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Periodico dell’I.C. “De Caro” di Lancusi- Fisciano Anno V n. I
LIBERI DI VOLARE
Periodico dell’I.C. “De Caro” di Lancusi- Fisciano
Anno V N. I
Istituto Comprensivo De Caro
Lancusi - Fisciano
Sede centrale: Lancusi
Scuola dell’infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria di I grado
Plesso di Penta
Scuola dell’infanzia
Scuola primaria
Plesso di Gaiano
Scuola dell’infanzia
Scuola primaria
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LIBERI DI VOLARE
Periodico dell’I.C. “De Caro” di Lancusi- Fisciano
Anno V N. I
SOMMARIO
SCUOLA DELL’INFANZIA
INFANZIA DI GAIANO
Essere amici
Il Calendario scolastico
INFANZIA DI LANCUSI
L’autunno
Il Natale e il Presepe
pag. 5
pag. 7
pag. 8
pag. 10
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
ACCOGLIENZA
Come si è organizzata la nostra scuola?
L’abituale torneo dell’accoglienza
Ci presentiamo : siamo le prime
pag. 32
pag. 33
pag. 33
EVENTI
Parigi, 13 novembre 2015
Progetto orientamento: i cancelli dell’Istituto
comprensivo ”De Caro” si spalancano al futuro
La settimana dell’economia
Mattinata da Oscar
SCUOLA PRIMARIA
PRIMARIA DI PENTA
L’Accoglienza
Metti una mattina a teatro
Il nostro Natale
Il nostro Natale: rassegna fotografica
pag. 13
pag.14
pag. 14
pag. 15
pag. 34
pag. 38
pag. 39
pag. 40
EDUCAZIONE
AMBIENTALE
La Conferenza sull’Energia
Incontriamo la Protezione Civile
pag. 41
Pag. 41
NATALE
PRIMARIA DI LANCUSI
Come iniziare col piede giusto
Le nostre mani creano...
Abbiamo bisogno di Pace
La costruzione della bussola
La vendemmia
In 3a A sono arrivati i ”paleontologi”
A Christmas Carol
Piccoli scrittori
Staffetta di scrittura creativa
C’era una volta...
pag. 16
pag. 17
pag. 20
pag. 21
pag. 21
pag. 22
pag. 23
pag. 24
pag. 25
pag. 29
NATALE
Rumorosi e numerosi ma gioiosi
A Natale si fa festa
pag. 30
pag.31
I Presepi in stile biomi
...E che ve ne pare?
A teatro a vedere lo schiaccianoci
Happy Xmas
RUBRICA
“SCRIVIAMO UN PO’”
pag. 42
pag. 43
Pag. 44
Pag. 45
pag. 46
DIRITTI UMANI
Un salto nella storia
Alunni in cattedra e docenti fra i banchi
pag. 48
pag. 50
Pagina 3
LIBERI DI VOLARE
Periodico dell’I.C. “De Caro” di Lancusi- Fisciano
Anno V N. I
EDITORIALE
È il giornalino che
racchiude la nostra
scuola, le sue
esperienze,
le sue
aspirazioni, la sua
voglia di crescere.
Con molto orgoglio presentiamo anche quest’anno
il giornalino d’Istituto, rinnovato nella grafica e nei
contenuti. E’ un modo di comunicare alle famiglie e
al territorio le molteplici attività che la scuola
mette in campo ogni giorno per la crescita dei suoi
studenti. Lo considero uno strumento rappresentativo per spiegare le molteplici esperienze educativodidattiche vissute e condivise durante l’anno scolastico. E’ un modo anche per stimolare il piacere
della lettura e della scrittura ma in un modo innovativo, attraverso una diffusione che è esclusivamente
via web, al passo con una modernità che definirei
2.0. I protagonisti sono sempre gli alunni, giornalisti
alle “prime armi” ma con tanta passione ed entusiasmo, e ovviamente i tanti docenti che hanno collaborato alla stesura di questo primo numero. Realizzare un giornale non è semplice, richiede tempo,
passione, pazienza e un coordinamento capillare.
Quello che leggerete nelle prossime pagine è un
lavoro a più mani, molto interessante nei contenuti
e curato nella veste grafica.
Buona lettura!
Mattinata da Oscar all’Istituto Comprensivo “Don Alfonso De Caro”di Lancusi:
I ragazzi delle classi III della Scuola Media incontrano il regista Giuseppe Tornatore.
Venerdì 29/01/2016 alle ore 11,00, nella sala polifunzionale dell’Istituto “Don Alfonso De Caro” di
Lancusi, è arrivato il regista, premio Oscar, Giuseppe Tornatore. Il Maestro Tornatore è stato
accolto dalla Preside, dott.ssa Lucia Melillo, dalla vicaria Annamaria Galdieri, dal presidente della
Proloco di Fisciano, dott. Antonio Sica, dal presidente della BBC di Fisciano, dott. Domenico
Sessa e dal Prof. Roberto Vargiu.
Continua a pag. 40
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LIBERI DI VOLARE
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Scuola Dell’Infanzia
Anno V N. I
GAIANO
ESSERE AMICI
Sin dai primi giorni di scuola, l’amicizia è uno dei valori fondamentali da coltivare nel percorso
educativo di ciascun bambino. Essere amici, oltre che compagni, significa agire in accordo e in
armonia, trovare interessi in comune, ma soprattutto scegliersi.
Gli amici vogliono raccontarsi il proprio vissuto, vogliono aiutarsi, vogliono stare insieme,
manifestando la propria affettività….
Le storie sono uno dei modi migliori per accompagnare i bambini alla scoperta della realtà in modo
naturale e con allegria.
E’ il caso della storia del “Galletto Maciste”, il personaggio principale del percorso educativo
proposto agli alunni delle tre fasce di età della scuola dell’infanzia di Gaiano.
Attraverso la lettura di racconti, la memorizzazione di filastrocche, canzoncine e completamento di
schede di lavoro, il personaggio guida ha insegnato a tutti gli altri animali della fattoria a prendersi
cura e ad aiutare un vitellino rimasto solo.
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La storia di Maciste è una bella testimonianza di amicizia, di
affetto, di rispetto verso tutte le creature viventi. Essa ha
dato ai bambini la possibilità di riflettere sulle relazioni
positive che si possono creare tra le persone e anche tra gli
uomini e gli animali.
A conclusione di tale percorso con disegni colorati prodotti
da tutti gli alunni sono stati realizzati diversi lavori e un
“simpatico” cartellone.
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IL CALENDARIO
SCOLASTICO
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Nella scuola dell’infanzia tutte le attività relative alla cura del
bambino,(come accoglierlo la mattina in classe, il momento
del calendario, il momento dell’igiene personale, il momento
del pranzo ecc.), vengono solitamente chiamate attività di
routine. Sono momenti ricorrenti, di fondamentale importanza, così definiti proprio perché si ripetono ogni giorno e, a
volte, anche in più momenti della giornata scolastica:
l’organizzazione, la strutturazione del tempo, dello spazio, le
attività ricorrenti di vita quotidiana, le relazioni sociali, sono
tutte azioni molto importanti perché creano un clima,
trasmettono messaggi, influiscono sul comportamento dei
bambini.
La scuola, perciò, non è solamente il luogo degli apprendimenti cognitivi, ma è anche lo
spazio nel quale il bambino ha
necessità di trovare sicurezza
emozionale, calore affetto e
benessere. Le attività di routine, se svolte con necessaria
attenzione, possono diventare tempi “ preziosi” di sviluppo, di crescita, in quanto attraverso esse il bambino sviluppa comportamenti di autonomia, socializza e si relaziona con gli altri, anche in
situazioni “motivate” dall’insegnante.
Il bambino, inoltre, consolida le sue abilità, anche attraverso comportamenti e azioni individuali: l’
attività del calendario, che si ripete ogni mattina, gli fa cogliere la ripetitività e la ciclicità degli
eventi, che gli permetteranno la collocazione di se’ e la strutturazione del tempo che passa.
Infatti è la ripetitività del tempo, la previsione di quello che sta per accadere che gli dà la sicurezza
in se stesso, negli altri e gli fa mettere le radici per l’apprendimento.
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Scuola Dell’Infanzia
Anno V N. I
LANCUSI
L’AUTUNNO
L’autunno è una stagione ricca di
spunti per la didattica della scuola dell’
infanzia.
Il nostro percorso didattico inerente
questa tematica ha accompagnato i
bambini alla scoperta del cambiamento
stagionale con i colori tipici di questa
stagione.
A livello esplorativo e scientifico i
bambini sono stati accompagnati nel
giardino della scuola per comprendere
il fenomeno della caduta delle foglie.
