Scheda - Istituto Comprensivo Casteller di Paese

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Scheda - Istituto Comprensivo Casteller di Paese
LE MIGLIORI COSE DEL MONDO
(As Melhores coisas do mundo)
di Laìs Bodanzky
Produzione: Brasile 2010 - Soggetto: liberamente ispirato alla serie di romanzi di Gilberto
Dimenstein e Heloìsa Prieto – Sceneggiatura: Luiz Bolognesi – Fotografia: Mauro Pinheiro
Jr. - Montaggio: Daniel Rezende – Musica: Bid - Scenografia: Cassio Amarante - Costumi:
Caia Guimaraes - Interpreti e Personaggi: Francisco Miguez (Mano); Filipe Galvão Fiuk
(Pedro); Denise Fraga (Camila, la madre); José Carlos Machado (Horácio, il padre);
Gabriela Rocha (Carol); Gabriel Illanes (Deco); Paulo Vilhena (Marcelo); Caio Blat (Artur);
Gustavo Machado (Gustavo); Júlia Barros (Bia); Sophia Gryschek (Valeria); Andres Rinaldi
(Flavinho); Carlos Mandel (Lucas); Thais Nader (Dri ); Maria Eugêna Cortez (Bruna) Durata: 105’.
LA STORIA
Mano ha quindici anni e frequenta un liceo della buona borghesia di San Paolo. Suo padre
Horácio e sua madre Camila, affermati docenti universitari, sono sull’orlo della
separazione, mentre suo fratello Pedro, di due anni più grande e studente nella sua stessa
scuola, poetico e tormentato, sta sempre appiccicato alla sua ragazza, Bia, dalla quale
sembra dipendere in tutto e per tutto. Sveglio, curioso, simpatico, Mano prende lezioni di
chitarra da Marcelo, che è anche suo amico e confidente. Vuole imparare alla perfezione
“Something” dei Beatles per fare colpo su Valeria, una delle ragazze più gettonate dai
maschi della scuola, famosa per la sua disponibilità sessuale, e per questo vittima di
pesanti gesti, come quello di far circolare in rete certe sue foto. A Mano non importa nulla
di ciò che si dice in giro sul conto della ragazza che ama, e in un pomeriggio in cui si è
recato a trovarla, vive con lei la sua prima esperienza sessuale. Ma la felicità di Mano,
convinto di essere diventato il suo ragazzo, dura poco, perché Valeria lo scarica senza tanti
complimenti quasi subito. Te l’avevo detto, è il commento della sua amica del cuore,
Carol, unica ragazza ammessa nella ristretta cerchia tutta maschile degli amici di Mano,
sensibile, colta e intelligente, che si è presa una cotta per il professor Herman, giovane
docente di fisica dai modi cordiali e colloquiali. Intanto per Mano la doccia fredda arriva
con l’annuncio che il motivo della separazione dei suoi genitori è dovuto alla scelta del
padre di andare a vivere con la persona di cui si è innamorato, un uomo, Gustavo, suo
assistente all’università. Sia lui che Pedro prendono malissimo la notizia, temendo
soprattutto che se si viene a sapere in giro per loro è finita, perciò si rifiutano di vedere il
padre, proibendogli persino di venire a prenderli all’uscita dalla scuola. Nella scuola vige
infatti un clima pruriginoso, dove ogni dettaglio della vita privata di chiunque finisce nel
blog di Dri, che del pettegolezzo cattivo ha fatto una sorta di missione. Carol
naturalmente è la prima con cui Mano si confida, ma non solo non si dimostra per niente
turbata come l’amico si aspettava, ma anzi dichiara tutta la propria ammirazione per la
scelta coraggiosa dell’uomo, rivelando a sua volta a Mano di aver dato un bacio al
professor Artur, pregandolo però di mantenere il segreto per non rovinare la reputazione
dell’insegnante, totalmente incolpevole di questo suo gesto impulsivo e subito bloccato.
