cogetti sono stati lasciati al loro de- lor giallo chiaro, mentre la femstino naturale con la speranza mina possiede un piumaggio molpossano raggiungere i lidi ripro- to più sommesso con striature
dutivi contribuendo così al prose- brune sul groppone e sul petto.
guimento della specie considera- Entrambi possiedono zampe e
ta in fase di declino numerico in becco rosati ed un anello periocututto il continente europeo per lare di colore bianco giallastro.
ragioni legate all'habitat e alle Se agitato emette un breve
nuove tecniche agricole.
"ciu", mentre il richiamo assomiL'Ortolano è un piccolo passeri- glia ad un metallico "slii" ripetuforme di 16 cm. appartenente al- to più volte. Il canto è variabile e
la famiglia degli zigoli denomina- sonoro con la seconda parte costi-
tuita da note
più basse rispetto alla
prima. E' una
specie poco
frequente e
poco numerosa ed è per
questo che la
sua comparsa ed il suo relativo avvistamento sul
territorio lasciano sempre una certa
dose di ottimismo sulle
sorti di questo simpatico
uccelletto. Infatti secondo
gli esperti ornitologi è considerata una delle
specie a rischio di sopravvivenza. Da parecchi anni in Italia lo si
avvista molto raramente su tutto
il territorio ed inoltre, essendo
una specie molto elusiva e difficile da studiare, non si conosce alla
perfezione la sua distribuzione.
La sua situazione risulta quindi sempre delicata e osservare o
meglio, catturare un esemplare
di questa specie risulta molto importante ai fini di studio e conservazione della specie. Studio che
avviene da anni presso l'Osservatorio Ornitologico di Arosio della
Fein dove i tecnici inanellano pochi esemplari di questo passeriforme ma, ogni volta, rimangono
Confermate dagli studi le abitudini migratorie di specie quali Balia nera e Cesena
In breve
Prova su starne
La sezione Anuu Migratoristi Giovanni Tiraboschi di Zogno organizza
nella giornata di domenica 28 maggio 2006
una prova su starne liberate senza sparo solo
per cani da ferma presso il campo di gara loc.
Miragolo S. Marco. La
gara avrà inizio alle ore
7,00. Verranno premiati per le categorie libera inglesi dal primo al
decimo
classificato,
per la categoria continentali dal primo al
quarto classificato e
per la categoria unica Associati ANUU Zogno
dal primo al terzo classificato. Per ogni informazione contattare il signor Eugenio Pesenti
(tel. 0345/92360) oppure il signor Renato Bettoni (tel. 0345/92108).
compiaciuti della comparsa che
compie durante l'attività d'inanellamento continua e costante
per tutto l'anno attraverso l'attuazione di progetti di studio sull'avifauna patrocinati dall'Infs.
Critiche all’Osservatorio Fauna Selvatica
Quando l'ambiente Ozzano Emilia, lo Sky-way Project avanza e migliora Ambientalisti francesi
entra nel bilancio grazie a una fattiva collaborazione col volontariato attaccano la venatoria
Sviluppo sostenibile: che cosa significa per
l'impresa? Il tema è sempre più d'attualità, dato che il nesso tra economia e ambiente è sempre più evidente, anche se, a dire il vero, a livello italiano la sensibilità è ancora inferiore
a quella di altri Paesi. "Su questo argomento
esiste una raccomandazione della Commissione Europea, che non è stata però adeguatamente divulgata e il cui contenuto avrebbe dovuto costituire l'orientamento alle imprese
per una più corretta rappresentazione dei costi ambientali entro contabilità e bilancio. Il
tema dello sviluppo sostenibile, applicato all'economia d'impresa è la prima tappa di questo lavoro dal titolo La comunicazione ambientale nel bilancio di esercizio. Il testo - disponibile sul sito www.consrag.it - affronta il rapporto tra costi d'investimento e ambiente, distinguendo fra natura e rilevanza ambientale, per
poterli esporre correttamente in bilancio. "Ad
esempio, un dispositivo acquistato per adeguare un qualsiasi macchinario alla norma di legge, abbattendone le emissioni nocive non ha
particolare rilevanza. Al contrario, se il sistema di protezione produce effetti migliorativi
rispetto al limite previsto dalla legge, il suo costo sarà considerato di rilevanza ambientale e,
pertanto, andrà esposto in bilancio in una voce separata. In questo modo avrà un peso nell'ambito dell'informazione ambientale istituzionale e potrà quindi dare titolo all'impresa
per beneficiare di eventuali agevolazioni finanziarie, economiche o tributarie." Un esempio che ci aiuta a comprendere quanto sia necessaria, in ambito ambientale, la multidisciplinarietà, basata sulla collaborazione tra professionisti di aree diverse, dal tecnico che misura i livelli di impatto del sistema produttivo
sull'ambiente al commercialista che predispone i bilanci aziendali. Non meno importante sarà anche il contributo del legislatore, cui compete l'onere di armonizzare le norme e rendere coerenti gli interventi in campo ambientale
con quelli economici, finanziari e tributari.
La 15ma edizione dell'annuale incontro dello Sky-Way Project si è tenuta presso la sede dell'INFS ad Ozzano Emilia, accolti dal
dott. Silvano Toso (Direttore Generale dell'Istituto) che ha confermato in modo concreto la più ampia disponibilità per studi di
ricerca in comune tra mondo del "camice
bianco" e il volontariato della grande squadra di ricercatori sul territorio con i loro dati, le loro osservazioni e le loro proposte attuative che devono essere svolti in modo rigoroso e affidabile a livello scientifico. L'invito, ovviamente, è stato nuovamente accolto dai vertici di ANUU Migratoristi, il Presidente avv. Giovanni Bana e di Federcaccia,
il Vice-Presidente avv. Italo Fanton, nonché dal Presidente UCIM, Romualdo Cirò.
L'ampia relazione di Ettore Medani, coordinatore del Progetto Sky-Way Project, apertosi il 12 settembre 1992, esordisce con un ricordo dell'ideatore dell'iniziativa, l'ornitologo G.P. Salvini, seguendo con uno studio
su 38 specie nell'ambito di quindici anni di
ricerche. E' emerso chiaramente che la tendenza delle singole specie è costante con gli
inevitabili "cicli" diversificati tra le stesse
e, inoltre, che i giudizi forniti dai rilevatori
ben corrispondono ai risultati dell'inanellamento effettuato dalle stazioni ornitologiche, confermando le affidabilità dei dati
raccolti. Si vedano in proposito la presenza
delle Balie nere secondo il loro trend, che si
sviluppa nella normalità, e delle Cesene
con accentuate fluttuazioni nel passo. E così, in via di esempio, la storia degli ultimi
quindici anni del Codirosso, in aumento,
del Crociere con i flussi statici al nord (zona
di sua presenza), o del Frosone costante negli ultimi due autunni 2004-2005.
Carlo Romanelli interviene esplicitando
le iniziative attuate con la partecipazione
della sua associazione, l'UCIM, su ALIregALI, Bioacustica, Quaglia. Rinaldo Bucchi ri-
chiama lo studio degli ultimi dieci anni sul
Colombaccio, apprezzato anche a livello comunitario per il metodo standardizzato che
utilizza. Giuseppe Micali spiega i 25 anni di
studio sulle ali dei Tordi, iniziato nel lontano 1984 con uno "zoccolo duro" di partecipanti che continuano a confermare l'affidabilità della ricerca in campo scientifico dell'ANUU Migratoristi. Francesco Bonomo
evidenzia il lavoro svolto il cui rapporto annuale deve essere tenuto in attenta considerazione, proponendo la possibilità di un manuale per tutti i ricercatori. Dino Cardi precisa lo studio delle migrazioni attinenti i
flussi interessanti la Toscana e, in particolare, tutto il Centro Italia, che avvengono in
forma e modi diversi. Luca Bececco ricorda
la necessità di poter inanellare i Colombacci nell'appostamento maremmano in funzione anche per gli studi (nell'ambito del Progetto Migratoria) su questa specie. Giordano Malisan pone alcune domande ai relatori sullo studio delle Ali dei Tordi e sul movimento di Allodole in forma erratica nei primi giorni dell'anno. Giacomo Ghilardi precisa la necessità di riunire le forze per un fine
comune nell'ambito delle attività interassociative. Robin Roverati insiste sulla credibilità dei ricercatori che non devono essere solo presi in considerazione quando denunciano danni, ma anche allorchè portano dati
concreti della loro ricerca. Massimo Zanardelli porta a conoscenza dell'assemblea circa l'équipe di giovani bresciani, costituitosi
recentemente, per meglio evidenziare il loro lavoro svolto sul territorio. Al termine
della riunione, conclusa con la relazione del
Presidente, avv. Giovanni Bana, è nuovamente intervenuto il Direttore Generale
dell'INFS, dott. Silvano Toso, con ampia informativa su alcuni casi trattati in occasione del 15˚ incontro annuale dello Sky-Way
Project.
