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 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA 5^E Tecnico dei servizi della ristorazione Indirizzo Sala e Vendita ESAME DI STATO
Anno Scolastico 2015-2016
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
5^ E
SALA E VENDITA
Venezia, 15 maggio 2016
Istituto Professionale
per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera
“Andrea Barbarigo”
Castello, Campiello Cappello 6395/C 30122 – Venezia
Tel. 041/2771293-2775680, Fax 041/2771289
e-mail: [email protected]
indirizzo Internet : www.barbarigo.it
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Documento del Consiglio di Classe
5^ E Sala e Vendita
Pagina 1
INDICE
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ................................................................. pag.
2
ELENCO CANDIDATI ................................................................................................... pag.
3
PROFILO PROFESSIONALE DEL TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE –
SETTORE SALA E VENDITA .......................................................................................... pag.
4
PROFILO DELLE ABILITÀ E CONOSCENZE ...................................................................... pag.
4
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE .................................................................................. pag.
5
OBIETTIVI GENERALI PROGRAMMATI E RAGGIUNTI ...................................................................pag.
7
CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITÀ ..................................................................................pag.
7
ATTIVITA’ DI RECUPERO ........................................................................................................pag.
8
ATTIVITÀ EXTRA, PARA, INTERCURRICOLARI REALIZZATE ..........................................................pag.
8
STAGE PROFESSIONALI .........................................................................................................pag.
9
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ...................................................................... pag.
9
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL CDC ............................................................................. pag.
10
PROGETTO “IL MILIONE” ............................................................................................ pag.
11
RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI ..................................................................... pag.
16
RELAZIONE E PROGRAMMA DI ITALIANO ..................................................................................pag.
16
RELAZIONE E PROGRAMMA DI STORIA ....................................................................................pag.
20
RELAZIONE E PROGRAMMA DI LINGUA STRANIERA: INGLESE . ...................................................pag.
23
RELAZIONE E PROGRAMMA DI MATEMATICA ............................................................................pag.
27
RELAZIONE E PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA .................................................................pag.
30
RELAZIONE E PROGRAMMA DI RELIGIONE CATTOLICA ..............................................................pag.
32
RELAZIONE E PROGRAMMA DI LINGUA STRANIERA: FRANCESE .................................................pag.
34
RELAZIONE E PROGRAMMA DI LINGUA STRANIERA : SPAGNOLO ................................................pag.
36
RELAZIONE E PROGRAMMA DI LINGUA STRANIERA : TEDESCO ..................................................pag.
39
RELAZIONE E PROGRAMMA DI ALIMENTAZIONE .......................................................................pag.
42
RELAZIONE E PROGRAMMA DI TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA ...........pag.
46
RELAZIONE E PROGRAMMA DI LABORATORIO DEI SERVIZI DI SALA E VENDITA ...........................pag.
48
RELAZIONE E PROGRAMMA DI LABORATORIO DEI SERVIZI DI CUCINA .......................................pag.
51
SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME .......................................................................... pag.
54
TESTI DELLE SIMULAZIONI E GRIGLIE VALUTATIVE ....................................................... pag.
55
1^ SIMULAZIONE PRIMA PROVA ............................................................................. pag.
55
2^ SIMULAZIONE PRIMA PROVA ............................................................................. pag.
63
GRIGLIA VALUTATIVA ............................................................................................ pag.
70
1^ SIMULAZIONE 2^ PROVA .................................................................................. pag.
71
GRIGLIA VALUTATIVA ............................................................................................ pag.
74
1^ SIMULAZIONE 3^ PROVA .................................................................................. pag.
75
2^ SIMULAZIONE 3^ PROVA .................................................................................. pag.
77
GRIGLIA VALUTATIVA ............................................................................................ pag.
78
SIMULAZIONE COLLOQUIO ORALE ........................................................................... pag.
79
GRIGLIA VALUTATIVA ............................................................................................ pag.
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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
COORDINATRICE: FRANCESCA DEL BIANCO
MATERIA
SEGRETARIA: GIOVANNA FACCIA
ORE SETTIMANALI
DOCENTE
Area generale
ITALIANO
4
PALAZZO Silvia
STORIA
2
PALAZZO Silvia
MATEMATICA
3
CESCUTTI Daniele
LINGUA INGLESE
3
DEL BIANCO Francesca
2
BERTOLA Michela sostituita
da SPOSATO Giovanni
RELIGIONE
1
BETTIN Monica
SOSTEGNO
6
DORIA Laura
SOSTEGNO
4
MECCA Angelo
SCIENZE MOTORIE
Area d’indirizzo
SECONDA LINGUA STRANIERA:
FRANCESE
3
BOSIN Grazia
SECONDA LINGUA STRANIERA:
SPAGNOLO
3
ZANON Federica
SECONDA LINGUA STRANIERA:
TEDESCO
3
CORNACCHIA Sabrina
SCIENZA E CULTURA
DELL’ALIMENTAZIONE
3
PISCOZZO Cesarina
DIRITTO E TECNICHE
AMMINISTRATIVE DELLA
STRUTTURA RICETTIVA
5
LABORATORIO DI SERVIZI
ENOGASTRONOMICI SETTORE DI
SALA E VENDITA
4
GATTI Ciro Maria
LABORATORIO DI SERVIZI
ENOGASTRONOMICI SETTORE DI
CUCINA
2
ROCCO Bruno
FACCIA Giovanna
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ELENCO DEI CANDIDATI
n.
Cognome e nome
Seconda Lingua Straniera
1
BATTISTETTI ANDREA
Francese
2
BIGIOTTI DEBORAH
Francese
3
BONAVENTURA VANESSA
Spagnolo
4
BUBACCO SABRINA
Spagnolo
5
CHECCHIN MARIKA
Francese
6
CITON GIORGIA
Spagnolo
7
CONFALONE CAMILLA
Spagnolo
8
CROSARA GIACOMO
Francese
9
FASAN SAMANTHA
Spagnolo
10
FRIGO ELENA
Francese
11
LUGATO LUCA
Tedesco
12
MARTINEZ VENTURA JEAN
Francese
13
PATRON DENIS
Francese
14
SCIORTINO RICCARDO ENZO Tedesco
15
SHAN YU
Francese
16
TRAVAGLINI NICOLA
Spagnolo
17
VIANELLO MICHAEL
Francese
18
WU KEXIN
Francese
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PROFILO PROFESSIONALE DEL TECNICO DEI SERVIZI DELLA
RISTORAZIONE – SETTORE SALA E VENDITA
Il Tecnico dei Servizi della Ristorazione è il responsabile delle attività di ristorazione nelle varie
componenti in cui essa si articola, in rapporto anche alla specifica tipologia di struttura ristorativa in cui
opera.
Pertanto egli dovrà avere specifiche competenze nel campo dell'approvvigionamento delle derrate, del
controllo qualità - quantità - costi della produzione e distribuzione dei pasti, dell’allestimento dei buffet e
di banchetti, dell’organizzazione del lavoro e della gestione delle risorse umane.
Al termine del percorso formativo il Tecnico dei Servizi della Ristorazione dovrà possedere conoscenze
culturali tecniche e organizzative rispetto all’intero settore ed in particolare sulle seguenti problematiche:
• il mercato ristorativo e i suoi principali segmenti;
• l’andamento degli stili alimentari e dei consumi locali, nazionali e internazionali;
• l’igiene professionale e le condizioni igienico-sanitarie dei locali di lavoro;
• i moderni impianti tecnologici, le attrezzature e le dotazioni di servizio;
• le tecniche di lavorazione, la cottura e la presentazione degli alimenti;
• la merceologia e le più innovative tecniche di conservazione degli alimenti anche alla luce della
moderna dietetica;
• l’antinfortunistica e la sicurezza dei lavoratori nel reparto;
• i principali istituti giuridici che interessano la vita di un’azienda ristorativa;
• gli strumenti che può utilizzare un’azienda per conoscere il mercato, per programmare e controllare
la sua attività e quella dei singoli reparti.
Date le sue funzioni di organizzazione del reparto e di coordinamento con gli altri reparti nonché di
rapporto con i fornitori e i clienti, il Tecnico dei Servizi della Ristorazione deve essere in grado di
descrivere, riassumere e discutere di argomenti di carattere generale concernenti situazioni quotidiane e
professionali utilizzando due lingue straniere e possedere capacità di comunicazione, di comprensione
delle esigenze del personale e della clientela e di rappresentazione delle finalità dell’azienda.
PROFILO DELLE ABILITA’ E CONOSCENZE
Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di svolgere attività operative e
gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e
servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare produzione
e vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici. In
particolare, a conclusione del percorso quinquennale il diplomato possiede le competenze qui sotto
elencate:
1. Conoscenza di norme e procedure sulla sicurezza nel posto di lavoro e nozioni di primo soccorso.
2. Capacità di relazione in azienda con la clientela e con sé stessi: metodologie di vendita e di iterazione
con il cliente.
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3. Conoscenza delle principali preparazioni tipiche della cucina regionale italiana e della cucina
internazionale.
4. Conoscenza delle principali aree di produzione dei vini italiane ed europee.
5. Conoscenza dei principali criteri di abbinamento enogastronomico.
6. Elaborazione e realizzazione dei principali cocktails internazionali.
7. Elaborazione e realizzazione delle principali ricette di caffetteria.
8. Organizzazione della vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da 18 alunni, di cui 7 maschi e 11 femmine. Due alunni sono stati inseriti in classe
quest’anno: un alunno ripetente dalla V D dello scorso anno scolastico, un’alunna proveniente da altra
scuola alberghiera. Tutti gli altri alunni erano presenti già dalla classe quarta.
Due alunne sono cinesi e fanno parte del progetto Milione, (vedi descrizione del progetto a pg. 11 del
documento), un’alunna è di nazionalità filippina, gli altri alunni sono tutti di nazionalità italiana e residenti
a Venezia o nella provincia.
E’
presente
un
alunno
certificato
che
segue
una
programmazione
differenziata
ed
è
seguito
dall’insegnante di sostegno. La documentazione relativa al caso specifico è depositata agli atti e a
disposizione della Commissione. Il Consiglio di Classe richiede che l’insegnante di sostegno, che
ha seguito l’alunno durante tutto l’anno, sia presente durante le prove scritte dell’esame di
stato, nonché al colloquio orale, in modo da fungere di assistenza alla Commissione d’esame e
di essere al contempo di supporto allo stesso alunno.
E’ presente in classe un altro alunno che, seguito dall’insegnante di sostegno, ha seguito una
programmazione per obiettivi minimi. La documentazione relativa al caso specifico è depositata agli atti
e a disposizione della Commissione. Anche in questo caso il Consiglio di Classe richiede la presenza
dell’insegnante di sostegno durante le prove scritte dell’esame di Stato, e anche al colloquio
orale, così da fungere di supporto alla Commissione e allo stesso alunno, abituato ad essere
supportato durante le prove scritte.
Una delle due alunne cinesi, ha improvvisamente smesso la frequenza a scuola nel corso del mese di
Febbraio. Si sono presi contatti con la referente presso il Convitto Foscarini, dove gli alunni del progetto
Milione alloggiano, e si è venuti a conoscenza del fatto che i genitori della ragazza la hanno autorizzata,
via e-mail, ad interrompere la frequenza a scuola e ad allontanarsi dallo stesso Convitto, dal quale manca
definitivamente dal 24 marzo di quest’ anno.
Il resto della classe ha frequentato la scuola in maniera non sempre regolare, alcuni alunni hanno fatto
parecchie assenze, in parte dovute a ragioni di salute, in parte per motivi personali o di lavoro. In
particolare qualcuno ha accumulato molte assenze, tutte giustificate e non inficianti lo scrutinio finale. Dal
punto di vista didattico e del processo di apprendimento, questa frequenza saltuaria, e, a volte,
strategica, in particolare in vista delle simulazioni delle prove d’esame o di verifiche ed interrogazioni,
non ha certo facilitato la continuità nel processo di insegnamento/apprendimento. Si deve comunque
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sottolineare
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che la classe ha mantenuto in generale un comportamento corretto verso la scuola,
evidenziando maturità, volontà di collaborare e di partecipare in armonia al dialogo educativo.
Il gruppo classe ha accolto in modo aperto e positivo i nuovi arrivati, integrandoli nel gruppo senza
problemi. La classe, nel complesso aperta e disponibile ai rapporti interpersonali tra compagni e con i
docenti,
ha
tuttavia
manifestato
a
volte
qualche
atteggiamento
polemico
e/o
vittimista.
Tale
atteggiamento, già presente nel precedente anno scolastico, ha continuato, in particolare per alcuni
elementi, a caratterizzare il rapporto con i docenti, che, in realtà, sono riusciti facilmente a correggere tali
atteggiamenti attraverso il dialogo e la collaborazione, elementi che hanno costantemente delineato la
relazione con la classe. Gli alunni si sono mostrati quasi sempre disponibili a seguire le attività,
evidenziando un atteggiamento aperto verso le discipline, anche se caratterizzato, a volte, dalla pigrizia
nel volersi sforzare, dal richiedere, in qualche caso, quasi per mancanza di autostima, schematizzazioni e
chiarimenti che avrebbero potuto essere affrontati anche autonomamente. Ciò ha contraddistinto anche
lo studio domestico, molto poco regolare, centrato soltanto sulla preparazione di verifiche ed
interrogazioni, e delineato da una mancanza di sforzo nell’elaborare autonomamente i contenuti.
Sono presenti in classe pochi alunni che hanno capacità di lavoro autonomo, sanno rielaborare i
contenuti, sanno cogliere la specificità dei linguaggi, sono in grado di operare collegamenti. Anche per
poco impegno domestico, la maggior parte della classe presenta livelli di conoscenze solo sufficienti o
quasi sufficienti, avendo faticato parecchio a mantenere costante l’impegno e lo studio.
Alcuni presentano ancora grosse difficoltà nell’elaborazione dei contenuti, poca autonomia nella gestione
degli argomenti e per loro i livelli raggiunti sono appena sufficienti, soprattutto nell’espressione orale.
La maggioranza della classe necessita di tempi lunghi di comprensione e rielaborazione, e spesso, sia in
produzione orale che scritta, emergono risultati frammentari e a volte poco strutturati sia dal punto di
vista del contenuto che della forma.
Da segnalare, in particolare, la difficoltà nella produzione orale dell’alunna cinese, che, sia in italiano che
nelle lingue straniere, evidenzia un eloquio di difficile comprensione, tanto da risultare, a volte,
inintelligibile, soprattutto nelle lingue straniere. L’alunna è stata supportata dai primi di Marzo dalla
tirocinante di Ca’Foscari Elena Padula, per alcune ore settimanali nelle seguenti materie: Italiano, Diritto,
Alimentazione, Storia.
La classe non ha potuto beneficiare di continuità didattica in tutte le discipline; dalla classe quarta sono
infatti cambiati i seguenti insegnanti: Italiano e Storia, Diritto e Tecniche Amministrative, Matematica,
Francese, Tedesco,
Laboratorio di Cucina, Alimentazione. Questi cambi di docenti hanno messo in
difficoltà gli alunni, in alcuni casi già fragili, e li hanno costretti ad un adattamento ai nuovi metodi
didattici che ha, per loro, rappresentato uno sforzo notevole, e, in alcuni casi, ha portato a risultati poco
soddisfacenti dal punto di vista degli apprendimenti, soprattutto perché poco supportati da studio
efficace.
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OBIETTIVI GENERALI PROGRAMMATI E RAGGIUNTI
All’inizio dell’anno scolastico, in sede di programmazione del Consiglio di Classe, gli insegnanti hanno
rilevato la presenza di difficoltà, già segnalate nell’anno precedente, relative al metodo di studio, ma
soprattutto allo scarso stimolo nell’approfondimento culturale nelle discipline. I docenti, quindi, al di là
della specificità dei diversi insegnamenti, hanno individuato obiettivi generali quali:
• indirizzare gli alunni ad attuare scelte responsabili e ad acquisire consapevolezza delle finalità dello
studio, sia per l’inserimento nel mondo del lavoro che per il proseguimento degli studi;
• orientarli al rispetto degli impegni presi e al raggiungimento delle proprie aspirazioni;
• condurli a relazionarsi positivamente con i coetanei e con gli adulti, dimostrando un atteggiamento
responsabile verso la comunità scolastica;
• insegnar loro ad operare criticamente nei diversi ambiti disciplinari.
Il Consiglio di Classe ha individuato anche i seguenti obiettivi cognitivi pluridisciplinari:
• sviluppare le competenze linguistiche sia settoriali che generali per l’organizzazione e la produzione
di relazioni orali e scritte;
• sviluppare l’abitudine alla comprensione del testo e potenziare la capacità di astrazione;
• sviluppare le capacità di rielaborare, in modo chiaro e produttivo, i contenuti delle varie discipline;
• sviluppare le capacità di
cogliere e ricercare i nessi disciplinari e quindi trasferire le nozioni
acquisite da un ambito disciplinare ad un altro.
Al termine della classe quinta, gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti solo da una parte degli
studenti. Il livello di preparazione è nel complesso sufficiente e, in qualche caso, appena sufficiente, ma
comunque limitato ad una produzione essenziale.
Solo un piccolo gruppo dimostra di possedere maggiori competenze nell’espressione orale e scritta, anche
se non sempre sicure sul piano dell’analisi, della sintesi e della rielaborazione personale.
Per alcuni alunni la mancanza di adeguato impegno nel lavoro domestico e la difficoltà di acquisire una
autonomia di organizzazione nello studio hanno determinato una preparazione non completamente
assimilata.
CONOSCENZE, COMPETENZE, ABILITÀ
In generale conoscenze, competenza e capacità acquisite possono essere così riassunte:
Conoscenze trasversali e pluridisciplinari: Gli allievi sono riusciti ad introiettare le conoscenze maturate
nello studio delle diverse discipline acquisendone i fondamentali contenuti culturali, i procedimenti
operativi ed i linguaggi specifici, anche se non con lo stesso grado di sicurezza.
Conoscenze disciplinari: si riscontrano differenze di livello nelle conoscenze tra le varie discipline, che
hanno mirato tutte, comunque, a far comprendere all'alunno l'importanza dell'acquisizione di metodo e
autonomia nel proprio processo di formazione.
Competenze: Gli studenti, se opportunamente guidati, sanno cogliere le implicazioni multidisciplinari di
un argomento, soprattutto se riguardante la sfera professionale di loro pertinenza, legata cioè al mondo
della ristorazione. In quest'ambito sono capaci di proporre soluzioni ad un problema e sono in grado di
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elaborare giudizi motivati. Gli allievi sanno utilizzare la strumentazione professionale con sufficiente
competenza ed abilità. Sono in grado di raccogliere dati e informazioni utili alla redazione di relazioni
mirate. Le competenze linguistiche espressive, anche in lingua straniera, appaiono generalmente
sufficienti, o in qualche caso, appena sufficienti, e comunque limitate ad una produzione essenziale. Solo
in qualche caso risultano buone, in alcuni casi permangono carenze e difficoltà evidenti.
Capacità: Gli allievi, in generale, sanno lavorare nel campo professionale, anche in gruppo, stabilendo
operazioni, compiti e scopi da perseguire in termini sistemici e specifici, specie nelle applicazioni pratiche
relative alla specializzazione. Alcuni studenti rivelano invece maggior fragilità nella soluzione di problemi
disciplinari, più strettamente teorici, che richiedono esauriente padronanza dei contenuti.
ATTIVITÀ DI RECUPERO
Generalmente le attività di recupero si sono svolte in itinere, attraverso un programma specifico
predisposto dai docenti: studio guidato. Alla fine del percorso di recupero gli alunni sono stati chiamati a
affrontare una verifica scritta.
ATTIVITÀ EXTRA, PARA, INTERCURRICOLARI REALIZZATE
(Viaggi di istruzione, visite guidate, scambi culturali, attività di alternanza scuola–lavoro, mostre,
conferenze, teatro, cinema, attività sportive, corsi professionalizzanti, ecc..)
Durante il quinto anno:
Alcuni alunni della classe e/o la classe intera, hanno partecipato ad eventi organizzati all’interno o
all’esterno della scuola (banchetti, pranzi, cene, buffet). Tali eventi vengono indicati assieme alle altre
attività extra-curricolari o intercurricolari:
Ÿ
alcuni alunni partecipano all’evento organizzato con la delegazione Vietnamita presso Mestre:
buffet(19/9)
Ÿ
alcuni alunni partecipano ad un evento “cena serale” (26/9)
•
alcuni alunni partecipano alla manifestazione degustazione vini “Amaron’ E’” (4/10)
•
visita all’Expo di Milano (7/10)
•
un’alunna partecipa ad evento organizzato presso “La Croce di Malta”: Buffet (17/10)
•
visita all’Università di Padova nell’ambito dell’orientamento in uscita (7/11)
•
partecipazione all’evento “Fuori di banco” (attività di orientamento) (14/11)
•
visita alla fiera del Cioccolato a Padova (19/11)
Ÿ
alcuni alunni partecipano al banchetto presso la “Croce di Malta”: Buffet (26/11)
•
partecipazione al Job&Orienta a Verona (27/11)
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•
alcuni alunni partecipano all’evento presso l’Ateneo Veneto: Buffet ( 12/12)
•
un’alunna partecipa all’evento organizzato dall’Associazione “Amici del Cuore”: Pranzo (19/12)
•
alcuni alunni partecipano all’evento organizzato presso gli Evangelisti: Buffet (27/1)
•
alcuni alunni partecipano nella sede del Vega all’evento “Scuole Aperte” (14/2)
•
un alunno si è recato all’Università di Padova, nell’ambito dell’orientamento in uscita (18/2)
•
alcuni alunni partecipano alla manifestazione GAR (Gradito l’Abito Rosso) presso l’hotel Europa (21/2)
•
alcuni alunni partecipano alla manifestazione “ Gusto in Scena” (28/2)
•
visita d’istruzione a Praga (29/2-5/3)
•
spettacolo “Maggiorenni” presso Teatro Goldoni di Venezia (16/3)
•
un’ alunna partecipa all’evento presso l’Istituto Sarpi: Buffet (9/4)
•
la classe partecipa ad un evento organizzato presso l’Istituto Barbarigo: pranzo con ospiti delle classi
elementari (14/4)
STAGE PROFESSIONALI
Quattro settimane tra Giugno e Luglio 2015 di stage lavorativo presso strutture ricettive del territorio.
(la sede dello stage e la relativa valutazione sono riportate nel libretto personale di alternanza scuolalavoro che è depositato in segreteria alunni). L’esperienza è stata positiva e gli alunni in generale hanno
ottenuto buone valutazioni, in qualche caso, addirittura ottime.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
I criteri e gli strumenti della misurazione e della valutazione utilizzati sono stati approvati dal Collegio dei
Docenti il 7/11/2003 e hanno validità per tutte le discipline.
Il Consiglio di Classe ha definito i seguenti fattori che concorrono alla valutazione finale degli alunni:
livelli di conoscenze, competenze e abilità raggiunti, impegno, partecipazione, interesse e progressione
nell’apprendimento.
Per quanto riguarda le misurazioni e le valutazioni delle singole prove, ciascun docente ha utilizzato
apposite griglie con indicatori, descrittori e punteggi stabiliti nel Dipartimento per Materia che fanno
riferimento ai criteri comuni deliberati nel Collegio dei Docenti.
Per la correzione e la valutazione delle simulazioni della prova scritta di Italiano, di Alimentazione, della
terza prova e per la prova orale sono state utilizzate griglie concordate e di seguito allegate.
Per la valutazione sommativa ci si è riferiti a quanto stabilito dal Collegio dei Docenti.
I voti utilizzati sono compresi nell’intervallo da 1 a 10.
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CRITERI DI VALUTAZIONE DEL CDC
VOTO
1
CONOSCENZE
Sapere
COMPETENZE
Saper fare
CAPACITA’
Saper rielaborare
Nessuna
Rifiuto di sottoporsi a verifica
Conoscenze quasi nulle
Nessuna
Nessuna
È incapace di applicare le
conoscenze minime anche se
guidato
Non sa orientarsi
3
Conoscenze frammentarie e
gravemente lacunose
Procede solo se guidato con gravi Non sa analizzare i contenuti
errori ed evidenti limiti anche
nell’utilizzo degli strumenti
4
Conoscenze molto carenti e
lacunose
Applica parzialmente le
conoscenze minime con molti
errori
5
Conoscenze minime superficiali
Procede nelle situazioni operative Sa analizzare e sintetizzare in
in modo semplice, ma poco
modo parziale
autonomo con parziali errori ed
improprietà di linguaggio
6
Conoscenze sufficienti della
disciplina ma non approfondite
Applica le conoscenze acquisite
con una minima autonomia ed
utilizza i vari linguaggi in modo
semplice
Sa cogliere il significato
generale degli argomenti e li
interpreta con semplicità
7
Conoscenze discrete; se guidato
sa approfondire
Applica in modo corretto e con
sufficiente autonomia le
conoscenze, utilizzando gli
strumenti idonei
Sa esprimersi in modo
adeguato, organizza il proprio
lavoro ed affronta correttamente
le diverse situazioni operative
8
Conoscenze complete
Applica autonomamente le
conoscenze con linguaggio
appropriato e corretto
Sa organizzare autonomamente
e con sicurezza il proprio lavoro
integrando i vari saperi
9
Conoscenze complete e sicure
della disciplina
Applica autonomamente e
correttamente le conoscenze
anche nelle situazioni più
complesse ed espone con un
linguaggio appropriato, specifico
e corretto
Sa risolvere i problemi più
complessi e rielabora in modo
corretto, critico e autonomo
Conoscenze eccellenti,
approfondite e ampliate
Applica autonomamente e
correttamente le conoscenze
anche nelle situazioni più
complesse.
Espone in modo sicuro con un
linguaggio appropriato, ricco,
specifico e corretto.
Sa lavorare in modo autonomo,
critico e flessibile con personali
approfondimenti
Sa analizzare e rielaborare con
decisione e rapidità anche
situazioni astratte
2
10
Compie analisi errate, non sa
sintetizzare ed organizzare il
lavoro
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PROGETTO “IL MILIONE”
In vista del prossimo Esame di Stato, il presente documento intende illustrare il progetto, le attività
svolte nelle classi con studenti cinesi, i risultati raggiunti e, a tal fine, è allegato al documento finale delle
classi interessate.
