Documento 5A IT - ISIS "GOBETTI
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D DOC E/26g Rev.00 del 30/04/2015 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO _________ CLASSE: QUINTA, SEZIONE A I.T INDIRIZZO TECNICO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI ARTICOLAZIONE INFORMATICA Liceo Linguistico – Liceo Scientifico – Liceo Scientifico delle Scienze Applicate – Liceo Scientifico Sportivo Istituto Tecnico: Amministrazione Finanza e Marketing – Relazioni Internazionali – Informatica e Telecomunicazioni Via Roma, 77/A - 50012 Bagno a Ripoli (FI) Tel 055 630087 / 6510107 Fax 055 630138 Cod. fisc. 94219850487 www.gobettivolta.gov.it [email protected] [email protected] [email protected] PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ELENCO CANDIDATI Classe V A I.T. a. s.2015/16 CANDIDATI CANDIDATI 1.AMEDEI ALESSANDRO 2.BANDINELLI ALESSANDRO 3.BATTISTINI LORENZO 4.BENVENUTI MARCO 5.BONAIUI ANDREA 6.CIONETTI EDOARDO 7.FEMIA DAVIDE 8.FOSCHINI SILVIA 16.NATALI ALESSANDRO 17.PAPUCCI NICCOLO’ 18.PICCINI TOMMASO 19.PITERA’ SAMUELE 20.RIGHINI LAPO 21.SCARDI LEONARDO 22.VENTISETTE MICHAEL 23.ZOPPINI MATTEO All. 0 – la documentazione riservata relativa alle situazioni di disabilità è depositata agli atti. Anno scolastico Classe/sezione - terzo - 2013/14 3 - quarto - 2014/15 4 - quinto - 2015/16 5 A I.T A I.T A I.T Studenti inseriti Totale alunni Esito scrutinio finale * interni esterni 27 0 ammessi non ammessi ritirati 22 4 1 interni esterni 25 0 ammessi non ammessi ritirati 22 3 0 ritirati 0 interni esterni 23 0 23 * provenienti da altra sezione o indirizzo o ripetenti dell’Istituto 2 di 15 Il consiglio di classe, nella componente dei docenti, è risultato nel corso del triennio come di seguito indicato: ISTITUTO TECNICO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI ARTICOLAZIONE INFORMATICA Terza Quarta Quinta Materia NOME DOCENTE NOME DOCENTE NOME DOCENTE Lingua e Cultura Giuliana Fiore Mauretta Bernardini Mauretta Bernardini Inglese Tatiana Grazi Tatiana Grazi Tatiana Grazi Matematica Sara Modi Sara Modi Sara Modi Complementi di Matematica Sara Modi Sara Modi Giuseppe Guarascio Gennaro Dandretta Giuseppe Guarascio Cristiano Nesti Franco Lanciano Luciano Bocci Franco Lanciano Luciano Bocci Andrea Celestino Gennaro Dandretta Andrea Celestino Cristiano Nesti Storia Informatica Telecomunicazioni Sistemi e Reti Tecnologie Progettazione di Andrea Celestino Sistemi Informatici e di Gennaro Dandretta Telecomunicazioni Zuccaro/Lentucci Cristiano Nesti Giuseppe Guarascio Gennaro Dandretta Daniela Battaglino Mauro Angioni Laura Lentucci Mauro Angioni Laura Lentucci Mauro Angioni Gestione Progetto, Organizzazione di Impresa Scienze Motorie e Sportive Pierfrancesco Franceschini Pierfrancesco Franceschini Pierfrancesco Franceschini Religione Cattolica Angela Lamia Angela Lamia Marco Carraresi Franco Camilli Scilla Ceccarelli Franco Camilli Scilla Ceccarelli Franco Camilli Scilla Ceccarelli Docenti di Sostegno 3 di 15 CARATTERISTICHE DELLA CLASSE (Profilo della classe sul piano della disciplina e del profitto, in considerazione della situazione di partenza dell’anno in corso, della progressione nell’arco del triennio e degli obiettivi generali raggiunti). All'inizio del triennio la classe manifestava alcune fragilità per quanto riguarda le competenze di base, sia nell'area letteraria che in quella di indirizzo con profonde disuguaglianze tra gli studenti, la maggior parte dei quali mostravano carenze nel metodo di studio e avevano difficoltà più o meno accentuate a sostenere il ritmo di lavoro necessario a raggiungere gli obiettivi prefissati. La disomogeneità del gruppo classe non ha sempre consentito la partecipazione attiva di tutti i suoi componenti. La situazione è migliorata in quarta e si è evoluta ulteriormente in quinta, quando gli studenti hanno in massima parte mostrato maggiore impegno e costanza nello studio. Nonostante le difficoltà sul piano del profitto, l'aspetto disciplinare è stato globalmente positivo, sia per quanto riguarda il rispetto delle regole scolastiche in classe e durante le attività e i viaggi di istruzione. Il dialogo educativo è migliorato nel corso del triennio, come anche il rapporto tra gli studenti che è diventato via via sempre più collaborativo, superando le diversità individuali e consentendo agli insegnanti di lavorare in un clima costruttivo e sereno. Alta, anche se non sempre adeguata alle attese, è stata anche la partecipazione alle attività e ai progetti promossi all'interno dell'Istituto. Sul piano del profitto, la classe ha acquisito nelle materie di indirizzo competenze di base abbastanza omogenee grazie ad un lavoro di interscambio fra studenti soprattutto nelle ore di laboratorio; nelle materie di base pur con le dovute differenze, ogni studente ha effettuato un percorso costruttivo in direzione degli obiettivi generali prefissati in virtù di interesse e partecipazione attiva alle lezioni. La classe appare attualmente divisa in tre fasce: un primo gruppo ha acquisito, grazie all'impegno costante e attivo, una buona autonomia nello studio e apprezzabile spirito critico ed è stato in grado di raggiungere abbondantemente gli obiettivi prefissati in tutte le materie ; un secondo gruppo, nonostante le buone potenzialità di base, non ha sviluppato appieno le proprie capacità a causa di un impegno non sempre adeguato soprattutto nella rielaborazione a casa, ma ha comunque raggiunto risultati soddisfacenti, anche se non omogenei in tutte le discipline; un terzo gruppo ha dovuto affrontare difficoltà maggiori sul piano dell'apprendimento partendo da gravi lacune di base e difficoltà logiche ed è riuscito a raggiungere un livello appena sufficiente. Fanno parte della classe gli alunni G.G e G.G con problemi di disgrafia per i quali il C.d.C ha predisposto e seguito P.d .P adeguati. Fa parte della classe l’alunno C. E con disabilità fisiche e psichiche che , come deciso dal C.d.C ,non sosterrà l’esame di stato in base alla grave patologia di cui è affetto progredita nel corso del triennio che non gli ha consentito frequenza regolare nel corso dell’ ultimo anno scolastico 4 di 15 DESCRIZIONE SINTETICA DELLE SIMULAZIONI DELLE PROVE DI ESAME TIPO PROVA DATA DURATA MATERIE I PROVA 06/05/16 5 ore ITALIANO II PROVA 09/05/16 5 ore SISTEMI STORIA III PROVA MATEMATICA TIPOLOGIA B 09/03/16 180 minuti GESTIONE INFORMATICA 5 materie 2 quesiti ciascuna INGLESE III PROVA TIPOLOGIA B MATEMATICA 28/04/16 180 minuti INFORMATICA INGLESE 4 materie 3 quesiti ciascuna TECNOLOGIA Si allegano: All. 1 - le griglie di valutazione per la Prima, Seconda e Terza Prova utilizzate dal consiglio di classe per la correzione delle simulazioni effettuate; All. 2 – i testi delle prove di simulazione effettuate. All. 3 – i percorsi formativi delle singole discipline. All. 4 – i P.d.P. degli alunni con problemi di disgrafia 5 di 15 6 di 15 ATTIVITA’ CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI Vengono di seguito riportate le attività progettuali più significative sul piano culturale, praticate nel corso del triennio dall’intera classe e/o da gruppi di studenti e/o da singoli alunni. TERZA Attività USCITE PROGETTI VIAGGI ISTRUZIONE Per tutta la classe Teatro SETTIMANA BIANCA a MARILLEVA Per gruppi La classe La classe PLURIDISCIPLINARI QUARTA Attività USCITE PROGETTI Per tutta la classe Teatro Cinema CORSO UFFICIALE DI ORACLE JAVA FUNDAMENTALS propedeutico a certificazione ufficiale IL VIAGGIO DELLA MEMORIA OLIMPIADI DI INFORMATICA Per gruppi La classe La classe PAPUCCI RIGHINI VIAGGI ISTRUZIONE MONACO La classe ORIENTAMENTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO La classe Per tutta la classe ROSSO MALPELO CORSO UFFICIALE DI ORACLE DATABASE S.Q.L. Propedeutico a certificazione ufficiale Per gruppi La classe VIAGGI ISTRUZIONE PRAGA La classe ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO ALMA DIPLOMA La classe Caratteristiche VLAN Principi di Crittografia: Generalità La classe PLURIDISCIPLINARI QUINTA Attività USCITE PROGETTI La classe PLURIDISCIPLINARI CLIL 7 di 15 VALUTAZIONE (dal P.O.F. 2015-2016) Modalità, criteri, voti Il Collegio dei docenti stabilisce i criteri generali di valutazione dell’efficacia della programmazione educativa e didattica e quelli di promozione o non promozione degli studenti. Esso è consapevole che la valutazione non è un atto unilaterale e separato da qualsiasi contesto, ma è parte integrante del rapporto educativo e didattico, che implica l’interazione tra chi insegna e chi impara. La valutazione degli studenti, pertanto: - è parte della programmazione didattica; - è elemento fondato su criteri omogenei in ordine agli obiettivi formativi e culturali da raggiungere. Per questo motivo, il provvedimento di promozione, non promozione o sospensione del giudizio alla fine dell’anno scolastico, attesta il raggiungimento degli obiettivi e lo svolgimento dei percorsi idonei ad una più agevole prosecuzione degli studi. Modalità e criteri per la valutazione di fine anno scolastico Per le classi dalla prima alla quarta, il Consiglio di classe, a fine anno valuta se lo studente abbia acquisito conoscenze e competenze che gli consentano di proseguire senza difficoltà nella classe successiva. 2. Nel complesso del ciclo di studi tutte le materie concorrono alla formazione culturale e personale dello studente. 3. Per tutte le classi, vengono considerati prioritari gli elementi relativi al profitto scolastico che derivano dalla proposta di voto di ogni docente. Al voto sintetico espresso dal docente concorrono: Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.e 1. 4. Il docente utilizza, in linea di massima, la seguente scala di riferimento per l’attribuzione dei voti: 8 di 15 SCALA DI RIFERIMENTO PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI GIUDIZIO DESCRIZIONE NEGATIVO Competenze per niente rispondenti agli obiettivi prefissati; conoscenze non misurabili. GRAVEMENTE INSUFFICIENTE VOTO in decimi 3 Competenze non rispondenti agli obiettivi prefissati; 4 conoscenze confuse e frammentarie. Competenze parzialmente rispondenti agli obiettivi prefissati; INSUFFICIENTE conoscenze superficiali e generiche; 5 espressione con qualche errore e poco chiara. Competenze rispondenti agli obiettivi prefissati; SUFFICIENTE conoscenze essenziali; 6 espressione con imprecisioni, ma chiara; Competenze pienamente rispondenti agli obiettivi prefissati; DISCRETO conoscenze precise; 7 espressione chiara. Competenze soddisfacenti e rispondenti agli obiettivi prefissati; BUONO conoscenze sicure e ampie; 8 espressione appropriata e fluida. Competenze pienamente soddisfacenti e rispondenti agli obiettivi prefissati; OTTIMO conoscenze ampie e approfondite; 9 - 10 espressione fluida, appropriata, brillante; originalità e contributi personali. 9 di 15 In ogni caso il Consiglio di classe può tener conto: • degli effettivi apporti formativi e culturali che la scuola ha potuto fornire, • delle risposte dello studente relativamente al rendimento scolastico, all’impegno nello studio ed alla partecipazione alle iniziative didattiche e formative; • delle fondate possibilità che lo studente consegua gli obiettivi nel tempo rimanente del ciclo, attraverso ulteriori e specifiche sollecitazioni della scuola; • dell’incidenza delle materie di indirizzo per la definizione di conoscenze e competenze fondamentali riguardanti lo specifico profilo professionale Il Consiglio di classe considera, quando ve ne sia la necessità, tutti gli elementi, anche non strettamente scolastici, che “possono” aver incidenza sul rendimento scolastico. 5. Per le classi dalla prima alla quarta, secondo le disposizioni vigenti (decreti ministeriali 42 e 80 del 2007, O.M. del 5/11) in occasione degli scrutini finali, il Consiglio di classe, in base al numero e alla tipologia delle eventuali insufficienze, delibera: La promozione alla classe successiva quando gli allievi presentano la sufficienza (6/10) in ciascuna disciplina b) La non promozione alla classe successiva degli alunni i quali, pur avendo usufruito delle opportunità di recupero offerte dall’Istituzione scolastica, abbiano ottenuto al termine dell’ a.s. il giudizio di “ netta insufficienza” in più discipline; abbiano rivelato ancora gravi carenze sia nell’apprendimento delle conoscenze di base (i contenuti e le abilità fondamentali indicati nella programmazione di ogni docente), sia nell’acquisizione di un metodo di studio per procedere autonomamente sulla strada di un recupero in tempi brevi; non siano, quindi, in grado di poter frequentare con una minima possibilità di successo la classe successiva considerata la gravità delle lacune; non abbiano partecipato con convinzione al dialogo educativo. Gli esiti ottenuti potranno dar luogo anche ad un riorientamento da parte del Consiglio di classe verso un indirizzo di studi più idoneo alle attitudini dello studente. a) c) la sospensione del giudizio nel caso sia possibile per gli studenti raggiungere obiettivi formativi/contenutistici nelle varie discipline prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo (insufficienze recuperabili in tempi brevi). Il Consiglio informerà la famiglia relativamente ai voti proposti nelle materie risultate insufficienti e su: 1) natura delle carenze (comprensione-produzione-organizzazione-autonomia-impegno); 2) attività di recupero proposta dalla scuola; 3) modalità e tempi della verifica per il superamento del debito assegnato. 10 di 15 CRITERI PER L’AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO Per le classi quinte, il Consiglio di classe, in piena autonomia deciderà se ammettere all’esame di stato gli alunni per i quali i docenti presentino proposte di voto non sufficienti, valutando complessivamente l’impegno dell’alunno, la qualità del percorso formativo che lo studente ha compiuto nel suo insieme e nell’intero anno scolastico corrente, e quindi la possibilità che lo studente possa comunque affrontare positivamente l’esame. Per la valutazione delle simulazioni delle prove scritte dell’Esame di Stato si utilizza la seguente tabella: TABELLA DI CONVERSIONE VOTI IN DECIMI – VOTI IN QUINDICESIMI Voto in decimi Voto in quindicesimi 1-3 1-4 3,5 5 4 6 4,5 7 5 8 5,5 9 6 10 6,5 11 7 12 7,5 13 8 - 8,5 14 9 - 10 15 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA Ai sensi del Decreto 16 gennaio 2009, n. 5 del MIUR, il Consiglio di classe tiene conto dell’insieme dei comportamenti posti in essere dallo stesso durante il corso dell’anno. Inoltre la valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno. La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi. I criteri per l’attribuzione del voto di condotta sono i seguenti: 11 di 15 10 Frequenza Regolare Puntualità Pieno rispetto degli orari e delle consegne nella attività scolastica Condivisione e assunzione di responsabilità nei diversi momenti della vita scolastica Ruolo propositivo e/o attivo sostenuto da particolare interesse Rispetto del regolamento Partecipazione all’attività didattica Frequenza Puntualità 9 Rispetto del regolamento Partecipazione alla attività didattica Frequenza Puntualità 8 7 Rispetto del regolamento Regolare Pieno rispetto degli orari e delle consegne nella attività scolastica Condivisione e assunzione di responsabilità nei diversi momenti della vita scolastica Ruolo attivo sostenuto da interesse Sostanzialmente regolare Sostanziale rispetto degli orari e delle consegne nella attività scolastica Osservanza sostanziale delle regole della vita scolastica Partecipazione alla attività didattica Frequenza Atteggiamento prevalentemente responsabile Puntualità Discontinuo rispetto degli orari e/o delle consegne nella attività scolastica Episodi di mancata applicazione delle regole delle vita scolastica Atteggiamento poco responsabile, eventualmente già segnalato su registro di