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AirPlus International Travel
Management Study 2015
Parte 2
Un confronto delle tendenze e dei costi
globali nella gestione dei viaggi d’affari.
5%
Panoramica
Viaggiare per lavoro, un fattore motivazionale
I viaggiatori ritengono che i viaggi d’affari siano più un
fattore motivazionale o di frustrazione? I 941 travel
manager intervistati in occasione dell’AirPlus
International Travel Management Study 2015 in 24 Paesi
a livello mondiale, propendono per la prima risposta. Solo
il 5% ritiene che i propri viaggiatori lo considerino
frustrante, a fronte del 41% che lo ritiene motivante.
Tuttavia una percentuale altrettanto elevata, il 44%,
ritiene che la risposta includa sia fattori motivazionali che
di frustrazione. Per quanto riguarda l’Italia, ben il 64% dei
travel manager ha risposto che il viaggio d’affari è
considerato motivante, mentre solo il 24% lo ha definito
causa di frustrazione.
Queste risposte forniscono alle aziende una guida
importante per la gestione dei viaggiatori.
24%
Italia
64%
Italia
44%
41%
Pollice in alto per i viaggi d’affari intorno al mondo
Fattori motivanti e fattori frustranti
Per non sottovalutare il potenziale impatto negativo
dei viaggi sul personale è stato chiesto ai travel
manager di indicare se i viaggiatori considerino
motivanti o meno sette fattori e se ne considerino
frustranti o meno altri otto. In media il 65% degli
intervistati è stato d’accordo su ognuno dei fattori
motivanti e il 61% è stato d’accordo su ognuno dei
fattori frustranti.
Principali fattori di motivazione del viaggio
Incontrare i colleghi di persona
Nel caso di aziende con più sedi o di multinazionali con filiali estere, il
personale ha la necessità di incontrarsi faccia a faccia almeno
occasionalmente per facilitare la comunicazione, l’innovazione e la coesione
aziendale. In un momento di necessità di contenimento dei costi, è facile
dimenticare che la spesa per i viaggi d’affari è in realtà un investimento.
Qual è il guadagno derivato dalle occasioni di incontro del personale?
Una risposta precisa è impossibile, ma i travel manager percepiscono
chiaramente l’esistenza di un valore, anche se non può essere quantificato.
Questo risulta, dunque, essere in testa ai fattori motivazionali e vediamo che il
dato dell’Italia (82%) si allinea alla media mondiale (88%).
100%
Francia, Turchia
87%
Media
mondiale
84%
Italia
68%
Singapore
98%
Regno Unito, USA
88%
Media
mondiale
82%
Italia
69%
Cina
Una buona pianificazione del viaggio
I travel manager comprendono chiaramente anche che, per garantire la produttività
del personale e il pieno rispetto dei tempi di viaggio, è necessario garantire
un’organizzazione efficiente. Anche in questo caso il dato dell’Italia (84%) si avvicina
alla media mondiale (87%), sottolineando l’importanza che i viaggiatori italiani
attribuiscono a questo fattore. Strumenti semplici per la ricerca e la prenotazione e
sistemi di pagamento agevoli sono elementi vitali del processo organizzativo. Il fatto
che l’azienda non sia in grado di fornire questi strumenti costituisce un problema, in
quanto attualmente sono disponibili moltissimi strumenti per la pianificazione sia per
i dispositivi mobili che sui canali online. I travel manager non possono affidarsi
solamente all’applicazione stretta della travel policy per ottenere che il personale in
viaggio si comporti correttamente. Gli strumenti di gestione del viaggio devono
essere sufficientemente validi da invogliare i viaggiatori a utilizzarli.
Conoscere città e Paesi nuovi
I viaggi sono faticosi e spesso impegnano del tempo della vita privata del
personale, per esempio le sere e i fine settimana. Se viaggiare non includesse
anche aspetti piacevoli, sarebbero poche le persone disponibili. Conoscere
posti nuovi è un elemento segnalato dal 60% dei travel manager italiani
(rispetto al 50% di altri Paesi europei), tuttavia il dato è lontano dalle
percentuali evidenziate nei mercati emergenti, dove viaggiare viene
considerato in misura maggiore un’opportunità.
97%
Messico
70%
Media
mondiale
60%
Italia
50%
Paesi Bassi,
Scandinavia
97%
Messico
100%
Francia, Turchia
%
dia
ale
%
a
%
e
89%
Capire nuove culture
Brasile
I risultati in questo caso sono molto simili al fattore “Conoscere nuove
città/Paesi”, inclusi i dati più elevati per i mercati emergenti. Anche per
l’Italia il dato è simile a quello riportato per il fattore precedente (56%).
