1 - LOMBARDIA. MARONI:MI ASPETTO CHE GOVERNO TENGA

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1 - LOMBARDIA. MARONI:MI ASPETTO CHE GOVERNO TENGA
22 MARZO 2014
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1 - LOMBARDIA. MARONI:MI ASPETTO CHE GOVERNO TENGA FEDE
A IMPEGNI
2 - LOMBARDIA. MARONI:PAGATI DEBITI P.A. ALLE IMPRESE,TOLTI
TICKET
3 - LOMBARDIA. INFRASTRUTTURE LOMBARDE, MARONI: CONTESTATE
CONSULENZE, NON APPALTI
4 - LOMBARDIA. MARONI:POSITIVE PROMESSE PADOAN SU PATTO
STABILITÀ
5 – LOMBARDIA. MARONI: EURO NON PUÒ UN ESSERE TABÙ
INTOCCABILE
6 – LOMBARDIA. 1750 VISITATORI IN CIMA AL PALAZZO DELLA
REGIONE
7 – LOMBARDIA. FAVA:133 MLN IN PIÙ SU PROGRAMMAZIONE
SVILUPPO RURALE
1 - LOMBARDIA. MARONI:MI ASPETTO CHE GOVERNO TENGA FEDE
A IMPEGNI
(Ln - Cernobbio/Co, 22 mar) "Mi aspetto che il Governo tenga fede agli
impegni presi con Regione Lombardia. Centinaia di milioni che devono
essere ancora dati, riduzione delle imposte, impegni già presi e
formalizzati che ancora mancano. Lunedì vedrò il ministro Lupi e spero
di avere delle buone notizie. Passare dalle parole ai fatti è segno di
concretezza, questo mi aspetto dal Governo Renzi". Lo ha detto il
presidente della Regione Roberto Maroni al suo arrivo al forum di
Confcommercio a Cernobbio (Como).
PENSARE A CRESCITA - Conversando con i giornalisti circa
l'atteggiamento di Bruxelles, Maroni ha ricordato che la definizione
precisa del Patto di stabilità, è "'Patto di stabilità e crescita'. Finora – ha
osservato - si è intervenuti solo sulla stabilità, sulla riduzione delle spese.
È ora di iniziare a pensare alla crescita". "Vuole dire - ha detto il
governatore - consentire alle Regioni che hanno i soldi di poterli
spendere, alle imprese di lavorare con tasse più basse, ai Comuni
virtuosi, che sono tanti al Nord, di usare i soldi che hanno in cassa".
"Tutte cose che Renzi sa bene, gliele ho dette io, mi aspetto quindi – ha
ribadito - che passi dalle parole ai fatti". (Ln)
pab
2 - LOMBARDIA. MARONI:PAGATI DEBITI P.A. ALLE IMPRESE,TOLTI
TICKET
(Ln - Cernobbio/Co, 22 mar) "Tante cose di quelle annunciate oggi
sono state fatte. Pagare i debiti dei Comuni nei confronti delle imprese,
ad esempio, noi l'abbiamo fatto. Abbiamo varato una misura, 'Credito
in cassa', che paga i debiti che i Comuni hanno nei confronti delle
imprese. La Regione ci ha messo 22 milioni, perché le banche si fidano
della Regione e hanno messo il resto: 1 miliardo di euro, senza
burocrazia, pro soluto. Basta che il segretario mette il timbrino sulla
fattura e le banche pagano". Lo ha detto il presidente di Regione
Lombardia Roberto Maroni, nel corso del suo intervento al Forum di
Confcommercio, a Cernobbio (Como).
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FATTI CONCRETI, A PARTIRE DALLA SANITÀ - "I costi standard sono già
stati approvati in sanità, non è una cosa da fare. Il bilancio della
Regione per tre quarti è destinato alla sanità. Nel mese di novembre
sono stati approvati finalmente i costi standard. A me interessano le
cose concrete. Con questa prima attuazione per gli ultimi due mesi del
2013 la Regione Lombardia ha preso, grazie alla sua virtuosità, 75 milioni
di euro in più, che ho usato per abbassare i ticket alle persone
anziane". (Ln)
gus
3 - LOMBARDIA. INFRASTRUTTURE LOMBARDE, MARONI: CONTESTATE
CONSULENZE, NON APPALTI
(Ln - Cernobbio/Co, 22 mar) "Sulla vicenda 'Infrastrutture Lombarde'
basterebbe che i giornali scrivessero le cose come stanno. Io sono
assolutamente tranquillo per più motivi. Innanzitutto perché l'inchiesta
riguarda vicende del passato, non di quest'anno e neanche dell'anno
scorso, del passato. Oggi ho sentito in un tg dire che 'i vertici della
Regione sapevano', senza dire che erano i vertici della Regione di 7 o 8
anni fa". Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia Roberto
Maroni, a margine del Forum di Confcommercio in corso a Cernobbio
(Como), a proposito dell'inchiesta su 'Infrastrutture Lombarde'.