classe Assenze strategiche Rispetto del regolamento Partecipazione alla attività didattica Frequenza Non sempre regolare Puntualità 6 5 Mancato rispetto degli orari e/o delle consegne nella attività scolastica Rispetto del regolamento Violazioni delle regole delle vita scolastica o segnalate da rapporti sul registro di classe o sanzionate da provvedimenti disciplinari del C.d.C. Partecipazione alla attività Atteggiamento passivo, disinteresse e/o episodi di disturbo didattica nella attività didattica In presenza di comportamenti di particolare gravità per i quali siano previste sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto) e quando nel corso dell’anno l’alunno sia stato destinatario di almeno una di tali sanzioni disciplinari e, successivamente, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione. Nella valutazione del trimestre il cinque in condotta potrà essere attribuito anche in presenza di sospensioni inferiori ai quindici giorni se opportunamente motivate dal C.d.C. 12 di 15 IL SISTEMA DEI CREDITI Il credito scolastico è un punteggio che viene attribuito dai Consigli di classe, nello scrutinio finale delle classi terza, quarta e quinta, ad ogni alunno promosso tenendo conto del: - grado di preparazione complessiva, con riguardo al profitto conseguito nelle varie discipline; - assiduità della frequenza scolastica; - interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo, - partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate nell’ambito scolastico; - esistenza di crediti formativi esterni. * * il credito formativo Il credito formativo consiste in una “qualificata esperienza” acquisita fuori della scuola in ambiti della società civile relativi ad attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport. L’esperienza deve essere documentata da parte degli enti o associazioni presso i quali è stata effettuata. I Consigli di classe, sulla base dei criteri deliberati dal Collegio dei docenti in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri del corso di studio, valutano se riconoscere il credito formativo presentato nell’attribuzione del punteggio complessivo del credito scolastico, che comunque non può eccedere la fascia individuata in base alla media dei voti (vedi tabella sotto riportata) Il punteggio viene attribuito in base alla tabella sotto indicata. Non viene attribuito alcun punteggio per gli anni in cui l’alunno non consegue la promozione. La somma dei punteggi ottenuti negli ultimi tre anni (25 è il massimo dei punti attribuibili), costituisce un credito scolastico che si aggiunge ai punteggi ottenuti nelle prove scritte ed orali di esame per formare il voto finale in centesimi. Criteri per l’attribuzione formativo: sono valutabili del credito le esperienze artistiche e culturali strutturate come corsi di lingue, di grafica, di musica ecc. corsi di formazione professionale esperienze di lavoro significative Per aspirare alla lode nell’esame di Stato è necessario avere il credito massimo e nessun voto inferiore ad otto decimi per ogni anno del triennio. M=6 6<M≤7 7<M≤8 8<M≤9 9 < M ≤ 10 I anno 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 esperienze nell’ambito delle associazioni del terzo settore sport a livello agonistico II anno 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 III anno 4-5 5-6 6-7 7-8 8-9 13 di 15 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e all’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Indicazioni date dal Collegio Docenti ai Consigli di classe per l’attribuzione del credito: Se la media dei voti è uguale o superiore allo 0,5 si attribuisce il credito più alto della fascia • Se la media dei voti è inferiore a 0,5 si può attribuire il punteggio massimo della fascia se vi sono almeno due elementi positivi tra i seguenti: • assiduità nella frequenza, • partecipazione al dialogo educativo, • partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola, • crediti formativi esterni. si attribuisce il punteggio minimo di fascia allo studente ammesso all’esame di stato a maggioranza si attribuisce il punteggio minimo di fascia, nel caso di promozione alla IV o V, allo studente che a giugno ha avuto la sospensione di giudizio in due o più materie. N.B. sono da considerarsi attività complementari ed integrative: • • • • • • l’insegnamento della religione cattolica l’insegnamento della materia alternativa studio aggiuntivo di una disciplina o potenziamento disciplinare il Centro sportivo scolastico tutte le attività extracurriculari organizzate dalla scuola che il c.d.c. considera rilevanti per il loro impegno orario attività di tutoraggio agli alunni 14 di 15 NORMATIVA SULLE ASSENZE AI FINI DELLA VALUTAZIONE Limite massimo delle assenze per la valutazione. L'art. 14, co. 7, del DPR 122/09 recita: "A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell'anno scolastico ... omissis ... è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato." Il Collegio Docenti, nella seduta del 27/11/2012, ha deliberato quanto segue: il limite massimo delle assenze sarà calcolato aggiungendo ai 50 giorni (un quarto del monte orario annuale curricolare) anche un quarto dell'orario delle attività extracurricolari frequentate dall'alunno; in casi eccezionali, è prevista una motivata e straordinaria deroga al suddetto limite, purché tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Sono da considerarsi deroghe in caso di superamento del limite massimo delle ore di assenza nell'anno scolastico: A) 1.5 1.6 1.7 gravi motivi di salute; terapie e/o cure programmate; donazioni di sangue; partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal CONI; 1.8 adesione a confessioni religiose per le quali esistano specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo; 1.9 assenze per gravissimi ed eccezionali motivi personali e/o familiari (lutti, malattie, gravi impedimenti tempestivamente comunicati ). La famiglia dovrà, in questi casi, presentare domanda di deroga, tramite il modello presente nel sito dell'Istituto, allegando la documentazione relativa. ATTIVITA’ DI RECUPERO, SOSTEGNO, INTEGRAZIONE (dal P.O.F. 2015-2016) Nel corso del triennio sono stati effettuate attività di sostegno, recupero e integrazione come: corsi di recupero, sportelli, S.O.S. ecc. ATTIVITA’ DI RECUPERO Per gli alunni in difficoltà nel corso dell’anno si realizzano varie attività di recupero e di consolidamento: • interventi di recupero effettuati nel corso di tutto l’anno, quando ve ne sia la necessità, con l’affiancamento di un docente al docente curricolare e la possibilità di dividere la classe in gruppi di livello; • interventi di recupero, organizzati nei periodi successivi agli scrutini del trimestre e del pentamestre; • pausa didattica (PAD), nella prima settimana del pentamestre: le lezioni di tutte le discipline sono incentrate sulla revisione dei contenuti svolti; • sportelli didattici tenuti dai docenti dell’Istituto, ai quali gli studenti possono rivolgersi, su prenotazione, per chiarimenti, spiegazioni riguardanti gli aspetti teorici e applicativi; • interventi di emergenza (SOS), che consistono in ore di sostegno pomeridiano decisi dal docente delle classe in accordo con i propri studenti in caso di esigenze particolari. 15 di 15 In seguito al Decreto Ministeriale n. 80 del 3 ottobre 2007/O.M. 6 novembre 2007 sulle attività di recupero da attuarsi nel corso dell’anno scolastico l’Istituto ha elaborato un piano annuale. Periodo In tutto l’anno scolastico Ottobre/Novembre Novembre/Dicembre Aprile/Maggio Ultima settimana del trimestre e prima settimana del pentamestre Gennaio/Febbraio Metà Febbraio Fine Giugno – Luglio Descrizione intervento S.O.S. : interventi di sostegno effettuati dal docente delle classe in accordo con i propri studenti Interventi di recupero classi prime nelle discipline di area comune Sportelli: alcuni docenti saranno disponibili in orari e giorni programmati per interventi di sostegno in alcune discipline P.A.D. - Attività di recupero in tutte le discipline in orario ordinario con sospensione temporanea dello svolgimento regolare del programma e l’attivazione di opportune operazioni di revisione e ripasso. Interventi di recupero sulle discipline con maggiori carenze e caratterizzanti l’indirizzo Prove di verifica per tutte le discipline in cui si sono registrate insufficienze nella pagella del trimestre. Le prove possono essere effettuate anche in orario pomeridiano. Verranno attivati in alcune discipline interventi di recupero, che serviranno ad indicare agli studenti strumenti, metodo ed obiettivi del percorso di recupero estivo. Le famiglie potranno, dandone comunicazione scritta, non avvalersi dei corsi di recupero. Destinatari Singoli studenti (con un minimo di 3) Alunni segnalati dai docenti Singoli studenti che lo richiedono, con un minimo di 5 alunni Tutte le classi Studenti indicati dai consigli di classe Studenti con insufficienze nella pagella del trimestre Studenti con sospensione del giudizio Gli studenti si sottopongono alle verifiche programmate prima dell’inizio del successivo anno scolastico. In base alle verifiche finali, oltre che ai risultati dell’intero anno scolastico il Consiglio di classe riaprendo lo scrutinio deciderà l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva e l’assegnazione del credito (per le classi del triennio). Bagno a Ripoli, 15 Maggio 2016 16 di 15 IL CONSIGLIO DI CLASSE ISTITUTO TECNICO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI ARTICOLAZIONE INFORMATICA DISCIPLINE DOCENTI Tatiana Ggrazi Lingua e Letteratura Italiana Lingua e Cultura Inglese FIRMA Mauretta Bernardini Tatiana Ggrazi Storia Sara Modi Matematica Giuseppe Guarascio Informatica Gennaro Dandretta Daniela Battaglino Sistemi e Reti Mauro Angioni Laura Lentucci Tecnologie Progettazione di Sistemi Informatici e di Telecomunicazioni Mauro Angioni Gestione Progetto, Organizzazione di Impresa Scienze Motorie e Sportive Laura Lentucci Pierfrancesco Franceschini Religione Cattolica Marco Carraresi Docenti di sostegno Franco Camilli Scilla Ceccarelli Bagno a Ripoli, lì, 13 maggio 2016 LA COORDINATRICE IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Sara Modi Prof.ssa Clara Pistolesi 17 di 15 Griglia valutazione colloquio Esame di Stato Anno Scolastico ………………………… Griglia di valutazione del colloquio Commissione: …………… Classe: ………. UNANIMITA’ CANDIDATO: ……………………………………… MAGGIORANZA Indicatori Fascia di Punteggio punteggio assegnato 5 Descrittori Originalità dell’argomento, Argomento proposto adeguatezza dei dal candidato contenuti, capacità di (MAX 8 PUNTI) analisi e rielaborazione critica Insufficiente Sufficiente 6 Discreto/Buono 7 Ottimo 8 Gravemente insufficienti Insufficienti Conoscenze Argomenti multidisciplinari relativi ai programmi svolti nell’ultimo Competenza anno di corso espressiva (MAX 20 PUNTI) degli Capacità autocorrezione motivazione scelte 7 Sufficienti 10 Buone 12 Ottime 14 Insufficiente 1 Sufficiente/Discreta 2 Buona/Ottima 3 Insufficiente 0 Capacità di analisi e Sufficiente rielaborazione critica Discreta/Buona Discussione elaborati (MAX 2 PUNTI) 4 1 2 Ottima 3 di Non adeguata e Parziale delle Adeguata 0 1 2 Punteggio assegnato Data ……………………………... Il Presidente ……………………………... I componenti della Commissione Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... 18 di 15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA ITALIANO: TUTTE LE TIPOLOGIE Candidato/a................................................................................... Tipologia.................................................... INDICATORI 1.ADEGUATEZZA DESCRITTORI LIVELLO Basso Suff alto 1 2 3 Aderenza alla consegna; rispetto dei vincoli formali richiesti nella prova Pertinenza all’argomento proposto Efficacia complessiva del testo Tipologia A e B: Aderenza alle convenzioni della tipologia scelta ( tipo testuale, scopo, destinatario, destinazione editoriale,ecc.) 2.ORGANIZZAZIONE DEL TESTO Articolazione chiara e ordinata del testo Equilibrio fra le parti Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni) Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni. 3.CARATTERISTICHE DEL CONTENUTO Ampiezza della trattazione Padronanza dell’argomento Tipologia A: comprensione ed interpretazione del testo proposto. Tipologia B : comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace; esattezza e DELLE DIVERSE TIPOLOGIE appropriatezza delle citazioni e dei riferimenti ai testi; capacità di argomentazione E DEI MATERIALI FORNITI ) Tipologia C e D: coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso; capacità di contestualizzazione e di argomentazione. Per tutte le tipologie: pertinenza, compiutezza e originalità delle informazioni, delle idee e delle interpretazioni. Correttezza ortografica Coesione testuale 5.CORRETTEZZA Proprietà e ricchezza lessicale ORTOGRAFICA, MORFOSINTATTICA Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al LESSICO E STILE destinatario, ecc 4.RIELABORAZIONE CRITICA DEI CONTENUTI (IN FUNZIONE ANCHE TOTALE ……………/15 19 di 15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA SECONDA PROVA SCRITTA (SISTEMI E RETI) INDICATORI PUNTI VALUTAZIONE A. CORRETTEZZA MORFOSINTATTICA e/o UTILIZZO DEL LESSICO SPECIFICO non corretto 1 parzialmente corretto 2 corretto 3 corretto ed efficace B. CONOSCENZE E CONTENUTI nullo/gravemente lacunoso 4 A _____ 1 2 insufficiente 3 parziale 4 B _____ accettabile 5 completo 6 completo e ricco di spunti C. PERTINENZA DELL’ARGOMENTO non pertinente 1 non del tutto pertinente 2 pertinente D. CAPACITÁ DI SINTESI incerta 3 adeguata 2 C_____ 1 D_____ TOTALE PUNTI ___________ 20 di 15 Griglia di valutazione della terza prova scritta Indicatori Tipologia B Giudizi Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo Punti previsti 1-2 3-4 5 6 7 Competenza espressiva proprietà lessicale, uso di terminologie e rappresentazioni specifiche. Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo 1 2 3 4 5 B) Capacità di argomentazione e rielaborazione critica Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo 1 1.5 2 2,5 3 C) Padronanza dei contenuti e aderenza alle specifiche richieste Somma (A + B+ C) Punteggio totale UNANIMITA’ Data = Punti proposti A) ………………………………... ………………………………… MAGGIORANZA ……………………………... Il Presidente ……………………………... I componenti della Commissione Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... 21 di 15 Simulazione Terza Prova tipologia B(5x2) – 9 marzo 2016 – STORIA – classe 5 AIT Alunno ______________________________________________________ Rispondi alle domande utilizzando lo spazio a disposizione: 1) 28 giugno 1919: Trattato di Versailles. In Italia si parlò di “vittoria mutilata” perché? Quali conseguenze ebbe negli anni successivi? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2) 30 gennaio1933 Hitler diviene cancelliere. Quali obiettivi si pone? Su quali idee e miti fonda la sua azione? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 22 di 15 Simulazione terza prova di Esame di Stato tipologia B disciplina MATEMATICA Candidato………………………………… classe 5AIT data 9/03/2016 Quesito 1 a) Stabilisci se per la funzione y = intervallo [0; 3 x +1 2 puoi applicare il teorema del valor medio nell’ 3 ] b) in caso affermativo determina tale valore e la x in cui la funzione lo assume Quesito2 La probabilità che un giorno di marzo piova è il 12% . 