altaripana - Abbaye d`Hauterive

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altaripana - Abbaye d`Hauterive
Natale
2015
altaripana
Cronaca dell’Abbazia di Hauterive
La vita è sacra !
Ogni vita, la vostra come la nostra. La più fragile come la più
mortificata, la più delicata come la più disprezzata. La vita consacrata ne manifesta il mistero quando, tesa amorevolmente
verso il suo fulcro segreto, serve, cura o esalta ogni vita.
In quest’anno della vita consacrata, occorre ancora precisare
che la consacrazione religiosa non rende le cose più sante, ma
svela piuttosto questo segreto ovunque presente ?
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Cronaca dell’Abbazia di Hauterive
In effetti, il grigiore dell’abitudine ci nasconde questa urgente realtà : la vita è
diffusione del mistero di Dio. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini.
La luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta (Gv 1,4-5) .
Come la stella radiosa che, simile a un sole discreto e lontano, arriva fino a noi,
qualunque sia la profondità delle nostre tenebre, il mistero inaccessibile di Dio ci
tocca incessantemente e generosamente ci porta. L’umile ingenuità della vita,
inesplicabile e gratuita, schiva ogni mattina il nostro tentativo d’appropriazione.
La vita è sacra prima di tutto perché non ci appartiene, viene da Dio e a Dio
ritorna. La mia vita non mi appartiene !?! È questo il suo mistero, quindi anche
il mio ! È sacra perché mi porta con sé per consacrarmi, cioè per farmi entrare
nell’appartenenza divina. La vita è un abbraccio discreto che alla fine, in un
momento, ci assorbirà (cfr. 2 Cor 5,4) .
Essa esige tutto dalla nostra personalità : è seduttrice, tenera e violenta, come
una stella che attrae irresistibilmente. E ne ha il diritto, perché è un dono che
ci porta verso la sua sorgente. È dolce e luminosa per chi accoglie questo dono
lasciandosi trascinare, delicata per chi permette al proprio cuore di respirare la
gioia della sua generosità. Ma per chi crede di possederla, per chi vuole gestirla
come fosse sua, diventa implacabile, incoerente e crudele.
Incapace di contenere la sua immensa bontà, un giorno la vita si è incarnata per
manifestarsi. Allora l’abbiamo vista nascere e sorridere, parlare e servire, piangere
e morire, poi risuscitare per regnare nella sua carne diventata il nostro cielo. Sì,
abbiamo potuto toccarla e ascoltarla, come attesta San Giovanni (cfr. 1 Gv 1,1-5)
e con lui gli Apostoli e la Chiesa tutta attraverso l’ampio respiro dello Spirito.
E tutti, adesso, possiamo scoprire la gioia semplice di amarla. Amare la vita :
che pace sorprendente !
Natale, quindi, celebra il fatto che la vita ha preso un nome, un volto e una voce.
Questa vita raggiungeva effettivamente ognuno di noi dall’interno, pulsando
instancabilmente al centro del nostro cuore ; ma, a partire dall’incarnazione, si
© Remy Wenger
serve anche di parole per bussare dall’esterno. Chiunque è dalla verità, ascolta
la mia voce (Gv 18,37) . Da se stessa si è presentata : Io sono la vita (Gv 14,6) . E
questa voce ha fatto risuonare cose di una inaudita e accattivante bellezza !
Quando il Logos, il Verbo di Dio parla, sconvolge la nostra logica. Io sono la via
(Gv 14,6) , Io sono la stella radiosa del mattino (Ap 22,16) . Che meravigliose scoperte in sua compagnia su questo sentiero stellato ! Le parole muoiono per poi
risuscitare quando è la Parola di vita a modellarle.
Quindi, la vita si è fatta carne per affidarsi a noi. Fiduciosa, non sa fare nient’altro
se non affidarsi. La vita è fiducia. Dalla sua nascita sulla paglia alla celebrazione
della sua alleanza, non smette mai di invitarci ad abbandonarci ad essa. Questo
è il mio corpo per voi, perché vi affidiate a me nella stessa misura con cui io mi
affido a voi, e perché voi siate miei nella stessa misura con cui io sono vostro.
In fondo, la nostra vita consacrata non è altro che gratitudine. Non ha altra
ragione di essere se non per riconoscere questo mistero, per confessarlo celebrandolo. Non è nient’altro che un’espressione di riconoscenza : eucaristia. Come
un bambino è tutto stupore davanti a una sorpresa, così la vita consacrata è
pienamente gratitudine di fronte al miracolo perenne di questa vita : Gesù Cristo.
Lasciamoci dunque condurre da questa invisibile stella, che traspare dal traforo nella pietra di un rosone del nostro chiostro, a celebrare la bellezza del
mistero del nostro Dio che si manifesta nella carne.
