Settore aerospaziale
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Settore aerospaziale
Settore aerospaziale Ottobre 2009 Il settore aerospaziale comprende due distinti ambiti di ricerca e applicazione: il settore dell’aeronautica, ovvero tutto ciò che riguarda il volo e il trasporto (umano o di materiali) entro l’atmosfera terrestre (aviazione, avionica, ingegneria aeronautica, aerei civili e militari, elicotteri) e il settore dello spazio, ovvero tutte quelle attività che si sviluppano al di fuori dell’atmosfera terrestre, con scopi prevalentemente di ricerca e osservazione planetaria (satelliti di osservazione, navigazione, shuttle, telecomunicazioni). I principali campi di applicazione del settore spaziale sono: le telecomunicazioni, la meteorologia, l’osservazione e il monitoraggio della Terra, la navigazione satellitare, l’uomo nello spazio, la scienza e le nanotecnologie, i sistemi di lancio. Non tutte le aziende e i grandi gruppi operanti nel settore aerospaziale sviluppano entrambe le filiere produttive (aeronautica e spazio). Si tratta infatti di settori caratterizzati da mercati di riferimento profondamente diversi, il primo molto commerciale e legato alle esportazioni, il secondo “captive market” e sensibile alla propria applicabilità in differenti contesti di ricerca (es: medicina). Un’ulteriore classificazione del settore aerospaziale è quella tra il settore civile e quello della difesa (militare). Il settore della difesa è particolarmente importante non solo in termini di produzione e ricerca, ma anche per lo sviluppo di nuove tecnologie avanzate. Settore aerospaziale in Italia Sesta al mondo e quarta a livello europeo, con un fatturato di circa 8 miliardi di euro, e una forza lavoro altamente specializzata di 39.000 addetti, l’industria aerospaziale italiana costituisce il principale settore manifatturiero in Italia, in termini di sistemi integrati altamente tecnologici. L’investimento in ricerca e sviluppo, pari al 14-15% del fatturato totale, ha permesso di raggiungere considerevoli traguardi nell’aggiudicarsi importanti commesse. A livello nazionale si replica l’importanza delle esportazioni del settore sul totale delle esportazioni manifatturiere italiane, con una percentuale dell’1,45 negli ultimi 5 anni. Una percentuale ben superiore a quella del peso occupazione del settore (circa 1%), evidenziando il ruolo che gioca la domanda estera nell’economia del settore. Le grandi imprese italiane occupano posizioni di primo piano a libello internazionale; ad esempio Alenia, controllata al 100% da Finmeccanica, è quinta in Europa e tredicesima nel mondo e ci si aspetta un ulteriore incremento della posizione, attraverso l’allargamento della propria rete di collaborazioni internazionali e l’accrescimento del proprio ruolo. Dati di occupazione nazionale Il personale che opera attualmente nel settore dell’industria aerospaziale, e quello che vi opererà in futuro, deve essere pronto e preparato a adeguarsi agli sviluppi della tecnologia. Ciò comporta la necessità di una solida preparazione tecnico-scientifica. L’organico delle aziende nel settore spaziale e aeronautico è costituito prevalentemente, in quasi ugual misura, di impiegati (28%) e tecnici (27%), con una forte percentuale di quadri (11%) ed un percentuale piuttosto elevata (45%) di operai addetti alla produzione di cui specializzati sono il 9%. Il personale di queste aziende è costituito prevalentemente da dipendenti mediamente giovani, per il 78% con un’età compresa tra i 25 e i 40 anni. La distribuzione percentuale vede il 73% di uomini ed il 27% delle donne. Il personale è mediamente giovane. Questo dato si spiega anche alla luce del fatto che la maggior parte delle imprese ha una storia piuttosto recente. Aziende costituite negli ultimi decenni, molte delle quali hanno spesso raggiunto da poco dimensioni imprenditoriali significative, assumendo di conseguenza personale adeguato alle esigenze di professionalità innovative non presenti precedentemente sul mercato del lavoro. Il livello del titolo di studio degli addetti alla Direzione è molto alto. La percentuale di laureati supera il 50%. Non si tratta di un dato riscontrabile in tutti i tipi di impresa. In questo caso, la particolare complessità delle attività professionali svolte, richiede un alto livello culturale, una particolare attitudine alle relazioni interpersonali, una curiosità nei confronti delle novità che si registrano in questo ambito, non solo in Italia. Dalle analisi condotte emerge il profilo di un settore decisamente strategico, altamente qualificato, non solo in alcune nicchie di vertice, ma ad ogni livello gerarchico, con una qualificazione professionale decisamente caratterizzata da profili alti e diversificati. Il personale richiesto dalle aziende deve essere in possesso, per il 47%, di