CIRCONDARIO EMPOLESE VALDELSA Servizio Formazione

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CIRCONDARIO EMPOLESE VALDELSA Servizio Formazione
CIRCONDARIO EMPOLESE VALDELSA
Servizio Formazione Professionale
BANDO MULTIMISURA “OBIETTIVO 3”
ATTIVITÀ DI FORMAZIONE - ANNO 2005
Premessa
Il Circondario Empolese Valdelsa adotta il presente avviso in coerenza ed attuazione:
- del Reg. C.E. n. 1260 del Consiglio Europeo del 21.06.1999 (disposizioni generali sui
fondi strutturali);
- del Reg. C.E. n. 1784 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12.07.1999
(disposizioni relative al F.S.E.);
- del QCS Obiettivo 3 Regioni del Centro Nord;
- del Programma Operativo “Obiettivo 3” della Regione Toscana;
- del Complemento di Programmazione “Obiettivo 3” della Regione Toscana approvato con
deliberazioni della Giunta Regionale n. 794 del 18.07.2000, n. 4 del 08.01.2001 e
modificato con le deliberazioni della Giunta Regionale nn. 1399 del 21.12.2001 e 712
15.07.2002;
- del documento nazionale sull’Educazione degli adulti approvato dalla Conferenza StatoRegioni in data 02.03.2000;
- dei Regolamenti CE n. 68/2001 del 12.01.2001, relativo all’applicazione degli articoli 87
e 88 del trattato CE agli aiuti destinati alla formazione e n. 69/2001 del 12.01.2001
relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti d’importanza
minore (“de minimis”);
- della deliberazione della Giunta Regionale n. 383 del 13.04.2001, come modificata dalla
deliberazione della Giunta Regionale n. 909 del 06.08.2001, con la quale è stata adottata
la disciplina relativa al regime di aiuti alla formazione in riferimento al POR;
- della deliberazione della Giunta Regionale n. 198 del 25.02.2002, che approva la direttiva
regionale in materia di accreditamento;
- della deliberazione della Giunta Regionale n. 738 del 15.07.2002, che approva la
ripartizione delle risorse finanziarie F.S.E. fra Regione e Province, gli indirizzi per
l’attuazione del POR per il quadriennio 2003-2006 e lo schema di bando POR OB. 3;
- della deliberazione del Consiglio Provinciale di Firenze n.116 del 13.07.1998, con la
quale è stato approvato il Protocollo Aggiuntivo previsto dall'art. 3 della L.R. 29 maggio
1997, n. 38 istitutiva del Circondario Empolese Valdelsa;
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-
-
-
del nuovo Complemento di Programmazione Regionale, in cui sono descritti i contenuti
tecnici delle singole misure nell’ambito dei relativi assi del P.O.R., approvato con
deliberazione della Giunta Regionale n. 785 del 04.08.2003;
della deliberazione n. 22 del 29.04.2003 con la quale la Giunta Esecutiva del Circondario
Empolese Valdelsa ha approvato gli “Indirizzi per la programmazione delle attività di
orientamento, formazione professionale, politiche per l'occupazione e servizi per
l'impiego nell'ambito dell'Obiettivo 3” – anno 2004 e 2005;
delle decisioni della Sottocommissione Provinciale Tripartita, assunte in data 15.01.2004;
della determinazione n. 36 del 09.02.2002, con cui il Dirigente del Settore ha approvato le
integrazioni al “Programma di dettaglio delle attività di formazione professionale
nell’ambito dell’Obiettivo 3 per l’anno 2005”.
Articolo 1 - Finalità generali
Il presente avviso finanzia, su più misure del Programma Operativo Regionale “Obiettivo 3” che
saranno di seguito specificate, interventi volti a:
• incentivare l'inserimento ed il reinserimento lavorativo di inoccupati/disoccupati, comprese le
categorie svantaggiate;
• sviluppare e diffondere un sistema di formazione permanente durante tutto l'arco della vita;
• sostenere la crescita del tessuto produttivo locale e regionale mediante la valorizzazione delle
risorse umane, mediante interventi di aiuto allo sviluppo/consolidamento imprenditoriale;
• sostenere l'accesso e la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro dipendente e
autonomo nonché la crescita della cultura delle pari opportunità.
Obiettivi del Circondario Empolese Valdelsa sono in particolare:
• il consolidamento e sviluppo dei sistemi produttivi locali, delle loro vocazioni territoriali e dei
nuovi bacini di impiego;
• lo sviluppo del sistema delle imprese, con particolare attenzione all’innovazione tecnologica e
alla qualità dei processi produttivi;
• le pari opportunità nell’accesso al lavoro delle fasce deboli del mercato;
• la promozione di interventi individualizzati e personalizzati;
• la realizzazione dell’integrazione fra scuola, formazione professionale, politiche del lavoro e
sociali;
• la realizzazione di iniziative a sostegno dell'effettivo incrocio tra domanda e offerta di lavoro,
promovendo in particolare azioni che mettano in contatto aziende e coloro che cercano
lavoro;
• la valorizzazione del sistema ambientale e del patrimonio naturale, storico, architettonico e
artistico, favorendo la creazione di nuova occupazione e l’adozione di tecnologie a basso
impatto ambientale;
• la sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro.
Articolo 2 - Priorità generali e trasversali
I progetti dovranno tenere conto delle tre linee prioritarie generali contenute nel Programma
Operativo “Obiettivo 3” della Regione Toscana, che sono le seguenti:
• promozione di iniziative locali in materia di occupazione in raccordo con gli attori e con le
peculiarità del locale sviluppo economico e sociale;
• promozione delle pari opportunità di genere;
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•
promozione della società dell'informazione mediante l'utilizzo di tecnologie informatiche e
multimediali per l'erogazione delle attività e come settore di riferimento nell'ambito del quale
promuovere attività formative o di inserimento lavorativo.
Nei successivi articoli 5 e 7, oltre alla specifica declinazione per misura delle priorità
trasversali, vengono indicate ed esplicitate le ulteriori priorità valide per ciascuna misura o
azione.
Articolo 3 – Durata e validità dell’avviso. Scadenze per la presentazione delle domande
Il presente bando ha validità generale sino al 31 dicembre 2006. Esso è soggetto ad integrazioni
ed aggiornamenti, qualora si dimostrino necessari per la migliore attuazione dello stesso e/o per
rispondere a nuovi obiettivi e finalità. Le scadenze per la presentazione dei progetti a valere sui
finanziamenti 2003-2006 sono le seguenti:
• per le risorse dell’anno 2005: la scadenza è fissata al 13 maggio 2004;
• per le annualità successive: la scadenza principale è fissata al 30 aprile di ogni anno. Qualora
i finanziamenti stanziati a valere sull’anno finanziario di riferimento non vengano esauriti
alla suddetta scadenza, è fissata una scadenza di riserva al 31 ottobre di ogni anno. La
scadenza di riserva sarà operativa solo qualora non si siano esauriti i finanziamenti dell’anno
finanziario di riferimento nell’ambito della scadenza principale. L’attivazione effettiva di tale
scadenza di riserva sarà resa pubblica mediante pubblicazione almeno 45 giorni prima della
suddetta scadenza;
• qualora le date indicate quali scadenze cadano in giorno non lavorativo, la data di scadenza è
fissata per il primo giorno lavorativo successivo alla data indicata.
Articolo 4 - Soggetti ammessi alla presentazione dei progetti.
Sulle specifiche tipologie di soggetti ammessi alla presentazione dei progetti si veda quanto
disposto relativamente a ogni singolo intervento nell’articolo 5. Nel presente articolo, si
forniscono disposizioni generali e vincolanti concernenti tutti i soggetti ammissibili.
Le imprese e i raggruppamenti di imprese possono presentare domanda come soggetti attuatori
di attività formative solo ed esclusivamente per interventi rivolti al proprio personale dipendente
o direttamente finalizzati all’inserimento in azienda di nuovi dipendenti sulla base di accordi
sindacali. In tutti gli altri casi, le imprese possono partecipare all’attuazione dei progetti
formativi quali partner disponibili a ospitare e realizzare attività di stage e tirocini previste nel
progetto.
I progetti possono essere presentati ed attuati da un singolo soggetto oppure da una associazione
di soggetti. I soggetti attuatori devono associarsi nelle forme sotto indicate o dichiarare
l’intenzione di associarsi, a finanziamento approvato, indicando sin dal momento della
presentazione del progetto il soggetto capofila.
Tali associazioni di partner attuatori dovranno essere formalmente costituite - pena la revoca
dell’affidamento – in una delle seguenti forme:
1) Associazione temporanea di imprese o Consorzio, nel caso in cui tutti i soggetti associati
siano privati;
2) Associazione temporanea di scopo o Consorzio, nel caso in cui i soggetti associati siano
alcuni pubblici ed altri privati, oppure tutti di natura pubblica;
3) Convenzione, esclusivamente nel caso in cui tutti i soggetti siano pubblici.
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Per soggetto attuatore si intende un soggetto che realizzi attività definite e specifiche previste nel
progetto e finanziate.
I progetti possono inoltre prevedere l’adesione e/o la collaborazione di soggetti definiti
“sostenitori”, che non attuano operativamente attività formative/orientative, né altre specifiche e
definite attività previste nel progetto e finanziate. Tali soggetti non si associano formalmente con
i partner attuatori secondo le modalità indicate sopra, ma aderiscono al progetto mediante lettere
di adesione e/o partecipazione a specifici comitati di progetto, fornendo attraverso la propria
presenza un contributo al buon andamento dello stesso. Tali soggetti possono configurarsi come
soggetti che ricoprono “ruoli-chiave” nell’ambito della specifica politica inerente la singola
misura o le azioni proposte. Il progetto definisce nel dettaglio il loro ruolo e contributo, nonché le
modalità della partecipazione.
Relativamente alla delega a terzi della gestione di attività, si fa riferimento a quanto previsto nelle
norme regionali di programmazione, gestione e rendicontazione del FSE.
Non verrà accolta richiesta di delega presentata successivamente alla presentazione del
progetto, salvo autorizzazione preventiva richiesta e concessa sulla base di adeguata
motivazione che dia atto dell’impossibilità oggettiva del soggetto attuatore di dichiarare tale
necessità in sede di presentazione del progetto.
Il soggetto delegato dovrà possedere i requisiti e le competenze richieste dall’intervento, da
documentare in sede di richiesta (o successivamente in caso di autorizzazione successiva) e non
potrà a sua volta delegare ad altri soggetti l’esecuzione, anche in parte, dell’azione.
Responsabile a tutti gli effetti dell’intervento è, in ogni caso, il soggetto che riceve il contributo
FSE, anche per le azioni delegate.
Non si considera delega l’affidamento della realizzazione delle azioni formative da parte di
associazioni o consorzi agli associati o consorziati o da impresa ad altre imprese facenti parte
dello stesso gruppo (art. 2359 cc).
La figura del partner (ATI, ATS, Convenzione) è del tutto assimilata a quella del soggetto
attuatore, pertanto lo stesso non può essere considerato soggetto terzo, né può essere oggetto di
delega.
Il formulario deve essere sottoscritto, a pena di esclusione:
• dai legali rappresentanti di tutti i soggetti attuatori, se l’Associazione/Consorzio non è ancora
stata costituita o in caso di convenzione o atto analogo;
• dal legale rappresentante del soggetto capofila della Associazione temporanea, se già
costituita;
• dal legale rappresentante del Consorzio, se già costituito.
Per i soggetti sostenitori è sufficiente allegare lettera di adesione sottoscritta dal legale
rappresentante, nell’ambito della quale sia indicata la motivazione dell’adesione, il ruolo
ricoperto nel progetto e le modalità di partecipazione. Quanto indicato deve essere coerente con
quanto riportato nel formulario di presentazione dei progetti nella sezione “Soggetti sostenitori”.
Articolo 5 - Interventi finanziabili
Sono finanziabili sul presente bando gli interventi di seguito indicati a valere sulle misure A2,
A3, B1, D1 ed E1 del Programma Operativo Regionale.
Sono ammessi su questo avviso progetti presentati su una sola misura, ad eccezione delle misure
A2 ed A3, per le quali è consentita la presentazione di progetti a valere su entrambe le misure.
In ogni caso il progetto multimisura deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
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•
essere un progetto unico ed organico che poggia su due misure, che come tale sarà valutato,
approvato o non approvato integralmente;
• evidenziare con chiarezza il “valore aggiunto” e la necessità che tale intervento/percorso
venga attuato a valere su due misure.
A parità di punteggio, il progetto multimisura ha la precedenza nel finanziamento rispetto a
progetti a misura singola.
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Misura A2: Inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro di giovani e
adulti nella logica dell'approccio preventivo.
Risorse della misura:
€ 186.615
1. Soggetto attuatore (beneficiario finale): enti pubblici e privati, agenzie formative, scuole,
università, imprese.
2. Soggetti destinatari dell’intervento: popolazione in età attiva in cerca di occupazione,
lavoratori in CIG straordinaria e mobilità, persone inserite in contratto di apprendistato o altro
contratto a causa mista (contratti accesi a partire dal 1° gennaio 2000), inattivi, studenti della
scuola media superiore. Tali soggetti sono ammissibili nel caso di durata della ricerca di
occupazione fino a sei mesi – per i giovani (15-24 anni di età) - oppure fino a dodici mesi, per gli
adulti (oltre 24 anni di età), secondo le modalità di calcolo della durata della ricerca di
occupazione indicate nella Misura A2 del POR.
