Documento del Consiglio di Classe

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Documento del Consiglio di Classe
Anno scolastico 2015/2016
LICEO GINNASIO STATALE G. D. ROMAGNOSI
PARMA
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Art. 5 comma 2 D.P.R. 323/98
Classe III D
Nuova Riforma- Corso base
Anno scolastico 2015-2016
1
INDICE
1
Presentazione dell’Istituto
2
Presentazione del corso e della classe
2.1 Presentazione del corso
2.2 Presentazione e storia della classe
2.3 Composizione del Consiglio di classe
3
Presentazione del percorso formativo
3.1 Standard di riferimento
3.2 Metodologie didattiche
3.3 Verifiche (quantità e tipologia)
3.4 Valutazione
3.5 Attività di recupero e sostegno
3.6 Valutazione del lavoro svolto
3.7 Quadro orario
4
Attività extracurricolari
5
Attività di simulazione delle prove d’esame
6
Allegati
Griglie di valutazione
Simulazioni di terza prova
Programmi svolti
2
1.
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura
umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il
ruolo nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un
profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori.
Questa definizione, fornita dal D.P.R. 89/2010 (in allegato al nuovo Regolamento sull’obbligo
d’istruzione, art. 5 comma 1), descrive in modo sintetico ed esauriente le finalità ultime del modello di
formazione classica, che parte appunto dallo studio della “civiltà classica” per seguirne poi la presenza e
le metamorfosi in altre epoche storiche.
Su questo sfondo, che offre importanti coordinate di senso alla formazione classica, il Liceo Romagnosi
si inserisce con l’attenzione particolare allo studio dei diversi linguaggi che consentono la
comunicazione:
a) del presente con il passato;
b) del presente con la propria profondità;
c) del presente con la propria multiformità e con la diversità dei vari soggetti che, con pari dignità e
differenti ricchezze, lo costituiscono.
La formazione umana, l’umanesimo integrale, è il fine della scuola e del percorso liceale: il Liceo è classico
perché umanistico, e non umanistico perché classico, non bastando la sola conoscenza dei testi classici per
garantire la costruzione di una civiltà umanistica, come ci insegnano le tragedie del secolo scorso.
Tale processo educativo, ordinato alla formazione dell’uomo, può avvenire solo coniugando insieme fedeltà
e sapiente innovazione: anche grazie all’ampliamento dell’offerta formativa si persegue l’obiettivo di offrire
a ragazzi e ragazze, fra loro differenti per indole e capacità, vie diverse per introdursi nell’iter formativo del
liceo classico, o per farlo in modo più personale e convinto. Così gli studenti si rendono progressivamente
conto che quanto si affronta nelle varie materie introduce alla comprensione ed alla consapevolezza critica
della realtà presente anche se, o proprio perché, se ne discosta.
L’esito di questa impostazione d’insieme è, negli intenti, duplice:
a) l’apprendimento di un rigoroso sapere disciplinare;
b) l’acquisizione di una più approfondita conoscenza di sé.
Il cammino verso l’autonomia, intesa anche come occasione di ampliamento dell’offerta formativa per gli
studenti e come opportunità di crescita professionale per i docenti, è un processo in atto ormai da diversi anni
al liceo “Romagnosi”. La prosecuzione di tale cammino ha fatto in modo che siano stati attivati, anche con
qualche ampliamento e diversificazione, alcuni progetti che ormai caratterizzano la fisionomia della scuola.
In considerazione dunque delle richieste dell’utenza e dell’attenzione alle esigenze educative dei discenti, si
è ritenuto conveniente in questi ultimi anni approfondire l’azione educativa e dunque l’offerta formativa
attraverso
• la valorizzazione dell’offerta formativa tradizionale con lo studio approfondito delle discipline
caratterizzanti;
• l’ampliamento del curriculum con sperimentazioni e attività che approfondiscono i temi della
comunicazione e dell’informazione, nonché l’espressione della creatività.
1.2 Elementi caratterizzanti del P.O.F.
a) Flessibilità dell’orario curricolare: essa consente di inserire nel curricolo, in orario antimeridiano, attività
opzionali e di recupero/approfondimento, oltre a quelle pomeridiane extracurricolari, allo scopo di facilitarne
la diffusione e renderne accessibile la partecipazione anche agli studenti pendolari.
b) Articolazione flessibile dei gruppi-classe nelle attività opzionali e di recupero-potenziamento
c) Possibilità di didattica modulare, compresenza di docenti, lavori di gruppo, attività di laboratorio.
d)
Attivazione
di
iniziative
idonee
a
soddisfare
esigenze
relative
al
curricolo
di
base.
3
2.
.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
2.1 Presentazione del corso
All’interno dell’offerta formativa della scuola, il corso D è un corso base, nel quale, alle discipline
previste dall’ordinamento ministeriale, si aggiunge la frequenza di corsi di approfondimento
tematico-disciplinari. Tale ampliamento dell’offerta formativa è resa possibile dall’articolazione del
monte orario complessivo (31 ore) in moduli di 55 minuti, accorgimento che rende disponibili due
moduli orari settimanali utilizzati o per corsi tematico-disciplinari o per potenziamento delle
discipline curriculari.
2.2. Presentazione e storia (in breve) della classe
La classe si compone di 18 alunni, di cui 5 maschi e 13 femmine, pervenuti all’ultimo anno di corso
dalla classe precedente: 9 risiedono fuori città, tutti provengono da questo Istituto. Il percorso del
gruppo appare difficile e accidentato, a ripercorrerne tappe e snodi principali della complessa e
faticosa vicenda triennale. Ci limiteremo qui a ricordare che l’insieme dei ventisette studenti
approdati, dal ginnasio, in prima liceo ha subito a più riprese un importante rimodellamento e
ridimensionamento, passando a ventuno all’inizio della seconda, per effetto di vari trasferimenti sia
all’interno sia in uscita dall’Istituto e di due casi di non ammissione alla classe successiva.
L’incremento, a quel tempo, di due studenti di nuovo inseriti, a vario titolo, nella classe, non si è
rivelato acquisto stabile, data la non ammissione in terza dell’uno e il ritorno alla residenza
d’origine (alla fine della seconda) dell’altra. Di più, con gli ulteriori trasferimenti, due, e un ritiro
dal percorso scolastico intervenuti durante o alla fine dell’a.s. u.s., la classe ha raggiunto,
finalmente, la sua attuale composizione.
Anticipando una nota valutativa di carattere generale, è qui forse da osservare che permangono, in
diversi casi, deficit e carenze di ordine tecnico (sostanzialmente d’impianto) e di robustezza e rigore
di approccio a fronte dei cimenti più impegnativi offerti dalle discipline, specialmente quelle
classiche (nota dolente, in particolare, è quella che viene dalla traduzione, soprattutto dal greco,
nell’ambito della produzione scritta), ma anche, talvolta, rispetto alle competenze logicomatematiche: insomma, non di tutti è stata l’acquisizione di un metodo di studio adeguato e
consapevole, specialmente là dove si richiede un maggiore sforzo di rielaborazione e sostegno
domestici in propria persona. Se questi sono i principali punti di debolezza (unitamente alle
carenze, in diversi casi, nel linguaggio specifico delle discipline), tuttavia, la distanza rispetto agli
obiettivi da raggiungere o, quanto meno, avvicinare, si è forse fatta talora meno ardua, mentre per
altri settori del curriculum, evidentemente più congeniali all’attitudine e inclinazione della maggior
parte, i risultati sono più complessivamente positivi, o almeno accettabili, segnando talvolta nel
tempo un progresso e una crescita consistenti. Né mancano studenti con situazione di profitto
ovunque buona, pur se raramente ottima su tutta la linea. D’altra parte, la dimensione ut nunc est
più ‘piccola’ e raccolta, nonché la stabilità finalmente raggiunta delle figure docenti hanno
permesso, per quanto sembra, un’espressione di massima meno intermittente e più consapevole,
almeno da parte dei più, di quelli che si potrebbero indicare quali punti di forza della classe come
un tutto, cioè l’interesse in sé per i temi e le problematiche offerte dalla comunicazione didattica, la
capacità di coesione e di lavoro in gruppo, nonché, più largamente, di relazione e interazione (sia
degli studenti fra di loro, pur con momenti di vivace confronto di posizioni e atteggiamenti
divergenti, non sempre facili da ricondurre a sintesi e ordinare, per via di mediazione, al
perseguimento di uno scopo condiviso; sia, per una parte almeno, con l’insegnante, nella
somministrazione e discussione/approfondimento dei temi disciplinari). Muovendo da tali
premesse, come si è già detto, è stato possibile progredire, forse con minore incertezza e volatilità
delle acquisizioni, e di più nel corso del secondo periodo dell’a.s., in direzione degli obiettivi
istituzionali
che
ci
si
è
proposti
a
livello
generale
e
comune.
4
2.3 Composizione del Consiglio di classe
MATERIA
DOCENTI
CONTINUITA’
Religione
Prof. Paola Ferrari
3 anni
Italiano
Prof. Rosanna Spadini
3 anni
Latino
Prof. Alessandro Calzolari
3 anni
Greco
Prof. Alessandro Calzolari
1 anno
Storia
Prof. Emanuela Giuffredi
3 anni
Filosofia
Prof. Emanuela Giuffredi
3 anni
Matematica
Prof. Patrizia Aiello
3 anni
Fisica
Prof. Francesco Di Benedetto
1 anno
Inglese
Prof. Paola Marconi
2 anni
Storia dell'arte
Prof. Renata Anna Pellegrino
3 anni
Scienze
Prof. Maria Angela Fontechiari
1 anno
Scienze motorie
Prof. Aldo Panciroli
3 anni
Come si può constatare, la storia della classe è stata caratterizzata da qualche discontinuità didattica,
soprattutto per quanto riguarda l’insegnamento della fisica (con tre diversi docenti nei tre anni del
liceo); poi per inglese, scienze e greco (due, in questi casi, le figure docenti nell’ambito del triennio,
pur se sia da osservare che il greco è stato assegnato, quest’anno, al docente cui era affidato
l’insegnamento del latino fin dall’inizio del triennio.
5
3.
PRESENTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO
3.1 Standard di riferimento
Per quanto riguarda gli obiettivi dell'insegnamento e dell’apprendimento, e rispetto all' ambito più
generale della formazione umana, il Consiglio di classe ha cercato di formare gli alunni al senso
della responsabilità, al rispetto delle norme e dell'ambiente, all'autodisciplina, nel contesto di
un'educazione complessiva alla coscienza critica.
Per motivare l'apprendimento, si è ritenuto opportuno rendere evidente alla classe il percorso
didattico nella sua complessità e finalità, stimolando l'interesse degli allievi e rendendoli sempre più
attivamente partecipi del processo di crescita culturale, umana e civile.
Per quanto riguarda più specificamente il tema della formazione culturale, i docenti hanno cercato
principalmente e concordemente di promuovere negli alunni l'acquisizione di un metodo di studio
flessibile, ragionato, partecipe e attivo, adeguato alle richieste.
Si è più volte sottolineato che il processo ordinato a tali raggiungimenti dovrebbe naturalmente
comportare, quasi a mo’ di epifenomeno, l’acquisto di competenze di natura metacognitiva
(imparare a imparare; interpretare l’informazione; risolvere problemi), relazionale (sapere lavorare
in gruppo; saper comunicare) e attitudinale (autonomia e creatività), obiettivi ulteriori che inverano
d’altro canto gli aspetti forse più significativi delle cosiddette “competenze chiave di cittadinanza”
(quali richiamate nella Nota introduttiva alle Indicazioni nazionali, che dettano le linee guida al fine
del riordino dei cicli dell’istruzione, Obiettivi, competenze e autonomia didattica). Il modello
‘ideale’, a ogni buon conto, è stato assunto d’altra parte nella piena consapevolezza che la norma
deontologica fosse poi da avvicinare con tutta la flessibilità e la prudenza raccomandate dalle
occasioni dell’esperienza e dalla concretezza del vissuto scolastico, con la classe che c’è in aula. Da
questo punto di vista, in realtà, data la situazione di partenza della classe con tutte le diverse
problematiche che essa presentava (cfr. quanto accennato supra), è sembrato molto importante, in
via preliminare –sempre– rispetto all’acquisizione di un (più solido) metodo di studio, promuovere
riflessione e consapevolezza specifiche interpellando lo studente e ponendo domande chiarificatrici
e motivanti sulla natura stessa dei processi di apprendimento, prima ancora che sulle relative finalità
e obiettivi. [Ecco di séguito il promemoria ‘fotografico’, a stralcio dei processi verbali del C.d.c.,
del punto fatto a più riprese nei primi due anni del triennio: Lo studente sa che lo studio è
acquisizione di conoscenze, che conoscenza è processo che collega la percezione del nuovo al noto
memorizzato, che essendo processo di connessione è lavoro di memoria, quindi memoria? Sa che
studiare episodicamente fa scattare solo i meccanismi della memoria a breve termine, ma non serve
per costruire una rete significativa di conoscenze, prodotte invece dalla memoria a lungo termine?
È consapevole che lo studio quantitativo concentrato compromette la costruzione di una rete
organizzata di conoscenze? Riflette sul fatto che per connettere occorre un metodo efficace che
individui concetti e relazioni fra gli stessi, e quindi leghi i concetti in modo solido? Segue le
interrogazioni dei compagni perché sa che sono un richiamo di quanto studiato e un’occasione di
autoverifica? Segue le lezioni in classe? Enuclea i concetti essenziali? Opera su questi concetti per
assimilare, rielaborare ed esporre ciò che studia oppure si limita a «leggere e ripetere»? Prende
appunti e sa come prenderli? Costruisce mappe concettuali? Usa e consulta regolarmente il
manuale? Sa che esso dà la regolarità del quadro della disciplina? Sa orientarsi nel manuale a
partire dall’indice? Si pone domande? Fa anticipazioni costruendo curiosità e interessi?].
Obiettivi trasversali prioritari sono poi stati la padronanza delle fondamentali strutture
metodologiche e linguistico-comunicative delle differenti discipline (a partire dalla presa in carico
della competenza linguistica nell’uso dell’italiano come responsabilità condivisa e obiettivo
trasversale comune a tutte le discipline –come opportunamente raccomandato dal quarto dei
cosiddetti “criteri costitutivi” cui sono ancorate le Indicazioni nazionali); la capacità di collocare in
una dimensione storica i fenomeni culturali, cogliendoli nella loro continuità con il presente;
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l’attitudine a cogliere lo spessore problematico e teorico delle tematiche affrontate; la capacità di
individuare e sviluppare nessi di raccordo pluridisciplinare attraverso percorsi di ricerca personale;
la capacità di documentarsi in modo autonomo, personalizzando la preparazione.
I ragazzi sono stati stimolati ad acquisire un’autovalutazione sempre più consapevole e, più in
generale, una sempre più approfondita conoscenza di sé e delle proprie risorse per orientarsi nelle
scelte future.
Per quanto riguarda i contenuti specifici e gli obiettivi delle singole discipline, si rimanda
ulteriormente alla programmazione individuale e/o di area disciplinare dei docenti.
3.2 Metodologie didattiche
I criteri metodologico-didattici del Consiglio di classe nel suo complesso sono stati informati ai
principi ispiratori di cui si è fatto cenno sopra e ordinati al raggiungimento degli obiettivi
(procedurali e valoriali) della formazione umana e culturale (quali in succinto dichiarati).
L’asse linguistico, già fortemente caratterizzante il corso di studi del Liceo Classico, suggerisce e
raccomanda in particolare, da parte dei docenti dell'area primariamente interessata, l'assunzione
metodologica della centralità del testo e del documento. La pratica di un tal criterio è rivolta
soprattutto a valorizzare, attraverso l’acquisizione diretta e la rielaborazione personale dei
contenuti, sia il progresso culturale sia la consapevolezza critica. A questo scopo, la lezione frontale
si è articolata il più possibile a partire dalla lettura diretta dei testi e dei documenti.
Si osserva d’altra parte che l’assunzione delle finalità educative descritte sopra interessano ad un
tempo, evidentemente, obiettivi cognitivi e metodo di studio, e abbandonano quindi, sempre sul
piano cognitivo, ogni troppo rigida separazione tra “nozione” e sua traduzione in abilità, a pro di
una visione dinamica e, per così dire, olistica e sistematica della conoscenza (in linea con la
definizione ‘europea’ di competenza: cfr. Nota introduttiva alle Indicazioni nazionali, Obiettivi,
competenze e autonomia didattica, pp. 6 sg., n. 12). Se il discorso sul metodo appare, in questa
prospettiva, più sfumato e pragmatico, risolvendosi nella prudente valutazione, ad opera
dell’insegnante nell’interazione sul campo, dello strumento di volta in volta più idoneo all’efficacia
della comunicazione didattica, si è piuttosto insistito, da parte dei docenti, sulla necessità di
costruire, attraverso il dialogo tra le diverse discipline, un profilo coerente e unitario dei processi
culturali.
Per quanto poi riguarda in particolare l’area scientifica, poiché ciò che la qualifica in modo
peculiare è il porre e risolvere problemi, ciascuno dei temi proposti è stato concepito come un
campo di problemi su cui applicare o costituire una serie di conoscenze teoriche al fine della
soluzione.
Le principali metodologie utilizzate sono la lezione frontale, la lezione interattiva, il lavoro di
gruppo, la ricerca individuale, l’esperienza culturale in luoghi extrascolastici.
Per gli interventi di recupero e potenziamento si vedano gli allegati (programmi disciplinari).