Fr. Marc de Pothuau, abate
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Cronaca dell’Abbazia di Hauterive
Rapporto annuale 2015
del presidente dell’Associazione degli
Amici di Hauterive (riassunto)
Dando un’occhiata alle attività dell’anno 2014-2015 constaterete che nessun
progetto importante è stato realizzato. Però, l’ammontare delle spese in favore
dell’Abbazia è quasi pari a quello degli scorsi anni : abbiamo versato la prima e
la seconda parte (anticipata) della nostra partecipazione all’istallazione del nuovo
riscaldamento. Ci siamo pure assunti le spese d’acquisto dei nuovi tavoli per la sala
di San Bernardo, in foresteria, e della ristampa dell’edizione francese del nostro
dépliant. Una somma importante ha contribuito a finanziare la creazione del
nuovo sito internet.
Questo sito, moderno e accogliente, è la conseguenza logica dell’adozione del
nuovo logo e della nuova linea grafica dell’Abbazia. Vi troverete delle pagine molto
interessanti non solo sulla vita dell’Abbazia, ma anche sulla storia dell’Ordine
cistercense, e il testo integrale della Regola di San Benedetto. Le informazioni
sono accessibili nelle tre lingue nazionali.
Un anno fa abbiamo aggiornato lo schedario dei membri. Attualmente la nostra
Associazione conta 3617 membri ; gli sforzi intrapresi per aumentarne il numero
sono stati efficaci : dopo parecchi anni, per la prima volta il numero dei nuovi
iscritti ha superato quello delle rinunce.
Il concerto d’organo del 10 maggio 2015 è stato una bella esperienza musicale.
L’organista invitata, Annerös Hulliger, di Berna, ci ha presentato e spiegato il
programma con una citazione appropriata di J. W. Goethe : « Il passato è stabile
© Remy Wenger
L’organizzazione del volontariato rappresenta un contributo importante della
nostra Associazione per sostenere la comunità dei monaci. Reclutare nuove leve
pronte a mettersi a disposizione per questi servizi fa parte del nostro compito.
Rispetto all’anno scorso, ci sono state poche varianti : i volontari attivi nei diversi
settori sono una trentina. Attualmente cerchiamo con urgenza una persona per
l’accoglienza e una per il negozio.
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di per se stesso, i giorni futuri sono vivi in anticipo, l’istante che passa appartiene
all’eternità ». Come al solito, la nostra Associazione ha versato un contributo al
fondo « organo-concerti-spettacoli ».
Per la gita annuale, il comitato della nostra Associazione ha scelto logicamente
l’abbazia di St-Maurice, che festeggiava i 1500 anni di fondazione. Ad accoglierci
c’era l’Abate Roduit in persona, a testimonianza della grande stima reciproca.
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Cronaca dell’Abbazia di Hauterive
La visita della basilica e dello splendido tesoro ci ha ricordato che la storia non
è una serie di epoche sovrapposte, ma un continuum.
L’assemblea generale di questo giorno conclude il periodo amministrativo del
comitato. Vi assicuro che ci siamo sforzati di rispettare nel modo più adeguato gli
statuti per « mantenere, far conoscere e aiutare finanziariamente la comunità
dei monaci dell’Abbazia di Hauterive, e per sostenere i suoi programmi culturali ».
Esprimo la mia profonda riconoscenza nei confronti di tutti i colleghi del comitato, dell’Abate Dom Marc, di P. Henri-Marie, Priore, e di Fr. Jean-Paul, per il loro
sostegno e per il loro prezioso lavoro. Ringrazio il Presidente del Consiglio della
Fondazione di Hauterive, Michel Pittet, e i membri di questo
stesso Consiglio per il loro indispensabile contributo al bene
della comunità monastica e alla salvaguardia del suo inestimabile patrimonio culturale, importante anche a livello
nazionale. Ringrazio i revisori contabili e tutti i volontari
del loro servizio disinteressato così come tutti i membri
dell’Associazione per il loro sostegno spirituale e materiale. Gli amici di Hauterive sono e resteranno sempre i
nostri migliori ambasciatori !
Peter Dietrich, Presidente
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Vita della comunità :
1° ottobre 2014 - 30 settembre 2015
© Frédéric Marro
Cari amici,
l’anno che ci accingiamo a percorrere in vostra compagnia si è svolto sotto il segno
dei contrasti. Da un lato il mondo cattolico vive ormai al ritmo delle esortazioni
entusiasmanti ed esigenti di Papa Francesco, rivolte a tutti : religiosi e laici,
credenti e non credenti, piccoli e grandi di questo mondo ! A volte la radicalità
del suo messaggio rischia di farci un po’ paura. Eppure questa radicalità bisognerebbe considerarla alla luce dell’« aggiornamento » voluto da San Giovanni XXIII
all’apertura del Concilio Vaticano II, sviluppato poi e approfondito dai suoi
successori. D’altronde, l’iniziativa di consacrare quest’anno … alla vita consacrata s’inserisce in questa stessa direzione. Per coinvolgerci (noi religiosi !) in
questo dinamismo, il Papa ci ha proposto un bel programma di vita : guardare
il passato con riconoscenza, vivere il presente con passione e abbracciare il
futuro con speranza.
