Piano Lauree Scientifiche – Fenomeni luminosi
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Piano Lauree Scientifiche – Fenomeni luminosi M. Ciminale, M. D’Angelo, C. Evangelista, E. M. Fiore Esperienza N. 4 – Polarizzazione: legge di Malus La luce è un’onda elettromagnetica, ossia un’onda trasversale dovuta a campi elettrici e magnetici che oscillano in un piano perpendicolare alla direzione di propagazione dell’onda. Il concetto di polarizzazione è una conseguenza della natura trasversale delle onde elettromagnetiche; lo stato di polarizzazione della luce è infatti definito dalla direzione di oscillazione del campo elettrico. Nelle due figure sottostanti è rappresentata un’onda luminosa che si propaga in direzione dell’asse z. Per l’onda in (a) il campo elettrico oscilla nel piano y-z parallelamente all’asse y, per quella in (b) oscilla nel piano x-z parallelamente all’asse x. Entrambe le onde si dicono polarizzate linearmente, la prima in direzione verticale, la seconda in direzione orizzontale. È importante notare che qualsiasi stato di polarizzazione della luce può sempre essere descritto da un vettore dato dalla somma delle componenti orizzontali e verticali del campo elettrico mostrate in figura. I seguenti applet sono utili per visualizzare quanto appena detto: http://fisicaondemusica.unimore.it/Polarizzazione.html http://www.ba.infn.it/~fisi2005/evangelista/fr8.html Le più comuni sorgenti luminose (sole, lampadine, fiamme,…) emettono luce non polarizzata, in quanto la direzione di oscillazione dei campi elettrici e magnetici cambia istante per istante (tutte le direzioni di oscillazione sono ugualmente probabili). Esistono materiali che si lasciano attraversare soltanto dalla componente del campo elettrico che vibra in una particolare direzione (detto asse di trasmissione); la componente del campo elettrico che vibra in direzione perpendicolare all’asse di trasmissione viene bloccata (o meglio assorbita). Questi materiali sono detti polarizzatori, in quanto sono in grado di trasformare luce non polarizzata in luce polarizzata linearmente (interponendo un polarizzatore sul cammino di un fascio di luce non polarizzato, si riesce a selezionare solo una particolare direzione di oscillazione - direzione di polarizzazione - della luce) 1 . 1 Ricordiamo per completezza che la luce può essere polarizzata anche in conseguenza di riflessione o di diffusione (riflessione in tutte le direzioni) da parte di un mezzo isolante (aria, acqua, vetro, plastica, ecc.): sia la luce riflessa da un lago che quella diffusa dall’atmosfera è parzialmente polarizzata! Nella pratica i polarizzatori sono generalmente montati in supporti girevoli e vengono spesso utilizzati come analizzatori di polarizzazione. In effetti, quando un fascio di luce polarizzata linearmente attraversa un polarizzatore IDEALE, l’intensità della luce trasmessa è legata all’intensità Io della luce incidente dalla relazione 2 : I = I0 cos2(θ) dove θ è l’angolo tra l’asse di trasmissione del polarizzatore e la direzione di polarizzazione della luce incidente. Questa relazione è nota come “legge di Malus”. Applichiamo questa legge alla situazione in figura, in cui il primo polarizzatore trasforma la luce incidente non polarizzata in luce polarizzata linearmente (in figura l’asse di trasmissione è orizzontale, per cui il polarizzatore trasmette luce polarizzata orizzontalmente), mentre il secondo polarizzatore è usato come analizzatore. - In base alla legge di Malus, per θ = 90° l’intensità della luce trasmessa è nulla: l’analizzatore orientato a 90° rispetto al polarizzatore non fa passare la luce (in figura, la luce polarizzata orizzontalmente non verrà trasmessa quando l’analizzatore ha asse di trasmissione verticale). - Viceversa, se l’asse di trasmissione dell’analizzatore è parallelo all’asse di trasmissione del polarizzatore (θ = 0°), tutta la luce incidente sull’analizzatore verrà trasmessa. - D’altro canto, se l’analizzatore è a θ = 45° rispetto al polarizzatore, soltanto metà della luce incidente sull’analizzatore sarà trasmessa. In questo esperimento, utilizzando un laser come sorgente luminosa, verificheremo la legge di Malus con un polarizzatore fisso ed un analizzatore rotante. Apparato sperimentale Banco ottico Laser Lamine polarizzatici (ruotabili) Lucegrafo Occhiali di protezione ATTENZIONE: il laser usato in questo esperimento può causare seri danni agli occhi. Non puntate mai gli occhi lungo la direzione del fascio laser. Guardate sempre e soltanto la radiazione diffusa, ovvero le “macchie” prodotte dal fascio laser quando incide su carta o schermi opachi. Indossate sempre gli occhiali per il laser. 