Cuore artificiale, quando la vita torna normale

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Cuore artificiale, quando la vita torna normale
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LUNEDÌ 12 MAGGIO 2008
Scienza
[email protected]
Pagina a cura di Licia Gambarelli
e Maria Chiara Montani
Koala a rischio
Il koala si aggiunge alle vittime
imminenti del mutamento climatico, così come altri marsupiali
che si alimentano di eucalipto. Lo
sostiene uno studio di ricercatori
dell’Università di Sydney.
Posidonia per fertilizzare
Un progetto dell’Ipsa del Cnr prova che i residui di Posidonia depositati sulle spiagge possono
essere usati per fertilizzare campi o colture senza terreno, anziché gettati nelle discariche.
L'esperto Il fisico parmigiano illustra i dispositivi utilizzati in attesa di un trapianto
Cuore artificiale, quando
la vita torna normale
Rinaldi: «Lo scopo è far recuperare la funzione cardiaca al paziente»
Q
ual è lo stato dell’arte oggi
nella ricerca sul cuore artificiale? Stefano Rinaldi,
fisico parmigiano direttore
scientifico della società che ha prodotto il primo cuore artificiale italiano e
prossimo relatore di Scientiae Munus
(domani, Auditorium Banca Monte,
ore 17.30) ci guida nella risposta a questa domanda. Partendo dagli anni cinquanta, quando sono iniziate le prime
ricerche e ancora non erano mai stati
effettuati trapianti di cuore, fino ai dispositivi di assistenza cardiaci che oggi sono utilizzati soprattutto come
«ponti al trapianto», come strumenti
cioè per mantenere in vita i pazienti in
lista di attesa per un cuore. Due sono
le alternative possibili: impiantare sistemi Tah (Total Artificial Heart), che
sostituiscono completamente il cuore,
oppure dispositivi di assistenza detti
Vad (Ventricular Assist Device), che
mettono a riposo il cuore, in particolare sostenendo l’azione pompante dei
ventricoli. «E' proprio per quanto riguarda i Vad che oggi ci sono le prospettive di ricerca più interessanti»
spiega Rinaldi. «Ormai i Vad utilizzati
permettono di svolgere una vita quasi
normale per diversi anni». Recentemente, poi, sono stati registrati alcuni
casi clinici di pazienti che, dopo un periodo di trattamento con Vad, hanno
recuperato la funzionalità cardiaca e
sono state pubblicate ricerche scientifiche che hanno dimostrato la possibilità di rigenerazione del miocardio, in passato ritenuta un’eventualità
impossibile. I nuovi Vad oggi possono
quindi essere progettati anche per diventare una soluzione permanente e,
magari una terapia. E' questa la direzione in cui sta lavorando la società
diretta da Rinaldi, NewCorTec: «Il nostro scopo è ottenere un Vad che riesca a contribuire al recupero della funzionalità cardiaca del paziente, allon-
II Un
docente del nostro ateneo, Giuseppe Mingione, è il protagonista di
una intervista sul numero di maggio
del mensile di divulgazione scientifica
«Le Scienze», nella rubrica dedicata a
personaggi di spicco della comunità
scientifica. Mingione, infatti, a soli 35
anni, è già ordinario di Analisi matematica e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il premio Bartolozzi come miglior matematico italiano del 2005 e, quest’anno, l’invito
della società matematica tedesca a tenere una conferenza plenaria al suo
convegno generale.
