Vita dura adesso per i ladri di caschi da moto
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Vita dura adesso per i ladri di caschi da moto
sabato 16 ottobre 2010 LA NOVITÀ 23 NOTTE&GIORNO MASSIMO MARAUCCI BREVETTA UN SISTEMA DI PROTEZIONE CHE PREVEDE UN NUMERO DI SERIE INDELEBILE Vita dura adesso per i ladri di caschi da moto di Mimmo Sica “SCOPRIAMOCI CLOWN” uro colpo per i ladri di caschi per moto: il loro “riciclaggio”, infatti, sarà quasi impossibile. La notizia giunge da Milano dove Massimo Maraucci, napoletano doc e per l’occasione in “trasferta” nella città meneghina, ha illustrato in un famoso showroom di motocicli il frutto del suo genio creativo, naturalmente brevettato. Si tratta di un numero di serie applicato in maniera indelebile sulla calotta esterna del casco. Il numero è registrato presso la casa produttrice insieme ai dati anagrafici dell’acquirente il quale, al momento dell’acquisto, riceverà un certificato che, in base al numero di serie, attesterà il suo diritto di proprietà sul casco stesso. La legittimità del possesso sarà dimostrata dalla esibizione del certificato. L’invenzione di Maraucci è stata accolta in maniera entusiasta non solo dai motociclisti, ma anche dai rappresentanti delle più note case costruttrici presenti alla manifestazione. I primi perché vedono “protetto” un elemento indispensabile per la guida della moto il cui costo è elevato in considerazione dei materiali impiegati affinché sia sicuro. I secondi perché ritengono che questa invenzione indurrà il cliente ad acquistare anche i caschi della fascia medio-alta che, ad oggi, per il loro prezzo sono di “nicchia”. Impariamo a far sorridere i bimbi sofferenti D P Massimo Maraucci indica dove viene applicato il numero di serie sul casco Ma chi è questo genietto? Rientrato a Napoli, lo abbiamo cercato nel suo negozio di accessori e abbigliamento per moto al Rione Alto, in via Freud. «Sono nato centauro - ci confessa Maraucci - Fin da piccolo la mia passione è stata la moto e dopo la prima caduta ho capito quanto fosse importante la sicurezza per l’incolumità della persona. In parti- colare la protezione per la testa e quindi il casco, prima che la legge rendesse obbligatorio il suo uso. A tredici anni ho iniziato a lavorare per la Ducati. Ho fatto anche il meccanico di pista e ho partecipato a qualche gara. Da diversi anno ho aperto questo negozio e vendo soprattutto caschi. La mia invenzione è nata dalle continue lamentele dei miei amici e clienti che vengono da me per acquistare un nuovo casco per sostituire quello che è stato loro rubato. Non credevo che la mia invenzione avesse tanto successo e sono particolarmente frastornato perché continuano ad arrivarmi telefonate di case costruttrici interessate al mio brevetto». er imparare a far sbocciare il sorriso sul volto dei bimbi, di quelli che con nostro insopprimibile sbalordimento soffrono, quel sorriso che è comunque il loro più intimo e spontaneo modo di incontrare la vita, e lo è pure di tanti adulti nonostante tutto, c’è l’operosa associazione “Scopriamoci clown”, presidente Ciro Iacomino e vice presidente Daniela Caramadre, con i suoi corsi di formazione in vista di una importante attività. Impegnativa, da curarsi con metodo valorizzando la generosità e lo slancio che devono essere ben oltre l’improvvisazione del cuore. L’impegno è ad agire negli ospedali affiancando i genitori, per affrontare al meglio le sofferenze e la degenza: per tutto ciò ci sono i volontari che imparano il complesso ma entusiasmante ruolo, valorizzando con sapienza la loro disponibilità. Oggi e domani, ma anche per il prossimo weekend, “Scopriamoci clown” organizza lezioni ospitate dall’“Associazione italiana alberghi per la gioventù”, di cui è segretario regionale Iole Profili. Attualmente “Scopriamoci clown” è attiva all’ospedale “Cardarelli” e prossimamente si sposterà al “Santobono”. Chi sa se in qualche lettore si nasconde un generoso clown: in tal caso può andare sul sito del sodalizio e prendere contatto. Massimo Lo Iacono L’INIZIATIVA BARLADY IN GARA Sida a colpi di drink unedì a Lido di Camaiore, ospite dell’Hotel Versilia, si svolgerà la competizione fra le Barlady italiane iscritte all’Aibes. Se gustare un cocktail è una cosa affascinante ancor più lo diventa se ad elaborare il prodotto ed a servirlo si unisce la grande arte, e magari anche bellezza, di una professionista. Il concorso, denominato “Lady drink” dall’idea di Danilo Bellucci, presidente dei soci sostenitori dell’Associazione Italiana Barmen e Sostenitori, è giunto alla 14esima edizione ed è tuttora unico nel suo genere. Lo stesso patron Bellucci precisa che «questa edizione sarà l’ennesima riconferma della professionalità femminile nel mondo del bar». Il concorso mette in gioco le più brave barladies, oltre un centinaio di grandi professioniste, che lavorano presso i più prestigiosi locali, american bar e alberghi, tutte rigorosamente iscritte all’Aibes, che giungeranno da tutte le regioni italiane per sfidarsi nell’arte della miscelazione. A sostenere la manifestazione sono intervenute numerose aziende: Pastificio Leonessa di Volla, Bonaventura Maschio, Branca, Campari, Carpené Malvolti, Carpeneta, Ceado, Celebrity, Centopercento, Coca Cola, Diageo, DiSaronno, Fabbri 1905, Gancia, Luxardo, Martini & Rossi, Pasabahce, Pernod Ricard, Psenner, Red Bull, Ricola, Rinaldi, Sagna, Sibona, Sirman, Toschi, Trabo, Velier, Vincotto, Gruppo Biscaldi, Derby Blue, Jolly Caffè, Consorzio Cioccolato Artigianale di Modica, Espresso Italiano, Perier, Polli e Spumador. Un gran numero di spettatori, formato da addetti ai lavori e colleghi, sostenitori, produttori delle maggiori industrie nazionali ed internazionali assisteranno alla gara che verrà vagliata da una giuria tecnica esperta, scelta tra esponenti della stampa, della produzione e da un pool composto da consiglieri e fiduciari Aibes. A guidare la giuria il presidente Aibes, Giorgio Fadda, sempre attento allo sviluppo del sodalizio. I cocktail, elaborati dalle sapienti mani femminili, verranno valutati con massima competenza dalla giuria sulla base dell’aspetto, del gusto, dell’aroma e, non ultimo, per la decorazione. Il concorso si concluderà con la premiazione delle prime tre classificate nelle categorie Pre Dinner, After Dinner, Sparkling e Long drink. Le tre vincitrici si impegneranno in una finalissima e la vincitrice si aggiudicherà il titolo di Lady Drink 2010. Dalla Campania, fra altre concorrenti, sarà presente Anna Di Sandro (nella foto), nota per aver conquistato numerosi trofei Aibes in campo nazionale ed Iba (International Bartender Association) nelle dispute internazionali. Non resta che fare un “In bocca al lupo” a tutte le concorrenti, ma con un po’ di campanilismo ci attendiamo un successo della brava e simpatica Anna per dare ancora una volta lustro alla nostra regione. Giuseppe De Girolamo L