Le carte segrete di Lawrence

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Le carte segrete di Lawrence
Le carte segrete di Lawrence
Centinaia di inediti dell’autore di “L’amante di Lady Chatterley” . Nelle
cartoline che scrisse al figlio di Ada, Jack, si rivela il senso profondo
della famiglia che accompagnò sempre le peregrinazioni di Lawrence.
di Cristina Nadotti
Il lato nascosto di D. H. Lawrence, quello del fratello affezionato, dello zio che non
dimentica mai di mandare una cartolina al nipote di 8 anni. Da qualche giorno sono
consultabili all’università di Nottingham centinaia di scritti inediti dell’autore di L’amante
di Lady Chatterley. Sono lettere, cartoline, quaderni di appunti e dipinti, che la famiglia
aveva finora conservato. “The Clarke Papers”, questo il nome con cui la collezione verrà
catalogata, sono stati raccolti da Ada, la sorella minore di Lawrence, la Lettrice delle
lettere, una figura centrale nella vita dello scrittore. Gli inediti arricchiscono la collezione
già fondamentale dell’università di Nottingham, dove Lawrence studio, e dove ora si sta
tenendo una mostra su lui e le donne, nella quale è stato possibile inserire alcuni pezzi
dei “The Clarke Papers”.
I documenti hanno un valore inestimabile sia dal punto di vista delle ricerche, sia come
oggetti da collezionismo. La famiglia di Lawrence li aveva già affidati all’università di
Nottingham perché li conservasse in modo appropriato. Ora le trattative affinché le carte
fossero messe a disposizione degli studiosi sono giunte a conclusione. Fino a oggi la
famiglia ha preferito non rendere pubblici i documenti anche perché in essi compaiano
riferimenti espliciti a persone ancora in vita e perché, spiega Sean Matthewe, direttore
del centro di ricerca su Lawrence all’università, << si tratta di scritti talvolta
commoventi, che mostrano il lato più intimo di un personaggio pubblico. Mostrano, di
fatto, l’uomo di famiglia, che i suoi cari ricordano ancora con affetto e nostalgia >>.
Tra i “Clarke Papers” ci sono prime versioni di poesie e annotazioni sul lavoro di
revisione, racconti brevi scritti da un giovanissimo Lawrence e tante lettere e cartoline.
Nelle lettere alla sorella Ada si trovano l’uno vicino all’altro i resoconti delle difficoltà
economiche, le frasi da << lessico famigliare >> e commenti su eventi di cronaca, come
ad esempio il grande sciopero dei minatori britannici del 1926. lo scrittore fornisce
notizie continue sul proprio lavoro, sui progressi fatti sia dal punto di vista letterario che
editoriale, annotazioni che potranno offrire elementi fondamentali per comprendere la
difficile carriera letteraria di Lawrence. Solo ben oltre la sua morte nel 1930, infatti, fu
riconosciutoli valore internazionale di questo autore. I critici del suo tempo gli
rimproveravano di non aver innovato come James Joyce e di aver descritto donne che non
avevano il carattere rivoluzionario di quelle di Virginia Wolf.
Lawrence, che ha cantato un inno alla sensualità con L’amante di Lady Chatterley e ha
lasciato straordinari resoconti dei suoi viaggi in tutto il mondo, autore prolifico di saggi,
poesie, teatro, fu una figura scomoda, bollato subito dopo la morte come <<fascista e
sessista>>. Ci sono tra i “Clarke Papers” anche lettere che membri della famiglia si
scambiarono dopo la morte dello scrittore e che Ada inviò ad amiche, testi che indicano le
disposizioni testamentarie di Lawrence, l’angoscia che lo colse negli ultimi periodi di vita
in senatorio ( da cui andò via per morire << da uomo libero >> il giorno prima del
decesso), e tutta l’amarezza per le incomprensioni sulla sua opera.
Nelle cartoline che scrisse al figlio di Ada, Jack, si rivela il senso profondo della famiglia
che accompagnò sempre le peregrinazioni di Lawrence. << Le cartoline sono deliziose
>> spiega Dorothy Johnston direttore dell’archivio dell’università, << danno nuove
chiavi di interpretazione dei rapporti fra lo scrittore e i parenti più stretti. Lawrence non
ebbe figli, ma scrisse di bambini con grande trasporto. Quanto rivelano le cartoline del
suo rapporto intimo con il nipote di 8 anni è molto interessante >>. Densi di suggestione
e di spunti per la ricerca sono i due quaderni. Lawrence cominciò a prendere appunti
quando era uno studente a Nottingham, dal 1906 al 1908, a 21 anni, e su uno dei due
libricini scrisse fino al 1911. essi contengono poesie, bozze di racconti, annotazioni per
soggetti, tra i quali un testo che diverrà poi il decimo capitolo del romanzo Figli e amanti.
Gli appunti sono pieni di correzioni febbrili, di versioni emendate o ampliate di uno stesso
testo, una testimonianza straordinaria del labor limae che caratterizza l’attività dello
scrittore per tutta la sua vita: basta pensare che de L’amante di Lady Chatterley esistono
tre versioni successive e che anche nel periodo in cui la tubercolosi minava le sue forze,
Lawrence non smise mai di rivedere e aggiustare.
<< I “Clarke Papers” sono l’ultimo grande corpus letterario che contiene sia materiale
biografico che significativi testi originali di Lawrence >>, conclude Dorothy Johnston. Di
sicuro la possibilità di consultare i “Clarke Papers” terrà impegnati gli studiosi per
parecchi anni e c’è da attendersi un fiorire di nuove pubblicazioni su Lawrence, vista la
diffusa presenza di elementi autobiografici in tutta la sua opera. ( Da La Repubblica del
18 agosto 2007 )
di Cristina Nadotti
(24/06/2015)
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