Caratteristiche generali del Progetto “Il Milione”
Il progetto “Il Milione”, in essere a partire dal 2001, è
stato ideato congiuntamente dal prof. Enrico Calenda
- Dirigente scolastico dell’allora ISIS "BarbarigoSarpi" - e dal Rettore del Convitto "Foscarini", prof.
Rocco Fiano. Prevede uno scambio culturale con il
"Technical Institute of Tourism & Commerce" di
Changzhou (Provincia dello Jiangsu, Repubblica
Popolare Cinese).
L’accordo iniziale, frutto di lunghe trattative tra i
dirigenti italiani e le autorità scolastiche cinesi,
prevedeva, per una durata di sette anni, scambi
culturali, gastronomici e turistici, stage professionali
nei due paesi, corsi di lingua italiana e cinese,
insegnamento di tecnica turistica e alberghiera italiana in Cina e viceversa.
Concretamente ha significato per il nostro Istituto, oltre a uno stage effettuato inizialmente in Cina dai
nostri allievi e a visite reciproche di delegazioni, l’inserimento nelle classi del triennio finale
dell’I.P.S.E.O.A. "Andrea Barbarigo", di alunni provenienti dal "Technical Institute of Tourism &
Commerce" di Changzhou, a partire dall’anno scolastico 2004/2005. Durante la permanenza in Italia, gli
studenti sono ospitati per tre anni presso il Convitto "Marco Foscarini” di Venezia, dove sono seguiti dal
personale educativo nelle attività di studio pomeridiano e per tutte le incombenze extra-scolastiche.
Nel presente anno scolastico 2015/16 sono arrivati 13 nuovi studenti dalla Cina, attualmente iscritti alla
classe terza. Altri arrivi sono previsti nei prossimi anni scolastici, a seguito del rinnovo degli accordi, per
un nuovo quinquennio, sottoscritto dai dirigenti dei tre istituti nel 2014.
Gli studenti, prima di arrivare in Italia, frequentano per due anni un corso di lingua italiana tenuto da una
ex alunna cinese del Progetto “Il Milione”, diplomatasi nel nostro Istituto. Durante il percorso scolastico in
Italia, invece, sono seguiti in alcuni periodi dell’anno da studenti dell’Università Ca’ Foscari che scelgono
di svolgere nel nostro Istituto il tirocinio formativo obbligatorio di 150 ore, garantendo così supporto
linguistico e sostegno disciplinare nelle attività didattiche curricolari. A partire da quest’anno, inoltre,
l’insegnamento della lingua italiana in Cina è stato potenziato grazie alla collaborazione di un’ex stagista
dell’Università Ca’ Foscari che, dopo aver conseguito la laurea magistrale in lingua cinese, ha scelto di
proseguire l’esperienza di insegnamento dell’italiano maturata nel nostro Istituto nella scuola di
Changzhou.
Gli alunni cinesi che frequentano quest’anno la classe quinta sono il nono gruppo che aderisce
all’esperienza di studio in Italia e arriva all’Esame di Stato.
Nel corso degli anni altri Istituti, circa una decina, hanno aderito, con modalità differenziate, al progetto
“Il Milione”. Nel 2000 è stato stilato a Pechino un protocollo di intesa per scambi culturali; ciò ha
coinvolto anche la Biennale di Venezia, che ha organizzato “La settimana della Cina” durante il Carnevale
2006, e ha dato particolare evidenza al padiglione cinese della Biennale Architettura.
Nel Convegno “ITALIA-CINA”, tenutosi a Venezia nel mese di ottobre 2010, il responsabile
dell’Ambasciata cinese a Roma ha manifestato nuovamente la piena soddisfazione rispetto al progetto e
al suo evolversi, affermando che esso è divenuto cardine della politica scolastica del distretto di Jiangsu
per le scuole ad indirizzo turistico.
Quest’anno, a seguito del rinnovo degli accordi con l’Istituto di Changzhou, che prevedono nuove attività
di scambi culturali, il nostro Istituto ha ospitato alcuni alunni e docenti della scuola di Changzhou e tre
chef di una nota struttura alberghiera, impegnati nell’organizzazione del primo Festival gastronomico
italo-cinese La stessa esperienza verrà realizzata nei prossimi mesi in Cina, e vedrà coinvolti alcuni
studenti italiani del nostro Istituto seguiti dai rispettivi docenti di laboratorio. Altre due delegazioni cinesi
sono state ospiti del nostro Istituto nel corso del presente anno scolastico, a testimonianza del rapporto
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di collaborazione sempre più stretto avviato con le autorità scolastiche e politiche cinesi nel corso di
questi anni. D’altra parte, il progetto “Il Milione” riveste grande importanza anche per la dirigenza
scolastica del distretto di Jiangsu: in vista di un allargamento dell’industria turistica cinese, diventa
essenziale per le scuole di indirizzo turistico disporre di personale preparato sia nella conoscenza della
lingua che nelle tecniche gastronomiche e ristorative del nostro Paese.
Dati oggettivi
Alunni cinesi del Progetto “Il Milione” iscritti nell’anno scolastico 2015/2016:
Tab. 1
Classi
Numero
Maschi
Femmine
13
1
12
Quarte
3
2
1
Quinte
8
1
7
24
4
20
complessivo
Terze
TOTALI
Alunni cinesi del Progetto "Il Milione" effettivamente frequentanti alla fine dell'a.s. 2015/2016:
Tab. 2
Classi
Numero
complessivo
Maschi
Femmine
Terze
9
1
8
Quarte
2
1
1
Quinte
7
1
6
18
3
15
TOTALI
Quadro sinottico generale relativo al Progetto “Il Milione”:
Tab. 3
ARRIVI
Anno
d’arrivo
Totali
Maschi
Femmine
2004/2005
28
4
24
2005/2006
29
8
21
2006/2007
0
0
0
2007/2008
27
4
23
2008/2009
24
9
15
2009/2010
9
3
6
2010/2011
25
3
22
2011/2012
23
9
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2012/2013
12
4
8
2013/2014
13
5
8
2014/2015
0
0
0
2015/2016
13
1
12
203
50
153
TOTALI
Pagina 13
Serie storica degli alunni del Progetto “Il Milione” promossi regolarmente in tre anni (alcuni studenti
hanno impiegato più anni a completare il percorso):
Tab. 4
Anno
scolastico
d’arrivo
Promossi
2004/2005
28/28
100 %
2005/2006
29/29
100 %
in 3 anni
2006/2007
%
(*)
(*) Sospensione degli arrivi
2007/2008
21/27
77,7 %
2008/2009
12/24
50 %
2009/2010
4/9
44,4 %
2010/2011
10/25
40 %
2011/2012
7/23
30,4 %
2012/2013
2/12
16,6 %
113/177
63,8 %
/13
(**)
TOTALI
2013/2014
2014/2015
2015/2016
(*)
/13 (***)
(**) frequentano il 5° anno 5/13, pari al 38,4 %
(*) Sospensione degli arrivi
(***)
(***) frequentano il 3° anno 9/13, pari al 69,2 %
La serie mostra un sensibile calo percentuale dei successi in 3 anni, imputabile in gran parte:
1) all’elevato numero di abbandoni (cfr. Tab. 3);
2) alla diminuita preparazione linguistica in partenza (dovuta probabilmente ad una più lacunosa
formazione in Cina);
3) a una motivazione sempre meno solida negli studenti che hanno affrontato l’esperienza italiana;
4) alla declinazione di criteri più rigorosi per la valutazione degli apprendimenti.
Analisi del percorso
Situazione iniziale
•
•
•
Caratteristiche comuni a tutto il gruppo sono il formalismo nei rapporti interpersonali e la
riservatezza.
Fare domande, chiedere spiegazioni, intervenire in una discussione sono considerati atteggiamenti
poco corretti nei confronti dei docenti.
Per quanto riguarda l’apprendimento, invece, l’esecuzione delle consegne, lo studio mnemonico e una
certa determinazione sono alla base del lavoro dei discenti cinesi.
Lingua e preparazione di base
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•
•
•
•
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La comprensione della lingua scritta presenta limiti lessicali e morfosintattici.
La comprensione orale avviene solo per frasi molto brevi, pronunciate lentamente ed eventualmente
ripetute.
L’espressione scritta è sempre preferita a quella orale.
L’esposizione orale, per motivi culturali, avviene a voce bassa; spesso appare difficoltosa per
problemi anche fonetici.
Aspetto logistico
I ragazzi cinesi vivono insieme nel Convitto “Marco Foscarini”. Ne consegue che parlano
prevalentemente cinese fuori dalla scuola e, in classe, preferiscono tendenzialmente rimanere in
gruppo. Normalmente uno di loro (in ogni classe) riveste il ruolo di leader/portavoce.
Nel Convitto un gruppo di educatori si alterna, con turni di otto ore, nella sorveglianza delle diverse
attività (dallo studio ai pasti, dallo svago ai problemi sanitari o burocratici). Un educatore per ogni
gruppo classe è preposto a tenere i contatti con la scuola.
Strategie di intervento
• I ragazzi hanno seguito, durante gli anni scolastici, i corsi di recupero o gli sportelli tenuti dai
docenti curricolari.
• Nel corso del presente anno scolastico, è proseguita la collaborazione tra il nostro Istituto e
l’Università Ca’ Foscari di Venezia, che ha inviato 3 studentesse delle sedi di Treviso e Venezia per
svolgere il tirocinio formativo, fornendo sostegno linguistico e disciplinare agli studenti cinesi.
• Nelle ore di insegnamento alternativo alla religione cattolica, gli studenti sono stati seguiti nello
studio e nella preparazione dell'esame finale.
È sempre stata caldeggiata ed incoraggiata la partecipazione degli studenti del Progetto a tutte le attività
extracurricolari (viaggi di istruzione, uscite, attività di accoglienza turistica, manifestazioni enogastronomiche, cinema, teatro), per offrire occasioni di socializzazione, di interazione linguistica e di
conoscenza del patrimonio culturale italiano ed occidentale.
Si sono dimostrati particolarmente efficaci per l’arricchimento del bagaglio linguistico, per la
rimotivazione allo studio e per la conferma della scelta fatta, gli stage lavorativi di quattro settimane
organizzati tra la classe quarta e quinta, presso strutture alberghiere e ristorative.
Situazione attuale
Alcuni studenti dimostrano maggiore disinvoltura di altri, ma la situazione generale può essere così
tratteggiata:
COMPRENSIONE
• SCRITTO: conoscono il significato di circa 1500/2000 lemmi. Affrontano anche testi complessi
usando sempre, però, la traduzione in cinese di molti termini.
• ORALE: riescono a comprendere frasi semplici, spiegazioni sorrette da schemi e mappe concettuali.
ESPRESSIONE
• SCRITTA: permangono problemi nell’uso degli articoli e delle preposizioni articolate; permangono
dubbi nell’uso degli ausiliari essere e avere, del genere e del pronome relativo. L’uso della
punteggiatura, talvolta, non è riconducibile alle norme dell’italiano.
• ORALE: solo alcuni riescono a costruire autonomamente frasi brevi, mentre la maggioranza non
riesce ad esprimersi ancora in modo ben articolato. Permangono, infatti, evidenti difficoltà
espressive legate anche a problemi di tipo fonetico e di costruzione della frase, tanto che a volte
la comprensione risulta faticosa.
Si ricorda, d’altra parte, che lo studio di una lingua straniera, così lontana dalla lingua materna,
rappresenta un limite superabile solo in quattro (comunicazione) / sette (studio) anni di lavoro.
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INDICAZIONI DI LAVORO FINALIZZATE ALL’ESAME DI STATO
Si sottolineano le difficoltà di apprendimento di questi ragazzi in tutte le discipline, difficoltà di natura
linguistica e culturale. Poco più di due anni di tempo trascorsi a Venezia (vivendo peraltro in un contesto
piuttosto isolato e protetto come il Convitto "Foscarini") non sono sufficienti per raggiungere la
competenza in Italiano L2 come lingua dello studio e per la comprensione di testi complessi, a volte ostici
anche per gli studenti italiani. È acquisito che le difficoltà di natura linguistica sono tanto maggiori,
quanto maggiore è la distanza tipologica fra lingue. Ed è opportuno sottolineare che il Cinese è una lingua
di tipo isolante, che non conosce – a differenza dell’Italiano -, morfologia verbale e nominale.
Come sottolineato nelle recenti “Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” (19
febbraio 2014), i commissari esterni dovranno tenere conto anche di ciò nella valutazione degli scritti, in
modo particolare nella valutazione della prima prova di Italiano [si veda a questo proposito la C.M. 4233
del 19-02-2014, in particolare art. 4.1 “Gli Esami”].
Ovviamente, tra i ragazzi cinesi ci sono situazioni molto differenziate: alcuni allievi sono molto bravi ed
ottengono risultati più che soddisfacenti, quando non eccellenti; alcuni sono chiusi e timidi e presentano
problematiche di apprendimento assai difficili da superare. In alcune classi la situazione è più grave, in
altre gli studenti presentano una situazione nel complesso più che sufficiente.
PRIMA PROVA
I ragazzi cinesi in genere prediligono e sono stati guidati a scegliere la traccia B o D.
La traccia, in genere, viene spiegata dall’insegnante di Italiano, che appura la comprensione delle
consegne da parte degli esaminandi, eventualmente semplificando o schematizzando in modo opportuno
la traccia stessa.
Nella valutazione della prova di Italiano si è convenuto di attribuire un punteggio più significativo al
contenuto ed uno più basso alla capacità espositiva, in modo da non penalizzare un elaborato denso di
significato, ma che presenta difficoltà espressive, dovute alle carenze linguistiche di base.
SECONDA PROVA
Valgono le indicazioni della prima prova.
TERZA PROVA
Gli alunni si sono esercitati perlopiù nella tipologia B.
Per i criteri di valutazione vale quanto detto sopra.
ORALE
Ogni candidato è stato guidato nella stesura di una tesina o nella preparazione di una presentazione
multimediale, in modo da facilitare l’avvio del colloquio. Le difficoltà linguistiche ed espressive, già
evidenti nello scritto, nell’esposizione orale sono ancora più manifeste.
Gli alunni cinesi hanno partecipato a tutte le simulazioni, sia scritte che orali, effettuate nelle rispettive
classi in preparazione all’Esame di Stato.
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RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI
DISCIPLINA: ITALIANO
DOCENTE: PROF.SSA PALAZZO SILVIA
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE:
La classe, che mi è stata assegnata all’inizio di quest’anno scolastico, è composta da 18 alunni, e ne
fanno parte due alunne cinesi del progetto Milione.
Il lavoro in aula si è svolto con relativa continuità, salvo occasionali periodi in cui si sono infittite le
assenze di una porzione rilevante della classe, con conseguente rallentamento del lavoro.
L’inizio del primo quadrimestre è stato dedicato al raccordo con gli argomenti affrontati nell’anno
precedente, e alla conoscenza con gli studenti. Vista la difficoltà piuttosto generalizzata
nell’appropriazione dei concetti disciplinari, nella lettura e comprensione dei testi letterari e
nell’organizzazione dello studio autonomo, si è preferito selezionare un ventaglio ristretto di argomenti
fondamentali, dedicando spazi piuttosto estesi per le verifiche, soprattutto orali, per sostenere
l’elaborazione dei concetti e l’esposizione. I risultati raggiunti dalla classe sono in molti casi appena
sufficienti o sufficienti, mentre in pochi casi si possono ritenere soddisfacenti.
La classe, disomogenea e complessivamente poco coesa al suo interno, ha mantenuto sempre un
comportamento corretto, e il dialogo educativo si è svolto in un clima positivo e nell’insieme sereno. La
partecipazione alla spiegazione e alla discussione è stata attiva solo per alcuni, e in generale lo studio
autonomo è apparso spesso finalizzato alla sola interrogazione/verifica, anche se in singoli casi si è
riscontrato interesse e anche autonomia nella scelta degli approfondimenti.
Si sono svolte quattro ore di lezione settimanale. Tenuto conto delle ore di lezione svolte fin ora, e,
presumendo di svolgere regolarmente tutte le ore rimanenti fino alla fine dell’anno scolastico, il monte
ore totale sarà di: 135 ore.
1 - In relazione alla programmazione curricolare sono stati prefissati e raggiunti i seguenti OBIETTIVI in
termini di:
CONOSCENZE
La classe conosce, pur con livelli diversi:
-alcuni tra i principali autori e tra le opere più significative della letteratura italiana (tra la fine del XIX
secolo e la prima metà del XX)
-le principali correnti letterarie e poetiche del periodo in Italia e con cenni al quadro europeo
-alcune delle principali figure retoriche ed elementi base dell’analisi di un testo poetico
-la struttura e le caratteristiche di un testo giornalistico
-la struttura e le caratteristiche del saggio breve
ABILITÀ
Gli alunni, con diverso grado di autonomia, sanno:
-esprimersi in modo ordinato selezionando le informazioni più significative
-riferire esperienze e apprendimenti in ordine logico e con un sufficiente grado di chiarezza
-produrre testi sufficientemente coesi e coerenti in relazione a specifiche consegne
-analizzare un testo letterario soprattutto dal punto di vista del contenuto (e con elementi base
dell’analisi formale)
COMPETENZE
La maggior parte degli studenti rimane ancora poco autonoma nell’elaborazione dei concetti e
nell’espressione dei contenuti appresti, stabilendo confronti e fornendo opinioni e punti di vista solo dietro
sollecitazione. Alcuni studenti tuttavia sono in grado di:
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-impiegare informazioni ricavate dai testi per stabilire collegamenti o per illustrare la poetica dei singoli
autori
-collocare correttamente nel contesto storico i singoli autori traendo da questo elementi utili per
illustrarne le vicende biografiche e gli elementi più significativi della poetica
-rielaborare personalmente gli argomenti
2 - METODOLOGIE:
Si è scelto di adottare per lo più un metodo espositivo della lezione frontale, sollecitando in ogni
segmento delle attività una partecipazione, più o meno intensa, da parte della classe. Si sono affidate al
lavoro in piccolo gruppi le fasi più ardue del lavoro sui testi -analisi, lettura di documenti, stesura di
mappe mentali per la messa a fuoco di spunti e idee, stesura di ‘scalette’ in preparazione
dell’elaborazione scritta-. Si è infine suggerita, nell’approccio ai diversi autori, una riflessione costante sul
contesto storico. In poche occasioni si è anche proposta la visione di brevi filmati, e si prevede l’impiego
di film nelle ultime settimane per incoraggiare una riflessione e una discussione con la classe circa
tematiche significative, o singole opere letterarie.
3 - MATERIALI DIDATTICI:
Accanto al manuale in adozione (B. Panebianco, M. Gineprini, S. Seminara, LetterAutori Edizione Verde,
2-3 volume, Zanichelli) si sono affiancati appunti (circa vita e poetica dei singoli autori) e testi forniti in
fotocopia. Si sono inoltre elaborati schemi per il ripasso, illustrati in classe e riepilogati in appunti a
disposizione degli studenti. Per le alunne che fanno parte del progetto ‘Il Milione’ si sono fornite, lungo
tutto l’arco dell’anno, specifiche dispense semplificate per consentire una conoscenza degli autori e,
tramite riassunti e semplificazioni, delle opere maggiormente significative di ciascuno, poiché la barriera
linguistica non consente un accesso diretto ai testi, soprattutto poetici.
4 - TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E VALUTAZIONE:
Nel corso dell’anno si sono svolte 4 prove scritte, di cui due simulazioni della I prova dell’esame di Stato,
e 3 verifiche orali. Per i criteri di valutazione, ci si è attenuti a quanto stabilito dal Collegio Docenti e dal
Dipartimento di Lettere. La valutazione ha tenuto conto delle caratteristiche dei singoli studenti e, per
quanto possibile visto che la conoscenza con la classe è avvenuta soltanto quest’anno, dei progressi
dimostrati.
5 - ATTIVITA’ DI RECUPERO
Nel corso dell’anno gli interventi di recupero sono stati svolti in itinere, durante le ore curricolari,
cercando di ridiscutere e riformulare gli argomenti risultati di più difficile comprensione. Spunti e
occasioni per un lavoro autonomo, da correggere poi in classe, sono stati colti solo da un numero molto
ridotto di studenti in difficoltà.
6 - ATTIVITA’ FORMATIVE EXTRASCOLASTICHE:
Non sono state svolte attività extra scolastiche.
PROGRAMMA SVOLTO
Quadro iniziale con riferimenti e recupero delle conoscenze (in cui si è accennato alla figura di Leopardi,
riassumendone la vita e tracciando un quadro parziale delle opere maggiori)
Le grandi correnti letterarie ed artistiche della fine del XIX secolo (dal Volume 2)
Il pensiero del Positivismo, le correnti del Naturalismo e del Verismo.
(caratteristiche generali: la mentalità borghese, la fiducia nella scienza e il Positivismo; cenni ai principali
autori del Naturalismo francese (Zola) e al contesto sociale cui fanno riferimento (la Francia cittadina,
delle industrie); il Verismo in Italia, i temi e i problemi affrontati (la situazione del Sud Italia, le
conseguenze dell’Unità)
Giovanni Verga (dal Volume 2)
La vita, gli elementi fondamentali della poetica.
Testi:
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• Rosso Malpelo
• La presentazione dei Malavoglia (l’inizio del romanzo)
La poesia del Novecento: Simbolismo e Decadentismo
Baudelaire e i ‘poeti maledetti’ (cenni); le caratteristiche del Simbolismo.
Testi:
• L’albatro
• Corrispondenze
(lettura di ‘Vocali’ di Rimbaud)
Giovanni Pascoli
Vita, opere principali, lineamenti di poetica
Testi poetici:
• Temporale
• Il lampo
• Il tuono
• Lavandare
• X Agosto
• Il gelsomino notturno
• (con esercitazione di analisi e lettura: L’assiuolo)
Testi in prosa:
• E’ dentro noi un fanciullino
Il Decadentismo
Caratteristiche internazionali (con cenni all’opera di Oscar Wilde); cenni all’influenza del pensiero di
Nietzsche
Gabriele D’Annunzio
Vita, opere principali e lineamenti di poetica.
Testi in prosa:
• L’esteta Andrea Sperelli (inizio de ‘Il Piacere’)
Testi
•
•
•
poetici:
O falce di luna calante
La sera fiesolana
La pioggia nel pineto
Luigi Pirandello
Vita, opere (con particolare attenzione ai romanzi), visione del mondo.
Testi:
Novelle:
• Il treno ha fischiato
• La patente (nella versione teatrale dell’atto unico, in fotocopia), e con visione della rielaborazione
cinematografica in ‘Questa è la vita’del 1954.
Da Il Fu Mattia Pascal:
• La scissione tra il corpo e l’ombra
• Mattia Pascal davanti alla sua tomba
Opere teatrali:
• Da Sei personaggi in cerca d’Autore: Lo scontro tra i personaggi e gli attori (con visione di clip
video da una messa in scena di E. Checchi)
• La scena finale (in fotocopia)
Saggi:
• L’umorismo (passo iniziale)
Il clima del Novecento: linee essenziali della teoria psicoanalitica di Sigmund Freud.
Italo Svevo
Vita e opere
Testi da ‘La coscienza di Zeno’
• Il Dottor S. (Prefazione)
• Il vizio del fumo
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Riepilogo sulle linee di evoluzione del genere romanzo. Il romanzo del Novecento e la sperimentazione
linguistica e formale (con lettura dal monologo di Molly Bloom, dall’Ulysses di Joyce, in fotocopia); il
tempo ‘reale’ e il tempo percepito: l’esperienza del ricordo (con cenni all’episodio della madeleine in
Proust).
La poesia del Novecento.
Le Avanguardie (cenni essenziali alle principali, Espressionismo, Dadaismo e Surrealismo)
La concezione del mondo e dell’arte dei Futuristi
Testi:
• Il Manifesto del Futurismo (in fotocopia)
• Visione di due opere di Govoni, Autoritratto e Palombaro, a solo fine esemplificativo.
Tre poeti del Novecento: Ungaretti, Saba, Montale
Giuseppe Ungaretti
Vita, opere e poetica
Testi (dalla sola raccolta ‘L’allegria’)
• In memoria
• Il porto sepolto
• Veglia
• I fiumi
• Mattina
• Fratelli
Umberto Saba
Vita e opere, lineamenti di poetica
Testi:
• Amai
• Trieste
• Mio padre è stato per me “l’assassino”
Eugenio Montale
Vita, opere e lineamenti essenziali della poetica
Selezione di opere (da Ossi di Seppia).
• Non chiederci la parola
• Meriggiare pallido e assorto
• Spesso il male di vivere ho incontrato
• Non recidere, forbice, quel volto
• Ho sceso dandoti il braccio
Letture per la riflessione e l’approfondimento (lungo tutto l’arco dell’anno):
-Testi e documenti sulla prima guerra mondiale (passi da Niente di nuovo sul fronte occidentale, E.
Remarque)
Venezia, 02.05.2016
Firma del docente: Silvia Palazzo
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DISCIPLINA: STORIA
DOCENTE: PROF.SSA PALAZZO SILVIA
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE:
La classe, che mi è stata assegnata all’inizio di quest’anno scolastico, è composta da 18 alunni, e ne
fanno parte due alunne cinesi del progetto Milione.
Il lavoro in aula si è svolto con relativa continuità, salvo occasionali periodi in cui si sono infittite le
assenze di una porzione rilevante della classe, con conseguente rallentamento del lavoro.
Si è iniziato recuperando gli argomenti non trattati l’anno precedente, e cercando di suggerire strategie di
studio per allenare all’esame di Stato. La necessità di fornire chiarimenti e di verificare l’acquisizione delle
coordinate fondamentali degli eventi da parte di tutti ha reso necessario concentrare il lavoro su singoli
‘grandi eventi’ del Novecento, e per consentire una migliore contestualizzazione articolata in scenari
europei ed extraeuropei si è scelto di affiancare al manuale dossier riassuntivi e di immagini. Si è
preferito, nella fase finale dell’anno, ampliare lo sguardo su singoli eventi quali i conflitti mondiali, nella
speranza che la riflessione su questi consenta sufficienti spunti per la comprensione del presente, anche
in assenza di articolata trattazione di eventi più recenti.