CONTESTATE SOLO CONSULENZE - "Inoltre - ha proseguito Maroni l'indagine non riguarda appalti e meno che meno l'Expo. La Procura fa
infatti riferimento a irregolarità nelle consulenze. Infrastrutture
Lombarde, società costituita nel 2004, ha gestito, in dieci anni, appalti
per 11 miliardi di euro. Ebbene, non c'è un euro di questi soldi che i
magistrati dicono sono finiti nelle tasche sbagliate".
"Non c'è uno solo di questi appalti, meno che meno quelli su Expo – ha
ribadito il presidente - che la Procura dice siano stati fatti male".
NESSUNA CENSURA SU NESSUN APPALTO - "I magistrati - ha spiegato
Maroni - contestano l'affidamento fatto dalla società ad alcuni studi
legali per attività di consulenza: nessuna censura su nessun appalto
men che meno per Expo. Censurano per l'affidamento, perché,
dicono, essendo la società pubblica, pur essendo una spa, si deve fare
la gara. Le gare sono state fatte. E la Procura scrive: sono state fatte,
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ma era un malizioso espediente per continuare come prima seppure
sotto il velo di 'accorgimenti formali apparentemente ineccepibili'.
'Accorgimenti formali apparentemente ineccepibili'". "Vorrei che fosse
ben chiaro quello che c'è scritto - ha insistito il presidente -. Cioè: io
rispetto la legge, faccio la gara, faccio l'avviso pubblico, si presentano
questi avvocati e poi, liberamente, perché la legge me lo consente,
scelgo Tizio, Caio invece che Sempronio. Tutto formalmente
ineccepibile, dice la Procura, però è un malizioso espediente. Che
difesa c'è? Non basta neanche applicare al legge io dico? Non basta
applicare la legge dice la Procura. Dopodiché io non so che cosa fare
francamente. Più che controllare, cosa che la Regione ha fatto, che la
legge fosse applicata e lo è stata, io non so francamente cosa fare".
"SONO RATTRISTATO" - "Sono rattristato per la persona di Antonio
Rognoni, che ho conosciuto in questo anno, non lo conoscevo prima.
A me non interessa l'appartenenza politica o di clan. L'ho scelto, ho
ritenuto che fosse la persona giusta per rimanere lì, se ho sbagliato, mi
assumo la responsabilità politica. Non sono di quelli che scaricano
coloro che sono in difficoltà, però dico: se la contestazione è 'è tutto a
posto formalmente, però tu lo sei a metà', io non so come ci si possa
difendere da queste cose".
NESSUN PROBLEMA PER EXPO - "Detto questo - ha proseguito il
presidente - voglio rassicurare circa il fatto che, non essendoci di mezzo
gli appalti, men che meno quelli di Expo, il problema di Expo non si
pone, se non per il fatto che il direttore dei lavori indicato da
Infrastrutture Lombarde è stato interdetto nell'ambito dell'inchiesta. La
conseguenza è che lunedì ci sarà un nuovo direttore del cantiere,
indicato dalla Regione attraverso Infrastrutture Lombarde, per cui i
lavori non solo non dovranno riprendere, ma non si interrompono
proprio".
INADEMPIENZE DEL GOVERNO - "Siamo stretti con i tempi, le criticità
sono altre, non sono queste per Expo. E in particolare, colgo
l'occasione della presenza del ministro Padoan, per dire anche a lui ciò
che ho detto al ministro Lupi e al presidente Renzi l'altro giorno: ci sono
delle inadempienze da parte del Governo su Expo e sulle infrastrutture
e riguardano i soldi che il Governo si era impegnato a dare e che finora
non sono arrivati".