L'Osservatorio nazionale della fauna selvatica e degli habitat francese, istituito
nel 2002, è sottoposto a un serrato fuoco
incrociato da parte delle associazioni animaliste e ambientaliste. Occasione è stata la recente ordinanza del Consiglio di
Stato che ha stabilito all'8 febbraio la
chiusura della caccia ai Turdidi, nonostante l'Osservatorio, grazie alla nutrita
base di studi e indagini condotti sulla migrazione prenuziale di queste specie,
avesse consentito di fissare tale data al
20 febbraio. La natura e i suoi abitanti
evolvono con il passare del tempo e la
messe di dati recenti raccolta e analizzata dall'Osservatorio ha dimostrato la necessità di mantenersi aggiornati e, soprattutto, di evitare di assumere posizioni dogmatiche nella definizione dei periodi di caccia. Qualcuno, invece, sulla
scorta della decisione giuridica del Consiglio di Stato, ha chiesto a gran voce la
soppressione dell'Osservatorio per presunta inaffidabilità. Gli amici francesi si
chiedono allora a chi giovi reclamare un
intervento politico tanto drastico quanto
immotivato e la risposta è che interessi
in particolare a coloro che temono venga
rimesso in discussione il loro credo di
una stagione venatoria ancorata al periodo 1˚ settembre/31 gennaio, senza alcuna
possibilità d'appello. In parole povere,
tutto il contrario di quanto vorrebbe una
sana ricerca scientifica, come è quella
condotta dall'Osservatorio, che continuamente può rimettere in discussione ciò
che sembrava assodato. Questa non è altro che l'ennesima dimostrazione di
quanto pesi l'ideologia anche nella gestione di una materia tecnica quale è l'attività venatoria. Restiamo in osservazione, auspicando vivamente che, alla fine,
trionfino l'equilibrio e la ragionevolezza.
Giovedì 18 maggio 2006
31
Nel cartellonedella manifestazioneestiva cisono concerti, crociere confiaccolate ma anche curioseiniziative
L’estate di Sarnico ride sulle tasse
Perdiecigiornispettacoli,filmefumettisui«Tartassati»
SARNICO - Ci saranno spettacoli,
concerti, crociere. E non solo:
due settimane di manifestazioni
legate a un tema ostico e tutt’altro che estivo come le tasse. C’è
tutto questo, nel programma dell’estate di Sarnico, annunciato
ieri dalla Pro loco del paese sebino.
Il programma si aprirà il 17
giugno in piazza Umberto I con
un doppio spettacolo. Alle 21 ci
sarà la proiezione su schermo gigante della partita dei Mondiali
Italia-USA, seguita, alle 23 dal
concerto «Trovesi all’Opera»
con l'orchestra di fiati e percussioni filarmonica «Mousikè».
Sempre in piazza Umberto I il secondo concerto, quello di Mary
Black il 22 giugno per la rassegna «Suoni dal Mondo - World
Music Festival del Sebino».
Grande appuntamento con la
tradizione il 15 sul Lungolago
Garibaldi con la processione di
barche illuminate sul lago e fuochi artificiali. Originariamente,
numerosi lumini accesi, venivano fatti scivolare sulle acque del
lago per venerare la statua della
Madonna «Stella Maris» che ancora oggi si trova nell'omonima
chiesetta sulla strada per Predore.
L’8 luglio primo appuntamento con gli «Appuntamenti nelle
ville Liberty di Sarnico»: nella
Villa Surre ci sarà lo spettacolo
teatrale «Masques and show» di
Franz Cancelli - un viaggio storico fantastico attraverso i secoli
dello spettacolo in maschera. Al
termine degustazione dei prodotti tipici bergamaschi. In un
altro edificio, la Villa Faccanoni
(normalmente chiusa al pubblico), il 20 luglio ci sarà il concerto
del Rossana Casale quintet dedicato ai brani classici di Billie Holiday. Sempre Villa Faccanoni
ospiterà il 22 luglio un grosso nome del folk mondiale: lo scozzese Donovan. Un’iniziativa molto
particolare si svolgerà poi dal 27
al 30 luglio: il «Sarnico busker
festival», il Festival degli artisti
di strada che vedrà la partecipazione di trenta compagnie impegnate in 120 spettacoli. L'edizio-
La manifestazione alla 22^ edizione
Tutto il meglio del folk
in «Andar per musica»
- Torna anche quest’estate
per la ventiduesima volta «Andar
per musica», la rassegna di musiche
dal mondo che si svolge da anni nei
paesi bergamaschi. La manifestazione sarà ufficialmente presentata domani in provincia alla presenza del
cornamusista asturiano Hevia e si
svolgerà nei mesi di giugno, luglio e
agosto. ma avrà un’anteprima domenica 28 maggio ad Albano Sant’Alessandro con i Lou Dalfin, il gruppo di
Sergio Berardo nella sua travolgente rivisitazione della tradizione occitana. Il concerto si svolgerà alle 21
nel piazzale
dell'Alpino
ad Albano
(in caso di
maltempo
nel Cineteatro dell'Oratorio); l’ingresso sarà
libero.
La
rassegna
«Andar per
musica»
coinvolgerà
più di trenta
città e paesi
della Bergamasca, interesserà un
pubblico di Hevia
oltre 60.000
persone e vanta uno dei più importanti cartelloni nel suo genere in Europa. Quest'anno ne faranno parte:
Hevia, Carlos Nunez, Donovan, Incredible string band, Steeleye span,
Lunasa, Mercedes Peon, Karen Matheson Band, Kocani Orkestar e tantissimi altri. Il cartellone esatto sarà
reso noto solo domani. La manifestazione è organizzata dalla Provincia
di Bergamo con la collaborazione ed
il patrocinio di Enti vari.
Per informazioni: Frame events,
tel 035.732,005, www.frameevents.com.
BERGAMO
Rossana Casale sarà fra i protagonisti dell’estate di Sarnico
ne 2006 porta la firma di Bruno
Bozzetto che ha disegnato il logo
e ha ottenuto il Patrocinio dell'Unicef con una raccolta benefica a favore dei bambini del Pakistan.
L’agosto di Sarnico si aprirà il
4 con il concerto dei Camaleonti. La sera di Ferragosto ci sarà
una crociera notturna lungo il lago sulla Motonave Città di Bergamo con animazione, ballo sosta per lo spettacolo pirotecnico
di Iseo e spaghettata finale. Il 19
agosto in piazza XX Settembre
serata di ballo con l'Orchestra
Da stasera a Martinengo una nuova originale mostra
C’è il digitale nel monastero
- Un monastero del ‘400 e un borgo storico da
una parte, quattro artisti digitali e un’installazione dal’altra. Ci sono ingredienti molto diversi tra loro in «Impronte
digitali», la manifestazione che si svolgerà da oggi al 21
maggio all’Archivio storico comunale del Monastero di Santa Chiara di Martinengo. Si tratta di una mostra fotografica
che è contemporaneamente anche un evento musicale. Le
proiezioni delle opere digitali di Pirro, Jacopo Neri, Galliano & Arancio si mescolano alla musica scelta dagli ultimi
due artisti, ovviamente grazie al computer. La scelta del
luogo è stata presa, spiegano gli organizzatori, «in base all’idea di introdurre un elemento astratto all’interno di un luogo che trasuda storia e che ha un vissuto particolare, senz’altro
diverso da ciò che normalmente leghiamo alla tecnologia. In altre parole, suoni e visioni del vivere moderno che prendono vita
proprio dove si è già tanto vissuto. Tutto ciò per dimostrare che
il computer e il digitale non servono solo per mandare e ricevere mail, per lavorare ogni giorno in ufficio o migliorare le proprie prestazioni artistiche. Il digitale è uno stile di vita, e la sua
facilità d’uso apre all’arte nuove prospettive, lascia la creatività libera di spaziare dove prima c’era il marmo, la carta, il pennello». Stasera saranno presenti tutti gli artisti.
Oggi e domani dalle 20,30 alle 22,30. Sabato dalle 15 alle
18 e dalle 20,30 alle 22,30. Domenica dalle 10 alle 12 e dalle
15 alle 18.
Casadei e danze fino a tarda notte. Il 20 agosto nel centro storico
degustazione gastronomica in
collaborazione con i ristoratori
locali. Dal 26 agosto al 10 ci sarà
«Franco Bruna e i tartassati»
con il Patrocinio del Museo della satira e la collaborazione di
Bruno Bozzetto. Si tratta di una
mostra itinerante dedicata alle
caricature di Franco Bruna.
L'iniziativa, oltre alle mostre fisse nella Pinacoteca «Bellini»,
nell'auditorium ex-biblioteca e
nella Torretta Civica, avrà eventi collaterali come film, incontri
e cabaret, tutti sul tema delle
tasse, e coinvolgerà tutte le vetrine del centro storico e del lungolago. Il programma è in via di
definizione: sicuramente ci saranno due serate di proiezione
di film su schermo gigante in
Piazza («I Tartassati» con Totò e
«Stanza 1717 Ufficio Imposte»)
e si sta aspettando una risposta
di Renato Pozzetto.
Tutti gli eventi (tranne la crociera) sono a ingresso libero.
Per informazioni: Pro Loco Sarnico, dal martedì al sabato
9-12.30, 15-18. Info: 035.910.900.
Il concerto nella chiesa vecchia di Scanzorosciate
Con il trio di Giulio Visibelli
il jazz suona insieme alla world music
MARTINENGO
- Terzo
appuntamento questa
sera con la rassegna
musicale «Suonintorno - Note Inconsuete».
