Irene Pacifico

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Irene Pacifico
Irene Pacifico
LO STALKING: PSICOLOGIA E
PSICOPATOLOGIA DELLE
CONDOTTE PERSECUTORIE
Edizione Istituto HFC - 2012
LO STALKING: psicologia e psicopatologia delle condotte persecutorie
Indice
Introduzione
p.3
Lo Stalking
p.5
Lo Stalker
p.11
La Vittima
p.21
Appendice
p.27
Bibliografia
p.28
Note
p.30
Istituto HFC - Via di Pietralata, 326 - 00158 Roma
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LO STALKING: psicologia e psicopatologia delle condotte persecutorie
La caccia non è uno sport. In uno sport, entrambi
i contendenti sanno di giocare.
Paul Rodriguez
Introduzione
personale,
soprattutto
maschi,
di
età
compresa tra i 18 e i 25 anni, ai danni delle
donne, in cui le fasce d’età appaiono più
variegate (18-25 anni nel 20% dei casi, 35-44
Lo stalking, noto anche come Sindrome del
Molestatore
Assillante,
è
un
nel 6.8%, superiore a 55 anni nell’1.2%).
fenomeno
Il fenomeno in Italia
multifattoriale e multidisciplinare portato alla
ribalta dai media statunitensi intorno alla
metà degli anni ‘80, in seguito ad episodi di
molestie assillanti ai danni di personaggi
celebri dello spettacolo e dello sport. In realtà,
ciò che emerso negli ultimi anni è un quadro
ben più ampio e drammatico: nella maggior
parte dei casi, le molestie sono rivolte ad ex
partner, colleghi, amici o conoscenti, clienti o
pazienti.
Tale fenomeno è dilagante anche in Italia (tab.
1), tant’è che secondo i dati dell’Osservatorio
Nazionale sullo Stalking, un italiano su
cinque ne è vittima. I risultati che si
desumono da una ricerca condotta sull’intero
%
Emilia Romagna
Toscana
Calabria
Basilicata
Campania
Friuli
Lazio
Sicilia
Veneto
Lombardia
Valle d’Aosta
Piemonte
Liguria
Trantino
Sardegna
Marche
Puglia
29%
28%
24%
22%
22%
22%
21%
21%
20%
19%
19%
19%
18%
18%
18%
17%
13%
Tabella 1: Incidenza geografica del fenomeno in
Italia (ONS, www.stalking.it).
territorio nazionale su soggetti tra 17 e 80
Il dato è ancor più allarmante se si pensa che
anni, denunciano che il 70% delle vittime è
questi risultati non forniscono una stima
donna. Il molestatore è il partner o l’ex
esaustiva della realtà poiché si riferiscono
partner nel 55% dei casi, nel 5% si tratta di un
esclusivamente
membro della famiglia, di un collega nel 15%
escludono il numero oscuro scaturito dal
e di un vicino nel 25% dei casi.
forte calo di denunce e dall’alta percentuale di
Un fenomeno, quindi, realizzato di solito tra
omicidi che ha avuto come preludio atti di
persone legate da un precedente legame
stalking.
ai
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casi
denunciati
ed
LO STALKING: psicologia e psicopatologia delle condotte persecutorie
Le motivazioni che le vittime adducono alla
Infine, va sottolineato che nel 90% dei casi, il
mancata denuncia derivano principalmente
molestatore è un familiare o un conoscente e
dalla scarsa fiducia nei confronti delle
ciò contribuisce a rendere ancora più restia la
autorità. Come si vedrà più avanti, infatti, la
vittima a sporgere denuncia, per pudore,
cornice legislativa limita gli interventi di
riservatezza, o a causa di un “generoso”
prevenzione e non offre alcuna tutela o
tentativo
protezione
denuncia:
davanti agli affetti comuni. È forte la
paradossalmente, è impossibile “fermare” lo
convinzione di riuscire a gestire da soli la
stalker prima che aggredisca formalmente la
situazione, ma frequentemente il tentativo di
vittima.
discutere, percepito dal molestatore come
Le azioni messe in atto nello stalking possono
l’ennesimo
essere percepite in maniera diversa da parte
inarrestabile di comportamenti persecutori.
della vittima in stretta correlazione con quelli
Storie e cause diverse, ma con un solo e unico
che
denominatore:
dopo
sono
i
fattori
la
sociali
e
culturali.
di
salvaguardarne
rifiuto,
innesca
ripetute
l’immagine
un’escalation
e
intenzionali
L’eterogeneità delle condotte persecutorie
condotte persecutorie che provocano nella
sottolinea come sotto l’etichetta di stalking
vittima gravi disagi psichici ed emotivi o, nei
ricadano
casi più gravi, possono sfociare in veri e
comportamenti
differenziati:
un
mix
di
estremamente
comportamenti
propri
quadri
psicopatologici
quali
la
accettati a livello sociale, considerati per lo
sindrome da trauma da stalking, disturbi
più normali, che sfumano in persecuzione,
depressivi o d'ansia.
intrusività e pervasività.
Tutto ciò può
Il presente lavoro mira alla descrizione dei
rendere estremamente complesso identificare
profili psicologici di autore e vittima di
una netta linea di demarcazione tra lecito e
stalking alla luce delle casistiche più recenti,
reato e, soprattutto, l’attimo in cui è possibile
con
identificare il fenomeno come tale.
consapevolezza maggiore del problema potrà
Anche rispetto al genere, ci sono ancora
portare ad una più facile individuazione e
troppe interferenze culturali. Si è portati a
all’elaborazione di strategie di intervento più
credere che il fenomeno stalking, così come la
idonee.
la
convinzione
maggior parte dei comportamenti violenti,
contempli esclusivamente vittime di sesso
femminile. Non è così, ed il fatto che le
percentuali enfatizzino la vittimizzazione
femminile, è probabilmente dovuto al fatto
che gli uomini sono poco inclini a manifestare
paura se la minaccia proviene da una donna e
a “risolvere da soli” il problema.
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che
solo
una
sindrominco che vede come protagonisti tre
Lo Stalking
elementi caratteristici:
1. Un autore, lo stalker, mosso da un
investimento ideo-affettivo su una
Il termine anglosassone Stalking descrive un
pattern comportamentale volontario e mirato
relazione reale o immaginata;
2. Una
serie
di
comportamenti
costituito da una serie di comportamenti
ripetitivi, insistenti ed intrusivi
persecutori,
di
finalizzati alla comunicazione, alla
sorveglianza, controllo e ricerca di contatto,
sorveglianza ed al contatto. A questi si
verso una persona conosciuta o sconosciuta,
contrappongono le “risposte” della
cui non sono graditi perché fonte di fastidio e
vittima
preoccupazione per la propria o altrui
dell’offender,
incolumità (Curci – Galeazzi, 2003).
dinamica relazionale e comunicativa
E non è un caso se il termine deriva dal verbo
della coppia;
ripetuti
ed
intrusivi
che,
insieme
agli
rappresentano
agiti
la
linguaggio
3. Una vittima, che vive in un perenne
tecnico-gergale della caccia il cui significato è
stato di allerta e angoscia per la
“braccare, fare la posta, avvicinarsi di
propria incolumità per la pressione
nascosto alla preda”. Questa definizione
psicologica conseguente alla coazione
esprime pienamente l’inquietudine e lo stato
comportamentale del molestatore e al
mentale della vittima che si ritrova ad essere
terrorismo
“ostaggio psicologico” dello stalker.
(Galeazzi – Curci, 2001).
To
Stalk,
caratteristico
del
psicologico
effettuato
La presenza di minacce esplicite da parte
dell’attore e di atti di violenza costituiscono
comportamenti accessori, ma non necessari,
ma ciò che probabilmente rappresenta un
elemento fondamentale è la disparità di
percezione tra il persecutore e la vittima sul
significato e l’intensità della relazione in atto.
Le tipologie
I comportamenti di stalking presentano
numerose
sfaccettature,
ma
è
possibile
individuare delle caratteristiche peculiari che
permettono di distinguerli da altri simili: si
tratta
di
un
vero
e
proprio
quadro
In base ai protagonisti e alla relazione tra loro,
possono essere individuati diversi scenari e
tipologie di stalking.
Lo stalking tra ex partner, stalking emotivo,
è in percentuale quello più noto. Si tratta di
comportamenti molesti messi in atto da un
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soggetto impulsivo e ostile che prova odio e
rischio, il molestatore vive nella delirante
risentimento a causa di una precedente
convinzione di avere una relazione reciproca
relazione. Si caratterizza per comportamenti
e consensuale con la persona oggetto delle
decisamente espliciti connotati da un elevato
sue fissazioni, per cui le condotte messe in
livello di violenza fisica, verbale e da
atto non risultano particolarmente pericolose.
danneggiamenti a cose o proprietà, con il solo
Potrebbero diventarlo, però, nel momento in
scopo di imporre un controllo sulla vita
cui il persecutore percepisce l’intrusione nella
dell’altro e limitarne la libertà.
sua “realtà a due” di una terza persona che
tenta di impedire la sua relazione. È
frequentemente messo in atto ai danni di
personaggi del mondo dello spettacolo.
Nello stalking sadico, la vittima viene
scelta per alcune sue peculiari caratteristiche
che la rendono agli occhi dello stalker una
persona da rovinare. In alcuni casi alla base
Un’altra tipologia di atti persecutori è quella
dell’azione persecutoria c’è la convinzione di
dovuta ad infatuazione. In questo caso le
aver subito un torto.
attenzioni sono rivolte ad una persona amata
In un primo momento l’approccio è benevolo,
o fortemente desiderata che diventa nella
ma poi tende a divenire sistematicamente
fantasia dello stalker il fulcro di ogni pensiero.
sempre più persecutorio e subdolo, con
La caratteristica della dinamica molestante
l’unico scopo di creare sconcerto, nervosismo
risiede nell’ambivalenza dell’interpretazione:
e solitudine nella vittima e nelle persone che
a livello fantastico, infatti, il desiderio è dolce
le sono vicine. In genere questo tipo di
e
viene
dinamica è proprio di soggetti dotati di
avvicinata e rintracciata con mezzi non
un’accentuata freddezza emotiva o di un
malevoli), ma nella manifestazione è carico di
disturbo antisociale della condotta.
rabbia e aggressività.
Lo stalker economico si riscontra per
C’è poi lo stalking delusionale e di
opera di soggetti con spiccate difficoltà
fissazione che, a sua volta, si divide in alto e
economiche o che hanno bisogno di denaro
basso rischio. Nel primo caso, il motore della
per appagare il proprio senso di ricchezza,
dinamica persecutoria è il desiderio dello
perché l’unica gratificazione cui ambisce è
stalker di avere una relazione sessuale con la
quella di ordine economico.
romantico
vittima,
in
(la
virtù
vittima,
della
infatti,
loro
precedente
relazione o all’interesse che, a parer suo, la
vittima mostra verso di lui. L’alto rischio
risiede, specificamente, nell’imprevedibilità
degli attacchi, sia in funzione di tempo sia di
luoghi. Nel secondo caso, quello a basso
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Altri fenomeni
fortemente
condizionata
dalla
poca
conoscenza delle nuove tecnologie.
Il gang stalking è una tipologia che viene
La tecnica persecutoria è messa in atto
messa prepotentemente in atto da un gruppo
soprattutto attraverso l’uso di e-mail, siti web
ai danni di individui più deboli, disagiati o
e chat-rooms con l’intento di subissare la
che appartengono a minoranze etniche. La
vittima di messaggi, inviarle virus, pubblicare
perversione di questo tipo di offender risiede
materiale infamante, personale e denigratorio,
tutta nello scopo: vincere la noia e divertirsi.
“rubarle” l’identità per effettuare richieste di
materiale pornografico o servizi di vario
genere (tab. 2).
Il cyberstalking


