relazione annuale sulle attività svolte nell`anno 2014

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relazione annuale sulle attività svolte nell`anno 2014
RELAZIONE ANNUALE SULLE ATTIVITÀ SVOLTE
NELL’ANNO 2014,
Parte I: Informazioni Generali
Provvedimento di
riconoscimento di idoneità
La Fondazione Don Carlo Gnocchi è riconosciuta dal Ministero
Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo
Sviluppo con Decreto Ministeriale n° 2001/337/001224/2 del
15/3/2001, ai sensi dell’articolo 28 della legge n° 49/87, per le
seguenti tipologie di attività: realizzazione di programmi a breve
e medio periodo nei Paesi in Via di Sviluppo (PVS); attività di
formazione in loco di cittadini di Paesi in Via di Sviluppo (PVS).
Acronimo e denominazione
dell’ONG
ONG Fondazione Don Carlo Gnocchi (FDCG) ONLUS
Sede legale
Piazzale R. Morandi 6, 20121 Milano
Sede operativa
Via C. Girola 30, 20162 Milano
Altre sedi
Unica sede presente in Italia coincidente con la sede operativa.
La ONG si avvale della presenza di un referente per le attività
di cooperazione allo sviluppo in ciascuno dei 28 Centri della
Fondazione Don Carlo Gnocchi presenti in 9 regioni italiane
(Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria,
Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana).
Codice fiscale/Partita IVA
Codice fiscale: 04793650583
Partita IVA: 12520870150
Tel./Fax
Tel: +39.024030.8636-8713-8716-8718-8734
Fax: +39 0240308629
Sito Web e indirizzo di posta
elettronica certificata
Sito web: www.ong.dongnocchi.it
E-mail: [email protected]
Posta certificata: [email protected]
Rappresentante Legale
Mons. Angelo Bazzari
Soci
Non applicabile
Personale in servizio
Eventuale federazione di
ONG cui appartiene l’Ente
L’organigramma funzionale della ONG con il personale in
servizio è composto dal direttore, tre desk-officers, una
segretaria (part-time), un coordinatore amministrativo (parttime) e due consulenti volontari in sede, più quattro espatriati
nei PVS. L’operatività dell’ONG è supportata dal contributo in
termini di staff/time dei servizi della Direzione Generale
(Acquisti, Controllo di Gestione, Personale, etc..).
La ONG è associata alla Federazione Organismi Cristiani di
Servizio Internazionale Volontario (FOCSIV) ed ha ottenuto lo
status consultivo presso il Consiglio Economico e Sociale
(ECOSOC) delle Nazioni Unite nel luglio 2012. E’ inoltre
membro osservatore dell’IDDC (International Disability
Development Consortium).
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Parte II: Elementi principali del bilancio relativo all’anno cui la relazione fa riferimento
Proventi totali/ Ricavi
Anno 2012
Anno 2013
Anno 2014
461.795
647.485
612.520
- di cui, provenienti da enti pubblici1, anche
119.432 (26%) 241.493 (37%) 232.906 (38%)
sovrannazionali (in valore ed in percentuale sul
totale dei ricavi)
- di cui, provenienti da soggetti diversi da enti 342.363 (74%) 405.992 (63%) 379.614 (62%)
pubblici2 (in valore ed in percentuale sul totale dei
ricavi)
- di cui, provenienti da attività commerciali (in
0
0
0
valore)
Attività nette
Patrimonio netto – Fondo ONG*
Risultato netto della gestione (avanzo/disavanzo)*
Progetti realizzati (in numero)
Progetti realizzati (in valore)
Anno 2012
Anno 2013
Anno 2014
212.608
435.317
374.514
1.689.785
1.410.922
1.273.043
0
0
0
Anno 2012
Anno 2013
Anno 2014
5
7
6
BosniaErzegovina:
103.141
Burundi: 13.994
Ecuador: 8.339
Ruanda: 185.945
Sierra Leone:
156.384
BosniaErzegovina:
97.009
Burundi: 20.971
Ecuador: 21.093
Ruanda: 157.478
Sierra Leone:
163.182
Bolivia: 76.854
Tunisia: 100.137
BosniaErzegovina:
78.067
Burundi:35.550
Ecuador: 13.827
Ruanda: 275.976
Bolivia: 86.254
Tunisia:206.042
Modalità di riconciliazione (del costo sostenuto
per i progetti realizzati) con il bilancio*
* La sterilizzazione della perdita di esercizio dell’attività ONG avviene mediante l’utilizzo dello
specifico fondo di Patrimonio Netto iscritto nel Bilancio Generale della Fondazione Don
Carlo Gnocchi ONLUS, il cui valore viene indicato alla voce Patrimonio Netto nel prospetto.
1
2
Es. Stato, Regioni, Enti Locali, Unione Europea, Organizzazioni Internazionali etc
Es. Contributi da enti o soggetti privati, 5x1000, quote associative, Fundraising, attività commerciali etc.
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Parte III: Informazioni relative al funzionamento dell’ONG
Data assemblea ordinaria
Data approvazione bilancio
Presenza di relazione del revisore (specificare se
la relazione è conforme al documento del
CNDCEC)
Presenza di rilievi nella relazione del revisore
Ultima dichiarazione dei redditi presentata
(specificare modello e data di presentazione)
Riunione CdA per approvazione bilancio
del 27/4/2015
27/4/2015
Relazione della società DFK Italia srl
nella quale si dichiara che il bilancio è
conforme ai principi contabili nazionali,
compresi quelli per gli enti non profit
No
UNICO 2014 per gli enti non commerciali
Data di presentazione: 30/9/2014
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Parte IV: Attività generale svolta nel periodo di riferimento
1. Attività (specificare: tipologie – settori – Paesi)
Durante il 2014 le principali attività svolte dalla ONG Fondazione Don Gnocchi – FDCG – si
sono concretizzate nella realizzazione di programmi di assistenza tecnica, formazione e
trasferimento di competenze a breve e medio termine nel campo della cura sanitaria, sociale,
educativa ed assistenziale della disabilità, con particolare focus sulla formazione degli operatori
socio-sanitari locali, la realizzazione di programmi comunitari e la promozione dei diritti delle
persone con disabilità nelle loro comunità di riferimento.
Elemento fondamentale all’interno dei programmi di cooperazione della FDCG è la formazione
del personale locale (sia in Italia che all’estero), sia per quanto concerne la parte tecnica che
quella gestionale – capacity building, in quanto conferma un’impostazione di fondo di tipo
“promozionale” e non “sostitutiva” che la ONG sostiene.
