obiettivi e modalita` operative - SET
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obiettivi e modalita` operative - SET
FEDERCHIMICA CONFINDUSTRIA OBIETTIVI E MODALITA’ OPERATIVE 2007 SOMMARIO INTRODUZIONE Pag. 1 S.E.T. (SERVIZIO EMERGENZE TRASPORTI).……....................……………. 1 2 ATTIVAZIONE DEL S.E.T. .......................................................……………… 3 3 OPERATIVITA' DEL S.E.T. ..........……………..........................................….. 4 4 SISTEMA INFORMATIVO S.E.T. A PORTO MARGHERA................................ 15 4.1 15 15 15 15 17 17 17 18 19 19 22 4.2 4.3 Dotazione Hardware.............................………..............……………… 4.1.1 Sistemi per la gestione delle emergenze……………………... 4.1.2 Apparati di connettività……………………………………... 4.1.3 Gruppo di continuità………………………………………… Dotazione software……………………………………………………. Applicazioni speciali.......................................................................…… 4.3.1 Centralino……………………………………………………. 4.3.2 Cruscotto…………………………………………………….. 4.3.3 Gestione on-line Incidenti Trasporto………………………… 4.3.3.1. Pagine asincrone………………………………………… 4.3.3.2. Memorizzazione/Consultazione Incidenti …………… 5 CENTRO DI RISPOSTA NAZIONALE S.E.T. .................................................... 6 LIVELLI DI INTERVENTO. ............................................................................... 6.1 Livello intervento 1 (informazioni prodotto) …………………………… 6.2 Livello intervento 2 (tecnico qualificato) ………………………………. 6.3 Livello intervento 3 (squadra) ………………………………………….. 24 7 25 25 25 26 6.3.1 Composizione tipo Squadra di intervento S.E.T. …………….. 28 6.3.2 Equipaggiamento tipo Squadra di intervento S.E.T. ……………. 28 COSTI.......................................................................................................…….. 29 8 COPERTURA ASSICURATIVA….................................................………..….. 9 RESPONSABILITA’.………………………………………………………….…. 29 10 MANUALE S.E.T.………………………………………………………….…. ALLEGATI A B B1 C Rapporto incidente e interventi Modulo ICE “Richiesta informazioni per emergenza” Procedura di chiamata ICE Equipaggiamento Squadra di Intervento S.E.T. 29 30 INTRODUZIONE Il CEFIC (Conseil Européen de l'Industrie Chimique) ha promosso a livello internazionale il Programma ICE (International Chemical Environment), applicato al sistema dei trasporti che oltre ad aspetti di prevenzione (v. p. es. il sistema S.Q.A.S mirante a testare in termini di qualità e di sicurezza i servizi offerti dal vettore), persegue anche obiettivi di efficienza nell'ambito della gestione delle emergenze fornendo supporto alle Pubbliche Autorità. Il Programma ICE si propone come iniziativa volontaria dell'industria chimica europea e si colloca nel più ampio Programma definito "Responsible Care" riconoscendosi quindi nella sua politica di miglioramento continuo per la sicurezza, la salute e l'ambiente. Il Programma ICE nasce dall'esigenza che le operazioni per la gestione delle emergenze nel trasporto di prodotti chimici siano tempestive e corrette ed è finalizzato alla creazione di una rete europea di intervento al cui sviluppo concorrono attualmente 17 Paesi: Italia, Germania, Austria, Belgio, Francia, Svizzera, Regno Unito, Finlandia, Svezia, Danimarca, Olanda, Spagna, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Polonia e Norvegia. Detta rete, che agisce da coordinamento tra i Centri di Risposta Nazionali dei Paesi europei, è volta a promuovere un sistema integrato di assistenza alle Pubbliche Autorità modellato su criteri di uniformità internazionalmente condivisi. Hanno manifestato interesse al Programma ICE anche Croazia, Slovenia e Grecia. Il CEFIC ha stabilito contatti formali anche con due altri centri che operano nel Settore delle emergenze relativamente al trasporto marittimo; essi sono il REMPEC (Regional Marine Pollution Emergency Response Centre for the Mediterranean Coastal States) a Malta e il CEDRE (Centre de Documentation de Recherche et d'Experimentations sur les Pollutions Accidentelles des Eaux) con sede a Brest in Bretagna, agente anche da Centro di Risposta ICE per la Francia. L'industria chimica italiana non è nuova a questi temi avendo già da anni avviato iniziative di collaborazione con i Vigili del Fuoco che si sono concretizzate ad esempio nel Piano di Emergenza Cloro (1975) e nel SIET (1985). Con riferimento a quest'ultimo, l'esigenza di una sua profonda rivisitazione per collegarlo al sistema europeo e quella di raccogliere l'adesione di un numero allargato di aziende con l'assunzione di connotati tali da conferire allo stesso carattere di rappresentatività a livello nazionale, ha indotto Federchimica a promuovere, nell'ambito del proprio Programma "Responsible Care", un nuovo progetto, chiamato appunto S.E.T. al cui sviluppo si è provveduto con la costituzione di tre gruppi di lavoro che ne hanno orientato le strategie relativamente alla gestione della banca-dati, all'organizzazione dei Punti di Contatto, alla definizione delle responsabilità e degli aspetti assicurativi ad esso associati. TINTERC (Helsinki) RVK (Oslo) ERC (Stoccolma) RVK (Copenaghen) CHEMSAFE (Culham) BELINTRA (Antwerpen) TRANSAID (Brest) SPOT (Plock) TRC (Schiedam) TRINS (Litvinov) TUIS (Ludwigshafen) TUIS/ERS CHEMIEFACHBERATUNG (Basilea) DINS (Sal’a) VERIK (Szazhalombatta) S.E.T. (Porto Marghera) CERET (Madrid) REMPEC (Malta) Figura 1: Rete Europea Centri di Risposta Nazionali ICE 1. S.E.T. (SERVIZIO EMERGENZE TRASPORTI) S.E.T. è un’iniziativa volontaria promossa da Federchimica (Federazione Nazionale dell’Industria Chimica), orientata alla prevenzione ed alla gestione delle emergenze nel trasporto di prodotti chimici. Facendo leva sul principio della volontarietà e del "mutuo soccorso" tra le Società e Associazioni aderenti, S.E.T., che si riconosce nel Programma “Responsible Care” e quindi nella sua politica di miglioramento continuo per la sicurezza, la salute e l’ambiente, si propone di fornire collaborazione alle Pubbliche Autorità (Vigili del Fuoco, Polizia, Protezione Civile, A.S.L., ecc ) relativamente all'informazione sui prodotti e alla mobilitazione sul luogo dell’incidente di tecnici qualificati e squadre di emergenza aziendali. L’attività del S.E.T. è disciplinata da un Protocollo di intesa, siglato in data 9 gennaio 1998 dal Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri di concerto con la Federchimica e la Direzione Generale Protezione Civile e Servizi Antincendi del Ministero dell’Interno. S.E.T. ha sede operativa a Porto Marghera, agente da Centro di Risposta Nazionale, collegato in linea telefonica e fax ai Punti di Contatto aziendali chiamati a fornire alle Pubbliche Autorità l’assistenza richiesta. S.E.T. si riconosce a sua volta a livello internazionale nel sistema europeo ICE, coordinato dal CEFIC a Bruxelles, ove dialoga in rete con i Centri di Risposta degli altri Paesi partecipanti. L’attivazione del Servizio S.E.T. è riservata alle Pubbliche Autorità a cui compete istituzionalmente la responsabilità della gestione dell'emergenza e, limitatamente alla richiesta, di informazioni sui prodotti chimici coinvolti in incidenti su rete