DI PACE E IMPEGNO RINNOVATO!
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DI PACE E IMPEGNO RINNOVATO!
GENNAIO 2014 BUON 2014 DI PACE E IMPEGNO RINNOVATO! pregare Preghiera per il nuovo anno INSIEME SI PUO’... Roberto Laurita 2 Un nuovo anno comincia e invano scruto l'orizzonte per scorgere in anticipo quello che accadrà. Davanti al tempo, Signore, lo devo ammettere, avverto tutta la mia fragilità e il mio smarrimento. Non posso sapere con certezza quello che accadrà di qui a poche ore e come posso prevedere ciò che mi riserverà questa nuova carovana di giorni? Non riesco neppure a intravedere le sorprese che mi attendono dietro l'angolo e come posso riconoscere ciò che sta nel cuore di questi mesi? E tuttavia, Signore, anche se televisioni e giornali continuano a rovesciare su di me la loro valanga di sciagure, di notizie sconfortanti, di previsioni nere, io non voglio lasciarmi vincere dall'ansia o dallo scoraggiamento dal pessimismo o dalla tensione. No, Signore, vado incontro a questo nuovo anno con fiducia e con speranza. E sai perché? Qualunque cosa accada, ne sono certo, tu sarai con me. riflettere Il grido di Papa Francesco: i poveri non possono aspettare Con l’Esortazione apostolica 'Evangelii Gaudium' Papa Bergoglio traccia il percorso del proprio pontificato nei prossimi anni. Una chiesa aperta, audace, pronta a cambiare e a chiedere. Tra le sfide del mondo attuale, denuncia il sistema economico definito “ingiusto alla radice”. Vi proponiamo alcuni brani significativi. ...Così come il comandamento “non uccidere” pone un limite chiaro per assicurare il valore della vita umana, oggi dobbiamo dire “no a un’economia dell’esclusione e della iniquità”. Questa economia uccide. Non è possibile che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un anziano ridotto a vivere per strada, mentre lo sia il ribasso di due punti in borsa. Questo è esclusione. Non si può più tollerare il fatto che si getti il cibo, quando c’è gente che soffre la fame. Questo è iniquità. Oggi tutto entra nel gioco della competitività e della legge del più forte, dove il potente mangia il più debole. Come conseguenza di questa situazione, grandi masse d i popolazione si vedono escluse ed emarginate: senza lavoro, senza prospettive, senza vie di uscita. Si considera l’essere umano in se stesso come un bene di consumo, che si può usare e poi gettare. Abbiamo dato inizio alla cultura dello “scarto” che, addirittura, viene promossa. Non si tratta più semplicemente del fenomeno dello sfruttamento e dell’oppressione, ma di qualcosa di nuovo: con l’esclusione resta colpita, nella sua stessa radice, l’appartenenza alla società in cui si vive, dal momento che in essa non si sta nei bassifondi, nella periferia, o senza potere, bensì si sta fuori. Gli esclusi non sono “sfruttati” ma rifiuti, “avanzi”. … Per poter sostenere uno stile di vita che esclude gli altri... si è sviluppata una globalizzazione dell’indifferenza. Quasi senza accorgercene, diventiamo incapaci di provare compassione dinanzi al grido di dolore degli altri, non piangiamo più davanti al dramma degli altri né ci interessa curarci di loro, come se tutto fosse una responsabilità a noi estranea che non ci compete. La cultura del benessere ci anestetizza e perdiamo la calma se il mercato offre qualcosa che non abbiamo ancora comprato, mentre tutte queste vite stroncate per mancanza di possibilità ci sembrano un mero spettacolo che non ci turba in alcun modo. ... Una delle cause di questa situazione si trova nella relazione che abbiamo stabilito con il denaro, poiché accettiamo pacificamente il suo predomino su di noi e sulle nostre società. La crisi finanziaria che attraversiamo ci fa dimenticare