I programmi promossi dalla FDCG sono caratterizzati dal focus sulla riabilitazione integrata
intesa in senso clinico, sociale e professionale; pongono l’attenzione sulla persona nella sua
globalità e mirano ad una sua piena integrazione all’interno della comunità, valorizzandone le
residue competenze educative, sociali e professionali ai fini di programmi di inclusione sociale e
reinserimento nella comunità di appartenenza. Nello specifico è considerata la strategia (RBC)
“Riabilitazione su Base Comunitaria”, ovvero una strategia, riconosciuta dall’OMS, di sviluppo
comunitario per la riabilitazione, per le pari opportunità e l’integrazione sociale delle persone
diversamente abili appartenenti alle comunità cui l’azione si rivolge.
I progetti di cooperazione internazionale si sono concentrati in Europa: Bosnia-Erzegovina;
America del Sud: Bolivia e Ecuador; Africa: Tunisia, Burundi, Ruanda.
Durante il 2014 le attività si sono rafforzate con la progettazione di due nuovi programmi, nello
specifico è stato avviato un progetto in Ruanda per l'attuazione di un approccio comprensivo
della presa in cura dei bambini con malattie neurologiche e predisposto un progetto in Ecuador
di educazione comunitaria all’accoglienza del disabile a fine riabilitativo. Nell’anno ha trovato
conclusione il progetto annuale implementato in Tunisia.
Per quanto riguarda invece la formazione svolta in Italia, si è confermata la collaborazione con
la Divisione Master NP&COOP Master in Management delle Imprese Sociali, Non Profit e
Cooperative della SDA School of Management dell’Università Bocconi di Milano; con il Master
sulle Vulnerabilità dell’Università Cattolica di Milano; con il Master in Cooperazione
internazionale di ASVI e con la Facoltà di Medicina dell’Università di Verona. Tali collaborazioni
sono finalizzate all’organizzazione di stage formativi per i corsisti sia presso la sede della
Fondazione in Italia che nelle sedi di progetto nei PVS ed allo svolgimento di attività di docenza
da parte del personale della Fondazione all’interno di Master e corsi.
E’ proseguita, seppur in forma molto ridotta rispetto al passato, la collaborazione diretta dei
Presidi alle attività dei diversi progetti attraverso le missioni brevi di personale di Fondazione. In
questi casi l’ONG cura inoltre momenti di formazione specifica per il personale interno ed
esterno alla FDGC che prende parte a missioni all’interno dei progetti, con focus particolare su:
approfondimento sull’approccio relazionale e significati della partecipazione a progetti nei paesi
in via di sviluppo; aggiornamento sul paese del progetto in questione; rilevazione e
rafforzamento delle competenze comunicative e interculturali dei singoli operatori espatriati;
passaggio di consegne tra il precedente staff di missione e il nuovo per poter dare continuità al
lavoro svolto;
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In Italia vengono svolte, attraverso la vasta rete di Centri della Fondazione Don Carlo Gnocchi
sul territorio, varie attività di comunicazione e sensibilizzazione alla cooperazione allo sviluppo,
rivolte sia agli oltre 5.000 collaboratori della Fondazione sia ai circa 10.000 pazienti che ogni
giorno afferiscono alle sue strutture.
Si è confermata la partecipazione a importanti consensi di confronto nazionali ed internazionali:
o Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite – con status consultivo
o IDDC – International Disability and Development Consortium, il principale
raggruppamento di organizzazioni settoriali presso l’Organizzazione Mondiale della
Sanità - membership come osservatore;
o Collaborazione costante con Federazione degli Organismi Cristiani Servizio
Internazionale Volontario (FOCSIV).
L’ONG nel territorio: rapporti con le istituzioni civili, la Chiesa locale, la comunità locale nelle sue
diverse espressioni (categorie imprenditoriali, no-profit, associazioni, gruppi, volontariato) ed
altri particolari portatori di interesse
Nel mondo
 Nei paesi esteri sono stati avviati e/o rinnovati gli accordi mirati con i partner, le
istituzioni locali civili ed ecclesiali. In particolare si è curata l’attività di capacity building
dei partner stessi.
 E’ stata mantenuta la registrazione della FDCG con rappresentante in loco in Tunisia.
 E’ stato avviato il percorso per la registrazione FDCG in Ecuador in vista dell’avvio del
progetto co-finanziato dal Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale (MAECI).
In Italia
 I principali rapporti con altri Enti attivi nel settore e le principali collaborazioni istituzionali
(ecclesiali e civili) sono stati ulteriormente consolidati.
 Si sono mantenuti i contatti con la cooperazione decentrata e con le Fondazioni che
finanziano progetti di cooperazione allo sviluppo.
 Rinnovata l’associazione alla Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale
Volontariato (FOCSIV).
 Mantenuto aggiornato, con risposta a tutti, il database dei Curriculum Vitae di offerte di
collaborazione a diverso titolo: professionale, tirocini, stage, sia in Italia sia all’estero.
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2. Collaborazioni
Progetto N° 1 Rafforzamento del sistema pubblico e comunitario per la prevenzione della disabilità e
l’integrazione socio-sanitaria delle persone disabili - Regione di Cochabamba - Bolivia
Asociación Tukuy Pacha (Bolivia), Pastoral Social Caritas de Cochabmba (Bolivia): Federación
Cochabambina de Personas con Discapacidad-FECOPDIS (Bolivia), Servicio Departamental de Salud
de Cochabamba – SEDES (Bolivia), Asociación de Municipios de Cochabamba(Bolivia); le Unidad
Municpal de Atención a la Discapacidad (UMADIS) dei Municipi coinvolti;
Progetto N° 2 Formazione e supporto gestionale del ”Centro medico-sociale di riabilitazione per minori
disabili Marija Nasa Nada” e formazione del personale locale – Siroki Brijeg – Bosnia
Erzegovina
Centro Marija Nasa Nada (Bosnia-Erzegovina): Ministero della Sanità della Bosnia-Erzegovina;
Ministero dell’Educazione della Bosnia-Erzegovina; Comuni di Siroki Brijeg, Grude, Posusje (BosniaErzegovina); Università di Mostar (Bosnia-Erzegovina); Ospedale di Mostar (Bosnia-Erzegovina);
Associazione Medunarodno Kumstvo Djetetu Herceg Bosne (Bosnia-Erzegovina); Associazione Nada
(Bosnia-Erzegovina); Università di Pula (Croazia); Associazione St. Claire helper of the poor (Stati Uniti);
Associazione Mir i Dobro (Italia); Orthomedica (Italia).
Progetto N° 3 Supporto all’avviato reparto di riabilitazione all’interno dell’Ospedale Pubblico di Ngozi, e
formazione del personale locale – Ngozi - Burundi
Ospedale di Ngozi (Burundi): Ministero della Sanità del Burundi; Comune di Ngozi (Burundi); Università
di Ngozi (Burundi); Università di Verona (Italia); Fondazione Pro Africa (Italia); Associazione AMAHORO
ONLUS (Italia).
