il tributo di new york al direttore del metropolitan

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il tributo di new york al direttore del metropolitan
IL TRIBUTO DI NEW YORK AL DIRETTORE
DEL METROPOLITAN JOSEPH VOLPE
HOUSTON TEXAS – Tutti quelli che hanno sorriso
nel sentire l’espressione americana “self made man”
faranno bene da ora in poi a pensarci due volte. Un
esempio indiscutibile d’uomo che s’e’ fatto da se’
esiste in carne ed ossa ed e’ un illustre cittadino di
New York che onora con quanto e’ riuscito a realizzare
nella sua vita operosa tanto l’America che la Patria
d’origine e cioe’ l’Italia. Durante il corso di una serata
di gala dell’Italian American Museum, venerdi 28
Aprile
sara’
tributato
un
riconoscimento
particolarmente meritato alla lunga carriera di Joseph
Volpe direttore generale del celebre teatro lirico
Metropolitan. Quando Joseph Volpe quest’anno si
ritirera’ dopo oltre un quarantennio di serio ed
instancabile impegno e voltandosi a guardare alle sue spalle considerera’ da dove
era partito e’ probabile che riesca a stento a credere lui stesso a come sia riuscito
a giungere tanto in alto e partendo proprio dal basso. Questi sono i gradini che
l’hanno portato alla direzione di uno dei teatri di musica lirica piu’ prestigiosi del
mondo. Tutto era iniziato nel 1964 con la sua assunzione come carpentiere
apprendista. Due anni piu’ tardi Volpe era gia’ passato pero’ alla posizione di
capo carpentiere nei nuovi locali del Metropolitan che erano stati trasferiti nel
frattempo presso il Lincoln Center. Nel 1978 il capo carpentiere era gia’ diventato
direttore tecnico e nel 1981 aiuto direttore delle operazioni. Intanto le difficolta’
nel dirigere adeguatamente il grande teatro di New York di molti dei direttori
generali che si succedevano l’uno dopo l’altro inducevano il comitato direttivo ad
offrire la poltrona piu’ prestigiosa proprio a Mister Volpe del quale tutti
riconoscevano invece le grandi doti e le notevoli capacita’ personali dimostrate
chiaramente sul campo. Era il 1990 ed iniziava cosi’ la carriera di General
Manager dell’ex apprendista carpentiere che secondo un’opinione condivisa
largamente si chiude brillantemente dopo ben sedici anni di grande impegno e di
notevoli realizzazioni. Joseph Volpe in tutti questi anni ha diretto il Metropolitan
con una visione chiara dei suoi compiti e con polso sicuro. Della sua carriera di
direttore generale due tra gli episodi che si ricordano di piu’ sono quello del
licenziamento della cantante Kathleen Battle e quello delle critiche da lui rivolte a
Pavarotti per la cancellazione del suo spettacolo. In seguito l’amicizia fra i due,
scontratisi forse per avere entrambi una personalita’ troppo forte, fu ristabilita e
si concluse cosi’ il contrasto fra i due personaggi. Adesso, al ragazzo d’origini
modeste venuto da Brooklyn e dalla nostra “Grande Italia” radicata in America,
nella splendida cornice del Cipriani Wall Street durante una brillante serata di
gala sara’ tributato il premio che certamente merita. Questo prestigioso
italoamericano, che e’ diventato anche una figura storica del mondo della lirica di
New York con quanto e’ riuscito a fare nella sua vita, dimostra certamente che
avere dei sogni ambiziosi e’ molto importante ma che lo e’ anche avere le doti
necessarie e sapersi impegnare instancabilmente per potere alla fine realizzarli.
RO PUCCI – HOUSTON, TEXAS