Normativa - atc laudense nord

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Normativa - atc laudense nord
Normativa
Le specie oggetto di controllo sono
a. Sempre tutelate
b. sempre cacciabili
c. non hanno nessuna tutela e quindi si può effettuare il controllo
Il controllo è:
a. un intervento che si può fare liberamente
b. un intervento eccezionale, da effettuarsi in determinate condizioni
c. una pratica ordinaria, come la caccia
Il controllo si può effettuare:
a. solo nei parchi e nelle riserve naturali
b. solo nelle zone a caccia programmata
c. anche nelle zone a divieto di caccia individuate dal Piano Faunistico Provinciale
Il controllo è:
a. un intervento da realizzare quando alcune specie sono problematiche
b. un uso sostenibile della fauna
c. una tipologia di caccia
Il controllo si fa:
a. su tutte le specie
b. solo sulle specie alloctone
c. sulle specie alloctone e sulle specie autoctone che si rivelano localmente problematiche
Nella LR 26/1993 quale dei seguenti articoli regolamenta il controllo della fauna selvatica?
a. Articolo 18
b. Articolo 41
c. Articolo 53
Il controllo si effettua per:
a. ridurre i danni
b. ridurre la popolazione autoctona
c. salvaguardare le specie cacciabili
Il controllo si effettua
a. solo mediante sparo
b. impiegando diversi strumenti anche contemporaneamente
c. solo con la prevenzione e le catture
Il controllo si effettua
a. solo fuori dal periodo di caccia
b. mentre si esercita la pratica venatoria
c. con le tempistiche dettate dal protocollo tecnico pluriennale della Provincia di Lodi
Una specie si può dire problematica quando
a. aumenta rapidamente
b. causa danni ingenti alle attività agricole
c. disturba le attività di caccia
Una specie si può dire problematica quando
a. è una specie che aumenta rapidamente
b. è una specie che si nutre delle specie cacciabili
c. è una specie alloctona che causa degli squilibi ecologici
Il controllo diretto si può effettuare
a. con tutti i mezzi a disposizione purchè siano efficaci
b. con mezzi e strumenti selettivi
c. con le armi da fuoco
Il controllo della volpe si può effettuare in tana:
a. sempre
b. quando si identifica sul territorio una tana di volpe
c. da febbraio a luglio con l’ausilio del cane
L’abbattimento della volpe può essere effettuato di notte:
a. in attività di controllo tutto l’anno solare escluso il periodo aprile – agosto
b. durante la regolare attività venatoria
c. mai
Il controllo diretto dei corvidi si può effettuare:
a. Catture con gabbie trappola e successiva soppressione
b. mediante sparo, in volo
c. mediante esche alimentari o richiami vivi e successivo sparo
Il controllo diretto dei corvidi mediante cattura con gabbia trappola si può effettuare:
a. tutto l’anno
b. solo in inverno
c. tra metà marzo e metà agosto
Biologia della conservazione
Cosa si intende per densità biologica?
a. Massima densità superata la quale compaiono segni di decadimento fisico all’interno della
popolazione
b. Massima densità superata la quale si verificano danni intollerabili alle colture agro-forestali e/o
alla vegetazione naturale
c. Minima densità minima per l’applicazione di un piano di utilizzo venatorio
Cosa s’intende per reintroduzione?
a. L’immissione di capi di una determinata specie in un’area in cui la specie è ancora presente
b. L’immissione di capi di una determinata specie in un’area in cui la specie non è più presente
c. L’immissione di capi di una determinata specie in un’area in cui la specie non è mai stata
presente
Per valutazione della Potenzialità faunistica di un territorio si intende la definizione dei
seguenti parametri:
a. Distribuzione e consistenza reale delle popolazioni
b. Distribuzione e consistenza potenziale delle popolazioni
c. Struttura reale e potenziale delle popolazioni
Le dimensioni di una popolazione aumentano quando:
a. Il tasso di natalità è inferiore a quello di mortalità
b. Il tasso di mortalità supera quello di natalità
c. Il tasso di natalità supera quello di mortalità
Cosa si intende per Densità Agro-Forestale?