Parallelamente, però, un flusso pressoché ininterrotto di notizie drammatiche,
sempre più insopportabili, continua a riempire i giornali e a sollecitare la nostra
intercessione. Settant’anni fa, alla fine della seconda Guerra Mondiale, si credeva
d’aver raggiunto l’apice dell’orrore con l’uso della bomba atomica e la scoperta
dei campi di concentramento nazisti. A che punto siamo oggi ? La tentazione
di chiudere gli occhi o di lasciar cadere le braccia è veramente grande, ma non
possiamo più sottovalutare il dinamismo di Papa Francesco e il suo messaggio,
e neppure il profetismo del suo predecessore, San Giovanni XXIII che, poco
prima di morire, ci esortava in questi termini : « È giunto il momento di riconoscere i segni dei tempi, di coglierne l’opportunità e guardare lontano ».
La cronaca del microcosmo della nostra abbazia (che è un condensato del
macrocosmo di tutta la creazione) richiama inevitabilmente questi contrasti.
Lanciamoci quindi con impegno in questa attività così umana, il « fare memoria », per distinguere alcuni segni che puntualizzano la nostra vita quotidiana,
e mettiamoci all’ascolto per comprendere ciò che ci vogliono dire.
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Cronaca dell’Abbazia di Hauterive
Sotto il segno della croce
Iniziamo il nostro resoconto ricordando che quest’anno è stato vissuto da
parecchi fratelli sotto il segno della Croce. Una Croce che abbiamo sempre
cercato di portare con loro, attraverso la preghiera, nata dalla nostra compassione. Dapprima, proprio il giorno di Natale, siamo rimasti senza parole quando
è giunta a Fr. Pierre-Yves la notizia della tragica morte dei « gemelli », i suoi
giovani nipoti, Charles et Pierre Douillet (22 anni), travolti il 24 dicembre da
una valanga durante un’escursione con gli sci sul massiccio del Monte Bianco.
Il 5 febbraio, P. Hermann-Joseph ha perso la mamma, Hedy Loup (93 anni), in
seguito a un’influenza. Infine, la sorella di Fr. René, Myriam Boriau, di 70 anni,
è mancata il 20 giugno, dopo breve malattia.
Ricordiamo ancora il ritorno al Padre di due famigliari di Hauterive : Jean-Luc
Baeriswyl, già presidente della fondazione di Hauterive durante lunghi e proficui anni, tra il 1979 e il 2008, è deceduto il 6 dicembre. Il P. Priore Henri-Marie,
che era stato suo segretario per numerosi anni, ha presieduto i suoi funerali,
celebrati nella nostra chiesa abbaziale, in segno d’affetto e riconoscenza. Qualche giorno dopo ci ha lasciati Nicolas Dumas, persona molto legata alla nostra
comunità, e spesso saggio e prezioso consigliere per le nostre attività agricole.
Infine, abbiamo avuto la grazia di seguire da molto vicino la storia dolorosa, eppure
così luminosa nella sua dimensione pasquale, della piccola Marie Masson, figlia
del nostro amico Nicolas e di sua moglie Françoise. Il 18 aprile, Mercoledì delle
ceneri, Marie, la cui diagnosi prenatale non dava molte speranze di sopravvivenza, si è presa giusto il tempo di venire al mondo, di lasciarsi abbracciare e
baciare dai suoi genitori e di ricevere il battesimo e la cresima da Dom Marc ;
poi è immediatamente partita in cielo a raggiungere i Santi Innocenti di cui
parla Péguy nel suo poema eponimo : i preferiti di Dio Padre, perché configurati nel modo migliore al suo unico Figlio !
Ma la malattia ha steso la sua ombra anche su alcuni nostri fratelli e amici. Il
mese di marzo, P. Hermann-Joseph ha dovuto subire un piccolo intervento
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chirurgico. L’operazione è andata
bene, ma la convalescenza è stata
molto più lunga e complicata del
previsto. P. Rodolphe, quanto a lui,
si è fatto impiantare nel mese di
luglio, una protesi al ginocchio destro, quello che non era ancora mai stato operato.
Dopo una breve riabilitazione ha potuto tornare a Hauterive per la festa di San
Bernardo e riprendere appieno le sue attività. Fr. René invece ha dovuto lottare
durante l’estate e l’autunno, contro un piccolo ma pericoloso melanoma, operato
a fine settembre. La nostra preghiera fraterna lo accompagna con speranza.
E ancora : il 15 agosto, P. Jean Moll (83 anni), venuto a Hauterive per festeggiare
con noi la solennità dell’Assunta, ci ha fatto sapere, tranquillo e fiducioso, che
i medici gli hanno diagnosticato delle metastasi al fegato. L’evoluzione della
malattia rischia d’essere relativamente rapida. Ha voluto quindi offrirci la testimonianza della sua fede, ispirata da Papa Francesco : rendere grazie per tutto
quello che la nostra abbazia ha significato per lui, impegnarsi a vivere intensamente il tempo che gli resta, e affidarsi alla Vergine Maria e alle nostre preghiere.