Egli infatti, ha saputo reagire con calma e autorevolezza, senza ferire la ragazza, ma al
tempo stesso facendole capire di aver sbagliato. E invece la cosa diventa di dominio
pubblico, provocando l’immediato allontanamento del docente e l’ira di Carol, che accusa
Mano di averla tradita, nonostante il ragazzo proclami la propria innocenza. Di lì a poco
tutto il liceo viene a sapere dell’omosessualità di Horácio e si scatena il putiferio, con
Mano che viene umiliato e addirittura picchiato a sangue e Pedro che si isola sempre di
più. Un inaspettato aiuto arriva da Bruna Sapata, una ragazza lesbica che egli stesso aveva
preso in giro e offeso, con la quale, e con pochi altri amici, Mano decide di dare vita, in
occasione delle imminenti elezioni studentesche, a una lista chiamata “Mondo Libero”, che
intende battersi contro ogni discriminazione, divisione e pregiudizio, a cominciare da una
raccolta di firme per reintegrare al suo posto il professor Artur. Carol intanto si è
riavvicinata a Mano dopo aver scoperto che non è stato lui a spifferare ai quattro venti la
storia del bacio, bensì Deco, il migliore amico del ragazzo, che aveva assistito, non visto,
alla scena, immortalandola prontamente sul proprio iPhone. “Mondo Libero” risulta la
seconda lista più votata dagli studenti, e l’insegnante di fisica può tornare al proprio
posto, grazie alle centinaia di firme raccolte a suo favore, che il consiglio scolastico non ha
potuto ignorare. Nel frattempo Pedro affida al suo blog tutte le proprie angosce dopo
essere stato lasciato da Bia, che ha deciso di prendersi una pausa da un rapporto che
ritiene troppo soffocante, ma subito prende a uscire con una altro ragazzo. Diventato
possessivo e geloso, Pedro comincia davvero a comportarsi in maniera irrazionale, ma
nessuno sembra accorgersene, tranne Gustavo, che ne ammira la vena poetica e segue il
suo blog, il quale intuisce che il ragazzo sta prendendo una china pericolosa, perciò, un
mattino, preoccupato da una inquietante immagine postata la sera prima, lancia l’allarme
presso la sua famiglia. Sarà Mano a trovare il fratello riverso a terra per aver preso una
quantità di farmaci all’Hotel Danubio, un alberghetto dove era solito appartarsi con Bia e a
salvargli la vita. Pedro si risveglierà in ospedale attorniato dai suoi cari, trepidanti per la
sua sorte e felici di poterlo riabbracciare, con la promessa di non fargli più mancare il
proprio appoggio. Carol e Mano si accorgono di provare qualcosa di più di una semplice
amicizia.
ANALISI CRITICA
Presentato al Festival di Roma all’interno della sezione “Alice nella città”, dedicata alla
produzione cinematografica per i giovani, e ispirato a una serie di romanzi molto famosi
in Brasile, “Le migliori cose del mondo” indaga a tutto tondo sulla realtà degli adolescenti
del terzo millennio con un tono lieve ed effervescente, ma allo stesso tempo con uno
sguardo profondo e pregnante, attento a catturare il sentire più autentico e la dimensione
esistenziale di un universo giovanile in continua trasformazione e divenire. Accanto ai
temi solitamente toccati come l'amore, l'amicizia, i conflitti familiari, entrano qui in gioco
anche l’etica, il rispetto e l’impegno, trattati in maniera diretta e senza alcuna ipocrisia,
mettendo in evidenza conflitti, contraddizioni, incertezze e prese di posizione, dove non
ci sono buoni o cattivi, ma ragazzi veri e normali, ritratti con le loro luci e ombre, pregi e
difetti, fragilità e debolezze, inquietudini e immaturità. La realizzazione del film è stata
preceduta da un lungo e rigoroso lavoro di preparazione e da un’inchiesta che ha
analizzato i comportamenti di migliaia adolescenti brasiliani, interpellati in prima persona
sulle proprie esperienze. E c’è da dire che non è facile imbattersi in un film rivolto ai
ragazzi che affronti il tema dell'omosessualità da una prospettiva insolita come quella di
un padre che si dichiara tale ai figli e sceglie di vivere con il nuovo compagno, senza
rinunciare al proprio ruolo genitoriale. Questo il problematico fulcro narrativo, da cui si
dipana l’intera vicenda, coinvolgendo personaggi, luoghi e situazioni nel contesto di una
San Paolo altoborghese e contemporanea, ma che potrebbe essere una qualsiasi altra
metropoli del mondo occidentale, dal momento che racconta uno spaccato di vita e una
generazione assolutamente riconoscibili. Mano è dunque chiamato a confrontarsi con una
situazione che, per forza di cose, lo porta a una rapida maturazione, sensibilizzazione e
consapevolezza rispetto ai suoi coetanei. Dapprima rifiuta totalmente l’idea di avere un
padre gay, al punto di rimetterne in discussione il ruolo e l’autorità, come se di colpo
Horácio perdesse ogni diritto come genitore, non fosse più colui che lo ha cresciuto per
quindici anni. Ma l’uomo non ci sta, vuole essere rispettato dai suoi figli, che ha voluto
mettere di fronte alla realtà della svolta impressa alla sua vita senza ipocrisie e sotterfugi.