ferroviaria, a Trenitalia Divisione Cargo. Le aziende di Federchimica impegnate nel S.E.T., ove siano a conoscenza di incidenti coinvolgenti un loro carico, possono darne segnalazione al Centro di Risposta Nazionale poiché a sua volta si attivi nei confronti del competente Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco dichiarando la propria disponibilità a intervenire se confermata. In Tabella 1 sono indicate le Aziende e Associazioni di Federchimica impegnate nel S.E.T.; in Tabella 2 le Società, Associazioni ed Enti esterni al sistema Federchimica ugualmente coinvolti nel S.E.T. 1 AZIENDE / ASSOCIAZIONI DI FEDERCHIMICA AIR LIQUIDE Italia POLYNT Italia ARKEMA MAKTESHIM AGAN Italia ASSOGASLIQUIDI (*) MAPEI ASTRAZENECA NUOVA SOLMINE BASELL Poliolefine Italia POLIMERI EUROPA BASF Italia PPG Italia Business Support S.r.l. BAYER RIVOIRA BORREGAARD Italia ROHM AND HAAS Italia BRACCO e BRACCO IMAGING SANOFI AVENTIS CIBA SPECIALTY CHEMICALS Italia SASOL ITALY CLARIANT (Italia) SIAD COGNIS SIPCAM OXON CRAY VALLEY Italia SNIA (Caffaro) DOW Italia SOLVAY CHIMICA Italia DU PONT DE NEMOURS Italiana SOLVAY SOLEXIS ELANTAS CAMATTINI SYNDIAL S.p.A. Attività Diversificate ESSO Italiana SYNGENTA CROP. PROTECTION HENKEL TAZZETTI FLUIDS HENKEL LOCTITE ADESIVI VINAVIL INEOS Vinyls Italia WICTOR INFINEUM Italia YARA Italia LANXESS Italia (*) Associazione di settore Tabella 1 - Aziende e Associazione di Federchimica aderenti al S.E.T. ALTRI PARTECIPANTI AssICC REAL SERVICE (P.I.E.) AXSE (P.I.A.) REMPEC CAMPOVERDE TECNOPARCO V B A FONDAZIONE MAUGERI (C.N.I.T.) TRENITALIA – Divisione Cargo Tabella 2 - Società, Associazioni ed Enti esterni partecipanti al S.E.T. 2 2. ATTIVAZIONE DEL S.E.T. Le Pubbliche Autorità chiamate a gestire l'emergenza cercano di stabilire, con l'ausilio p. es.del manuale di riferimento S.E.T., di cui al successivo punto 10, un contatto diretto con il produttore, il rivenditore o il destinatario del prodotto coinvolto nell’incidente per disporre delle informazioni necessarie e dell'eventuale assistenza tecnica (tecnico qualificato e/o squadra di intervento) sul posto per gestire l’emergenza. Soltanto nei casi in cui ciò non fosse possibile, quali per esempio: ♦ chiamata in fascia oraria non presidiata dall'azienda ♦ impossibilità a collegarsi con l'azienda ove trattasi di prodotti di importazione ♦ difficoltà di identificazione dei prodotti in caso p. es. di carichi gravemente danneggiati ♦ difficoltà a collegarsi con il committente o destinatario del prodotto o, a causa della eccessiva distanza, a richiederne l'intervento sul posto le Pubbliche Autorità attivano il Numero dedicato S.E.T. in grado di pilotare la ricerca e l'identificazione di persone e mezzi da mobilitare e fornire eventuale consulenza tecnico/informativa. Il Centro di Risposta Nazionale provvede alla registrazione fonica di tutte le chiamate di soccorso e all’annotazione delle informazioni da inviare al Punto di Contatto aziendale che è stato individuato per soddisfare la richiesta. A intervento effettuato, nel caso di mobilitazione sul posto di un tecnico qualificato o di una squadra, il Punto di Contatto aziendale attivato informa sui risultati dell'operazione. L'attivazione del S.E.T. avviene tramite la formazione del Numero dedicato istituito presso il Centro di Risposta Nazionale che è presidiato 24 ore/giorno. L'accesso al Numero dedicato è consentito solo alle Pubbliche Autorità oltreché agli analoghi Centri di Risposta ICE dei Paesi Europei, a Trenitalia – Divisione Cargo e alle Aziende aderenti. La mobilitazione in ambito S.E.T. di tecnici qualificati o di squadre di intervento può essere richiesta solo da rappresentanti delle Pubbliche Autorità di adeguato livello (ad es. Comandi Regionali e Provinciali dei Vigili del Fuoco, Prefetture, ecc.) e non direttamente dalle Aziende e più in generale da strutture private. L’accesso diretto al S.E.T. è consentito a Trenitalia - Divisione Cargo per la richiesta di informazioni sui prodotti coinvolti in un incidente ferroviario (livello di intervento 1). Con la Convenzione siglata il 2 marzo 2001 da Federchimica con Trenitalia - Divisione Cargo, la capacità di risposta del S.E.T. si è estesa anche agli incidenti di prodotti chimici nel trasporto su rete ferroviaria. Il 15 giugno 2004 Federchimica e REMPEC di Malta hanno firmato il Protocollo di Intesa per assicurare, attraverso S.E.T., il supporto di esperti di Imprese di Federchimica all’Unità di Soccorso “MAU”, coordinata dal REMPEC, per gestire emergenze nel Mare Mediterraneo in cui siano coinvolti prodotti chimici e petroliferi. L’iniziativa si inquadra nell’ambito della Convenzione di Barcellona che ha assegnato al REMPEC, in quanto Centro di Risposta per il Mediterraneo, facente capo al Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) e dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO), la responsabilità di organizzare e dirigere gli interventi di soccorso. 3 3. OPERATIVITÀ' DEL S.E.T. Il S.E.T. si sviluppa sulla base dei tre livelli di intervento: ♦ livello di intervento 1: consiste nell'invio della scheda di sicurezza (SDS) del prodotto coinvolto nell'incidente alle Pubbliche Autorità supportandole anche, preferibilmente, con una lettura critica del documento e con commenti analitici, relativamente allo scenario considerato, forniti telefonicamente da un Tecnico Qualificato; ♦ livello di intervento 2: consiste nell'individuazione di un Tecnico Qualificato che possa essere convocato sul posto su richiesta delle Pubbliche Autorità; ♦ livello di intervento 3: consiste nell'individuazione di una Squadra di Intervento che possa essere mobilitata sul posto su richiesta delle Pubbliche Autorità. La gestione di tutti i livelli di intervento è effettuata dal Centro di Risposta Nazionale che si avvale della Banca-Dati per individuare il Punto di Contatto Aziendale in grado di soddisfare le richieste delle Pubbliche Autorità; la capacità di risposta dovrà tenere conto del carattere di urgenza, del tipo di incidente e della natura dei rischi connessi con l'incidente secondo le informazioni ricevute e delle esigenze aziendali. Con riferimento invece ai soli livelli di intervento 2 e 3, qualora l’Azienda chiamata a collaborare con le Pubbliche Autorità si trovasse nell’impossibilità di rispondere all’appello per cause di forza maggiore, nessuna responsabilità potrà da ciò derivare in capo a chi è responsabile della gestione del S.E.T. I Punti di Contatto Aziendali devono essere anch’essi presidiati 24 ore per 365 giorni / anno; il Centro Nazionale di Informazione Tossicologica (CNIT) di Pavia, con cui Federchimica ha stipulato apposita Convenzione, agisce da Punto di Contatto per molte Aziende S.E.T. di Federchimica che per necessità organizzative o politiche interne hanno scelto di delegare la loro capacità di risposta, per emergenze nel trasporto, a questa struttura fornendo preventivamente ad essa tutte le informazioni relative ai propri prodotti. Il Punto di Contatto Aziendale S.E.T. di Trenitalia - Divisione Cargo è il Centro Operativo Cargo di Milano, autorizzato a richiedere direttamente l’attivazione del Livello 1; per i Livelli 2 e 3 la richiesta deve essere comunque avallata dalle Pubbliche Autorità. Il S.E.T. non comprende nel suo campo di attività le operazioni di bonifica e smaltimento conseguenti all'incidente che restano pertanto a carico dei soggetti preposti. Il Punto di contatto del REMPEC è a Malta che provvede direttamente ad organizzare il trasferimento sul posto dell’incidente degli esperti delle Imprese che hanno aderito al Protocollo di Intesa. Essi sono attivati dal Centro di Risposta Nazionale a cui REMPEC inoltra la richiesta per avvalersi delle loro competenze professionali. 