Mingione - come viene riportato
nell’articolo di «Le Scienze» - è stato
inoltre uno dei nove italiani (l'unico
per la matematica!) a vincere con il
massimo punteggio il premio «European Resaerch Council Award» di cinquecentomila euro, stanziato dal Consiglio europeo per la ricerca. Nell’intervista, Mingione afferma che utilizzerà il premio per creare a Parma nei
prossimi anni un gruppo stabile di ricerca nel campo oggetto del suo interesse, l’analisi qualitativa delle soluzioni di sistemi di equazioni diffe-
renziali a derivate parziali, che ha applicazioni anche in architettura. Lo
scienziato ribadisce poi come la «situazione a Parma per la matematica
sia stimolante», ma non nasconde che
«il problema dei cervelli in fuga non
tocca solo chi è bravo e non trova un
centro per fare ricerca. Il problema interessa anche chi, come me, ha già una
collocazione ma ha riconoscimenti
minimi, non solo dal punto di vista
economico». Mingione conclude affermando che «se la situazione continuerà a essere questa, prima o poi
non mi dispiacerà andare all’estero,
visto che qui gli sforzi non vengono
riconosciuti». Il matematico del nostro ateneo (laureatosi all’Università
Federico II di Napoli) spiega inoltre la
sua carriera rapidissima: «In Italia si
tende a fare carriera più velocemente
in matematica rispetto ad altri campi
forse perché in questo campo non ci
sono grandi interessi economici. Ma,
soprattutto, in matematica la maggior
parte dei problemi non è chiara, chi
trova una soluzione acquista notorietà
e non si può mettere in discussione che
il risultato sia di un certo valore». Fisico Stefano Rinaldi mostra i dispositivi applicati ai pazienti in attesa di trapianto.
Il primo caso
«Siamo in una fase
sperimentale:
presto per dire
se è la strada giusta»
tanando la necessità del trapianto». Il
modello di cuore artificiale prodotto
da NewCorTec si chiama BestBeat ed
è del tipo impiantabile a pompa pulsatile: «Come il ventricolo naturale, la
pompa ha un suo ritmo per pompare e
ricevere il cuore. Noi abbiamo cercato
le condizioni per ottenere il massimo
scarico del lavoro del cuore, facendo
in modo che quando il ventricolo si
contrae la pompa sia pronta a ricevere
il sangue e lo pompi invece nell’organismo mentre il cuore si riempie, secondo un meccanismo noto come sincronismo contro-pulsazione. BestBeat
è in grado di adeguarsi al ritmo del
CARTA D’IDENTITÀ
Cos'è: l’associazione «Filippo Bassignani» ha lo scopo di finanziare giovani ricercatori nel campo della biologia animale.
cuore e, per evitare il rischio di atrofia,
la pressione della pompa è regolabile,
in modo che il cuore naturale non sia
mai completamente a riposo. Speriamo che questo dispositivo, associato a
opportuni trattamenti farmacologici,
funzioni come una sorta di fisioterapia per il cuore colpito da scompenso
cardiaco». Intanto, il primo paziente
su cui è stato impiantato BestBeat oltre un anno fa sta bene e altri dispositivi dello stesso tipo sono stati impiantati anche in Italia. «Siamo ancora in una fase sperimentale, per sapere se abbiamo scelto la strada giusta ci
vorrà tempo». Agenda
II Da quest’anno anche gli studenti
italiani potranno prendere parte al
progetto Rose - the Relevance of Science Education, uno studio comparativo
internazionale volto a mettere in luce
gli orientamenti, le attitudini e le opinioni che influenzano l’apprendimento della scienza e della tecnologia nei
giovani delle scuole superiori. Merito
dell’impegno di Observa - Science in
Society (www.observa.it ) e del sostegno della Conferenza nazionale dei
presidi delle facoltà di Scienze, che
hanno permesso di inserire l’Italia
all’interno di questa imponente indagine avviata per la prima volta nel
2000 in Norvegia, grazie al Research
Council norvegese. Oggi Rose viene
svolta in 40 paesi, tra cui Germania,
Spagna, Regno Unito, Irlanda, Austria, Israele, Australia, Egitto e diversi
Paesi africani. Fino a quest’anno l’Italia, insieme a Stati Uniti e Francia, era
tra i grandi esclusi. Per il nostro paese,
dove da tempo si lamenta un calo
dell’interesse e delle iscrizioni a percorsi formativi scientifico-tecnologici,
Rose è uno strumento utile in quanto
fornisce indicazioni per migliorare la
didattica delle scienze e incentivare la
scelta di corsi universitari di orientamento scientifico. Ulteriori informazioni su www.ils.uio.no/english/rose/index.html. Emilia Romagna.In tutta la regione
IL PIANETA PERDUTO
Va in scena venerdì alle 20,45 al
Piccolo teatro di Sala Baganza
la rappresentazione «Alla riscoperta del pianeta perduto».