Si dice spesso che viaggiare allarghi la mente, e le aziende multinazionali
hanno necessità di personale
70%entusiasta di esplorare e di misurarsi con 69%
culture diverse. Ma devono
allo stesso tempo assicurarsi che incontrare
Media
Media
mondiale
persone diverse con culture diverse rimaga un elemento secondario del mondiale
viaggio di lavoro e non lo scopo principale.
60%
56%
Italia
Italia
50%
Paesi Bassi,
Scandinavia
93%
74%
Italia
32%
Canada
55%
Media
mondiale
43%
Russia
69%
Media
mondiale
56%
100%
Italia
Brasile
78%
Itali
49%
Belgio
Un alto livello di comfort
I travel manager sanno che il viaggio deve sempre avere un livello minimo
di comfort al di sotto del
quale non possono andare, se non vogliono
Australia
scoraggiare il personale a effettuare importanti trasferte di lavoro. D’altro
lato, se il viaggio diventa troppo lussuoso, potrebbe incoraggiare trasferte
non necessarie. L’influenza della cultura di appartenenza in ogni caso sembra
essere determinante, in quanto le variazioni nazionali sono maggiori rispetto
a quasi ogni altro fattore. In particolare questo aspetto è molto rilevante per i
32% una risposta nel fatto che
viaggiatori italiani (74%) e sembra trovare comunque
Paesi Bassi,
i travel manager, pur nel conseguimento dellaScandinavia
logica dei costi e dell’efficienza,
44%standard qualitativi accettabili
in questi anni hanno cercato51%
di mantenere
Italia
Media
India,trasferte,
Messico,
per quanto riguarda la gestione
delle
mantenendo come priorità la
mondiale Singapore
sicurezza e il comfort del viaggiatore.
89%
Messico
89%
Brasile
74
100%
94%
Sudafrica
65%
Russia
100%
93%
Prolungare la trasferta durante il week-end
Messicotravel evidenziano come
Le tendenze in atto nel segmento del business
stia diventando più
70%
Media
frequente da parte di chi viaggia per lavoro cogliere l’opportunità della trasferta prolungando
72%
mondiale
il proprio soggiorno,
Media per dedicare un po’ di tempo a se stessi, alla propria famiglia e ai propri
interessi. Ilmondiale
business travel e il leisure
di incontro, fino a
67%
74%sembrano dunque trovare un punto
Italia di
Italia ciò possa suggerire un nuovo modello
poco tempo fa impensabile. Sebbene
39% egli non ha cambiato il proprio approccio
comportamento da parte del viaggiatore business,
Italia
32%scenario le strutture
al lavoro, che rimane il motivo della sua trasferta. In questo nuovo
Canada
ricettive devono saper cogliere le opportunità offerte da questa tipologia di viaggiatore
rispondendo alle sue esigenze e mettendo, per esempio, a disposizione spazi di condivisione
55%
49%
e ad alto tasso
di tecnologia (il wifi gratuito è Media
ormai una condizione indispensabile) dove
13%
Belgio
Australia
poter organizzare
incontri di lavoro, ma anchemondiale
servizi innovativi che14%
consentano al
Russia
viaggiatore di trascorrere il proprio Messico
tempo libero in modo confortevole
aumentando così la
permanenza all’interno dell’hotel.
89%
89%
Australia
Brasile
78%
Italia
62%
43%
Media
mondiale
Russia
32%
51%
44%
Italia
Media
mondiale
Paesi Bassi,
Scandinavia
13%
Paesi Bassi
80%
22%
India
Italia
Italia
61%
Il viaggio come status symbol
62%
Media
mondiale
100%
, Messico,
Singapore
100%
65%
Russia
89%
Messico
Maggiore
78%Minore
Media
Italia
61%
Russia
62%
Media
mondiale
Russia
80%
India
Italia
43%
33%
Italia
Media
È rassicurante trovare lo “status” in fondo alla lista; anche per l’Italia la
mondiale
Australia
percentuale
non è particolarmente significativa (29%). Tuttavia, da un lato non
59%
Media
tutti
riconoscono
apertamente che il viaggio rappresenta per loro un fattore di
29% mondiale
status,
dall’altro
il
fatto che un terzo dei travel manager dichiari che il viaggio
Italia
come status symbol è una motivazione per alcuni viaggiatori ci ricorda che
viaggiare può essere una decisione di acquisto emotiva e irrazionale.
34%
Media
Il dettaglio dei dati rivela che lo status è in generale un fattore più significativo
mondiale
13%
Brasile
nei Paesi
al di fuori del Nord America e dell’Europa occidentale.