Progetto N° 4 Sostegno all’“Instituto Fiscomisional de Educaciòn Especial Nuevos Pasos” e formazione
del personale locale – San Lorenzo - Ecuador
Istituto Nuevos Pasos (Ecuador): Ministero dell’Educazione dell’Ecuador; Ospedale della Divina
Provvidenza di San Lorenzo (Ecuador); Vicariato Apostolico di Esmeraldas (Ecuador); Pie Madri della
Nigrizia Misioneras Combonianas (Ecuador); ONG OVCI (Italia).
Progetto N° 5 Formazione e supporto gestionale al “Centro di Chirurgia Ortopedica Pediatrica e di
Riabilitazione Santa Maria” e formazione del personale locale – Rilima - Ruanda.
Centro Santa Maria (Ruanda); Ministero della Sanità del Ruanda; Arcidiocesi di Kigali (Ruanda); Caritas
Diocesana di Kigali (Ruanda); Kigali Health Institute (Ruanda); Suore Oblate dell’Assunzione di Rilima
(Ruanda); Médécins Sans Vacances (Belgio); Liliane Fonds (Olanda); Handicap International (Francia);
Fondazione Rilima Augere (Italia).
Progetto N° 6- “nEUROcycle: creazione di servizi, strumenti e processi per la presa in carico globale
del bambino con patologie neurologiche in Ruanda”, codice AID010172/FDCG/RWA –
Rilima - Ruanda
Centro Santa Maria (Ruanda); Ministero della Sanità del Ruanda; Arcidiocesi di Kigali (Ruanda); Caritas
Diocesana di Kigali (Ruanda); Kigali Health Institute (Ruanda); Università di Kigali (Ruanda); Suore
Oblate dell’Assunzione di Rilima (Ruanda).
Progetto N° 7 - ED. in-place (Education-Inclusion-Placement): formazione professionale ed inserimento
lavorativo di giovani disabili libici e tunisini vittime del conflitto bellico, codice AID 9973FDCG- Tunisia.
Istituto Superiore di Educazione Specialistica ISES; Ministero degli Affari Sociali della Tunisia;
confederazione di imprese CONECT; Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; CONFORM.
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3. Fonti di finanziamento
Progetto N° 1 - Rafforzamento del sistema pubblico e comunitario per la prevenzione della
disabilità e l’integrazione socio-sanitaria delle persone disabili - Regione di
Cochabamba - Bolivia
Conferenza Episcopale Italiana; fondi propri;oblazioni.
Progetto N° 2 - Formazione e supporto gestionale del ”Centro medico-sociale di riabilitazione
per minori disabili Marija Nasa Nada” e formazione del personale locale – Siroki
Brijeg – Bosnia Erzegovina
Fondazione Cariplo; 5xmille; fondi propri; oblazioni.
Progetto N° 3 - Supporto all’avviato reparto di riabilitazione all’interno dell’Ospedale Pubblico di
Ngozi, e formazione del personale locale – Ngozi - Burundi
5xmille; fondi propri; oblazioni.
Progetto N° 4 - Sostegno all’“Instituto Fiscomisional de Educaciòn Especial Nuevos Pasos” e
formazione del personale locale – San Lorenzo - Ecuador
5xmille; fondi propri; oblazioni.
Progetto N° 5 Formazione e supporto gestionale al “Centro di Chirurgia Ortopedica Pediatrica
e di Riabilitazione Santa Maria” e formazione del personale locale – Rilima Ruanda.
5xmille; fondi propri; oblazioni.
Progetto N° 6- “nEUROcycle: creazione di servizi, strumenti e processi per la presa in carico
globale del bambino con patologie neurologiche in Ruanda”, codice AID
010172/FDCG/RWA – Rilima - Ruanda
Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale; fondi propri; oblazioni.
Progetto N° 7 - ED. in-place (Education-Inclusion-Placement): formazione professionale ed
inserimento lavorativo di giovani disabili libici e tunisini vittime del conflitto bellico,
codice AID 9973-FDCG – Tunisia.
Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale; fondi propri.
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4. Relazione annuale su altri progetti realizzati o in corso nell’anno di
riferimento.
Progetto N° 1
Titolo del progetto: Rafforzamento del sistema pubblico e comunitario per la prevenzione della
disabilità e l’integrazione socio-sanitaria delle persone disabili - Regione di
Cochabamba
Paese ed organismo locale beneficiario: BOLIVIA, Asociación Tukuy Pacha , Pastoral Social
Caritas de Cochabmba.
Attività in corso
Collaborazioni:Asociación Tukuy Pacha (Bolivia), Pastoral Social Caritas de Cochabmba
(Bolivia): Federación Cochabambina de Personas con Discapacidad-FECOPDIS (Bolivia),
Servicio Departamental de Salud de Cochabamba – SEDES (Bolivia), Asociación de Municipios
de Cochabamba(Bolivia); le Unidad Municpal de Atención a la Discapacidad (UMADIS) dei
Municipi coinvolti;
Obiettivi: Migliorare l’accesso all’assistenza socio-sanitaria e riabilitativa per le persone con
disabilità delle comunità attraverso tre ambiti di intervento:
 informazione, sensibilizzazione e formazione delle comunità sulla prevenzione alla
disabilità e l’inclusione socio-sanitaria.
 corsi di prevenzione e prestazioni mediche adeguate ed un idoneo servizio di
orientamento per l’assistenza riabilitativa presso le strutture sanitarie dislocate nelle
comunità;
 promozione dell’introduzione di attività di prevenzione alla disabilità nella pianificazione
territoriale e di azioni di discriminazione positiva da parte del personale delle istituzioni
municipali e regionali del settore sanitario.
Descrizione dell’attività: La Fondazione Don Carlo Gnocchi anche nel 2014 ha sostenuto il
progetto avviato ad aprile 2013 che coinvolge 7 Municipi rurali della regione di Cochabamba per
imprimere un cambiamento nell'approccio alla disabilità del personale di salute, delle autorità
pubbliche e delle stesse comunità.
L'iniziativa s'inserisce in una logica di "Riabilitazione su Base Comunitaria"(RBC), metodologia
di intervento promossa dall'Organizzazione Mondiale della Salute (OMS), in grado di sostenere
uno sviluppo comunitario per la riabilitazione, per le pari opportunità e l'integrazione sociale
delle persone disabili appartenenti alle comunità cui l'azione si rivolge.
L’intervento si è svolto in collaborazione con la Pastoral Social della Caritas di Cochabamba,
partner del progetto impegnato nel coinvolgimento delle comunità oggetto dell’intervento e
l’organizzazione boliviana Tukuy Pacha, incaricata di coordinare e gestire le attività di
sensibilizzazione e formazione.
Le azioni di sensibilizzazione, formazione e capacity-building sono state dirette alle persone con
disabilità, le loro famiglie, i gruppi parrocchiali, studenti universitari, organizzazioni di persone
con disabilità, il personale dei servizi locali, gli enti territoriali preposti e, in generale, di tutti i
membri della comunità.