Ritornati in classe è stata letta e
drammatizzata
la
storia
dello
“GNOMO SPAZZAFOGLIE”, inoltre
sono stati esaminati i comportamenti
di alcuni animali che mettono in atto
le strategie per difendersi dal lungo e
freddo inverno.
A tal proposito, ogni bambino, con un
impasto fatto con pan carrè e colla, ha
modellato il suo
“RICCIO PASTICCIO”.
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LIBERI DI VOLARE
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Anno V N. I
Quest’anno in occasione del S.Natale, la NATIVITA’
è stata il centro
delle nostre
attività didattiche
e anche del
Musical che si è
tenuto nei giorni
16 e 17 presso la
sala polifunzionale
in occasione delle
manifestazioni
natalizie.
Il percorso didattico è stato fortemente voluto da noi insegnanti per
illustrare il vero significato della festa del Natale
intesa simpaticamente come il...
„CO,
“COMPLEANNO
DI GESU’”
Il percorso didattico si è concluso con la visita dei bambini di
5 anni presso il convento dei Francescani a Cava de’ Tirreni :
Abbiamo ammirato il presepe e il villaggio di babbo natale.
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Anno V N. I
PARTENZA DA LANCUSI
ARRIVO A CAVA DEI TIRRENI
ABBIAMO MANGIATO LA
ZEPPOLA CALDA
ABBIAMO VISITATO LA CANTINA
ABBIAMO CONOSCIUTO TANTI
ANIMALI
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Anno V N. I
MA TANTI ANIMALI…
E IL VILLAGGIO DI BABBO NATALE
CIAOOOOOOO
A TUTTI
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Scuola Primaria
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PENTA
Solo pace e
niente guerra
SCUOLA PRIMARIA DI PENTA – L’ACCOGLIENZA
Il primo giorno di scuola ha avuto come tema l’accoglienza. Dopo un primo momento dedicato alle famiglie, gli alunni
delle varie classi si sono riuniti nell’atrio per dare il benvenuto ai “remigini”, ossia le new entry della classe prima.
I “nonnini” di quinta hanno consegnato ai
piccoli una coccarda beneaugurante.
A proposito…sapete perché si chiamano
“remigini”? Fino ad alcuni anni fa l’anno
scolastico iniziava il primo ottobre, il giorno di
S.Remigio; ecco perché i bambini di prima si
dicono, appunto, “remigini”.
Qualche giorno dopo, c’è stato un altro momento
solenne: il caro parroco Don Antonio Pisani ci ha fatto
visita per benedire alunni e docenti. Con lui c’era
l’onorevole Amabile, ex-sindaco del comune di Fisciano,
sempre attento e presente.
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Anno V N. I
METTI UNA MATTINA A TEATRO…
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IL NOSTRO NATALE
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Giovedì 10 dicembre abbiamo dato
ufficialmente il via ai festeggiamenti natalizi.
Tutti insieme, dalla prima alla quinta, siamo
andati al teatro comunale di Mercato S.
Severino per assistere allo spettacolo
“Principesse d’inverno”. La storia comincia in
un lontano paese del nord Europa, con due
sorelline che giocano. Una ha strani poteri
che non riesce a controllare; quando poi i
poteri diventano più forti della sua stessa
volontà, si autoconvince a vivere in
isolamento. La sorellina, non comprendendo
il distacco, cerca in tutti i modi di aiutarla.
Comincerà allora un viaggio alla sua ricerca.
Incontrerà strani personaggi e sarà anche
ingannata, fino a comprendere che non c’è
nulla al mondo di più forte dell’amore
incondizionato. Un racconto universale,
messo in scena dalla “Compagnia dell’arte” in
maniera magica. In scena 12 attori con
preziosi costumi, 10 ballerini coreografati da
Sonia Saggese e il corpo di ballo, il
Professional Ballett, di Pina Testa. Musiche e
canzoni hanno rapito noi, piccoli spettatori (e
non solo, anche le nostre insegnanti sono
state molto prese) fino a condurci in un
mondo incantato, fatto di pupazzi di neve
parlanti, troll e nevicate improvvise, per
vivere insieme il miracolo dell’amore fraterno, che può sciogliere anche il ghiaccio più
freddo
Nelle varie scuole del nostro istituto, dalla scuola
dell’infanzia alla scuola secondaria, si incomincia a
respirare aria natalizia subito dopo la ricorrenza di
Ognissanti.
A Penta le cinque classi vivono questo periodo in
una sorta di simbiosi, dal momento che si
collabora sia per la realizzazione del bigliettino
augurale con relativo lavoretto, sia per decorare
l’atrio, sia per il culmine della festa che consiste di
solito in un recital.
Quest’anno gli alunni di quinta, aiutati e
“circondati” dai colleghi delle altre classi, hanno
messo in scena un adattamento molto ben riuscito, perdonate l’immodestia, di “Christmas carol”.
Non ci sono parole adeguate per raccontare
l’atmosfera di gioia, di complicità e, perché no, di
“follia”
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IL NOSTRO NATALE :
UNA RASSEGNA FOTOGRAFICA
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Scuola Primaria
Anno V N. I
LANCUSI
Come iniziare col “piede giusto”
"Per ogni pensiero
negativo che va, uno
positivo verrà
La classe II C
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Le nostre mani creano:
dalla corteccia all'albero
Il cantiere delle scatole...
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la neve tra noi
piccoli
giardinieri
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Anno V N. I
un fiore... per non dimenticare: 27 gennaio
Gli alunni della classe IIC
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Anno V N. I
RAPPRESENTIAMO GLI ATTENTATI DI PARIGI
OGGI 13 NOVEMBRE 2015
ABBIAMO BISOGNO DI PACE
LA II B
La V B
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La costruzione della bussola
Gli alunni della classe IV A della scuola
primaria di Lancusi, insieme all’insegnante di
geografia, la docente Portanova Luigia, hanno
costruito la bussola. Hanno preso una
bacinella con l’acqua, un ago, una calamita, un
tappo di sughero.
Hanno sfregato
l’ago con la
calamita, lo hanno
fissato con del
nastro adesivo
vicino al tappo di
sughero.
Anno V N. I
Hanno messo il tappo di sughero nella
bacinella con l’acqua
Dopo alcuni secondi la punta dell’ago si è
spostata verso la direzione Nord dell’aula
spostata verso la direzione Nord dell’aul
LA VENDEMMIA
FACCIAMO IL VINO
2° Fase: Si filtra il mosto
Dopo due settimane, la classe IIIA
della scuola primaria di Lancusi,
accompagnata sempre dall’insegnante Portanova Luigia, è tornata
nell’aula apposita ad osservare il
mosto preparato .Il mosto era
fermentato ed era pronto per
essere filtrato. La maestra ha preso con un mestolo il mosto dal
mastello e poi lo ha versato, attraverso una calza di nylon, nell’imbuto. Gli alunni hanno osservato
che la poltiglia delle bucce rimaneva tutta all’interno della calza, così
il liquido entrava puro nella
bottiglia.
1° Fase: La PIGIATURA
Venerdì 16 ottobre la classe III A della
scuola primaria di Lancusi ha realizzato
a scuola l’esperienza della pigiatura. Gli
acini d’uva sono stati staccati dal raspo
e sono stati schiacciati con le mani. A
poco a poco la bacinella si è riempita
di succo e bucce. Il tutto è stato posto
a fermentare
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a
In 3 A sono arrivati i
“paleontologi”.
Con loro abbiamo scoperto il
mondo dei fossili.
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Anno V N. I
Nel mese di novembre è stato attivato, nel plesso di Lancusi, un progetto educativo-didattico,
in orario curriculare, per classi aperte a cui partecipano gli alunni delle classi quarta A e quarta
C e che coinvolge le discipline linguistico–espressive, integrate dall’uso della lingua inglese
Il percorso è partito dalla lettura e dall’analisi del testo “A CHRISTMAS CAROL” di C. DICKENS e
dalla visione dello stesso film e si concluderà a dicembre con la messa in scena del musical. La
proposta di lettura di questo racconto ha una forte valenza educativa per le tematiche affrontate: il
Natale come solidarietà e disponibilità verso il prossimo, il superamento dei propri egoismi, la
contrapposizione tra bene e male, l’importanza di imparare a conoscere se stessi e a riconoscere le
proprie limitazioni ed errori, l’altruismo. La scelta del teatro come strumento di educazione è nata
dalla consapevolezza, ormai consolidata, che il linguaggio teatrale riesce a sviluppare competenze, a
colmare le distanze culturali, a far socializzare gli alunni, a formare il gruppo, ad integrare le
diversità e a creare le condizioni migliori per realizzare una effettiva didattica inclusiva.