4 La mappa dei Punti di Contatto aziendali collegati al S.E.T. è riportata in Fig. 2. BASF (Cesano Maderno) LANXESS (Milano) BAYER (Milano) RE.AL Service / P.I.E. (Ceriano Laghetto) FEDERCHIMICA(Milano) AIR LIQUIDE (Milano) TRENITALIA -Cargo (Milano) AXE / P.I.A. (Ceriano Laghetto) CAMPOVERDE (Milano) CLARIANT (Palazzolo Milanese) ARKEMA (Rho) DOW (Milano) DU PONT DE NEMOURS (Bolzano) MAPEI; VINAVIL (Villadossola-VB) ROHM & HAAS (Mozzanica - BG) SOLVAY (SGIM) (Angera -VA) SYNDIAL - INEOS Vinyls POLIMERI EUROPA (Porto Marghera - VE) SIAD (Osio - BG) SNIA-CAFFARO (Brescia) OXON (Mezzana Bigli -PV) CNIT (1) (Pavia) CRAY VALLEY (Boretto - RE) SOLVAY SOLEXIS (Spinetta Marengo – AL) INFINEUM (Vado Ligure - SV) SASOL (Terranova Passerini) SIPCAM (Salerano – LO) MIGAS (2) (Modena) CIBA SPECIALTY CHEMICALS (Sasso Marconi -BO) BASELL; YARA (Ferrara) SOLVAY (SBD) (Massa Carrara) POLYNT (S.G. Valdarno - AR) SOLVAY (Rosignano - LI) BASELL (Terni) NUOVA SOLMINE (Scarlino - GR) RIVOIRA; BORREGAARD (San Salvo - CH) TECNOPARCO VBA (Pisticci -MT) (1) Punto di contatto aziendale di: Astrazeneca, AssICC, Bracco e Bracco Imaging, Camattini, Cognis, Esso Italiana, Guido Tazzetti & C., Henkel, Henkel Loctite Adesivi S.r.l., Makhteshim Agan, PPG Industries Italia, Sanofi - Aventis, S.I.A.D., Syngenta Crop. Protection, Wictor. (2) Punto di contatto Assogasliquidi. aziendale di: Figura 2: Rete Punti di contatto aziendali S.E.T. 5 La distribuzione geografica dei siti delle aziende chimiche di Federchimica presenti nel S.E.T., di cui alla Tabella 3, è riportata In Fig. 3 Figura 3: Distribuzione geografica dei siti delle aziende chimiche di Federchimica presenti nel S.E.T. 6 Azienda Sito AIR LIQUIDE Italia Caserta (CE) Castelnuovo (VR) Catania (CT) Liscate (MI) Padova (PD) Pergine Valdarno (AR) Sarroch (CA) Terni (TR) Torino (TO) Caponago (MI) ASTRAZENECA ARKEMA Porto Marghera (VE) Rho (MI) Spinetta Marengo (AL) Ferrara (FE) Terni (TR) Cesano Maderno (MI) Filago (BG) Garbagnate Milanese (MI) Madone (BG) Ravenna (RA) Milano (MI) Ceriano Laghetto (MI) Collecchio (PR) Origgio (VA) Pontecchio Marconi (BO) Lomagna (LC) Merate (LC) Palazzolo (MI) Pogliano (MI) Torino (TO) Triuggio (MI) Fino Mornasco (CO) Boretto (RE) BASELL Poliolefine Italia BASF Italia BAYER Italia BORREGAARD Italia BRACCO BRACCO IMAGING CAMATTINI CIBA SPECIALTY CHEMICALS CLARIANT Italia COGNIS CRAY VALLEY Italia DOW Italia Correggio (RE) Fombio (LO) Livorno (LI) Pisticci Scalo (MT) Ottana (NU) Bologna (BO) Mozzanica (BG) Porto Marghera (VE) Cardano al Campo (VA) Bolzano (BZ) Equipolymers S.r.l. Dow Agroscience B.V. Dow Poliuretani Italia S.r.l. DU PONT DE NEMOURS Italiana 7 ESSO Italiana Milano (MI) Azienda Sito GUIDO TAZZETTI & C. Casale Monferrato (AL) S. Vittoria di Gualtieri (RE) Volpiano (TO) Ferentino (FR) HENKEL Lomazzo (CO) Brugherio (MI) Caleppio di Settala (MI) Casarile (MI) Cerano (NO) Zingonia (BA) Porto Marghera (VE) Porto Torres (SS) Ravenna (RA) Vado Ligure (SV) Filago (BG) San Giovanni Valdarno (AR) Scanzarosciate (BG) Bergamo (BG) Latina (LT) Robbiano di Mediglia (MI) Scarlino (GR) Mantova (MN) Ravenna (RA) Sarroch (CA) Brindisi (BR) Ferrara (FE) Gela (CL) Marghera (VE) Porto Torres (SS) Priolo (SR) Ragusa (RG) HENKEL LOCTITE Adesivi INEOS Vinyls Italia (*) INFINEUM Italia LANXESS POLYNT MAKTESHIM AGAN Italia MAPEI NUOVA SOLMINE POLIMERI EUROPA PPG Caivano (NA) Quattordio (AL) Anagni (FR) Chieti (CH) Chivasso (TO) Firenze (FI) Novara (NO) Ravenna (RA) Terni (TR) Mozzanica (BG) Garessio (CN) RIVOIRA ROHM AND HAAS SANOFI AVENTIS (***) 8 Brindisi (BR) Augusta (SR) Crotone (CR) Paderno Dugnano (MI) Porto Torres (SS) Sarroch (CA) Terranova dei Passerini (LO) SASOL Italy S.p.A. Azienda Sito SIPCAM - OXON Salerano sul Lambro (LO) Mezzana Bigli (PV) Carlino (UD) Cinisello Balsamo (MI) Costa Volpino (BG) - Osio Sopra (BG) Macomer (NU) Ozzano Emilia (BO) Ponzano Veneto (TV) Trieste (TS) Brescia (BS) Cesano Maderno (MI) Torviscosa (UD S.I.A.D. SNIA (Caffaro) SOLVAY CHIMICA ITALIA Rosignano Solvay (LI) Angera (VA) Massa Carrara (MS) Bussi sul Tirino (PE) Porto Marghera (VE) Spinetta Marengo (AL) SGIM SBD SOLVAY CHIMICA BUSSI SOLVAY FLUOR ITALIA SOLVAY SOLEXIS SYNDIAL Attività Diversificate (**) Assemini (CA) Brindisi (BR) Porto Marghera (VE) Porto Torres (SS) Priolo (SR) Milano (MI) Ravenna (RA) Villadossola (VB) Palazzolo sull’Oglio (BS) Ferrara (FE) Ravenna (RA) SYNGENTA CROP PROTECTION VINAVIL WICTOR YARA Italia (*) Ex EVC Italia (**) Ex ENICHEM (***) Ex AVENTIS BULK Tabella 3 – Siti delle aziende chimiche di Federchimica presenti nel S.E.T. 9 In Tab. 4 sono indicati i livelli di intervento S.E.T. forniti dagli operatori coinvolti nell’iniziativa. Operatori Liv. Operatori Liv. AIR LIQUIDE Italia AssICC (*) ASSOGASLIQUIDI (*) ASTRAZENECA ARKEMA AXSE / P.I.A. BASELL Poliolefine Italia BASF Italia BAYER BORREGAARD Italia BRACCO e BRACCO IMAGING CAFFARO (SNIA) CAMATTINI CAMPOVERDE CIBA SPECIALTY CHEMICALS Italia CLARIANT (Italia) COGNIS CRAY VALLEY Italia DOW Italia DU PONT DE NEMOURS Italiana ESSO Italiana GUIDO TAZZETTI HENKEL HENKEL LOCTITE Adesivi 1,2 1 1,2,3 1 1,2,3 3 1,2,3 1,2 1 1 1 1 1 2,3 1,2,3 1 1 1,2 1,2 1 1 1 1 1 INEOS Vinyls Italia INFINEUM Italia LANXESS POLYNT MAKTESHIM AGAN Italia MAPEI NUOVA SOLMINE POLIMERI EUROPA PPG Italia Business support S.r.l. RE. AL. Service / P.I.E. RIVOIRA ROHM AND HAAS Italia SANOFI - AVENTIS SASOL Italy S.I.A.D. SIPCAM OXON Group SOLVAY CHIMICA Italia SOLVAY SOLEXIS SYNDIAL Attività Diversificate SYNGENTA Crop Protection TECNOPARCO V B A VINAVIL WICTOR YARA Italia 1,2 1,2 1 1 1 1 1,2,3 1,2,3 1,2 3 1 1 1 1 1 1,2 1,2,3 1,2,3 1,2,3 1 3 1 1 1,2 (*) Associazione di settore Tabella 4 – Livelli di intervento forniti dagli operatori coinvolti nel S.E.T. 10 Le Squadre di intervento di livello 3, operanti nell’ambito del S.E.T., sono fornite da: ♦ Arkema a Rho (MI) ♦ AXSE / Pronto Intervento Ambientale (P.I.A.) a Brà (CN), Ceriano Laghetto (MI), Cesi (TR), Corleto Perticara (PZ), Monterotondo (RM), Napoli (NA) (°), Ortona (CH), Padernello di Paese (TV), Palmi (RC), Porto Torres (SS), Pradamano (UD), Pula (CA), Ragusa (RG), Rovereto (TN), Sambruson di Dolo (VE), San Lorenzo (FC), Taranto (TA), Vado Ligure (SV) ♦ Basell Poliolefine Italia a Terni (TE) ♦ Campoverde a Milano ♦ Ciba Specialty Chemicals a Sasso Marconi fraz. Pontecchio (BO) ♦ Consorzio BSG a Brindisi (BR) (*) ♦ Consorzio IFM a Ferrara (FE) (**) ♦ Consorzio SPM a Porto Marghera (VE) (***) ♦ Consorzio RSI a Ravenna (RA) (****) ♦ Nuova Solmine a Scarlino (GR) ♦ Polimeri Europa S.p.A. a Mantova (MN) e Sarroch (CA) ♦ RE.AL.Service / Pronto Intervento Ecologico (P.I.E.) a Ceriano Laghetto (MI), Marghera (VE), Livorno (LI), Palestrina (RM), Castel Frentano (CH), Pomarico (MT), Viggiano (PZ), S. Onofrio (VV), Catania (CT), Palermo (PA), Senorbì (CA), Bacoli (NA), Rapagnano(AP), Calcinate (BG) ♦ Solvay Chimica Italia a Rosignano (LI) ♦ Solvay Solexis a Spinetta Marengo (AL) ♦ Syndial Attività Diversificate S.p.A. a Assemini (CA) e Porto Torres (SS) ♦ Tecnoparco VBA (in collaborazione con DOW Italia) a Pisticci Scalo (MT) (*) Il Consorzio è costituito da: Basell, Chemgas, ENI – Power, Polimeri Europa, Syndial (**) Il Consorzio è costituito da: ABB Estense Service, Basell, Centro Energia(Ceof), Crion, ENI – Ambiente, Nylco, S.E.F. S.p.A. (Società Enipower Ferrara), Polimeri Europa, Syndial, Yara Italia (***) Il Consorzio è costituito da: Arkema, Crion, Dow Poliuretani Italia, Fluor Italia, INEOS Vinyls, Montefibre, Polimeri Europa, Solvay, Syndial, Transped (****) Il Consorzio è costituito da: Borregard, Ecofuel, Endura, ENI-Power, Great Lakes, Polimeri Europa, Rivoira, Vinavil, Yara Italia. (°) 2 Squadre La rete delle squadre di intervento del S.E.T. è riportata in Fig. 4. I tempi delle squadre di Intervento S.E.T., per area geografica, sono riportati in Fig. 5. 11 RETE SQUADRE DI INTERVENTO S.E.T. Legenda: Squadre di intervento di: Rovereto Ceriano L. Impresa partecipante al S.E.T. (emergenze nel trasporto di prodotti chimici in generale) Padernello di Paese Milano Mantova Brà Impresa chimica aderente al S.E.T. (emergenze nel trasporto di prodotti chimici in generale) Pradamano Rho Calcinate P. Marghera Sambruson di Dolo Spinetta M. Impresa partecipante al S.E.T. (emergenze nel trasporto di materie e rifiuti radioattivi) Ferrara Sasso Marconi Vado Ligure Ravenna S. Lorenzo Rosignano Livorno Rapagnano Cesi Scarlino Terni Palestrina Ortona Castel Frentano Monte Rotondo Porto Torres Corleto Perticara Napoli Bacoli Pomarico Viggiano Pisticci Assemini Sarroch Senorbì Pula S. Onofrio Palermo Palmi Catania Ragusa Figura 4: Rete Squadre di Intervento S.E.T. 12 Brindisi Taranto Legenda: Squadre di intervento di: Impresa chimica aderente al S.E.T. (emergenze nel trasporto di prodotti chimici in generale) Impresa partecipante al S.E.T. (emergenze nel trasporto di prodotti chimici in generale) Rovereto Pradamano Rho Calcinate Ceriano L. Territorio coperto: Padernello di Paese Milano Entro 2 ore Mantova Brà Impresa partecipante al S.E.T. (emergenze nel trasporto di materie e rifiuti radioattivi) P. Marghera Entro 3 ore Sambruson di Dolo Spinetta M. Ferrara Sasso Ravenna Marconi Vado Ligure S. Lorenzo Rosignano Livorno Rapagnano Cesi Scarlino Terni Palestrina Ortona Castel Frentano Monte Rotondo Porto Torres Corleto Perticara Napoli Bacoli Pomarico Brindisi Taranto Viggiano Pisticci Assemini Sarroch Senorbì Pula S. Onofrio Paler mo Palmi Catania Ragusa Figura 5: Rete delle squadre di intervento S.E.T. (Copertura territoriale e tempi di intervento) 13 Divisione Cargo Figura 6: Collegamento TRENITALIA – Divisione Cargo al S.E.T. 14 4. SISTEMA INFORMATIVO SET A PORTO MARGHERA 4.1 Dotazione Hardware 4.1.1 Sistemi per la gestione delle emergenze Sono disponibili due PC IBM NETVISTA PIII con monitor LCD da 17”; i PC sono gemelli per garantire la continuità del servizio; in caso di guasto del PC Master viene acceso il PC di backup in attesa dell’intervento per la riparazione. E’ disponibile un sistema automatico di allerta quando si ricevono chiamate al numero di emergenza: un PC HP E800 Scsi Linux con doppia scheda per gestione fonia e monitor LCD da 15” è dedicato per questa funzione; ogni telefonata entrante viene trasferita al cellulare di servizio, in dotazione al tecnico di turno, e automaticamente vengono inviati un email e un sms alla Direzione Tecnico Scientifica di Federchimica. Una stampante multifunzione Fax e Scanner viene utilizzata per ricevere le schede di sicurezza e le comunicazioni dei VF. 4.1.2 Apparati di connettività Per la telefonia sono presenti due linee ISDN una assegnata al numero di emergenza, l’altra per le chiamate in uscita oltre ad una linea dedicata per il fax; da ottobre 2004 è stata attivata una connessione ADSL flat per disporre dei servizi di posta elettronica e internet. Per le connessioni internet sono collegati un router ADSL, un router ISDN (emergenza), per i fax un modem ISDN per poter inviare fax dal PC. In occasione della nuova sede è stato realizzato un impianto con cablaggio strutturato con un permutatore per la distribuzione delle connessioni LAN e telefoniche. 4.1.3 Gruppo di continuità Per garantire il funzionamento di tutti gli apparati in caso di blackout è stato installato un apparato UPS di elevata potenza con doppie batterie; il tempo di alimentazione di tutti gli apparati è stimato in circa 30 minuti. 15 Figura 7: Apparecchiature Centro di Risposta Nazionale S.E.T. 16 4.2 Dotazione software I due PC IBM, simili come hardware, sono configurati esattamente con gli stessi sistemi informatici: come sistema operativo è stato utilizzato Windows 2000 Professional (SP4), sistema collaudato e stabile; per le gestione dei documenti si utilizza Office 2000 Pro con Word, Excel, PowerPoint e Access; per la gestione dei database è stato installato anche MSDE. Sono presenti diversi programmi di servizio come: Acrobat Reader, Winzip per la decompressione dei files, Adobe Photoshop per la visualizzazione delle immagini; Vi sono anche programmi specifici per ricercare informazioni sulle sostanze chimiche: • sistema Tomes Plus modulato su più banche dati, per informazioni chimiche e tossicologiche relativa a migliaia di prodotti; gli archivi vengono aggiornati ogni trimestre. • schede CEFIC Tremcard (istruzione per i conducenti) • schede CEFIC EriCard (istruzioni per le squadre di emergenza) Per la traduzione automatica delle informazioni recuperate da banche estere viene utilizzato Power Translator, che permette la traduzione immediata dei testi dall’inglese all’italiano; la qualità della traduzione è sufficiente per comprendere la pericolosità dei prodotti. 4.3 Applicazioni speciali Ad oggi il Centro di Risposta Nazionale dispone di due applicativi: un programma per la ricerca dei prodotti e dei punti di contatto e un database locale per la memorizzazione degli incidenti in cui è stato richiesto l’intervento del SET. L’esperienza acquisita e le nuove esigenze di gestione sono state utilizzate per migliorare le funzioni del “Centralino” e per realizzare due nuove progetti: il programma “Cruscotto SET” e la “Banca – Dati Incidenti”. Entrambe le applicazioni sono state installate sperimentalmente a Porto Marghera. 4.3.1 Centralino Lo sviluppo della tecnologia Voice Over IP (VOIP) è stata utilizzata per la realizzazione di un programma in grado intercettare le chiamate entranti ed eseguire operazioni automatiche di avviso. Le funzionalità di questo centralino sono molto più ampie e saranno realizzate in futuro per il controllo immediato del numero con visualizzazione dei dati anagrafici del chiamante se questo è presente nel database dei soggetti autorizzati a contattare il SET ed invio di messaggi a destinatari predefiniti in base a regole che potranno essere configurate direttamente dalle Aziende aderenti. Attualmente il sistema si limita a trasferire la chiamata entrante direttamente al cellulare del tecnico di turno e contemporaneamente inviare un messaggio email e un sms a Federchimica. L’email, con il messaggio “”S.E.T.: Il Centro Risposta Nazionale ha ricevuto una telefonata” viene inviata ad un indirizzo di Federchimica, e successivamente potrà essere inoltrato alle Imprese che ne faranno richiesta. 