I risultati raggiunti dalla classe sono in alcuni casi appena sufficienti, in quanto persistono serie difficoltà
nel gestire porzioni ampie del programma, mentre per altri si possono ritenere soddisfacenti o buone.
La classe, disomogenea e complessivamente poco coesa al suo interno, ha mantenuto sempre un
comportamento corretto, e il dialogo educativo si è svolto in un clima positivo e nell’insieme sereno. La
partecipazione alla spiegazione e alla discussione è stata attiva per molti. Da parte di alcuni lo studio
autonomo è apparso finalizzato alla sola interrogazione, ma per una parte non trascurabile degli studenti
si è evidenziato un interesse non episodico per gli argomenti trattati.
Si sono svolte due ore di lezione settimanale. Tenuto conto delle ore di lezione svolte fin ora, e,
presumendo di svolgere regolarmente tutte le ore rimanenti fino alla fine dell’anno scolastico, il monte
ore totale sarà di: 64 ore.
1 - In relazione alla programmazione curricolare sono stati prefissati e raggiunti i seguenti OBIETTIVI in
termini di:
CONOSCENZE
La classe conosce, pur con livelli diversi:
-gli eventi fondamentali e le linee di sviluppo della storia italiana dal 1848 al 1948
-le principali vicende europee dello stesso periodo
-alcuni eventi riguardanti la colonizzazione (e decolonizzazione) dell’Africa e un quadro sintetico degli
eventi di Cina e Giappone (in relazione ai conflitti mondiali)
-la situazione del secondo dopoguerra a grandi linee, e la guerra fredda
ABILITÀ
Gli alunni, con diverso grado di autonomia, sanno:
-esprimersi in modo ordinato selezionando le informazioni più significative
-riferire in ordine cronologico i grandi fatti storici
-stabilire nessi di causa-effetto tra i principali eventi
COMPETENZE
La maggior parte degli studenti rimane ancora poco autonoma nell’elaborazione dei concetti e
nell’espressione dei contenuti, e può stabilire confronti e fornire opinioni solo dietro sollecitazione. Alcuni
studenti sono in grado di:
-rielaborare e considerare criticamente i fatti storici di maggior rilievo
-stabilire relazioni e individuare schemi di comportamento utili alla decodifica del presente
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2 - METODOLOGIE:
Si è adottato per lo più un metodo espositivo della lezione frontale, sollecitando costantemente la
partecipazione da parte della classe. Si sono suggeriti poi approfondimenti non fruibili in classe, come
video e film. In alcune occasioni si sono forniti anche documenti da analizzare in piccoli gruppi e da
esporre al resto della classe.
3 - MATERIALI DIDATTICI:
Il manuale in adozione (S. Paolucci, G. Signorini, La storia in tasca, Zanichelli, voll. 2 e 3) è
particolarmente sintetico, quindi si è integrato con appunti forniti dalla docente, eoccasionalmente con
dossier di fonti e di immagini. Per le studentesse cinesi si è fornito sempre un testo semplificato circa gli
argomenti trattati. Anche in sede di interrogazione si sono proposte immagini tratte dai dossier condivisi
dalla docente da osservare e commentare.
4 - TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E VALUTAZIONE:
Nel corso dell’anno si sono svolte 2 prove scritte, di cui una in forma di simulazione della III prova
dell’esame di Stato, e 4 verifiche orali. Per i criteri di valutazione, ci si è attenuti a quanto stabilito dal
Collegio Docenti e dal Dipartimento di Lettere. La valutazione ha tenuto conto delle caratteristiche dei
singoli studenti e, per quanto possibile visto che la conoscenza con la classe è avvenuta soltanto
quest’anno, dei progressi dimostrati.
5 - ATTIVITA’ DI RECUPERO
Nel corso dell’anno gli interventi di recupero sono stati svolti in itinere, durante le ore curricolari,
cercando di ridiscutere e riformulare gli argomenti risultati di più difficile comprensione.
6 - ATTIVITA’ FORMATIVE EXTRASCOLASTICHE:
Non sono state svolte attività extra scolastiche.
PROGRAMMA SVOLTO
Quadro storico e recupero delle conoscenze pregresse: dal congresso di Vienna all’instabilità in Europa.
Il cammino verso l’Unità d’Italia: i moti, le guerre di Indipendenza e l’Unità d’Italia.
I governi dell’Italia unita: la Destra e la Sinistra storica; i governi Giolitti e le riforme.
Il Colonialismo: le conquiste dei Paesi europei e i tentativi coloniali italiani.
Il panorama europeo ed extraeuropeo alla vigilia del primo conflitto mondiale:
L’impero ottomano, situazione e punti di criticità; l’impero russo; l’impero austro-ungarico
La Prima Guerra mondiale; lo scoppio della guerra; dalla guerra di movimento alla guerra di posizione,
i fronti occidentale e orientale: la posizione italiana tra interventisti e neutralisti; l’Italia in guerra e i
fronti del Carso; la Strafexpedition (con incontro con Raffaella Calgaro, autrice di ‘Adele Pergher
profuga’); Caporetto; le fasi conclusive della guerra e gli accordi di pace: la proposta di Wilson; la
percezione italiana della pace e l’abbandono dei negoziati
Il primo dopoguerra
La situazione in Russia: dalla fine dello zarismo all’ascesa di Lenin; la guerra civile e il comunismo di
guerra; la NEP; la fine di Lenin e l’ascesa di Stalin; la politica di Stalin e le sue conseguenze.
La situazione in America: l’età del jazz e i Roaring Twenties, tra proibizionismo e speakeasies; la
situazione economica e la crisi del ’29; F.D. Roosevelt e il New Deal.
La situazione in Italia: l’ascesa del fascismo, dalla fondazione dei Fasci di combattimento alla marcia
su Roma; il governo Mussolini e la legge Acerbo; il delitto Matteotti e la secessione aventinate; il
fascismo regime e le politiche di Mussolini; la politica imperiale in Etiopia; l’intervento nella guerra civile
spagnola; la conquista dell’Albania; le leggi razziali.
La situazione in Germania: le difficoltà della repubblica di Weimar: il Putsch di Monaco; l’arresto di
Hitler e la redazione di Mein Kampf; la lenta ascesa del Nazismo e le tappe fondamentali della sua
affermazione dai risultati elettorali del ’30 all’incendio del Reichstag; la notte dei lunghi coltelli e il
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regolamento di conti interno con le SA; Hitler presidente e l’inizio del Terzo Reich; le mosse in politica
estera verso il conflitto mondiale: l’armamento messo alla prova nella guerra civile spagnola; l’Anschluss;
la rivendicazione dei Sudeti e la conferenza di Monaco; le mire sul ‘corridoio di Danzica’ e l’accordo
Molotov-vonRibbentrop; la questione della razza, dalle leggi di Norimberga alla notte dei cristalli; linee di
sviluppo sulla situazione degli ebrei in Germania e nei paesi occupati dai nazisti durante il conflitto.
La seconda guerra mondiale: la conquista e la spartizione della Polonia; l’attacco alla Francia e la
conquista della Francia settentrionale; la discesa in guerra dell’Italia; la Battaglia di Inghilterra;
i fronti italiani: la dichiarazione di guerra alla Grecia e le truppe in Africa settentrionale (e orientale); la
situazione della preparazione italiana e gli esiti su questi fronti;
il fronte russo (e il contributo italiano); il contributo nazista alle forze italiane in Grecia e in Africa
Settentrionale; lo scenario del Pacifico; Pearl Harbour e la dichiarazione di guerra degli Stati Uniti; il
1943: gli sbarchi alleati e l’armistizio dell’8 settembre; la Repubblica di Salò; la situazione degli Italiani in
patria e sui vari fronti di guerra; la resistenza partigiana; le fasi finali della guerra e la sua conclusione.
Dopo la pace; il processo di Norimberga e l’elaborazione dell’entità e del significato dell’Olocausto
(breve dossier di fonti e documenti)
Linee essenziali circa il secondo dopoguerra in Italia
La guerra fredda
Si prevede infine di accennare brevemente alle seguenti problematiche, onde fornire le sole coordinate
essenziali per la collocazione cronologica:
-lo sviluppo della situazione in MedioOriente
-la Cina di Mao Zedong
-Il destino delle aree dell’ex URSS
-la decolonizzazione e l’Africa
Documenti: in classe si sono assegnati per la lettura e analisi una selezione di immagini sulla
propaganda fascista soprattutto nell’ambito dell’educazione dell’infanzia; si è fornito poi un saggio di
discorsi pubblici attorno ad eventi cardine della Seconda Guerra Mondiale: il discorso di Mussolini (entrata
in guerra dell’Italia), di Churchill (l’Inghilterra si prepara a resistere all’attacco nazista); di Roosevelt
(all’indomani di Pearl Harbour).
Venezia, 02/05/2016
Firma della docente: Silvia Palazzo
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DISCIPLINA: INGLESE
DOCENTE: PROF.SSA FRANCESCA DEL BIANCO
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE:
La classe è composta da 18 alunni. La classe ha avuto la continuità didattica in lingua straniera inglese
dalla classe quarta. Fin dall’inizio si è cercato di sistematizzare le conoscenze strutturali della lingua
affrontate nel precedente anno scolastico, con particolare riferimento ai tempi verbali che risultavano di
difficile gestione/comprensione per una larga parte della classe. Sono state consegnate fotocopie e si
sono svolte svariate attività di esercitazione e approfondimento sull’uso dei tempi e sulla strutturazione
della frase sia a livello scritto che orale.
La classe ha dimostrato un discreto interesse e partecipazione alle attività, spesso coniugando gli
argomenti di studio con la propria esperienza lavorativa.
In alcuni casi si è dovuto però richiamare alla concentrazione e all’impegno soprattutto domestico, che è
spesso mancato nel corso dell’anno. La classe pur dimostrando partecipazione e coinvolgimento durante
le lezioni, non ha, nella sua generalità, trasformato queste caratteristiche in impegno in termini di studio.
Lo studio teorico e anche “pratico” si è sempre rivelato faticoso, ed è stato ottenuto solo dopo
sollecitazioni da parte dell’insegnante, o insuccesso e conseguente necessità di recupero. L’impegno
domestico degli alunni è stato superficiale, ad eccezione di qualche caso, e concentrato soltanto nello
studio in occasione della preparazione delle verifiche.
Il dialogo educativo ha mirato soprattutto a fornire strumenti linguistici, strutturali, lessicali e
morfosintattici, che consentissero un miglioramento della produzione sia scritta che orale e l’assunzione
graduale di una maggiore consapevolezza delle proprie competenze linguistiche e delle proprie capacità
espressive.
La frequenza in generale è stata abbastanza regolare, tranne un caso di abbandono nel secondo
quadrimestre, le assenze per alcuni casi specifici, si sono ripetute per svariati motivi, tra i quali ha
sicuramente pesato la salute, ma anche la volontà di pianificare strategicamente le presenze a scuola. Va
da sé che ciò ha complicato il completamento di un percorso didattico omogeneo e lineare.
Il risultato di tale atteggiamento ha in qualche caso condizionato il profitto della classe, che avrebbe
senza dubbio potuto essere migliore, date anche le potenzialità di alcuni alunni.
Le capacità di autonomia linguistica in inglese sono perciò piuttosto limitate, tranne in qualche caso, per
cui la maggioranza necessita di tempi lunghi di comprensione e rielaborazione, e spesso, sia in
produzione orale che scritta, emergono risultati frammentari e a volte poco strutturati sia dal punto di
vista del contenuto che della forma.
I risultati ottenuti, quindi, anche se possono dirsi soddisfacenti per la maggioranza degli alunni, ma non
hanno consentito a tutti il superamento delle difficoltà, soprattutto per ciò che concerne la produzione
orale. In particolare è necessario segnalare che la produzione orale dell’alunna cinese, facente parte del
progetto Milione, risulta di difficile comprensione e molto frammentaria. Permangono alcuni casi di
profitto insufficiente, nonostante le occasioni offerte per migliorarlo.
Si sono svolte tre ore di lezione settimanale. Tenuto conto delle ore di lezione svolte fin ora, e,
presumendo di svolgere regolarmente tutte le ore rimanenti fino alla fine dell’anno scolastico, il monte
ore totale sarà di: 95 ore.
1 - In relazione alla programmazione curricolare sono stati prefissati e raggiunti i seguenti OBIETTIVI in
termini di:
CONOSCENZE
Gli allievi, seppur in modo diversificato e diverso approfondimento ed autonomia, possiedono conoscenze
relative a:
.
- strutture grammaticali e sintattiche di base della lingua inglese;
- il lessico specifico relativo alla microlingua del settore enogastronomico e agli ambiti comunicativi e
disciplinari presentati;
- la specificità dei vari servizi al gueridon trolley, con particolare riferimento al flambé service;
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-
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l’abbinamento cibo/ vino ed i suoi principi generali;
le tematiche generali relative al lavoro nel bar, i ruoli dello staff e le caratteristiche di un bartender;
la preparazione dei cocktail;
il catering in generale ed il Function Catering in particolare;
la cura e il rapporto con il cliente.
ABILITÀ
Alcuni alunni sono in grado di operare con autonomia nell’analizzare i contenuti proposti, sintetizzarli e
organizzarli in modo personale, collegarli ad altri argomenti studiati nell’ambito di altre discipline del loro
indirizzo di studi, sia in orale che in scritto. Altri sono in grado di riferire i contenuti appresi con
espressione sia orale che scritta molto semplificata e con una strutturazione della frase che ancora
presenta incertezze a livello sintattico morfologico e lessicale.
COMPETENZE
La maggior parte degli allievi, con livelli molto diversi in termini di complessità, elaborazione personale e
autonomia, è in grado di:
- interagire in una conversazione di argomento inerente all’indirizzo di studi e non, purché condotta
lentamente, riformulando e semplificando se necessario gli enunciati;
- comprendere testi orali di argomento specialistico e non, ricavarne le informazioni principali,
guidati, se necessario, da opportune griglie;
- comprendere testi scritti, di media difficoltà, individuarne le parole chiave e le informazioni
principali;
- riferirne il contenuto in italiano, e riformularlo successivamente in inglese, in modo semplice ma
comprensibile, anche se non sempre corretto grammaticalmente con margine diversificato di
incertezza per ciò che riguarda l’uso di lessico specifico e la strutturazione della frase;
- comunicare per iscritto (attraverso la rielaborazione di appunti o schemi), producendo brevi testi
informativi e/o descrittivi.
2 - METODOLOGIE:
Il metodo comunicativo è stato l’asse portante delle lezioni svolte e di tutte le attività proposte. Le
tecniche didattiche utilizzate hanno quindi concorso a consolidare una competenza comunicativa
articolata nelle quattro abilità di base, esercitandole in modo integrato a diversi livelli di complessità. Gli
argomenti di microlingua sono stati articolati in una prima fase di presentazione e decodifica dei testi
scritti e orali, una seconda fase di analisi e riflessione, e una terza di riutilizzo e produzione guidata,
prima, e libera successivamente, dove il livello di competenza lo consentiva.
Le tecniche didattiche utilizzate sono state caratterizzate da un’alternanza di lezioni frontali, lavori a
coppia o a piccoli gruppi, lavori individuali, discussione costante dei vari temi trattati, predisposizione di
schemi e mappe mentali, ricerca sistematica da parte dell’insegnante di un feed-back da parte degli
alunni.
Le esercitazioni proposte sono state di varia natura e complessità: strutturate e/o semistrutturate,
risposte aperte a quesiti (tipologia B – terza prova).
3 - MATERIALI DIDATTICI:
Sono stati utilizzati il libro di testo: A. Caruso, A. Piccigallo, WAITERS, BARTENDERS & CAREERS, Le
Monnier Scuola, Milano, 2013; materiali consegnati in fotocopia ad integrazione e approfondimento degli
argomenti trattati, consegna di griglie, schemi e riassunti elaborati in classe e/o predisposti
dall’insegnante, materiali/testi rielaborati dall’insegnante tratti da Internet e/o dai siti dedicati.
4 - TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E VALUTAZIONE:
01.10.2015: verifica (prova semistrutturata Reading Comprehension)
15.10.2015: verifica (Completion Exercise with correct tenses of verbs)
12.11.2015: verifica prova semistrutturata (domande aperte sugli argomenti svolti)
17.12.2015: simulazione di terza prova (tipologia B)
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11.02.2016: verifica prova semistrutturata (domande aperte sugli argomenti svolti)
18.02.2016: verifica di recupero del primo periodo (prova semistrutturata)
22.04.2016: verifica prova semistrutturata (domande aperte sugli argomenti svolti)
Si prevede lo svolgimento di un’ulteriore simulazione di terza prova nel mese di Maggio.
Le verifiche scritte semistrutturate sono state valutate con punteggio specifico per ciascuna risposta, o
per ciascun esercizio, quelle che contenevano anche domande aperte, sono state valutate al 50% tra
esposizione e conoscenza dei contenuti e correttezza formale. Il punteggio totale è stato poi convertito in
decimi.
La terza prova e le verifiche tipo terza prova sono state valutate secondo griglie di valutazione concordate
con le insegnanti di lingua straniera, e con il Consiglio di Classe, tenuto conto della correttezza formale,
della conoscenza e trattazione dei contenuti, della rielaborazione personale. (griglia allegata)
Le prove orali sono state di accertamento della conoscenza dei contenuti e della competenza
comunicativa. La valutazione ha tenuto maggiormente conto della capacità comunicativa, della fluency,
nonché della conoscenza dei contenuti, piuttosto che della correttezza formale, e/o di qualche incertezza
nell’uso di lessico specifico.
Tutti gli elementi di valutazione sono sempre stati esplicitati e discussi con gli alunni, che hanno, a volte,
concorso essi stessi alla valutazione, sia orale che scritta.
5 - ATTIVITA’ DI RECUPERO
Nel corso dell’anno gli interventi di recupero sono stati svolti in itinere, durante le ore curricolari, ponendo
una particolare attenzione verso gli errori più frequenti e con una correzione anche sistematica dei lavori
svolti a casa e in classe. Si sono inoltre svolte attività di recupero e rinforzo dei contenuti e delle
competenze, attivate con particolare riguardo all’avviamento della produzione scritta. Nei casi in cui si
sono evidenziate particolari difficoltà nella produzione orale, si è cercato di stimolarla con interventi
individuali atti a far acquisire negli allievi maggior sicurezza e consapevolezza delle competenze acquisite.
6 - ATTIVITA’ FORMATIVE EXTRASCOLASTICHE:
Non sono state svolte attività extra scolastiche in ambito disciplinare.
A disposizione della Commissione sono depositati in segreteria gli esempi delle prove e delle verifiche
effettuate: vedi punto 4.
PROGRAMMA SVOLTO
Revisione e ripasso di tutti i tempi verbali e della struttura della frase.
TEMPI VERBALI: SIMPLE PRESENT, PRESENT CONTINUOUS, SIMPLE PAST, PAST CONTINUOUS, PRESENT
PERFECT, FUTURE TENSES, CONDITIONALS, SHOULD, WOULD, PASSIVE.
La struttura della frase: affermativa, interrogativa, negativa e risposta breve.
Wh questions.
Trattazione integrata da fotocopie con schemi, schede ed esercitazioni.
Dal testo in adozione: P.Caruso, A.Piccigallo, WAITERS, BARTENDERS & CAREERS, Le Monnier Scuola,
Milano, 2013, sono stati affrontati i seguenti Steps:
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STEP 9 : It’s Time to Flambé!
Pg. 82-87
Argomento integrato con fotocopie dal testo: O.Cibelli, D. D’Avino, Wine and Dine Club Up, Clitt, Roma,
2015, pg. 139 “Flambéing”, 140 Flambé Steps”; e dal testo tratto da Internet e rielaborato
dall’insegnante “Gueridon and Flambè Service”.
Realizzazione dello schema in classe.
STEP 10: Food and Wine Matching
Argomento non trattato dal testo, ma con la consegna di fotocopie tratte dal testo: O.Cibelli, D.D’Avino,
Cook Book Club, Roma, 2013, pg.214: “The Food and Wine Love Match” , pg. 215: “The Likes with the
Likes Rule”, e dalla scheda tratta da internet “The Basics to Food and Wine Pairing”.
STEP 11: You are a very good Bartender!
Pg. 100-104
Argomento integrato dal testo tratto da Internet e rielaborato dall’insegnante” A great job: Bertending”.
Realizzazione dello schema in classe.
STEP 12: Have you ever mixed a Golden Dream?
Pg. 108-114; pg.118-121
Realizzazione dello schema in classe sulle fasi di preparazione di un cocktail, analisi del video
www.bartender.ie :THE ART OF COCKTAIL MAKING.
STEP 16: Would you prefer a sit-down or a Fork Buffet?
Pg. 144-151
Argomento integrato dalle fotocopie tratte dal testo: Cristofoli, Garbero, Jordan, New Main Course
English, Il Capitello, Torino, 2008
Unit 11: Function Catering Pg.104 -105
Argomento integrato con testo predisposto dall’insegnante: “Contract Caterers” e da
fotocopie tratte da Internet : 1 - Define the term Catering; 2 – Catering Hospitality; 3 – Lists of types of
Catering Establishments.
Realizzazione dello schema in classe.
STEP 17: I want Everything to be Perfect!
Pg. 153- 157
Argomento integrato con fotocopie dal testo: Cristofoli, Garbero, Jordan, New Main Course English, Il
Capitello, Torino, 2008, pg. 108-109.
Customer Care
Argomento trattato con testi tratti da Internet e rielaborati dall’insegnante. “Customer Care”, “Customer’s
Enquiries”.
N.B: Questi ultimi argomenti relativi al Customer Care vengono elencati in data precedente alla
presumibile conclusione. Tali argomenti verranno presentati a completamento del programma dopo il 15
Maggio.
Venezia, 29.04.2016
L’insegnante: prof.ssa Francesca Del Bianco
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DISCIPLINA: MATEMATICA
DOCENTE: PROF. DANIELE CESCUTTI
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE:
La classe presenta un profilo non omogeneo di preparazione e una differente capacità di attenzione e
organizzazione del lavoro.
Due terzi della classe in rapporto alla situazione di partenza, ha raggiunto risultati soddisfacenti.
Si sono riscontrati durante lo svolgimento dell’anno scolastico impegno e studio in generale, non adeguati
nonostante l'attenzione in classe sia risultata soddisfacente.
Sul piano disciplinare la maggioranza degli studenti ha presentano sufficiente disponibilità all’ascolto e al
dialogo educativo dopo un'iniziale cenno di rifiuto dei metodi didattici utilizzati dal nuovo docente. La
disponibilità al dialogo di ambo le parti ha favorito la crescita delle relazioni positive e i relativi progressi
nella conoscenza dei contenuti e metodi della disciplina.
In relazione alla programmazione curricolare sono stati prefissati e raggiunti i seguenti obiettivi in termini
di:
Conoscenze
- limite di una funzione e relative applicazioni;
- derivate e relative applicazioni;
- studio completo di una funzione.
Abilità
-saper calcolare il limite, saper rappresentare un limite, saper leggere un grafico;
-saper usare la definizione di derivata e le regole fondamentali di derivazione per semplici funzioni
razionali, studio del segno della derivata prima, conoscenza del significato geometrico di derivata;
-saper rappresentare su grafico i risultati calcolati e saper leggere un grafico assegnato.
Competenze
Una parte della classe ha dimostrato di saper:
-utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente
informazioni qualitative e quantitative;
-utilizzare le strategie del pensiero razionale degli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni
problematiche, elaborando opportune soluzioni.
1. CONTENUTI DISCIPLINARI:
PROGRAMMA SVOLTO
Le funzioni:
-definizione e classificazione;
-proprietà: dominio, intersezioni;
-le funzioni crescenti e decrescenti.
I limiti:
-interpretazione della definizione di limite;
-limite destro e limite sinistro;
-calcolo del limite;
-le forme indeterminate;
-asintoti verticale, orizzontale;
Funzioni continue:
-funzione continua in un punto e in un intervallo;
-punti di discontinuità e loro classificazione;
Derivata di una funzione:
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-il rapporto incrementale
-definizione di derivata di una funzione e suo significato geometrico;
-calcolo della derivata in un punto e determinazione della retta tangente;
-punti stazionari;
2
n
-formula della derivata di una funzione costante, di f(x)=x, f ( x )= x , f ( x )= x ;
-formula della derivata della somma di funzioni, del uoziente di funzioni e della potenza di una
funzione;
-determinazione dei massimi e minimi relativi attraverso lo studio della crescenza e decrescenza della
derivata prima.
-derivata seconda e cenni sul suo significato geometrico;*
Grafico di una funzione
-Costruzione del grafico di una funzione semplice utilizzando gli strumenti formali di indagine
studiati di cui ai precedenti punti;
-Lettura di un grafico descrivendo i concetti implicati nello studio formale degli stessi.
*CONTENUTI CHE SI PREVEDE DI SVOLGERE NEL PROSSIMO MESE DI MAGGIO ENTRO IL TERMINE
DELLE LEZIONI
2.METODOLOGIE:
Lezione dialogata per arrivare almeno a una formulazione semplice e sintetica degli argomenti proposti.
Esempi di difficoltà graduale svolti dall’insegnante e dagli alunni per fissare il procedimento e per tradurre
i risultati nei differenti codici di rappresentazione.
Riformulazioni quasi informali dei concetti per una maggiore immediatezza nell’esposizione.
3. MATERIALI DIDATTICI:
Libro di testo. fotocopie, appunti, slide delle lezioni e videolezioni disponibili nella sezione didattica del
registro elettronico.
Testo adottato:
Lineamenti di analisi. Matematica bianco. Vol.U.
Zanichelli, M. Bergamini, A. Trifone, G. Barozzi
4. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE:
Prove scritte con esercizi di applicazione, letture di grafici, domande aperte e a risposta multipla;
interrogazioni orali.