"SONO OTTIMISTA" - "Io sono ottimista. Si è parlato di dissidi tra me,
Pisapia e Sala: tutte balle. Nulla è vero, stiamo lavorando. Poi abbiamo
opinioni diverse su alcune cose, ma c'è sintonia. Il confronto è stato
sulle Vie d'acqua. Expo si fa se il Governo mantiene gli impegni presi e
non ho dubbi che lo farà. Per cui sono assolutamente ottimista. Questa
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è una brutta vicenda, che mi rattrista, ripeto, ma che riguarda il
passato e non riguarda né Expo né tantomeno il futuro di Expo". (Ln)
gus
4 - LOMBARDIA. MARONI:POSITIVE PROMESSE PADOAN SU PATTO
STABILITÀ
(Ln - Cernobbio/Co, 22 mar) "Sono rimasto favorevolmente colpito dal
fatto che, nella sua replica, il ministro Padoan abbia recepito il mio
appello sul Patto di stabilità, dicendo che ci lavorerà". Lo ha detto il
presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni al termine del
forum di Confcommercio, che si è svolto oggi a Cernobbio (Como).
Intervenendo alla tavola rotonda, alla quale hanno partecipato anche
Gaetano Quagliariello, Giovanni Toti, Lorenzo Guerini e Benedetto
Della Vedova, il presidente aveva rilanciato l'esigenza di superare i
vincoli che costringono i Comuni virtuosi a non spendere i soldi che
hanno in cassa e che invece potrebbero essere usati per investimenti,
infrastrutture e interventi a sostegno delle imprese.
QUESTIONE IMPORTANTE - "Questa - ha ribadito Maroni - è una delle
questioni più importanti che ho sottoposto al presidente del Consiglio
Matteo Renzi. I sindaci della Lombardia hanno nelle loro casse 8,5
miliardi, che possono essere usati non per aumentare le spese, ma per
fare investimenti e rilanciare l'economia. Per ottenere un effetto positivo
sulla ripresa, basterebbe lasciar spendere ai sindaci i soldi che già
hanno. Se su questo il ministro Padoan darà una risposta affermativa e
ci lavorerà sul serio, sarà un'ottima cosa e io lo sosterrò, anche se sono
all'opposizione del Governo cui appartiene". (Ln)
pab
5 – LOMBARDIA. MARONI: EURO NON PUÒ UN ESSERE TABÙ
INTOCCABILE
(Ln - Cernobbio/Co, 22 mar) "Non si può parlare di euro, non si deve
parlare di euro. Poi, quello di euro può essere il tema centrale
dell'Europa. L'Europa può essere la nostra salvezza una matrigna, o,
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ancora, è qualcosa che può portare anche ad aumentare la crisi nei
Paesi deboli". Così il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni,
nel corso del suo intervento al Forum di Confcommercio.
"Io penso - ha proseguito - che si debba discutere di questo quando si
discute di euro, senza tabù. Dopodiché, diciamo delle stupidaggini?
Bene. Ci si dirà perché diciamo delle stupidaggini, ma non ci si dica
'vade retro perché l'euro è intoccabile'. Perché l'euro è una moneta
che non è gestita dagli Stati, men che meno dalle Istituzioni europee,
ma dalla Bce, sulla quale non mi risulta che la politica e le istituzioni
abbiano un controllo".
MONETA DELLE BANCHE - "Chi sono - ha continuato il presidente – gli
azionisti della Banca d'Italia? Banca Intesa e Unicredit principalmente,
cioè due banche private. Di questo stiamo parlando. Questo è il
Vangelo assoluto intoccabile? Io dico di no". "Io dico - ha concluso
Maroni - che ci sono delle condizioni storiche ed economiche che
devono far riflettere e che possono anche farci intervenire a modificare
le cose che un anno fa, due anni fa, dieci anni fa pensavamo fossero
la strada giusta". (Ln)
pab/gus
6 – LOMBARDIA. 1750 VISITATORI IN CIMA AL PALAZZO DELLA
REGIONE
AL BELVEDERE SONO SALITI ANCHE 60 DIPENDENTI CON FAMIGLIE
(Ln - Milano, 22 mar) Dopo la prima giornata di apertura straordinaria di
Palazzo Lombardia, in occasione della XXII Giornata di Primavera del
Fai, la sede del Governo regionale ha fatto registrare numeri
straordinari. Al Belvedere del 39° piano, per ammirare dall'alto Milano
con un panorama mozzafiato, sono saliti oggi 1750 cittadini, a cui si
sono aggiunti 60 dipendenti con le loro famiglie, in concomitanza con
la festa per il primo anno di attività della Giunta, che ha visto la
presenza di giochi e clown per i bambini a cura del Cral.