17 4.3.2 Cruscotto Nella progettazione di questo programma si è voluto raccogliere in un’unica maschera video tutte le informazioni che vengono di solito ricercate quanto viene richiesto l’intervento del SET. Il risultato è stata una maschera a pieno schermo con tante finestre che visualizzano i dati del Comando Provinciale VF che ha chiesto l’intervento, del prodotto coinvolto , del Punto di Contatto, del Sito Aziendale, della scheda Tremcard, della scheda Ericard, le informazioni estratte da TomesPlus, ecc, proprio come un cruscotto. E’ stata inserita una nuova funzionalità che permette la registrazione dei dati memorizzati sullo schermo per l’attivazione del livello di intervento richiesto, con la possibilità di rivedere successivamente le informazioni selezionate e gli appunti inseriti in quell’occasione. Sono state impostate due finestre, non operative, una da collegare con il sistema on-line su Internet per la gestione asincrona delle informazioni sull’evoluzione dello scenario incidentale e l’altra, ancora in fase di studio, da collegare alla Banca-Dati per la reperibilità delle cisterne per le operazioni di travaso. Il software è stato sviluppato per l’ambiente web in modo da facilitare l’integrazione con altri applicati web presenti e futuri. Figura 8: Cruscotto 18 4.3.3 Gestione on-line Incidenti Trasporto Il sistema internet (www.emergenze-set.it ) permette due funzionalità: “gestione delle pagine asincrone” e “memorizzazione/consultazione degli incidenti”. 4.3.3.1. Pagine asincrone Nel sito, composto da quattro sezioni: • Analisi incidenti (permette la visualizzazione di tutti gli incidenti); • Caricamento dati (permette l’inserimento delle informazioni relative all’incidente); • Statistiche ( sono riportate le statistiche degli incidenti registrati nell’anno precedente); • Glossario (documentazione on-line della funzionalità del sito) per il caricamento on-line dei dati dell’incidente (seconda sezione), ogni soggetto potrà completare quelli inseriti dall’operatore CRN con informazioni di propria competenza. Le informazioni sull’incidente sono richiamate in cinque pagine: “Segnalazione”; “Informazioni”; “Rapporto CRN”; “Rapporto intervento Punto di Contatto aziendale”; “Relazione V.F.”. Utilizzando la modalità di aggiornamento asincrona, ogni soggetto potrà aggiungere dati di propria competenza indipendentemente dagli altri; è prevista anche la possibilità di utilizzare la pagina relativa alle “informazioni” sull’incidente durante lo svolgimento delle operazioni di emergenza in modo da essere documentati in tempo reale sull’evoluzione dello scenario incidentale. Di seguito si riportano le cinque pagine asincrone della sezione “Caricamento dati”. 19 20 21 4.3.3.2. Memorizzazione/Consultazione Incidenti Questa funzionalità utilizza le sezioni “caricamento dati” e “analisi incidenti” e permette a tutti i soggetti autorizzati (CRN S.E.T., Aziende S.E.T., Federchimica e Vigili del Fuoco.) di inserire direttamente, per la parte di competenza, informazioni su incidenti in cui sono coinvolti. Il complesso delle informazioni mutuate da queste due sezioni consente di costruire la Banca Dati Incidenti comprensiva sia di quelli in cui è intervenuto il S.E.T.,. sia di quelli rilevati da altre fonti. Ad oggi nella suddetta Banca Dati Incidenti sono memorizzati circa 380 incidenti da cui sarà possibile effettuare estrapolazioni analitiche per individuare efficaci misure di prevenzione. La nuova Banca Dati prevede molti nuovi campi, rispetto ai documenti finora utilizzati, che permetteranno, quando compilati, maggiori opportunità di analisi: per esempio sarà visibile il tempo di intervento del SET calcolato dal momento in cui il CRN viene contattato dai V.F. sino al momento in cui il CRN termina la sua azione: per il livello 1 sarà l’invio della scheda di sicurezza, per il livello 2 quando l’esperto è a disposizione della squadra dei V.F., per il livello 3 quando la squadra SET è arrivata sul luogo dell’incidente. Fondamentale per la nuova Banca Dati sarà il contributo informativo dei soggetti coinvolti sull’incidente. Figura 9: Banca – Dati Incidenti 22 Figura 10: Sede operativa del Centro di Risposta Nazionale S.E.T. 23 5.CENTRO DI RISPOSTA NAZIONALE S.E.T. Il Centro di Risposta Nazionale S.E.T. è in grado di: ♦ ricevere nell’arco delle 24 ore per 365 giorni/anno le richieste di informazione da parte delle Pubbliche Autorità e degli altri Centri di Risposta Europei ICE; ♦ individuare, interrogando la banca dati S.E.T., il Punto di Contatto in grado di soddisfare tali richieste, compatibilmente con le informazioni contenute nella Banca Dati S.E.T.; ♦ informare il Punto di Contatto, a cui trasmettere a mezzo fax il modulo “Registrazione Dati Incidenti” (Allegato 1), della possibile richiesta di attivazione da parte delle Pubbliche Autorità; ♦ comunicare alle Pubbliche Autorità i riferimenti del Punto di Contatto perché provvedano ad attivarlo direttamente. Nel caso di richieste di attivazione del S.E.T. al Centro di Risposta Nazionale da parte di soggetti diversi dalle Pubbliche Autorità, esso ne chiederà conferma a queste ultime e, in caso affermativo, procederà di conseguenza. Qualora le informazioni richieste non rientrino in quelle disponibili nella Banca Dati S.E.T., il Centro di Risposta Nazionale provvederà a reperirle presso altri Centri di Risposta, se riferite a prodotti di industrie Europee. Compete inoltre al Centro di Risposta Nazionale: ♦ la registrazione degli interventi di emergenza operati dalle aziende, sulla base delle comunicazioni dalle stesse pervenute con l’apposito modulo “Rapporto Incidente e Interventi” (Allegato B); ♦ il caricamento dei dati forniti su dischetto tramite Federchimica. Il Centro di Risposta Nazionale effettua colloqui con gli altri Centri Europei in lingua Inglese. Per l’esecuzione di quanto sopra indicato il Centro di Risposta Nazionale assicura i seguenti tempi operativi: ♦ per la ricezione della chiamata: in tempo reale mediante risposta diretta dell’operatore o acquisizione su segreteria telefonica ♦ per processare la richiesta avviando la compilazione del modulo “Registrazione dati incidenti”: nell’arco di 60 minuti dalla ricezione della chiamata salvo insorgere di difficoltà di collegamento con il chiamante; in tal caso il personale di presidio del centro avrà cura di interpellare le Autorità competenti al controllo del territorio per riattivare il collegamento; ♦ per la ricerca del contatto aziendale e la trasmissione dei dati: in tempo reale o comunque entro 15 minuti dalla compilazione del modulo “Registrazione dati incidenti” (se le informazioni sono disponibili nella