Australia
14%
18%
Italia
59%
Media
mondiale
Bilanciare costi e comfort
La gestione dei viaggi, specie in questi ultimi anni di
crisi, ha sempre avuto l’obiettivo di bilanciare la
riduzione dei costi con la garanzia del massimo
comfort: i travel manger riconoscono questa
necessità e si adoperano per trovare le soluzioni
migliori senza compromettere il loro obiettivo di
contenere i costi.
Principali fattori di frustrazione del viaggio
Lunghi tempi di attesa
Le attese e i ritardi risultano essere il primo motivo di disagio per i
viaggiatori. La percentuale italiana (89%) non fa eccezione, allineandosi alla
media mondiale. È un fattore importante anche per i datori di lavoro perché,
nonostante la comunicazione mobile, il personale che trascorre più tempo
in viaggio non ottimizza la produttività. Il punteggio alto ci ricorda anche per
quale motivo i servizi premium offerti dalle compagnie aeree siano
importanti sia a terra sia durante il volo.
100%
Australia, Francia,
India, Spagna
89%
Italia
87%
Media
mondiale
61%
Cina
100%
India
76%
Media
mondiale
56%
Italia
Cambi di programma con breve preavviso
Poiché una buona pianificazione è stata ritenuta un fattore motivazionale
importante, non è sorprendente che il repentino cambiamento dei piani
abbia ottenuto un punteggio alto come motivo di frustrazione, benché il 56%
riferito all’Italia sia nettamente inferiore alla media mondiale. Ancora una
volta l’improvviso cambiamento dei piani si pone come sfida alla produttività
del personale, senza considerare l’impatto sui costi diretti, in quanto i
viaggiatori che devono riprenotare il viaggio all’ultimo minuto non si trovano
43% nella condizione di trovare i biglietti aerei più economici.
Russia
Lontananza dalla famiglia e dagli amici
Forse più di ogni altro, il punteggio alto di questo fattore ricorda ai travel
manager che i viaggi d’affari possono essere realmente stressanti per il
personale. Il tempo trascorso lontano da casa costituisce per molti un deterrente
naturale alla prenotazione di viaggi non necessari, anche se per una piccola
minoranza potrebbe avere l’effetto opposto! Infatti, rispetto alla reputazione
comune degli italiani come particolarmente legati agli affetti, la lontananza dalla
famiglia e dagli amici è causa di disagio solo per il 39% dei nostri connazionali.
94%
Sudafrica
72%
Media
mondiale
39%
Italia
70%
69%
Media
mondiale
60%
Paesi Bassi,
Scandinavia
100%
ico
India, Messico,
Singapore
89%
Australia
70%
mondiale
Canada
67%
94%
43%
Media
Media
mondiale
Media
mondiale
Viaggi lunghi
18%
Le trasferte a lungo
13% una percentuale crescente dei viaggi
Brasileraggio rappresentano
Australia
d’affari degli ultimi anni, così i lunghiAustralia
tempi di viaggio possono essere un
problema sempre più significativo. Il punteggio elevato di questo
Messico fattore (67% per
29%
l’Italia, su una media mondiale del 70%) ci mette in guardia sull’impatto che ha
Italia
sul morale
78%dei viaggiatori la prassi di utilizzare voli non diretti, a meno che non si
32% class.
34%
scelga laItalia
business
100%
44%
Italia
Russia
mondiale
93%
Messico
Paesi Bassi,
Scandinavia
65%
Russia
62%
Media
mondiale
100% 89%
India, Messico,
100%
Australia
61%
Italia
89%
Australia
29%
Messico
65%
Russia
14%
Russia
Italia
Media
mondiale
13%
Australia
65%
Russia
13%
Poco tempo a disposizione nel luogo di destinazione
Paesi Bassi
La crisi economica degli ultimi anni ha portato a ridurre i giorni di trasferta e a
concentrare in meno tempo l’attività lavorativa.
22%Per questo motivo una
India
Italiacome media mondiale e 61%
percentuale significativa
degli intervistati (59%
per l’Italia) ritiene la mancanza di tempo un fattore di frustrazione. Occorre
quindi evitare il rischio di comprimere troppi33%
appuntamenti in pochi giorni e di
Media
non riuscire a realizzare tutti gli obiettivi del viaggio.
34%
Media
61%mondiale
Italia
mondiale
Media
mondiale
Brasile
78%
Italia
13%
Barriere
linguistiche
Australia
14%
Non è sorprendente scoprire che il punteggio di questo fattore
Russiasi trovi
Messico
nella parte bassa della lista delle cause di frustrazione (il dato per l’Italia è
pari al 22%). Negli ultimi anni le abilità linguistiche sono migliorate in molti
Paesi e le traduzioni online hanno contribuito a ridurre gli ostacoli.