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PICCOLI SCRITTORI
Noi alunni della III B abbiamo
lavorato in piccoli gruppi e ci
siamo occupati della ideazione
e della stesura di tre racconti
fantastici.
Ci siamo divertiti tanto ad
inventare personaggi stravaganti
e bizzarri e a creare una trama
avvincente e piena di suspense.
È stato davvero un bel
momento di condivisione!
III B
PICCOLI SCRITTORI
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La Staffetta di Scrittura Creativa è un’iniziativa progettuale, ideata e realizzata annualmente da BIMED. Si rivolge a
scuole insistenti sul territorio nazionale, ma vi partecipano anche scuole italiane all’estero.
CATEGORY MAIOR 10
INCIPIT DI CLAUDIA FERRAIOLI
“La forchetta e il bicchiere”
Date della staffetta: 30 novembre 2015 – 11 dicembre 2015
La parola ai bambini della IV B - SP di Lancusi.
Anche quest’anno abbiamo aderito al progetto di BIMED e realizzato, così, la nostra seconda esperienza di Staffetta
di Scrittura Creativa.
È stata un’attività interessante e coinvolgente che ha visto noi alunni protagonisti di un’azione che attraverso il
nostro impegno ci ha consentito di apprendere, confrontarci, scambiare esperienze con realtà diverse. Abbiamo
scritto il V capitolo (titolo: “Sguardo sull’altra sponda del Mediterraneo”), del racconto dopo che i bambini di
un’altra scuola ci hanno passato il testimone. All’interno di ogni staffetta, infatti, una scuola scrive il primo capitolo
della storia e passa il lavoro alla seconda, che continua l’opera intrapresa, e così di seguito fino all’ultima scuola della
staffetta. Abbiamo avuto dodici giorni di tempo per scrivere e per fare in modo che tutte le materie fossero
attraversate dall’ “esercizio” che vede protagonista la “parola”.
Così, dopo che abbiamo conosciuto ciò che è stato scritto in precedenza, come giovani “atleti” siamo entrati in
“gara” in perfetta forma: abbiamo letto, ci siamo documentati, abbiamo approfondito, ci siamo confrontati tra noi e
con la maestra sul tema trattato nella staffetta. Poi abbiamo iniziato a scrivere…
Al termine delle staffette BIMED pubblica i racconti realizzati per la Collana “Raccontiadiecimilamani”, la cui
presentazione ufficiale avviene in più location selezionate da Bimed. Buona lettura!
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Capitolo V
Sguardo sull’altra sponda del Mediterraneo
Hassan si rivolge a Bicchiere e chiede: «Zia Carla sa che parlate e
vi muovete?»
Bicchiere risponde: «No, lei non sa ancora del dono della parola che
il mago ci ha fatto! Volevamo dirglielo, e facemmo anche una
riunione per stabilire a chi sarebbe toccato dare la singolare notizia.
Siccome ognuno di noi voleva avere questo privilegio, finimmo per
litigare e non se ne fece più niente».
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I ragazzi di V A e V B di
Lancusi sono impegnati,
durante alcuni giorni della
settimana, nella classelaboratorio allestita dagli
alunni stessi, coinvolti in
attività di gruppo di lettura,
arte e inglese coordinati
dalle insegnanti Amendola
e Mariosa.
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Anno V N. I
"Rumorosi e numerosi ma gioiosi ".... questo è lo slogan che a suon
di canti, balli ma soprattutto emozioni,ha unito la 3 A e la 3 B della
scuola primaria per uno speciale augurio di Natale
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Anno V N. I
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A Natale si fa festa!
Anche quest’anno noi alunni di
classe V B della scuola primaria
di Lancusi ci siamo impegnati
nella preparazione di canti
natalizi. Guidati dall’insegnante
Luigia
Portanova,
abbiamo
intonato canti della tradizione
natalizia. Unanime è stato il
consenso dei genitori che sono
venuti ad ascoltarci.
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Scuola secondaria di I grado
ACCOGLIENZA
OGGI: 14/09/2015
COME SI E’ ORGANIZZATA LA NOSTRA SCUOLA?
UN NUOVO ANNO
SCOLASTICO
Anche quest’anno,
esattamente il
14/09/2015,
nell’I.C. di Lancusi
il nuovo anno
scolastico è
decollato, aprendo
le porte alle
centinaia di ragazzi
iscritti.
LE CLASSI SECONDE
E TERZE
Gli alunni di
seconda e terza,
invece, si sono
dapprima impegnati
nell’accoglienza
delle prime, poi
hanno ritrovato
l’atmosfera della
propria classe
giocando insieme
alla “caccia al
tesoro”.
Come sempre, bisogna ammettere, che questo istituto
non si fa trovare impreparato nell’affrontare un giorno,
per molti, così speciale, organizzandosi con un vortice di
attività davvero piacevoli. Dopo un ingresso generale sul
retro della scuola, i ragazzi sono stati accolti in modo
differente a seconda della classe di appartenenza. Le
prime, per esempio, sono state riunite nella sala
polifunzionale per ricevere i saluti del dirigente
scolastico e di una rappresentanza delle classi seconde e
terze. Ma cosa più divertente, sono state rese partecipi
di un body-rap, organizzato dal professor Rodolico,
creato con il battito di mani e piedi; si alternavano ritmi
tali da rendere il risultato di un’allegria contagiosa! A
tutti sono state scattate delle foto di gruppo e dopo...
tutti in classe per le presentazioni di alunni e docenti,
nonché del regolamento d’istituto. A seguire, c’è stata la
preparazione del cartellino da porre sul banco in cui
ognuno ha scritto nome, cognome e aspetti del proprio
carattere. Per finire, il test “che tipo sono”. Terminata la
giornata, ciò che di sicuro ha accomunato la maggioranza
degli studenti sono state, al ritorno dalle proprie
famiglie, le cascate di parole con cui hanno espresso le
emozioni che ognuno ha vissuto. Il secondo giorno è
stata ancora una giornata di accoglienza per le prime che
hanno elaborato un testo di riflessione e poi visionato un
film. Per le seconde e le terze, il secondo giorno è stata
l’occasione per sfidarsi in giochi quali tennis da tavolo e
giochi didattici. La parte piacevole è presto terminata.
Ora, che si faccia parte di prime, seconde o terze classi,
l’unico obiettivo che ci vedrà impegnati sarà lo studio
per il raggiungimento del livello successivo. Non ci resta
che augurarci “in bocca al lupo”.
Quaranta Antonella (III A)
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L’ABITUALE TORNEO DELL’ACCOGLIENZA
IL PING-PONG
ARRIVA A
SCUOLA
L’inizio della scuola è
stato caratterizzato da
una novità: il ping-pong.
E’ stato organizzato, infatti, un torneo di tennis da tavolo in sostituzione dell’ormai tradizionale torneo di pallavolo, in considerazione
del fatto che la palestra
dell’istituto è stata sottoposta ad un tardivo
restailing che l’ha resa
inutilizzabile.
La mattina del 16 settembre tra
le classi terze della scuola secondaria di I grado, si è disputato un torneo di ping-pong. Le
classi, riunite nell’aula magna
hanno aspettato che la professoressa Santoro, insegnante di
educazione motoria, desse il via
al torneo, non prima però di
aver scelto il capitano per ogni
classe e sorteggiato la squadra
iniziatrice del torneo.
Il tifo ha giocato un ruolo
importante. Ogni classe
ha sostenuto con vivo
entusiasmo la vittoria
della propria squadra.
AL VIA LA
PREMIAZIONE
Dopo circa due ore di gioco avvincente la
partita è stata vinta dalla 2A. Ad ogni alunno
vincitore è stato dato come premio un
gustoso biscotto fatto a mo’ di medaglia.
L’importante non è stato vincere, ma
partecipare e divertirsi!
L’importante non è stato
vincere, ma partecipare e
divertirsi!
Ilenia Galdieri III C
CI PRESENTIAMO : SIAMO LE PRIME
I A
I B
IC
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EVENTI
Parigi, 13 Novembre 2015
Io credo che gli attentati del 13
novembre abbiano dimostrato
che oramai nel mondo sono
poche le persone civili, che il
mondo non sta più andando
avanti ma indietro[…] il mondo
non può stare alla mercé di queste persone arrabbiate con sé
stesse Verdino Massimo III A
Io non so bene ciò che significhi
tutto questo. Mi hanno spiegato e
ho potuto sentirlo anche in tv, che
in nome di Dio si compiono azioni
del genere. Ho sempre saputo, e
ne sono convinto, che Dio e la religione significano pace e non
guerra. Queste persone sono degli
esaltati che non hanno nessun
rispetto per la vita, neanche per
la loro stessa vita, visto che si
fanno saltare in aria. Mi hanno
raccontato che nel 2001, l’11 settembre, in un attacco terroristico,
tre aerei furono pilotati contro le
torri gemelle di New York e il
Pentagono. Anche questa è una
data che resterà nella storia. Ora
si parla di terza guerra mondiale
condotta dall’Isis schierato contro
quasi tutto il mondo e cosa centra Dio in tutto questo?