Andrà in scena il «Gal
Trio di Giulio Visibelli», composto dallo
stesso Visibelli al sax
soprano e ai flauti, da
Lorenzo Frizzera alla
chitarra e da Arup Kanti Das a tabla e percussioni
Il trio, di recente formazione
riunisce
l’esperienza di tre musicisti che si sono distinte nella congiunzione di Jazz e World Music, in particolare GiuSCANZOROSCIATE
lio Visibelli e Arup
Kantidas come componenti del trio “Neji” e
Lorenzo Frizzera come
componente del gruppo “Rythm Factory”.
Nel corso del concerto
di questa sera, oltre a
composizioni originali
di Giulio Visibelli e Lorenzo Frizzera, verranno eseguite anche delle rielaborazioni di brani tradizionali di Turchia, Armenia, Macedonia, Pakistan, India,
Mongolia, Giappone.
Questa sera, ore 21,
Chiesa Vecchia di
Scanzorosciate,
via
Martinengo Colleoni.
Ingresso gratuito.
Stasera nuovo appuntamento con la rassegna teatrale
L’handicap sul palcoscenico
BERGAMO - «Beffa bagatto»: questo il titolo dello spettacolo che
andrà in scena stasera per il cartellone del Festival «Non voglio perdere la maraviglia», dedicato agli intrecci tra teatro e
handicap. Lo spettacolo è liberamente tratto dal romanzo «Lo
specchio nello specchio» di Michael Ende ed è una produzione
di Teatro Prova - Officina Intrecci. La Compagnia Officina Intrecci, nata da un laboratorio teatrale promosso dall'Asl Ufficio Disabili di Bergamo, si è consolidata grazie alla continuità
del progetto artistico di Giusi Marchesi del Teatro Prova, promosso e sostenuto dall'Associazione Inoltre. Composta da disabili, da adolescenti, da operatori ed educatori dei Servizi della
Città di Bergamo e Provincia, è diventata nel tempo il luogo
d'incontro tra teatro, musica e pittura con la disabilità. In particolare ha allestito e filmato Allegre Parvenze e gli spettacoli
Tracce Invisibili, La grande Bugia (in forma di studio), Corpi
Bugiardi e Beffa Bagatto, presentati nei Festival, nei teatri e
nelle scuole del territorio. Il gruppo è formato da utenti ed educatori delle strutture Rsd e Ccd di via Borgo Palazzo (ASL/Coop. A.T.I.), Cdd di via Presolana (Comune di Bergamo), Rsd di
Grumello del Monte; allievi e insegnanti dell'Istituto Comprensivo «Petteni» di Redona; volontari del Coordinamento Donne
CISL e associazione Nord-Sud; tirocinanti Università di Bergamo; educatori teatrali e attori di Teatro Prova.
Stasera, ore 21, Auditorium piazza Libertà, Bergamo. Per informazioni: 035.4243.079.
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Giornale di Bergamo
/ Arte
Giovedì 18 maggio 2006
Sono in esposizione disegni, incisioni e affiches di Giacomo Manzù
I tre volti di un grande
I temi sono: donne, Esiodo e amanti
LA BANCA DIVENTA GALLERIA D’ARTE
BERGAMO - Anche Banca Fideuram comincia a far sentire
la propria presenza sul territorio con iniziative culturali che
almeno in parte colmano le lacune delle pubbliche istituzioni. E si inizia con una personale del pittore Walter Gadda.
Dalla gradevole sala d'attesa,
l'esposizione si snoda lungo
un breve percorso che, fra spazi aperti al pubblico e uffici,
permette di enucleare la personalità artistica dell'autore.
Bergamasco da un decennio
operante in Francia, Gadda si
toglie quasi completamente
dal panorama locale, mentre
ha coltivato un rapporto privilegiato con l'ambiente parigino, ancora oggi punto di incontro fra le esperienze europee e
quelle d'oltreoceano. E' uesto l'elemento che caratterizza la produzione dell'artista,
che mentre stende il colore
secondo le tecniche antiche
e collaudate tipiche della nostra più classica tradizione,
dall'altro elabora in modo personale un concettualismo innestato su strutture primarie.
Supporti in soffice materiale
tecnologico, come lattice su
tavola rigida, caratterizzano
le composizioni, che puntano
soprattutto sull'impatto visivo dei colori primari che dilagano in velature disomogenee, talora interrotte da inserti più o meno imponenti di materiale di recupero: una camera d'aria sul fondo, un cuneo
che divide lo spazio di un dittico. Sculture da parete, più
che pitture, rese lucenti dal rivestimento in propilene, una
sorta di 'impacchettamento'
estraniante simile ad un diaframma messo lì a separare lo
spettatore da questi oggetti
di arte denaturalizzata. Una
presa di distanza che se da un
lato può essere letto come invito alla conservazione dei valori, dall'altro suona come presa di coscienza rispetto ad
una storia che vasempre più
allontanandosi dalle norme di
natura.
(e.mo.)
Banca Fideuram, via San
Lazzaro 50 Bergamo, fino al
27 maggio, da lunedì a venerdì 8-13 / 15-17.
BERGAMO - L'Amministrazione
Provinciale, in occasione dell'inaugurazione della nuova
Sala Manzù in Passaggio Sora, ha organizzato un'interessante rassegna di disegni, incisioni e affiches del grande
maestro, avvalendosi della
indispensabile collaborazione dell'Associazione Culturale Giacomo Manzù, gestita a
Roma dalla vedova. «Nel segno di Manzù» è il titolo dell'esposizione, che si articola
su tre nuclei fondamentali
della sua attività grafica: la figura femminile, le storie di
Esiodo e la vasta tematica degli amanti. Si potrebbe dire
che solo conoscendo a fondo
questi prodotti dell'autore è
possibile cogliere appieno il
Manzù scultore: quello che
raccoglie l'esperienza del
passato per collocarsi, nel
proseguo del suo sentire, in
un ambito moderno che si è
tenuto sempre lontano dal
desiderio di andare oltre il
confine, quello che elimina
dal prodotto artistico il momento del sentimento. Disegni dal segno a volte tenue a
volte graffiante, comunque
essenziali a rappresentare i
suoi momenti di ricerca e di
riflessione, condotta con
estremo amore nel pieno rispetto dello spazio e del tempo. Tracce che si riscontrano
anche nelle matrici dell'incisione, inni alla vita che gli ha
riservato la possibilità di
esprimere un bagaglio di sentimenti e di stimoli culturali
che egli sente come componenti indispensabili al concepimento del suo prodotto artistico. Una sala della mostra
è dedicata ad alcune delle
molte affiches che hanno accompagnato le mostre del
Maestro in tanti angoli del
nostro pianeta: anch'esse
strutturate con quella sobrie-
Una delle opere di Manzù in mostra
tà che è propria di Giacomo
Manzù. Parole e immagini
quindi che tracciano un percorso di gloria, trattenute
dalla magniloquenza per l'innata esigenza dell'autore di
non andare al di là del linguaggio dei suoi lavori. Racconti di vita dunque, che si
leggono nelle figure femminili indagate con estrema delicatezza. Le illustrazioni per
Le opere di Gianfranco Milanesi si rifanno agli esperimenti della pop art
le 'storie di Esiodo' parlano
di un artista attento a non
ignorare i temi positivi della
classicità, ma contemporaneamente a ripensare a quella
sua giovinezza vissuta a contatto con la terra, dove la 'civiltà contadina' ha espresso
il meglio di sé. Infine la lunga sequenza delle acqueforti
predisposte per l'edizione de
'Gli Amanti', nelle quali Gia-
como Manzù passa in rassegna i diversi momenti dell'Eros con estrema sensibilità, nulla concedendo alla pornografia.
Gianni Barachetti
Sala Manzù, Passaggio Sora, Bergamo. Fino al 4 giugno. Orari: 16-19,30 da lunedì a venerdì, sabato
10-12,30/16-19,30. Catalogo
presente.
Al Circolo artistico in mostra i quadri di Francesco Oliva
L’angoscia del quotidiano Pitturacomesogno
- E'
stata inaugurata al Circolo artistico,
l'esposizione
personale del
pittore Francesco Oliva.
La mostra, intitolata «Viaggiatori viaggianti da salvare» presenta opere nuove. Il pittore
deve la sua
formazione
agli studi compiuti frequentando gli atelier di artisti
come Pino Tomezzoli e Cecco Previstali pur non
ispirandosi a un maestro specifico.
Nutre grande ammirazione per
Max Ernst, Marc Chagall e Picasso. Testimonia anche un particolare interesse per Trento Longaretti. La tematica presente nei dipinti
riflette l'esperienza che Oliva compie anche nell'ambito teatrale.