3.3 Verifiche: quantità e tipologia
Valutazione formativa in itinere, realizzata anche attraverso prove oggettive, test, esercizi di vario
genere.
Prove di profitto: nel trimestre almeno due-tre prove scritte e almeno due interrogazioni orali; nel
pentamestre almeno tre prove scritte e almeno due interrogazioni orali.
Tipologia delle prove scritte svolte e orali:
•
•
•
interrogazioni individuali
questionari
versioni di latino e greco
7
•
•
•
•
•
•
esercizi di matematica
questionari di fisica
tema argomentativo
saggio breve/articolo
analisi/commento di testi (italiano, lingue classiche e lingue straniere)
analisi/commento di articoli di giornale.
3.4 Valutazione
Si veda il prospetto deliberato dal Collegio dei Docenti.
3.5 Attività di recupero e sostegno
Nel corso dei tre anni sono stati attivati corsi di recupero all’inizio del secondo quadrimestre,
nonché durante l'estate, per i debitori, nelle seguenti discipline: latino, greco e matematica. Gli
studenti, in caso di bisogno, hanno frequentato i suddetti corsi, in aggiunta alle attività di recupero
in itinere predisposte dall'insegnante in vari momenti dell'anno, quando se ne sia avvertita
l’esigenza.
3.6 Valutazione del lavoro svolto
Lo svolgimento dei programmi disciplinari di quest’ultimo anno del triennio è risultato,
nonostante tutto, abbastanza regolare (pur con qualche eccezione, per cui si rinvia alle note
speciali di disciplina degli insegnanti), e più o meno in linea con la previsione di massima
formulata in ingresso, quando già si era provveduto in molti casi a sfrondare e ridurre
all’essenziale, con gli obiettivi, gli stessi contenuti dell’azione didattica da realizzarsi in corso
d’opera, in vista specialmente del traguardo dell’esame di Stato cui è ordinato il discorso che
veniamo qui conducendo. Nelle ultime riunioni del Consiglio di classe, poi, tenutesi il 7 aprile e il
12 maggio u. s., in termini speculari, a bilancio, rispetto alle previsioni programmatiche, è stato
fatto il punto della situazione in merito al (grado di) raggiungimento, sul campo, degli obiettivi sia
generali e comuni, sia più partitamente disciplinari, con l’avvertenza, posta da più parti, che la
situazione appare ancora per certi aspetti fluida e in movimento, tanto più che con l’avvicinarsi
della fine dell’anno e delle ultime tornate di colloqui di verifica vien fatto di cogliere in diverse
occasioni atteggiamenti ed esiti di profitto più positivi e in via di miglioramento, e un livello
dell’impegno e (eventualmente) dello sforzo di recupero meno intermittenti e più robusti, se non
altro, di quanto sia fin qui avvenuto di osservare.
Tutti gli insegnanti hanno convenuto che la ristrutturazione ‘in diminuendo’ del gruppo-classe,
nonché l’affinamento della relazione e la stessa diuturnità, in molti casi, dello scambio e della
comunicazione didattica con attori stabili e noti ex utraque parte ha contribuito in generale (e con
maggiore evidenza in alcuni casi) a indirizzare più proficuamente, nel corso dell’anno,
quell’attenzione e quell’interesse per i temi e le problematiche offerti dalle discipline che avevano
dato più episodica e certo più velleitaria e superficiale prova e segno di sé nell’ambito dei due anni
precedenti. Avvantaggiandosi di una sensibilità di fondo meno refrattaria o comunque lontana, in
quanto già parzialmente avvicinata, (ri-)costituita e ‘formata’, il dialogo scolastico e culturale ha
potuto svilupparsi, nel suo complesso, con apprezzabile apertura e disponibilità, da parte di una
parte ampiamente maggioritaria della classe, alle esperienze formative proposte dalle discipline.
Avviene così che i contenuti essenziali in termini di conoscenze e, in certa misura, di abilità
esecutive e di esposizione, siano stati acquisiti volta per volta (con riferimento cioè alla
somministrazione graduale, in itinere, dei nuclei concettuali e dei molteplici ‘capitoli’ disciplinari)
dalla larga maggioranza, se non quasi dalla generalità degli alunni, magari attraverso messe a
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punto successive (sollecitate e raggiunte con percorso talora faticoso, provando e riprovando, e
accompagnando e sostenendo, e guidando con maieutica manuductio nei tentativi di risoluzione
dei problemi della conoscenza, in qualche caso, peraltro, ancora bisognosi di ulteriori riscontri e
perfezionamento). Ed è, questo, un discorso che vale sia per quanto riguarda le discipline
linguistico-letterarie e l’area umanistica in genere, sia per quanto riguarda le materie scientifiche.
Delle criticità o, quanto meno, dei punti di debolezza, si è già fatto cenno (v. supra, Presentazione
della classe, con particolare riferimento al greco scritto), né crediamo di dovervi ulteriormente
insistere. Si può quindi dire, a giudizio degli insegnanti, che gli obiettivi generali e comuni
dell’insegnamento/apprendimento siano stati avvicinati (gradualmente, si ripete, magari per serie
anche prolungate di prove ed errori), più o meno dalla generalità della classe. Variano certamente,
da studente a studente, i livelli di tali acquisizioni, che presentano differenze e divaricazioni
sensibili di intensità ed estensione. Non manca ad esempio qualche alunno che spicca nettamente
sul profilo medio della classe con risultati ovunque buoni o anche ottimi, mentre qualcuno,
all’altro estremo, attende ancora le ultime verifiche per mostrare il raggiungimento di un
accettabile standard di preparazione complessiva. Ma a tal proposito una tassonomia più definita e
organica, con assegnazione (sintetica) dei singoli alla rispettiva fascia di livello (decimale), sarà
formalizzata di fatto, com’è ovvio, con le operazioni di scrutinio finale. Ci si limita qui a
concludere con un distinguo che sembra di poter fare in linea di massima fra un sistema degli
atteggiamenti nell’insieme finalmente più responsabile e maturo (per sintonia e potenzialità di
rispecchiamento della risposta individuale rispetto al metodo proposto), un’acquisizione che è
venuta estendendosi e raggiungendo, in varia misura, la generalità del gruppo classe; e, d’altro
lato, la misura spesso di minor spessore dei progressi raggiunti in fatto di costruzione di un sapere
strutturato, di possesso sicuro e rigoroso dei linguaggi disciplinari, di dominio operativo delle
conoscenze e tecniche settoriali, di autonomia e capacità di elaborazione in propria persona, che
sono ancora di una parte soltanto degli studenti.
3.7 Quadro orario
DISCIPLINE
RELIGIONE
ITALIANO
LATINO
GRECO
FILOSOFIA
STORIA
MATEMATICA
FISICA
INGLESE
ARTE
SCIENZE
SCIENZE MOTORIE
MONTE
ORE ORE
SVOLTE
ANNUALE
AL 15 MAGGIO
33
24
122
110
122
100
99
100
99
88
99
80
66
53
99
50
99
80
66
47
66
59
66
52
9
4.
ATTIVITA' EXTRACURRICULARI
La classe si è generalmente dimostrata attenta e volentieri disponibile alle iniziative proposte, che
ha accolto con curiosità, avvertendo questi impegni come una forma di arricchimento rispetto al
programma curriculare.
CONCORSO “IL DIRITTO E LA LEGGE”: nell’anno scolastico 2014-2015 la classe ha
partecipato al concorso indetto dall’Anpi provinciale “Il diritto e la legge”. Gli alunni e alunne
hanno realizzato una sceneggiatura teatrale dal titolo Donne e uomini vivi come esito di un lavoro di
ricerca storica sugli ex alunni/e del liceo Romagnosi che hanno aderito in diversi modi alla lotta
partigiana compiendo quindi una scelta di difesa di quei valori di libertà e giustizia che sono alla
base della nostra costituzione. Docenti referenti: Emanuela Giuffredi e Rosanna Spadini. La classe
si è aggiudicata il primo premio. Tale sceneggiatura è stata riproposta, con recitazione a più voci,
nell’ambito degli eventi organizzati presso il Liceo in occasione della “Notte nazionale del liceo
classico”, il 15 gennaio 2016, iniziativa aperta alla città che ha visto una larghissima affluenza di
pubblico.
PROGETTO NEI LUOGHI DELLA RESISTENZA: tre aluuni/e della classe, sempre nell’a.s.
2014/15, hanno partecipato al progetto “Nei luoghi della guerra e della Resistenza a Parma”,
nell’ambito del quale hanno frequentato un corso di formazione sugli eventi della Resistenza nel
nostro territorio (corso organizzato e tenuto dagli esperti dell'ISREC) e successivamente hanno
svolto il ruolo di guide delle classi terze medie partecipanti al progetto.
CONCORSO LETTERARIO STREGA GIOVANI: un gruppo di alunni/e ha partecipato
nell’anno scolastico 2014-2015 al Progetto Premio Strega Giovani: gli studenti hanno letto le opere
in concorso e hanno votato l’autore a loro giudizio meritevole di vincere il premio, scrivendo una
recensione.
PROGETTO “APPRENDISTI CICERONI”: alcuni studenti hanno partecipato, durante l’a.s.
2014/15, al progetto didattico “Apprendisti Ciceroni”, promosso dal FAI, con organizzazione a cura
della prof.ssa Pellegrino - È, questa, un’esperienza di cittadinanza attiva: gli studenti
approfondiscono la conoscenza di un bene d’arte (o di natura) del loro territorio per fare poi da
‘ciceroni’ illustrandolo a un pubblico di adulti o di coetanei (nella fattispecie, a scolaresche della
scuola media ed elementare). L’opera presentata è stata la chiesa di S. Antonio Abate in Parma.
VISITA ALL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI PARMA ED ALLA GIPSOTECA STORICA
presso il Liceo Artistico Statale d’Arte “Paolo Toschi” (sempre nell’ambito del progetto FAI
“Apprendisti Ciceroni”, di cui è referente la prof.ssa Pellegrino), svolta il 21 novembre 2015.
VIAGGIO DELLA MEMORIA: due alunne della classe, nel febbraio 2016, hanno partecipato
all’iniziativa “Il viaggio della memoria”, recandosi insieme a rappresentanti delle altre scuole
superiori di Parma ai campi di Mauthausen, Gusen, Hartheim e Ebensee. Il viaggio è stato preparato
attraverso la partecipazione ad una serie di conferenze presso l’Istituto storico della Resistenza di
Parma.
PROGETTO COMMUNITAS: nell’anno scolastico 2015-2016 la classe ha partecipato al
progetto Communitas, organizzato dall’Associazione filosofica “La ginestra” sul tema “Solidarietà
e egoismo”. La classe ha letto e approfondito il testo di Edith Stein “Il problema dell’empatia” e ha
partecipato, il 28 aprile 2016, alla giornata di presentazione delle diverse ricerche. La classe ha
presentato la propria ricerca nella forma di un video.
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LA POESIA DI PASOLINI E LA FORZA DEL PASSATO: la classe ha partecipato alla
conferenza del prof. M. A. Bazzocchi, ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università di
Bologna, il 5 maggio 2016.
ATTIVITÀ TEATRALI: nel corso del triennio la classe ha partecipato a due rappresentazioni
teatrali, una con la docente di italiano, l’altra con il docente di latino e greco (rispettivamente
L’istruttoria, spettacolo di Fondazione Teatro Due su testo di Peter Weiss, per celebrare il Giorno
della Memoria 2015; e Le rane, da Aristofane, sempre nella produzione ‘interpretativa’ e
brechtianamente didattica di Teatro Due, a novembre 2015).
VISITE D’ISTRUZIONE:
• Nell’anno scolastico 2013-2014 la classe ha effettuato una visita di istruzione a Pompei e
costiera amalfitana (1-4 aprile 2014), accompagnata dai proff. Dametti e Piccinini (docenti
allora, rispettivamente, di fisica e greco).
• Nell’anno scolastico 2015-2016 la classe ha effettuato una visita di istruzione a Vienna dal 9
al 12 marzo 2016, accompagnata dal prof. Calzolari.
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5.
ATTIVITA' DI PREPARAZIONE ALL' ESAME E SIMULAZIONI.
È prevista una simulazione comune all’intero Istituto di prima prova (19 maggio 2016).
Sono state svolte due simulazioni di terza prova. Le simulazioni sono state somministrate nella
forma di quesiti [Tipologia A: trattazione sintetica di argomenti] coinvolgenti quattro discipline,
con l'indicazione del numero di righe (25-30 righe) entro cui contenere le risposte e del tempo a
disposizione (tre ore e mezza). Si prenda visione dei quesiti e delle griglie di valutazione negli
allegati.
Simulazione
Prima: 25-02-2016
in tre ore e mezza
Disciplina
STORIA
Disciplina
Disciplina
MATEMATICA
INGLESE
Disciplina
SCIENZE
Seconda: 29-04-2016
in tre ore e mezza
FILOSOFIA
MATEMATICA
INGLESE
SCIENZE
Negli allegati sono riportate le simulazioni di terza prova somministrate agli alunni.
Non sono state tenute simulazioni del colloquio. Per quanto concerne l'argomento per il colloquio
d'esame, in accordo con i consigli di classe delle altre terze liceo, si è comunicato agli studenti che
saranno tenuti a presentare alla commissione nei giorni degli scritti un fascicolo che presenti:
• Il titolo, l’indice o la mappa concettuale dell'argomento;
• La bibliografia e la sitografia;
• È altresì lasciata del tutto facoltativa la (compiuta) stesura scritta;
• In quel momento occorrerà anche che gli studenti interessati segnalino se la loro
presentazione sarà in power point.
Parma, 14 maggio 2016
12
6.
ALLEGATI :
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
Nome e Cognome…………………………………………….
Tipologia prescelta……………
PUNTEGGIO ASSEGNATO………./15
1. Analisi di testo letterario
a) Competenze
linguistiche
b) Conoscenze
c) Capacità logicocritiche rielaborative
Ortografia, interpunzione, lessico
morfosintassi
Contenuti disciplinari e rapporti
interdisciplinari
Comprensione e interpretazione;
organicità, originalità, spirito
critico
Punti 1 - 5
Punti
Punti 1 - 5
Punti
Punti 1 - 5
Punti
Totale
2. Saggio breve e articolo di giornale
a) Competenze
linguistiche
b) Conoscenze
Ortografia, interpunzione, lessico
morfosintassi
Impiego critico dei documenti e
bagaglio culturale personale.
Punti 1 - 5
Punti
Punti 1 - 5
Punti
c) Capacità logicocritiche rielaborative
Rispetto della tipologia
Saggio: titolo, pertinenza, organicità,
originalità, spirito critico
Articolo: titolo, destinazione,
attualizzazione, attacco, montaggio,
conclusione, originalità
Punti 1 - 5
Punti
Totale
3.Tema di storia e tema di ordine generale
a) Competenze
linguistiche
b) Conoscenze
Ortografia, interpunzione, lessico
morfosintassi
Bagaglio culturale personale.
Punti 1 - 5
Punti
Punti 1 - 5
Punti
c) Capacità logicocritiche rielaborative
Adesione alla traccia, organicità,
capacità argomentative e capacità critico
rielaborative,
Punti 1 - 5
Punti
Totale
Valutazione Conoscenze e Capacità logico-critiche
gravemente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono
ottimo
1-2
3
3.5
4
4.5
5
Valutazione competenze linguistiche
insufficiente
sufficiente
più che suff/discreto
buono
ottimo
1-2.5
3
4
4.5
5
13
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI GRECO/LATINO
PARAMETRI
CONOSCENZA
delle regole grammaticali e
sintattiche
COMPETENZA
nell’esecuzione del
compito
CAPACITÀ
di interpretazione della
traccia
LIVELLI DI PRESTAZIONE
Eccellente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Estremamente carente
Eccellente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Estremamente carente
Eccellente/Ottimo
Buono/Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Estremamente carente
PUNTEGGI
5
4.5
4
3.5
3
2
1
7
6.5
6
5.5
5
4-3
2-1
3
2.5
2
1.5
1
Punteggio grezzo ————————
Note:
Valutazione ——————————
14
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA ( Filosofia-storia- latino-greco )
TIPOLOGIA A- TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI
Parametri
Livelli
Punti Punteggio massimo
Gravemente insufficiente
0-1
• La conoscenza è gravemente lacunosa e la
trattazione non risponde alle richieste.
2-3
Insufficiente
Pertinenza del • La conoscenza è sommaria e la trattazione carente
contenuto e
per alcuni punti.
completezza
4
Sufficiente
della
• La conoscenza comprende i concetti fondamentali
trattazione
6
dell’argomento e la trattazione risulta pertinente
alla richiesta.
Buono
5
• La conoscenza è esauriente e la trattazione risulta
completa.
Ottimo
6
• La conoscenza dell’argomento è profonda ed
evidenzia le idee forti e le implicazioni del tema la
cui trattazione risulta completa e puntuale.
Gravemente insufficiente
0-1
• L’elaborato risulta scorretto ed il lessico povero e
del tutto inadeguato al contenuto.
Insufficiente
1,5
• L’elaborato presenta alcuni errori ed il lessico non
è sempre adeguato al tema
Sufficiente
• L’elaborato è corretto ed il lessico in generale
3
2
adeguato al tema.
Correttezza
Adeguata e fluida
formale e
• L’elaborato è corretto, mostra buona proprietà di
competenza
linguaggio e conoscenza del lessico specifico della
linguistica
3
disciplina.
15
Gravemente insufficiente
• La trattazione è incoerente e priva di
argomentazione critica.