2 Ricordiamo che l’intensità di un’onda elettromagnetica è proporzionale al quadrato dell’ampiezza del campo elettrico; si intuisce così l’origine del termine cos2(θ). Piano Lauree Scientifiche – Fenomeni luminosi M. Ciminale, M. D’Angelo, C. Evangelista, E. M. Fiore Polarizzazione: legge di Malus 2 Montaggio dell’apparato sperimentale Il laser e il lucegrafo sono ALLINEATI sul banco ottico in modo che il fascio laser incida sulla fenditura d’ingresso del lucegrafo. Controlliamo che l’allineamento sia corretto. Tra il laser ed il lucegrafo sono montati 2 polarizzatori (il primo funge da polarizzatore, il secondo da analizzatore), entrambi orientati con asse di trasmissione verticale: θP = θA = 0. L’orientazione del polarizzatore (θP) rappresenta la direzione di polarizzazione di riferimento, ossia la direzione rispetto alla quale calcolare l’orientazione dell’analizzatore (θ = θA - θP) man mano che questo verrà ruotato. Esecuzione dell’esperimento 1. Prendiamo nota dell’orientazione del polarizzatore (θP) e dell’orientazione dell’analizzatore (θA). Apriamo il programma “lucegrafo” e leggiamo il valore dell’intensità I trasmessa dall’analizzatore (“relative intensity current setting value” in basso a destra, valore fornito in unità arbitrarie). Riportiamo la coppia di risultati (θA, I) nella prima riga della tabella predisposta nel file di EXCEL “Polarizzazione.xls” (simile a quella riportata qui sotto). 2. Ora ruotiamo l’analizzatore a passi di 30° per un totale di 360° e registriamo l’intensità trasmessa. Riportiamo le misure nell’apposita tabella. θΑ (in °) I (u. a.) θ = θA - θP (in °) ALTERNATIVA all’esperimento in laboratorio Seguiamo le istruzioni precedenti per visualizzare l’esperimento con il seguente applet: http://www.claudiocancelli.it/web_education/fisica/polarizzazione_AF_3830.swf, Analisi dati 1. Riportiamo in un grafico l’intensità I (in unità arbitrarie) trasmessa dall’analizzatore al variare della sua orientazione θ rispetto al polarizzatore. 2. Linearizziamo il grafico in modo da verificare al meglio la legge di Malus. L’intercetta e il coefficiente angolare della retta calcolati da EXCEL sono in accordo con ciò che tci aspettavamo? Come potremmo migliorare il risultato ottenuto? NOTA: A differenza di un polarizzatore ideale, un polarizzatore reale: a. assorbe parte della luce incidente anche quando il suo asse di trasmissione è parallelo alla polarizzazione lineare incidente. Poiché la legge di Malus non tiene conto di questo effetto indicheremo con I0 non l’intensità incidente sull’analizzatore, bensì l’intensità trasmessa dall’analizzatore quando il suo asse è parallelo all’asse del polarizzatore (θ = θA - θP = 0°, 180°, 360°). b. non assorbe tutta la luce polarizzata perpendicolarmente al suo asse di trasmissione (si dice infatti che ha un certo “rapporto di estinzione”). La legge di Malus, valida per polarizzatori ideale, non tiene conto neanche di questo effetto. Piano Lauree Scientifiche – Fenomeni luminosi M. Ciminale, M. D’Angelo, C. Evangelista, E. M. Fiore Polarizzazione: legge di Malus 3 Domande sui concetti 1. Che valore di intensità ci aspettiamo di misurare quando θ = 45°? I(45°) = ….. Giustifichiamo la risposta e verifichiamo sperimentalmente (o con l’applet) la previsione, discutendo le eventuali discrepanze. 2. Fissiamo l’analizzatore in modo che il suo asse ottico sia perpendicolare a quello del polarizzatore (il fascio trasmesso tende a svanire). Ora inseriamo tra i due un altro polarizzatore orientato a caso. a. Che cosa osserviamo? b. Per quali orientazioni del nuovo polarizzatore ci aspettamo che l’intensità della luce trasmessa dall’intero sistema sia NULLA? (Usiamo la legge di Malus e/o un disegno per giustificare la nostra previsione). c. Per quali orientazioni del nuovo polarizzatore ci aspettiamo che l’intensità della luce trasmessa dall’intero sistema sia MASSIMA? (Usiamo la legge di Malus e/o un disegno per giustificare la nostra previsione). d. Per quali orientazioni ci aspettiamo di trovare un dimezzamento dell’intensità massima? e. Verifichiamo sperimentalmente le nostre previsioni e discutiamo con il docente le eventuali discrepanze. IN ALTERNATIVA seguiamo le istruzioni precedenti e verifichiamo le previsioni utilizzando l’applet: http://lectureonline.cl.msu.edu/~mmp/kap24/polarizers/Polarizer.htm Piano Lauree Scientifiche – Fenomeni luminosi M. Ciminale, M. D’Angelo, C. Evangelista, E. M. Fiore Polarizzazione: legge di Malus 4