D'espressione surrealista, con una
stesura cromatica mantenuta entro modulazioni chiare e delicate,
la produzione di Oliva presenta
personaggi trasognati, raffigurati
di profilo, come se stessero eseguendo un percorso, un viaggio attraverso la tela, sullo sfondo di un
BERGAMO
BERGAMO - Con le opere di Gianfran-
co Milanesi la Galleria Casati prosegue la propria attività, incentrata sulla più spiccata essenzialità
del discorso artistico contemporaneo. Si tratta di un autore che si
esprime con strumenti diversi: dalle lastre fotografiche ai video, a
tecniche caratterizzate da una
spiccata artigianalità, per rappresentare il nostro vissuto in un grafismo privo di abbellimenti, come
sostanzialmente rozza e brutta è
spesso la dimensione privata della
nostra quotidianità. Si tratta di un
filone minimalista che si ricollega
alla Pop-Art e trova nel pragmatismo di John Dewey il referente di
una intenzionalità rivolta a conferire dignità anche alle cose più
semplici o banali. Le quaranta piccole tavole esposte riportano ognuna la sagoma nera e piena di un oggetto d'uso abituale: un paio di occhiali o di scarpe, una tenaglia,
una stoviglia, una matita e via dicendo. Realizzati per sottrazione
di strati di paraffina e cera su inchiostro nero con effetto quasi grafico, i lavori sono allineati in serie
continua a comporre un 'Diario Domestico', che è anche il titolo del-
l'esposizione. Ma se la sequenza di
utensili e cose sembra sottolineare l'arido susseguirsi di gesti accettati e subiti per abitudine o rassegnazione, l'ironico video fornisce
una chiave diversa: uno Charlot di
'Tempi Moderni' in chiave casalinga mette fine alla ripetività del
proprio ruolo con l'incendio della
casa: un rifiuto di tutti gli schemi e
gli obblighi che fra le mura di casa
ci rendono schiavi.
Elisa Motta
Galleria Vanna Casati, via Borgo Palazzo 42, fino al 31 maggio.
Orari: lunedì-venerdì 16,30-19,30,
sabato 11-12,30/16,30-19,30.
cielo irreale.
La struttura
centrale è costituita dai
carri del sogno, della vaghezza e dell'utopia, sui
quali possiamo salire anche noi, per
salvare il nostro modo di
vivere, le nostre fantasie,
le nostre aspirazioni. Questi carri rappresentano il
mezzo che ci
permette di
togliere la maschera abituale, di smettere ogni
finzione e di sentirci liberi in un
mondo magico, etereo, romantico,
raffinato, lontano dalle brutture
di tutti i giorni e dalle violenze fisiche o mentali. Nei dipinti di Oliva
un ruolo importante è esercitato
dall'incanto del mondo delle illusioni, delle realtà prodigiose e dei
sogni dell'infanzia. Nello sviluppo
simbolico del racconto compaiono,
infatti, immagini di giochi infantili, come le altalene e i cavalli a dondolo.
(g.bar.)
Fino al 25 maggio. Orari: da martedì a domenica 10-12 / 16-19, lunedì chiuso.
Giovedì 18 maggio 2006
Giornale di Bergamo
33
/ Bergamo Live
Il comico Dado, diventato popolare grazie a «Zelig», è in scena in questi giorni con il suo nuovo spettacolo
Risate rimboccandosi le maniche
«Ormai noi comici dobbiamo adottare tempi televisivi»
«Alice guarda i gatti e i gatti guardano le alici» è diventato il suo cavallo di
battaglia. Ha mosso i primi passi nel mondo dello
spettacolo in piccoli teatri
e televisioni locali, ma da
qualche anno è diventato
una presenza fissa di «Zelig Circus». Dado (Gabriele Pellegrino all’anagrafe), il cantante comico che
snocciola parodie di canzoni famose mentre si arrotola le maniche della camicia e prepara la chitarra
per la sua esibizione, ne
ha fatta di strada. E mentre lo show presentato da
Claudio Bisio si prende
una pausa, il comico romano non resta con le mani in
mano e torna a dedicarsi
al teatro. Dal 2004, infatti,
è in tournée con lo spettacolo «Suono, canto, recito… e ballicchio!» sarà in
scena fino a domenica 21
maggio al Teatro Ciak - Officine Smeraldo di Milano. Abbiamo colto l'occasione per conoscerlo meglio.
Partiamo dalle origini.
Come mai hai scelto questo tipo di comicità: c'è
qualche personaggio che
ti ha ispirato?
Diciamo che fin dall'inizio sono sempre stato molto
legato al teatro canzone di
Giorgio Gaber. Ed è proprio
a questo tipo di performance che mi ispiro. Quello che
si vede in tv è un repertorio
scritto appositamente per
la tv, e non è altro che la
“tradizione dei centoni” portata ad una sintesi esasperata, conclusa con una mia
canzone che eseguo con la
stessa sintesi. Quindi sicuramente un mio modello è il
buon Dino Verde, ma anche
Gino e Michele, che con le
“formiche” mi hanno conta-
giato nella forma minuta.
Il "centone", spieghiamo, è
un frammento di una canzone, trasformato in parodia.
Prende il nome dai versi centonari, che si usavano nel
Medioevo per raccogliere
più testi in un solo libro.
Praticamente erano le prime compilation!
Che tipo di spettacolo è
il tuo?
Scatta l’ingresso libero alla Galleria d’arte moderna
Il titolo dello spettacolo
comprende un po' le diverse
capacità nelle discipline artistiche che sono richiesta a
un artista, principalmente
a un attore di musical. Fin
dal titolo comincio con l'ammettere la mia difficoltà
con il ballo e poi, nel corso
dello spettacolo, finisco per
andare alla scoperta, attra-
verso canzoni e parole, delle
difficoltà e degli ostacoli che
si incontrano nella vita.
Oltre al teatro, hai lavorato e tuttora lavori anche
in televisione. Cosa ne
pensi della comicità televisiva di oggi?
Credo che negli ultimi
tempi la comicità abbia deciso di adattarsi ai ritmi televisivi, cercando di sostituire allo zapping frenetico,
trasmissioni e sketch molto
rapide. I tempi della comicità si fanno sempre più veloci. Ma io già alle scuole elementari quando andavamo
in gita, cantavo delle canzoni umoristiche dei “Gufi” al
microfono del pullman e gli
alunni delle altre classi mi
facevano i complimenti…
Quindi ho solo continuato
allargando la cerchia di
quei corridoi.
Un consiglio ai nuovi talenti.
I consigli sono più bravi a
darli i padri spirituali, io
posso provare a dare un suggerimento: provate prima
con il Grande Fratello. Se
non vi prendono allora iniziate a pedalare in piedi,
perché la bicicletta all’inizio è senza sellino.
Progetti per il futuro?
Continuerò con il teatro.
A fine giugno, infatti, partirà "3/4 della palazzina
tour", una tournée tutta
nuova che comprende alcune delle canzoni e delle gag
contenute nel libro cd "3/4
della palazzina tua", disponibile da marzo nelle librerie e nelle edicole.
(gi.ru)
Teatro Ciak, Milano. Biglietti: interi 20 euro platea o 15 balconata; domenica 14 euro; studenti/over 65 15 euro platea,
12 balconata. Per informazioni,
Teatro
Ciak
02/76110093 o sul sito
www.teatrociak.it.
Gli spettacoli a S. Paolo d’Argon, Bergamo e Dalmine
Spettatori a tavola con Babette
e Pirandello insieme a Fossati
Il teatro non è sempre met- maggio alla biglietteria
tersi in poltrona e vedere del teatro Donizetti (aperattori sul palco. A volte ta dalle 13 alle 21). Il bipuò essere anche sedersi a glietto d’ingresso costa 70
tavola e vedersi serviti di euro, ed è comprensivo deltutto punto dagli attori. E’ la cena completa. Per inforinfatti così che si svolge mazioni: Centro Rezzara
«In fondo al mare», lo spet- 035. 243.539; biglietteria
tacolo proposto dalla rasse- Donizetti 035. 4160. 602 gna «Desidera» che andrà 4160. 603; www. teatrodoin scena (per così dire) nizetti.it
mercoledì 24 maggio nelSempre a proposito di tel'Abbazia di
atro, questa seSan Paolo D'Arra a Dalmine
gon e giovedì
ci sarà un nuo25 maggio a pavo appuntalazzo Moroni,
mento con la
in Città Alta.
nona rassegna
Lo spettacolo è
«Prime
imliberamente
pronte… d’attotratto da «Il
re». Alle 21 al
Pranzo di BabetTeatro Civico
te» di Karen
di Dalmine anBlixen (da cui
drà in scena
fu tratto il film
«L’uomo dal
premio Oscar Palazzo Moroni
fiore in bocca»
del 1987 con
di Luigi PiranStephane Audran). Si trat- dello, regia di Ivan Boffi
ta di una cena raffinata e, con Daina Pezzotti, Walter
contemporaneamente, di Tiraboschi, Sara Valvassouno spettacolo: settanta ri, Gianluca Belotti; prospettatori attorno a un ta- gettazione sonora e musivolo saranno accompagna- che dal vivo eseguite da
ti da Laura Curino alla sco- Michele Locatelli. La reperta delle vicende di Ba- gia dello spettacolo è stato
bette e dei sapori del suo studiata con l’intento di
meraviglioso pranzo. La re- mantenere integralmente
gia di Mirko Artuso, con il testo originale, senza alLaura Curino, Enzo Toma cuna rielaborazione, mete Davide Zaramella. La tendolo in scena nel modo
drammaturgia è di France- più realistico possibile. In
sco Niccolini.
scena ci saranno tre attori,
I due spettacoli comince- una danzatrice e musiche
ranno alle 20.30. Per en- eseguite dal vivo (si tratta
trambe le rappresentazio- di canzoni di Ivano Fossani i biglietti potranno esse- ti) per una diversa lettura
re acquistati oggi e il 25 di un capolavoro classico.