Insufficiente
• La trattazione è carente nell’analisi e/o nella sintesi
e a tratti incoerente nell’argomentazione
Sufficiente
Capacità di
• La trattazione è coerente e chiara anche se non
analisi, sintesi
profonda nella costruzione del discorso.
e
Buona
rielaborazione • La trattazione è organica e frutto di buona capacità
personale
sia analitica che sintetica.
Ottima
• La trattazione è costruita con rigore logico e mostra
capacità originale di rielaborazione del tema oltre
che completa padronanza degli strumenti di analisi
e di sintesi.
0-1
2-3
4
6
5
6
16
TERZA PROVA – GRIGLIA DI VALUTAZIONE- LINGUA STRANIERA
PARAMETRI
LIVELLI DI PRESTAZIONE - DESCRITTORI
Gravemente insufficiente:
incomprensione della consegna
trattazione totalmente incoerente
contenuto inconsistente
Insufficiente:
Pertinenza del
incertezze nella comprensione della consegna
contenuto e
problemi nel collegamento logico delle parti
completezza della
contenuto lacunoso
trattazione
Sufficiente:
comprensione della traccia
trattazione sostanzialmente coerente
contenuto poco approfondito
Discreto – Buono:
sviluppo positivo della traccia
trattazione coerente e logica
contenuto corretto
Ottimo – Eccellente:
sviluppo organico della traccia
trattazione coerente e approfondita
contributi personali nell’elaborazione del contenuto
Gravemente scorretta:
la quantità e qualità degli errori danneggia la comprensione del testo
lessico totalmente inadeguato
Correttezza formale Scorretta:
e competenza
frequenti errori di grammatica
linguistica
lessico non sempre adeguato
Sufficiente:
gli errori di grammatica non danneggiano la comprensione dell’elaborato
lessico sostanzialmente adeguato
Buona:
pochi errori di grammatica
adeguatezza lessicale
Adeguata e fluida:
rare sviste grammaticali
varietà e ricchezza lessicale
fluidità espressiva
Insufficiente:
carenze o superficialità nel cogliere gli aspetti delle problematiche trattate
Capacità di analisi,
mancanza totale o parziale di rielaborazione personale dei contenuti
sintesi
Accettabile – Sufficiente:
capacità di cogliere i nessi essenziali delle varie problematiche
difficoltà a giungere ad una rielaborazione personale autonoma
Adeguata e approfondita:
capacità di cogliere e sviluppare i vari aspetti del problema in modo
personale ed autonomo
spirito critico e capacità di collegamento
PUNTI
1
2–3
4
5
6
1
2
3
4
5
1-2
3
4
17
Discipline MATEMATICA-FISICA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PARAMETRI
LIVELLI
PUNTI
Gravemente insufficiente
 Incomprensione della consegna
Conoscenza dei
 Contenuto inconsistente
contenuti
Insufficiente
 Incertezze nella comprensione della
consegna
 Contenuto lacunoso
Sufficiente
 Comprensione della consegna
 Trattazione coerente
 Contenuto poco approfondito
Discreto-Buono
 Sviluppo positivo della traccia
 Trattazione logica e coerente
 Contenuto corretto
Ottimo
 Sviluppo organico della traccia
 Trattazione approfondita
 Contributi personali nell’elaborazione
del contenuto
Del tutto errati
Calcoli
Errati
Capacità
analitiche
PUNTEGGIO MASSIMO
0-1
2
3
5
4
5
0-1
2-3
Corretti (con o senza inesattezze)
4-5
Insufficiente
 Carenze o superficialità nel cogliere
gli aspetti delle problematiche trattate
 Mancanza totale o parziale di
rielaborazione dei contenuti
Sufficiente
 Capacità di cogliere i punti essenziali
del problema assegnato
 Difficoltà a giungere ad una
rielaborazione personale autonoma
0-2
5
3-4
5
Adeguata e approfondita
 Capacità di cogliere e sviluppare i vari
aspetti del problema assegnato in
modo personale e autonomo
 Adeguatezza nel metodo risolutivo
5
Punteggio grezzo ————————
valutazione
Note:
18
Liceo Ginnasio Statale G.D.Romagnosi
Viale Maria Luigia, 1 – 43100 PARMA
ESAME DI STATO 2015/16
Disciplina: SCIENZE
Classe: 3^___
Candidato __________________________
TERZA PROVA – GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI SCIENZE
PARAMETRI
Pertinenza del
contenuto e
completezza della
trattazione
Correttezza formale e
correttezza linguistica
Capacità di analisi,
sintesi, rielaborazione
personale
LIVELLI
PUNTI
Gravemente insufficiente
•
La conoscenza è gravemente lacunosa e la trattazione
non risponde alla richiesta
Insufficiente
•
La conoscenza è superficiale e frammentaria e la
trattazione incompleta
Sufficiente
•
La conoscenza è sommaria e la trattazione carente
per alcuni punti
Discreto/Buono
•
La conoscenza comprende i concetti fondamentali
dell’argomento e la trattazione dell’argomento
risulta completa e pertinente alla richiesta
Ottimo
•
La conoscenza dell’argomento è profonda ed evidenzia le idee
forti e le implicazioni del tema
la cui trattazione risulta completa e puntuale
Gravemente insufficiente
•
L’elaborato risulta scorretto ed il lessico povero e del tutto
inadeguato al contenuto
Insufficiente
•
L’elaborato presenta diversi errori ed il lessico non adeguato
al tema
Sufficiente
•
L’elaborato presenta alcuni errori ed il lessico non sempre
adeguato al tema
Discreto/Buono
•
L’elaborato è corretto ed il lessico risulta in generale
accettabile
Ottimo
•
L’elaborato è sicuramente corretto ed il lessico sempre
adeguato al tema
Gravemente insufficiente
•
La trattazione è incoerente e priva di argomentazione critica
Insufficiente
•
La trattazione è carente nell’analisi e/o nella sintesi e a tratti
incoerente nell’argomentazione
Sufficiente
•
La trattazione è coerente e chiara anche se non profonda nella
costruzione del discorso
Discreto /Buono
•
La trattazione è organica e frutto di buona capacità analitica
e sintetica
Ottimo
•
La trattazione è costruita con rigore logico e mostra capacità
originale di rielaborazione del tema oltre che completa degli
strumenti di analisi e sintesi
PUNTEGGIO
MASSIMO
1–2
3
4
6
5
6
1
1,5
2,5
4
3
4
1- 2
2,5
3,5
5
4,5
5
PUNTEGGIO TOTALE ____ /15
19
ALLEGATI:
SIMULAZIONI DI TERZA PROVA
Simulazione del 25/02/2016
DISCIPLINA: STORIA
ALUNNO/A:
La conferenza di Pace di Parigi: il/la candidato/a illustri le dinamiche politiche fondamentali emerse
nel corso della conferenza, soffermandosi sulle più significative trasformazioni prodotte dai trattati
di pace e individuando eventuali elementi di criticità lasciati irrisolti o indotti dai trattati stessi. (2530 righe)
20
LICEO CLASSICO G.D.ROMAGNOSI
PARMA
Simulazione di terza prova
Matematica
25/02/2016
Data la funzione
Si determini:
a. il dominio
b. le intersezioni con gli assi cartesiani
c. il segno.
21
LINGUA E LETTERATURA INGLESE
COGNOME:
NOME:
CLASSE III D
25/02/2016
Answer the following question in correct and complete form, in the space assigned (25 lines).
Consider the way poets like S.T. Coleridge (“Rime of the Ancient Mariner”), J. Keats (“Ode on a Grecian
Urn” and “La belle dame sans merci”) or P. B. Shelley (“Ozymandias”) made the past (classical antiquity or
medieval traditions) the starting point for a meditation on both art and their own times. Your essay should
include a discussion of two of the above-mentioned poets.
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22
Liceo classico Romagnosi - Parma
SIMULAZIONE di TERZA PROVA SCRITTA 2015/16
SCIENZE
Nome _________________________________________________________classe ______data _____
Spiega perché i fosfogliceridi sono molecole anfipatiche e come ciò sia rilevante nell’esplicazione della loro
funzione biologica.
(Risposta in max. 20 righe)
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(Se ritieni necessario scrivere le formule utilizza il retro del foglio)
23
Simulazione del 29/04/2016
DISCIPLINA: FILOSOFIA
ALUNNO/A:
“La storia ha un significato se, nonostante l’indipendenza e l’eterogeneità apparenti degli episodi
che entrano in essa talvolta a distanze enormi di spazio e tempo, essa costituisce un’unica totalità;
se questa totalità ha un ordine o un disegno complessivo che subordina a sé tutti gli episodi; se
quest’ordine o disegno complessivo ha un unico scopo, un termine ultimo, immanente o
trascendente” (Löwith, Significato e fine della storia, 1949). A partire da questa riflessione di
Löwith, delinea la filosofia della storia di Marx e di Comte, soffermandoti in particolare sullo scopo
finale del processo storico e sulle caratteristiche del termine ultimo della storia proposto dai due
filosofi. (30 righe)
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24
LICEO CLASSICO G.D.ROMAGNOSI
PARMA
Simulazione di terza prova
Matematica
29/04/2016
Dopo aver calcolato e verificato i seguenti limiti, scrivi la definizione teorica del
limite corrispondente.
1.
=
25
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA. LINGUA E LETTERATURA INGLESE. CLASSE III D.
TIPOLOGIA A
NOME:
29/04/2016
Answer the following question in correct and complete form, in the space assigned (25 lines).
In The Fall of the House of Usher, E.A. Poe provides us with a study of the irrational, or how the
human mind is subject to certain influences that may even lead it to “malady” or madness. Examine
how such a process is presented in the tale (what influences are mentioned, and what effects they
provoke), as well as the (ambiguous) position of the narrator.
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26
Liceo classico Romagnosi - Parma
SIMULAZIONE di TERZA PROVA SCRITTA 2015/16
SCIENZE
Nome _________________________________________________________classe ______data _____
Descrivi la catena respiratoria e il suo ruolo metabolico
(Risposta in max. 20 righe)
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27
ALLEGATI:
PROGRAMMI DELLE DISCIPLINE
A.S. 2015/2016
classe III D
Programma svolto
Materia: Religione
Prof.: Paola Ferrari
Ore svolte al 15 maggio: 24
Ore previste sull'intero anno scolastico: 26
Presentazione della classe
Tutti gli studenti della classe III D si avvalgono dell’insegnamento di religione. Nel corso
del quinquennio la classe ha manifestato un continuo progresso nell’interesse per le
proposte fatte e maturità nel saper sostenere un dialogo argomentato. Per alcuni ragazzi la
partecipazione al dialogo educativo è sempre stata molto positiva, per altri a causa di una
minore capacità di concentrazione e di motivazioni non ha raggiunto lo stesso valore. Il
positivo interessamento, che generalmente gli studenti hanno mostrato per il risvolto
personale ed esistenziale degli argomenti trattati, si è potuto valorizzare al meglio nella
direzione di un dialogo culturale serio e proficuo.
Programma svolto
1° area: domande di senso.
-La scoperta dell’esistenza come dono.
- La morte, la virtù umana e teologale della speranza.
2° area: Sacra Scrittura.
- Esegesi ed ermeneutica di alcuni passi del Vangelo di Giovanni.
La Verità come rivelazione. L’immagine di Dio.
3° area: dimensione morale
- Senso di colpa, peccato, riconoscimento del proprio valore, riconciliazione.
Visione della prima parte del film: “Mission”
Gen.2-3 Salmo 50
28
Programma di italiano
Cla s se I I I D - 4 o re s ett im a na l i - Do ce nt e Ro sa n na Sp a d i n i
Contenuti, contesti, correnti, autori , opere
Metodologia - Tutte le unità didattiche sono state proposte attraverso l’uso di laboratori operativi: lettura,
analisi, smontaggio, produzione di modi e generi letterari. La lettura e l’analisi dei testi, inseriti nella loro
dimensione storico culturale, ha avuto l’intento di potenziare le abilità di analisi e il senso critico. Gli
strumenti forniti sono stati quelli essenziali della narratologia e della retorica, non mirati ad uno
smontaggio tecnicistico del testo, ma all’approfondimento dei significati. La pianificazione delle unità
didattiche ha impiegato modalità diverse, privilegiando lo studio monografico sugli autori, senza
trascurare il contesto storico culturale e filosofico, il cui approfondimento però è stato affidato alle
discipline di riferimento. La lettura integrale delle opere è stata altresì consegnata ad una scelta individuale,
mentre le lezioni hanno privilegiato analisi specifiche e sintesi caratterizzanti e sostanziali. Il riferimento
alle opere non lette è stato condotto solo in maniera superficiale. La classe, sul piano dei singoli interessi,
delle motivazioni allo studio, del conseguimento degli obiettivi didattici e dei profitti, ha confermato ottimi
risultati, con la presenza di alcuni livelli di eccellenza. Ha poi complessivamente seguito con attenzione e
impegno ed ha partecipato con interesse motivato.
Modulo 1 – L’età romantica in Italia
• Contesto storico culturale: Intellettuali e pubblico, Movimenti romantici, Pensiero filosofico e
scientifico, Estetica poetica e generi letterari, Immaginario romantico, Dibattito tra classicisti e
romantici, Caratteri del Romanticismo italiano.
• Giacomo Leopardi: Profilo biografico, Opere, Zibaldone (La teoria del piacere, Il vago l’indefinito e
le rimembranze della fanciullezza, L’antico, Indefinito e infinito, il vero è brutto, teoria della visione,
Ricordanza e poesia, Teoria della visione, Parole poetiche, Ricordanza e poesia, Teoria del suono, La
doppia visione, La rimembranza), Idilli (L’infinito, Alla luna, La sera del dì di festa), Operette
morali (Dialogo della Natura e di un Islandese, Cantico del gallo silvestre), Canti pisano-recanatesi
(A Silvia, La quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio, Canto notturno di un pastore errante
dell’Asia), La ginestra o il fiore del deserto. La voce del critico: Benedetto Croce e la critica
idealistica, Giovanni Pascoli “Il sabato”. (Tempo impiegato: ore 8)
Modulo 2 – Naturalismo francese e Verismo italiano
Naturalismo e Verismo, due correnti a confronto, analogie e differenze.
 Giovanni Verga: Profilo biografico, Opere, Romanzi preveristi, Rosso Malpelo, Il Ciclo dei Vinti,
Vita dei campi, I Malavoglia (Prefazione, Il mondo arcaico e l’irruzione della storia, I Malavoglia e
la comunità del villaggio, L’abbandono del nido, Il vecchio e il giovane, L’addio al mondo
premoderno), Mastro Don Gesualdo (La tensione faustiana del self-made-men, La morte di Mastro
Don Gesualdo). (Tempo impiegato: ore 8)
Modulo 3 – L’età del Simbolismo e del Decadentismo
• Simbolismo francese: Paul Verlaine, Languore , Charles Baudelaire, Les fleurs du mal,
Corrispondenze, Spleen. (Cenni generali)
• Gabriele D’Annunzio: Profilo biografico, Opere, Il Piacere (Elena Muti, un ritratto allo specchio;
Una fantasia in bianco maggiore), Alcyone (La sera fiesolana, La pioggia nel pineto, Nella belletta, I
pastori). La voce del critico: La Critica idealistica e Benedetto Croce, G.B.Squarotti, Una
rivalutazione della produzione dannunziana. (Tempo impiegato: ore 6)
• Giovanni Pascoli: Profilo biografico, Opere, La poetica, Lo sperimentalismo linguistico, La poetica
del “fanciullino” (da Il fanciullino), Myricae (Arano, Lavandare, Novembre, L’assiuolo), Poemetti
(Digitale purpurea), Canti di Castelvecchio (Il gelsomino notturno). La voce del critico:
P.P.Pasolini, Pascoli fondatore della poesia del Novecento. (Tempo impiegato: ore 6)
Modulo 4 – Le avanguardie del primo ‘900
Contesto storico culturale: Caratteri generali delle avanguardie europee.
29
Il Futurismo italiano (Tempo impiegato: ore 4)
Filippo Tommaso Martinetti: Profilo biografico, Opere, La poetica, Il Manifesto del Futurismo,
Il Manifesto tecnico della letteratura futurista, Zang Tumb Tumb. (Bombardamento).
Aldo Palazzeschi: Profilo biografico, Opere, La poetica, L’Incendiario (Lasciatemi divertire, La fontana
malata).
Modulo 5 – Tra Futurismo ed Ermetismo
3 Contesto storico culturale: La situazione economica e sociale, Imperialismo e nazionalismo, Le
alleanze europee, La prima guerra mondiale.
4 Giuseppe Ungaretti: Profilo biografico, Opere, La poetica, Il porto sepolto, L’Allegria (I fiumi,
Veglia, Soldati, San Martino del Carso, Mattina), Sentimento del tempo, Il dolore (Non gridate più).
La voce del critico: Critica del Novecento. (Tempo impiegato: ore 5)
Modulo 6 – Il romanzo della psicanalisi
Contesto storico culturale: Le caratteristiche del romanzo del Novecento, Il romanzo in Europa,
La dissoluzione delle strutture narrative, Il romanzo in Italia. (Tempo impiegato: ore 6)……
• Italo Svevo: Profilo biografico, Opere, La poetica, (Una vita, Senilità), La coscienza di Zeno
(La morte del padre, La salute malata di Augusta, La morte dell’antagonista, Psicoanalisi, La
profezia di un’apocalisse cosmica). La voce del critico: Gli interventi di J.Joyce, E.Montale.
Modulo 7 – Il teatro italiano del ‘900
• Contesto storico culturale: Le caratteristiche del teatro in Italia, Dalle novelle al teatro.