esperienza specifica nel settore. Le imprese cercano, per il 26%, anche giovani senza esperienza da formare in azienda in conformità con le figure professionali carenti. Nell’industria aerospaziale sono privilegiati i profili tecnici: ingegneri di produzione, progettisti, ingegneri elettrotecnici, montatori. Le competenze, sia tecniche sia gestionali, sono naturalmente l’aspetto principale, diversificate in funzione della tipologia di impiego. Pesano, inoltre, la flessibilità, la disponibilità all’apprendimento, la capacità di innovazione, la voglia di scommettere su se stessi. Nell’offerta non esiste una strategia precisa ma, nel 69% dei casi, si manifesta secondo il bisogno del momento. In genere la ricerca di nuovi addetti avviene con cadenza annuale nel 13% dei casi e con periodicità semestrale nell’11%. Per quanto riguarda l’occupazione, i dati del censimento industriale mostrano la distribuzione dell’occupazione nelle maggiori industrie nelle regioni italiane. Campania, Lombardia e Piemonte sono le regioni con i maggiori valori assoluti. Settore aerospaziale in Piemonte Il settore aerospaziale è una componente significativa nell’economia piemontese, in termini sia di aziende coinvolte sia di ricchezza prodotta e risorse umane occupate. Il Piemonte è la terza regione dopo Lombardia e Campania con il maggior numero di addetti nel settore aerospaziale: circa 300 le aziende operanti sul territorio, 10.000 gli impiegati nel settore complessivo e circa 2,5 miliardi di euro il fatturato annuo. Le esportazioni rappresentano una parte rilevante del fatturato: l’ultimo dato registrato dall’ISTAT mostra che nel 2008 il Piemonte ha realizzato il 17% delle esportazioni nazionali (735 milioni di euro), con una crescita del 37% rispetto all'anno precedente. L'incremento delle transazioni ha riguardato tutti i principali mercati di destinazione dell'export piemontese del settore, con performance particolarmente favorevoli per i paesi europei: il primo partner commerciale sono risultati nel 2008 gli Stati Uniti (il 26% dell'export complessivo, +36%), seguiti dalla Germania ( il 22%) e dall'UK (il 17%), paesi dove le esportazioni sono rispettivamente raddoppiate e triplicate rispetto all'anno precedente. In Ue altri sbocchi di rilievo sono rappresentati da Francia (l'11% dell'export del settore) e Spagna (il 7%), mentre al di fuori dell’Europa emerge il mercato canadese, dove è diretto il 5% dell'export piemontese del settore. In particolare l’industria torinese ha raggiunto nel campo aerospaziale livelli di avanguardia riconosciuti a livello internazionale. Tra gli elementi qualificanti di quest’industria vi è il fatto che essa incorpora un’ampia gamma di attività, presentandosi come una realtà articolata e dotata di competenze avanzate e differenziate in più campi, come la metallurgia e l’elettromeccanica, che a loro volta trovano applicazione nei complessi sistemi che rappresentano l’output finale del settore. Le soluzioni innovative adottate nei prodotti e nei processi hanno inoltre una ricaduta positiva su molti altri settori produttivi. La filiera produttiva risultante trova quindi molte occasioni per integrarsi con le altre componenti del tessuto produttivo regionale, e in particolare per le PMI. Il settore rappresenta buone opportunità sia per le aziende con una marcata specializzazione, sia per quelle che vedono nell’aerospaziale uno sbocco complementare al proprio ambito di produzione. Sul territorio piemontese, oltre ai più grandi gruppi del settore aerospaziale nazionale (Thales Alenia Space, Alenia Aeronautica, Avio SpA, Selex Galileo e Microtecnica), sono presenti oltre 20 unità produttive di medie dimensioni, specializzate nella produzione di parti, componenti o interi gruppi funzionali per il settore aeronautico e spaziale. A monte della filiera si trova un insieme di piccole e medie imprese di subfornitura che dispongono di tecnologie e processi produttivi compatibili con gli standard tecnici richiesti dall’industria aerospaziale e in ultimo completano il quadro le imprese che affiancano la produzione manifatturiera con la fornitura di servizi tecnicoindustriali. Accanto alla presenza imprenditoriale, il mondo della ricerca e della formazione offre importanti competenze e risorse umane per lo sviluppo del settore; attori di primo piano sono il Politecnico di Torino, con i suoi dipartimenti di Ingegneria Aeronautica e Spaziale, Elettronica, Automatica e Informatica, l’Università degli Studi di Torino e l’Università del Piemonte Orientale. Fra i maggiori istituti di ricerca presenti sul territorio di rilevanza per il settore aerospaziale si possono citare: l’Istituto Nazionale Di Ricerca Metrologica (INRIM), l’Istituto Superiore Mario Boella (ISMB) e l’Osservatorio Astronomico di Torino dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).