Le cinque regole fondamentali per la protezione dei dati nei server

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Le cinque regole fondamentali per la protezione dei dati nei server
Le cinque regole fondamentali
per la protezione dei dati nei
server virtuali
Aprile 2013
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Contenuti
La protezione dei dati e la spinta verso la virtualizzazione ................................ 3
Gli elementi fondamentali della protezione dei dati nei server virtuali ............... 3
La protezione dei dati nei server virtuali con CommVault® Simpana® ............... 4
CommVault....................................................................................................... 5
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La protezione dei dati e la spinta verso la virtualizzazione
I vantaggi della virtualizzazione dei server sono evidenti e stanno favorendo il passaggio verso implementazioni su larga
scala. Dai risparmi derivanti dalla server consolidation o la flessibilità e l’agilità di business garantite dalle nuove architetture di
cloud pubblico o privato, la virtualizzazione sta rapidamente diventando un elemento fondamentale del data center moderno.
Tuttavia, la diffusione delle infrastrutture di server virtuali sta producendo conseguenze impreviste in tema di archiviazione e
protezione dei dati. Il consolidamento di reti e server fisici dà luogo a un’infrastruttura IT estremamente convergente nella
quale, risorse già limitate, sono ancora più insufficienti. I tipici rapporti di server consolidation di 10 a 1 implicano che - anche
per task di routine come il backup e il recovery - è disponibile solo una frazione delle risorse originali. Inoltre, l’impressionante
crescita dei dati unita al crescente numero delle macchine virtuali stanno generando una quantità di informazioni ancora più
ampia e consolidata da gestire e proteggere. I benefici dei server virtuali in termini di risparmio, flessibilità e uptime delle
applicazioni stanno convincendo i clienti a implementare applicazioni critiche in contesti virtuali. Tali applicazioni sono
caratterizzate da rigorosi SLA relativi ad application uptime, punti di ripristino granulare e rapide tempistiche di recovery.
In virtù di questo passaggio ai data center virtuali e a un’operatività 24 ore su 24, c’è l’esigenza di riconsiderare le tecniche di
protezione dei dati. Data protection e data recovery devono avere un impatto minimo sul front end e non possono affidarsi
esclusivamente ai metodi tradizionali di copia dei dati dalla produzione al back end. Una soluzione moderna ed efficace
minimizza il carico sui sistemi di produzione, riduce l’impegno degli amministratori, potenzia la protezione e il ripristino dei dati,
semplifica la transizione a un data center virtuale e abilita opzioni basate sul cloud se necessario.
Gli elementi fondamentali della protezione dei dati nei server virtuali
Incremento delle finestre di backup: la combinazione di un elevato consolidamento dei server con un’alta densità di
macchine virtuali (VM) concentra i dati su un numero limitato di server fisici in cui la maggior parte delle risorse è dedicata ai
workload di produzione. Sono poche le risorse libere- se ne esistono - per attività di gestione tradizionali come il backup. In
questa nuova realtà di ambienti consolidati e virtuali, ai team di storage e backup viene chiesto di proteggere ampi archivi di
dati in continua espansione con risorse limitate di calcolo, di rete e di storage, e di farlo in meno tempo.
Dato che le risorse continuano nel processo di consolidamento e gli ambienti virtuali diventano sempre più grandi, il volume di
dati contenuto nelle macchine virtuali sta crescendo a dismisura. Questo aumento impressionante di dati da archiviare, gestire
e proteggere in ambiente virtuale sta aggravando quella che già di per sé è una situazione ingestibile, se si adotta un
approccio di streaming backup tradizionale. Ci sono casi in cui i backup di archivi contenenti molti terabyte di dati effettuati
utilizzando l’approccio streamed backup hanno oltrepassato le 24 ore, troppo per le esigenze di un data center moderno.
Ogni macchina virtuale è sostanzialmente un insieme di file di grandi dimensioni (VMDK in un contesto VMware). Questi file
sono conservati su LUN noti come Datastore. É possibile configurare questi ultimi su volumi di storage a blocco iSCSI o Fiber
Channel o su volumi NFS. Le tecnologie di protezione dati tradizionali quali vStorage API for Data Protection (VADP) o
VMware Consolidated Backup (VCB) di VMware si affidano ad agenti esterni per proteggere i file VMDK associati ai server
virtuali. I passaggi tipici sono i seguenti:

Rendere inattivo temporaneamente il server virtuale per ottenere un’immagine consistente della VM.

Utilizzo dell’agente VADP per leggere l’immagine della VM dal Datastore.

Copia dei file immagine su un disco di backup.