Banca Dati S.E.T.); ♦ per le informazioni disponibili presso i Centri di Risposta Europei: presumibilmente entro 3 ore. 24 6. LIVELLI DI INTERVENTO 6.1. Livello di intervento 1 (informazioni prodotto) Su richiesta delle Pubbliche Autorità, il Centro di Risposta Nazionale, consultando la Banca Dati S.E.T., individua il punto di contatto aziendale presso cui le informazioni sul prodotto sono disponibili; ne dà quindi comunicazione alle pubbliche Autorità perché provvedano a collegarsi direttamente con esso indicando altresì il livello di intervento che l’Azienda è in grado di assicurare. Il Centro di Risposta Nazionale attiva telefonicamente il Punto di Contatto a cui viene comunicato il numero di incidente assegnato in automatico dal sistema di gestione on-line; il punto di contatto accede, utilizzando le pagine asincrone, alle informazioni disponibili relative al prodotto e allo scenario incidentale. Per i prodotti non rubricati nel data-base S.E.T., il Centro di Risposta nazionale provvederà comunque, nei limiti delle sue possibilità, a fornire assistenza alle Pubbliche Autorità consultandosi con i Centri di Risposta Europei ICE, raccogliendo informazioni da altre fonti bibliografiche disponibili (schede CEFIC TremCard ed EriCard recanti istruzioni rispettivamente per conducenti e squadre di soccorso, Repertorio Federchimica dell’Industria Chimica Italiana, dizionari tecnici, ecc.) o mediante collegamento con altre banche dati nazionali ed internazionali.. Il Centro di Risposta Nazionale non è responsabile dell’uso che le Pubbliche Autorità faranno dei dati o delle informazioni trasmesse. 6.2 Livello di intervento 2 (tecnico qualificato) Su richiesta delle Pubbliche Autorità, il Centro di Risposta Nazionale individua, in base a criteri di competenza del prodotto, il sito più vicino presso cui opera un tecnico qualificato di un’azienda aderente al S.E.T. e ne dà comunicazione alle Pubbliche Autorità perché ne dispongano la mobilitazione da richiedersi al Punto di Contatto interessato. Il Centro di Risposta Nazionale attiva telefonicamente il Punto di Contatto a cui viene comunicato il numero di incidente assegnato in automatico dal sistema di gestione on-line; il punto di contatto accede, utilizzando le pagine asincrone, alle informazioni disponibili relative al prodotto e allo scenario incidentale. L’intervento di S.E.T. è subordinato all’impossibilità dell’azienda proprietaria del prodotto, contattata dalle Pubbliche Autorità, a intervenire direttamente. Il Punto di contatto attiverà il tecnico qualificato comunicandogli il numero dell’incidente al fine di consentirgli l’accesso a tutte le informazioni memorizzate sulle pagine asincrone. Il tecnico qualificato deve essere un esperto del prodotto o della famiglia chimica alla quale il prodotto appartiene (classe ADR / RID) o, comunque, una persona in grado di leggere criticamente una scheda di sicurezza al fine di individuare le più corrette modalità di intervento in relazione ai rischi e alle dinamiche dell’incidente avvenuto. Il tecnico qualificato interviene sul luogo dell’incidente solo su espressa e diretta richiesta delle Pubbliche Autorità che dovranno convalidarne la mobilitazione mediante fax di conferma all’azienda contattata. Il tecnico qualificato, che può eventualmente fornire la propria assistenza anche telefonicamente, ha solo un ruolo consultivo per le pubbliche autorità che rimangono, comunque, responsabili della gestione dell’emergenza e dell’intervento. 25 6.3 Livello di intervento 3 (squadra) Su richiesta delle Pubbliche Autorità, il Centro di Risposta Nazionale individua, sulla base di criteri di prossimità geografica, il sito presso cui è disponibile una squadra di intervento aziendale e ne dà comunicazione alle Pubbliche Autorità perché ne dispongano la mobilitazione da richiedersi al Punto di Contatto interessato, fermo restando che la squadra è attrezzata ed ha un addestramento specifico per prodotti per i quali l’azienda, con riferimento al sito, ha dichiarato la sua competenza. Il Centro di Risposta Nazionale attiva telefonicamente il Punto di Contatto a cui viene comunicato il numero di incidente assegnato in automatico dal sistema di gestione on-line; il punto di contatto accede, utilizzando le pagine asincrone, alle informazioni disponibili relative al prodotto e allo scenario incidentale. Il Punto di contatto attiverà la squadra di intervento comunicando al suo responsabile il numero dell’incidente al fine di consentirgli l’accesso, sulle pagine asincrone, alle informazioni utili per raggiungere il luogo dell’incidente e sulla dotazione necessaria all’esecuzione dell’intervento. Nel caso in cui la squadra di intervento mobilitata non avesse esperienza specifica per intervenire sul prodotto coinvolto nell’incidente, il Centro di Risposta Nazionale cercherà di identificare un tecnico qualificato, preferibilmente specialista del prodotto in questione, che si terrà in contatto telefonico con la squadra, intervenendo, se necessario, direttamente sul luogo dell’incidente fino al superamento dell’emergenza (Fig. 11). La squadra di intervento opera su espressa richiesta e secondo le disposizioni delle Pubbliche Autorità che rimangono, comunque, uniche responsabili della gestione dell’emergenza e dell’intervento. L’intervento è subordinato all’impossibilità dell’azienda proprietaria del prodotto, identificata. E contattata dalle Pubbliche Autorità, a intervenire direttamente. La mobilitazione della squadra di intervento aziendale è subordinata a fax di conferma delle Pubbliche Autorità all’azienda contattata. La disponibilità ad intervenire della squadra di intervento dell’Azienda contattata è in ogni caso subordinata alle priorità aziendali. CONTATTO S.E.T. TECNICO QUALIFICATO P.A. S.E.T. Screening P.to Marghera Preavviso CONTATTO S.E.T. SQUADRA INTERVENTO Figura 11: Attivazione livello 3 26 Il Centro di Risposta Nazionale S.E.T. a Porto Marghera, come già detto, è collegato anche con il Centro Operativo Cargo di Milano che coordina a sua volta 15 Stabilimenti, responsabili della gestione locale delle emergenze sulla rete ferroviaria (Fig. 12). Per incidenti su rotaia, in cui siano coinvolti prodotti chimici e petrolchimici gassosi e gas di petrolio liquefatto, può agire anche la Società So.Ge.Rail la cui Centrale Operativa di Genova, coordinandosi con quella di Trenitalia-Divisione Cargo, è in grado di attivare il proprio Sistema “Pronto Intervento Consultivo Ferroviario (P.I.C.F.) progettato per interventi di livello 2 e di livello 3. Figura 12: Stabilimenti territoriali di Trenitalia – Divisione Cargo 27 6.3.1 Composizione Squadra di Intervento S.E.T. La composizione della squadra di intervento S.E.T. chiamata ad operare è di esclusiva competenza dell’azienda e deve tenere conto, oltre che delle esigenze e delle disponibilità dell’azienda, dello scenario dell’incidente e delle informazioni ricevute. A titolo esemplificativo, la squadra di emergenza S.E.T. è generalmente costituita da: ♦ ♦ ♦ un tecnico qualificato un esperto di sicurezza un operatore di manutenzione. Tutti i componenti della squadra di emergenza S.E.T. sono assicurati INAIL anche per interventi all’esterno del sito aziendale e coperti da una polizza di responsabilità civile verso terzi. 