Fra i nostri amici più cari, in febbraio ci è giunta improvvisa la notizia della grave
malattia di Jean-Noé Nobs, il nostro « aiuto giardiniere », ricoverato d’urgenza
a causa di un malore le cui origini non hanno potuto essere chiarite. Durante
alcune settimane abbiamo temuto per la sua vita, ma, per fortuna, la sua forza di
vivere ha avuto il sopravvento e, a partire da maggio, abbiamo potuto condividere di nuovo la sua gioia così comunicativa. Anche Anne-Marie Schobinger,
segretaria della nostra Associazione e « familiaris » della comunità, ci ha fatto
temere il peggio. È stata ricoverata d’urgenza il 27 maggio a causa di una rara
e grave infezione batterica. Le ci son volute parecchie settimane per rimettersi
in sesto ; durante tutto questo tempo, la nostra preghiera fraterna non ha mai
smesso di testimoniarle il nostro affetto.
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Cronaca dell’Abbazia di Hauterive
Sotto il segno della consacrazione
Quest’anno della vita consacrata l’abbiamo vissuto in modo tutto particolare
sotto il segno della compassione e dell’intercessione! Per iniziare al meglio,
P. Hermann-Joseph et Fr. Jean-Paul hanno rappresentato la comunità in occasione della giornata d’apertura, celebrata all’abbazia benedettina di Einsiedeln.
Inoltre, durante la Quaresima, la nostra lectio divina comunitaria si è concentrata
sul tema biblico dell’Alleanza, per non dimenticare quanto Dio ama ciascuno
di noi, e non cessa di ristabilire i legami che lo uniscono a tutte le sue creature,
con tutti i mezzi possibili, nonostante tutte le nostre infedeltà. Il ritiro quaresimale è stato predicato da P. Benoît Lobet, sacerdote della diocesi di Tournai e
professore di teologia all’Università di Louvain-la-Neuve (BE). Ci ha guidati su
un cammino di rinascita, accompagnati dalla figura evangelica, un po’ enigmatica, di Nicodemo.
© Frédéric Marro
Lungo il corso di quest’anno molte domande sono sorte tra di noi in seguito alla
lettura comunitaria dell’Esortazione apostolica « Evangelii gaudium » e dell’Enciclica « Laudato si’ » di Papa Francesco. Nell’intento di armonizzare meglio la
nostra consacrazione religiosa con le grandi sfide della povertà evangelica e
della protezione dell’ambiente, alcune iniziative cominciano a concretizzarsi
anche da noi. Per esempio, il passaggio progressivo alla coltura bio delle nostre
terre. E poi, logica conseguenza dell’istallazione del nuovo riscaldamento a
distanza (soluzione certamente fra le più ecologiche, visto che il calore è prodotto dall’incenerimento dei rifiuti !), abbiamo aderito al programma federale
ENERGO, che ha lo scopo di economizzare l’energia e di diminuire l’inquinamento nel settore immobiliare attraverso l’ottimizzazione del sistema di riscaldamento, di ventilazione e di climatizzazione. Fr. Claude et Fr. Jean-Paul hanno
seguito un corso di introduzione e adesso, aiutati da Fr. Marie-Bernard, collaborano con un ingegnere incaricato da ENERGO, per vedere dove e come possiamo
economizzare l’energia nei nostri vecchi edifici.
Per concludere, segno tangibile di solidarietà con il flusso dei migranti che in
questi giorni premono alle nostre frontiere, abbiamo deciso di accogliere un
gruppetto di Eritree a partire dall’inizio del mese di ottobre. Ne riparleremo
nell’Altaripana 2016.
Quest’anno ci ha offerto anche un momento particolarissimo di gioia e gratitudine festeggiando il giubileo d’oro della professione monastica di Fr. Michel
il 15 febbraio, festa della dedicazione della chiesa di Hauterive. Dom Mauro, il
nostro abate generale, ha presieduto la celebrazione in segno di comunione e
per ringraziarlo del suo utile servizio di cellerario e segretario durante gran parte
del suo abbaziato a Hauterive. C’erano anche tanti parenti, amici e parrocchiani
di Vitznau, la sua parrocchia di origine, che hanno condiviso con noi la liturgia
e il pranzo festivo nella foresteria.
Ma non abbiamo ancora finito con i festeggiamenti. Dom Marc, infatti, ha deciso
di invitare il festeggiato giubilare a partecipare a un viaggio in aereo che Michel
Cochard, capo dell’aerodromo di Ecuvillens, gli aveva appena offerto. Visto che
c’era ancora un posto libero, la scelta del terzo passeggero (degna della saggezza di Salomone !) è stata determinata dal Santo del giorno : San Marco !