3. Copertura geografica: territorio del Circondario Empolese Valdelsa.
4. Obiettivi specifici del Circondario Empolese Valdelsa rispetto alla misura:
• favorire la realizzazione di un sistema locale che garantisca ai giovani in uscita dall’obbligo
scolastico e maggiori di anni 15 un’offerta formativa idonea ai fini dell’assolvimento del
diritto/dovere all’istruzione e del nuovo obbligo formativo per almeno dodici anni o,
comunque, sino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età attraverso
il canale della formazione professionale, sostenendo inoltre l’eventuale rientro nella scuola o
l’accesso a percorsi di formazione superiore;
• promuovere l'entrata nel mercato del lavoro da parte dei giovani, intervenendo sia dal lato
della domanda che dell'offerta, in particolare con:
o esperienze guidate in ambienti lavorativi;
o alternanza tra formazione e lavoro;
o formazione finalizzata all'inserimento lavorativo;
• attivare percorsi formativi per l’adeguamento delle competenze e/o il conseguimento di
qualifiche professionali a favore di giovani e adulti maggiormente esposti al rischio di
esclusione dai processi formativi e dal mercato del lavoro.
5. Tipologia delle azioni finanziabili sul presente bando:
a. Aiuti alle persone
Formazione nell’ambito dell’apprendistato e, in generale, nei contratti a causa mista
(ad eccezione degli obblighi imposti per legge):
o formazione individualizzata per i lavoratori;
Formazione iniziale nell'ambito dell'obbligo formativo:
o progettazione ed organizzazione del nuovo obbligo formativo all’interno del sistema
della formazione professionale in una logica di continuità con la programmazione
degli istituti scolastici;
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o qualificazione dei giovani in uscita dall'obbligo scolastico (fascia 15-18 anni)
attraverso percorsi che consentano il conseguimento della qualifica, anche con
alternanza di formazione e lavoro o che prevedano al termine la certificazione delle
competenze acquisite;
o qualificazione dei giovani che, avendo assolto all’obbligo scolastico, non accedono
all’obbligo formativo poiché non appartengono alle classi di età assoggettate a tale
istituto nella sua fase di entrata a regime.
Work experiences:
o interventi di alternanza formazione/lavoro e istruzione/lavoro;
o sviluppo dei tirocini come modalità di socializzazione e/o preinserimento lavorativo;
Formazione di supporto all’inserimento e reinserimento lavorativo:
o riqualificazione professionale nell’ambito di accordi sindacali per il reinserimento
lavorativo (lavoratori in mobilità o percettori di ammortizzatori sociali);
o percorsi formativi mirati e di orientamento nella direzione dei nuovi bacini di
impiego;
o percorsi formativi mirati e di orientamento per donne interessate da processi di
mobilità, anche a sostegno di progetti di autoimprenditorialità nell’ambito dei nuovi
bacini d’impiego;
o progetti di inserimento lavorativo per soggetti adulti con particolare attenzione alla
situazione di genere;
o formazione legata a settori in espansione in particolare nel settore delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione;
o percorsi formativi per la riconversione professionale;
o percorsi formativi per il conseguimento della qualifica a favore dei giovani di età
superiore a 18 anni e degli adulti.
Gli interventi formativi dovranno prevedere una significativa presenza (almeno il 30%) di
esperti provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni, in possesso di competenze o
ricoprenti ruolo/funzioni attinenti i contenuti dei percorsi formativi.
Gli interventi dovranno prevedere inoltre attività di stage/tirocinio per almeno il 30%
delle ore complessive del corso.
Per i progetti nell’ambito dei quali siano previste oltre 100 ore di attività formativa, è
fatto obbligo di inserire almeno un modulo formativo relativo all’utilizzo di tecnologie
informatiche e multimediali oppure di adottare, nell’ambito del progetto, anche modalità
di insegnamento o operative riferibili a tecnologie della “società dell’informazione”.
6. Priorità: I progetti dovranno riguardare prioritariamente i settori:
• calzaturiero;
• della lavorazione delle pelli;
• della meccanica;
• acconciatura;
• amministrativo;
• delle lingue;
• delle tecnologie dell’informazione.
Sarà data inoltre la priorità a progetti che costituiscono la prosecuzione di primi anni.
7. Valutazione delle Priorità (sino a 30 punti)
7
•
•
•
•
•
pari opportunità fra donne e uomini:
sviluppo locale:
società dell’informazione:
integrazione fra soggetti:
coerenza con gli obiettivi del Circondario:
5 punti
5 punti
5 punti
5 punti
10 punti
8. Risorse disponibili: € 186.615
8
Misura A3: inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro di uomini e
donne fuori dal mercato del lavoro da più di 6 o 12 mesi (approccio curativo).
Risorse della misura:
€ 72.665
1. Soggetto attuatore (beneficiario finale): enti pubblici e privati, agenzie formative, imprese.
2. Soggetti destinatari dell’intervento: popolazione in età attiva in cerca di occupazione,
lavoratori in CIG straordinaria e mobilità, persone inserite in contratto di apprendistato o altro
contratto a causa mista (contratti accesi a partire dal 1° gennaio 2000), lavoratori in LSU/LPU,
persone provenienti da LSU/LPU. Tali soggetti sono ammissibili nel caso di durata della ricerca
di occupazione da oltre sei mesi - per i giovani (15-24 anni di età) - oppure da più di dodici mesi,
per i disoccupati adulti (oltre 24 anni di età), secondo le modalità di calcolo della durata della
ricerca di occupazione indicate nella Misura A3 del POR.
3. Copertura geografica: territorio del Circondario Empolese Valdelsa.
4. Obiettivi specifici del Circondario Empolese Valdelsa rispetto alla misura:
•
•
•
favorire l’inserimento ed il reinserimento nel mercato del lavoro dei disoccupati di lunga
durata, attraverso attività di formazione finalizzate;
ridurre i tempi di attesa dei giovani e degli adulti nell’inserimento del mercato del lavoro,
intervenendo sia dal lato della domanda che dell’offerta, in particolare con:
o esperienze guidate in ambienti lavorativi;
o alternanza tra formazione e lavoro;
o formazione finalizzata all'inserimento lavorativo;
attivare percorsi formativi per l’adeguamento delle competenze e/o il conseguimento di
qualifiche professionali a favore di giovani e adulti maggiormente esposti al rischio di
esclusione dai processi formativi e dal mercato del lavoro.
5. Tipologia delle azioni finanziabili sul presente bando:
a. Aiuti alle persone
Formazione nell’ambito dell’apprendistato e, in generale, nei contratti a causa mista
(ad eccezione degli obblighi imposti per legge):
o formazione individualizzata per i lavoratori;
Work experiences:
• interventi di alternanza formazione/lavoro e istruzione/lavoro;
• sviluppo dei tirocini come modalità di socializzazione e/o preinserimento
lavorativo.
Formazione di supporto all’inserimento e reinserimento lavorativo:
• riqualificazione professionale nell’ambito di accordi sindacali per il reinserimento
lavorativo (lavoratori in mobilità o percettori di ammortizzatori sociali);
• percorsi formativi mirati e di orientamento nella direzione dei nuovi bacini di
impiego;
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•
•
•
•
•
•
•
•
percorsi formativi mirati e di orientamento per donne interessate da processi di
mobilità, anche a sostegno di progetti di autoimprenditorialità nell’ambito dei nuovi
bacini d’impiego;
progetti di inserimento lavorativo per soggetti adulti con particolare attenzione alla
situazione di genere;
formazione legata a settori in espansione in particolare nel settore delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione;
percorsi formativi per la riconversione professionale;
sviluppo e sostegno di iniziative formative a supporto dei tirocini;
percorsi per l’acquisizione di competenze che possano far riferimento ad una qualifica
professionale compiuta, che prevedano la possibilità di uscita anche al termine di
ciascun modulo, con l’acquisizione di una certificazione da spendersi come credito
formativo;
percorsi formativi per il conseguimento della qualifica a favore dei giovani di età
superiore a 18 anni e degli adulti;
azioni mirate per l’inserimento e il reinserimento di soggetti ad alto rischio di
permanere in uno stato di disoccupazione di lunga durata (profili di età avanzata, in
particolare sopra 40 anni e con bassa competitività professionale, soggetti in CIG e in
mobilità di età avanzata).
Gli interventi formativi dovranno prevedere una significativa presenza (almeno il 30%) di
esperti provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni, in possesso di competenze o
ricoprenti ruolo/funzioni attinenti i contenuti dei percorsi formativi.
Gli interventi dovranno prevedere inoltre attività di stage/tirocinio per almeno il 30%
delle ore complessive del corso.
Per i progetti nell’ambito dei quali siano previste oltre 100 ore di attività formativa, è
fatto obbligo di inserire almeno un modulo formativo relativo all’utilizzo di tecnologie
informatiche e multimediali oppure di adottare, nell’ambito del progetto, anche modalità
di insegnamento o operative riferibili a tecnologie della “società dell’informazione”.
6. Priorità: I progetti dovranno riguardare prioritariamente i settori:
• dell’agricoltura;
• della lavorazione delle pelli;
• alimentare;
• grande distribuzione;
• della meccanica;
• amministrativo;
• delle lingue;
Sarà data inoltre la priorità a progetti che costituiscono la prosecuzione di primi anni.
7. Valutazione delle Priorità (sino a 30 punti)
• pari opportunità fra donne e uomini:
• sviluppo locale:
• società dell’informazione:
• integrazione fra soggetti:
• coerenza con gli obiettivi del Circondario:
5 punti
5 punti
5 punti
5 punti
10 punti
8. Risorse disponibili: € 72.665
10
Misura B1: inserimento lavorativo e reinserimento di gruppi svantaggiati.
Risorse della misura:
€ 146.478
1. Soggetto attuatore (beneficiario finale): enti pubblici e privati, agenzie formative,
organizzazioni del terzo settore.
2. Soggetti destinatari dell’intervento: persone portatrici di handicap fisici (anche temporanei),
intellettivi, psichici e sensoriali; detenuti, ex detenuti, persone soggette a misura penale esterna o
in semilibertà; soggetti della microcriminalità; cittadini extracomunitari; nomadi;
tossicodipendenti ed ex tossicodipendenti; sieropositivi; persone appartenenti a minoranze
etniche; alcolisti ed ex alcolisti; persone inquadrabili nei fenomeni di nuova povertà (soggetti
appartenenti a famiglie disgregate e a basso reddito; soggetti residenti in aree ad alto rischio
sociale; soggetti portatori di disagio psichico e invalidità privi di riconoscimento formale;
soggetti senza fissa dimora e che vivono esperienze di strada; donne in difficoltà a basso reddito e
con titolo di studio debole; soggetti privi di sostegno familiare; soggetti farmaco-dipendenti o
portatori di nuove forme di dipendenza; soggetti in stato di indigenza).
3. Copertura geografica: territorio del Circondario Empolese Valdelsa
4. Obiettivi specifici del Circondario Empolese Valdelsa rispetto alla misura:
• sostenere specifici progetti integrati di orientamento e formazione finalizzati all’inserimento o
reinserimento, in particolare verso target di utenza e contesti sociali ad elevato disagio;
• realizzare percorsi di sostegno per garantire l’inserimento o reinserimento nel mercato del
lavoro mediante l’accesso alle misure di politica attiva previste nel PO (ad es. apprendistato,
work experiences, formazione superiore, ecc.).
5. Tipologia delle azioni finanziabili sul presente bando:
a. Aiuti alle persone:
Alfabetizzazione funzionale, recupero motivazionale, informazione, preformazione,
bilancio delle competenze, orientamento, consulenza personalizzata, formazione,
aiuti all’occupazione e alla creazione d’impresa:
• percorsi integrati di alfabetizzazione funzionale, recupero motivazionale,
informazione, preformazione, bilancio di competenza, orientamento, consulenza
personalizzata, formazione finalizzata. Rispetto alle diverse condizioni di partenza
delle tipologie di utenti si avrà una diversa finalizzazione della formazione:
o sia verso l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro (dove
l’azione prevalente sarà rappresentata da un percorso di recupero di immagine
e fiducia, scoperta del potenziale, identificazione di valori positivi e da un
progetto personalizzato di scelta per un percorso formativo o di
riqualificazione, o di ricerca attiva del lavoro: in tal caso la formazione
professionale verrà costruita a seguito della fase di orientamento o rimandata
alla formazione ordinaria);
o sia verso l’accesso alle misure di politica attiva del lavoro previste in altre
misure del PO;
• percorsi integrati di alfabetizzazione funzionale, recupero motivazionale e
orientamento relativamente ai soggetti più deboli, il cui principale traguardo sarà la
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•
•
•
•
•
rimotivazione del soggetto e l’obiettivo finale il reinserimento in un percorso
formativo di base, in forme di apprendistato e sbocchi occupazionali su misura degli
utenti e delle opportunità del mercato del lavoro locale e delle iniziative locali per
l’occupazione, nuovi bacini di impiego ecc.;
attività di formazione professionale riservate a soggetti disabili, attraverso la stipula di
convenzioni individuali, al fine di favorire un proficuo inserimento nelle posizioni
lavorative assegnate, anche da effettuarsi presso la singola impresa in cui il disabile è
collocato (tirocini formativi, apprendistato, ecc.);
percorsi di orientamento con moduli di formazione in azienda preceduti e
accompagnati da azioni di supporto e consulenza;
attuazione dell’art.18 L.196/97 e del D.M. 142/98 in accordo con datori di lavoro
pubblici e privati per tirocini formativi a supporto di progetti di reinserimento di
soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro, prevedendo borse lavoro;
azioni di formazione rivolte a cittadini extracomunitari, focalizzati sulle nuove
competenze di base e linguistiche;
borse lavoro per portatori di handicap (legge 68/99 sul collocamento mirato), rivolte a
disabili che hanno già svolto un programma preformativo in situazioni di convenzioni
terapeutiche al fine di costruire un programma di formazione mirata all’inserimento
lavorativo.