• Luigi Pirandello: Profilo biografico, Opere, La poetica, Dall’umorismo ai miti, L’umorismo
(Il sentimento del contrario), Uno, nessuno e centomila, Novelle per un anno (Il treno ha
fischiato),
Così è se vi pare , Sei personaggi in cerca di autore, Il fu Mattia Pascal ( La costruzione della
nuova identità e la sua crisi, Lo strappo nel cielo di carta, La “lanterninosofia”). La voce del
critico: Romano Luperini, Tematiche del moderno in Il Fu Mattia Pascal. (Tempo impiegato:
ore 6)
Modulo 8 – Il “male di vivere” del romanzo-poesia
• Contesto storico culturale: La crisi del primo dopoguerra, Avvento del Fascismo, La politica
economica e imperialistica del regime, Seconda guerra mondiale.
• Eugenio Montale: Profilo biografico, La visione del mondo e i temi delle raccolte, Poetica e
“correlativo oggettivo”, Ossi di seppia (I limoni, Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e
assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato, Cigola la carrucola nel pozzo), Le occasioni (Ti
libero la fronte dai ghiaccioli, La casa dei doganieri, Non recidere forbice quel volto, Nuove stanze),
La bufera e altro (La bufera, L’anguilla), Satura (Ho sceso dandoti il braccio, Piove, La storia). La
voce del critico: P.V.Mengaldo, Montale. L’opera in versi.
(Tempo impiegato: ore
8)…………………………………………………….
Modulo 9 – Letteratura civile e Cinematografia del secondo Novecento *
 Contesto storico culturale: Il secondo dopoguerra, Lo sviluppo economico, Il consumismo, Anni di
piombo, Il nuovo fascismo, Tv cattiva maestra, Omologazione globalizzata.
 Pier Paolo Pasolini: Profilo biografico, Intellettuale eretico, Autonomia di pensiero, Impegno civile,
Eclettismo artistico, Sfida della controcritica. Scritti Corsari: Analisi linguistica di uno slogan,
Acculturazione e acculturazione, Il vero fascismo e quindi il vero antifascismo, Il romanzo delle
stragi, Studio della rivoluzione antropologica in Italia, La scomparsa delle lucciole. Petrolio: Lampi
sull’Eni (Cenni all'opera). Cinematografia: Edipo Re. (Tempo impiegato: ore 7)
Modulo 10 – Incontro con l’opera – Il Paradiso di Dante Alighieri
•
Canti: I – III – VI – XI – XVII (Tempo impiegato: ore 6)
* Il modulo con asterisco è in via di svolgimento, verrà concluso dopo il 15 maggio 2016
(ore di lezione annuali 110)
30
Testi in adozione: Baldi-Giusso-Razetti-Zaccaria, La Letteratura, Paravia;
Commento alla Commedia, Edizione libera.
Parma, 10 maggio 2016
Docente ____________________________________________
Rappresentanti di classe ______________________________________________
________________________________________________________
31
Liceo Ginnasio Statale “Gian Domenico Romagnosi” – Parma
Esame di Stato 2016
Classe III D
Programma di Latino
Insegnante: Alessandro Calzolari
Testi in adozione: G. B. Conte, E. Pianezzola, Lezioni di letteratura latina [Corso integrato],
Voll. 2 (L’età augustea) e 3 (L’età imperiale), Milano, Le Monnier Scuola,
2010.
N. Flocchini, P. Guidotti Bacci, (Nuovo) Dalla sintassi al testo (Il latino nel
triennio), Milano, Bompiani, 2009.
Lineamenti di storia letteraria
• L’età di Augusto: caratteri di un periodo [ripresa e approfondimento, dal
programma del quarto anno]. L’“ideologia augustea” al crocevia tra autonoma
sensibilità e orientamento culturale dei poeti, da un lato, e interessi politici e
propaganda dall’altro (Eneide, ad es., vs Res gestae); Roma augustea e la
Grecia classica (Graecia capta…: sulla via dei neoterici, ma in diverso
rapporto, più ambizioso e consapevole, con i modelli); Mecenate e il suo
“circolo”.
• VIRGILIO: l’Eneide, il programma: imitare Omero e lodare Augusto
«partendo dai suoi antenati»; contaminazione e continuazione di Omero: le
fabulae in sequenza rovesciata e l’inversione dei contenuti; ripetizione e
superamento della guerra omerica; il libro VI: gli scorci profetici e
l’orientamento «augusteo»; le ragioni dei vinti: tra epica nazionale e
soggettività ideologica; il coinvolgimento del lettore (uno sguardo
oggettivamente epico e soggettivamente tragico). Approfondimento del
problema critico di Virgilio e Omero, e della definizione dell’epica
dell’Eneide, con acquisizione, dal manuale, di pagine scelte provenienti dagli
importanti contributi di G. B. Conte per l’interpretazione letteraria di un’epica
drammatica e sentimentale (con particolare riferimento al Virgilio Einaudi
[2002], utile a chiarire la diversa funzione assegnata dal testo virgiliano a due
speciali coefficienti stilistici, deformazione, entrambi, dell’oggettività omerica,
sympàtheia ed empàtheia) [in Conte 2, cit., pp. 164-165]. [N.B.: tale
approfondimento, svolto fra l’altro a titolo di commento e interpretazione
generale dei libri dell’Eneide letti individualmente in traduzione italiana
durante l’estate (I, II, IV, VI, VIII e XII), viene descritto in quanto
effettivamente e piuttosto lungamente svolto, durante il primo periodo dell’anno
scolastico, unitamente a qualche saggio di lettura diretta (che circoscriveremo
in questa sede, cfr. infra, ai soli versi iniziali del proemio, con la dichiarazione
dell’argomento del poema): se ne dà conto, qui, come di un ‘fuor d’opera’ più
che di un possibile oggetto di verifica puntuale in sede di edS.]
• ORAZIO: le Satire: un genere tutto romano: nota retrospettiva circa
l’identità del genere letterario (con riferimento, per questo aspetto, anche alla
trattazione di Mario Citroni, Satira, epigramma, favola, in La poesia latina, a
cura di F. Montanari, Roma, 1991, pp. 134-171); Orazio e Lucilio. Satira e
32
diatriba: la ricerca morale fra autàrkeia e metriòtes; satira e «circolo di
Mecenate». Il II libro e il nuovo assetto della satira oraziana. I presupposti
culturali e letterari della poesia delle Odi: Orazio e Alceo: imitatio e originalità
(il motivo del primus ego); il ‘motto’ (in particolare, l’esempio di Odi 1, 9 a
confronto con il carme simposiale di Alceo che ne costituisce il modello, fr.
338 V.); Orazio e Pindaro: poesia e immortalità (con sondaggio
sostanzialmente circoscritto, rispetto al tema, a Odi 3, 30); gli influssi formativi
della poesia alessandrina; temi e caratteristiche della lirica oraziana [con
particolare riferimento alle meditazioni liriche di melancholicus (Traina) e alla
metafora dell’angulus, e cenni soltanto sulla poesia civile e (l’incontro con)
l’ideologia del principato]. Le Epistole: meditazione filosofica e ricerca della
saggezza, fra (accresciuta) impostazione didascalica della persona loquens e
smarrimento dell’‘io’ empirico poetante che confessa l’insoddisfazione di sé,
l’incostanza, la malattia dell’anima (dal funestus veternus di I 8 alla strenua
inertia di I 11). È stato contestualmente e brevemente saggiato qualche aspetto
del dibattito critico relativo alla poesia di Orazio, per quanto riportato nel
manuale, con i seguenti contributi: A. Traina, Il senso del tempo e della morte
in Orazio (dall’Introduzione a Orazio, Odi ed Epodi, Milano, 1985); A. La
Penna, Un modello di morale laica (da Orazio e la morale mondana europea,
Introduzione a Orazio. Tutte le opere, Firenze, Sansoni, 1968, pp. CLXXVCLXXIX) [in Conte 2, cit., pp. 286-290].
• Cultura e spettacolo: la letteratura della prima età imperiale. Letteratura
e teatro. Seneca il Vecchio e le declamazioni. Le recitazioni, o la letteratura
come spettacolo.
• SENECA: i Dialogi e la saggezza stoica: le consolationes, anatomia di un
genere (origini, topica de contemnenda morte, variazioni ‘liriche’ su uno
schema logico-argomentativo collaudato); la riflessione sulle passioni e la
ricerca della felicità; il saggio stoico quale campione di libertà difficili, tra
contemplazione e partecipazione; la riflessione sul tempo, banco di prova della
saggezza, con relative istruzioni per l’uso; il problema del male. Il filosofo, il
principe, la società (dal De clementia al De beneficiis). La pratica quotidiana
della filosofia: le Epistole a Lucilio (l’epistola filosofica come genere
letterario: un colloquium pedagogico con l’amico discepolo, fra rigore della
dottrina e tradizione diatribica). Lo stile delle opere filosofiche, tra meditazione
e predicazione. Le tragedie (in generale, con limitazione del discorso,
d’altronde appena abbozzato, alla problematica del rapporto tra filosofia e
tragedia in Seneca). L’Apokolokyntosis (contenuto e genere letterario
dell’opera). Dei contributi critici, con particolare riferimento alla ‘filosofia’ di
Seneca e alla contraddizione fra vita e parola, è stato dato conto, a più riprese, a
ridosso della lettura e ‘interpretazione’ dei testi, limitando l’acquisizione diretta
a qualche pagina di F. Bellandi, Come conciliare vita ‘filosofica’ e possesso di
ricchezze [Sezione: Dibattito critico, sul manuale, (prima risposta) pp. 135137 (da Etica diatribica e protesta sociale nelle satire di Giovenale, Bologna,
1979, pp. 12-21)].
• PETRONIO e il Satyricon: problemi di identificazione: il ritratto
(«paradossale») di Petronio negli Annales di Tacito (e in particolare la
«sceneggiatura» della morte, rovesciamento di quella ‘sublime’ di Seneca, con
il suo raddoppio dell’exitus di Catone e Socrate). Titolo, struttura, estensione
originaria. Trama e personaggi. Il genere letterario: romanzo o satira
menippea? Parodia e realismo. Trionfo della realtà materiale delle cose,
33
appiattimento delle gerarchie sociali e trivializzazione dei paradigmi della
grande letteratura, banalizzazione ‘scolastica’ e nostalgia del sublime [a questo
proposito, per l’interpretazione offerta da G.B. Conte, L’autore nascosto.
Un’interpretazione del Satyricon, Bologna, Il Mulino, 1997, in cui l’attenzione
si concentra sulle forme del racconto e sulle diverse e complesse strategie
narrative messe in atto dall’autore, le tesi di fondo sono state considerate, oltre
che con la sintesi proposta nel profilo, in part. 6.3: La strategia dell’«autore
nascosto», anche con gli spunti di analisi suggeriti, sempre nel manuale, sotto
titolo di guida alla lettura, in calce al testo della «matrona di Efeso» (t4), quale
mise en abîme di tutto il ‘meccanismo’ romanzesco del racconto maggiore, e
con l’apprezzamento diretto di quanto riportato (dalla monografia in parola)
nella sezione di Dibattito critico (Il narratore mitomane e l’autore nascosto,
ibid., pp. 250-252 –pp. 11-18 del saggio del 1997)].
• La satira sotto il principato: Persio e Giovenale. Persio: satira e stoicismo (nelle
linee solo generali). Giovenale e la satira «indignata» e «tragica»: il vitium quale colpa
contro un modello di (tradizionale e romana) dignità sociale, implicitamente
prescrittivo [qualche ulteriore nota critica viene facoltativamente proposta in
compendio, sulla falsariga, sempre, della trattazione di M. Citroni, Satira cit., a
cavaliere della data del 15 maggio].
• QUINTILIANO nel dibattito sulla corrotta eloquenza: cause e rimedi (con
acquisizione parallela della scheda tematica sinottica sulla corrotta eloquenza,
in Conte 3, pp. 402 sg., e, più in generale, della notizia, sul versante di cultura e
società, relativa alle declamationes e alla scuola pubblica a Roma [ibidem, pp.
350; 370 sg.]). L’Institutio oratoria come risposta alla decadenza dell’oratoria:
il ritorno a Cicerone. Il programma educativo di Quintiliano: la retorica come
fine, la cultura letteraria come mezzo. L’oratore e il principe.
• L’età degli imperatori per adozione (96-192 d.C.): caratteri generali.
• PLINIO IL GIOVANE e l’optimus princeps: il Panegirico a Traiano fra encomio
del monarca e manifesto politico dell’aristocrazia senatoria, con implicite velleità
‘pedagogiche’ (presentazione nelle linee solo generali).
• TACITO: il Dialogus de oratoribus e le prime prove del pensiero di Tacito
sul principato (o, per dirla in altri termini, un punto di vista più ‘profondo’ sulle
cause della decadenza dell’oratoria). L’Agricola e il ‘vivere sotto i tiranni’: la
sterilità dell’opposizione e l’esaltazione della «via mediana»; ambitiosae
mortes: la moda del suicidio nella prima età imperiale e lo sviluppo della
letteratura biografico-panegiristica degli exitus illustrium virorum (cenni). La
Germania: virtù dei barbari e corruzione dei Romani (in generale). Le
Historiae: i parallelismi della storia (o Galba e Nerva: il problema
dell’adozione e l’inattualità del mos maiorum, con un’unica soluzione: il
principato ‘moderato’ [in questa connessione, valorizzando d’altronde gli
spunti offerti dalle letture dirette e in trad. it. da Tacito, sono state poi acquisite,
proponendole direttamente alla lettura degli studenti, le importanti
considerazioni circa l’aggiornamento, sottotraccia, del modello etico anticorepubblicano, svolte da A. La Penna, Il ritratto «paradossale» da Silla a
Petronio, in Aspetti del pensiero storico latino, Einaudi, Torino 1978, pp. 193221, partendo dalla summa data, in part., a p. 211 –che cioè «la nuova realtà
può essere affrontata … da chi ne capisce veramente la novità e si rende conto
della necessità di adattamenti e di metodi nuovi … ; da chi unisce ai vizi certe
capacità che da chi unisce alla mancanza di vizi l’inettitudine: Galba … era
stato la migliore dimostrazione di tale verità»]; l’imperium in funzione di
remedium allo stato di guerra fra popolo e popolo, esso solo capace di garantire
34
la pace, la fedeltà degli eserciti, la coesione di una compagine fondata su
disciplina e obsequium verso lo Stato; l’artista: un maestro nella descrizione
delle masse e dell’élite avvilita dei senatori. Gli Annales: alle radici del
principato (un orizzonte cupo, di rado illuminato dai fedeli servitori dello Stato,
i funzionari «sani»); la storiografia «tragica» e l’ulteriore perfezionamento
dell’arte del ritratto.
• APULEIO: una figura complessa: tra filosofia, oratoria e religione (in generale). Le
Metamorfosi: problema delle fonti (cenni) e problemi di interpretazione: il titolo e la
trama; il genere letterario; significato e complessità del ‘romanzo’ e dei suoi due livelli
di lettura (quello novellistico-popolare e quello mistico-simbolico). Osservazioni
generali sul cronotopo del “romanzo d’avventura e di costume” (M. Bachtin) [*dopo il
15 maggio].
Testi antologici letti in traduzione italiana
VIRGILIO
Eneide, lettura integrale dei libri I, II, IV, VI, VIII e XII [ripresa e
completamento dal quarto anno: cfr. supra].
Satire, I, 1, 1-40; 92-121; I, 4; I, 6; I, 9. Odi, I, 22; IV, 15. Epistole, I 7; Ars
Poetica, 1-23; 333-390.
De otio, 6, 1-5. Epistulae ad Lucilium, 7; 16; 47, 1-13. Apokolokyntosis, 1-4,
1; 14-15.
Satyricon, [dalla Cena Trimalchionis] 31,3-33,8; 44,1-46,8; 82 [l’ira di
Encolpio]; 111-112 [la matrona di Efeso].
ORAZIO
SENECA
PETRONIO
PERSIO
GIOVENALE
Choliambi, 1-14.
Satire, 1, 1-30; 6, 627-661.
QUINTILIANO
Institutio oratoria, II, 2, 4-13; X, 1, 27-34 [leggere la poesia e la storia]; 108112 [Laus Ciceronis]; 125-131 [giudizio su Seneca].
Dialogus de oratoribus, 36; Agricola, 4-6; 30-32 [Il discorso di Calgaco (il
cap. 30 è stato letto nell’originale latino: cfr. infra)]; 44-46. Historiae, I, 1; 10
(il ritratto «paradossale» di Licinio Muciano); 15-16 (il discorso di Galba a
Pisone); IV, 14; 17 (Giulio Civile e le ragioni dei vinti). Annales, I, 6-7 (il
ritratto indiretto di Tiberio); XIV, 1-10 (Nerone fa uccidere Agrippina); XV,
62-64 (La morte di Seneca); XVI, 34-35 (il suicidio di Tràsea Peto).
TACITO
APULEIO
Metamorfosi, I, 1; 2-3; III, 21-22; IX, 14,2-16; 22, 5-23; XI, 29-30 [*dopo il 15
maggio, cfr. supra].
Testi d’autore letti nell’originale latino
VIRGILIO
ORAZIO
SENECA
PETRONIO
TACITO
Aeneis, I, 1-7 [cfr. supra].
Satire, IV, 1-13; 103-140. Odi, I, 1; 9; 11; 38; III, 30; IV, 7. Epistole, I 11.