Effettivamente « Marc » è il nome di battesimo sia di Fr. Michel che di Fr. René.
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Cronaca dell’Abbazia di Hauterive
Così, in una radiosa serata d’aprile, tutti e tre hanno preso il volo al di sopra
della Singine e della Gruyère, per scoprire dall’alto i luoghi che conosciamo
bene, perché sono i luoghi delle nostre scorribande estive durante le vacanze
sul nostro alpe. Michel Cochard non ha nascosto la gioia di avere finalmente
avuto tre monaci di Hauterive a bordo di uno dei suoi aerei, scoprendo nello
stesso tempo che uno di loro (Fr. René) è un appassionato d’aviazione !
I viaggi di Dom Mauro, invece, si svolgono sempre ben al di là delle Alpi ! Ma
quando gli si presenta l’occasione, tra un aereo e l’altro, non manca mai di fare
una scappata a Hauterive. In agosto ci ha permesso di condividere, con tanto
d’immagini e suoni, le sue esperienze più recenti : quelle vissute in occasione
dei suoi viaggi in Terra Santa (ha passato la Settimana Santa a Gerusalemme)
e in Eritrea.
Giubileo d’oro di Fr. Michel
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Sotto il segno del bello
Il nostro sguardo, sempre più sollecitato da una
molteplicità d’immagini spesso scioccanti, ha urgente
bisogno d’essere rieducato e purificato ! E non è solo
un problema attuale. Ma, se San Bernardo, già nel
12° secolo aveva bandito affreschi e vetrate istoriate
dalle sue chiese, non era unicamente per evitare ai
monaci inutili (e forse pericolose) distrazioni. Il suo
scopo era soprattutto di fare in modo che la sola architettura cistercense potesse incitare l’anima a elevarsi
verso il Signore. Ecco delle buone ragioni per approfittare di tutto ciò che ci aiuta ad aprire gli occhi sulle
meraviglie artistiche che ci circondano.
Victor Stoicita, professore di storia dell’arte all’università di Friborgo, ci ha parlato del tentativo di rappresentare le estasi mistiche di San Bernardo nella pittura
del Secolo d’Oro spagnolo. P. Alexis Helg CSJ ci ha
introdotto nel mondo luminoso e affascinante del pittore olandese Rembrandt presentandoci due aspetti
della sua opera : quello più autobiografico del ritratto
e quello delle rappresentazioni bibliche, inesauribili
e indimenticabili nella loro profondità.
Bazaine, vetrata della chiesa (1991), Carità
© Denis Krieger
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Cronaca dell’Abbazia di Hauterive
Non bisogna però dimenticare che Hauterive ha la fortuna d’essere
situata in una cornice sempre bella e accogliente. Così, quest’anno,
la tradizionale conferenza a seguito dell’Assemblea generale della
nostra associazione è stata tenuta da Catherine Waeber-Antiglio,
vice-presidente dell’associazione e, senz’alcun dubbio, la migliore
esperta della storia architetturale della nostra abbazia. Ha ripercorso la storia dell’ambiente paesaggistico degli edifici abbaziali,
in modo particolare durante il periodo barocco. Lo scopo era
soprattutto quello di mostrare la coerenza con la quale il piano di
riqualificazione del sito di Hauterive, elaborato sotto la direzione
di suo marito, l’architetto Michel Waeber, si inserisce nella storia
dell’abbazia. Tutti i lavori di riassetto esterni che saranno realizzati nei prossimi decenni avranno come filo conduttore questo
documento.
Se queste occasioni ci hanno aiutato ad allenare i nostri occhi, è
stata una vera fortuna l’aver trovato una nuova partner che ci aiuta
a stimolare e ad allenare efficacemente le nostre corde vocali :
ogni volta che trova un’occasione per venire a trovare il suo amico
Immanuel, il nostro oblato secolare, Ana Arnaz, cantante professionista, approfitta dell’occasione per impartirci un piccolo corso
di canto. Il suo brio e la sua vivacità ci aiutano ad essere meno
tesi e ad ascoltarci più attentamente.
Bazaine, vetrata della chiesa (1991), Fede
© Denis Krieger
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Sotto il segno dell’incontro
Ma se l’occhio e l’orecchio hanno bisogno di essere stimolati è soprattutto affinché il cuore ne sia dilatato. Anche gli incontri e le sessioni
di formazione, che ci permettono di conoscere altre realtà, sempre
arricchenti, hanno questo stesso scopo. A novembre, P. HermannJoseph ha partecipato alla sessione degli infermieri a Ganagobie.