Le opere di Antonio Cembra
Artista a 360 gradi
Gamec gratis per 15 giorni per esprimersi
Oggi è la «giornata del baratto» fra pittura e satira
BERGAMO
Un’ottima occasione in arrivo per chi
vuole conoscere l’arte
senza mettere mano al
portafogli.
Da oggi e fino
al 4 giugno ingresso gratuito alle mostre
in corso alla
Galleria d’arte moderna e
contemporanea di Bergamo. In questo
periodo il museo offre una
programmazione ricca di
spunti di riflessione e
un'articolata panoramica
dell'arte contemporanea:
da una personale dedicata
a Giulio Paolini, esponente di punta dell'arte italiana e internazionale, alla
prima retrospettiva in uno
spazio pubblico italiano
dedicata a Mario Finazzi,
colto esponente della fotografia italiana tra le due
guerre; dal progetto Eldorado, dedicato a giovani artisti internazionali, al giovane curatore Mizuki En-
do che con Aesthetics / Dietetics ha vinto la terza edizione del Premio Lorenzo
Bonaldi per
l'Arte - EnterPrize (le ultime due apriranno il 25
maggio). Il
programma
si apre oggi
con l'iniziativ
a
«Baratto@GA
MeC». Per tutto la giornata
di oggi il museo diventerà
un luogo di scambio, non
solo culturale, in cui i giovani dai 15 ai 30 anni potranno barattare oggetti
collegati alla cultura o con
un valore estetico. Il periodo si chiude con il
weekend del 2 giugno, cogliendo il suggerimento
del Comune e della Prefettura ad aprire liberamente i musei nel giorno della
Festa della Repubblica.
La GAMeC, inoltre, in questa ricorrenza omaggerà i
primi 200 visitatori con un
Tricolore.
Per informazioni: 035.
399.528, www. gamec. it
- Antonio Cembra è un artista? Sicuramente è una persona che
ha saputo esprimere la
sua creatività senza catene, seguendo l’ispirazione e il divertimento.
Cembra ha iniziato da
giovane disegnando vignette satiriche per alcuni quotidiani e si è accorto di quanto lo divertisse
disegnare. Da lì è iniziata
la sua storia di disegnatore che lo ha portato a realizzare oltre mille opere.
Tutte nel tempo libero, come un hobby.
Nell’animo dice di sentirsi «più un comico che un
disegnatore» e realizza figure buffe e irreali, personaggi fantasiosi e allegri,
molto decorativi. Cavalli,
strane automobili e anche i presepi sono fra i
suoi soggetti tutti realizzati con una particolare tecnica: dopo la creazione
del disegno i riempimenti
vengono effettuati elettronicamente con una speciale macchina. Le sue
opere con il tempo sono
riuscite a conquistare
molti ammiratori. Tanto
che girando per Bergamo
BERGAMO
Un’opera di Antonio Cembra
ci si può imbattere in diversi Cembra affissi in negozi e ristoranti e a colorare le vetrine del centro.
Ma il disegno non è stata l’unica attività del creativo Antonio: nella vita si
è dilettato nella realizzazione di cortometraggi e
documentari sportivi oppure su tematiche di attualità quali il consumismo e l’inquinamento par-
tecipando anche ad alcuni concorsi. Alla fine degli anni sessanta ha anche scritto un libro, «Anonimo mondano», che ha
avuto un discreto successo. Era il diario di un "figlio di papà" che durante i
tempi della rivoluzione
studentesca invece di sfilare nelle strade preferiva svagarsi a Cortina con
le amiche. In tutte le sue
creazioni traspare sempre un certo tasso di satira: «Penso di avere sempre
colto le debolezze del sistema - dice l’artista - Amo
l’arte in tutti i sensi ma
quello che amo di più è
esprimermi liberamente,
senza vincoli di commissioni. Mi piace inventare e creare secondo l’ispirazione
del momento».
Costanza Vismara
34
Giornale di Bergamo
SERATA
IN TV
/ Tv
Giovedì 18 maggio 2006
21.00 I colori della gioventù RAIUNO
Con Andrea di Stefano - Film Tv
Italia, 1908-1916. Gli ultimi anni della vita di Umberto Boccioni,
pittore, scultore e maggior rappresentante del movimento artistico e letterario del “Futurismo”, Quando i suoi sogni artistici si
stanno realizzando, scoppia la 1° Guerra Mondiale; Boccioni
parte volontario. Il suo cuore è diviso tra due donne...
21.00 Allarme Rosso RAITRE
Con Gene Hackman, Denzel Washington - (‘95) Azione
Un leader dell'ultranazionalismo russo, che guida un esercito di
ribelli, è riuscito a entrare in possesso di una base atomica. Ciò
ha scatenato una crisi internazionale di proporzioni enormi, la
più grave da quella avvenuta nell'occasione della Baia dei
Porci.....
21.00 Zelig Circus CANALE 5
Con Claudio Bisio, Vanessa Incontrada - Varietà
Dopo “Zelig Circus” va in onda in prima serata la prima di tre
puntate speciali con il meglio, ma anche il dietro le quinte e
alcuni inediti, di questo show. Stasera tocca, fra gli altri, ad Ale
e Franz, Antonio Cornacchione, Anna Maria Barbera e a
Jovanotti insieme con Marco Ranzani.
21.00 L’ultimo rigore 2 RAIDUE
Con Enzo Decaro, Ray Lovelock - Fiction
Dopo aver smascherato una storia di doping nel mondo del calcio, l’allenatore Carlo Corsi si dedica soltanto ai dilettanti. il suo
amico Massimo Normanni, presidente della Juliana, lo convince a tornare in panchina. Anche Marco, figlio di Corsi, ha
abbandonato la carriera calcistica ma....
21.00 Il migliore RETE 4
Con Mike Bongiorno - Quiz
Sono tutti piloti di aereo, professionisti dell’aviazione civile, i
protagonisti della puntata di questa sera, ovvero i venti concorrenti che si sfidano in diretta nelle cinque manche di gioco
nello studio 7 di Cologno Monzese, in provincia di Milano. La
scenografia è di Eugenio Falascone.
21.00 CSI ITALIA 1
Con Paul Guifoyle, Alex Carter - Telefilm
1° episodio. La squadra di Grissom indaga sulla morte di un
uomo e il ferimento di una donna, vittime di un incendio.
2° epidosio. Grissom e Greg indagano sullo scontro fra due
automobili, avvenuto in una strada a senso unico. Intanto,
Warrick aiuta il detective Vartan...
GIORNO
6.05
6.10
6.30
6.45
7.00
7.30
8.00
9.00
9.30
10.50
10.55
11.00
11.25
11.30
12.00
13.30
14.10
14.35
16.00
17.00
17.15
18.50
20.00
20.35
Anima Good News
Sottocasa
TG1 - CCISS
Viaggiare informati
UnoMattina.
Con Luca Giurato,
Monica Maggioni.
TG1
TG1 L.I.S.
Che tempo fa
TG1 - Che tempo fa
TG1
TG1 Flash
TG Parlamento
Appuntamento
al cinema
Occhio alla spesa.
Con Alessandro
Di Pietro.
Che tempo fa
TG1
La prova del cuoco.
Con Antonella Clerici,
Beppe Bigazzi.
TG1
Sottocasa
Le sorelle McLeod
Festa italiana.
Con Caterina Balivo.
TG1
La vita in diretta.
Con Michele Cucuzza.
L’eredità.
Con Amadeus.
TG1
Affari tuoi.
Con Antonella Clerici.
6.00
6.05
6.20
6.35
6.40
7.00
9.15
9.45
I colori della
gioventù
TG1.
Notizie dall’Italia
e dal Mondo.
Porta a Porta.
Con Bruno Vespa.
TG1 Notte
Tg1 Teatro
Estrazioni del lotto
Appuntamento
al cinema
Sottovoce.
Con Gigi Marzullo.
Rai Educational
Film: Bed and
breakfast
Regia di E. Miller,
con Roger Moore,
Talia Shire
(92) - Commedia
Telefilm:
Don Fiumino
21.00
23.00
23.10
10.00
11.00
13.00
13.30
13.50
14.00
15.55
17.15
18.05
18.10
18.30
18.50
19.00
19.55
20.20
20.30
Il paese di Alice
Nonsolosoldi
TG2 Medicina 33 (R)
Quasi le sette
Telefilm: Zorro
Random
TGR Sopra Tutto
Rai Educational.
Questo programma si
occupa dei processi
d'interazione tra le culture di etnie diverse e
in particolare del fenomeno dell'integrazione
in Italia e dei suoi riflessi nelle comunità di
accoglienza.
TG2
Piazza Grande.
Con Giancarlo Magalli.
TG2 Giorno
TG2 Costume e
Società
TG2 Salute
L’Italia sul Due.
Con Milo Infante,
Monica Leofreddi.
Al posto tuo.
Con Lorena Bianchetti.
Amazing Race
TG2 Flash L.I.S.
