Documento Consiglio di Classe 5AEa

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Documento Consiglio di Classe 5AEa
Documento
del Consiglio di Classe
Classe:
5^AEa
indirizzo: Elettronica / Automazione
codice: TNTF02000G
Anno Scolastico 2015-16
1
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
INDICE
PROGETTO DI ISTITUTO (estratto)
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E DEL CORPO DOCENTE
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
Composizione del consiglio di classe…………………………………………………
Composizione del consiglio di classe (triennio) - Continuità didattica
Composizione del gruppo classe nel triennio…………………………………
Debiti formativi…………………………………………………………………
Profilo della classe…………………………………………………
2. PERCORSO FORMATIVO
COLLEGIALE
2.1
2.2
2.3
2.4
REALIZZATO
SULLA
BASE
DELLA
pag.4
pag.4
pag.5
pag.5
pag.5
PROGRAMMAZIONE
Obiettivi……………………………………………………………………
Valutazione………………………………………………………………
Metodi…………………………………………………………………………………
Esperienze extra-curricolari…………………………………………………………
3. PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
3.1. Italiano……………………………………………………………………………
3.2 Storia…………………………………………………………………
3.3 Inglese…………………………………………………………………
3.4 Area dell’autonomia………………………………………………
3.5 Sistemi automatici…………………………………………………
3.6 Scienze motorie……………………………………………………
3.7 Elettrotecnica ed elettronica…………………………………
3.8 Tecnologie disegno e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici
3.9 Religione……………………………………………………………
…………………………
……………………….
pag.7
pag.7
pag.8
pag.8
pag.9
pag.13
pag.17
pag.20
pag.27
pag.32
pag.33
pag.36
pag.40
4. SIMULAZIONI PROVE SCRITTE E GRIGLIE DI VALUTAZIONE
Simulazioni Prima prova scritta………………………………………………
Simulazioni Seconda prova scritta……………………………………
Simulazioni Terza prova scritta…………………………………………………
Griglia di valutazione Prima prova scritta……………………………………
Griglia di valutazione Seconda prova scritta…………………………………
Griglia di valutazione Terza prova scritta…………………………
Griglia di valutazione del colloquio
5. FIRME DEI DOCENTI………………………………………………………………
pag.41
pag.49
pag.51
pag.66
pag.71
pag.72
pag.74
pag.75
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
PROGETTO DI ISTITUTO (estratto)
L'Istituto Marconi nasce e si sviluppa all’inizio degli anni sessanta, negli anni in cui Rovereto
vede la crescita di piccole e medie imprese e il settore industriale diventa la principale fonte
occupazionale per tutto il basso Trentino. Prende il via nell'anno scolastico 1962/1963 come
sede distaccata dell'I.T.I.S. "Michelangelo Buonarroti" di Trento con il solo biennio e diventa
Istituto autonomo nell’anno scolastico 1974/75. La specializzazione in Elettronica industriale
viene introdotta nel 1971/72, l'indirizzo di Informatica nel 1979/80, il quinquennio del liceo
scientifico tecnologico nel 1995/96. Con l'anno scolastico 2002/03, in risposta alle numerose
richieste del territorio, il Marconi avvia una sezione di corso serale "Sirio" per studenti
lavoratori per il conseguimento del diploma di perito negli indirizzi di elettronica ed
informatica.
Dal 2006 l’Istituto si arricchisce anche del corso post-diploma di Alta Formazione
Professionale nell'indirizzo di "Tecnico superiore dei processi industriali automatizzati" che dal
2011 è equiparato agli Istituti Tecnici Superiori (I.T.S.) presenti sul resto del territorio
nazionale.
Nel 2012/2013 con il riordino dell’istruzione tecnica vengono attivati i seguenti nuovi
indirizzi previsti dal Regolamento:
•
•
•
ELETTRONICA, ELETTROTECNICA e AUTOMAZIONE
INFORMATICA e TELECOMUNICAZIONI
MECCANICA, MECCATRONICA ed ENERGIA
L’offerta formativa dell’Istituto Tecnico Marconi ha subito negli anni una continua evoluzione
che ha visto un progressivo potenziamento del legame fra scuola, aziende ed istituti di ricerca
del territorio, e il consolidarsi di un’impostazione didattica mirata al conseguimento di
competenze professionali specifiche e trasversali. In quest’ottica hanno assunto particolare
rilievo l’interazione fra l’ambito tecnico e quello scientifico, la trasversalità delle discipline
nonché il potenziamento delle competenze in lingua straniera indispensabili per una
formazione completa e competitiva anche sul piano internazionale.
Per raggiungere tali obiettivi l’ITT Marconi considera strategici alcuni PILASTRI sui quali
concentra le proprie scelte didattico educative:
Prioritario risulta il ruolo centrale degli studenti con i loro diversi stili di apprendimento e
modalità relazionali in un’ottica di inclusione e valorizzazione delle differenze. Attenzione
particolare è rivolta alla cura delle eccellenze, con proposta di progettualità alte con cui
misurarsi e raggiungere traguardi sfidanti.
Altro elemento di considerevole valenza formativa è rappresentato dalla stretta connessione
scuola, mondo del lavoro e ricerca intesa come opportunità offerta agli studenti per
potenziare competenze specifiche di carattere professionale e come efficace strumento
orientativo verso scelte di studio o di lavoro. Ciò è peraltro in piena coerenza con le idee
progettuali che ispirano il futuro Polo della Meccatronica di Rovereto che vedrà il nostro
istituto protagonista nella filiera formativa all’interno di
un contesto di contiguità e
contaminazione fra formazione, aziende e università.
A ciò si aggiungono le attività mirate a formare giovani aperti al confronto interculturale ed in
possesso di competenze linguistiche che consentano loro di interagire nell’ambito
professionale e personale con interlocutori provenienti da realtà diverse e di inserirsi
efficacemente in contesti europei.
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E DEL CORPO DOCENTE
1.1 Composizione del Consiglio di classe
Cognome e nome
Giancarlo Manara
Alessandra Mattani
Manuela Rizzi
Patrizia Krampera
Rita Iacovone
Eugenio Berti
Francesco Culmone
Angelo Gamper
Gianni Battistotti, Patrizia Krampera,
Eugenio Berti, Michele Todeschi
Gianni Cumer
Francesco Festi
Dante Dossi
Disciplina
Religione
Italiano e Storia
Inglese
Matematica
Elettronica/Elettronica
Sistemi automatici
Ed. fisica
Tecnologie, Progettazione
Area dell’autonomia
Laboratorio di Sistemi
Laboratorio di Autonomia/Elettronica
Laboratorio di TDP
1.2 Composizione del Consiglio di Classe nel triennio – Continuità didattica
Docenti del triennio
Disciplina
III
a.s. 2013/2014
Giancarlo Manara
Alessandra Mattani
Alessandra Mattani
Lorena Cristini
Patrizia Krampera
Rita Iacovone
IV
a.s. 2014/2015
Giancarlo Manara
Alessandra Mattani
Alessandra Mattani
Manuela Rizzi
Patrizia Krampera
Rita Iacovone
V
a.s. 20015/16
Giancarlo Manara
Alessandra Mattani
Alessandra Mattani
Manuela Rizzi
Patrizia Krampera
Rita Iacovone
Area
dell’Autonomia
Walter Santoni
Rita Iacovone
Ed.fisica
Tecnologie
e
Progettazione
di
sistemi elettrici ed
elettronici
Lab. Tecnologie e
Progettazione
di
sistemi elettrici ed
elettronici
LabElettronicaElet
Francesco Culmone
Gamper Angelo
Francesco Culmone
Gamper Angelo
Gianni Battistotti,
Patrizia Krampera,
Eugenio Berti,
Michele Todeschi
Francesco Culmone
Gamper Angelo
Lab. Autonomia
Sistemi
Automazione
Lab.
Sistemi
Automazione
e
Gregorio Defelice
Eugenio Berti
e
Gianni Cumer
Religione
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Elettronica
Elettrotecnica
ed
Dante Dossi
Francesco Festi
Dante Dossi
Dante Dossi
Francesco Festi
Francesco Festi
Francesco Festi
Eugenio Berti
Francesco Festi
Eugenio Berti
Gianni Cumer
Gianni Cumer
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1.3 Composizione del gruppo classe nel triennio
cl.III
cl IV
Iscritti
19
21
Nuovi inseriti
2
Ritirati
Promossi
19
20
Non promossi
1
Totale a fine anno 19
21
scolastico
1.4 Debiti formativi
Disciplina
Matematica
Italiano
Storia
Inglese
Elettrotecnica ed
Elettronica
Area dell'Autonomia
Sistemi
Progettazione di sistemi
elettrici ed elettronici
cl.V
20
1
19
a.s 2013/14
cl III
a.s. 2014/2015
cl. IV
2
4
0
1
0
1
2
1
4
1
2
0
2
0
0
0
1.5 Profilo della classe
La composizione della classe è rimasta pressoché immutata nel corso del triennio. La
classe Terza constava di 19 allievi che sono passati alla classe quarta, dove ad inizio anno
sono stati inseriti altri due allievi e quindi la quarta risultava composta di 21 studenti ; 20
studenti hanno superato il quarto anno e risultano iscritti all’inizio del quinto anno, uno nel
novembre 2015 si è trasferito ad un altro Istituto ed uno non ha mai frequentato le lezioni. La
classe Quinta è attualmente composta di 19 studenti , 18 maschi ed una femmina.
Il gruppo si presenta eterogeneo, sia per livelli di apprendimento, come per interesse e
partecipazione. Nella classe si possono individuare e riconoscere sostanzialmente tre gruppi,
differenti tra loro per interesse, profitto, partecipazione, motivazione e comunicazione.
Nello specifico, sono presenti eccellenze che fungono da “traino” per la classe.
Eccellenze che si distinguono per motivazione e serietà nel lavoro in classe, in quello di
laboratorio e in quello domestico, rielaborando contenuti e strategie anche con soluzioni
originali e personali. Si tratta di ragazzi capaci di mantenere un dialogo propositivo, puntuale
e costruttivo con i docenti, come con i compagni, motivati verso l'attività scolastica e pronti a
mettersi in gioco nelle proposte extracurricolari.
Seguono studenti che ancora devono consolidare alcune conoscenze e competenze –
sia nel ramo umanistico, che in quello tecnico – e affinare strategie, metodi e impegno nel
riconoscere e perseguire obiettivi comuni e personali. Settoriali negli interessi scolastici, come
nel lavoro domestico, questi studenti si attestano su livelli non sempre sufficienti anche a
causa di lacune pregresse e da un percorso scolastico precedente differente.
Un terzo gruppo, discontinuo e non puntuale nel lavoro di classe come in quello
domestico, risulta fragile e non autonomo nel padroneggiare le specifiche competenze del
curricolo. Si tratta di un gruppo esiguo di studenti che per passività, disimpegno e incostanza
ha compiuto un percorso non lineare, frammentario .
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Nel corso del quinto anno si è comunque via via stabilita una positiva collaborazione
con gli insegnanti che ha permesso una maggiore – seppur discontinua – attenzione verso le
discipline umanistiche, come quelle tecniche. In questo contesto, come nelle attività ed uscite
extrascolastiche le figure leader, ma non solo, hanno avuto modo di farsi conoscere o di farsi
apprezzare tanto da riuscire a suggerire un positivo clima di lavoro all'interno della classe.
Nell’insieme si può dire che la classe ha compiuto un suo percorso di maturazione e di presa
di coscienza dei propri mezzi e possibilità; dei propri interessi ed aspirazioni; dei propri limiti
e difficoltà, riuscendo, infine, a creare un ambiente di studio e dialogo positivi, collaborativi e
costruttivi, il cui maggior pregio rimangono l'unicità e la diversità dei suoi stessi membri.
Diversi progetti di classe hanno coinvolto l'intero gruppo classe che si è affidato ai
docenti con convinzione ed entusiasmo. Non solo: alcuni studenti – i veri protagonisti –
hanno offerto enorme disponibilità di tempo, confermando dedizione, curiosità ed infine
soddisfazione nel risolvere problemi. Anche l'area della Progettazione ha offerto spunti di
crescita personale e professionale: c'è chi ha lavorato in autonomia e chi ha disegnato il suo
progetto in classe. Ma tutti hanno concluso i loro lavori mantenendo vivo un clima di
collaborazione e di interesse. Il risultato finale è apprezzabile, competente e gli obiettivi
pienamente raggiunti: si tratta di ragazzi che non solo sanno abbozzare un progetto, ma
conoscono una macchina e sanno fare manutenzione.
Elenco degli studenti:
1. Andreolli Edoardo
2. Avalis Matteo
3. Bertoletti Matteo
4. Bertoletti Silvia
5. Bettini Efrem
6. Boussouf Walid
7. Casanova Kevin
8. Chiusole Giacomo
9. Cumerlotti Andrea
10. Debiasi Francesco
11. Dorigoni Davide
12. Galli Alex
13. Giovanazzi Simone
14. Scalmazzi Matteo
15. Soini Alessandro
16. Stedile Tiziano
17. Trainotti Leonardo
18. Zendron Demian
19. Zomer Giovanni
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PERCORSO FORMATIVO REALIZZATO SULLA BASE DELLA PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE
2.1
Obiettivi (con riferimento alle abilità e alle competenze trasversali; obiettivi formativi)
Affinare le capacità logico-espressive, logico-interpretative, di apprendimento e rielaborazione
• Essere in grado di argomentare in modo coerente ed organizzato sia negli scritti che
nell’esposizione orale
•
Individuare ed applicare i metodi di studio più efficaci
•
saper risolvere i problemi e saper percorrere le diverse fasi: analisi dei dati, rapporti
causa/effetto, scelte, applicazione di regole e procedure, verifica
•
saper progettare interventi, ricerche, piani di lavoro, valutando i vincoli temporali e le
risorse a disposizione per correggere eventualmente gli obiettivi precedentemente
definiti
•
Saper intervenire in modo pertinente ed adeguato durante l’attività didattica
Al fine di raggiungere tali risultati di apprendimento generali il C.d.C. propone i seguenti
obiettivi trasversali per gli studenti della classe VAea:
•
organizzare in modo autonomo il proprio lavoro: programmare lo studio e gli impegni
scolastici rispettando le consegne;
•
migliorare le capacità espositive: saper utilizzare il lessico specifico di ogni disciplina
rielaborando i concetti appresi a lezione;
•
rispettare e curare i materiali didattici, le aule, i laboratori
apprendimento.
•
rispettare le idee e opinioni altrui
•
condurre in modo coerente, sia autonomamente che in team, il lavoro progettuale e
laboratoriale;
•
valorizzare le capacità creative;
e gli ambienti di
comprendere la documentazione tecnica o scientifica in italiano e in lingua inglese fornita dai
docenti, far produrre relazioni tecniche riguardanti semplici progetti giustificando le eventuali
scelte progettuali effettuate;
2.2
Valutazioni (criteri e strumenti di valutazione; verifiche)
Rispetto alla valutazione degli apprendimenti degli studenti, il Consiglio di Classe ha prima
concordato e poi nella pratica condiviso una comune linea che ha preso in considerazione i
seguenti elementi :
- la preliminare conoscenza degli argomenti proposti,
- la capacità di illustrarli e trattarli in maniera logica e coerente,
- la capacità di trasferirli in un’azione autonoma di analisi e di progettazione;
- la capacità di avvalersi in modo compiuto ed efficace dello strumento linguistico scritto ed
orale.
Le tipologia di verifica sono state differenziate a seconda della disciplina e degli obiettivi, o
ancora personalizzate a seconda delle eventuali necessità. La valutazione ha poi tenuto conto
del percorso complessivo compiuto dai singoli allievi, valorizzandone i progressi, la continuità
nell'impegno, la motivazione e la partecipazione, l’approfondimento personale, il rispetto dei
tempi di consegna, la capacità di unire al quadro concettuale la fase operativa.
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
2.3
Metodi
La lezione frontale si è costantemente affiancata al dialogo e al confronto con
l'attualità, grazie anche all'ausilio della LIM per la rielaborazione di contenuti sotto forma di
schemi e mappe concettuali, o ancora, per la contestualizzazioni di argomenti e periodi storici
attraverso documenti visivi. L'attività di laboratorio ha poi coronato la preparazione più
professionale attraverso il lavoro operativo. Le attività extra-curricolari, infine, hanno dato
spazio all'esperienza diretta, fondamentale tassello del processo educativo e di
apprendimento.
2.4
Esperienze extra-curricolari
Terzo anno: Viaggio di istruzione a Monaco di Baviera
Certificazione P.E.T. In lingua inglese
Quarto anno
Certificazioni Linguistiche
CLIL matematica
progetto alternanza scuola-lavoro
Viaggio di istruzione di due giorni a Praga
attività di training a Norimberga
partecipazione alle olimpiadi dell’automazione
partecipazione alla gara nazionale di elettrotecnica
Progetto LAWN MOWER ROBOT
Visita Fiera Automazione SPSIPC DRIVES di Parma
Quinto anno
Viaggio di istruzione alla Fiera di dell’automazione a Norimberga-Monaco
treno della memoria
festival della famiglia)
corso di primo soccorso
corso di preparazione certificazione IELTS
competizione internazionale robocup
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PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
ITALIANO
docente: Prof.ssa Alessandra Mattani
DISCIPLINA
ITALIANO
DOCENTE
ALESSANDRA MATTANI
1 LIBRO DI TESTO ADOTTATO
“Le basi della letteratura 3”, Paolo di Sacco, Editrice Mondadori Bruno Scolastica
2. QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
Gli alunni si sono sempre dimostrati sensibili al dialogo educativo e anche nel corrente anno
scolastico hanno interagito positivamente sul piano relazionale e socio-affettivo; il rapporto
alunni - docente è stato sempre aperto al dialogo e al confronto.