Consolatio ad Marciam, 19,4-20,2; De vita beata, 16; De constantia sapientis,
5, 3-5; De brevitate vitae, 8. Epistulae ad Lucilium, 1, 1-5; 41, 1-2, 4-5; 101, 19.
Satyricon, 75, 10-77, 6 (l’ascesa di un parvenu).
Agricola, 1-3; 30; 42; Historiae, IV, 73-74; (Petilio Ceriale e le ragioni dei
Romani); Annales, XI, (23, in trad. it.-)24 [Claudio in Senato]; XVI, 18-19 (il
suicidio di Petronio).
PARMA, 9 maggio 2016
L’insegnante
I rappresentanti di classe
35
Liceo Ginnasio Statale “Gian Domenico Romagnosi” – Parma
Esame di Stato 2016
Classe III D
Programma di Greco
Insegnante: Alessandro Calzolari
Testi in adozione: L. E. Rossi, Letteratura greca, Firenze, Le Monnier, 1995.
G. Paduano, Antologia della letteratura greca, voll. 2 e 3, Bologna,
Zanichelli, 1991.
EURIPIDE, Medea (antologia), in S. Micheletti (a cura di), «Io sono una
donna infelice». La Medea di Euripide, Milano, Carlo Signorelli, 2014 (ed.
consigliata).
D. Piovan (a cura di), Processo ai tiranni (Giustizia, memoria e oblio in Lisia),
Milano, Carlo Signorelli, 2006.
A. BALESTRA (a cura di), Il più sapiente fra gli uomini. Socrate tra mito e
realtà storica in Platone, Milano, Carlo Signorelli, 2008.
P. L. Amisano, ῥήματα (Versioni greche per il triennio), Torino, Paravia,
2011.
Lineamenti di storia letteraria
• Lisia: un meteco nella guerra civile ateniese [ripresa e conclusione dal
programma del quarto anno, con particolare riferimento a logografia e politica
dopo la restaurazione democratica]. Delle orazioni XIII (Contro Agorato) e XII
(Contro Eratostene) del corpus Lysiacum si è verificata la lettura diretta di
quanto assegnato (a titolo di suggerimento per le vacanze estive)
dall’insegnante dell’a.s. precedente (XIII 5-17; XII 92-98) restituendo, a
commento del testo, in particolare lo sfondo storico della ‘seconda congiura
oligarchica’ in Atene, da cui nacque, in conseguenza del disastro militare, il
governo dei Trenta Tiranni –son state sondate, specialmente, le interpretazioni
circa il ruolo svolto al proposito dalla figura ‘drammatica’ di Teramene,
ampliando il raggio delle letture al grande attacco politico sferrato da Lisia
contro tale ‘regista’ dell’insediamento dei Trenta al potere, or. XII 62-78 (e,
contra, ma in trad. it., all’apologia di Teramene conservataci nelle Elleniche di
Senofonte, II 3, 35-49, nell’ambito del cosiddetto ‘diario della guerra civile’
[Canfora]). Con riferimento alla brillante perorazione bipartita di cui sopra (or.
XII 92-98), è stato poi condotto un breve sondaggio sull’‘altro’ Lisia,
l’abilissimo logografo, ad es., dell’or. XXV (parr. 19-20), con cenni dei relativi
problemi di interpretazione anche ‘politica’ [tali testi, affidati in parte al lavoro
estivo, sono stati letti nell’originale, come si è detto, commentati e fatti oggetto
di verifica a inizio dell’a.s., ma in vista degli accordi intercorsi con i colleghi
dell’area disciplinare vengono qui acquisiti, infra, fra le letture di complemento
in trad. it., con l’introduzione, generale e particolare, offerta nell’antologia
curata da D. Piovan e citata supra (pp. 9-13; 35-37; 50-52; 56-57; 63). Sempre
tra fine quarto e inizio quinto anno, a quattro mani, si è data notizia, nell’occasione e a
titolo generale e ‘contrastivo’, di generi ed esponenti canonici dell’eloquenza attica fra
V e IV secolo a. C. (con riferimento circoscritto a Isocrate e Demostene, a saturazione
dei tria genera), né il discorso è stato particolarmente approfondito sotto l’aspetto
36
culturale data l’acquisizione a regime del riordino dei cicli dell’istruzione che limita
sostanzialmente la considerazione del testo retorico, per il quinto anno, al punto
dell’allenamento linguistico –pur se una presentazione di maggior impegno in punto di
‘profilo’ sia stata tentata a proposito di (qualcosa di) Demostene (peraltro non
verificata organicamente con appositi colloqui di verifica, orientando le note critiche e
informative alla opportuna contestualizzazione dei brani di versione affrontati in sede
di laboratorio di traduzione, per cui cfr infra).
• Alla ricerca di SOCRATE attraverso PLATONE: notizia e descrizione
generale delle opere specificamente dedicate alla costruzione dell’immagine
del maestro, o del suo ‘mito’, l’Apologia di Socrate e il Fedone (che cosa
faceva Socrate? Il dialogo face to face con i membri più eminenti o i giovani
più promettenti dell’intera città: la pratica dell’esame e della confutazione in
cerca della [vera] saggezza. La scoperta dell’anima quale principio
dell’interiorità individuale, il “vero io” che si contrappone all’io pubblico ed
esposto al ricatto del successo e del prestigio sociale. La missione di “parlare”
nella città, una funzione dell’intellettuale che non coincide con quella del
diretto impegno politico: “condurre vita da privato e non rivestire attività
pubbliche”, il precetto del dio di Delfi [Apol. 31 d ss.]. L’arte politica quale
capacità di render “buoni” agendo sull’anima del singolo per trasformarla
profondamente, lontano dal tumulto dell’assemblea e dal pericoloso disordine
della politica attiva. Il vero filosofo: “la morte dell’uomo migliore e più
sapiente e giusto” [rispetto all’insegnamento di Socrate si è seguita, a
complemento dell’informazione, degli inquadramenti critici alla luce della
letteratura più recente e del commento al testo, reperibili nell’antologia di A.
Balestra cit., anche la traccia dell’interpretazione offerta a più riprese da M.
Isnardi Parente [ad es. Socrate e Platone, in Storia delle idee politiche
economiche sociali, a cura di L. Firpo, UTET, Torino 1982, pp. 225-273; poi,
in particolare, nei Pensatori politici Laterza, Platone, Roma-Bari 1996,
passim]).
• EURIPIDE: descrizione e approfondimento critico degli aspetti e motivi
salienti della drammaturgia secondo l’impostazione di V. Di Benedetto,
Euripide: teatro e società [1971] (divulgazione, attraverso materiali di sintesi
ad opera di chi scrive, del cap. I, La polemica con Socrate e un nuovo modello
di personaggio tragico, con apprezzamento della formula che fa del
razionalismo critico dell’A. una nervatura essenziale del suo personaggio e del
senso del tragico che gli è proprio: sono state approfondite, in particolare, le
figure di Fedra [nell’Ippolito] e di Medea; è stata poi proposta alla lettura
diretta degli studenti l’analisi ivi condotta della Medea, cap. II, in particolare
pp. 31-46, nonché l’introduzione all’ed. BUR di Medea-Troiane-Baccanti
[1982], con speciale riferimento alla prima di tali tragedie (sempre per Medea
si è d’altronde presentata nelle grandi linee la messa a punto della successiva e
singola ed. BUR [1997], con l’approfondimento della dimensione del tragico
fra sofferenza e consapevolezza). Le tragedie d’intrigo, con acquisizione del
punto critico fatto da F. Solmsen su La struttura dell’intrigo nelle tragedie di
Sofocle e di Euripide [in Philologus 87, 1932, pp. 1-10 (trad. it. Milano 1976,
in Euripide. Letture critiche, a cura di O. Longo, pp. 31-39].
• ARISTOFANE e l’estetica: lettura dell’agone delle Rane [ripresa dagli argomenti svolti in
fine del quarto anno, in preparazione alla visione della commedia nell’allestimento proposto
dal Teatro Due, di Parma].
• DEMOSTENE: Demostene politico e Demostene scrittore (in generale). Le grandi orazioni
deliberative e i processi politici (in part., I Filippica e Sulla corona).
• MENANDRO e la commedia “nuova”; notizia dell’argomento di
37
Misantropo, Arbitrato e Donna di Samo. Uno dei tanti: l’eroe comico di
Menandro e la trasformazione del genere comico, con riferimento da un lato
alle novità più appariscenti sul piano squisitamente drammaturgico, dall’altro
allo sfondo storico, sociale e culturale (a grandi linee); concezione della vita e
idee: il messaggio della commedia di Menandro tra evasione-consolazione (del
lieto fine) e ‘impegno’ (etico) nutrito di nobiltà dello spirito.
• L’ellenismo: caratteri generali: elementi di innovazione e di continuità in
pezzi della vita municipale e delle istituzioni educative da una parte, e
letteratura dall’altra; il trionfo del libro, a partire dai generi svincolati dal
legame con un’occasione fra V e IV secolo; la politica e le istituzioni culturali
del ‘regno’ (con particolare riferimento al Museo e alla Biblioteca di
Alessandria, e all’impulso dato a filologia e scienza dall’evergetismo dei
sovrani [pur senza presentazione individuale, ad eccezione di Callimaco, dei
singoli filologi]); occasioni culturali colte (il simposio di lettori, la
presentazione del libro al sovrano) e popolari (performances aediche e teatrali:
Omero e Euripide al confluente delle due culture); i generi letterari e le loro
leggi scritte e non scritte (con effetti di «normatività a rovescio» [Rossi]).
• CALLIMACO e la letteratura alessandrina: la poetica e le polemiche
letterarie. Gli Inni. Gli Aitia. I Giambi. L’Ecale. Gli Epigrammi [per tutta la
produzione di Callimaco, ma per gli Aitia in particolare, un complemento critico al manuale è
stato fornito con la divulgazione in sintesi di contributi critici relativamente recenti, in
particolare di R. Pretagostini, in Storia della civiltà letteraria greca e latina, II, Torino, UTET,
1998, pp. 70-86].
• Con riferimento all’estetica della ‘letteratura alessandrina’ considerazione retrospettiva (e
compendiaria) della Poetica di Aristotele. Non più di un cenno, in questa connessione, sulle
Argonautiche e sull’interpretazione di Apollonio Rodio quale poeta ‘aristotelico’ del ritorno
all’epica tradizionale, secondo G. Serrao (in Storia e civiltà dei Greci, 9, Milano, 1977, pp.
236-246) [vs Apollonio poeta alessandrino di un’epica rinnovata, secondo la linea di lettura di
L. E. Rossi (che parla di un Giàsone antieroe) e, a più riprese, di G. Paduano (per il quale non
c’è, negli Argonauti, intenzione, né convinzione, né capacità, e “né «impresa», né «eroe» sono
davvero i termini più adatti a indicare il contenuto del viaggio e i viaggiatori” –ad es.,
Apollonio Rodio, in Dizionario degli scrittori greci e latini, I, Milano, 1990, p. 73].
• TEOCRITO: gli idilli bucolici. I mimi. Letture critiche a complemento (si è
suggerita, a chi volesse approfondire, la lettura dello studio di G. Serrao, La poetica
del “nuovo stile”: dalla mimesi aristotelica alla poetica della verità, in Storia e civiltà
dei Greci cit., 9, pp. 200 sgg., divulgato nelle linee generali e nelle conclusioni, per la
sola parte (A) relativa a Teocrito, pp. 200-220; sono d’altra parte acquisiti per tutti, a
mo’ di scheda utile a inquadrare più efficacemente aspetti e linee di tendenza
caratteristici dell’arte ellenistica, i commenti dell’Id. 1, 27-56 e dell’Id. XV, ad opera,
rispettivamente, di Ch. R. Beye, Letteratura e pubblico nella Grecia antica, trad. it.,
Roma-Bari, Laterza, 1979, II, pp. 291 sg., e [circa il mimo come «forma d’arte idonea
a rappresentare il carattere frammentario e momentaneo di una società
individualistica»] di E. Bignone, «Le Siracusane» e l’arte mimica di Teocrito, in
«Dioniso» II, 4-6, 1930, pp. 122 sgg).
(Solo) in connessione con le Siracusane di Teocrito (Id. XV) si è fatto cenno
dei mimi di Eroda, tra realismo dei temi e elaborazione formale, acquisendo
specialmente (ma con implicazioni più generali rispetto al cosiddetto ‘realismo’
alessandrino), per la descrizione veristica del quotidiano, il punto fatto da M.
Fantuzzi sulla poetica dell’«effetto di reale» che il poeta doctus presta ai
personaggi del Mimiambo IV (Eronda e la poesia mimetica. 2 Eronda e i
«Mimiambi», in Storia della civiltà letteraria greca e latina cit., pp. 163-168
[in particolare pp. 165-7]) [da completare *dopo il 15 maggio].
38
•
L’EPIGRAMMA e il nuovo genere letterario: l’Antologia greca (in
generale). L’Antologia greca come la nuova forma dell’agone (libresco) [il
genere ‘antologia’ quale trionfo definitivo del libro (Rossi)]. Per oggettivi limiti di
tempo, non è possibile un apprezzamento analitico delle cosiddette “scuole” o indirizzi
dell’epigramma ellenistico, limitandoci alla considerazione di qualcosa di Callimaco, come già
detto.
• La filosofia: (breve) notizia dei caratteri generali della filosofia di età ellenistica (e
imperiale), con riferimento di massima a epicureismo(, cinismo) e stoicismo –uno svolgimento,
questo, ‘importato’ a consuntivo nel programma di Greco, ma esplicatosi di fatto nelle ore di
Latino, specialmente in premessa o a ‘piè di pagina’ della presentazione dei testi di Seneca.
• PLUTARCO: un testimone e interprete del passato. Le Vite parallele: biografia vs
storia; finalità etica e finalità politica [*].
[Per le Vite di Plutarco la trattazione, generale, è data in forma di glosse in margine ai loci
classici, oggetto di lettura in traduzione italiana (cfr. infra)].
• Il romanzo: le caratteristiche del romanzo greco nell’ambito dei generi della narrativa
d’invenzione (tematiche e strutture narrative), descritte nelle linee solo generali (il riassunto in
pillole dell’analisi ad opera di M. Bachtin, in Estetica e romanzo, trad. it., Torino, Einaudi,
1977, pp. 233-258, del cronotopo del “romanzo d’avventura e di prove”, accennato in vista
della presentazione contrastiva, per il Latino, del romanzo di Petronio, potrà forse venir
riproposto nell’ambito di una lezione in classe dopo il 15 maggio) [non si sono studiate singole
personalità od opere].
Testi integrali o antologici letti in traduzione italiana
LISIA
Contro Agorato, 5-17; Contro Eratostene, 62-78; 92-98; Difesa contro
l’accusa di sovversione antidemocratica, 19-20.
Simposio 215 a-217 a; 220 e-222 a; Critone 43 a-44 d; 48 d-49 e; 52 a-53 c.
Lettera VII 324 b 8-326 b 4.
Medea, Ippolito, Baccanti: lettura integrale; (la lettura in trad. it. delle Troiane è solo
PLATONE
EURIPIDE
facoltativa, in quanto, per limiti di tempo, non è stato possibile affrontare in modo
adeguato la produzione euripidea ‘contro la guerra’, linea tematica privilegiata lungo oltre un
decennio dal poeta tragico;) Eracle, 815-873; 922-1015; 1255-1310; argomento e
struttura di Ifigenia taurica, Elena e Ione: di queste, l’Elena è stata fatta
oggetto di lettura integrale.
ARISTOFANE
DEMOSTENE
Rane, 830-1098.
Sulla corona, XVIII, 60-72; 169-179; 192-210.
MENANDRO
Dyskolos, 81-178; 269-381; 711-747; Epitrepontes, i brani in Antologia cit., o
almeno il monologo di Carisio al quarto atto, 908-931; Samia, 325-398; 440538.
Inni, V (I lavacri di Pallade); II (Ad Apollo), 105-113; Aitia, fr. 1 Pfeiffer
(prologo alla seconda edizione [?]); fr. 75 Pf. (Aconzio e Cidippe); Epigrammi,
I; II; VI; XXI; XXVII; XXVIII.
CALLIMACO
APOLLONIO RODIO
Argonautiche, III, 442-471; 576-824; IV, 1-100 [*tutti i brani da Apollonio sono lettura
facoltativa].
TEOCRITO
Idilli, I, 27-56; VII; XV [*dopo il 15 maggio].
EPIGRAMMA ELLENISTICO
CALLIMACO
cfr. supra.
PLUTARCO
Vita di Alessandro, 1, 1-3; Vita di Nicia, 1, 4-5; Vita di Emilio, 1, 1-2; -5; Vita
Demetrio 1, 5-6. Praecepta gerendae reipublicae, 814 b [*].
di
39
Testi d’autore letti nell’originale greco
PLATONE
EURIPIDE
Apologia di Socrate, 20 d-21 e; 22 a-23 c; 28 d-30 a; 30 e-32 a; 32 a-33 a;
Fedone, 64 a-65 d; 77 c-78 b; 96 a-97 a; 117 a-118 a [*gli ultimi due brani dal
Fedone sono letti dopo il 15 maggio].
Medea, 1-45; 214-266; 364-409; 446-519; 764-810; 1021-1080; 1236-1250.