Fr. Thomas-Marie, aiuto-foresterario, di cui abbiamo festeggiato
quest’anno i quarant’anni, ha partecipato alla sessione dei foresterari a Timadeuc, in gennaio. Sempre in gennaio, P. Henri-Marie ha
partecipato a una sessione sul tema dell’affettività a partire dalla
teologia del corpo sviluppata da San Giovanni Paolo II, tenuta da
Aline Lizotte, a Solesmes. Alcune settimane dopo, ad aprile, è stato
lui ad animare una sessione per i maestri e le maestre dei novizi
domenicani a La Sainte-Baume. Invece P. Jean-Marie ha predicato
il ritiro alle suore cappuccine di Gubel (ZG). Infine, Fr. Joseph ha
approfittato di un breve ritiro tenuto dal nostro fedele confessore,
P. Oskar Lang, a Maria-Rickenbach (NW).
Come di solito, dal punto di vista comunitario l’agenda degli incontri
è stata ben riempita. In ottobre Geneviève Gassmann, per l’ultima
volta in qualità di direttrice dell’Istituto Agricolo di Grangeneuve,
ci ha invitati a Seedorf per una visita a doppio scopo. Prima di tutto
alla fattoria di Simon Schmitter, che ci ha rivelato tutti i segreti del
biogas, poi dai suoi vicini, al Centro di Formazione Professionale e
Sociale del castello di Seedorf, al quale la Signora Gassmann è molto
legata. L’incontro con Jean-Paul Moulin, direttore del Centro, e la
visita ad alcuni laboratori di questo centro di reinserimento per
ragazze in difficoltà hanno suscitato in noi una profonda emozione.
Bazaine, vetrata della chiesa (1991), Speranza
© Denis Krieger
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Cronaca dell’Abbazia di Hauterive
Icona della Visitazione
In gennaio sono i nostri fratelli francescani conventuali di Friborgo che ci hanno accolto nel loro convento
in restauro. La loro ospitalità semplice e fraterna,
veramente francescana, ci ha riempiti di gioia.
E noi, il 29 gennaio, abbiamo avuto ancora una volta
la gioia di accogliere le Suore di Grandchamp, comunità nata in seno alle Chiese della Riforma e votata
all’ecumenismo. Nel corso di un colloquio abbiamo
condiviso i nostri sentimenti a proposito del senso che diamo alla parola « riconciliazione ». Questo tema è sempre attuale, perché ognuno di noi ha bisogno
di riconciliarsi : con la vita, con qualcuno che l’ha ferito o che non ama, e anche
con se stesso ; ma c’è anche un urgente bisogno di riconciliazione tra le Chiese
separate, e tra i popoli. Le suore ci hanno regalato un’icona raffigurante il
mistero della Visitazione di Maria, realizzata da una di loro a seguito del nostro
passaggio a Grandchamp nel 2012, proprio nel giorno della festa della Visitazione : quest’icona, di tradizione ortodossa, ci ricorda il tempo in cui la Chiesa
era ancora indivisa e diventa perciò un segno concreto dell’amicizia feconda
che unisce sempre più le nostre due comunità.
In febbraio abbiamo accolto la Comunità dei Fratelli di San Giovanni di Marchegg
(AT) per il loro ritiro annuale, predicato dall’Abate. Fr. Fabian, allora membro
di questa comunità, è stato nostro ospite per un anno. Ci ha lasciati in luglio,
contento e arricchito da quest’esperienza monastica, e pronto ad affrontare
nuove sfide d’evangelizzazione.
Un’altra occasione importante d’incontro ci è stata offerta dalla riunione, tenuta all’interno delle nostre mura, della Conferenza regionale REI « Regione Europa-Israele »,
che riunisce parecchi superiori dell’Ordine Cistercense della Stretta Osservanza
(meglio conosciuti come Trappisti). Un pranzo conviviale nel nostro refettorio e
qualche breve incontro più intimo ci hanno permesso di meglio conoscerli.
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Il mese di maggio è stato consacrato a due breve sessioni : P. Jean-Miguel
Garrigues OP, teologo e co-redattore del Catechismo della Chiesa Cattolica, ci
ha offerto un insegnamento sul tema « Lo Spirito Santo, sigillo della Trinità ». Ci
ha aiutato a capire meglio non solo le sfide legate all’interpretazione del termine
« Filioque », nel Credo, così cariche di conseguenze nelle relazioni tra la Chiesa
cattolica e quella ortodossa, ma anche il ruolo dello Spirito Santo nella vita ordinaria di ogni credente. Un’applicazione concreta la costatiamo attualmente nelle
discussioni in seno al Sinodo straordinario sulla famiglia, che accompagniamo
con fervente preghiera. Inoltre Marie-Dominique Minassian è venuta ancora una
volta a Hauterive per parlarci di Fr. Christophe Lebreton, monaco e martire di
Tibhirine. Il tema delle sue due conferenze è stato : « La Regola di San Benedetto
interpretata da Fr. Christophe ».