a. Massima densità superata la quale compaiono segni di decadimento fisico all’interno della
popolazione
b. Massima densità superata la quale si verificano danni intollerabili alle colture agro-forestali e/o
alla vegetazione naturale
c. Densità minima per l’applicazione di un piano di controllo
Quale tipo di dispersione di una popolazione animale risulta più comune?
a. La dispersione casuale
b. La dispersione aggregata
c. La dispersione uniforme
Per densità di una popolazione si intende:
a. Il numero di individui per unità di sforzo di cattura
b. Il numero di individui per unità di superficie
c. Il numero di individui per percorso campione
La predazione è:
a. Spesso causa primaria di estinzione delle popolazioni predate
b. Spesso un fattore stabilizzante delle popolazioni predate
c. Spesso un fattore destabilizzante delle popolazioni predate
Per popolazione si intende:
a. Un gruppo di organismi della stessa specie
b. Un gruppo di organismi dello stesso Ordine
c. Un gruppo di organismi di più specie
Cosa si intende per introduzione?
a. L’immissione di capi di una determinata specie in un’area in cui la specie è ancora presente
b. L’immissione di capi di una determinata specie in un’area in cui la specie non è mai stata
presente
c. L’immissione di capi di una determinata specie in un’area in cui la specie non è più presente
Quali di queste immagini rappresenta una popolazione “vecchia”’
a
b
c
Quali di queste immagini rappresenta una popolazione “stabile”’
a
b
c
Quali di queste immagini rappresenta una popolazione “in espansione”’
a
b
c
Quale tipo di dispersione di una popolazione animale risulta più comune?
a. La dispersione casuale
b. La dispersione aggregata
c. La dispersione uniforme
Una specie si definisce invasiva quando
a. è una specie alloctona che si espande rapidamente nel nuovo ecosistema
b. è una specie che ha grandi fluttuazioni nel tempo
c. è una specie che aumenta rapidamente
Una specie si definisce alloctona quando
a. è naturalmente presente in una determinata area nella quale si è originato
b. non appartiene alla fauna originaria di una determinata area, ma che vi è giunto per l’intervento
(intenzionale o accidentale) dell’uomo
c. è una specie che è stata introdotta
Una specie si definisce autoctona quando:
a. è naturalmente presente in una determinata area nella quale si è originato
b. non appartiene alla fauna originaria di una determinata area, ma che vi è giunto per l’intervento
(intenzionale o accidentale) dell’uomo
c. è una specie che è stata introdotta
SPECIE VOLPE
La volpe è:
a. un felide
b. un canide
c. un mustelide
Che tipo di dieta ha la volpe?
a. composta principalmente di piccoli mammiferi come la lepre
b. carnivora
c. onnivora
Quale tra le seguenti è l’impronta di una volpe?
a.
b.
c.
In che periodo nascono i cuccioli della volpe?
a. dicembre-gennaio
b. giugno-luglio
c. marzo-aprile
Nel conteggio primaverile al canto e a vista dei maschi di fagiano qual è il raggio di ascolto
del rilevatore?
a. 500 m
b. 300 m
c. 150 m
Qual è il periodo in cui è massima la popolazione residente di volpe?
a. ottobre-novembre
b. giugno-agosto
c. marzo-maggio
In che periodo si può effettuare il conteggio notturno con faro di volpe?
a. tutto l'anno
b. in autunno
c. in primavera
La volpe è una specie territoriale?
a. si
b. si, ma solo nel periodo degli accoppiamenti
c. no
Quante volte partorisce una volpe?
a. una volta ogni due anni
b. una volta all’anno
c. due volte all’anno
Quale tra le seguenti è l’impronta di una volpe?
a.
b.
c,
Quale tra queste è una malattia comune nella volpe?
a. leptospirosi
b. scabbia
c. mixomatosi
In che periodo si effettua il conteggio a vista delle tane attive su area per la volpe?
a. tutto l'anno
b. in autunno
c. in primavera
La volpe è una specie autoctona in Italia?
a. no, è originaria del Nord America
b. si
c. no, è originaria della Scandinavia
Quale tra le seguenti è l’impronta di una volpe?
a.
b,
c.