Cianciulli Niccolò III A
Tanto sangue versato in nome di
un Dio che di sicuro non avrebbe
voluto tutto questo. Vogliono
colpire la normalità di tutte le
persone!
Alvino Caterina III A
Beh, cosa dire! Questo attacco ha colpito
tutto il mondo nel profondo. Oltre ad
essere triste, io sono molto amareggiato,
perché non è possibile che nel 2015 ci
siano ancora problemi di intolleranza
religiosa. Questi criminali poi scelgono di
attaccare le città più importanti e nel
momento in cui nessuno se lo aspetta.
Sono rimasto molto colpito dalla
solidarietà per la Francia. Domenica,
assistendo alla partita della Salernitana,
mi sono molto emozionato a sentire
suonare l’inno francese della Marsigliese.
È stato un grande spettacolo di civiltà
vedere tutti quegli spettatori che, sebbene
di fedi calcistiche differenti, si sono riuniti
sotto un’unica bandiera, quella francese.
Contrattaccare, invece, non serve a niente
perché l’odio genera altro odio. Davanti a
tutto questo orrore prendo spunto da una
frase che ho letto oggi e che, meglio di
ogni altra, può esserci di insegnamento :
“Chi odia è già morto!”
Galdi Manuel III A
Ho subito sostenuto che si
trattasse, in un certo senso, di
nazionalismo, di esaltazione di un
Dio, di estremizzazione di alcuni
concetti presenti nel Corano.
Chiudendo le frontiere il problema
non viene affatto risolto, perché
nessun luogo è abbastanza sicuro,
il mondo non è al sicuro! Credo che
l’unica mossa da fare sia mantenere la calma, non contrattaccare.
Del Regno Alessandra III A
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François
Hollande,
Presidente
francese, ha dichiarato lo stato di
emergenza in tutta la Francia ed ha
annunciato la temporanea chiusura
delle frontiere. Inoltre ha spedito degli
aerei militari in Siria. Penso che
rispondere alla guerra con altra
guerra non sia la scelta migliore.
Cerra Chiara III A
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Ormai sembra che la guerra stia
affondando le sue radici anche nella
nostra amata Europa. Quanto è
successo lo scorso 13 novembre ci
lascia tutti senza fiato. Sapevamo che
l’Isis era un’associazione di individui
brutali e senza scrupoli che in nome
dei loro ideali religiosi, semina il terrore
ovunque, ma vederli sempre più vicini a
noi ci fa gelare il sangue
Quaranta Antonella III A
Dobbiamo capire come
sconfiggerli non usando
la violenza, ma usando
la testa
Ceruso Mirko III A
Oggi siamo tutti tristi e
preoccupati… come possiamo
proteggere il nostro paese?
De Chiara Silvana III A
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LIBERI DI VOLARE
Periodico dell’I.C. “De Caro” di Lancusi- Fisciano
L’Isis è un’organizzazione
militare e terroristica islamica
dell’Iraq e della Siria il cui scopo
è quello di instaurare uno
“Stato islamico” che adotti le
leggi dei sacri testi dell’Islam.
Questo
Stato
dovrebbe
estendersi fino all’Europa che si
vorrebbe sottomettere. Spero
tanto che non portino a termine
il loro piano e soprattutto che
non colpiscano Roma, la patria
della cristianità e il nostro Papa
che è a capo di noi cristiani,
considerati
“infedeli”
dai
terroristi. Ora c’è tanta paura
nel mondo, ma penso che sia
necessario essere forti, andare
avanti per ribadire la nostra
libertà di cui vogliono privarci.
Non è giusto uccidere persone
innocenti soltanto perché di
un’altra religione; infatti anche
un passo del Corano dice che
chiunque uccida un innocente è
come se uccidesse l’umanità
intera. Noi non dobbiamo barricarci in casa, ma dobbiamo
reagire perché dobbiamo far
capire ai terroristi che non
abbiamo timore e che vogliamo
difendere la democrazia in cui
viviamo da secoli.
Alfano Ilaria III A
Secondo me l’Isis vuole semplicemente
togliere il potere a noi dell’Occidente
nascondendosi dietro la scusa della
religione. Comunque non si dovrebbe
ricorrere alle armi, sarebbe come
attaccare l’ignoranza con altra
ignoranza. C’è una grandissima parte
di mussulmani che sta condannando le
azioni dell’Isis e quindi, perché far del
male anche a loro?
D’Auria Emanuele II D
Anno V N. I
Neanche un anno fa il mondo piangeva per
quanto avvenuto presso la sede del giornale
satirico Charlie Hebdo; la libertà di stampa
azzittita a colpi di armi semiautomatiche,
proprio in Francia, la nazione madre della
libertà. Ed eccoci ancora una volta a parlare
di stragi, di morti innocenti, di “martiri”
dell’estremismo islamico, di folli pronti a
spezzare giovani vite. Non dobbiamo e non
possiamo rimanere indifferenti, perché oggi è
toccato alla Francia piangere le proprie
vittime, ma domani a chi toccherà?
Galiano Federico III A
È il terrorismo che non dà pace al popolo europeo, che si scatena,
che turba la vita del nostro continente. Penso alle famiglie che
piangono in questi giorni i loro cari, vittime del terrorismo. Il nostro
popolo deve dimostrare coraggio, fermezza e spirito di fraterna
solidarietà.
Martino Giovanni II D
Il motivo di fondo di queste azioni è la
loro fanatica e pazza missione di
convertire tutti i popoli occidentali alla
religione islamica. Personalmente vivo
questa vicenda col terrore che possa
accadere una cosa simile in qualsiasi posto
e a qualsiasi persona, me compresa. Tutti i
popoli occidentali sono in questo momento
vicini alla Francia e lo siamo anche noi.
Oggi abbiamo osservato un minuto di
silenzio per commemorare e pregare le
persone, i ragazzi morti a causa di questa
strage. Tutti noi siamo vicini ai francesi, c’è
bisogno di solidarietà, unione, alleanza.
Artuso Claudia III A
Mia madre mi ha detto
che tre giorni prima a
Beirut, sempre per
colpa dell’Isis, sono
morte cinquanta persone e il telegiornale ne
ha parlato poco: esistono le nazioni di serie A
e di serie B?
Marano Andrea II D
Vedere quel “dannato” fiocco nero
su internet mi fa paura. Come vive
un adolescente una cosa del
genere? Sicuramente con preoccupazione, paura, sgomento; sapere
che nel mondo, a neanche tanta
distanza da noi, avvengono certe
cose mi suscita soprattutto rabbia.
Perché certe persone si comportano
in questo modo? Perché non possono essere semplicemente contenti
del grande dono della vita che gli è
stato dato? E soprattutto perché
ogni volta devono pagarne le conseguenze persone innocenti? Queste
differenze di cultura e religione tra
gli uomini sono davvero così profonde da far scatenare cose del genere? Questi sono gli interrogativi che
mi sono posto in questi giorni. A
quanto pare l’uomo non ha
imparato niente dai suoi errori. C’è
La cosa peggiore è che alcuni di questi
addirittura chi parla di una terza
terroristi erano francesi e quindi, oltre ad aver
guerra mondiale. Il genere umano è
ucciso centinaia di persone, hanno fatto del
così stupido da annientarsi da solo?
male al loro stesso paese.
Spero veramente di no!
Landi Francesca II D
Spisso Rocco III A
Sono molto triste per ciò che è accaduto
a Parigi. Questi atti di violenza crudeli,
spietati, contro dei giovani che stavano
trascorrendo una serata di divertimento,
mi hanno lasciata senza parole….e dire
che sarebbe potuto capitare a chiunque
di noi! Secondo me dietro questa
“guerra santa” ci sono grossi interessi
economici. Sono stati colpiti i luoghi
simbolo del nostro modo di vivere in
Occidente : bar, ristoranti, teatri, stadi.
Oggi la Francia ha bombardato la
Siria…..che cosa dobbiamo aspettarci?
Ma quale Dio potrebbe volere terrore e
morte?
Alfano Anna III A
Pagina 35
LIBERI DI VOLARE
Periodico dell’I.C. “De Caro” di Lancusi- Fisciano
Anno V N. I
Il giorno dopo l’attentato, alcune persone si sono radunate nel luogo della
strage ed un ragazzo ha portato il suo pianoforte e ha iniziato a suonare
una canzone di pace. Tutti si sono uniti intorno a lui. In questo modo il
popolo francese ha fatto capire che non si sarebbe arreso al terrore.
