Effetto ground zero Un ritorno al futuro

Circondario 23
LA PROVINCIA
MARTEDÌ 12 AGOSTO 2014
Effetto
ground zero
Un ritorno
al futuro
Nuovo lungolago
Appaltati
gli ultimi lotti
Tra le polemiche
Malgrate
È stata assegnata la progettazione esecutiva degli ultimi due lotti del nuovo
lungolago: l’amministrazione comunale
s’accinge quindi a mantenere la promessa di riqualificare tutta la costa, sino al
rione Porto.
Nostalgia della Black & Decker
«Ma ora un’area da valorizzare»
Si coltiva il sogno di un villaggio
1
to e scongiurare dissesti». Dopo la
demolizione, si tratterà di dare
PATRIZIA ZUCCHI
corpo al sogno di un villaggio da
Effetto ground zero: a modo suo, 14mila metri quadrati, da ricola demolizione totale dell’ex struire al posto dei precedenti
Black&Decker ha un effetto emo- 28mila circa e da destinare a resitivo forte, oltre che un impatto denza, terziario, ricettività: 8.500
visivo enorme.
metri di case, 2.800 di negozi e
Alla storica fabbrica di cui ri- uffici, altrettanti per «un piccolo
mane ormai solo il ricordo ha de- albergo», come ricorda Mauri agdicato un capitolo speciale persi- giungendo cauto: «Bisognerà auno il bollettino parrocchiale, nel- gurarsi di trovare l’acquirente».
l’ultimo numero. È stata rasa al Intanto, la spianata dell’ex
suolo – com’è noto –
Black&Decker è divenper volere della curatetata la meta abituale
la fallimentare, nella
Alla storica delle passeggiate quosperanza di rendere
degli anziani
fabbrica tidiane
l’area più appetibile
che, soprattutto nei
per futuri investimenl’omaggio primi giorni, si sofferti, rispetto al colosso in
a lungo e comdel mavano
cui per decenni hanno
mossi; ora, mentre il
bollettino nuovoskylinediCivate
trovato lavoro centinaia di civatesi, e non so- parrocchiale entra a poco a poco nello. Com’è risaputo, lo
la consuetudine, il pelstabilimento ha chiuso
legrinaggio è meno
alcuni anni fa e, da allora, i tentati- mesto, ma basta pur sempre poco
vi di vendere la proprietà in blocco per far affiorare i ricordi. «All’ininon hanno funzionato. «Adesso, zio – dice qualcuno – la fabbrica si
il capitolo è chiuso – osserva il sin- chiamava Star»; c’è chi subito agdaco, Baldassare Mauri – Della giunge: «Il fondatore era Mario
ex Black&Decker non resta più Consigliere, un genovese arrivaniente: la società che si è occupata to a Civate subito dopo la seconda
della bonifica sta smaltendo gli guerra mondiale, con pochi mezzi,
ultimi carichi. Rimarrà poi tutto ma tante idee; aveva validi collacosì, fino alla (speriamo, immi- boratori e si fidava dei suoi openente) ricostruzione: un minimo rai». In seguito, l’acquisizione da
fronte davanti al parcheggio del parte della multinazionale degli
municipio verrà lasciato, al solo utensili ha impresso una spinta
scopo di garantire il contenimen- verso lo sviluppo che sembrava
Civate
Per le borse di studio
bisogna essere bravi
Il reddito non conta
Valmadrera
L’importante è essere bravi: poi, si può
essere anche ricchi. Infatti, il Comune
offre borse di studio ai migliori, a prescindere dal reddito.
Chiunque possa esibire bei voti,
s’affretti quindi a concorrere; il
tempo non è molto: infatti, la
selezione si chiuderà il prossimo 19 settembre. E’ stato approvato nei giorni scorsi il bando.
E’ prevista l’assegnazione di
un massimo di dieci borse, da
200 euro ciascuna, a favore di
studenti meritevoli promossi lo
scorso luglio in terza media, oppure in diverse classi delle scuole secondarie di secondo grado
– sia pubbliche, sia paritarie - e
dei centri di formazione professionale: in quest’ultimo caso, la
selezione è limitata al terzo e al
L’assessore Raffaella Brioni
quinto anno. Le valutazioni si
intendono riferite all’anno scolastico 2013/2014; gli alunni devono appartenere a nuclei famigliari residenti a Valmadrera.