Il
progresso
tecnologico
ha
creato
un

palcoscenico virtuale dove, va di scena il
cyberstalking,
chiamato
così
appunto
perché l’attacco è messo in atto tramite i
sistemi informatici. L’assenza di contatto


visivo altera la percezione del crimine genera
un falso senso di intimità che spesso è

equivocato dal molestatore, così come è
alterata la percezione del crimine.
Anche se rispetto allo stalking off-line, ha una
durata
di
tempo
inferiore,
gli
effetti
psicologici provocati dalle molestie effettuate
attraverso la rete sono gli stessi, se non

Invio ossessivo e massiccio di e-mail
direttamente indirizzate alla vittima con
intenzioni
provocatorie
o
di
adescamento;
Invio di e-mail o SMS in quantità e
dimensioni tale da inficiare la casella o la
linea della vittima;
Attività ossessiva di delegittimazione
all’interno della comunità virtuale con
attacchi personali e diffusione di false
informazioni;
Posting di immagini e documenti falsi, a
carattere prevalentemente pornografico;
Sostituzione dell’identità della vittima
all’interno della comunità virtuale e
posting con finalità denigratorie;
Sostituzione dell’identità della vittima
per la richiesta di servizi o beni, invio di
messaggi a terzi, richiesta di materiale
pornografico;
Utilizzo di spyware per esaminare ed
alterare il contenuto delle memorie del
computer della vittima.
Tabella
2:
Manifestazioni
tipiche
Cyberstalking (Fabbroni – Giusti, 2009).
del
addirittura più gravi e lesivi di quelli
Il piacere che deriva dal contatto elettronico è
provocati dallo stalking off-line, se si pensa
alimentato dal fatto che il web garantisce
che tramite l’utilizzo di GPS o Spycam, lo
l’anonimato e quindi dà la possibilità di una
stalker può essere continuamente informato
nuova identità e di un nuovo contatto nel
degli spostamenti della vittima senza neanche
momento in cui la relazione viene interrotta.
seguirla. D’altro canto, però, l’impressione
L’analisi
che
tipologia
evidenzia un profilo ricorrente di cyberstalker.
tendenziosa,
Si tratta prevalentemente di maschi con età
la
società
persecutoria
è
ha
di
confusa
questa
e
investigativa
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del
cyberstalking
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media tra i venticinque e i quarant’anni,
Le fasi
anche se sembra che adolescenti e pensionati
siano nettamente superiori agli stalker offline. Alla sofisticata abilità informatica si
Caratteristica delle condotte persecutorie è
associano frequentemente una personalità
l’escalation, che si manifesta attraverso
immatura e un quadro motivazionale basato
quattro fasi.
su numerose relazioni fallite sia on-line sia
La prima fase dell’attività criminale, quella
off-line. Sono comunque riconducibili alle
della relazione emotiva conflittuale, è
cinque tipologie di stalker off-line.
innescata
Caratteristica
peculiare,
inoltre,
dalla
rottura
di
un
legame
risulta
precedente o dal forte desiderio da parte
l’atteggiamento opportunistico, infatti, la
dell’offender di iniziarne uno con la vittima.
maggior parte dei cyberstalker si presenta
Di conseguenza, il rifiuto e l’inaccessibilità da
educato, amorevole e comprensivo. Per
parte della vittima, provocano nel reo un
questo motivo, la vittima più ricercata sembra
senso di frustrazione, una sorta di sconfitta
essere una donna che vive o che ha vissuto
personale che lo rende bisognoso di riscatto e
esperienze
di vendetta per il torto subito e l’autostima
relazionali
emotivamente
turbolente, con un range di età che oscilla tra
perduta.
i diciotto e i trentadue anni, anche se spesso
Si passa così ai fatti, alla seconda fase,
sono donne anche più giovani o più anziane
connotata da comportamenti persecutori,
che dichiarano un’età diversa.
intrusivi e reiterati. È possibile, a questo
punto, individuare due modelli di stalking,











