LeFotocamereDigitali 1°Parte

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Corso di Fotografia Digitale
Lezione n. 2
Le Fotocamere Digitali
1° Parte
Introduzione
I vantaggi offerti dalla tecnologia digitale, rispetto a quella analogica, sono
notevoli, infatti si raggiungono ormai prestazioni elevate con costi contenuti.
Inoltre il digitale consente una versatilità impossibile da ottenere con i sistemi
analogici.
Figura 1 – Fotocamera Digitale
Vediamo ora alcuni dei vantaggi offerti dall’uso di Fotocamere Digitali.
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Le fotografie realizzate possono essere visionate sul monitor in miniatura
che è incorporato nella Fotocamera, subito dopo averle scattate. In
questo modo se la Fotografia è difettosa (sovresposta, troppo scura,
sfocata o mossa), si può facilmente cancellare e quindi rifare.
Le fotografie digitali possono essere facilmente acquisite e quindi ritoccate
ed elaborate al computer senza perdere la qualità.
Al momento di stampare, si potrà scegliere con semplicità le Fotografie da
riprodurre, stampando solo quelle che sono riuscite meglio.
Oltre a scattare fotografie, le Fotocamere Digitali permettono altre
funzioni come: la registrazione di suoni, la creazione di video clip o la
funzione web cam.
La Fotocamera Digitale
Nel mondo della fotografia digitale, fino a pochi anni fa, per usi amatoriali
venivano utilizzate soltanto Fotocamere Compatte, in quanto erano più
economiche, leggere e maneggevoli rispetto ai modelli evoluti. L’uso delle
Reflex digitali (o D-Slr e cioè Digital Single Lens Reflex) era invece relegato
esclusivamente al mondo professionale, ovviamente per i costi estremamente
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Lezione n. 2
elevati che comportavano. L’anello di congiunzione tra questi due mondi
(professionale e amatoriale) è stato rappresentato dall’uscita delle Fotocamere
chiamate prosumer (unione dei termini professional e consumer), provviste di
un’ottica fissa ma con elevata escursione focale.
Figura 2 – Fotocamera Digitale Compatta
Figura 3 – Fotocamera Digitale Reflex
Ora in commercio si trovano anche Reflex digitali economiche, che soddisfano
le esigenze dei fotoamatori, senza richiedere grossi investimenti. Attualmente il
mercato propone quindi entrambi i tipi di Fotocamere Digitali (Compatte e
Reflex), che sono in grado di accontentare ogni esigenza.
I Componenti della Fotocamera Digitale
Le funzioni delle Fotocamere Digitali rispetto a quelle a pellicola sono
immutate, cambia però l’acquisizione delle immagini. Infatti l’evoluzione
dell’elettronica ha permesso di sostituire i componenti analogici presenti nelle
Macchine Fotografiche tradizionali, con componenti digitali, quali per esempio il
Sensore d’immagine che sostituisce la Pellicola, o di manipolare
elettronicamente i dati acquisiti, come per il bilanciamento del bianco e per la
correzione degli occhi rossi.
Figura 4 – Fotocamera Digitale: caratteristiche tecniche
Vediamo ora i vari componenti che costituiscono una Fotocamera Digitale.
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Lezione n. 2
Il Mirino
Nelle Fotocamere prosumer, l’inquadratura del mirino è ottenuta da un segnale
elettronico proveniente dal Sensore d’immagine, che viene trasmesso
nell’oculare tramite un piccolo monitor LCD. Questo sistema è molto simile al
Reflex ottico, seppur ottenuto con una tecnologia diversa, del quale comunque
risulta essere molto meno definito. Le D-Slr possiedono invece un mirino Reflex
ottico e non elettronico, che comporta una netta superiorità sia sotto l’aspetto
qualitativo che di prestazioni. Infatti in condizioni di riprese dinamiche, dove la
prestazione del mirino è indispensabile per una corretta inquadratura, o in
condizione di luce scarsa o critica (per esempio nel controluce), il mirino Reflex
ottico mostra di essere nettamente migliore di quello elettronico. In Figura 5 è
visualizzato il mirino ottico con sistema a specchi di Olympus, che sostituisce il
classico mirino a Pentaprisma utilizzato normalmente nelle Fotocamere Reflex.
Figura 5 – Mirino con sistema a specchi
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Figura 6 – Mirino a Pentaprisma
Sistema Anti-polvere (anti-dust)
Figura 7 – Supersonic Wave Filter (SSWF)
Figura 8 – Filtro SSWF applicato al Sensore
Olympus ha sviluppato per prima, un sistema progettato per prevenire e
rimuovere il deposito di polvere sul Sensore d’immagine, disturbo caratteristico
delle Reflex, chiamato Supersonic Wave Filter o SSWF (Figura 7). Questo
problema, prima della diffusione del filtro anti-polvere, poteva essere risolto,
rimuovendo la polvere dal Sensore, solo ricorrendo ad un centro di assistenza.
