Pulcinella burattino del mondo.

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Pulcinella burattino del mondo.
ASSOCIAZIONE CULTURALE
LA BAGATTELLA
Pulcinella burattino del mondo.
Pulcinella è un mito e un archetipo. Imparentato con i gallinacei, di cui mantiene il naso a becco, alterna nel
suo costume il bianco e il nero. E' un tramite fra il mondo degli uomini e l'inferno, fra la ragione e
l'inconscio.
Pulcinella burattino affonda le sue origini nei primordi di questa antica arte teatrale. Con diversi nomi e
diversi caratteri secondari è presente in moltissime aree geografiche e culture.
Usa la pivetta (una piccola ancia dal suono stridente), di sicura e antichissima origine orientale.
Mena "mazzate" con il bastone. Interpreta brevi e vivaci scene con un deuteragonista (il Vicino, il Guappo, il
Cane, Teresina, ecc.). Pulcinella-burattino (in napoletano "guarattelle", cioè cose da poco) è più vivace del
suo collega attore, (originariamente uno degli "zanni" della Commedia dell'Arte).
Dal 1500 le sue "disavventure" hanno conquistato le piazze di tutta Europa. La versione burattinesca di
Pulcinella è molto diversa dalla suo modello in carne ed ossa. Essendo i burattini una forma teatrale ben più
antica, esprimono, ancor prima di diventare Maschere, caratteri che discendono da una drammaturgia
primitiva e arcaica, derivante dall’uso e dalla stessa conformazione della mano umana.
Il Pulcinella-burattino ha antenati e parenti in tutti gli angoli del mondo che, come lui si agitano e danzano in
una certa maniera. Pulcinella-burattino è agile, veloce, scattante, elementare nei suoi movimenti e nei suoi
sentimenti: per ciò stesso è universalmente e immediatamente comprensibile sotto ogni parallelo, a
prescindere dai nomi, dalle culture e dalle tradizioni locali.
Pulcinella è diventato nei secoli un protagonista assoluto nella poesia, nella musica, nella letteratura.
Associazione Culturale LA BAGATTELLA
Via Petrosa 431, San Pietro in Campiano, Ravenna 48125 Italia
Tel: +39,0544.563939 – Cell: +39,392.5227514
Mail: [email protected];[email protected]
P .iva / Cod.fisc. : 02337750398
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ASSOCIAZIONE CULTURALE
LA BAGATTELLA
LE GUARATTELLE
Il teatrino, la pivetta e i burattini
Il Teatrino.
I teatrini delle guarattelle, o baracche, hanno conservato la loro struttura: in genere alte due metri e quaranta,
larghe un metro e profonde novanta centimetri. Costruite con listelli di legno ricoperti da un telo aperto sul
davanti, permettono l’ingresso e l’uscita al guarattellaro. Alcune di esse presentano laterali e frontoni
decorati, le stoffe contornate da pizzi e merletti.
Il teatrino, smontato, entra dentro una sacca che si porta in spalla consentendo al burattinaio uno spostamento
agevole, come raffigurano le stampe dal seicento ai giorni nostri.
La Pivetta.
La particolarità che rimane nella memoria, in questo genere di spettacolo, è il tipico suono a chioccia che
produce la voce di Pulcinella, attraverso uno strumento chiamato pivetta (in inglese swazzle, in francese
pratique, in persiano saphìr-respiro), una vera e propria ancia composta da due lamelle di ottone o argento
con del cotone intrecciato. Viene posta nel palato molle , quasi a sostituire le corde vocali, con una tecnica
particolare produce un suono stridulo, la cavità orale diventa la cassa di risonanza. Lo strumento appartiene a
quei modificatori di voce il cui uso e diffuso nei teatri tradizionali europei ed extraeuropei. Già nel 1600 il
gesuita Francesco Saverio Quadrio riporta l’uso della pivetta o pivo nello spettacolo dei burattini in Italia.
Francisco de Ubeda nel 1608 ebbe modo di sentirla a Siviglia, come anche Sebastian de Covarrubias parla di
un’animatore che usava un pito e un collaboratore fuori dalla baracca che aiutava il pubblico a capire meglio
e aumentava il calore della rappresentazione, come succedeva e succede peraltro in Iran con Mobarak.
Pulcinella è l’unico burattino che parla con la pivetta, gli altri con la voce che gli dona il burattinaio. I
dialoghi i movimenti e i giochi di parole sono ricchi di affermazioni assurde ed erotiche, componenti questi
che rendono lo spettacolo surreale, violento e poetico.
I Burattini.
Questo tipo di burattini, molto arcaico come fattura, viene chiamato guarattelle, termine cinquecentesco che
indica piccole cose di nessun valore, oppure dal verbo guattare, che significa nascondere.
La loro dimensione è quella di un pugno di una mano (grandezza del cuore).Sono composti da teste scolpite,
in legno di tiglio, e da una vestina al posto del corpo.
Ciò permette agilità e velocità, dando allo spettacolo un ritmo sostenuto, quasi musicale in certi momenti. I
personaggi classici oltre a Pulcinella sono Teresina, l’innamorata, il Cane, il Guappo, il Gendarme, il
Monaco, la Morte e il Boia. Ci sono anche degli oggetti presenti nello spettacolo come la Scopa, la Bara e la
Forca. A ciò si aggiungono oggi piccole ma autentiche novità del gusto contemporaneo.
” I burattini battono l’uno contro l’altro i loro bastoni, colpiscono la testa del nemico cadono e si rialzano,
afferrano un corpo caduto e lo buttano….vanno in giro, mostrando paura o sicurezza, mostrano eccitamento
sbattendo la fronte sul proscenio”(A. Pasqualino). I burattini delle guarattelle portano con loro “una comicità
che fa esplodere il carnevalesco e il corporeo in modo dirompente.”(Ugo Vuoso)
Luca Ronga
Associazione Culturale LA BAGATTELLA
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