Una fragile passione: I mobili in cristallo dell`800
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Una fragile passione: I mobili in cristallo dell`800
Mobili in cristallo Una fragile passione: i mobili in cristallo dell’800 Una bizzarria artistica dalla Russia all’India passando per l’Europa 1 58 - cose antiche P are che questa moda sia partita dalla Russia quando, verso il 1780, l’imperatrice Caterina II ordinò dei tavoli in cristallo alle Manifatture Imperiali del Vetro e del Cristallo di San Pietroburgo per il Palazzo di Tsarskoye Selo, la sua residenza appena fuori San Pietroburgo. 2 Nello stesso periodo l’architetto scozzese Charles Cameron (1740-1812) progettò per l’Imperatrice un’intera stanza con soffitto, pareti, colonne e porte in cristallo; i mobili erano realizzati con lastre di cristallo blu, mentre il soffitto era in vetro eglomizzato decorato con figure in oro. Purtroppo questa camera spettacolare fu irrimediabilmente distrutta durante la seconda guerra mondiale. La Russia, contrariamente all’Europa e all’India, è sempre stata particolarmente attratta dai cristalli colorati e questo gusto trova la sua espressione nel piccolo tavolino rettangolare con gambe in vetro blu scuro e il piano in opaline bianca, eseguito su disegno di Charles Cameron dalla Manifattura Imperiale nel 1780 circa (Foto n. 1) e nel tavolino ottagonale il cui piano in vetro blu scuro è sostenuto da una gamba centrale conica - in vetro soffiato color ambra - poggiante su una base quadrata - in vetro color ambra scura - e piedi in metallo dorato (Foto n. 2). In Francia erano fiorenti le manifatture di cristalli delle manifatture Saint Louis, Baccarat e Creusot. Gli oggetti in cristallo venivano spesso affidati a dei “montatori” per essere montati su bronzo, oro o argento; tra questi abilissimi professionisti figura Madame Marie-Jeanne Désarnaud- Charpentier, la prima persona che ebbe la fantasia e l’audacia di eseguire dei mobili interamente in cristallo. I cristalli erano forniti dalla manifattura di Vonèche in Belgio e, dopo il 1816, dalla manifattura di Baccarat. Il suo laboratorio A l’escalier de cristal, fondato nel 1802, si trovava all’interno del Palais Royal ed era specializzato in oggetti e mobili in cristallo montati in bronzo dorato. A questa produzione appartengono la toilette e la poltrona della Foto n. 3 disegnate da Nicolas-Henry Jacob e ancora impregnate dello stile napoleonico: il tavolo da toeletta, sormontato da uno specchio basculante, ha il 3 3A Foto 1 – Tavolino con piano in opale e gambe in vetro blu eseguito su disegno di Charles Cameron, 1780. Palazzo Caterina di Tsarskoye Selo Foto 2 - Tavolino ottagonale da centro con piano eglomizzato e gamba centrale in vetro soffiato eseguito nel 1808 dalla Manifattura Imperiale di San Pietroburgo. – Corning Museum of Glass – N.Y. – Foto 3/3A – (a-b-c-d-) Toilette disegnata da NicolasHenry Jacob,con piano eglomizzato e poltrona appartenuta alla duchesse De Berry, produzione “A l’escalier de cristal” 1819 circa – Museo del Louvre 59 - cose antiche 4 6 5 10 8 9 piano in vetro eglomizzato a fondo blu, nella fascia sottopiano è presente un cassetto che contiene un meccanismo musicale che suona, come precisano le cronache dell’epoca, “per la durata di un’ ora: suona cioè per lo spazio di tempo in cui una signora carina possa decentemente passare davanti ad uno specchio, in presenza di se stessa.” Il mobile poggia su gambe a forma di cornucopie e su due colonnine a balaustro, lo specchio basculante è sostenuto da due colonne accanto alle quali spiccano le figurine in bronzo dorato di Flora e Zefiro; questo mobile, che ha vinto la medaglia d’oro all’esposizione del 1819 e nel 1822, venne acquistato dalla duchessa De Berry. Sempre dello stesso periodo è il piccolo gueridon con piano in vetro eglomizzato della foto 4 di produzione dell’ Escalier de cristal. Pezzi del genere ispirarono sicuraFoto 4 – Toilette in cristallo 1825 circa produzione ““A l’escalier de cristal” Newport Restoration foundation, Rhode Island 11 7 mente il britannico Thomas Osler e suo figlio, la cui manifattura F.