Misure per la protezione on-line
direttamente
Mai specificare il genere;
Utilizzare nomi di genere neutro;
Cambiare spesso la password;
Modificare spesso il proprio profilo online;
Esaminare spesso header di posta e
firme;
Uso di programmi sicuri in chat;
Utilizzare una buona rete di chat;
Uso di nomi standard;
Utilizzare un browser anonimo;
Utilizzare
la
crittografia
per
l’autentificazione e-mail;
Discutere di privacy con il server.
rapporti di intimità. Si parla di stalking mite,
Tabella
3:
Misure di protezione
Cyberstalking (Fabbroni – Giusti, 2009).
dal
proporzionali
delle strategie di risposta (Tab. 3) per non
precedenti
quando il molestatore è spinto e motivato
dalla ricerca di un contatto con la vittima; si
parlerà
di
stalking
violento
quando
la
violenza è perpetrata attraverso insulti,
minacce fisiche e sessuali.
Esistono tre tipi di comportamento messi in
atto dallo stalker:
1. Le comunicazioni intrusive: si
tratta di tutti quei comportamenti
volti ad avvicinare la vittima e che si
concretizzano con l’invio di messaggi
relativi
È importante che la vittima metta in atto
ai
ad
emozioni,
bisogni,
intenzioni e desideri, legati sia a
vissuti d’amore sia di odio o vendetta.
essere inghiottita in una spirale di pericolo.
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Vengono messi in atto attraverso
telefonate, lettere, messaggi, e-mail e,
I comportamenti di molestia assillante
%
finalizzati alla raccolta di informazioni
Ricevere telefonate sgradite
Coinvolgimento di terzi
Pettegolezzi e bugie
Appostamenti al lavoro e a casa
Pedinamenti per strada
Visite sgradite
Minacce di violenza
Invio di posta sgradite
Raccolta di informazioni con l’inganno
Danneggiamenti alla proprietà
Violenze
Accuse false
Beni ordinati per conto della vittima
Imbrattamenti dell’abitazione
Stalking telematico
89%
82%
82%
79%
75%
74 %
74 %
70 %
65 %
64 %
55%
45%
23%
19%
2%
sulla vittima e i suoi movimenti,
Altro
40%
pedinamenti, appostamenti nei pressi
Tabella 4: Caratteristiche dello stalking rispetto
a 201 donne vittime del fenomeno (Mullen –
Pathè – Purcell, 2009).
in alcuni casi, anche con scritte sui
muri. In genere sono rivolti alla
vittima,
ma
non
è
raro
il
coinvolgimento di familiari, amici o
colleghi;
2. Contatti:
si
attuano
attraverso
comportamenti di controllo diretto e
comportamenti di confronto diretto.
Nel primo caso, i comportamenti sono
dell’abitazione. I comportamenti di
confronto diretto prevedono violazioni
di domicilio volte soprattutto per
appropriarsi di beni della vittima,
Come si può notare dalla tabella, il mezzo di
visite sul luogo di lavoro, minacce,
contatto preferito appare indubbiamente il
aggressioni fisiche e sessuali fino ad
telefono
arrivare all’omicidio.
unilaterale del contatto, permette allo stalker
che,
favorendo
un
controllo
si
di aggirare le inibizioni derivanti da un
realizzano attraverso l’invio di doni
confronto vis a vis (sia dal punto di vista
(fiori, animali morti, feci, riviste
verbale che non verbale) o dalla presenza di
pornografiche) e cibo anche a tarda
altre persone, ma di raggiungere, comunque,
notte,
il suo scopo, e cioè quello di imporre la
3. Comportamenti
atti
associati:
vandalici
contro
le
proprietà della vittima, uccidere gli
relazione.
animali domestici, annullamento di
La terza fase si esplica nelle conseguenze
beni e servizi a nome della vittima
psico-fisiche
(corrente elettrica, telefono), blocco
inizialmente,
della carta di credito, inserzioni sui
d’allarme che il corpo invia quando la
quotidiani (annunci di matrimonio,
pressione supera i confini della sopportabilità
necrologi), pubblicazioni varie (Tab.
che, come verrà detto in seguito, influenzano
4).
negativamente la qualità della vita, fino a
della
sono
vittima
occasionali
che,
segnali
sfociare in veri e propri quadri psicopatologici
quali la sindrome da trauma da stalking,
inclusa nello spettro del disturbo posttraumatico da stress, disturbi depressivi o
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d'ansia. Può capitare, in taluni casi, che si
persecutorio. D’altro canto, anche la vittima
verifichi un vero e proprio cambio di
spinta dall’esasperazione può mettere in atto
personalità caratterizzato da introversione,
agiti violenti come forma di vendetta. Nella
aggressività, paranoia. Sembrerebbe che la
maggior
cronicizzazione e la remissione dei sintomi sia
distruttivo si blocca a livello ideativo e la fase
inversamente proporzionale alla durata delle
culmina con una denuncia penale, o almeno
molestie, cosi che se i comportamenti
dovrebbe. In conclusione, si desume che solo
stalkizzanti sono protratti per lungo tempo
dalla seconda fase si può parlare di stalking.
può verificarsi la cronicizzazione di tali
Infatti, la prima fase è esclusivamente
sintomi e la comparsa di gravi quadri
intenzionale
patologici.
esclusivamente nella mente del soggetto, al
L’ultima fase è chiamata scontro finale,
momento solo un potenziale stalker.
parte dei casi,
ed
ideativa
però,
e
l’epilogo
ha
luogo
quale epilogo dell’aumentata frustrazione
dello stalker e del suo senso di rivalsa che lo
spingono ad intensificare le modalità dell’atto
Parametri per il riconoscimento
dello stalking
Requisiti
Ambiente
Il conflitto si svolge ovunque, ma non deve mai
mancare la persecuzione nella sfera privata
Frequenza
Le azioni moleste devono
frequenza almeno settimanale
accadere
con
Durata
Il conflitto deve essere reiterato per almeno tre
mesi
Tipo di azioni
Le azioni subìte devono appartenere ad almeno
una categoria di azioni violente
Dislivello tra gli antagonisti
Andamento secondo le fasi successive
Intento persecutorio
La vittima è in posizione costante di inferiorità
La vicenda ha raggiunto almeno la II fase
Nella vicenda deve essere riscontrabile uno
scopo affettivo o uno scopo distruttivo
Tabella 5: Parametri e requisiti per riconoscere lo stalking (Ege, 2005).
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incline a ricercare la vicinanza e il contatto
Lo Stalker
con una particolare figura, e a farlo in certe
situazioni, soprattutto quando è spaventato,
stanco
o
ammalato.
L’inclinazione
a
Questa parte del lavoro è dedicata all’autore
comportarsi in questo modo è una attributo
del reato e alla serie di comportamenti che
del bambino, un attributo che si modifica
questi mette in atto, in un intreccio tra
lentamente col passare del tempo e che non è
normalità e patologia.
influenzato dalla situazione del momento”
In
letteratura
sono
presenti
numerosi
(Bowlby, 1969, p.447).
tentativi di classificazione, soprattutto legati
L’attaccamento, quindi, si struttura nei primi
alla variegata tipologia di comportamenti
mesi di vita attorno alla figura materna, o ad
definiti stalkizzanti che non sempre possono
un
essere
disturbi
dell’esperienza relazionale con tale figura
psichiatrici che, in effetti, sono presenti solo
determina la natura dell’attaccamento, che
nel 10% degli offender. Nella maggior parte
viene definito sicuro o insicuro in base alla
dei casi, si tratta di soggetti con personalità
sensibilità e alla disponibilità emotiva del
deboli,
caregiver.
ascrivibili
con
strutturale
a
conclamati
un’evidente
nell’area
problematica
affettivo-emotiva,
La
caregiver
relazione
equivalente,
con
la
e
prima
la
qualità
figura
di
di
attaccamento, mediata da transizioni affettive
elaborare ed accettare l’abbandono. Tali
di tipo non verbale, rappresenta il primo
dinamiche
vissuti
evento sociale che avrà effetti persistenti
infantili, in particolare ai primissimi legami
sull’individuo in quanto verrà registrata nelle
di attaccamento (tab. 3) di tipo conflittuale
strutture cerebrali in via di sviluppo e
che il soggetto ha instaurato con la madre e
plasmerà un caratteristico modello operativo
che la difesa della ferita narcisistica suscitata
interno di sé, dell’altro e della relazione.
dalla paura di essere abbandonati riattiva
Numerosi studi hanno dimostrato che ai
nuovamente.
diversi tipi di relazioni di attaccamento che si
Si ritiene funzionale, a questo punto del
stabiliscono durante l’infanzia corrisponde lo
lavoro,
sviluppo
relazionale
e
comunicativa,
sono
un
incapaci
riconducibili
richiamo
alla
a
teoria
dell’attaccamento di J. Bowlby.
termini
di
di
caratteristiche
regolazione
specifiche
delle
in
emozioni,
capacità sociali, memoria autobiografica,
funzione riflessiva e processi narrativi. In
La teoria dell’attaccamento
È stato J. Bowlby a formulare la teoria
dell’attaccamento, un paradigma scientifico
secondo il quale il bambino “è fortemente
particolare, la reazione di attaccamento
modella in maniera diretta la maturazione
delle strutture che, a livello dell’emisfero
destro, sono deputate alla gestione dello
stress e che agiscono a livello inconsapevole.
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La prima relazione con il caregiver e con le
due modelli operativi di sé: uno degno di
informazioni in uscita dalla corteccia destra
amore e fiducia, l’altro indegno.
di questa, agisce come uno stampo per la
Così,
strutturazione
del
alterneranno momenti in cui si sentirà