6. Priorità: I progetti dovranno riguardare prioritariamente le seguenti tipologie di intervento:
• preformazione per i soggetti portatori di handicap;
• borse lavoro e tirocini formativi;
Una somma di € 20.000 è riservata per interventi per gli ospiti dell’Ospedale Psichiatrico
Giudiziario di Montelupo Fiorentino.
7. Valutazione delle Priorità (sino a 30 punti)
• pari opportunità fra donne e uomini:
• sviluppo locale:
• integrazione fra soggetti:
• società dell’informazione:
• coerenza con gli obiettivi del Circondario:
5 punti
5 punti
4 punti
4 punti
12 punti
8. Risorse disponibili: € 146.478
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Misura D1: Sviluppo della formazione continua, della flessibilità del mercato
del lavoro e della competitività delle imprese pubbliche e private con riserva
finanziaria per le PMI.
Risorse della misura:
€ 457.398
D1/I: Progetti finalizzati direttamente o indirettamente ad una o più imprese
Risorse riservate a tale azione nell’ambito della misura:
€ 202.068
1. Soggetto attuatore (beneficiario finale): imprese pubbliche e private, singole o associate,
agenzie formative (solo in caso di progetti riferiti a più imprese).
2. Soggetti destinatari dell’intervento: Occupati giovani e adulti (ad esclusione degli occupati
della Pubblica Amministrazione), lavoratori in CIG ordinaria, soggetti impegnati in LSU/LPU,
imprese, parti sociali, imprenditori, soci di cooperative, lavoratori autonomi.
Soggetti neo assunti o per i quali è già programmato l'inserimento in specifica azienda.
Per i progetti tesi all’assunzione in azienda di nuovi lavoratori e lavoratrici, l’ammontare di
finanziamento pubblico effettivamente riconosciuto al termine della revisione amministrativocontabile, rispetto a quanto approvato in sede di preventivo, sarà determinato secondo i seguenti
criteri:
• il 70% del finanziamento pubblico, tra lo 0% e il 20% di assunti sul totale degli ammessi al
corso;
• l’80% del finanziamento pubblico, tra il 21% e il 50% di assunti sul totale degli ammessi al
corso;
• il 90% del finanziamento pubblico, tra il 51% e il 70% di assunti sul totale degli ammessi al
corso;
• il 100% del finanziamento pubblico, oltre il 71% di assunti sul totale degli ammessi al corso.
La verifica della ricaduta occupazionale sarà effettuata al momento della liquidazione delle spese
di consuntivo, successiva alla revisione amministrativo-contabile da parte del Circondario
Empolese Valdelsa.
3. Copertura geografica: territorio del Circondario Empolese Valdelsa
4. Obiettivi specifici del Circondario Empolese Valdelsa rispetto alla misura:
• rispondere ai fabbisogni di:
o formazione espressi da imprese singole o associate, distretti industriali;
o accompagnamento a processi di riorganizzazione e innovazione che comportino
l'acquisizione di competenze/saperi trasferibili sul mercato del lavoro ed elaborati
nell'ambito della programmazione negoziata;
• promuovere l’attivazione di interventi di aggiornamento e qualificazione che favoriscano la
crescita professionale dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese impegnate in
processi di innovazione tecnologica, organizzativa e di mercato, nonché a garantire la
sicurezza e la prevenzione sui luoghi di lavoro;
• promuovere e sostenere il diritto individuale alla formazione per i lavoratori occupati con
l'obiettivo di migliorare e/o modificare il proprio percorso lavorativo;
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• promuovere e sostenere il diritto individuale alla formazione per i lavoratori atipici con
l'obiettivo di rafforzare le capacità di perseguire un percorso di sviluppo professionale
anche nella direzione del lavoro autonomo o della creazione di impresa.
5. Tipologia delle azioni finanziabili sul presente bando:
a. Aiuti alle persone
Azioni di accertamento della qualifica degli occupati
Interventi formativi rivolti a lavoratori, a imprenditori e dirigenti di impresa, in
particolare di PMI, finalizzate alle riorganizzazioni aziendali conseguenti a
rimodulazioni degli orari di lavoro concordate dalle parti sociali:
• formazione generale e professionale in alternanza per i lavoratori dipendenti, dirigenti
e imprenditori;
• formazione personalizzata a distanza.
Formazione integrata dei gruppi dirigenti che hanno responsabilità diretta nella
predisposizione di politiche e piani d'intervento dei diversi settori della società (ad
esempio politico, lavoro, impresa, società civile) al fine di fornire maggiori capacità
di direzione del loro specifico ambito di riferimento e di concertazione/cooperazione:
• formazione-intervento finalizzata all'analisi dei fabbisogni dei diversi gruppi di
dirigenti;
• formazione mirata (d'aula e stage) per l'approfondimento di temi strategici e di modelli
di cooperazione/concertazione tra i diversi gruppi;
• formazione e consulenza individuale o per gruppi omogenei.
Formazione continua nelle imprese a sostegno dei processi di innovazione
tecnologica, organizzativa e di mercato:
• formazione generale e professionale in alternanza per i lavoratori dipendenti, dirigenti
e imprenditori;
• formazione personalizzata a distanza.
Formazione continua nei distretti industriali, nei sistemi produttivi locali e
nell'ambito della programmazione negoziata a livello regionale e locale:
• servizi di orientamento e consulenza particolarmente finalizzati alla motivazione
all’ingresso in formazione;
• formazione generale e professionale in alternanza per i lavoratori dipendenti, dirigenti
e imprenditori;
• formazione personalizzata a distanza.
Formazione continua nell'ambito dei settori dei nuovi bacini d'impiego:
• formazione generale e professionale in alternanza per i lavoratori dipendenti, dirigenti
e imprenditori;
• formazione personalizzata a distanza.
Formazione a distanza interaziendale per specifici ambiti settoriali.
b. Misure di accompagnamento
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Servizi alle imprese per l’analisi e la rilevazione dei fabbisogni formativi interni e
delle competenze aziendali.
Azioni di supporto e di accompagnamento alle riorganizzazioni aziendali:
• azioni di consulenza e check-up finalizzate a diagnosi organizzative e di
posizionamento strategico dell'impresa;
• incentivi ed interventi di sostegno finalizzati ad introdurre metodi innovativi di
organizzazione del lavoro nell'ambito delle politiche concertate di flessibilità ed
adattabilità, anche nell'ottica del benchmarking;
• azioni di formazione/intervento al fine di fornire alle imprese gli strumenti
metodologici e operativi per attivare processi di riorganizzazione;
• azioni di tutoraggio che accompagnino i percorsi di apprendimento organizzativo nel
quadro delle riorganizzazione aziendali intraprese.
6. Priorità: I progetti dovranno riguardare prioritariamente le PMI (così come definite all’art. 7
del presente bando) per una quota pari ad almeno l’80% delle risorse disponibili.
Verranno prioritariamente privilegiati gli interventi:
• pluriaziendali;
• conseguenti a forme di intesa o di accordo con le organizzazioni sindacali;
• finalizzati all’introduzione di innovazioni organizzative, di processo e di prodotto, per:
o migliorare la competitività delle imprese attraverso investimenti sul livello di
competenza di propri occupati/e;
o favorire una organizzazione del lavoro compatibile con una più equa distribuzione dei
tempi di lavoro e tempi di vita anche nella logica delle pari opportunità.
• nell’ambito dei settori:
o metalmeccanico;
o legno;
o ceramica e vetro;
o marmi e lapidei;
o calzature;
o abbigliamento;
o commercio;
o alberghi e ristorazione;
o ambiente;
o turismo;
o servizi alle imprese;
o servizi alla persona;
o servizi per migliorare la qualità della vita;
7. Valutazione delle Priorità (sino a 30 punti)
• pari opportunità fra donne e uomini:
5 punti
• società dell’informazione:
5 punti
• coerenza con gli obiettivi del Circondario: 10 punti
• numero dei destinatari:
10 punti
A parità di punteggio, avranno la priorità i progetti che presenteranno un cofinanziamento del
beneficiario oltre il minimo richiesto.
8. Risorse disponibili: € 202.068
15
D1/II: Progetti non finalizzati direttamente o indirettamente ad una o più imprese.
Risorse riservate a tale azione nell’ambito della misura:
€ 255.330
1. Soggetto attuatore (beneficiario finale): agenzie formative.
2. Soggetti destinatari dell’intervento: Occupati giovani e adulti (ad esclusione degli occupati
della Pubblica Amministrazione), lavoratori in CIG ordinaria, soggetti impegnati in LSU/LPU,
imprese, parti sociali, imprenditori soci di cooperative, lavoratori autonomi.
Soggetti neo assunti o per i quali è già programmato l'inserimento in specifica azienda.
3. Copertura geografica: territorio del Circondario Empolese Valdelsa
4. Obiettivi specifici del Circondario Empolese Valdelsa rispetto alla misura:
• favorire lo sviluppo di una cultura della formazione continua tra i lavoratori occupati presso
le unità produttive localizzate nel territorio del Circondario Empolese Valdelsa;
• promuovere l’attivazione di interventi di aggiornamento e qualificazione che favoriscano la
crescita e la mobilità professionale dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese;
• promuovere e sostenere il diritto individuale alla formazione per i lavoratori occupati con
l'obiettivo di migliorare e/o modificare il proprio percorso lavorativo;
• promuovere e sostenere il diritto individuale alla formazione per i lavoratori atipici con
l'obiettivo di rafforzare le capacità di perseguire un percorso di sviluppo professionale
anche nella direzione del lavoro autonomo o della creazione di impresa.
5. Tipologia delle azioni finanziabili sul presente bando:
a. Aiuti alle persone
Interventi formativi e di sostegno ad occupati con contratti atipici al fine di garantire
lo sviluppo di percorsi professionali e lavorativi:
• interventi di formazione individualizzata, attraverso forme organizzative flessibili,
costruita ad hoc per ogni lavoratore secondo il sistema delle Unità Formative
Capitabilizzabili;
• creazione e attivazione di sportelli di sostegno volti ad informare sulle opportunità
esistenti e a rafforzare tramite azioni di empowerment le capacità del lavoratore
atipico;
• interventi di formazione per qualificare i lavoratori atipici con professionalità debole;
• interventi formativi riguardanti la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro;
• interventi volti a stabilizzare l'occupazione e a garantire un inquadramento
professionale adeguato ai lavoratori occupati con contratti di lavoro atipici;
• interventi formativi di breve durata e a piccoli gruppi su normativa concernente i
contratti di lavoro atipici.
Supporto allo sviluppo del telelavoro:
• servizi di orientamento e consulenza particolarmente finalizzati alla motivazione
all’ingresso in formazione;
• formazione personalizzata a distanza ed a circoli di studio on line;
• formazione sullo sviluppo delle tecnologie del telelavoro.
Formazione a distanza interaziendale per specifici ambiti settoriali.
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Formazione continua per l'aggiornamento professionale individuale:
• attività mirate di orientamento e informazione individualizzata;
• attività corsuale per l’aggiornamento personale;
• formazione volta a rafforzare le competenze professionali specifiche per favorire
l’estensione di specifiche competenze connesse al lavoro;
• formazione personalizzata a distanza.
6. Priorità: I progetti dovranno riguardare prioritariamente interventi destinati a lavoratori con
contratti atipici per una quota pari ad almeno il 30% delle risorse disponibili.
Verranno prioritariamente privilegiati gli interventi volti a:
• sostenere la mobilità orizzontale e verticale con particolare attenzione alle tematiche delle
differenze di genere;
• favorire l’accesso alla formazione della popolazione occupata con bassa competitività
professionale o con bassi titoli di studio;
• favorire l’accesso alla formazione della popolazione occupata con bassi livelli di
competenza di base e trasversali con particolare attenzione a:
o recupero delle abilità di base;
o acquisizione o miglioramento di competenze linguistiche;
o acquisizione o miglioramento di competenze inerenti le tecnologie dell’informazione e
della comunicazione.