La classe ha partecipato durante tutto il triennio, ma soprattutto quest’anno con un certo
interesse ed impegno più consapevole all’attività didattica e anche il gruppo classe, che si era
mostrato più debole, ha fatto registrare alcuni progressi, maturando maggior senso di
responsabilità e volontà di recupero delle difficoltà di partenza.
Attitudine alla disciplina
La classe si presenta eterogenea dal punto di vista delle competenze linguistiche specifiche,
logico critiche, espressive e rielaborative. Minima risulta infatti la quota di alunni in possesso
di competenze superiori alla soglia di accettabilità e di autonoma organizzazione e
rielaborazione personale delle conoscenze acquisite, mentre la maggioranza si attestava
intorno a livelli sufficienti o mediocri e, per un ristretto gruppo, appena sufficienti.
Interesse per la disciplina
Il livello di interesse e partecipazione alle lezioni non sono stati sempre costanti ed efficaci,
anche perché il metodo di studio non è per tutti adeguatamente consolidato. Nel corso di
quest’anno è migliorata la motivazione per un maggior numero di alunni e, di conseguenza,
l’approccio alla materia.
Impegno nello studio
La classe risulta eterogenea anche nell’impegno e nel metodo di lavoro. In classe l’impegno è
stato generalmente adeguato e accettabile, mentre non altrettanto si può dire per l’impegno
personale di elaborazione e rielaborazione. Nono tutti gli alunni hanno mantenuto un impegno
costante: infatti, alcuni, nonostante fossero in grado di mettere in atto strategie acquisite, si
sono applicati in modo saltuario e superficiale. Il restante gruppo ha invece mostrato un
percorso graduale nel corso del triennio sviluppando e potenziando l’autonomia
nell’organizzazione del lavoro.
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
3. OBIETTIVI REALIZZATI
(in termini di conoscenza, capacità, competenza)
In relazione agli obiettivi programmati in termini di acquisizione di conoscenze, capacità e
competenze, la classe si può dividere, mediamente in tre gruppi di livello:
1. Nella prima fascia si collocano gli alunni che hanno sempre lavorato con un certo
interesse e costanza e che sono pervenuti a buoni risultati nella produzione scritta e
orale, nello sviluppo delle capacità logico critiche, raggiungendo gli obiettivi
programmati
2. Nella seconda fascia si collocano quegli studenti che, con un percorso graduale, sono
riusciti ad avere esiti soddisfacenti grazie anche all’impegno profuso.
3. Nella terza fascia si collocano gli studenti che hanno avuto un percorso non sempre
costante in termini di impegno e partecipazione, ma che hanno maturato, nel corso di
quest’anno, maggiore consapevolezza e responsabilità, per cui hanno fatto registrare
risultati sufficienti
4.MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO
È stato utilizzato, oltre al libro di testo, materiale in fotocopia e audiovisivi
5.METODI DI INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento
individualizzato, simulazione, ecc.)
In considerazione delle diverse situazioni di apprendimento, si è scelto di adeguare le proprie
strategie pedagogico-didattiche agli stili cognitivi, privilegiando l’acquisizione di competenze,
che potesse ai più di sviluppare e/o consolidare autonomia dell’organizzazione strutturata
della conoscenze.
L’intervento ha privilegiato in particolare:
verifica iniziale di quanto appreso sotto forma di feed-back con il coinvolgimento
diretto degli allievi nella fase di presentazione di un nuovo argomento;
consolidamento in itinere attraverso la presentazione di linee cronologiche e di mappe
concettuali per favorire l’analisi storico-letteraria;
commento e verifica ragionata delle prove scritte effettuate in classe;
esercitazioni guidate per il consolidamento alla scrittura delle varie tipologie della
prima prova dell’Esame di Stato.
Per quanto attiene alle modalità di svolgimento dell’azione didattica sono state, inoltre,
utilizzate la lezione frontale – partecipata, la discussione, il dibattito e la lezione di tipo
laboratoriale. Si sono effettuate pause in funzione di consolidamento e di approfondimento
delle tecniche di analisi e contestualizzazione dei testi.
6.STUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla normative
sul Nuovo Esame di Stato)
Sono state privilegiate le seguenti tipologie di prove:
esposizione argomentata, con caratteri di coerenza e consistenza, su argomenti del
programma svolto;
analisi testuale (guidata non guidata) di un brano in prosa e/o in poesia di un autore
noto agli alunni;
tipologie di prova varie (trattazione sintetica di argomenti, quesiti a risposta singola,
miranti ad accertare il raggiungimento di singoli obiettivi);
saggio breve, articolo di giornale, tema storico e a carattere generale
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
PROGRAMMA SVOLTO DI ITALIANO
1. L’Età del Positivismo: una nuova fiducia nella scienza
2. Dal Realismo al Naturalismo
3. La narrativa naturalistica: Zola
• Il romanzo sperimentale: “Romanzo e scienza: uno stesso metodo”
4. Il Verismo: caratteri generali
5. Verga: la vita e il pensiero
• Nedda: “il bozzetto siciliano”
• Vita dei campi”: Lettera-prefazione a L’amante di Gramigna, Rosso Malpelo,
La Lupa, Fantasticheria
• I Malavoglia: carattere generali dell’opera; Prefazione, La famiglia Toscano, Le
novità del progresso viste da Trezza, L’addio alla casa del nespolo
6. Il Decadentismo:(il superamento del Positivismo, il Simbolismo, l’Estetismo)
7. La poesia simbolista: Charles Baudelaire “L’albatro”, “Corrispondenze”; Paul Verlaine
“Languore”
8. Pascoli: vita e pensiero
da Il fanciullino: Il fanciullino che è in noi
da Myricae: X Agosto, L’assiuolo, Temporale, Il lampo, Il tuono, Novembre, Arano,
Lavandare
dai Canti di Catelvecchio: Il gelsomino notturno
9. Gabriele D’Annunzio: vita e pensiero
da Il piacere: L’attesa di Elena, Ritratto d’esteta
da Alcyone: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto, I pastori
10. Futurismo: caratteri generali
Marinetti
• Manifesto del Futurismo
• Da Zang Tumb Tumb: Bombardamento
Palazzeschi
• E lasciatemi divertire
11. Italo Svevo: vita e pensiero
da La Coscienza di Zeno: Prefazione e Preambolo, Il fumo, Il funerale mancato,
Psico-analisi
12. Giuseppe Ungaretti: vita e pensiero
da L’Allegria: Veglia, Fratelli, Sono una creatura, San Martino del Carso, Soldati, I
Fiumi
da Sentimento del tempo: La madre
13. Eugenio Montale: vita e pensiero
da Ossi di seppia: I limoni, Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e assorto,
Spesso il male di vivere ho incontrato, Cigola la carrucola del pozzo
da Le occasioni: La casa dei doganieri
da Bufera e altro: La primavera hitleriana
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14. Primo Levi: linee generali dello scrittore
da Se questo è un uomo: Considerate se questo è un uomo;I sommersi e i salvati
15. Cesare Pavese: linee generali dello scrittore
da La luna e i falò: Bisogna credere alla luna
16. Beppe Fenoglio: linee generali dello scrittore
da I ventitré giorni della città di Alba: I partigiani costretti alla ritirata
La docente
prof.ssa Alessandra Mattani
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STORIA
docente: Prof.ssa Alessandra Mattani
DISCIPLINA
STORIA
DOCENTE
ALESSANDRA MATTANI
1 LIBRO DI TESTO ADOTTATO
“Clio Magazine 3” (vol. A e B), M. Palazzo e M. Bergese, Editrice La Scuola
2. QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
Gli alunni si sono sempre dimostrati sensibili al dialogo educativo e anche nel corrente anno
scolastico hanno interagito positivamente sul piano relazionale e socio-affettivo, il rapporto
alunni - docente è stato sempre aperto al dialogo e al confronto.
La classe ha partecipato durante tutto il triennio, ma soprattutto quest’anno con un certo
interesse ed impegno più consapevole all’attività didattica e anche il gruppo classe, che si era
mostrato più debole, ha fatto registrare alcuni progressi, maturando maggior senso di
responsabilità e volontà di recupero delle difficoltà di partenza.
Attitudine alla disciplina
La classe si presenta eterogenea dal punto di vista delle competenze linguistiche specifiche,
logico critiche, espressive e rielaborative. Minima risulta infatti la quota di alunni in possesso
di competenze superiori alla soglia di accettabilità e di autonoma organizzazione e
rielaborazione personale delle conoscenze acquisite, mentre la maggioranza si attestava
intorno a livelli sufficienti o mediocri e, per un ristretto gruppo, appena sufficienti.
Interesse per la disciplina
Il livello di interesse e partecipazione alle lezioni non sono stati sempre costanti ed efficaci.
Nel corso di quest’anno è leggermente migliorata la motivazione allo studio e, di
conseguenza, l’approccio alla materia.
Impegno nello studio
La classe risulta eterogenea anche nell’impegno e nel metodo di lavoro. In classe l’impegno è
stato generalmente adeguato e accettabile. Nono tutti gli alunni hanno mantenuto un
impegno costante: infatti, alcuni, nonostante fossero in grado di mettere in atto strategie
acquisite, si sono applicati in modo saltuario e superficiale. Il restante gruppo ha invece
mostrato un percorso graduale nel corso del triennio sviluppando e potenziando l’autonomia
nell’organizzazione del lavoro.
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
4. OBIETTIVI REALIZZATI
(in termini di conoscenza, capacità, competenza)
• Conoscenze:
1. Possedere conoscenze storiche che permettano di orientarsi razionalmente nel
panorama della realtà contemporanea.
2. Conoscere documenti storici e letture critiche essenziali per la ricostruzione del
contesto storico tra la fine del 1800 e tutto il 1900
• Capacità
1. Saper esplicitare mappe concettuali, tabelle, quadri sinottici.
2. Sapere riferire i fatti storici al contesto di riferimento
3. Saper cogliere il senso sotteso agli eventi
• Competenze
1. Essere consapevoli della memoria storica collettiva come patrimonio di idee e valori
che alimentano la coscienza critica del presente.
2. Essere in grado di auto valutare il proprio prodotto e il proprio percorso.
3. Essere in grado di utilizzare gli strumenti di lavoro.
Per individuare gli obiettivi di apprendimento sopra indicati si è ritenuto opportuno seguire
una linea metodologica articolata nei seguenti punti:
∗ individuazione di blocchi tematici e nodi problematici nell’ambito della prevista
periodizzazione;
∗ progettazione e sviluppo di moduli ed unità didattiche secondo la molteplicità dei punti di
vista (politico, economico, sociale e culturale);
∗ priorità dell’argomentazione concettuale e della rielaborazione critica attraverso la selezione
e la comparazione di fonti diverse;
∗ ricomposizione e visione unitaria degli effetti prodotti dal cambiamento
5.MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO
È stato utilizzato, oltre al libro di testo, materiale in fotocopia e audiovisivi
6.METODI DI INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento
individualizzato, simulazione, ecc.)
In considerazione delle diverse situazioni di apprendimento, si è scelto di adeguare le proprie
strategie pedagogico-didattiche agli stili cognitivi, privilegiando l’acquisizione di competenze,
che potesse ai più di sviluppare e/o consolidare autonomia dell’organizzazione strutturata
della conoscenze.
L’intervento ha privilegiato in particolare:
verifica iniziale di quanto appreso sotto forma di feed-back con il coinvolgimento
diretto degli allievi nella fase di presentazione di un nuovo argomento;
consolidamento in itinere attraverso la presentazione di linee cronologiche e di mappe
concettuali per favorire l’analisi storica;
commento e verifica ragionata delle prove scritte effettuate in classe;
interrogazione orale
Per quanto attiene alle modalità di svolgimento dell’azione didattica sono state, inoltre,
utilizzate la lezione frontale – partecipata, la discussione, il dibattito e la lezione di tipo
laboratoriale. Si sono effettuate pause in funzione di consolidamento e di approfondimento di
alcune tematiche.
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
PROGRAMMA SVOLTO DI STORIA
1. L’Italia giolittiana
● Giovanni Giolitti: la sua politica e la sua azione di governo
2. La prima guerra mondiale
● I fattori di crisi dell’equilibrio internazionale
● La prima fase della guerra
● L’intervento dell’Italia nel conflitto
● L’intervento degli Stati Uniti e la fine delle ostilità
3. La rivoluzione russa: caratteri generali
4. Il dopoguerra in Europa
● I trattati di pace e la sistemazione degli assetti geopolitici
● Un bilancio: guerra mondiale, guerra di massa
5. Totalitarismi e democrazie
●Nuovi partiti, nuovi soggetti sociali (un partito democratico cristiano, l’Associazione
nazionale combattenti, Mussolini fonda i Fasci di combattimento, le elezioni del 1919,
la crisi del 1920, il movimento dei consigli di fabbrica, la crisi del governo Nitti e il
ritorno di Giolitti, il biennio rosso)
● La crisi del sistema (i Fasci, le elezioni del 1920, l’uso sistematico della violenza, i
principali avversari dei fascisti: i socialisti, le elezioni del 1921)
● La marcia su Roma e la costruzione della dittatura
● L’Europa: difficoltà economiche e tensioni sociali
● Stati Uniti: le contraddizioni degli “anni ruggenti”
● Dal “giovedì nero” al New Deal
● Il fascismo: le linee generali della nuova politica
● Il regime fascista fra repressione e consenso
● Germania: l’avvento del nazismo
● Verso una nuova guerra: la conferenza di Monaco, Hitler prepara la guerra, il patto
Molotov-Ribbentrop, l’Italia: l’alleanza con la Germania nazista e l’iniziativa in Etiopia
6. La seconda guerra mondiale
● L’offensiva dell’Asse
● L’ingresso in guerra degli Stati Uniti
● Verso l’epilogo della guerra
● La Repubblica sociale italiana e l’inizio della Resistenza
● Il comitato di liberazione nazionale e il 25 aprile
● Alle origini della Shoah (la soluzione finale del problema ebraico, le tappe dello
sterminio)
7. Il lungo dopoguerra, tra divisioni e ricostruzioni
● I delicati equilibri del secondo dopoguerra
● La ricostruzione dell’Europa e la divisione della Germania
● la guerra fredda
8. L’Italia nel secondo dopoguerra
● L’urgenza della ricostruzione
● Dalla monarchia alla repubblica
9. La decolonizzazione
● il processo di decolonizzazione
● La crisi dell’impero coloniale britannico e l’indipendenza dell’India
La docente
prof.ssa Alessandra Mattani
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
MATEMATICA
docente: Prof.ssa Patrizia Krampera
SITUAZIONE DELLA CLASSE:
La classe si è dimostrata molto eterogenea sin dall’inizio dell’anno scolastico per quanto
riguarda la motivazione, la partecipazione, l’impegno e l’autonomia.
Solo un esiguo numero di studenti ha seguito consapevolmente le attività proposte
dall’insegnante, impegnandosi in modo costante e proficuo, rivelando maturità e serietà.
Gli altri hanno dimostrato un comportamento superficiale e passivo. La rielaborazione
domestica del lavoro scolastico non è stata sempre puntuale e per qualcuno è stata carente;
malgrado ciò i rapporti sono stati improntati alla massima correttezza da entrambe le parti e
le lezioni si sono svolte in un clima sereno.
PROGRAMMA SVOLTO
RIPASSO : funzioni continue, derivata di una funzione : richiami ed esempi, regole di
derivazione : richiami ed esempi, studio di funzioni: esempi.
IL CONCETTO DI INTEGRALE
Area del trapezoide
Concetto di integrale definito
Alcune proprietà degli integrali definiti e teorema della media: enunciati, la funzione integrale
e la sua derivata
Teorema fondamentale del calcolo integrale: enunciato e dimostrazione Integrale indefinito e
sue proprietà
Calcolo di integrali definiti e indefiniti immediati
Integrazione per scomposizione, delle razionali fratte, per parti e per sostituzione
Applicazioni dell’integrale definito alla risoluzione di semplici problemi
Area della parte di piano delimitata da due funzioni
EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Definizione, soluzione generale e particolare, condizioni iniziali, determinazione della
soluzione di semplici equazioni differenziali
Equazioni del primo ordine a variabili separabili e lineari a coefficienti costanti
Equazioni del secondo ordine lineari non omogenee a coefficienti costanti ( 3 casi)
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Nuova matematica a colori Leonardo Sasso. Ed Petrini
La docente
prof.ssa Patrizia Krampera
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
INGLESE
docente: Prof.ssaManuela Rizzi
PREMESSA
La classe mi è stata affidata all’inizio del quarto anno.
In classe quinta il gruppo si presenta eterogeneo per quanto riguarda profitto, partecipazione,
interesse e impegno.