bambino. L’emisfero destro, quindi, sembra
profondamente amato e rispettato (prevale il
essere il substrato biologico dei legami di
modello positivo) a momenti in cui, a causa
attaccamento, nell’ambito del quale vengono
del prevalere del modello negativo, darà vita
modellate,
ad una relazione ossessiva, possessiva e
dell’emisfero
in
permanente,
maniera
le
destro
più
capacità
o
meno
adattive
nelle
sue
relazioni
amorose
si
o
violenta, connotata da vere e proprie scenate
maladattive dell’individuo di accedere a tutte
di gelosia e aggressioni fisiche piuttosto
le successive relazioni significative.
violente. Caratteristica di queste persone è la
Infatti, in seguito alle modalità di risposta del
fase di eterno innamoramento in cui vivono,
caregiver, si possono sviluppare due diversi
una spirale di amore ossessivo e odio
tipi di attaccamento: sicuro e insicuro. Nel
travolgente.
pattern di attaccamento insicuro, il modello
operativo
interno
comprende
la
rappresentazione di sé meritevole di amore e
Caratteristiche dell’Attaccamento
evitante
di attenzione e di un altro che si prende cura,
è sensibile, amoroso e affidabile. Nel pattern
di attaccamento insicuro, il modello operativo
interno
comprende,
invece,
la
rappresentazione di un sé non degno di
amore e di attenzione e di un altro rifiutante,
inattendibile
provocando,
così,
eccessiva
dipendenza e paura dell’abbandono.
È chiaro a questo punto, che nello stalker è
presente un modello di attaccamento insicuro
(evitante, ambivalente o disorganizzato) che
lo spinge a legarsi in maniera ossessiva
all’altro, l’unico a potergli garantire la
L’attaccamento di tipo evitante prevede la
presenza di una figura di attaccamento
percepita come “rifiutante”, ossia inadeguata
e inefficiente nella risposte alle richieste di
aiuto e conforto. In questo caso, il bambino
svilupperà un modello operativo di sé quale
di una persona indegna d’amore, e di una
madre cattiva da cui non aspettarsi nulla.
Da adulti perseguiranno incessantemente un
forte desiderio di autonomia e autosufficienza
personale, senza mai ricorrere agli altri,
sopprimendo totalmente la loro emozionalità.
sopravvivenza.
Caratteristiche dell’Attaccamento
ambivalente
Un attaccamento di tipo ambivalente deriva
da una relazione imprevedibile tra il bambino
ed il caregiver con il conseguente sviluppo di
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LO STALKING: psicologia e psicopatologia delle condotte persecutorie
Caratteristiche dell’Attaccamento
disorganizzato
È possibile, quindi, rintracciare cinque diversi
profili, in relazione alle strategie utilizzate per
stabilire una relazione che spesso esiste solo
Si tratta di modello di un attaccamento
nella mente dello stalker.
riconducibile a storie di maltrattamento e
abuso che rimandano a modelli interni di
Lo stalker rifiutato
confusione e incontrollabilità.
Per questo motivo, in età adulta il soggetto
tenderà ad instaurare relazioni amorose con
partner inaffidabili, violenti e aggressivi
correndo ripetutamente il rischio di farsi
coinvolgere in relazioni distruttive.
Più in generale, tutte le loro relazioni saranno
contraddistinte da modalità comunicative
violente e fredde e con tutta probabilità
metteranno
in
atto
comportamenti
maltrattanti o abusanti anche nei confronti
del partner e dei figli.
È la tipologia più diffusa, intrusiva e violenta,
successiva alla fine di una relazione. Il motore
che muove l’azione molestante può essere il
desiderio di riconciliazione, la vendetta o, in
taluni casi, anche entrambi. Le dinamiche
persecutorie di questo tipo caratterizzano in
particolar modo le relazioni in cui lo stalker è
coinvolto affettivamente: ex-partner, amici,
genitori, figli, terapeuta. Vengono attivate
tutte le emozioni tipiche della separazione:
rabbia, gelosia, umiliazione e senso di
ingiustizia per la fine di un rapporto che
I profili
considera insostituibile.
Nonostante abbia la consapevolezza che i suoi
Elemento degno di rilevanza criminologica:
non è possibile definire un unico profilo di
stalker. Infatti, lo stalking nella sua accezione
più stretta si riferisce ad una costellazione
comportamentale complessa innescati da
motivazioni molto diverse tra loro e non
sempre riconducibili all’ambito strettamente
psicopatologico.
Mullen
ed
i
rapporto con l’oggetto d’amore, lo stalker
vede il controllo e la persecuzione come
l’unico modo per reiterare la relazione e non
perdere del tutto l’altro, riattivando così
modelli mentali riconducibili alla sua infanzia
che è incapace di gestire.
Nel 90% dei casi si tratta di uomini. In alcuni
suoi
collaboratori
(2009)
forniscono una classificazione dello stalker,
utile sia in ambito clinico che in ambito
forense, perché in grado di valutare diverse
variabili, come la presenza dello stalking, lo
scopo dei comportamenti agiti, i rischi di
violenza e la risposta ad un eventuale
trattamento.
comportamenti deteriorano ulteriormente il
è
possibile
personalità
riscontrare
con
tratti
un
disturbo
di
prevalentemente
narcisistici e dipendenti.
Molti di questi soggetti sono soliti utilizzare
sostanze stupefacenti. Il profilo del MMPI
descrive persone con un alto livello di
egocentrismo, ipersensibilità alle critiche e al
rifiuto, insicurezza, forte identificazione con il
ruolo maschile di genere.
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LO STALKING: psicologia e psicopatologia delle condotte persecutorie
amorosa o amicale, con un partner idealizzato
Lo stalker risentito
che, nella maggior parte dei casi, è uno
sconosciuto, ma può essere anche qualcuno
Questo tipo di stalker si muove con lo scopo
che ha incontrato per caso o, in alcuni casi,
di causare paura e agitazione nella vittima su
un personaggio famoso.
cui nutre un desiderio di rivalsa a causa di un
Trascorre il suo tempo a fantasticare su
torto che crede di aver subito. Infatti, le
questa relazione e impiega tutte le sue
vittime sono spesso i colleghi o i datori di
capacità intellettuali per decodificare le
lavoro, professionisti, spesso appartenenti
risposte della vittima ai suoi agiti. In questo
all’ambito sanitario o legale.
modo, però, tenta di compensare il nucleo
Questo tipo di stalker è profondamente
problematico
convinto di essere nel giusto per cui porta
sensazione di solitudine e l’assenza di una
avanti, generalmente in forma anonima, i
persona con cui instaurare una relazione
suoi comportamenti con forte determinazione
fisica o emotiva.
ed il senso di potere che ne ricava innesca un
Vive nella ferma convinzione di essere
circolo vizioso che lo spinge a proseguire. La
ricambiato nei suoi sentimenti, per cui porta
vittima, spesso scelta a caso, rappresenta il
avanti la sua azione persecutoria in maniera
simbolo delle persone che in passato gli
decisamente insistente. La vittima viene
hanno fatto del male, lo hanno umiliato.
idealizzata e le vengono attribuite qualità
In alcuni casi, il molestatore associa anche
umane ineguagliabili e, allo stesso tempo,
comportamenti di gaslighting, una tecnica di
incapacità di contraccambiare i sentimenti ed
manipolazione mentale che porta la vittima a
insensibilità.
dubitare di se stessa e della sua percezione
Troppo attento a negare il rifiuto dell’oggetto
della realtà, tanto da credere di essere
d’amore,
impazzita.
risposta del mondo esterno tanto che anche i
Solo una piccola percentuale è affetta da
maltrattamenti
disturbo paranoide o fa uso di sostanze
interpretati in chiave compensatoria come un
stupefacenti. L’MMPI fornisce il profilo di
incoraggiamento.
una
E
persona
che
si
auto
percepisce
è
proprio
soggiacente:
la
impenetrabile
e
per
gli
a
profonda
qualunque
insulti
questa
vengono
incapacità
di
bassa
interpretazione, questo tipo di condotta
tolleranza alla frustrazione e difficoltà con le
molesta è la più persistente, si riscontra,
figure autoritarie.
infatti, una durata media di più di tre anni.
incompresa
e
maltrattata,
con
Viene solitamente messo in atto da soggetti
con disturbi psicotici, in prevalenza forme di
Lo stalker cercatore di intimità
Le
sue
continue
molestie
nascono
delirio
dal
desiderio di voler instaurare una relazione,
erotomanico,
pervasi
dalla
convinzione che l’amore c’è o che, grazie alla
loro determinazione, arriverà.
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LO STALKING: psicologia e psicopatologia delle condotte persecutorie
Lo stalker corteggiatore
incompetente
dell’attacco senza lasciar filtrare un benché
minimo segno delle sue intenzioni.
Anche lui, come lo stalker incompetente, non
Lo stalker, in questo caso, è incapace di
approcciare
e
intrattenere
rapporti
interpersonali persone di sesso opposto, per
cui i suoi comportamenti sono volti ad
allacciare un contatto con la persona che lo
attrae.
particolari
abilità
tendenzialmente
sociali
incapace
di
ed
è
stringere
relazioni soddisfacenti o di sintonizzarsi sui
segnali
comunicativi
dell’altro,
difficoltà
queste che si palesano già durante la pubertà.
La vittima ha il ruolo di compensatore delle
È opprimente, convinto che le donne non