che alla sua origine vi è una profonda crisi antropologica: la negazione del primato dell’essere umano! Abbiamo creato nuovi idoli. L’adorazione dell’antico vitello d’oro (cfr Es 32,1-35) ha trovato una nuova e spietata versione nel feticismo del denaro e nella dittatura di una economia senza volto e senza uno scopo veramente umano. La crisi mondiale che investe la finanza e l’economia manifesta i propr i squilibri e, soprattutto, la grave mancanza di un orientamento antropologico che riduce l’essere umano ad uno solo dei suoi bisogni: il consumo. … Mentre i guadagni di pochi crescono esponenzialmente, quelli della maggioranza si collocano sempre più distanti dal benessere di questa minoranza felice. Dietro questo atteggiamento si nascondono il rifiuto dell’etica e il rifiuto di Dio. All’etica si guarda di solito con un certo disprezzo beffardo. La si considera controproducente, troppo umana, perché relativizza il denaro e il potere. La si avverte come una minaccia, poiché condanna la manipolazione e la degradazione della persona. In definitiva, l’etica rimanda a un Dio che attende una risposta impegnativa, che si pone al di fuori delle categorie del mercato. … In tal senso, esorto gli esperti finanziari e i governanti dei vari Paesi a considerare le parole di un saggio dell’antichità: « Non condividere i propri beni con i poveri significa derubarli e privarli della vita. I beni che possediamo non sono nostri, ma loro ». … Il denaro deve servire e non governare! Il Papa ama tutti, ricchi e poveri, ma ha l’obbligo, in nome di Cristo, di ricordare che i ricchi devono aiutare i poveri, rispettarli e promuoverli. Vi esorto alla solidarietà disinteressata e a un ritorno dell’economia e della finanza a un’etica in favore dell’essere umano. 3 AGIRE GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE !!! Anche quest’anno vogliamo esprimere il nostro grazie più grande a tutti voi volontari che ci avete dato una mano durante il periodo natalizio nei mercatini di artigianato e nel “servizio pacchetti” al centro commerciale Emisfero di Belluno, ai negozi Trony di Salce e Busche e alla casetta di Natale di Cortina d’Ampezzo. Come già sapete il ricavato del vostro lavoro andrà al progetto latte di ISP per il sostegno alimentare ai bambini malnutriti e affetti da HIV/AIDS attraverso la somministrazione di latte in polvere ad alto contenuto nutritivo, fondamentale per arginare più possibile i danni della malattia. Sappiate quindi che ogni gesto, momento, ora di lavoro sottratta alla famiglia o alle ferie, diventeranno una coccola per questi bimbi, un aiuto in più per vivere una vita nel pieno della loro dignità. RINNOVO E SISTEMAZIONE DELLA CASA DI RIPOSO DI MAROVOAY La casa di riposo di Marovoay (nord del Madagascar) ha bisogno di alcuni lavori di sistemazione e di essere migliorata in alcuni servizi essenziali. Maurizio Crespi in questi mesi sta provvedendo alla ricostruzione del muro di cinta, danneggiato in parte dalla caduta di alberi, alla realizzazione di un serbatoio per l’acqua, al rinnovo e ampliamento dei servizi igienici (gabinetti e docce). Il costo previsto per la realizzazione dei lavori ammonta a circa 20.000 euro. “Insieme si può…” provvede inoltre alle spese correnti (cibo, medicine ecc.) che ammontano a circa 500 euro al mese. AIUTO AI PROFUGHI ERITREI RIFUGIATI IN UGANDA Il governo eritreo è un regime comunista molto oppressivo il cui unico scopo sembra quello di rimanere al potere a tutti i costi. Nel Paese sono fortemente limitate la libertà di religione, di espressione, di movimento. Gli oppositori vengono messi in prigione o eliminati. L’Eritrea è la nazione al mondo con il più alto numero di prigionieri politici e che produce il numero più alto di profughi e di gente che chiede asilo politico (circa 3.000 al mese). 