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Risultati ottenuti: Oltre 900 persone hanno partecipato a momenti di sensibilizzazione sulla
disabilità ricevendo in tal modo informazioni utili al riconoscimento della stessa e le opportunità
di accesso a facilitazioni esistenti. Gli enti locali sono sempre più coinvolti e hanno ricevuto una
formazione pertinente alla tematica ed è, di conseguenza, in crescendo la conoscenza e
l’applicazione della legge stessa sulla disabilità. E’ stato promosso un censimento delle persone
con disabilità nella Regione ed è stata favorito l’apertura e il consolidamento delle Unità di
Attenzione alle Persone con Disabilità dei Municipi coinvolti.
Fonti di finanziamento: Conferenza Episcopale Italiana; propri; oblazioni.
Sfide future: la sfida futura è quella di replicare il modello di progetto in altri municipi e
allargare l’area di intervento. In questo senso si vuole rafforzare le competenze di quegli attori
che già lavorano sulla tematica della disabilità e sensibilizzare e formare nuove istituzioni
pubbliche e private, profit e non profit.
Progetto N° 2
Titolo del progetto: Formazione e supporto gestionale del “Centro medico-sociale di
riabilitazione per minori disabili Marija Nasa Nada” e formazione del
personale locale
Paese ed organismo locale beneficiario: BOSNIA–ERZEGOVINA, Centro “Marija Nasa
Nada” - Siroki Brijeg.
Attività in corso
Collaborazioni: Ministero della Sanità della Bosnia-Erzegovina; Ministero dell’Educazione della
Bosnia-Erzegovina; Comuni di Siroki Brijeg, Grude, Posusje (Bosnia-Erzegovina); Associazione
Medunarodno Kumstvo Djetetu Herceg Bosne (Bosnia-Erzegovina); Associazione Nada
(Bosnia-Erzegovina); Associazione Mir i Dobro (Italia).
Obiettivi: Accompagnamento all’autonomia gestionale e rafforzare il ruolo del Centro come
ente di cura di qualità e presa in carico del paziente disabile. Promuovere una rete di servizi a
livello territoriale supportare la formazione e l’aggiornamento professionale del personale.
Descrizione dell’attività: Quest’anno si è festeggiato il decennale del Centro con una
commemorazione solenne il 18 Settembre presieduta dal Presidente di FDCG Mons. Bazzari. Il
risultato di 10 anni d’attività è fortemente sentito dal Centro, dalla società civile e dalle famiglie
dei beneficiari.
La Fondazione partecipa economicamente all’ordinaria gestione del centro con circa il 25% del
budget complessivo. Partecipa al Consiglio di Amministrazione insieme ai fondatori / gestori del
centro e si occupa di supervisionare e accompagnare il Centro dal punto di vista tecnicoprofessionale e organizzativo - amministrativo, di supportare l’impostazione strategica e la
decisione circa le linee di sviluppo. Parte fondamentale del supporto al Centro è la formazione
del personale, con particolare riferimento agli operatori della riabilitazione: tale formazione viene
svolta anche da operatori della Fondazione Don Carlo Gnocchi, durante brevi missioni
formative ed assistenza tecnica.
Il Centro, inaugurato nel 2004, è in grado di gestire la presenza giornaliera di 37 bambini al
centro diurno e terapie occupazionali e 88 pazienti nelle attività riabilitative ambulatoriali grazie
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ad una struttura di 1.250 metri quadri, confermandosi come una struttura altamente
specializzata nella cura e riabilitazione delle persone con disabilità in Bosnia Erzegovina.
Il Centro è articolato nei seguenti servizi:
-
Centro diurno: servizio semiresidenziale con capienza massima giornaliera di 37
bambini. Il servizio è organizzato a sua volta in due sottogruppi distinti per gravità della
disabilità (medio - gravi e gravi).
-
Servizio di riabilitazione ambulatoriale: offre attività diagnostica e trattamenti
riabilitativi in termini di prevenzione e recupero funzionale. Ha capienza massima di 30
pazienti al mese con media frequenza di due trattamenti alla settimana. Accedono
principalmente piccoli bambini con rischio neurologico segnalati dall’ospedale di Mostar o
medici pediatri territoriali.
-
Servizio di riabilitazione occupazionale, trattamenti di terapia occupazionale in piccoli
gruppi, per 6 ore al giorno, rivolti a ragazzi disabili con più di 18 anni con lieve o media
gravità. In questo servizio possono migliorare le loro competenze tecniche e lavorative in
prospettiva di un futuro inserimento lavorativo.
-
Servizio di assistenza domiciliare, introdotto nell’ultimo trimestre del 2013 per offrire
cure , tramite la riabilitazione domiciliare, a persone con disabilità conclamata che vivono
in casa senza la possibilità di raggiungere un servizio sociale, educativo o riabilitativo.
Il Centro è strutturato in modo da poter accogliere bambini e ragazzi con problemi fisici e/o
cognitivi che richiedono terapie riabilitative e trattamenti personalizzati ad elevato o moderato
carico assistenziale. Per rispondere con efficienza alle esigenze individuali di socializzazione e
di riabilitazione, si è confermata vincente l’organizzazione dei servizi sopraelencati, suddivisi in
piccoli gruppi di lavoro. Il Centro diurno è caratterizzato da un gruppo di bambini/ragazzi con
disabilità moderata suddiviso in 4 sottogruppi di 4-6 ragazzi e da un secondo gruppo di 14
bambini/ragazzi con disabilità grave suddiviso in 4 sottogruppi di 3-4 ragazzi. La composizione
dei gruppi e sottogruppi tiene conto della gravità della disabilità ma anche delle abilità, età e
tratti caratteriali dei singoli bambini, affinché si stabilisca un equilibrio interno al gruppo facile da
ripristinare dopo momenti di instabilità.
Oltre alla complessità organizzativa, di pari passo procede la complessità delle tipologie di
disabilità prese in carico dal centro. Ad oggi le disabilità più frequentemente fronteggiate si
confermano le seguenti: Paralisi cerebrale infantile, Sindrome West, Sindrome Down, Epilessia,
Sindrome Rubinstein, Sindrome Ring, Sindrome Williams Beuren
Risultati ottenuti: Il centro continua ad erogare costantemente il servizio diurno a oltre 65
ragazzi con disabilità motoria e cognitiva diversificando e aumentando le offerte di trattamento,
riabilitazione e includendo nel processo di cura anche i famigliari. Nel 2014 ha continuato la
sperimentazione del servizio domiciliare offrendo ad alcuni pazienti trattamenti presso le loro
abitazioni. Potenziato il servizio ambulatoriale che vede la parziale partecipazione economica
del cittadino e del ente pubblico.
