factsheet Il Gottardo - Nord-Sud
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factsheet Il Gottardo - Nord-Sud
factsheet Il Gottardo Nel 2016 AlpTransit aprirà i battenti e i primi treni veloci passeranno sotto il Gottardo. Grazie a questo progetto ancora più merci transiteranno su ferrovia sotto le Alpi, il numero di camion sulle nostre autostrade sarà ridotto, e il tunnel stradale potrà essere risanato senza costruire un secondo tubo. La Svizzera sarà così in grado di mantenere la propria indipendenza e sovranità nella politica dei trasporti. Con il nuovo tunnel ferroviario di base sotto il Gottardo la Svizzera ha deciso di puntare su di un futuro ecologico e parsimonioso nell’uso delle risorse. Il risanamento del tunnel stradale ci offre la possibilità di trasferire in modo efficace le merci dalla strada alla ferrovia, come chiesto dalla Costituzione e dalla Legge fin dal 1994. Un secondo tunnel autostradale spalancherebbe le porte a una valanga di camion in transito attraverso il nostro paese. Probabilmente nessuna montagna al mondo presenta così tanti trafori come il San Gottardo. Dal 2016 saranno disponibili tre gallerie, rispettivamente, quattro tubi: il tunnel ferroviario Airolo-Göschenen, inaugurato nel 1892; il tunnel autostradale Airolo-Göschenen, inaugurato nel 1980; la galleria ferroviaria AlpTransit con due tubi tra Biasca ed Erstfeld, a partire dal 2016, il tunnel più lungo al mondo. Sopra al Gottardo passa anche la strada nazionale del Passo (categoria 3), che però non è praticabile nei mesi invernali. Queste gallerie sono in grado di coprire ampiamente le necessità del traffico regionale, nazionale e internazionale. Naturalmente nei periodi di punta, quando molte persone partono per le vacanze, vi sono delle code al Gottardo, esattamente come su altre strade, nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti. Grazie ad AlpTransit, il Ticino sarà collegato al resto della Svizzera come mai prima nella sua storia. Con il pretesto del risanamento del tunnel autostradale esistente è ridiventata di attualità la richiesta di un secondo tubo. Ogni volta che una strada viene costruita o la sua capacità viene aumentata, la ferrovia perde un’importante fetta di mercato. Prima del 1980, quando venne aperto il tunnel autostradale, circa il 95% delle merci passava sotto Numero di veicoli al giorno Media del traffico quotidiano su alcuni tratti autostradali (dati 2011) Fonte: USTRA Wallisellen ZH Muttenz BL Neuenhof AG Tunnel du Gubrist ZH Crissier VD Berna Lucerna Ginevra Lugano Galleria del Gottardo 0 | factsheet Il Gottardo 20’000 40’000 60’000 80’000 100’000 120’000 140’000 160’000 15’000 30’000 45’000 60’000 75’000 90’000 «Una seconda galleria stradale, che di fatto sarebbe un raddoppio, avrebbe delle conseguenze nefaste sulla salute provate scientificamente per gli anziani e i bambini.» Prof. Dr. med. Augusto Gallino, Ospedale San Giovanni, Bellinzona, PLR le Alpi su ferrovia. Nel 2000 la percentuale era già scesa al 70%, attualmente parliamo del 64%. Dal 1980 i passeggeri che passano sotto il Gottardo con il treno sono diminuiti della metà. Nel 1979 erano 20’000 al giorno, oggi sono circa 9’000. Dall’apertura del tunnel autostradale si sono persi centinaia di posti di lavoro sulla tratta ferroviaria del Gottardo. Un secondo tubo non farebbe che accentuare questa tendenza, nuocendo economicamente al nuovo tunnel ferroviario. Risanamento del tunnel autostradale Il tunnel autostradale è in un cattivo stato in particolar modo a causa dei mezzi pesanti. Per questo motivo entro il 2025 ca. dovrà subire importanti lavori di manutenzione. La strada costa: la galleria autostradale con i suoi 17 chilometri di lunghezza è un’opera molto dispendiosa sia dal punto di vista tecnico che finanziario. Ogni anno per la gestione e la manutenzione si spendono tra i 25 e i 40 milioni. Il passaggio annuale di autoveicoli è di circa 6 milioni, una media di 17’000 veicoli al giorno. Una cifra molto bassa, se paragonata ad altre tratte della rete nazionale. Risanare e offrire alternative: il risanamento del tunnel autostradale è possibile solo chiudendolo totalmente in certi periodi dell’anno. In questi periodi è possibile offrire una valida alternativa su rotaia: per le automobili