possano resistergli e per questo formula, nella
maggior parte dei casi, avance rozze e
scortesi. E ancor più quando non riesce ad
ottenere quello che vuole diventa offensivo, in
alcuni casi addirittura violento.
bisogno di possesso e di conquista che lo
ad
essere
incurante
carenze personali, affettive, sociali.
Sono, quasi nella totalità, soggetti di sesso
maschile e spesso vengono tratti in arresto
per il reato di per violenza sessuale. È
frequente l’associazione con parafilie, in
particolare
Ciò che lo caratterizza in modo particolare è il
porta
ha
dei
bisogni
feticismo,
pedofilia,
esibizionismo
disturbi bipolari
e
abuso
e
di
sostanze e un’alta percentuale presenta
comorbilità con un disturbo di personalità.
dell’altro che, invece, viene visto come un
oggetto da utilizzare a proprio piacimento.
La campagna molesta ha una durata limitata,
in quanto fonte di insoddisfazione, ma allo
stesso tempo reiterata in quanto dopo essere
stati rifiutato cercano un nuovo bersaglio a
cui
proporre
i
propri
schemi
comportamentali. È facile rintracciare in
questa categoria soggetti con deficit cognitivi
o un basso livello culturale.
Relazione tra stalker e vittima
Per analizzare a fondo il fenomeno dello
stalking, oltre all’esame delle componenti
psicologiche
molestatore,
valutare
le
la vittima prima che iniziassero le molestie,
Esiste,
spinto dal desiderio di soddisfare i suoi
bisogni tramite un rapporto sessuale con la
vittima e per raggiungere l’obiettivo può
minuziosamente
sessuale
necessario
dinamiche relazionali esistenti tra l’offender e
infatti,
all’aumentare
piacere
è
del
presenza di veri quadri psicopatologici.
Questo tipo di stalker è il più pericoloso,
comportamenti.
psicopatologiche
anche perché permette di discriminare la
Lo stalker predatore
pianificare
e
Prova
i
suoi
un’insostituibile
nella
pianificazione
una
del
forte
grado
correlazione:
di
precedente
conoscenza con la vittima, aumenta la
probabilità di violenza. E più precisamente, si
può affermare che più la relazione è stata
lunga e seria, più frequenti e aggressive sono
le minacce. Ciò è sicuramente riconducibile a
due motivi: da una parte il forte desiderio del
molestatore di un contatto fisico con la
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LO STALKING: psicologia e psicopatologia delle condotte persecutorie
vittima, dall’altra i sentimenti di rabbia,
psicotico erotomanici che li porta a credere di
umiliazione e frustrazione che la risposta di
avere una relazione affettiva con il loro
quest’ultima
“amato” fino a generare vere e proprie
gli
provoca
e
che
sono
sicuramente più intensi se la relazione è
allucinazioni visive e uditive.
intima. E le percentuali esposte in precedenza,
Lo stalking occupazionale, definisce un
così come i fatti di cronaca degli ultimi giorni,
insieme di molestie che cominciano sul posto
lo confermano.
di lavoro per poi trascendere nella vita privata
In assenza di una pregressa relazione tra
della vittima. È tipico dello stalker Risentito
vittima e aggressore, una buona percentuale
che, convinto di aver subito ingiustizie o
di molestie potrebbe ricondursi ad una storia
persecuzione, è mosso dal forte desiderio di
relazionale dello stalker molto povera o,
riscatto.
soprattutto, alla presenza di un disturbo
Relazione tra stalker e
psicopatologia
psicopatologico, come si vedrà in seguito.
È possibile quindi collocare le molestie in tre
macro-categorie: lo stalking emotivo, lo
stalking di celebrità e quello occupazionale
Lo stalking emotivo è quello più comune
ed è messo in atto, appunto, dopo la rottura
di una precedente relazione, affettiva, ma
anche di cura, non accettata dallo stalker. I
profili di stalker che rientrano in questa
categoria sono quelli del Rifiutato, Cercatore
di intimità, Corteggiatore incompetente e
Nello stalking di celebrità, l’offender
individua la vittima nella celebrità di turno e
in
atto
caratterizzati
non
è
una
diagnosi,
ma
particolari caratteristiche di personalità e, in
minima parte, a patologie psichiatriche.
In particolare, alla base del fenomeno di
stalking
tentativi
soprattutto
di
approccio
da
crescente
intrusività, incurante del rifiuto e del fastidio
da parte della vittima che, invece, nei suoi
deliri lo desidera ardentemente. A questa
categoria appartengono gli stalker Cercatore
di intimità e Corteggiatore incompetente. È
rintracciabile, però, in questi soggetti un
quadro psicopatologico caratterizzato da un
esame
di
realtà,
schizofrenia paranoide o un
come
la
possono
rintracciarsi
Disturbi
psicotici propriamente detti, Psicosi affettive,
Psicosi organiche, Disturbi di personalità,
Disturbi d’ansia e Disturbi dell’umore. Di
seguito
Predatore.
deficitario
stalking
un’etichetta comportamentale che rimanda a
(Hege, 2005).
mette
Lo
saranno
esposti
rispettivamente,
quelli
risultano
che,
essere
maggiormente riscontrati.
I
comportamenti
di
molestia
assillante
correlati allo spettro psicotico, sono spesso
riconducibili al sottotipo erotomanico dei
disturbo delirante cronico, caratterizzato da
un sistema delirante in cui il soggetto è
convinto di essere amato da un’altra persona
di rango superiore e che questa non può
essere
felice
senza
di
lui.
In
questa
convinzione morbosa, mette in atto i suoi
comportamenti di molestia interpretando il
disturbo
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LO STALKING: psicologia e psicopatologia delle condotte persecutorie
rifiuto della vittima come un modo per
Un alto tasso di disturbi di personalità. Per
mettere alla prova il suo amore.
quanto concerne il cluster A, è possibile
Comune è anche il disturbo delirante di tipo
riscontrare
persecutorio e quello connotato di gelosia.
specialmente negli stalker appartenenti alla
Nel primo caso, tipico soprattutto dello
categoria occupazionale, nello specifico i
stalking alle cosiddette help profession o di
risentiti, che è, per definizione, connotato da
quello rivolto a persone sconosciute, il
sospetti, dubbi e rancore nei confronti degli
molestatore vive nella convinzione di aver
altri.
ricevuto un torto o un’ingiustizia per cui
Anche i disturbi del cluster B (borderline,
insiste nel richiedere spiegazioni o utilizza la
narcisistico, istrionico) si riscontrano spesso
persecuzione come forme di vendetta. Nel
tra gli stalker. Nello specifico, i molestatori
secondo caso, invece, i molestatori vivono la
con disturbo borderline, a causa dell’alterata
convinzione delirante che il proprio partner
percezione della realtà, vivono nella costante
sia infedele e, quindi, mettono in atto
paura di essere abbandonati per cui mettono
comportamenti assillanti con lo scopo di
in
controllare l’altro.
manipolatori volti alla conquista e al possesso
E ancora, tra i disturbi dell’Asse I associati
della vittima. In questi soggetti, inoltre, è
alle condotte di tipo persecutorio si trovano a
presente un quadro relazionale che oscilla tra
disturbi dell’umore, in particolare le fasi
polarità opposte, che si riscontra spesso nelle
maniacali del disturbo bipolare, con o senza
condotte persecutorie rivolte agli ex-partner
manifestazioni psicotiche, e la schizofrenia.
in cui è tipica la frase: “O mia o di nessun
In quest’ultimo caso, le molestie sono rivolte
altro”.
a sconosciuti o a persone che si conoscono
I soggetti affetti da disturbo narcisistico
realmente, ma con cui non esiste una
hanno un senso grandioso di superiorità e
rapporto intimo.
scarsa tolleranza all’abbandono. In questo
un
atto
disturbo
comportamenti
paranoide,
fortemente
caso, le condotte persecutorie hanno duplice
Correlati neurobiologici dello stalker
valenza:
vendicarsi
dell’altro
che
l’ha
abbandonato e risanare la ferita narcisistica
Grazie alle tecniche di brain imaging, è stato
possibile mappare le aree cerebrali di un
campione di stalker. È emersa l’attivazione di
una
serie
di
sistemi
dopaminergici
sottocorticali sovrapponibile a quelli della
tossicodipendenza, indicando che lo stalker
diventa dipendente dagli stimoli, e quindi dalle
reazioni sottocorticali, evocati dal suo
comportamento.
con l’illusione di proseguire la relazione. È
Correlati neurobiologici dello stalker (Meloy
– Fisher, 2009).
descrive soggetti con necessità di essere
compatibile con il profilo dello stalker
rifiutato, a cui si può attribuire anche un
disturbo istrionico di personalità, in alcuni
casi associato anche a parafilie.
Tra i disturbi di cluster C è possibile
riscontrare
il
disturbo
dipendente,
che
accuditi e angoscia da separazione. In questo
caso, lo stalker per non essere abbandonato
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LO STALKING: psicologia e psicopatologia delle condotte persecutorie
mette in atto i suoi comportamenti perché
operandi.
convinto di non poter vivere senza l’altro.
comportamenti
Nel caso di donne stalker sono per lo più
dell’offender, bisogna dare molta importanza
presenti disturbi di personalità del cluster B o
anche ai comportamenti della vittima, alle
disturbi psicotici con tratti deliranti.
sue caratteristiche di vulnerabilità e di
Uno studio di Langhinrichesen e Rohling
