musica e fotografia insieme per raccontare il

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musica e fotografia insieme per raccontare il
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COMUNICATO STAMPA
Il Piacenza Jazz Fest fa tappa nella Sala dei Teatini
MUSICA E FOTOGRAFIA INSIEME PER RACCONTARE IL MEDITERRANEO E
LE SUE MOLTE STORIE
Giovedì 2 marzo grande performance multimediale che unisce la musica di Danilo Rea e la fotografia di
Pino Ninfa
Piacenza, 24 febbraio 2017 – Già in passato il Piacenza Jazz Club ci ha abituato a delle riuscite
commistioni tra le arti che si sono fuse per creare nuovi linguaggi ed esperienze di alto livello
artistico. Tra le più suggestive l’interazione tra fotografia e musica, rigorosamente dal vivo,
garantirà alla performance in programma giovedì 2 marzo alle ore 21:15 alti tassi di intensità e
coinvolgimento del pubblico. Si tratta di una grande prima per la città di Piacenza quella de “Il
tempo in posa – Storie mediterranee” che andrà in scena con ingresso libero nella cornice già di
per sé molto suggestiva della Sala dei Teatini di Piacenza, in via Scalabrini. Sulle note di Danilo
Rea, pianista di grande sensibilità e portato per le sperimentazioni, scorreranno le immagini del
fotografo Pino Ninfa selezionate per raccontare delle storie che hanno al centro un luogo che
appartiene a tutti noi e a molti altri popoli: il Mediterraneo.
Il festival piacentino è organizzato dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club, patrocinato dal
MiBACT, con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Comune di
Fiorenzuola, Regione Emilia-Romagna e con il contributo di alcune realtà istituzionali e
imprenditoriali del territorio.
Un viaggio in una memoria malinconica e pungente, nell’insensatezza di un tempo come il nostro
che consuma e distrugge ricordi e territori, storie e identità. I siti archeologici in Libia e Sicilia, le
feste religiose, le città Patrimonio dell’Unesco (una su tutte, Matera capitale della Cultura Europea
2019), paesi disabitati da decenni, installazioni industriali dismesse, il mare col suo orizzonte
infinito e poi una ricerca storica con immagini di dagherrotipi di fine ‘800 provenienti dalla Sicilia.
Una sorta di itinerario circolare diviso in capitoli fornito dalle foto di Pino Ninfa, che la musica di
Danilo Rea commenterà, dando vita a uno scambio all’insegna di un connubio fra le varie arti per
ricordarci, nell’era di internet, che la memoria va mantenuta, oltre che nei computer, soprattutto
dentro di noi.
Fotografia e musica dal vivo si fonderanno in un’esibizione che farà dell’improvvisazione la sua
cifra distintiva. L’unica scaletta organizzata sarà quella delle foto di Pino Ninfa, un mago
dell’obiettivo che crede nell’arte al servizio dell’impegno sociale. Le fotografie infatti saranno
proiettate su un grande schermo una alla volta e suddivise a cicli tematici. Il pianoforte di Danilo
Rea in un vero processo di improvvisazione, suonerà commentando ogni foto sulla base
dell’ispirazione del momento, con alcuni brani che faranno da stella polare.
Nato a Vicenza quasi per caso, Danilo Rea è romano, ma non d’adozione. È romano perché la sua
storia in musica nasce a Roma, tra le pareti di casa sua, dove l’incanto per i vecchi vinili di
Modugno è più forte, già da piccolissimo, di qualsiasi divertimento: il vero gioco è suonare il piano,
il vero incanto è la musica, il vero sogno è la melodia, il vero abbandono è nell’armonia. E la
passione diventa studio al Conservatorio di Santa Cecilia, dove si diploma in pianoforte con il
massimo dei voti e dove attualmente insegna nella cattedra di jazz. Danilo Rea è pianista jazz di
grande fama e cultura eclettica che fa dell’arte dell’improvvisazione la chiave che apre tutte le
porte musicali, ha avuto nel corso della sua carriera moltissime esperienze diverse.
Pino Ninfa sviluppa progetti sul territorio nazionale e internazionale legati allo spettacolo e al
reportage: l’interesse per la musica e per il sociale hanno fondato il senso complessivo del suo
lavoro fotografico. In particolare da una decina di anni, molti dei suoi progetti hanno come sfondo
il territorio africano, nella ricerca e con l’intento di documentare le nazioni africane e della
penisola arabica a livello sociale e porre l’attenzione su alcune fasce di popolazione che vivono una
situazione di maggior disagio, come i bambini di strada, ai fini del loro recupero e del loro
inserimento nel mondo del lavoro. Negli ultimi anni realizza progetti multimediali con musica e
fotografia insieme a importanti musicisti, come Paolo Fresu, Gavino Murgia e Luciano Biondini. E’
presidente dell’associazione PIM (poesia-immagine-musica) che si occupa della diffusione e
organizzazione di mostre e seminari di “fotografi musicali”.
Il festival prosegue nei giorni immediatamente successivi con un incontro per gli studenti del Liceo
Classico “M. Gioia” la mattina del 3 marzo, la presentazione di un libro di racconti di Aldo Gianolio
al Circolo degli “Amici del Po” la sera e l’intensa giornata di sabato 4 marzo, che prevede al
mattino una conferenza sulla musica di Billy Strayhorn al Conservatorio “Nicolini” e gli
appuntamenti con “Suoni e Gesti d’Arte” e “Ritratti Sonori” presso la Galleria d’Arte moderna
“Ricci Oddi” nel secondo pomeriggio e la sera.
Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito www.piacenzajazzfest.it o visitare la pagina
Facebook del festival www.facebook.it/piacenzajazzfest o scaricare gratuitamente l’App del
Piacenza Jazz Fest per Apple e Android. Per contatti si può scrivere alla mail
[email protected] oppure telefonare allo 0523.579034 – 366.5373201.