A differenza di Pedro, che chiude davvero ogni rapporto con lui, Mano prova ad accettare
la nuova situazione, nonostante si senta molto più solidale con la madre (la cui evidente
sofferenza rappresenta uno dei motivi della rabbia dei fratelli verso il padre), mettendo in
atto un progressivo riavvicinamento, mostrato senza forzature e con una delicatezza che lo
fanno sembrare sincero. Una accettazione che passa attraverso momenti molto dolorosi,
come quando Mano fugge dalla nuova abitazione di Horácio e Gustavo, non avendo retto
alla vista dei segni tangibili della loro vita di coppia, oppure scaglia insieme a sua madre
le uova appena comperate contro le pareti della cucina, un gesto liberatorio che li fa
piangere e ridere contemporaneamente, oppure si stringe in un lungo abbraccio al fratello,
dopo essere stato picchiato. Mano non credeva che sarebbe capitato anche a lui, quando
disegnava la caricatura di Bruna Sapata e ci scriveva su “lesbica” per poi appenderla sulla
bacheca della scuola, esponendola allo sguardo di tutti, di trovarsi al centro delle
medesime cattiverie e prese in giro. Ha dovuto imparare a proprie spese cosa significa
essere emarginato, umiliato, preso di mira dai propri coetanei, per i quali ogni diversità o
un semplice tratto distintivo costituiscono un pericolo, una minaccia, un marchio
infamante e indelebile, e ogni errore, debolezza, fragilità, un motivo di meschinità,
diffamazione, discredito, in una scuola dove tutti sono pronti a spettegolare sul conto di
chiunque. Gli adulti stanno a guardare, nel senso che neppure per loro è facile porsi nel
modo giusto nei confronti dei loro figli o studenti che siano. Nel corso dell’assemblea
indetta per decidere se riammettere o meno il professor Artur, discutono e s’interrogano
sulle dinamiche relazionali fra insegnanti e alunni, mentre in famiglia Camila e Horácio,
presi dalla separazione e convinti di aver dato ai loro figli strumenti adeguati sul piano
intellettuale e culturale per affrontare la realtà, senza tenere in debito conto l’aspetto
emotivo, non si accorgono che Pedro ha un disperato bisogno di una persona adulta che
gli impedisca di fare una cavolata, e quell’adulto è proprio Gustavo, che invece ha captato
il grido d’aiuto di un ragazzo ferito, che ha perso in pochi giorni le certezze su cui si
poggiava la sua vita, e ora non sa che fare. Senza di lui, la depressione in cui era
avviluppato Pedro avrebbe avuto la meglio, portandolo a rischiare di buttare via la
propria vita, e con essa il suo meraviglioso talento poetico, la sua sensibilità, la sua
brillante intelligenza. E la ricerca di un senso da dare alla propria esistenza, il valore dei
sentimenti, le gioie e le pene dell’amore, la scoperta del sesso, appartengono a tutti i
personaggi, nessuno escluso. La gelosia di Pedro nei confronti di Bia, dalla quale pretende
un rapporto esclusivo e assoluto. Il bisogno di libertà della ragazza, che invece non se la
sente di proseguire in un legame troppo impegnativo per la sua età. L’infatuazione di
Carol per il giovane e bravo insegnante, capace di far amare una materia ostica come la
fisica ai suoi studenti, e quel bacio proibito che scappa proprio a lei, che odia baciare “se
non so che sta succedendo!”. Sullo schermo i momenti introspettivi si alternano ad altri
più incalzanti, sfondi sfocati o fuori sincrono sottolineano lo sfasamento di Mano rispetto
alla realtà circostante nelle situazioni di maggiore crisi e difficoltà, oppure sequenze
semplici ma profonde come quella in cui il ragazzo arranca con in spalla la sua
inseparabile bicicletta sulla lunga gradinata che lo porta a casa di Marcelo, il suo maestro
di chitarra. In quella salita c'è tutta la fatica e la voglia di farcela dell’adolescenza. Quelle
lezioni di chitarra assumono un evidente significato metaforico, come se ogni accordo,
dapprima incerto e stonato e poi via via sempre più armonico, segnasse un nuovo
apprendimento anche della vita. “O affronti il problema o lo subisci. È un po’ come
scegliere la musica che vuoi suonare”, gli aveva detto Marcelo, e quando Mano si sente
finalmente pronto a eseguire “Something” lo è anche per agire e provare a cambiare le
cose. Ha capito che essere diversi significa difendere la propria individualità, perché
ognuno è diverso a modo proprio, unico e irripetibile, e in quanto tale capace di esprimersi
e di “essere” in maniera originale. E allora le migliori cose del mondo si possono davvero
trovare dove meno te l’aspetti, se non si hanno pregiudizi e se si crede nelle potenzialità
insite in ciascuno. In una canzone imparata con fatica e che rimarrà nel cuore, in un bacio
che non credevi avresti dato proprio a quella persona, nel sorriso ritrovato dopo aver
rischiato grosso, nell’amore di un genitore, nella lezione di un insegnante, in chi ha saputo
tenderti la mano nel momento del bisogno e non ti ha lasciato solo.