predisposizione
(2006)
possibile dipendenza dallo stalker che, come
ha
rilevato
paradossalmente
una
frequente
correlazione
tra
PTSD
Ciò
vuol
dire
che
e
alle
caratteristiche
alla
oltre
vittimizzazione,
ai
alla
e
si è visto in precedenza, può riscontrarsi
stalking. Si è notato, infatti, che donne
specialmente in donne con una pregressa
vittime di violenza o abuso, ospiti di centri di
storia di maltrattamenti e abusi.
cura, perseguitavano, con telefonate, visite,
Altamente
minacce di atti autolesionistici, la persona che
connubio tra età della vittima, pregressa
aveva abusato di loro in passato con l’intento
relazione intima e presenza di minacce.
di ristabilire la relazione precedente.
Tra i fattori utili alla valutazione del rischio di
Inoltre, tra le donne stalker si è notato un
escalation, va sicuramente considerata la
forte legame tra sindrome di Munchausen per
presenza di patologie psichiatriche, per cui si
procura e molestie (Reisner, 2006).
rimanda al precedente paragrafo.
È importante conoscere i diversi tipi di
Attaccamento
identificazione degli stalker, soprattutto in
desiderio di umiliazione, proiezione di colpa,
vista di una valutazione psico-forense o,
reattività emozionale sono i fattori specifici
soprattutto, in un’ottica terapeutica.
per la predizione del rischio di escalation da
predittivo
risulta
insicuro,
essere
rabbia,
il
vendetta,
stalking non violento a violento (Morrison,
Fattori di rischio e predizione
2008).
Significativo è il grado di intrusività e
Le
numerose
sfaccettature
dei
minaccia
che
oscilla
rendono limitate le possibilità di predizione.
caratteristico dello stalker risento, a forme
Sicuramente molestie reiterate e violente,
più gravi di aggressione, tipiche dei rifiutati e
patologie psichiatriche e utilizzo di droghe o
dei predatori (Mullen e coll., 2006). Infatti, il
alcol costituiscono un notevole fattore di
rischio di aggressione fisica è strettamente
predizione del rischio di escalation o di
correlato
recidiva.
affettiva e tende ad aumentare nel caso di
La relazione sociale che si instaura tra la
offender con alle spalle condanne penali o
vittima e l’offender rappresenta un fattore
utilizzo di sostanze stupefacenti.
chiave nella comprensione dello stalking, così
La durata e la gravità delle molestie risultano
come di tutti i reati violenti, in quanto
direttamente
permette
sulle
relazione pregressa tra persecutore e vittima,
motivazioni dell’offender e sul suo modus
infatuazioni di tipo sessuale, sentimenti di
di
formulare
ipotesi
precedente
proporzionali
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della
di
danneggiamento
una
beni
forme
comportamenti che compongono lo stalking
ad
ai
da
al
vittima,
relazione
tipo
di
LO STALKING: psicologia e psicopatologia delle condotte persecutorie
odio e vendetta, presenza di psicosi. Nello
strutturati e mirati, anche se ci sono degli
specifico, è possibile affermare che la durata è
obiettivi comuni a tutte e cinque le tipologie.
maggiore nelle condotte persecutoria messe
Per quanto concerne gli obiettivi generali, il
in atto da stalker cercatori di intimità, spinti
trattamento terapeutico ha lo scopo di
da deliri etero manici e da ex-partner che non
promuovere il decentramento dell’offender ed
riescono ad accettare il distacco.
aumentare la sua capacità empatica verso la
Per quanto riguarda la predizione di recidiva,
vittima, favorendo la consapevolezza del
un dato importante viene fornito dalla
disagio emotivo che il suo comportamento le
disponibilità dello stalker a sottoporsi ad un
provoca. È importante, inoltre, che lo stalker
trattamento (psicoterapeutico o, in caso di
acquisisca buone capacità relazionali e sociali,
psicopatologia, farmacologico) e dalla sua
in modo da ridurre al minimo qualunque
efficacia. Sono gli stalker affetti da disturbi di
forma di isolamento.
personalità a da dipendenze i più recidivi.
Come si ricorderà, lo stalker risentito è mosso
dal desiderio di riallacciare una relazione con
Prospettive di intervento
terapeutico
la vittima. In questo caso, quindi, l’obiettivo
iniziale è quello di favorire la consapevolezza
che il suo comportamento provoca reazioni
Alla luce di quanto detto, emerge che per
tutelare
la
efficacemente
occorre
vittima
la
ed
interrompere
campagna
intervenire
anche
di
sull’offender,
personale problematico.
questo
è
una
sinergia
cura che porti allo scoperto le dinamiche
sottese al comportamento persecutorio e ad
“rieducazione”
dello
stalker
per
modificare quello che, a volte, è l’unico modo
che conosce per manifestare bisogni ed
emozioni.
altro
obiettivo
fondamentale
è
l’elaborazione del lutto conseguente alla
riconoscimento, da parte dello stalker del
ruolo che hanno le molestie nel tentativo di
mantenere una relazione e nel’ostacolare il
processo di accettazione della perdita.
Le condotte persecutorie ad opera dello
stalker risentito si muovono lungo gli argini
di
una
vendetta
a
causa
dell’erronea
convinzione di aver subito un torto o
Il trattamento deve essere centrato sul
sintomo comportamentale, per cui risulta
molto efficace una psicoterapia di stampo
cognitivo-comportamentale associata, dove è
necessario, ad una terapia farmacologica.
I diversi profili di offender richiedono
trattamenti
Un
separazione; a tal fine è importante il
necessaria
multidisciplinare, un’integrazione tra pena e
una
ulteriormente la persona amata.
stalking,
perché è lui stesso vittima di un background
Per
contrarie a quelle desiderate e allontanano
ad
hoc,
adeguatamente
un’ingiustizia. È estremamente difficile per
l’offender mettersi “nei panni” della vittima in
quanto esso stesso si percepisce vittima e non
aggressore.
Per questo motivo può essere
controindicato un trattamento che miri a
migliorare
soprattutto
la
in
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sua
virtù
capacità
empatica,
dell’appagamento
LO STALKING: psicologia e psicopatologia delle condotte persecutorie
provocato dal senso di potere che ha sulla
distorsioni cognitive ed acquisire nuove
vittima.
abilità sociali.
È
consigliabile,
quindi,
un
trattamento mirato alla costruzione di una
buona alleanza tra terapeuta e stalker, in cui
l’obiettivo
è
quello
di
escludere
un
incremento delle problematiche legali. Inoltre,
la presenza di tratti paranoidei limita la
possibilità di una reale modificazione della
sua lettura della realtà.
Lo stalker cercatore di intimità compensa
l’assenza di una relazione affettiva reale
fantasticandone una con il suo oggetto
d’amore. In questo caso, vista la centralità
dei
sintomi
psicotici,
un’integrazione
con
è
indicata
una
terapia
farmacologica ed anche i tempi sono più
lunghi. Lo scopo, infatti, è quello di attenuare
le idee deliranti e ridurre il senso di vuoto e
l’isolamento sociale che, per definizione, li
caratterizza.
Nel profilo di stalker cosiddetto corteggiatore
incompetente, il comportamento incostante e
scarsamente persistente rende il trattamento
meno impellente, infatti spesso dopo la
denuncia
mette
fine
ai
comportamenti
molesti. In questo caso, però, è maggiore la
possibilità di recidiva in quanto tende a
rimettere in atto il comportamento molesto ai
danni di una nuova vittima. Lo scopo del
trattamento
è
quello
di
favorire
il
decentramento dello stalker, anche se i deficit
cognitivi che sono in genere presenti, ne
limitano la riuscita.
Infine, il trattamento terapeutico per lo
stalker predatore è lo stesso che si utilizza gli
aggressori sessuali:
terapia cognitiva di
gruppo con riconoscere e modificare le
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LO STALKING: psicologia e psicopatologia delle condotte persecutorie
In base al profilo dell’offender, alla sua
La vittima
La
vittimologia
esclusivamente,
concentra,
sul
disagio
relazione con la vittima e al contesto
ambientale è possibile classificare le vittime
quasi
psicologico
di stalking in due categorie:
dirette (o primarie) e indirette (o secondarie)
provocato dalle molestie assillanti. Infatti, lo
(tab.1).
stalking costituisce un fenomeno complesso
Le vittime dirette sono, appunto, le persone
rappresentato
pattern
direttamente oggetto dell’agito molesto e
comportamentale che è, per definizione,
persecutorio, mentre le vittime secondarie
intrusivo
sono
e
da
reiterato
un
nel
tempo,
ma
tutte
le
persone
che
non
sono
soprattutto non gradito dalla vittima, perché
direttamente bersaglio dello stalker, ma che
fonte di fastidio e preoccupazione per la
corrono
propria incolumità e quella delle persone che
aggressione in virtù del loro legame con la
le sono vicine.
vittima.
È quindi il vissuto emozionale della vittima, e
Le conseguenze dello stalking, nell’immediato
non il contenuto dei messaggi e la tipologia di
e a lungo termine, agiscono a 360 gradi sulla
comportamenti
vittima,
effettivamente
adottati,
forma
alla
che
dà
dimensione
comunque
a
un
livello
alto
rischio
psicologico,
di
fisico,
relazionale, sociale ed economico. È un
impatto devastante, anche per chi è vicino
patologica dello stalking.
alla vittima, soprattutto se si pensa al quadro
Vittime dirette






