Opere dalla Collezione Tonelli
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Opere dalla Collezione Tonelli
For Immediate Release Press Release Milan Milano | Wanda Rotelli | +39 02 29500202 | [email protected] Londra | Matthew Weigman | [email protected] Opere d’Arte Contemporanea • una Collezione Privata Italiana degli Anni ‘70 • Opere dalla Collezione Tonelli inoltre • Un capolavoro di Renato Birolli proveniente dal Detroit Institute of Arts a favore del Fondo acquisizioni del museo stesso in asta da Sotheby’s Milano il 25 e 26 Maggio Esposizione: dal 20 al 24 Maggio 2011, Palazzo Broggi, Via Broggi 19, Milano, h.10-13 e 14-19 Esposizione di una selezione di opere: 4 e 5 Maggio 2011, Palazzo Colonna, Piazza SS Apostoli 61, Roma, h.12-20 Asta: 25 Maggio, h 19, Palazzo Broggi, Via Broggi 19, Milano 26 Maggio, h 15 ,Palazzo Broggi, Via Broggi 19, Milano Alcune Collezioni private italiane costituiscono il meglio del catalogo d’asta di Sotheby’s Milano dedicato all’Arte Moderna e Contemporanea. Una ventina di lotti, tutti dedicati agli anni ’70 – provengono da una raccolta privata molto specifica – con opere di Acconci, Ceroli, Arman, Paolini e altri e che per brevità riassumiamo menzionando il Sol Lewitt del giugno 1970, sei chine su carta, stimato 40,000-60,000 euro e l’On Kawara datato e intitolato Nov. 22 1971 (liquitex su tela e ritagli di giornale in scatola di cartone) eseguito nel 1971 a New York della serie “Today” stimato a 80,000-120,000 euro. Di Arman numerose le presenze in questa raccolta, tra cui citiamo un Senza titolo del 1969 (accumulazione di archi di violino resina e plexiglass). Tra le opere d’Arte Moderna dell’appuntamento milanese va senz’altro evidenziata la bella tempera su carta – papiers collés – con la singolare cornice puntinata del 1918, bell’esempio di “Cubismo sintetico” di Gino Severini (si veda immagine in prima pagina); all’artista è oggi dedicata una grande mostra monografica a Parigi. Il quadro, Natura Morta: carte da gioco e pipa, già presso la Galleria Berggruen di Parigi e nel 1956 esposto sempre nella capitale francese al Musée Municipal d’Art Moderne in occasione del XII Salon de Mai, reca in catalogo una stima di 150,000200,000 euro. Di Alberto Savinio, al quale oggi Milano dedica una mostra a Palazzo Reale, un dipinto che rappresenta un soggetto assai raro nella produzione dell’artista: si tratta di una Natura morta con orologio, eseguita nel 1926-27, agli esordi della sua attività di pittore, ed esposta nel 1980 a Ferrara al Palazzo dei Diamanti, della quale il catalogo indica una stima di 180,000-250,000 euro. Proviene dalla celebre Collezione Jesi di Milano la delicata Natura Morta di Giorgio Morandi del 1942 – siamo in piena Guerra Mondiale - stimata 280,000-350,000 euro. 2 Giorgio De Chirico, è presente in catalogo con quattro opere degli anni ’50-’60 tra le quali citiamo Archeologi del 1961 (olio su tela, stima 400,000-600,000 euro), una tela di cm 80x60 il cui fascinoso soggetto è abbastanza raro sul mercato. Il dipinto è da quell’anno nella stessa collezione privata. Gli anni ’50 sono assai ben esemplificati nel presente catalogo d’asta e in particolar modo da un Afro del 1952, già nella Collezione de Luca di Roma ed esposto nel 1960 a Roma alla Galleria d’Arte Moderna in occasione dell’VIII Quadriennale d’Arte; la tela di cm 99x65 ha una stima di 160,000- 250,000 euro. E’ senz’altro un capolavoro il dipinto di Renato Birolli (si veda immagine pag 2) datato 1957 e che proviene dal Detroit Institute of Arts; Canto Popolare flammingo, No. 1 – olio su tela 196x90 cm – fu presentato nel 1960 alla XXX Biennale di Venezia e oggi è proposto in asta con una stima di 80,000-120,000 euro per nuove acquisizioni del museo stesso. Proviene da un raffinato collezionista privato che lo acquistò direttamente dall’artista, il Castellani del 1960 (120,000-180,000 euro). L’opera è stata esposta nel 2001 alla monografica dedicata all’artista milanese organizzata alla Fondazione Prada di Milano. Identica provenienza per il bel Morellet del 1974 (acrilico e serigrafia su tavola, 25,00035,000 euro). Altro nucleo centrale dell’asta proviene dalla Collezione Tonelli che include opere di grandi artisti italiani e internazionali: da Christo (Package and hand track, 1973) a Domenico Gnoli (Grey fragments, 60,000-80,000 euro), da Hans Hartung a Jean-Paul Riopelle e Tano Festa. Tra questi, vale la pena soffermarsi su un grande olio, vernice e graffiti su tela del ’57 di Antoni Tàpies, già alla Galerie Stadler di Parigi e nella Collezione Piacenza di Torino; esposto inoltre alla Kunsthalle di Berna, Pittura n.27 ha una stima di 200.000 - 300,000 euro. 3 Della stessa collezione menzioniamo inoltre Superficie 197 di Giuseppe Capogrossi, un olio su tela del 1957, in mostra al Centro di Cultura di Palazzo Grassi a Venezia nel 1984, stimato 150,000-180,000 euro. Da un’altra importante Collezione Privata Italiana, proviene Base magica (stimata 150,000-200,000 euro) di Piero Manzoni, un’opera – dedicata al tema dell’opera d’arte vivente - che all’epoca della sua creazione nel 1961 rappresentò una delle maggiori novità europee in fatto di avanguardia (si veda immagine qui a fianco). Dello stesso periodo sono i due Concetto Spaziale (27x22 cm) di Lucio Fontana entrambi datati 1964-65 e stimati 200-300,000 euro ciascuno, e degli stessi anni Azzurro del cielo, azzurro del mare etc etc, Concetto spaziale stimato 180,000-250,000 euro. Dello stesso anno anche il grande e magnifico Dorazio Urania (80,000-120,000 euro). Jannis Kounellis (si veda immagine pag 3) è al centro della sessione serale con un capolavoro del 1963-64, Senza Titolo, un olio su tela, con sei tele sostituibili ad incastro (cm 200x248) e di cui Achille Bonito Oliva scrive in catalogo: “Il quadro con sei tele sostituibili ad incastro concretizza in pieno l’idea di un’architettura dipinta che fa da sfondo e nello stesso tempo accoglie il suono delle lettere, l’iconografia notturna della luna, l’onda sinuosa del mare.[…] L’opera nasce e vive sulla dialettica, principio costante del principio creativo di Kounellis che fa della pittura un mezzo e non un fine” (ABO). Il grande quadro è stimato 400,000-600,000 euro. Più d’uno i Boetti in asta, tra i quali citiamo l’arazzo bianco del 1988: Senza Titolo, stimato 350,000-450,000 euro, che celebra il doppio ruolo di artista e scrittore, tanto amato da Boetti. 4 Conclude questo sintetico excursus un’opera della Signora dell’Arte Italiana, Carla Accardi, Verde Grande (si veda immagine sottostante) vernice su sicofoil, eseguito nel 1974 e già nella Collezione torinese di Paola Invrea: 120,000- 160,000 euro la stima. 5