[Avvertenza: si è voluto, sopra, dare una conclusione e una ‘forma’ d’insieme, pur con
sfrondamenti di rilievo, allo svolgimento storico-letterario pianificato ‘in ingresso’; ma occorre
sottolineare (cfr. infra) che gli argomenti dello studio letterario sono stati somministrati con diversa
cura e dispendio di tempo. Così, in vista del colloquio dell’esame di Stato, per gli argomenti
contrassegnati con l’asterisco (e/o col corpo minore), svolti nelle linee solo generali, talora a
margine della lettura dei testi, non dovrebbe essere richiesta se non la conoscenza dell’informazione
di massima offerta dal manuale di storia letteraria e del contenuto di fatto dei passi antologici in
elenco.
Per quanto riguarda tempi e intensità di svolgimento dei singoli argomenti, occorre dire che, durante
il primo periodo dell’a. s., attenzione analitica sia sul piano della somministrazione sia su quello
della verifica (puntuale) è stata riservata a Lisia e alle tragedie di Euripide, in misura minore ad
Aristofane (Rane) e Demostene (Sulla corona); durante il secondo periodo, sono state completate le
letture dirette dalla Medea e si sono prese in considerazione le tragedie d’intrigo, quindi Menandro,
la poesia dell’età ellenistica, con cenni generali alla prosa (di fatto due parole sulle tendenze della
storiografia, a ridosso di qualche sondaggio di traduzione da Polibio) e agli sviluppi propri dell’età
imperiale (in margine a brevi letture da Luciano); in pari tempo, sempre nel II periodo, si sono letti
nell’originale greco i passi in elenco dell’Apologia di Socrate e del Fedone di Platone, (le verifiche
formali sono state rivolte ai testi oggetto di lettura diretta, al teatro di Euripide e –meno in
profondità– di Menandro, e ai poeti dell’età ellenistica, in part. Callimaco e, da ultimo, Teocrito e
Apollonio Rodio, con le puntualizzazioni fatte sopra).
PARMA, 10 maggio 2016
L’insegnante
I rappresentanti di classe
40
Relazione di accompagnamento ai programmi di Latino e Greco – Classe III D
Per quanto riguarda gli obiettivi sia generali sia specifici, formativi e cognitivi, proposti
all’insegnamento delle discipline, si fa riferimento alla programmazione collegiale del Consiglio di
classe e alla programmazione comune di Latino e Greco, redatta dallo scrivente in qualità di
coordinatore dell’area disciplinare a partire dall’a.s. 2010/2011. Riassumendo, spicca, nelle carte in
parola, l’importanza attribuita all’acquisizione di conoscenze, competenze, capacità sul testo, un
principio, questo della centralità del testo, che ho cercato di seguire nella quotidianità della
comunicazione didattica in vista sia della somministrazione sia, poi, della verifica dei contenuti.
Contenuti di Latino e Greco sono stati quelli sopra specificati, in allegato apposito al Documento
del C.d.c. (rispetto alla scansione temporale per larghe unità didattiche sono state per lo più
rispettate le previsioni formulate in ingresso, pur dovendosi qui segnalare, per il secondo
quadrimestre in particolare, sfrondamenti di qualche rilievo e, comunque, un generale
ridimensionamento imposto, calendario alla mano, sia dalla giusta causa del recupero e del sostegno
delle situazioni più precarie sia dall’apertura e acquisizione di esperienze culturali e formative
coerenti ma parallele [e alternative] rispetto alla didattica ordinaria e alla vita d’aula [viaggio
d’istruzione, conferenze, lezioni di orientamento ecc.]; traccia più analitica dei tempi di svolgimento
e dell’articolazione degli argomenti si trova poi nel registro personale e nell’avvertenza posta in
calce, segnatamente, al programma di Greco [per Latino, aggiungo qui che gli autori, i problemi e i
generi fatti oggetto di maggiori attenzioni esegetiche e interpretative sono stati, per il primo
periodo, Virgilio e la sua epica ‘drammatica e sentimentale’, Seneca e la corrotta eloquenza; per il
secondo, Orazio e Tacito].
Dati metodologia e criteri didattici quali suesposti o richiamati in succinto, l’analisi linguistica,
specialmente nei suoi usi meno comuni, e la contestualizzazione letteraria e storica sono state
fondate sulla lettura, analitica e approfondita, e sul commento. Tali procedure sono state rivolte
all’individuazione degli aspetti e dei valori letterari e culturali del testo e dell’autonoma personalità
dell’autore. Dati gli oggettivi limiti di tempo, ho affrontato solo molto sommariamente, nell’empiria
e occasionalità del commento ‘a piè di pagina’, rispetto al profilo individuale dei diversi Contenuti
della letteratura, le problematiche e i metodi della critica letteraria, anche se di fatto le differenti
figure e i testi della civiltà letteraria, sia latina sia greca, sono stati presentati con una certa varietà di
curvatura critica. In questa prospettiva, è stata proposta anche la lettura (ora prescritta, ora solo
suggerita) di qualche pagina critica di buon valore scientifico: un riflesso, almeno parziale, di
questo tracciato bibliografico è nelle indicazioni incluse nei Programmi, sotto i singoli argomenti.
Se la modalità privilegiata della comunicazione disciplinare è stata la lezione frontale, ho cercato
d’altronde, per quanto potevo, di utilizzare il momento della verifica orale come occasione di
lezione stimolo, colloquio maieutico e ricerca guidata, secondo le indicazioni ministeriali. In tale
dimensione di dialogo è stato possibile superare (certo, solo in parte) la rigidità della
somministrazione sequenziale, che pur continuo a credere fondamentale, al primo approccio, per
l’acquisizione della dimensione diacronica e del senso della storia letteraria (e della storia tout
court), e la restituzione di un contesto, almeno di massima, entro cui collocare gli autori e i loro
prodotti, pur non rinunciando poi a ripercorre lo svolgimento storico-letterario, all’occasione, per
opposizioni contrastive o per itinerari tematici.
Per quanto riguarda gli spazi (temporali, nell’ambito del curriculum come un tutto), rimando al
Documento del C.d.c. Quanto poi ai mezzi, si è fatto uso, oltre che dei libri in adozione, di testi
integrali in altra edizione (di norma in traduzione italiana, se possibile con testo a fronte),
commenti, saggi critici, vocabolari, enciclopedie classiche –disponibili presso le biblioteche
d’Istituto o cittadine– nonché di fotocopie e materiali integrativi ‘depositati’ nel settore dedicato del
registro elettronico.
41
La classe mi è stata affidata dal primo anno del triennio per il latino, dall’inizio di quest’anno per
il greco: la stabilità della consuetudine e del dialogo educativo ha consentito di perfezionare la
relazione e (cercare di) armonizzare aspettative e richieste reciproche nell’ambito
dell’insegnamento/apprendimento. Per quanto riguarda il sistema degli atteggiamenti, le cose sono
migliorate nel corso del tempo, con contenimento e attenuazione delle spinte dispersive e
centrifughe a lungo provenienti da una frazione della scolaresca meno capace di disciplina e meno
sensibile al richiamo (per quanto, va detto, l’impronta atmosferica della classe sia sempre stata, in
prevalenza, ‘calda’ e facilmente accogliente); quanto al profilo delle attitudini e al quadro degli
obiettivi formativi raggiunti, e in quale grado, dagli studenti, valga in primo luogo e in generale la
presentazione comune, da me formulata sulla base, anche, delle indicazioni fatte pervenire dai
colleghi -e alla quale rimando.
Per quanto poi riguarda il raggiungimento degli obiettivi disciplinari, occorre fare, in via
preliminare, un distinguo fra scritto e orale o, se vogliamo, fra competenza e padronanza ‘tecnica’
della lingua e studio e acquisizione dei contenuti storico-letterari (o, compendiariamente, di Cultura
latina e greca, per dirla con le Indicazioni nazionali). Dal punto di vista delle conoscenze, abilità e
competenze logico-linguistiche e traduttive, solo la metà circa della classe appare attrezzata e
capace, nella varietà delle situazioni individuali, di almeno sufficiente o discreta operatività sul
testo, assai rari e per lo più intermittenti gli esiti buoni, unica più che rara l’eventualità che siano
ottimi. L’altra parte, meno equipaggiata sia rispetto agli strumenti (per via di deficit anche profondi,
di impianto, per così dire, mai del tutto recuperati in modo soddisfacente relativamente ai
‘fondamentali’ linguistici) sia rispetto al metodo di studio e, talvolta, alla solidità dell’impegno e del
sostegno nel lavoro domestico, manifesta difficoltà e persistente precarietà di risultati, certo più
negativi in greco, confermando di massima, ad oggi, pur con progressi piuttosto importanti nel
latino, lo standard offerto dalle valutazioni del primo periodo, almeno -si ripete- in ordine al greco
scritto. Meno marcato risulta invece lo scarto in ordine alle capacità di esposizione (-parafrasi),
analisi e commento dei testi sul versante dello studio letterario, nel settore della materia orale, sia
per quanto riguarda la conoscenza delle opere maggiori della letteratura latina e greca e delle loro
implicazioni storiche e culturali, sia per quanto riguarda la capacità di analisi e di
contestualizzazione dei testi. In tale ambito gli obiettivi disciplinari sono stati raggiunti dalla
generalità degli studenti in misura almeno sufficiente, ma spesso anche discreta o buona (era questo
il caso per i due terzi alla fine del primo periodo); quasi del tutto risolte, invece, su questo versante,
le situazioni di insufficienza, con qualche eccezione (per il Greco) che potrà forse essere recuperata
grazie a un più robusto impegno di studio e un ripasso mirato dei contenuti essenziali della
disciplina in quest’ultimo scorcio dell’a.s. Una parola, infine, mi sento di spendere, per gli
interlocutori ‘forti’ –non sono mancati– che con interesse e dedizione non ordinari, e qualche volta
con vero e generoso slancio intellettuale hanno reso stimolante e piacevole, per l’insegnante, la
descrizione e, all’occasione, la puntualizzazione e l’approfondimento dei temi disciplinari.
Per quanto riguarda le verifiche e la valutazione, rinvio a quanto detto sopra nella parte generale
del presente Documento, con l’avvertenza che, d’accordo con i colleghi dell’area disciplinare
(titolari dell’insegnamento nelle altre terze), per il secondo periodo le prove scritte di tipo
interpretativo (cioè, di traduzione) saranno due per il Latino, quattro per il Greco.
Da ultimo, benché latino e greco non siano fra le materie indicate dal C.d.c. per le simulazioni
di terza prova, la valutazione di un’eventuale Trattazione sintetica di argomenti dovrebbe avvenire
in conformità alla griglia messa a punto con i colleghi delle discipline, di concerto con i docenti
dell’area storico-filosofica (v. supra).
PARMA 15 maggio 2016
42
PROGRAMMA DI STORIA E
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Classe III D a.s. 2015-2016
Prof.ssa Emanuela Giuffredi
Testo in adozione: DE BERNARDI GUARRACINO Epoche vol. 2 e vol 3. Ediz. Bruno
Mondadori
Ore svolte : 80
1.
I MOTI DEL 1848 IN EUROPA E IN ITALIA
a. I moti del 1848: cause e caratteri generali
b. I moti in Italia: la prima guerra d’indipendenza
c. Approfondimento sullo Statuto Albertino e sulla costituzione della repubblica romana.
2.
L’EUROPA TRA 1850 E 1870.
a. Il secondo Impero in Francia
b. Il problema dell’unificazione germanica.
c. La politica di Bismark: la via prussiana all’unità
3.
IL MOVIMENTO NAZIONALE ITALIANO ED IL COMPIMENTO DELL’UNITA’
ITALIANA.
a. Il nuovo corso del Risorgimento: il Piemonte costituzionale diventa punto di riferimento del
movimento nazionalista.
b. Gli Stati italiani tra il progetto cavouriano e le nuove agitazioni mazziniane.
c. La seconda guerra d’indipendenza; l’anima moderata e quella democratica del nostro processo di
unificazione. La spedizione dei Mille.
d. La proclamazione del Regno d’Italia.
4.
IL DIFFICILE DECOLLO DELLO STATO UNITARIO.
a. L’Italia dopo l’unità
b. La destra storica
c. I problemi dell’Italia unita.
d. I problemi di politica estera: la questione veneta e quella romana
5.
L’EUROPA DELL’IMPERIALISMO
a. La seconda rivoluzione industriale
b. Il movimento operaio ed i partiti socialisti
c. L’imperialismo europeo in Africa ed in Asia.
d. Le teorie storiografiche sull’imperialismo
6.
L’EUROPA NELL’ETA’ DI BISMARK :1870- 1890.
a. Bismark ed il “concerto delle potenze”: la politica estera di Bismark
b. I governi della Sinistra in Italia: riforme e protezionismo
c. Il trasformismo
d. La politica estera della Sinistra: Triplice Alleanza ed espansione coloniale.
e. La dottrina sociale della Chiesa
43
7.
LA CRISI DI FINE SECOLO
a. Dalla realpolitik di Bismark alla weltpolitik guglielimina: la rottura degli equilibri
internazionali.
b. L’età dei nazionalismi: la diffusione degli ideali nazionalistici.
c. Verso il conflitto mondiale: le crisi marocchine, le guerre balcaniche.
d. La crisi del regime liberale in Italia: la svolta autoritaria di Crispi.
8.
L’ETA’ GIOLITTIANA
a. La volontà di rafforzare il regime liberale.
b. Le riforme di Giolitti.
c. Il decollo industriale
d. Il rapporto con i cattolici ed i socialisti
e. La guerra di Libia
f. Lettura integrale dell’opera di G. A. Stella, L’Orda.
9.
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
a. Grande guerra e guerra totale
b. Le cause profonde e occasionali del conflitto.
c. La posizione dell’Italia: dalla neutralità all’intervento
d. I principali avvenimenti militari
e. La diffusioni del pacifismo (1916-17)
f. La svolta del 1917
g. I trattati di pace: il problema della pace punitiva.
10.
LA RIVOLUZIONE COMUNISTA IN RUSSIA
a. L’impero russo nel periodo pre-rivoluzionario: panoramica generale sulla situazione
sociale, politica ed economica della Russia prima della rivoluzione.
b. La rivoluzione di febbraio: governo legalitario e soviet.
c. Lenin e le tesi di Aprile.
d. La rivoluzione di Ottobre.
e. La guerra civile. La Terza Internazionale
f. La nascita dell’URSS
g. L’economia russa dalla guerra civile alla fine degli anni venti.
h. L’URSS da Lenin a Stalin.
11.
L’EUROPA DEL TOTALITARISMO
a. La crisi postbellica in Europa: caratteri generali.
b. La definizione di Stato totalitario. Le caratteristiche principali.
c. Il “ biennio rosso” in Europa ed in Italia.
d. L’avvento del fascismo in Italia: dallo stato liberale allo stato fascista. Le principali
interpretazioni sull’origine del fascismo.
e. I caratteri del regime fascista.
f. La politica economica fascista
g. La politica estera fascista.
h. Il razzismo italiano. “Il manifesto degli scienziati razzisti”. Le leggi coloniali e le
leggi antiebraiche in Italia. Lettura integrale del testo “Le leggi antiebraiche
spiegate agli italiani di oggi” di Michele Serfatti
i. La repubblica di Weimar in Germania.
j. Il programma di Hitler e l’affermazione del nazismo in Germania.
44
k. La politica eugenetica di Hitler.
l. La politica antiebraica nazista. Il fenomeno concentrazionario.
12.
VERSO LA SECONDA GUERRA MONDIALE.
a. La scenario europeo negli anni Trenta.
b. Le cause della seconda guerra mondiale.
13.
LA SECONDA GUERRA MONDIALE (svolto in parte in modalità CLIL , con la
lettura di documenti in lingua inglese e con la visione di alcuni filmati tratti dagli archivi della
BBC)
a. I caratteri della guerra.
b. Cronologia dei principali eventi
c. L’Italia in guerra
d. *La Resistenza in Europa ed in Italia.
e. *Il problema del confine orientale italiano. (fascicolo di approfondimento)
Parma, 10 maggio 2016
Gli studenti
L’insegnante
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PROGRAMMA DI FILOSOFIA
Classe III D 2015-2016
Prof.ssa Emanuela Giuffredi
Testo in adozione: ABBAGNANO –FORNERO
La filosofia vol.2b, 3a e 3b. Ed. Paravia
Ore svolte: 88
IL CRITICISMO KANTIANO: LA FILOSOFIA DEL LIMITE
• Lettura integrale della prima prefazione alla “Critica della ragion pura” e lettura
parziale dell’Introduzione.
• La vita e le opere.
• Il criticismo come filosofia del limite.
• Il problema generale della “Critica della ragion pura”: le facoltà conoscitive, la ragione
tormentata dai problemi metafisici, la partizione della “Critica della ragion pura”; i
giudizi sintetici a priori
• L’estetica trascendentale: le forme a priori della spazio e del tempo come intuizioni pure,
la scientificità della matematica.
• L’Analitica trascendentale: le forme a priori dell’intelletto, le categorie o concetti puri.
La deduzione trascendentale e lo schematismo. Fenomeno e noumeno. La rivoluzione
copernicana.
• La Dialettica trascendentale: la ragione e le idee. L’uso regolativo e non costitutivo delle
idee.
• La Critica della ragion pratica: la legge morale a priori assoluta ed incondizionata.
Massime, imperativi ipotetici e categorici. I caratteri della moralità kantiana. I postulati
della ragion pratica. Il primato della ragion pratica.
• Per la pace perpetua: i tre articoli fondamentali.
• Una finestra sul ‘900. Jonas e i nuovi imperativi categorici, Adorno e la dialettica
negativa
LA FILOSOFIA DEL ROMANTICISMO
• Il rifiuto della ragione illuministica e la ricerca di nuove vie per accedere all’Assoluto.