Ex-partner
Conoscenze occasionali, amici o vicini di
casa
Persone conosciute per motivi
professionali
Contatti sul luogo di lavoro
Personaggi famosi
Sconosciuti
Vittime indirette
Soggetti che, per il loro legame affettivo,
lavorativo o di semplice vicinato con la vittima
diretta, sperimentano ripercussioni e molestie
da parte dello stalker:
 Familiari;
 Amici;
 Vicini;
 Colleghi o coinquilini;
 Animali domestici.
Tabella 6: Categorie di vittime (Mullen –
legislativo inefficace che limita qualunque
Pathè – Purcell, 2002).
intervento preventivo, anche in presenza di
alti scenari di pericolosità, così che lo stalker
I dati confermano che la maggioranza delle
può
perpetrare
indisturbato
i
suoi
vittime è di sesso femminile con età compresa
comportamenti anche per molto tempo.
tra 18-25 anni che hanno avuto un precedente
In relazione alla tipologia delle dinamiche
legame intimo con lo stalker, e le persone
persecutorie, la vittima può sperimentare, a
appartenenti alle cosiddette help profession.
livello psicologico ed emozionale, sentimenti
intensi di impotenza, ansia, paura, rabbia
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vergogna e senso di colpa, fino a sviluppare
rappresentano tentativi, più o meno
ideazioni suicidarie o veri e propri quadri
automatici e consapevoli, di evitare
psicopatologici.
persone, luoghi, pensieri e stimoli
La remissione dei sintomi è inversamente
emozionali associati alla situazione
proporzionale alla durata della condotta
traumatica. I sintomi di Ottundimento
stalkizzante: all’aumentare dell’intensità delle
(numbing,
molestie aumenta la possibilità di una
reattività)
cronicizzazione dei sintomi e la comparsa di
affettività
vere e proprie patologie.
coinvolgimento,
In particolare, a causa del reiterarsi delle
distacco o di estraneità verso gli altri,
condotte persecutorie sulla sfera cognitiva e
difficoltà a progettare il futuro;
attenuazione
si
della
manifestano
ridotta,
con
calo
di
sentimenti
di
affettiva, oltre alla fisiologica reazione di
3. Sintomi di aumentato Arousal:
difesa, è possibile riscontrare Disturbi d’ansia,
La persona con DPTS reagisce come
Disturbi dell’umore, Disturbi somatoformi e
se fosse costantemente esposta al
Disturbi di adattamento.
pericolo,
soffre
di
e
scoppi
irritabilità
ipervigilanza,
di
collera
Il disturbo d’ansia si manifesta in molteplici
inadeguati al contesto, ha difficoltà ad
dei suoi quadri clinici: la presenza di
addormentarsi,
distorsioni cognitive modifica l’esame di
concentrazione e l’attenzione.
a
mantenere
la
realtà e si trasforma in vissuti carichi di
Si parla, sempre più spesso di Stalking
negatività, angoscia esistenziale e difficoltà a
Trauma Syndrome, appartenente allo spettro
progettare il proprio futuro. Tra questi
del DPTS, che, per definizione, si caratterizza
disturbi, il più frequente è il Disturbo Post
da
Traumatico da Stress, in alcuni casi preceduto
impotenza, disperazione, ansia, depressione e
da un Disturbo Acuto da Stress. I sintomi
perdita di controllo. A ciò si aggiungono
sperimentati
notevoli cambiamenti comportamentali e
dalla
vittima
possono
raggrupparsi in tre categorie:
1. Sintomi
difficoltà
Intrusivi:
traumatico
può
notevoli
L’evento
ripresentarsi
effetti
psicologici,
nell’elaborazione
di
tra
cui
adeguate
strategie di coping in risposta ad eventi
stressanti (Collins – Wilkas, 2001).
attraverso forme diverse: flashback,
Le vittime possono sviluppare anche un
intense emozioni come panico o
Disturbo dell’Umore, nello specifico, sono
rabbia, sensazioni e rappresentazioni
frequenti, il Disturbo Depressivo Maggiore e
somato-sensoriali,
il Disturbo Distimico per cui il soggetto ha un
spiacevoli,
incubi,
ricordi
riattualizzazioni
interpersonali;
2. Sintomi
di
umore
costantemente
depresso
accompagnato da insonnia, bassa autostima,
Evitamento
degli
stimoli o Ottundimento: I primi
sentimenti di disperazione e difficoltà di
prendere decisioni.
LO STALKING: psicologia e psicopatologia delle condotte persecutorie
Può
svilupparsi
somatizzazione
un
o
Disturbo
anche
un
di
Lo Stalking nelle professioni d’aiuto
Disturbo
Somatoforme di tipo indifferenziato.
Di rilevanza criminologica è l’alto rischio di
In risposta a fattori stressanti, infine, possono
stalking di quei professionisti appartenenti
manifestarsi
o
alle cosiddette “professioni d’aiuto”, vale a
comportamentali clinicamente significativi
dire medici, psichiatri, psicologi, infermieri,
propri del Disturbo di Adattamento con ansia
ma anche avvocati, giudici e professori. Uno
e
e
studio di Galeazzi, Elkins e Curci (2005)
preoccupazione associati ad umore depresso,
evidenzia che su 108 psichiatri, psicologi e
facilità al pianto, sentimenti di perdita di
specializzandi, il 20% ha subìto almeno una
speranza.
campagna di stalking per più di un mese e
Ma la vera gravità delle conseguenze dello
con più di dieci episodi singoli di intrusione.
stalking, è data dai numerosi e progressivi
Il motivo è da rintracciarsi nel fatto che questi
cambiamenti che portano ad una vera e
professionisti hanno modo di entrare in
propria
personalità,
contatto con i bisogni più profondi dei propri
contraddistinta da timorosità, sospettosità,
pazienti, sia di natura fisica sia psicologia e
introversione e stato di allarme.
tale accesso privilegiato ai bisogni più
A livello fisico è possibile che la vittima di
profondi
stalking presenti disturbi del sonno, mal di
paziente proiezioni e confusione dal punto di
testa, disturbi dell’appetito, attacchi di panico,
vista affettivo tanto da confondere l’interesse
abuso di alcool, insonnia, nausea, aumento di
professionale con quello personale.
consumo di sostanze psicotrope.
Questo genere di professionisti tende, infatti,
Numerose sono anche le conseguenze nella
ad essere idealizzato e a generare eccessive
sfera sociale e relazionale: la vittima di
aspettative, continue richieste di assoluta,
stalking si ritrova costretta a riorganizzare la
totale dedizione ed attenzione che, se deluse,
propria vita, stravolgendo il suo stile di vita,
generano sentimenti di frustrazione e rifiuto,
le sue abitudini, fino a cambiare abitazione. È
difficili da gestire che lo spingono a mettere
costretta a ridimensionare la sua vita sociale e,
in atto comportamenti intrusivi volti a
in casi estremi, anche alla vita affettiva per
ristabilire il contatto ma che possono anche
poter tutelare le persone più care.
degenerare
umore
sintomi
depresso
emotivi
misti:
modificazione
irritabilità
della
dell’altro
in
e
può
generare
un’irrefrenabile
fame
nel
di
E poi c’è il lato economico. Molte vittime
vendetta e culminare anche con l’omicidio.
hanno
corrono
Tratti di personalità dipendenti, paranoici,
costantemente il rischio di essere licenziate,
depressivi e bassa autostima possono essere
altre smettono addirittura.
considerati fattori di rischio all’interno della
un
calo
lavorativo
e
relazione tra professionista e paziente in
quanto connotati da possessività e incapacità
a gestire il distacco.
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LO STALKING: psicologia e psicopatologia delle condotte persecutorie
È quindi necessario che il professionista
mantenga elevati livelli di attenzione al
rispetto dei confini, evitando così confusione
tra coinvolgimento personale e professionale.
Reazioni della vittima

