Il vampiro va al mercato

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Il vampiro va al mercato
Immaginario sociale
21/11/2006
Il vampiro va al mercato
Di Attilio Mangano
Il vampiro che morde le donne sul collo e succhia loro il sangue, coniugando insieme piacere e
morte, è come una droga, "é ancora in vena ", col suo rituale di morto vivente che ti trascina lungo i
sentieri della perdizione. Un libro di saggi a cura dello storico Giorgio Galli e della sociologa
Leopoldina Fortunati ripercorre i luoghi letterari e simbolici della presenza del vampiro nella
cultura occidentale.
Il suo grande momento é stato l'ottocento romantico, quando la letteratura mescolava, per ricordare
Mario Praz, la carne, la morte e il diavolo. E a voler cercare l'evento-chiave, secondo la "leggenda
nera", si può riandare alle famose sperimentazioni erotiche condotte dal poeta George Byron,
incestuoso e satanista. Le pratiche di magia sessuale cui era dedito Byron culminarono, infatti, nel
1816, nella villa Diodati, in una "redistribuzione dell'energia" con succhiamento del sangue che
coinvolse, oltre allo stesso Byron e alla sua amante Claire Clairmont, gli scrittori Mary e Percy B.
Shelley e il medico personale di Byron, J.W. Polidori.
In quegli stessi giorni Mary Shelley scrive la prima traccia del famoso "Frankestein" e Polidori
scrive a sua volta il racconto "Il vampiro", in cui é riconoscibile la figura satanica e seduttiva dello
stesso Byron. Il primo vampiro letterario, ancor prima che si arrivi alla leggendaria figura del conte
Dracula con Bram Stoker, é lord Ruthven (ovvero Byron stesso) col suo privilegio sessuale di
sedurre e succhiare sangue.
Esso deriva da una tradizione esoterica (dal riconoscimento del sangue come fonte primaria
d’energia) che ha il suo lato "buono, ermetico -alchemico, nella raffigurazione di Frankestein e il
suo lato satanico nel vampirismo. Frankestein riassume il lato più illuministico e filantropico
dell'esoterismo, simboleggiando il "mostro" che la scienza produce nel suo delirio di potenza,
mentre il vampiro rinvia al mito del sangue e della terra, al morto vivente.
In questo senso la sua leggenda va fatta risalire a tempi più antichi, alla figura del demone
femminile e della larva che tormenta l'uomo. La prima é stata Lilith, moglie di Adamo, che aveva
osato invertire i ruoli sessuali proponendo di stare lei sopra il maschio. Punita e scacciata, si vendica
ritornando come i morti.
E' la paura del contagio: il bacio e il morso sono rituali erotici che uniscono piacere e morte tramite
la comparsa della “femme fatale ”, della “vamp ”. Vamp é abbreviazione di vampira ed é un termine
che é stato applicato per la prima volta a Theda Bara, un'attrice cinematografica americana. La
donna fatale prima e la vamp cinematografica poi sono entrambe donne che scelgono, che usano
attivamente la loro sessualità, provocando nel maschio un effetto di spiazzamento. Ida Magli
definisce la vamp come un idolo freddo, Baudrillard spiega che essa é la seduttrice che sa trattare
trionfalmente la sua fragilità di femmina. Ormai il vampiro é un miscuglio, un cocktail che può
essere dosato per usi diversi, il libro ne analizza il rapporto col mercato: esso é un mostro
cinematografico e un simbolo erotico, invade anche il fumetto di massa con figure ormai celebri
come Vampirella. E ricompare nelle culture metropolitane sostituendo le vecchie tombe con luoghi
come le discoteche, come ci ricorda il celebre cult-book di Anne Rice "Intervista col vampiro".