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Questo tipo di inconveniente è dovuto principalmente a due fattori, vediamoli:
1. Intercambiabilità delle ottiche – Infatti una delle caratteristiche principali
delle Fotocamere Reflex è la possibilità di intercambiare le ottiche.
Questa particolarità espone però le parti interne della Fotocamera
all’ambiente circostante, rendendole esposte a polvere o altri elementi
volatili che possono incidentalmente ricoprire il Sensore, determinando
quindi un deterioramento della qualità delle fotografie.
2. La meccanica delle Reflex - Durante la fase di scatto, vengono attivati i
componenti interni come lo specchio reflex, che si solleva, o l’otturatore
che si apre, i quali, insieme al movimento dei rispettivi ingranaggi,
determinano la formazione di pulviscolo, che potrebbe depositarsi sul
Sensore.
Figura 9 – Filtro sporco
Figura 10 – Filtro dopo la pulizia
Quindi per eliminare questo disturbo, diversi produttori hanno adottato il
Supersonic Wave Filter. Questo sistema prevede l’inserimento di un filtro
trasparente, posto tra l’otturatore della Fotocamera e il Sensore, che vibrando
ad alte frequenze, rimuove il pulviscolo il quale, per caduta, viene catturato da
una superficie adesiva posta sul fondo, impedendo così alla polvere di
depositarsi sulla superficie del Sensore (Figura 11).
Figura 11
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Un altro sistema anti-polvere è quello sviluppato da Sony, poi adottato da altri
costruttori.
Questa tecnologia consiste nell’utilizzare un Sensore flottante (già installato per
lo stabilizzatore d’immagine Super SteadyShot) modificato, dotandolo di una
nuova funzione specifica per l’eliminazione dello sporco accidentale (Figura 12).
Figura 12 – Sistema Anti-dust di Sony
Anche Canon ha adottato un sistema anti-polvere chiamato EOS Integrated
Cleaning System, simile a quello di Olympus (Figura 13).
Figura 13 – Canon EOS Integrated Cleaning System
Le Fotocamere Canon incorporano inoltre un sistema interno chiamato Dust
Delete Data, in grado di segnalare la polvere posta sul sensore.
In questo modo i granelli di polvere possono essere tolti automaticamente dopo
lo scatto grazie al software Digital Photo Professional.
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Figura 14 - Canon Dust Delete Data
Questo sistema è una soluzione software, adottata anche da altri costruttori,
chiamata più in generale Dust Mapping. Consiste nell’effettuare uno scatto
campione su di una superficie chiara e uniforme, quindi il sistema analizzando
la situazione effettua una mappatura delle eventuali macchie sull’immagine
dovute allo sporco accidentale, effettuando la loro rimozione tramite
l’elaborazione del file acquisito. Infine un ulteriore sistema anti-polvere è quello
adottato da Sigma, che ha installato sulle sue Fotocamere un filtro ottico
statico chiamato Sensor Dust Protector (Figura 15).
Figura 15 – Sigma Sensor Dust Protector
Il Sensor Dust Protector è un sistema che non elimina lo sporco presente sulla
superficie del Sensore, ma blocca il deposito di pulviscolo inserendosi tra il
Sensore stesso e le ottiche. In questo caso si tratta di una soluzione passiva,
che può anche comportare un accumulo di sporco sulla superficie del filtro
senza però compromettere le fotografie effettuate, in quanto risulta posizionato
al di fuori dalla zona di fuoco.
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Sistema Anti-vibrazioni (anti-shake)
Per risolvere il problema del tremolio involontario, provocato dalla mano o dalla
nostra respirazione, sopratutto quando si impiegano degli zoom potenti e dei
tempi di apertura dell’otturatore abbastanza lunghi, i costruttori hanno
realizzato e implementato nelle Fotocamere gli Stabilizzatori d’immagine.
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Figura 16 – Stabilizzatore d’immagine
Lo Stabilizzatore d’immagine è quindi un sistema che permette lo scatto di
fotografie senza il tremolio, dando alle immagini una nitidezza maggiore
rispetto ad una foto realizzata senza questo dispositivo. Questo sistema è
utilizzato sia nelle Fotocamere digitali che analogiche e può essere di tipo ottico
o digitale.
Lo Stabilizzatore ottico, ereditato dalla tecnologia analogica, si basa sull’utilizzo
di lenti flottanti e funziona tramite un sistema meccanico che sposta le lenti
seguendo i movimenti involontari della mano, in modo da compensarne il
movimento. Questo tipo di Stabilizzatore si può trovare sia all’interno di una
Fotocamera, sia all’interno di un obiettivo supplementare che si può abbinare
ad una D-Slr.
Lo Stabilizzatore elettronico (visibile in Figura 17), incorpora nel corpo
macchina una tecnologia giroscopica che rende flottante il Sensore stesso.
Questo sistema rileva gli spostamenti su due assi (orizzontale e verticale) e
riposiziona il Sensore usando un componente piezoelettrico. Questa tecnologia,
ha il pregio di funzionare indipendentemente dall’ottica installata nella
Fotocamera e quindi evita l’acquisto di costose lenti stabilizzate.
Figura 17 – Stabilizzatore elettronico
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