Tra coloro che non hanno voluto perdersi l'apertura straordinaria di
Palazzo Lombardia per godersi una vista ineguagliabile di Milano
c'erano l'assessore regionale alle Attività produttive, Ricerca e
Innovazione Mario Melazzini e il segretario generale di Regione
Lombardia Andrea Gibelli.
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PORTE APERTE - Ancora una volta nasi contro le vetrate del Belvedere
del 39° piano, a 161 metri d'altezza, a dimostrare che i cittadini
gradiscono queste aperture della sede del loro Governo regionale e la
sentono come propria.
Le Istituzioni e i cittadini hanno quindi nuovamente trovato un momento
di incontro, come già accaduto, in questi anni, in occasione della
Festa della donna, di San Valentino e per eventi culturali di primissimo
ordine.
Le visite proseguono nella giornata di domenica 23 marzo dalle 10 alle
17. (Ln)
SEGUONO FOTO
gus
7 – LOMBARDIA. FAVA:133 MLN IN PIÙ SU PROGRAMMAZIONE
SVILUPPO RURALE
ASSESSORE HA PARTECIPATO A CONVEGNO A CERESARA PER FIERA
(Ln - Ceresara/Mn, 22 mar) "La strategia del Comune di Ceresara di
puntare sull'agricoltura e sulle tipicità del territorio è assolutamente
positiva e condivisibile e la Regione Lombardia è disponibile per
veicolare le istanze degli agricoltori coordinandosi con i Gal, strumenti
previsti a livello comunitario per la promozione dell'agroalimentare".
Così ha detto l'assessore all'Agricoltura, Gianni Fava, al convegno
inaugurale della 65ma Fiera della Possenta di Ceresara (Mantova), in
programma fino al 25 marzo.
"Ceresara si caratterizza sul versante primario per due prodotti specifici ha ricordato Fava - il salame di Ceresara e la ciliegia, utilizzata anche
nella preparazione d di tortelli. La specializzazione è la direzione giusta,
ma va sostenuta da due elementi, che sono la storicità e la reperibilità
del prodotto".
Bene dunque il percorso rilanciato dal sindaco di Ceresara, Laura
Marsiletti, ha sostenuto Fava, "perché ha saputo interpretare le istanze
locali e sostenere l'agricoltura sul territorio, mentre in passato il
comparto primario era visto come un fastidio e un freno dello sviluppo
industriale. Ora che quel modello industriale è cambiato e non c'è più,
bisogna sostenere un sistema agroalimentare che parte dal locale".
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PUNTARE SU AGGREGAZIONE - Per la ciliegia di Ceresara, dunque,
"possono aprirsi opportunità concrete, pur sapendo che non abbiamo
le dimensioni produttive della ciliegia di Vignola, ma va perseguita
l'ambizione di creare un mercato nuovo con prodotti trasformati e
legati storicamente a un'area di produzione". Tutto ciò in linea con
quanto raccomandato dall'Unione europea, che sull'aggregazione
assicura il proprio sostegno.
GRANDE SFIDA DEI GAL - "Le risorse ci sono - ha ricordato l'assessore
regionale all'Agricoltura Fava - e la Lombardia potrà contare su 133
milioni di euro in più nell'ambito della programmazione dello Sviluppo
rurale. Serve però molta attenzione nella gestione condivisa dei
finanziamenti, assecondando i bisogni del comparto". Per la
promozione territoriale, in particolare, "i Gal andranno riorganizzati. Da
16 dovranno diventare 10. Ma hanno potenzialità enormi, a patto che
si concentrino sulla loro vera missione, che è aiutare il comparto
primario, anche con funzioni di multifunzionalità e orti sociali". La
grande sfida dei Gal, ha precisato Fava, "sarà quella di coinvolgere
tutti i territori della Lombardia e sostenerlo nella missione di promozione
dell'agroalimentare". (Ln)
rft
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