Griglia di valutazione usata
INDICATORI
Punti in decimi
Risposte
consegne
DESCRITTORI
ASSOL.
INSUF.
Da 1 a 3
GRAV. INSUF. INSUFFICIEN
4
TE.
5
DISCRETO
7
BUONO
Da 8 a 9
alle Non riesce a Risponde solo a Risponde fino Risponde a più Risponde quasi Risponde
rispondere alle qualche
alla metà delle della metà delle completamente tutte
consegne se non consegna
consegne
consegne
alle consegne
consegne
in
minima
misura
Conoscenza delle Nessuna
o Conoscenza
Conoscenza
regole e delle minima
frammentaria di solo di alcune
procedure
conoscenza
regole
e regole
e
delle regole e procedure
procedure
procedure
Competenza
SUFFICIENTE
6
Capacità nulla o Capacita
di Capacità
Conoscenza
quasi tutte
regole
procedure
di Capacità
OTTIMO
10
a Risponde
le completamente
e
in
modo
approfondito
di Conoscenza
Conoscenza di
le della
tutte le regole e
e maggioranza
procedure
delle regole e
procedure
di Capacità
di Capacità
Conoscenza
approfondita di
tutte regole e
procedure
di Capacità
di
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INDICATORI
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DESCRITTORI
quale capacità di minima
applicazione
delle regole al
caso specifico
Errori di calcolo
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applicazione
molto limitata
applicazione
limitata
applicazione
applicazione
applicazione in applicazione in
nella
nella
quasi tutti i casi
tutti i
casi
maggioranza dei totalità dei casi
evidenziando
casi
capacità
rielaborative
Presenza di una Presenza
di Presenza
di Presenza
di
moltitudine di molti
errori rilevanti errori qualche errore
errori
anche in prove
semplici
Presenza di rari
errori derivanti
solo
da
distrazione
Esatto
con Tutto
qualche
perfetto
imperfezione
formale
Il risultato deriva dalla media aritmetica dei quattro indicatori
A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i testi delle prove e delle verifiche
effettuate.
Venezia, 29 aprile 2016.
L’insegnante: prof. Daniele Cescutti
esatto,
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Pagina 30
DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
DOCENTE: PROF.SSA MICHELA BERTOLA
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE:
La classe è composta da 18 alunni, di cui 11 femmine (di cui due alunne cinesi del progetto Milione) e 7
maschi.
Il buon numero di studenti e la conoscenza reciproca (sono stata l’insegnante di una buona parte di essi
per tutti i cinque anni) ha reso possibile lo svolgimento di tutte le attività programmate e
l'approfondimento di alcune di queste, particolarmente gradite agli alunni.
Il livello motorio e coordinativo della classe, inizialmente eterogeneo, è molto migliorato negli aspetti
fisiologici e coordinativi, divenendo nel complesso buono. Alcuni alunni sono dotati di ottime capacità
motorie che, unite ad un atteggiamento positivo e costruttivo, hanno consentito di pervenire a buoni
livelli di prestazione generali, con picchi di eccellenza.
Il livello di partecipazione ed interesse di buona parte del collettivo è stato buono ed attivo, in quanto si è
creato un gruppo di alunni motivato, diligente e vivacemente interessato alle attività proposte. Altri,
pochi, hanno frequentato e partecipato con minor coinvolgimento.
Anche la frequenza è stata buona, per buona parte della classe, discontinua per alcuni, poiché qualche
alunno ha frequentato in modo frammentario le lezioni
Durante l'anno scolastico abbiamo seguito lo sviluppo delle qualità psico-motorie con test che hanno
evidenziato un miglioramento generale della performance.
Alcuni alunni dalle buone competenze hanno a volte co-gestito la lezione con l’insegnante, altri hanno
partecipato alle attività complementari ed agli sport proposti dalla rete interistituti, con ottimi risultati.
Gli aspetti teorici della motricità sono stati sempre seguiti con attenzione interesse e curiosità. Abbiamo
trattato argomenti di interesse che in generale gli alunni hanno dimostrato di saper discutere ed
elaborare.
Da marzo la classe è stata seguita da un supplente per assenza della docente curricolare per un
intervento.
1. OBIETTIVI
In relazione alla programmazione curricolare sono stati individuati e conseguiti i seguenti obiettivi in
termini di:
Conoscenze:
Competenze:
Capacità:
memorizzare,
selezionare,
utilizzare
modalità esecutive dell’azione
(regole,
tecniche
sportive,
norme
di
comportamento ai fini della prevenzione
degli infortuni…)
memorizzare,
selezionare,
utilizzare
la
terminologia specifica della disciplina
saper spiegare il significato delle azioni e
delle modalità esecutive
saper valutare e analizzare l’azione eseguita
e il suo esito
saper utilizzare gli apprendimenti motori in
situazioni simili
sapersi adattare a situazioni motorie che
cambiano (assumere ruoli diversi, adattarsi
a nuove regole…),
memorizzare ed eseguire sequenze motorie
complesse
comprendere e applicare regole e tecniche
progettare ed attuare nuove esperienze
motorie (ideare circuiti, ideare sequenze di
esercizi di riscaldamento…)
teorizzare partendo da esperienze motorie,
relazionare sugli argomenti teorici sviluppati.
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2. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
Attività ed esercizi a carico naturale e di
opposizione-resistenza.
Attività ed esercizi di mobilità articolare.
Attività ed esercizi con piccoli e grandi
attrezzi.
Attività ed esercizi di allungamento
Elementi fondamentali di alcuni sport di
squadra.(pallavolo, pallacanestro, calcetto,
pallamano)
Ideazione, progettazione e realizzazione di
attività motorie finalizzate
Sviluppo e affinamento delle capacità
coordinative mediante esercitazioni con e
senza attrezzi. Azioni motorie complesse.
Circuiti, percorsi e routines di esercizi
complessi con finalità specifiche.
Attività sportive: Tecnica dei principali
giochi di squadra
1.Potenziamento fisiologico e con carico
esterno
2. Attività in ambiente naturale.
Conoscenza essenziale delle norme di
comportamento ai fini della prevenzione degli
infortuni.
Norme essenziali di pronto
soccorso.
Richiami di anatomia e fisiologia: lo scheletro,
le articolazioni, i muscoli, l'apparato cardiocircolatorio e respiratorio.
Gli
effetti
positivi
del
movimento
e
dell’allenamento sui vari apparati e sullo stile
di vita.
Benessere fisiologico, psicologico, fisico e
sociale.
3. METODOLOGIE
Nell’insegnamento i procedimenti seguiti sono stati riferiti alle esperienze, alle necessità e ai ritmi
personali di sviluppo dei singoli alunni; in questo modo ognuno è stato messo nella condizione di seguire
obiettivi adeguati alle proprie capacità.
Spesso la lezione è stata frontale con frequenti coinvolgimenti degli alunni. E’ stato privilegiato il lavoro di
gruppo all’interno del quale l’insegnamento è stato il più possibile individualizzato.
L’approccio metodologico è stato globale quando sono stati proposti giochi ed attività sportive nuove,
analitico in tutte le altre occasioni. Inoltre, per facilitare l’apprendimento motorio e l’acquisizione di
automatismi, è stato regolarmente usato il criterio della gradualità.
4. MATERIALI DIDATTICI
· Palasport dell’Arsenale e tutte le annesse attrezzature.
· Piccoli attrezzi.
· Attrezzature sportive e spazi all’aperto: pineta di Sant’Elena, campi sportivi comunali.
·
5. Tipologie delle prove di verifica utilizzate
La valutazione si è basata sull’accertamento dei livelli di partenza di ciascun alunno (tramite dei test
motori), le diverse attitudini la partecipazione e il comportamento; sono stati verificati periodicamente gli
obiettivi intermedi e, a fine anno, sono stati rilevati i risultati raggiunti tramite verifiche, test e prove
pratiche che hanno tenuto conto delle diverse situazioni di partenza e dei vari sviluppi psicofisici.
Nella valutazione finale si sono presi in considerazione anche la frequenza effettiva alle attività pratiche,
l’impegno, la continuità e la partecipazione attiva dimostrata nelle diverse fasi del lavoro scolastico.
Venezia, 2 maggio 2016
L’insegnante: Michela Bertola
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DISCIPLINA: I.R.C. ( Religione Cattolica)
DOCENTE: PROF.SSA MONICA BETTIN
Il gruppo classe di I.R.C. era inizialmente composto da otto ( 8) alunni: Bubacco Sabrina, Citon Giorgia,
Confalone Camilla, Crosara Giacomo, Frigo Elena, Martinez Ventura Jean, Sciortino Riccardo Enzo,
Vianello Michael. Gli studenti,
frequentanti dalla classe prima,
hanno sempre mantenuto un
comportamento corretto e positivo.
La partecipazione attiva alle lezioni della classe ha favorito un dialogo scolastico
costruttivo e vivace.
Gli obiettivi disciplinari, previsti per quest'anno scolastico, sono stati raggiunti dalla totalità della classe,
che ha ottenuto una valutazione ottima.
Nella valutazione si sono considerati: l'interesse, l'impegno, la partecipazione e la capacità critica, oltre
all'apprezzamento dei contenuti.
La programmazione modulare, preventiva e concordata con gli alunni all'inizio dell'anno scolastico, è
stata svolta nelle linee fondamentali, in parte a causa della riduzione delle ore di lezione rispetto a quelle
previste, ma soprattutto perchè si sono affrontate anche altre tematiche, per rispondere alle sollecitazioni
degli alunni o perchè interpellati da avvenimenti contingenti all’ attualità.
Il programma si è sviluppato attraverso il dialogo confronto, comparando le opinioni personali degli alunni
con l'importanza mediatica e con l'insegnamento del Magistero della Chiesa.
In relazione alla programmazione curricolare sono stati prefissati e conseguiti i seguenti obiettivi in
termini di:
CONOSCENZE:
Conoscenza del contributo che il cristianesimo offre alla riflessione sui problemi etico – morali più
significativi, relativi alla vita familiare, sociale, il mondo del lavoro, il valore della giustizia, della libertà,
della solidarietà, della pace e dell’ecologia.
COMPETENZE:
Consapevolezza del proprio ruolo di cittadino cristiano nel contesto sociale in cui agisce.
CAPACITA’:
Capacità di sintesi critica e di confronto fra le grandi tematiche circa il rapporto fede – ragione,
fede – scienza, fede – cultura.
1. CONTENUTI DISCIPLINARI
PROGRAMMA SVOLTO
BLOCCO PRIMO
1)Secolarizzazione e indifferenza: ha ancora senso credere in Dio? C'è
ancora futuro per Lui?
2)La dimensione religiosa da senso e valore alla vita
3)Uomo e Dio: una ricerca reciproca
4)La realizzazione di se: aderire alla propria vocazione
5)Il matrimonio e la famiglia: il valore di un sacramento nella società
attuale
BLOCCO SECONDO
1) La Chiesa e la prima guerra mondiale. Papa Benedetto XV° e l'etica della
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pace.
2) L'apporto che la religione può dare oggi alla pace
3) I movimenti non violenti
4) Non violenza se non ora quando?
5)Fare la pace: l'incontro con il perdono. I testimoni della pacificazione:
"Padre perdona loro"
BLOCCO TERZO
1)Varie proposte etiche
2)L'etica del lavoro: l'assunzione di un ruolo
2. METODOLOGIE (Lezione frontale, dibattito )
Il metodo è stato quello induttivo, secondo l’analisi sollecitata dalle provocazioni dell’esperienza
individuale del ragazzo e propria dell’età evolutiva, della ricerca e della sintesi unitaria.
3. MATERIALI DIDATTICI
Gli strumenti di lavoro sono stati fondamentalmente le tecnologie audiovisive.
4. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE:
Al termine d’ogni percorso operativo, l’insegnante ha proposto situazioni tese a verificare se l’alunno ha
acquistato gli elementi essenziali e costitutivi dei concetti, provocando conversazioni con domande
mirate.
5. VALUTAZIONE E CRITERI DI VALUTAZIONE:
La rivelazione dell’impegno, dell’interesse e del livello di coinvolgimento dell’alunno sono state colte con
osservazioni sistematiche su:
•
Frequenza d’interventi,
•
Pertinenza degli interventi,
•
Richieste di approfondimento,
•
Modalità di esecuzione del lavoro assegnato,
•
Livello di attenzione,
•
Revisione personale del lavoro svolto,
•
Collaborazione del lavoro di gruppo.
Parametri valutativi
L’insegnante farà riferimento ai seguenti parametri valutativi:
pieno raggiungimento degli obiettivi programmati:
Valutazione corrispondente _____________________ Moltissimo
raggiungimento soddisfacente degli obiettivi programmati:
Valutazione corrispondente _____________________ Molto
raggiungimento adeguato degli obiettivi programmati:
Valutazione corrispondente _____________________ Buono
raggiungimento buona parte degli obiettivi programmati:
Valutazione corrispondente _____________________ Discreto
raggiungimento degli obiettivi essenziali:
Valutazione corrispondente _____________________ Sufficiente
mancato raggiungimento degli obiettivi minimi:
Valutazione corrispondente _____________________ Insufficiente
Venezia, 27 Aprile 2016
L’insegnante: prof.ssa Monica Bettin
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DISCIPLINA: LINGUA FRANCESE
DOCENTE: PROF.SSA GRAZIA BOSIN
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE:
Il gruppo-classe risulta composto da 10 alunni che nell’ anno scolastico in corso è stato accorpato,
durante l’ora di francese, ad altri 2 gruppi classe, la 5 D di indirizzo Sala e Vendita e la 5 C di indirizzo
Accoglienza Turistica. Hanno fatto parte della classe così articolata anche 4 alunne cinesi (solo 2 inserite
in 5° E) arrivate il terzo anno a seguito del Progetto Milione, principianti assolute, che hanno iniziato a
studiare la seconda lingua in Italia. Nel gruppo della 5 E è presente un alunno certificato che segue una
programmazione differenziata ed è seguito dall’insegnante di sostegno.
La classe così composta è risultata molto eterogenea e di difficile gestione. La necessità di procedere
parallelamente nello svolgimento di due programmi diversi e l’esigenza di seguire, talvolta a rilento, le
ragazze cinesi ha comportato delle difficoltà nell'organizzazione e un rallentamento nel raggiungimento
di predeterminati obiettivi. Il lavoro è stato agevolato in parte dalla presenza di una assistente di madre
lingua presente in classe per due ore settimanali da novembre ad aprile.
Il gruppo classe della 5° E ha comunque manifestato una discreta attenzione in classe e un
atteggiamento sufficientemente motivato, anche se solo per alcuni di partecipazione. L’impegno nello
studio domestico, non costante, si è spesso concentrato in occasione delle verifiche. I risultati così
raggiunti in termini di conoscenza e di competenza linguistica sono diversi. Alcuni alunni hanno ottenuto
un risultato discreto, altri un livello sufficiente o appena sufficiente di preparazione. Si segnalano un paio
di casi di profitto non sufficiente in cui permangono evidenti debolezze e difficoltà a più livelli dovute sia a
lacune pregresse che ad un impegno nello studio extra scolastico poco costante.
In relazione alla programmazione curricolare sono stati prefissati e raggiunti i seguenti obiettivi in termini
di:
Conoscenze
La classe ha dimostrato di saper conoscere e riconoscere, secondo livelli di padronanza diversi, gli
elementi linguistici di base della lingua francese, i temi trattati, gli aspetti della civiltà francese e i
contenuti di indirizzo introdotti durante l’anno scolastico.
Competenze
A livelli di competenza diversi, gli studenti sono in grado di riportare e sintetizzare oralmente e per
iscritto il contenuto di un testo dimostrando di conoscerne il lessico e il linguaggio specifico della micro
lingua.
Sono anche in grado di comprendere testi scritti di argomento specialistico ed individuarne le
informazioni principali.
Capacità
Gli alunni sono in grado di cogliere il significato degli argomenti e di interpretarli autonomamente con
semplicità esprimendosi in modo comprensibile anche se non sempre grammaticalmente corretto. Risulta
più complesso e di difficile realizzazione saper reimpiegare le conoscenze acquisite anche in nuovi e
diversi contesti, se non opportunamente guidati.
METODOLOGIE
La metodologia di lavoro si è basata su un approccio di tipo funzionale/comunicativo.
L’attività in classe è stata svolta principalmente in lingua straniera sollecitando gli alunni ad assumere un
ruolo attivo e partecipe all’interno delle lezioni.
I vari argomenti sono stati letti in classe e commentati in lingua svolgendo attività di comprensione, di
analisi e di elaborazione.
Durante tutte le attività comunicative si è cercato di privilegiare l’efficacia della comunicazione senza
tuttavia perdere di vista la correttezza formale.
Sono state svolte principalmente lezioni frontali aperte al confronto e all’interazione con gli studenti,
qualche lezione a gruppi di lavoro.
Strumenti: Libro di testo Ferrari-Dubosc, Bon app, Minerva scuola
Materiale prodotto dall’ insegnante.
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TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
CRITERI DI VALUTAZIONE
Le verifiche scritte, due nel primo periodo e tre nel secondo, sono state di vario tipo: prove linguistiche,
produzione scritta, simulazioni di terza prova con domande aperte.
Tali verifiche sono state corrette e valutate tenendo conto delle competenze linguistiche raggiunte,
dell’esaustività dell’elaborato, della capacità di sintesi, della chiarezza espositiva e della correttezza
formale.
Le verifiche orali si sono basate su esposizioni attinenti temi generali e attinenti all’indirizzo di studio.
I criteri di valutazione per la produzione orale si sono basati sulla conoscenza dei contenuti, sulla
padronanza della lingua, correttezza e chiarezza espositiva, e sulla capacità degli allievi di collegare ed
eventualmente approfondire gli argomenti trattati.
L’interesse, l’impegno, anche nello svolgimento dei compiti per casa, e la partecipazione alle attività
proposte hanno contribuito alla valutazione finale
PROGRAMMA SVOLTO
CONTENUTI LINGUISTICI
Durante l’anno sono stati ripresi alcuni argomenti grammaticali e lessicali ed introdotti nuovi contenuti
necessari al lavoro in classe:
- L’ imperativo
- Le passé composé e accordo participio passato con ausiliari etre e avoir
- i pronomi relativi QUI,QUE,DONT,OU'
- I pronomi personali COD,COI e loro posizione nella frase
- I gallicismi
- L'imperfetto
- Les comparatifs e loro particolarità
- Il superlativo assoluto e relativo con particolarità
- I pronomi dimostrativi
- Le futur et le conditionnel,
- Gli avverbi in -ment,
Letture
- " Les repas" (fotocopia)
- Les repas types français: Le petit déjeuner, le déjeuner, le diner (Assistente)
- Le cidre (fotocopia)
- L'histoire des crêpes (fotocopia)
- La fête des Lumières de Lyon (Assistente)
- Les treize desserts de Noel (fotocopia)
- La buche de Noel (fotocopia)
- La recette de la crêpe Suzette (fotocopia)
- L'origine du nom de la Crêpe Suzette
(fotocopia)
- La Galette des Rois (fotocopia)
- "Les barmans à l'épreuve"
(articolo di giornale)
- Des regions et leurs vins : l'Alsace, l'Aquitaine, Le Sud-ouest, la Bourgogne, la Champagne, la Corse,
la région Rhone-Alpes, le Languedoc-Roussillon, la région Centre, la PACA (libro di testo)
- Le Calvados
(fotocopia)
- Les Restaurants du cœur fêtent leurs trente ans
(fotocopia)
- Lettura "La naissance du champagne"
(fotocopia),
- "Les différents types de champagne"
(fotocopia)
- Le chocolat
(fotocopia)
- Le Prosecco
(fotocopia)
- Café et diplomatie
(fotocopia)
- La France administrative (régions, départements, arrondissements, DROM)
Venezia 29 aprile 2016
L’insegnante: prof.ssa Grazia Bosin
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DISCIPLINA: SPAGNOLO
DOCENTE: PROF. SSA FEDERICA ZANON
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe di lingua spagnola è costituita da 16 alunni.
Obiettivo generale è stato quello di consolidare ed ampliare la competenza comunicativa in lingua
spagnola, sia orale sia scritta, in particolare sugli argomenti collegati alle tematiche affrontate in classe e
di fornire il linguaggio settoriale.
Gli obiettivi sono stati raggiunti dagli alunni in modo diverso a seconda dell’impegno, dell’attenzione e
della partecipazione alle attività svolte in classe. Alcuni alunni sono risultati più fragili dal punto di vista
linguistico e lessicale altri hanno ottenuto risultati più che buoni grazie alla padronanza di un lessico
specifico.
In relazione alla programmazione curricolare sono stati prefissati e conseguiti i seguenti obiettivi in
termini di:
CONOSCENZE:
In generale gli studenti conoscono vocaboli ed espressioni di uso corrente nella vita
quotidiana
La restauración tradicional y la nueva restauración; la gastronomia spagnola; i disturbi alimentari; le
bevande nervine; le bevande tipiche della Spagna; le malattie alimentari; i disturbi e le allergie
alimentari;il panorama storico del secolo XX in Spagna, Guernica.
ABILITA’:
La maggioranza degli alunni è in grado di esprimersi in modo sufficientemente corretto utilizzando un
lessico in modo abbastanza fluido.
COMPETENZE:
La maggior parte degli studenti è in grado di riportare oralmente e per iscritto il contenuto di un testo;
utilizzare un lessico specifico; comunicare utilizzando il linguaggio della microlingua.
1.CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER
•
Unità didattiche e/o
•
Moduli e/o
•
Percorsi formativi ed
•
Eventuali approfondimenti
Modulo
MODULO 1.
Recupero e consolidamento
MODULO 2.
La neo-ristorazione
El catering
Las franquicias
El bufé; el brunch
Periodo
settembre
ottobre / novembre
dicembre
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Modulo
MODULO 3.
Il servizio di collettività
El todo incluido
Los centros comerciales y de ocio
MODULO 4.
La cerveza; la sidra; la sangría;el chocolate;el café;la gastronomia de España;
disturbi e malattie dell’alimentazione; la anorexia; la bulimia; la obesidad; la
diabetes; la celiaquia; breve panorama storico del XX secolo in Spagna;
la guerra civil; la transición hacia la democracia.
MODULO 5.
Bilancio e autovalutazione.
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Periodo
gennaio/febbraio
marzo
aprile /maggio
giugno
2. METODOLOGIE ( lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recuperosostegno e integrazione, ecc.):
lezione frontale, attività di recupero
3. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi,
biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):
Uso del testo adottato in classe; materiale su fotocopia
4. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE:
Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio, ecc.):
Prove scritte, verifiche orali
5. VALUTAZIONE E CRITERI DI VALUTAZIONE:
Nella somministrazione delle prove scritte è sempre stata chiaramente esplicitata la relativa griglia di
valutazione. Le prove scritte sono state valutate in quindicesimi.
PROGRAMMA SVOLTO
La restauración tradicional: restaurantes, bares, cafeterías
La nueva restauración
Fast-food, drugstore, take away
Los centros comerciales y de ocio
El catering
El catering en instalaciones, el catering exterior
El catering aereo, en los barcos, en los trenes
La planificación, la contratación
La franquicia
El todo incluído
El buffet
El brunch
Trastornos alimentarios: la alergia y la intolerancia alimentaria
Los desordenes alimentarios: bulimia y anorexia
La obesidad
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La celiaquia y la diabetes
El café, el chocolate, el té
Las bebidas nervinas
La cerveza
La sidra y la sangría
Los cocteles: el tequila / el ron
La gastronomia española
Panorama historico del siglo XX
La transición hacia la democracia
Guernica
Venezia, 29 Aprile 2016
L’insegnante: prof.ssa Zanon Federica
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DISCIPLINA: LINGUA E CIVILTA’ TEDESCA
DOCENTE: PROF.SSA SABRINA CORNACCHIA
ORE DI LEZIONE: 75 ore effettivamente svolte durante l’anno scolastico, fino al 15.05.2016.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Il ristrettissimo gruppo di allievi della 5.E (solo 2 ragazzi) appartiene, per quanto riguarda la disciplina
del tedesco, seconda lingua straniera, alla classe articolata, composta dai gruppi di 5. E, 5. F Enogastronomia (6 studenti) ) e 5. C - Accoglienza turistica (7 studenti).
Il gruppo classe ha lavorato con questa composizione sin dalla classe terza, con numeri leggermente
superiori e sempre con la coesistenza di tre indirizzi di microlingua fra loro diversi. Ovvi quindi i problemi
nella gestione e nello svolgimento delle varie programmazioni specifiche di ogni indirizzo. Le insegnanti
che si sono succedute soprattutto dal terzo anno hanno dovuto operare delle scelte, a volte privilegiando
argomenti di civiltà che potessero coinvolgere l’intera classe, sacrificando per forza di cose qualche
contenuto specifico di microlingua.
Per quanto mi riguarda nello svolgimento e nell’articolazione della programmazione del quinto anno ho
cercato di mantenere il più possibile distinti i diversi indirizzi di microlingua settoriali, trovando ove
possibile dei parallelismi e sviluppando comunque alcuni contenuti di civiltà comuni.
La situazione all’inizio dell’anno, effettuato un primo periodo di lavoro e di verifiche è apparsa subito
piuttosto diversificata in relazione alle tre componenti. Gli allievi della classe 5. E presentavano una
situazione veramente particolare: uno dei due allievi ha una certificazione e ha seguito una
programmazione conforme per contenuti minimi. Il secondo allievo ha evidenziato sin da subito una
preparazione molto incerta ed un livello di competenze pregresse poco consolidato rispetto alla maggior
parte degli allievi presenti negli altri due gruppi. Nel corso dell’anno si è in genere tenuto conto di questa
diversificazione e peculiarità e si è cercato il più possibile di sostenere gli allievi colmando le principali
lacune linguistiche. Per l'allievo certificato, con il valido aiuto dell'insegnante di sostegno, sono stati
raggiunti risultati in genere soddisfacenti rispetto agli obiettivi fissati. L'altro allievo, anche per un
impegno spesso inadeguato e poco proficuo,
non è riuscito a seguire in modo costante
la
programmazione e i risultati sono al momento assolutamente insoddisfacenti..