La realizzazione del progetto sta offrendo risposta alla condizione dei disabili in modo
fortemente innovativo ed ha avviato un processo di promozione locale a livello professionale,
sociale e anche amministrativo, grazie anche alla collaborazione con i Comuni della zona
d’intervento ed altre realtà locali.
Fonti di finanziamento: Fondazione Cariplo; 5xmille; fondi propri; oblazioni.
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Sfide future: Durante il 2014 si sono presentate importanti sfide per il Centro, prima tra tutte la
necessità di presa in carico di bambini con disturbi dello spettro autistico, i quali non trovano in
nessun altro servizio una risposta ai propri bisogni. La presa in carico di pazienti con tale
patologia è molto complessa, in quanto prevede una formazione professionale adeguata e
aggiornata, nonché dei programmi specifici per l’inserimento e il trattamento di pazienti con
sindrome dello spettro autistico. L’ampliamento dell’offerta di servizi prevede un completamento
e adeguamento degli spazi già esistenti.
Progetto N° 3
Titolo del progetto: Supporto all’avviato reparto di riabilitazione all’interno dell’Ospedale
Pubblico di Ngozi, e formazione del personale locale
Paese ed organismo locale beneficiario: BURUNDI, Ospedale di Ngozi.
Attività in corso
Collaborazioni: Ministero della Sanità del Burundi; Comune di Ngozi (Burundi); Università di
Ngozi (Burundi); Università di Verona (Italia); Fondazione Pro Africa (Italia), Associazione
AMAHORO.
Obiettivi: Consolidamento del servizio di riabilitazione e formazione del personale locale.
Migliorare l’offerta di servizi integrati dell’Ospedale attraverso la messa in opera di un servizio di
riabilitazione per i pazienti interni ed esterni all’Ospedale e strutturare percorsi formativi
accademici e on the job per il personale locale.
Descrizione dell’attività: Nel 2014 il servizio, dopo la fase di realizzazione del reparto di
riabilitazione nell’anno precedente, ha offerto servizi riabilitativi a pazienti interni all’ospedale e
ambulatoriali. L’attività riabilitativa è a tutti gli effetti inserita tra le attività dell’Ospedale. E
proseguita la formazione on the job da parte della fisioterapista espatriata incaricata dalla
FDCG, e durante una missione formativa di breve durata di personale della FDCG. Il progetto
ha visto anche la presenza di un mese di una fisioterapista volontaria coordinata da FDCG. In
collaborazione con la Fondazione Pro Africa, partner di progetto, la fisioterapista espatriata ha
realizzato lezioni articolate ‘e continuative al corso di laurea per infermieri dell’Università di
Ngozi.
Il servizio è diretto da 1 fisioterapista della espatriata incaricata dalla FDCG con la quale
collaborano 2 infermiere locali, una suora ed uno stagista ruandese sponsorizzato dalla FDCG.
Inoltre la Fondazione ha organizzato due missioni formative per rafforzare il programma
formativo indirizzato al personale locale; nello specifico a maggio 2014 si è svolta una missione
di una fisioterapista volontaria coordinata da FDCG e a settembre di un fisioterapista volontario
di FDCG con ruoli di attività di riabilitazione e di formazione al personale sanitario preposto.
Il Personale: Il servizio è diretto da 1 fisioterapista della Fondazione Don Carlo Gnocchi con la
quale collaborano 2 infermiere locali, una suora ed uno stagista ruandese diplomatosi in
scienze infermieristiche. Inoltre la Fondazione organizza due missioni formative annuali del
proprio personale per rafforzare il programma formativo indirizzato al personale locale; nello
specifico a maggio 2014 si è svolta una missione di una fisioterapista volontaria di FDCG e a
settembre di un fisioterapista volontario di FDCG con ruoli di attività di riabilitazione e di
formazione al personale sanitario preposto.
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Risultati ottenuti: Il progetto fornisce risposta alle necessità riabilitative dei pazienti interni ed
esterni all’Ospedale raggiungendo una media di 30 trattamenti giornalieri. Le sessioni di
sensibilizzazione indirizzate ai medici ed infermieri dell’Ospedale hanno permesso di continuare
la promozione di concetti riabilitativi trasversali atti ad avviare un meccanismo strutturato di
riferimento dei pazienti al servizio riabilitativo. Il servizio di riabilitazione dell’Ospedale di Ngozi
si conferma punto di riferimento della zona per la presa in carico dei pazienti.
Fonti di finanziamento: fondi propri; oblazioni.
Sfide future: La principale sfida futura riguarda la necessità di rafforzare il servizio con la
presenza di fisioterapisti diplomati locali o provenienti dai paesi limitrofi, continuando
l’investimento formativo sul personale interno dell’Ospedale, migliorando le competenze dei
professionisti distaccati al servizio di riabilitazione. Approfondire la rete di rapporti con ospedali
e organizzazioni che lavorano nel settore. Ufficializzare i rapporti con la Direzione dell’Ospedale
perché sempre più si renda protagonista attiva dell’andamento del reparto di riabilitazione..
Progetto N° 4
Titolo del progetto: Sostegno all’“Instituto Fiscomisional de Educaciòn Especial Nuevos
Pasos” e formazione del personale locale.
Paese e organismo locale beneficiario: ECUADOR, Instituto Fiscomisional de Educaciòn
Especial “Nuevos Pasos” - San Lorenzo.
Attività in corso
Collaborazioni: Ministero dell’Educazione dell’Ecuador; Ospedale della Divina Provvidenza di
San Lorenzo (Ecuador); Vicariato Apostolico di Esmeraldas (Ecuador); Pie Madri della Nigrizia
Misioneras Combonianas (Ecuador); ONG OVCI (Italia).
Obiettivi: Accompagnamento all’autonomia gestionale dell’istituto e formazione e
aggiornamento professionale del personale per migliorare la qualità delle attività dell’Istituto e
rafforzare la rete di servizi al fine di migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità
della zona con un focus particolare sul loro inserimento lavorativo.
Descrizione dell’attività: La Fondazione Don Gnocchi nel 2014 ha contribuito con circa 10%
del budget complessivo dell’istituto nell’ottica di sostenerlo, secondo il principio di sussidiarietà,
anche in quegli ambiti di intervento di ordinaria amministrazione dove l’istituto ha trovato
particolari difficoltà. Particolare attenzione si è posta nella formazione e aggiornamento del
personale educativo e nel garantire ai bambini con disabilità servizi (es. logopedia) che
attualmente non sono previsti dall’ordinamento scolastico.
Nel 2014 non è stato possibile organizzare nessuna missione di formazione con personale Don
Gnocchi per contribuire direttamente nell’aggiornamento professionale del personale sanitario o
educativo.