Vi è un gruppetto di ragazzi che ha raggiunto un livello di competenza B2 (per due di essi è
certificato Cambridge FCE), che sono dunque in grado di comprendere ed esprimersi, sia
oralmente che per iscritto, con sicurezza e padronanza nella lingua straniera.
Alcuni altri studenti hanno raggiunto una livello soddisfacente, impegnandosi in maniera
generalmente regolare e partecipando alle lezioni proficuamente.
In ultimo, alcuni studenti hanno avuto un percorso di impegno e interesse piuttosto irregolare
e altalenante, con risultati di profitto non sempre positivi, in alcuni casi appesantiti da lacune
pregresse. Nell’ultima parte dell’anno hanno dimostrato un lieve miglioramento nel profitto,
mentre il comportamento è rimasto immaturo e non responsabile.
MODALITA’ DI LAVORO
Il PROGRAMMA ha avuto due filoni conduttori.
1) Da un lato l’inglese generale.
• Approfondimenti e revisione delle strutture grammaticali.
• Attività di lettura del FCE, articoli di attualità dai siti della BBC o the Guardian,
lettura di short stories di livello B2.
• Ascolti in laboratorio del FCE, visione e commento di film in lingua originale con
sottotitoli.
• Attività di writing sulle tipologie del FCE e testi di esercitazione di terza prova.
• Attività di speaking trasversali a quanto sopra esposto
2) Dall’altro la microlingua del settore dell’automazione.
Attività di
rispetto ai
integrando
esperienza
lettura, comprensione e discussione di argomenti di carattere tecnico,
quali gli alunni hanno potuto esprimersi sia oralmente che per iscritto,
con conoscenze disciplinari più approfondite e con riferimenti alla loro
personale (in particolare lo stage del quarto anno).
Le attività didattiche di L2 sono state ispirate al metodo comunicativo, dando spazio alla
conversazione e favorendo gli interventi spontanei degli alunni. Nell’attività orale si sono
premiate fluenza ed efficacia comunicativa, mentre maggior peso alla correttezza formale è
stato riservato alle abilità di scrittura.
Si sono alternate dunque lezioni frontali partecipate, lavoro di gruppo, didattica laboratoriale,
uso della LIM e di attività ispirate alla flipped classroom.
Oltre al libro di testo di microlingua, sono stati utilizzati materiali in file o in fotocopia.
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Criteri di verifica e valutazione
La verifica è avvenuta attraverso:
• l’osservazione sistematica dei progressi dei singoli alunni (interventi in classe,
rielaborazione orale a casa, produzione scritta a casa, correzione compiti)
• prove oggettive (prove strutturate o semi-strutturate)
• prove soggettive (non strutturate), più adatte per misurare la competenza
comunicativa
• colloqui orali.
Per la valutazione si è fatto riferimento alle griglie di valutazione del consiglio di classe.
Per quanto riguarda gli elaborati scritti sono stati adottati i seguenti parametri: correttezza
morfologico-sintattica, contenuto e organizzazione del testo, correttezza ortografica,
padronanza lessicale.
Nell’orale si sono tenuti a riferimento: pronuncia e intonazione, ricchezza lessicale,
correttezza formale, efficacia comunicativa.
TESTO IN USO:
Bernardini
Loescher
M, Haskell G, Signals: Understanding Electricity, Electronics and Automation,
PROGRAMMA SVOLTO
1.
Lettura e discussione dei seguenti testi
Joseph Conrad, The Secret Sharer
The Migrants’crisis (articolo da BBC settembre 2015)
The Schengen Agreement (articolo da BBC aprile 2016)
Death on Christmas Eve (da American Crime Stories)
Steve Jobs’ Commencement Speech at Stanford U (+video)
2.
Dal libro Signals Loescher
Module 7: Automation
Unit 1: Introduction to automation (150-152)
From mechanization to automation (p. 154)
Unit 2: Computer integrated manufacturing (155-157)
Numerical Control (p.159)
Unit 3 CAD Programs (160-162)
Rapid Prototyping (164)
Unit 4: Industrial Robots (165-168)
Installing a robot (listening p170)
Module 8: Automation in Use
Embedded systems (178)
Unit 2: Artificial Intelligence (179-181)
Fear of Robots (183)
Unit 3: Electronics in cars (184-186)
ABS and ESP (188)
Unit 4: Home Automation: domotics (189-192)
The Internet Fridge (193)
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
3.
Altre letture di microlingua (da fotocopie o file)
•
•
•
•
•
4.
Alan Turing, the father of the computer
Artificial Intelligence
Writing a covering letter
Online profile (Professional Networking, Right for the job)
How to write a CV (+listening)
Testi di esercitazione scritta di terza prova (fotocopie)
•
•
•
Robots threaten 15m UK jobs
How is living online changing us ?
Mediterranean Sea 'accumulating zone of plastic debris ‘
5. Inglese generale (materiale in file)
Grammar
•
•
•
Frasi subordinate
Avverbi di intensità
Articolo « the »
Writing
•
•
•
•
•
curriculum vitae
application letter
online profile
essay
review
6
Visione e discussione di film
- Beautiful Mind (+ questionario)
- The Theory of everything (+ review)
- The Imitation Game (+ questionario e writing)
- Steve Jobs (+ questionario)
7
Esercitazioni di ascolto FCE
•
test vari dal materiale in archivio il lab ling
La docente
prof.ssa Manuela Rizzi
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Area dell’autonomia
Modulo:
Docente: prof. Gianni Battistotti
LA VISIONE ARTIFICIALE
-
prof Gianni Battistotti (33 ore)
OBIETTIVI
Conoscere e applicare alcune tecniche di controllo dei processi attraverso la visione artificiale:
in particolare approfondendo l’uso di linguaggi di programmazione e librerie per elaborare le
immagini ed estrarre informazioni ad uso del controllo di processo.
CONOSCENZE
Introduzione alla visione artificiale, elementi di codifica dell'immagine e sistemi di visione
Contenuti
- Introduzione alla visione artificiale e campi di applicazione.
- Cenni alle seguenti tematiche:
- La visione umana - la rappresentazione del colore – cenni all’analisi delle immagini
Software per l'acquisizione e l'elaborazione di immagini: NI Vision LabVIEW - Processing
Contenuti
- Utilizzo di LabVIEW per l'elaborazione delle immagini (NI Vision, Vision Builder for
Automated Inspection).
- Esempi e applicazioni di visione artificiale tramite linguaggio Processing (filtri
convolutivi…)
Esercitazioni e progetti
Contenuti
-.Progetti e applicazioni individuali o a gruppi che utilizzano il controllo con visione
artificiale (parte dei lavori di approfondimento per l’esame di Stato)
NOTA OPERATIVA
La maggior parte delle lezioni sono state svolte in laboratorio, perseguendo la conoscenza e
l’applicazione della disciplina attraverso brevi esperienze e piccoli sviluppi applicativi. Il
modulo è stato fortemente correlato a quello di robotica e, data la sua natura
prevalentemente software e di programmazione, ha potuto approfondire l’uso di linguaggi già
conosciuti nella disciplina di sistemi (Labview – Processing).
COMPETENZE
Saper elaborare un’immagine per estrarne informazioni utili al controllo
Saper realizzare un piccolo controllo di processo tramite visione artificiale
MODALITÀ DI LAVORO
La maggior parte delle lezioni è stata svolta in laboratorio: la conoscenza e l’applicazione
della disciplina è maturata attraverso brevi esperienze e piccoli sviluppi applicativi. Il modulo
è stato fortemente correlato a quello di robotica e, data la sua natura prevalentemente
software e di programmazione, si è potuto approfondire l’uso di linguaggi di programmazione
già conosciuti e studiati nella disciplina di sistemi automatici (Labview – Processing).
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Valutazione esperienze di laboratorio e piccoli progetti realizzati
TESTO IN USO: Nessun testo in adozione, si è consultata documentazione e letteratura
tecnica di settore reperibile in rete.
Docente: prof. Gianni Battistotti
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Area dell’autonomia
Modulo di robotica
docenti: Prof. Eugenio Berti_ITP: Prof. Francesco Festi
Premessa
La classe, composta da 19 alunni, ha mostrato un atteggiamento che, in termini di
interesse e impegno, risulta in generale sufficientemente adeguato e commisurato alla
complessità della disciplina, sia durante le ore teoriche che di laboratorio.
L’orario settimanale di 3 ore con la compresenza dell’insegnante teorico-pratico,
ha
consentito al gruppo classe, con qualche eccezione, di sviluppare un discreto livello di
competenze nel campo della programmazione di robot industriali. Nella classe sono emerse
anche alcune eccellenze per le quali si è incentivata la partecipazione a iniziative e progetti
(Robot ritrattista e Air Hockey), con lo scopo di valorizzarne le peculiarità, sostenerne la
motivazione e dare al contempo la possibilità di approfondire le competenze acquisite.
OBIETTIVI
L’erogazione dell’attività, sia durante il lavoro in aula che in laboratorio, ha contribuito
al raggiungimento degli obiettivi generali di apprendimento attesi dal PECUP (Piano Educativo
Culturale Professionale), previsto per gli Istituti Tecnici ad indirizzo tecnologico. In
particolare:
● utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni
innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza;
●
cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della
necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia
professionale;
●
riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa;
●
saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo;
●
essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente
alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario;
●
riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei
diversi processi produttivi;
●
analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo
sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita;
●
riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e
ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali.
CONOSCENZE (conoscere: identificare, catalogare, riconoscere, elencare, spiegare,
definire, enunciare, dimostrare, ricavare,
descrivere, classificare, confrontare,
scegliere, argomentare, dire, valutare, individuare, citare)
1. Saper riconoscere le diverse tipologie di robot, distinguendoli per numero e tipologie
di assi e giunti fornendo esempi degli ambiti di utilizzo.
2. Spiegare la differenza tra sistemi di riferimento assoluti e relativi connessi ai robot.
3. Descrivere alcuni movimenti di base: imbardata, rollio , beccheggio.
4. Conoscere la sintassi dei principali delle principali funzioni e costrutti dei linguaggi di
programmazione Basic.
5. Conoscere la sintassi delle principali funzioni di movimentazione, di comunicazione e di
input/output MelfaBasic.
COMPETENZE (saper agire: riflettere, predire, ipotizzare, ragionare, decidere,
giustificare, supporre, progettare, inventare, costruire, pianificare, valutare,
giudicare)
1. utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore applicando i metodi di misura
per effettuare verifiche, controlli e collaudi;
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
2. utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di
applicazione.
3. analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici, integrando
sensori e attuatori di diverso tipo anche pneumatici ed elettropneumatici;
4. analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla
tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;
5. redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo pertinenti
a situazioni professionali diversificate e rispettando tempi di consegna, giustificando le
scelte operate prospettando eventuali cambiamenti e miglioramenti.
CAPACITÀ (saper svolgere – conoscenze procedurali: utilizzare, rendicontare,
applicare, effettuare, ricavare, eseguire, editare, presentare, controllare,
implementare, documentare, reperire, determinare, dimensionare)
1. Utilizzare in sicurezza la consolle per l’addestramento manuale di un robot utilizzando i
sistemi di riferimento assoluti e relativi.
2. Saper utilizzare i principali costrutti di programmazione e le principali funzioni dei
linguaggi Basic e LabView per strutturare programmi di diversa complessità.
3. Saper consultare le guide in linea e i manuali per autodocumentarsi relativamente alle
problematiche da risolvere.
4. Saper scrivere codice per far eseguire al robot task di media complessità.
5. Saper utilizzare il pacchetto Mitsubishi RT Tool per la programmazione e la gestione
del robot da PC.
6. Saper implementare semplici interfacce robot-PC.
7. Saper simulare i programmi scritti con RT toolbox.
8. Saper individuare eventuali errori di programmazione ed essere in grado di intervenire
su di essi.
9. Essere in grado di curare la messa a punto di un programma, variandone i parametri
di processo e ottimizzandone le funzionalità.
MODALITÀ DI LAVORO
L’erogazione dell’attività didattica è avvenuta attraverso molteplici modalità con l’obiettivo di
adattarsi ai possibili diversi stili cognitivi degli studenti. In genere comunque, anche quando
la lezione si svolgeva in modalità frontale, si stimolava la partecipazione con frequenti
domande aventi lo scopo di mantenere viva l’attenzione e di ottenere feedback sull’effettiva
comprensione e apprendimento degli argomenti affrontati.
Gran parte del monte ore si è svolto in laboratorio dove si sono incentivate con nuove sfide
le eccellenze e nel contempo si sono attivati interventi di recupero/consolidamento per gli
alunni più in difficoltà. L’attività che sicuramente ha avuto un ruolo centrale è stata la
programmazione e l’integrazione di sistemi di diversa complessità. Ove è stato possibile si è
lavorato per progetti.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Alla fine del modulo si è svolta una prova scritta nella quale si è testata la capacità di
realizzare programmi.
In genere si utilizzano i seguenti criteri di valutazione:
voto 4: Gravemente insufficiente – elaborato o test orale molto lacunoso, svolge o risponde
a meno del 25% dei quesiti o contiene ed evidenzia gravi errori teorico – pratici;
voto 5: insufficiente – elaborato o test orale lacunoso, svolge o risponde tra il 25% e il 50%
dei quesiti evidenziando conoscenze teorico – procedurali parziali e incomplete con un
linguaggio non sempre corretto e adeguato;
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Voto 6: sufficiente - elaborato o test orale parzialmente risolto. Svolge o risponde tra il 50%
e il 70% dei quesiti evidenziando conoscenze teorico – procedurali superficiali con e un
linguaggio semplice ma in genere corretto.
Voto 7: discreto - elaborato o test orale non del tutto risolto. Svolge o risponde tra il 70% e
il 90% dei quesiti evidenziando conoscenze teorico – procedurali in genere corrette anche se
con lievi errori con e un linguaggio semplice con la tendenza a non approfondire.
Voto 8: Buono - elaborato o test orale quasi completo. Svolge o risponde tra il 90% e il
100% dei quesiti evidenziando conoscenze teorico – procedurali corrette anche se con un
linguaggio semplice ma adeguato.
Voto 9: Ottimo - elaborato o test orale completo. Svolge o risponde al 100% dei quesiti
evidenziando conoscenze teorico – procedurali corrette anche con un linguaggio articolato e
di settore.
Voto 10: Eccellente - elaborato o test orale completo. Svolge o risponde al 100% dei quesiti
evidenziando conoscenze teorico – procedurali corrette anche con un linguaggio articolato e
di settore rielaborando in maniera personale i contenuti e proponendo soluzioni creative e
talvolta innovative.
TESTO IN USO: Nessun testo in adozione, si è consultata documentazione e letteratura
tecnica di settore reperibile in rete.
PROGRAMMA SVOLTO
Modulo 1: Generalità sui robot industriali
1.
2.
3.
4.
I robot industriali: Scarsa, antropomorfi, cartesiani, delta.
Ambiti di utilizzo delle diverse tipologie.
Giunti prismatici e giunti rotoidali.
Sistemi di riferimento assoluti e relativi.
Modulo 2: Programmazione e uso dei robot antropomorfi (case study:
movimentazione e programmazione robot antropomorfi Mitsubishi con MelfaBasic e
LabVIEW).
1. La consolle per l’addestramento manuale di un robot.
2. Richiami di programmazione Basic.
3. Elementi del linguaggio di programmazione MelfaBasic con particolare riferimento alle
istruzioni di movimentazione.
4. Studio del pacchetto Mitsubishi RT Tool per la simulazione e la gestione del robot da
PC.
5. Analisi delle istruzioni di comunicazione e di input/output.
6. Richiami di programmazione Labview
7. Programmazione attraverso moduli LabVIEW.
8. Creazione di interfacce robot-PC basate su LabVIEW.
9. Analisi di programmi e semplici interventi di ottimizzazione.
docenti: Prof. Eugenio Berti_ITP: Prof. Francesco Festi
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Area dell’autonomia
docente: Prof. Todeschi Michele
Modulo: HMI
PREMESSA
Nell’area dell’autonomia prevista per le classi quinte dell’indirizzo elettronica automazione il
seguente corso si è svolto come opzionale al parallelo corso di Matematica.
Il corso si è prefissato di portare gli studenti ad apprendere ed applicare l’utilizzo software di
interfaccia uomo macchina della ditta Siemens.
Poiché gli alunni della classe 5Aea non hanno, durante l’anno scolastico precedente, utilizzato
l’ultima versione del software di programmazione di PLC dedicato, si è dovuto affrontare
anche la programmazione in TIA PORTAL V13.
Sette studenti della classe 5Aea hanno seguito il corso con interesse e partecipazione
diversificata; mentre uno di essi ha raggiunto la mera sufficienza nel profitto tre alunni si
sono impegnati con assiduità acquisendo competenze di buon livello; per gli altri l’impegno è
stato discreto.
Il corso, sostanzialmente operativo si è basato sull’uso del software dedicato.
Il corso è durato nove settimane per un totale di 31,5 ore.
OBIETTIVI DIDATTICI Al termine del corso gli studenti hanno appreso le basi della
programmazione e l’utilizzo di un pannello touch screen Siemens come
interfaccia tra operatore e processo automatizzato.