Musellla Ivan II D
Per me noi siamo impotenti se ci confrontiamo con l’Isis.
De Paola Pasquale II D
Vorrei essere nella loro testa, capire cosa pensano e nello stesso tempo farli
ragionare, perché siamo tutti fratelli e non ci dobbiamo fare la guerra.
Anche se questi terroristi vogliono imporre il terrore, nel mondo ci sono
persone buone, che credono nella libertà, nella legalità e nella fraternità.
Musella Davide II D
Io penso che questi terroristi siano mentalmente fragili, vogliono un mondo pieno di terrore, ma non penso che ci riusciranno
perché non permetteranno che si ritorni al tempo delle crociate. Questi avvenimenti ci fanno capire l’importanza di essere uniti
e di combattere il nemico con l’amore, la fratellanza e la solidarietà tra popoli di culture e religioni diverse.
Della Rocca Sara II D
Alcuni terroristi hanno sparato contro giovani spettatori. Sono successe cose terribili, che hanno colpito non solo la Francia, ma
il mondo intero. C’è la paura di stare insieme agli altri perché c’è il terrore che succeda anche qui da noi qualcosa di
pericoloso. Io penso che bisogna guardare al futuro con speranza perché questi folli verranno fermati.
Francesco Iannone II D
Non capisco come si possa fare una cosa del genere; solo il pensiero mi dà i brividi. Spero che non succeda di peggio e che la
politica intervenga per fermare questi pazzi.
Christian Galdi II D
Venerdì 13 novembre si sono
verificati dei tragici eventi che
hanno scosso tutto il mondo,
gli attentati a Parigi ad opera
dei terroristi islamici dell’ISIS.
Sono stati uccisi centinaia di
civili che si trovavano ad un
concerto, allo stadio e al
ristorante. Tutti cittadini che
stavano semplicemente svolgendo la loro vita quotidiana.
Per ricordare i fatti accaduti ed
esprimere solidarietà verso la
Francia, diversi Paesi hanno
illuminato gli edifici e i monumenti più importanti con i
colori della bandiera francese.
Allora ho pensato di disegnare
sullo sfondo il tricolore
francese e in primo piano delle
figure umane stilizzate che
rappresentano gli attentatori e
i civili colpiti.
CRISCUOLO DAVIDE II B
La poesia del perché
Perché?
Perché uccidere migliaia di
innocenti?
Gente che pensa di ritornare a
casa,
invece è l’ultima volta che la
vede,
insieme ai suoi cari.
Perché?
Perché privare l’uomo del suo
diritto fondamentale,
ovvero quello alla vita?
Perché?
Perché scatenare una guerra
se la violenza porta altra
violenza?
Perché?
Perché queste domande
non avranno mai una risposta?
Io so.
Io so che insieme riusciremo a
trovare
una soluzione che porti la pace!
Marco Aliberti
II B
Pagina 36
LIBERI DI VOLARE
Periodico dell’I.C. “De Caro” di Lancusi- Fisciano
Appena ho ascoltato la notizia al telegiornale,
ho avuto molta paura. Ciò che è accaduto a
Parigi, sarebbe potuto accadere anche qui, in
Italia, ed è questo che mi spaventa. Temo che
se accadesse qui, noi ragazzi non potremmo
fare niente, dovremmo stare lì a guardare.
Penso che una religione non possa portare a
uccidere persone innocenti. Tutto questo
dovrebbe finire perché non possiamo vivere in
un mondo in cui ognuno di noi non sta bene
con l’altro.
Viviamo in un mondo a rovescio, dove le
situazioni piacevoli sono rare, quasi assenti,
mentre gli avvenimenti negativi, invece, sono
all’ordine del giorno. Oggi ci spaventano gli
attentati verificatisi a Parigi, ma sappiamo
perfettamente che del “diman non v’è
certezza”: la violenza che domina incontrastata
nel mondo potrebbe nuovamente fare capolino
nelle nostre vite.
Martina De Santis – III C
La religione islamica non incita
all'odio, tantomeno alla violenza e al
terrorismo. E' una religione di pace,
addirittura nel Corano è scritto che
chiunque uccide una persona è
come se avesse ucciso l'umanità
intera e viceversa. Maometto non
dice di uccidere, anzi, condanna
ogni tipo di violenza e terrorismo,
ma purtroppo oggi c'è un gruppo di
fanatici che sostengono di essere
musulmani mentre della religione
non conoscono niente. L'unica
soluzione per aiutare i parigini e noi
stessi è quella di vivere la vita di
tutti i giorni senza paura,
ricordando che il Dio dei terroristi,
un Dio che vuole la morte di una
persona, non è un Dio. Purtroppo il
destino di tutti noi è già scritto,
quindi, se accadrà qualcosa è perché
era già tutto previsto.
Anna Dello Ioio – III C
Anno V N. I
Ho provato tanto dolore e tanta
tristezza per quanto è accaduto in
Francia venerdì scorso. Stavo
cenando con la mia famiglia quando
ho saputo dell’attentato. I miei
occhi sono rimasti incollati alla TV
e cercavo di capire che cosa stesse
succedendo. Sentivo parlare di
morti, feriti, esplosioni, panico ma
non riuscivo a realizzare cosa
stesse succedendo. Poi col passare
delle ore le notizie sono state più
chiare e allora ho compreso: i
terroristi
dell’Isis
avevano
compiuto vari attentati nel cuore
della Francia, a Parigi in più punti
contemporaneamente. I terroristi
islamici hanno cominciato a
sparare sulla folla all’improvviso, a
sangue freddo, come se stessero
facendo un gioco tra bambini.
Hanno fatto una carneficina, sono
morte circa 180 persone e una
centinaia di feriti tra cui molto
gravi. Con i loro kalashnikov hanno
seminato la morte, la morte in
nome del proprio Dio? Nessuna
religione e nessun Dio invita i suoi
seguaci a uccidere i propri fratelli.
Questi secondo me non sono
uomini di religione ma sono solo
dei folli che non hanno rispetto per
la vita. Per loro la vita non è un
valore come la consideriamo noi
perché uccidono gli altri, uccidono
se stessi facendosi esplodere. Non
c’è umanità in questo mondo ma
solo odio e violenza. L’Isis dice che
vuole vendicarsi perché i francesi
bombardarono la Siria uccidendo
donne e bambini e i francesi da
parte
loro
continuarono
il
bombardamento che oggi è ancora
più spietato a seguito di quello che
è successo. È possibile che non si
riesca a raggiungere un accordo
attraverso il dialogo? Io ho paura
perché vedo che c’è tanta, tanta
violenza, e soprattutto voglia di
potere da parte dell’uomo che non
esita a uccidere.
Ilenia Galdieri – III C
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LIBERI DI VOLARE
Periodico dell’I.C. “De Caro” di Lancusi- Fisciano
Lancusi, 12 dicembre 2015,
ore 9,00
Nell’ambito del progetto
Orientamento,
strutturato
dalla professoressa Ianuale, ha
avuto inizio il vernissage delle
offerte formative delle scuole
superiori per gli alunni delle
classi terze chiamati a scegliere il loro futuro scolastico.
L’incontro con i delegati delle
scuole superiori del territorio
(Mercato San Severino, Salerno, Baronissi, Castel San Giorgio e Montoro Inferiore) è
stato il momento finale di un
percorso che sin dal mese di
ottobre ha visto impegnati gli
alunni delle classi terze che
hanno svolto in classe di attività di riflessione e di test finalizzati alla scelta della scuola
superiore.
Hanno partecipato all’iniziativa
EVENTI
Progetto Orientamento: i
cancelli dell’Istituto comprensivo “De Caro” si spalancano sul futuro!
I
docenti
delle
scuole
superiori hanno dato il meglio
di sé, presentando ed illustrando programmi, proposte
e progetti conformemente agli
indirizzi di studi offerti dalle
varie istituzioni scolastiche,
evidenziando i possibili sbocchi lavorativi. Particolarmente
simpatica è stata anche la presenza degli studenti delle
scuole superiori tra i quali anche taluni ex alunni del nostro
istituto, che hanno supportato
le seguenti scuole:
i docenti con esperimenti e prove pratiche, rendendo più divertente
l’approccio “al futuro”.