• Il senso dell’infinito.
• La vita come inquietudine e desiderio.
• La concezione della storia. La filosofia politica romantica.
IDEALISMO
• Caratteri generali: dal dibattito sulla “cosa in sé” all’Io creatore.
• Fichte: la ricerca del fondamento comune dell’io e del fenomeno. Il principio originario:
attività creatrice infinita ed assoluta. La Dottrina della scienza ed i suoi tre principi. La
dottrina della conoscenza e la dottrina morale. Il primato della ragion pratica.
HEGEL
• Le tesi di fondo del sistema :finito ed infinito, ragione e realtà.
• La funzione della filosofia, la dialettica hegeliana. Idea, Natura e Spirito.
• La Fenomenologia dello Spirito: lo sviluppo della coscienza.
46
•
•
•
Lo Spirito soggettivo.
Lo Spirito oggettivo: diritto, moralità ed eticità.
La concezione della storia e dello stato.
SCHOPENHAUER.
• Il mondo come volontà e rappresentazione: il rapporto con Kant
• La volontà di vivere. Il pessimismo nelle sue diverse forme.
• L’arte, l’etica della pietà e l’ascesi come vie di liberazione dal dolore.
KIERKEGAARD
• Il rifiuto dell’hegelismo e la verità del singolo.
• L’infinita differenza qualitativa tra l’uomo e Dio.
• L’esistenza come possibilità. Gli stadi dell’esistenza.
FEUERBACH
• Destra e sinistra hegeliana: caratteri generali.
•
Feuerbach: la critica ad Hegel ed il rovesciamento dei rapporti di predicazione.
• La critica della religione: l’alienazione religiosa come perdita della propria essenza.
MARX
• Il rapporto di Marx con Hegel: il rapporto società-stato, il rapporto con la religione negli
scritti giovanili.
• La concezione materialistica della storia. La dialettica in Marx.
• Struttura e sovrastruttura; il rapporto tra forze produttive e rapporti di produzione.
• L’alienazione in Marx.
• Le leggi dell’economia capitalistica: plusvalore e pluslavoro.
• Le caratteristiche dell’età comunista.
IL POSITIVISMO
• Caratteri generali e contesto storico del positivismo europeo.
• Il rapporto tra scienza e filosofia.
• La fede nel progresso.
• Comte: la legge dei tre stadi, la classificazione delle scienze, il progetto della sociologia
come fisica sociale. La scienza come potere di previsione.
NIETZSCHE
• Introduzione: la vita e le opere.
• Il problema della nazificazione e denazificazione del suo pensiero.
• Il carattere della scrittura di Nietzsche.
• La nascita della tragedia: apollineo e dionisiaco. Lettura in classe di passi dalla Nascita
della tragedia.
• L’origine della decadenza occidentale.
• Il rapporto della storia con la vita
• La morte di Dio e la fine di tutte le illusioni metafisiche.
• L’oltreuomo, l’eterno ritorno e la volontà di potenza
• La genealogia della morale
• Il nichilismo.
47
FREUD E LA PSICANALISI
• La rivoluzione psicanalitica come mortificazione della megalomania umana.
• La realtà dell’inconscio: prima e seconda topica.
• Le strade di accesso all’inconscio: i sogni.
• La teoria della sessualità: cenni.
• “Il disagio della civiltà”. I due principi fondamentali: Eros e Thanatos.
• La riflessione sulla guerra. Lettura integrale del carteggio tra Freud e Einstein sulla
guerra.
HUSSERL E LA FENOMENOGIA
• Caratteri generali della fenomenologia.
• Edith Stein e il problema dell’empatia.
•
* LEVINAS: VOLTO E RICONOSCIMENTO (intervento del tirocinante)
Parma, 10 maggio 2016
Gli studenti
L’insegnante
48
LICEO CLASSICO STATALE G.D.ROMAGNOSI
PARMA
PROGRAMMA DI MATEMATICA
III D
A.S. 2015-2016
Prof. Patrizia Aiello
Premessa
La classe mi è stata affidata in prima liceo: ciò ha ritardato l’affinamento della relazione e
l’armonizzazione delle abitudini nell’ambito dell’insegnamento/apprendimento. Il lavoro regolare
nell’ultimo triennio ha comunque favorito, (con molta difficoltà) un processo di maturazione sia
sotto il profilo disciplinare che sotto quello dell’autonomia e del metodo, ovviamente con le naturali
differenze dovute alle singole attitudini e agli interessi personali
La classe ha avuto nella maggioranza dei casi, in tutto il percorso liceale, un atteggiamento aperto
verso la relazione educativa; il clima relazionale è migliorato nel tempo e vede un buon livello di
convivenza e collaborazione. Per quanto riguarda l’andamento didattico gli alunni non sono stati
sempre diligenti ed hanno raggiunto discreti livelli di autonomia nel lavoro solo in quest’ultimo
anno. Sul piano dei singoli interessi, delle motivazioni allo studio e del conseguimento degli
obiettivi didattici la classe si è mostra con un livello modesto di preparazione e non sempre
disponibile all’impegno, nonostante la partecipazione al dialogo scolastico, pur migliorata durante il
percorso, sia stata da me spesso sollecitata. All’interno della classe si distinguono alcuni alunni che,
grazie ad un impegno costante, hanno conseguito alla fine del liceo un profitto decisamente buono.
Un altro gruppo invece ha compiuto un percorso che ha visto migliorare progressivamente il proprio
processo di apprendimento, arrivando al raggiungimento degli obiettivi fissati e ad un profitto
pienamente sufficiente. Infine si può individuare anche una terza fascia rappresentata da studenti
che hanno conseguito gli obiettivi con un percorso caratterizzato da difficoltà e da risultati meno
brillanti, con una valutazione mediamente sufficiente. Il lavoro in matematica è stato sviluppato in
modo da creare negli studenti la consapevolezza della specificità e della complessità del sapere
matematico.
Obiettivi:
Riconoscere i fondamenti istituzionali della disciplina nelle sue linee essenziali.
Utilizzare in maniera appropriata il linguaggio tecnico e formale.
Riconoscere, nell’ambito di alcuni semplici problemi e questioni, quali leggi e/o principi generali
devono essere utilizzati.
Goniometria
Archi orientati, misura degli archi, sistema sessagesimale, radiante.
Funzioni goniometriche: definizione geometrica di seno, coseno, tangente di un angolo, le
funzioni goniometriche definite nella circonferenza goniometrica, dominio, codominio, monotonia,
periodicità e rappresentazioni grafiche delle funzioni goniometriche seno, coseno e tangente.
Definizione di cotangente di un angolo, secante di un angolo, cosecante di un angolo.
Le funzioni goniometriche di alcuni angoli particolari: angoli di 30°, 45°, 60°. Le funzioni
goniometriche inverse. Le funzioni goniometriche e le trasformazioni geometriche.
Formule goniometriche:
Formula fondamentale della goniometria sen2 + cos2 =1, valori delle funzioni goniometriche
mediante una sola di esse. Gli angoli associati, formule di addizione e sottrazione, formule di
duplicazione, formule di bisezione, formule parametriche, formule di prostaferesi (tutte con
dimostrazione).
49
Le equazioni e le disequazioni goniometriche:
Le equazioni goniometriche elementari, equazioni lineari in seno e coseno (metodo algebrico,
metodo grafico, metodo dell’angolo aggiunto), equazioni omogenee in seno e coseno: equazioni
omogenee di 2° grado, equazioni riconducibili a omogenee di 2° grado in seno e coseno.
Le disequazioni goniometriche elementari (risoluzione grafica della disequazione e risoluzione con
la circonferenza goniometrica). Le disequazioni goniometriche non elementari.
Trigonometria:
I triangoli rettangoli: teoremi sui triangoli rettangoli, la risoluzione dei triangoli rettangoli
applicazioni dei teoremi sui triangoli rettangoli. Teorema della corda (con dimostrazione). I
triangoli qualunque: teorema dei seni (con dimostrazione), teorema di Carnot o del coseno (con
dimostrazione), la risoluzione dei triangoli qualunque. Area di un triangolo.
Potenze a esponente reale.
Funzioni esponenziali e logaritmica: definizione, proprietà e grafici.
Logaritmi e proprietà relative
Equazioni esponenziali, equazioni logaritmiche.
Disequazioni esponenziali e logaritmiche.
Analisi matematica
Intorno, punto isolato, punto di accumulazione
Funzioni
Definizioni fondamentali
Funzioni pari, dispari, periodiche, crescenti e decrescenti, monotone
Dominio di una funzione y =f (x)
Limiti delle funzioni e continuità
Limite finito di una funzione per x che tende ad un valore finito
Limite destro e limite sinistro
Limite finito di una funzione per x che tende all’infinito
Limite infinito di una funzione per x che tende all’infinito
Limite infinito di una funzione per x che tende ad un valore finito
Teorema di unicità del limite (con dimostrazione)
Teorema della permanenza del segno (con dimostrazione)
Teorema del confronto (teorema dei carabinieri) (con dimostrazione)
Esistenza del limite per le funzioni monotone
Continuità di una funzione e calcolo dei limiti
Continuità delle funzioni elementari
Operazioni sui limiti
Teorema sul calcolo del limite della somma algebrica di funzioni (senza dimostrazione)
Teorema sul calcolo del limite del prodotto di due funzioni (senza dimostrazione)
Teorema sul calcolo del limite del quoziente di due funzioni (senza dimostrazione)
Limiti delle funzioni razionali intere e fratte per x che tende ad un valore finito e per x che tende
ad un valore infinito (senza dimostrazione)
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Limiti notevoli (con dimostrazione)
Infiniti e infinitesimi e il loro confronto (generalità)
Funzioni continue
Discontinuità delle funzioni:discontinuità di prima ,seconda e terza specie
Teorema di Bolzano-Weierstrass (enunciato e interpretazione grafica)
Teorema dei valori intermedi (enunciato e interpretazione grafica)
Teorema di esistenza degli zeri (enunciato e interpretazione grafica)
Derivata di una funzione
Rapporto incrementale (definizione)
Derivata di una funzione e suo significato geometrico.
Teorema sulla continuità delle funzioni derivabili (dimostrazione)
Derivate fondamentali (con dimostrazione y = k, y = x2, y = , y = cos x , y = sen x ,
y = ex , y =loga x )
Teorema sulla derivata della somma di due funzioni derivabili (con dimostrazione)
Teorema sulla derivata della differenza di due funzioni derivabili (con dimostrazione)
Teorema sulla derivata del prodotto di funzioni derivabili (con dimostrazione)
Teorema sulla derivata del quoziente di due funzioni derivabili (con dimostrazione)
Derivata di funzione di funzione (senza dimostrazione)
g(x)
La derivata di [f(x)]
(con dimostrazione)
Retta tangente in un punto ad un grafico di una funzione
Punti stazionari, punti angolosi, punti di cuspide
Teoremi sulle funzioni derivabili
Teorema di Rolle (interpretazione geometrica)
Teorema di Lagrange (interpretazione geometrica)
Funzioni derivabili crescenti e decrescenti
Regola di De L’Hopital (solo enunciato)
Massimi, Minimi, Flessi
Definizione di massimo e minimo relativo
Definizione di concavità di una curva, la concavità e il segno della derivata seconda.
Definizione di punto di flesso, ricerca dei flessi con lo studio del segno della derivata seconda.
Massimi, minimi, flessi.
Studio di funzioni (razionali intere e fratte).
Asintoti verticali, orizzontali, obliqui
Studio di funzioni razionali intere e fratte
Parma 10.05.2016
Prof. Patrizia Aiello
51
Classe III D – anno scolastico 2015-2016 – fisica
Insegno in questa classe solo da quest’anno; nei due anni precedenti è stato svolto solo il programma del
primo anno, per ragioni che i miei predecessori saprebbero spiegare meglio di quanto non possa fare io.
Abbiamo quindi operato una drastica selezione degli argomenti per trattare quelli principali; ciononostante
giunti a metà maggio dobbiamo riconoscere che non è stato possibile approfondire in maniera adeguata il
magnetismo. Gli allievi sono in genere disponibili all’apprendimento e interessati alla disciplina, e
partecipano attivamente alle lezioni. Qualche alunno invece manifesta troppo spesso la propria insofferenza e
preferisce le distrazioni all’attenzione.
Le lezioni sono frontali, se con ciò si intende la rinunzia a una didattica alternativa, ma nello stesso tempo
interattive, ossia basate sul metodo delle domande e risposte; gli esercizi svolti alla lavagna dagli allievi non
sono solo di ripasso, ma strumento per approfondire un argomento o introdurne uno nuovo, insomma fanno
parte della spiegazione. Il metodo di valutazione privilegia la certezza degli elaborati scritti, ma le
interrogazioni orali possono essere uno strumento per valorizzare allievi che, pur volenterosi e capaci di
comprendere i concetti e i metodi risolutivi, sbagliano abitualmente i calcoli e consegnano elaborati che non
rispecchiano il loro impegno.
PROGRAMMA DI FISICA
Lavoro di una forza costante. Energia cinetica e potenziale.
Termodinamica: nozioni generali, primo e secondo principio, ciclo di Carnot, entropia.
Campo elettrico e potenziale elettrico; condensatori piani; lavoro di un campo elettrico.
Corrente elettrica; leggi di Ohm.
Magnetismo: interazioni tra correnti e magneti; moto di una carica nel campo elettrico.
Ore svolte al 15 maggio: 50.
52
LICEO GINNASIO STATALE “G.D. ROMAGNOSI”
Viale Maria Luigia 1, 43100 PARMA
Anno Scolastico 2015-2016
CLASSE III D
LINGUA E LETTERATURA INGLESE
PROGRAMMA SVOLTO
Docente: Paola Marconi
-Testo in uso nella classe: S. Maglioni. G. Thomson, Literary Hyperlinks, voll. A and B, CIDEB
-Brani in fotocopia (tratti dai volumi indicati tra parentesi)
OBIETTIVI E METODO
Nel corso dell’anno, gli studenti sono stati guidati alla comprensione, all’analisi e
all’interpretazione di testi letterari di autori anglosassoni appartenenti al periodo Romantico e
Vittoriano, fino alle soglie del Modernismo. Tutti i brani selezionati sono stati esaminati sul piano
tematico e stilistico, ponendo particolare attenzione alle scelte lessicali e retoriche e talora ai
rapporti intertestuali con opere di altri autori. Di ogni passo è stata proposta una close reading; il
relativo lavoro di analisi e interpretazione ha mirato a fornire agli studenti gli strumenti per
inquadrare i testi nell’ambito complessivo delle opere da cui sono stati tratti, nel genere di
appartenenza (evidenziando quindi le finalità dell’opera, le forme della sua trasmissione o
diffusione, il lettore ideale a cui l’opera è diretta), nel clima letterario e culturale in cui lo scrittore
ha operato. Gli studenti sono stati invitati a riflettere sui testi proposti e ad avanzare interpretazioni,
anche personali, appoggiandosi al proprio bagaglio di conoscenze, delle opere esaminate.
Le lezioni di tipo frontale si sono alternate a momenti di discussione e confronto; in ogni
caso si è dato spazio all’intervento dei singoli allievi, alle loro domande e sollecitazioni. Il momento
di discussione orale ha inoltre dato l’opportunità agli studenti sia di acquisire maggiore scioltezza
nell’esposizione di concetti ed opinioni, sia di consolidare il proprio vocabolario personale
attraverso un costante lavoro sul lessico, le forme idiomatiche, la riformulazione delle idee in modi
diversi.
Le prove orali e scritte (incluse due simulazioni di Terza prova) hanno verificato la capacità,
da parte degli allievi, di esporre in maniera chiara e sintetica gli argomenti trattati, oltre che di
riflettere sui testi, argomentare posizioni critiche, analizzare in maniera dettagliata i brani esaminati.
Si ritiene che l’obiettivo del lavoro del triennio liceale, ovvero il raggiungimento di
competenze linguistiche pari al livello B2 del Quadro di Riferimento Europeo, sia stato realizzato
da pochi studenti. La classe si è presentata infatti, fin dall’inizio dell’anno scolastico, spesso attenta,
curiosa, capace di adeguata partecipazione al lavoro in aula, ma, in certi casi, dotata di competenze
linguistiche (sia scritte che orali) non pienamente sviluppate, di limitata autonomia nelle operazioni
di analisi testuale e nella comprensione critica dei testi, e bisognosa di costanti sollecitazioni
all’impegno serio e continuativo nell’affrontare la disciplina. Alcuni studenti dispongono tuttavia di
buone, talora eccellenti, competenze linguistiche, ed hanno affrontato il lavoro scolastico con
consapevolezza e maturità, partecipando in maniera attiva e propositiva alle lezioni; i risultati
raggiunti sono, in questi casi, del tutto soddisfacenti.
53
AUTORI E TESTI
Introduction to the Romantic Age; “Characteristics of Romanticism”; “The First Generation of
Romantic Poets” “The Second Generation”.
Further readings:
• The idea of Nature in the Augustan Age: Alexander POPE, from An Essay on Criticism,
“First follow Nature” (in The New Mirror of the Times, p. 276);
Thomas GRAY
From “Elegy written in a country churchyard” (ll. 1-60) (handout).
William WORDSWORTH
From the Preface to the second edition of the Lyrical Ballads (1800):
• “A certain colouring of the imagination” (in Only Connect. New Directions)
• “We are seven” (handout)
• “I wandered lonely as a cloud”;
• “Three years she grew in sun and shower”;
• “The solitary reaper” (in The New Mirror of the Times, II, p.16);
• “The rainbow” (in The New Mirror of the Times)
• “Our birth is but a sleep”, from Intimations of Immortality (in The New Mirror of the Times)
Further readings: from The Mirror of the Times, vol. 2, p. 19, on Childhood and p. 20, on Nature.