1)Calcola valore atteso e deviazione standard della variabile X= numero di giorni di pioggia del mese di marzo 2)Calcola il numero più probabile di giorni di pioggia del mese e la probabilità che piova 3 giorni del mese 23 di 15 SIMULAZIONE TERZA PROVA DISCIPLINA: INGLESE CLASSE 5AIT CANDIDATO _____________________________________ Is there anywhere left on Earth where it’s impossible to access the internet? Is there anywhere left on Earth where the labyrinth of cable and wireless signals does not reach? Answering these questions begins with an explanation of the various tiers of Internet access. The primary mechanisms for getting online are wired connections, mobile networks and satellites. Fibre-optic cables make up the core of the Internet, criss-crossing oceans and land. The first of those communications cables were put down in the 1850s for carrying telegraph signals. Today they connect all continents except Antarctica. Mobile connections, meanwhile, rely on cell phone towers. And these can have an impressive reach. Finally, satellites are the slowest means of getting online, but the only choice for those living far from a cell phone tower or wire. The Iridium satellite constellation coverage extends over the entire world, and their satellite phones can wire you up in otherwise unconnected places, such as national parks in the US, Antarctica or isolated spots of land like the Cook Islands. Google recently announced plans to tackle remaining Internet deserts through its Loon project, a group of giant balloons that will fly at about 70,000 feet (21,000 metres) and deliver the Internet to rural or disaster-stricken areas. Like satellites, people connecting through the balloons would need a special antenna to deliver and receive a signal. The pilot launch took place last June, when 30 balloons were deployed above New Zealand’s South Island. So coverage is pretty much ubiquitous .To truly avoid the Internet, then, you have to make a great deal of effort, because even the remotest wilderness now yields a signal of some sort. 1. According to the article, why is it difficult to truly avoid the Internet? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ 2. Describe the Loon project and explain why it is so important. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ Punteggio: /15 24 di 15 SIMULAZIONE TERZA PROVA DISCIPLINA: INFORMATICA 9 marzo 2016 CLASSE 5AIT CANDIDATO …………………………………………………. 1. Realizzare in PHP lo spezzone di programma relativa all’autenticazione di un account utente, utile per poter accedere al servizio di acquisti di Amazon. Predisporre il codice in maniera tale che: a- Effettui l’accesso attraverso l’inserimento di username e password b- Nel caso che si verifichino 3 errori nell’autenticazione delle credenziali d’accesso (username o password errati) l’account si blocca e ne potrà essere ripristinato il funzionamento soltanto dall’amministrazione di sistema ………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………. 2. Spiegare il concetto di anomalia di inserimento, cancellazione e modifica in una relazione non normalizzata. ………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………. 25 di 15 SIMULAZIONE TERZA PROVA DISCIPLINA: INGLESE CLASSE 5AIT Si richiedono 6/7 righe per ciascuna risposta. Is there anywhere left on Earth where it’s impossible to access the internet? Is there anywhere left on Earth where the labyrinth of cable and wireless signals does not reach? Answering these questions begins with an explanation of the various tiers of Internet access. The primary mechanisms for getting online are wired connections, mobile networks and satellites. Fibre-optic cables make up the core of the Internet, criss-crossing oceans and land. The first of those communications cables were put down in the 1850s for carrying telegraph signals. Today they connect all continents except Antarctica. Mobile connections, meanwhile, rely on cell phone towers. And these can have an impressive reach. Finally, satellites are the slowest means of getting online, but the only choice for those living far from a cell phone tower or wire. The Iridium satellite constellation coverage extends over the entire world, and their satellite phones can wire you up in otherwise unconnected places, such as national parks in the US, Antarctica or isolated spots of land like the Cook Islands. Google recently announced plans to tackle remaining Internet deserts through its Loon project, a group of giant balloons that will fly at about 70,000 feet (21,000 metres) and deliver the Internet to rural or disasterstricken areas. Like satellites, people connecting through the balloons would need a special antenna to deliver and receive a signal. The pilot launch took place last June, when 30 balloons were deployed above New Zealand’s South Island. So coverage is pretty much ubiquitous .To truly avoid the Internet, then, you have to make a great deal of effort, because even the remotest wilderness now yields a signal of some sort. 1. According to the article, why is it difficult to truly avoid the Internet? _______________________________________________________________________________________ _ 2. Describe the Loon project and explain why it is so important. _______________________________________________________________________________________ Punteggio: /15 26 di 15 SIMULAZIONE TERZA PROVA 09/03/2016 TIPOLOGIA B 5x2 Nome Studente __________________________Classe 5 AIT Docente Laura Lentucci Materia: Gestione progetto ed organizzazione d’impresa 1) Descrivi la WBS, indicando in particolare in quanti livelli può essere scomposta, cosa presenta al livello più basso, come possono essere codificate le sue parti, in quale fase del ciclo di vita del progetto viene redatta. ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ 2) Il documento economico di base di un progetto è il preventivo. Descrivi i tre tipi fondamentali di preventivo: preventivo iniziale, preventivo esecutivo e preventivo aggiornato. ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ 27 di 15 SIMULAZIONE SECONDA PROVA - 09/05/2016 SISTEMI E RETI Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. PRIMA PARTE L’azienda Creativando è una società di design, specializzata nel settore della grafica. L’azienda è organizzata nel seguente modo: • Un locale open space, dove lavorano i designer, dotato di 12 postazioni fisse, una stampante di rete e una serie di postazioni dedicate ai collaboratori occasionali (possibilità di collegamento con dispositivi mobili); • Due uffici in ciascuno dei quali si trovano alcune postazioni riservate al personale dell’amministrazione e altre destinate ai programmatori. L’azienda ha la necessità di utilizzare due server, un database e un server Web per ospitare il sito Web. All’interno del sito c’è una sezione speciale per condividere dati e informazioni relativi ad eventi di diverse categorie, ad esempio rappresentazioni, fiere, convegni, corsi, ecc. che si svolgono in Italia e in Europa. Tale sezione è accessibile solo agli utenti registrati, i quali possono iscriversi ai corsi proposti ed eventualmente scaricare i materiali relativi. Il candidato, formulate le opportune ipotesi, sviluppi i seguenti punti: 1. proponga un progetto anche grafico dell’infrastruttura di rete, indicando le risorse hardware e software necessarie, esaminandone in particolare l’architettura, gli apparati e le caratteristiche del collegamento della rete ad Internet; 2. descriva possibili tecniche di protezione della rete locale e dei server interni dagli accessi esterni; 3. proponga i principali servizi (tra cui ad es. identificazione degli utenti, assegnazione della configurazione di rete, risoluzione dei nomi, …), e ne approfondisca la configurazione di due a sua scelta; 4. discuta vantaggi e svantaggi dell’offrire il servizio mediante l’attuale soluzione gestita internamente, oppure utilizzando un servizio esterno (hosting o housing), esponendo le motivazioni che inducono alla scelta. SECONDA PARTE Il candidato scelga due fra i seguenti quesiti e per ciascun quesito scelto formuli una risposta della lunghezza massima di 20 righe esclusi eventuali grafici, schemi e tabelle. 28 di 15 1. In relazione al tema proposto nella prima parte, il sito consente di differenziare gli accessi tra utenti generici non registrati, abbonati al servizio per la consultazione degli eventi, personale per l’aggiornamento dei contenuti. Il candidato realizzi il modello concettuale e logico della porzione di base di dati che consente di differenziare gli accessi in base alla tipologia di utente. Progetti poi le pagine Web necessarie a gestire tali accessi all’area riservata e ne codifichi in un linguaggio a sua scelta una parte significativa. 2. In relazione al tema proposto nella prima parte, l’azienda offre servizi autenticati di consultazione. Il candidato spieghi il funzionamento dei protocolli https e ssl e gli strumenti di cui è necessario dotarsi per la loro implementazione. 3. I documenti, anche importanti, viaggiano sempre più spesso in rete ponendo in evidenza la necessità di garantire sia l’integrità degli stessi che l’identità del mittente. Descrivere la tecnica che garantisce quanto sopra, anche avvalendosi di schemi. 4. L’azienda vuole modificare il sito implementando un servizio tramite chat, di assistenza per fornire agli utenti registrati informazioni relative agli eventi. Il candidato proponga una soluzione per gestire tale chat, descrivendo il diagramma di funzionamento lato client e lato server e ne codifichi una parte significativa in un linguaggio a sua scelta. 29 di 15 All. 2c : testo di simulazione I PROVA del 6 maggio 2016 ISIS GOBETTI VOLTA – Bagno a Ripoli SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO Gabriele D'Annunzio, Le città terribili, in Maia, Laudi del cielo, della terra, del mare e degli eroi Edizione: Opere, Mondadori, Milano, 1990 Vesperi di primavera, Gloria delle città crepuscoli d'estate, terribili, quando a vespro prime piogge d'autunno s'arrestano le miriadi croscianti su l'immondizia possenti dei cavalli polverosa che nera 5 che per tutto il giorno fermenta sotto le suola fremettero nelle vaste fendute onde si mostra macchine mai stanchi, il miserevole piede e s'accendono i bianchi umano come tòrta globi come pendule lune radice di dolore 10 dei platani lungh'esse delle cloache nell'ombra le case mostruose della divina Sera, dalle cento e cento occhiaie, tumulto della strada ingombra e i carri su le rotaie 15 umana scintillando d'avidità belluina d'una luce più bella per la forza che impera che la luce degli astri, e partisce i beni col ferro, e ne' cieli rossastri 20 non so quale orrida gloria. 35 stridono carichi di scòria e le seti irrompono a gara da voi sorgere io vidi 30 tra le attonite file divelta; rigùrgito crasso ove tutte le fami 25 40 grandeggiano solitarie le cupole e le torri! _______________________________________ 1. le suola fendute: le suole delle scarpe spaccate 2. rigùrgito crasso delle cloache: la fuoruscita di materiale denso dalle fognature 3. a gara d'avidità belluina: facendo a gara, mosse da bramosia bestiale istintiva 4. le vaste macchine: gli omnibus, mezzi pubblici trainati dai cavalli 30 di 15 Gabriele D'Annunzio. Nato a Pescara nel 1855, morto nel 1938 a Gardone Riviera. Considerato uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo, ebbe un ruolo di primo piano non solo nella cultura ma anche nella politica e nel costume tra Ottocento e Novecento, contaminando vita e letteratura alla costante ricerca di un “vivere inimitabile”. Scrittore prolifico, si espresse in ogni genere letterario (novella, romanzo, teatro, lirica, prosa d'arte) mediando tra estetismo e simbolismo e dichiarandosi al tempo stesso autorevole custode della tradizione classica. I versi proposti sono tratti dal lungo poema di Maia, primo libro delle Laudi del cielo, della terra, del mare e degli eroi; Maia, il cui sottotitolo è Laus vitae, si pone come la trasfigurazione mitica di un viaggio del poeta in Grecia, alla ricerca di un vivere sublime, all'insegna della forza e della bellezza. Dal mitico passato dell'Ellade il poeta riemergerà rinnovato per tuffarsi nella modernità delle città industriali, le città terribili. Comprensione del testo Dopo un'attenta lettura, riassumi il contenuto del testo. Analisi del testo 2.1 L'aspetto delle città al calare della sera assume connotazioni terribili. Ricerca nel testo ed illustra gli elementi che conferiscono alle città questo aspetto. 2.2 In quali caratteri il poeta ravvisa la gloria, ovvero il vanto delle città comunque ritenute terribili? 2.3 Qual è la figura retorica espressa con orrida gloria? Quale il significato dell'espressione? 2.4 Ricerca nel testo tutto ciò che afferisce alla dimensione della violenza e della ferocia e fornisci una spiegazione del significato. 2.5 Attraverso un attento esame del lessico illustra i tratti espressionistici contenuti nel testo. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Nell'immaginario dell'Ottocento e del Novecento l'idea della città assume una dimensione sempre più complessa, facendo proprie tensioni rappresentative spesso ambivalenti e contraddittorie. Scegli di sviluppare uno dei due punti che seguono: 1.10 Sulla scorta di questi versi dannunziani, formula le tue riflessioni in merito al tema della complessità della città, facendo riferimento ad altre espressioni artistiche e letterarie a te note. 1.11 Riflettendo sui versi dannunziani proposti, cerca di definire la posizione e lo stato d'animo del poeta nei confronti della realtà che rappresenta. TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. 31 di 15 Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO ARGOMENTO: L’ozio DOCUMENTI Ozio s. m.1. Abituale e viziosa inerzia, per lo più come effetto di una pigra rinuncia alle attività ed alle occupazioni utili…2. Periodo di quiete e di riposo, suggerito dall’opportunità di interrompere le abituali fatiche… (Voce ozio da G. Devoto,G. C. Oli, Dizionario della lingua italiana, Le Monnier) Otium, ii, n., riposo dalle occupazioni, inazione, tempo libero; anche ozio, riposo (contr. a negotium) …. tempo (libero) per altri lavori…tempo libero, ozio, agio per gli studi. (Voce otium da F. Calonghi, O. Badellino, Dizionario della lingua latina, Rosenberg & Sellier) Quegli mi sembra simile ad un dio,/ quegli, se è lecito dirlo, mi sembra superare gli dèi,/ che, seduto davanti a te può spesso/ vederti e ascoltarti// mentre sorridi dolcemente, felicità che a me/ sventurato rapisce l’uso di tutti i miei sensi:/ come infatti, o Lesbia, ti vedo, non mi resta poi/ neanche un filo di voce ,// ma la lingua si intorpidisce, una sottile fiamma/ si insinua nelle mie membra, un ronzio/ interno ottunde il mio udito, una duplice/ tenebra offusca i miei occhi.// L’ozio, Catullo, ti tormenta;/ nell’ozio ti esalti e in eccesso folleggi!/ L’ozio in passato mandò in rovina anche re/ e fiorenti città. (Catullo, Liber, LI) XIV. Soli tra tutti, sono gli “oziosi” coloro che dedicano il loro tempo alla saggezza, essi soli vivono; e infatti non solo custodiscono bene la propria vita: aggiungono ogni età alla propria; qualsiasi cosa degli anni prima di essi è stata fatta, per essi è cosa acquisita. Se non siamo persone molto ingrate, quegli illustrissimi fondatori di sacre dottrine sono nati per noi, per noi hanno preparato la vita. Siamo guidati dalla fatica altrui verso nobilissime imprese, fatte uscire fuori dalle tenebre verso la luce; non siamo esclusi da nessun secolo, in tutti siamo ammessi…. Possiamo discorrere con Socrate, dubitare con Carneade, riposare con Epicuro, vincere con gli Stoici, andarvi oltre con i Cinici. (Seneca, La brevità della vita, cap. XIV) 352. Nulla è così insopportabile all’uomo quanto essere in un pieno riposo, senza passioni, senza faccende, senza svaghi, senza occupazione. Egli sente allora la sua nullità, il suo abbandono, la sua insufficienza, la sua dipendenza, la sua impotenza, il suo vuoto. E subito sorgeranno dal fondo della sua anima il tedio, l’umor nero, la tristezza, il cruccio, il dispetto, la disperazione. (B. Pascal, Pensieri, Mondadori 1976) La noia è in qualche modo il più sublime dei sentimenti umani. Non che io creda che dall’esame di tale sentimento nascano quelle conseguenze che molti filosofi hanno stimato di raccorne, ma nondimeno il non poter essere soddisfatto da alcuna cosa terrena, né per dir così, dalla terra intera; considerare l’ampiezza inestimabile dello spazio, il numero e la mole meravigliosa dei mondi, e trovare che tutto è poco e piccino alla capacità dell’animo proprio; immaginarsi il numero dei mondi infinito, e l’universo infinito, e sentire che l’animo e il desiderio nostro sarebbe ancora più grande che sì fatto universo; e sempre accusare le cose d’insufficienza e di nullità, e patire mancamento e voto, e però noia, pare a me il maggior segno di grandezza e di nobiltà, che si vegga della natura umana. Perciò la noia è poco nota agli uomini di nessun momento, e pochissimo o nulla agli altri animali. (G. Leopardi, Pensieri, LXVIII, Adelphi, Milano 1982) Spleen Ho dentro più ricordi che se avessi mill’anni.