Altro requisito: non devono
essere ripetenti per l’anno in
questione. Quanto ai voti: per gli
studenti del terzo anno della
secondaria di primo grado (ex
scuole medie), dovranno avere
Un grande vuoto
1.La spianata che ha preso
il posto della grande fabbrica,
fulcro della vita di Civate
2. La cinta della ex Black
& Decker vista dal piazzale
del municipio: dove prima
c’era la fabbrica ora lo sguardo
spazia sui monti
2
inarrestabile, invece sfociò nell’irreversibile declino: la Star dei
tempi d’oro aveva 250 dipendenti,
la Black&Decker arrivò a contarne 800. Ora, la demolizione ha richiesto poco più di sei mesi: intrapresa a fine 2013, s’è conclusa a
ridosso delle ferie; come i l progettista e direttore dei lavori, Vittorio Addis della «Tecno Habitat»,
ha già sottolineato: «Il giudice delegato ha avuto la sensibilità e il
coraggio di considerare questa
strada per dare un futuro e un valore all’area: non come superficie
dismessa gravata da passività ambientali, bensì come spazio appetibile, libero, da ricostruire.
Questa azione coraggiosa ha
chiuso la storia travagliata dell’azienda e dei diversi altri progetti
ai quali non è stato dato corso». 1
superato l’esame finale col 10.
Gli studenti dalla prima alla
quarta superiore dovranno dimostrare, invece, una media
non inferiore all’8. Per chi ha
affrontato l’esame di maturità,
la votazione minima per concorrere è 90 centesimi.
Nel caso le domande dei giovani selezionati per le borse di
studio risultassero alla fine più
di dieci, si guarderà al reddito e
verranno perciò ridistribuiti i
premi sulla base di una graduatoria che terrà conto anche dell’indicatore Isee. Per informazioni o chiarimenti, l’ufficio
Istruzione del Comune risponde allo 0341205236.
«Le borse di studio rientrano
tra le iniziative del piano per il
diritto allo studio finanziato dal
Comune, che include – ricorda
l’assessore all’Istruzione, Raffaella Brioni – anche altre forme di sostegno, tra cui il bonus
(su domanda) per chi dimostra
di utilizzare gli autobus tutto
l’anno per andare e tornare da
scuola, oppure i gadget per i
bambini (come mantelline parapioggia e merendine a fine
anno) qualora iscritti al piedibus». 1 P. Zuc.
La proposta
Si farà un libro
Chi ha foto
si faccia avanti
«La Black&Decker ha scritto una
pagina della storia del paese: sarebbe triste che ne restasse solo il ricordo».
Si pensa a come dare corpo alla memoria di un pezzo di storia del paese. Un’idea c’è ed appare come la più
ovvia. Per fissare per sempre immagini e racconti della fabbrica centro di vita di Civate, il sindaco Baldassare Mauri pensa a un libro. «Ho
chiesto una sponsorizzazione alla
società che ha svolto un’encomiabile opera di bonifica – dice – Confido
in una positiva risposta, perché il
Comune non può finanziare la pubblicazione, a causa delle norme imposte dal Governo che limitano questo genere di spese. Intanto – manda
a dire il sindaco – mi rivolgo a chiunque avesse foto, sin dai tempi in cui
si chiamava Star: verranno raccolte
in municipio e costituiranno la base,
appunto, del progetto; in alternativa alla pubblicazione, potremo almeno allestire una mostra, che resterà documentata. In un modo o
nell’altro, insomma, con l’aiuto dei
concittadini intendiamo fissarne la
memoria». P. ZUC.
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19 e Turismo
«Permangono tuttora molte incertezze – attacca, tuttavia, l’opposizione – Per esempio, la gara
per l’individuazione dei progettisti sarà sicuramente stata regolarissima, ma intanto non la si è
potuta seguire come normalmente avviene per qualsiasi altro
bando».
Com’è noto, nelle scorse settimane aveva invece suscitato reazioni l’insolito gesto del primo
progettista del lungolago, di donare la versione preliminare dei
disegni dei successivi lotti: su come si sia arrivati a questo l’opposizione ha presentato un’interrogazione e, comunque, dell’intera
vicenda inerente il lungolago (inclusi i decreti ingiuntivi subìti dal
Comune) si parlerà in un’apposita commissione, già convocata
per il 4 settembre prossimo.
Attualmente, l’iter procede
verso l’esecuzione del quarto e
quinto lotto, «seguendo la traccia
indicata nella progettazione preliminare dall’architetto Stefano
Santambrogio», precisa l’assessore ai Lavori pubblici, Innocente Vassena.
Si occuperà della progettazione esecutiva la Protec Sas, di
Duillio Albricci, con sede a Grassobbio (Bergamo), che s’è aggiudicata la gara col 38,17% di ribasso sull’importo a base d’asta. Al
secondo posto s’è classificato
l’ingegner Piergiorgio Locatelli
di Lecco, che ha concorso insieme all’ingegner Massimiliano
Valsecchi, sempre di Lecco. Avevano partecipato anche uno studio d’ingegneria di Sondrio; l’architetto Sergio Fumagalli di Nibionno, l’architetto Angelo Perego di Malgrate e l’ingegner
Corrado Aldeghi, di Airuno.
Tutti, per diversi motivi, sono poi
stati via via esclusi nel corso della
selezione. 1 P. Zuc.
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