6.3.2 Equipaggiamento Squadra di Intervento S.E.T. La scelta dell’equipaggiamento della squadra di intervento S.E.T. chiamata ad intervenire è di esclusiva competenza dell’azienda e deve tenere conto dello scenario dell’incidente e delle informazioni ricevute. A titolo di riferimento un elenco delle attrezzature di cui dotare le squadre di emergenza aziendali S.E.T., secondo le esigenze è riportato in allegato B. L’azienda deve tenere un elenco aggiornato di tutte le attrezzature in dotazione alla squadra di intervento S.E.T., garantendone altresì l’efficienza con periodiche revisioni. Anche negli orari notturni e festivi deve essere garantita l’accessibilità ai depositi presso cui è tenuta l’attrezzatura in questione, nonché la messa a disposizione della squadra di intervento S.E.T. di una somma di denaro adeguata a sostenere eventuali spese connesse alla sua uscita. 28 7. COSTI La consulenza telefonica prevista dal Servizio S.E.T. è gratuita mentre i costi derivanti dalla mobilitazione del tecnico qualificato e della squadra di intervento sono a carico del vettore. I costi eventualmente sostenuti da un’Azienda per interventi effettuati con riguardo a prodotti di proprietà di altra Azienda saranno da quest’ultima immediatamente rimborsati alla prima senza attendere di potersi rivalere sulle assicurazioni. Restano salve le coperture assicurative al successivo punto 8. I costi generali di gestione del Servizio S.E.T. sono coperti dalle quote di ingresso e dalle quote annuali di adesione oltreché dai contributi versati da altre associazioni e enti esterni al sistema Federchimica che si propongono come partner. 8. COPERTURA ASSICURATIVA Tutti gli interventi previsti dal 2° e dal 3° livello per le aziende aderenti o partecipanti al S.E.T. devono essere adeguatamente protetti da copertura assicurativa, intesa come estensione della propria polizza di R.C. agli eventuali danni a terzi e all’ambiente originati dagli interventi stessi. Le aziende chimiche aderenti al S.E.T. devono stipulare una polizza assicurativa di R.C. che preveda la copertura per danni verso terzi e l’ambiente derivanti da incidenti verificatisi nel trasporto. Tale copertura opererà per differenza di limiti e/o condizioni rispetto alla polizza di R.C del vettore e deve intendersi riferita anche alle spese per neutralizzare o limitare le conseguenze del danno. A questo proposito Federchimica ha stipulato una convenzione con E.B.A. (European Brokers Associated) che ha portato alla definizione appunto di un modello di polizza di assicurazione per la “Responsabilità Civile da Inquinamento nel Trasporto (CTP), indirizzata specialmente alle piccole – medie aziende che ove interessate potranno avvalersene. 9. RESPONSABILITA’ Le aziende chimiche aderenti al S.E.T., ove chiamate a fornire il 2° e 3° livello di intervento, operano nei limiti delle proprie capacità e competenze, esclusivamente a supporto e su richiesta delle Pubbliche Autorità che rimangono pertanto uniche responsabili della gestione dell’emergenza e degli interventi effettuati; nessun onere o responsabilità potranno perciò essere posti a carico delle aziende chimiche che con propri tecnici e/o squadre di intervento hanno operato in ambito S.E.T., fatti salvi i casi di dolo e colpa grave. A loro volta le aziende chimiche aderenti al S.E.T. in alcun caso potranno esercitare diritto di rivalsa o avanzare pretese di sorta nei confronti di chi, nel loro interesse, ha effettuato l’intervento nell’ambito del S.E.T. su richiesta delle Pubbliche Autorità, indipendentemente dall’esito dell’intervento medesimo. 29 10. MANUALE S.E.T. Nell’ambito del S.E.T. è stato realizzato un apposito manuale, a disposizione delle Pubbliche Autorità , allo scopo di fornire un rapido strumento di consultazione. Il Manuale S.E.T. contiene informazioni riguardanti la nomenclatura e classificazione di pericolosità dei prodotti, le indicazioni dei siti produttivi coinvolti e il livello di intervento attivabile. La struttura del manuale S.E.T. è la seguente: ♦ introduzione al Servizio S.E.T. e specificazione dei suoi obiettivi; ♦ distribuzione geografica dei siti ove sono locate le squadre di emergenza per l’attivazione del livello di intervento 3; ♦ lista dei Punti di contatto S.E.T. con relativo indirizzo completo, numeri di telefono e fax; ♦ lista dei prodotti pericolosi, con i riferimenti della classificazione del trasporto, ordinati alfabeticamente per nome chimico e numero progressivo di identificazione UN agente da chiave di ricerca dell’azienda e del sito. Completano il quadro informativo le indicazioni relative alla classificazione di trasporto (RID /ADR) di ciascun prodotto e ai livelli di intervento2 e 3 attivabili nelle fasce orarie presidiate 30 Allegati 31 Allegato A MODULO SET “RAPPORTO INCIDENTE E INTERVENTI” SOCIETA’ PUNTO DI CONTATTO AZIENDALE TELEFONO AUTORITA’ RICHIEDENTE AUTORITA’ PRESENTE SUL LUOGO DELL’INCIDENTE LIVELLO DI INTERVENTO FORNITO TECNICO QUALIFICATO SQUADRA EMERGENZA PROPRIETARIO PRODOTTO /MEZZO E’ STATO INFORMATO PERSONA CONTATTATA DATA TELEFONO ORA FAX NON E’ STATO INFORMATO DESCRIZIONE DELL’INCIDENTE (Precisare luogo, data e ora incidente, denominazione prodotto , tipo imballo/unità di trasporto, produttore, vettore, località di origine e di destino, viabilità ,condizioni climatiche, scenario, ecc..). CAUSE DINAMICA MODALITA’ DI ESECUZIONE DELL’INTERVENTO SEGNALAZIONE DANNI A PERSONE E COSE NEL CORSO DELL’INTERVENTO E ALTRE ANNOTAZIONI COPIA A SET RAPPORTO PREPARATO DA FIRMA DATA LOCALITA’ Allegato B ICE Emergency call information sheet Date(Data) (Modulo ICE “Richiesta informazioni per emergenza”) Time (Ora) Reference (Riferimento) A. Information about caller, requesting information (identificazione dell’interlocutore richiedente informazioni) Name (Nome): Company/Organisation (Azienda/Organizzazione): Country (Paese): Telephone (Telefono): Fax: Email: B. Information about transport accident (informazioni sull'incidente nel trasporto) Product name (Nome del prodotto): Gas (Gas) Liquid (Liquido) Bulk (Rinfusa) Packaged (Imballato) Solid (Solido) (cerchiare il termine appropriato) (cerchiare il termine appropriato) UN number (Numero ONU) - 4 cifre: Manufacturing company (Azienda produttrice): Other (Altro) C. Information requested (Informazioni richieste) (cerchiare il termine appropriato) Number refers to sections of safety data sheet (i numeri si riferiscono alle sezioni riportate nella scheda di sicurezza) 2. Composition/Information on ingredients (Composizione/Informazioni sui componenti) 3. Hazards identification (Identificazione dei pericoli) 4. First aid measures (Misure di primo soccorso) 5. Fire fighting measures (Misure antincendio) 6. Accidental release measures (Misure contro rilasci accidentali) 8. Personal protection (Protezione individuale) 9. Physical and chemical properties (Proprietà chimiche e fisiche) 10. Stability and reactivity (Stabilità e reattività) 11. Toxicological information (Informazioni tossicologiche) 12. Ecological information (Informazioni ecologiche) 13. Disposal considerations (Considerazioni sullo smaltimento) D. Language of replay (Lingua di risposta) (although the usual language is English, other languages may be acceptable to the caller) GB D E NL S FIN F I P DK N .......... (cerchiare il appropriato) termine Allegato B.1 Procedura di chiamata ICE Centro di Risposta 1: Centro di Risposta Nazionale ICE che richiede informazioni al Centro di Risposta 2. Centro di Risposta 2: Centro di Risposta Nazionale ICE, contattato dal Centro di Risposta 1, per fornire informazioni. 