Collegamento con materie dell’anno precedente:
Tecnologie, disegno e progettazione di sistemi elettronici: programmazione del PLC con STEP7
programma svolto:
PROGRAMMAZIONE DEL PLC:
•
introduzione al software TIA PORTAL:
•
operazioni con i bit (AND, OR, OUT, NOT, SET, RESET, FRONTE DI SALITA e
DISCESA, …)
•
uso di funzioni matematiche
•
utilizzo di contatori
•
utilizzo di temporizzatori
•
parametrizzazione delle funzioni
•
programmazione di blocchi funzionali e relativi blocchi dati
PROGRAMMAZIONE DEL PANNELLO OPERATORE
•
Programmazione della struttura organizzativa delle pagine e della navigazione tra
le stesse
•
Programmazione del collegamento del pannello al PLC
•
Uso delle variabili del PLC all’interno del pannello operatore
•
Animazione visiva degli oggetti inseriti nel pannello operatore
•
Animazione della posizione degli oggetti inseriti nel pannello operatore
•
Gestione utenti
•
Uso di:
pulsanti (in formato testo e in formato grafico)
Grafiche
campi di ingresso e di uscita
barre grafiche e grafici per la visualizzazione del processo
UTILIZZO DEL PANNELLO OPERATORE:
•
collegamento hardware del pannello al PLC e verifica della sua programmazione
24
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
COMPETENZE RAGGIUNTE
Gli studenti sono stati in grado di scrivere un programma in TIA PORTAL, collaudarlo,
programmare il pannello di controllo, simulare il suo funzionamento e collaudarlo dopo averlo
collegato al PLC .
Mezzi utilizzati:
lavagna luminosa
supporti informatici
guide fornite dalla Casa costruttrice
Strumenti di valutazione:
partecipazione alle attività
docente: Prof. Todeschi Michele
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Area dell’autonomia
docente: Prof.ssa Krampera Patrizia
Modulo di MATEMATICA
Insegnante Krampera Patrizia
Alle ore di autonomia di matematica hanno partecipato undici studenti, dimostrando interesse
e attenzione alla materia. Quattro di questi hanno ottenuto risultati molto brillanti emergendo
in modo particolare tra i compagni che comunque hanno raggiunto la sufficienza.
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Nuova matematica a colori Leonardo Sasso. Ed Petrini
La docente
prof.ssa Patrizia Krampera
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
MATERIA: Sistemi Automatici
docente: Prof. Eugenio Berti
Premessa
La classe, composta da 19 alunni, ha mostrato un atteggiamento generale che, in termini
di interesse e impegno, risulta in genere adeguato e commisurato alla complessità della
disciplina, sia durante le ore teoriche che di laboratorio.
L’orario settimanale di 3 ore teoriche e 3 ore laboratoriali, queste ultime con la
compresenza dell’insegnante tecnico-pratico, ha consentito al gruppo classe di sviluppare le
competenze previste in uscita ad un livello generalmente intermedio. Le ore di laboratorio
sono state dedicate perlopiù a tematiche riguardanti la programmazione, l’interfacciamento
tra sistemi, l’implementazione di interfacce uomo macchina e la sintesi e l’integrazione di
sistemi anche complessi. Nella classe sono emerse anche alcune eccellenze per le quali si è
incentivata la partecipazione a iniziative e progetti (Progetto robocup, robot-pittore, robotairhockey), con lo scopo di valorizzarne le peculiarità, sostenerne la motivazione e dare al
contempo la possibilità di approfondire le competenze acquisite.
Due moduli del programma sono stati svolti anche in modalità CLIL per favorire
l’acquisizione dei contenuti disciplinari e della lingua inglese in forma integrata. In tale
modalità si è privilegiato soprattutto il lavoro di gruppo con lo scopo di promuovere il lavoro
in team, competenza essenziale per il mondo aziendale e produttivo.
OBIETTIVI
L’erogazione dell’attività, sia durante il lavoro in aula che in laboratorio, ha contribuito al
raggiungimento degli obiettivi generali di apprendimento attesi dal PECUP (Piano Educativo
Culturale Professionale), previsto per gli Istituti Tecnici ad indirizzo tecnologico. In
particolare:
•
utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni
innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza;
•
cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della
necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia
professionale;
•
riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa;
•
saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo;
•
essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente
alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario;
•
riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei
diversi processi produttivi;
•
analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo
sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita;
•
riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e
ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali.
CONOSCENZE (conoscere: identificare, catalogare, riconoscere, elencare, spiegare,
definire, enunciare, dimostrare, ricavare,
descrivere, classificare, confrontare,
scegliere, argomentare, dire, valutare)
1. Saper descrivere la struttura generale di un sistema automatico di acquisizione dati,
misura e controllo.
2. Descrivere un sistema RC o RL in termini di equazioni differenziali;
3. Enunciare la definizione di trasformata di Laplace e le sue proprietà principali.
27
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
4. Ricavare la trasformata dei principali segnali test.
5. Enunciare e definire i parametri fondamentali della risposta al gradino unitario di un
sistema a poli complessi e coniugati (tempo di salita, tempo di ritardo, tempo di
assestamento);
6. Descrivere e spiegare la struttura generale di un sistema di controllo;
7. Spiegare in che cosa consiste la tecnica di regolazione e in particolare la tecnica PID;
8. Descrivere la struttura e la funzione di trasferimento di ogni blocco del PID;
9. Spiegare l’effetto di ciascuna delle componenti del PID sul sistema chiuso in
retroazione confrontandone gli effetti i vantaggi e gli svantaggi.
10. Dire quali potrebbero essere alcune possibili realizzazioni per un PID.
11. Definire la funzione di trasferimento di un sistema dinamico lineare.
12. Saper descrivere uno schema a blocchi riconoscendone la topologia (blocchi in in
cascata, in parallelo, retroazione negativa e positiva).
13. Valutare la stabilità di un sistema basandosi sui poli della funzione di trasferimento.
14. Descrivere la funzione svolta e la modalità operativa delle principali funzioni e
costrutti dei linguaggi C, Processing e SCL.
15. Descrivere le principali caratteristiche del protocollo seriale: velocità di trasmissione,
tensioni associate ai livelli logici, bit di stop e parità.
16. Descrivere e spiegare, anche in lingua inglese le grandezze, le parti e le modalità
costruttive, i principi di funzionamento del motore in corrente continua e del motore
brushless.
17. Spiegare, anche in lingua inglese, vantaggi e svantaggi del motore in corrente
continua e brushless.
18. Descrivere e disegnare il circuito equivalente di un motore in corrente continua
spiegandone i singoli elementi e ricavandone l’equazione differenziale che lo descrive;
19. Descrivere la situazione di un motore allo spunto (anche in inglese);
20. Ricavare le curve coppia-velocità angolare e Potenza resa-velocità angolare (in
inglese); argomentando rispetto alla scelta del punto di lavoro ottimo. (anche in lingua
inglese);
21. Spiegare in che cosa consiste un segnale PWM;
22. Partendo dalle equazioni elettriche e meccaniche ricavare lo schema a blocchi di un
motore in corrente continua e la sua funzione di trasferimento giustificando il controllo
PWM del motore DC. (anche in lingua inglese);
23. Elencare i diversi livelli del modello di riferimento ISO-OSI spiegandone brevemente la
funzione e fornendo esempi di protocolli per ogni livello (in lingua inglese);
24. Evidenziare la differenza tra protocollo TCP e UDP .
25. Evidenziare le problematiche connesse con l’indirizzamento IPv4 e citare quali possibili
soluzioni sono state adottate;
26. Riconoscere un indirizzo in Classe A, B oppure C evidenziando le principali criticità del
metodo di indirizzamento Classful (anche in lingua inglese);
27. Descrivere la funzione di una NetMask nell’ambito dell’indirizzamento Classless (anche
in lingua inglese);
28. Spiegare la funzione svolta nell’architettura di rete dagli Hubs dagli Switches e dai
Routers, evidenziando vantaggi e svantaggi nel loro utilizzo;
29. Spiegare in che cosa consiste il NAT degli indirizzi e la funzione svolta dai server
DHCP e DNS.
COMPETENZE (saper agire: riflettere, predire, ipotizzare, ragionare, decidere,
giustificare, supporre, progettare, inventare, costruire, pianificare, valutare,
giudicare)
1. utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore applicando i metodi di misura
per effettuare verifiche, controlli e collaudi;
2. utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di
applicazione.
3. analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici, integrando
sensori e attuatori di diverso tipo anche pneumatici ed elettropneumatici;
4. analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla
28
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;
5. redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo pertinenti
a situazioni professionali diversificate e rispettando tempi di consegna, giustificando le
scelte operate prospettando eventuali cambiamenti e miglioramenti.
CAPACITÀ (saper svolgere – conoscenze procedurali: utilizzare, rendicontare,
applicare, effettuare, ricavare, eseguire, editare, presentare, controllare,
implementare, documentare, reperire, determinare, dimensionare)
1. Utilizzare strumenti di misura analogici, digitali e virtuali.
2. Calcolare la trasformata di Laplace di alcuni segnali test e di segnali composti da
segnali test applicando le proprietà e i teoremi delle trasformate.
3. Calcolare l’antitrasformata di Laplace di funzioni razionali fratte a poli semplici e
complessi coniugati di molteplicità 1.
4. Risolvere il circuito RL e RC con il metodo delle trasformate.
5. Determinare le equazioni differenziali che descrivono un circuito RL o RC.
6. Calcolare la funzione di trasferimento di un sistema applicando i principi dell’algebra
degli schemi a blocchi.
7. Utilizzare schede a microcontrollore (Arduino) per integrare sistemi automatici di
controllo.
8. Utilizzare linguaggi di programmazione ad alto livello (C, Processing, SCL) per
controllare sistemi automatici e realizzare interfacce di controllo.
9. Eseguire misure sui segnali, analogici e digitali, di input/outpput per diagnosticare
malfunzionamenti.
10. Utilizzare apparecchiature e mezzi per la trasmissione dati.
11. Utilizzare il protocollo seriale per interfacciare Arduino con Processing e in generale
per scambiare dati tra due sistemi.
12. Utilizzare LCD per visualizzare le grandezze significative di ingresso/uscita.
13. Gestire sensori analogici e digitali di diverso tipo.
14. Gestire gli ingressi digitali in modalità polling e interrupt.
15. Sviluppare e implementare programmi applicativi per il monitoraggio e il controllo di
sistemi automatici a complessità crescente.
16. Programmare e gestire componenti e sistemi programmabili di crescente complessità
nei contesti specifici.
17. Realizzare programmi a complessità crescente relativi alla gestione di sistemi
automatici in ambiente civile.
18. Realizzare programmi a complessità crescente relativi all’acquisizione ed elaborazione
dati in ambiente industriale (cenni di SCL su PLC)
19. Misurare con il banco di prova in dotazione e con una pinza amperometrica, coppia,
velocità angolare, e corrente negli avvolgimenti di un motore in corrente continua,
calcolando la potenza assorbita dalla rete quella resa all’albero. Tracciare quindi i
grafici coppia – numero di giri e potenza – numero di giri evidenziando i punti
caratteristici (anche in inglese) ;
20. Saper comandare con scheda a microcontrollore, utilizzando le uscite PWM, un piccolo
motore in corrente continua;
21. Assegnare opportunamente indirizzi IP in relazione ai dispositivi da utilizzare e alle
indicazioni degli amministratori di rete;
22. Dimensionare reti e sottoreti basate sul protocollo IPv4 definendo piani di
indirizzamento.
MODALITÀ DI LAVORO
L’erogazione dell’attività didattica è avvenuta attraverso molteplici modalità con l’obiettivo di
adattarsi ai possibili diversi stili cognitivi degli studenti. In genere comunque, anche quando
la lezione si svolgeva in modalità frontale, si stimolava la partecipazione con frequenti
domande aventi lo scopo di mantenere viva l’attenzione e di ottenere feedback sull’effettiva
comprensione e apprendimento degli argomenti affrontati. Una notevole parte di programma
29
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
è stata svolta in modalità CLIL (in lingua inglese), privilegiando il lavoro di gruppo per
aumentare il tempo di interazione in lingua tra gli studenti (Student Talking Time) e ridurre il
tempo in cui è l’insegnante a parlare (Teacher Talking Time). Spesso si è fatto ricorso alla
multimedialità, a filmati, all’utilizzo della LIM e degli smartphone degli studenti, connessi con
software specifici, per incrementare l’interattività e stimolare la partecipazione.
Metà del monte ore si è svolto in laboratorio dove si sono incentivate con nuove sfide le
eccellenze e nel contempo si sono attivati interventi di recupero/consolidamento per gli alunni
più in difficoltà. L’attività che sicuramente ha avuto un ruolo centrale è stata
la
programmazione e l’integrazione di sistemi di diversa complessità. Ove è stato possibile si è
lavorato per progetti.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Per ogni quadrimestre si sono svolte due prove scritte, un orale o una presentazione di un
lavopro di gruppo, e l’esame di un progetto o relazione (valido come prova orale).
In genere si utilizzano i seguenti criteri di valutazione:
voto 4: Gravemente insufficiente – elaborato o test orale molto lacunoso, svolge o risponde
a meno del 30% dei quesiti o contiene ed evidenzia gravi errori teorico – pratici;
voto 5: insufficiente – elaborato o test orale lacunoso, svolge o risponde tra il 30% e il 50%
dei quesiti evidenziando conoscenze teorico – procedurali parziali e incomplete con un
linguaggio non sempre corretto e adeguato;
Voto 6: sufficiente - elaborato o test orale parzialmente risolto. Svolge o risponde tra il 50%
e il 70% dei quesiti evidenziando conoscenze teorico – procedurali superficiali con e un
linguaggio semplice ma in genere corretto.
Voto 7: discreto - elaborato o test orale non del tutto risolto. Svolge o risponde tra il 70 e il
90% dei quesiti evidenziando conoscenze teorico – procedurali in genere corrette anche se
con lievi errori con e un linguaggio semplice con la tendenza a non approfondire.
Voto 8: Buono - elaborato o test orale quasi completo. Svolge o risponde tra il 90% e il
100% dei quesiti evidenziando conoscenze teorico – procedurali corrette anche se con un
linguaggio semplice ma adeguato.
Voto 9: Ottimo - elaborato o test orale completo. Svolge o risponde al 100% dei quesiti
evidenziando conoscenze teorico – procedurali corrette anche con un linguaggio articolato e
di settore.
Voto 10: Eccellente - elaborato o test orale completo. Svolge o risponde al 100% dei quesiti
evidenziando conoscenze teorico – procedurali corrette anche con un linguaggio articolato e
di settore rielaborando in maniera personale i contenuti e proponendo soluzioni creative e
talvolta innovative.
SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME
La simulazione di seconda prova si è svolta mercoledì 4 maggio
14.30 circa .
dalle ore 8.00 alle ore
TESTO IN USO: Nessun testo in adozione, si è consultata documentazione e letteratura
tecnica di settore reperibile in rete.
PROGRAMMA SVOLTO
30
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Modulo 1: Teoria classica dei sistemi e regolatori standard PID
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Sistemi dinamici e loro descrizione tramite equazioni differenziali (cenni);
Definizione di trasformata di Laplace e sue proprietà;
Calcolo della trasformata di Laplace per alcuni segnali test;
Definizione di funzione di funzione di trasferimento e algebra degli schemi a blocchi;
Sistemi reazionati: regolatore, attuatore, trasduttore, elemento di confronto;
Regolatori standard : P, PI, PD, PID. Le caratteristiche peculiari e il loro impiego;
Cenni sulla stabilità dei sistemi.
Modulo2: Programmazione di Arduino e interfacciamento di Arduino in ambiente di
programmazione PROCESSING
1. Interfacciamento con LCD
2. Esempi di automi tratti da applicazioni concrete:
•
realizzazione di sistemi basati su sensore di rilevazione della distanza a
capsula ultrasonica;
•
realizzazioni di applicazioni con sensori di temperatura LM 335 e/o LM35
e altri sensori analogici.
•
pilotaggio dei motori in corrente continua con tecnica PWM.
3. L'ambiente di sviluppo Processing. Elementi del linguaggio:
◦ setup(), draw() e frameRate()
◦ L'area di lavoro e il sistema di coordinate associato: size()
◦ gestire colori fill(), background();
◦ creare forme: rect(), quad(), ellipse(), line()
◦ gestione dei testi: test()
◦ gestione del mouse
◦ come creare animazioni
◦ gestione di immagini.
4. Interfacciamento tra Arduino e Processing tramite protocollo seriale.
Modulo 3: DC Motors (IN MODALITA’ CLIL)
1. main electromagnetic units and relations;
2. The Faraday - Neumann – Lenz‘s law;
3. DC Motor: how it work (brushed motor);
4. stall current and stall torque;
5. differential equations of a DC motor;
6. Block diagram of a DC Motor and PWM speed control.
7. Brushless motors.
Modulo 4: Cenni di Programmazione in ambiente TIA PORTAL SIEMENS e linguaggio
SCL
1. Il PLC Siemens e l’ambiente TIA PORTAL.
2. Il linguaggio SCL per PLC Siemens (Cenni e qualche esempio).
3.