// Una gran cassettiera che trabocchi/ di verbali e romanze, bigliettini d’amore, bilanci, poesie,/ di grevi ciocche avvolte in ricevute,/ non nasconde i segreti che nasconde/ il mio triste cervello […]// Niente uguaglia in lunghezza quei giorni zoppicanti/ che sotto i fiocchi grevi delle annate di neve/ la noia, triste frutto dell’incuriosità,/ prende misura d’immortalità. […] (C. Baudelaire, I fiori del male. Spleen, LXXVI, 1857) 32 di 15 Tempo libero Dopo cenato amare, poi dormire,/ questa è la via più facile: va da sé/ lo stomaco anche se il vino era un po’ grosso./ Ti rigiri, al massimo straparli.// Ma chi ti sente? – lei dorme più di te,/viaggia verso domani a un vecchio inganno:/ la sveglia sulle sette, un rutto, un goccettino/ - e tutto ricomincia – amaro di caffè. (Giovanni Giudici, La vita in versi, 1965) Nell’ozio l’uomo si libera da sé, dal suo immediato interesse, non per negarsi, ma per meglio ritrovarsi, per pervenire alla più compiuta consapevolezza della sua vera condizione. Non a caso l’ozio degli antichi era caratterizzato dallo studio e soprattutto dallo studio disinteressato: non quello funzionale ai risultati immediati, ma quello necessario solo per capire. Tutto questo gli antichi lo chiamavano contemplazione. Ed è allora che si scopre davvero quello che siamo: un frammento minimo di una storia infinita, un breve respiro nella vita della terra, un’increspatura d’onda nel grande mare dell’essere. Il tempo dell’ozio è infine il tempo delle giuste relazioni con gli uomini. Nell’affare le relazioni umane sono spesso strumentali. L’ozio, al modo in cui favorisce un sapere disinteressato, libera spazio per l’intimità. Il lavoro non cessa mai di essere fatica. Tuttavia la fatica la si sopporta e perfino la si cerca se essa si riscatta nell’opera. Se poi l’opera da realizzare e da portare a compimento siamo “noi stessi”, allora dobbiamo regalarci tempo. E’ doveroso sottrarsi all’alienazione del produrre senza destinazione. Dobbiamo destinare a noi stessi la nostra fatica, spartirla con gli amici, dedicare il nostro tempo a quelli che amiamo. (Salvatore Natoli, Avvenire, 25 aprile 2001) Che cosa è rimasto del piacere dell’ozio umanistico nell’era multitasking? Niente o quasi. Perché una delle qualità essenziali del dolce far niente è la gratuità come scelta deliberata e la gratuità, nella nostra epoca, è rara. Tutto deve essere funzionale a qualcosa. Pensate ai bambini e agli adolescenti: il loro tempo libero viene occupato, per lo più, da attività organizzate, programmate da genitori – manager. Così alla fatica necessaria (quella della scuola) si aggiunge la fatica del temo liberato, corsi di inglese, corsi di musica, lezioni di ginnastica e di danza, sedute sportive. I ragazzi hanno l’obbligo di scegliere come occupare le proprie ore libere, purché rientrino in uno schema istituzionale e in una socialità regolata e perciò rassicurante (per la famiglia)…Che noia, anzi che stress! Magari fosse noia…la noia va evitata come il diavolo perché la nostra società ci insegna ad essere attivi ed efficienti 24 ore su 24. (Paolo Di Stefano, Ozio addio. Schiavi degli impegni non sappiamo creare, dal Corriere della sera, 28 giugno 2010) Giovanni Fattori, La rotonda dei bagni Palmieri, 1866, olio su tavola, 12×35 cm., Galleria d'Arte moderna, Firenze. 33 di 15 Salvador Dalí, Ragazza alla finestra (Muchacha en la ventana), 1925, olio su tela, 103 × 75 cm., Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid. 2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO ARGOMENTO: Disagio giovanile e Legalità DOCUMENTI Che cos’è oggi la famiglia? Se ne parla, e forse anche troppo, solo quando è un luogo di incomprensioni, sofferenze e, peggio, delitti o, al contrario, quando è rifugio, una comoda placenta. La Corte di Cassazione ha stabilito che un trentenne che rifiuta una sistemazione da lui ritenuta non all’altezza delle sue aspirazioni ha diritto al mantenimento da parte della sua famiglia. […] Sono convinto che sia bene continuare a sognare fino a tarda età ma non è positivo rimandare troppo in là nel tempo il momento di tentare di realizzare i propri desideri rischiando in proprio. In Italia si completano gli studi più tardi che in altre parti d’Europa. I nostri laureati hanno in media 28 anni mentre in Francia si completano gli studi, come in Germania o Gran Bretagna, tra i 23 e i 24 anni. Nell’epoca della famiglia allargata c’è anche la famiglia “allungata”, nella quale genitori e figli vivono sotto lo stesso tetto molto più a lungo. Positivo? Non direi. Non si diventa marinai restando in porto a sognare gli oceani. Deve pur arrivare il momento di tentare la navigazione. Non si cresce senza rischio. […] Di fronte a notizie di cronaca che tendono a descrivere le realtà familiari in termini preoccupanti e allarmanti, reagiamo iperproteggendo i figli […] La famiglia non è soltanto un rifugio dove trovare, nel migliore dei casi, sicurezza affettiva, morale e materiale, ma anche e soprattutto un luogo di promozione delle risorse, dell’autonomia e dell’iniziativa dei singoli membri. L’obiettivo dell’autonomia e dell’indipendenza deve tornare a far parte dei desideri dei figli e dei genitori. […] Dobbiamo assumerci le fatiche, gli oneri, ma anche il piacere delle nostre responsabilità e cominciare a scrivere in proprio la nostra storia. I rischi non mancano e i risultati non sono garantiti… (F. Scaparro, La famiglia allungata, Corriere della Sera, 6 aprile 2002) 34 di 15 Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha contattato telefonicamente la preside del Virgilio, Irene Baldriga, dopo i fatti avvenuti nel noto liceo romano dove nei scorsi giorni un ragazzo maggiorenne è stato arrestato perché colto in flagrante mentre vendeva droga ai compagni. Il ministro ha espresso solidarietà alla dirigente per gli attacchi subiti e ha ricordato che il ministero è al fianco delle scuole per continuare il percorso di promozione fra i ragazzi alla cultura della legalità. Baldriga: «Mai dubitato del suo appoggio» La preside Baldriga nei giorni scorsi è stata al centro di polemiche per aver consentito l’ingresso dei carabinieri a scuola. Ma aveva già incassato la solidarietà di altri dirigenti scolastici romani, tra cui anche Mario Rusconi, presidente dell’Anp (Associazione nazionale presidi). «È stato un gesto di grande importanza non solo per la mia scuola ma per tutto il mondo dell’istruzione». Ha commentato così Irene Baldriga la telefonata ricevuta dal ministro Giannini. «Sono molto felice, non ho mai dubitato dell’appoggio del ministro - continua la dirigente scolastica -. La sua telefonata mi onora e mi lusinga, ma soprattutto conferma la presenza delle istituzioni al nostro fianco per ribadire i principi di legalità, sicurezza e cittadinanza a cui tutti dobbiamo guardare». I docenti del liceo 'Virgilio' hanno deciso di scrivere una lettera, all'interno della quale, intendono esprimere tutta la loro indignazione. Nella lettera, pubblicata sull'edizione odierna del quotidiano 'Il Messaggero', si parla di 'sgomento' che si prova di fronte a casi come questi, in primis come persona e, in secondo luogo, come docente. “E' sconcertante” scrivono i professori “come si possa confondere la causa con l'effetto”, visto che l’intervento delle Forze dell’Ordine è motivato dal fatto che questi fenomeni allarmanti, purtroppo, continuano ad accadere, nonostante tutto l'impegno profuso sul piano umano e professionale. Secondo i nuovi dati diffusi dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) la scuola sta vivendo un momento particolarmente delicato per quanto riguarda la diffusione della droga: oltre 650 mila studenti di scuole superiori hanno fatto uso di sostanze stupefacenti nel 2015. L’uso di eroina tra gli adolescenti, in un solo anno, è raddoppiato. Il sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, non ha esitato a definire la scuola come la piazza principale della droga. Numeri che fanno riflettere e per i quali occorre intervenire, al più presto. (Il Messaggero, 9 aprile 2016) L’Italia è il primo Paese al mondo per il numero di discoteche (circa settemila locali; negli USA sono seimila). E per spettacolarità, originalità degli impianti e creatività degli effetti sono da considerarsi tra le migliori del mondo in assoluto. Il pubblico di adolescenti e giovani che le frequenta (il 45%) ha un’età tra i 14 e i 25 anni. Nel sangue di 110 giovani (55%) su 200 morti in seguito a incidenti stradali dopo una nottata trascorsa in discoteca sono state trovate tracce di alcol, farmaci, droghe. Il 37% afferma che la discoteca è soprattutto un luogo d’incontro e di socializzazione, il 46,9% la frequenta per il bisogno di evadere dal quotidiano e dalla routine. L’11,2% afferma che sia necessario ricorrere all’alcol, il 5% alle droghe (ecstasy e anfetamine) per aiutarsi a sostenere il ritmo del ballo e della musica, ossia per “sballare”. Per il 27% l’ambiente della discoteca è sinonimo di noia. Il 50,6% degli intervistati conosce personalmente che fra loro fa uso di droghe; l’11,6% ha ammesso spontaneamente di drogarsi prima di entrare in discoteca, il 2,3% lo fa quando esce. (D. Cravero, Se tuo figlio in discoteca. Provocazioni e domande educative dei giovani in discoteca: una ricerca. EDB, Bologna 1998) Sono giovanissimi. Da quando nei locali non si vendono più alcolici, gli angoli di Corso Garibaldi e Corso Como sono bar all’aperto per sballarsi con la vodka comprata nei supermercati, con il gin fatto sparire dal salotto di genitori distratti, con litri di birra venduti dai baracchini all’aperto. […] E da quando le discoteche arruolano ragazzini anche di dieci anni come PR per distribuire i volantini ai loro coetanei, l’età media di chi beve ed entra è sempre più bassa.[…] “La prima droga che gira al pomeriggio in discoteca è l’alcol” ammette Luca Ercoli “ i gestori tendono a non vedere, ma i giovanissimi fanno scorta in baracchini e supermercati, dove pagano dieci volte meno. I sedicenni poi acquistano la cocaina, dosi da un quarto di grammo per trenta euro.” Basta inviare un sms e lo spacciatore, un coetaneo, ti trova nel buio della discoteca. La droga serve per ballare fino alle sette di sera e vincere la timidezza e abbordare le ragazzine. (S. De Riccardis, A Milano col popolo delle discoteche. Baby alcolisti anche a dodici anni. La Repubblica, 9 ottobre 2007) In un mondo globalizzato e al tempo stesso individualista come il nostro, la consapevolezza e la preparazione psicologica che si richiede a ognuno è maggiore rispetto al passato, quando l’individuo apparteneva a (e si riconosceva in), una comunità fortemente integrata, regolata da norme, usi e costumi condivisi e indiscussi. 35 di 15 […] In una società composita, multietnica, multiculturale, dove ceti sociali diversi entrano continuamente in contatto tra loro e prima di tutto sui banchi di scuola ognuno si trova nella necessità di sviluppare, nel corso della crescita, una serie di abilità sociali, relazionali ed emozionali che un tempo, in un contesto più raccolto e meno problematico, apparivano meno rilevanti. Tolleranza, comprensione di sé e degli altri, capacità di relazionarsi con i “diversi da sé” e di controllare i propri impulsi, stanno diventando qualità sempre più necessarie in un mondo profondamente mutato e tendenzialmente democratico dove, al contrario dei sistemi paternalistici o monolitici, a ognuno è richiesto di essere direttamente responsabile delle proprie azioni. Pensare di abolire ogni forma di violenza è pura utopia, così come è utopico pensare che la violenza sia contrastabile soltanto con interventi istituzionali. La violenza riemerge continuamente nel quotidiano in forme diverse e sottili di aggressività. […] Si pone dunque l’accento sul bullismo, sia nella sua accezione più generale, ossia come violenza giovanile, sia in quella più specifica, cioè come comportamento aggressivo con connotati persecutori che può avere effetti sia sulla vittima sia sul bullo, sia sulla vita comunitaria in generale. (A. Oliviero Ferraris, Piccoli bulli crescono. come impedire che la violenza rovini la vita ai nostri figli, Rizzoli, Milano 2006) Però l’uomo non può convivere solo con il nulla, non può accettare che tutto sia privo di senso. […] E allora si elaborano – e la nostra cultura li ha già elaborati – i travestimenti che scintillano e seducono, perché conducono inevitabilmente verso il nulla. Sono questi travestimenti nichilistici dei valori supremi le cause occulte e profonde di molti dei mali dell’uomo contemporaneo. Uno studioso, Giovanni Reale, ne ha contati dieci, eccoli: - lo scientismo che ha preteso di porre la scienza come unica risposta ai problemi e alle angosce di oggi e che oggi viene rinverdito dalle meraviglie della tecnologia digitale - l’aver messo da parte il valore della verità, per far posto al diritto delle cento verità, cioè al relativismo radicale. Oggi non interessa “la” verità, ma solo la “mia” verità - l’esaltazione dell’azione per l’azione, l’efficientismo, sottovalutando e dimenticando il valore della contemplazione che fa rientrare l’uomo in se stesso e nelle sue profondità - la proclamazione del benessere materiale come origine della felicità: è la tentazione della società dei consumi contro la società dei valori - il dilagare della violenza in tutte le sue forme, da quelle adolescenziali alla violenza più occulta di certa globalizzazione, del commercio delle armi, della droga ecc… - lo smarrimento del senso della bellezza, la perdita del senso dello stupore, della meraviglia - la riduzione del vero amore al sesso “usa e getta”: vedi l’erotizzazione esasperata della nostra società - la glorificazione dell’individualismo egoista - lo smarrimento del senso del cosmo e del suo fine: un mondo da depredare e non da custodire - il materialismo positivista in tutte le sue forme, che grava come una coltre sulla cultura del nostro tempo, soffocando ogni aspirazione… Se non c’è nulla per cui “valga la pena di…” allora si apre la porta a tutto: al disimpegno, alla violenza, all’egoistica ricerca del sesso per il sesso, alle corse suicide del sabato sera, alla droga, all’appiattirsi sul quotidiano… (C. Fiore, Le radici del disagio, “Dimensioni nuove” novembre 2000) 3. AMBITO STORICO – POLITICO ARGOMENTO: Terrorismo jihiadista: responsabilità politiche e stragi DOCUMENTI “Lo Stato Islamico (abbreviato IS) è un gruppo terroristico islamista attivo in Siria e Iraq, il cui attuale capo, Abu Bakr al-Baghdadi, nel giugno 2014 ha unilateralmente proclamato la nascita di un Califfato nei territori caduti sotto il suo controllo in una fascia di territorio compresa tra la Siria nord-orientale e l'Iraq occidentale. Prima di tale proclamazione, il gruppo si faceva chiamare con l’acronimo “Daesh”, tradotto in italiano come “Stato Islamico dell'Iraq e della Siria” (Islamic State of Iraq and Syria da cui ISIS). Le origini del gruppo risalgono ad "al-Qāʿida in Iraq" (2004–2006), fondata da Abu Mus'ab al-Zarqawi nel 2004, per combattere l'occupazione