tra Airolo e Göschenen, per i camion in transito da confine a confine, rispettivamente per gli altri camion con una soluzione tra Biasca ed Erstfeld. Sistemi simili esistono da 50 anni al Lötschberg e dal 1994 collegano Francia e Inghilterra con il tunnel sotto la Manica. I tempi di percorrenza rimangono simili, per cui non vi è da temere una fuga dei camion sui tracciati del San Bernardino o del Sempione. La Confederazione ha confermato a più riprese e con numerosi studi la fattibilità di questo trasferimento dalla strada alla ferrovia. Nuovi posti di lavoro: presso la stazione di carico di Biasca verranno creati fino a 80 nuovi posti di lavoro, altrettanti ad Erstfeld. I posti di lavoro presso le aree di servizio e di ristoro autostradali, così come al centro di controllo dei veicoli pesanti di Erstfeld sono garantiti. Il Ticino: il Canton Ticino rimarrà ben collegato con il resto della Svizzera anche durante i lavori di risanamento (dopo il 2020). Grazie al trasferimento su rotaia di camion e automobili, il Ticino continuerà ad essere raggiungibile anche su strada. Inoltre, il Ticino approfitterà di grossi investimenti: nel 2014 verrà inaugurata la nuova tratta MendrisioVarese. Questa linea migliorerà il traffico negli agglomerati e creerà un nuovo collegamento diretto con la linea del L’alternativa Fonte: USTRA geodata © swisstopo www.iniziativa-delle-alpi.ch «Partendo dal dato di fatto che già oggi è possibile autorizzare l’utilizzo delle corsie d’emergenza per snellire il traffico, è difficile credere che un secondo tubo non aumenterà la capacità stradale al Gottardo.» Il quotidiano romando «La Liberté», 28.6.2012 Sempione. In questo modo il viaggio tra Lugano e Losanna si accorcerà di un’ora. E dal 2016 il tunnel di base di AlpTransit ridurrà notevolmente i tempi di percorrenza tra il Ticino e il resto della Svizzera. osti: tenendo conto dei costi a lungo termine, un secondo C tubo autostradale costerebbe tra 2 e 3 miliardi di franchi in più dei costi del risanamento, comprese le soluzioni di trasferimento su rotaia. Se si adotterà la costosa variante del raddoppio, mancheranno i fondi per progetti in altre regioni della Svizzera, progetti che verranno ridimensionati o accantonati definitivamente. La manutenzione di altre tratte autostradali verrebbe ridotta per mancanza di fondi. Risanamento urgente: prima che un secondo tubo possa entrare in funzione bisognerebbe risanare con misure d’urgenza il tubo esistente. In questo caso la galleria stradale del San Gottardo rimarrebbe chiusa totalmente per 140 giorni. In questo caso non vi sarebbe nessuna misura accompagnatoria su rotaia e il Ticino sarebbe raggiungibile con difficoltà. Il caos sulla via del San Bernardino e del Sempione sarebbe garantito. Cifre stabili dal 2000: il traffico nella galleria del Gottardo è stabile dal 2000. Le capacità sono sufficienti, a parte nei giorni in cui si presenta un esodo di vacanzieri. Su nessun’ altra tratta autostradale si programma un aumento della capacità in base a pochi giorni all’anno di esodo di massa. In numerosi agglomerati elvetici, sulle cui autostrade il passaggio giornaliero di vetture supera le 100’000 unità (Gottardo: 17’000) gli ingorghi sono una realtà quotidiana e la tendenza è in aumento! Diminuire gli ingorghi: quando, entro il 2018, il numero di veicoli pesanti che attraversa le Alpi sarà ridotto della metà, come previsto dalla Legge sul trasferimento del traffico merci, il numero delle ore di colonna ai portali del Gottardo diminuirà di due terzi, e la lunghezza delle colonne si dimezzerà, come dimostrato da numerosi studi indipendenti. AlpTransit con i suoi collegamenti veloci e l’aumentato comfort delle nuove carrozze, diverrà un’allettante alternativa per i passeggeri da e verso il Ticino. Pericolo secondo tubo Ricattabili: non esiste nessun ostacolo (giuridico o tecnico) che vincoli l’uso di due sole corsie che non possa essere spazzato via facilmente una volta costruite quattro corsie sotto il Gottardo. Un secondo tunnel non è un mero progetto di risanamento, bensì un chiaro tentativo di gettare le premesse per un raddoppio effettivo della capacità al Gottardo. E questo rende la Svizzera facilmente ricattabile. Gottardo: numero di veicoli all’anno Nessun aumento