In Italia invece sono stati stretti rapporti di partenariato operativo (istituzione di Associazione
Temporanea di Scopo) con Ovci - La nostra famiglia, per la gestione del progetto Educare le
Comunità ad Un percorso di Accoglienza del Disabile con l’Obiettivo della Riabilitazione
(ECUADOR), cofinanziato dal MAECI per tre anni, e conseguentemente poste le basi di
collaborazione per la sua realizzazione a partire dalla primavera 2015.
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Il partenariato peraltro ha visto la collaborazione delle due organizzazione nella progettazione
congiunta per un ulteriore finanziamento richiesto alla Conferenza Episcopale Italiana, in
consorzio con altre ONG componenti della Federazione degli Organismi Cristiani Servizio
Internazionale Volontario.
Risultati ottenuti: L’istituto Nuevos Pasos nel 2014 ha offerto formazione e riabilitazione ad
oltre 100 minori disabili (neuromotori, intellettivi e sensoriali) che frequentano l’istituto
usufruendo regolarmente dei servizi scolastici di riabilitazione e delle attività ludico-pedagogiche
e ludico-riabilitative ed a circa 60 bambini e ragazzi disabili, neuromotori e intellettivi e sensoriali
esterni che usufruiscono di visite mediche e trattamenti riabilitativi in regime ambulatoriale..
Fonti di finanziamento: 5xmille; fondi propri; oblazioni.
Sfide future: è prioritario per Nuevos Pasos mantenere i requisiti per il riconoscimento
ministeriale dell’istituto di educazione speciale. Parte fondamentale per questa sfida è la
formazione e l’aggiornamento professionale del corpo docente e l’erogazione delle attività
formative a partire dalle scarse risorse economiche messe a disposizione dal Ministero
dell’Educazione.
Progetto N° 5
Titolo del progetto: Formazione e supporto gestionale al “Centro di Chirurgia Ortopedica
Pediatrica e di Riabilitazione Santa Maria” e formazione del personale
locale.
Paese e organismo locale beneficiario: RUANDA, Centro di Chirurgia Ortopedica Pediatrica
e di Riabilitazione “Santa Maria” - Rilima.
Attività in corso
Collaborazioni: Ministero della Sanità del Ruanda; Arcidiocesi di Kigali (Ruanda); Caritas Kigali
(Ruanda); Kigali Health Institute (Ruanda); Università di Kigali (Ruanda); Suore Oblate
dell’Assunzione di Rilima (Ruanda); Médécins Sans Vacances (Belgio); Liliane Fonds (Olanda);
Centura (USA); Fondazione Rilima Augere (Italia).
Obiettivi: accompagnamento alla gestione del Centro che vede l’utilizzo di tutto personale
locale per una sostenibilità futura, e nelle attività sanitarie per raggiungere l’eccellenza
nell’ambito della chirurgia ortopedica pediatrica, nella riabilitazione dei minori, nella
realizzazione di protesi e nella cura di disabili con problematiche neurologiche.
Descrizione dell’attività: E’ proseguito il contributo economico e gestionale della FDCG al
Centro. La FDCG partecipa come membro, insieme all’Arcidiocesi di Kigali, al Consiglio di
Amministrazione del Centro (3 membri dell’Arcidiocesi, 3 membri della FDCG, 1 membro del
distretto). Il 2014 ha visto un impegno maggiore e più costante del chirurgo ortopedico
pediatrico che dedica quattro giornate piene alle attività del Centro: consultazioni, interventi
chirurgici, giro visite, coordinamento dello staff, programmazione.
E’ stato ulteriormente rafforzato il settore della riabilitazione, con particolare focus ai minori
neurologici con l’avvio del progetto specifico "nEUROcycle: creazione di servizi, strumenti e
processi per la presa in carico globale del bambino con patologie neurologiche in Ruanda",
cofinanziato dal Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale.
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Il 2014 ha visto 2 missioni di coordinamento, 5 mesi di presenza in loco di un volontario
incaricato FDCG con funzioni di coordinamento e supporto gestionale; oltre alle missioni di
monitoraggio e partecipazione al CdA (tre missioni).
Il Centro è gestito da 1 direttore generale, da 1 direttore sanitario e da 1 direttore amministrativo
(che insieme costituiscono il Consiglio di Direzione). Il personale è inoltre composto da: 3
fisioterapisti, 8 operatori socio-sanitari, 6 infermieri, 1 assistente sociale, 1 assistente
amministratore, 1 contabile. Il personale di supporto che contribuisce alla gestione del Centro è
composto da: 4 guardiani, 2 operai giardinieri, 1 operaio, 2 tecnici polivalenti/ autisti, 1 cuoco, 1
addetto alle pulizie, 1 operaio specializzato.
Risultati ottenuti: il Centro si conferma come punto di eccellenza in ambito di ortopedia
pediatrica riconosciuto come Centro Specializzato a livello nazionale, e comincia a farsi
conoscere come Centro anche per la presa in carico del minore neurologico.
Prosegue il processo di revisione delle procedure interne e degli standard secondo la
convenzione stipulata con Ministero della Sanità (novembre 2012) che prevede, nel rispetto
degli standard previsti, un progressivo aiuto economico sulle prestazioni rese e sul personale
assunto, ancora limitato.
Fonti di finanziamento: 5xmille; fondi propri; oblazioni.
Sfide future: Nell’ottica di un costante miglioramento delle prestazioni del Centro in linea con i
bisogni della popolazione locale, il focus della collaborazione della FDCG sarà sul progetto
“nEUROcycle” per la creazione di un modello di presa in carico del paziente neurologico
minore, che possa essere modello e testimonianza nel paese.
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Parte V: Relazione annuale sui progetti MAECI, realizzati o in corso
nell’anno di riferimento.
Progetto N° 6
Titolo del progetto: “nEUROcycle: creazione di servizi, strumenti e processi per la presa in
carico globale del bambino con patologie neurologiche in Ruanda”, codice
AID 010172/FDCG/RWA – Rilima - Ruanda.
Paese e organismo locale beneficiario: RUANDA, Centro di Chirurgia Ortopedica Pediatrica
e di Riabilitazione “Santa Maria” - Rilima.
Attività in corso
Collaborazioni: Centro Santa Maria (Ruanda); Ministero della Sanità del Ruanda; Arcidiocesi
di Kigali (Ruanda); Caritas Diocesana di Kigali (Ruanda); Kigali Health Institute (Ruanda);
Università di Kigali (Ruanda); Suore Oblate dell’Assunzione di Rilima (Ruanda).
Obiettivi: Migliorare la qualità della vita dei bambini con disabilità neurologiche attraverso un
approccio globale che implica un processo di prevenzione, e la formazione a beneficio del
personale medico e sociale, delle famiglie dei pazienti e della comunità locale.
Il progetto ha inoltre l'obiettivo di "istituire e rendere operativo un modello di servizi per la presa
in carico globale del bambino con patologie neurologiche attraverso la messa in atto di processi
di screening, cura e riabilitazione".