SPUNTI DІ RIFLESSIONE E APPROFONDIMENTO
-“Sono stati realizzati dei gruppi di ricerca in diverse scuole di San Paolo, per un totale di
sette istituti. Abbiamo avuto dei colloqui molto intimi con i giovani. Una volta mi sono
emozionata quando un ragazzo si è completamente aperto a noi. Da queste chiacchierate
sono riuscita a mettere insieme i temi rilevanti dell'adolescenza. I ragazzi passano più
tempo a scuola che a casa, per loro la famiglia sono gli amici, non le persone che li
aspettano a casa, quelli con cui vivono. Volevamo trasferire questa cosa nel film. Per
questo motivo, l'universo della scuola non poteva restare fuori “ (Dichiarazione della
regista, dal Pressbook del film). Condividete le parole di Laìs Bodanzky? Vi è piaciuto
questo suo approccio realistico e quasi sociologico? Vi siete ritrovati in situazioni,
personaggi, sentimenti raccontati nel film?
-“Per parlare degli adolescenti bisogna mettersi sulla loro lunghezza d’onda e parlare il
loro linguaggio con sincerità, senza accondiscendenza” (Dichiarazione della regista, dal
Pressbook del film). Secondo voi il film raggiunge questo obiettivo?
-Il racconto tocca numerose tematiche giovanili: la scoperta dei sentimenti e della
sessualità, lo stare insieme fra coetanei, l’amicizia, il confronto fra maschi e femmine,
l’incomunicabilità con genitori e insegnanti, il bullismo, le droghe, l’alcol, la
partecipazione politica, l’omosessualità, la discriminazione, la depressione. Quale fra essi
avete trovato maggiormente interessante e coinvolgente?
-Mano vive molte esperienze difficili e dolorose: la separazione dei genitori,
l’omosessualità del padre, il rifiuto di Valeria, il voltafaccia del suo amico Deco, il tentato
suicidio di suo fratello Pedro. Cosa pensate di questo personaggio e del suo percorso di
crescita?
-Quali aspetti del carattere, della personalità, del comportamento e delle scelte rendono
profondamente diversi l’uno dall’altro Mano e Pedro?
-A vostro parere la reazione di Pedro e Mano sarebbe stata differente se il padre avesse
lasciato la moglie per un’altra donna anziché per un uomo?
-Come giudicate la posizione del professor Artur, che Carol bacia all’improvviso,
sorprendendolo e mettendolo in imbarazzo? É stata giusta la sua rimozione
dell’insegnamento oppure no? Come devono regolarsi, a vostro parere, i rapporti fra
insegnanti e studenti, dentro e fuori l’ambito scolastico?
-Il clima di competizione, divisione e conflitto che si respira nel liceo frequentato dai
protagonisti rispecchia in qualche modo la vostra realtà scolastica oppure no? Cosa ne
pensate?
-“Odio baciare se non so cosa sta succedendo!” ripete Carol. Cosa intende dire?
-Carol ammette di stare più volentieri con i maschi. Secondo voi per quali motivi?
-Cosa pensate del comportamento di Pedro nei confronti di Bia, la sua ragazza, quando lei
chiede di staccarsi da lui per un po’ e lui non lo accetta?
-Come giudicate il personaggio di Valeria? Perché la gran parte delle altre ragazze le sono
ostili, anche quando è in difficoltà, come nell’esposizione del suo corpo in rete?
-“O affronti il problema o lo subisci”, dice il Marcelo, il maestro di chitarra. Quand’è che
Mano decide di non subirli più, ma di affrontare i propri problemi, e in quale modo lo fa?
Scheda realizzata da: Lucia Caratti
Progetto: “Educare alla sessualità – Schermi del cuore” – Usl 9 Treviso – Responsabile dott.ssa Teresa
Rando