L’evento fa parte della rassegna
«Storie di Ambienti - tra ambiente, teatro e incontri» promossa da
Provincia di Parma. Info:
www.provincia.parma.it. .
FATTORIE APERTE
Continua domenica l’appuntamento
con Fattorie Aperte,
la manifestazione promossa dalla
Regione e dalle Province che spalanca una finestra sul lavoro
dell’agricoltore. Tante le iniziative
nelle aziende agricole e numerosi
i percorsi nei parchi di interesse
naturalistico e storico-culturale.
Info: www.fattorieaperte-er.it..
Il premio: La domanda per concorrere al premio di laurea intitolato a
Filippo Bassignani va presentata entro il 2 giugno al Dipartimento di Biologia Evolutiva e funzionale, Università di Parma, viale Usberti 11 - 43100
Parma, all’attenzione di Francesco
Nonnis Marzano. Per informazioni
tel. 0521-905643; fax 0521-905657
Ricercatore Filippo Bassignani: a lui è dedicato un concorso universitario.
nata con lo scopo di finanziare
l’attività di giovani ricercatori impegnati nel campo della biologia animale
l’associazione «Filippo Bassignani»,
in memoria del ricercatore che
nell’aprile del 2006 perse la vita in Mozambico durante una missione per la
realizzazione di un progetto dedicato
al turismo eco compatibile. La prima
iniziativa dell’associazione, di cui
Gianni Bassignani, padre di Filippo, è
Mingione, matematico
di fama internazionale
Progetto Rose
aperto anche all'Italia
Ricerca, un concorso
nel nome di Filippo Bassignani
II E'
Integratori alimentari
Quasi un italiano su tre utilizza integratori alimentari: secondo Federsalus, la Federazione delle
aziende produttrici di prodotti salutistici, i più richiesti sono vitamine, fermenti lattici e minerali.
presidente, consiste in un bando di
concorso per un premio di tesi di laurea specialistica nel settore della biologia animale. La partecipazione - così
si evince dal bando - è riservata a
neo-laureati che non abbiano superato i trenta anni di età e che abbiano
sviluppato il proprio elaborato di tesi
nel campo della biologia dei vertebrati
negli anni 2006 e 2007 (tesi di laurea
specialistica o tesi di laurea del vecchio
ordinamento). La valutazione degli
elaborati di tesi, che dovrà pervenire
entro il 2 giugno, sarà effettuata da una
commissione eterogenea, composta
tra gli altri dai genitori di Filippo e da
professori delle università di Parma,
Sassari e Roma 3. L’assegnazione del
premio sarà comunicata al vincitore
entro il 30 giugno e il vincitore sarà
invitato a tenere una lezione all’Università nell’autunno 2008. SPETTROMETRIA DI MASSA
Parte lunedì prossimo al Campus
universitario
la «Scuola Nazionale su Metodologie analitiche e spettrometria di
massa», promossa da Università e
Società Chimica Italiana. Saranno
discusse le più diffuse tecniche
analitiche basate sulla spettrometria di massa (www.chim.unipr.it/scuolams/home.htm).
Escursioni e mostre: aree protette in festa
Da domenica prossima in tutte le aree protette dell’Emilia Romagna si
festeggia la Settimana europea dei Parchi, indetta da Europarc (Federazione europea dei parchi) in ricordo del 24 maggio 1909, data in cui in
Svezia venne istituito il primo parco d’Europa. Nei 2 Parchi nazionali, 13
Parchi regionali e nelle 14 Riserve naturali emiliano-romagnole sono previsti
convegni, seminari, escursioni e mostre, per riscoprire le aree protette e i
loro tesori di diversità biologica e paesaggistica. «E' un momento positivo
per i parchi dell’Emilia-Romagna - ha sottolineato l’assessore Lino Zanichelli
- in quanto stanno per essere varati importanti investimenti per valorizzarli.
Mi riferisco al primo Programma regionale per il Sistema delle aree protette
e dei siti della Rete natura 2000, che l’assemblea legislativa approverà entro
l’estate e che conterrà il quadro finanziario a favore dei parchi per il triennio
2008-2010» (www.ermesambiente.it).