Modulo 5: Internetworking (IN MODALITA’ CLIL)
1. ISO – OSI stack and TCP/IP protocol suite
2. network devices: hub, switch and routers;
3. IPv4 and IPv6
4. IPv4 classful addressing method;
5. IPv4 classless addressing method: net mask and subnetting;
6. Network devices: Hubs, Switches and Routers;
7. NAT and DNS e DHCP.
docenti: Prof. Eugenio Berti_ITP: Prof. Gianni Cumer
31
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Scienze motorie
docente: Prof. F, Culmone
Premessa
Il rendimento della classe e’ stato complessivamente e individualmente positivo. Alla
valutazione oggettiva delle esercitazioni si è affiancata una valutazione soggettiva relativa al
raggiungimento degli obiettivi didattico-educativi stabiliti per le classi QUINTE dall’area
educazione fisica e da quelli fissati in sede di programmazione annuale del consiglio di classe.
Il gruppo classe è parso in conclusione di anno non molto affiatato a causa di alcune
individualità che hanno disturbato un corretto sviluppo di relazioni interpersonali.
OBIETTIVI:
Consolidamento e personalizzazione dell’abitudine al riscaldamento prima di un impegno
motorio (corsa - stretching - es. di mobilità).
Consolidamento e potenziamento dell’abitudine al lavoro muscolare per il tronco (addominali,
dorsali e lombari) e con sovraccarichi per gli arti inferiori e superiori.
Creare l’abitudine al lavoro in gruppo/squadra
CONOSCENZE
1. Conoscere tecnica e tattica dei fondamentali individuali e di squadra del gioco della
pallavolo, pallacanestro e del gioco del calcio.
2. Conoscere il Core stability e il Core Training.
COMPETENZE
• Saper applicare la metodologia del potenziamento muscolare.
• Imparare a praticare correttamente alcuni f.individuali degli sport di squadra
CAPACITÀ
1. Saper svolgere correttamente gli esercizi per il miglioramento della coordinazione
volontaria e il potenziamento dell’equilibrio in condizioni dinamiche.
2. Saper ricoprire i ruoli nei giochi di squadra.
MODALITÀ DI LAVORO
Esercitazioni pratiche strutturate e semistrutturate individuali e in gruppo.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Prove oggettive e rilevazione soggettiva dei risultati raggiunti
TESTO IN USO:
Nesuno
PROGRAMMA SVOLTO
Modulo 1 : Gli sport di squadra del basket, volley e calcio e individuali del tennis.
Modulo 2: Core stability e core training
docente: Prof. Francesco, Culmone
32
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Elettrotecnica ed Elettronica
docente: Prof.ssa Rita Iacovone
RELAZIONE
La classe 5^Aea, che conosco fin dalla terza, è composta da 19 alunni,di cui 18 maschi e 1
femmina tutti provenienti dal nucleo iniziale. I primi giorni di questo anno scolastico sono
stati dedicati a sintetizzare le conoscenze pregresse e ad approfondire alcuni prerequisiti
posseduti dagli alunni solo parzialmente.
La condotta della classe si è rivelata alquanto corretta, anche se, in un quadro più ampio, non
sono mancati atteggiamenti relazionali di gruppo a scapito dell’attenzione e della
partecipazione necessarie all’apprendimento degli obiettivi disciplinari della materia.
Il profitto della classe mediamente è da considerarsi accettabile; ci sono alcuni ragazzi che si
distinguono per impegno e motivazione e sono riusciti ad ottenere risultati eccellenti.
Il programma effettivamente svolto è in linea di massima quello stabilito nella
programmazione iniziale.
Le lezioni sono state articolate da una parte teorica e da una parte esercitativa. Le
esercitazioni sono servite al fine di sviluppare un uso ragionato e critico dei concetti e
dei metodi proposti durante la parte teorica della lezione.
Le conoscenze ed il grado di apprendimento degli alunni è stato valutato attraverso sei
prove scritte ed un minimo di quattro prove orali suddivise equamente nei due
quadrimestri. Le ulteriore prove scritte ed orali sono state svolte per gli alunni che
volevano recuperare o migliorare la loro valutazione.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione delle conoscenze acquisite dagli alunni, per le
prove orali si è tenuto conto di: contenuti, capacità espressive e capacità critiche.
Per le prove scritte: esattezza del percorso di svolgimento, ordine e proprietà di
linguaggio.
Le attività di laboratorio si sono svolte con esperienze guidate; valutate sia sulla base di
relazioni, sia sulla loro capacità di affrontare apposite prove individuali
33
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Competenze di indirizzo in esito del secondo biennio e quinto anno
applicare nello studio e nella progettazione di impianti e apparecchiature elettriche ed
elettroniche i procedimenti dell’elettrotecnica e dell’elettronica
utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per
effettuare verifiche, controlli e collaudi
analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle
apparecchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e
interfacciamento ·
analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela
della persona, dell’ambiente e del territorio. ·
redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali
PROGRAMMA SVOLTO
Richiami sugli Amplificatori Operazionali
Concetti generali (modello ideale e reale).
A.O in configurazione invertente e non invertente.
Sommatore invertente.
Amplificatore differenziale.
Integratore ideale e reale.
Derivatore ideale e reale.
Lo spettro dei segnali
Teorema di Fourier.
Sviluppo in serie di Fourier.
Spettro d’ampiezza di un segnale periodico: onda quadra.
Filtri attivi e passivi del primo ordine
Concetti generali e classificazione.
Funzione di trasferimento.
Definizione di poli e
zeri.
Filtri passivi del 1°ordine:passa alto e passa basso RC: funzione di trasferimento e
diagrammi di Bode.
Filtri attivi del 1°ordine passa basso non invertente e passa alto non invertente:
funzione di trasferimento e diagrammi di Bode.
Filtri passivi del 2° ordine alla Butterworth
Passa basso: funzione di trasferimento, fattore di smorzamento, pulsazione naturale e
diagrammi di Bode.
Passa alto: funzione di trasferimento, fattore di smorzamento, pulsazione naturale e
diagrammi di Bode.
34
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Passa banda: funzione di trasferimento, fattore di smorzamento, pulsazione naturale e
diagrammi di Bode.
Filtri attivi del 2° ordine
Introduzione ai filtri VCVS (Voltage Controlled Voltage Sorce).
Filtro VCVS passa basso a componenti uguali alla Butterworth.
Filtro VCVS passa alto a componenti uguali alla Butterworth.
Acquisizione ed elaborazione dei segnali
Schema generale di un generico sistema di acquisizione ed elaborazione dati.
Il campionamento dei segnali: circuito Sample and Hold e teorema di Shannon.
I convertitori ADC e DAC.
I parametri di un ADC: la caratteristica di trasferimento, l’intervallo di quantizzazione,
l’errore di quantizzazione e il tempo di conversione.
Convertitori ADC: Flash e a successive approssimazioni.
Convertitore DAC: a resistori pesati e a scala R-2R.
Generalità sulle macchine elettriche
Schema a blocchi di un sistema di produzione, trasmissione e utilizzazione dell'energia
elettrica.
Classificazione delle macchine elettriche: statiche e dinamiche.
Potenza e rendimento.
Perdite: perdite nei conduttori, perdite nei circuiti magnetici e perdite meccaniche.
Dati di targa.
Motore asincrono trifase
Principio di funzionamento, avvolgimenti statorici e rotorici.
Cave rotoriche e statoriche.
Coppie polari, velocità del campo magnetico rotante e
scorrimento. Frequenza rotorica.
Principio di funzionamento del motore asincrono trifase.
Circuito equivalente a carico del motore asincrono trifase.
Coppia trasmessa, coppia meccanica e coppia resa.
Potenza trasmessa, potenza meccanica totale e potenza
resa. Potenza, perdite e rendimento della macchina
asincrona.
Funzionamento a vuoto di un motore asincrono trifase.
Circuito per la prova a vuoto del motore asincrono trifase.
Funzionamento a rotore bloccato di un motore asincrono trifase.
Circuito per la prova a rotore bloccato del motore asincrono trifase.
Studio della coppia motrice.
Caratteristica meccanica del MAT.
Libro di testo: Stefano Mirandola, Corso di elettrotecnica ed elettronica-Volume. 3,
Zanichelli
Docenti : Prof.ssa Rita Iacovone
ITP: Francesco Festi
35
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Tecnologie Disegno e Prog. di Sist. Elet. ed Elettronici
docente: Prof. Angelo Gamper
TECNOLOGIA E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI
Docente teorico: Angelo Gamper
ITP: Dante Dossi
RELAZIONE SULLA CLASSE
La classe 5Aea ha mostrato nel corso del triennio, ed in particolare dell’ultimo anno, diversi
gradi di motivazione e di impegno sia nello studio che nel laboratorio, conseguendo differenti
livelli di competenza.
Un primo gruppo di studenti ha lavorato costantemente con interesse ed impegno,
rielaborando
individualmente
quanto
proposto,
dimostrandosi
aperti
ad
accogliere
sollecitazioni e stimoli, frequentando anche momenti di approfondimento proposti in orario
extracurricolare. Il profitto conseguito da tale gruppo di studenti è più che buono.
Un secondo gruppo ha evidenziato un costante impegno conseguendo discrete competenze
ed un livello di preparazione più che discreto.
Una piccola parte di studenti ha mostrato nello studio e nel lavoro un impegno discontinuo
pervenendo comunque ad un livello di preparazione sufficiente.
RELAZIONE ACCOMPAGNATORIA DEL PROGRAMMA
Il programma di “Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici” della sezione A
dell’indirizzo di Elettronica e Elettrotecnica ha il suo nucleo centrale nell’analisi di un progetto
di automazione industriale al fine di predisporre il fascicolo tecnico della macchina.
Gli obiettivi generali della didattica si sono ispirati quindi alla definizione di una figura
professionale versatile, autonoma, adatta ad un lavoro di équipe, con una buona
preparazione di base, informata sulle tecnologie attuali e sui più recenti strumenti di sviluppo
per la progettazione in ambito industriale.
Il raggiungimento di questi obiettivi
ha stimolato nel candidato lo sviluppo sia di
capacità interpretative di eventi fisici sia l’analisi e l’ approfondimento di procedure tecniche
nel campo dell’automazione industriale.
La metodologia didattica utilizzata si è basata necessariamente su strette relazioni
interpersonali tra insegnati e alunni con l’assegnazione di compiti specifici sia al gruppo che ai
singoli componenti. Il lavoro si è svolto per aree progettuali autonome e coordinate, con una
prima parte a
lezioni frontale sui singoli argomenti teorici e successivamente
con
l’insegnamento pratico individuale e/o di gruppo in laboratorio. Gli insegnanti delle materie
d’indirizzo coinvolti nei progetti hanno svolto lezioni nei rispettivi laboratori con trattazioni
teoriche e/o pratiche. Nel laboratorio di automazione industriale è stata fatta la sintesi delle
competenze raggiunte misurandole soprattutto sulle abilità operative conseguite.
36
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
La scelta dei contenuti didattici, oltre a favorire la sintesi degli argomenti trattati nelle
discipline d’indirizzo, ha posto come obiettivo principale quello di ampliare gli aspetti
tecnologici e applicativi dei componenti industriali. La programmazione
didattica
è stata
coordinata con la valutazione del lavoro sia individuale che di gruppo. Si è considerato come
preminente la valutazione della parte progettuale, per meglio testare le conoscenze e
competenze raggiunte.
Per non gravare troppo sul lavoro di laboratorio si è preferito limitare all’essenziale le
prove scritte svolte in modo tradizionale. In queste la "conoscenza" ha assunto un peso
fondamentale, mentre nell'orale è stato privilegiato la disinvoltura espositiva dell’argomento
e la capacità tecnica. Le verifiche orali si sono svolte soprattutto sotto forma di discussioni
sollecitate dal docente, tese a costatare le abilità raggiunte, sia nell'aspetto dell’analisi sia
della sintesi progettuale.
FINALITA' DEL CORSO
La disciplina denominata “Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici”
lavora sulla sintesi delle diverse discipline di indirizzo al fine di condurre lo studente a :
saper organizzare un’ attività progettuale;
saper scegliere le ottimali condizioni tecniche e i migliori strumenti
tecnologici necessari alla costruzione di un processo di automazione
industriale
saper utilizzare le conoscenze tecnologiche apprese nell’ambito delle
discipline;
saper rivisitare e riorganizzare i contenuti di un progetto.
OBIETTIVI DIDATTICI RAGGIUNTI
Al termine del corso l'allievo, affrontando problemi di complessità crescente, ha
acquisito conoscenze e abilità specifiche connesse al procedere necessario nell’automazione
industriale.
Nello specifico sa :
analizzare un ciclo di lavorazione di una macchina automatica;
valutare le informazioni tecniche;
scegliere i componenti tecnologici occorrenti;
documentare in modo specifico le scelte dei materiali.
e quindi ha fatto:
l’analisi dei componenti del sistema;
l’analisi del funzionamento della macchina;
il collaudo;
il fascicolo tecnico.
37
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
PROGRAMMA SVOLTO
I° UNITA’ DIDATTICA
PROGETTO)
SAPERI:
(CONOSCENZE
PER
LO
STUDIO
PRELIMINARE
DEL
elementi di teoria su alcuni sensori industriali;
•
•
A. SENSORI E TRASDUTTORI
Parametri dei trasduttori
Caratteristica di trasferimento
Linearità
Sensibilità
Range di funzionamento
Tempo di risposta
Risoluzione
Classificazione dei trasduttori
Trasduttori di temperatura
Le termoresistenze
Sensori di pressione
Sensori di posizione
Applicazione sui trasduttori.
B. SISTEMI DI RILEVAMENTO:
interruttori di prossimità induttivi
interruttori di prossimità capacitivi
interruttori fotoelettrici
encoder (cenni)
B. MOTORI IN CORRENTE CONTINUA
Caratteristiche dei motori in c.c. – p.p - Brushless
Principi di funzionamento
Regolazione della velocità
Diagrammi funzionali ( coppia, velocità ecc.)
CONOSCENZE:
Lettura ed interpretazione dei fogli tecnici industriali.
II° UNITA’ DIDATTICA (PROGETTAZIONE DI PROCESSI INDUSTRIALI)
SAPERI:
disegno elettrico di impianti industriali con CAD;
disegno di schemi pneumatici con CAD;
analisi degli schemi,(elettrici e pneumatici),
costruzione del diagramma a bolle o simile per analisi
funzionale;
processi di progettazione.
CONOSCENZE:
Caratteristiche tecniche e funzionali delle diverse
tipologie di impianti per l'automazione di macchine e/o impianti di
produzione industriale; Norme CEI di riferimento per la realizzazione di
sistemi di automazione; Tecniche di analisi e codifica di un processo da
automatizzare
mediante
sistemi
gestiti
da
PLC;
Modalità
di
rappresentazione del ciclo di funzionamento automatico della macchina
e/o impianto; Norme CEI per la rappresentazione grafica di schemi
38
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
elettrici relativi al cablaggio di impianti automatici; Caratteristiche
tecniche e funzionali dei componenti hardware utilizzabili in un sistema
di automazione; Criteri per la scelta e la configurazione di un PLC; Il
linguaggio di programmazione dei PLC; Tecniche di programmazione di
un PLC; Tecniche per il collaudo simulato di un programma.
III° UNITA’ DIDATTICA (IL FASCICOLO TECNICO)
SAPERI: realizzazione del fascicolo tecnico di una macchina industriale
attraverso la realizzazione di un progetto concreto di automazione
industriale. Le macchine presenti nel laboratorio di automazione su cui
gli alunni hanno lavorato sono:
stazione di Distribuzione pezzi
stazione di Verifica Pezzo
stazione di Lavorazione pezzi
stazione di manipolazione pezzi
stazione di assemblaggio pezzi
stazione di smistamento finale
stazione di verifica e posizionamento pallet su nastro
trasportatore(Cora1)
stazione di calibratura e inserimento cuscinetti nel pallet
(Cora 2).
PS. In collaborazione con l’area di autonomia alcuni studenti
hanno lavorato su progetti di visione artificiale
per il controllo di Robot e movimentazione di
piccole macchine. Questi progetti vanno parte
integrante del progetto di TDP
Al temine del lavoro svolto lo studente sa quindi analizzare:
La funzionalità della macchina
Le caratteristiche costruttive della stessa
La parte pneumatica di potenza
La parte elettrica di comando
I criteri di scelta dei trasduttori presenti sulla macchina;
e inoltre sa fare:
il controllo della macchina con PLC
le prove di collaudo
la costruzione del fascicolo tecnico che viene portata in sede
di esame.
TESTO IN USO: Nessun testo in adozione, si è consultata e documentazione e letteratura
tecnica di settore reperibile in rete
Docenti: prof. Angelo Gamper
ITP prof Dante Dossi
39
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Religione
docente: Prof. Giancarlo Manara
Testo: Utilizzo di dispense fornite ai ragazzi volta per volta e supporti audiovisivi.
Numero totale di ore: 33
Programma svolto
Nella prima parte dell’anno sono state riprese alcune tematiche affrontate durante
l’anno precedente. In seguito si è passati a nuovi argomenti di attualità a partire dalla
dottrina sociale della Chiesa e dagli insegnamenti della morale cristiana.
•
Le religioni in rapporto ai conflitti. Riflessione sui principi fondamentali della religione, con
riferimenti alla democrazia e al convivere civile. La libertà religiosa e i principi della
convivenza civile.
•
Religione e ambiente: l’uomo custode del creato. La responsabilità cristiana verso la
creazione: la salvaguardia del creato e la sostenibilità ambientale. Alcuni esempi di
negligente vigilanza: il disastro di Chernobyl a 30 anni di distanza.