Va sottolineato che per i tre gruppi si è avuto nel corso di quasi tutto il quinquennio un continuo
avvicendamento di insegnanti di lingua tedesca, che non ha di certo favorito un apprendimento ed un
accrescimento ottimale ed autonomo delle competenze linguistiche degli allievi.
OBIETTIVI CONSEGUITI
Rispetto alle conoscenze e competenze strettamente disciplinari raggiunte la situazione dei due allievi è,
come sopra evidenziato, abbastanza diversificata: per l'allievo con certificazione si possono considerare
sostanzialmente raggiunti gli obiettivi minimi della programmazione, con risultati sufficienti e a volte più
che sufficienti a seconda anche delle competenze testate. Per l'altro allievo permangono evidenti difficoltà
nella padronanza dell’espressione e della forma linguistica, con una conoscenza dei contenuti specifici
della microlingua e di civiltà non sempre accettabile.
In quanto agli obiettivi disciplinari raggiunti alla fine del quinquennio, si può dire che gli allievi possiedono
con livelli diversificati e diverso approfondimento le seguenti CONOSCENZE:
° le strutture grammaticali e sintattiche di base della lingua tedesca;
° il lessico specifico relativo alla microlingua del settore ristorativo e agli ambiti comunicativi presentati;
° la fonetica, l’intonazione e l’ortografia della lingua tedesca;
° alcuni argomenti di carattere culturale;
° i tratti specifici dei testi di uso più frequente nell’ambito tecnico-professionale (presentazione di cibi,
bevande e strutture enogastronomiche, testi descrittivi ed informativi).
In termini di COMPETENZE, con livelli anche molto diversi di complessità, elaborazione personale e di
autonomia, gli allievi sono parzialmente in grado di:
° comprendere espressioni di uso quotidiano e professionale, inferendo eventuali elementi lessicali
ignoti dal contesto linguistico e dalla situazione;
° comprendere dialoghi propri dell’ambito comunicativo professionale;
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Pagina 40
° sostenere una semplice conversazione ( su argomenti legati alla realtà quotidiana o professionale),
esprimendosi con accettabile correttezza formale, in modo che la comunicazione sia efficace;
° leggere e comprendere globalmente ed analiticamente testi scritti di media difficoltà, di genere
prevalentemente informativo o descrittivo, legati soprattutto ad argomenti specifici del settore
ristorativo;
° comunicare per iscritto ( attraverso la rielaborazione di appunti e testi), producendo testi informativi,
descrittivi e promozionali.
CRITERI DIDATTICI E METODOLOGICI
Le attività proposte sono state sviluppate utilizzando un metodo integrato risultante dall’applicazione del
metodo funzionale comunicativo, del metodo contrastivo e di quello descrittivo.
Le tecniche didattiche utilizzate hanno quindi concorso a consolidare una competenza comunicativa
articolata nelle quattro abilità di base, esercitandole in modo integrato a diversi livelli di complessità. Le
varie unità didattiche relative ai contenuti di microlingua sono state articolate in una prima fase di
presentazione e decodifica di testi scritti e in parte orali, una seconda di analisi e di riflessione ed una
terza di riutilizzo e produzione guidata e libera.
Hanno fatto parte della prassi didattica la lezione frontale, la lezione frontale interattiva, il lavoro
individuale, talvolta il lavoro di coppia e a piccoli gruppi. Le esercitazioni proposte sono state di vario tipo
e di diversa complessità: completamento di tabelle, questionari, lettura costante di brani e testi e
rielaborazione degli stessi, risposte a quesiti secondo la tipologia della terza prova d’esame.
ATTIVITA’ DI RECUPERO
Nel corso dell’anno gli interventi di recupero sono stati svolti in itinere, durante le ore curricolari, ponendo
una particolare attenzione verso gli errori più frequenti e con una correzione anche sistematica dei lavori
svolti a casa e in classe. Al termine di ogni modulo didattico sono inoltre state svolte attività di recupero e
rinforzo dei contenuti e delle competenze attivate.
SUSSIDI DIDATTICI
I mezzi utilizzati, oltre al libro di testo: Paprika, sono stati stanzialmente utilizzati altri materiali didattici
fotocopiati da altri testi di micro lingua e di civiltà e in alcuni casi materiali autentici scaricati da siti
internet.
STRUMENTI DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE
Le verifiche sono state di tipo formativo (momenti di verifica parziale effettuati all’ interno
di ogni unità didattica) e sommative in numero non inferiore a due scritte e due orali per periodo
scolastico.
Le verifiche scritte sono state somministrate in forma strutturata, semistrutturata, con questionari,
redazione di brevi testi, comprensione di testi autentici e didattici, talvolta con l’ausilio del dizionario
bilingue.
Nella valutazione in particolare dello scritto si è tenuto conto della competenza comunicativa raggiunta a
livello di correttezza formale, lessico appropriato, scorrevolezza, coerenza e coesione, uso del registro
linguistico.
La valutazione della produzione orale si è basata anche sui contributi e sulle discussioni in classe, sulla
conoscenza dei contenuti e la capacità di rielaborazione degli stessi, con particolare attenzione
all’efficacia comunicativa, non sempre alla correttezza linguistica e scioltezza espressiva.
Per i criteri di valutazione sono state utilizzate le griglie predisposte dal dipartimento di lingua tedesca.
E' stata svolta nel corso del 2° quadrimestre una simulazione della terza prova d’esame di tipologia B, di cui viene allegata copia.
PROGRAMMA SVOLTO
Testo in adozione: Brigliano, Doni, Venturini, Paprika, Hoepli
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Oltre al testo indicato sono stati utilizzati altri testi scolastici sia di ristorazione, che di civiltà ed altri
materiali, in alcuni casi rielaborati da siti in internet. Le fonti di quanto utilizzato sono sempre indicate a
lato degli argomenti svolti.
Primo trimestre:
settembre – dicembre 2015
_ Modulo di ripasso e grammatica (in prevalenza da materiali in fotocopia da: G.Motta, Grammatik
direkt, Loescher)
La prima parte dell’anno scolastico è stata dedicata ad un ripasso di alcune delle strutture
morfosintattiche della lingua tedesca e dei principali argomenti di microlingua affrontati lo scorso anno:
°
°
°
°
Forme ed uso del Perfekt: forme deboli e forti; uso degli ausiliari
La frase secondaria (oggettiva, causale, temporale)
Richiamo ai pronomi personali e ai riflessivi
Il Präteritum (verbi deboli e paradigmi dei principali verbi forti)
_ Moduli di microlingua
°
°
°
°
(dal testo in adozione e da materiali in fotocopia )
das Praktikum (relazione basata su una scheda fornita dall’insegnante)
das Oktoberfest (fotocopia dal testo di civiltà: Noch mehr im Bilde)
die bayerische Küche (testi rielaborati da siti internet)
die bayerischen Biere (testo rielaborato da sito internet)
_ Modulo di civiltà (dal testo di civiltà: Selmi, Kilb, Magazin.de, Poseidonia)
° München (pp. 36 e 38 del testo indicato)
Secondo periodo: gennaio – giugno 2016
_ Modulo di grammatica (materiali in fotocopia da: G.Motta, Grammatik direkt, Loescher)
° declinazione dell’aggettivo: debole, mista e forte
_ Moduli di micro lingua (dal testo in adozione e da materiali in fotocopia)
° das Bier und die deutschen Biersorten (pp. 176-177 del libro di testo)
° der Biergarten (fotocopia dal testo: Pierucci, Fazzi, Moscatiello, Mahlzeit! Deutsch im
Restaurant
und Café, Loescher, S. 143. Testo rielaborato da sito internet))
° der Wein: Qualitätskategorien des italienienischen Weins; Eigenschaften des Weins; die Weinflasche
und das Etikett (pp. 180-181 del libro di testo; dal testo:
D.Razzore, Guten Appetit! Neu,
Poseidonia, p. 196, 199).
° die Weine der Region Veneto (testo predisposto dall’insegnante)
° presentazione di un vino veneto a scelta (testi predisposti e presentati dai singoli allievi)
° die Küche Venetiens (testo rielaborato da internet + fotocopia fornita dall'insegnante)
° die venezianische Esskultur (testo predisposto dall’insegnante)
° Die historischen Cafés Venedigs und die Harry's Bar (testo fornito dall'insegnante)
° Lokale in den deutschsprachigen Ländern: die Kneipe (fotocopie dal testo: Pierucci, Fazzi, Moscatiello,
Mahlzeit! Deutsch im Restaurant und Café, Loescher, pp. 140-141) *
° Produzione e conservazione degli alimenti (pp.220, 222 e 223 del libro di testo) *
Gli ultimi due argomenti contrassegnati da * verranno presentati a completamento della programmazione
dopo il 15 maggio.
Venezia, 26.04.2016
L’insegnante: prof.ssa Sabrina Cornacchia
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DISCIPLINA: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE
DOCENTE: PROF.SSA CESARINA PISCOZZO
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe 5^ E all’inizio dell’anno scolastico risultava composta da 18 alunni, di cui una, facente parte
del progetto “Il Milione”, ha smesso di frequentare nel corso del pentamestre. In classe sono presenti
due alunni affiancati dal docente di sostegno per i quali sono previste programmazioni didattiche
individualizzate: per uno studente è prevista una programmazione differenziata, mentre per l’altro
studente che beneficia del docente di sostegno è prevista una programmazione curricolare seguendo
gli obiettivi minimi previsti dai dipartimenti.
La frequenza degli alunni è stata nel complesso regolare, nonostante per alcuni alunni si siano
registrate assenze più numerose, giustificate da problemi di salute o familiari.
Gli alunni, pur presentando conoscenze di base non uniformi, sono riusciti, nel corso dell’anno
scolastico, a contestualizzare bene i concetti e le abilità già posseduti e a rielaborarli con i nuovi, per
raggiungere le competenze richieste. Il clima in classe è nel complesso costruttivo, eccezionalmente si
sono verificati episodi di conflittualità interni che, tuttavia, non hanno interferito con lo spirito
propositivo del gruppo classe; la partecipazione alle lezioni risulta attiva, caratterizzata soventemente
da interventi mirati e pertinenti o da approfondimenti specifici; l’impegno nello studio risulta
complessivamente costante, nonostante alcuni elementi abbiano avuto periodi di discontinuità dovuti
principalmente alla scarsa organizzazione nello studio domestico. Le conoscenze attuali della classe
sugli argomenti svolti possono considerarsi discrete, con gradi che variano per ogni singolo alunno (da
appena sufficienti a distinte). La maggior parte degli alunni frequentanti è in grado di elaborare gli
opportuni collegamenti concettuali tra le diverse tematiche affrontate durante l’anno. Alcuni studenti,
in particolare, mostrano specifico interesse per gli argomenti affrontati, presentando un livello di
preparazione molto buono, superiore alla media; per altri studenti, pur dimostrando un livello
sufficiente di preparazione della disciplina, si denota una conoscenza della materia talvolta di tipo
mnemonico e poco approfondito. Taluni elementi continuano a presentare alcune difficoltà, soprattutto
nell’esposizione orale e nell’uso di una terminologia tecnica e scientifica, propria della materia.
Nel complesso, per quanto riguarda le competenze acquisite, si ritiene che gli alunni attualmente
sappiano discretamente orientarsi tra la terminologia usata in ambito dietetico, sappiano proporre stili
alimentari adeguati per diverse fasce d’età e in diverse condizioni fisiologiche e patologiche, sappiano
applicare le normative vigenti in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti alimentari,
sappiano individuare le principali cause di contaminazione dei cibi e le fondamentali metodologie di
prevenzione igienico-sanitaria.
I temi relativi alle diete in particolari condizioni patologiche non sono al momento stati valutati perché
l’argomento è ancora in fase di trattazione in classe.
METODOLOGIE
Per suscitare curiosità e mantenere attiva l’attenzione negli allievi, si è cercato di fare costantemente
riferimento a situazioni di vita reali ed eventuali collegamenti con altre discipline allo scopo di
valorizzare anche le competenze trasversali di ogni studente. Si è fatto ricorso soprattutto a lezioni
dialogate, a discussioni ed approfondimenti in classe, a continui brainstorming per la raccolta di idee
per sollecitare l’interesse, ma anche a schemi riassuntivi, mappe concettuali ed a continui riepiloghi
per recuperare eventuali lacune e saldare i punti salienti dei diversi moduli. Le attività di recupero
sono state effettuate in itinere previo accordo con gli interessati. Il programma sarà completato entrò
il termine dell’anno scolastico.
MATERIALI DIDATTICI
Testo in adozione: “Conoscere gli alimenti”, di S. Rodato, ed. CLITT
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA
Sono state effettuate 3 verifiche scritte semistrutturate nel primo trimestre (di cui una prendendo come
modello una simulazione di 3° prova degli Esami di Stato) e una verifica scritta e due verifiche orali nel
pentamestre. In particolare la prove del secondo periodo è stata preparata prendendo a modello una
simulazione di seconda prova degli Esami di Stato ed è stata svolta sulle principali tematiche affrontate
nel corso dell’anno scolastico.
E’ stata fissata, entro la fine dell’anno scolastico, un’ulteriore simulazione di 2° prova di Esame di Stato
ed una verifica orale per esercitare e guidare gli allievi nell’esposizione orale prevista per l’Esame di Stato
2015-2016.
Per la valutazione globale dello studente si tiene conto anche della situazione iniziale, del progresso e
dell’impegno soggettivo oltre che della partecipazione all’attività didattica e formativa.
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A. Barbarigo
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Pagina 43
Sono a disposizione della commissione, depositati in segreteria, esempi di verifiche effettuate:
17/12/2015 Simulazione 3° prova
22/03/2016 Simulazione di 2° prova
12/05/2016 Simulazione 2° prova
PROGRAMMA SVOLTO
Modulo 1: CONSOLIDAMENTO DELLE CONOSCENZE RIGUARDO I PRINCIPI NUTRITIVI
1.1 Riepilogo sui principi nutritivi: i macronutrienti
- I glucidi: classificazione, funzione, distribuzione negli alimenti
- Le proteine: classificazione, funzione, valore biologico, distribuzione negli alimenti
- I lipidi: i trigliceridi, acidi grassi saturi e insaturi e colesterolo, funzioni, distribuzione negli alimenti
1.2 Riepilogo sui principi nutritivi: i micronutrienti
- Vitamine, Sali minerali, acqua: generalità e funzioni
1.3 Classificazione generale degli alimenti ed i cinque gruppi alimentari
Modulo 2: NUOVE TENDENZE DI FILIERA
2.1 Evoluzione dei consumi alimentari in Italia
- Identificazione delle tendenze di consumo
2.2 Filiera produttiva
- Filiera nel sistema agroalimentare
- Filiera corta e sviluppo sostenibile
Modulo 3: NUOVI PRODOTTI ALIMENTARI
3.1 Classificazione dei nuovi prodotti alimentari
- Alimenti alleggeriti o “light”, alimenti fortificati, functional foods, novel foods, alimenti di gamma
- Alimenti integrali
- Alimenti biologici
- ADAP
- Integratori alimentari
- Cenni sulla nutrigenomica e nutraceutica
3.2 Additivi alimentari
- Additivi alimentari suddivisi per funzioni
- Generalità sulle nuove norme riguardanti le etichette alimentari
Modulo 4: MALATTIE TRASMESSE CON GLI ALIMENTI
4.1 Contaminazioni fisiche
- Generalità, classificazione e conseguenti danni agli organismi viventi
4.2 Contaminazioni chimiche
- Generalità, classificazione e conseguenti danni agli organismi viventi
4.3 Contaminazioni biologiche
- Modalità di contaminazione
- Prioni: generalità e malattie prioniche
- Virus: generalità ed epatite A
- Batteri: classificazione, spore batteriche, crescita batterica
4.4 Malattie da contaminazione microbica
- Salmonellosi;
- Intossicazione da stafilococco;
- Botulismo;
- Tossinfezioni da Clostridium perfrigens e Bacillus cereus;
- Listeriosi;
- Campilobatteriosi;
- Cenni su tifo e paratifo, colera.
4.5 Funghi microscopici
- Generalità su caratteristiche di lieviti e muffe;
- Intossicazioni da muffe.
4.6 Parassitosi da protozoi
- Amebiasi;
- Giardiasi.
4.7 Parassitosi da metazoi
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A. Barbarigo
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- Teniasi;
- Ossiuriasi;
- Anisakidosi.
Modulo 5: SISTEMA HACCP E QUALITA’ DEGLI ALIMENTI
5.1 Requisiti di igiene
- Igiene dei locali
- Igiene del personale;
- Pericolo e rischio alimentare.
5.2 Sistema HACCP
- Introduzione e cenni storici
- Prima fase: pianificazione preliminare
- Seconda fase: i sette principi HACCP
- Determinazione del pericolo
- Analisi dei pericoli e dei punti critici di controllo
5.3 Qualità alimentare
- Qualità totale di un alimento e certificazioni di qualità;
- Frodi alimentari: sanitarie e commerciali.
Modulo 6: ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA
6.1 Bioenergetica
- Cenni sulla calorimetria diretta e indiretta;
- Il fabbisogno energetico; il metabolismo basale ed il livello di attività fisica;
- Peso teorico e IMC;
6.2 LARN e dieta equilibrata
- Concetto di dieta equilibrata;
- Definizione di LARN e fabbisogno lipidico, protidico, lipidico, di vitamine, sali minerai e acqua;
- Linee guida INRAN per una sana alimentazione italiana.
Modulo 7: ALIMENTAZIONE NELLE DIVERSE CONDIZIONI FISIOLOGICHE E TIPOLOGIE
DIETETICHE
7.1 Alimentazione in gravidanza e della nutrice
- Indicazioni alimentari ed alimenti da evitare
7.2 Alimentazione nell’età evolutiva
- Alimentazione nella prima infanzia e svezzamento
- Alimentazione nella seconda infanzia e nell’adolescenza
7.3 alimentazione nell’età adulta e nella terza età
- Indicazioni nutrizionali e consigli alimentari
7.4 alimentazione nello sport
- Generalità sulla classificazione delle attività sportive
- Fabbisogno nutritivo e regole alimentari di uno sportivo
7.5 alimentazione nella ristorazione collettiva
- Generalità sulle tipologie di ristorazione collettiva
- Fast food e slow food
7.6 Tipologie dietetiche
- Dieta mediterranea, vegetariana, macrobiotica, eubiotica
- Limiti delle diete dimagranti
Modulo 8: DIETA IN PARTICOLARI CONDIZIONI PATOLOGICHE
8.1 Obesità
- Classificazione del sovrappeso e obesità
- Indicazioni dietetiche
8.2 Aterosclerosi
- Indicazioni dietetiche
- Ipercolesterolemia: indicazioni dietetiche
8.3 ipertensione
- Generalità e indicazioni dietetiche
8.4 diabete
- Classificazione del diabete
- Indice glicemico ed indicazioni dietetiche
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Pagina 45
8.5 Gotta
- Generalità ed indicazioni dietetiche
8.6 alimentazione e cancro
- Fattori alimentari cancerogeni e anticancerogeni;
8.7 disturbi del comportamento alimentare
- Anoressia nervosa, bulimia nervosa: generalità
8.8 allergie ed intolleranze alimentari
- Caratteristiche delle allergie alimentari ed allergeni comuni;
- Caratteristiche delle intolleranze alimentari
- Intolleranza al lattosio e celiachia
Modulo 9: CONSUETUDINI ALIMENTARI NELLE GRANDI RELIGIONI
9.1 Generalità sulle consuetudini alimentari nelle grandi religioni
- Ebraismo, Cristianesimo, Islamismo, Induismo e Buddismo.
Il modulo 8 e 9 sono attualmente in fase di trattazione e si prevede di concluderlo entro la fine
dell’anno scolastico in corso.
Venezia, 29 aprile 2016
L’insegnante: Cesarina Piscozzo
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Pagina 46
DISCIPLINA: DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA
RICETTIVA
DOCENTE: PROF.SSA GIOVANNA FACCIA
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe ha mantenuto durante l’anno scolastico un comportamento per lo più corretto e improntato al
dialogo e alla relazione con la docente. A parte alcuni alunni, la frequenza scolastica è stata per lo più
discontinua e caratterizzata da assenze spesso strategiche, concentrate nei giorni precedenti alle
simulazioni delle prove d’esame o nei giorni di verifica programmata. La maggior parte degli allievi ha
evidenziato per quasi tutto l’anno un impegno poco sistematico sia in aula che a casa ed una limitata
capacità di rielaborazione personale. Ciò ha comportato la necessità di schematizzare e semplificare gli
argomenti proposti ed il linguaggio tecnico tipico della disciplina ed ha rallentato lo svolgimento della
programmazione. Un piccolo gruppo di studenti, invece, ha partecipato più attivamente alle lezioni in
classe svolgendo con regolarità il lavoro domestico ed è riuscito a raggiungere un buon livello di
padronanza della materia.
Alla fine dell’anno scolastico quasi tutti gli alunni hanno conseguito conoscenze, abilità e competenze
complessivamente sufficienti
Gli argomenti sono stati presentati seguendo la programmazione didattica prevista. Tuttavia si segnala
che alcuni argomenti non rientranti negli obiettivi minimi sono stati solo accennati preferendo
concentrarsi sulla comprensione e l’acquisizione dei nuclei fondanti fondamentali che hanno richiesto
tempi più lunghi del previsto.
1.
METODOLOGIE
Lezione frontale, dialogata ed interattiva per l’introduzione di contenuti nuovi, per riprendere i prerequisiti
concettuali per affrontare un nuovo modulo e per riepilogare gli argomenti già trattati
Lettura guidata e commentata del libro di testo con integrazione di appunti dettati, fotocopie, articolo di
giornale o tratti da altri libri. Strategia del “problem solving”, allo scopo di sviluppare le capacità
operative e organizzative. Sviluppo di attività progettuali di gruppo allo scopo di sviluppare le capacità
relazionali e comunicative e di rielaborazione concettuale. Ricorso a casi aziendali e laboratori informatici
allo scopo di sviluppare un atteggiamento motivato dello studente che ne migliori il livello formativo.
L’attività di recupero è stata svolta in itinere e per gli alunni che nel primo periodo presentavano
l’insufficienza è stato assegnato uno studio guidato.
2.
MATERIALI DIDATTICI
Libri di testo :
Imprese ricettive e ristorative oggi 3 Batarra, Mainardi Tramontana;
Imprese ricettive e ristorative oggi 2 Batarra, Mainardi Tramontana;
Articoli di quotidiani e periodici;
Articoli tratti da altri libri di testo,
Fotocopie, appunti.
3.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Le verifiche dell’apprendimento si sono svolte sotto forma di prove scritte: semistrutturate (volte a
verificare le conoscenze acquisite nella produzione e comprensione di un testo scritto) e del tipo terza
prova d’esame (tipologia b).
Le prove orali si sono basate sul colloquio su diversi argomenti studiati nel corso dell’anno.
4.
VALUTAZIONE E CRITERI DI VALUTAZIONE:
La valutazione finale sarà il risultato dell’analisi dei seguenti fattori:
•
•
•
•
•
•
•
i risultati delle verifiche
i progressi rispetto alla situazione di partenza
la partecipazione al dialogo educativo
il senso di responsabilità e la motivazione allo studio
l’autonomia e la capacità di organizzare lo studio
il raggiungimento degli obiettivi cognitivi e comportamentali fissati
i progressi manifestati in termini di conoscenze, abilità e competenze
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A. Barbarigo
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Pagina 47
Per la scala di misurazione e valutazione delle prove scritte e orali è stata usata la griglia stabilita dal
Dipartimento delle Discipline Economico-Aziendali che fa riferimento a quella deliberata dal Collegio dei
docenti. Per la valutazione della terza prova è stata usata una griglia comune per tutte le discipline
coinvolte.
PROGRAMMA SVOLTO
MODULO 1: “RECUPERO E CONSOLIDAMENTO”
• Dalla contabilità al bilancio
• Il bilancio di esercizio
• I costi dei servizi e la remuneratività dei prezzi di vendita
MODULO 2: “MERCATO TURISTICO E INTERNAZIONALE”
• Il turismo internazionale e lo sviluppo turistico
• Lo sviluppo turistico e lo sviluppo economico
• I flussi turistici internazionali verso l’Italia: prospettive
MODULO 3: “BUSINESS PLAN NELLE IMPRESE RICETTIVE E RISTORATIVE”
• La pianificazione e la programmazione aziendale
• Il budget
• Il controllo budgetario
• Il progetto imprenditoriale
• Il business plan
MODULO 4:“MARKETING DEI PRODOTTI TURISTICI“
• Il marketing
• Le strategie di marketing
• Il marketing plan*
MODULO 5: “ NORMATIVA DEL SETTORE TURISTICO E ALBERGHIERO E RIPASSO”
• Norme internazionali e comunitarie di settore*
• Norme e procedure per la tracciabilità dei prodotti*
• Prodotti a chilometri zero*
• Ripasso e preparazione all’Esame di Stato
*Argomenti da completare o sviluppare nell’ultimo periodo scolastico
Venezia, 29 Aprile 2016
L’insegnante: Prof.ssa Giovanna Faccia
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Pagina 48
DISCIPLINA: SALA E VENDITA
DOCENTE: PROF. CIRO MARIA GATTI
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è costituita da 18 alunni, tutti frequentano regolarmente tranne 1 di loro, inoltre all’interno del
gruppo classe troviamo 2 alunne del progetto “Il Milione”.
Gli obiettivi sono stati raggiunti dagli alunni in modo diverso a seconda dell’ impegno, dell’attenzione e
della partecipazione alle attività svolte in classe.
La metodologia utilizzata principalmente per il coinvolgimento degli allievi attraverso lezioni teoriche e
pratiche volte a sviluppare le capacità di comprensione, e conseguentemente, di intervento sui problemi
organizzativi gestionali e programmatici che pongono i servizi ristorativi all’interno delle diverse tipologie
aziendali oggi operanti nel settore.
