Principali parti di un fabbricato - Università degli studi di Trieste
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Principali parti di un fabbricato - Università degli studi di Trieste
Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Impianti industriali Principali parti di un fabbricato • Un fabbricato industriale risulta essenzialmente costituito dalle seguenti parti: – Fondazioni (del fabbricato e dei macchinari) – Struttura portante; – Copertura e pareti (complete di porte, vetrate, serramenti ecc.); – Pavimento; – Strutture varie. Fabbricati industriali 1 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Impianti industriali Fondazioni dei macchinari • Le fondazioni dei macchinari sono sottoposte all’azione di forze dinamiche. • Devono assicurare l’ancoraggio dei macchinari. • Devono evitare la messa in risonanza e la trasmissione delle vibrazioni al terreno ed alle strutture del fabbricato: a tali fini, si realizzano fondazioni aventi una grande massa, e si impiegano supporti elastici e antivibranti fra i macchinari e le fondazioni. Fabbricati industriali 2 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Fabbricati industriali Impianti industriali 3 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Impianti industriali Fondazioni del fabbricato • I tipi più noti sono: continue, a plinti, su pali, a platea. • La scelta del sistema di fondazione dipende: – dai carichi da sopportare (quindi dai pesi delle strutture e dei sovraccarichi); – dalle caratteristiche del terreno (che devono essere rilevate mediante sondaggi meccanici, geofisici, prelievo di campioni ecc., prima ancora di iniziare la progettazione del fabbricato). Fabbricati industriali 4 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Fabbricati industriali Impianti industriali 5 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Impianti industriali • I terreni possono distinguersi tra: – terreni compatti (quali le rocce, il cui tasso di lavoro è superiore alla sollecitazione trasmessa dalle fondazioni); – terreni sciolti (sabbie, argille ecc.), le cui caratteristiche meccaniche devono essere preventivamente definite; – terreni inconsistenti, sui quali le fondazioni richiedono opere speciali (pali, platee ecc.). Fabbricati industriali 6 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Fabbricati industriali Impianti industriali 7 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Impianti industriali Strutture portanti • Il dimensionamento delle strutture portanti di un fabbricato industriale, oltre a soddisfare il criterio dell’economicità, deve tener conto, in particolare, delle seguenti sollecitazioni: – – – – carico permanente o fisso (peso proprio delle strutture); sovraccarichi sismici; sovraccarico costituito dal vento e dalla neve; sovraccarico costituito dà eventuali carichi sospesi, quali mezzi di trasporto, canalizzazioni ecc. Fabbricati industriali 8 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Fabbricati industriali Impianti industriali 9 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Fabbricati industriali Impianti industriali 10 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Impianti industriali Coperture e pareti • Le caratteristiche costruttive delle coperture e delle pareti dei fabbricati sono stabilite tenendo conto, oltre che del peso e della facilità di posa in opera e di manutenzione, dei seguenti fattori: – l’illuminazione naturale dell’area sottostante; – l’acclimazione dell’ambiente (ossia la realizzazione di un adatto clima ambientale). Fabbricati industriali 11 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Impianti industriali Le coperture degli stabilimenti industriali • La tendenza che oggi si registra nel campo delle coperture di stabilimenti industriali è rivolta alla costruzione di strutture leggere realizzate con elementi prefabbricati. Ciò in quanto: – si ricerca il minimo costo di costruzione; – si riducono i pesi gravanti sulle strutture portanti; – si diminuiscono gli effetti di esplosioni, incendi ecc. Fabbricati industriali 12 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Impianti industriali Esempi di coperture di fabbricati industriali Fabbricati industriali 13 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Fabbricati industriali Impianti industriali 14 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Fabbricati industriali Impianti industriali 15 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Impianti industriali Tipi di pareti di corrente impiego • Si deve distinguere fra pareti esterne e pareti interne o divisori. • Le pareti esterne hanno la funzione di isolare, nei confronti dell’esterno, l’ambiente interno di un fabbricato. • Le pareti interne separano fra di loro locali diversi di uno stesso fabbricato. Fabbricati industriali 16 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Impianti industriali Pareti esterne • Proteggono l’ambiente di lavoro dalle intemperie. • Forniscono l’isolamento termico ed acustico. • Consentono l’illuminazione naturale (mediante più o meno estese finestrature). • Caratteristiche desiderate: – elevata coibenza e capacità termica, – bassa permeabilità all’aria, – consentire una buona illuminazione. Fabbricati industriali 17 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Fabbricati industriali Impianti industriali 18 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Impianti industriali Pareti esterne: tipologie costruttive • Possono essere di tipo tradizionale e in tal caso le loro caratteristiche non si scostano da quelle delle pareti dei fabbricati civili. • Sono costruite con mattoni in laterizio pieni o semipieni (con o senza intonaco), in pomice, in conglomerati cementizi ecc. • L’impiego di strutture prefabbricate consente di ridurre l’impegno di manodopera. Fabbricati industriali 19 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Fabbricati industriali Impianti industriali 20 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Impianti industriali Pareti divisorie interne e isolamento acustico • Si ricorre all’impiego di rivestimenti delle pareti e del soffitto, costituiti da pannelli di materiali fonoassorbenti: – si installano pannelli in lamiera metallica forata o in gesso, con materassino di lana di vetro accostato o leggermente distanziato dai pannelli stessi, oppure fibre di legno, fibre sintetiche e così via; • Le pareti divisorie sono realizzate con materiali aventi una elevata inerzia (quali i mattoni pieni). • Esempio: l’interposizione di una parete di mattoni pieni di 12 cm di spessore, intonacata dalle due parti, può ridurre il livello sonoro, alla frequenza di 1000 Hz, di oltre 45 decibel. Fabbricati industriali 21 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Impianti industriali Pareti interne prefabbricate Fabbricati industriali 22 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Impianti industriali Pavimenti: requisiti essenziali • resistenza agli urti e alle vibrazioni (è forse il requisito tecnico più importante) • bassi costi (sia dei materiali che della posa in opera) • non sdrucciolevole • buon assorbimento dei rumori • isolamento contro il caldo e il freddo • elasticità (per evitare la rottura degli utensili e di altri materiali particolarmente delicati e preziosi) • antipolvere Fabbricati industriali 23 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Impianti industriali • facilità di manutenzione, riparazione e pulizia • facilità di installazione dei macchinari • I pavimenti industriali devono avere caratteristiche di resistenza superiori a quelle degli uffici e delle abitazioni civili in genere. • Si distingue tra: – pavimenti per reparti di lavorazione o magazzini (tali pavimenti sono sottoposti al passaggio continuato di mezzi di trasporto pesanti, alla caduta di materiali, ecc.); – pavimenti soggetti ad agenti chimici; – pavimenti per uffici, refettori, servizi e così via. Fabbricati industriali 24 Università degli Studi di Trieste – a.a. 2009-2010 Fabbricati industriali Impianti industriali 25