150 profughi hanno trovato assistenza presso la parrocchia di Mbuya (Kampala –Uganda), gestita dai missionari comboniani. Si tratte di 15 famiglie, formate per lo più da mamme con i loro bambini (il papà presta il servizio militare obbligatorio o è in prigione o è morto) e di un gruppo di giovani che vivono insieme condividendo cibo e alloggio. Il progetto si prefigge innanzitutto di assistere queste famiglie e questi giovani attraverso la fornitura di cibo, medicinali e il pagamento dell'affitto delle casette dove vivono. In un secondo tempo è previsto l'avvio di progetti di Microcredito che permettano loro di raggiungere una autonomia economica. Padre Sabat Ayele, missionario comboniano, eritreo, ha chiesto a "Insieme si può..." un aiuto di 5.000 euro per questi 150 profughi 4 notizie “Di tutto un pò per un sorriso” INSIEME SI PUO’... Filastrocche, racconti e nonsense 5 di Giovanna Menini con illustrazioni di Gabriella Sperotti Dalla prefazione di Emilio Bianchi: “Tutti siamo cresciuti ascoltando incantati le varie filastrocche dei nonni, delle maestre, dei cartoni animati, ci facevano bene, ci educavano non solo alla fantasia, ma anche alla musicalità, al ritmo alla trasfigurazione simbolica degli oggetti, degli animali, delle persone. Ed è questo mondo, ben più profondo e interessante di quanto si pensi, che Giovanna ci ripropone, con atmosfere, personaggi e considerazioni “morali” che incantano anche noi adulti e ci fanno godere momenti di serenità e di vero divertimento (proprio in senso etimologico). Ne abbiamo tutti estremo bisogno. Buona lettura, adulti e piccini”. Invitiamo davvero tutti ad acquistare (10 Euro) lo splendido lavoro delle amiche Giovanna e Gabriella che ringraziamo davvero di cuore per aver deciso di destinare il ricavato delle donazioni ricevute per il libro al progetto di “Insieme si può…” a sostegno dei bambini di strada di San Paolo in Brasile. Il libro si trova presso la nostra sede (via Garibaldi 18 - Belluno) ed è disponibile per la spedizione (scrivere a [email protected]) Prossimamente verrà organizzata a presentazione del libro con lettura di brani e musica. Vi daremo notizia su www.365giorni.org: seguiteci! Awamu’ Notizie dalla sede ugandese INSIEME SI PUO’... Il SUD SUDAN DI NUOVO IN GUERRA! 6 La speranza che il più giovane stato africano, nato nel 2011 dalla secessione dal Sudan, dopo una guerra civile lunghissima, potesse conoscere e vivere una stagione di pace è naufragata a metà dicembre quando l’etnia Dinka fedele al presidente Salva Kiir , è entrata in conflitto con i rivali Nuer schierati con il suo predecessore Rijek Machar. Da allora non si contano i focolai di guerra scoppiati nel paese africano. A fine anno erano già migliaia le vittime e 180.000 i profughi interni che hanno cercato riparo e aiuto presso le sedi delle Nazioni Unite. La situazione ha indotto molt i governi stranieri – Stati Uniti, Gran Bretagna, Italia, Norvegia – a far evacuare le proprie comunità, composte in maggioranza da operatori umanitari, attraverso ponti aerei. Il grande rischio è che le vicende interne al Sud Sudan coinvolgano anche i paesi confinanti (Uganda, Kenya, Etiopia, Sudan…) in una paventata “guerra mondiale africana”. In ballo ci sono i ricchissimi giacimenti di petrolio ma anche lo sfruttamento delle acque del Nilo (l’ “oro blu”). Purtroppo, ancora una volta, interessi economici enorm i rischiano di trasformare la vita della gente comune in un inferno. ANTONIA, FORZA E CORAGGIO!!! Antonia è una ragazza orfana di 21 anni, da sempre ospitata nell’orfanotrofio di Kiwanga. Lo scorso anno ha subito un