7. Valutazione delle Priorità (sino a 30 punti)
• pari opportunità fra donne e uomini:
• società dell’informazione:
• sviluppo locale:
• numero utenti:
• coerenza con gli obiettivi del Circondario:
5 punti
5 punti
5 punti
6 punti
9 punti
8. Risorse disponibili: € 255.330
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Misura E1: Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro
Finanziamento misura:
€ 225.081
1. Soggetto attuatore (beneficiario finale): enti pubblici e privati, agenzie formative,
associazioni non-profit, cooperative, scuole, università.
2. Soggetti destinatari dell’intervento: donne occupate, disoccupate giovani e adulte, inattive.
3. Copertura geografica: territorio del Circondario Empolese Valdelsa
4. Obiettivi specifici del Circondario Empolese Valdelsa rispetto alla misura:
• realizzare percorsi di sostegno per garantire l’inserimento o reinserimento nel mercato del
lavoro mediante l’accesso a misure di politica attiva, soprattutto per i soggetti a maggiore
rischio di esclusione dai canali della formazione e dal mercato del lavoro;
• promuovere un'offerta di servizi mirati alla conciliazione tra vita familiare e vita
lavorativa, oltre che a consentire la partecipazione delle donne alle politiche attive del
lavoro;
• promuovere forme di intervento che prevedano una articolazione tale da tenere conto
degli altri impegni quotidiani dell’utenza;
• favorire le progressioni di carriere per le donne occupate;
• favorire l’adeguamento delle competenze in linea con le evoluzioni del mercato del lavoro
locale e regionale.
5. Tipologia delle azioni finanziabili sul presente bando:
a. Aiuti alle persone:
Supporto a percorsi integrati (orientamento, counselling, formazione, ecc.) di
carriera individuale, sia nel lavoro autonomo che dipendente:
• percorsi integrati di orientamento, counselling, formazione, tutoring volti a
favorire l’inserimento o reinserimento delle donne nel mercato del lavoro
attraverso tutte le misure di politica attiva previste dal PO;
• sviluppo di strumenti per l’orientamento nella ricerca del lavoro e nella
formazione professionale, rivolti a donne che intendono inserirsi o reinserirsi nel
mercato del lavoro dopo lunghe assenze o che intendono inserirsi in ambiti
formativi e professionali in cui sono sottorappresentate;
• iniziative volte a favorire l’inserimento o il reinserimento lavorativo, sia in forma
di lavoro autonomo che dipendente, attraverso il rafforzamento delle competenze,
anche mediante esperienze di tirocinio in Italia ed all’estero, con particolare
riferimento ai settori delle nuove tecnologie;
• interventi di sostegno a favore delle studentesse delle scuole superiori e delle
università per una migliore individuazione del percorso di inserimento
professionale.
Azioni di supporto per sviluppare la partecipazione e la presenza delle donne nelle
filiere scolastiche e formative ad indirizzo tecnico-scientifico, nei percorsi formativi
di alto livello, nelle professioni tecnico-scientifiche:
18
•
•
•
percorsi di orientamento e counselling rivolti alle studentesse, finalizzati a
promuovere condizioni di pari opportunità sul piano dell’accesso alle filiere
scolastiche e formative nonché alle professioni di carattere tecnico-scientifico;
azioni sperimentali di work experiences nell’ambito delle professioni a maggiore
segregazione orizzontale e nelle nuove professioni con particolare riferimento ai
settori dell’informazione telematica e multimediale e delle nuove tecnologie
ambientali;
promuovere misure e percorsi, anche individualizzati, per favorire l’accesso delle
donne in settori trainanti dell’economia locale.
Supporto e formazione allo sviluppo del telelavoro:
• interventi di formazione rivolti a lavoratori e lavoratrici e ad aziende al fine di
favorire lo sviluppo del telelavoro;
• incentivi allo sviluppo dell’occupabilità femminile attraverso il telelavoro rivolto a
donne e uomini.
Gli interventi formativi dovranno prevedere una significativa presenza (almeno il 30%) di
esperti provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni, in possesso di competenze o
ricoprenti ruolo/funzioni attinenti i contenuti dei percorsi formativi.
Gli interventi dovranno prevedere inoltre attività di stage/tirocinio per almeno il 30%
delle ore complessive del corso.
Per i progetti nell’ambito dei quali siano previste oltre 100 ore di attività formativa, è
fatto obbligo di inserire almeno un modulo formativo relativo all’utilizzo di tecnologie
informatiche e multimediali oppure di adottare, nell’ambito del progetto, anche modalità
di insegnamento o operative riferibili a tecnologie della “società dell’informazione”.
6. Priorità: I progetti dovranno riguardare prioritariamente i settori:
• abbigliamento;
• calzature;
• giardinaggio;
• terziario, con particolare riferimento ai seguenti ambiti:
o ambiente/ecologia;
o amministrazione e contabilità;
o assistenza sociale;
o ristorazione e alberghi;
o organizzazione di servizi di animazione artistica, culturale e sportiva, in stretta
connessione con le tradizioni locali e l’evoluzione dei flussi turistici presenti
nel territorio.
Sono inoltre riservati € 20.000 per attività formative da realizzarsi presso il carcere
femminile di Empoli.
7. Valutazione delle Priorità (sino a 30 punti)
• società dell’informazione:
• nuovi bacini d’impiego:
• sviluppo locale:
• integrazione fra soggetti:
• coerenza con gli obiettivi del Circondario:
•
6 punti
6 punti
4 punti
4 punti
10 punti
8. Risorse disponibili: € 225.081
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Articolo 6 - Durata dei progetti
I progetti devono di norma concludersi entro 12 mesi dalla data di avvio: si considera data di
avvio del progetto la data nella quale viene stipulata la convenzione.
In casi debitamente motivati, il soggetto attuatore a seguito dell’approvazione del finanziamento,
può richiedere al Circondario Empolese Valdelsa di avviare l’attività prima della stipula della
convenzione, a condizione che nella richiesta dichiari di impegnarsi a osservare le modalità di
realizzazione previste dalla normativa vigente.
Progetti di durata pluriennale possono essere finanziati solo in ragione della particolare natura e
complessità degli stessi. Tale durata, nonché la relativa motivazione, devono essere
esplicitamente indicate nel progetto.
Salvo deroga, concessa dal Circondario Empolese Valdelsa sulla base di richiesta
adeguatamente motivata, le attività rivolte ai partecipanti (selezione in ingresso, se prevista, e/o
inizio delle lezioni) devono essere avviate entro 7 (sette) mesi dalla data di ricevimento della
comunicazione di concessione del finanziamento.
Nel caso di attività non formative, il termine di 7 (mesi) è riferito alla data di effettivo avvio
dell’attività.
Soltanto per la misura D1/I, il termine è ridotto a 5 (cinque) mesi.
In entrambi i casi, il termine è ordinatorio e il mancato rispetto comporta la decadenza dal
diritto al finanziamento concesso.
Articolo 7 – Definizioni e specifiche modalità attuative
Definizione delle priorità
La valutazione dei progetti terrà conto, nell’attribuzione dei punteggi, del conseguimento di
alcuni obiettivi prioritari della programmazione comunitaria, come indicato nell’art. 5.
A parte le priorità di natura specifica delle singole misure, per le quali si rimanda al citato art. 5,
le priorità generali attinenti le azioni che si intendono attuare con il presente bando sono le
seguenti:
• campi trasversali d’intervento del FSE: pari opportunità, società dell’informazione, iniziative
locali;
• percorsi integrati;
• approcci individualizzati;
• nuovi bacini d’impiego.
Tali priorità sono da intendersi come segue.
A. I progetti dovranno tener conto dei tre campi trasversali d’intervento del FSE, come indicati
nel P.O.R. “Obiettivo 3” della Regione Toscana, in particolare nella descrizione della strategia e
delle singole misure. In via generale, tali priorità possono essere perseguite come segue:
- pari opportunità: è perseguita con una logica di intervento fondata sul mainstreaming, sia
garantendo una presenza femminile che orientativamente rifletta la situazione del mercato del
lavoro, sia promovendo azioni specifiche, come enunciate nel POR e nel complemento di
programmazione. Per tutte le misure, quindi, i progetti devono esplicitamente contenere
azioni atte ad assicurare tale priorità, indicando:
• un obiettivo quantificato della presenza di destinatari per genere,
• le modalità di accesso ed attuative tali da favorire e consentire l’accesso e la fruizione da
parte delle donne,
20
-
-
• l’eventuale collegamento con azioni di sensibilizzazione, informazione, promozione e
accordi tra le parti sociali realizzate da altri soggetti/progetti già esistenti a livello locale
oppure da attivare nel caso della presentazione di un progetto integrato (per le misure A2
e A3);
• il collegamento con servizi finalizzati a conciliare la vita familiare con l’inserimento in
misure attive (per tutte le misure);
• l’attivazione di servizi finalizzati a rimuovere le condizioni di disagio e/o conciliare la vita
familiare con l’inserimento in misure attive (per la misura B1);
• la conciliazione tra la propensione alla flessibilità e la salvaguardia delle aspettative di
carriera e di permanenza sul lavoro (per la misura D1).
Le modalità per il perseguimento di tale priorità devono essere chiaramente esplicitate,
sapendo che, per concorrere all’assegnazione del punteggio aggiuntivo, è obbligatorio
l’inserimento di un modulo didattico sulle differenze di genere e che il Circondario Empolese
Valdelsa adotterà i seguenti criteri di valutazione:
! riserva di posti nell’intervento formativo (punteggio minimo);
! azione positiva (punteggio massimo).
iniziative locali: si tratta di assicurare l’integrazione tra le politiche attive del lavoro e le
diverse forme di partenariato locale al fine di rafforzare i processi di sviluppo locale. I
progetti dovranno quindi indicare:
• le eventuali relazioni con fabbisogni di sviluppo settoriale e territoriale (ricavati da studi,
ricerche, fonti statistiche a carattere nazionale, regionale o territoriale),
• programmi e progetti di sviluppo locale (supportati da analisi ufficiali, cui il progetto deve
rimandare),
• strumenti di programmazione negoziata,
• altre intese di partenariato economico e sociale;
società dell’informazione: è una priorità da perseguire sia nell’ambito del sistema
dell’apprendimento, sia nell’ambito del mondo del lavoro, sia nel sistema delle imprese. In
relazione alla specificità di intervento delle singole misure messe a bando, i progetti dovranno
esplicitare:
• l’utilizzo di tecnologie dell’informazione e della comunicazione nella progettazione e
nelle modalità di erogazione delle attività (es. FAD),
• l’erogazione di moduli/percorsi formativi riferibili all’apprendimento di tecnologie
multimediali ed informatiche,
• l’eventuale sperimentazione di forme di telelavoro;
• il sostegno alla nascita e al consolidamento di piccole e medie imprese nel settore.
Per dare luogo al punteggio di priorità, tali aspetti non devono essere di impatto marginale,
ma rappresentare il nucleo essenziale delle attività proposte o comunque una parte consistente
nell’ambito del progetto. La sola produzione di CD, in assenza di FAD on-line anche
integrata con diverse metodologie didattiche (frontali, esercitazioni ecc.), o il semplice
rispetto dell’obbligo concernente la “Società dell’informazione”, di cui all’articolo 5 del
presente bando, non danno di per sé diritto al punteggio aggiuntivo di priorità.
B. I progetti dovranno preferibilmente adottare un approccio integrato in termini di azioni
(progetto integrato).
Per progetto integrato si intende un progetto che preveda al suo interno differenti tipologie di
interventi che definiscano una filiera logica e sequenziale (ad esempio, informazione,
orientamento, formazione, bilancio delle competenze, esperienze di lavoro, incentivi, ecc.). Tale
integrazione deve essere coerente e funzionale alla natura del progetto. L’integrazione può essere
realizzata:
21
• all’interno di un’unica misura ovvero tra le diverse misure messe a bando. In tale ultimo
caso, nel progetto dovranno essere indicate chiaramente le misure di riferimento, le
parti/elementi progettuali e i destinatari che ad esse si riferiscono, nonché la relativa quota
finanziaria imputata a ciascuna misura. Dovrà in ogni caso essere indicata la misura di
prevalente riferimento;
• tra le azioni di una specifica tipologia (aiuti alle persone o misure di accompagnamento o
assistenza a strutture e sistemi) oppure tra azioni di diverse tipologie.
C. I progetti dovranno adottare un approccio/percorso individualizzato tenendo conto delle
caratteristiche dei singoli destinatari degli interventi, dello specifico fabbisogno di sostegno in
relazione alla loro posizione sul mercato del lavoro e delle potenzialità di inserimento lavorativo
esistenti, nonché di modalità attuative dell’intervento flessibili, calibrate il più possibile sulle
esigenze individuali. Il punteggio aggiuntivo viene attribuito solo se sono sufficientemente
esplicitate le modalità operative con le quali si intende attuare tale approccio.