& C. Osler ltd. -fondata a Birmingham nel 1807 - si specializzò nella produzione di mobili in cristallo. Osler fu probabilmente il primo produttore europeo di arredi in cristallo che intuì il grandissimo potenziale del mercato indiano per questi oggetti spettacolari. Nell’Esposizione Internazionale del 1851 tenutasi a Londra in Hyde Park, Osler presentò una fontana Foto 8 - Una stanza arredata con mobili di Osler - Jai Vilas Palace di Gwalior India Foto 5 – Tavolo da muro con specchio – Manifattura Osler 1887 circa – Collezione privata - Corning Museum of Glass – N.Y. Foto 9 – F.& C. Osler ltd : coppia di poltrone con tavolino - Jai Vilas Palace di Gwalior India Foto 10 - F.& C. Osler ltd : chaise longue - Jai Vilas Palace di Gwalior India Foto 6 – F.& C. Osler ltd: sedia – Bonhams London – Asta 20 novembre 2007 lotto 321 battuto a 6.240 sterline Foto 11 – Baccarat : Tavolino 1889 Corning Museum of Glass – N.Y. Foto 7 – F.& C. Osler ltd: gueridon Bonhams London – Asta 20 novembre 2007 lotto 322 battuto a 3.120 sterline. 60 - cose antiche completamente in cristallo alta più di 8 metri e contenente oltre 4 tonnellate di cristalli. Dopo questa esposizione - che lo rese famoso a livello mondiale Osler iniziò a fornire interi arredi in cristallo a diversi maragià indiani per i loro palazzi (foto 6 – 7). Un esempio? Per il palazzo Jai Vilas del maragià di Gwalior egli fornì, oltre agli enormi lampadari con ben 248 luci (si racconta che il maragià, per essere sicuro che il soffitto sopportasse un peso simile, fece salire alcuni elefanti sul tetto), anche un gran numero di tavoli, sedie, armadi, stipi, chaises longues. (Foto 8-9-10) Nel 1890 anche Baccarat, Compagnie des Verreries et Cristalleries, la famosa manifattura parigina di cristalli fondata nel 1764, entrò nel mercato indiano di Bombay producendo mobili. Si racconta che in India Baccarat trasportasse con gli elefanti i suoi delicatissimi mobili in cristallo. gemma colorata senza perdere al contempo la sua funzione primaria di utilizzo sbalordisce - e non poco chi si imbatte nei mobili di cristallo del XIX secolo. Giusy Baffi Certamente l’idea che un mobile possa brillare al pari di un diamante, mandare bagliori come una preziosa IL VETRO EGLOMIZZATO Vetro eglomizzato è un termine per descrivere l’applicazione di sottilissime foglie d’oro e d’argento - insieme a dei colori - al retro di una lastra di vetro. Il disegno si ottiene incidendo la foglia di metallo - applicata e opportunamente trattata - con una punta d'agata. La gamma dei colori comprende: oro, argento, nero, turchese, bianco e celeste coniugati in varie combinazioni e con disegni molto spesso di ispirazione classica. Questa tecnica dalle origini antichissime è stata utilizzata in epoca pre-romana e successivamente nel Medioevo e nel Rinascimento. Il termine eglomizzato viene coniato nel 1825 e deriva da Jean Baptiste Glomy (1711-1786), “encadreur” di Luigi XVI che utilizzò questa tecnica per gli specchi e per le cornici dei quadri di Maria Antonietta. 12 Foto 12 - Gueridon con piano in vetro eglomizzato - S. Pietroburgo 1790. Museo Palazzo Pavlosk. 61 - cose antiche