Meteo: una finta primavera sconvolge la natura e porta danni
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Meteo: una finta primavera sconvolge la natura e porta danni
ATTUALITA’ IL COLTIVATORE PIEMONTESE n ROMA – Il maltempo si abbatte bruscamente su una natura sconvolta da una finta primavera con le piante che hanno già le gemme rigonfie come in prefioritura e sono quindi particolarmente vulnerabili al freddo. È l’allarme lanciato dalla Coldiretti per i raccolti agricoli con l’arrivo della neve e del gelo improvvisi dopo che a gennaio si è registrata in Italia una temperatura minima superiore di ben 3,6 gradi rispetto alla media del periodo secondo i dati Ucea relativi alla prima decade del mese. L’anomalia del clima a gennaio è evidente anche nelle temperature massime che nella Penisola sono risultate superiori di 2 gradi alla media mentre le precipitazioni sono praticamente dimez- lentamente senza restare a lungo sotto lo zero, mentre le precipitazioni non devono essere violente per poter essere meglio assorbite dal terreno. L’Italia si trova infatti ad affrontare un’insolita siccità fuori stagione con i livelli dei fiumi estremamente bassi mentre i grandi laghi, dal Maggiore a quello di Como, sono prossimi ai minimi storici del periodo. Si tratta degli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestando negli ultimi anni con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro tra alluvioni e siccità che è stata particolarmente violenta nel 2003, 2007 e 2012. Meteo: una finta primavera sconvolge la natura e porta danni anno 72 – numero 1 – gennaio 2016 – pagina 2 Coldiretti chiede alla Regione la temporanea sospensione dei periodi di divieto Con il cambiamento del clima arrivano siccità e alluvioni di uso dei reflui zootecnici zate (-48%). Una situazione che fa seguito peraltro a un mese di dicembre con 2,7 gradi di temperatura massima in più rispetto alla media ma anche una quasi assenza di pioggia (-87%). Il risultato è che ci sono primule, viole e cresce l’erba mentre le mimose sono già fiorite da tempo in netto anticipo rispetto alla festa delle donne e nelle campagne si teme una seria compromissione dei raccolti per il forte e improvviso abbassamento della temperatura. Al contrario gli effetti attesi sono positivi per fermare le forti infestazioni degli insetti patogeni che rischiano di proliferare per effetto del caldo fuori stagione. Per non creare problemi la colonnina di mercurio dovrebbe scendere n TORINO – Coldiretti Piemonte ha chiesto alla Regione Piemonte la temporanea sospensione dei periodi di divieto di utilizzazione agronomica dei reflui zootecnici. Antonio De Concilio (foto), direttore Coldiretti Piemonte, spiega: «La prolungata assenza di precipitazioni piovose e nevose che ha caratterizzato la fine dello scorso anno e l’inizio del 2016, associata alle temperature costantemente elevate e alle previsioni meteorologiche che, a oggi, continuano a indicare il perdurare di bel tempo nella regione Piemonte, dimostrano inequivocabilmente l’assoluta inadeguatezza degli attuali meccanismi di individuazione dei periodi di divieto di distribuzione dei reflui zootecnici». «Gli evidenti mutamenti climatici rendono improcrastinabile – aggiunge Antonio De Concilio – l’adozione di un modello elastico, capace di considerare le differenti condizioni pedoclimatiche delle regioni agrarie presenti sul territorio regionale e, al tempo stesso, in grado di permettere una definizione settimanale del divieto di spandimento di reflui zootecnici. L’assenza di precipitazioni di carattere nevoso e piovoso, ci induce fin da ora a temere fortemente che al termine del periodo di divieto di distribuzione dei reflui nelle Zvn, Zone vulnerabili da nitrati, la cui data è fissata in funzione della tipologia di refluo e dell’utilizzo del suolo, ci troveremo di fronte a un altrettanto lungo periodo di cattivo tempo e di inagibilità dei terreni, con la capacità di stoccaggio delle strutture a esso preposte ormai esaurita». «L’elevata probabilità che una tale situazione possa verificarsi e le gravissime conseguenze che da essa potrebbero derivare, non ci debbono cogliere impreparati – spiega Antonio De Concilio –. Per questo abbiamo chiesto alla Regione Piemonte, agli assessorati all’Agricoltura e all’Ambiente, di predisporre fin da ora gli atti necessari per deliberare – ricorrendone le condizioni, alla prima data utile successiva alla fine del periodo di divieto assoluto di distribuzione dei reflui previsto al 31 gennaio 2016 – la temporanea sospensione dei periodi di divieto, così come previsto al comma 2 dell’articolo 25 del Regolamento Regionale 10/R del 2007. Sarebbe altresì auspicabile che la Regione Piemonte disponesse al più presto possibile la temporanea sospensione del periodo di divieto di distribuzione dei materiali non palabili al di fuori delle Zvn, prevista fino al 31 gennaio come contemplato dalla lettera m) dell’articolo 8 del medesimo Regolamento». [email protected]