Il processo di apprendimento è stato caratterizzato dall’utilizzo di dispense didattico-professionali, dal
libro di testo e da apprendimento cooperativo nell’attività laboratoriale.
Si è fatta particolare attenzione al recupero di alcuni argomenti dell’anno in corso, rallentando, quando
necessario, l’attività didattica, ripetendo mediante ripassi, esercizi, colloqui gli argomenti trattati e non
pienamente acquisiti.
Il profitto raggiunto dalla maggior parte della classe è discreto, con alcuni casi anche di eccellenza.
Alcuni alunni risultano leggermente sopra la sufficienza, specialmente per l’impegno altalenante a casa.
Per quanto riguarda le esercitazioni pratiche, la classe si dimostra sempre partecipativa ed
intraprendente, mettendo in pratica competenze chiavi e capacità operative, in modo da compiere scelte
consapevoli ed autonome.
In relazione alla programmazione curricolare sono stati prefissati e conseguiti i seguenti obiettivi in
termini di:
CONOSCENZE
In generale gli studenti conoscono vocaboli ed espressioni di uso corrente nella terminologia di settore
riguardante l’ambito lavorativo e ristorativo.
Inoltre, hanno competenze nella comunicazione all’interno di un azienda ristorativa, sia con le varie
tipologie di clienti che con i propri colleghi, le capacità per gestire gli approvvigionamenti, gli acquisti e la
gestione delle scorte di magazzino, l’importanza e la conoscenza dei marchi di qualità.
ABILITA’
La maggioranza degli alunni è in grado di esprimersi in modo sufficientemente corretto con la
terminologia di settore, in modo da poter comunicare con le diverse tipologie di cliente, promuovere un
prodotto o gestire un reclamo.
Hanno conseguito abilità per pianificare e gestire diverse tipologie di distribuzione e la pianificazione dei
menù.
METODOLOGIE
Lezione frontale, attività di ripasso e recupero.
Lavoro di gruppo ed individuale.
Esercitazioni pratiche di laboratorio
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Verifiche orali in numero e di consistenza diversa a seconda dei casi.
Numero una verifica scritta nel primo quadrimestre e 2 simulazioni di terza prova nel secondo
quadrimestre.
PROGRAMMA SVOLTO
1. LA VITE, IL VINO E LE REGIONI ITALIANE
Contenuti
La vite e il grappolo d’uva
I lavori nel vigneto
I vari sistemi di vinificazione
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I metodi di spumantizzazione: il metodo charmat e il metodo champenoise
Le regioni vitivinicole italiane: - il Veneto
- il Piemonte
Lavoro di gruppo sull’enologia regionale
La classificazione dei vini: i vini da tavola, I.G.T, D.O.C., D.O.C.G.
Le temperature del vino
Il servizio del vino
La decantazione
Esercitazioni pratiche: - L’apertura del vino, fermo e frizzante
- Il servizio del vino
- La decantazione
- La degustazione del vino
- La decantazione
2. L’ABBINAMENTO CIBO VINO
Contenuti
L’analisi sensoriale del vino
La degustazione del cibo e del vino
L’abbinamento cibo/vino: le sostanze tattili, saporifere e gusto-olfattive
L’abbinamento cibo/vino: abbinamento per concordanza e contrapposizione
3. LA CUCINA FLAMBE’
Contenuti
Storia e attrezzatura
Il filetto di manzo
Lo chateubriand
Esercitazioni pratiche di cucina di sala: - La steak tartare
- Il tounedous
- Il filet mignon
- Capesante flambate al brandy
- Paccheri all’astice
4. LA DEGUSTAZIONE DEL VINO
Contenuti
Le fasi della degustazione del vino
L’analisi sensoriale: - L’analisi visiva
- L’analisi olfattiva
- L’analisi gusto-olfattiva
5. I DISTILLATI, I LIQUORI E LE CREME
Contenuti
La nascita della distillazione
I vari metodi di distillazione: - La distillazione continua
- La distillazione discontinua
I vari distillati provenienti dalle materie prime
I liquori
Le creme
6. LA BIRRA
Contenuti
La storia della birra
Il maltaggio
Il luppolo
I vari lieviti
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I vari metodi di fermentazione
L’imbottigliamento
La classificazione delle birre
7. IL MONDO DEL BAR
Contenuti
Che cos’è un cocktail
I vari metodi di preparazione dei cocktail
La costruzione di un cocktail: - i cocktail pre-dinner
- i cocktail after-dinner
- i cocktail long drink
Esercitazione pratiche al bar: - Manhattan
- B52
- Bellini
- Americano
- Negroni
- Screwdriver
- White lady
- Black russian
- Mimosa
- Sex on the beach
8. LA BRIGATA DI SALA E GLI STILI DI SERVIZIO
Contenuti
I reparti del ristorante
La brigata di Sala
I vari stili di servizio
Esercitazione pratiche di sala: - allestimento varie tipologie di eventi ed
esecuzione
9. IL SERVIZIO DI CATERING ED IL BANQUETING
Contenuti
Banqueting e catering: due realtà a confronto
Che cosa è il catering
Il catering industriale
Che cosa è il banqueting
10. L’ ENOGASTRONOMIA
Contenuti
Che cos’è enogastronomia
L’enogastronomia italiana
Le aziende e i prodotti tipici
I prodotti tipici regionali
I marchi di qualità: DOP, IGP STG, PAT
Venezia, 28 Aprile 2016
L’insegnante: Prof. Ciro Maria Gatti
Pagina 50
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Pagina 51
DISCIPLINA: LABORATORIO DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI SETTORE CUCINA
DOCENTE: PROF. BRUNO ROCCO
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Partecipazione
Discontinua.
Applicazione
Più che sufficiente. Nel secondo quadrimestre la produttività è andata calando in modo quasi
generalizzato, eccetto che per alcuni allievi.
Interesse
Buono per gran parte della classe.
Assenteismo ed abbandono
Non vi è stato alcun ritiro ufficiale,qualche alunno ha avuto una frequenza discontinua.
La preparazione finale è :
•
per il 50 %
sufficiente
•
per il 34 % discreto
•
per il … %
buono
•
per il … %
ottimo
•
per il 11 %
•
per il 5 %
insufficiente
gravemente insufficiente
DOCENZA
ORE PREVISTE
ORE EFFETTUATE
MODULO 1
18
12
MODULO 2
14
10
MODULO 3
16
12
MODULO 4
16
10
TOTALE
64
44
Delle 64 ore previste di docenza unica specifica di materia sono state effettuate n. 44 ore (somma tra il
primo ed secondo quadrimestre e alla data di stesura di questo documento) sufficienti a svolgere il
programma di Ristorazione anche se non tutti i moduli sono stati approfonditi.
OBIETTIVI GENERALI DELLA DISCIPLINA (stabiliti nel coordinamento per materia)
Gli obiettivi generali della disciplina per il biennio post-qualifica definiti all’interno del dipartimento
raggiunti dalla classe sono:
•
•
•
•
Analisi della figura del tecnico della ristorazione e apprendimento dei requisiti, delle mansioni
e delle responsabilità del F&B Mgr.
Apprendimento delle funzioni che un menu assume e delle regole tecniche per la stesura delle
varie liste. Capacità di costruire un menu in funzione delle diverse tipologie di pasto delle
esigenze della clientela.
Conoscenza delle corrette prassi igieniche e del sistema di autocontrollo alimentare.
Apprendimento delle norme per il miglioramento della sicurezza sul lavoro.
Apprendimento degli orientamenti principali per la realizzazione dell’attività ristorative.
Valutazione dei beni e dei servizi che l’azienda può realizzare per attuare un servizio di
qualità.
IPSEOA
A. Barbarigo
•
•
Documento del Consiglio di Classe
5^ E Sala e Vendita
Pagina 52
Conoscenza del mercato della ristorazione e dei suoi principali segmenti. Comprensione delle
differenze esistenti tra le varie forme di ristorazione. Studio delle principali caratteristiche dei
locali di ristorazione.
Conoscenza dei prodotti alimentari,delle metodologie di acquisto e conservazione degli stessi.
Gestione delle derrate alimentari.
COMPETENZE FINALI
Al termine del percorso quinquennale di istruzione professionale del settore “Servizi per l’enogastronomia
e l’ospitalità alberghiera”, l’allievo avrà ottenuto risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:
utilizzare le tecniche di produzione, vendita, commercializzazione, assistenza e informazione nell’ambito
delle strutture recettive; adeguare la produzione e la vendita dei servizi enogastronomici in relazione alle
richieste dei mercati e della clientela; promuovere e gestire i servizi di produzione e vendita anche
attraverso la progettazione delle strutture ristorative per valorizzare le risorse ambientali, storicoartistiche, culturali e tradizionali del territorio. Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di ristorazione,
applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende ristorative-alberghiere; attuare
strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in
relazione al contesto.
STRATEGIE METODOLOGICHE
Lezione frontale coadiuvata da schemi.
STRUMENTI
Libro di testo :Autori: R Brilli - P. Piaggesi – G Rossi – L. Santini
Titolo: In cucina, laboratorio di servizi enogastronomici – settore cucina, per il quarto e quinto anno;
articolazione sala e vendita. Editore, Poseidonia Scuola, fotocopie somministrate dal docente.
VALUTAZIONE
La valutazione degli alunni è avvenuta tramite verifiche orali, test con opzioni vero o falso, test a risposta
aperta e multipla.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Vedi programmazione di dipartimento.
VERIFICHE: numero e tipologia delle verifiche effettuate
Verifiche n. 2 scritte per quadrimestre,1 orale per recupero insufficienze/verifiche scritte saltate.
ATTIVITÀ’ DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO
Il recupero per ogni alunno è avvenuto in itinere con lo studio guidato.
PROGRAMMA SVOLTO
Testo: Autori: R Brilli - P. Piaggesi – G Rossi – L. Santini
Titolo: In cucina, laboratorio di servizi enogastronomici – settore cucina, per il quarto e quinto anno;
articolazione sala e vendita. Editore, Poseidonia scuola.
•
Il menu: i menù , la carte e le altre tipologie di carte.
•
La ristorazione commerciale.
•
La neoristorazione. La ristorazione rapida :i bar.
•
La ristorazione collettiva. La ristorazione aziendale. La ristorazione collettiva e scolastica.
•
La cucina industriale.
•
Le gamme alimentari.
•
La filiera alimentare:tracciabilità e rintracciabilità, prodotti a km 0 e a filiera corta. I marchi
DOP,IGT,STG,DeCo.
•
I prodotti/piatti tipici di alcune regioni .
•
la sicurezza sul lavoro,il D.l. 81/08.
IPSEOA
A. Barbarigo
•
Documento del Consiglio di Classe
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Pagina 53
La prevenzione:informazione e formazione. I rischi per la salute nel settore ristorativo. L'igiene del
personale,degli ambienti e delle attrezzature.
•
Il piano di pulizia e sanificazione di locali e attrezzature.
•
La sicurezza degli alimenti e l'HACCP. L'applicazione dell'HACCP.
•
L'approvvigionamento: l'economato e l'acquisto dei generi alimentari. Le temperature di conservazione degli
alimenti facilmente deperibili.
•
•
Standard d'acquisto, tipologie di fornitori. I canali di approvvigionamento.
Stoccaggio e gestione delle scorte.
Venezia, 21/04/ 2016
L’insegnante: prof. Bruno Rocco
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Documento del Consiglio di Classe
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Pagina 54
SIMULAZIONI DELLE PROVE DELL’ESAME DI STATO
In vista dell’Esame di Stato, nel corso dell’anno, sono state effettuate due simulazioni per la prima prova
il 26 gennaio e il 26 aprile 2016, della durata di 6 ore scolastiche.
Si sono svolte due simulazioni della seconda prova (Alimentazione): la prima è stata effettuata il giorno
22 Marzo 2016 nell’arco dell’intera mattinata scolastica, la seconda simulazione è prevista il giorno 12
maggio, sempre nell’arco dell’intera mattinata scolastica.
Si sono effettuate tre simulazioni di terza prova; Il Consiglio di Classe ha deciso di orientarsi sulla
tipologia B (quesiti a risposta singola) e ciascuna prova ha avuto una durata di 3 ore (che possono essere
estese a quattro per gli studenti cinesi); le prime due simulazioni si sono svolte il 17 dicembre 2015 ed il
10 marzo 2016. Le materie oggetto della prima simulazione sono state Inglese, Matematica, Diritto e
Tecniche Amministrative della struttura ricettiva, Alimentazione; le materie oggetto della seconda
simulazione sono state Seconda Lingua Straniera (Francese o Spagnolo o Tedesco), Laboratorio di Sala e
Vendita, Laboratorio di Cucina, Storia.
Il 19 Maggio è in programma la terza simulazione di terza prova che vedrà coinvolte le seguenti
discipline: Laboratorio di Sala e Vendita, Lingua Inglese, Matematica, Diritto e Tecniche Amministrative
della struttura ricettiva.
Il 27 maggio è in programma lo svolgimento di una simulazione di Prova Orale d’Esame.
I testi delle prove vengono inseriti nel presente documento, mentre il dettaglio dei risultati verrà allegato
in un fascicolo a parte; in particolare per ciò che riguarda le prove dell’alunno con programmazione
differenziata, si precisa che i testi delle sue prove e i risultati, sono depositati e disponibili in un fascicolo
a parte in segreteria alunni.
Le simulazioni previste oltre la data di presentazione del presente documento, in particolare la
seconda simulazione di seconda prova (12.05.2016) e la terza simulazione di terza prova
(19.05.2016), verranno archiviate in un fascicolo a parte, in formato cartaceo, consultabile in
segreteria.
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Pagina 55
TESTI DELLE SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME
E GRIGLIE VALUTATIVE
1a Simulazione di prima Prova – 26 Gennaio 2016
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
P000 - ESAMI DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Giuseppe Ungaretti, I fiumi
Mi tengo a quest'albero mutilato
abbandonato in questa dolina (1)
che ha il languore
di un circo
5
prima o dopo lo spettacolo
e guardo
il passaggio quieto
delle nuvole sulla luna
10
Stamani mi sono disteso
in un'urna d'acqua
e come una reliquia
ho riposato
15
L'Isonzo scorrendo
mi levigava
come un suo sasso
20
Ho tirato su
le mie quattr'ossa
e me ne sono andato
come un acrobata
sull'acqua
Mi sono accoccolato
vicino ai miei panni
sudici di guerra
Ma quelle occulte
mani
che m'intridono
mi regalano
40 la rara
felicità
Ho ripassato
le epoche
della mia vita
45 Questi sono
i miei fiumi
Questo è il Serchio (2)
al quale hanno attinto
duemil’anni forse
50 di gente mia campagnola
e mio padre e mia madre
Questo è il Nilo
che mi ha visto
nascere e crescere
55 e ardere d'inconsapevolezza
nelle estese pianure
Questa è la Senna
IPSEOA
A. Barbarigo
25
30
35
Documento del Consiglio di Classe
5^ E Sala e Vendita
e come un beduino
mi sono chinato a ricevere
il sole
Questo è l'Isonzo
e qui meglio
mi sono riconosciuto
una docile fibra
dell'universo
Il mio supplizio
è quando
non mi credo
in armonia
Pagina 56
e in quel suo torbido
mi sono rimescolato
60 e mi sono conosciuto
Questi sono i miei fiumi
contati nell'Isonzo
Questa è la mia nostalgia
che in ognuno
65 mi traspare
ora ch'è notte
che la mia vita mi pare
una corolla
di tenebre
(1) dolina: concavità del terreno (formata dall'azione dell'acqua piovana) tipica del Carso.
(2) Serchio: fiume della Lucchesia, terra di origine della famiglia di Ungaretti.
Giuseppe Ungaretti (1888-1970), di famiglia toscana, nato ad Alessandria d'Egitto, visse in gioventù a
Parigi. Durante la prima Guerra Mondiale combatté sul fronte italiano e proprio mentre era al fronte
compose molte poesie della raccolta L'allegria (pubblicata in più edizioni, a partire dal 1919).
Anche questa poesia è stata scritta mentre il poeta era al fronte, nella zona del Carso, sulle rive dell'Isonzo, il
fiume che è stato una importante zona di guerra e il cui paesaggio è rimasto "mutilato". Il poeta-soldato
Ungaretti si immerge in questo fiume, per cercare ristoro e passa in rassegna i fiumi che hanno segnato le
tappe della sua vita.
1. Parafrasi e comprensione complessiva.
Dopo aver fatto la parafrasi di questa poesia, riassumi brevemente il contenuto dei tre tempi in cui essa si
articola (vv. 1-26), (vv. 27-41), (vv. 42-69).
2. Analisi e commento del testo.
2.1 Che cosa rappresenta ciascun fiume nella vita del poeta?
2.2 Spiega il significato dei versi 9-12 "Stamani mi sono disteso / in un'urna d'acqua / e come una reliquia /
ho riposato", individuando anche in altre espressioni del testo gli elementi di sacralità presenti nella lirica.
2.3 Quale significato simbolico assume l'acqua che accompagna il viaggio del poeta alla scoperta di sé e al
recupero del passato attraverso la memoria?
2.4 Per quali ragioni il poeta definisce questa lirica la propria "carta d'identità" contenente i "segni" che gli
permettono di riconoscersi?
2.5 Ungaretti, come altri poeti del tempo, avverte la necessità di trovare nuovi mezzi espressivi, diversi da
quelli tradizionali e più adatti a rappresentare la fragilità e la precarietà della condizione umana. Spiega in
che cosa consiste la cosiddetta rivoluzione metrica attuata dal poeta in questa prima fase della sua
sperimentazione formale, indicandone anche qualche esempio in questa lirica.
3. Approfondimenti.
Il tema del viaggio, spesso metaforico, è un motivo ricorrente nella letteratura simbolista e decadente.
Conosci altre poesie di altri autori che trattano questo tema?
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TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in
tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti
alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul
quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Poeti e letterati di fronte alla "grande guerra"
DOCUMENTI
"Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo -, il militarismo, il patriottismo, il gesto
distruttore dei liberatori, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna."
MANIFESTO DEL FUTURISMO, "Le Figaro", 1909
"Edizione della sera! Della sera! Della sera!
Italia! Germania! Austria!"
E sulla piazza, lugubremente listata di nero,
si effuse un rigagnolo di sangue purpureo!
Un caffè infranse il proprio muso a sangue,
imporporato da un grido ferino:
"Il veleno del sangue nei giuochi del Reno!
I tuoni degli obici sul marmo di Roma!"
Dal cielo lacerato contro gli aculei delle baionette
gocciolavano lacrime di stelle come farina in uno staccio
e la pietà, schiacciata dalle suole, strillava:
"Ah, lasciatemi, lasciatemi, lasciatemi! …"
Vladimir MAJAKOVSFKIJ, 1914
[...] siamo troppi. La guerra è un'operazione malthusiana. C'è un di troppo di qua e un di troppo di là che si
premono. La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno bocche
intorno alla stessa tavola. E leva di torno un'infinità di uomini che vivevano perché erano nati; che
mangiavano per vivere, che lavoravano per mangiare e maledicevano il lavoro senza il coraggio di rifiutar la
vita
[...].
Fra le tante migliaia di carogne abbracciate nella morte e non più diverse che nel colore dei panni, quanti
saranno, non dico da piangere, ma da rammentare? Ci metterei la testa che non arrivino ai diti delle mani e
dei piedi messi insieme [...].
Giovanni PAPINI, Amiamo la guerra,
in "Lacerba", II, 20, 1914
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È una vecchia lezione! La guerra è un fatto, come tanti altri in questo mondo; è enorme, ma è quello solo;
accanto agli altri, che sono stati e che saranno: non vi aggiunge; non vi toglie nulla. Non cambia nulla,
assolutamente, nel mondo. Neanche la letteratura: [...].
Sempre lo stesso ritornello: la guerra non cambia niente. Non migliora, non redime, non cancella: per sé sola.
Non fa miracoli. Non paga i debiti, non lava i peccati. In questo mondo, che non conosce più la grazia.
Il cuore dura fatica ad ammetterlo. Vorremmo che quelli che hanno faticato; sofferto, resistito per una causa
che è sempre santa, quando fa soffrire, uscissero dalla prova come quasi da un lavacro: più duri, tutti. E
quelli che muoiono, almeno quelli, che fossero ingranditi, santificati: senza macchia e senza colpa.
E poi no. Né il sacrificio né la morte aggiungono nulla a una vita, a un'opera, a un'eredità [...]. Che cosa è che
cambierà su questa terra stanca, dopo che avrà bevuto il sangue di tanta strage: quando i morti e i feriti, i
torturati e gli abbandonati dormiranno insieme sotto le zolle, e l'erba sopra sarà tenera lucida nuova, piena di
silenzio e di lusso al sole della primavera che è sempre la stessa? [...].
Renato SERRA, Esame di coscienza di un letterato,
in "La Voce", 30.4.1915
[...] Accesa è tuttavia l'immensa chiusa fornace, o gente nostra, o fratelli: e che accesa resti vuole il nostro
Genio, e che il fuoco ansi e che il fuoco fatichi sinché tutto il metallo si strugga, sinché la colata sia pronta,
sinché l'urto del ferro apra il varco al sangue rovente della resurrezione [...].
Gabriele D'ANNUNZIO, Sagra dei Mille
(dal Discorso tenuto a Quarto il 5.5.1915)
"Guerra! Quale senso di purificazione, di liberazione, di immane speranza ci pervase allora![...]. Era la
guerra di per se stessa a entusiasmare i poeti, la guerra quale calamità, quale necessità morale.
Era l'inaudito, potente e passionale serrarsi della nazione nella volontà di una prova estrema, una volontà,
una radicale risolutezza quale la storia dei popoli sino allora forse non aveva conosciuto. [...].
La vittoria della Germania sarà un paradosso, anzi un miracolo, una vittoria dell'anima sulla maggioranza. La
fede in essa va contro la ragione. [...]. L'anima tedesca è troppo profonda perché la civilizzazione divenga per
essa il concetto più sublime. La corruzione o il disordine dell'imborghesimento le sembrano un ridicolo
orrore. [...].
Non è la pace appunto l'elemento della corruzione civile, corruzione che le appare divertente e spregevole al
tempo stesso?".
Thomas MANN, Pensieri di guerra, novembre 1914,
in "Scritti storici e politici", trad. it. Milano, 1957
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Il lavoro tra sicurezza e produttività.
DOCUMENTI
“Il lavoro nell'antichità non aveva il valore morale che gli è stato attribuito da venti secoli di cristianesimo e
dalla nascita del movimento operaio. Il disprezzo per il lavoro manuale è apparso a molti come contropartita
della schiavitù e, nel contempo, causa del ristagno delle tecniche. Dell'esistenza di questo disprezzo si
potrebbero dare molteplici prove. Nella Politica Aristotele esalta il fatto che i cittadini abbiano tutto il tempo
libero «per far nascere la virtù nella loro anima e perché possano adempiere i loro doveri civici». È la stessa
nozione dell'otium cum dignitate che appare come l’ideale di vita degli scrittori romani alla fine della
Repubblica e all'inizio dell'Impero. Ciò significa affermare anche che il lavoro è un ostacolo a questo tipo di
vita e, quindi, una degradazione.”
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C. MOSSE, Il lavoro in Grecia e a Roma, trad. it. di F. Giani Cecchini, Firenze, 1973
“Nella produzione moderna il lavoro ha assunto un’importanza crescente tanto da essere considerato il
soggetto e non più l’oggetto di qualsiasi attività produttiva. Per il codice civile (libro V, artt. 2060 e sgg.),
che regola il lavoro nell’impresa come elemento soggettivo e dinamico, oltre che fattore primario della
produzione, il lavoro consiste nella prestazione di energie lavorative effettuata, contro il corrispettivo di una
retribuzione, da una persona fisica (lavoratore) a favore di un’altra persona fisica o giuridica (datore di
lavoro). Il lavoro può concorrere alla produzione in modo subordinato o autonomo.”
ENCICLOPEDIA UNIVERSALE, vol. 13°, a cura di G. Ceccuti-S. Calzini-R. Guizzetti, Ed. “IL SOLE 24
ORE”, Milano, 2006
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” (art. 1)
“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo
questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta,
un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.” (art. 4)
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
“Dal Rapporto [ISFOL 2007] emerge una discrasia tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto in quei
segmenti della popolazione - donne e over 55 anni in primis – per i quali, anche in linea con gli obiettivi di
Lisbona, si auspicherebbe un incremento dei tassi di attività. Sul fronte della qualità della crescita economica
del Belpaese, il rapporto sottolinea come i lavori siano sempre più meno conformi alle aspettative degli
individui, sia per la qualità del lavoro disponibile per i nuovi entrati sia per le prassi selettive. Le scarse
prospettive di carriera rappresentano il principale fattore di scoraggiamento sul fronte lavorativo... Fa
riflettere il dato che quasi il 20% degli occupati ritenga di svolgere mansioni che utilizzano solo parzialmente
le loro competenze professionali… Tra le iniziative da intraprendere per contrastare le criticità del nostro
mercato del lavoro, la ricetta dell’Isfol è migliorare la coerenza e l’adattabilità reciproca tra domanda e
offerta di lavoro. Soprattutto sfruttando al meglio le potenzialità del sistema dei servizi per l’impiego.
Inoltre, un funzionamento più fluido e trasparente del nostro mercato del lavoro passa anche attraverso la
conciliazione fra competitività e meriti e l’equità dell’accesso alle opportunità. Ma su tutti, prioritario, è
investire nella sicurezza del lavoro e nel contrasto del lavoro irregolare.”
C. TUCCI, Rapporto Isfol: lavoro precario per 10 lavoratori su 100, 20 novembre 2007
“L’ambiente di lavoro, non rappresenta soltanto un’accezione più ristretta della nozione di ambiente, ma si
caratterizza in termini assai diversi. Anche esso costituisce infatti l’oggetto di una normativa amministrativa
e penale diretta a garantire la salute dei lavoratori addetti ad attività particolarmente rischiose, e che in taluni
ordinamenti impone alle imprese l’adozione di sistemi generali di controlli preventivi; …ma sovente è dato
riscontrare disposizioni che, attraverso la garanzia della salute a livello di rapporto individuale, attuano una
vera e propria tutela dell’ambiente di lavoro come oggetto di una situazione soggettiva specifica del
prestatore di lavoro, autonomamente tutelabile... Così delineata, la tutela dell’ambiente di lavoro si prospetta,
più che come tutela di un luogo (e cioè dell’ambiente in genere), come garanzia della salute (e quindi
della persona) del lavoratore.”