Per raggiungere questo scopo sono previste attività di:
 potenziamento della presa in carico del Centro,
 di formazione per il Centro e per gli attori sanitari esterni coinvolti nel trattamento della
malattia neurologica allo scopo di facilitare la diagnosi precoce e condividere
conoscenze sulla buona prassi di riabilitazione globale del bambino,
 di networking con i servizi e le organizzazioni operanti nel dominio della disabilità.
Descrizione dell’attività: Il 2 maggio 2014 è stato avviato ufficialmente il progetto
nEUROcycle. Si è costituito lo staff di direzione del progetto e il comitato di gestione progetto.
Si sono avviati i primi contratti di nuovo personale locale come previsto da progetto.
Le attività si sono sviluppate secondo il piano di progetto. Si evidenziano le seguenti attività
principali:
Il personale del centro è stato incrementato con 1 medico pediatra, 1 assistente sociale, 1
fisioterapista e 2 operatori socio-assistenziali.
E' stato composto il pool specialistico di progetto composto da: direttore sanitario, chirurgo
responsabile della riabilitazione, consulente medico, assistente sociale, 2 fisioterapisti, tecnico
orto protesista, coordinatore degli infermieri, animatore, 4 operatori socio-assistenziali.
Il personale del Centro ha beneficiato delle missioni dei seguenti specialisti FDCG che hanno
migliorato il know-how del personale locale tramite sessioni di formazione frontale e training on
the job:
 Patrizia Spelta, neuropsichiatra infantile (luglio 2014): formazione sulla diagnosi e il
trattamento riabilitativo del bambino neurologico. Definizione di criteri di ammissione per
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un percorso riabilitativo di tre mesi al Centro. I criteri per l'ammissione individuati sono:
età compresa fra i 2 e i 4 anni e possibilità di miglioramento rapide del paziente.
 Maria Subirana Colombo, fisioterapista (agosto 2014): formazione sulle fasi di sviluppo
motorio ed esercizi riabilitativi mirati al trattamento della malattia neurologica e al
miglioramento dei passaggi posturali del bambino. Durante la missione è stata sviluppata
una fiche di valutazione del development gross motor utilizzata dai fisioterapisti del CR
per individuare i passaggi posturali su cui lavorare per migliorare lo sviluppo motorio dei
pazienti neurologici.
 Carlotta Raviola, logopedista (novembre 2014): formazione sui temi di comunicazione
alternativa aumentativa (C.A.A.), principi della deglutizione per valutazione e trattamento
per migliorare l'alimentazione e l'autonomia del bambini, funzioni facio– oro-deglutitorie
con lo scopo di diminuire la scialorrea, stimolazione del linguaggio, esercizi per
migliorare la coordinazione oculo - manuale,
 Annette Devreux, assistente sociale (novembre 2014): formazione per i responsabili di
ogni servizio del Centro per migliorare la gestione e l'organizzazione del team di lavoro e
per migliorare la comunicazione di informazioni necessarie alla presa in carico globale
del paziente neurologico tra i diversi servizi e al loro interno.
Formazione per tutto lo staff del Centro sui bisogni di ogni essere umano e in particolare sui
bisogni affettivi e relazionali del bambino ospedalizzato al fine di migliorare la qualità delle cure
prestate e per donare una riabilitazione che non soddisfi soltanto le necessità mediche del
paziente ma anche i bisogni psicologici e relazionali speciali del bambino con disabilità.
La mappatura e l'individuazione di strutture ed organismi impegnati nel trattamento e nella
prevenzione della malattia neurologica ha portato a visitare:
 10 centri di servizi per bambini colpiti da malattia neurologica: i tipi di servizi visitati
appartengo a diverse categorie, sono state visitate strutture con funzioni di internati,
centri diurni ed esperimenti di scuole alternative.
 2 visite a organizzazioni nazionali della società civile che operano nel settore di lobbying
per il miglioramento dei diritti e dei servizi per le persone con disabilità,
 3 visite a organizzazioni internazionali che operano per la promozione ed il
miglioramento delle condizioni di vita di persone con disabilità.
L'obiettivo degli incontri è stato quello di individuare i destinatari ed i loro bisogni per le future
sessioni di formazione al Centro, di mettere a conoscenza le strutture sulla presenza di servizi
specialistici nella diagnosi e nel trattamento della malattia neurologica al Centro e facilitare
eventuali transfer di pazienti da strutture esterne al Centro e viceversa, avere un'idea completa
delle competenze in materia presenti sul territorio ruandese per capire quali sono le priorità
formative del paese.
Sono stati individuati vari livelli di formazione all'interno del progetto: uno interno e rivolto agli
operatori sanitari e sociali del Centro ed uno esterno rivolto a tutti gli operatori ruandesi coinvolti
nel trattamento e nella prevenzione della malattia neurologica e alle famiglie dei pazienti.
Nel quadro della formazione interna al Centro sono state svolte:
 formazione per il personale sanitario del Centro.
Nel quadro della formazione esterna sono state svolte:
 formazione per il personale sanitario esterno;
 formazione per le famiglie del paziente neurologico.
Nel quadro del piano d'azione sono state previste e realizzate le seguenti attività:
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svolgimento di una consultazione mensile di bambini con infermità motrice celebrale
tramite l'implicazione di uno staff multidisciplinare composto da un medico generalista,
un pediatra, un infermiere, un fisioterapista ed un assistente sociale,
ospedalizzazione di un massimo di 12 bambini neurologici contemporaneamente per un
percorso riabilitativo di circa 3 mesi,
assicurazione di un follow up regolare dei pazienti tramite il coinvolgimento di tutto lo
staff per raggiungere un obiettivo globale di riabilitazione,
equipaggiamento del CR di uno spazio specifico per la stimolazione precoce,
visite a domicilio per monitorare i consigli di trattamento dati a famiglie di bambini che
non rispettano i criteri di ammissione all'ospedalizzazione,
promozione di un coinvolgimento attivo delle famiglie nel processo riabilitativo dei
bambini tramite incontri periodici durante il periodo di ospedalizzazione,
azioni di network per mappare i servizi, le organizzazioni e le istituzioni che lavoro per
migliorare la condizione di vita di persone affette da paralisi celebrale,
identificazione del personale del Centro ed esterno da formare sul trattamento e la
prevenzione della malattia neurologica.
