Ge Money chiude a M Ge Money chiude a Milano chiude a Milano

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Ge Money chiude a Milano
La crisi morde anche Ge Money Bank.
Bank La succursale italiana di Ge Capital Bank,
Bank con
una lettera datata 13 febbraio, ha annunciato l'intenzione di chiudere le erogazioni di
nuovi mutui. Nei mesi scorsi la banca, che dalla costituzione nel dicembre 2004 aveva
fissato target ambiziosi (portare le masse erogate da1,4 a 3,5 miliardi in quattro
anni), aveva visto improvvisi avvicendamenti al vertice e riorganizzazioni interne. In
quattro anni invece Ge Money Bank ha accumulato perdite per 24 milioni e altre ne
prevede nel 2009 per l'aumento dei costi di fundinge degli insoluti.Su 52 dipendenti
fissi l'azienda prevede 43 esuberi. I nove lavoratori che resteranno in servizio
garantiranno la gestione
one del portafoglio. I sindacati, che oggi incontreranno per la
prima volta l'azienda, temono contraccolpi occupazionali anche su Ge Capital Servizi
Finanziari società di Mondovì (Cuneo) attiva nel leasing.
Il caso di Ge Capital Bank è tutt'altro che isolato.
isolato. In prima linea ci sono i piccoli
istituti. Giovedì 29 gennaio, dopo la fusione, Commerzbank e Dresdner hanno
informato i sindacati e l' Abi dell'intenzione di non proseguire in Italia l'attività di
investmentbankinge di chiudere la sede milanese di Dresdner
Dresdner «nei tempi più solleciti».
A rischiare sono 88 dipendenti, di cui sei dirigenti. Una nota di Fabi,Fiba/Cisl,
Fisac/Cgil, Uilca e Dircredito, che stanno per avviare il confronto con l'azienda,
denuncia «protezionismo, insourcing e l'antica formula che
che i costi sono certi e i ricavi
presunti» della «grande Commerzbank».
In diffIcoltà anche i 160 dipendenti della sede romana di Fonspa, la società di credito
a medio-lungo
lungo termine delgruppoMorgan Stanley per la quale, secondo la Fisac/Cgil, si
temela liquidazione.
quidazione. Secondo il sindacato l'istituto starebbe per cedere i 300 milioni
di mutui ancora in casa a una società veicolo interamente posseduta dalla casa madre.
Quanto a Deutsche Bank, il 10 dicembre ha chiuso la vertenza occupazionale con due
accordi: sono 440 le uscite volontarie previste tra il primo aprile 2009 e il 31 marzo
2010 su una forza lavoro di 4.700 unità circa. Soluzione raggiunta anche in
Meliorbanca (gruppo Bper), dove il 17 dicembre l'a.d. Paolo Gualtieri annunciava 120
esuberi, la chiusura
ura di nove sedi su 12 e delle divisioni mutui e fmanza strutturata. Il
9 febbraio l'accordo con i sindacati ha fissato le ricadute in 13 prepensionamenti, 19
dipendenti trasferiti dentro l'azienda e nel gruppo, quattro dirigenti senza lavoro e
tre dimissioni volontarie.