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Economia Aziendale Orientamento strategico Lezione 6 La catena del valore Prof. Paolo Di Marco Il successo di una strategia 9 Il successo di una strategia di una azienda dipende da due condizioni ambientali: Ambiente esterno: sistema competitivo in cui opera Ambiente interno: le risorse che possiede Prof. Paolo Di Marco Lezione 6/2 1 Le risorse aziendali 9 Le caratteristiche del settore non spiegano da sole il successo delle aziende 9 È necessario bisogna considerare le risorse di cui un’impresa dispone risorse materiali risorse immateriali capacità organizzative 9 Per essere la base di un vantaggio competitivo sostenibile è necessario che: le risorse possiedano un valore (cioè devono consentire all’impresa di sfruttare opportunità o fronteggiare minacce) le risorse siano scarse le risorse siano difficili da imitare l’azienda sia in grado di estrarre dalle risorse il potenziale Prof. Paolo Di Marco Lezione 6/3 La “Catena del Valore” - Porter 9 La catena del valore è quella serie di attività che un'organizzazione fa per rendere competitivo il suo prodotto o servizio. 9 Il termine venne fuori nel 1985 dal libro "Competitive Advantage" di Michael Porter, professore alla Business School di Harvard.Porter raggruppa le attività della "value chain" in due categorie: attività primarie (logistica interna ed esterna, dalla gestione dei materiali alla distribuzione e al marketing); attività secondarie o di supporto (contabilità, gestione risorse umane, ricerca e sviluppo). Prof. Paolo Di Marco Lezione 6/4 2 La “Catena del Valore” - Schema Attività di supporto Attività infrastrutturali Gestione risorse umane Sviluppo tecnologia Approvvigionamento Logistica in entrata Attività Logistica Marketing operative in uscita e vendite Servizi Attività primarie Prof. Paolo Di Marco Lezione 6/5 La “Catena del Valore” - Normann 9 Le attività della catena del valore. Ogni attività primaria ha attività di supporto che le aggiungono valore. Le unità produttive e di business tutte insieme creano valore in base ai prodotti e servizi che si combinano fra loro in modo logico. Per esempio se pensiamo alle scarpe, la catena è formata da produttori e conciatori di pelli, di tinture, di macchine per calzaturifici, di scatolifici, oltre alla pubblicità, al marketing, ai trasporti e ai punti vendita. 9 Richard Normann e Rafael Ramirez, consulenti europei, hanno esteso il concetto di catena a quello di costellazione del valore, perché l'azienda deve aggiungere alla catena tradizionale una fitta rete di relazioni web che assomiglia molto più ad una costellazione che ad una catena. Una catena del valore va dalle materie prime alla merce sullo scaffale del negozio. Il problema è aggiungere più valore possibile spendendo il meno possibile, e catturare il valore nel punto in cui noi operiamo Prof. Paolo Di Marco Lezione 6/6 3 La struttura della Catena del Valore 9 Attività primarie Logistica interna • relazioni con i fornitori (ricevere, immagazzinare e distribuire input) Attività per trasformare input in output (prodotti e servizi) Logistica esterna Marketing e vendite • • • • tutte le attività per raccogliere, immagazzinare e distribuire output informazioni agli acquirenti su prodotti e servizi invito a comprare facilitazioni all'acquisto Servizi • attività per rendere funzionale il prodotto/servizio per l'acquirente dopo l'acquisto e la consegna 9 Attività secondarie Ufficio acquisti Management delle risorse umane Sviluppo tecnologico Infrastrutture • assunzioni, formazione, retribuzioni, pensionamenti e licenziamenti • impianti, hardware e software, procedure e conoscenze utili a trasformare gli input in output • Contabilità, assistenza legale e finanziaria, planning, public affairs, lobby, qualità, management. Prof. Paolo Di Marco Lezione 6/7 Le sinergie della catena del valore 9 La conoscenza della catena del valore è importante per trovare nuove opportunità. Per esempio, può essere più interessante esporre in una fiera di fornitori, che non fra i concorrenti. 9 La catena del valore permette anche di svolgere attività di comunicazione e promozione che sarebbero troppo costose per la singola azienda, specialmente se si tratta di una piccola azienda che lavora per l'indotto. Prof. Paolo Di Marco Lezione 6/8 4 Case history: Value Chain nell’ICT 9 La catena del valore dell'ICT è un approccio integrato all'intera rete di attività del settore funzionale alla gestione di progetti complessi e di grandi dimensioni. 