© Frédéric Marro
In occasione della Festa nazionale svizzera, il 1° agosto, la nostra amica AnneMarie Schobinger ha organizzato per noi una visita alla chiesa di Ressudens
(passata alla Riforma nel 1536), famosa per gli affreschi del 14° secolo che
raffigurano delle scene molto espressive e a volte originali della vita di Gesù e
di Maria. Il presidente dell’Associazione degli Amici della chiesa di Ressudens,
Gilbert Marion, ci ha accolto con grande cordialità e ci ha fatto scoprire questo
piccolo gioiello dell’arte gotica, e l’attigua casa parrocchiale, introducendoci
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Cronaca dell’Abbazia di Hauterive
simultaneamente nella storia complessa e affascinante della Chiesa riformata
nella Broye vodese. La visita è culminata nel canto dell’ufficio di Nona in questa
chiesa destinata fin dai tempi della Riforma al culto protestante.
Per finire, il 18 agosto, partiti in pullman il mattino presto e felici di viaggiare in
compagnia delle nostre sorelle cistercensi della Maigrauge, ci siamo espatriati
un intero giorno, per visitare la cappella Notre Dame du Haut, mondialmente
conosciuta, a Ronchamp (FR), realizzata dall’illustre compatriota Le Corbusier.
Fedeli a quella che è diventata una tradizione, vi abbiamo incontrato i nostri fratelli
trappisti dell’abbazia d’Acey per celebrare ancora una volta la nostra amicizia,
frutto della nostra comune fondazione, nel 12° secolo, da parte dell’abbazia di
Cherlieu. Ma questa volta la comunione s’è fatta straordinariamente ampia poiché
siamo stati accolti dalla comunità di suore clarisse che, dal 2008, garantisce una
presenza orante in loco, e dal cappellano della chiesa, Fr. Patrice OFM, che ci ha
fatto da guida. Facendocela visitare e scoprire, ha messo in rilievo quanto essa
sia, di per se stessa, un simbolo di comunione : Le Corbusier l’aveva voluta aperta
ai quattro orizzonti, luogo universale d’incontro, simbolo di pace in un mondo
dilaniato e posta sotto la protezione della Vergine Maria.
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Sotto il segno della solidarietà
Sia ben chiaro, tra un incontro e l’altro la vita quotidiana dell’abbazia ha bisogno
d’organizzazione. I compiti sono numerosi e non sempre gratificanti. Però ogni
confratello è chiamato a dare il suo contributo con l’entusiasmo evangelico del
servizio fraterno, anche quando questi contributi aumentano a causa dell’assenza o della malattia di uno o più fratelli. È un equilibrio fragile, da rimettere
continuamente in sesto e, spesso, da inventare da capo ! Ma è certo che la
necessità suscita sempre di più delle sinergie, tanto all’interno della comunità
quanto all’esterno, e, con esse, molte disponibilità e generosità, a volte inattese
e insperate !
L’assenza in cucina di P. Rodolphe durante due mesi estivi ci ha obbligato ad
assumere ancora una volta a tempo parziale un cuoco, Daniel Leibzig. Bisogna
ammettere comunque che la collaborazione, ormai ben rodata, con Jean-Marc
Débieux, dell’Ufficio Regionale di Collocamento, che ci propone sempre dei disoccupati affidabili e motivati, agevola moltissimo il nostro compito. Fr. Emmanuel
ha coordinato perfettamente il lavoro di Daniel Leibzig con quello di Benoît,
nostro oblato secolare, che s’improvvisa cuoco con gioia e sempre con maggior
successo. Il cap. 35 della Regola di San Benedetto attribuisce un’importanza
particolare al lavoro del cuoco : con quest’attività infatti, si acquisiscono più meriti
e carità. Di conseguenza, per la preparazione della colazione e della cena, numerosi fratelli, compreso l’Abate, che non manca mai di dare il buon esempio
(cfr. RB 2,11), si danno regolarmente il cambio in cucina.
Ma altre situazioni di fragilità hanno suscitato iniziative benvenute, soprattutto
all’infermeria, dove Fr. Bernard (84 anni), benché ancora in gamba e relativamente indipendente, abbisogna sempre più d’aiuto. Anche in questo caso, diversi
fratelli si sono messi a disposizione per occuparsi a turno delle cure del mattino
e della sera. Così il lavoro è condiviso in modo che nessuno si senta sovraccaricato e che, nello stesso tempo, quasi tutta la comunità si ritrovi riunita accanto
al nostro « nonnino » che si sente meno solo.
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altaripana
© Frédéric Marro
Cronaca dell’Abbazia di Hauterive
Fr. Joseph, il nostro panettiere
La convalescenza di P. Hermann-Joseph ci ha obbligati ad effettuare qualche adeguamento alla foresteria e in seno alla schola, soprattutto durante la Settimana
Santa, apice dell’anno liturgico e, quindi, momento critico dal punto di vista
musicale. Il canto è stato solidamente assunto in modo particolare dal vicecantore e dall’aiuto-cantore. E l’assenza dell’organista s’è appena notata grazie
a Claudine Bréguet, che ha suonato l’organo alla fine della Veglia Pasquale, e
all’« ensemble » ad hoc formato da Fr. Jean-Paul al flauto dolce, Immanuel, oblato
secolare, al violino e suo fratello Orest al violoncello, che hanno dato una bella
e colorata sfumatura musicale alla messa solenne del giorno di Pasqua.
