fino al 16.VI.2006Plinio Martelli - Golden Tattoo

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fino al 16.VI.2006Plinio Martelli - Golden Tattoo
08 giugno 2006 delle ore 13:06
fino al 16.VI.2006
Plinio Martelli - Golden Tattoo
Torino, 41 artecontemporanea
Draghi, elefanti ed intrecci di filo spinato. Martelli riutilizza il tatuaggio in veste metaforica. Così
la luce si rapprende, dorata e preziosa, sulla pelle fotografata. A formare arazzi contemporanei...
Avvolta da un’aura misteriosa e decadente, si
dispiega la nuova ricerca estetica e filosofica di
Plinio Martelli (Torino, 1945). Dopo Vanitas,
l'artista piemontese torna da 41 artecontemporanea
con una personale seducente, provocatoria e
ironica quanto basta. Le sue opere profondono
un’ambiguità lussureggiante, a tratti quasi
perversa, forte di un erotismo un po’ trash.
Rimandano ad atmosfere pompose e classicheggianti,
ora barocche, ora gotiche o noir, in cui il
desiderio è chiave di lettura di immediata
riconoscibilità.
In mostra appaiono in primo piano alcuni
particolari fisici, maschili e femminili, già
ritratti nei disegni del 2001. Si tratta di
immagini fotografiche in bianco e nero, di
piccolo o grande formato, raffiguranti porzioni
di corpo decorate da tatuaggi. Motivi
geometrici, tracce tribaleggianti, sinuosità
puramente esornative. Elementi che “da
decorativamente estetici diventano allegorie di
uno stato d’animo” (Guido Curto, 2001).
Fondali neri e quieti conducono lo sguardo
prima ai contorni morbidi delle figure, poi agli
arabeschi danzanti in foglia d’oro, sedimentati
sul derma. Similmente a svariati lavori
precedenti, i volti dei protagonisti sono
pressoché celati.
Se in passato Martelli ha raffigurato i frutti della
body-modification servendosi di un approccio
prevalentemente pittorico, sia in relazione agli
aspetti cromatici che alla scelta dei soggetti,
nell’ambito della sua produzione è oggi il disegno a farla da protagonista. Sempre in
costante evoluzione, l’analisi interpretativa
dell’artista continua comunque a spingersi
negli anfratti della dimensione p
sentimenti ed esperienze che per suo mezzo si
fanno indelebili. Ad ogni modo, il fulcro
autentico di queste opere non è l’elemento
ornamentale di per sé, bensì il corpo tatuato. La
pelle diviene tela da improntare, superficie sulla
quale lasciare il segno. Ed ancora luogo, spazio,
contesto, occasione. Schiene nude, natiche ed
avambracci si commutano in spartiti da leggere
e mappe da decifrare, traduzione di labirinti
emotivi. Fondati su fregi dorati, che se da un
lato costituiscono mere applicazioni arzigogolate,
dall’altro simboleggiano emozioni fluide che
affiorano dal dentro, per solidificarsi
sull’epitelio traspirante.
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Plinio Martelli. Golden Tattoo - fino al 16
giugno 2006
Torino, 41 artecontemporanea, via Mazzini 41
tel/fax + 39 011 81.29.544
orari: dal martedì al sabato, dalle h 16.00 alle
19.30; al mattino su appuntamento - ingresso
libero
a cura di Gabriella Serusi
[email protected]
www.41artecontemporanea.com
indice dei nomi: Gabriella Serusi, Plinio
Martelli, Sonia Gallesio, Guido Curto
sicologica e relazionale dell’uomo. Tra i temi
oggetto di maggior interesse il concetto di
bellezza effimera, transeunte. La condizione di
caducità, è importante non dimenticarlo, può
essere considerata anche nella sua accezione
più positiva, ovvero quale predisposizione al
divenire. L’atto del tatuarsi può dunque essere
inteso quale volontà di trasformazione, che
attraverso la decorazione del corpo assume la
valenza di vestizione rituale (Palme – Golden
tattoo, 2005).
Il tatuaggio guadagna il ruolo di icona, mandala,
parafrasi. Cristallizza in colore il ricordo di
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