61%
Italia
62%
Paesi Bassi
22%
Italia
Media
mondiale
Brasile
Paesi Bassi
80%
India
22%
Italia
33%
Media
mondiale
Media
mondiale Barriere culturali
Paesi Bassi
13%
33%
59%
8%
63%
13%
89%
Media
mondiale
33%
63%
Italia
Brasile
Maggiore
Media
8%
Paesi
80%
59%
100%
Russ
59%
Australia
13%
14%
Media
mondiale
Brasile
Singapore
Mancanza di comfort durante i viaggi
È maggiore il numero dei travel manager che ritiene che il livello di comfort
74% da loro garantito ai viaggiatori sia causa di frustrazione (55%) rispetto a
Italia coloro che lo ritengono un fattore motivante. Come già visto è certamente
70%
78%
importante assicurarsi che il viaggio fornisca
Media un buon livello di comfort, per
Italia
mondiale
evitare conseguenze negative
32% sia sul senso del dovere che sul reclutamento 32%
Canada
e il mantenimento del personale.
Per 67%
l’Italia il dato della mancanza di comfort Paesi Bassi,
Scandinavia
Italia
è percentualmente superiore alla media
mondiale anche come fattore
di
62%
43%
44%
55%
51%
Media
39%
Russia
frustrazione.
Italia
Media Italia
Media
mondiale
mondiale
mondiale
18%
Sudafrica
72%
55%
49%
Belgio
51%
Italia
Media
39%
mondiale
talia
Italia
89%
32% Media
55%
Can
56%
50%
Italia
%
32%
Media
mondiale
Minore
Il punteggio basso di questo fattore non è sorprendente, considerato che il
69% ritiene che conoscere nuove culture sia un fattore motivazionale.
Tuttavia, le differenze culturali possono essere realmente frustranti.
Per esempio, in Europa occidentale si preferisce iniziare subito i lavori,
29%
mentre in Medio Oriente e in altre regioni ci si aspetta che gli ospiti
Media
mondiale
socializzino a lungo prima di trattare le questioni commerciali. In questo
caso l’Italia si colloca leggermente al di sopra della media mondiale (29%),
con il 33% degli intervistati.
Italia
33%
Italia
49%
Scandinavia
(Danimarca, Finlandia,
Norvegia, Svezia)
57%
53%
Regno Unito
Canada
62%
49%
Germania
65%
Paesi Bassi
Belgio
46%
Svizzera
48%
43%
64%
Spagna
Italia
55%
Austria
Francia
53%
Russia
50%
50%
Turchia
USA
67%
70%
Messico
Viaggiare è...
soprattutto motivante
in parte motivante
in parte frustrante
44%
Cina
India
60%
Singapore
67%
50%
Brasile
Australia
47%
Sudafrica
Diversi atteggiamenti in aree geografiche diverse
Esistono variazioni geografiche significative nel
rapporto con la motivazione e la frustrazione. In
generale, i mercati quali l’Europa occidentale (54%) e il
Nord America (51%), essendo maturi, sono più inclini a
vedere i viaggi d’affari come una mescolanza di
entrambi, rispetto alle regioni dell’Asia-Pacifico (35%)
e dell’America Latina (28%). I mercati emergenti
vedono generalmente i viaggi soprattutto come una
motivazione, specialmente l’India (70%), il Messico e il
Brasile (entrambi 67%).
Frustrazione in Cina
La maggiore eccezione della frattura tra mercati
emergenti e mercati maturi è rappresentata dalla
Cina, dove solo il 26% considera i viaggi una
motivazione e il 21% una frustrazione, una
percentuale decisamente maggiore di qualsiasi altro
Paese incluso nello studio. Le motivazioni si possono
trovare probabilmente nel fatto che negli ultimi anni
il trasporto aereo in Cina è diventato notoriamente
difficile, con gli aeroporti che restituiscono
costantemente le statistiche peggiori per quanto
riguarda la puntualità. Inoltre, negli ultimi mesi in
Cina si sono verificati diversi episodi della cosiddetta
“rabbia in volo” causati da ritardi prolungati.
L’eccezione dei mercati emergenti: la Cina
21%
26%
44%
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T + 39 (051) 4389330
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www.airplus.com
Informazioni sullo studio: questa è la seconda di tre parti dell’AirPlus International Travel Management Study
2015. Per lo studio l’agenzia internazionale di ricerche di mercato 2hm ha intervistato 941 manager in 24
Paesi da settembre a ottobre 2014.