L’incontro con i docenti delle scuole superiori ha rappresentato una
lodevole l’iniziativa della nostra scuola che ha perseguito l’obiettivo di
aiutare gli alunni a comprendere se stessi, le loro potenzialità ed i loro
interessi. E’ stato il momento in cui presente e futuro si sono innestati
in un percorso educativo unitario, all’interno del quale il ciclo
scolastico, che sta per chiudersi, si è collegato a quello successivo con
un unico obiettivo: favorire la crescita dello studente attraverso la
scuola, che è luogo privilegiato della conoscenza e del sapere, per
formare l’uomo adulto di domani.
Un apprezzamento va anche ai docenti delle scuole superiori che sono
stati in grado di offrire una panoramica dell’offerta formativa dei loro
istituti. Ma, è lecito chiedersi se tutto quanto proposto corrisponderà
alla realtà. “Ai posteri l’ardua sentenza” e, comunque sia, auguri e buona
scelta a tutti!
CLELIA PORTANOVA II C
Anno V N. I
1) Istituto Tecnico Di Palo
Salerno;
2) Liceo Classico “Virgilio”
Mercato S. Severino;
3) Liceo Artistico “Sabatini” Salerno;
4) Liceo Scientifico-Istituto
Tecnico di Baronissi;
5) Liceo Classico “T. Tasso” Salerno;
6) Istituto Tecnico “B. Focaccia” Salerno;
7) Istituto Professionale
per i Servizi Sociali ” Moscati” Salerno;
8) Liceo Scientifico “Da
Procida” Salerno;
9) Istituto Profagri Castel
S. Giorgio;
10) Istituto Professionale
Alberghiero “Ronca” Montoro Inferiore;
11) Istituto Tecnico “Galilei” Salerno;
12) Istituto Professionale
Alberghiero “Virtuoso” Salerno;
13) Liceo Scientifico “Da
Vinci” Salerno;
14) Istituto Tecnico “Genovesi” Salerno;
15) Istituto Istruzione
Superiore “S. CaterinaAmendola” Salerno;
16) Liceo Scienze Umane
“R. Margherita” Salerno;
17) Liceo Scienze Umane
“Alfano I” Salerno;
18) Istituto Tecnico Nautico “Giovanni XXIII” Salerno.
Pagina 38
LIBERI DI VOLARE
Periodico dell’I.C. “De Caro” di Lancusi- Fisciano
Anno V N. I
E
VENTI
LA SETTIMANA DELL’ECONOMIA
Il giorno 27 gennaio 2016 alcuni alunni delle
classi terze dell’ istituto Don Alfonso De Caro
di Lancusi hanno partecipato ad una giornata
della settimana dell’economia tenutasi all’istituto Genovesi di Salerno. Molti di noi avevano
già partecipato alla prima edizione di questo
evento, ma si è rivelata comunque un’
esperienza davvero piacevole. Accompagnati
dalle professoresse Nastri Gabriella e Tortora
Antonella, siamo arrivati all’istituto con un
pullman insieme ad altri ragazzi di Fisciano.Qui
i professori hanno tenuto una conferenza
sull’economia e sulle banche parlando anche
della crisi degli istituti bancari di qualche mese
fa. Ci hanno insegnato l’importanza del
conoscere l’economia in tutte le sue sfumature
dal momento che essa fa parte del nostro
quotidiano. Terminata la conferenza, ci siamo
diretti ai piani superiori dove si teneva un gioco
sulla gestione del capitale. Ogni gruppo,
formato da tre persone, aveva un nome legato
all’ambito
finanziario.
Il
mio
gruppo
rappresentava la banca ma c’erano anche
l’agenzia delle entrate e molti altri. Gli studenti
dell’istituto Genovesi consegnavano 200 euro
durante ogni turno di gioco (in totale i turni
erano sei), e bisognava gestire le spese. In
mancanza di sufficiente denaro per sostenerle,
ti toccava chiedere un prestito a un altro
gruppo promettendo di restituire i soldi presi
con un lieve interesse nei turni seguenti. Chi
non riusciva a pagare le spese o non era in
grado di saldare i debiti andava in bancarotta e
perdeva. Il mio gruppo ha vinto la fase iniziale
dove abbiamo giocato contro gli alunni delle
nostra stessa scuola. Nella seconda fase ci
siamo scontrati con ragazzi di altre scuole. Alla
fine abbiamo perso anche perché si trattava di
un gioco dove la fortuna contava molto,
fortuna che purtroppo il mio gruppo non ha
avuto. Siamo tornati a casa molto contenti di
questa esperienza e speriamo che durante
l’anno la scuola ci dia l’opportunità di partecipare ad altre esperienze di questo tipo,dove
si apprende con metodi diversi ma comunque
molto istruttivi.
Galiano Federico III A
L’I.C. di Lancusi sale ancora una volta sul
podio
L’Istituto Genovesi-Da Vinci è stato nuovamente
protagonista di un evento organizzato dalla sezione tecnica Genovesi, a cura del dipartimento di
Economia Aziendale. Si è tenuta, infatti, la seconda edizione della ‘Settimana dell’Economia”,
un’occasione importante perché avvicina i giovani
al mondo dell’imprenditoria, spingendoli a sviluppare le capacità del lavoro di squadra .L’evento si
è svolto in due momenti differenti: il primo, durante il quale alcuni esperti hanno approfondito
tematiche inerenti l’economia e il secondo, quello
che ha visto partecipi noi ragazzi della scuola
secondaria di primo grado, con un concorso di
idee/gioco di ruoli. In realtà,il concorso prevedeva
due diversi tipi di partecipazione; ci si poteva
iscrivere a ‘che cos’è la banca o a ‘pillole di futuro’. Il nostro istituto è stato protagonista di entrambi i concorsi e, nello specifico, ha conquistato
il primo premio grazie a ‘Pillole di futuro”. Io,
Antonella Quaranta e il mio team di altre cinque
ragazze (Quaranta V., Alfano I., Alvino C., Torre
T.,Galdi I.) siamo stati i protagonisti di questa
vittoria con enorme soddisfazione. Abbiamo
presentato un progetto piuttosto ambizioso :
creare una futura azienda che lavori sulla
differenziazione dei rifiuti per la salvaguardia dell’ambiente. L’idea ha tratto origini dal lavoro svolto con la nostra docente di tecnologia, la prof.
Nastri, che, nel corso degli anni, ci ha indirizzati
verso la creazione di cestini-creativi. Prendendo
spunto da questo, abbiamo poi elaborato una
campagna pubblicitaria fatta di volantini, manifesti nonché video che rendessero più chiara l’idea
che avevamo di azienda produttrice di cestiniarredo. Questa idea è stata vincente ed è piaciuta
alla giuria che all’unanimità ci ha votato spiegando
che abbiamo risposto a tutti i requisiti richiesti dal
concorso centrando pienamente l’obiettivo di
‘pillole di futuro’.
Quaranta A. III A
Pagina 39
LIBERI DI VOLARE
Periodico dell’I.C. “De Caro” di Lancusi- Fisciano
Anno V N. I
Mattinata da Oscar
all’Istituto Comprensivo
“Don Alfonso De Caro”
di Lancusi:
I ragazzi delle classi III della
Scuola Media incontrano il
regista Giuseppe Tornatore.
Venerdì 29/01/2016 alle ore 11,00, nella sala polifunzionale dell’
Istituto “Don Alfonso De Caro” di Lancusi, è arrivato il regista,
premio Oscar, Giuseppe Tornatore. Il Maestro Tornatore è stato
accolto dalla Preside dott.ssa Lucia Melillo, dalla vicaria Annamaria
Galdieri, dal presidente della Proloco di Fisciano dott. Antonio
Sica, dal presidente della BBC di Fisciano dott. Domenico Sessa e
dal Prof. Roberto Vargiu
EVENTI
Naturalmente l’attenzione maggiore è
stata data al film Oscar “Nuovo
Cinema Paradiso”, di cui i ragazzi
avevano preso visione nei giorni
precedenti l’incontro.
Il Maestro del cinema ha risposto, in
modo efficace e assolutamente disponibile, alle innumerevoli domande dei
ragazzi che ha trovato interessanti e,
forse, qualcuna, addirittura ironica ed
irriverente.
Tornatore ha raccontato le difficoltà e l’impegno del lavoro
del regista e di quanto sia cambiato il cinema nel tempo.
Il tutto è stato accompagnato dalla colonna
sonora del film del Maestro Ennio Morricone.
Sicuramente per i ragazzi è stato un momento
emozionante e costruttivo che ha lasciato il
segno in ognuno di loro. Prossimo appuntamento cinematografico per il regista Tornatore
è “La Corrispondenza” : siamo certi di un
sicuro successo!