L. RICCA, La tutela dell’ambiente di lavoro nel quadro del sistema dei diritti sociali, in “Protezione dei
diritti sociali e prevenzione degli incidenti sul lavoro nel quadro dei diritti dell’uomo lavoratore”, Ed.
Giuffrè, Milano, 1988
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“Il fattore tecnologico è stato nelle ricerche più recenti piuttosto trascurato a vantaggio di una impostazione
che accentuava l’influenza delle variabili psico-sociologiche nel complesso fenomeno dell’infortunio. Non si
può negare però che un processo produttivo deve essere analizzato sotto l’aspetto tecnologico per poter
rilevare di quanto il comportamento umano venga condizionato dalla velocità e dalle caratteristiche della
produzione. L’infortunio nella sua apparente obiettività si è rilevato quale fenomeno la cui ricostruzione
fotogenica non è riconducibile a un meccanismo casualistico.”
C. DI NARO-M.NOVAGA-G.COLETTI-S.COLLI, Sicurezza e produttività: influenza delle variabili
tecnologiche sul comportamento lavorativo, in “Securitas”, n° 7, anno 58, 1973
“Tutto il tempo perduto a causa degli infortuni rappresenta ore-lavoro e ore-macchina aggiunte al tempo
richiesto per produrre una data quantità di beni o di servizi e, di conseguenza, riduce la produttività
aziendale… A parte le perdite dirette di tempo, allorché il lavoro viene interrotto a causa di un infortunio,
condizioni pericolose di lavoro comportano un rallentamento delle lavorazioni stesse, poiché gli operai
devono stare in guardia e muoversi e lavorare con maggiore attenzione e prudenza di ciò che sarebbe invece
necessario se non esistesse il pericolo stesso. Di particolare importanza, a questo riguardo, sono ad esempio,
le trasmissioni dei motori, le cinghie di trasmissione e le parti mobili delle macchine nelle cui vicinanze gli
operai sono costretti a lavorare oppure a passare.”
A. BERRA-T. PRESTIPINO, Lo studio del lavoro e la psicologia della sicurezza lavorativa, Ed. Angeli.,
Milano 1983
“A tale principio del rischio professionale si ispirò, fin dall’inizio, la nostra legislazione per gli infortuni sul
lavoro; la quale per la protezione del rischio stesso impose al datore d’opera l’obbligo dell’assicurazione.
Con ciò, da un lato, si volle meglio garantire agli infortunati il pagamento delle indennità sostituendo
l’Istituto assicuratore (ente finanziariamente più solido) all’imprenditore, soggetto all’insolvibilità; dall’altro
lato si volle salvare l’imprenditore da oneri eccessivi rispetto alla sua potenzialità economica, pei casi di
infortuni gravi, ripetuti o collettivi.”
G. MIRALDI, Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, Cedam, Padova, 1979
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: La memoria storica tra custodia del passato e progetto per il
futuro.
DOCUMENTI
“Osserva il gregge che pascola davanti a te: non sa che cosa sia ieri, che cosa sia oggi: salta intorno, mangia,
digerisce, salta di nuovo. E’ così dal mattino alla sera e giorno dopo giorno, legato brevemente con il suo
piacere ed il suo dispiacere, attaccato cioè al piolo dell’attimo e perciò né triste né annoiato…
L’uomo chiese una volta all’animale: Perché mi guardi soltanto senza parlarmi della felicità? L’animale
voleva rispondere e dice: Ciò avviene perché dimentico subito quello che volevo dire – ma dimenticò subito
anche questa risposta e tacque: così l’uomo se ne meravigliò. Ma egli si meravigliò anche di se stesso, di non
poter imparare a dimenticare e di essere sempre accanto al passato: per quanto lontano egli vada e per quanto
velocemente, la catena lo accompagna. E’ un prodigio: l’attimo, in un lampo è presente, in un lampo è
passato, prima un niente, dopo un niente, ma tuttavia torna come fantasma e turba la pace di un istante
successivo. Continuamente si stacca un foglio dal rotolo del tempo, cade, vola via - e improvvisamente
rivola indietro, in grembo all’uomo. Allora l’uomo dice ‘mi ricordo’.”
F. NIETZSCHE. Considerazioni inattuali – Sull’utilità e il danno della storia per la vita 1884
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“La distruzione del passato, o meglio la distruzione dei meccanismi sociali che connettono l’esperienza dei
contemporanei a quello delle generazioni precedenti, è uno dei fenomeni più tipici e insieme più strani degli
ultimi anni del Novecento. La maggior parte dei giovani alla fine del secolo è cresciuta in una sorta di
presente permanente, nel quale manca ogni rapporto organico con il passato storico del tempo in cui essi
vivono. Questo fenomeno fa sì che la presenza e l’attività degli storici, il cui compito è ricordare ciò che gli
altri dimenticano, siano ancor più essenziali alla fine del secondo millennio di quanto mai lo siano state nei
secoli scorsi. Ma proprio per questo motivo gli storici devono essere più che semplici cronisti e compilatori
di memorie, sebbene anche questa sia la loro necessaria funzione".
E. J. HOBSBAWM, Il secolo breve, Milano 1997
“Mai si è parlato tanto di memoria storica da quando è caduto il muro di Berlino nell’autunno ’89, e tuttavia
questo discorrere concitato restava ingabbiato nel nominalismo: i fatti riesumati non erano che flatus vocis, il
cui significato sembrava essere destinato a sperdersi (…) La storia recente dell’uomo europeo si riassume in
questa incapacità di cadere nel tempo e di conoscerlo. Di lavorare sulla memoria, ma anche di oltrepassarla
per estendere i confini e costruire su di essa (…) Quel che ci salva, che ci dà il senso del tempo, è il nostro
“esser nani che camminano sulle spalle dei giganti”. I giganti sono le nostre storie, i successivi e
contraddittori volti che abbiamo avuto in passato, e in quanto tali personificano il vissuto personale e
collettivo che ci portiamo dietro come bagagli. Dalle loro alte spalle possiamo vedere un certo numero di
cose in più, e un po’ più lontano. Pur avendola vista assai debole possiamo, col loro aiuto, andare al di là
della memoria e dell’oblio”.
B. SPINELLI, Il sonno della memoria, Milano, 2001
“La memoria è il rombo sordo del tempo, scandisce il distacco dal passato per tentare di capire quel che è
accaduto”.
E. LOEWENTHAL, “La Stampa”, 25.1.2002
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Da Gutenberg al libro elettronico: modi e strumenti della comunicazione
DOCUMENTI
1. "L'homo sapiens che moltiplica il proprio sapere è il cosiddetto uomo di Gutenberg. È vero che la Bibbia
stampata da Gutenberg tra il 1452 e il 1455 ebbe una tiratura (per noi, oggi, risibile) di 200 copie. Ma quelle
200 copie erano ristampabili. Il salto tecnologico era avvenuto. E dunque è con Gutenberg che la
trasmissione scritta della cultura diventa potenzialmente accessibile a tutti.
Il progresso della riproduzione a stampa fu lento ma costante e culmina nell'avvento - a cavallo tra il
Settecento e l'Ottocento - del giornale che si stampa ogni giorno, del "quotidiano". Nel contempo, dalla metà
dell'Ottocento in poi comincia un nuovo e diverso ciclo di avanzamenti tecnologici. Primo, l'invenzione del
telegrafo, poi quella del telefono (di Alexander Graham Bell). Con queste due invenzioni spariva la distanza
e cominciava l'era delle comunicazioni immediate. La radio, anch'essa un eliminatore di distanze, aggiunge
un nuovo elemento: una voce facile da diffondere in tutte le case. La radio è il primo formidabile diffusore di
comunicazioni; ma un diffusore che non intacca la natura simbolica dell'uomo.
[...] La rottura avviene, alla metà del nostro secolo, con la televisione. La televisione - lo dice il nome - è
"vedere da lontano" (tele), e cioè portare al cospetto di un pubblico di spettatori cose da vedere da dovunque,
da qualsiasi luogo e distanza. E nella televisione il vedere prevale sul parlare, nel senso che la voce in
campo, o di un parlante, è secondaria, sta in funzione dell'immagine, commenta l'immagine. Ne consegue
che il telespettatore è più un animale vedente che non un animale simbolico. Per lui le cose raffigurate in
immagini contano e pesano più delle cose dette in parole. E questo è un radicale rovesciamento di direzione,
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perché mentre la capacità simbolica distanzia l'homo sapiens dall'animale, il vedere lo ravvicina alle sue
capacità ancestrali, al genere di cui l'homo sapiens è specie.
[...] I veri studiosi continueranno a leggere libri, avvalendosi di Internet per i riempitivi, per le bibliografie e
le informazioni che prima trovavano nei dizionari; ma dubito che se ne innamoreranno."
G. SARTORI, Homo videns, Laterza Bari 1997
2. "Attraverso il disegno e la stampa, già nei secoli scorsi, l'uomo aveva catturato e imparato a governare
l'immagine. Solo in questo secolo è stato capace di realizzare una delle sue più antiche ambizioni: quella di
catturare, riprodurre, trasmettere a distanza i suoni delle voci e delle cose.
La galassia Gutenberg ha fatto piombare il mondo nel silenzio. La galassia multimediale gli ha ridato voce,
ne ha moltiplicato le immagini acustiche."
R. MARAGLIANO, Nuovo manuale di didattica multimediale, Laterza Bari 1998
3. "La rivoluzione dell'editoria comincia a primavera. E nell'arco di pochi anni si verificheranno tali
trasformazioni nella produzione di libri e nella loro distribuzione (ma anche in quella dei giornali) che alla
fine tutto apparirà radicalmente mutato. Addio carta, addio biblioteche con chilometri di scaffali dal
pavimento al soffitto. La rivoluzione si chiama eBook. ... Gli eBook, conclude Fabio Falzea [responsabile
delle relazioni strategiche della Microsoft Italia], saranno il più grosso fattore di accelerazione della cultura
dopo Gutenberg".
L. SIMONELLI, "Tuttoscienze", 23 febbraio 2000
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
L’ Europa del 1914 e l’ Europa di oggi: quali le differenze?
Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati
principali; stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati
europei; rapporti fra l’Europa e il resto del mondo.
TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE
«Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti». Il candidato, prendendo spunto da questa
“previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla “fama” (effimera o meno) nella società
odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria televisiva (Reality e Talent show) o diffuso
dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.).
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di
madrelingua non italiana.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
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2a Simulazione di prima Prova – 26 Aprile 2016
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
P000 - ESAMI DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Giuseppe Ungaretti, Lucca (da L’Allegria) Edizione: G. Ungaretti, Vita d’un uomo. Tutte le poesie, a cura di C. Ossola, Mondadori, Milano 2009, p. 133
1
A casa mia, in Egitto, dopo cena, recitato il rosario, mia madre ci parlava di questi posti.
2
La mia infanzia ne fu tutta meravigliata.
3
La città ha un traffico timorato e fanatico.
4
In queste mura non ci si sta che di passaggio.
5
Qui la meta è partire.
6
Mi sono seduto al fresco sulla porta dell’osteria con della gente che mi parla di California
come d’un suo podere.
7
Mi scopro con terrore nei connotati di queste persone.
8
Ora lo sento scorrere caldo nelle mie vene, il sangue dei miei morti.
9
Ho preso anch’io una zappa.
10 Nelle cosce fumanti della terra mi scopro a ridere.
11 Addio desideri, nostalgie.
12 So di passato e d’avvenire quanto un uomo può saperne.
13 Conosco ormai il mio destino, e la mia origine.
14 Non mi rimane più nulla da profanare, nulla da sognare.
15 Ho goduto di tutto, e sofferto.
16 Non mi rimane che rassegnarmi a morire.
17 Alleverò dunque tranquillamente una prole.
18 Quando un appetito maligno mi spingeva negli amori mortali, lodavo la vita.
19 Ora che considero, anch’io, l’amore come una garanzia della specie, ho in vista la morte.
Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888, da genitori emigrati da Lucca ed è
morto a Milano nel 1970. Nel 1912 lasciò per sempre l’Egitto. A Parigi approfondì la sua
preparazione letteraria e conobbe personalmente importanti artisti e scrittori. Partecipò alla guerra
mondiale come soldato semplice. Risalgono a quell’epoca le poesie raccolte ne Il Porto Sepolto,
1916 e poi confluite, insieme ad altre, in Allegria di Naufragi, 1919. La poesia che si propone
raggiunse la redazione definitiva nel 1936, attraverso diverse stesure a partire dal 1919.
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1. Comprensione complessiva
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Soffermati sugli aspetti linguistico-lessicali della poesia e, in particolare, sugli aggettivi.
2.2 Spiega l’espressione “La mia infanzia ne fu tutta meravigliata” (2).
2.3 Individua gli elementi che caratterizzano la città (3-5).
2.4 Il poeta evoca una scoperta che lo terrorizza (7). Quali le ragioni del “terrore”?
2.5 Il poeta contrappone agli “amori mortali” (18) “l’amore come una garanzia della specie” (19).
Spiega la contrapposizione.
2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Sulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della poesia e
approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Ungaretti o a testi di altri autori.
Alternativamente, puoi fare riferimento alla situazione storico-culturale dell’epoca o a situazioni del
nostro tempo, sviluppando i confronti che ti interessano.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI
GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale»,
utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni
riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di
giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Amore, odio, passione
G. KLIMT, Il bacio, 1907-08
G. DE CHIRICO, Ettore e
Andromaca, 1917
P. PICASSO, Gli amanti, 1923
«Tra l’altre distinzioni e privilegi che le erano stati concessi, per compensarla di non poter esser badessa, c’era anche
quello di stare in un quartiere a parte. Quel lato del monastero era contiguo a una casa abitata da un giovine, scellerato
di professione, uno de’ tanti, che, in que’ tempi, e co’ loro sgherri, e con l’alleanze d’altri scellerati, potevano, fino a un
certo segno, ridersi della forza pubblica e delle leggi. Il nostro manoscritto lo nomina Egidio, senza parlar del casato.
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Costui, da una sua finestrina che dominava un cortiletto di quel quartiere, avendo veduta Gertrude qualche volta passare
o girandolar lì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli e dall’empietà dell’impresa, un giorno osò rivolgerle il
discorso. La sventurata rispose.»
Alessandro MANZONI, I promessi sposi, 1840-42
«Ed avrebbe voluto strapparsi gli occhi per non vedere quelli della Lupa, che quando gli si ficcavano ne’ suoi gli
facevano perdere l’anima ed il corpo. Non sapeva più che fare per svincolarsi dall’incantesimo. Pagò delle messe alle
anime del Purgatorio e andò a chiedere aiuto al parroco e al brigadiere. A Pasqua andò a confessarsi, e fece
pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi sui ciottoli del sacrato innanzi alla chiesa, in penitenza, e poi, come la
Lupa tornava a tentarlo:
- Sentite! le disse, non ci venite più nell’aia, perché se tornate a cercarmi, com’è vero Iddio, vi ammazzo!
- Ammazzami, rispose la Lupa, ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci.
Ei come la scorse da lontano, in mezzo a’ seminati verdi, lasciò di zappare la vigna, e andò a staccare la scure
dall’olmo. La Lupa lo vide venire, pallido e stralunato, colla scure che luccicava al sole, e non si arretrò di un sol passo,
non chinò gli occhi, seguitò ad andargli incontro, con le mani piene di manipoli di papaveri rossi, e mangiandoselo con
gli occhi neri. - Ah! malanno all’anima vostra! balbettò Nanni.»
Giovanni VERGA, La Lupa, in Vita dei campi, 1880
«Ella pareva colpita dal suono insolito della voce di Giorgio; e un vago sbigottimento cominciava a invaderla.
– Ma vieni!
Ed egli le si appressò con le mani tese. Rapidamente l’afferrò per i polsi, la trascinò per un piccolo tratto; poi la strinse
tra le braccia, con un balzo, tentando di piegarla verso l’abisso.
– No, no, no...
Con uno sforzo rabbioso ella resistette, si divincolò, riuscì a liberarsi, saltò indietro anelando e tremando.
– Sei pazzo? – gridò con l’ira nella gola. – Sei pazzo?
Ma, come se lo vide venire di nuovo addosso senza parlare, come si sentì afferrata con una violenza più acre e
trascinata ancóra verso il pericolo, ella comprese tutto in un gran lampo sinistro che le folgorò l’anima di terrore.
– No, no, Giorgio! Lasciami! Lasciami! Ancóra un minuto! Ascolta! Ascolta! Un minuto! Voglio dirti...
Ella supplicava, folle di terrore, divincolandosi. Sperava di trattenerlo, d’impietosirlo.
– Un minuto! Ascolta! Ti amo! Perdonami! Perdonami!
Ella balbettava parole incoerenti, disperata, sentendosi vincere, perdendo terreno, vedendo la morte.
– Assassino! – urlò allora furibonda.
E si difese con le unghie, con i morsi, come una fiera.
– Assassino! – urlò sentendosi afferrare per i capelli, stramazzando al suolo su l’orlo dell’abisso, perduta.
Il cane latrava contro il viluppo.
Fu una lotta breve e feroce come tra nemici implacabili che avessero covato fino a quell’ora nel profondo dell’anima un
odio supremo.
E precipitarono nella morte avvinti.»
Gabriele D’ANNUNZIO, Il trionfo della morte, 1894
«Emilio poté esperimentare quanto importante sia il possesso di una donna lungamente desiderata. In quella
memorabile sera egli poteva credere d’essersi mutato ben due volte nell’intima sua natura. Era sparita la sconsolata
inerzia che l’aveva spinto a ricercare Angiolina, ma erasi anche annullato l’entusiasmo che lo aveva fatto singhiozzare
di felicità e di tristezza. Il maschio era oramai soddisfatto ma, all’infuori di quella soddisfazione, egli veramente non ne
aveva sentita altra. Aveva posseduto la donna che odiava, non quella ch’egli amava. Oh, ingannatrice! Non era né la
prima, né – come voleva dargli ad intendere – la seconda volta ch’ella passava per un letto d’amore. Non valeva la pena
di adirarsene perché l’aveva saputo da lungo tempo. Ma il possesso gli aveva data una grande libertà di giudizio sulla
donna che gli si era sottomessa. – Non sognerò mai più – pensò uscendo da quella casa. E poco dopo, guardandola,
illuminata da pallidi riflessi lunari: – Forse non ci ritornerò mai più. – Non era una decisione. Perché l’avrebbe dovuta
prendere? Il tutto mancava d’importanza.»
Italo SVEVO, Senilità, 19272 (1a ed. 1898)
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Musica per tutti, tra arte e industria
DOCUMENTI
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Oscar della musica, Eminem come Madonna:
"Stoccolma - Doppio trionfo per Madonna agli Mtv Europe Music Awards ieri sera al Globen della capitale svedese e in
diretta TV per un bacino di un miliardo di telefan. Madonna conquista i titoli di miglior artista femminile e dance, e si
ritrova a condividere il palco del megashow con Guy Ritche, il suo compagno 31enne, il regista inglese di "Snatch", che
l'ha resa madre due mesi fa. Canta "Music", in scena con due ballerini e tre musicisti, e sullo sfondo le istantanee più
importanti della sua carriera. Doppio trionfo anche per Eminem, rapper bianco americano, con più di una grana con la
giustizia per violenze: è lui che vince il premio per il miglior artista hip hop... Tutti gli artisti si esibiscono dal vivo. La
scenografia ricorda i film di fantascienza degli anni 50: lame d'acciaio, stalattiti argentee, sfere color latte, alcune
ripiene di acqua, e c'è pure una sorta di igloo... Richy Martin, dio in terra del pop latino, vince come miglior artista
maschile e propone "She bangs" con più di 40 ballerini, trasferendo l'atmosfera acquatica del video sul palco proprio in
quelle bolle piene d'acqua."
dal "Corriere della Sera", 17 novembre 2000
Umano troppo umano: si celebra l'innocuo rito della sintonia nazionale.
"Del resto Sanremo svolge una funzione determinante nella vita del Paese che, in segno di rispetto, si ferma, si
sintonizza, si interroga sui massimi sistemi. Il Festival infatti è una sorta di pratica divinatoria coatta per leggere la
nostra società; anche qui a fasi alterne. Un anno Sanremo è lo specchio del Paese, l'anno dopo è lo specchio di se stesso,
di ciò che rappresenta, di tutto il baraccone televisivo; insomma è un Censis tradotto in canzone, un Istat in rima
baciata, un Osservatorio di dati orecchiabili. Bisogna guardare Sanremo perché sugli altri canali, inspiegabilmente, non
c'è mai nulla da guardare."
A. GRASSO, dal "Corriere della Sera", 27 febbraio 2001
L'evento: Con le star della lirica un viaggio nella vita di Verdi.
"L'anniversario di Verdi ha imposto uno scatto in più. I cantanti sfileranno uno dopo l'altro, ma reciteranno anche:
mantenendo un tono di conversazione leggeranno appunti di vita verdiana ricollocando la scheggia d'opera che cantano
nel contesto storico, sociale, psicologico in cui nacque. Poi ci saranno le emozioni e forse qualche ricordo personale dei
protagonisti a tu per tu con gli eroi e i ribaldi inventati da Verdi. Sarà un viaggio nella vita di Verdi - dice il celebre
direttore Zubin Mehta - Il galà viene consegnato al festival, chiavi in mano, da un noto agente musicale, e sarà ripreso
da 80 televisioni. Ci sarà anche un dvd (ma non un cd), un home video e una distribuzione via Internet."
dal "Corriere della Sera", 11 marzo 2001
I due volti di Internet, pericoli ed opportunità:
"Molto rumore per nulla? Il caso Napster - o se volete il caso della musica digitale che viaggia lungo le arterie del Web
compressa col formato Mp3 - ha scatenato una battaglia legale di proporzioni enormi. La sentenza finale dei giudici
federali è alle porte e gli uomini di Napster, proprio ieri, hanno detto di essere pronti ad introdurre un filtro elettronico
per la protezione del copyright, che ha prontamente fatto arricciare il naso alla Riia, l'associazione delle case
discografiche... Fermare Napster non significa fermare lo scambio illegale di musica; nel breve o nel medio periodo,
non c'è da attendersi che il mercato legale della musica on line decolli vertiginosamente. Secondo le stime di Forrester
Research, nel 2003 la musica acquistata digitalmente dovrebbe valere 220 miliardi di lire su scala globale, quindi solo
una modesta fetta del totale. Ma siamo sicuri che Napster & friends danneggino il mercato? A parte l'Italia (dove le
vendite ristagnano da anni) su scala globale i consumi non hanno mostrato sensibili segni di cedimento. Anzi, a detta di
alcuni, la musica digitale può avere effetti positivi sul mercato: ascolto un brano via Napster, e se mi piace vado a
comprare l'intero disco."
da "Il Sole 24 Ore", 4 marzo 2001
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Il terrore e la repressione politica nei sistemi totalitari
del '900.
DOCUMENTI
Scheda:
·
Il fascismo italiano fece centinaia di prigionieri politici e di confinati in domicilio coatto, migliaia di esiliati e
fuoriusciti politici.
·
Il nazismo tedesco dal 1933 al 1939 ha eliminato circa 20.000 oppositori nei campi di concentramento e nelle
prigioni; tra il 1939 e il 1941 ha sterminato nelle camere a gas 70.000 tedeschi vittime di un programma di eutanasia.
Durante la guerra si calcola che siano stati uccisi circa 15 milioni di civili nei paesi occupati, circa 6 milioni di ebrei;
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3.300.000 prigionieri di guerra sovietici, più di un milione di deportati e decine di migliaia di zingari sono morti nei
campi di concentramento; più di 8 milioni sono stati inviati ai lavori forzati.
·
Nella Russia comunista la prima epurazione la pagarono gli iscritti al partito; tra il 1936?38 furono eliminati
30.000 funzionari su 178.000; nell'Armata rossa in due anni furono giustiziati 271 tra generali, alti ufficiali e
commissari dell'esercito. Nei regimi comunisti del mondo (URSS, Europa dell'Est, Cina, Corea del Nord, Vietnam,
Cambogia, Cuba, ecc.) si calcola che sono stati eliminati circa 100 milioni di persone contrarie al regime.
·
Né bisogna dimenticare le "foibe" istriane e, più di recente, i crimini nei territori della ex Jugoslavia, in Algeria,
in Iraq, ecc. Amnesty International ha segnalato 111 Paesi dove sono state applicate torture su persone per reati
d'opinione.
"Con il terrore si assiste a una doppia mutazione: l'avversario, prima nemico e poi criminale, viene trasformato in
'escluso'. Questa esclusione sfocia quasi automaticamente nell'idea di sterminio. Infatti la dialettica amico/nemico è
ormai insufficiente a risolvere il problema fondamentale del totalitarismo: si tratta di costruire un'umanità riunificata e
purificata, non antagonista [...]. Da una logica di lotta politica si scivola presto verso una logica di esclusione, quindi
verso un'ideologia dell'eliminazione e, infine, dello sterminio di tutti gli elementi impuri".
S. COURTOIS, "Perché?", in Il libro nero del comunismo, Milano, Mondadori, 2000
"Per genocidio si intende uno qualunque dei seguenti atti, commessi con l'intenzione di distruggere completamente o in
parte un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso in quanto tale: a) assassinio di membri del gruppo; b) grave
attentato all'incolumità fisica o mentale di membri del gruppo; c) imposizione intenzionale al gruppo di condizioni di
vita destinate a provocarne la distruzione fisica totale o parziale; d) misure volte a ostacolare le nascite all'interno del
gruppo; e) trasferimenti coatti dei figli di un gruppo a un altro".