•
Educazione e Morale: significato di educazione, etica e morale. Le scelte morali
eticamente sostenibili e i valori non negoziabili (la vita). Presentazione di alcune
tematiche relative alla Bioetica: quali i confini della scienza e della medicina? La dottrina
della Chiesa Cattolica a riguardo. Quale confine tra scienza e morale? Analisi di alcuni casi
particolari.
•
Storia della religione cristiana: il cattolicesimo nel novecento. Il Concordato e i Patti
lateranensi. I cattolici in Italia dopo il primo conflitto mondiale. Totalitarismi e religione
cristiana: nazismo, fascismo e stalinismo in rapporto alle confessioni cristiane, protestanti
e ortodosse. Il Partito popolare italiano e Don Sturzo. L’introduzione dei “Patti
Lateranensi” nell’articolo 7 della Costituzione Italiana.
•
Le diverse “confessioni” islamiche: Sunniti e Sciiti. Le divisioni interne all’Islam e le
derive estremiste. Rapporto tra politica e religione nei paesi di religione musulmana. Le
radici e origini dell’ISIS.
•
Il recente sinodo sulla Famiglia: aperture della Chiesa Cattolica sul tema della famiglia,
anche in rapporto alla recente legge Italiana sulle unioni civili.
•
Razzismo e Xenofobia: considerazioni in proposito e analisi dei fenomeni immigratori. La
religione - vista come accoglienza - come deterrente al razzismo e ai nazionalismi, anche
in riferimento all’azione di Papa Francesco (visita ai centri di accoglienza, appelli alla
solidarietà e alla carità concreta). Ripercussioni nel mondo civile ed ecclesiale.
Strumenti e metodi
Sono state utilizzate soprattutto lezioni dialogate con momenti di discussione e di
confronto tra gli allievi e l’insegnante. Si è fatto uso di audiovisivi e di dispense consegnate
volta per volta.
docente: Prof. Giancarlo Manara
40
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
SIMULAZIONI PROVE SCRITTE E GRIGLIE DI VALUTAZIONE
•
Simulazione Prima prova scritta
PRIMA PROVA SCRITTA
PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A -
ANALISI DEL TESTO
Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923
Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599.
1- Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi
di
psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica.
Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di
aver
indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno
il
5 - naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato
si
rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia
idea mi
pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato
sul più
bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di
queste
memorie.
10 - Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere
con lui
i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava
tanto
curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle
tante
verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!...
Dottor S.
Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza, Treviso,
1928), fece studi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo
primo romanzo, Una vita. Risale al 1898 la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel
1899 Svevo entrò nella azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di
Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si
formò sui classici delle letterature europee. Aperto al pensiero filosofico e scientifico, utilizzò
la conoscenza delle teorie freudiane nella elaborazione del suo terzo romanzo.
1. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.
2. Analisi del testo
41
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli?
2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo?
2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.?
2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché?
2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4),
“memorie” (r. 9).
2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni
collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa,
prendendo spunto dal testo proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e
psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato.
TIPOLOGIA B
GIORNALE”
-
REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale»,
interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni
riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul
quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1.
AMBITO
ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Innamoramento e amore
DOCUMENTI
R. Magritte, Gli amanti (1928) - M. Chagall, La passeggiata (1917-18) - A. Canova, Amore e
Psiche (1788-93)
42
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
«L’innamoramento introduce in questa opacità una luce accecante. L’innamoramento libera il
nostro desiderio e ci mette al centro di ogni cosa. Noi desideriamo, vogliamo assolutamente
qualcosa per noi. Tutto ciò che facciamo per la persona amata non è far qualcosa d’altro e per
qualcun altro, è farlo per noi, per essere felici. Tutta la nostra vita è rivolta verso una meta il
cui premio è la felicità. I nostri desideri e quelli dell’amato si incontrano. L’innamoramento ci
trasporta in una sfera di vita superiore dove si ottiene tutto o si perde tutto. La vita
quotidiana è caratterizzata dal dover fare sempre qualcosa d’altro, dal dover scegliere fra
cose che interessano ad altri, scelta fra un disappunto più grande ed un disappunto più lieve.
Nell’innamoramento, la scelta è fra il tutto e il nulla. […] La polarità della vita quotidiana è fra
la tranquillità ed il disappunto; quella dell’innamoramento fra l’estasi e il tormento. La vita
quotidiana è un eterno purgatorio. Nell’innamoramento c’è solo il paradiso o l’inferno; o
siamo salvi o siamo dannati.»
F. ALBERONI, Innamoramento e amore, Milano 2009
Odio e amo. Forse mi chiedi come io
faccia.
Non so, ma sento che questo mi
accade: è la mia croce.
CATULLO, I sec. a.C. (trad. F. Della
Corte)
Siede la terra dove nata fui
su la marina dove ’l Po discende
per aver pace co’ seguaci sui.
Amor, ch’al cor gentil ratto
s’apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ’l modo ancor
m’offende.
Amor, ch’a nullo amato amar
perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non
m’abbandona.
Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense.
DANTE, Inferno, V, vv. 97-107
Fratelli, a un tempo stesso, Amore e
Morte
ingenerò la sorte.
Cose quaggiù sì belle
altre il mondo non ha, non han le
stelle.
Nasce dall’uno il bene,
nasce il piacer maggiore
che per lo mar dell’essere si trova;
l’altra ogni gran dolore,
ogni gran male annulla.
Bellissima fanciulla,
dolce a veder, non quale
la si dipinge la codarda gente,
gode il fanciullo Amore
accompagnar sovente;
e sorvolano insiem la via mortale,
primi conforti d’ogni saggio core.
G. LEOPARDI, Amore e morte, vv. 116, 1832
Tu m’hai amato. Nei begli occhi fermi
luceva una blandizie femminina;
e più d’ogni conquista cittadina
mi lusingò quel tuo voler piacermi!
Unire la mia sorte alla tua sorte
per sempre, nella casa centenaria!
Ah! Con te, forse, piccola consorte
vivace, trasparente come l’aria,
rinnegherei la fede letteraria
che fa la vita simile alla morte…
G. GOZZANO, La signorina Felicita ovvero la felicità, VI,
vv. 290-301, da I colloqui, 1911
Io ti sento tacere da lontano.
Odo nel mio silenzio il tuo silenzio.
Di giorno in giorno assisto
all’opera che il tempo,
complice mio solerte, va compiendo.
E già quello che ieri era presente
divien passato e quel che ci pareva
incredibile accade.
Io e te ci separiamo.
Tu che fosti per me più che una sposa!
Tu che volevi entrare
nella mia vita, impavida,
come in inferno un angelo
e ne fosti scacciata.
Ora che t’ho lasciata,
la vita mi rimane
quale un’indegna, un’inutile soma,
da non poterne avere più alcun bene.
V. CARDARELLI, Distacco da Poesie, 1942
43
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
2.
AMBITO
SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: 2009: anno della creatività e dell’innovazione
DOCUMENTI
«Unione creativa. L’intenzione è chiara: sensibilizzare l’opinione pubblica, stimolare la ricerca
ed il dibattito politico sull’importanza della creatività e della capacità di innovazione, quali
competenze chiave per tutti in una società culturalmente diversificata e basata sulla
conoscenza. […] Tra i testimonial, il Nobel italiano per la medicina Rita Levi Montalcini e
Karlheinz Brandenburg, l’ingegnere che ha rivoluzionato il mondo della musica contribuendo
alla compressione audio del formato Mpeg Audio Layer 3, meglio noto come mp3.»
G. DE PAOLA, L’Europa al servizio della conoscenza, Nòva, 15 gennaio 2009
«La creatività è una dote umana che si palesa in molti ambiti e contesti, ad esempio nell’arte,
nel design e nell’artigianato, nelle scoperte scientifiche e nell’imprenditorialità, anche sul
piano sociale. Il carattere sfaccettato della creatività implica che la conoscenza in una vasta
gamma di settori - sia tecnologici che non tecnologici - possa essere alla base della creatività
e dell’innovazione. L’innovazione è la riuscita realizzazione di nuove idee; la creatività è la
condizione sine qua non dell’innovazione. Nuovi prodotti, servizi e processi, o nuove strategie
e organizzazioni presuppongono nuove idee e associazioni tra queste. Possedere competenze
quali il pensiero creativo o la capacità proattiva di risolvere problemi è pertanto un
prerequisito tanto nel campo socioeconomico quanto in quello artistico. Gli ambienti creativi e
innovativi - le arti, da un lato, e la tecnologia e l’impresa, dall’altro - sono spesso alquanto
distanziati. L’Anno europeo contribuirà in larga misura a collegare questi due mondi,
dimostrando con esempi concreti l’importanza di equiparare i concetti di creatività e di
innovazione anche in contesti diversi, quali la scuola, l’università, le organizzazioni pubbliche
e private.»
Dalla “Proposta di decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa all’Anno europeo
della creatività e dell’innovazione (2009)”
«Restituire senso alla parola “creatività”. Non è creativo ciò che è strano, o trasgressivo o
stravagante o diverso e basta. Gli italiani, specie i più giovani - ce lo dicono le ricerche hanno idee piuttosto confuse in proposito. […] Bisognerebbe restituire alla parola creatività la
sua dimensione progettuale ed etica: creativa è la nuova, efficace soluzione di un problema. È
la nuova visione che illumina fenomeni oscuri. È la scoperta che apre prospettive fertili. È
l’intuizione felice dell’imprenditore che intercetta un bisogno o un’opportunità, o
l’illuminazione dell’artista che racconta aspetti sconosciuti del mondo e di noi. In sostanza,
creatività è il nuovo che produce qualcosa di buono per una comunità. E che, essendo tale, ci
riempie di meraviglia e gratitudine. […] Creatività è un atteggiamento mentale. Una maniera
di osservare il mondo cogliendo dettagli rilevanti e facendosi domande non ovvie. Uno stile di
pensiero che unisce capacità logiche e analogiche ed è orientato a capire, interpretare,
produrre risultati positivi. In questa vocazione pragmatica e progettuale sta la differenza tra
creatività, fantasia e fantasticheria da un lato, arte di arrangiarsi dall’altro.»
A. TESTA, Sette suggestioni per il 2009, www.nuovoeutile.it
«Essenziale è comprendere il ruolo che le due forme di conoscenza, le due facce della
conoscenza “utile”, possono svolgere: la prima è la conoscenza sul “cosa”, la conoscenza di
proposizioni sui fenomeni naturali e sulle regolarità; la seconda è la conoscenza sul “come”, la
conoscenza prescrittiva, le tecniche. […] Illudersi insomma che l’innovazione nasca in fabbrica
è pericoloso. A una società che voglia davvero cogliere le opportunità dell’economia della
conoscenza servono un sistema di ricerca diffuso e frequenti contatti tra il mondo accademico
44
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
e scientifico e quello della produzione: “la conoscenza deve scorrere da quelli che sanno cose
a quelli che fanno cose”.»
S. CARRUBBA, Contro le lobby anti-innovazione, in «Il Sole 24 ORE», 18 maggio 2003
«La capacità di fare grandi salti col pensiero è una dote comune a coloro che concepiscono
per primi idee destinate al successo. Per solito questa dote si accompagna a una vasta
cultura, mentalità multidisciplinare e a un ampio spettro di esperienze. Influenze familiari,
modelli da imitare, viaggi e conoscenza di ambienti diversi sono elementi senza dubbio
positivi, come lo sono i sistemi educativi e il modo in cui le diverse civiltà considerano la
gioventù e la prospettiva futura. In quanto società, possiamo agire su alcuni di questi fattori;
su altri, no. Il segreto per fare sì che questo flusso di grandi idee non si inaridisca consiste
nell’accettare queste disordinate verità sull’origine delle idee e continuare a premiare
l’innovazione e a lodare le tecnologie emergenti.»
N. NEGROPONTE, capo MIT, Technology Review: Articoli
3.
AMBITO
STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Origine e sviluppi della cultura giovanile
«Gli stili della gioventù americana si diffusero direttamente o attraverso l’amplificazione dei
loro segnali mediante la cultura inglese, che faceva da raccordo tra America ed Europa, per
una specie di osmosi spontanea. La cultura giovanile americana si diffuse attraverso i dischi e
le cassette, il cui più importante strumento promozionale, allora come prima e dopo, fu la
vecchia radio. Si diffuse attraverso la distribuzione mondiale delle immagini; attraverso i
contatti personali del turismo giovanile internazionale che portava in giro per il mondo gruppi
ancora piccoli, ma sempre più folti e influenti, di ragazzi e ragazze in blue jeans; si diffuse
attraverso la rete mondiale delle università, la cui capacità di rapida comunicazione
internazionale divenne evidente negli anni ’60. Infine si diffuse attraverso il potere
condizionante della moda nella società dei consumi, una moda che raggiungeva le masse e
che veniva amplificata dalla spinta a uniformarsi propria dei gruppi giovanili. Era sorta una
cultura giovanile mondiale.»
E.J. HOBSBAWM, Il secolo breve, trad. it., Milano 1997
«La cultura giovanile negli ultimi quattro decenni s’è mossa lungo strade nuove, affascinanti,
ma al tempo stesso, anche pericolose. I diversi percorsi culturali che i giovani hanno
affrontato dagli anni cinquanta ad oggi sono stati ispirati soprattutto dai desideri e dalle
fantasie dell’adolescenza; anche i rapporti spesso conflittuali con gli adulti e l’esperienza
culturale delle generazioni precedenti, tuttavia, hanno profondamente influenzato la loro
ricerca. Essi sono andati fino ai limiti estremi della propria fisicità, hanno esplorato nuove
dimensioni della mente e della realtà virtuale, hanno ridisegnato la geografia dei rapporti
sessuali, affettivi e sociali, hanno scoperto, infine, nuove forme espressive e comunicative.
[...] Le strategie sperimentate dai giovani, in sostanza, propongono tre differenti soluzioni. La
prima, di marca infantile, è fondata sulla regressione e sulla fuga dalla realtà per affrontare il
dolore ed il disagio della crescita. Essa, quindi, suggerisce di recuperare il piacere ed il
benessere nell’ambito della fantasia e dell’illusione. L’esperienza eccitatoria della musica
techno e d’alcune situazioni di rischio, il grande spazio onirico aperto dalle droghe e dalla
realtà virtuale, la dimensione del gioco e del consumo, sono i luoghi privilegiati in cui si
realizza concretamente questo tipo di ricerca. [...] La seconda strategia utilizza la
trasgressione e la provocazione per richiamare l’adulto alle sue responsabilità e per elaborare
le difficoltà dell’adolescenza. [...] La terza strategia, infine, la più creativa, prefigura un modo
nuovo di guardare al futuro, più carico d’affettività, pace e socialità. Essa s’appoggia sulle
capacità intuitive ed artistiche dei giovani, e lascia intravedere più chiaramente una realtà
futura in cui potranno aprirsi nuovi spazi espressivi e comunicativi.»
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
D. MISCIOSCIA, Miti affettivi e cultura giovanile, Milano 1999
«Oggi il termine “cultura giovanile”, quindi, non ha più il significato del passato, non indica più
ribellione, astensionismo o rifiuto del sistema sociale. Non significa più nemmeno
sperimentazione diretta dei modi di vivere, alternativi o marginali rispetto ad un dato sistema
sociale. Cultura giovanile sta ad indicare l’intrinseca capacità che i giovani hanno di
autodefinirsi nei loro comportamenti valoriali all’interno della società della quale sono parte.»
L. TOMASI, Introduzione. L’elaborazione della cultura giovanile nell’incerto contesto europeo,
in L. TOMASI (a cura di), La cultura dei giovani europei alle soglie del 2000, Milano 1998
4.
AMBITO
TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Social Network, Internet, New Media
DOCUMENTI
«Immagino che qualcuno potrebbe dire: “Perché non mi lasciate da solo? Non voglio far parte
della vostra Internet, della vostra civiltà tecnologica, o della vostra società in rete! Voglio solo
vivere la mia vita!” Bene, se questa è la vostra posizione, ho delle brutte notizie per voi. Se
non vi occuperete delle reti, in ogni caso saranno le reti ad occuparsi di voi. Se avete
intenzione di vivere nella società, in questa epoca e in questo posto, dovrete fare i conti con
la società in rete. Perché viviamo nella Galassia Internet.»
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
M. CASTELLS¸ Galassia Internet, trad. it., Milano 20072
«C’è una mutazione in atto ed ha a che fare con la componente “partecipativa” che passa
attraverso i media. Quelli nuovi caratterizzati dai linguaggi dell’interattività, da dinamiche
immersive e grammatiche connettive. [...] Questa mutazione sta mettendo in discussione i
rapporti consolidati tra produzione e consumo, con ricadute quindi sulle forme e i linguaggi
dell’abitare il nostro tempo. Questo processo incide infatti non solo sulle produzioni culturali,
ma anche sulle forme della politica, sulle dinamiche di mercato, sui processi educativi, ecc.
[...] D’altra parte la crescita esponenziale di adesione al social network ha consentito di
sperimentare le forme partecipative attorno a condivisione di informazioni e pratiche di
intrattenimento, moltiplicando ed innovando le occasioni di produzione e riproduzione del
capitale sociale.»