Risultati ottenuti:
Nel quadro della presa in carico:
 Effettuate 6 consultazioni di pazienti neurologici -> visitati 60 bambini,
 Ospedalizzati 20 bambini, di questi 7 hanno già terminato il percorso riabilitativo previsto
e sono stati dimessi,
 5 bambini trattati ambulatorialmente, di questi 1 è stato dimesso ed 1 si è trasferito in un
altro distretto senza terminare la riabilitazione,
 Effettuate 7 visite a domicilio che hanno raggiunto 18 bambini,
Nel quadro delle attività di network:
 10 visite a centri di servizi per disabilità neurologiche,
 2 organizzazioni nazionali impegnate in lobbying per i diritti dei disabili,
 3 organizzazioni internazionali impegnate in lobbying per i diritti dei disabili,
Nel quadro della formazione:
 4 missioni di esperti,
 Formazione del personale del Centro, su varie tematiche e livelli,
 Formazione delle famiglie dei pazienti ospedalizzati e dei bambini raggiunti dalle visite a
domicilio (38 famiglie).
Documenti sviluppati:
 Scheda di anamnesi per consultazione neurologica,
 Scheda di cure del bambino neurologico per operatori socio-assistenziali,
 Scheda di valutazione dello sviluppo motorio del bambino,
 Database dei pazienti neurologici (consultazioni, piano di ospedalizzazione, visite a
domicilio),
 Database dei servizi, delle organizzazioni e delle istituzioni impegnate nel trattamento e
nella prevenzione della disabilità neurologica,
 Scheda di presentazione del progetto in inglese e francese,
 Piano d'azione giugno-dicembre 2014,
 Cartellone sulla presa in carico del paziente neurologico,
 Revisione dei mansionari dei compiti dei fisioterapisti e dello chef del servizio,
 Foto delle attività.
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Fonti di finanziamento: Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale; fondi propri;
oblazioni.
Sfide future: conseguire gli obiettivi di progetto “nEUROcycle” per la creazione di un modello di
presa in carico del paziente neurologico minore, che possa essere modello e testimonianza nel
paese.
Progetto N° 7
Titolo del progetto: ED. in-place (Education-Inclusion-Placement): formazione professionale ed
inserimento lavorativo di giovani disabili libici e tunisini vittime del conflitto
bellico, codice AID 9973-FDCG.
Paese e organismo locale beneficiario: TUNISIA, città di Tunisi e Sfax.
Attività in corso
Collaborazioni: Institut Supérieur de l’Education Spécialisée – ISES (Tunisia); Confederazione
di imprese CONECT (Tunisia); Ministero degli Affari Sociali Tunisino (Tunisia); Le Centre de
Sauvegarde des Handicapés Moteurs de Sfax (Tunisia);Association d’Assistance aux Grands
Handicapés à Domicilie (Tunisia); Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (Italia);
Camere di Commercio Italo - libica, Italo - Tunisina e Tunisino-Libica; Camera per lo Sviluppo
delle Relazioni Euro-Maghrebine; CONFORM (Tunisia).
Obiettivi: Contribuire alla creazione di opportunità di integrazione sociale e lavorativa di giovani
libici e tunisini con disabilità acquisita a seguito degli eventi bellici. Nello specifico, il progetto si
pone come obiettivo il miglioramento delle competenze del personale addetto alla formazione
professionale e nella sensibilizzazione delle imprese e della società civile sul tema della
disabilità. In questo modo si intende rafforzare un sistema mirato di vocational training e
proporre un efficace modello di formazione e inserimento lavorativo rivolto alle persone disabili,
grazie ad un’attenta analisi del contesto occupazionale e delle potenzialità di sviluppo di
competenze degli attori coinvolti.
Descrizione dell’attività: : Il progetto si è concluso il 14 Ottobre 2014 a Tunisi con un
Workshop finale che ha visto la partecipazione dei diversi soggetti coinvolti e la promozione dei
risultati raggiunti, nonché la presentazione delle linea guida come strumento tangibile per la
prosecuzione della sensibilizzazione sull’inclusione sociale aziendale.
Si sono inoltre svolte tre giornate di sensibilizzazione concernenti l’inclusione sociale e
formazione da parte di professionisti del CEFOS Centro di Formazione, Orientamento e
Sviluppo della Fondazione Don Gnocchi e dell’Unimore Università di Modena sulle tematiche
della disabilità e dell’accesso al mercato del lavoro.
A seguito degli eventi conclusivi si è svolta una missione di valutazione finale di un
professionista esterno.
Le suddette azioni fanno seguito a quanto realizzato nella prima parte del progetto, avviato nel
mese di maggio 2013:
- Analisi di mercato finalizzata alla conoscenza delle reali esigenze del mercato occupazionale
libico e tunisino;
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- Individuazione e formazione di formatori provenienti da aziende e centri di formazione, al fine
di creare figure professionali e specializzate in grado di accompagnare i giovani disabili
nell’arco dell’intero ciclo di vocational training e inserimento lavorativo;
- Avvio di un percorso formativo basato su una metodologia formulata a partire da un gruppo
target definito di giovani tunisini e libici con disabilità;
- Promozione di politiche di Corporate Social Responsibility e di un sistema di dialogo e
collaborazione tra il mondo delle imprese e il mondo delle associazioni che si occupano di
disabilità.
Durante il 2014 è proseguita l’attività di supporto gestionale al progetto tramite il personale di
FDCG in sede in Italia e nei primi 6 mesi di progetto, al coordinamento con l’équipe locale e a
rimodulazioni del piano operativo e missioni di monitoraggio terminate ad Ottobre 2014 col
workshop di chiusura e l’attività di M&E conclusiva.
Risultati ottenuti: Sono stati ottenuti i seguenti risultati:
- Workshop finale: Il Workshop di chiusura progetto ha rappresentato un utile momento
conclusivo di incontro con tutte le realtà coinvolte nel progetto e le imprese tunisine al
fine di mostrare i risultati raggiunti e mantenere il dibattito sul tema della responsabilità
sociale dell'impresa, e in generale sensibilizzare e promuovere un modello innovativo di
dialogo e collaborazione tra il mondo delle imprese e il mondo delle associazioni che si
occupano di disabilità.
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Creazione guida pedagogica: “Guide pour la gestion de la diversité dans le marché du
travail” è un documento in lingua francese e araba concernente linee guida
sull’importanza dell’inclusione sociale e lavorativa del disabile nascenti dall’esperienza
professionale dei partners di progetto e dal lavoro svolto nell’anno di progetto. La guida
vuole essere strumento di restituzione dell’esperienza di progetto, degli sviluppi e dei
risultati.
Impostazione start-up di 5 imprese gestite da disabili: Tramite il supporto, anche
finanziario, al partner di progetto CONECT, si sono messe le basi per
l’accompagnamento all’avvio di 5 imprese da parte di 5 disabili, che hanno partecipato ai
percorsi formativi. La realizzazione delle imprese avverrà dopo la chiusura del progetto
ma il follow up sarà comunque garantito da FDCG e CONECT.
Fonti di finanziamento: Ministero degli Affari Esteri Italiano; fondi propri.
Sfide future: Utilizzare la valutazione predisposta dalla missione M&E di conclusione progetto
come base di riflessione per un’eventuale futura presenza di FDCG in Tunisia.
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