La Sicilia 17.8.12_pag. 3

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VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
LA SICILIA
il FATTO
Astoi: per i tour operator
danni per 200mila euro
sì a un fondo di garanzia
«una forte pressione» e ci sarebbero
addirittura delle liste di piloti stilate in
base non alle capacità professionali o
di produttività, ma semplicemente ai
consumi di carburante che si registrano nei loro voli.
Le autorità aeree spagnole hanno
aperto in proposito un’inchiesta mentre la compagnia irlandese ha replicato sottolineando che tutti i suoi aerei
volano col livello di carburante previsto dalla legge.
C’è da dire, infine, che Ryanair non
gode in Francia dei vantaggi fiscali per
i vettori low cost: oltralpe, infatti, il
vettore irlandese è stato obbligato a
pagare le tasse su quel territorio nazionale.
LE STORIE.
ROMA. «L’idea di un fondo di garanzia ci piace e
crediamo sia necessaria per aiutare i tour operator che,
nella vicenda del default Wind Jet, hanno perso tra i 150
e i 200.000 euro»: lo ha sottolineato il presidente
dell’Astoi, Nardo Filippetti. «Del resto il progetto per un
fondo di garanzia utile per i tour operator e il turismo in
.3
generale - ha spiegato Filippetti - lo avevamo proposto
già nel 2008. Si tratterebbe di alimentare un fondo con
circa 50 centesimi a operazione che, nel corso di due o
tre anni, può dar vita ad una somma importante che,
nel prossimo futuro, potrebbe anche non essere più
alimentato in mancanza di emergenze».
Altri 40 minorenni non riescono a partire per una vacanza a Brescia
Un gruppo di orfani russi
resta bloccato a Bergamo
GIANCARLO COLOGGI
«Spesi 15mila euro di voli per i bimbi di Chernobyl. E ora?»
PAOLA BARBIERI
O PROPOSTA CONFCONSUMATORI
«Gli scali riducano le tasse
per evitare costi di riprotezione»
PARMA. «I costi di riprotezione che i
passeggeri dei voli Wind Jet stanno
pagando sono eccessivamente alti». Lo
rileva Confconsumatori, secondo cui «è
auspicabile che venga presa ad
esempio la recente esperienza
spagnola, quando, in seguito al
fallimento nel mese di gennaio della
compagnia Spanair, le società di
gestione degli aeroporti hanno
esonerato le compagnie che
riproteggevano i passeggeri dal
pagamento delle tasse aeroportuali».
Anche in Italia, afferma
Confconsumatori, «potrebbe accadere
la stessa cosa. Infatti le società
aeroportuali potrebbero a loro volta
compensare tali minori entrate a valere
sugli importi da destinare agli
investimenti e quindi non avrebbero
una perdita in senso economico.
Peraltro non si tratterebbe di costi
elevati. Questo nel caso in cui non fosse
possibile recuperare le somme da
Wind Jet, mentre, in caso di
salvataggio, tali somme potrebbero
essere richieste alla compagnia. Ma
anche nella malaugurata ipotesi di una
eventuale procedura fallimentare, che
ci auguriamo venga scongiurata, le
società aeroportuali sarebbero titolari
di un credito privilegiato trattandosi di
tasse dovute all’erario».
Confconsumatori rivolge quindi un
invito al Governo e all’Enac «affinché si
scelga con urgenza questa strada,
adottando tutti gli atti necessari e
pervenire ad una immediata
decurtazione totale delle tasse
aeroportuali». Secondo il segretario
generale di Adiconsum, Pietro
Giordano «per ovviare in futuro alle
disfunzioni create dal default di Wind
Jet, sollecitiamo la realizzazione di un
fondo di garanzia che possa garantire
tutti i viaggiatori, meccanismo che può
essere realizzato con il costo di mezza
tazzina di caffè, vale a dire 50
centesimi, che dovrebbero andare ad
alimentare questo fondo: il
meccanismo di garanzia attualmente
in vigore non funziona».
MILANO. Non ci sono solo vacanzieri
bloccati negli aeroporti o a casa per
colpa della crisi della compagnia aerea
siciliana Wind Jet. Ci sono anche due
gruppi di bambini e ragazzi russi, in
tutto una settantina: uno che ha trascorso le vacanze in provincia di Bergamo e non può ripartire, l’altro che
deve trascorrere un mese in provincia
di Brescia ma che non può viaggiare.
I 30 orfani minorenni ospiti di famiglie bergamasche dallo scorso giugno
dovrebbero ripartire per la regione di
Tambov, circa 500 chilometri a sud di
Mosca, dove vivono in diversi orfanotrofi, alle 9.05 del 30 agosto. Con la
cancellazione dei voli della compagnia siciliana ora rischiano di non poter rientrare in Russia prima della scadenza del visto a fine mese.
La Delegazione bergamasca che organizza l’ospitalità dei bambini fin dal
2001 si sta muovendo per trovare una
soluzione in tempi rapidi, anche se
non sembra semplice. «Anche perché
- spiega Franco Rossi della Delegazione famiglie bergamasche - in questo
modo avremo dei problemi per l’espletamento delle pratiche per la
prossima ospitalità invernale e forse
future».