D. La priorità assegnata ai nuovi bacini d’impiego riguarda i progetti che si riferiscono, in modo
sostanziale e non marginale, ai settori individuati a livello europeo come ad alto potenziale di
crescita occupazionale. I settori sono i seguenti:
• Servizi quotidiani: servizi di cura a domicilio, cura dei bambini, nuove tecnologie
dell'informazione e comunicazione, assistenza ai giovani in difficoltà;
• Servizi per migliorare la qualità della vita: miglioramento delle residenze, sicurezza,
trasporti pubblici locali, riqualificazione aree urbane, commercio di prossimità;
• Servizi culturali e per il tempo libero: turismo, settore degli audiovisivi, patrimonio
culturale, sviluppo culturale locale;
• Servizi ambientali: gestione dei rifiuti, gestione delle acque, protezione delle aree protette,
monitoraggio dell'inquinamento
Modalità attuative delle riserve finanziarie e della normativa comunitaria sugli aiuti di Stato
A. Per gli interventi nelle misure A2 e A3, in fase attuativa andranno assicurate le condizioni atte
a garantire l’ammissibilità delle azioni a ciascuna misura, tenendo conto della tipologia dei
destinatari, che sono differenziati sulla base della durata del periodo di disoccupazione. Per tale
motivo la rilevazione del carattere preventivo (misura A2) o curativo (misura A3) delle azioni
alle persone richiede di individuare, per ciascun destinatario:
1. la data di inizio dello stato di disoccupazione o della ricerca di occupazione;
2. la data di offerta di una misura attiva del lavoro.
Tali date consentiranno di definire la natura preventiva o curativa dell’azione che si intende
realizzare e dunque di garantire la pertinenza dell’azione stessa con la misura in cui è stata
finanziata.
1. In merito al primo punto, l’inizio dello stato di disoccupazione o della ricerca di occupazione
può essere derivato dalla ricostruzione della situazione soggettiva dei potenziali destinatari
delle azioni. La data di inizio dello stato di disoccupazione o della ricerca di occupazione è da
intendersi come segue:
• nel caso dei disoccupati in senso stretto (persone che hanno perso un precedente posto di
lavoro), delle persone in cerca di prima occupazione e delle persone in contratto di
apprendistato o altro contratto a causa mista, la data iniziale è rappresentata dalla data più
recente tra le seguenti:
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# la conclusione di un’attività lavorativa (incluse anche le forme di lavoro temporaneo e
atipico senza limiti minimi di tempo), che non necessariamente comporta la
cancellazione dalle attuali liste di collocamento;
# la conclusione della frequenza ad una misura di politica attiva del lavoro;
# la conclusione di un percorso scolastico (anche nel caso di abbandono);
# l’iscrizione o re-iscrizione alle liste di collocamento;
• nel caso delle persone in CIG straordinaria, la data iniziale da assumere è in questo caso
rappresentata dalla data più recente tra le seguenti:
# l’iscrizione alla CIG straordinaria;
# la conclusione della frequenza ad una misura di politica attiva del lavoro;
• nel caso delle persone inattive (casalinghe, studenti, militari di leva, altri inattivi), la data
iniziale può essere rappresentata dalla data di iscrizione alle liste di collocamento, da
considerare come requisito per l’accesso alle azioni finanziate dal FSE;
• nel caso di stranieri immigrati o di immigrazione di ritorno, le date iniziali proposte nei
casi di disoccupazione possono essere sostituite da quelle che registrano l’inizio della
presenza sul territorio nazionale, attraverso il permesso di soggiorno o il cambio di
residenza dal paese straniero all’Italia.
La rilevazione del periodo di disoccupazione dovrà essere effettuata dai soggetti attuatori delle
azioni al momento della selezione dei candidati alle attività, i quali dovranno produrre una
autocertificazione della data di inizio dello stato di disoccupazione, o altro documento
probatorio.
2. In merito al secondo punto, riguardante la data di offerta di una misura attiva alla quale
definire il carattere preventivo o curativo di una azione, essa è rappresentata dalla data di
assegnazione, iscrizione, ammissione, ecc. – da specificare in dettaglio in base alla tipologia
di attività – di una determinata persone ad una attività finanziata dal FSE.
Nel caso particolare dell’apprendistato e di altre eventuali forme di contratti a causa mista, la data
alla quale riferire la natura dell’approccio (preventivo o curativo) è rappresentata dal momento in
cui il singolo individuo è assegnato a tale contratto, prescindendo dal momento in cui viene
erogata la formazione esterna finanziata dal FSE. Si fa tuttavia presente che i contratti di
apprendistato già in essere al 31 dicembre 1999 sono esclusi dalla possibilità di co-finanziamento
all’interno della misura A2.
Le definizioni che precedono sono da considerarsi transitorie fino all’entrata in vigore delle
anagrafi individuali che faranno capo ai servizi per l’impiego, le quali sostituiranno la
procedura sopra indicata al punto 1) per l’individuazione della data di inizio del periodo di
disoccupazione.
B. PMI. Le risorse che saranno destinate alle azioni di formazione aziendale nella misura D1/I e
D1/II dovranno essere concentrate per l‘80% a favore delle piccole e medie imprese, individuate
secondo la definizione comunitaria riportata di seguito.
Le piccole e medie imprese sono definite come imprese aventi i seguenti requisiti:
• meno di 250 dipendenti;
• o un fatturato annuo non superiore a 40 milioni di euro o un attivo dello stato patrimoniale
non superiore a 27 milioni di euro;
• il requisito d’indipendenza come di seguito definito.
Sono considerate imprese indipendenti quelle il cui capitale o i cui diritti di voto non sono
detenuti per il 25% o più da una sola impresa, oppure, congiuntamente, da più imprese non
conformi alla definizione di PMI o di piccola impresa, secondo il caso. Questa soglia può essere
superata nelle due fattispecie seguenti:
23
•
•
se l'impresa è detenuta da società di investimenti pubblici, società di capitali di rischio o
investitori istituzionali, a condizione che questi non esercitino alcun controllo, individuale o
congiunto, sull'impresa;
se il capitale è disperso in modo tale che sia impossibile determinare da chi è detenuto e se
l'impresa dichiara di poter legittimamente presumere che non è detenuto per il 25% o più da
una sola impresa, oppure, congiuntamente, da più imprese non conformi alla definizione di
PMI o di piccola impresa, secondo il caso.
C. Aree Obiettivo 2. Omissis.
D. Aiuti di Stato. Tenendo presente la natura delle attività oggetto del presente bando, le azioni
che si configurano come aiuti di Stato e che devono quindi rispettare le normative comunitarie in
materia sono le seguenti:
Misura D1 - Aiuti alle persone: azioni I (progetti finalizzati) e II (progetti non finalizzati);
Misura D3 - Aiuti alle persone: esclusa l’attività di accoglienza e informazione, orientamento,
colloquio orientativo, counselling, bilancio di competenze;
Misura E1 - Aiuti alle persone: limitatamente ai percorsi integrati di creazione d’impresa e di
lavoro autonomo e sostegno a nuove forme di finanziamento.
Le normative comunitarie applicabili sono le seguenti:
• regolamento CE n. 68/2001 del 12 gennaio 2001 relativo all’applicazione degli articoli 87 e
88 del trattato CE agli aiuti destinati alla formazione;
• regolamento CE n. 69/2001 del 12 gennaio 2001 relativo all’applicazione degli articoli 87 e
88 del trattato CE agli aiuti d’importanza minore (“de minimis”)
Tali Regolamenti trovano applicazione alle azioni che si configurano come aiuti di Stato nel
modo che segue:
• nel caso della formazione prevista alla misura D1 Aiuti alle persone: “tipologia I) Progetti
finalizzati direttamente a una o più imprese” e della misura D3 (esclusa l’attività di
accoglienza e informazione, orientamento, colloquio orientativo, counselling, bilancio di
competenze) potrà essere applicata, lasciando facoltà di scelta all’ente proponente, da
esplicitare in sede di presentazione delle domande di finanziamento, sia la normativa “de
minimis” che quella prevista dal Regolamento 68/2001 sugli aiuti alla formazione (recepito
dalla Regione Toscana attraverso la DGR n. 383/2001, modificata dalla DGR n. 909/2001,
con la quale la Giunta ha adottato la disciplina relativa al regime di aiuti alla formazione in
riferimento al P.O.R.);
• nel caso delle altre azioni sopra elencate che si configurano come aiuti di Stato i contributi
saranno disposti sulla base della disciplina del Regolamento 69/2001, relativa agli aiuti “de
minimis”.
Si riportano di seguito le regole comunitarie che disciplinano l’ammissibilità agli aiuti di Stato da
parte delle imprese, mentre si rimanda all’art. 8 per la determinazione del livello di contributo
riconoscibile.
Regolamento d’esenzione per gli aiuti alla formazione (Regolamento CE n. 68/2001)
Possono beneficiare degli aiuti inclusi nel regime di cui al Regolamento citato imprese grandi,
medie e piccole.
La disciplina prevista in tale Regolamento si applica ai progetti formativi presentati sia
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direttamente dalle imprese, sia dagli enti formativi, rilevando esclusivamente il fatto che
l’impresa è, in ambedue i casi, beneficiaria dell’attività formativa e del contributo.
I seguenti casi risultano inammissibili al regime di aiuti alla formazione:
• progetti di formazione o riqualificazione dei lavoratori di imprese “in crisi”, secondo gli
Orientamenti comunitari sugli aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in
difficoltà (GUCE serie C 288 del 9.10.1999), interessate da un processo di operazioni di
salvataggio o ristrutturazione, per le quali esse ricevono aiuti pubblici;
• importo dell'aiuto relativo ad un'impresa per un singolo progetto che sia superiore ad 1
milione di euro.
Regime de minimis (Regolamento CE n. 69/2001)
Possono beneficiare degli aiuti inclusi nel regime di cui al Regolamento citato imprese grandi,
medie e piccole.
La disciplina prevista in tale Regolamento si applica ai progetti formativi presentati sia
direttamente dalle imprese, sia dagli enti formativi, rilevando esclusivamente il fatto che
l’impresa è, in ambedue i casi, beneficiaria dell’attività formativa e del contributo.
I seguenti casi risultano inammissibili al regime di aiuti “de minimis” alla formazione:
• settore dei trasporti;
• erogazione a favore di attività connesse all'esportazione, vale a dire aiuti direttamente
connessi ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o a
altre spese correnti connesse all'attività di esportazione;
• agli aiuti condizionati all'impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti
importati;
• attività legate alla produzione, alla trasformazione o alla commercializzazione dei prodotti di
cui all’allegato I del trattato (le imprese agrituristiche sono invece ammesse).
Tali attività sono le seguenti:
Numeri della
nomenclatura di
Bruxelles
CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
CAPITOLO 4
CAPITOLO 5
05.04
05.15
CAPITOLO 6
CAPITOLO 7
CAPITOLO 8
CAPITOLO 9
CAPITOLO 10
CAPITOLO 11
CAPITOLO 12
Denominazione dei prodotti
Animali vivi
Carni e frattaglie commestibili
Pesci, crostacei e molluschi
Latte e derivati del latte; uova di volatili; miele naturale
Budella, vesciche e stomachi di animali, interi o in pezzi, esclusi quelli di
pesce
Prodotti di origine animale, non nominati né compresi altrove; animali morti
dei capitoli 1 e 3, non atti all’alimentazione umana
Piante vive e prodotti della floricoltura
Legumi, ortaggi, piante, radici e tuberi, mangerecci
Frutta commestibile; scorze di agrumi e di meloni
Caffè, tè e spezie, escluso il maté
Cereali
Prodotti della macinazione; malto; amidi e fecole; glutine, inulina
Semi e frutti oleosi; semi, sementi e frutti diversi; piante industriali e
25
medicinali; paglie e foraggi
CAPITOLO 13
13.03
CAPITOLO 15
15.01
15.02
15.03
15.04
15.07
15.12
15.13
15.17
CAPITOLO 16
CAPITOLO 17
17.01
17.02
17.03
17.05
CAPITOLO 18
18.01
18.02
CAPITOLO 20
Pectina
Strutto ed altri grassi di maiale pressati o fusi; grasso di volatili pressato o fuso
Sevi (della specie bovina, ovina e caprina) greggi e fusi, compresi i sevi detti
“primo sugo”
Stearina solare; oleo-stearina; olio di strutto e oleomargarina non emulsionata,
non mescolati né altrimenti preparati
Grassi e oli di pesci e di mammiferi marini, anche raffinati
Oli vegetali fissi, fluidi o concreti, greggi, depurati o raffinati
Grassi e oli animali o vegetali idrogenati anche raffinati, ma non preparati
Margarina, imitazioni dello strutto e altri grassi alimentari preparati
Residui provenienti dalla lavorazione delle sostanze grasse, o delle cere
animali o vegetali
Preparazioni di carni, di pesci, di crostacei e di molluschi
Zucchero di barbabietola e di canna, allo stato solido
Altri zuccheri; sciroppi; succedanei del miele, anche misti con miele naturale;
zuccheri e melassi, caramellati
Melassi, anche decolorati
Zuccheri, sciroppi e melassi aromatizzati o coloriti (compreso lo zucchero
vanigliato, alla vaniglia o alla vaniglina), esclusi i succhi di frutta addiziotali
di zucchero in qualsiasi proporzione
Cacao in grani anche infranto, greggio o torrefatto
Gusci, bucce, pellicole e cascami di cacao
Preparazioni di ortaggi, di piante mangerecce, di frutti e di altre piante o parti
di piante
CAPITOLO 22
22.04
22.05
22.07
Ex 22.08 – 22.09
22.10
CAPITOLO 23
CAPITOLO 24
24.01
CAPITOLO 45
45.01
Mosti di uva parzialmente fermentati anche mutizzati con metodi diversi
dall’aggiunta di alcole
Vini di uve fresche; mosti di uve fresche mutizzati con l’alcole (mistelle)
Sidro, sidro di pere, idromele ed altre bevande fermentate
Alcol etilico, denaturato o no, di qualsiasi gradazione, ottenuto a partire da
prodotti agricoli compresi nell’allegato I del trattato, ad esclusione di
acquaviti, liquori ed altre bevande alcoliche, preparazioni alcoliche composte
(dette estratti concentrati) per la fabbricazione di bevande
Aceti commestibili e loro succedanei commestibili
Residui e cascami delle industrie alimentari; alimenti preparati per gli animali
Tabacchi greggi o non lavorati; cascami di tabacco
Sughero naturale greggio e cascami di sughero; sughero frantumato, granulato
o polverizzato
CAPITOLO 54
54.01
Lino greggio, macerato, stigliato, pettinato o altrimenti preparato, ma non
filato; stoppa e cascami (compresi gli sfilacciati)
26
CAPITOLO 57
57.01
Canapa (Cannabis sativa) greggia, macerata, stigliata, pettinata o altrimenti
preparata, ma non filata; stoppa e cascami (compresi gli sfilacciati)
Ai fini della dichiarazione che le imprese devono rilasciare in merito al rispetto della regola del
“de minimis”, gli aiuti ricevuti a titolo degli Obiettivi comunitari della programmazione 19941999 FSE non devono essere conteggiati per la verifica del rispetto del tetto dei 100.000 €
previsto dalla normativa comunitaria.