Cianciulli Niccolò III A
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LIBERI DI VOLARE
Periodico dell’I.C. “De Caro” di Lancusi- Fisciano
E
A
DUCAZIONE
mbientale
LA CONFERENZA SULL’ENERGIA
Nei giorni 17 e 18 dicembre nella nostra scuola si è tenuta una conferenza sull'energia a cui
hanno partecipato tutte le classi terze. Alla
conferenza erano anche presenti alcune professoresse, la preside e qualche genitore. All'inizio ci sono stati diversi problemi con il computer che non riconosceva dei files; poi, fortunatamente le insegnanti hanno superato l’ostacolo e abbiamo cominciato. I primi ad "esibirsi" sono stati i ragazzi della 3A, divisi in 6
gruppi, che, essendosi dilungati troppo, hanno
impegnato buona parte del tempo a disposizione; così la conferenza è proseguita il giorno
successivo.
Naturalmente non poteva mancare il discorso
della nostra preside, come sempre rimasta
molto contenta su come abbiamo lavorato e
affrontato i problemi dell’inquinamento e
dell'effetto serra. Si è complimentata con le insegnanti che ci stanno educando a rispettare
l'ambiente
È stato anche
previsto un "coffe
break", allestito
da alcune ragazze
con biscotti e the.
Anno V N. I
INCONTRIAMO LA PROTEZIONE CIVILE
Il giorno 14 dicembre 2015 le classi della scuola secondaria di
primo grado a turno sono salite nell’aula Magna dove hanno
incontrato la Protezione Civile (La PROTEZIONE
CIVILE è il coordinamento delle azioni delle istituzioni,
enti, corpi che intervengono in caso di eventi calamitosi,
catastrofi, situazioni di emergenza in genere, a livello locale e
nazionale, al fine di garantire l’incolumità delle
persone, dei beni e dell’ambiente) che ha spiegato il
“come comportarsi in caso di terremoto o alluvione”.
Ricapitolando un po’ quello che la protezione ha detto :
1. In caso di terremoto mai scendere le scale o
prendere ascensori; ripararsi sotto un tavolo o una
sedia; allontanarsi da oggetti pericolosi; chiedersi se il
terremoto è di tipo sussultorio o ondulatorio o
entrambi.
2. In caso di alluvione o di pioggia violenta portare con
sé degli anfibi; meglio non uscire di casa e se si abita
al primo piano spostarsi ai piani più alti.
3. Se scoppia un incendio chiamare subito i vigili del
fuoco e non avvicinarsi a fonti elettriche; non
prendere ascensori o scale.
In particolare ha elogiato la professoressa di
tecnica, Gabriella Nastri, che ci ha guidato in
questa attività.
Forte Francesco Pio
III A
Mondello Gizele 3B
Forte Francesco Pio III A
Pagina 41
ANCHE LE CLASSI II C E III C HANNO PARTECIPATO AL CONCORSO COSTRUENDO I LORO PRESEPI
LIBERI DI VOLARE
Periodico dell’I.C. “De Caro” di Lancusi- Fisciano
Quest’anno la II A ha
partecipato ad un concorso
realizzando un presepe
attraverso la
rappresentazione di alcuni
biomi, ovvero: la savana, il
deserto, la foresta e
l’ambiente polare
Anno V N. I
I biomi sono sistemi ambientali
complessi, di ampia estensione
geografica costituiti da un insieme di
ecosistemi.
Ogni bioma è caratterizzato principalmente dalle condizioni climatiche della regione.
Articolo di Gaia
Paciullo e Nicole
Viggiano
II A
Il Deserto : una piccola tenda con delle
persone sedute a un tavolo. E poi… non
poteva mancare il cammello!
Creatori: Rita della Porta, Arianna de
Fazio,Carmen Sgambato, Mariapia Iannone
La Savana con alberi (in particolare il baobab), animali (zebre,
giraffe, gazzelle).
Creatori: Rocco Domenico
Pecoraro, Alessandro Angrisano.
Infine, quest’altro presepe rappresenta la foresta.
Qui vediamo che ci sono degli alberi
molto alti, un ruscello, un muro ricoperto di muschio e delle liane.
Creatore: Erman Battistoni.
L’Ambiente Polare : c’è un
iceberg con dentro la famiglia
di Gesù infreddolita.
Poi c’è tanta neve ed un grazioso pupazzo .
Creatori: Ida Pia Galdi,
Tamara
Torre,
Valeria
Quaranta.
Fazio,Carmen
Sgambato,Mariapia Iannone
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LIBERI DI VOLARE
Periodico dell’I.C. “De Caro” di Lancusi- Fisciano
Anno V N. I
...... E COSA VE NE PARE?
III C
Pagina 43
LIBERI DI VOLARE
Periodico dell’I.C. “De Caro” di Lancusi- Fisciano
Anno V N. I
A TEATRO A VEDERE
LO SCHIACCIANOCI
Siamo partiti alle 8.30…..direzione teatro delle Arti di Salerno, per assistere allo spettacolo “Lo Schiaccianoci”. E’ Natale e Franz e Clara ricevono dallo zio dei doni. Alla bambina viene regalato uno schiaccianoci a forma di soldatino che il fratello per dispetto le rompe. Durante la notte,
Clara comincia a sognare tanti Topi desiderosi di rubarle
lo schiaccianoci di legno. Arrivano anche il re e la regina
dei ratti e Clara cerca di scacciarli, lancia la sua ciabatta sul Re, mentre il
soldatino uccide la regina. Alla fine SC riesce a sconfiggere anche il re e si reca
con Clara, per farsi incoronare principe, nel paese delle bambole. Qui dichiara il
suo amore per la bambina che però lo rifiuta dicendo di appartenere non al
mondo delle bambole ma a quello degli esseri umani. A queste parole SC torna
ad essere un fantoccio inanimato, ma quando Clara si sveglia lo zio le presenta il
nipote Hans che lei ha l’impressione di conoscere già : infatti lo saluta
chiamandolo “schiaccianoci”
CARMINE VICINAZA I B
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LIBERI DI VOLARE
Periodico dell’I.C. “De Caro” di Lancusi- Fisciano
Il 19 dicembre 2015,
all’istituto comprensivo Don Alfonso De
Caro si è svolto il
concerto di Natale
tenuto dagli alunni
dell’ indirizzo musicale
della scuola media.
L’appuntamento era
alle ore 17:00. Una
volta arrivati i musicisti, vestiti con magliette rosse e jeans neri,
si sono messi subito al
lavoro: chi prendeva i
leggii e chi le sedie.
Dopo aver preparato
tutto, gli allievi hanno
provato qualche pezzo.
Anno V N. I
HAPPY XMAS
B
Molte volte si è potuta sentire una nota
di troppo (l’emozione era inevitabile)
mentre i genitori e i parenti dei ragazzi
erano in attesa di entrare. Dopo le brevi
prove, i musicisti hanno fatto una piccola
pausa. In quel momento i bidelli hanno
aperto le porte e come una mandria di
bufali gli spettatori
HAPPY XMAS
si sono gettati
sui posti migliori. Solo applausi per i
musicisti e per
i loro professori. Ogni elemento dell’orchestra è stato importante. Ogni attimo è stato
importante.
Alla fine la
preside è stata ringraziata
e omaggiata di
un mazzo di
fiori.
Tutti
sono tornati a
casa con lo
spirito
del
Natale.
Gnazzo e
Torello I C
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Anno V N. I
RUBRICA
SCRIVIAMO UN PO’
Racconta un momento in cui anche tu
hai provato una forte emozione
davanti ad uno spettacolo naturale
DAVIDE CRISCUOLO II B
Esprimi le tue riflessioni sul
“Cantico delle Creature” di
San Francesco
IANNONE
MARTINA II B
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II B
GIORGIA
GIORDANO
MARCO ALIBERTI II B
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Anno V N. I
Diritti Umani
Diritti Umani
Come
iniziare
col
“piede
giusto”
Come
iniziare
col
“piede
giusto”
In data 13 gennaio le classi terze
si sono recate a Campagna per
"tuffarsi nella storia", visitando "Il
Museo Centro Studi Giovanni
Palatucci", la "Concattedrale
Santa Maria della Pace" e la chiesa
"Monte dei Morti".
Questa iniziativa è scaturita dall'
importanza e dal dovere di
ricordare ciò che è accaduto
durante il dominio di Hitler, colui
che ha estirpato il diritto all’
esistere, ad essere un cittadino
della Terra, a scrivere sul grande
libro della vita: “ Sì, io ci sono
stato”. Infatti, come afferma lo
scrittore italiano Primo Levi, " Se
comprendere è impossibile, conoscere è necessario".