Samuel Taylor COLERIDGE
From “Rime of the Ancient Mariner”:
• fit I;
• fit II (in W.Wordsworth, S.T.Coleridge, Lyrical Ballads, ed. M.Mason, Longman
2007);
• fit IV (ibidem);
• fit VII (ibidem)
From Biographia Literaria, ch. XIV (“Occasion of the Lyrical Ballads and the objects
originally proposed”).
John KEATS
• Letter of J.Keats to Benjamin Bailey, November 22, 1817 (excerpts) (in Keat’s Poetry and
Prose, Norton, p. 102) (handout);
• Letter of J. Keats to George and Tom Keats, December 21, 1817 (excerpts) (ibid., p. 109);
• Letter of J.Keats to Richard Woodhouse, Oct.27, 1818 (ibid.,pp. 294-5);
• “La belle dame sans merci” ;
• “Ode on a Grecian Urn”;
• “Ode to a Nightingale” (handout).
Percy Bysshe SHELLEY
• Excerpt from A Defense of Poetry (handout);
• “Ode to the West Wind”
• “Ozymandias”.
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Mary SHELLEY
From: Frankenstein
• Author’s Introduction (1831) (Penguin Classics ed.) (handout)
• Preface (by P.B. Shelley, 1818) (Ibid.)
• Passage from ch. 5 (“The creation of the monster);
• Passage from ch. 9 (“Nothing is more painful”)
• Passage from ch. 15 (“But Paradise Lost excited…”);
• Passage from ch. 16 (“Cursed, cursed creator!”);
• Passage from ch. 19 (“We had scarcely visited”);
• Passage from ch. 24 (And now my wanderings began”).
Introduction to the Victorian Age.
Charles DICKENS
From: Oliver Twist
• Preface (1858 ed.) (handout)
• “Jacob’s Island”.
From: Hard Times
• “A man of realities”.
Emily BRONTË
From: Wuthering Heights
• Currer Bell’s “Preface” to the 1850 edition of the novel (pp. 30-41, Penguin Books)
(handout);
• “I am Heathcliff!” (from chapter 9);
• “Haunt me then!” (passage from ch. 16, handout.);
• The end of the novel (passage from ch. 34, handout).
Edgar A. POE
• “The Fall of the House of Usher” (passages from the beginning and the conclusion of the
tale) (handout)
• “The Oval Portrait”
Further readings: excerpts from: T.Todorov, La letteratura fantastica, Garzanti 1983
and from The New Mirror of the Times, 2, pp. 146; 152-153.
Alfred TENNYSON
• “Ulysses”
• From: “The Lotos-Eaters”, stanzas iv, vi, viii.
The dramatic monologue.
Oscar WILDE
From: The Picture of Dorian Gray
• Preface (handout)
• “I would give my soul for that” (from ch. 2).
55
James JOYCE
From: Dubliners
• “Eveline”;
• “The Dead” *
Parma, 9 maggio 2016
La Docente
I Rappresentanti di Classe
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STORIA DELL’ARTE
Programma svolto e relazione finale sulla classe 3°D
anno scolastico 2015-2016
docente prof. Renata Anna Pellegrino
IL SEICENTO
Il Barocco: caratteri generali
- Caravaggio (Ragazzo con il canestro di frutta, Morte della vergine,Sette opere di Misericordia,
David con la testa di Golia )
IL SETTECENTO
- Il Rococò (cenni)
- Il Grand Tour (lettura)
L’OTTOCENTO
- Il Neoclassicismo:
• Teorie di Winckelmann e Mengs
• Canova (Teseo sul Minotauro, Eros e Psiche, Le Grazie, Paolina Borghese, Tomba di M.Cristina
d’Austria).
• David (Il giuramento degli Orazi, Marat assassinato, Bonaparte al Gran San Bernardo)
•
•
•
•
Il Romanticismo
Contesto storico-letterario
Germania: Friederich (Viandante sul mare di nebbia)
Inghilterra: Turner (paesaggi)
Francia: Géricault (La zattera della Medusa, ritratti di alienati)
Delacroix (La Libertà che guida il popolo, Donne di Algeri)
• Italia: Hayez (il Bacio, Vespri siciliani, ritratti)
• Lettura del saggio “Classico e romantico” di G.C.Argan (estratti)
•
•
•
Il Realismo
Contesto storico-culturale
Courbet (Atelier dei pittori, gli Spaccapietre)
I Macchiaioli (Fattori, Lega)
•
•
•
•
•
L’Impressionismo
Contesto storico culturale
Tecnica pittorica e collegamenti con l’arte giapponese
Manet (La colazione sull’erba, Olympia, La barista delle Folies Bergeres)
Monet (Impressione: sole nascente, serie della cattedrale di Rouen, serie dello Stagno delle ninfee)
Renoir (Moulin de la Galette), Degas (L’assenzio)
Il post - Impressionismo
• Van Gogh (I mangiatori di patate, autoritratti, Notte stellata, Campo di grano con corvi)
IL NOVECENTO *
- Le Avanguardie Storiche (cenni)
* contenuti sviluppati in parte dopo il 15 maggio
Ore disciplinari svolte 47 (al 15/5/2016)
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RELAZIONE FINALE -
a.s. 2015-2016
CLASSE 3°D
La classe ha partecipato con buona frequenza alle lezioni, manifestando discreto interesse per la
materia. In alcuni alunni la conoscenza della storia dell’arte ha portato allo sviluppo di
approfondimenti e ricerche personali, ma ha raggiunto solo per pochi livelli di eccellenza.
Gli obiettivi posti all’inizio dell’anno (riconoscere gli elementi peculiari del linguaggio artistico nei
diversi periodi storici esaminati; individuare nelle opere i caratteri tematici, tecnici e stilistici,
collegandoli al contesto storico-culturale di produzione; acquistare la consapevolezza di possibilità
di letture diverse di un’opera, in rapporto ai diversi metodi di indagine e alle diverse impostazioni
culturali; saper istituire collegamenti interdisciplinari, relativamente al piano tematico, stilistico,
storico, letterario) appaiono raggiunti, in misura diversa, da tutti gli alunni.
Permangono differenze di valutazione per quanto riguarda il piano espressivo, in cui un certo
numero di studenti, pur padroneggiando i contenuti di base della materia, non ha raggiunto
l’autonomia espositiva e la capacità critica di commento delle opere.
Per quel che riguarda i contenuti, il programma è stato svolto in misura leggermente minore rispetto
a quanto preventivato, a causa del minor numero di ore avute a disposizione: infatti, a fronte di una
previsione di 66 ore annuali per la disciplina, sono state effettuate solo 47 ore di lezione (alla data
del 15 maggio 2016). Questo si è verificato a causa di festività, uscite, impegni disciplinari,
assemblee di istituto, che hanno coinciso con le ore riservate alla materia, già peraltro insufficienti
all’effettivo svolgimento del programma ministeriale.
Il docente
Prof. Renata Anna Pellegrino
58
PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE
Anno scolastico 2015/16
Classe III D
Docente: Maria Angela Fontechiari
La classe, che ho conosciuto a partire da questo anno scolastico, si presenta come gruppo
eterogeneo: la maggior parte di alunni ha partecipato alle attività didattiche con sufficiente
attenzione, alcuni hanno manifestato un attivo interesse alle proposte culturali, mentre un gruppo
ristretto ha mostrato un impegno non sempre adeguato.
Il livello di apprendimento è stato condizionato da uno studio prevalentemente orientato alla
preparazione immediata alle prove di verifica, che ha consentito il raggiungimento di risultati
complessivamente positivi per la maggior parte della classe, limitando tuttavia la permanenza nel
tempo dei contenuti appresi.
Lo svolgimento del programma, così come previsto dal piano di lavoro comune di Dipartimento, ha
risentito dell’esiguo numero di ore curricolari, anche in relazione alla complessità dei temi trattati.
Le necessarie attività di consolidamento e di verifica orale hanno inoltre limitato ulteriormente il
tempo a disposizione. Per questi motivi, non è stato possibile affrontare il modulo di Scienze della
Terra, né riprendere in classe i contenuti svolti negli anni passati, necessari come prerequisiti per
l’acquisizione dei temi trattati.
Lo svolgimento degli argomenti di chimica organica è stato essenzialmente finalizzato
all’insegnamento-apprendimento degli elementi di base per la comprensione dei moduli di
biochimica (biomolecole e metabolismo cellulare).
Metodi didattici
Sono state utilizzate lezioni frontali e dialogate, sollecitando il più possibile il coinvolgimento e la
partecipazione degli studenti, attraverso la presentazione degli argomenti in forma problematica.
Strumenti
Sono stati utilizzati:
- libri di testo in uso:
• Valitutti, Taddei, Kreuzer, Massey, Sadava, Hillis, Craig Heller, May R. Berenbaum
- Dal carbonio agli OGM Biochimica e biotecnologie - Zanichelli;
• S. Passannanti, C. Sbriziolo - Noi e la Chimica. Dagli atomi alle trasformazioni Tramontana;
- materiali multimediali (audiovisivi, presentazioni in PowerPoint);
- schemi delle vie metaboliche (riassuntivi e/o con il dettaglio delle reazioni), utilizzati nelle
spiegazioni e nelle verifiche orali (in allegato).
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Verifiche
La verifica del livello di apprendimento raggiunto dagli studenti si è svolta mediante:
− prove scritte strutturate (vero/falso, scelte multiple, testi/affermazioni da completare, corrispondenze,
definizioni),
− trattazione sintetica di argomenti (tipologia A della terza prova scritta dell’esame di stato),
− prove orali (interrogazioni individuali).
La verifica delle conoscenza delle vie metaboliche trattate si è basata sulla capacità di spiegarne le varie
tappe rappresentate negli schemi forniti e utilizzati dagli studenti durante le verifiche orali.
Valutazione
La valutazione delle prove scritte strutturate è stata definita in base al rapporto tra il punteggio ottenuto e il
punteggio totale.
La valutazione della trattazione sintetica di argomenti è stata espressa in relazione ai criteri proposti nella
griglia allegata, adottata dal Dipartimento di scienze.
La valutazione delle prove orali è stata formulata sulla base dei seguenti criteri:
• conoscenza dei contenuti,
• chiarezza nell’esposizione e uso appropriato del lessico specifico,
• capacità di analisi, sintesi, organizzazione logica e rielaborazione dei contenuti.
Programma svolto
(Numero ore effettive svolte al 15/05/16 = 59)
Gli argomenti contrassegnati dall’asterisco sono stati trattati dopo il 15 maggio
ELEMENTI DI CHIMICA ORGANICA
-
I composti organici: caratteristiche generali e varietà.
Ruolo centrale del carbonio: la tetravalenza e l’ibridazione del carbonio, i tipi di orbitali
ibridi, i legami σ e π.
Alcani, alcheni e alchini: proprietà fisiche, formule molecolari e di struttura, nomenclatura;
descrizione dei tipi di reazione: combustione, sostituzione e addizione.
Isomeria: isomeri di struttura e stereoisomeri.
Benzene e composti aromatici: proprietà e struttura del benzene, significato di aromaticità.
Gruppi funzionali e riconoscimento dei composti organici diversi dagli idrocarburi: i
gruppi funzionali di alcoli, aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, esteri e ammine.
LE BIOMOLECOLE
-
-
-
Carboidrati: il ruolo biologico e classi; classificazione, isomeria, forme lineari e cicliche
dei monosaccaridi; il legame glicosidico e i disaccaridi più comuni; struttura e funzioni dei
principali polisaccaridi.
Lipidi: proprietà e classificazione (lipidi semplici e complessi); struttura e proprietà fisiche
degli acidi grassi, gli acidi grassi essenziali; struttura, proprietà e ruolo energetico dei
trigliceridi; proprietà e funzione strutturale dei fosfogliceridi.
Proteine: la struttura degli amminoacidi, gli amminoacidi essenziali, il legame peptidico;
proteine semplici e complesse; le funzioni delle proteine; la struttura primaria, secondaria,
terziaria e quaternaria; la denaturazione delle proteine.
60
-
-
Enzimi: caratteristiche e funzione; il sito attivo e l’interazione tra enzima e substrato
(modello chiave-serratura e modello dell’adattamento indotto); fattori che influenzano
l’attività degli enzimi; enzimi allosterici; regolazione dell’attività enzimatica: controllo
allosterico, inibizione competitiva, sistemi multienzimatici.
Acidi nucleici: struttura dei nucleotidi; struttura e funzione del DNA; struttura e funzione
degli RNA (mRNA, rRNA e tRNA).
IL METABOLISMO CELLULARE
-
-
-
Metabolismo energetico: catabolismo e anabolismo, vie metaboliche e reazioni accoppiate;
le ossidoriduzioni nei sistemi biologici, coenzimi trasportatori di elettroni (NAD+ e FAD);
l’ATP e i processi di idrolisi e fosforilazione; i principali meccanismi per la regolazione
delle vie metaboliche.
Catabolismo dei carboidrati: la glicolisi (fase preparatoria e di recupero) e il suo
rendimento energetico; la via anaerobica del piruvato e il processo di fermentazione; la
respirazione cellulare: formazione del gruppo acetile, ciclo di Krebs, catena respiratoria,
fosforilazione ossidativa e chemiosmosi; resa energetica dell’ossidazione completa del
glucosio.
Quadro sintetico degli stadi della produzione di energia dalle proteine e dai lipidi.
LE BIOTECNOLOGIE
- Alcune tappe dell’Evoluzione storica delle biotecnologie: l’origine delle biotecnologie,
biotecnologie antiche e moderne, l’esperimento di Cohen e Boyer e l’avvento
dell’ingegneria genetica, la produzione di insulina ricombinante.
- La tecnologia del DNA ricombinante: DNA ricombinante; enzimi di restrizione, DNA
ligasi, vettori plasmidici, elettroforesi su gel, cDNA; clonaggio di un gene.
- Isolamento e amplificazione dei geni: sonde, DNA polimerasi, PCR.
- *Applicazioni delle biotecnologie: il progetto Genoma Umano, OGM, produzione di
farmaci biotecnologici, biorisanamento.
Parma,
I rappresentanti di classe
L’insegnante
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PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA
LICEO CLASSICO “G.D.ROMAGNOSI”
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
Classe III D
verifica iniziale della funzionalità organica generale
test motori
esercizi per il miglioramento delle capacità condizionali, (forza-resistenza-mobilità articolarevelocità) e coordinative attraverso:
-esercizi a corpo libero e a carattere generale ;
-esercizi con l’ausilio di piccoli attrezzi (funicelle-cerchi-piccoli pesi);
-esercizi di motricità: corse a diversi ritmi, simulazione step (scale); spinning
-esercizi di potenziamento a carico naturale(addominali, arti sup. ed inf.) e con l’ausilio di
grandi attrezzi (spalliera);
-attività sportive:pallavolo(fondamentali individuali e di squadra),calcetto ( maschile con
tornei finali,);basket (partite con cenni sulle principali regole e sui fondamentali individuali;
tennis tavolo (gioco individuale e a coppie); badminton ( gioco individuale ed a coppie )
-nozioni generali sull’utilità e sull’importanza dell’attività motoria come aspetto di benessere sia
fisico che mentale.
ALDO PANCIROLI
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Relazione finale 2015-2016
Educazione Fisica
Classe III D
Premessa: la classe, nei periodi 18 settembre 2015 – 12 ottobre 2015 e 20 marzo 2016 – 5 maggio
2016 , è stata affidata ad un supplente.
La classe III D composta da 18 elementi ha dimostrato, nel corso degli anni, di essere
disomogenea con una componente maschile che, col tempo, si è attivata, trovando interessi da
coltivare, ed una femminile, nella maggioranza dei casi, scarsamente interessata e, solo
saltuariamente disponibile. I risultati, generalmente, sono meno brillanti rispetto agli standard
delle classi terminali.
PROVE DI VERIFICA: TIPOLOGIA, NUMERO, PERIODICITA’.
Anche in base alle Delibere del Collegio docenti dell’A.S. 2011/2012 n.5 del 16/9 /2011, N. 16 del
2/4/2012, alla comunicazione del Dirigente Scolastico n.10 prot. 2609/A15 del 10/9/2012, sono
state svolte le seguenti verifiche, con le modalità di comunicazione dei voti indicata:
a. nella disciplina pratica, nel primo periodo, almeno 2 valutazioni; nel secondo periodo, causa
assenza del docente titolare, 2 valutazioni ( al 15 maggio ).
b. Le valutazioni sono state, di tipo formativo, cioè dopo un periodo di lavoro, che spesso ha
contenuto anche prove oggettive, il voto ha quantificato l’impegno, la partecipazione, la serietà
ed un eventuale miglioramento qualitativo dello studente nelle attività svolte
c. tutte le valutazioni sono state inserite nel registro elettronico dei voti entro 7 giorni dalla
trascrizione sul registro cartaceo..
L’insegnante
Panciroli
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Il Consiglio della classe III D
Paola Ferrari religione
Rosanna Spadini italiano
Alessandro Calzolari latino e greco
Emanuela Giuffredi storia e filosofia
_____________________________________
Patrizia Aiello matematica
Francesco Di Benedetto fisica
Paola Marconi inglese
Renata Anna Pellegrino storia dell'arte
Maria Angela Fontechiari scienze
Aldo Panciroli scienze motorie
Parma, 16 maggio 2016
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