In che periodo si accoppia la volpe?
a. maggio-giugno
b. gennaio-febbraio
c. novembre-dicembre
La volpe scava tane lunghe e complesse?
a. si, lunghe almeno 10 m e con più ingressi
b. si, con un solo ingresso ma almeno con 4 o 5 camere
c. no, spesso utilizza le tane scavate da altri
Quale ausiliario di utilizza per il monitoraggio delle tane attive di volpe?
a. un cane da ferma
b. un furetto
c. un cane da tana
Quali problemi si possono incontrare nel monitoraggio delle tane attive su area per la
volpe?
a. se la densità di volpe è alta ci sono molte tane vicine appartenenti a volpi diverse ed è
difficile valutare il numero esatto di individui adulti
b. se la volpe viene disturbata può spostare i piccoli e quindi è possibile che la stessa
cucciolata venga contata due volte
c. nessuno
SPECIE CORVIDI
Quale tra le seguenti specie è oggetto di controllo in provincia di Lodi?
a. corvo comune
b. cornacchia grigia
c. ghiandaia
Il sesso (maschio o femmina) di una gazza si può riconoscere?
a. sempre, guardando l’iride dell’occhio e misurando il peso
b. mai
c. per una buona percentuale di individui, misurando la lunghezza dell’ala e il peso
In una gazza si possono riconoscere le seguenti classi di età?
a. giovane dell’anno, giovane nato nella stagione riproduttiva precedente, adulto
b. giovane dell’anno, adulto fino a tre anni, adulto più vecchio di tre anni
c. giovane, immaturo, adulto, vecchio
In una gazza adulta le due penne più esterne dell’ala hanno la seguente caratteristica?
a. banda nera sulla punta stretta, parte bianca molto ampia
b. banda nera sulla punta larga, parte bianca molto stretta
c. iridescenza su tutte le penne che sono completamente nere
I corvidi si nutrono?
a. solo di vegetali, in particolare di semi e granaglie
b. sia di vegetali (in particolare in autunno-inverno), sia di animali (in particolare in primaveraestate)
c. prevalentemente di frutti
I corvidi in un anno si riproducono?
a. di norma due volte, con possibilità di una terza covata di rimpiazzo
b. 5-6 volte, in presenza di abbondanza di risorse alimentari
c. con un’unica covata
Un nido di gazza si riconosce da quello della cornacchia grigia per:
a. le dimensioni del diametro molto più piccole
b. il materiale con cui è costruito, paglia e foglie
c. la calotta di copertura del nido, una specie di “coperchio”
Chi può riutilizzare un nido di cornacchia abbandonato?
a. altre specie di uccelli, come i rapaci
b. nessuna altra specie animale
c. alcuni mammiferi, tra cui ghiri e pipistrelli
La predazione di uova e nidiacei da parte dei Corvidi influisce prevalentemente:
a. sugli individui adulti riproduttori di fagiano
b. sul tasso di natalità e sulla sopravvivenza dei giovani fagianotti
c. sull’intera popolazione di fagiano
Una cornacchia grigia adulta presenta la parte interna della mandibola superiore:
a. di colore nero
b. di colore rosa
c. di colore rosato con striature nere
Quale tra le seguenti specie è oggetto di controllo in provincia di Lodi?