Ironia della sorte, l'autrice del libro é stata accusata di pratiche necrofile e vampiresche ma non é
possibile sapere se sta in tal senso rinnovando rituali e regole di una tradizione antica o se si tratta
più semplicemente di un modo per farsi pubblicità e di continuare a tener vivo il vampiro sul
mercato. Il vampiro é un luogo dell'immaginario, un vivo apparente che uccide la vittima per
sottrarle la sostanza vitale, il sangue. La figura originaria di un demone femminile o di antiche e
spettrali larve che tormentano l'uomo, ha un suo primo riscontro nel vampirismo di Lilith, la prima
moglie di Adamo, cacciata perché aveva osato proporre di invertire le posizioni sessuali.
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Immaginario sociale
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C'é insomma un nesso profondo fra la paura dei morti che ritornano e la paura della femme fatale.
Se il tema del bacio e del morso é di natura erotica, la simbologia del sangue e il suo legame con il
contagio mortale, l'ambiguo rapporto tra rifiuto della morte e fascino del mostruoso e dell'anormale
nella società contemporanea può far capire la molteplicità di suggestioni e richiami che la figura del
vampiro evoca.
Studiosi a vario titolo dell'immaginario provano in questo libro ad analizzare le ragioni del successo
di massa del conte Dracula e dei suoi imitatori e discendenti. Dracula nasce, infatti, come
personaggio letterario con Bram Stoker esattamente cento anni fa, ma ci sono antecedenti letterari
altrettanto famosi, il vampiro di W. Polidori nel 1819 o la famosa Carmilla di Le Fanu (1872).
Lo storico Giorgio Galli, che in questi ultimi anni si é occupato a lungo di temi esoterici,
ricostruisce gli aspetti più segreti di una tradizione letteraria che é appunto cifrata:
Nelle famose riunioni di gruppo a villa Diodati (1816) non viene scritto solo il celeberrimo
Frankenstein da parte di Mary Shelley ma anche il romanzo "Il vampiro" di Polidori, mentre- su
stimolo dello stesso Byron e del suo "satanismo"- si compiono riti di magia sessuale.
Frankenstein riassume il lato più illuministico e filantropico delle culture ermetico-alchemiche
dell'esoterismo, invece, il vampiro condensa gli estremi e le deviazioni di tipo satanico,
inaugurando una mitologia del sangue e della terra che ricompare nell'immaginario politico nazista
e in quello bolscevico. Nella sua ricerca di piste, Galli tira in ballo perfino il giallo non risolto di
Jack lo squartatore, che secondo certi sospetti, riguarderebbe una misteriosa setta chiamata "Gli
Apostoli".
Del punto di incontro e di connessione tra il vampiro e la vamp si occup a invece il bel saggio di
Leopoldina Fortunati: la donna fatale prima e la vamp cinematografica poi sono le donne che
scelgono, che usano attivamente la loro sessualità, provocando nel maschio un effetto di
spiazzamento. Ida Magli definisce la vamp come un idolo freddo, Baudrillard spiega che essa é la
seduttrice che sa trattare trionfalmente la sua fragilità di donna. Vamp é l'abbreviazione di vampira
ed é un termine che é stato applicato per la prima volta a Theda Bara, un'attrice cinematografica
americana nel 1914. E' sempre il ruolo della biblica Lilith, ma il cinema interviene nella figura della
vamp riducendone la verosimiglianza per consegnarla a uno spazio inaccessibile, quello della diva.
Ma intanto il vampiro che succhia il sangue é diventato un mostro cinematografico e un
personaggio del fumetto erotico: il conte Dracula é ancora in vena, spiega amabilmente Roberto
Barbolini nel suo saggio su un cult-book famoso (Intervista col vampiro).
L'autrice del libro, Anne Rice, é stata arrestata con l'accusa di pratiche necrofilo-vampiresche:
ripresa di tradizioni esoteriche care a Giorgio Galli o pubblicità per lanciare il prossimo libro sul
mercato?
Il vampiro al mercato, a cura di Giorgio Galli e Leopoldina Fortunati, Franco Angeli, Milano,
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