del traffico Gottardo: veicoli pesanti all’anno Provenienza Svizzera estero milioni 1’200’000 6 1’000’000 5 800’000 4 600’000 3 2010 2008 2006 2004 2002 2000 1998 1996 1994 1992 1990 1988 1986 Fonte: UFT 1984 2010 2008 2006 2004 2002 2000 1998 1996 1994 1992 1990 1988 0 1986 0 1984 200’000 1982 1 1982 400’000 2 «Decidere per un secondo tubo vuol dire abdicare a una politica dei trasporti efficiente ed efficace. Se dovesse accadere, ne pagheremo tutti quanti le conseguenze.» Neue Zürcher Zeitung NZZ, 28.6.2012 AlpTransit: il potenziale economico di AlpTransit, in particolare del tunnel di base del Gottardo, verrebbe clamorosamente sprecato con la costruzione di un secondo tubo autostradale. Inoltre la volontà popolare di trasferire le merci dalla strada alla ferrovia verrebbe definitivamente disattesa. Il secondo tubo affosserebbe la redditività della ferro via danneggiandola nell’ordine di milioni di franchi, sia nell’ambito del trasporto delle merci che in quello del traffico passeggeri. Il trasferimento verrebbe affossato e sulle strade transiterebbero ancora più camion. aumentare il numero di autorizzazioni in questo senso e permettere l’utilizzo della corsia di emergenza su 125 chilo metri autostradali supplementari per fluidificare il traffico. Il progetto ha il titolo «Messa in sicurezza dei flussi di traffico»: che cosa significherà per il Gottardo è chiaro! Più camion: uno studio del Tirolo calcola che con l’apertura di un secondo tubo, circa 600’000 camion che oggi transitano sul Brennero, opterebbero per un passaggio attraverso la Svizzera. Un secondo tubo darebbe il via a questa invasione, con grande gioia dell’UE e con grande danno per la Svizzera. Per il Gottardo questo significherebbe un aumento del numero di transiti di mezzi pesanti: in poco tempo si passerebbe dal milione attuale ad almeno 1,5 milioni di transiti annuali. UE: l’Unione Europea ha salutato con soddisfazione la proposta del Consiglio federale del giugno 2012 di costruire un secondo tubo. L’ha definita una «riserva di capacità» in caso di future diminuzioni di portata su altre tratte. Una perizia giuridica pubblicata dalla NZZ ha mostrato come l’UE, richiamandosi all’accordo bilaterale sui trasporti terrestri (libertà nel traffico stradale), potrebbe ricorrere contro la diminuzione artificiale della capacità a due corsie. L’UE, con l’aiuto delle lobby indigene legate agli autotrasportatori e agli automobilisti, ci obbligherà a utilizzare tutte e quattro le corsie. Sicurezza: il tunnel stradale del Gottardo soddisfa standard di sicurezza molto alti, come affermato da numerosi studi indipendenti, in particolar modo grazie al cunicolo parallelo di sicurezza. La situazione potenziale più rischiosa è quella dell’incendio di un camion, così come è accaduto in numerosi gravi incidenti del passato, per esempio nel tragico incidente consumatosi nel Gottardo nel 2001, che è costato la vita a 11 persone. La catastrofe del Monte Bianco nel 1999, che ha causato 35 morti, è cominciata con un camion che trasportava margarina e che si è incendiato spontaneamente, senza nessuna collisione. Dopo l’incidente del 2001 si è investito parecchio per la sicurezza della galleria del Gottardo. Il numero di incidenti all’interno della galleria è drasticamente diminuito dal 2001. Corsia d’emergenza: il Consiglio federale promette che i due tubi sono progettati con una corsia transitabile e una corsia d’emergenza chiusa al traffico. Ma già oggi in Svizzera si transita regolarmente sulle corsie d’emergenza. L’Ufficio federale dei trasporti vuole, nei prossimi anni, Numero di vittime del traffico negli ultimi 10 anni Galleria del Gottardo 2002 0 513 2003 2 546 2004 1 510 2005 0 409 2006 1 370 2007 0 384 2008 1 357 2009 0 349 2010 0 328 2011 1 320 Totale 6 4086 | factsheet Il Gottardo Incidenti: secondo uno studio dell’Ufficio prevenzione infortuni (upi) la variante con raddoppio migliorerebbe sì la sicurezza, ma già un aumento del traffico oltre il 3% ridurrebbe la sicurezza sull’intera tratta di transito (Chiasso-Basilea). Tra il 2002 e il 2011 sono morte 6 persone nel tunnel, nello stesso periodo sulle strade svizzere sono morte più di 4000 persone. Svizzera Fonte: USTRA, upi Anno www.iniziativa-delle-alpi.ch «Non costruiamo di