Infine, per ringraziare i nostri volontari del loro prezioso aiuto, il giorno della
festa dei Santi Fondatori dell’Ordine di Cîteaux, il 26 gennaio, Dom Marc li ha
invitati a un incontro d’insegnamento, di condivisione e di festa. Alla fine dei
Vesperi, hanno partecipato a un « capitolo » nella più pura tradizione benedettina, che però non aveva affatto lo scopo di … rimproverarli a causa del loro
lavoro ! Si trattava bensì del tema, assai delicato, dell’accoglienza secondo la
Regola di San Benedetto. La serata è continuata con un festoso buffet, nel
nostro refettorio, che ha dato la possibilità ai nostri amici di scoprire un angolo
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dell’abbazia solitamente nascosto a sguardi estranei. Questo bell’incontro, un
vero successo, ha consolidato ancora di più il legame cordiale con i nostri volontari, coscienti e felici del ruolo che assumono accogliendo i nostri ospiti con noi
e a nome nostro ! Compito difficile, senz’alcun dubbio, per dei laici, ma anche
affascinante e proficuo. Tutti esprimono un desiderio sempre più grande di
approfondire questa conoscenza che alimenta la nostra amicizia e la nostra
comunione. Su questa stessa scia, Dom Marc et P. Henri-Marie organizzano
degli incontri di formazione un sabato al mese per meditare assieme ai nostri
volontari la Regola di San Benedetto.
La comunione in atto : quattro comunità religiose si incontrano
sulla piramide della pace (Le Corbusier) a Ronchamp
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altaripana
Cronaca dell’Abbazia di Hauterive
Sotto il segno della speranza
Con il suo messaggio così esigente, Papa Francesco ci invita prima di tutto
alla gioia, anche se, a volte, si tratta di una gioia ardua. Come l’abbiamo costatato infatti, i chiaroscuri non sono mancati in questa cronaca, come nella vita
dei nostri contemporanei e senz’altro anche nella vostra. Eppure la luce della
notte di Natale, prefigurazione di quella della Pasqua, ancora più brillante, sembra essere sempre più forte di ogni scoraggiamento. Una frase dello scrittore
Christian Bobin, una specie di eremita urbano, che, attraverso la finezza del suo
sguardo e della sua penna ci insegna a vedere le meraviglie che si nascondono
nella quotidianità la più banale, può senza dubbio riassumere questa visione
malgrado tutto ottimista :
« Dire : questa vita è un giardino di rose è una menzogna. Dire : questa vita è un
terreno di rovine è una menzogna. Dire : conosco gli orrori di questa vita e non
smetterò mai di scoprirne le meraviglie è compiere il proprio lavoro d’uomo. »
Entrambi, il Papa e il poeta, ci esortano a grattare con coraggio la superficie
troppo spesso sbiadita delle nostre vite, per scoprirvi la perla nascosta e magari,
aiutare così anche il nostro prossimo a trovarla. Ecco un lavoro pienamente
umano, accessibile a ognuno di noi, che contribuirà senza alcun dubbio a renderci sempre più umani. È questo il nostro augurio per Natale e per il nuovo
anno 2016 che si spalanca davanti a noi !
I vostri fratelli di Hauterive
Vetrata dell’abside,
Ritrovamento
di Gesù nel tempio,
dettaglio
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Orari particolari
dell’anno liturgico
Natale
La sera della vigilia Giorno di Natale
22.00 Vigilie monastiche
24.00 Messa di mezzanotte
9.30 Messa solenne
17.15Vesperi
Giovedì 31 dicembre 2015
17.00
Vesperi solenni, Te Deum e adorazione
Venerdì 1° gennaio 2016
Settimana Santa
Giovedì Santo Venerdì Santo Sabato Santo Domenica di Pasqua
9.30 Messa solenne
17.15Vesperi
15.45 Messa dell’istituzione dell’Eucaristia
14.30 Liturgia della Passione del Signore
21.45
Veglia pasquale con la benedizione
del fuoco, canto dell’Exsultet e Vigilie
monastiche seguite dalla liturgia battesimale e dalla celebrazione eucaristica
9.30 Messa solenne
17.15Vesperi
Concerto annuale d’organo : domenica 22 maggio 2016
17.00Concerto dell’Orchestra
dei Giovani di Friborgo.
Solista : P. Hermann-Joseph Loup OCist
all’organo di Hauterive
Programma : opere di Bach, Händel, Mozart
L’assemblea degli amici di Hauterive
si terrà sabato 8 ottobre 2016
10.35
12.45
14.30 Messa a Hauterive
Pranzo a Grangeneuve
Assemblea generale dell’associazione
degli amici di Hauterive
Tel. +41 (0) 26 409 71 00
Fax +41 (0) 26 409 71 01
[email protected]
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