Rai TG Sport
TG2
TG2 10 Minuti
Cartoni animati
Cartoni animati
Il lotto alle otto
TG2 - 20.30
6.00
Rai News 24
Morning News
Rai Educational
Verba volant
Cominciamo bene
Animali e Animali.
Con Licia Colò.
Cominciamo bene
Prima.
Con Pino Strabioli.
Cominciamo bene.
Con Fabrizio Frizzi.
TG3 - RaiSport Notizie
TG3 Meteo
89 Giro d’Italia
Si Gira
Cominciamo bene
Le Storie.
Con Corrado Augias.
Telefilm:
Starsky & Hutch
TG Regione - TG
Regione Meteo
TG3 - TG3 Meteo
TGR Leonardo
TGR Neapolis
89 Giro d’Italia:
Undicesima tappa:
Pontedera - Pontedera
89 Giro d’Italia
Processo alla Tappa
TG3 Meteo
TG3
TG Regione
TG Regione Meteo
89 Giro d’Italia - TGiro
Blob
Un posto al sole
8.05
9.05
9.15
9.30
10.15
12.00
12.25
12.45
13.10
14.00
14.20
14.50
15.00
15.10
17.20
18.15
19.00
19.30
20.05
20.20
20.30
6.00
6.10
6.30
6.40
7.00
7.10
7.15
7.50
8.40
9.50
10.50
11.30
11.40
13.30
14.00
15.00
15.55
18.55
19.29
19.35
20.10
MediaShopping
Batticuore
MediaShopping
TG4 - Rassegna
Stampa
Secondo voi.
Con Paolo Del Debbio.
Peste e corna e gocce
di storia.
Con Roberto Gervaso.
Tre nipoti e un
maggiordomo
Telefilm: Hunter
Vivere meglio.
Con Fabrizio Trecca.
Saint Tropez
Febbre d’amore
TG4
Forum.
Con Rita Dalla Chiesa.
TG4
Ieri e oggi in Tv
Sentieri.
Con Scott Bailey,
Mandy Bruno, Crystal
Chappell, Bradley Cole,
Daniel Cosgrove, Justin
Deas.
Film: Vacanze
Romane Regia di
William Wyler, con
Audrey Hepburn,
Gregory Peck
(53) - Commedia
TG4
Meteo 4
Sipario del TG4
Telefilm: Siska
6.00
7.55
7.58
8.00
8.50
9.05
11.25
12.25
13.00
13.32
13.40
14.15
14.45
16.15
18.40
20.00
20.31
TG5 Prima Pagina
Traffico - Meteo 5
Borsa e monete
TG5 Mattina
Il Diario
Tutte le mattine
Telefilm: Agente
speciale Sue Thomas
Vivere
TG5
Secondo voi.
Con Paolo Del Debbio.
Beautiful.
Con Drew Tyler Bell,
Darlene Conley, LesleyAnne Down, Kayla
Ewell, Susan Flannery,
Adrienne Frantz,
Winsor Harmon, Schae
Harrison, Ashley Jones,
Sean Kanan, Lorenzo
Lamas, Katherine Kelly
Lang, Joseph Mascolo,
John McCook, Dan
McVicar, Ronn Moss.
Centovetrine
Uomini e Donne.
Con Maria De Filippi.
Verissimo - Tutti i
colori della cronaca.
Con Paola Perego.
Chi vuol essere
milionario.
Con Gerry Scotti.
TG5
Striscia La Notizia
La voce della
divergenza
6.42
6.50
7.10
7.25
7.50
8.20
8.30
9.00
11.15
11.20
12.15
12.25
13.00
13.35
13.40
14.05
14.30
15.00
15.55
16.50
17.15
17.30
17.55
18.30
19.05
20.10
Gli orsetti del cuore
Maggie e l’incredibile
Birba
Il laboratorio di Dexter
Witch
Trollz
Picchiarello
Grog di Magog
Film: Mariti imperfetti
Regia di Sam Weisman,
con Matthew Modine,
Randy Quaid
(95) - Commedia
MediaShopping
Telefilm: V.I.P.
Secondo voi.
Con Paolo Del Debbio.
Studio Aperto
Studio Sport
Campioni, il sogno
Yu - Gi - Oh gx
Dragon Ball
I Simpson
Telefilm: Una mamma
per amica
Telefilm: Joan
of Arcadia
Le nuove avventure
di Scooby Doo
Pokemon
Gira il mondo
Principessa Stellare
Telefilm: Sabrina, vita
da strega
Studio Aperto
Camera Cafè
Mercante in fiera.
Con Pino Insegno.
6.00
7.00
9.15
9.20
9.30
10.30
11.30
12.30
13.00
14.00
16.00
17.00
18.05
19.00
20.00
20.35
TG La7
Omnibus La7.
Con Gaia Tortora.
Punto TG
Due minuti, un libro.
Con Alain Elkann.
Telefilm: Paradise
Documentario
Telefilm: Mai dire sì
TG La7
Telefilm: Due south
Due poliziotti
a Chicago
Film: L’ultimo viaggio
dell’arca di Noè
Regia di Charles
Jarrott, con Elliott
Gould, Rick Schroeder
(81) - Commedia.
Un aviatore un pò
balordo, Noè, accetta
di trasportare con un
vecchio B29 la giovane missionaria
Bernadette...
Forza Sette
Americàs Cup:
Valencia
Atlantide - Storie di
Uomini e di Mondi.
Con Natascha Lusenti.
Telefilm: Jarod il
Camaleonte
Star Trek Voyager
TG La7
Otto e Mezzo.
Con Giuliano Ferrara,
Ritanna Armenni.
SERA
21.00
23.10
23.15
0.50
1.15
1.25
1.30
1.35
2.05
2.35
4.15
0.55
1.30
1.40
1.45
1.50
2.00
2.35
2.50
3.05
3.35
4.05
4.10
L’ultimo rigore 2
TG2
Alice e le altre...
Il paese delle
meraviglie.
Con Anna La Rosa.
RaiSport Eurogol
TG Parlamento
Ma le stelle stanno a
guardare?
Con Alessandra
Canale.
Meteo 2
Appuntamento al
cinema
Telefilm: Delitti privati
TG2 Salute (R)
Il mare di notte
L’enciclopedia
della satira
Scanzonatissima
Gli occhi dell’anima
I nostri problemi
21.00
23.05
23.10
23.20
23.40
0.30
0.40
0.50
1.15
1.45
2.20
2.25
Film: Allarme Rosso
Regia di Tony Scott,
con Denzel
Washington, Gene
Hackman
(95) - Guerra
TG3.
Notizie dall’Italia e dal
Mondo.
TG Regione
TG3 Primo Piano
Correva l’anno
TG3
TG3 Meteo
Appuntamento
al cinema
89 Giro d’Italia
Giro Notte
Rai Educational
La musica di Raitre
Fuori orario. Cose
(mai) viste
Rai News 24
21.00
23.40
01.05
0.50
2.15
3.20
4.35
4.55
Il migliore.
Con Mike Bongiorno.
L’antipatico.
Con Maurizio Belpietro.
Film: Il giustiziere
della notte 5 Regia di
Allan A. Goldstein, con
Charles Bronson,
Lesley-Anne Down
(94) - Azione
TG4
Music Line
Film: La signora gioca
bene a scopa? Regia
di Giuliano Carnimeo,
con Carlo Giuffrè,
Edwige Fenech
(74) - Commedia
Peste e corna e gocce
di storia.
Con Roberto Gervaso.
Vivere meglio.
Con Fabrizio Trecca.
15.30
16.00
16.05
17.05
18.05
19.05
19.30
20.00
20.05
20.30
21.00
22.00
22.30
22.35
0.00
0.30
Wake up
Pure morning
Top 100
School in action
Room Raiders
TRL - Total
Request Live a
Genova
Driven
Flash News
Mtv Playground
Mtv Playground
The MTV Pop
Chart
School in action
Avere Vent’anni
Flash News
Inuyasha
Telefilm: Life as
we know it
Telefilm: Scrubs,
medici ai primi
ferri
Telefilm: Perfetti,
ma non troppo
Flash News
Italo (Spagnolo)
Avere Vent’anni
Brand New
7.20
7.30
7.40
9.10
9.20
11.25
11.35
13.50
14.00
15.40
16.10
16.20
Gianni Canova Presenta
Cine Lounge
Film: Chinese Odissey
Regia di Jeffrey Lau, con C.
Chang, Roy Cheung
(02) - Commedia
Loading Extra
Film: De-Lovely Regia di
Irwin Winkler, con Jonathan
Pryce, Kevin Kline
(04) - Biografico
Loading Extra
Film: Oceano di Fuoco
Hidalgo Regia di Joe
Johnston, con Louise
Lombard, Viggo Mortensen
(04) - Avventura
Cine Lounge
Film: Appuntamento da
sogno Regia di Robert
Luketic, con Kate Bosworth,
Nathan Lane
(04) - Commedia
Speciale - Supersize me
Cine Lounge
Film: Il fiume del terrore
Regia di Jack Sholder, con
Jamie Bartlett, Mark Dexter
(04) - Drammatico
17.50
18.15
18.25
20.20
20.50
21.00
22.40
1.00
2.40
4.30
Svisti e mai visti
TG5 Notte
Il Diario (R)
Film: Il passo sospeso
della cicogna
Regia di Theo
Angelopoulos, con
Jeanne Moreau,
Marcello Mastroianni
(91) - Drammatico.