Per lo stesso motivo, rischiano invece di non trascorrere le vacanze di un
mese a Capovalle in Valsabbia (Brescia), ospiti dell’Associazione Amici
di Cocca Veglie, una quarantina di ragazzi dai 10 ai 17 anni di Tula, una
delle regioni russe più colpite dal disastro nucleare di Chernobyl. «Abbiamo
acquistato i biglietti aerei per farli arrivare già a marzo, spendendo circa 15
mila euro - spiega don Pierangelo Ferrari, conosciuto da tutti come padre
Pippo, anima dell’Associazione - Tra
l’altro il volo per noi era molto comodo, perché prevedeva l’arrivo a Orio al
Serio (Bergamo). Ora non ci resta che
aspettare e vedere come si evolverà la
situazione». È da 17 anni che in Valsabbia vengono organizzate grazie al
volontariato le vacanze dei bambini
orfani della zona di Tula. Il rischio che
i bambini russi non riescano ad arrivare in Valsabbia c’è. L’ultima speranza è
che si possa usufruire della “riprote-
zione”, cioè il pagamento di
circa 80 euro a biglietto per
cambiare volo. «Sarebbe il
danno minore - dice padre
Pippo ma non è che possiamo permetterci di spendere altre grandi somme», dopo quella sborsata per i biglietti e faticosamente raccolta durante l’anno, anche
grazie alla generosità delle
offerte dei bresciani.
Sono stati 16 i voli speciali effettuati nelle notti del 14
e del 15 agosto da Alitalia, sui quali sono stati trasportati oltre 800 passeggeri di WindJet, e fino a ieri mattina la
compagnia ha riprotetto in totale
6.500 viaggiatori della compagnia catanese. Alitalia ha rinforzato il personale del customer center per rispondere alle telefonate. Dal 13 agosto,
inoltre, Alitalia ha cominciato a contattare direttamente tutti i passeggeri che avevano un volo con Windjet
per offrire assistenza e riprotezione
sui collegamenti speciali operati dalla Compagnia, e nei prossimi giorni
proseguirà con voli speciali notturni
da e per Catania e Palermo.
Da domenica 12 a mercoledì 15
agosto, Meridiana Fly-Air Italy ha operato 64 voli aggiuntivi. Tutti i posti
sono in vendita fino al 2 settembre
sui siti web della Compagnia, a un
prezzo finale tra gli 82 e gli 86 euro.
IL “PENDOLARE DI LUNGA DISTANZA”
«Ora dovrò ridurre i rientri a casa»
LUCY GULLOTTA
ROSARIO MANCUSO
«Ho un budget
limitato, se i prezzi
aumenteranno ai
livelli di quelli
Alitalia il futuro
sarà sicuramente
più ostico»
CATANIA. Vivere lontano dalla famiglia non è
semplice. Coi voli low cost, però, la lontananza è diventata meno difficile da sopportare.
Costi più accessibili significano vacanze più
frequenti: viaggi lampo che spesso servono
anche per adempiere a compiti familiari, e
non solo per nostalgia. «Adesso tutto cambierà» esclama Rosario Mancuso, 43 anni, impiegato alla Regione Lazio. Catanese trapiantato a Roma dal 2001, Mancuso, torna nella
sua città d’origine almeno 5 volte l’anno, spendendo in media 90 euro per il biglietto di andata e ritorno, acquistato in anticipo su internet.
Per lui, come per tanti altri “pendolari di
lunga distanza”, l’idea di perdere l’opportunità
di viaggiare con Wind Jet si tramuta in apprensione. «E’ chiaro che se la vicenda Wind Jet non
si risolverà - afferma Mancuso - il futuro si
preannuncia più ostico. Essendo un dipendente statale ho un budget preciso con spese
fisse che non posso superare: quindi è chiaro
che, se il prezzo del biglietto sarà in linea con
quelli che attualmente propone Alitalia su Ro-
ma - circa 400 euro andata-ritorno e 250 se si
prenota con anticipo - dovrò necessariamente ridurre il numero di rientri a casa. Il mio timore più grande è che l’altra compagnia low
cost che effettua la tratta su Roma, la Bluexpress, non avendo la concorrenza diretta di
Wind Jet, adegui i prezzi a quelli di Alitalia, di
fatto eliminando ogni opportunità di risparmio».
«L’altra opportunità sarebbe viaggiare in
treno. Certo con Wind Jet non sono mancati i
disagi dovuti a disservizi vari, uno su tutti i
continui ritardi, ma a conti fatti sempre meglio
delle 12 ore di un viaggio in treno. Il problema
attuale è quello comune a tantissima gente:
non poter avanzare pretese sul rimborso e di
doversi adeguare a situazioni incredibili. Devo rientrare martedì, sono stato in aeroporto e,
dopo aver fatto una fila di oltre un’ora, mi
hanno detto che la riprotezione dei passeggeri sarà giornaliera. Ho chiamato il customer
service della Wind Jet, mi ha risposto Alitalia
affermando che sarei stato contattato per la ricollocazione in un volo e da 3 giorni aspetto.
Gli orari? Improponibili: il più comodo è alle
22 ma ci sono voli anche alle 3 di notte».
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