Sempre ai fini del rilascio di tale dichiarazione, i contributi “de minimis” ricevuti nei tre anni
precedenti vanno calcolati con riferimento alla specifica impresa che richiede il contributo
pubblico a valere sull’Obiettivo 3, e dunque alla sua attuale realtà economico-giuridica. Di
conseguenza, se nei tre anni precedenti – periodo per il quale calcolare i contributi “de minimis”
ricevuti -, l’impresa ha modificato ramo di attività (come desumibile dal codice attività rilasciato
all’atto dell’attribuzione della partita IVA, o analoga registrazione), il calcolo dei contributi deve
partire dal momento in cui tale modifica è intervenuta, non rilevando – per il rispetto della regola
“de minimis” – quanto ricevuto precedentemente alla modifica stessa. Nel caso di semplice
modificazione della ragione sociale della società (ad esempio il passaggio da srl a spa), o di
cambiamento nella denominazione, oppure nella compagine azionaria o nei poteri societari, il
soggetto conserva sostanzialmente la stessa realtà economico-giuridica, e quindi – non
applicandosi quanto detto sopra – il calcolo dei contributi “de minimis” ricevuti nei tre anni
precedenti dovrà riferirsi anche agli aiuti ricevuti a tale titolo precedentemente alla modifica
intervenuta1.
La dichiarazione “de minimis” deve riguardare tutti i contributi ricevuti nel triennio precedente
dall'impresa che richiede il contributo, indipendentemente dalle unità locali o unità produttive
per le quali i contributi sono stati ricevuti.
Al momento della presentazione dei progetti viene richiesta una semplice autocertificazione
attestante il rispetto del vincolo dei 100.000 € nei tre anni precedenti la scadenza del bando
multimisura, secondo le specifiche riportate nel facsimile allegato al formulario.
Successivamente, e solo per i progetti che saranno dichiarati ammessi a contributo, il dettaglio
dei contributi richiesti verrà inserito nel database regionale Elenco delle imprese destinatarie di
aiuti di importanza minore c.d. “de minimis”, al fine di verificare la correttezza
dell’autocertificazione rilasciata dall’impresa.
Il Circondario Empolese Valdelsa si riserva di effettuare un’attività di controllo a campione sulle
imprese destinatarie di finanziamenti che costituiscono “aiuti di stato”.
Altre modalità attuative
A. Individuazione delle imprese beneficiarie di interventi
In tutti i casi in cui le imprese siano destinatarie delle azioni, queste devono essere individuate
contestualmente alla presentazione del progetto.
Le imprese destinatarie degli interventi di cui alla misura D1 – formazione aziendale, che non
coincidano con i soggetti attuatori stessi, devono allegare al progetto lettera di adesione
sottoscritta.
B. Vincoli concernenti gli interventi formativi.
1
Il periodo di 3 anni durante il quale vanno calcolati i contributi de minimis ricevuti, per verificare il rispetto della
soglia dei 100.000 €, parte dalla data di approvazione del contributo e va a ritroso per 3 anni naturali e consecutivi.
Quindi non viene considerato l’anno solare (o finanziario) 1° gennaio – 31 dicembre.
27
Gli interventi formativi dovranno prevedere una significativa presenza (almeno il 30%) di esperti
provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni, in possesso di competenze o ricoprenti
ruolo/funzioni attinenti i contenuti dei percorsi formativi.
Gli interventi di formazione professionale dovranno prevedere attività di stage/tirocinio per
almeno il 30% delle ore complessive del corso.
Tali attività sono escluse per i progetti di formazione aziendale D1.
Per i progetti nell’ambito dei quali siano previste oltre cento ore di attività formativa è fatto
obbligo di :
- inserire almeno un modulo formativo relativo all’utilizzo di tecnologie informatiche e
multimediali;
oppure :
- adottare, nell’ambito del progetto, anche modalità di insegnamento od operative riferibili a
tecnologie della “società dell’informazione”.
C. Programmazione negoziata (se previsto)
Le attività proposte nell’ambito della programmazione negoziata, pena la non ammissibilità,
richiedono almeno la localizzazione degli interventi nelle stesse aree su cui insistono strumenti di
programmazione negoziata adottati nel Circondario Empolese Valdelsa, potendone in tal modo
integrare gli impatti a livello territoriale, anche solo in via indiretta.
I principali strumenti di programmazione negoziata sono:
• Patto territoriale: accordo promosso da enti locali, parti sociali o da altri soggetti pubblici e
privati relativo all’attuazione di un programma di interventi caratterizzato da specifici
obiettivi di promozione dello sviluppo locale.
• Contratto d’area: intervento funzionale alla realizzazione di un ambiente economico
favorevole alla nascita di nuove imprese e quindi alla creazione di occupazione nelle aree di
crisi e di emergenza occupazionale;
• Contratto di programma: strumento attraverso il quale soggetti pubblici e privati
realizzano, in aree definite, piani organici di investimenti produttivi (insediamenti di grandi
imprese o di gruppi industriali);
• Accordo di programma: si attua per la definizione e l’attuazione di opere, di interventi o di
programmi di intervento (interventi infrastrutturali) che, per la loro completa realizzazione,
richiedono l’azione integrata e coordinata di comuni, province, regioni o di altri soggetti
pubblici;
• Programmi locali di sviluppo: i programmi locali di sviluppo sono strumenti di
programmazione integrata promossi - autonomamente o su iniziativa dei comuni, delle
autonomie funzionali o delle parti sociali - coordinati e formalizzati dalle Province. Ad essi è
data attuazione anche mediante accordi di programma, patti territoriali e altri istituti negoziali
o convenzionali.
Gli strumenti sopra elencati sono disciplinati dalle seguenti norme:
• Legge 23 dicembre 1996, n. 662, integrata dalla delibera CIPE del 21 marzo 1997;
• L.R. 29 luglio 1998, n. 41, Incentivazione a sostegno di programmi locali di sviluppo
sostenibile;
• L.R. 11agosto 1999, n. 49, Norme in materia di programmazione regionale.
D. Copertura geografica
Ai fini dell’attuazione del bando del Circondario Empolese Valdelsa, è da intendersi come segue:
28
1. per la misura D1 formazione aziendale (tipologia I): l’unità operativa dell’azienda interessata
deve essere localizzata sul territorio del Circondario Empolese Valdelsa;
2. per la misura D3 ed E1, relativamente alla realizzazione di attività finalizzate alla creazione di
impresa, o alla sperimentazione di interventi nell’ambito di imprese, la localizzazione
dell’impresa dovrà essere nel territorio del Circondario Empolese Valdelsa;
3. per i voucher e i tirocini: i destinatari del finanziamento devono essere residenti (o
domiciliati, nel caso di immigrati) sul territorio del Circondario o svolgere l’attività lavorativa
localizzata presso unità operativa situata in detto territorio (asse D);
4. per tutte le altre attività: devono svolgersi sul territorio del Circondario Empolese Valdelsa,
salvo eventuali specifici moduli didattici, visite, stage ecc.
29
Articolo 8 - Risorse disponibili e vincoli finanziari.
Per l’attuazione del presente bando, relativo all’anno 2005, è disponibile la cifra complessiva di €
1.088.237, ripartita sulle diverse misure così come di seguito specificato:
MISURA
RISORSE 2004
A2
A3
B1
D1
E1
Totale
90.000
90.000
RISORSE 2005
TOTALE
186.615
72.665
146.478
367.398
225.081
998.237
186.615,00
72.665,00
146.478,00
457.398,00
225.081,00
1.088.237
Le risorse sopraindicate saranno assegnate ai progetti finanziabili (utilmente classificati)
presentati alla scadenza del 13 maggio 2004 e qualora residuino saranno disponibili per le
scadenze successive o, a discrezione del Circondario, saranno destinate ad altre azioni.
Le risorse degli anni successivi saranno assegnate ai progetti finanziabili presentati alla scadenza
del 30 aprile di ogni anno e, qualora residuino, alla scadenza di riserva del 31 ottobre di ogni
anno, così come indicato nell’art. 3 del bando.
Qualora, dopo le due scadenze programmate per ciascun anno, le risorse non risultassero
interamente assegnate saranno disponibili per le scadenze dell’anno successivo, o, a discrezione
del Circondario, saranno destinate ad altre azioni.
Il finanziamento delle attività sulla misura D1, di cui all’art. 5 del presente bando, è riservato per
l’80% alle PMI.
Massimali di contribuzione
A. Aiuti di Stato alla formazione
Nel caso delle azioni di formazione aziendale di cui alla misura D1 tipologia I) “Progetti
finalizzati direttamente a una o più imprese” e della misura D3, limitatamente ai progetti o alle
parti di progetto concernenti attività formative che vadano a beneficio di imprese, il contributo
percentuale massimo dipende dal regime di aiuto che sarà scelto dal soggetto coinvolto
dall’azione, e precisamente:
• nel caso del “de minimis”: 80% del costo totale;
• nel caso del Regolamento d’esenzione per gli aiuti alla formazione, valgono le percentuali di
seguito riportate:
PROGETTI DI FORMAZIONE GENERALE
Aree art. 87.3 c)
Altre aree
Trattato CE
in percentuale
in percentuale
PMI Grandi imprese PMI Grandi imprese
Categorie svantaggiate
85
65
80
60
Altre categorie di
75
55
70
50
destinatari
30
PROGETTI DI FORMAZIONE SPECIFICA
Aree art. 87.3 c)
Altre aree
Trattato CE
in percentuale
in percentuale
PMI Grandi imprese PMI Grandi imprese
Categorie svantaggiate
50
40
45
35
Altre categorie di
destinatari
40
30
35
25
Ai fini dell’individuazione della percentuale di contributo applicabile allo specifico progetto, si fa
presente quanto segue:
• per l’attuazione del presente bando è ritenuta "generale": la formazione interaziendale, cioè la
formazione organizzata congiuntamente da diverse imprese indipendenti (ai sensi della
normativa comunitaria sopra citata, che definisce le PMI) ovvero di cui possono beneficiare i
dipendenti di diverse imprese; la formazione aziendale riguardante i profili professionali
contenuti nel catalogo regionale oppure la formazione per profili dei quali si richiede
l’inserimento nel catalogo stesso. L’attestazione in merito viene fornita dalla Regione;
• ai fini dell’applicazione della maggiorazione di contributo prevista per le aree ammesse a
beneficiare degli aiuti a finalità regionale di cui all’articolo 87, paragrafo 3, lettera c) del
trattato, si rammenta che va presa in considerazione la sede dell’unità locale nella quale
operano i lavoratori interessati dall’attività formativa, e non la sede legale dell’impresa
oppure quella dove si svolge l’attività formativa;
• per piccole e medie imprese, s’intendono quelle definite sulla base della normativa
comunitaria (Raccomandazione della Commissione del 3 aprile 1996, pubblicata sulla GUCE
L 107 del 30.04.1996), illustrata all'art. 6;
• le categorie svantaggiate di lavoratori che godono della maggiorazione del contributo del 10%
sono le seguenti:
1. qualsiasi giovane di meno di 25 anni che non abbia in precedenza ancora ottenuto il primo
impiego retribuito regolarmente (solo se assunto da non più di 6 mesi alla data di
scadenza dell’avviso pubblico sul quale viene richiesto l’aiuto);
2. qualsiasi persona affetta da un grave handicap fisico, mentale o psichico, che sia tuttavia
in grado di entrare nel mercato del lavoro;
3. qualsiasi lavoratore migrante che si sposta o si è spostato all'interno della Comunità o
diviene residente nella Comunità per assumervi un lavoro e necessita di una formazione
professionale e/o linguistica;
4. qualsiasi persona che desideri riprendere un'attività lavorativa dopo un'interruzione di
almeno tre anni, in particolare qualsiasi persona che abbia lasciato il lavoro per la
difficoltà di conciliare vita lavorativa e vita familiare (solo se assunta da non più di 6 mesi
alla data di scadenza dell’avviso pubblico sul quale viene richiesto l’aiuto);
5. qualsiasi persona di più di 45 anni priva di un titolo di studio di livello secondario
superiore;
6. qualsiasi disoccupato di lungo periodo, ossia una persona senza lavoro da oltre 12 mesi
consecutivi (solo se assunto da non più di 6 mesi alla data di scadenza dell’avviso
pubblico sul quale viene richiesto l’aiuto).