Fuga/svitamento: è risposta più efficace
all’aggressione, anche se l’esito di successo
è molto collegato all’età, alle caratteristiche
fisiche del molestatore e della vittima.

Risposta verbale non confrontativa:
la vittima prova a dissuadere l’offender,
suscitando empatia, comunicandogli i
propri sentimenti di paura e angoscia o
negoziando. Lo scopo è di prendere tempo
e cercare una strategia più efficace.
Raramente provocano nello stalker la
risposta desiderata.

Resistenza fisica non confrontativa:
può essere simulata (la vittima finge di
svenire), involontaria e spontanea, come
nel caso di crisi di pianto o, in casi gravi,
perdita del controllo sfinterico. Questa
tecnica può dare buone opportunità alla
vittima.

Risposta oppositiva verbale: la vittima
urla per attirare l’attenzione o ci si sfoga
per la rabbia. È un modo per comunicare
allo stalker il desiderio di non essere
disposta a sottomettersi.

Resistenza oppositiva fisica: varia da
risposte moderate a risposte più violente.
Può
provocare
un’escalation
dell’aggressività.

Sottomissione: è dettata dalla paura e
dalla convinzione che sia l’unico modo per
salvarsi e, purtroppo, spesso lo è,
soprattutto perché diminuisce la possibilità
di aggressioni fisiche.
Trattamento della vittima
Visto l’impatto sulla vittima, l’intervento deve
essere tempestivo, ma nella maggior parte dei
casi, la vittima arriva in terapia quando la
campagna di molestie è già in una fase
avanzata e si rende conto di non riuscire a
farcela da sola.
Una
buona
alleanza
terapeutica
è
fondamentale. È probabile, infatti, che la
vittima abbia messo in atto numerosi e
fallimentari tentativi (tab. 2) per stoppare i
comportamenti molesti, che talvolta hanno
anche aggravato la situazione. Tutto ciò mina
il proprio senso di competenza, di sicurezza e
di autostima. Nel caso in cui lo stalker è l’ex
partner, è causa di forti sensi di colpa.
Il trattamento, centrato sul problema, ha lo
scopo di promuovere un atteggiamento attivo
e impedire il forte rischio di dipendenza dal
terapeuta, che aumenterebbe nella vittima la
convinzione di essere “incompetente”, per
ripristinare un sufficiente livello di autostima
e senso di competenza.
Tabella 7: Reazioni messe in atto dalla
vittima (Picozzi – Zappalà, 2002)
Potrebbe essere utile il ricorso a tecniche
cognitivo-comportamentali che mirano a
destrutturare le distorsioni patologiche che
compromettono la struttura psichica della
vittima, per permetterle di riappropriarsi
della sua vita, cominciando dalle attività che
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LO STALKING: psicologia e psicopatologia delle condotte persecutorie
ha abbandonato, superando l’ansia associata.
indelebili: intensi livelli di ansia,
In alcuni casi è fortemente indicata una
ipervigilanza,
terapia di gruppo, che riduce senso di
possono
isolamento
intenzioni degli altri a seguito di un
ed
esalta
sentimenti
di
comprensione e conferma.
senso
di
provocare
sfiducia
equivoci
sulle
alterato esame di realtà;
In tutti i casi, è comunque funzionale
4. Disturbi fittizi: i soggetti fingono, in
coinvolgere le persone vicine alla vittima, in
maniera del tutto consapevole, di
quanto possono fornire informazioni utili per
essere vittime allo scopo di ricevere
ricercare
attenzioni
strategie
più
adeguate,
ma
soprattutto perché può rendersi necessario
anche
per
loro,
vittime
indirette,
un
e
soddisfacimento
dei
propri bisogni psichici;
5. Simulazioni:
intervento psicoterapeutico.
in
questo
caso,
i
soggetti mentono intenzionalmente o
enfatizzano
False vittimizzazioni
comportamenti
non
graditi davvero accaduti a vantaggio di
benefici personali come, ad esempio,
risarcimenti economici.
In seguito ai numerosi casi, è stato possibile
individuare cinque diverse tipologie di falsa
Strategie anti-stalking
vittimizzazione:
1. Inversione di ruolo: si tratta di una
vera e propria strategia nella quale
Le strategie contro le molestie persecutorie
l’offender
vittima
variano in base al tipo di molestie e al modus
denunciando la propria vittima reale.
operandi dell’offender. Ci sono, però, delle
Può essere una forma di vendetta o,
linee guida generali.
nella maggior
il
In primo luogo, è importante che la vittima
disperato tentativo di mantenere un
prenda coscienza della situazione e dei reali
contatto
rischi che corre, negare il problema o pensare
si
finge
parte dei casi,
attraverso
il
sistema
giudiziario;
2. Deliri
di farcela da sola può aumentare le possibilità
di
persecuzione:
è
di aggressione e rinforzare il comportamento
riconducibile alla presenza di un
molesto.
disturbo psicopatologico. Il soggetto,
È fondamentale essere determinati e fermi
infatti,
nello scoraggiare lo stalker, dicendogli una
vive
convinzione
di
nella
essere
delirante
vittima
di
sola
volta,
ma
in
chiara
no
mostrando
inequivocabile,
riscontri a sostegno della convinzione;
indifferenza, anche perché qualunque altro
3. Vittimizzazioni passate: come si è
comportamento, anche una risposta negativa
visto nel precedente paragrafo, le
alle sue richieste, potrebbe essere letto come
condotte persecutorie lasciano sulla
incoraggiamento
psiche della vittima tracce, a volte,
attenzione.
perché
e
ed
molestie pur non essendoci oggettivi
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di
maniera
sintomo
di
LO STALKING: psicologia e psicopatologia delle condotte persecutorie
Per ridurre il rischio di aggressione si
consiglia, inoltre, di non seguire abitudini
routinarie
e
facilmente
prevedibili,
di
frequentare posti affollati e ben illuminati.
Per aumentare il senso di sicurezza, potrebbe
essere utile acquistare un cane addestrato alla
difesa.
Cambiare numero di telefono potrebbe essere
poco funzionale, poiché aumenterebbe il
senso di frustrazione e, di conseguenza, la
motivazione ad agire. È preferibile, quindi,
l’utilizzo di una nuova utenza telefonica,
lasciando attiva anche la precedente in modo
che lo stalker possa continuare a chiamare,
magari impostando la modalità silenziosa, e
soprattutto rispondendo sempre meno.
In caso di pericolo, non cercare misure
alternative, come correre a casa o da un
amico, ma recarsi immediatamente dalle
forze dell’ordine e sporgere denuncia. A tal
riguardo, è utile annotare su un diario gli
orari e i tipi di molestia subìti.
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LO STALKING: psicologia e psicopatologia delle condotte persecutorie
Appendice
Stalking emotivo
Tipo di stalker




Vittime





Motivazione
Dello stalker



Stalking di celebrità
Stalking occupazionale
Respinto
Cercatore di intimità
Corteggiatore
incompetente
Predatore


Cercatore di intimità
Corteggiatore incompetente

Risentito
Ex-partner
Ex-amici o Vicini di
casa,
Parenti
Medici e Psicologi
Poliziotti,
Giudici,
Avvocati

Personaggi pubblici dello
sport, dello spettacolo e
della politica




Colleghi o ex-colleghi
Superiori
Sottoposti
Datori di lavoro
Avvicinarsi
Dimostrare amore
Vendicarsi



Avvicinarsi
Identificarsi con la star
Distruggere il proprio idolo

Completare un conflitto
già in atto sul posto di
lavoro
Realizzare un conflitto
che sul lavoro non può
svilupparsi
Vendicarsi di un torto
subito
Ripristinare un rapporto
di lavoro o di fiducia
interrotto
Distruggere
la
vita
privata della vittima
Punire
l’autore
di
un’azione ostile
Riguadagnarsi la fiducia
professionale



Scopo dello
stalker




Azioni dello
stalker





Livello di
consapevolezza
dello stalker
rispetto alle sue
azioni


Riallacciare i rapporti
Allontanare da un
nuovo rapporto
Ottenere qualcosa
Punire

Telefonate
Invio di regali
messaggi
Pedinamenti
Minacce
Violenza
o
Assente se lo scopo è
ristabilire un contatto:
lo stalker non si rende
conto
di
essere
molesto.
Pieno se lo scopo è la
vendetta: lo stalker
perseguita
deliberatamente la sua
vittima
Ottenere un riconoscimento
dal proprio idolo
Essere come lui/lei
Eliminarlo





Pedinamenti
Tentativi di contatto
Telefonate
Furto
di
oggetti
appartenenti alla vittima





Controlli
Telefonate
Pedinamenti
Minacce
Atti tesi a spaventare

Assente:
lo
inconsapevole
azioni

Pieno: lo stalker è
perfettamente
consapevole delle sue
azioni


stalker
è
delle sue
Tabella 8: Tipologie di Stalking a confronto (Ege, 2005).
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

LO STALKING: psicologia e psicopatologia delle condotte persecutorie
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Note
Autrice
Dr.ssa Irene Pacifico - Criminologa - Psicologa Investigativa - Perfezionata in Analisi della Scena
del Crimine e Gestione dell’Emergenza - Socio Membro Accademia Italiana di Scienze Forensi
Editore
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