Un giovane reporter si
reca in una cittadina nei
pressi della frontiera
greca. Tra i tanti profughi in cerca di un futuro
migliore il protagonista
riconosce un uomo politico scomparso misteriosamente qualche anno
prima.
Striscia La Notizia
La voce della
divergenza (R).
21.05
22.55
23.55
1.30
2.00
2.00
2.10
2.20
3.00
3.50
3.55
CINEMA
AUTORE
CINEMA 1
7.00
10.00
12.30
13.30
14.00
14.30
21.00
0.50
1.20
2.03
Identikit
Cine Lounge
Film: In amore c’è posto
per tutti
Regia di P. Salvadori,
con Daniel Auteuil, Sandrine
Kiberlain (03) - Commedia
Sky Cine News
Cine Lounge
Film: Babbo bastardo
Regia di Terry Zwigoff,
con B.B. Thornton, Lauren
Graham (03) - Commedia
Film: Oceano di Fuoco
Hidalgo
Regia di Joe Johnston,
con Louise Lombard, Viggo
Mortensen
(04) - Avventura
Film: Buena vida
Regia di Leonardo Di Cesare,
con Alicia Palmes, Sofia
Da Silva
(04) - Commedia
Film: Adrenaline - Non ci
sono limiti Regia di Roel
Reinè, con Daniel Louis
Rivas, Georgina Verbaan
(03) - Drammatico
14.40
14.50
16.40
16.50
17.00
18.30
19.00
19.10
21.20
21.30
23.20
0.00
Sicurezza
Cine Lounge
Film: Tickets Regia di Abbas
Kiarostami e Ermanno Olmi e Ken
Loach, con Carlo Delle Piane,
Valeria Bruni Tedeschi
(05) - Commedia
Loading Extra
Cine Lounge
Film: L’uomo del treno Regia di
Patrice Leconte, con Edith Scob,
Jean Rochefort (02) - Drammatico
Speciale - Supersize me
Cine Lounge
Film: La vita che vorrei Regia di
Giuseppe Piccioni, con Luigi Lo
Cascio, Sandra Ceccarelli
(04) - Drammatico
Film: Il grande uno rosso Regia
di Samuel Fuller, con Lee Marvin,
Mark Hamill (80) - Guerra
Film: Primavera, estate, autunno,
inverno... e ancora primavera
Regia di Kim Ki-Duk, con Kim
Young-Min, Seo Jae-Kyeong
(03) - Drammatico
Sky Cine News
Film: Ferro 3 Regia di Kim Ki-Duk,
con Jae Hee, Lee Seoung-Yeon
(04) - Drammatico
Telefilm: C.S.I.: Scena
del crimine
Telefilm: Prison Break
Studio Aperto
presenta: Lucignolo
Studio Sport
MediaShopping
Studio Aperto.
Notizie dall’Italia e dal
Mondo.
La giornata (R)
Secondo voi.
MediaShopping
Telefilm: Off Centre
Talk Radio
Film: Ardena
Regia di Luca
Barbareschi,
con Luca Barbareschi,
Lucrezia Lante
Della Rovere
(97) - Drammatico
21.30
23.30
1.00
1.20
2.20
Sfera.
Con Andrea Monti.
Markette.
Con Piero Chiambretti.
Tra le conferme più
gradite del programma, senza dubbio, vi è
la bellissima Magda
Gomes che, proprio
grazie al programma
del "terribile" Piero, lo
scorso anno, ha raggiunto una notevole
popolarità. La stessa
popolarità che l'ha portata a realizzare uno
dei calendari più
richiesti ed apprezzati.
TG La7
Forza Sette
Americàs Cup (R):
Valencia
Telefilm: Halifax
SPORT 1
6.30
8.15
10.00
10.30
12.15
14.00
14.30
16.15
18.00
19.00
19.30
23.00
0.00
0.40
2.25
4.15
Sky Calcio (R):
MLS:
Dallas-Houston
Sky Calcio (R):
Liga: Siviglia-Real Madrid
Futbol Mundial
Sky Calcio (R):
Serie A:
Palermo-Messina
Sky Calcio (R):
Serie A: Chievo-Fiorentina
Sport Time
Sky Calcio (R):
Serie A: Reggina-Juventus
Sky Calcio (R):
Serie A: Cagliari-Inter
Sky Speciale: Highbury
Sport Time
Sky Speciale:
Champions League - Finale
Zona Champions League
Sport Time
Sky Calcio (R):
Serie A: Lazio-Parma
Sky Calcio (R):
Liga: Osasuna-Valencia
Sky Calcio (R):
Scottish FA Cup finale:
Hearts-Gretna
Ambiente
14.15
16.00
17.30
19.00
19.30
20.00
20.30
20.40
22.00
22.30
Sì, Viaggiare
Al Top
Incontri
Sottorete con la
Foppapedretti
TG/Meteo/Economia
Fattore Bg
TG Flash
Punto Sport
Contagiri
TG/Meteo/Economia
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Giovedì 18 maggio 2006
Giornale di Bergamo
35
/ Cinema
Tom Hanks e il regista: «Non è un trattato di teologia, è soltanto un giallo»
«Codice» stroncato, si cerca la rimonta
Parole d’ordine, quasi manzoniane: stemperare, minimizzare, sopire. «Non è un trattato teologico, nè un documentario: soltanto una fiction». Così Tom
Hanks cerca di ammorbidire le
polemiche parlando del film
più atteso e chiacchierato dell'anno, «Il Codice da Vinci», che
ha aperto ieri il Festival di Cannes. La pellicola, secondo l'attore due volte premio Oscar, è
inoltre «una grande opportunità per discutere e chiarire alcuni
punti della storia del cristianesimo». Il film, accolto tiepidamente dai critici, uscirà domani anche in Italia (con le copie
portate da 800 a 910 copie, record assoluto di tutti i tempi).
Tratto dal bestseller di Dan
Brown e costato 125 milioni di
dollari, il kolossal è stato difeso
a spada tratta dalla coppia
Hanks-Howard. Il primo, pur
assicurando che «nessun film
può modificare le radici culturali
che ognuno porta dentro si sè»,
ha aggiunto: «Preferisco le persone che si aprono al dubbio piuttosto che quelle che credono troppo.
E' difficile rispondere alla domanda se Gesù era sposato, io
non c'ero all'epoca». Howard ha
aggiunto: «La vita è un mistero
e uno dei doni che abbiamo, per
chi crede lo abbiamo da Dio, è la
mente, la curiosità che può andare in tutte le direzioni purché
non vada contro la natura». Per
il regista «così come il libro è stato acquistato e letto come fiction
la stessa cosa avviene col film e
l'unica cosa di cui discutere è se
piaccia o no». Il regista si è rifiutato di fare pronostici sull'incasso («Spero che il film diverta
per quello che è: un intrattenimento estivo») e ha lanciato un
invito ai cattolici: «Se vi va andatelo a vedere sennò parlatene
con chi lo ha visto e discutetene, è
solo buona fiction e può essere di
stimolo. Ognuno trae le sue conclusioni, ma le scelte individuali
su cosa credere o non credere,
comprese le mie, non sono la cosa
più importante. Si può trovare interessante una storia senza che
per questo le nostre credenze debbano restarne condizionate». Riguardo le recensioni impietose
dei critici, Howard ha detto di
non averne letta nessuna e di
sperare «che le prossime siano almeno un po' più favorevoli». La
battuta più divertente è stata
quella dell'inglese Ian Mc Kellen, gay dichiarato, che nel film
interpreta il professor Leigh
Teabing, grande esperto del
santo Graal: «Io ho creduto a tutto quello che c'è scritto nel libro e
sono felice di aver contribuito a
dimostrare definitivamente, visti i problemi che la Chiesa ha
con l' omosessualità, che Cristo
non era gay, visto che si è sposato
con Maria Maddalena».
Cinema
in pillole
Fbi - Operazione tata
L’agente dell'FBI Malcolm Turner assume per
la seconda volta le sembianze dell’obesa nonna
di colore Big Mama allo
scopo di prevenire un disastro per la sicurezza nazionale. Ma salvare il paese
diventa il minore dei pensieri per Big Mama, alle
prese con la sfida suprema: essere una brava governante/bambinaia. E’ il
seguito del film «Big
mama»
Voto: 5
Cinema
Bellucci giurata
ma le polemiche
non si fermano
CODICE STRONCATO - «Fiacco e noioso, pesante e sinistro»,
così Variety (la bibbia dello
spettacolo) si scaglia contro "Il
Codice Da Vinci". «Un libro allettante nella sua forma originale è diventato una cosa pesante e sinistra in una trasposizione filmata fin troppo letterale». Non è l'unico critico cui il
film non è piaciuto: «Tom
Hanks sembrava uno zombie»,
ha commentato Peter Brunette del Boston Globe.
MA LA THAILANDIA PROMUOVE - «Il Codice da Vinci»
uscirà senza censura, in Thailandia. Lo ha deciso la commissione per la censura del paese,
contravvenendo alla richiesta
della Chiesa cattolica. Nelle Filippine, invece, il film è stato
consigliato solo agli adulti, ma
non è stato classificato "X", la
sigla che si usa per i film a luci
rosse o di contenuto troppo violento.