• nel caso di corsi che prevedono la presenza contemporanea di lavoratori svantaggiati e di
occupati che non rientrano in tale categorie, dovranno essere applicate percentuali
differenziate di contributo.
La quota di contribuzione delle imprese può essere rappresentata dal cosiddetto “reddito
31
allievi” (costi di personale per i partecipanti al progetto, relativi alle ore effettive di formazione),
fino ad un massimo pari al totale degli altri costi ammissibili.
Tale voce di spesa non è in nessun caso riconoscibile quale quota di contribuzione pubblica.
In sede di presentazione del progetto, a pena di esclusione, il soggetto proponente è tenuto a:
• indicare nel formulario di progetto la normativa scelta (“de minimis” o Regolamento
d’esenzione per gli aiuti alla formazione);
• indicare, qualora venga scelto il Regolamento d’esenzione per gli aiuti alla formazione, tutti
gli elementi, evidenziati nel formulario di progetto, necessari alla definizione dell’intensità di
aiuto ammissibile.
Aiuti all’occupazione.
Per gli aiuti all’occupazione previsti sulle misure A2, A3, B1 è assegnabile all’impresa un
contributo massimo per soggetto inserito di € 3.000 annuali per tre anni, per una spesa massima
di € 9.000.
B. Progetti annuali e importi massimi
I progetti annuali sono di norma finanziabili per un importo non superiore a € 100.000.
C. Piano finanziario
Il piano finanziario dei progetti dovrà essere redatto nel rispetto dei parametri di costo indicati
nelle norme regionali di programmazione, gestione e rendicontazione del FSE. Scostamenti dalle
percentuali di costo (massimo e minimo) dovranno essere rigorosamente ed esaurientemente
motivati in sede di presentazione di progetto e saranno valutati a cura dell’apposito nucleo di
valutazione.
D. Indicazioni generali
Il Circondario Empolese Valdelsa si riserva la facoltà di procedere alla rimodulazione dei costi
dei singoli progetti, in relazione alle disponibilità finanziarie e alle risultanze della valutazione
complessiva del piano finanziario a cura del nucleo di valutazione. In caso di tagli finanziari, il
soggetto attuatore è tenuto a riformulare il piano finanziario secondo le indicazioni fornitegli.
Non sono finanziabili su questo bando azioni finanziate, in tutto o in parte, sul Piano di sviluppo
rurale della Regione Toscana (Reg. CE 1257/99).
32
Articolo 9 - Modalità presentazione domande
Le domande dovranno essere presentate presso il Circondario Empolese Valdelsa, Piazza della
Vittoria, 54, 50053, Empoli (FI), Ufficio Protocollo, dalla data di pubblicazione del presente
bando e fino al alle ore 12 del 13 maggio 2004.
Le domande possono essere consegnate a mano nell’orario 9-13 e 15-18 dal lunedì al venerdì,
oppure inviate per raccomandata presso l'indirizzo sopra indicato.
Sul plico sigillato dovrà sempre essere riportata la dicitura “Bando Multimisura P.O.R. "Obiettivo
3" – Misura” (nel caso di progetti multimisura, indicare la misura prevalente) e la data di
scadenza prevista per la presentazione della domanda. Ogni plico dovrà contenere uno e un solo
progetto.
I progetti, e la documentazione eventualmente acclusa, dovranno essere rilegati in modo da
costituire un unico fascicolo indivisibile, secondo l’ordine seguente:
I. domanda di candidatura, con marca da bollo da € 10,33;
II. formulario di presentazione del progetto, con la relativa parte finanziaria e le schede di
attività;
III. dichiarazioni sostitutive (affidabilità giuridico-economico-finanziaria, aiuti “de
minimis”, conformità normative comunitarie e regionali, natura PMI);
IV. lettere di adesione al progetto di eventuali soggetti sostenitori;
V. eventuali altri allegati specificativi delle caratteristiche del progetto allegato.
Il rispetto delle sopra descritte modalità di presentazione contribuirà all’attribuzione del
punteggio (da 0 a 1) assegnato alla categoria “Leggibilità, completezza e chiarezza”, compresa
nel macrocriterio “Coerenza e qualità progettuale” – di cui all’allegato D.
Si rammenta che, alla documentazione sopra elencata, non è necessario aggiungere i curricula
del personale coinvolto nell’attività.
Il soggetto presentatore che invii la domanda per posta è responsabile del suo arrivo presso il
Circondario Empolese Valdelsa entro la scadenza fissata. Il Circondario non assume
responsabilità per eventuali ritardi o disguidi del servizio postale. Non fa fede il timbro postale.
La domanda che giunga oltre la data di scadenza prevista non sarà considerata ammissibile e non
sarà sottoposta a valutazione.
Articolo 10 - Documenti da presentare.
Per la presentazione di un progetto occorre una domanda di finanziamento in bollo (€ 10,33). La
domanda è in carta libera per i soggetti esentati per legge (D.P.R. 26.10.1972, n. 642) dal
pagamento dell’imposta.
La domanda deve fare riferimento al presente bando e indicare la misura di riferimento, nonché la
denominazione del progetto. Deve essere sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto
proponente/capofila e deve essere corredata dal formulario del progetto e da quanto di seguito
indicato:
1. (se pertinente) dichiarazione attestante la natura di PMI (piccola e media impresa), attraverso
la specificazione del numero dei dipendenti, del fatturato/totale di bilancio, della proprietà del
capitale societario e/o dei diritti di voto con indicazione delle persone fisiche e giuridiche
proprietarie e delle relative quote. Tale dichiarazione deve essere fornita nel caso di progetti
presentati a valere sulla misura D1, relativi a progetti finalizzati direttamente o indirettamente
a una o più imprese;
33
2. dichiarazione attestante il rispetto della regola del “de minimis”, mediante apposito schema
allegato al bando. La dichiarazione deve essere fornita nel caso di progetti afferenti le azioni
che configurano aiuti di Stato, come indicato all’art. 6;
3. dichiarazione di conoscenza e applicazione delle norme comunitarie e regionali che
disciplinano la gestione del F.S.E. Tale dichiarazione deve essere rilasciata dal solo soggetto
proponente/capofila, con il quale il Circondario Empolese Valdelsa stipulerà la convenzione
in caso di approvazione del progetto;
4. dichiarazione sostitutiva, ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, rilasciata da tutti i soggetti attuatori,
di essere in regola con le disposizioni relative all’inserimento dei disabili di cui alla Legge n.
68/99;
5. (se costituita/stipulata) atto costitutivo dell’associazione/convenzione fra i soggetti
partner/convenzione fra partner;
6. copia della convenzione o del contratto con soggetto terzo, nel quale siano specificati
contenuti, tempi e costi dell’attività eventualmente delegata (art. 4 del presente bando);
7. lettere di adesione al progetto da parte di partner sostenitori, se presenti, sottoscritte dal legale
rappresentante
8. (in caso di aziende destinatarie dell’intervento) lettera/e di adesione al progetto delle imprese
destinatarie dello stesso, sottoscritta/e dal legale rappresentante.
Per ogni firmatario è sufficiente allegare la fotocopia del proprio documento d’identità, chiara e
leggibile, una sola volta per la sottoscrizione del formulario e delle altre dichiarazioni richieste, ai
sensi del DPR n. 445/2000.
Articolo 11 - Ammissibilità.
I progetti sono ritenuti ammissibili, valutabili ed approvabili se:
• pervenuti entro la scadenza indicata nell’articolo 3 del presente bando;
• presentati da soggetto o partenariato ammissibili, anche alla luce delle norme
sull’accreditamento,
• compilati sull’apposito formulario;
• completi delle informazioni richieste (domande e dichiarazioni di cui all’allegato E);
• coerenti con le tipologie di destinatari e di azioni della/e misura/e di riferimento;
• coerenti con quanto disposto all’art. 7, se applicabile, relativamente all’individuazione
preventiva delle imprese destinatarie di azioni;
• coerenti con quanto disposto all’art. 8, se applicabile, relativamente alla scelta del regime di
aiuto e all’indicazione degli elementi necessari alla definizione dell’intensità dell’aiuto
ammissibile, nel caso venga adottato il regolamento di esenzione per gli aiuti alla formazione;
• coerenti con i requisiti aggiuntivi di ammissibilità indicati all’art. 5, laddove previsti;
• corredati delle dichiarazioni, sottoscrizioni e documenti richiesti.
L’istruttoria di ammissibilità/approvabilità viene eseguita a cura dell’Ufficio Formazione
Professionale del Circondario Empolese Valdelsa.
Le domande ammissibili sono sottoposte a successiva valutazione.
12 – Valutazione
Le operazioni di valutazione sono effettuate da un “nucleo di valutazione” nominato dal
Dirigente Responsabile. In tale atto di nomina saranno precisate, oltre la composizione, le
34
specifiche funzioni e modalità di funzionamento. È facoltà del nucleo di valutazione richiedere
chiarimenti e/o integrazioni sui progetti.
La valutazione dei progetti avviene sulla base dei seguenti criteri generali:
a) qualità e coerenza progettuale: max 45 punti;
b) innovazione/risultati attesi:
max 16 punti;
c) soggetti coinvolti:
max 9 punti;
d) priorità:
max 30 punti.
I progetti valutati sono finanziabili al raggiungimento di un punteggio minimo globale di 65/100,
di cui almeno 50/70 sui criteri di cui ai punti a), b) e c).
I progetti che in sede di valutazione conseguano un punteggio pari a 0 sull’indicatore relativo
alla correttezza del piano finanziario non sono in nessun caso approvabili, a prescindere dal
punteggio riportato complessivamente sugli altri indicatori.
Per i punteggi di priorità dei progetti multimisura, si farà riferimento alla misura prevalente
indicata nel progetto.
I progetti vengono finanziati in ordine di graduatoria fino ad esaurimento delle risorse disponibili,
così come specificato nell’articolo successivo.
Un maggior dettaglio della griglia di valutazione è allegato al presente bando (allegato D).
Articolo 13 - Approvazione graduatorie e modalità di utilizzo dei finanziamenti.
Il Circondario Empolese Valdelsa approva la graduatoria delle domande pervenute entro le
scadenze indicate nell’art. 3 del presente bando, procedendo al finanziamento dei progetti risultati
finanziabili secondo l’ordine di graduatoria, sino ad esaurimento delle risorse disponibili per i
diversi periodi di programmazione finanziaria, come indicato nell’articolo 8.
L’approvazione della graduatoria avviene entro 90 giorni dalla data di scadenza per la
presentazione dei progetti.
Il Circondario provvede alla pubblicazione della graduatoria sul proprio sito internet e a
notificare, mediante raccomandata a.r., l’avvenuta approvazione del finanziamento ai soggetti
proponenti risultati vincitori. Qualora residuino finanziamenti rispetto al budget previsto per le
diverse scadenze, tali risorse saranno utilizzate nell’ambito di scadenze successive, cumulandosi
agli eventuali nuovi finanziamenti previsti per tali scadenze.
Eventuali progetti inseriti utilmente in graduatoria ma non finanziati per insufficienza delle
risorse disponibili nell’anno di riferimento, potranno essere ripresentati dai soggetti proponenti a
valere sulle scadenze delle annualità successive: in ogni caso, verranno identificati come progetti
presentati ex novo.
Nel caso in cui vengano accertate ulteriori disponibilità di fondi, a seguito di revoche, rinunce o
economie sui progetti approvati, i suddetti fondi vengono assegnati prioritariamente a favore di
progetti inseriti utilmente in graduatoria ma non finanziati per insufficienza delle risorse,
presentati alla scadenza immediatamente precedente all’accertamento dei fondi residui, secondo
l’ordine di graduatoria. Qualora non siano presenti progetti finanziabili o residuino comunque
risorse dopo tale assegnazione, i fondi in questione vengono resi disponibili per l’assegnazione
nell’ambito della prima scadenza utile successiva all’accertamento degli stessi.
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Articolo 14 - Adempimenti e vincoli del soggetto finanziato e
modalità di erogazione del finanziamento.
Sulla base degli esiti della valutazione effettuata dal nucleo di valutazione, in particolare sul
piano finanziario, l’Ufficio Formazione Professionale del Circondario Empolese Valdelsa si
riserva la facoltà di richiedere chiarimenti e un’ulteriore rideterminazione dei costi.