G. BOCCIA ARTIERI, Le culture partecipative dei media. Una introduzione a Henry Jenkins,
Prefazione a H. JENKINS, Fan, Blogger e Videogamers. L’emergere delle culture partecipative
nell’era digitale, Milano 2008
«Ciò che conosciamo, il modo in cui conosciamo, quello che pensiamo del mondo e il modo in
cui riusciamo a immaginarlo sono cruciali per la libertà individuale e la partecipazione politica.
Il fatto che oggi così tanta gente possa parlare, e che si stia raggruppando in reti di citazione
reciproca, come la blogosfera, fa sì che per ogni individuo sia più facile farsi ascoltare ed
entrare in una vera conversazione pubblica. Al contempo, sulla Rete ci sono un sacco di
sciocchezze. Ma incontrare queste assurdità è positivo. Ci insegna a essere scettici, a cercare
riferimenti incrociati e più in generale a trovare da soli ciò che ci serve. La ricerca di fonti
differenti è un’attività molto più coinvolgente e autonoma rispetto alla ricerca della risposta
da parte di un’autorità.»
Y. BENKLER, Intervista del 10 maggio 2007, in omniacommunia.org
«Siamo in uno stato di connessione permanente e questo è terribilmente interessante e
affascinante. È una specie di riedizione del mito di Zeus Panopticon che sapeva in ogni
momento dove era nel mondo, ma ha insito in sé un grande problema che cela un grave
pericolo: dove inizia il nostro potere di connessione inizia il pericolo sulla nostra libertà
individuale. Oggi con la tecnologia cellulare è possibile controllare chiunque, sapere con chi
parla, dove si trova, come si sposta. Mi viene in mente Victor Hugo che chiamava tomba
l’occhio di Dio da cui Caino il grande peccatore non poteva fuggire. Ecco questo è il grande
pericolo insito nella tecnologia, quello di creare un grande occhio che seppellisca l’uomo e la
sua creatività sotto il suo controllo. [...] Come Zeus disse a Narciso “guardati da te stesso!”
questa frase suona bene in questa fase della storia dell’uomo.»
D. DE KERCKHOVE, Alla ricerca dell’intelligenza connettiva, Intervento tenuto nel Convegno
Internazionale “Professione Giornalista: Nuovi Media, Nuova Informazione” – Novembre 2001
«Agli anziani le banche non sono mai piaciute un granché. Le hanno sempre guardate col
cipiglio di chi pensa che invece che aumentare, in banca i risparmi si dissolvono e poi quando
vai a chiederli non ci sono più. [...] È per una curiosa forma di contrappasso che ora sono
proprio gli anziani, e non i loro risparmi, a finire dentro una banca, archiviati come conti
correnti. Si chiama “banca della memoria” ed è un sito internet [...] che archivia esperienze
di vita raccontate nel formato della videointervista da donne e uomini nati prima del 1940.
[...] È una sorta di “YouTube” della terza età.»
A. BAJANI, «YouTube» della terza età, in “Il Sole 24 ORE”, 7 dicembre 2008
«Una rivoluzione non nasce dall’introduzione di una nuova tecnologia, ma dalla conseguente
adozione di nuovi comportamenti. La trasparenza radicale conterà come forza di mercato solo
se riuscirà a diventare un fenomeno di massa; è necessario che un alto numero di
consumatori prendano una quantità enorme di piccole decisioni basate su questo genere di
informazioni. […] Grazie al social networking, anche la reazione di un singolo consumatore a
47
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
un prodotto si trasforma in una forza che potrebbe innescare un boicottaggio oppure avviare
affari d’oro per nuove imprese. [...] I più giovani sono sempre in contatto, attraverso
Internet, come non è mai accaduto prima d’ora e si scambiano informazioni affidabili,
prendendosi gioco, al contempo, di quelle fonti su cui si basavano le generazioni precedenti.
Non appena i consumatori – specialmente quelli delle ultime generazioni – si sentono
compiaciuti o irritati per la cascata di rivelazioni che la trasparenza offre sui prodotti,
diffondono istantaneamente le notizie.»
D. GOLEMAN, Un brusio in rapida crescita, in Intelligenza ecologica, Milano 2009
TIPOLOGIA C: SVILUPPO DI UN ARGOMENTO DI CARATTERE STORICO
Testo d'esame:
Tra gli eventi tragici del XX secolo emerge in particolare l'Olocausto degli Ebrei.
Spiegane le possibili cause, ripercorrendone le fasi e gli eventi, ricordandone gli esiti e
aggiungendo riflessioni personali, scaturite dall'eventuale racconto di testimoni, da letture, da
film o documentari.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
“«Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne», dissi. «Sono le nostre armi più potenti.
Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.» […] La pace
in ogni casa, in ogni strada, in ogni villaggio, in ogni nazione – questo è il mio sogno.
L’istruzione per ogni bambino e bambina del mondo. Sedermi a scuola e leggere libri insieme
a tutte le mie amiche è un mio diritto.” Malala Yousafzai, Christina Lamb, Io sono Malala,
Garzanti, Milano 2014 Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace 2014, è la ragazza
pakistana che ha rischiato di perdere la vita per aver rivendicato il diritto all’educazione anche
per le bambine. Il candidato rifletta criticamente sulla citazione estrapolata dal libro di Malala
Yousafzai ed esprima le sue opinioni in merito, partendo dal presupposto che il diritto
all’educazione è sancito da molti documenti internazionali, come la Convenzione sui diritti del
fanciullo del 1989, ratificata anche dall’Italia con Legge n. 176 del 27 maggio 1991
48
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
•
Simulazione Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Istituto Tecnico Tecnologico “Marconi” - Rovereto
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Simulazione di seconda prova
Indirizzo: ITAT - ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
ARTICOLAZIONE AUTOMAZIONE
Tema di: SISTEMI AUTOMATICI
A.S. 2015-2016
data: 4 maggio 2016
Il candidato svolga la prima parte della prova e due tra i quesiti proposti nella
seconda parte.
PRIMA PARTE
Il miscelatore di un colorificio utilizza per la realizzazione di tinture uno strumento che rileva,
mediante appositi sensori, la composizione del colore scelto dal campionario (pantone). Tale
sistema fornisce in uscita tre tensioni dipendenti dalle lunghezze d’onda delle tre componenti
fondamentali del colore (Red, Green, Blue) secondo la relazione generale:
[V]
dove il pedice “c” indica il colore (R, G, B) e λc rappresenta la relativa lunghezza d’onda delle
componenti fondamentali, che sono:
λR = 0,65 [µm] λG = 0,51 [µm] λB = 0,45 [µm]
Il termine Kc rappresenta il coefficiente relativo alla percentuale della singola componente di
colore presente nella luce composta (0 ≤ KR/G/B ≤ 1 [µm]-1) . Si tenga conto che il colore
bianco è ottenuto con KR = KG = KB = 1 e il nero con KR = KG = KB = 0.
Le tre costanti KR, KG, KB vengono impostate dall’esterno attraverso tre manopole o inviate da
una opportuna interfaccia esterna.
49
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Un sistema programmabile è preposto all'acquisizione dei singoli segnali e della loro somma
mediante un convertitore ADC con dinamica di ingresso compresa tra 0 e 5 Volt.
Ad impstazione avvenuta, premendo un pulsante di start, fisico o su interfaccia di controllo, si
avvia il sistema. Tre elettrovalole, ciascuna connessa ad un erogatore di una delle suddette
componenti di colore, rimarranno aperte in proporzione al relativo Kc per il tempo massimo di
10 secondi (Kc=1 → tempo 10s, Kc=0 → tempo=0s, Kc=0,5 → tempo=5s). I colori vengono
raccolti in un serbatoio provvisto di mescolatore azionato da un motore in corrente continua
comandato da un segnale PWM. Il motore inizierà a far ruotare il mescolatore per 6 minuti
partendo dalla velocita Vi=25% Vmax (velocità massima del motore) fino alla Vf=100%Vmax,
aumentandola del 25% ogni 90 secondi.
Il candidato, utilizzando un sistema di propria conoscenza fatte le eventuali ipotesi aggiuntive
che ritiene opportune deve:
1. disegnare uno schema a blocchi del sistema descrivendo la funzione svolta da
ciascuno di essi.
2. progettare i circuiti che implementano il condizionamento dei singoli segnali
provenienti dai sensori, sapendo che la luce rilevata può variare in tutta la gamma di
colori, dal bianco al nero;
3. scegliere le caratteristiche del convertitore adatto alle specifiche richieste, sapendo
che l’errore massimo accettabile nella rilevazione, riferito ai massimi livelli della
dinamica, è di 0,25%;
4. realizzare il diagramma di flusso di gestione del sistema e codificarne un segmento
significativo nel linguaggio più idoneo compatibilmente al controllore scelto.
SECONDA PARTE
1. Il candidato proponga il tipo di strumentazione più idonea per collaudare il
funzionamento dei circuiti di condizionamento; inoltre fornisca un algoritmo per
verificare il corretto funzionamento del software del sistema.
2. Volendo monitorare anche la temperatura della mescola di colore per manterla
costante a 25°C (con un isteresi di 1°C) del sistema della RIMA PARTE, si progetti un
sitema idoneo allo scopo specificando il sensore di temperatura scelto e giustiuficando
la frequenza di campionamento adottato per la temperatura.
3. Dato il seguente schema a blocchi:
Determinare la funzione di trasferimento e ipotizzare la funzione svolta dal primo dei due
blocchi in cascata.
4. Spiegare che cosa si intende per stabilità di un sistema lineare ed indicare almeno due
metodologie applicabili per la verifica della stabilità di un sistema ad anello chiuso e ad
anello aperto. Basandosi sulle proprie competenze in materia di controlli analogici
fornire quindi un esempio di sistema reale per il quale applicare le metodologie
descritte e trarre le conclusioni dovute.
__________________________________________________________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso di manuali tecnici e di calcolatrice non programmabile.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i
candidati di madrelingua non italiana.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
50
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
•
Simulazioni Terza prova scritta- modalità B
Prima simulazione di terza prova svolta il 22 Aprile
Per tutte le materie della terza prova:
-Durata massima della prova: 3 ore.
-è consentito l’uso di manuali tecnici e di calcolatrice non programmabile.
-è consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i
candidati di madrelingua non italiana.
Matematica
Simulazione di Terza prova dell’Esame di Stato, 22 aprile 2016
Classe V Aea Materia: MATEMATICA
Prof.ssa Patrizia Krampera
Cognome e Nome dell'alunno:
1)
Data l’equazione differenziale omogenea del secondo ordine
Y" + b y ' +c y = 0
Spiegare i casi che si possono presentare dalla discussione del delta. Spiegare poi i
casi che si possono presentare quando l’equazione è completa.
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
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2)
Risolvere :
y" + y ' = cos x – sin x
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Punti:
Voto per la materia:
52
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Tecnologie e Progettazione di Sistemi elettrici ed elettronici
Simulazione di Terza prova dell’Esame di Stato, 22 aprile 2016
Classe V Aea Materia: Tecnologie e Progettazione di Sistemi elettrici ed elettronici
Cognome e Nome dell'alunno:____________________________________
Per le risposte max 15 righe
1
Dato lo schema del trasduttore:
Esercizio 1: Un trasduttore di pressione differenziale
(RS286-709) viene utilizzato per misurare una pressione
variabile nel range 0 Psi¸20Psi. Calcolare il range d’uscita
del trasduttore; commentare brevemente le caratteristiche
del sensore.
Caratteristiche del trasduttore RS286-709
> Struttura a ponte;
> Compensato in temperatura;
> Tensione massima d’uscita 100mV;
> Range di pressione 0Psi¸30Psi;
> Sovrappressione massima 60Psi;
> Tensione di alimentazione 10V.
> Caratteristica di trasferimento (sensibilità/Psi) 3,33 mV/Psi
2
Dato lo schema del trasduttore
Esercizio n° 2
Dato il sensore di temperatura AD590
calcolare la tensione d’uscita alla
temperatura Tx= 70°C
R=1000Ω
3
Data la figura
Sapendo che
VB=5V
Esercizio n° 3
Calcolare la tensione d’ uscita prodotta da
una dinamo tachimetrica sapendo che la
costante K è pari a 5mV/r.p.m. quando la
velocità è di 120giri/S.
Caratteristica di trasferimento della dinamo
tachimetrica: V = Kt • n
53
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Inglese
Simulazione di Terza prova dell’Esame di Stato, 22 aprile 2016
Classe V Aea Materia:__inglese______ Prof. ___Rizzi Manuela____________
Cognome e Nome dell'alunno:___________________________________________
Worldwide, around a billion people have a disability, says the World Health
Organisation.
In Europe and America, this is one in five people. And since they are less likely to be in work,
their poverty rate is about twice as high. So technologies that could help disabled people
contribute more in the workplace - and improve their quality of life - are surely welcome. And
it also makes good business sense. If a million more disabled people could work, the UK
economy alone would grow 1.7%, or £45bn ($64bn), says disability charity Scope.
The eyes have it
Motor neuron disease affects 400,000 people worldwide, including renowned scientist
Professor Stephen Hawking. Multiple sclerosis affects 2.3 million. But neurons controlling eye
movement are more resistant to degenerative diseases. This is also true of other parts of the
face, like the cheek, which Prof Hawking uses to communicate. US company LC Technologies
has invented a device that enables people to control a computer using just their eyes.
Eyegaze Edge is the latest invention of the company, which was founded in 1988 by a group
of engineers in a basement.
It solved the basic scientific problems then, but the early device was cumbersome and very
expensive. "We crammed it in back of a single-engine plane and took it around to towns
where there was a need," says medical director Nancy Cleveland. "Now, it fits in a suitcase in
a commercial aircraft." The technology behind Eyegaze is called Pupil Centre/Corneal
Reflection, or PCCR. A tablet is set up in front of the user, with a small video camera
underneath. A near-infrared LED (light-emitting diode) light illuminates the user's eye.
The camera then measures the distance between the centre of your pupil and the reflection
of LED light on your cornea - the transparent bit of your eye at the front. This tiny distance
shifts as your gaze changes, and this enables a computer to work out exactly where you're
looking. "People have done all kinds of interesting jobs," says Ms Cleveland, "and all they had
was the ability to move their eyes." She says about 12 books have been written using the
device.
Head control
A similar device is the HeadMouse Nano, recently developed by Texas-based Origin
Instruments. A camera tracks the movements of a reflective dot stuck to the user's forehead,
and these motions control a computer cursor. Selections are made using a "sip-puff" switch in
the mouth, or by dwell time - how long the head stays in a certain position. It requires
slightly more motor ability in its users, but is cheaper.
1) Summarize the text in your own words (about 50 words)
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
2) Express your opinion. How could technology improve the quality of private and
work life of the disabled? In which other possible fields of our private life as normal
people could technological devices make a difference? Make examples referring
both to your studies at ITT Marconi and your experience and knowledge of the
difficulties of people with a disability. (120-160 words)
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E’ ammesso l’uso di dizionario monolingue e bilingue
Punti:
Voto per la materia:
55
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Elettrotecnica ed Elettronica
Simulazione di Terza prova dell’Esame di Stato, 22 aprile 2016
Classe V Aea Materia: Elettrotecnica ed Elettronica Prof.ssa Iacovone Rita
Cognome e Nome dell'alunno:___________________________________________
1) Il seguente segnale
v (t ) = 6 + 4 sen ( 2π 10 3 t ) + 2 sen (6π 10 3 t )[V ]
viene campionato
con una frequenza di campionamento fc=5kHz.
Determinare e rappresentare le componenti spettrali in ingresso ed in uscita al
campionatore. Verificare inoltre se il segnale si può ricostruire.
MAX 20 RIGHE
2) Nel filtro passa alto VCVS si ha R1=R2=R=10kΩ, RA=22kΩ e C1=C2=C=10nF. Calcolare
RB in modo che venga soddisfatta la condizione di Butterworth. Disegnare inoltre
l’andamento ideale e reale dei diagrammi di Bode del modulo e della fase.
MAX 26 RIGHE
3) Dimensionare un amplificatore che, ricevendo in ingresso un segnale variabile da 0,4V a
2,3V, fornisca in uscita un segnale Vo da 0V a 5V.
MAX 18 RIGHE
56
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Seconda simulazione di terza prova svolta il 12 maggio
Per tutte le materie della terza prova:
-Durata massima della prova: 3 ore.
-è consentito l’uso di manuali tecnici e di calcolatrice non programmabile.
-è consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i
candidati di madrelingua non italiana.
Matematica
Simulazione di Terza prova dell’Esame di Stato, 12 maggio 2016
Classe V Aea Materia:_Matematica______ Prof.ssa Patrizia Krampera___
Cognome e Nome dell'alunno:___________________________________________
1) Definisci l’integrale indefinito e quello definito di una funzione e spiega le loro proprietà.
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
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2) Calcolare l'area della regione di piano limitata dalla curva y = x^ 3 nell'intervallo chiuso e
limitato [ -3 ; +5 ]
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
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3) Calcolare l'area della regione finita di piano individuata dalle curve di equazione:
y = 4/x
e
y = x2 - 6x + 9
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Punti:
Voto per la materia:
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Storia
Simulazione di Terza prova dell’Esame di Stato, 12 maggio 2016
Classe V Aea Materia: STORIA
Cognome e Nome dell'alunno:___________________________________________
Rispondi alle seguenti domande (max 15 righe)
1. Che cosa si intende con l’espressione di “guerra fredda”? Quali le fasi di questo
“conflitto”
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
2.