Convenzione delle Nazioni Unite del 9/12/1948
"Dolore per la nostra patria [il Cile] soggiogata e convertita in un immenso carcere; per il nostro popolo martoriato dalla
fame e dalla miseria; per i nostri compagni ed amici caduti nel combattimento, o assassinati, torturati o incarcerati dal
fascismo. Speranza che questo incubo di orrore avrà una fine non lontana, e la certezza che i colpevoli riceveranno il
castigo esemplare".
C. ALTAMIRANO, "Saluto di capodanno: I gennaio 1975", in Tutte le forme di lotta, Milano, 1975,
(L'autore era segretario generale del Partito socialista cileno)
"I regimi totalitari del XX secolo hanno rivelato l'esistenza di un pericolo prima insospettato: quello di una
manomissione completa della memoria".
T. TODOROV, Memoria del male, tentazione del bene. Inchiesta su un secolo tragico, Milano, Garzanti, 2001
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Catastrofi naturali: la scienza dell’uomo di fronte
all’imponderabile della Natura!
DOCUMENTI
«Natura! Ne siamo circondati e avvolti - incapaci di uscirne, incapaci di penetrare più addentro in lei. Non richiesta, e
senza preavviso, essa ci afferra nel vortice della sua danza e ci trascina seco, finché, stanchi, non ci sciogliamo dalle sue
braccia. Crea forme eternamente nuove; ciò che esiste non è mai stato; ciò che fu non ritorna – tutto è nuovo, eppur
sempre antico. Viviamo in mezzo a lei, e le siamo stranieri. Essa parla continuamente con noi, e non ci tradisce il suo
segreto. Agiamo continuamente su di lei, e non abbiamo su di lei nessun potere. Sembra aver puntato tutto
sull’individualità, ma non sa che farsene degli individui. Costruisce sempre e sempre distrugge: la sua fucina è
inaccessibile… Il dramma che essa recita è sempre nuovo, perché crea spettatori sempre nuovi. La vita è la sua più bella
scoperta, la morte, il suo stratagemma per ottenere molta vita... Alle sue leggi si ubbidisce anche quando ci si oppone; si
collabora con lei anche quando si pretende di lavorarle contro... Non conosce passato né avvenire; la sua eternità è il
presente… Non le si strappa alcuna spiegazione, non le si carpisce nessun beneficio, ch’essa non dia spontaneamente…
È un tutto; ma non è mai compiuta. Come fa oggi, potrà fare sempre».
J. W. GOETHE, Frammento sulla natura, 1792 o 1793
«Molte sono e in molti modi sono avvenute e avverranno le perdite degli uomini, le più grandi per mezzo del fuoco e
dell’acqua... Quella storia, che un giorno Fetonte, figlio del Sole, dopo aver aggiogato il carro del padre, poiché non era
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capace di guidarlo lungo la strada del padre, incendiò tutto quello che c’era sulla terra ed anch’egli morì fulminato, ha
l’apparenza di una favola, però si tratta in realtà della deviazione dei corpi celesti che girano intorno alla terra e che
determina in lunghi intervalli di tempo la distruzione, mediante una grande quantità di fuoco, di tutto ciò che c’è sulla
terra… Quando invece gli dei, purificando la terra con l’acqua, la inondano,... coloro che abitano nelle vostre città
vengono trasportati dai fiumi nel mare... Nel tempo successivo, accaduti grandi terremoti e inondazioni, nello spazio di
un giorno e di una notte tremenda... scomparve l’isola di Atlantide assorbita dal mare; perciò ancora quel mare è
impraticabile e inesplorabile, essendo d’impedimento i grandi bassifondi di fango che formò l’isola nell’inabissarsi».
PLATONE, Timeo, 22c – 25d passim
«La violenza assassina del sisma ci pone davanti alla nostra nuda condizione umana e alle nostre responsabilità.
Inadeguatezza delle nostre conoscenze, l’insufficienza delle nostre tecnologie… Un punto tuttavia – tutto laico - è
ineludibile: dobbiamo investire nuove energie sul nesso tra natura e comunità umana. Energie di conoscenza, di
tecnologie ma anche di solidarismo non genericamente umanitario, ma politicamente qualificato».
G. E. RUSCONI, L’Apocalisse e noi, LA STAMPA, 30/12/2004
«Mi fa una certa tenerezza sentire che l’asse terrestre si è spostato. Mi fa tenerezza perché fa della Terra un oggetto più
tangibile e familiare. Ce la fa sentire più «casa», piccolo pianeta dal cuore di panna, incandescente, che mentre va a
spasso negli spazi infiniti insieme al Sole, gli gira intorno, ruota su se stesso e piroetta intorno al proprio asse – un ferro
da calza infilato nel gomitolo del globo – che con la sua inclinazione di una ventina di gradi ci dà il giorno e la notte e
l’alternarsi delle stagioni. Non è male ricordarsi ogni tanto che la Terra è grande, ma non infinita; che non vive di vita
propria in mezzo al nulla, ma ha bisogno di trovarsi sempre in buona compagnia; che non è un congegno automatico ad
orologeria, ma che tutto procede (quasi) regolarmente soltanto per una serie di combinazioni fortunate. La Terra è la
nostra dimora, infinitamente meno fragile di noi, ma pur sempre fragile e difesa soltanto dalle leggi della fisica e dalla
improbabilità di grandi catastrofi astronomiche… Quella dello spostamento dell’asse terrestre è solo una delle tante
notizie–previsioni di matrice scientifica… C’è chi dice che a questo evento sismico ne seguiranno presto altri «a
grappoli»... Altri infine fanno previsioni catastrofiche sul tempo che sarà necessario per ripristinare certi ecosistemi…
Ciò avviene...perché moltissime cose le ignoriamo, soprattutto in alcune branche delle scienze della Terra... La verità è
che, eccetto casi particolarmente fortunati, non siamo ancora in condizione di prevedere i terremoti e i maremoti».
E. BONCINELLI, Dall’asse distorto ai grappoli sismici. Quando la scienza vuol parlare troppo, CORRIERE DELLA
SERA, 2/1/2005
«Il paradosso è questo: i fattori che causano un maremoto... sono gli stessi che, ragionando in tempi lunghi, hanno reso
il nostro Pianeta un luogo privilegiato del sistema solare, dove la vita ha potuto svilupparsi ed evolvere. Partiamo da
considerazioni banali: gli ingredienti di uno tsunami o maremoto sono due: grandi masse d’acqua liquida, cioè l’oceano;
e, sotto all’oceano, uno strato solido e rigido, la litosfera terrestre, che però si muove. La litosfera che giace sotto gli
oceani varia di spessore tra i 10 e gli 80 chilometri; in alcune zone particolari è squassata periodicamente da improvvisi
sussulti con spostamenti di masse che possono trasmettere grande energia alle acque sovrastanti e causare il maremoto.
Ma perché questi sussulti, perché questa litosfera solida ma viva, vibrante, sempre in movimento...? E poi, perché questi
grandi volumi di acqua liquida che coprono i due terzi della nostra Terra?».
E. BONATTI, Ma è l’oceano che ci dà vita, IL SOLE 24 ORE, 2/1/2005
«Il XX secolo ci ha insegnato che l’universo è un posto più bizzarro di quanto si immagini... Né l’instabilità dell’atomo,
né la costanza della velocità della luce si accordano allo schema classico della fisica newtoniana. Si è aperta una frattura
fra ciò che è stato osservato e quanto gli scienziati possono invece spiegare. A livello microscopico i cambiamenti sono
improvvisi e discontinui: gli elettroni saltano da un livello energetico all’altro senza passare per stadi intermedi; alle alte
velocità non valgono più le leggi di Newton: la relazione fra forza e accelerazione è modificata, e così pure la massa, le
dimensioni e perfino il tempo... La speranza che tutti i fenomeni naturali possano essere spiegati in termini di materia,
di forze fondamentali e di variazioni continue è più esile di quanto si creda, anche negli ambiti di ricerca più familiari.
Ciò vale per buona parte della fisica e per alcuni aspetti della chimica, scienza che solo nel XIX secolo è divenuta
rigorosamente quantitativa, mentre è molto meno vero per la chimica organica e per la biochimica. Scienze della Terra,
come la geologia o la meteorologia, in cui la complessità non può essere troppo idealizzata, si basano più su descrizioni
e giudizi qualitativi specializzati che su una vera teoria».
A. VOODCKOC – M. DAVIS, La teoria delle catastrofi, Milano, 1982
«Comprendere il mondo, agire sul mondo: fuor di dubbio tali sono gli obiettivi della scienza. In prima istanza si
potrebbe pensare che questi due obiettivi siano indissolubilmente legati. Infatti, per agire, non bisogna forse avere una
buona intelligenza della situazione, e inversamente, l’azione stessa non è forse indispensabile per arrivare ad una buona
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comprensione dei fenomeni?... Ma l’universo, nella sua immensità , e la nostra mente, nella sua debolezza sono lontani
dall’offrirci sempre un accordo così perfetto: non mancano gli esempi di situazioni che comprendiamo perfettamente,
ma in cui ci si trova ugualmente in una completa incapacità di agire; si pensi ad un tizio la cui casa è invasa da
un’inondazione e che dal tetto sui cui si è rifugiato vede l’onda che sale o lo sommerge. Inversamente ci sono situazioni
in cui si può agire efficacemente senza comprenderne i motivi... quando non possiamo agire non ci resta più che fare
buon viso a cattivo gioco e accettare stoicamente il verdetto del destino... Il mondo brulica di situazioni sulle quali
visibilmente possiamo intervenire, ma senza sapere troppo bene come si manifesterà l’effetto del nostro intervento».
R. THOM, Modelli matematici della morfogenesi, Torino, 1985
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Olocausto
Tra gli eventi tragici del XX secolo emerge in particolare l'Olocausto degli Ebrei. Spiegane le
possibili cause, ripercorrendone le fasi e gli eventi, ricordandone gli esiti e aggiungendo riflessioni
personali, scaturite dall'eventuale racconto di testimoni, da letture, da film o documentari.
TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE
Problemi e sogni delle nuove generazioni
«Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita» (Paul Nizan, Aden
Arabia, 1931).
Il candidato rifletta sulla dichiarazione di Nizan e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove generazioni.
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
INDICATORI
Adesione alla consegna
Aderenza alla traccia, rispetto
della forma testuale,
adeguatezza del registro in
relazione al destinatario.
Qualità del contenuto
Conoscenze ed uso dei documenti
in funzione delle diverse
tipologie, elaborazione personale:
Tipologia A: comprensione ed
analisi del testo, capacità di
contestualizzazione;
Tipologia B: utilizzazione e
rielaborazione del materiale
allegato;
Tipologia C e D: presentazione
delle conoscenze possedute in
relazione al tema dato.
Organizzazione del testo
Disposizione logica delle idee,
coerenza ed efficacia
argomentativa, equilibrio delle
parti.
Competenze linguistiche
Correttezza ortografica e
morfosintattica, pertinenza
lessicale.
1-3
4-7
8-9
10
11-12
13
14
15
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
Eccellente
DESCRITTORI
PUNTEGGIO FINALE …………
Gravemente
insufficiente
Punteggio in quindicesimi
CLASSE ………
Assolutamente
insufficiente
CANDIDATO …………………….……….
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1a SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA – 22.03.2016
Istituto Professionale
Per i Servizi per l’Enogastronomia e
l’Ospitalità Alberghiera
“Andrea Barbarigo”
SIMULAZIONE II PROVA ESAME DI STATO 2015/16 Indirizzi: SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA
ARTICOLAZIONE "ENOGASTRONOMIA"
SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA
ARTICOLAZIONE "SALA E VENDITA"
Tema di: SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
Malattie trasmesse con gli alimenti
PRIMA PARTE
L’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha pubblicato la relazione riguardante i dati relativi
alle tossinfezioni alimentari registrate nel 2014.
Infezioni da Campylobacter e Listeria ancora in aumento nell'UE, rilevano EFSA ed ECDC
Nel 2014 i casi di listeriosi e campilobatteriosi nell’uomo sono di nuovo aumentati, confermando la tendenza
all’aumento già iniziata nel 2008. Per la prima volta dal 2008 i casi di salmonellosi sono lievemente
aumentati. Sono questi i principali risultati che emergono dall’ultima relazione annuale EFSA-ECDC
(Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) sulle zoonosi e i focolai infettivi di origine
alimentare nell'Unione europea.
Le infezioni da listeriosi riferite in esseri umani sono aumentate del 16% rispetto al 2013: ci sono stati 2 161
casi confermati nel 2014. Anche se tale cifra è relativamente bassa, l'aumento dei casi riferiti di listeriosi è
preoccupante, poiché la sorveglianza di tali infezioni si concentra sulle forme gravi della malattia, che hanno
tassi di mortalità più elevati rispetto ad altre malattie di origine alimentare, in particolare tra anziani e
pazienti con ridotte difese immunitarie. Tuttavia Listeria monocytogenes, il batterio che provoca la listeriosi
nell'uomo e negli animali, ha raramente superato i limiti di sicurezza imposti per legge negli alimenti pronti
al consumo, che rappresentano la più comune fonte di infezioni alimentari per l’uomo.
Resta la campilobatteriosi la malattia di origine alimentare più comunemente riferita nell'Unione europea, un
dato costante dal 2005. Il numero di casi confermati nell’UE nel 2014 è stato di 236 851, con un incremento
di 22 067 casi (il 10%) rispetto al 2013. Nel 2014 la maggior parte degli Stati membri dell'UE ha registrato
un aumento del numero di casi di campilobatteriosi, che potrebbe essere in parte spiegato con il
miglioramento del sistema di sorveglianza e/o con la migliorata capacità diagnostica per la campilobatteriosi
in parecchi Stati membri attuata negli ultimi anni.
"Tutti i principali soggetti che operano nella catena alimentare devono coalizzarsi per migliorare il
monitoraggio a livello UE: la cooperazione è fondamentale per ridurre il carico di queste malattie in
Europa", ha affermato Marta Hugas, responsabile dell’Unità “Pericoli biologici e contaminanti” all'EFSA.
Nel 2014 i casi di salmonellosi sono leggermente aumentati per la prima volta nel periodo 2008-2014, in
parte a causa di variazioni nel numero di Stati membri che hanno trasmesso i dati. Tuttavia, nel settennale
2008-2014, per la salmonellosi vi è stata una tendenza in discesa statisticamente rilevante. Ciò è dovuto
principalmente al successo dei programmi di controllo della Salmonella nel pollame messi in atto dagli Stati
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membri dell’UE e dalla Commissione europea. Dal 2008 in poi il numero di focolai infettivi di Salmonella
segnalati all'interno dell'UE è diminuito del 44%.
Tema di: SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE
La relazione EFSA-ECDC riguarda 14 zoonosi e focolai di origine alimentare. Essa si basa sui dati raccolti
da 32 Paesi europei (28 Stati membri dell’UE e quattro Stati non membri) ed è di ausilio alla Commissione
europea e agli Stati membri stessi nel monitorare, controllare e prevenire le malattie zoonotiche.
(Fonte: http://www.efsa.europa.eu/efsajournal -EFSA Journal 2015;13(12):4329)
Il candidato proponga una trattazione del tema delle malattie trasmesse con gli alimenti
Nello specifico:
• definisca cosa si intende per malattie trasmesse con gli alimenti;
• analizzi le possibili cause delle tossinfezioni alimentari;
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• il report evidenzia che nel 2014 i casi di salmonellosi sono leggermente aumentati per la prima volta
nel periodo 2008-2014: il candidato indichi le caratteristiche del responsabile delle salmonellosi ed i
sintomi patologici causati;
• fornisca motivate indicazioni comportamentali per la prevenzione delle tossinfezioni alimentari;
• descriva, dal punto di vista legislativo, gli obblighi in qualità di Operatore del Settore Alimentare
(OSA) in strutture pubbliche o private per la prevenzione delle tossinfezioni alimentari.
Indirizzi: SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA
ARTICOLAZIONE "ENOGASTRONOMIA"
SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA
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Tema di: SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE
SECONDA PARTE
Il candidato svolga due quesiti tra i seguenti, a sua scelta, utilizzando per ciascuno non più di quindici
righe.
1. Il candidato descriva il significato di “functional food” specificando i componenti funzionali più diffusi tra
i prodotti alimentari e le proprietà correlate ad essi.
2. Il candidato, chiarisca cosa si intende per dieta equilibrata e definisca da quali fattori dipende il
fabbisogno energetico totale ed il metabolismo basale. Inoltre, riporti l’assunzione di riferimento, secondo i
LARN 2012, in proteine, lipidi, glucidi, sia per quanto riguarda la quantità che la qualità per una dieta
equilibrata.
3. In riferimento al piano HACCP, il candidato, dopo aver definito cosa si intende per pericolo e rischio,
descriva i passaggi fondamentali per mettere in pratica tale piano di prevenzione.
4. La continua lotta alle frodi alimentari è oggi una delle armi utilizzate per tutelare il consumatore.
Il candidato spieghi la differenza tra frode sanitaria e frode commerciale riportando esempi concreti per le
diverse tipologie indicate.
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1a SIMULAZIONE DI TERZA PROVA – 17.12.2015
Materie: Inglese, Matematica, Alimentazione, Diritto e tecniche Amministrative
Inglese
1. Food and wine matching: what is it and what is its aim?
2. What does the basic rule of food and wine matching suggest?
3. Make examples of basic rule pairing
Matematica
Dato il grafico di una funzione y= f ( x )
Si determini:
3.Dominio e segno della funzione
4.Limiti nei punti esclusi dal dominio ed eventuali equazioni degli asintoti verticali
5.Limiti all'infinito ed equazione dell'eventuale asintoto orizzontale
Alimentazione
1. Il candidato illustri come si possono distinguere i contaminanti alimentari in base alla loro natura
2. Il candidato analizzi ed illustri i fattori socio-demografici che condizionano e modificano i consumi
alimentari della popolazione italiana
3. Il candidato analizzi le caratteristiche e le funzioni dei probiotici e dei prebiotici.
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Diritto e Tecniche Amministrative della Struttura Ricettiva
1. Illustra il concetto di turismo di massa e spiega quali furono i fattori che contribuirono alla sua
nascita in Italia ed in che modo.
2. Completa la tabella e quantifica l’influenza del fattore prezzo e del fattore quantità sullo
scostamento complessivo, sapendo che la direzione dell’impresa considera rilevanti gli
scostamenti superiori al 3%. Commenta i risultati ottenuti.
Prodotto A
Prodotto B
Ricavi previsti
QxP=(9000x5,00)=
QxP=(3000x7,00)=
Ricavi effettivi
QxP=(8250x6,00)=
QxP=(3100x7,30)=
Scostamento
Variazione %
3. Costi standard: funzione e tipologie.
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2a SIMULAZIONE DI TERZA PROVA - 10.03.2016
Materie: Laboratorio di Sala-bar, Laboratorio di Cucina, Seconda Lingua (Spagnolo,
Francese, Tedesco), Storia
Seconda Lingua: Francese
1. A quelle époque remonte la naissance du Champagne et quels sont les vins qui ont le droit à
l’appellation « Champagne » ? Qui était Dom Pérignon ?
2. Qu’est-ce que les Restos du cœur et quel est leur but principal ? Quelles sont les ressources qui
permettent à l’association de poursuivre son activité ?
3. Qu’est-ce que le gaspillage alimentaire en France ? Il y a une nouvelle legislation à ce propos. Qu’estce qu’elle propose ?
Seconda Lingua: Tedesco
1. Stelle die Stadt München und seine wichtigsten Sehenswürdigkeiten vor .
2. Stelle das deutsche Bier vor (Geschichte, Zutaten, Gӓrungsart)
6.Welche Informationen stehen auf dem Etikett einer italienischen Weinflasche?
Seconda Lingua: Spagnolo
1. Explíca el todo incluido
2. Habla de la diabetes
3. Habla del café
Storia
1. Che cosa fu la Rivoluzione Russa e che ruolo ebbe Lenin?
2. Quale situazione si verificò negli Stati Uniti tra le due guerre? Riassumi brevemente le caratteristiche
del periodo
3. Quali furono le tappe e le caratteristiche più significative dell’ascesa al potere del fascismo?
Cucina
1) Il candidato descriva cos’è e cosa prevede il piano di pulizia e sanificazione.
2) Il candidato descriva i sette punti che caratterizzano il sistema H.A.C.C.P.
3) Il candidato descriva la tracciabilità e rintracciabilità degli alimenti e la loro funzione.
Sala-Bar
1.
2.
3.
Il candidato illustri i lieviti utilizzati per la birra e le loro differenze
Il candidato spieghi l’importanza dei marchi in particolar modo quelli inerenti al vino
Il candidato analizzi i motivi e il processo per cui si effettua il maltaggio.
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GRIGLIA COMUNE PER LA CORREZIONE E VALUTAZIONE DELLA TERZA
PROVA
CANDIDATO/A____________________________________________________________________________________
PUNTI Conoscenze
1
Gravemente lacunose o nulle
2
Lacunose/ frammentarie/confuse
3
Incomplete/superficiali/non organiche
4
Minime ed essenziali
5
In genere complete ed organiche
6
Esaurienti/ organiche/approfondite
…./6
Competenze nell’uso delle conoscenze
(espressione + competenze specifiche delle discipline)
1
Carenti
2-3
Parziali
4
Basilari
5
Adeguate
6
Eccellenti
Rielaborazione –sintesi
1
Inadeguate
2
Essenziali
3
Appropriate e sicure
…./6
…./3
TOTALE…… /15
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PROVA ORALE
Come sottolineato nel documento, la prova si svolgerà il giorno: 27 Maggio 2016
Discipline coinvolte: ITALIANO, STORIA, LINGUA INGLESE, LABORATORIO DI SALA E VENDITA ,
TECNICHE
AMMINISTRATIVE
DELL’ALIMENTAZIONE,
DELLA
STRUTTURA
RICETTIVA,
SCIENZA
E
CULTURA
MATEMATICA
La simulazione di colloquio d’Esame avrà le seguenti modalità:
• saranno individuati almeno 4 o 5 alunni tramite sorteggio;
• tali allievi sosterranno il colloquio alla presenza dell’intera classe;
• il colloquio avrà durata paragonabile a quella dell’Esame;
• la struttura del colloquio riserverà una prima parte all’esposizione del percorso e una seconda, di
durata maggiore, durante la quale gli alunni saranno sottoposti all’accertamento delle
conoscenze disciplinari.
Valutazione della prova: secondo la griglia di valutazione concordata dal C. di C. riportata alla
pagina seguente.
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ESAME DI STATO
PROVA ORALE
DESCRITTORI ANALITICI
Voto
(/30)
1-3
4-7
8-11
Voto
(/10)
1
2
3
12-15
4
16-18
5
19
5,5
20
6
21-23
7
23-25
8
26-28
9
29-30
10
CONOSCENZE
nessuna
gravemente errate
conoscenze
frammentarie e
gravemente lacunose
conoscenze carenti
con errori
conoscenze
superficiali
conoscenze
incomplete con
imperfezioni
COMPETENZE
linguistico- espressive
nessuna
espressione sconnessa
si esprime in modo
confuso, lessicalmente
scorretto
espressione impropria
CAPACITA’
nessuna
non si orienta
compie analisi errate,
non sintetizza
analisi parziale, sintesi
scorrette
improprietà di
analisi parziali, sintesi
linguaggio
imprecise
esposizione a volte
imprecisioni, analisi
imprecisa
corretta, difficoltà nel
gestire semplici
situazioni nuove
conoscenze complete esposizione semplice,
coglie il significato e
ma non approfondite
ma corretta
l’esatta interpretazione
di semplici informazioni
conoscenze complete, esposizione corretta con coglie le implicazioni,
guidato sa
proprietà linguistica
compie correlazioni con
approfondire
qualche imprecisione
conoscenze complete, esposizione fluida con
coglie le implicazioni,
qualche
proprietà linguistica
compie analisi complete
approfondimento
e coerenti
autonomo
conoscenze complete esposizione fluida con
coglie le implicazioni,
con approfondimento
utilizzo di linguaggi
compie correlazioni
autonomo
specifici
esatte e analisi
approfondite
conoscenze complete, esposizione fluida con
sa elaborare
approfondite e
utilizzo di un lessico
correttamente e
ampliate
ricco e appropriato
approfondire in modo
autonomo e critico
situazioni complesse
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ESAME DI STATO
SIMULAZIONE PROVA ORALE
Candidato/a:
Argomenti:
Elementi di Valutazione:
Conoscenza
Punteggio
Scala di
e padronanza dei
giudizio
contenuti
1-7
8-11
12-15
16-18
19
20
Competenza
Correttezza e
proprietà nell’uso
della lingua
Nullo
Scarso
Gravement
e
insufficiente
Insufficient
e
Quasi
Sufficiente
Sufficiente
21-23
Discreto
23-25
Buono
26-28
Ottimo
29-30
Eccellente
punteggio
Capacità
Analisi / sintesi /
interpretazione/elaborazione /
approfondimento personale /
raccordi pluridisciplinari
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A. Barbarigo
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Il presente Documento è stato formulato e approvato dal Consiglio dei docenti della classe
5a E:
DOCENTE
Disciplina
FIRMA
Palazzo Silvia
Italiano e Storia
Cescutti Daniele
Matematica
Del Bianco Francesca
Lingua Inglese
Bertola
Michela/Sposato
Giovanni
Educazione Fisica
Bettin Monica
Religione
Zanon Federica
Lingua Spagnolo
Bosin Grazia
Lingua Francese
Cornacchia Sabrina
Lingua Tedesco
Faccia Giovanna
Diritto e Tecniche Amministrative
della Struttura Ricettiva
Piscozzo Cesarina
Scienza e cultura
dell’Alimentazione
Rocco Bruno
Laboratorio di Servizi di Cucina
Gatti Ciro Maria
Laboratorio di Servizi di Sala e
Vendita
Doria Laura
Sostegno
Mecca Anglelo
Sostegno
Venezia, 15 maggio 2016
La Coordinatrice di Classe
Prof.ssa Francesca Del Bianco
Il Dirigente Scolastico
Dott. Claudio Marangon