LA SUORA PROTESTA - A
Cannes arriva anche la protesta di Mary Lincoln. La suora
inglese ha manifestato il suo
dissenso contro «Il codice da
Vinci» pregando davanti al Palazzo del cinema con tanto di
crocifisso e Vangelo.
E L’OPUS DEI INSISTE Nuovo attacco dell'Opus Dei
contro «Il Codice Da Vinci».
Spiega il responsabile comunicazione della prelatura, Juan
Manuel Mora: «Stiamo vivendo una specie di reality show
mondiale dove c'è un King Kong
che ha in mano la bionda. King
Kong è la Sony (distributrice del
film, ndr), la bionda sono i cattolici. E all'interno del sistema mediatico la nostra risposta non poteva che avere un taglio professionale. Voi fate marketing e intrattenimento alla 'Grande Fratello'? E noi, sugli stessi temi, facciamo comunicazione e vediamo
chi vince. In sè quel che scrive
Brown ci interessa assai poco. Ci
interessano tanto, invece, le curiosità che egli ha risvegliato su
certi argomenti. Se passano le
sue idee, che dire romanzate è dir
poco, perchè non dovrebbero poter passare anche le nostre?».
LA SIGNORA BELLUCCI Monica Bellucci è pronta al
ruolo di giurata del Festival:
«Il requisito più importante che
richiedo da me stessa è l'umiltà
del giudizio. Dobbiamo ricordarci che siamo qui al servizio dei
Mission: impossibile 3
Ethan Hunt è in procinto
di sposarsi, si è innamorato della bella infermiera
Julia e si è ritirato dalle
azioni per fare soltanto
l'istruttore. Quando una
sua allieva però viene rapita dal trafficante Owen
Davian è costretto a tornare in azione.
Voto: 7
Ti va di ballare?
Ispirato alla vera storia di
Pierre Dulaine, un danzatore di Manhattan che insegnava danza ad un gruppo di ragazzi con problemi
con la giustizia. Dopo una
prima resistenza i ragazzi
vengono contagiati dall’entusiasmo e si spingono
oltre ogni aspettativa, mescolando lo stile classico
di Dulaine con le più mo-
Bergamo
ALBA BLOBHOUSE - Via Biava 4 - Tel.
035.576080
◆ 21 Anche libero va bene (4 euro)
CAPITOL MULTISALA - Via Tasso 41 - Tel.
035.248330
◆ 20.15 - 22.30 Romance and cigarettes (5 euro)
◆ 20.30 - 22.30 Una top model nel mio letto (5 euro)
◆ 20.15 - 22.30 Le particelle elementari (5 euro)
CONCA VERDE - Via Mattioli 1 - Tel. 035.320828
◆ 21 Senza destino-Fateless
Tom Hanks e Audrey Tautou davanti ai fotografi della prima
DEL BORGO - Piazza Sant’Anna
◆ 21 La terra
Costa Volpino
MULTI SALA IRIDE -VEGA - Tel. 035.988144
◆ Riposo
Curno
UCI CINEMAS- Centro commerciale Tel.199.123321
◆ 16.10 - 17.30 - 18.20 - 20.30 - 22.45 - L’era glaciale 2
- Il disgelo
◆ 16 - 16.45 - 17.15 - 18.45 - 19.30 - 20 - 21.30 - 22.15 22.45 Mission impossible III
◆ 17.15 - 20 - 22.30 Ti va di ballare?
◆ 17 - 20.10 - 22.25 Fbi operazione tata
◆ 17.40 - 20.10 - 22.40 La casa del diavolo
◆ 20.40 - 22.40 Scary movie 4
◆ 17.30 - 20 - 22.30 Chiedi alla polvere (3 euro)
Wong Kar-Wai con Monica Bellucci
Darfo Boario
MULTISALA GARDEN - Tel. 035.988144
◆ 20 - 22.30 La casa del diavolo
◆ 20 - 22.30 Una top model nel mio letto
◆ 20 - 22.30 Mission impossible III
Erbusco
MULTIPLEX PORTE FRANCHE - Tel.
030-7717645
◆ 20.10 - 22.10 L’era glaciale 2 - Il disgelo
◆ 20 - 21 - 22.40 Mission impossible III
◆ 20.30 Ti va di ballare?
◆ 22.40 Scary movie 4
◆ 20.20 - 22.20 Fbi operazione tata
◆ 20.10 - 22.30 La casa del diavolo
La protesta della suora
film e non per il contrario. E per
quanto mi riguarda posso dire
che, pur venendo da una forte
cultura cinematografica e amando le radici in cui sono cresciuta,
penso che un buon film non ha
bandiere. Nel mio caso ho avuto
sempre la fortuna di lavorare in
contesti cinematografici importanti, ma la mia carriera è ancora corta e so che se non avessi fatto questo mestiere fare a tempo
pieno quello della spettatrice,
perché amo troppo la meravigliosa magia che ogni volta si accende sullo schermo».
IL SIGNOR BELLUCCI - Vin-
derne tendenze hip-hop,
riuscendo a creare un genere molto energizzante e
particolarissimo. Voto: 6
Scary movie 4
L’adorabie ma poco perspicace Cindy Campbell e
la sua amica egocentrica e
ninfomane Brenda - questa volta affiancate dal
bello - ma - stupido Tom
Ryan. Insieme combatteranno per salvare il mondo da una brutale invasione aliena.
Vota: 6
La casa del diavolo
Messi in trappola nella loro casa isolata dallo Sceriffo Wydell e da una squadra di uomini armati, la famiglia Firefly si ritrova
una mattina con le armi
puntate contro, e Otis e
Romano
cent Cassel, marito di Monica
Bellucci, è il primo uomo a fare
il "madrino" per la cerimonia
di apertura e chiusura: «Fare il
componente di giuria significa lavorare molto. Maestro di cerimonia è una botta di adrenalina all'inizio e alla fine. Mi si addice di
più».
IL PRESIDENTE - «Nella prima riunione - racconta scherzosamente il Presidente di giuria
Wong Kar-Wai - abbiamo deciso
poche cose: che si possono portare
gli occhiali scuri, che cerchiamo
aria fresca per il cinema del futuro, che è permesso fumare».
sua sorella Baby si danno
da fare per fuggire illesi
dallo sbarramento di fuoco dei proiettili. Nascosti
in un motel isolato, i fratelli ricercati aspettano il momento buono per incontrarsi con il loro fuggiasco
padre, Captain Spaulding, ed uccidono chiunque si metta sul loro cammino.
Inside man
Questa è la storia di uno
scontro tra un poliziotto e
un ladro. Quest’ultimo è
un rapinatore di banche
che da molto tempo ha il
poliziotto alle calcagna.
Dopo aver tentato una rapina perfetta ad una banca, perde il controllo della
situazione, e finisce con
l’essere costretto a prendere un ostaggio. Voto: 9
MULTISALA IL BORGO - Tel. 0363.903816
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22.35 Scary Movie 4
20 - 21 - 22.30 Mission impossible III
20.20 Ti va di ballare?
20.30 - 22.40 La casa del diavolo
22.40 Firewall-Accesso negato
20.30 - La guerra di Mario
Treviglio
MULTISALA ARISTON - Tel. 0363.419503
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19.40 - 21.30 - 22.10 Mission impossible III
20.10 - 22.30 L’era glaciale 2 - Il disgelo
20 Romance & cigarettes
22.20 Chiedi alla polvere
20.20 - 22.30 Una top model nel mio letto
21.30 Sweet sixteen
Chiedi alla polvere
Romance e cigarettes
Dal romanzo di John Fante. Nella Los Angeles degli anni Trenta, in piena
Grande Depressione, si
svolge la difficile storia
d’amore tra lo scrittore Arturo Bandini e la cameriera messicana Camilla Lopez.
Voto:6
Nick, operaio, costruisce e ripara ponti. È sposato con
Kitty Kane, sarta, donna forte e gentile che gli ha dato
tre figlie. Il buon Nick, schiavo delle sue passioni, ha preso una sbandata per la giovane Tula, ma Kitty scopre tutto. Nick, attratto dalla bella
Tula ma ancora innamorato
della moglie, farà di tutto
per tornare in famiglia.
Voto:7
L’era glaciale 2 - Il disgelo
I ghiacci si sciolgono, arriva la primavera e sbocciano gli amori. Manny il
mammuth, Sid il bradibo,
Danny la tigre e Scrat lo
scoiattolo preistorico partono in viaggio quando scoprono che c’ è il pericolo
di un’alluvione. Il burbero
Manny incontra sulla sua
strada Ellie, una bellissima mammuth che ha però
un serio problema: crede
di essere un opossum perchè è cresciuta insieme a
loro.
Voto: 7
Una top model nel mio letto
Sorpreso da un paparazzo
con l'amante famosa top model, un miliardario tenta di
evitare un divorzio economicamente disastroso inventando una scusa. Approfittando della presenza nella
foto di un ignaro passante
racconta alla moglie che la
modella era con lui, e manda la ragazza a vivere con il
passante.
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Giornale di Bergamo
Giovedì 18 maggio 2006