pulcinella web

Transcript

pulcinella web
Narratore: Tarantella, tarantella
tarantella di Pulcinella.
Pulcinella era povero in canna
e viveva in una capanna
senza porta e senza tetto
e la paglia era il suo letto.
In quel letto poi dormivano in tanti: Pulcinella, sua moglie, i loro bambini, perfino il gatto! Pulcinella
stava così stretto e scomodo che non riusciva a dormire, e spesso di notte andava in riva al mare e provava
a pescare qualche pesce...
Pulcinella:“Eh, sì, ma non prendo mai neanche un pesciolino,
son senza fortuna!”
Moglie di Pulcinella: “Senza fortuna e senza cervello!!
Sono tre giorni che non mangiamo e tu balli la tarantella...
Se questa notte non mi porti un pesce, per te saranno botte!”
Narratore: Giunge la notte, non c'è la luna
forse stavolta avrà più fortuna.
Sente uno stratto: e in quel momento
appare dal mare un pesce d'argento:
con questo pesce, se non m'inganno,
mangeranno per tutto un anno!
Pesce d'argento: “Pulcinella, Pulcinella! Non mi friggere in padella!
Sono un pesce magico e se mi lasci andare esaudirò ogni tuo desiderio.”
Pulcinella: “Torna pure nel mare, ma visto che ho una gran fame, vorrei tanta pastasciutta!!”
(il pesce d'argento si tuffa in mare e
porge a Pulcinella un enorme piatto di
spaghetti al pomodoro)
Narratore: Che festa che gioia che tarantella
nella capanna di Pulcinella:
la pancia è piena, la vita è bella.
Tutti quanti cantano in coro
Viva la pasta col pomodoro!
senza
tu
Moglie di Pulcinella: “Sì, sì, canta, balla la tarantella! Sei proprio
cervello!! Ci piove in testa, abbiamo solo un letto di paglia e
chiedi un piatto di pastasciutta?? Torna dal pesce e digli che vogliamo
una casa col tetto e dei letti veri!”
Pulcinella: “Pesce d'Argento, non sono
contento...”
Pesce d'argento: “Ho già sentito tutto, e
io mantengo i patti: sarai esaudito!”
Narratore:
Che festa che gioia che tarantella
nella casa di Pulcinella:
i suoi figli ballan sul letto,
Pulcinella suona sul tetto,
canta facendo un do di petto!
Pulcinella: “Sei contenta adesso? Guarda che bello, su: balliamo la tarantella!”
Moglie di Pulcinella: “Ma che tarantella e tarantella! Chi fa le pulizie?
Chi rifà i letti? Io, io, sempre io! Voglio un maggiordomo e due cameriere,
e una villa a due piani, se no me lo mangio lessato il tuo pesce magico!!”
Pulcinella: “Vado, vado...” (va sulla riva del mare)
Pulcinella: “Pesce d'Argento, non sono contento...”
Pesce d'argento:“Ho già sentito tutto,
e io mantengo i patti: sarai esaudito!”
Narratore: Oh come è bella, la villa di
Pulcinella! Cinque salotti, una cappella,
un tetto rotondo che sembra un'ombrella..
ma il povero Pulcinella non può ballare la
tarantella, e non può cantare più,
perché disturba la tivù.
Pulcinella: “Spero che tu sia contenta così...
perché io non lo sono mica tanto! Con tutte
queste stanze non ho nemmeno un posticino
dove cantare e ballare...”
Moglie di Pulcinella: “Ah, che marito senza cervello che mi ritrovo!!!
Non hai ambizione, non hai manie di grandezza, ti accontenti subito
quando potresti essere il più ricco, il più potente, e comandare tutti
quanti!! Sai cosa ti dico? Voglio essere la moglie di un Re! Voglio una
corona sulla testa, oppure il tuo pesce magico me lo mangio gratinato
con le patate al forno!”
Pulcinella: “Vado, vado... Anche se
secondo me questa storia finirà male...”
(va sulla riva del mare)
Pulcinella: “Pesce d'Argento,
non sono contento...”
Pesce d'argento:“Ho già sentito tutto,
e io mantengo i patti: sarai esaudito!”
Narratore: Tarantella di Re Pulcinella... hai perduto la favella!
Stai seduto buono buono sopra un magnifico trono,
e non sai che fare per paura di sbagliare!
Per non deludere la gente... Re Pulcinella non osa dir niente!
Pulcinella: “Cara moglie, cioè, Sua Maestà...
spero che ora tu sia contenta,
perché più di questo non si può avere,
e ce ne bastava anche meno...”
Moglie di Pulcinella: “No, non m'accontento:
voglio per me il pesce d'argento!
Me lo voglio mangiare oggi a pranzo,
condito con olio, aglio e sale!”
Pulcinella: “Moglie mia, è una follia! Tu sei matta! Non voglio più sentirti, me ne vado a dormire!”
Moglie di Pulcinella: “Chiamate tutti i pescatori! È la Regina che ordina: pescate il pesce d'argento, me lo
voglio mangiare oggi a pranzo! Tutti a pescare, se no vi metto in prigione!!!”
Narratore: Che succede, Pulcinella! Può sembrare la tarantella,
può sembrare un terremoto, tutto rotola nel vuoto!
Dov'è il trono? Il bel salotto? Tutto a carte e quarantotto!
Qui nessuno ormai s'inganna: resta solo la capanna,
la capanna senza il tetto... e Pulcinella casca dal letto!
Pulcinella: “Dove sono? ... Ma questa è la mia capanna!
Ho sognato tutto? Sono diventato matto? Che cos'è questo profumino?
(si avvicina alla moglie che sta cucinando) Ma è un pesce!”
Moglie di Pulcinella:
“Lavatevi le mani che
tra poco si mangia!!!”
Narratore: Tarantella tarantella... tarantella di Pulcinella,
cos'è mai questa storiella?
Forse un sogno o una magia? Io non so che cosa sia,
ma dite la vostra: io ho detto la mia.
E se la vostra sarà più bella... vi darò una caramella.