intervento alla gola per l’asportazione di un tumore. Tutto sembrava risolto per il meglio, quando a settembre si è rotta un femore dopo una banale caduta. In ospedale le hanno diagnosticato una gravissima forma di tumore osseo ormai al terzo stadio. Abbiamo incontrato Antonia a fine ottobre nel corso dell’ultimo viaggio in Uganda. Era molto sofferente e ancora impossibilitata a camminare. Viste le difficoltà logistiche e mediche per ospitarla all’orfanotrofio, abbiamo provveduto a cercare per lei una sistemazione presso una struttura specializzata nell’assistenza a malati bisognosi di cure compassionevoli contro il dolore. Una telefonata in occasione del Natale ci ha dato modo di salutarla e di riconfermare la nostra vicinanza. Antonia è una ragazza forte e siamo noi a doverla ringraziare per l’esempio di coraggio che ci sta dimostrando. Come lei decine e decine di persone ammalate e disabili hanno ricevuto nel 2013 un aiuto sotto forma di medicinali, cure fisioterapiche, microcredito. La maglietta di “Insieme si può…” che le abbiamo lasciato a ottobre è un pegno che abbiamo assunto nei sui confronti anche per il 2014. lettere Una lettera speciale di San Nicolò Cari Matilde, Federico, Giacomo, Giacomo, Gabriel, Riccardo, Riccardo, Denise, Luna, Lorenzo, Lorenzo, Nicole, Caterina, Alice, Elena, Mattia, Kristian, Sofia, Angela e Chiara... sono davvero molto contento della vostra classe di catechismo e so che lo anche è la vostra catechista Paola. Per questo avreste meritato davvero un bel regalo, ma siccome per ciascuno di voi sono già passato almeno una volta a casa vostra o dai nonni o a scuola o magari in altri posti, ho pensato di condividere con voi e la vostra catechista un mio pensiero e lasciarvi un suggerimento. State scoprendo insieme a Paola che nel mondo ci sono altri bambini più sfortunati, perché non hanno abbastanza cibo e acqua e ce ne sono altri, sempre poverissimi, costretti a lavorare per costruire oggetti, anche giocattoli (il pallone, le scarpe da ginnastica con le lucette colorate...), che poi vengono venduti nei paesi ricchi come il nostro. Altri bambini sono addirittura costretti a fare la guerra, nei paesi in cui non regna la pace. Allora ho pensato: se spendo anche solo 1 euro per ogni bambino della classe della catechista Paola, essendo voi in venti, la spesa totale sarebbe stata di 20 euro; se poi spendo 1 euro e 50 centesimi, la spesa sarebbe di 30 euro. E con 1 euro o 1,5 euro al massimo avrei potuto comperare un pacchetto di caramelle per ciascuno di voi, o delle barrette Kinder, che sono cose che ricevete in tante occasioni. Vero? Così sono andato a Belluno da Insieme si può, che è un’associazione (cioè un gruppo di persone) creata da un signore di nome Pier Giorgio Da Rold, e ho guardato in che modo si possono spendere meglio 20 o 30 euro, e ho pensato di farlo vedere anche a voi. Perciò vi lascio questi volantini che descrivono alcuni progetti di cui si occupano quelli di Insieme si può, in modo che possiate parlarne tra di voi e magari anche con i vostri genitori. Vedete che bastano 20 euro per comperare un paio di ciabattine per i bambini della Thailandia, oppure per far avere a una mamma dell’Uganda il necessario per il bambino che lei sta per partorire; mentre con 30 euro si possono comperare un gallo, una gallina e il mangime per una famiglia del Brasile. Incredibile vero? Ma ce ne sono tanti di questi progetti, guardateli sul depliant! Allora ho deciso di farvi questo regalo: ho preparato questa lettera per ognuno di voi, così potete leggerla anche con mamma e papà. Ho comperato questa strana carta su cui ho stampato la lettera sempre là al negozio di Insieme si può. Proviene da una parte povera del