Noi non potremmo mai immedesimarci negli ebrei o capire a
fondo l'orrore dell'accaduto e ciò
che hanno passato milioni e
milioni di israeliani, ma abbiamo la
responsabilità e l'obbligo di
sapere per evitare che tutto questo possa ripetersi. Dobbiamo
tollerare le differenze fisiche,
morali o psicologiche che intercorrono in ognuno di noi. D'
altronde senza diversità ognuno
perderebbe la propria identità e
diventerebbe omologato,in fondo
il mondo è bello perché è vario!
Ed è proprio questo che i nazisti
non avevano compreso. Non
esistono tante razze, ma solo una:
quella umana! La loro repulsione
nei confronti degli ebrei era solo
invidia. Invidia della libertà, dell'
amore per la vita, della ricchezza
di
felicità
che
gli
ebrei
"spruzzavano da tutti i pori della
pelle", un po' come le farfalle! Ed
è stata proprio la libertà a
sommergere Hitler e i suoi
seguaci, perché un corpo senza
amore per la vita, della ricchezza di felicità che gli ebrei
"spruzzavano da tutti i pori
della pelle", un po' come le
farfalle! Ed è stata proprio la
libertà a sommergere Hitler e
i suoi seguaci, perché un corpo senza libertà è come un'
anima senza spirito. Bisogna
aprire le porte del cuore e
della mente per accogliere l'
uomo, ma non quello nero o
quello bianco o quello giallo,
ma quello di tutti i tempi, di
tutti i cieli, l'uomo che ci
assomiglia.
Una montagna di borse
vuote, tutte diverse: vecchie,
rotte, strette, larghe, eleganti,
di cartone, di pelle… è la
prova di un viaggio senza
ritorno. Ognuna, grande o
piccola,
trasportava
una
speranza…
Anche
noi
dobbiamo averne una per
conservare vivo il ricordo di
ciò che è accaduto; perché,
come afferma Primo Levi,
“L'Olocausto è una pagina
del libro dell‘Umanità da
cui non dovremo mai
togliere
il
segnalibro
della memoria.”
Il percorso culturale che
rappresenta la storia della
Shoah (sterminio di massa
degli ebrei) con pannelli
multimediali,
immagini
e
documenti è " L' Itinerario
della Memoria e della Pace"
che si effettua presso il
"MuseoCentro
Studi
Giovanni Palatucci".
che si effettua presso il "MuseoCentro
Studi
Giovanni
Palatucci".
Il Museo è stato istituito nel
2008 per raccontare la vicenda
che la cittadina salernitana ha
vissuto durante la Seconda
Guerra Mondiale quando si
decise di istituirvi due centri di
internamento per Ebrei. In
questo contesto si staglia la
figura di Giovanni Palatucci,
funzionario dell’ufficio stranieri
della Questura di Fiume che, con
l'aiuto dello zio vescovo di
Campagna, Giuseppe Maria
Palatucci, riesce a salvare da
morte sicura circa cinquemila
ebrei. Scoperto dai nazisti,
Palatucci viene arrestato e
trasferito nel campo di sterminio
di Dachau, dove trova la morte a
pochi giorni dall' abbattimento
dei cancelli. Giovanni Palatucci è
riconosciuto sia in Israele, dove
è Giusto tra le nazioni dal 1990,
sia presso la Repubblica Italiana,
per la quale è Medaglia d'oro al
merito civile dal 1995, sia presso
la Chiesa cattolica, per la quale
è Servo di Dio dal 2004. Il
museo è rivolto a coloro che
intendono conoscere e approfondire quella che i campagnesi
amano definire “una storia
diversa”, che abbraccia temi
attuali come la Shoah, il dialogo
religioso, la tolleranza, la pace e
la fratellanza.
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Diritti Umani
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Diritti Umani
Molteplici sono le sale che compongono il museo e lo
completano. Vi è la Sala degli Internati dove è stata
riprodotta la stanza di un ebreo, la Sala Sinagoga nella quale
è rappresentato il luogo di culto degli ebrei. Proseguendo il
cammino si incontra la Sala della Shoah allestita con documenti iconografici, immagini e racconti per narrare la storia
dei campi di concentramento e internamento in Italia.
Infine, ma non da meno, la Sala della didattica dove pannelli
multimediali espongono la storia della Shoah e di Palatucci e la
Sala dei nomi, dove venivano presentati ed elencati i nomi degli ebrei salvati dal nostro "eroe".
Come
iniziare
col
“piede
giusto”
Come
iniziare
col
“piede
giusto”
É stata un'esperienza indimenticabile. Secondo noi l'essere umano deve percorrere il proprio
cammino della vita tenendo come punto di riferimento uomini come Palatucci, per i quali il
prossimo viene prima di loro stessi. Occorre una guida, una stella cometa che illumina la nostra
mente e il nostro cuore durante, come dice Leopardi, il nostro corso mortale. Inoltre l' "Itinerario
della Memoria e della Pace", ci ha aperto gli occhi e ci ha fatto osservare gli antri più crudeli dell'
umanità
.
Abbiamo approfittato del soggiorno a Campagna per visitare due monumenti
importanti
importanti afferenti al patrimonio religioso della provincia salernitana:
la Basilica Concattedrale di Santa Maria della Pace e la Chiesa Monte dei
Morti, situata nella Cappella della Beata Vergine del Carmelo.
Di grande valore religioso risulta la Concattedrale di Santa Maria della Pace,
edificata tra il XVII e il XVIII secolo. Numerose sono state le modifiche
artistiche e architettoniche che hanno caratterizzato e caratterizzano la "vita"
della Basilica. Infatti in seguito a diversi terremoti, come quello del 1634 o
quello dell' Irpinia (1980), il sito religioso fu restaurato e di conseguenza
modificato. Altrettanto importante e significativa è la Chiesa Monte dei Morti, di origine normanna,
affrescata con temi alquanto grotteschi e forti ritraenti l' aldilà. A destra dell' altare è situata una
scala che porta all' antico cimitero sotterraneo dove si possono
"ammirare" gli scheletri delle persone che venivano seppellite
con un particolare metodo, che prevedeva l' essiccazione della
pelle dei morti rovesciando sopra di essi dei liquidi acidi.
Questa chiesa è sede della Confraternita del Monte dei Morti,
istituita nel 1627, che gestiva le funzioni funebri della popolazione
di Campagna. Questo sito ha suscitato in noi un po' di paura e
insicurezza sul destino dell' uomo e quindi sulla morte: la scelta di Dio tra Paradiso e Inferno, bene
e male.
MALERBA FRANCESCO
PIERRI IOLANDA
CLASSE IIIB
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Diritti Umani
Alunni in cattedra e professori
tra gli alunni
Come
Come
Per non dimenticare l’orrore della shoah
iniziare
iniziare
col
col
LA GIORNATA DELLA MEMORIA
“piede
“piede
giusto”
giusto”
Per commemorare la Giornata della memoria gruppi di alunni delle classi terze hanno
preso posto dietro la cattedra, rivolgendosi a una platea
formata dai propri insegnanti
e dagli alunni delle classi prime e seconde. Armati di
Penna USB e lavagna interattiva multimediale con l’ausilio
di molti contenuti multimediali hanno spiegato il significato della Giornata della
memoria, facendo riferimento
alla visita guidata che hanno
compiuto a Campagna presso il Museo della memoria.
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza istituita per ricordare gli
atroci fatti avvenuti durante il periodo nazista e le persone a cui è
stata negata la vita e la dignità durante la SHOAH.
In occasione della celebrazione del 27 gennaio,
noi, alunni della 2^C, ci siamo impegnati sull’ argomento “I Giusti fra le Nazioni”. Abbiamo ricostruito in 3D la stele che si trova all’interno del
Giardino Dei Giusti; poi abbiamo riportato su
alcuni alberi il nome e la biografia di tre giusti:
CARLO ANGELA, GINO BARTALI E GERTRUD
LUCKNER.
Abbiamo
approntato
un angolo del
nostro
Istituto con
tutti i lavori
svolti dalle
varie classi,
comprese le
lettere che le
classi prime
hanno scritto
indirizzandole
ad Anna
Frank
Per concludere, abbiamo
osservato un muro ridotto a
brandelli sul quale c’erano le
foto dello sterminio degli
ebrei; intorno si avvolgeva un
filo spinato che con le sue
spine strappava l’immagine di
Hitler per poi diventare il
corpo stesso di una farfalla
che con la leggerezza e il suo
volo portava con sé il
martirio, il dolore, l’angoscia
e faceva sì che le persone
ridiventassero umane e non
più solo numeri.
Partecipazione, interesse, dolore
…queste sono state le emozioni
provate! Per non dimenticare….
per non sbagliare…. impariamo a
non erigere muri, ma ponti e
strade per comunicare, per aiutarci nel rispetto reciproco senza
seminare odio, ma coltivando amore a dismisura.La Classe II C
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