1. Il Centro di Risposta 1 telefona al Centro di Risposta 2 digitando il numero telefonico dedicato, attivo 24 ore al giorno, presentandosi come Centro ICE; 2. Il Centro di Risposta 1 chiede al Centro di Risposta 2 di verificare per conferma il numero fax di quest'ultimo; 3. Il Centro di Risposta 1 trasmette via fax copia del modulo "ICE emergency call information sheet", debitamente compilato, al Centro di Risposta 2; 4. Il Centro di Risposta 1 deve verificare che il fax sia effettivamente arrivato. Il Centro di Risposta 2 può anche richiamare telefonicamente il Centro di Risposta 1 immediatamente dopo la ricezione del fax, confermando di avere ricevuto il fax e di star provvedendo a soddisfare la richiesta; 5. Il Centro di Risposta 2 trasmette via fax o per email (se concordato con il Centro di Risposta 1) le opportune informazioni (se impiegasse più di 15 minuti a reperire le informazioni, il Centro di Risposta 2 dovrebbe informare il Centro di Risposta 1 per telefono di questo ritardo); 6. Il Centro di Risposta 2 deve telefonare al Centro di Risposta 1 entro pochi minuti (circa 5 minuti) per verificare se il fax è stato ricevuto e quanto comunicato è soddisfacente; 7. A conclusione dello stato di emergenza gli operatori dei Centri di Risposta 1 e 2 devono redigere un rapporto recante dettagli delle informazioni richieste, trasmesse e dei tempi operativi intercorsi. Allegato C EQUIPAGGIAMENTO SQUADRA DI INTERVENTO S.E.T. EQUIPAGGIAMENTO STANDARD VEICOLO (*) 1. DISPOSITIVI DI COMUNICAZIONE 2. ATTREZZI PER AUTOMEZZO 3. ATTREZZI E MATERIALE PER INTERVENTO 4. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE 5. DISPOSITIVI DI PRONTO SOCCORSO 6. ALTRI ARTICOLI RADIOTELEFONO (Comprensivo FAX PORTATILE (Opzionale) dei numeri telefonici di interesse) CATENE DA NEVE CHIAVI - ATTREZZI IN DOTAZIONE AUTOMEZZO MARTINETTO SOLLEVAMENTO AUTOMEZZO CHIAVE A TUBO SMONTAGGIO RUOTE CASSETTA CORREDATA DI SCALPELLI TENAGLIA LAMPEGGIATORE MAGNETICO (se autorizzato) CACCIAVITI SEGHETTO PER FERRO ROTOLI TEFLON TRONCHESINI PINZE TORCE ELETTRICHE SERIE CHIAVI A STELLA 10-23 RICARICABILI FORBICI PER ELETTRICISTA PINZE A SCATTO LIMA SPATOLE PAPPAGALLO CHIAVI A BRUGOLA CORDELLA METRICA BARATTOLO SVITOL MARTELLI CONTENITORE CHIODI GIRATUBI G.E.P. MAZZUOLA SERIE CHIAVI FISSE (6-32) SPAZZOLA IN ACCIAIO CESOIA N.B. La dotazione meccanica deve essere in materiale antiscintilla GUANTI IN GOMMA GUANTI IN PELLE STIVALI A COSCIA STIVALI ANTI ACIDO OCCHIALI A PROTEZIONE TUTE TIVEK COMPLETA TUTE ANTIACIDO MASCHERE A FACCIALE ELMETTI COMPLETO CON FILTRI A-B-E-K CINTURE DI SICUREZZA ROTOLI BANDELLA DEMARCAZIONE ROSSO/BRUNO CASSETTA PRONTO SOCCORSO CASSETTA SOLUZIONE LAVAOCCHI CANCELLERIA MAPPE STRADALI MODULI "RAPPORTO INCIDENTE E INTERVENTI" MACCHINA FOTOGRAFICA E/O TELECAMERA (CON RELATIVA PELLICOLA) (*) L'elenco ha semplice valore indicativo; ogni azienda dispone autonomamente della scelta dell'equipaggiamento del veicolo MATERIALI ED ATTREZZATURE A DISPOSIZIONE (*) 1. ATTREZZATURE 2. STRUMENTI PORTATILI A LETTURA DIRETTA 3. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE 4. MATERIALI ANTINCENDIO GRUPPO ELETTROGENO DA 1KW CON SUPPORTO E FARO PER ILLUMINAZIONE ( opzionale) TANICA DA 9 L OMOLOGATA PER TRASPORTO BENZINA PER ALIMENTAZIONE GRUPPO ELETTROGENO (opzionale) BRAGA IN NYLON DA 16 m PER IMBRACATURA E SOLLEVAMENTO MATERIALI ARGANO PORTATILE DA 200 kg DI PORTATA PER SOLLEVAMENTO MATERIALI TRAPANO PORTATILE A BATTERIA RICARICABILE COMPLETO CON SERIE DI PUNTE ASPIRA POLVERI/LIQUIDI CON ACCESSORI FUNI "MERLINI" DA 20 m (opzionale) ESPLOSIMETRO PIACCAMETRO O CARTINE CAMPIONATORI DI GAS (pompa e fialette TORNASOLE rilevatrici) TERMOMETRO ANEMOMETRO QUADRO DI DISTRIBUIONE ENERGIA AUTORESPIRATORI A RISERVA D'ARIA E SOVRAPRESSIONE BOMBOLE ARIA DI SCORTA MASCHERE A FACCIALE COMPLETO CON FILTRI A-B-E-K FILTRI A-B-E-K DI SCORTA TUTE DA LAVORO COMPLETE PER EVENTUALI RICAMBI TUTE TIVECK TUTE ANTIACIDO TUTE A SCAFANDRO ANTIACIDO/ANTIGAS TUTE ALLUMINIZZATE DI AVVICINAMENTO AL FUOCO TUTE CERATE ANTIPIOGGIA TUTE DA LAVORO OCCHIALI A PROTEZIONE CINTURE DI SICUREZZA GUANTI IN CUOIO COMPLETA GUANTI ANTIACIDO A MANICA GUANTI IN NEOPRENE STIVALI IN GOMMA TUTTACOSCIA LUNGA TRONCHETTI IN GOMMA CUFFIE ANTIRUMORE ELMETTI CON VISIERA ESTINTORI PORTATILI A POLVERE CHIMICA DA 12 kg ESTINTORI PORTATILI A CO2 DA 5 kg ESTINTORI PORTATILI A SCHIUMA DA 12 kg 5.DISPOSITIVI PER INTERVENTI DI CONTENIMENTO, RECUPERO E/O NEUTRALIZZAZIONE SUPER FUSTI IN POLIETILENE CON COPERCHIO AD AVVITAMENTO PER IL CONTENIMENTO DI RECIPIENTI DANNEGGIATI E/O MATERIALI INQUINATI DI RECUPERO FUSTI SURDIMENSIONATI IN ACCIAIO AD APERTURA TOTALE PER IL CONTENIMENTO DI RECIPIENTI DANNEGGIATI O DI MATERIALI INQUINATI DI RECUPERO SACCHI DI ASSORBENTE PER SPANTI ROTOLI DA 15 m PER TAPPETI D'APPOGGIO AD ALTO ASSORBIMENTO ROTOLI DA 100 m DI CARTA CONFEZIONE DA 10 SACCHI CAD. IN NYLON PER REINSACCAGGIO MATERIALI D'USO E/O ASCIUGAMANI MATERIALI INQUINATI DI RECUPERO CONFEZIONE STUCCO NORMALE CONFEZIONI STUCCO METALICO CASSETTA DI CUNEI CONICI IN PIOMBO (varie misure) PER TAPPATURA FALLE CASSETTA DI CUNEI CONICI IN CASSETTA COMPRENDENTE TENAGLIA , PIOMBI, FILO METTALICO ED ETICHETTE ADESIVE PER LEGNO (varie misure) PER TAPPATURA SIGILLATURA E SEGNALAZIONE PERICOLO SUI FUSTI DI RECUPERO FALLE CASSETTA CON SISTEMI AD ARIA DI SOLLEVAMENTO (cuscini CASSETTA CON SISTEMI AD ARIA DI TAPPATURA FALLE (cuscini gonfiabili ed gonfiabili ed accessori) accessori) CASSETTA CON SISTEMI AD ARIA DI TAPPATURA POZZETTI CASSETTE CON FASCETTE/REGGETTE METALLICHE (DN vari) E PEZZE IN E/O CUNICOLI NEOPRENE PER TAPPATURE PROVVISORIE SACCHI DI MATERIALE NEUTRALIZZAZIONE SPANTI SACCHI DA 50 kg CAD. DI CARBONATO SODICO IN POLVERE PER NEUTRALIZZAZIONE SPANTI POMPA VOLUMETRICA PER LIQUIDI POMPA VOLUMETRICA A MANO PER LIQUIDI TANICHE DA 20 l OMOLOGATE PER IL TRASPORTO IN SICUREZZA DI LIQUIDI NEUTRALIZZANTI (alcool, ipoclorito, soluzioni ammoniacali o sodate, ecc) CONFEZIONE DI PANNI ASSORBENTI PER PICCOLE PERDITE BARRIERE PER CISCORCRIVERE SPANTI DI PRODOTTO IN SUPERFICIE SU CORSI CUSCINI PER CIRCOSCRIVERE TOMBINI , ECC D'ACQUA (canali, fossi, ecc) ASCE DI BRONZO ANTISCINTILLA BIG-BAGS PER EVENTUALE RECUPERO MATERIALI INQUINATI BARATTOLI DA 600 g CAD. DI PASTA BOMBOLE DI AZOTO DA 6l CON FLESSIBILE DI COLLEGAMENTO IN ACCIAIO PER TRAVASI ADESIVA PER TAPPATURA PICCOLE MEDIANTE PRESSURIZZAZIONE DEI CONTENITORI FALLE SCOPE BADILI SACCHI DI PLASTICA (*) L'elenco ha semplice valore indicativo; ogni azienda dispone autonomamente dell'approvvigionamento di materiali e attrezzature da tenere a disposizione.