americana dell'Iraq e il governo iracheno sciita sostenuto dagli Stati 36 di 15 Uniti d'America dopo il rovesciamento di Saddam Hussein. A partire dal 2012 lo Stato Islamico dell'Iraq è intervenuto nella guerra civile siriana contro il governo di Baššār al-Asad e nel 2013, avendo conquistato una parte del territorio siriano e scelto come propria capitale Raqqa, ha assunto il nome ISIS. Nel 2014 l'ISIS ha espanso il proprio controllo in territorio iracheno (con la presa in giugno di Mossul), proclamando la nascita del "califfato" il 29 giugno 2014. Le rapide conquiste territoriali dell'ISIS hanno finito per attirare la preoccupazione della comunità internazionale, spingendo gli Stati Uniti e altri Stati occidentali e arabi a intervenire militarmente contro l'ISIS con bombardamenti aerei in Iraq da agosto 2014 e in Siria da settembre 2014. L'ONU e alcuni singoli Stati hanno esplicitamente fatto riferimento allo Stato Islamico come a un'organizzazione terroristica, così come i mezzi d'informazione in tutto il mondo”. (Adattato da Wikipedia) “La secolare frattura tra il campo sunnita e quello sciita si è improvvisamente allargata in un contesto globale che vede i paesi capofila schierati su opposti fronti in merito ad altre questioni assai più terrene - il futuro della Siria e dell’Iraq, il mercato energetico, il ridisegno dei confini dell’intero Medio Oriente – ed in un clima di accresciuta competizione interimperialistica tra blocchi che si contendono il controllo del pianeta”. (Marco Santopadre, Riad ed Ankara provocano Iran e Russia, 04 gennaio 2016 Contropiano) “C'è una geopolitica e una storia del terrorismo islamico che ha due fronti, uno esterno e un altro interno. È sul fronte esterno che tutto comincia. L'errore è stato quello iniziale: dopo l'11 settembre del 2001 gli americani lanciarono una “guerra al terrore” che non solo non ha reso il mondo più sicuro ma l'ha portato nelle case degli europei. Il regime talebano-qaedista venne nominalmente abbattuto ma è in Pakistan che era nato ed lì che poi sono morti il capo di Al Qaeda Osama Bin Laden, nel blitz di Abbottabad, e il Mullah Omar, in un ospedale di Karachi : ma non si poteva certo colpire un Paese con l'atomica che con l'approvazione degli Usa e i finanziamenti dei sauditi aveva sostenuto dal 1979 la guerra dei mujaheddin contro l'Unione Sovietica e causato la sua sconfitta (...) Con la guerra del 2003, con cui dei leader approssimativi volevano ridisegnare il Medio Oriente, gli Usa hanno scoperchiato il vaso di Pandora è non l'hanno più richiuso. Al Qaeda, da cui in seguito è nato l'Isis, dall'Afghanistan si spostò in Mesopotamia.(...) Il Califfato non aveva inizialmente come obiettivo l'Occidente ma in primo luogo il governo sciita di Baghdad e poi quello filo iraniano di Assad: lo scopo era la rivincita dei sunniti in Mesopotamia e nel Levante, un proposito condiviso dalla Turchia e dalle monarchie del Golfo, Arabia Saudita in testa. Con l'evidente menzogna di sostenere un'opposizione moderata quasi inesistente, gli Stati Uniti hanno dato via libera alla Turchia per aprire “l'autostrada della Jihad” con l'afflusso di migliaia di jihadisti da tutto il mondo musulmano, Europa compresa. La risacca sanguinosa di un conflitto con 250mila morti e milioni di profughi da qualche tempo è tornata e vive accanto a noi. Il delirio terrorista del jihadismo ha una sua logica alla quale non siamo per niente estranei. (...) Nel 2014, prima che tagliassero la testa a un cittadino americano, gli Usa non avevano fatto una piega quando Mossul era caduta in mano all'Isis, assistendo alla rotta di Baghdad senza intervenire. Poi è iniziata una guerra al Califfato tra le più ambigue della storia militare recente”. (Alberto Negri, Il fallimento della politica, 23 marzo 2016 Il sole 24ore) “Un attacco terroristico senza precedenti ha assediato Parigi, a meno di un anno dalla strage di Charlie Hebdo, nella notte del 13 novembre 2015. Un commando di attentatori kamikaze ha colpito sei volte in 33 minuti, sparando all'impazzata sulla folla, in strada e nei locali, soprattutto fra giovani che stavano trascorrendo il venerdì sera fuori casa. Un attacco di terroristi senza precedenti in Francia: almeno 129 i morti e oltre 300 feriti. Sette terroristi sono morti, sei sono riusciti ad azionare la loro cintura esplosiva e a farsi saltare come sognano i "martiri" della jihad, gridando "Allah è grande", uno - all'interno del teatro della carneficina, il 'Bataclan' - non ha fatto a tempo ed è stato eliminato dalle teste di cuoio. (La strage di Parigi: la notte più buia, 11 aprile 2016, Redazione ANSA) A seguito del feroce attentato a Bruxelles del 22 marzo 2016, Il Presidente della Repubblica , Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione. “Gli ultimi, gravissimi attentati di Bruxelles confermano tragicamente che l’obiettivo del terrorismo fondamentalista è la cultura di libertà e democrazia. Esprimo il mio cordoglio per le vittime e la più decisa condanna per gli esecrabili atti di violenza. Va ribadita la ferma convinzione che la risposta alla minaccia terroristica deve trovare saldamente uniti i paesi dell’Unione Europea. Occorre affrontare questa sfida decisiva con una comune strategia, che consideri la questione in tutti i suoi aspetti: di sicurezza, militare, culturale, di cooperazione allo sviluppo. In gioco ci sono la libertà e il futuro della convivenza umana”. 37 di 15 (www.quirinale.it, 22 marzo 2016) “Stato islamico nero, Stato islamico bianco. Il primo sgozza, uccide, lapida, taglia le mani, distrugge il patrimonio dell’umanità e detesta l’archeologia, le donne e gli stranieri non musulmani. Il secondo è meglio vestito e più pulito, ma non si comporta diversamente. Il gruppo Stato islamico (IS) e l’Arabia Saudita. Nella sua lotta al terrorismo, l’Occidente è in guerra con l’uno ma stringe la mano all’altro. È un meccanismo di negazione che ha un prezzo. Si vuole salvare la storica alleanza strategica con l’Arabia Saudita dimenticando che questo regno si fonda su un’altra alleanza, con una gerarchia religiosa che produce, legittima, diffonde, predica e difende il wahabismo, la versione dell’islam ultrapuritana di cui si nutre l’IS. Il wahabismo, un movimento radicale messianico nato nel diciottesimo secolo, vuole restaurare un vagheggiato califfato intorno a un deserto, un libro sacro e due luoghi santi, la Mecca e Medina. È un puritanesimo figlio di massacri e del sangue, che si traduce oggi in un rapporto assurdo con le donne, in un divieto d’ingresso ai non musulmani nei luoghi sacri, in una legge religiosa intransigente, ma anche in un rapporto malato con le immagini, con la rappresentazione e, quindi, con l’arte, oltre che con il corpo, con la nudità e con la libertà. (...) Bisogna vivere nel mondo musulmano per comprendere l’immenso potere esercitato dai canali televisivi religiosi sulla società attraverso i suoi anelli più deboli: le famiglie, le donne, gli ambienti rurali. La cultura islamista si è diffusa oggi in molti paesi: Algeria, Marocco, Tunisia, Libia, Egitto, Mali, Mauritania. Vi sono qui migliaia di giornali e di canali televisivi islamisti (come Echourouk e Iqra), oltre che religiosi, che impongono la loro visione unica del mondo, della tradizione e dell’abbigliamento nello spazio pubblico, così come nei testi legali e nei riti di una società che considerano corrotta. (...) Il jihadismo viene denunciato come il male del secolo ma non ci si concentra su ciò che lo ha creato e lo sostiene. (...) Il gruppo Stato islamico ha una madre: l’invasione dell’Iraq. Ma anche un padre: l’Arabia Saudita e la sua industria ideologica”. (Kamel Daoud, Le vere radici del gruppo Stato islamico sono in Arabia Saudita, 04 Gennaio 2016, www.internazionale.it. Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta sul New York Times) 4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO ARGOMENTO: Nuove frontiere del lavoro DOCUMENTI Il telelavoro può essere inteso come un modo di lavorare indipendente dalla localizzazione geografica dell'ufficio o dell'azienda, facilitato dall'uso di strumenti informatici e telematici e caratterizzato da una flessibilità sia nell'organizzazione, sia nelle modalità di svolgimento. […] Il telelavoro è molto più di una tecnica per delocalizzare gli uffici: esso permette di liberare il lavoro dai vincoli spaziali e temporali, e, di conseguenza, le persone possono scegliere dove, quando e come lavorare. Spesso il telelavoro è un misto col lavoro tradizionale e richiede la presenza fisica in ufficio alcune volte alla settimana o al mese, oltre all'impegno a telelavorare entro un intervallo di orari flessibile - ma comunque limitato e non a completa discrezione del lavoratore -, in cui il lavoratore deve essere reperibile. Il telelavoro non è una professione, né un mestiere: chi telelavora resta comunque un traduttore, o un programmatore o qualsiasi altro tipo di professionista; tuttavia, per svolgere i suoi compiti, non dovrà più recarsi in ufficio per le classiche otto ore lavorative, perché il suo posto di lavoro sarà localizzabile ovunque ci sia una connessione alla rete aziendale o la possibilità di inviare file e messaggi. […] La disciplina del telelavoro, per quanto riguarda il settore privato, ancora manca di fonte legislativa ed è dettata principalmente dall' accordo interconfederale del 9 giugno 2004, con cui i rappresentanti dei datori di lavoro e i sindacati confederali hanno recepito in Italia l'accordo quadro europeo sul telelavoro del 16.07.2002 (l'Italia è stato il quinto paese in ordine temporale ad aver recepito tale accordo). Per quanto riguarda invece la pubblica amministrazione italiana, vige l'accordo quadro dell'8 giugno 2011[…]. (Caratteri del Telelavoro da Wikipedia) Lo Smart Working si prefigge di semplificare e rendere maggiormente flessibile lo strumento lavoristico denominato Telelavoro. Il presupposto fondante sia del più noto Telelavoro come del più recente Smart Working è la comune caratteristica della connaturata “flessibilità”. L’obiettivo principale delle due citate speciali tipologie occupazionali è quello di promuovere il cosiddetto “lavoro da remoto” pur mantenendo 38 di 15 insite le caratteristiche fondamentali di “lavoro subordinato”, svolto in presenza di aspetti particolari quali: uso sistematico di strumenti informatici e telematici, assenza di una postazione lavorativa fissa (sia interna ovvero esterna all’azienda), svolgimento dell’attività lavorativa al di fuori del sito aziendale, con percentuali variabili di orario di lavoro da doversi prestare. Altri aspetti fondamentali sono il diritto alla parità di trattamento retributivo rispetto ai cosiddetti lavoratori che possiamo definire normalmente “stanziali”, come anche similari risultano essere le dinamiche di carriere, il diritto/dovere alla formazione, le prerogative sindacali, i premi di produzione e il salario accessorio. Gli strumenti tecnologici normalmente vengono forniti dal datore di lavoro […]. Un aspetto di particolare delicatezza è inoltre rappresentato dal problema della protezione dei dati in uso e/o elaborati dal lavoratore, il quale deve garantire la diligente custodia dei dati aziendali in suo possesso, come anche la detenzione delle attrezzature informatiche eventualmente assegnate. (Stefano Olivieri Pennesi, Il telelavoro si evolve in smart working. Elementi di novità per il nascente Jobs Act in “Lavoro a confronto” n° 4 del 2014) Lavorare da casa invece che in ufficio può aumentare la produttività? Il giorno dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del disegno di legge sullo smart working (o lavoro agile) si ragiona di pro e di contro. Già a caccia di bilanci prima ancora che le norme siano diventate legge. Insomma, il telelavoro, il papà dello smart working, è andato in soffitta, e si apre una nuova era. Almeno dal punto di vista delle tutele, perché - come riportano i dati dell'Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano - quasi il 50% delle grandi aziende sta già sperimentando questo tipo di prestazione. La relazione introduttiva al disegno di legge sulle nuove misure per il lavoro autonomo che contiene nella seconda parte le norme sul lavoro agile ci aiuta a fare chiarezza; definisce il lavoro agile una «modalità flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato allo scopo di incrementare la produttività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro». Il testo ne detta anche i confini: il lavoro agile è quel lavoro che può essere svolto in parte all'interno dei locali aziendali e in parte all’esterno, seguendo però gli orari previsti dal contratto di riferimento e prevede l’assenza di una postazione fissa durante i periodi di lavoro svolti all'esterno dei locali aziendali. […] Uno specifico articolo viene dedicato al trattamento economico. Il disegno di legge stabilisce che il lavoratore abbia il diritto di ricevere un trattamento economico e normativo non inferiore a quello complessivamente applicato ai lavoratori che svolgono le stesse mansioni all’interno dell’azienda. Inoltre, gli incentivi di carattere fiscale e contributivo (ad esempio i premi) riconosciuti in caso di incremento di produttività ed efficienza del lavoro sono applicabili anche ai lavoratori “agili”. (Cristiana Gamba, Addio telelavoro, debutta lo smart working. Lavorare da casa aumenta la produttività? In “Il Sole 24 Ore” 29 gennaio 2016) Il 18 febbraio 2016 il Comune di Milano ripropone la Giornata del Lavoro Agile, un progetto del Piano Territoriale degli Orari. Le edizioni 2014 e 2015 hanno dimostrato che i dipendenti delle circa 150 tra aziende ed enti aderenti hanno potuto risparmiare circa 2 ore in un giorno, sottratte agli spostamenti e utilizzate per sé, per la propria famiglia e per il tempo libero. Inoltre, sono stati evitati circa 150.000 km nel 2014 e circa 170.000 km nel 2015 percorsi con mezzi privati a motore. Vantaggi per l’ambiente e maggior tempo per sé sono evidenti, oltre al miglioramento della competitività delle imprese; tanto che è in discussione al Parlamento italiano una proposta di legge sul lavoro agile. Ma che cosa è il lavoro agile? È una modalità di lavoro che non richiede una postazione fissa in ufficio; consente di svolgere i propri compiti ovunque, da casa, dal bar, dal parco, dalla palestra, da un ufficio decentrato o da una postazione in coworking*. Possono aderire alla Giornata del lavoro agile le aziende private, gli enti pubblici e gli studi professionali. […]Saranno verificati i vantaggi di questa modalità di lavoro alternativa in termini di benefici per i lavoratori e le lavoratrici (risparmio di tempo) e per l’ambiente (riduzione delle emissioni di CO2 e Pm10, del traffico, dei consumi energetici) con la collaborazione di AMAT (Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio s.r.l.). Il Piano Territoriale degli Orari è lo strumento comunale che ridefinisce l’organizzazione degli orari e dei tempi della città per migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle cittadine e degli abitanti temporanei a 39 di 15 Milano. Per sperimentare il "lavoro agile" il giorno 18 febbraio 2016 è possibile prenotare una postazione di lavoro presso i coworking accreditati dal Comune di Milano. Per individuare le postazioni gratuite disponibili (colore verde): http://giornata.lavoroagile.it (Pagina web sul sito del Comune di Milano, dedicata all’evento) Per molte aziende lo smart working (così come anche il coworking) può rappresentare un modo di tagliare costi. Ad esempio quelli legati alle sedi aziendali e di conseguenza ai costi di gestione delle stesse – si pensi ai risparmi legati ad esempio alle spese energetiche connesse all’illuminazione dei locali, alla climatizzazione estiva e invernale, alla gestione delle mense aziendali, alla pulizia. I numeri sono al rialzo: il 17% delle grandi imprese italiane ha avviato nel 2015 (erano l’8% nel 2014) progetti organici di smart working […]. A queste si aggiunge il 14% di grandi imprese che si dichiara intenzionato ad avviare progetti ed un ulteriore 17% che ha avviato iniziative per particolari profili, ruoli o esigenze del personale. Dalla fotografia, scattata dall'Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, si evince che quasi una grande impresa su due sta andando in modo strutturato o informale verso il nuovo approccio all’organizzazione del lavoro. Da Vodafone a Bayer passando per American Express sono molte le aziende che in Italia hanno già progetti di smart working in corso. (Mila Fiordalisi, Smart working, cos'è e a chi conviene? Guida per lavoratori e aziende in “Il quotidiano on line dell’Economia digitale e dell’innovazione” 05 Marzo 2016). C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Sulla base delle proprie conoscenze il candidato discuta la considerazione che segue: La Resistenza è un movimento profondo ed articolato, in cui hanno avuto un ruolo fondamentale gli aspetti etici ed esistenziali, la spinta individuale a schierarsi, a prendere parte. È questo il valore essenziale che salda il primo antifascismo, quello della cosiddetta cospirazione, alla lotta aperta del biennio 1943-1945. La scelta di combattere il tiranno segna la presa di responsabilità morale e civile alla base della resistenza, la priorità intorno a cui si raccolgono metodi e visioni diverse. Le stesse bande partigiane, che accolgono opinioni e sensibilità spesso divergenti, diventano il microcosmo di una società civile che pensa, dibatte ed agisce nell’interesse generale, con la volontà prioritaria di porre fine alla dittatura fascista e all’occupazione nazista. D - TEMA DI ARGOMENTO GENERALE In Fenomenologia di Mike Bongiorno (U. Eco, Diario minimo, 1963) Umberto Eco fece del popolarissimo presentatore un'icona dell'Italia del boom, indicandolo come il modello più vistoso di riduzione del superman all'everyman. Mike Bongiorno, scrive Eco, non è particolarmente bello, atletico, coraggioso, intelligente. Rappresenta, biologicamente parlando, un grado modesto di adattamento all'ambiente. (..) Mike Bongiorno non si vergogna di essere ignorante e non prova il bisogno di istruirsi. Entra a contatto con le più vertiginose zone dello scibile e ne esce vergine e intatto, confortando le altrui naturali tendenze all'apatia e alla pigrizia mentale.(..) ha una nozione piccolo borghese del denaro e del suo valore. (..) accetta tutti i miti della società in cui vive. (..) Oltre ai miti accetta della società le convenzioni. È paterno e condiscendente con gli umili, deferente con le persone socialmente qualificate. Prendendo spunto dall'analisi che Eco propone, rifletta il candidato ed illustri con opportuna argomentazione la sua idea di mediocrità nella società attuale. * Il coworking, secondo la definizione di Wikipedia, è uno stile lavorativo che coinvolge la condivisione di un ambiente di lavoro, spesso un ufficio, mantenendo un' attività indipendente. 40 di 15 PERCORSO FORMATIVO Materia: classe: VAIT Gestione progetto e organizzazione d’impresa Docente: Lentucci Laura 1. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica Modulo Contenuti Tempi Piano e sviluppo dei progetti e previsioni costo di progetto. Il progetto e le sue fasi Ciclo di vita gestionale e tecnico Struttura e scomposizione delle attività lavorative di progetto WBS Struttura delle risorse e responsabilità di progetto OBS Strutture RAM e RACI Struttura delle risorse aziendali di progetto RBS Struttura e aggregazione dei costi di progetto CBS OttobreDicembre Gestione e monitoraggio di un progetto e controlli costi di un progetto. L’avvio di un progetto Preventivi: iniziale, esecutivo e aggiornato Richiami sui grafi, tecniche reticolari di programmazione Il CPM Il PERT Tecniche non reticolari di programmazione: Diagramma a barre di GANTT Gestione delle risorse Il monitoraggio e il controllo del progetto Gestione e controllo dei costi Analisi degli scostamenti GennaioMarzo Elementi di organizzazione di impresa con particolare riferimento al settore ICT. Il sistema Impresa Strutture organizzative: impresa semplice, struttura funzionale, divisionale, matriciale Funzioni aziendali La funzione dei sistemi informativi Profili professionali nei sistemi informativi Imprese che lavorano su commessa, scheda commessa Il rischio da videoterminali Impresa simulata Aprile Maggio Gestione di progetti (Laboratorio) 2. LIBRI DI TESTO GESTIONE PROGETTO ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA – C. IACOBELLI, M. COTTONE, E. GIADO, G.M. TARABBA - JUVENILIA SCUOLA. 3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE Le metodologie adottate per favorire l’apprendimento della disciplina sono stati: lezione frontale orale, esercitazioni, lavoro di gruppo, uso di laboratori di informatica. Gli strumenti adottati per favorire l’apprendimento della disciplina sono stati: testo in adozione, internet e sussidi multimediali, laboratorio di informatica. 4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Prove scritte a risposte aperte; Interrogazioni orali; 41 di 15 Relazioni scritte; Esercitazioni in classe e di laboratorio; Lavori di gruppo. 5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Sono stati applicati i criteri di valutazione presenti nel POF. Le valutazioni hanno tenuto conto dei seguenti criteri: Livello individuale del conseguimento degli obiettivi (acquisizione contenuti e competenze); Progressi formativi compiuti rispetto al livello di partenza; Partecipazione e Impegno Interesse e Attenzione; Per l’attribuzione dei voti si è fatto riferimento alle corrispondenze con i livelli tassonomici adottati dal POF. 6. OBIETTIVI PROGRAMMATI La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di competenza: · Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione dei progetti; · Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza; · Utilizzare i principali concetti relativi all’economia; · Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; · Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive ed agli strumenti tecnici della comunicazione di rete; · Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attivita di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; · Redigere relazioni tecniche e documentare le attivita individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. 7. OBIETTIVI RAGGIUNTI Sulla base dei risultati delle verifiche e di osservazioni sistematiche sulla classe, relativamente alla preparazione di base, si possono individuare tre fasce di livello. Il profitto emergente della classe, pertanto, è il seguente: alcuni studenti possono essere inseriti in una fascia alta con conoscenze/competenze sicure, metodo di lavoro ordinato e impegno regolare. Altri possono essere inseriti in una fascia media con competenze/conoscenze sufficienti, metodo di lavoro da rendere più produttivo, e un impegno abbastanza costante. Vi è poi una terza fascia dove sono presenti allievi con conoscenze/competenze insicure, impegno e attenzione discontinui. Durante l’attività laboratoriale proposta, simulazione di impresa, l’impegno e l’attenzione non sono sempre stati soddisfacenti, anche se diversi studenti si sono distinti per serietà ed impegno. Il gruppo classe non è riuscito a produrre il prototipo dell’oggetto/servizio alla base del progetto di imprenditorialità. Indipendentemente dai risultati di profitto ottenuti, la classe inizialmente non ha mostrato molto interesse per la materia, sentendola come distante dall’indirizzo di studio scelto, nella seconda parte dell’anno scolastico l’interesse invece è stato maggiore. Nella valutazione si è tenuto conto anche della qualità del lavoro svolto a casa, le attività ordinarie di laboratorio, l’attenzione prestata, la partecipazione alle lezioni e l’atteggiamento verso lo studio. L’insegnamento è stato adattato nei tempi e nei metodi ai ritmi di apprendimento degli studenti. Rispetto a quanto preventivato nel piano di lavoro di inizio anno non e stato possibile svolgere alcuni argomenti prefissati a causa di difficolta maggiori del previsto nell’assimilazione e comprensione dei contenuti e concetti chiave propri della disciplina da parte degli allievi. In virtù di ciò si è preferito, e ritenuto opportuno, soffermarsi maggiormente su tali aspetti in modo che gli studenti potessero acquisirne la dovuta conoscenza. Docente _____________________________________________ 42 di 15 PERCORSO FORMATIVO Materia: classe: 5A IT INFORMATICA Docente: GUARASCIO GIUSEPPE 8. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica Modulo Sistemi informativi e sistemi informatici Basi di dati relazionali Sistemi di gestione per basi di dati ACCESS e MY SQL Il linguaggio SQL Contenuti • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Lato Server: Linguaggio • PHP e accesso ai dati • • • • • • • • Lato Client: linguaggi • CSS e Javascript • • • • Sistema informativo e sistema informatico Ciclo di vita di un sistema informatico Aspetto intenzionale ed estensionale dei dati File di dati (cenni) Basi di dati e DBMS Diagramma entità relazioni Il modello relazionale Progettazione e normalizzazione di una base di dati relazionale Algebra, operatori relazionali uso dello strumento "visualizzazione struttura query" di Access per visualizzare graficamente il modello relazionale e applicare interattivamente collegamenti e integrità referenziale. Creazione di basi di dati e query SQL in ambiente ACCESS e in ambiente MySQL. Il comando SELECT. Funzioni di aggregazione. Query nidificate. Altri comandi DML. Comandi DDL. Accesso concorrente ai dati. Corrispondenza fra l'istruzione sql select e le istruzioni dell'algebra relazionale. Sintassi del linguaggio PHP. Variabili e array del linguaggio PHP. Array associativi. Le funzioni del linguaggio PHP. Validazione e passaggio dati da HTML a PHP. From HTML e oggetti $_POST e $_GET. Gestione delle sessioni con $_SESSION. Uso dei Cookies. L’interfaccia del PHP con MY SQL. PHP data object per l’accesso a DBMS. Richiami di HTML. Linguaggio CSS. Fogli di stile esterni. Il selettore CSS. Selettore gerarchico. Eventi Il linguaggio Javascript. Interazione con HTML. Funzioni ed eventi. Tempi settembre Settembre Novembre Dicembre Dicembre - Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio 43 di 15 • Oracle Java SQL Fundamentals Document Object Model. L'oggetto Document. Iterazioni su insiemi di oggetti con For-In. Studio sul manuale inglese ufficiale Oracle DB: • Transazioni: Rollback e Commit. • Creazione di vincoli di integrità con constraint - foreign key. • Istruzioni DDL. • Istruzioni DML Insert e Update. Aprile Maggio 9. LIBRI DI TESTO IBAN: 9788808245427 AUTORI: FORMICHI FIORENZO MEINI GIORGIO TITOLO: “CORSO DI INFORMATICA 3 (LIBRO MISTO SCARICABILE) BASI DATI RELAZIONALI, LINGUAGGIO SQL. XML. PAGINE WEB DIN. CON PHP + P” VOL: 3 EDITORE: ZANICHELLI Manuale ufficiale Oracle per la preparazione all'esame Oracle Database 12c SQL Fundamentals Codice esame: 1Z0-061 10. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE STRUMENTI: Sono stati usati prevalentemente materiali autoprodotti inseriti su piattaforma e-learning della classe, manuali e ambienti di apprendimento on-line (soprattutto www.w3schools.com e www.html.it). Spesso alla produzione di questi materiali hanno collaborato gli alunni meritevoli. Il libro di testo è stato usato nella fase di strutturazione della conoscenza per completare la preparazione e il ripasso di conoscenze apprese a lezione o in maniera induttiva in laboratorio. Il manuale ufficiale Oracle per la preparazione all'esame Oracle Database 12c SQL Fundamentals è stato usato mediante la LIM. Sono stati usati gli ambienti di sviluppo IDE (Eclipse, FireBug per Mozilla FireFox) per l'autocorrezione, l'aiuto sintattico, l'attività di debugging. E' stato usato il laboratorio in rete con controllo delle postazioni Net Support Schools. METODOLOGIE DIDATTICHE: Le lezioni in laboratorio, per la parte introduttiva teorica, sono avvenute proiettando sui monitor la presentazione interattiva degli strumenti e delle porzioni di codice esemplificative e degli obiettivi da realizzare, mediante Netsupport School. Questo tipo di lezioni avveniva con modalità interallacciata di brevi sezioni di spiegazione e brevi sezioni di realizzazione autonoma da parte degli studenti del segmento formativo proposto. In laboratorio si è fatto ampio uso della didattica laboratoriale, introducendo gli argomenti in maniera essenziale e dando il quadro teorico-storico di riferimento, puntando, poi, il focus sulla realizzazione di "oggetti" attraverso l'approfondimento sintattico individuale mediante IDE o su internet o la scoperta autonoma induttiva e la successiva presentazione alla classe dei risultati da parte degli alunni con il docente in veste di tutor/facilitatore (flipped class e lavoro di gruppo). E' stata favorita la collaborazione e lo scambio all'interno del gruppo e la collaborazione come tutor fra pari fra i gruppi (peer to peer). In piattaforma e-learning della classe è stata attivata una sezione FAQ per ospitare gli appunti volontari e le soluzioni dei problemi proposti inviati dagli alunni stessi e organizzati per parole chiave. 44 di 15 Lezione problematica con presentazione degli obiettivi da parte del docente, la scelta degli strumenti condivisa fra docente e alunni e l'apertura di uno spazio di discussione sulle possibili soluzioni da implementare (debate). 11. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE compiti scritti interrogazioni due simulazioni di ii prova approfondimenti individuali test ed esercitazioni di laboratorio 12. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Fa fede quanto riportato nel P.O.F. In particolare per la valutazione delle prove: • conoscenza dell’argomento, • competenza nella produzione della soluzione, • abilità nella realizzazione di una soluzione adeguata, completa e documentata, • uso del lessico specifico, • chiarezza nella presentazione della soluzione adottata, • capacità di effettuare collegamenti fra le conoscenze e fra i linguaggi di programmazione. Hanno concorso alla valutazione finale: • Livelli di conoscenza, competenza ed abilità raggiunti, • Rispetto delle regole e impegno, • Qualità del lavoro svolto a casa, • Impegno e autonomia nell’attività ordinaria di laboratorio, • Attenzione, interesse e partecipazione alle didattica curricolare, 13. OBIETTIVI PROGRAMMATI • conoscere le problematiche relative alla produzione, documentazione e manutenzione del software • saper produrre documentazione relativa all'analisi dei dati (diagramma entita'-relazioni) e delle funzioni • conoscere i problemi generali legati all'archiviazione dei dati • distinguere tra organizzazione dei dati da un punto di vista logico e fisico • conoscere i concetti fondamentali relativi ai d.b • conoscere i componenti e le caratteristiche dei d.brelazionali • conoscere il linguaggio sql • saper utilizzare ms access per la gestione di d.b. relazionali • architettura client/server • conoscere la programmazione lato server e le tecniche principali per la creazione di pagine dinamiche • creare pagine in html con form • utilizzare script per creare pagine dinamiche (lato client e lato server) • utilizzare il linguaggio php per gestire i dati del db attraverso pagine web 14. OBIETTIVI RAGGIUNTI 45 di 15 Un buon gruppo di allievi (un terzo circa, riconoscibile dai voti) ha partecipato all'attività didattica in aula e in laboratorio con interesse e partecipazione e una apprezzabile volontà di anticipare e di arrivare oltre le richieste didattiche. Questi alunni hanno raggiunto di conseguenza risultati di rilievo e hanno dimostrato di conoscere e usare gli strumenti in maniera autonoma e di essere in grado di usare spirito critico e capacità di analisi dei problemi. Un altro terzo circa ha risposto bene alle sollecitazioni didattiche e alle attività di laboratorio riuscendo a portare a termine le esercitazioni (anche se a volte con fatica e mediante l'aiuto fra gruppi). Questo gruppo è arrivato a risultati più che sufficienti, possiede le conoscenze e le abilità che si sono poste come obiettivo della classe, ma, a causa di una insufficiente rielaborazione e sistematizzazione personale è più in grado di operare in laboratorio e fare collegamenti logici che di esporre in maniera organica le proprie conoscenze. Per ottenere risultati migliori hanno bisogno che il docente interagisca con loro. Il classico restante gruppo è stato penalizzato da lacune pregresse e da una mancanza di volontà che gli ha fatto preferire stare ai margini dell'attività didattica, in attesa della soluzione o di spunti ad hoc e stimoli per proseguire nel percorso di apprendimento. Questi alunni hanno raggiunto risultati appena sufficienti e necessitano di una guida sia per condurre le attività di laboratorio (che sono in grado di portare a termine) e di uno stimolo interattivo per esporre e organizzare la risposta documentale ad un problema proposto. Docente Giuseppe Guarascio _____________________________________________ 46 di 15 PERCORSO FORMATIVO Materia: classe:5AIT INGLESE Docente: Mauretta Bernardini 15. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica Modulo Contenuti Tempi Module 3Unit 4 Applications Presentations..................................................pp.69,70,71 Module 4 Unit 1 Unit 4 The Internet The Internet- History and Definition.. pp.78,79,80,81 Copyright, Piracy and Privacy..............pp.93,94,95,96 Reading Comprehension Spam, Spam, Spam...............................p.87 Hackers and Identity Thefts...................p.97 Module 5 Unit 3 Programs and programming Creating a Website........................ pp.112,113,114,115 Module 6 Unit 1 Telecommunications Describing Telecommunications.....pp.126,127,128,129 Module 7 Unit 1 Unit 3 Unit 4 Reading comprehension Networks and Protocols Networks overview............pp.152,153,154,155 Wired and wireless.........pp.162,163,164,165 Types of Networks .........................pp.167,168,169,170 An early version of wireless communications systems..................p. 166 Module 8 Reading comprehension An early history of mobile phones The World's First Worldwide Television Satellite link up ......p.195 Working with IT Unit 4 Careers ......................pp.213,214,215,216 Free Readings Protocols and servers ..........................p.288 Submarine Communication cables .....p.233 1.The Origins and scientific foundations of modern communications. 2. Black Friday from www.bbcnews.uk.org 3. The Internet in a cup. 4. University challenge: Hackers compete for top prize http://www.bbc.co.uk/news/technology-36153391 Articles 16. LIBRI DI TESTO M.Bernardini G.Haskell, Information Telecommunications, Loescher 2012 Technology, Understanding Computers and 47 di 15 17. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE LIBRI DI TESTO, LEZIONE FRONTALE, FLIPPED CLASSROOM, INTERNET 18. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE COLLOQUI ORALI, TERZA PROVA ESAME DI STATO 19. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI COME APPROVATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE 20. OBIETTIVI PROGRAMMATI OBIETTIVI PREVISTI DALLE LINEE GUIDA MINISTERIALI 21. OBIETTIVI RAGGIUNTI Una parte degli alunni è in grado di comprendere testi scritti e orali di livello B2, sono in grado di esprimersi su argomenti conosciuti e formulare ipotesi su argomenti nuovi. Sono anche in grado di riassumere ed esprimersi con correttezza formale. La maggior parte della classe ha raggiunto questi obiettivi ad ad livello mediamente sufficiente, ma di livello inferiore e poco curato da un punto di vista formale. Alcuni alunni presentano invece un livello di conoscenza dei contenuti superficiale unito ad un livello linguistico non ancora adeguato. Docente Mauretta Bernardini _____________________________________________ 48 di 15 PERCORSO FORMATIVO Materia: Italiano Docente: 22. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica Modulo 1. G. Leopardi classe: 5 AIT GRAZI Tatiana Contenuti - Vita e opere - Il pensiero e la poetica: a) l’infelicità della condizione umana: le illusioni e la ricerca del piacere b) pessimismo storico e pessimismo cosmico c) la caduta delle illusioni e il messaggio di solidarietà umana - lettura e analisi di testi tratti dal libro di testo Tempi Settembre/ottobre Ottobre/ novembre 2. Il secondo ‘800 3. G. Verga 4. G. D’Annunzio 5. G. Pascoli 6. I. Svevo 6. - L’età postunitaria: scenario politico-sociale: l’Italia dopo l’Unità scenario culturale: positivismo e ruolo dell’intellettuale - il romanzo, genere guida - Realismo, Naturalismo, Verismo - Decadentismo (Simbolismo: cenni) - Vita e opere - Ideologia e poetica: a) l’evoluzione artistica b) la svolta verista: poetica e tecnica narrativa c) la lotta per l’esistenza - lettura e analisi di brani tratti dal libro di testo Novembre/dicembre - Vita e opere - Ideologia e poetica: a) l’evoluzione artistica: estetismo ed etica del superuomo c) il rapporto con il contesto - lettura e analisi di brani tratti dal libro di testo Gennaio - Vita e opere - Ideologia e poetica: a) l’evoluzione artistica e lo stile b) il nido e il fanciullino c) la poesia pura - lettura e analisi di brani tratti dal libro di testo Febbraio - Vita e opere - Ideologia e poetica: a) l’evoluzione artistica e i rapporti con le altre scienze b) la figura dell’inetto nei tre romanzi c) motivi, temi, lingua e stile - lettura e analisi di brani tratti dal libro di testo Metà febbraio/ metà marzo - Vita e opere Marzo 49 di 15 L.Pirandello - Ideologia e poetica: a) la crisi di identità dell’uomo moderno: la vita e la forma (uno, nessuno e centomila) b) l’umorismo: il sentimento del contrario c) il teatro nel teatro - lettura e analisi di brani tratti dal libro di testo 4. Il primo Novecento - il contesto storico/sociale - le avanguardie: a) i futuristi: il rifiuto della tradizione b) i crepuscolari (cenni) - lettura e analisi di brani tratti dal libro di testo Fine marzo/ metà aprile 5. La poesia del Novecento a) G. Ungaretti - vita e opere - poetica: legame tra vita e poesia “la parola pura” - lo stile b) U. Saba - vita e opere - la poetica: tra tradizione e contemporaneità “la poesia onesta” - lo stile c) E. Montale - vita e opere - la poetica: la poetica degli oggetti - lo stile Aprile/Maggio LETTURE EFFETTUATE: • G. Leopardi: - da Zibaldone : La teoria del piacere - da le Operette morali: Dialogo della Natura e di un Islandese; visione dello spettacolo teatrale “Operette morali” di Alberto Galligani - da Canti: L’Infinito, La sera del dì di festa, A Silvia, A se stesso, La ginestra • G. Verga: da Vita dei campi: Rosso Malpelo Visione dello spettacolo teatrale “Rosso Malpelo” a cura della compagnia dei “Guitti, teatroviaggiante” da Novelle rusticane: La Roba • D’Annunzio. da Il piacere: Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti da Alcyone: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto • G.Pascoli da Il fanciullino: Una poetica decadente da Myricae: Lavandare, X Agosto, Temporale, Il lampo • I. Svevo da Senilità: Il ritratto dell’inetto da La coscienza di Zeno: Psico-analisi • L.Pirandello da Novelle per un anno: Ciàula scopre la luna Visione in film di: La patente, Marsina stretta • Il primo Novecento F. T. Marinetti: Primo manifesto del futurismo, Manifesto tecnico della letteratura futurista, Bombardamento A. Palazzeschi: Lasciatemi divertire F. Kafka: L’incubo del risveglio, Una giustizia implacabile e misteriosa • G. Ungaretti da L’Allegria: Noia, In memoria, Porto sepolto, Veglia, I Fiumi, Mattina, Soldati da Il Dolore: Non gridate più • U. Saba da Il Canzoniere: A mia moglie, La capra, Amai, Città vecchia 50 di 15 • E. Montale da Ossi di seppia: I limoni, Meriggiare pallido e assorto, Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale. 23.LIBRI DI TESTO: G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria “Il Piacere dei Testi” vol. “Giacomo Leopardi” e vol. 5 e 6 Ed. Paravia 24. TRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE libro di testo e altri testi e/o fotocopie, lezioni frontali, lezioni interattive, lavori di gruppo, esercitazioni, sussidi multimediali, presentazioni in power point, simulazioni 25. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE interrogazioni orali, prove scritte (saggio breve, tema, analisi del testo, questionari) 26. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI La qualità del lavoro svolto a casa I lavori di gruppo L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni L’atteggiamento generale verso lo studio 27. OBIETTIVI PROGRAMMATI - collocare l'opera nel suo contesto storico-culturale e letterario - individuare il contenuto e le tematiche dei testi - saper esprimere in una forma corretta i contenuti appresi - cogliere le relazioni tra politica, società e cultura - conoscere gli autori presentati e i brani letti 28. OBIETTIVI RAGGIUNTI - collocare l'opera nel suo contesto storico-culturale e letterario - individuare il contenuto e le tematiche dei testi - saper esprimere in una forma corretta i contenuti appresi - cogliere le relazioni tra politica, società e cultura - conoscere gli autori presentati e i brani letti Docente Grazi Tatiana 51 di 15 PERCORSO FORMATIVO classe:5ALL Materia MATEMATICA docente SARA MODI 29. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica Modulo NTEGRALI Contenuti L’integrale come operatore inverso della derivatadefinizione di primitiva di una funzione-definizione di integrale indefinito di una funzione reale - il problema dell’esistenza della primitiva di una funzione reale-integrali indefiniti immediati - regole d’integrazione: per scomposizione, per sostituzione, per parti – integrali di funzioni razionali – il problema del calcolo delle aree – definizione dell’integrale definito di una funzione continua– significato geometrico dell’integrale definito – dimostrazione del teorema della media –dimostrazione del teorema fondamentale del calcolo integrale – calcolo di aree -- calcolo del volume di un solido di rotazione --estensione del calcolo dell’integrale a intervalli illimitati – integrali impropri . Il problema del numero di ordinamenti possibili degli elementi di un insieme – calcolo delle disposizioni e delle CALCOLO permutazioni senza ripetizione – il problema del numero di COMBINATORIO scelte possibili di alcuni elementi di un insieme (scelte ordinate e non) con e senza ripetizione: combinazioni, permutazioni, disposizioni. Problemi di calcolo di numero di scelte e di ordinamenti di un insieme – coefficiente binomiale. Definizione classica di probabilità – definizione CALCOLO DELLE frequentistica – legge empirica del caso – definizione PROBABILITA’ soggettiva – concetto di spazio degli eventi – definizione assiomatica di probabilità – eventi incompatibili – eventi dipendenti e indipendenti – probabilità condizionata probabilità totale- teorema di Bayes. VARIABILI CAUSALI MODELLI Variabili causali discrete e continue – definizione di funzione di distribuzione di probabilità – definizione di funzione densità di probabilità – definizione di funzione di ripartizione di probabilità– relazione fra funzione di ripartizione e la funzione densità– sintesi dei dati: valore atteso, moda e mediana – indice di variabilità: campo di variazione, scarto, varianza, scarto quadratico medio – Concetto di speranza matematica e gioco equo. Modello binomiale, modello di Poisson , modello 52 di 15 PROBABILISTICI DISCRETI MODELLI PROBABILISTICI CONTINUI EQUAZIONI DIFFERENZIALI geometrico : costruzione della funzione di distribuzione – valor medio – varianza e deviazione standard - valori modali Modello uniforme: costruzione della funzione di densità e della funzione di ripartizione – calcolo del valor medio e della deviazione standard Modello gaussiano – funzione di densità della variabile normale – studio della normale di gauss – calcolo del valor medio e della varianza – funzione normale standard – utilizzo di tabelle per il calcolo della funzione di ripartizione. Equazioni funzionali. Equazioni differenziali del primo ordine: a variabili separabili e lineari. . Problema di Cauchy. 30. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE L’attività didattica si è svolta generalmente nella forma di lezioni frontali, durante le quali gli alunni sono stati stimolati a porsi problemi e a partecipare, intervenendo oralmente e con esemplificazioni alla lavagna. L’introduzione degli argomenti è partita da situazioni problematiche, per arrivare alla definizione dei concetti, alla generalizzazione e all’astrazione. E’ stato richiesto un lavoro individuale, esplicitato nelle modalità, finalizzato al consolidamento e all’approfondimento delle conoscenze. 31. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE prove aperte interrogazioni colloqui 32. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI La valutazione si è basata sulla conoscenza dei contenuti, sulla capacità di applicarli e rielaborarli nonché sull’uso del linguaggio specifico della disciplina. La valutazione finale ha tenuto conto del grado di preparazione raggiunto, della partecipazione al dialogo educativo, dell’impegno e la costanza nello studio individuale nonché del progresso rispetto alla situazione iniziale 33. OBIETTIVI PROGRAMMATI . comprendere il testo dell'esercizio proposto alla luce delle conoscenze . esporre in modo chiaro e appropriato utilizzando il linguaggio formale . utilizzare il linguaggio specifico e saper operare con il simbolismo matematico 53 di 15 . analizzare situazioni problematiche ricercando i legami esistenti tra le variabili che le caratterizzano; . definire un modello matematico appropriato; . studiare il modello ottenuto con gli strumenti più idonei, confrontando diversi metodi . valutare i risultati ottenuti 34. OBIETTIVI RAGGIUNTI - Metà della classe ,con le dovute differenziazioni , conosce i contenuti essenziali e sa ripetere definizioni e dimostrazioni con linguaggio sufficientemente adeguato. A causa di impegno limitato, carenze pregresse e attitudine limitata nei confronti della materia un piccolo numero di allievi mostra ancora difficoltà in alcuni casi anche gravi. Ottima la partecipazione all’ attività didattica per l’ interesse mostrato dagli studenti alla disciplina. L’ impegno a casa poco regolare e proficuo. Docente Sara Modi 54 di 15 PERCORSO FORMATIVO a. s. 2015/2016 Materia: Scienze Motorie CLASSE: 5AIT Docente: Pierfrancesco Franceschini 1.PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica - Modulo Tecniche e Regole Sportive Sport di Squadra Norme antinfortunistiche Contenuti Regole dettagliate dei principali sport di squadra Pratica dei principali sport di squadra Come evitare e intervenire in caso di infortuni sportivi Tempi 24 ore 40 ore 12 ore 2.LIBRI DI TESTO Nel corso del corrente anno scolastico 2015/2016 gli alunni hanno utilizzato tutti i sussidi multimediali disponibili, approfondendo gli argomenti trattati dal docente, sia in classe avvalendosi della LIM sia a casa con ricerche on-line individuali e di gruppo. Gli studenti hanno inoltre usato le dispense cocesse dalle varie Federazioni Sportive; in particolare: “ Campioni senza trucco”, edite dalla Federazione Italiana Gioco Calcio, acquisendo nozioni fondamentali sulla corretta alimentazione e sugli eventuali danni procurati dall’ uso di sostanze dopanti. 