a. gazza
b. corvo comune
c. ghiandaia
Il sesso (maschio o femmina) di una gazza si può riconoscere:
a. per una buona percentuale di individui, misurando la lunghezza dell’ala e il peso
b. sempre, guardando la placca incubatrice nelle femmine e la cloaca evidente nel maschio
c. per una buona percentuale di individui, guardando l’iride dell’occhio, che è marrone nelle
femmine e grigia nel maschio
In una gazza si possono riconoscere le seguenti classi di età:
a. giovane dell’anno, immaturo, adulto (più vecchio di quattro anni)
b. giovane, immaturo, adulto, vecchio
c. giovane dell’anno, giovane nato nella stagione riproduttiva precedente, adulto
Una gazza adulta si riconosce per una banda nera sulla punta delle due penne più esterne
dell’ala che è:
a. larga
b. con striature bianche
c. stretta
Per quanto riguarda l’alimentazione, i corvidi si possono definire:
a. onnivori (si nutrono sia di vegetali, sia di animali)
b. essenzialmente carnivori (si nutrono solo di altri animali, uova, carogne)
c. vegetariani (dieta a base di semi, granaglie e frutti)
I corvidi si riproducono:
a. con tre covate all’anno
b. con un’unica covata all’anno
c. ogni 2-3 mesi
Un nido di cornacchia grigia si riconosce da quello della gazza per:
a. le dimensioni molto più grandi
b. l’assenza della calotta di copertura del nido, una specie di “coperchio”
c. il diverso materiale con cui è costruito
I nidi dei corvidi:
a. possono essere utilizzati da altre specie di uccelli protetti, come i rapaci
b. non vengono mai riutilizzati dalle coppie che li hanno occupati una volta
c. possono essere utilizzati da altre specie di uccelli, in particolare piccoli passeriformi
Una cornacchia grigia giovane presenta la parte interna della mandibola superiore:
a. di colore nero
b. di colore rosa
c. di colore bianco
Il monitoraggio dei corvidi viene realizzato attraverso il conteggio dei nidi lungo transetti:
a. in qualsiasi periodo dell’anno, con almeno due ripetizioni
b. in inverno, in assenza di copertura fogliare, con una verifica dei nidi occupati in primavera
c. in estate, quando è massima la vegetazione sugli alberi e i giovani sono appena involati
Quale tra le seguenti specie è oggetto di controllo in provincia di Lodi:
a. corvo comune
b. taccola
c. cornacchia grigia
La gazza ha sessi simili, quindi maschio e femmina si possono riconoscere:
a. mai
b. per una buona percentuale di individui, misurando la lunghezza dell’ala e il peso
c. molto raramente, guardando l’iride dell’occhio (grigio nella femmina) e misurando il peso
(maggiore nel maschio)
In una gazza si possono riconoscere le seguenti classi di età:
a. giovane, adulto fino a due anni, adulto fino a tre anni, più vecchio di tre anni
b. giovane dell’anno, giovane nato nella stagione riproduttiva precedente, adulto
c. giovane, immaturo, adulto, anziano (oltre i 10 anni)
In una gazza giovane (nata nella stagione riproduttiva precedente all’anno in corso) le due
penne più esterne dell’ala hanno la seguente caratteristica:
a. banda nera sulla punta stretta, parte bianca molto ampia
b. banda nera sulla punta larga, parte bianca molto stretta
c. iridescenza su tutte le penne che sono completamente nere
I corvidi si nutrono:
a. sia di vegetali (in particolare in autunno-inverno), sia di animali (in particolare in primaveraestate)
b. prevalentemente di sostanze di origine vegetale, in particolare di semi e frutti
c. prevalentemente di carcasse di animali morti
I corvidi si riproducono:
a. con un’unica covata all’anno
b. ogni 2 mesi circa, nel periodo primaverile-estivo
c. con tre covate all’anno
Un nido di gazza si riconosce da quello della cornacchia grigia per:
a. il materiale diverso con cui è costruito
b. la presenza di una calotta di copertura del nido, una specie di “coperchio”
c. la posizione del nido sulla pianta (differente altezza)
Quali tra queste specie possono utilizzare nidi di corvidi abbandonati:
a. alcuni rapaci, come il lodolaio o il gufo comune
b. alcuni passeriformi come il merlo o il tordo bottaccio
c. alcuni mammiferi, come la faina o il ghiro
Nella cornacchia grigia è possibile riconoscere il giovane dall’adulto guardando:
a. il colore della parte interna della mandibola superiore
b. il colore delle zampe
c. la forma delle penne del collo
Il monitoraggio dei corvidi in provincia di Lodi negli ultimi due anni è stato realizzato
attraverso:
a. il conteggio dei nidi lungo transetti
b. il conteggio degli individui in alimentazione sui campi seminati
c. il conteggio degli individui in corrispondenza dei dormitori