Riattivare i server virtuali per le normali operazioni.
Nonostante il VADP garantisca elevati livelli di efficienza, è pur sempre un metodo di trasmissione che sposta i file immagine
dal datastore al disco di backup per proteggerli. Per ambienti con finestre di backup in continua riduzione, non ci sono risorse
(tempo e banda) sufficienti per spostare tutti i dati della VM. Anche se l’infrastruttura è disponibile per copiarli, questa attività
sovraccarica eccessivamente i datastore nel momento in cui i dati vengono letti.
Dati non protetti nelle macchine virtuali: la semplicità di implementazione di nuove VM porta a una proliferazione che rende
impegnativo il compito degli amministratori che devono tenere traccia delle nuove VM e assicurare che le corrette policy di
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protezione e conservazione dei dati vengano ad esse applicate. Esiste un serio rischio che vengano create macchine virtuali
senza che poi ne venga mai effettuato il back up. Oggi, molti amministratori spendono una notevole parte del proprio tempo a
individuare le nuove macchine virtuali e ad applicare manualmente le policy di protezione dei dati. In un data center moderno
con centinaia o migliaia di VM, questo approccio manuale è una soluzione inaccettabile.
Integrazione delle applicazioni: siccome vengono virtualizzate applicazioni sempre più cruciali – come SQL, Exchange e
Oracle – è necessario fornire lo stesso livello di protezione e recovery che queste applicazioni avrebbero in ambiente fisico,
rimanendo comunque nei limiti imposti da un ambiente virtuale altamente consolidato. Il data center moderno richiede ora
soluzioni di protezione dei dati che offrano un livello di integrazione con le applicazioni in grado di offrire funzioni di backup e
restore garantendo il massimo uptime .
Garantire punti di ripristino: in virtù dell’elevato tasso di crescita e di modifica dei dati, non è più sufficiente affidarsi al
backup della notte precedente. Inoltre, le aziende implementano sempre più applicazioni critiche in un contesto di server
virtuali, richiedendo Recovery Point Objective (RPO) di ore. In altre parole, è necessario essere in grado di effettuare il
ripristino a poche ora prima – non al backup della notte precedente – per ridurre al minimo la perdita dei dati e l’impatto in
seguito a qualsivoglia interruzione. La creazione di punti di ripristino frequenti senza che questi abbiano conseguenze
sull’attività produttiva rappresenta una grande sfida.
Assicurare la granularità del ripristino: al fine di accelerare ulteriormente i ripristini, le aziende necessitano di un approccio
integrato volto a recuperare in modo granulare i dati a livello di volume, file, oggetto o applicazione. La capacità di ripristinare
un’e-mail o un singolo file dall’archivio dati su una macchina virtuale è di vitale importanza per assicurare l’uptime
dell’applicazione. Gli approcci tradizionali che richiedono il recupero di un intero datastore di una VM (come per esempio un
VMDK) e successivamente la ricerca tra i contenuti per trovare una singola e-mail sono troppo time consuming. Alcune recenti
soluzioni consentono ripristini a livello di file e di oggetto, ma spesso richiedono un secondo passaggio per generare il
catalogo degli oggetti gestiti e garantire un restore granulare. Ciò aggiunge tempi di elaborazione ulteriori e rischi nei processi
di protezione dei dati. È necessaria una soluzione che offra opzioni di ripristino granulare, fino al livello del file o dell’oggetto, in
un unico step di backup.
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La protezione dei dati nei server virtuali con CommVault Simpana
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CommVault® Simpana® è una rivoluzionaria soluzione di gestione dei dati che non solo indirizza le sfide di gestione delle
Informazioni e di protezione dei dati generate negli ambienti data center tradizionali, ma accelera il passaggio a data center
virtuali e cloud-ready. Grazie a Simpana®, le aziende possono avere benefici tangibili sin dal primo giorno di implementazione
passando dagli ambienti tradizionali al data center moderno. Per esempio, utilizzando nuove tecniche che accedono una volta
sola ai dati e li riutilizzano per molteplici operazioni di protezione, le aziende possono aggirare le numerose insidie che si
celano dietro alle tecnologie tradizionali o alle soluzioni puntuali. Con CommVault® Simpana® è possibile:

Proteggere centinaia di server virtuali in pochi minuti con un impatto minimo sui server di produzione.

Proteggere in tutta sicurezza e facilità ambienti VMware molto estesi con migliaia di macchine virtuali.

Automatizzare discovery e protezione di nuove macchine virtuali.

Creare e spostare efficientemente copie secondarie di dati per la conservazione e il disaster recovery utilizzando la
deduplica integrata alla sorgente.

Creare copie di protezione consistenti al 100% con le applicazioni.

Utilizzare la protezione granulare per garantire ripristini selettivi a livello di VM, volume e oggetto di file o di
applicazione.
Se un’azienda vuole utilizzare i vantaggi derivanti dalla virtualizzazione, deve risolvere le sfide legate alla protezione dei
server virtuali. A tal fine, è necessario adottare un nuovo approccio che consenta di modernizzare rapidamente la gestione e
la protezione dei dati. Con CommVault Simpana, è possibile trarre il massimo vantaggio dall’implementazione di tecnologie di
virtualizzazione, e abilitare cloud pubblici e privati, continuando a soddisfare le proprie esigenze di archiviazione, protezione e
gestione dei dati – ora come in futuro.
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CommVault
Una vision unica - la convinzione che ci sia un modo migliore per soddisfare le attuali e future esigenze di gestione dei dati guida CommVault nello sviluppo di soluzioni di Singular Information Management® per raggiungere il livello più elevato di
protezione, disponibilità universale e gestione semplificata dei dati, anche in ambienti storage complessi. La piattaforma unica
di CommVault offre alle aziende un controllo senza precedenti sulla crescita, sui costi e sui rischi connessi alla gestione dei
dati. I moduli software di CommVault Simpana® sono stati progettati per assicurare massima interoperabilità attraverso la
condivisione di un unico codice e di un comune set di funzionalità, per garantire i massimi livelli di protezione dati,
archiviazione, replicazione, ricerca e gestione delle risorse. Sono sempre più numerose le aziende che si rendono conto
dell’efficienza, delle prestazioni, dell’affidabilità e del controllo senza eguali che solo CommVault è in grado di offrire. Ulteriori
informazioni su CommVault sono disponibili all’indirizzo www.commvault.it. La sede CommVault è a Oceanport nel New
Jersey.
Per maggiori informazioni sulla protezione dei dati nei server virtuali:
http://www.commvault.com/simpana.html#t-0
http://www.commvault.com/solutions-virtualization.html
For more information about Simpana® software modules and solutions,
and for up-to-date system requirements, please visit www.commvault.com
www.commvault.com • 888.746.3849 • [email protected]
CommVault Worldwide Headquarters • 2 Crescent Place • Oceanport, NJ 07757
Phone: 888.746.3849 • Fax: 732.870.4525
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