3.STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE IL programma di Scienze Motorie è stato svolto con lezioni frontali, esercitazioni motorie e prove sportive di varia difficoltà, lavori in coppia e in gruppo. Durante le ore curriculari sono stati utilizzati , per la parte pratica, tutti gli attrezzi sportivi disponibili sia in palestra che all’esterno, per quanto attiene alla quella teorica, tutti i sussidi multimediali e le numerose dispense cartacee delle varie Federazioni Sportive. 4.TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Le verifiche sono state effettuate attraverso: , test oggettivi, colloqui, lavori di gruppo, interrogazioni orali, prove muscolari aerobiche ed anaerobiche, prove coordinative (Oculo-manuali ed Oculo-podaliche). 5.CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI I criteri di valutazione hanno seguito quelli contenuti nel POFT. Le richieste motorie sono stati adattate alle specificità psico-fisiche di ogni alunno. 6.OBIETTIVI PROGRAMMATI Conoscenza dettagliata delle regole di ogni singolo sport praticato in ambito scolastico. Apprendimento delle norme per il conseguimento di un costante stato di buona salute. Capacità di relazione con compagni, avversari e docente, durante l’attività motoria scolastica. Conoscenza e capacità di attuazione delle fondamentali tecniche di primo soccorso. Capacità di relazionarsi positivamente con l’ambiente naturale, durante le attività all’ aperto. 7.OBIETTIVI RAGGIUNTI Tutti gli alunni: sia i più dotati che quelli con minori attitudini sportive hanno avuto occasione di migliorare le capacità motorie e le conoscenze teoriche a seconda delle proprie possibilità. Di particolare rilievo, è l’aver acquisito la piena consapevolezza di quanto sia importante una continua e razionale attività motoria per poter costantemente mantenere una cinestesi positiva ed una salute stabile. Il comportamento tenuto dalla classe durante le lezioni di Scienze Motorie è sempre stato molto corretto e partecipativo. Bagno a Ripoli 27/04/2016 Il Docente Pierfrancesco Franceschini 55 di 15 PERCORSO FORMATIVO Materia: classe: 5A IT SISTEMI E RETI Docente: BATTAGLINO DANIELA PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica Modulo Architettura di rete Contenuti Tempi Concetto di rete Strutturazione del software di rete Architettura a livelli: interfacce, servizi, comunicazioni fra livelli Il concetto di protocollo di rete Tipologie di servizi di rete Modello ISO/OSI e TCP/IP Settembre Reti Locali virtuali Caratteristiche VLAN (CLIL) Realizzazione di una VLAN VLAN condivise su più switch Cisco VTP-VLAN Trunking Protocol Inter-VLAN Routing Laboratorio: Realizzazione di una VLAN con Packet Tracer; Realizzazione VLAN utilizzando il protocollo VTP con Packet Tracer Ottobre/Novem bre Tecniche crittografiche per la protezione dei dati: crittografia simmetrica e asimmetrica, certificati e firma digitale Principi di Crittografia: Generalità (CLIL) Concetti di chiave pubblica e privata Algoritmi a cifratura simmetrica: DES, 3DES e AES Algoritmi a cifratura asimmetrica: RSA Vantaggi e svantaggi della cifratura simmetrica e di quella asimmetrica La crittografia ibrida La firma digitale e i certificati digitali Laboratorio: • Realizzazione di un semplice algoritmo cifratura secondo il cifrario di Cesare • Realizzazione di ENIGMA La sicurezza nei sistemi Informativi: Generalità Sicurezza di un sistema informatico Valutazione dei rischi Principali tipologie di minacce Sicurezza nei sistemi informativi distribuiti Novembre/Febb raio La sicurezza delle reti di Marzo/Aprile Servizi di sicurezza per messaggi di email: Generalità Minacce alla posta elettronica Il protocollo S/MIME per la posta elettronica Un software per la posta sicura: PGP La sicurezza delle connessioni con SSL/TLS: Generalità Il protocollo SSL/TLS La difesa perimetrale con i Firewall: Generalità I firewall Stateful inspection Application proxy 56 di 15 DMZ Wireless e reti mobili Laboratorio: • Configurazione https ; • Inoltro di messaggi di posta in modo sicuro; • Realizzazione di ACL standard ed estese con Packet Tracer. Generalità Topologia Lo standard IEEE 802.11 La Crittografia e l’autenticazione nel wireless (cenni) Maggio/Giugno LIBRI DI TESTO Sistemi e Reti, per l’articolazione informatica degli istituti tecnici settore tecnologico VOL.3 – LUIGI RUSSO, ELENA BIANCHI - HOEPLI STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE Le metodologie adottate per favorire l’apprendimento della disciplina sono state: lezione frontale orale, esercitazioni, didattica laboratoriale, lavoro di gruppo, e-learning. Gli strumenti adottati per favorire l’apprendimento della disciplina sono stati: libro di testo in adozione, materiale fornito dal docente, internet e sussidi multimediali, laboratorio di informatica. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Le verifiche sono state somministrate per accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati nella programmazione e determinare la validità della metodologia impiegata dall’insegnante. Nell’arco dell’anno scolastico sono state effettuate: • Prove scritte a risposta aperte e non strutturate; • Interrogazioni orali; • Questionari sulla piattaforma e-learning; • Test individuali/esercitazioni di laboratorio; • Lavori di gruppo CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI I criteri di valutazione adottati sono quelli presenti nel POFT pertanto si è tenuto conto di: Livello individuale del conseguimento degli obiettivi (acquisizione contenuti e competenze); Progressi formativi compiuti rispetto al livello di partenza; Partecipazione e Impegno; Interesse e Attenzione. In attinenza al POFT si è utilizzato la scala di riferimento per l’attribuzione dei voti. OBIETTIVI PROGRAMMATI La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di competenze, conoscenze e abilità: • Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti; • Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali; • Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di telecomunicazione; • Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza; • Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; • Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. 57 di 15 OBIETTIVI RAGGIUNTI Durante l’anno scolastico si è cercato di rendere gli alunni responsabili e consapevoli di cosa significasse l’anno conclusivo di una scuola superiore e principalmente dell’importanza e della difficoltà che presenta un esame di stato. La maggiore parte degli studenti ha partecipato all’attività didattica con interesse, anche se per molti di loro il lavoro si svolgeva esclusivamente nelle ore scolastiche. È quindi mancata una seria rielaborazione dei contenuti come lavoro a casa. Per alcuni anche la partecipazione alle lezioni didattiche è stata difficoltosa e hanno alternato periodi in cui l’attenzione non è stata sufficiente a periodi in cui si è registrato un maggiore interesse. Durante l’attività laboratoriale l’impegno e l’attenzione non sono sempre stati soddisfacenti. Pochi sono gli studenti che si sono distinti per impegno e serietà all’interno del gruppo classe. Il profitto degli alunni si può considerare, nel complesso, sufficiente, con alcuni studenti che si distinguono dalla media con profitti buoni. L’insegnamento è stato adattato nei tempi e nei metodi ai ritmi di apprendimento degli studenti. In particolare il programma preventivato nel piano di lavoro presentato a inizio anno è stato modificato anche in base alle indicazioni ministeriali relative alla seconda prova. Il docente Daniela Battaglini ___________________________________________ 58 di 15 PERCORSO FORMATIVO Materia: Storia classe: 5 AIT Docente: 1. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica Modulo GRAZI Tatiana Contenuti Tempi Settembre/ottobre 1. L’Europa tra l’800 e il ‘900 2. L’Italia di Giolitti a) il contesto sociale: II° rivoluzione industriale, le ideologie, il positivismo, la società di massa, la Belle époque b) il contesto politico: le alleanze tra gli Stati europei (Triplice Alleanza/Triplice Intesa) Il sistema giolittiano. Le riforme. Il rapporto con socialisti e cattolici. La guerra di Libia Ottobre/ novembre Novembre/dicembre 3. La I Guerra mondiale a) le cause b) le fasi della guerra: dalla guerra di movimento alle trincee c) L’Italia in guerra d) 1917: anno della svolta e) Versailles o la pace difficile Gennaio/febbraio a) Il comunismo tra Lenin e Stalin Il regime staliniano: economia e terrore 4. I totalitarismi e b) Il dopoguerra in Italia, il fascismo al potere la crisi della c) Hitler e il nazismo: democrazia in la repubblica di Weimar, l’ascesa di Hitler, (il Mein Kampf), Europa (1917- il controllo della società tedesca 1936): Febbraio 5. Il mondo e l’Europa tra le due Guerre La crisi del 1929 e la grande depressione degli anni ‘30 Il New Deal in USA. La politica di espansione tedesca e lo scoppio della guerra. 6. La seconda guerra mondiale e la divisione del mondo nei due blocchi (1944-1989) 7. L’Italia a) La seconda guerra mondiale: fasi di svolgimento l’Europa nazista e la shoah la Resistenza in Europa e in Italia b) La guerra fredda (1945-1956): caratteri generali (Usa e URSS nuovi organismi internazionali) c) La decolonizzazione: caratteri generali Marzo/Aprile Maggio/giugno a) Gli anni della ricostruzione (1943-1958) 59 di 15 repubblicana La Resistenza. La Costituzione. Il 1948. Il centrismo. b) Dal miracolo economico agli “anni di piombo”. Il centro-sinistra. Il boom economico. 2. LIBRI DI TESTO: : Z. Ciuffoletti, U. Baldocchi, S. Bucciarelli, S. Sodi – Dentro la Storia – Ed. G. D’Anna, vol.3A e 3B 3. TRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE Libro Di Testo E Altri Testi E/O Fotocopie, Lezioni Frontali, Lezioni Interattive, Lavori Di Gruppo, Esercitazioni, Sussidi Multimediali, Presentazioni In Power Point, Simulazione (terza prova) 4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Interrogazioni Orali, Prove Scritte (questionari) 5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI La qualità del lavoro svolto a casa I lavori di gruppo L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni L’atteggiamento generale verso lo studio 6. OBIETTIVI PROGRAMMATI Saper esporre oralmente e per scritto i contenuti e le problematiche affrontate Saper fare gli opportuni collegamenti tra fenomeni storici Individuare e contestualizzare i concetti portanti dell’economa, della politica e della società del periodo esaminato. Inserire gli eventi storici nel loro contesto spazio-temporale; Utilizzare varie fonti scritte, documenti storici, iconografici e cartografici; Comprendere i nessi fondamentali tra economia, società, religione e cultura 7. OBIETTIVI RAGGIUNTI Saper esporre oralmente e per scritto i contenuti e le problematiche affrontate Saper fare gli opportuni collegamenti tra fenomeni storici Individuare e contestualizzare i concetti portanti dell’economa, della politica e della società del periodo esaminato. Inserire gli eventi storici nel loro contesto spazio-temporale; Utilizzare varie fonti scritte, documenti storici, iconografici e cartografici; Comprendere i nessi fondamentali tra economia, società, religione e cultura Il gruppo classe ha partecipato con sufficiente impegno ed interesse alle attività proposte, tuttavia lo studio a casa, la rielaborazione personale e la successiva esposizione non sono state per tutti soddisfacenti. I contenuti programmati sono stati affrontati e gli obbiettivi sostanzialmente raggiunti; rimane da consolidare la correttezza nell’espressione orale, che per una parte della classe risulta ancora insufficiente, mentre è emerso un gruppo che per interesse personale, capacità di studio e approfondimento, ha raggiunto buone competenze. Docente Grazi Tatiana 60 di 15 PERCORSO FORMATIVO Materia: classe: VAIT Tecnologie e progettazione di Sistemi informatici e di Telecomunicazioni Docente: Lentucci Laura 35. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica Modulo Architettura di rete. Le socket e la comunicazione con i protocolli TCP e UDP. Applicazioni server lato Servizio DNS Contenuti I sistemi distribuiti Modelli architetturali dei sistemi distribuiti Architetture delle applicazioni di rete: Client-Server, Peerto-Peer Servizi di trasporto disponibili per le applicazioni; Servizi di trasporto di TCP e UDP; Lab. - Ripasso sui thread in Java. Le socket Le porte di comunicazione e le socket La connessione tramite le socket Datagram socket e Stream socket Programmazione delle socket con protocollo TCP Lab. - Java socket: realizzazione architettura client/server con TCP; Lab. - Java socket: realizzazione di server multi-thread; Il linguaggio XML Un ambito applicativo di XML: SEPA Introduzione ad Apache HTTP Server Le servlet: generalità e caratteristiche; ciclo di vita; Deployment di una applicazione Web; Lab. - Interazione tra client e servlet GET/POST con le servlet; Lab. - La permanenza dei dati con le servlet - i cookie; La permanenza dei dati con le servlet - le sessioni Definizione Gerarchia dei server Risoluzione dei nomi Tempi OttobreDicembre GennaioFebbraio Marzo –Fine pentamestre Maggio 36. LIBRI DI TESTO TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI VOL. 3 – G. MEINI, F. FORMICHI – ZANICHELLI. 37. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE Le metodologie adottate per favorire l’apprendimento della disciplina sono stati: lezione frontale orale, esercitazioni, lavoro di gruppo, uso di laboratori di informatica. Gli strumenti adottati per favorire l’apprendimento della disciplina sono stati: testo in adozione, internet e sussidi multimediali, laboratorio di informatica. 38. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Prove scritte a risposte aperte; Interrogazioni orali; Relazioni scritte; Esercitazioni di laboratorio; Lavori di gruppo. 61 di 15 39. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Sono stati applicati i criteri di valutazione presenti nel POF. Le valutazioni hanno tenuto conto dei seguenti criteri: Livello individuale del conseguimento degli obiettivi (acquisizione contenuti e competenze); Progressi formativi compiuti rispetto al livello di partenza; Partecipazione e Impegno Interesse e Attenzione; Per l’attribuzione dei voti si è fatto riferimento alle corrispondenze con i livelli tassonomici adottati dal POF. 40. OBIETTIVI PROGRAMMATI La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di competenza: · Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza; · Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali; · Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti; · Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi di gestione della qualità e della sicurezza; · Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. 41. OBIETTIVI RAGGIUNTI Sulla base dei risultati delle verifiche e di osservazioni sistematiche sulla classe, relativamente alla preparazione di base, si possono individuare tre fasce di livello. Il profitto emergente della classe, pertanto, e il seguente: alcuni studenti possono essere inseriti in una fascia alta con conoscenze/competenze sicure, metodo di lavoro ordinato e impegno regolare. Altri possono essere inseriti in una fascia media con competenze/conoscenze sufficienti, metodo di lavoro da rendere più produttivo, e un impegno abbastanza costante. Vi è poi una terza fascia dove sono presenti allievi con conoscenze/competenze insicure, impegno e attenzione discontinui. Durante l’attività laboratoriale l’impegno e l’attenzione non sono stati sempre soddisfacenti, pochi sono gli studenti che si sono distinti per impegno e serietà all’interno del gruppo classe. Nella valutazione si è tenuto conto anche della qualità del lavoro svolto a casa, le attività ordinarie di laboratorio, l’attenzione prestata, la partecipazione alle lezioni e l’atteggiamento verso lo studio. L’insegnamento e stato adattato nei tempi e nei metodi ai ritmi di apprendimento degli studenti. Docente _____________________________________________ 62 di 15