Come si sviluppò il fenomeno della Resistenza?
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Inglese
Simulazione di Terza prova dell’Esame di Stato, 12 maggio 2016
Classe V Aea Materia:__inglese______ Prof. ___Rizzi Manuela____________
Cognome e Nome dell'alunno:___________________________________________
Google's self-driving car system could soon be given the same legal definition as a
human driver, paving the way for vehicles without steering wheels or pedals.
The US National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) - which sets rules and
regulations on America's roads - shared its thoughts in a letter to Google made public this
week. Until now, any car without a human driver would not be considered roadworthy.
However, in light of technological advancements, the NHTSA has changed its perspective.
"If no human occupant of the vehicle can actually drive the vehicle, it is more reasonable to
identify the driver as whatever (as opposed to whoever) is doing the driving," it said. "In this
instance, an item of motor vehicle equipment, the Self-Driving System, is actually driving the
vehicle."
Google boost
It means Google's self-driving pod, which has no typical in-car controls, is one crucial step
closer to being allowed on public roads. With the NHTSA's blessing, the car now fits the key
criteria required to pass the Federal Motor Vehicle Safety Standards test.
It's the latest regulatory boost for Google after the US government announced in January a
$4bn plan to create nationwide regulations for self-driving cars.
Secretary of Transportation Anthony Foxx said the initiative would provide consistency
between states. "We are taking great care to embrace innovations that can boost safety and
improve efficiency on our roadways," he added. "Our interpretation that the self-driving
computer system of a car could, in fact, be a driver is significant.
"But the burden remains on self-driving car manufacturers to prove that their vehicles meet
rigorous federal safety standards."
It followed an announcement by the Californian Department of Motor Vehicles (DMV) that
said cars absolutely did need a driver - a ruling Google described as "perplexing".
1) Summarize the text in your own words (about 50 words)
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2) Express your opinion. What do you think about self-driving cars travelling in our
cities? What advantages and disadvantages are there? How has the relationship
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
between man and intelligent machines changed over recent years? (120-160
words)
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E’ ammesso l’uso di dizionario monolingue e bilingue
Punti:
Voto per la materia:
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Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Elettronica
Simulazione di Terza prova dell’Esame di Stato, 12 maggio 2016
Classe V Aea Materia: Elettrotecnica ed Elettronica Prof.ssa Iacovone Rita
Cognome e Nome dell'alunno:___________________________________________
1) Nel circuito di fig.1 sono noti R1=1kΩ, R2=10kΩ e C=10nF. Ricavare la funzione di
trasferimento, determinare la frequenza di taglio, rappresentare i diagrammi di Bode del
modulo e della fase.
Figura1
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64
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
2) Spiegare il funzionamento del convertitore D/A a resistori pesati di fig.2 e determinare la
tensione Vo supponendo VREF=5V.
Figura2
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3) Un motore asincrono trifase a 4 poli, collegato a stella, è alimentato alla tensione di 400V
con frequenza 50Hz. Durante il funzionamento a pieno carico sono state misurate le
seguenti grandezze: I1=16A, cosφ1=0,76, s%=3,4%, PFE=115W, Pj1=160W,
PAV=130W. Calcolare la potenza assorbita, la potenza elettromagnetica, il rendimento e
la coppia resa.
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65
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
PROVA DI TIPOLOGIA A – Analisi del testo
INDICATORI
Padronanza e
uso della
lingua
Conoscenza
dell’argomento
e del contesto
di riferimento
Capacità
logico-critiche
espressive
DESCRITTORI
Correttezza ortografica
VOTO/15
a) buona
2
b) sufficiente (errori di ortografia non gravi)
1,5
c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia)
1
Correttezza sintattica
a) buona
2
b) sufficiente (errori di sintassi non gravi)
1,5
c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti)
1
Correttezza lessicale
a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio
3
b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del
2
lessico
c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto
1
Conoscenza delle caratteristiche formali del testo
a) completa conoscenza delle strutture retoriche del testo e
2,5
consapevolezza della loro funzione comunicativa
b) padroneggia con sicurezza le conoscenze degli elementi
2
formali
c) descrive sufficientemente gli espedienti retorico-formali
1,5
del testo
d) dimostra una conoscenza lacunosa degli espedienti
1
retorico-formali
Comprensione del testo
a) comprende il messaggio nella sua complessità e nelle
2,5
varie sfumature espressive
b) sufficiente comprensione del brano
2-1,5
c) comprende superficialmente il significato del testo
1
Capacità di riflessione e contestualizzazione
a) dimostra capacità di riflessione critica e contestualizza il
brano con ricchezza di riferimenti culturali e approfondimenti
3
personali
b) offre diversi spunti critici e contestualizza in modo
2,5-2
efficace
c) sufficienti spunti di riflessione e contestualizzazione
1,5
d) scarsi spunti critici
1
66
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
PROVA DI TIPOLOGIA B – Articolo di giornale
INDICATORI
Padronanza e
uso della
lingua
Conoscenza
dell’argomento
e del contesto
di riferimento
Capacità
logico-critiche
espressive
DESCRITTORI
Correttezza ortografica
VOTO/15
a) buona
2
b) sufficiente (errori di ortografia non gravi)
1,5
c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia)
1
Correttezza sintattica
a) buona
2
b) sufficiente (errori di sintassi non gravi)
1,5
c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti)
1
Correttezza lessicale
a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio
3
b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del
2
lessico
c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto
1
Coerente con il linguaggio e le modalità della comunicazione
giornalistica
a) sviluppa l’argomento gestendo in modo consapevole le
convenzioni e gli usi giornalistici (uso dei dati, titolo,
2,5
sottotitolo, riferimento al pubblico, etc.)
b) padroneggia con sicurezza gli usi giornalistici
2
c) si attiene correttamente agli usi giornalistici
1,5
d) non si attiene alle modalità di scrittura dell’articolo
1
giornalistico
Presentazione e analisi dei dati
a) presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi
2,5
sensata
b) dispone i dati in modo sufficientemente organico
2-1,5
c) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi
1
Capacità di riflessione e sintesi
a) dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi
3
personale nella trattazione dei dati
b) offre diversi spunti critici e sintetizza in modo efficace
2,5-2
c) sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico
1,5
d) scarsi spunti critici
1
67
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
PROVA DI TIPOLOGIA B – Saggio breve
INDICATORI
Padronanza e
uso della
lingua
Conoscenza
dell’argomento
e del contesto
di riferimento
Capacità
logico-critiche
espressive
DESCRITTORI
Correttezza ortografica
a) buona
b) sufficiente (errori di ortografia non gravi)
c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia)
Correttezza sintattica
a) buona
b) sufficiente (errori di sintassi non gravi)
c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti)
Correttezza lessicale
a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio
b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del
lessico
c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto
Struttura e coerenza dell’argomentazione
a) imposta l’argomentazione gestendo con sicurezza gli
elementi per la redazione di un saggio breve
b) si serve consapevolmente degli elementi per la redazione
di un saggio breve
c) padroneggia sufficientemente gli elementi per la
redazione di un saggio breve
d) non si attiene alle modalità di scrittura del saggio breve
Presentazione e analisi dei dati
a) presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi
sensata
b) dispone i dati in modo sufficientemente organico
c) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi
Capacità di riflessione e sintesi
a) dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi
personale nella trattazione dei dati
b) offre diversi spunti critici e sintetizza in modo efficace
c) sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico
d) scarsi spunti critici
VOTO/15
2
1,5
1
2
1,5
1
3
2
1
2,5
2
1,5
1
2,5
2-1,5
1
3
2,5-2
1,5
1
68
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
PROVA DI TIPOLOGIA C – Tema storico
INDICATORI
Padronanza e
uso della
lingua
Conoscenza
dell’argomento
e del contesto
di riferimento
Capacità
logico-critiche
espressive
DESCRITTORI
Correttezza ortografica
a) buona
b) sufficiente (errori di ortografia non gravi)
c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia)
Correttezza sintattica
a) buona
b) sufficiente (errori di sintassi non gravi)
c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti)
Correttezza lessicale
a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio
b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del
lessico
c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto
Conoscenza degli eventi storici
a) piena (sviluppa esaurientemente tutti i punti con
ricchezza di notizie)
b) sufficiente (sviluppa tutti i punti, sufficienti conoscenze)
c) appena sufficiente/mediocre (troppo breve, sommarie
conoscenze)
d) alcune parti del tema sono fuori traccia/non sono state
sviluppate
Organizzazione della struttura del tema
a) il tema è organicamente strutturato
b) il tema è sufficientemente organizzato
c) il tema è solo parzialmente organizzato
Capacità di riflessione, analisi e sintesi
a) presenta i dati storici fornendo fondate sintesi e giudizi
personali
b) sa analizzare la situazione storica e fornisce sintesi
pertinenti
c) sufficiente (ripropone correttamente la spiegazione
dell’insegnante o l’interpretazione del libro di testo)
d) non dimostra sufficienti capacità di analisi e sintesi
VOTO/15
2
1,5
1
2
1,5
1
3
2
1
2,5
2
1,5
1
2,5
2-1,5
1
3
2,5-2
1,5
1
69
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
PROVA DI TIPOLOGIA D – Tema di ordine generale
INDICATORI
Padronanza e
uso della
lingua
Conoscenza
dell’argomento
e del contesto
di riferimento
Capacità
logico-critiche
espressive
DESCRITTORI
Correttezza ortografica
a) buona
b) sufficiente (errori di ortografia non gravi)
c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia)
Correttezza sintattica
a) buona
b) sufficiente (errori di sintassi non gravi)
c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti)
Correttezza lessicale
a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio
b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del
lessico
c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto
Sviluppo delle richieste della traccia
a) pieno (sviluppa esaurientemente tutti i punti)
b) sufficiente (sviluppa tutti i punti)
c) appena sufficiente/mediocre (troppo breve)
d) alcune parti del tema sono fuori traccia/non sono state
sviluppate
Organizzazione della struttura del tema
a) il tema è organicamente strutturato
b) il tema è sufficientemente strutturato
c) il tema è disorganico (argomenti casualmente disposti)
Capacità di approfondimento e di riflessione
a) presenta diversi spunti di approfondimento critico
personale e riflessioni fondate
b) dimostra una buona capacità di riflessione/critica
c) sufficiente capacità di riflessione/critica
d) non dimostra sufficienti capacità di riflessione/critica
VOTO/15
2
1,5
1
2
1,5
1
3
2
1
2,5
2
1,5
1
2,5
2-1,5
1
3
2,5-2
1,5
1
70
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA
Anno scolastico 2014-2015
Esame di Stato
Griglia di valutazione per la seconda prova
COGNOME E NOME _______________________
Per ogni descrittore (colonna) attribuire un punteggio secondo gli intervalli specificati.
Conoscenze e
acquisizione dei
contenuti
Competenze
linguistiche ed
espressive
punti
1-6
Non conosce gli aspetti
fondamentali del
problema e degli
argomenti; l'elaborato è
privo di dati e
informazioni
Comunica con un
linguaggio incerto e
approssimativo,
usa termini
impropri tanto da
compromettere la
comprensione del
messaggio
7-9
Possiede le conoscenze
ed utilizza
correttamente i
contenuti della disciplina
1011
1213
Utilizza linguaggi di
settore, registri
linguistici
appropriati con stile
personale e
creativo
punti
1-6
Non individua i
concetti chiave ed è
nella totale incertezza
degli aspetti
significativi
7-9
Coglie solo
parzialmente gli
aspetti essenziali
destreggiandosi con
difficoltà all'interno
della disciplina
7-9
1011
Presenta spiegazioni
complessivamente
corrette e l'analisi
contiene lievi errori.
10-11
1213
Risponde con
spiegazioni sicure,
individua i diversi
aspetti trattati del
problema, coglie i
rapporti concettuali
tra i vari elementi
12-13
1415
Fornisce spiegazioni
complete applicando
conoscenze e
collegamenti in ambiti
disciplinari diversi
operando
approfondimenti
autonomi, personali
e/o innovativi
14-15
Si esprime con
correttezza usando
un lessico specifico
1415
Raccoglie informazioni
autonome, possiede
conoscenze complete e
articolate
Si esprime con un
lessico semplice,
talvolta non
appropriato
Capacità critiche di
rielaborazione
personale
1-6
Usa in modo
incerto la lingua
con un lessico non
sempre appropriato
Conosce gli argomenti in
modo frammentario,
parziale e superficiale
Ha una conoscenza
corretta e scolastica
punti
Totale punteggio ______________
Media (Totale punteggio:3)_____________________
Voto Prova (arrotondamento media) _________
71
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA RISERVATA ALLE
LINGUE STRANIERE
Alunno _____________________________________Data ____________________
Classe ______________________________________Materia ________________
Giudizio
COMPLETAMENTE NEGATIVO
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
PIENAMENTE INSUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
SUFFICIENZA STRETTA
SUFFICIENZA PIENA
DISCRETO
PIÙ CHE DISCRETO
BUONO
OTTIMO
1.
Voto in decimi
3
4
4+
5
5/6
6
77
8
da 9
4
5+
66+
7
4/5
5½
8+
a
8½
6½
7+
CORRETTEZZA GRAMMATICALE/ SINTATTICA
DESCRITTORI
SCORRETTA
SCARSAMENTE CORRETTA
SUFFICIENTEMENTE CORRETTA
DISCRETAMENTE CORRETTA
CORRETTA
2.
6
8
10
12
14
PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI
7
9
11
13
15
6
8
10
12
14
PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI
7
9
11
13
15
COMPRENSIONE + COMPLETEZZA
DESCRITTORI
NULLA
SCARSA
PARZIALE
ADEGUATA
PIENA
3.
Punteggio in quindicesimi
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
RIELABORAZIONE LINGUISTICA E RICCHEZZA LESSICALE/ SINTATTICA
DESCRITTORI
NULLA
SCARSA
SUFFICIENTE
ADEGUATA
COMPLETA E APPROPRIATA
6
8
10
12
14
PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI
7
9
11
13
15
VALUTAZIONE FINALE DELLA MATERIA
72
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
Griglia di valutazione terza prova materie scientifiche
Indicatori
Descrittori
Punti
Scorretti, lacunosi e non
pertinenti
1-2
Parziali e approssimativi
3-4
Essenziali
5-6
Completi
7-8
Approfonditi e completi
9
Disarticolata e totalmente
carente
1
Generica e poco efficace
2
Organica e significativa
3
Impreciso e non
appropriato
1
Materia
1
2
3
4
Contenuti
Capacità di elaborazione
e sintesi
Forma espositiva: uso di
strutture grammaticali e
sintattiche e del lessico
Semplice, ma corretto e
appropriato
Chiaro e lineare con
utilizzo di un lessico
pertinente
2
3
Totale materia
Globale = media delle materie
73
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Anno scolastico 2015/2016
Classe 5 Aea
Candidato: …………………………………................
GIUDIZIO
VOTO
COLLOQUIO
Data: ...………….......
ELEMENTI DI VALUTAZIONE
Ampia ed accurata conoscenza degli argomenti
Ottimo
29 - 30
Capacità di analisi e di sintesi
Capacità di rielaborazione critica personale
Sicurezza e ricchezza lessicale
Sicura conoscenza degli argomenti
Buono
26 - 28
Capacità di analisi e di sintesi
Capacità di impostazione e trattazione personale
Sicurezza lessicale
Corretta e diligente conoscenza degli argomenti
Discreto
23 - 25
Capacità analitiche
Capacità di trattazione organica
Correttezza formale e lessicale
Conoscenza semplificata degli argomenti fondamentali
Sufficiente
20 - 22
Capacità analitiche semplificate
Capacità di semplice, ma completa trattazione
Correttezza formale
Frammentaria e superficiale conoscenza degli argomenti
fondamentali
Non sufficiente
17 - 19
Capacità analitiche deboli, fragili e settoriali
Capacità di trattazione carenti
Esposizione formale limitata e carente
Scarsa conoscenza degli argomenti
Gravemente
insufficiente
Fino a 16
Capacità analitiche scarse o assenti
Scarsa capacità di concentrazione
Lacunosa esposizione formale
74
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16
N° 2 Allegati
5, FIRME DEI DOCENTI
I docenti del Consiglio di Classe della VAEA
Disciplina
Italiano e Storia
Cognome e nome
Mattani Alessandra
Inglese
Rizzi Manuela
Religione
Manara Giancarlo
Ed.Fisica
Culmone Francesco
Elettronica
Iacovone Rita
Area dell’ Autonomia
Battistotti Gianni,
Firma
Krampera Patrizia,
Todeschi Michele,
Berti Eugenio
Sistemi
Berti Eugenio
Tecnologie e progettazione
di
sistemi
elettrici
ed
elettronici
Matematica
Gamper Angelo
Lab.Sistemi
Cumer Gianni
Lab.Progettazione
Dossi Dante
Lab.Automazione
Festi Francesco
3
Krampera Patrizia
FIRME DEI RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI
Il Coordinatore
prof. Dante Dossi
La Dirigente scolastica
dott.ssa Laura Zoller
Rovereto, 15 maggio 2016
75
Documento di Classe 5^AEa a.s. 2015-16