Almeno dieci giorni prima dell’avvio di ciascuna attività il soggetto attuatore deve darne
comunicazione al Circondario ed inserire il relativo dato nel sistema informativo regionale del
FSE (database regionale del F.S.E.).
Insieme alla comunicazione di avvio attività deve essere inviato il calendario dettagliato e tutte le
informazioni indicate puntualmente al punto 2.9. delle “Procedure operative per la
programmazione, la realizzazione e la rendicontazione degli interventi nell’ambito del P.O.R.
Ob. 3 2000-2006”, contenute nell’allegato “A” alla deliberazione della giunta regionale n.
870/2003.
Qualora si sia in presenza di più soggetti attuatori che si sono impegnati ad associarsi
formalmente per la realizzazione del progetto, deve altresì essere consegnato agli uffici
competenti, entro 30 giorni dalla notifica dell’avvenuto finanziamento del progetto, l’atto di
costituzione della associazione.
L’associazione temporanea deve essere costituita tramite scrittura privata fra gli associati, con
autentica delle firme da parte di un notaio.
I soggetti finanziati devono altresì essere in regola con la vigente normativa in materia di
antimafia e fornire le dovute certificazioni agli uffici, qualora necessario.
I soggetti finanziati sono tenuti a conoscere ed applicare la normativa regionale di
programmazione gestione e rendicontazione del FSE (deliberazione della giunta regionale n.
870/2003), nonché la normativa comunitaria in materia (Reg. CE 1260/99, Reg. CE 1784/99).
Sono tenuti a far pervenire alle scadenze previste i dati del monitoraggio fisico e finanziario
secondo la normativa comunitaria e le indicazioni regionali.
Per la realizzazione del progetto, il soggetto attuatore stipula convenzione con il Circondario
Empolese Valdelsa. In caso di associazione formale (ATI/ATS) fra più soggetti, la convenzione è
stipulata dal soggetto individuato quale capofila dell’associazione nel relativo atto costitutivo.
I partners attuatori non possono variare dopo l’avvenuta approvazione del progetto, salvo
quanto previsto nelle norme vigenti (D.lgs. 358/92 e D.lgs. 157/95, art. 11).
Il finanziamento sarà erogato secondo i tempi e le modalità previsti al punto 2.23 della
deliberazione della Giunta Regionale n. 870/2003 (allegato “A”), come modificato con
deliberazione n. 17 del 19.01.2004, ovvero nel modo che segue:
I) anticipo di una quota pari al 40% del finanziamento pubblico approvato, all’avvio del
progetto e quando sussistano tutte le seguenti condizioni:
- avvenuta stipula della convenzione;
- presentazione di polizza fideiussoria (redatta secondo il modello approvato dalla D.G.R.
n. 870/2003) a garanzia del 90% del finanziamento pubblico approvato.
L’anticipo può essere suddiviso, a discrezione dell’amministrazione competente, in due
tranche pari al 20% ciascuna, l’erogazione delle quali avverrà, rispettivamente, alla firma
della convenzione e all’avvio della prima azione prevista dal progetto;
II) successivi rimborsi (non inferiori al 25% del finanziamento pubblico assegnato) delle spese
quietanzate fino alla concorrenza del 90% del finanziamento pubblico, comprensivo della
quota di cui al precedente punto I), alla presentazione delle dichiarazioni trimestrali di spesa e
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dietro presentazione della relativa richiesta da parte del soggetto attuatore al Circondario
Empolese Valdelsa e a condizione che il soggetto attuatore stesso abbia provveduto
all’inserimento delle spese per le quali richiede il rimborso sul database regionale del F.S.E.;
III) erogazione del saldo previa:
- consegna da parte del soggetto attuatore all’amministrazione competente del rendiconto
finale;
- inserimento telematico da parte del soggetto attuatore dei dati fisici e finanziari relativi
alla chiusura del progetto sul database regionale del F.S.E.;
- verifica, da parte dell’amministrazione competente, del rendiconto finale delle spese.
L’eventuale recupero dei finanziamenti indebitamente ricevuti dal beneficiario finale sarà
incrementato degli interessi calcolati in base alla normativa vigente.
I soggetti pubblici non sono tenuti a stipulare polizza fideiussoria.
Articolo 15 – Certificazione degli esiti e validazione dei percorsi formativi sperimentali
Gli interventi formativi devono concludersi preferibilmente con il rilascio di attestati di
qualifica/specializzazione o, in ogni caso, con attestato di frequenza o dichiarazione di percorso
formativo effettuato.
La richiesta di costituzione della commissione di esame per il rilascio di
qualifica/specializzazione deve essere avanzata all’Ufficio Formazione Professionale del
Circondario Empolese Valdelsa almeno 60 giorni prima della data prevista per lo svolgimento
dell’esame.
Qualora si intendano realizzare interventi per la formazione di profili professionali sperimentali,
attualmente non ricompresi nel repertorio regionale e rilasciare a seguito degli stessi regolare
attestato, è necessario acquisire la validazione del percorso formativo.
In particolare, tale richiesta di validazione deve essere avanzata al Servizio regionale F.S.E. e
sistema della formazione prima di presentare candidatura sul bando o comunque
contemporaneamente ad essa, utilizzando il MOD.4 allegato alla D.G.R. n. 870/2003. Il Servizio
regionale adotta il relativo esito e provvede a comunicarlo al soggetto attuatore entro sessanta
giorni dalla data di presentazione della richiesta.
La procedura di validazione è disciplinata al punto 2.10 dell’allegato “A” alla D.G.R. n.
870/2003, alla quale si rimanda.
Articolo 16 - Diritti sui prodotti delle attività.
I prodotti di qualsiasi natura che dovessero costituire risultato, principale o meno, dei progetti
finanziati sono di proprietà del Circondario Empolese Valdelsa e non possono essere
commercializzati dai soggetti attuatori dei progetti stessi. Alla conclusione delle attività copia di
tali prodotti (su supporto informatico e/o cartaceo) dovrà essere consegnata al Circondario.
Per quanto riguarda il regime giuridico-economico di gestione dei prodotti delle attività di cui al
presente bando, possono in concreto darsi i seguenti casi:
a) prodotti sviluppati integralmente all'interno delle attività in oggetto: di essi il Circondario, in
quanto committente, acquisisce il pieno diritto esclusivo di sfruttamento commerciale
secondo la normativa sul diritto d'autore; il soggetto affidatario ha diritto di prelazione alla
partecipazione in eventuali attività commerciali.
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b) prodotti che incorporano o si basano su contenuti o componenti non sviluppati espressamente
per il Circondario: di questi ultimi sarà fornita al Circondario una licenza d'uso che consenta
l'utilizzazione degli stessi per un periodo di almeno cinque anni, decorrenti dalla data di
termine del progetto, senza ulteriori spese.
La convenzione per l'affidamento dell'attività al soggetto affidatario regolerà in maniera più
puntuale i casi a) e b). È fatta salva la possibilità per il Circondario di aderire ad accordi tendenti
ad un più efficiente utilizzo della licenza in parola, previa valutazione economica dell’operazione.
Articolo 17 - Specifiche per la realizzazione di materiali cartacei e multimediali.
Tutti i prodotti multimediali e cartacei prodotti dal progetto e destinati alla diffusione dovranno
uniformarsi agli standard adottati dal Progetto TRIO e dalle collane “Formazione, Educazione,
Lavoro” della Regione Toscana.
Gli uffici regionali del Servizio FSE potranno fornire informazioni dettagliate e materiali di
lavoro, appositamente predisposti per facilitare il raggiungimento dell’uniformità richiesta per
ciascun tipo di prodotto.
I materiali multimediali on-line di cui si vorrà rendere possibile l’uso attraverso il meccanismo di
gestione della teleformazione adottato dalla Didateca Centrale di TRIO dovranno essere
progettati e inseriti nel sistema, seguendo le specifiche fornite dal soggetto gestore della
Didateca.
Il progetto potrà prevedere l’utilizzo delle infrastrutture predisposte da TRIO e in particolare i 16
poli di teleformazione distribuiti sul territorio regionale.
Non sono ammissibili a finanziamento spese relative alla realizzazione di specifiche piattaforme e
siti Web per l’erogazione di prodotti formativi in Fad.
Qualora il progetto presentato e finanziato preveda la produzione di materiali e questi non
vengano effettivamente resi disponibili alla Regione e/o non risultino fruibili nell’ambito del
progetto TRIO, i relativi costi di produzione sostenuti e approvati non saranno riconoscibili e
quindi non verranno rimborsati.
Articolo 18 - Informazione e pubblicità
I soggetti finanziati devono attenersi al Regolamento comunitario vigente in tema di
informazione e pubblicità degli interventi dei Fondi strutturali (Reg. CE 1159/2000, pubblicato
sulla G.U.C.E. L 130/30 del 31.05.2000).
Articolo 19 - Ampliamento offerta formativa
Riconoscimento/assenso corsi non finanziati (art. 17, L.R. n. 32/2002)
Per il periodo di programmazione 2000-2006, i soggetti di cui all’art. 17, comma 4 della L.R. n.
26 luglio 2002, n. 32, possono presentare domanda di riconoscimento o assenso allo svolgimento
di corsi di formazione professionale entro il 31 gennaio, 31 maggio e 31 ottobre di ciascun anno.
La domanda è rimessa per l’intera durata del corso, anche se pluriennale.
Le proposte di riconoscimento, ex lettera b), art. 17 della Legge Regionale n. 32/2002, devono
riguardare esclusivamente profili professionali già approvati dalla Regione Toscana, come
previsto dall’art. 66 del Regolamento di esecuzione approvato con D.G.R. n. 787 del 04.08.2003.
La domanda deve essere prodotta in bollo sull’apposito formulario approvato dalla Giunta
Regionale con deliberazione n. 498 del 05.05.1997.
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Le indicazioni riportate nel formulario integrano il presente avviso e sono pertanto vincolanti ai
fini dell'ammissibilità.
Le domande saranno valutate dall’Ufficio Formazione Professionale che esprimerà un giudizio di
ammissibilità o meno per la coerenza con gli obiettivi programmatici del Circondario, per
l’apprezzamento del progetto didattico, per l’esistenza dei requisiti previsti dall’art. 17 della L.R.
n. 32/2002, oltre che per il rispetto degli indirizzi regionali (deliberazione della Giunta Regionale
n. 870/2003.
I corsi ritenuti ammissibili a seguito della valutazione di cui sopra saranno "riconosciuti" e/o
"assentiti" con apposito atto entro 60 giorni dalla data di scadenza per la presentazione delle
domande. Il riconoscimento/assenso ha validità per l’intera durata del corso.
Le attività formative devono essere avviate entro 6 mesi dalla data di concessione del
riconoscimento/assenso.
Il mancato avvio entro tale termine comporta l’automatica decadenza dello stesso
riconoscimento/assenso.
Per i corsi di durata pluriennale, il soggetto gestore è inoltre tenuto a comunicare annualmente i
dati e le informazioni previste dalle norme di gestione.
È fatto divieto, ai soggetti che abbiano richiesto il riconoscimento o l'assenso allo svolgimento di
corsi secondo il presente avviso, di fare in qualsiasi forma, diretta o indiretta, pubblicizzazione
dei corsi stessi prima che i medesimi siano stati riconosciuti o assentiti.
Le spese per le commissioni d’esame finale sono interamente a carico dei soggetti richiedenti il
riconoscimento e/o l'assenso.
Per quanto non disciplinato dal presente articolo, si rimanda alle disposizioni contenute nelle
disposizioni regionali in materia di formazione professionale.
Articolo 20 - Tutela della privacy
I dati dei quali il Circondario Empolese Valdelsa entra in possesso a seguito del presente bando
verranno trattati nel rispetto della Legge n. 675/96, e successive modifiche e integrazioni.
Articolo 21 - Responsabile del procedimento
Ai sensi dell’art. 4 della Legge n. 241/90, la struttura amministrativa responsabile dell’adozione
del presente avviso è il Settore Formazione Professionale - Dirigente Dr. Massimo Manferti.
Articolo 22 - Informazioni sul bando.
Il presente bando è reperibile in internet al seguente indirizzo: www.empolese-valdelsa.it
Informazioni possono inoltre essere richieste all’Ufficio Formazione Professionale, rivolgendosi
ai seguenti nominativi: Paolo Bruschi, Luciano Lupi e Giancarlo Belloni: lunedì e giovedì ore 913 e 15-18; martedì, mercoledì e venerdì 9-13 (tel.0571/980311 - e.mail: [email protected]; [email protected]; [email protected]).
Allegati al presente bando:
a) Formulario di presentazione del progetto;
b) Schede di presentazione del progetto esecutivo (P.E.D.);
c) Parametri di costo per la redazione del piano finanziario;
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d)
e)
f)
g)
h)
i)
j)
Specifiche sul sistema di valutazione;
Domanda di candidatura e dichiarazioni (fac-simile);
Dati firmatario della convenzione;
Tabella di corrispondenza ambiti/macrotipologie accreditamento e interventi messi a bando;
Azioni ISFOL e interventi previsti nel Complemento di Programmazione;
Guida alla classificazione delle attività economiche;
Domanda di iscrizione ai corsi.
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