9 Il cliente dialoga con un unico interlocutore e questo gli consente di: conoscere, controllare e migliorare l'intero processo di generazione del valore specifico; definire strategie di ampio respiro in cui è considerato ogni elemento della catena ICT/eBusiness; ottimizzare i costi di start-up per ogni progetto; utilizzare ottime performance e specifiche competenze in ogni settore della catena ICT/eBusiness; evitare di disperdere le attività tra più fornitori. Prof. Paolo Di Marco Lezione 6/9 Intesys società ICT 9 Intesys colloca, in un contesto completo, ampio e aperto, le specifiche esigenze del cliente (es. "creazione di website istituzionale", "security architecture" o "connettività") e questo gli consente di: sostituire la visione ordinaria in cui ogni elemento è un fattore a sé stante con una visione globale in cui tutti gli elementi sono strettamente "concatenati" tra loro, per cui intervenire su uno significa necessariamente avere una ricaduta anche su gli altri; intervenire in modo efficace e coerente con l'intera catena del valore; evitare il rischio di sprecare energie ("tutto da rifare"), di creare incompatibilità operative ("non si può") o di precludere estensioni future ("è meglio di no"); essere per il cliente un partner sempre allineato alle nuove tecnologie in tutti il settore ICT/eBusiness. Prof. Paolo Di Marco Lezione 6/10 5 Intesys: Value Chain 9 Intesys è una azienda di consulenza strategica che identifica, definisce e realizza strategie per l'eBusiness e progetti tipici dell'Information and Communication Technology Lezione 6/11 Prof. Paolo Di Marco Sistema Moda: Value Chain UN’UNICA CATENA DEL VALORE DESIGN INDUSTRIA COME TRASFORMARE ¾ TECNOLOGIA LA TECNOLOGIA IN ¾ INNOVAZIONE ARTE Prof. Paolo Di Marco ¾ QUALITA’/PREZZO DISTRIBUZIONE PER TRASMETTERE AL CONSUMATORE UN’IMMAGINE UNICA Lezione 6/12 6 Production value chain Prof. Paolo Di Marco Lezione 6/13 Alenia: value chain e prodotti 9 Lo sviluppo dell’aeronautica commerciale è in larga misura il risultato delle sinergie e del travaso di conoscenze tecnologiche dal settore militare. I principali componenti di un velivolo civile e militare (materiali, aerodinamica, elettronica, integrazione sistemistica, processi) utilizzano ampiamente tecnologie simili, sviluppate tradizionalmente per applicazioni militari. L’introduzione di nuove tecnologie dal mercato commerciale (materiali, processi, avionica) accresce le sinergie con gli sviluppi militari. Prof. Paolo Di Marco Lezione 6/14 7 La catena del valore estesa Lezione 6/15 Prof. Paolo Di Marco Ceramica: value chain estesa G D IMPIANTISTI R& S SHOWROOM GRAFICHE ALTRI MATERIALI L O G. ENTR. MATERIE PRIME LEVIGATORI COLORIFICI MATERIALI CHIMICI ENERGIA e ACQUA Prof. Paolo Di Marco IMPASTI P R O D U Z. L O G. USCIT. R I V E N D I T O R I SOCIETA’ COMMERCIALI C O N S U M A T O R E I M P. E D I L E CERAMICA Lezione 6/16 8 Summary: formulazione della strategia 9 La strategia non è solo un insieme di decisioni ... 9 È anche un prodotto della storia dell’azienda 9 La strategia realizzata può essere diversa dalla strategia deliberata perché l’azienda può non essere in grado di fare ciò che voleva possono succedere degli eventi che rendono più conveniente cambiare strategia 9 La strategia deve essere abbastanza analitica e formalizzata da orientare le decisioni Con il rischio che una eccessiva formalizzazione “uccida” l’imprenditorialità 9 In contesti complessi e turbolenti la strategia deve essere semplice ma chiara Lezione 6/17 Prof. Paolo Di Marco Summary: i livelli della strategia 9 Anche se i processi di formulazione della strategia sono sempre più diffusi all’interno dell’impresa sono identificabili tre livelli di decisione: • corporate (o aziendale) • di business (o di ASA) • funzionale Grado di attrattività del settore (in quali settori dobbiamo operare?) STRATEGIA CORPORATE Redditività Vantaggio competitivo (come dovremmo competere?) Prof. Paolo Di Marco STRATEGIA DI BUSINESS Lezione 6/18 9 Summary: le tre strategie prevalenti 9 Per avere successo l’impresa deve essere diversa dai concorrenti 9 Secondo M. Porter esistono tre modi per essere diversi avere i costi più bassi (leadership di costo) essere percepiti migliori relativamente a variabili diverse dal prezzo (differenziazione) Essere riconosciuti come i leader in segmenti molto ristretti (focalizzazione) Tutto il mercato Un segmento Prof. Paolo Di Marco Leadership di costo Differenziazione Focalizzazione Lezione 6/19 10