mondo, lo Sri Lanka. È ottenuta – pensate un po’ – dalla cacca di elefante!!! Voi direte: che schifo, ma guardate come è bella, è resistente e non puzza per niente!!!! Ma quello che più conta è che viene lavorata dalla popolazione di quel luogo, da adulti ben trattati e pagati e non da bambini sfruttati!! Siete davvero dei bambini bravi e sensibili perciò credo che capirete questa scelta di portarvi come regalo "solo" una lettera, due volantini e delle informazioni molto importanti. Anzi, non solo capirete, ma forse sarete anche contenti per aver dato anche voi, per mezzo di San Nicolò, il vostro contributo. Mi spiego meglio: il pacchetto di caramelle o la scatoletta di barrette Kinder che non vi ho preso diventano una specie di sacrificio, una vostra rinuncia, un gesto di solidarietà per la gente meno fortunata, che con quegli stessi soldi riesce ad avere un aiuto grande, il vostro! Cari Matilde, Federico, Giacomo, Giacomo, Gabriel, Riccardo, Riccardo, Denise, Luna, Lorenzo, Lorenzo, Nicole, Caterina, Alice, Elena, Mattia, Kristian, Sofia, Angela e Chiara, continuate così! Insieme si possono fare tante cose!! Il vostro San Nicolò, che vi vuole tanto bene. Trichiana (Belluno), 6 dicembre 2013 7 notizie INSIEME SI PUO’... NB! L’UFFICIO CHIUDE AL PUBBLICO DA LUNEDI’ 13 A SABATO 18 GENNAIO 8 Anche quest’anno il super-lavoro di dicembre e in particolare delle settimane natalizie per seguire i mercatini, accogliere le persone che passavano in sede, partecipare a incontri ecc… ha causato inevitabilmente un certo ritardo nella registrazione della contabilità, nell’aggiornamento dei “sostegni a distanza”, nell’invio della documentazione ai benefattori dell’avvenuta realizzazione dei vari progetti finanziati. Per “ritornare al passo”, abbiamo quindi deciso di chiudere al pubblico l’ufficio di Via Garibaldi nella settimana che va dal 13 al 18 gennaio. Ci scusiamo per i possibili disagi ma abbiamo visto che chiudere bene e presto tutte le pendenze del 2013 è l’unico modo per ripartire al meglio con le attività del 2014. Per tutto il periodo funzionerà una segreteria telefonica che inviterà a lasciare un messaggio o a richiamare in seguito. QUOTA ASSOCIATIVA? Sollecitiamo quei gruppi che non lo avessero ancora fatto a inviarci la quota associativa per il 2013. Si tratta di un adempimento previsto dallo statuto delle associazioni e che l’Assemblea ha fissato in 100 euro. Questa somma viene utilizzata per contribuire alle spese organizzative, di gestione e di sensibilizzazione (come la spedizione del presente giornalino). BILANCIO 2012 I responsabili dei gruppi “Insieme si può…” e dei Colibrì ricevono in allegato anche il modulo per la compilazione del BILANCIO. Chiediamo a tutti di rispedircelo al più presto a mezzo posta, fax oppure posta elettronica. La stesura del bilancio e la sua pubblicazione sono un dovere di trasparenza nei confronti di coloro che hanno partecipato in qualsiasi modo alla realizzazione di tanti progetti e iniziative. “Insieme si può…”, inoltre, essendo una Onlus (Associazione senza scopo di lucro) e una ONG (Organizzazione Non Governativa) ha l’obbligo di pubblicare il proprio bilancio entro il 30 di aprile 2014, dopo che questo è stato esaminato dall’Organo di Controllo (nel nostro caso composto da 3 Commercialisti professionisti esterni all’Associazione) e approvato dall’Assemblea dei soci. Siamo anche tenuti a pubblicare il Bilancio su un quotidiano o un settimanale a tiratura nazionale. Avere a disposizione il bilancio dei vari gruppi, oltre che rispondere ad una precisa norma dello statuto e del regolamento interno, ci permetterà di integrare il bilancio ufficiale con quanto è stato realizzato anche a livello locale.