certo una seconda galleria per poi lasciare due corsie inutilizzate.» Doris Leuthard alla Commissione dei trasporti nel gennaio del 2012 (dal verbale, tradotto dal tedesco) Salute: la parte meridionale del Ticino è confrontata già oggi con un grave inquinamento dovuto al traffico di transito. Tumori e malattie respiratorie sono nettamente sopra la media nazionale e colpiscono principalmente bambini e anziani. Un aumento del traffico, soprattutto per il Mendrisiotto, è impensabile. Un secondo tubo peggiorerebbe, presto o tardi, una situazione già molto grave. Uno studio della Confederazione è giunto alla conclusione che nel 2005 la cattiva qualità dell’aria ha causato in Svizzera 42’000 casi di bronchite acuta nei bambini e 44’000 casi di attacchi di asma negli adulti. Il traffico stradale è una delle cause principali del peggioramento della qualità dell’aria. Ambiente: le Alpi meritano una protezione speciale dal traffico di transito. Le nostre montagne subiscono i danni dovuti al riscaldamento del clima in modo doppiamente pernicioso rispetto a un ambiente di pianura. Le Alpi sono tra le regioni ecologicamente più sensibili del pianeta, e il massiccio del Gottardo è la riserva idrica d’Europa. La particolare topografia delle vallate alpine è un ulteriore motivo di preoccupazione: l’aria inquinata si concentra e ristagna più facilmente nelle vallate strette, le emissioni dei alpina dalle ripercussioni negative del traffico di transito. Limita il carico inquinante del traffico di transito a una misura inoffensiva per l’uomo, la fauna, la flora e i loro spazi vitali. 2. Il traffico transalpino per il trasporto di merci attraverso la Svizzera avviene tramite ferrovia. Il Consiglio federale prende le misure necessarie. Eccezioni sono Rispettiamo la Costituzione: il risanamento del tunnel autostradale del Gottardo è inevitabile. Ci offre la possibilità storica di dare seguito finalmente all’articolo costituzionale della protezione delle Alpi e di applicare le leggi esistenti: trasferimento del traffico merci da frontiera a frontiera dalla strada alla ferrovia, al massimo 650’000 camion all’anno attraversano le Alpi invece degli 1,25 milioni attuali. Le capacità necessarie a questo trasferimento sono state approntate dalla Svizzera grazie ai due tunnel di base del Lötschberg e del Gottardo. La borsa dei transiti alpini ci fornisce lo strumento ideale per gestire il traffico pesante. Un secondo tubo autostradale invece sancirebbe il definitivo fallimento del trasferimento del traffico merci. Democrazia: il trucchetto politico della promessa di utilizzare, una volta costruito, soltanto metà del tunnel, e la conseguente politica del «prima lo costruiamo, poi pian piano utilizziamo tutte e quattro le corsie» è un insulto all’intelligenza degli Svizzeri, un affronto alle nostre tradizioni democratiche e un chiaro oltraggio all’articolo 84 della Costituzione. La costituzionalità di un secondo tubo si misura considerando la sua capacità effettiva e il suo potenziale e non credendo alle promesse di utilizzarne soltanto metà. ammissibili soltanto se indispensabili. Esse devono essere precisate dalla legge. 3. La capacità delle strade di transito nella regione alpina non può essere aumentata. Sono eccettuate le strade di circonvalla zione che sgravano gli abitati dal traffico di transito. | factsheet Il Gottardo Iniziativa delle Alpi Associazione per la protezione dello spazio alpino dal traffico di transito Herrengasse 2 Casella postale 28 CH-6460 Altdorf Telefono +41 (0)41 870 97 81 Fax +41 (0)41 870 97 88 [email protected] Fonti: gli studi citati sono disponibili al’indirizzio www.iniziativa-delle-alpi.ch Foto: Iniziativa delle Alpi, AlpTransit San Gottardo SA, Emanuel Ammon/Aura, Kurt Baumann, Brigitte Wolf www.iniziativa-delle-alpi.ch grillenzirp.ch 1. La Confederazione protegge la regione Un’occasione per proteggere le Alpi 12-2012, 4000 d / 2000 f / 1500 i, 100% carta riciclata Art. 84 della Costituzione federale veicoli sono maggiori a causa delle strade in pendenza (1 camion in circolazione nelle Alpi inquina come 3 camion in pianura). L’inquinamento acustico è nettamente sopra la media a causa dell’effetto anfiteatro causato dalle pareti rocciose e dell’aumentato numero di giri del motore.